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Dettaglio seduta n.509 del 03/11/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 10.03 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.35 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 11.06)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Buquicchio, Cavallera Chieppa, Guida, Larizza, Lepri, Pozzi, Placido, Robotti, Ronzani Turigliatto e Valloggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Comuni

c) Costituzione in giudizio in difesa dell'Ente


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 30/10/2009, ha comunicato che è stato posto ricorso davanti al TAR Piemonte da parte del Comune di Borgaro Torinese, per l'annullamento, previa sospensione, della delibera del Consiglio regionale del 29/09/2009, con cui viene indetto il referendum consultivo, per l'istituzione del Comune di Mappano.
L'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 2/11/2009 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio, in difesa dell'Ente.


Argomento:

d) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In data odierna vengono distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta del 22/10/2009. Saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., comunico che il giorno 29 ottobre 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 15 e 20 ottobre 2009. Se non vi sono osservazioni si intendono approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella; ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Richiamo la sua attenzione, ma anche quella dei colleghi, per un fatto che ho potuto apprendere solo stamattina e che mi ha lasciato piuttosto sconcertato, non personalmente, perché di questo non si tratta, ma sicuramente nella mia passata veste di Presidente della Commissione di indagine, che con rispetto della richiesta del Consiglio regionale, si è conclusa nella giornata di ieri. Ho potuto apprendere stamattina dal quotidiano La Stampa che i risultati di quanto è emerso nella Commissione d'indagine sono già stati pubblicati, anche con dovizia di particolari, su una pagina intera del numero di oggi.
Ritengo che questo fatto sia da rimarcare in quest'Aula, perch contiene una grave mancanza di rispetto delle Istituzioni. È stata una Commissione che ha lavorato per circa sette mesi, con grande collaborazione da parte di tutti i Gruppi consiliari. Credo, e mi permetto di dirlo, di poter affermare di aver lavorato correttamente, nel rispetto del ruolo che mi era stato affidato dal Consiglio regionale, quindi dalla Commissione stessa, cercando di non strumentalizzare mai il mio ruolo. Forse avrei potuto utilizzarlo in termini pubblicitari o di campagna elettorale essendo Consigliere regionale rappresentante della Provincia di Novara Provincia che ospitava, come ben sanno i miei colleghi, una delle iniziative più importanti connesse al Grinzane, ovvero il Grinzane Noir.
Mai ho strumentalizzato questo mio ruolo; solo in alcuni casi mi sono permesso di rilasciare dei commenti senza mai divulgare le notizie interne alla Commissione di indagine, che pertanto ritenevo dovesse rispettare anche ciò che recita il Regolamento stesso, ossia di trattare con molta delicatezza fatti, notizie e dati che devono rimanere riservati all'interno del Consiglio regionale.
La Commissione ha concluso ieri il proprio lavoro. La relazione finale è stata discussa ed è stata approvata dalla Commissione in modo congiunto quindi si è fatto un lavoro che credevo potesse riguardare davvero in modo assolutamente corretto tutti i Gruppi consiliari. Di fatto, oggi vedo sul giornale, con una certa dovizia di particolari, dei dati peraltro nemmeno corretti. Ho letto anche dichiarazioni rilasciate dal collega Chieppa, che in questo momento non vedo in aula, che all'inizio delle Commissioni ha partecipato in modo attento, ma soltanto all'inizio, nelle prime sedute dopodiché la partecipazione dei colleghi alla Commissione è andata un po' scemando. Solo alcuni di loro hanno sempre partecipato.
Oggi mi verrebbe voglia di chiedere e quasi di interrogare il collega Chieppa per sapere se realmente conosce i dati che ha divulgato, perch ritengo che forse non abbia neanche letto con attenzione la relazione che i giornalisti probabilmente hanno già nelle proprie mani. Chiedo anche agli altri colleghi di intervenire; è un fatto grave, perché si è mancato di rispetto nei confronti dell'istituzione del Consiglio regionale che noi rappresentiamo. Infatti, questa relazione avrebbe dovuto essere qui discussa e qui eventualmente votata, ma sicuramente qui ogni collega avrebbe potuto esprimere la propria opinione.
Ieri in Commissione il Consigliere Nicotra ha dichiarato subito di non essere d'accordo sul contenuto della relazione e giustamente si è dichiarato interessato ad intervenire in Aula. Con questo articolo abbiamo vanificato quello che, secondo il mio punto di vista, è stato un ottimo lavoro svolto dalla Commissione da me presieduta con il collega Laus come Vicepresidente.
Sono stati davvero posti in essere commenti che oggi sono sulla bocca di tutti, ma che non dovevano essere rilasciati prima che questa relazione arrivasse in Aula.
Chiedo che il Presidente stigmatizzi questo fatto, altrimenti è inutile che le Commissioni di indagine lavorino e sprechino tempo. Questa Commissione è costata qualche migliaio di euro ai cittadini; sono soldi che sono stati spesi per cercare di fare luce su una vicenda e non per farsi pubblicità e campagna elettorale.
Al di là delle idee politiche, sono un Consigliere regionale di centrodestra, ho svolto con grande rispetto il mio ruolo, anche nel rispetto del centrosinistra, ma mi pare che in questo caso qualche comunista abbia utilizzato a fini personali una Commissione che doveva solo far luce su alcuni fatti. Viene anche detto che sono stati stigmatizzati i comportamenti di alcuni funzionari della Regione, ma non mi sembra che in Commissione si siano dette cose del genere. Si sono sottolineati dei punti importanti, però ritengo una grave mancanza di rispetto, non nei miei confronti, ma della Commissione, quindi del Consiglio regionale, quindi del suo Presidente, che qualcuno in modo autonomo abbia addirittura emanato nella giornata di ieri, un comunicato stampa ai giornali, dichiarando tutto quello che è stato riportato su una questione delicatissima. C'è la Magistratura che sta lavorando, ci siamo mossi con grande delicatezza e rispetto nei confronti della Magistratura perché non abbiamo nemmeno potuto verificare tutti gli atti e le vicende che hanno legato il Grinzane alla Regione Piemonte, proprio perché molti atti sono stati sequestrati. Trarre conclusioni che vanno al di là di quello che la Commissione ha detto credo sia non solo illegittimo, ma gravemente offensivo del ruolo che questo Consiglio regionale dovrebbe avere per mantenere il rispetto dei cittadini.
Il Grinzane ha toccato tutta la regione, ha toccato l'Italia intera perché del Grinzane si è parlato a livello internazionale. Credo che sia stato gravissimo utilizzare la Commissione per farsi propaganda elettorale un atto che chiedo al Presidente di questo Consiglio regionale di stigmatizzare nel modo più rigoroso possibile. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Sulla stessa questione, proprio su questa esatta questione.
Cari colleghi, innanzitutto - vado in ordine - devo esprimere solidarietà ai colleghi Caramella e Laus, visto che è arrivata inopinatamente sui giornali questa vicenda in questi termini, visto che se ne parla, devo esprimere il mio apprezzamento totale e convinto all'Ufficio di Presidenza. I colleghi Caramella e Laus si sono comportati in maniera ineccepibile e correttissima - è d'accordo anche il collega Leardi - hanno coinvolto tutte le componenti, ma anche la relazione è stata di un grandissimo equilibrio.
Cosa che ovviamente, per come la vicenda è stata presentata dalla stampa, non risulta proprio. Capisco che la stampa sia "famelica", e quindi faccia il proprio mestiere, però ha ragione il collega Caramella, che ha tutto il mio ringraziamento - lui e Laus - per come hanno svolto i lavori e apprezzamento e solidarietà per quello che ha detto. Se una persona normalmente moderata, come Caramella, normalmente paziente, oggi ha dei toni così accesi è perché ha perfettamente motivo di averli! Colleghi Capigruppo, noi abbiamo dei colleghi che giocano a questo gioco in questo modo? Ci si riempie tanto la bocca di regole, qui in Aula c'è qualche amico con cui ho discusso diverse volte sulla correttezza del Presidente Berlusconi, che non è eccelsa. Ma quando esponenti della sinistra si comportano così, in maniera così scorretta, quale dignità morale hanno poi di fare la predica, di parlare, di porsi? Proprio ieri parlavo con un amico, il dottor Crovella, della correttezza del collega Boeti in tutte le circostanze, ma la politica deve essere questo. Se fra colleghi si tengono questi atteggiamenti, su vicende così delicate...
Ripeto: ringrazio il collega Caramella e il collega Laus, che hanno fatto un enorme lavoro.
Mi associo al collega Caramella nel chiedere - Presidente Gariglio, nei termini che lei ritiene, ma c'è anche il Capogruppo che è efficacissimo nel seguire le questioni del Consiglio - che si prenda qualche provvedimento e che questa cosa non la si lasci cadere così, altrimenti tutto quello che facciamo in modo serio viene vanificato.
Grazie, Presidente Gariglio.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ho altri interventi e ovviamente daremo la parola tutti; volevo però intervenire rispetto alle osservazioni poste dai colleghi Caramella e Leo.
Prendo atto che la Commissione ieri ha licenziato un lavoro, che deve essere calendarizzato e posto all'attenzione dell'Aula; a fronte di questo lavoro, non trovo nessuna dichiarazione sui giornali da parte di chi ha presieduto la Commissione o anche del Vicepresidente della Commissione.
Penso che da parte di coloro che dovevano condurre la Commissione - in primis il Presidente - ci sia stato un comportamento corretto e non posso non riscontrare che il lavoro sia stato svolto in modo oggettivo e puntuale. Era una Commissione di indagine, che andava a toccare argomenti anche spinosi e politicamente delicati, con profili penali non irrilevanti e che quindi, in un momento vicino alla campagna elettorale, poteva prestare il fianco a speculazioni. Tuttavia, nulla di questo è avvenuto.
Personalmente, do atto a chi ha condotto la Commissione di averlo fatto con grande senso istituzionale.
Il fatto che oggi, sui giornali, non ci siano dichiarazioni in questo senso testimonia il fatto che chi ha condotto i lavori della Commissione ha avuto un senso istituzionale tale da attendere, prima di fare qualsiasi commento, che l'Aula si potesse pronunciare a favore o contro l'esito conclusivo dei lavori della Commissione.
Mi spiace che non tutti i colleghi Consiglieri abbiano sentito lo stesso dovere istituzionale.
La circostanza che ci siano dichiarazioni sui giornali, corredate anche di foto, è un fatto; che ci siano comunicati che sono usciti e che sono state riportati dall'Ansa e che mi sono stati recapitati, è un altro.
Ovviamente, al di là di stigmatizzare, come diceva il collega Caramella alla Presidenza materialmente non stanno in capo altri poteri per evitare questi fatti, però è chiaro che sarebbe d'uopo, specialmente da parte di coloro che hanno incarichi istituzionali, nella condotta dei lavori di questo Consiglio e nella gestione di questo Consiglio, che ci fosse maggior senso istituzionale, proprio perché si tratta di lavori che sono stati fatti con un alto senso di responsabilità da parte di tutti.
Pertanto, mi spiace che non si siano rispettati i tempi e le forme con cui dare comunicazione pubblica di un lavoro che è stato fatto in un buon modo.
Quindi, collega Caramella, in estrema sintesi, mi spiace. Anch'io sono dispiaciuto e sottolineo con amarezza e con dispetto questo atteggiamento che sicuramente non giova complessivamente al decoro del Consiglio regionale.
Hanno chiesto di intervenire alcuni colleghi.
La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
L'oggetto è una richiesta di una risposta da parte dell'assessore Peveraro, poiché è l'Assessore al bilancio, quindi anche alla ragioneria.
Parto da un fatto che è molto presente su tutti i quotidiani: la vicenda di Phonemedia di Novara, che non riguarda soltanto il Novarese, perché i dipendenti di questa azienda sono 6.500 sparsi in tutta Italia, ma a Novara ci sono 700 dipendenti che non percepiscono più lo stipendio dal mese di agosto.
Chiediamo all'Assessore Peveraro notizie sulla vicenda, dal momento che risulta che da gennaio questa Regione non paga più Phonemedia. Se la Regione non paga più Phonemedia e poi, con l'Assessore Manica, va in piazza insieme ai lavoratori, possiamo capire che c'è qualcosa che non funziona.
Forse l'Assessore questo non l'ha detto, perché se no la prendevano e la ribaltavano fuori dal gazebo di Phonemedia.
Volevamo avere una risposta: vorremmo che l'Assessore ci dicesse se effettivamente è vero che la Regione non paga più l'azienda dal mese di gennaio. È chiaro che c'è un do ut des, perché se la Regione pagasse qualche soldo arriverebbe nelle casse di Phonemedia e così tutti i suoi dipendenti potrebbero ricevere magari degli acconti sugli stipendi, che potrebbero aiutare ad andare avanti.
Al contrario, la situazione è pesantissima, è talmente pesante che si sono stati due episodi, Presidente, in cui è dovuta intervenire la polizia perché un dipendente ha minacciato con un coltello, all'interno dell'azienda, la proprietà per poter ricevere lo stipendio. Quindi è una situazione sociale molto tesa che dev'essere risolta.
Ieri c'è stato un incontro a Roma con il Ministro Scajola: la proprietà ha promesso un pagamento, però - ripeto - vorremmo sapere se ci sono da parte di questa Regione delle manchevolezze relativamente al pagamento di molte fatture emesse da Phonemedia per il lavoro svolto nell'ultimo anno per la Regione.



PRESIDENTE

Collega Monteggia, la questione verrà posta all'attenzione della prossima Conferenza dei Capigruppo nell'ambito del calendario dell'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Due cose rapidissime. La prima è che, alla fine dell'intervento chiederò alla cortesia dei colleghi e alla sua, se possiamo avere tre minuti di sospensione per riflettere anche su quanto lei ha detto un attimo fa a seguito degli interventi dei colleghi Caramella e Leo, nell'ordine in cui gli interventi si sono succeduti.
D'altra parte, l'intervento lo faccio per richiedere l'iscrizione in Aula, come avevo preannunciato in sede sia di I Commissione, dove l'ordine del giorno è stato presentato (sia ieri in sede, di nuovo, di I Commissione e probabilmente l'ho detto pure ai Capigruppo di mercoledì, onde non dimenticare nessuno) e che ieri abbiamo anche presentato in conferenza stampa, che ha come titolo "Nomina Commissario per il CSI e revisione mission dell'ente strumentale". La parola mission l'abbiamo messa proprio onde essere perfettamente in sintonia con l'Assessore competente, che mi fa piacere vedere presente in questo momento, anche perché poi credo che parteciperà al dibattito successivo.
Il tema dell'ordine del giorno è esaustivo nel titolo. Riteniamo, dopo avere già appreso dalle parole del Vicepresidente Peveraro, ieri in I Commissione, che stante il numero delle candidature, comunque la nomina del Direttore Generale non verrà effettuata in questa legislatura.
Ci sembra però un po' poco (perlomeno nella nostra interpretazione) perché il problema, come ho ritenuto di dire nello scorso intervento, non è meramente di opportunità, che pure c'è e non solamente nel caso di codesta nomina, ma nel caso del CSI, che è il principale ente strumentale italiano di IT (rappresenta un mercato che vale circa 850 milioni di euro annui, in termini totali, di cui il CSI rappresenta in maniera più che decorosa e più che ampia almeno il 20%), il problema è, appunto, il ruolo che il CSI dovrà avere nei riguardi di propri consorziati pubblici (che mi pare siano 80/82 se non ricordo male), quindi un numero enorme che ne dà anche la rilevanza non soltanto dei volumi, ma, in senso strategico, segnala il ruolo che questo Ente dovrà avere nei prossimi anni, oserei dire legislature.
Credo che questo sia anche l'esito di una riunione sindacale che si è svolta non più tardi di giovedì, o venerdì della settimana scorsa e che ha comprensibilmente visto i dipendenti del CSI preoccupati. Credo utile che il Consiglio regionale su questo rifletta, perché la Regione è il principale committente del CSI in termini di volumi (circa il 65%) ed è il principale fornitore di prodotti significativi, perché nell'ambito del MOL ossia del margine operativo di codesto ente, quasi l'85% deriva dagli ordini di sviluppo e di mantenimento che l'ente Regione, dal momento della nascita del suddetto ente, ha garantito all'ente strumentale, il CSI, che è un consorzio, ma che per noi funge da ente strumentale.
Da un lato la riflessione serve a tranquillizzare i dipendenti e le aziende che operano per il CSI, che se soltanto, mi sia consentito avessero un po' più di informazione rispetto a quello che alla funzione pubblica dovrebbe spettare, si renderebbero facilmente conto che non servono 1.250 persone, ma probabilmente molte e molte di più, evidentemente non necessariamente organizzate e raggruppate nella modalità attuale ma come numero di posti di lavoro, ineludibilmente, la funzione pubblica dovrà crescere.
Basterebbe leggere i documenti pubblici che il Ministro Brunetta sta pubblicando in un interessantissimo testo, che si chiama "Piano E government 2012", leggendo il quale, e condividendolo, si vede come la funzione strategica di un ente come il CSI non possa che aumentare nell'ambito dell'importanza che assumerà per l'ente pubblico.
Il tema non è semplicemente il rinnovo, inopportuno che sia - lo è nel momento, ma teniamo conto dell'età dell'ingegner Rovaris, non fosse altro per ragioni anagrafiche - non fosse altro per un'inefficienza ormai conclamata, perché il testo di Bozz&Company è ineccepibile nel declinarne l'inefficienza, che non è sorprendente, è un margine presente in tutti gli enti pubblici, e certamente il CSI non ne è esente - ma il ruolo strategico che l'ente dovrà avere nei prossimi anni o decenni, tenuto conto che anche la convenzione che lega l'ente alla Regione è in scadenza.
Fine legislatura, inefficienza conclamata, palese... come posso dire viale del tramonto per un'era che è durata poco: 32 anni. Mi sembra un periodo più che sufficiente per dare il meglio di sé nell'ambito del pubblico da parte dell'ingegner Rovaris e impone una riflessione che non può non essere pubblica e non può non avvenire in quest'Aula, che è la sede legislativa dell'Ente Regione. Avvenuta la quale, anche per tutti gli altri consorziati, che si invitano a partecipare al dibattito, si dovrà vedere se, in che in modo, con quale figura giuridica e con quali obiettivi l'area pubblica dell'IT piemontese accompagnerà lo sviluppo degli enti strumentali negli anni prossimi.
Ne chiediamo l'iscrizione come ordine del giorno, che è una prassi ragionevolmente consolidata, e poi lasceremo all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza e all'attenzione dei colleghi Capigruppo, non soltanto di opposizione, di dedicare, nel momento e il tempo necessario, spazio ad un dibattito che, ripeto, ci sembra tutto, tranne che formale.


Argomento: Nomine - Enti strumentali

Ordine del giorno n. 1311 del Consigliere Burzi, inerente a "Nomina Commissario per il CSI e revisione mission dell'ente strumentale" (iscrizione nuovo punto all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ci sono i 42 voti necessari, quindi l'ordine del giorno n. 1311 inerente a "Nomina Commissario per il CSI e revisione mission dell'ente strumentale" del Consigliere Burzi possiamo darlo per iscritto all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'ordine del giorno presentato poc'anzi dal Consigliere Pedrale sulla situazione universitaria del Piemonte non ha bisogno di essere iscritto perché è automaticamente collegato a quelli del punto 5) all'o.d.g.
Sarà oggetto anch'esso di discussione e di votazione.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Aristide Gabelli" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola "Aristide Gabelli" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Dalmasso ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Sulla questione che ha sollevato il Consigliere Caramella: mi spiace che sia prassi consolidata quella manifestatasi in questi quattro anni e mezzo, di un rapporto diretto fra alcuni Consiglieri e la stampa. Il nostro Gruppo ha partecipato ai lavori della Commissione, sono mancato due volte in tutto (sembra una canzone di Enzo Jannacci che diceva: "Ho fatto la prima crociata e anche la terza, la seconda no perché ero ammalato").
Interverremmo nel merito, ma abbiamo sintetizzato quanto pensiamo anche in un documento scritto che è agli atti della Commissione.
Seconda questione, e anticipo il Consigliere Clement che interverrebbe con una verve maggiore rispetto alla mia: il 19 novembre c'è un'iniziativa "granata", meritoria per molti aspetti. Credo che sarebbe importante che il Consiglio pensasse, da subito, ad un'iniziativa che la possa bilanciare perché discrimina una parte consistente del Consiglio che è spesso dileggiata e vilipesa.
Terza questione, la più seria. Volevo ricordare al Consiglio l'Assessore presente conosce certamente la questione - il caso di una fabbrica di Villanovetta di Verzuolo: la CDM. Dal 16 agosto i lavoratori sono in presidio davanti alla fabbrica contro la chiusura e i licenziamenti. La Burgo aveva oltre 800 dipendenti. Le cartiere in provincia di Cuneo erano numerose e la Burgo ha avuto una storia industriale, anche sindacale, molto importante nella nostra provincia .
Sono avvenuti passaggi continui di proprietà con progressivo calo della occupazione, ridotta oggi a poche decine. In ultimo, vi è stato il passaggio dalla Kimberly ad una fantomatica ditta, la CDM, che ha recentemente presentato un piano industriale assolutamente risibile, avendo un capitale di 10.000 euro (non si capisce come avvengano alcuni passaggi di proprietà).
Si attende l'incontro, in sede sindacale, del 9 novembre per capire che cosa succederà. Tuttavia, vorrei che il Consiglio fosse informato specificamente, che almeno rimanesse agli atti il caso drammatico di questi lavoratori che dal 16 agosto sono abbandonati a se stessi, con un intervento sindacale meritorio, ma, nonostante l'impegno, privo- ad oggi di risultati positivi. Emerge anche un problema di sicurezza. Nella fabbrica esistono tonnellate e tonnellate di carta, i lavoratori ci hanno detto che la sicurezza era assolutamente nulla perché, in anni e anni, non sono stati fatti interventi, quindi i macchinari e gli impianti sono vecchi. La fabbrica è all'interno di un Paese, per quanto piccolo, per cui potrebbero emergere gravi rischi in caso di incidente o incendio.
Questo era quanto mi sembrava doveroso comunicare. Come Consiglieri veniamo a contatto quotidianamente con decine e decine di casi di lavoratori e lavoratrici la cui disperazione è profonda davanti ad una situazione di crisi, che non credo, a differenza di quanti dicono e continuano a parlare di miracoli o di uscite dal tunnel, sia assolutamente superata, ma che, anzi, temo peggiorerà nei prossimi mesi.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
La prima è una richiesta di scuse. Anch'io ho letto l'articolo, e chiedo scusa al Presidente e Vicepresidente della Commissione, di cui riconosco l'ottimo lavoro svolto in Commissione e anche un'ottima capacità di sintesi per quanto riguarda il documento finale.
una richiesta di scuse un po' mista a stupore perché, purtroppo informo, Presidente e il Vicepresidente, che dopo ogni Commissione partivano i comunicati stampa da parte di alcuni. Noi non li abbiamo fatti alla fine dei lavori di Commissione, ma questa volta eravamo ingenuamente convinti che la prassi fosse rispettata perché i lavori della Commissione erano finiti. Abbiamo fatto un comunicato molto banale, per quanto mi riguarda, in cui abbiamo scritto i punti che spesso riprendevamo anche in Commissione.
Non abbiamo divulgato materiale, su questo posso assolutamente certificare, neanche la bozza della relazione del nostro Gruppo. Non abbiamo divulgato alcunché, abbiamo fatto un comunicato seguendo una prassi che credevamo fosse diffusa. Eravamo convinti che partissero tutti i comunicati, perché era già successo durante i lavori di Commissione, non da parte vostra, non da parte della Presidenza. È successo anche con altre Commissioni. Sarebbe interessante capire se c'è una prassi, un manuale da rispettare e, magari, renderci edotti. Tutti quanti noi dobbiamo impegnarci in questi ultimi quattro mesi a rispettarlo. Ma dobbiamo rispettarlo tutti perché basta che uno di noi faccia un "buco" per aprire ai pentimenti del tipo: "Accidenti, potevo farlo anch'io". Quindi mi scuso nuovamente.
La seconda questione riguarda una comunicazione. La scorsa settimana avevo lanciato un grido di allarme per quanto riguarda la situazione dell'aeroporto di Caselle su cui, poi, è avvenuto quello che temevo. Avevo dichiarato a questi microfoni di stare attenti perché lì si sarebbe rischiato il blocco a causa di 24 licenziamenti di Aviapartner probabilmente per esternalizzare il servizio a una cooperativa naturalmente, consentendo ancora una volta un risparmio a scapito dei lavoratori, come sempre avviene.
Ci chiedevamo se era possibile una comunicazione in Aula non tanto da parte dell'Assessore al welfare, perché crediamo che, prima ancora del welfare, in alcune situazioni, occorra un intervento strutturale. Cioè vorremmo capire se la Regione può non tanto, giustamente, intervenire dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, che sono fondamentali, ma anche dare impulsi a queste società, affinché evitino degenerazioni di questo tipo. Va bene offrire ammortizzatori sociali, ma per questi 24 lavoratori significa comunque un futuro a casa.
Volevo capire se, invece, è possibile aspettarsi da questo ente, che all'aeroporto di Caselle è presente, un'azione in più, proprio per evitare che perduri questo disagio e anche per sottrarre questi 24 lavoratori a una prospettiva di fame e disagio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Come da richiesta, il Consiglio è sospeso per dieci minuti, i lavori riprenderanno alle ore 11.50.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.38 riprende alle ore 12.01)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Caramella; ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente.
In merito alla richiesta di sospensione che abbiamo avanzato...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi prego di prestare un attimo di attenzione.
Grazie.
C'è stata una sospensione, penso sia interesse di tutti ascoltare la comunicazione del collega Caramella.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Intervengo in merito alla richiesta di sospensione avanzata pochi minuti fa, che, in modo evidente, era legata alla vicenda, da me riproposta all'inizio della seduta, riguardante le dichiarazioni che sono apparse, in modo assolutamente inappropriato, in particolar modo sul quotidiano La Stampa; non so se ne esistano altre, ma di fatto esiste un comunicato stampa.
Come minoranza, abbiamo appreso la richiesta di scuse avanzata dal collega Bossuto, ovviamente, con soddisfazione. Pur avendo detto nel suo intervento che è consuetudine, al termine di una Commissione d'indagine rendere, ancor prima che la relazione venga discussa in Aula, delle dichiarazioni alla stampa, noi riteniamo che, comunque, la richiesta di scuse dimostri che, di fatto, anche se è consuetudine, non è una pratica corretta.
Presidente, a tal fine, essendo effettivamente stata messa in atto una mancanza di rispetto delle regole e, soprattutto, delle istituzioni, come lei ha ben sottolineato dopo il mio intervento, e non avendo avuto modo di apprezzare un intervento simile a quello del collega Bossuto anche da parte del collega Chieppa, che viene riportato nell'articolo in questione, con tanto di fotografia, altresì ritenendo particolarmente grave la posizione del collega Chieppa, quale rappresentante dell'Ufficio di Presidenza, le chiediamo se non ritenga opportuno, proprio nelle prerogative del suo mandato di Presidente di questo Consiglio regionale attivare una censura nei confronti dell'atteggiamento del collega Chieppa. Riteniamo giusto che il collega in questione rispetti, come tutti gli altri Consiglieri, le istituzioni, il lavoro delle stesse, il mandato che viene affidato ad una Commissione d'indagine e la conclusione di questa Commissione d'indagine che può dirsi terminata nel momento in cui la relazione approda in Aula e viene discussa.
Allora, le chiediamo di attivare questo tipo di procedimento, non avendo potuto ascoltare in Aula, in diretta, un intervento del collega Chieppa, che, dal nostro punto di vista, avrebbe dovuto essere di colore identico a quello non soltanto sinistro del collega Bossuto, ma anche di colore identico nelle parole.
Questa nostra proposta dovrebbe essere esaudita prima della chiusura della seduta antimeridiana, per poterci permettere nel pomeriggio di svolgere con maggior serenità i lavori che il Consiglio deve portare avanti.
Concludo dicendo che più volte è stato sottolineato dalla sinistra che l'atteggiamento delle destre non rispetta i regolamenti. Recentemente, noi abbiamo sottolineato, anche attraverso la conferenza stampa sul codice etico, prima dell'approvazione da parte della Giunta, l'assenza di rispetto delle istituzioni, delle regole e del buon comportamento, diciamo così delle istituzioni regionali, pertanto le chiediamo di ripristinare l'osservanza di queste regole attraverso la richiesta di partecipazione alla seduta antimeridiana con una proposta di scuse relativamente ai fatti che abbiamo rilevato oppure con una censura da parte dell'Ufficio di Presidenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Collega Caramella, avrei comunque affrontato la questione a seguito del suo primo intervento e di quelli dei colleghi che l'hanno seguita.
Ovviamente, la questione, come nelle altre situazioni in passato, in cui è stata sollevata un'obiezione sul comportamento da parte di un collega del Consiglio regionale, indipendentemente dal fatto che si trattasse o meno di un membro dell'Ufficio di Presidenza, sarà oggetto di un esame che non farò singolarmente, ma insieme all'Ufficio di Presidenza.
In questo momento il collega Chieppa è in congedo, non è presente, l'ho anche cercato. Comunque, la questione sarà comunicata all'Ufficio di Presidenza dove sarà formalmente oggetto di un esame. Questo lo posso fare.
Abbiamo sempre convenuto che, in questa materia, qualsiasi decisione il Presidente avesse dovuto assumere lo avrebbe fatto a seguito di una riflessione con i colleghi dell'Ufficio di Presidenza, di cui apprezzo l'autorevolezza, la compostezza e anche l'equilibrio.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Rispetto a quello che lei ha detto - di là abbiamo ascoltato informalmente, ringraziamo sia lei che la Vicepresidente Cotto - riteniamo a questo punto, se non si può fare entro la sessione della seduta antimeridiana, che l'Ufficio di Presidenza, data l'importanza della vicenda Presidente Gariglio, Vicepresidente Placido e Vicepresidente Cotto dovrebbe riunirsi nell'intervallo del pranzo e, alla ripresa dei lavori comunicarci un'indicazione o una decisione, come bene diceva il collega Caramella, insieme ad altri.
Presidente Gariglio, noi riteniamo molto corretta la procedura che lei ha indicato, in ordine al fatto che debba consultarsi, però è anche una questione temporale, nel senso che noi, Presidente Gariglio, riprenderemmo la seduta in un modo o nell'altro, a seconda delle valutazioni e indicazioni che saranno emesse dall'Ufficio di Presidenza, che, come il collega Vignale ci faceva presente, come anche in altri casi il Consigliere Burzi, è l'organo competente.
Presidente Gariglio, ne approfitto per dire che l'altro giorno ho apprezzato la presa di posizione del Vicepresidente Placido sulla tutela delle prerogative del Consiglio relativamente alle norme di correttezza quanto ha dichiarato come Presidente pro tempore; chiediamo che il Presidente Gariglio, come ha già proposto, faccia altrettanto e ce lo comunichi all'inizio della seduta pomeridiana, onde regolarci su come atteggiarci per la prosecuzione dei lavori.
Ringrazio ancora il collega Caramella.



PRESIDENTE

Collega Leo, sarà mia cura verificare la presenza del collega Chieppa in quest'Aula e alla seduta dell'Ufficio di Presidenza. Abbiamo capito e siamo consapevoli che il problema ha creato una questione politica che alcuni Gruppi sottolineano con forza: ovviamente, con la disponibilità del collega Chieppa, cercheremo di risolverla e affrontarla quam celerrime.
Se, viceversa, il collega non fosse presente, non potremmo procedere in tal senso nel corso della giornata. Mi dispiace, non posso discutere di questioni che attengono il comportamento di un collega in contumacia dello stesso. Ovviamente, ciascuno sarà libero di assumere le proprie decisioni anche se voglio rivolgere un invito a tutti i colleghi: proprio per l'aspetto istituzionale che finora ha caratterizzato la conduzione dei lavori della Commissione, non vorrei che adesso un incidente politico portasse all'esasperazione della tensione e anche a pregiudicare un lavoro che è stato svolto bene.
Se sarà possibile, cercheremo di esternarla subito, ma se ciò non fosse possibile, ovviamente invito a non esasperare i toni, perché un passaggio formale su questa vicenda ci deve essere. I lavori della Commissione presieduta dal Consigliere Caramella approderanno in Aula, e quindi la questione non potrà essere disattesa dal Consiglio regionale. Ho citato il Presidente per l'autorevolezza con cui l'ha condotta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Il Presidente, nella sua esposizione iniziale, ha fatto un inciso che aveva un'interrogazione in sé, ovvero chiedeva se la richiesta di tutta l'opposizione era forte e corale; in quel caso avrebbe adottato una certa procedura.
Le rispondo, Presidente: sia pure celeribus, perché effettivamente l'intera opposizione si è riunita nella saletta A e la richiesta per quanto sia stata enucleata dal Presidente della Commissione e dal collega Leo, che si occupa da anni di questi temi, è corale.
Se vuole, possiamo fare un intervento per Gruppo e credo che i colleghi di AN non vedano l'ora di poter intervenire nel merito, ma credo che si possa fidare del fatto che c'è una corale intenzione da parte della minoranza sulle pregiudiziali poste dai colleghi Caramella e Leo.
Faccio anche un intervento sull'ordine dei lavori per comunicare ai colleghi - e ho avuto già modo di chiedere all'Ufficio di Presidenza dal quale ho avuto informalmente un assenso in tale direzione - che è presente fuori dal Consiglio un'associazione che tocca un problema sociale personale molto importante. È l'Associazione dei papà separati, che ha chiesto un incontro al Consiglio nelle persone dei componenti l'Ufficio di Presidenza e dei Capigruppo.
Chiedo al Presidente di dare comunicazione all'Aula per quando sia possibile effettuare questo incontro, anche per dare risposta a chi è fuori e sta manifestando.
Nel caso avesse già dato una comunicazione in tal senso, chiedo scusa ma dall'inizio dei lavori non ho ancora avuto occasione di sentire nulla in tal senso.
Credo che sia interesse per tutti, perché stanno manifestando con grande senso di responsabilità e senza alcuna tensione. A differenza di tanti altri che sbraitano ed urlano, credo che nei confronti di queste persone, che vivono internamente dei problemi personali molto importanti soprattutto chi non li vive debba avere un occhio di riguardo, e quindi sentire le loro ragioni.
Peraltro chiedono semplicemente una tempistica su eventuali provvedimenti di natura soprattutto legislativa, che vadano a raccogliere alcune delle loro sacrosante - dal mio punto di vista - istanze.



PRESIDENTE

L'associazione dei padri separati a cui faceva riferimento ha presentato la richiesta di incontro ed avevamo in animo di favorire la possibilità per tutti i colleghi che desiderano incontrare l'associazione anticipando per quanto possibile la sospensione dei lavori per l'ora di pranzo.
Avevo già comunicato all'associazione che invece di sospendere i lavori alle ore 13, avremmo anticipato la sospensione.
Nel frattempo, il collega Chieppa mi ha comunicato la sua disponibilità a venire in Aula e a comunicare sulla questione eccepita dai colleghi.


Argomento: Contributi alle attività produttive

Interpellanza n. 2930 presentata dai Consiglieri Burzi e Leo, inerente a "Operatività legge Sabatini"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", passiamo all'esame dell'interpellanza n. 2930 dei Consiglieri Burzi e Leo, cui risponde l'Assessore Bairati, che ha pertanto facoltà di intervenire.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Mi fa piacere che il Consigliere Leo si occupi della legge Sabatini.
Parliamo della legge n. 1329 del 1965, la cosiddetta legge Sabatini.
Potrei dire molte cose, ma mi limiterò a dire che è uno strumento importantissimo, che ha costruito un pezzo di industria italiana.
I Consiglieri interrogano la Giunta circa le motivazioni del mancato rifinanziamento della legge Sabatini e chiedono se non si ritenga opportuno riprendere l'operatività attraverso il medio credito centrale.
Ricordo che la legge Sabatini è sempre rifinanziata a partire dai trasferimenti nazionali, in base alla legge quadro delle attività produttive prevista in materia.
La risposta è, in sintesi, la seguente. In materia di aiuti alle imprese e di interventi che hanno una funzione essenzialmente anticiclica cioè per sostenere il sistema produttivo in fase di crisi, e che sono finalizzate al rafforzamento della competitività, in particolare del sistema manifatturiero, vanno fatte due considerazioni.
Innanzitutto, è ovvio che, rispetto ai principi fondamentali ispiratrici della legge Sabatini, della quale ho citato non a caso la data (1965), che erano fortemente orientati all'ampliamento della capacità produttiva del Paese - ripeto, 1965 - oggi gli interventi sono orientati al rafforzamento della competitività in termini di riduzione della capacità produttiva e di qualificazione della sua forza in termini di prodotto, di processo, di organizzazione e di accesso ai mercati. È evidente che uno dei problemi più significativi che, in questo momento, ha il sistema produttivo nazionale e, in particolare, il sistema manifatturiero, è un eccesso di capacità di produzione.
Quindi, su entrambe le direttrici, cioè gli interventi anticiclici ed interventi di rafforzamento della competitività, siamo intervenuti in adesione a quello che oggi c'è e non c'era nel 1965, cioè le indicazioni strategiche programmatiche della Commissione Europea.
Nel caso di interventi a supporto del potenziale competitivo delle imprese, gli aiuti oggi sono prevalentemente orientati al potenziamento della capacità di ricerca, di innovazione, di tutela ambientale e di risparmio energetico.
Nel caso degli interventi anticiclici, che sono interventi stile Sabatini, anche in considerazione delle risorse disponibili, si sono ritenuti non più percorribili gli aiuti sparsi a pioggia e in maniera abbastanza indistinta, quali sono le agevolazioni previste dal modello Sabatini, che allora avevano una grande forza ed efficacia. Si è invece optato per interventi più mirati di ampio respiro che intervengano su due punti fondamentali: innanzitutto il nodo del credito, specie il credito alla piccola e media impresa, ed investimenti finalizzati alla transizione produttiva, secondo quanto dicevo poc'anzi.
Pertanto siamo intervenuti, finanziando degli interventi che hanno due essenziali caratteristiche; una è il mantenimento di circolanti in favore della piccola e media impresa, quindi finalizzato soprattutto al mantenimento della capacità di accesso al credito delle piccole e medie imprese, anche per il sostegno a piccoli investimenti.
Inoltre, sempre a partire da risorse comunitarie, abbiamo attivato una misura di innovazione della piccola e media impresa, che è un intervento tipicamente anticiclico e di potenziamento della competitività. Tale misura ha una forte dotazione - 70 milioni di euro - da distribuirsi nel biennio 2009-2010, che sostiene investimenti in innovazione sempre finalizzati ai piccoli e medi (al di sotto, quindi, dei 250 addetti), ma finalizzati a ci che prevedeva la legge Sabatini sul versante anticiclico, ovvero ammodernamento e sostituzione impianti, e non ampliamento della capacità di produzione.
L'intervento, in un simile contesto di crisi, assume una valenza specifica, che va esattamente nella direzione che ricordavano i Consiglieri Leo e Burzi, di sostegno alla piccola e media dimensione, per raggiungere una miglior efficienza produttiva.
Gli interventi sul sistema delle garanzie sono già stati illustrati.
Pertanto, in attesa del trasferimento dei fondi nazionali, che storicamente avviene nel mese di novembre (peraltro, non ho motivi per dubitare che accadrà), abbiamo varato queste misure che hanno esattamente lo stesso spirito ispiratore.
Non escludo - lo preciso al di fuori della nota scritta tecnica che consegnerò al Consigliere interrogante - che una volta ottenuto il trasferimento dei fondi nazionali, si possano varare delle misure più tipicamente "Sabatini", di sostegno orizzontale a tutti i settori che abbiano meno vincoli di destinazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, per replica, il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Non intendo replicare, ma semplicemente ringraziare l'Assessore Bairati per la completezza della risposta e per la rapidità con cui l'ha fornita.
un aspetto decisamente apprezzabile, dal momento che le ultime osservazioni o informazioni rese al di fuori della nota scritta sono particolarmente interessanti e incoraggianti.
Ne chiederò comunque risposta scritta, perché essendo una materia molto complessa, abbiamo bisogno, specie col collega Burzi che segue ancora più di me queste vicende, di poter esaminare con attenzione i dati forniti.
Mi sia permesso, infine, di sottolineare che personalità come Sabatini hanno veramente fatto molto, e sono onorato di averlo conosciuto. Sono stato iscritto al Movimento Cristiano Lavoratori, nella sua sezione democristiana.
I buoni maestri servono sempre, per cui è un piacere sentire che Sabatini può essere ricordato così.
Grazie, Assessore Bairati.


Argomento: Psichiatria

Interrogazione n. 1612 dei Consiglieri Scanderebech e Guida, inerente a "L'ANPAS blocca i servizi d'urgenza"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 1612, presentata dai Consiglieri Scanderebech e Guida.
Collega Scanderebech, preferisce avere risposta scritta?



SCANDEREBECH Deodato

No, no, la risposta orale va bene.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Nell'interrogazione in oggetto, i Consiglieri chiedono quale sia la situazione dei pagamenti nei confronti delle associazioni di volontariato che svolgono i servizi di trasporto d'urgenza e come si intenda garantire una corretta continuità in ambito sanitario.
La spiegazione che forniamo rispetto allo svolgimento dell'interrogazione ricorda che la quantificazione dei servizi di emergenza territoriale, compresi quelli che derivano dalle convenzioni stipulate col volontariato (che sono sostanzialmente due, ANPAS e Croce Rossa) vengono predisposte dalle Aziende Sanitarie. Il settore regionale ne verifica solo i contenuti e liquida il primo acconto.
Per quanto riguarda l'anno imputato nell'interrogazione urgente, si precisa che l'Assessorato aveva provveduto a trasmettere regolarmente gli atti di liquidazione degli importi riconosciuti alla Ragioneria centrale con le seguenti cadenze: l'acconto è stato eseguito nel mese di maggio 2006, il saldo è stato effettuato nel mese di novembre 2006; mentre per l'anno 2007, il settore competente ha provveduto a trasmettere alla Ragioneria centrale un solo provvedimento di liquidazione di tutte le somme necessarie per l'anno 2007 in data 5 giugno 2007.
Per quanto concerne i tempi di erogazione delle somme dovute alle associazioni, quale rimborso spese per le attività poste in convenzione l'Assessorato ha sempre sollecitato ed effettuato verifiche mediante circolare, affinché le Aziende Regionali provvedessero nel miglior tempo possibile.
Sostanzialmente, il modello organizzativo vede una responsabilità decentrata a livello aziendale ed una sollecitazione della coerenza rispetto ai tempi di versamento, proprio in virtù della particolare considerazione di sensibilità relativa ai servizi di trasporto d'urgenza.
Posso ancora ricordare che i problemi di liquidità che le Aziende Sanitarie incontrano (sono problemi di cassa, non di competenza) sono questioni che pongono le Aziende a definire ordini di priorità in merito ai rimborsi dei fornitori o dei prestatori d'opera che talvolta possono incorrere in complicanze, quale quella qui annunciata per l'anno 2007.



PRESIDENTE

Interviene, per replica, il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

La ringrazio, Assessore.
Se volesse fornirmi anche la copia scritta della risposta, dal momento che l'ha letta in Aula, le sarei grato. Grazie.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Certo.



PRESIDENTE

Possiamo dichiarare conclusa la fase di sindacato ispettivo.
Ricordo ai colleghi che al termine della seduta antimeridiana, in Sala Viglione, è previsto un incontro con l'Associazione Padri Separati.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Alcuni colleghi, anche di altri Gruppi, chiedono se non sia più opportuno sentire l'intervento del Consigliere Chieppa all'inizio della seduta pomeridiana.



PRESIDENTE

Collega, rischiamo di non avere la presenza di tutti i Consiglieri.
Poiché mi è stato sollecitato, ho trasmesso la sollecitazione al collega Chieppa, il quale si è dimostrato solerte nel raggiungere l'aula.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Considerazioni, da parte del Consigliere Chieppa, in merito all'articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa il 3 novembre 2009 relativamente alla conclusione dei lavori della Commissione speciale Grinzane


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie. Il Presidente mi ha riferito e io, nel pieno rispetto della figura del Presidente e dell'Aula consiliare, ho ritenuto di arrivare immediatamente. Mi ha riferito anche del problema che è stato sollevato da alcuni Consiglieri.
Ritengo che una persona sia condannabile quando c'è premeditazione o dolo. Io posso assicurare che ritenevo - e continuo a ritenerlo - il commento su un atto e una relazione votata dalla Commissione, quindi non una fuga in avanti, con un commento su una proposta, ma un commento su un atto conclusivo dei lavori di una Commissione. Anzi, stamattina mi aspettavo di vedere altri commenti delle diverse forze politiche.
Tuttavia, visto che così non è stato, non ho alcuna remora a scusarmi sul piano personale, con il Presidente della Commissione, che ha condotto bene questa Commissione.
Non era davvero mia intenzione - lo dico con grande chiarezza oscurare o danneggiare il lavoro che ha svolto il Presidente Caramella in questi mesi. Lo dico anche con grande sincerità; poi, lui mi conosce e sa che, se avessi voluto fargli un attacco, lo avrei fatto frontalmente, alla luce del sole. Quindi, non ci sono problemi, da questo punto di vista.
La riprova, in questo caso, della mia buonafede - dico "in questo caso", perché poi chiunque può dire: "Ma..." - è che io ho diramato una dichiarazione assolutamente pubblica, quindi non ho fatto operazioni di copertura, per uscire in maniera trasversale. Mi pareva un atteggiamento normale, probabilmente, anzi, prendo atto oggi che così non era e lo ripeto: non era assolutamente mia intenzione creare un problema al Presidente della Commissione, che peraltro l'ha condotta bene.
Con il Vicepresidente della Commissione ci siamo incrociati prima; gli ho già espresso il mio rammarico personalmente, ma lo ribadisco anche qui pubblicamente, in aula.
Questo era in sintesi; non ho altro da aggiungere. Non mi pareva fosse un documento segretato, sul quale non fare dichiarazioni. Una volta votato mi pareva non ci fossero problemi. Non era - lo ripeto per la terza volta nella maniera più assoluta, in questo caso, mia intenzione sollevare un problema. Lo faccio diverse volte; in questo caso proprio no. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Chieppa.
La parola al Consigliere Caramella.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Prendo atto delle dichiarazioni del collega Chieppa, che ovviamente apprezzo. Ritengo sia necessario, in quest'Aula riportare un buon rispetto delle regole.
Effettivamente, non era una relazione segretata, ma era, tutto sommato una relazione particolarmente articolata e complessa, che ha visto tutti noi lavorare insieme per cercare di arrivare ad un risultato, prima che venisse in qualche modo divulgata.
Oggi ho appreso che sono state rilasciate delle dichiarazioni e, avendo visto solo la pagina de La Stampa (erano addirittura riportati grafici ed elaborazioni di dati molto dettagliati), è chiaro che mi sia sorto il dubbio che quelle pagine della relazione fossero già nelle mani di qualche giornalista, sebbene all'interno dell'articolo ci fossero delle inesattezze. Non ho potuto comprendere se le stesse fossero il frutto di una dichiarazione piuttosto che di un'interpretazione errata di un documento.
Ringrazio il collega, perché, non tanto nei miei confronti, ma nei confronti del lavoro della Commissione, considero corretto che prima di tutto si possa ragionare di quello che deve essere un documento da divulgare.
Chiedo al Presidente che, nelle prossime occasioni, se mai ve ne fossero - io mi auguro di no - di Commissioni di indagine o di inchiesta si rispetti il fatto di discutere in quest'Aula dei documenti prodotti dalla Commissione, prima di divulgarli.
Chiedo, inoltre, per l'ultima volta, come ho già fatto nel precedente intervento, che anche eventuali conferenze stampa, soprattutto in merito a documenti prodotti dal lavoro della Giunta, che devono prima passare in Commissione, non siano utilizzate per fare propaganda politica, prima che i Consiglieri abbiano potuto ragionarne apertamente ed eventualmente approvarne il contenuto.
Ritengo che il fatto di questa mattina abbia riportato in luce un episodio importante: quello del rispetto, scritto o non scritto, di regole che ci devono vedere impegnati tutti nell'istituzione che rappresentiamo sul territorio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie collega Caramella.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Collega Chieppa, anch'io voglio ringraziarla. Il Presidente Gariglio auspicava un atteggiamento che non guastasse il clima dei lavori e - ripeto il collega Caramella ha fatto benissimo, stamattina, a porre così la questione.
Mi sembra che l'intervento del collega Bossuto, prima, e quello del collega Chieppa, poi, abbiano riportato i fatti alla giustizia.
Sottolineo nuovamente, Presidente Gariglio, che, come ha detto molto bene il collega Caramella, il discorso delle regole interessa tutti noi e che mal comune non sempre è mezzo gaudio! Gli episodi che ha ricordato prima il collega Caramella sono avvenuti ad opera di altri soggetti, di Assessori della Giunta, ecc., per cui chiediamo alla Presidenza del Consiglio di svolgere con la consueta attenzione questo ruolo di garante del Consiglio. È un ruolo riconosciuto da tutta l'Aula e a noi sembra un dato importante e positivo.
Chiediamo la vostra attenzione e competenza - ho ribadito prima di aver apprezzato l'intervento del collega Placido la volta precedente - rispetto ad inopportune comunicazioni della Giunta che avevano "scavalcato" il Consiglio, quindi siamo sulla strada per concludere questa vicenda, guardando avanti in maniera positiva. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
Colleghi, terminiamo a questo punto il lavori della seduta antimeridiana. Prego i colleghi che lo desiderano di recarsi al primo piano, in Sala Viglione, dove il Consiglio incontrerà una delegazione dell'Associazione per la tutela dei figli nella separazione: "Papà separati a Torino".
Grazie, colleghi. La seduta riprenderà alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.43)



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