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Dettaglio seduta n.507 del 27/10/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 15.08)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bizjak, Bresso, Robotti e Ronzani.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Solo per dire che, guardando su internet, ho letto che domani viene annunciato un incontro presso il Museo Regionale di Scienze Naturali organizzato tra Regione Piemonte e l'Autorità di bacino del Po per quanto riguarda il piano di gestione del bacino idrografico del Po, con interventi qualificati della Regione, la presenza dell'Autorità di bacino e, in chiusura, un intervento anche da parte dell'AIPO.
Questo è un incontro pubblico. Ho scaricato la notizia dal sito dell'Autorità di bacino, che ho visionato per caso.
Domando se sono solo io, come Consigliere, a non avere ricevuto l'invito o se la cosa riguardi un po' tutti i colleghi. Le tematiche del bacino del Po e di tutti gli affluenti...



PRESIDENTE

Collega, domani non c'è seduta di Aula.



CAVALLERA Ugo

Io mi riferivo all'invito ai Consiglieri, che non è arrivato.



PRESIDENTE

Attiverò il Gabinetto della Presidenza affinché si attivi per procurare a tutti i colleghi nella seduta odierna l'invito.
La ringrazio del suggerimento.


Argomento: Benessere animale

Proseguimento esame testo unificato delle proposte di legge n. 122, 287 470, 561, inerente a "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale"


PRESIDENTE

L'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 122, 287, 470 561, "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale", di cui al punto 5) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta antimeridiana abbiamo approvato gli articoli 2 e 3.
Passiamo quindi all'esame dell'articolo 4.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 37) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 4, comma 1, si propone di aggiungere, dopo le parole "E' istituito" la seguente frase: "con decreto del Presidente della Giunta".
La parola al relatore del provvedimento, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 27 Consiglieri votanti 27 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.10 riprende alle ore 15.40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dispongo la ripetizione della votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 29 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.45 riprende alle ore 16.16)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Invito i colleghi ad accomodarsi ai propri banchi per ripetere la votazione risultata non valida sull'emendamento rubricato n. 37.
Pregherei gentilmente i colleghi Botta e Spinosa di sovrintendere alla correttezza della votazione, dal momento che il Consigliere Vignale ha eccepito sulla correttezza delle votazioni nel corso della seduta antimeridiana. Io mi sono rammaricato dell'assenza dei Questori, quindi pregherei gli stessi di onorare il loro alto incarico.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 38) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 4, comma 1, lettera c), si propone di aggiungere, dopo la parola "rappresentanti", la parola "designati".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 38.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 38.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 2 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 39) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 4, comma 1ettera d), si propone di aggiungere dopo la parola "rappresentanti", la parola "designati".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 39.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 39.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 2 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Buquicchio Moriconi: All'articolo 4, comma 3 le parole "all'ENCI" sono sostituite dalle parole "e agli altri enti competenti in materia".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 11.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 11.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 4, nuovo comma 4, si propone di aggiungere il comma 4 con il seguente testo: "4. Il Comitato istituisce una banca dati regionale dei cani ad aggressività non controllata, con i riferimenti relativi al proprietario o detentore ed a eventuali accertamenti a cura dell'Asl".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 40.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 40.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 4, nuovo comma 5, si propone di aggiungere il comma 5 con il seguente testo: "5. La banca dati prevista al comma precedente, costituirà l'elenco anagrafico regionale, che verrà aggiornato annualmente a cura del Comitato in collaborazione con le Asl territoriali".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 42.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 42.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Credo che questo sia l'articolo sul quale nutriamo le maggiori perplessità. Perché una serie di disposizioni previste dall'articolo 3 e dall'articolo 4 hanno, poi, una ricaduta anche di carattere materiale sull'articolo 5, per cui, a nostro avviso, ne andrebbero modificati alcuni passi.
Nel merito abbiamo presentato una serie di emendamenti che via via cercheremo di illustrare.
Brevemente, al comma 4 si prevede che i Comuni, in collaborazione con le ASL, gli ordini professionali, la Facoltà di Medicina Veterinaria e le associazioni veterinarie organizzino percorsi formativi per i proprietari di cani ad aggressività non controllata, e rilascino specifica attestazione.
Il comma 4 prevede, appunto, che questa specifica attestazione certifichi il controllo dell'affidabilità e dell'equilibrio psichico per i cani e padroni buoni cittadini.
Dal punto di vista delle competenze mediche, non credo che un dipendente comunale, sia pure in collaborazione con la stessa ASL, con gli ordini professionali di medici veterinari, con le facoltà di medicina veterinaria, con le associazioni veterinarie e con quelle di protezione degli animali, per quanto possa pure essere un veterinario, al di là del rilascio del certificato, possa attestare l'affidabilità dell'equilibrio psicofisico - per i cani ci può anche stare - dei padroni buoni cittadini credo che questo aspetto sia, oggettivamente, difficile da poter attestare.
Il fatto che soggetti privi di competenze di carattere medico, medico psicologico o quant'altro, possano valutare se un uomo o una donna sono padroni buoni cittadini, mi sembra oggettivamente bizzarro.
Non solo. Perché l'articolo 5 pone in essere una serie di doveri che i detentori dei cani avrebbero, tutti a carico del proprietario, ingenerando una serie di possibili intrecci di carattere economico che un po' ci spaventano. Nel senso che, qualora il detentore di cani ad aggressività non controllata decida di rinunciare all'animale, è obbligato a sostenere le spese di mantenimento e rieducazione sino ad un nuovo affidamento. Oppure come si dice al comma 8, "qualora il detentore dei cani ad aggressività non controllata non superi il test di cui al comma 4 o non vi si sottoponga e i servizi veterinari ne certifichino l'incapacità di gestione del cane, l'ASL competente adotta un provvedimento di sequestro del cane e, qualora ne ricorrano i presupposti, certifica l'irrecuperabilità del medesimo. Gli oneri connessi alle visite veterinarie comportamentali e alla rieducazione dell'animale sono interamente a carico del detentore".
Vi sono due aspetti sostanziali. Il primo è il fatto che ci debba essere un soggetto che rilasci un certificato per far sì che, qualora il proprio cane sia ad aggressività non controllata, possa tornare o meno nella propria abitazione. Un secondo aspetto è quello che, di nuovo, vi siano soggetti che certifichino l'incapacità di gestione del cane. È vero che la legge è la legge del rapporto uomo-cane, ma credo che, in qualche modo, le verifiche dovrebbero essere fatte sull'animale. Che poi l'animale in qualche modo, sia una proiezione dell'aggressività del proprietario, pu essere un altro aspetto.
Ritengo che prevedere certificati di incapacità di gestione irrecuperabilità del detentore in qualità di possessore di cane e soprattutto, prevedere che i costi siano interamente a carico dei detentori nel caso di rinuncia dell'animale, così come nel caso di non superamento del test - ingenererà in modo, noi diciamo certo - ovviamente ci possiamo sbagliare - un intreccio sicuramente non trasparente fra il soggetto certificante l'aggressività, coloro i quali devono garantire il superamento dei test e coloro i quali (i detentori dei cani, nel caso in cui non superino il test, o non partecipino al test) vedano l'allontanamento del proprio animale e anche il pagamento e il mantenimento delle spese e dell'educazione sino al nuovo affidamento.
In termini di principio astratto possono essere aspetti condivisibili ma calando nella realtà questo articolo, sono i più svariati gli esempi che potremmo fare per dire che questa non è certo una buona misura normativa.
Pensiamo ad una persona anziana, il cui cane ha un moto di aggressività, la quale, per poterlo tenere, magari anche con l'affezione che ha nei confronti del cane, deve sottoporsi ad un test e deve superare il test.
Cosa accade? Possono verificarsi due situazioni.
In primo luogo, non si presenta al test, quindi le viene levato il cane e ne paga le spese di mantenimento e rieducazione per tutta la vita o fino a nuovo affidamento. È evidente che, essendovi già difficoltà a trovare persone che prendano cani all'interno dei canili, vi sarà una difficoltà ancora maggiore a trovare persone disposte a prendere un cane testato come cane ad alta aggressività. Credo che la gente andrà a prendere quello che in teoria, viene "certificato" come più mansueto. Voi pensate quali sono le spese che, nel primo caso, il detentore del cane deve sostenere.
La seconda ipotesi è quella che, comunque, una persona partecipi al test valutativo e che non venga ritenuta idonea alla gestione del proprio cane. A quel punto, il cane è allontanato e gli oneri economici connessi alle visite veterinarie comportamentali e all'educazione dell'animale - qui non si dice "le spese di mantenimento sino al nuovo affidamento" e non si capisce perché, pur contestandolo - sono di nuovo a carico del detentore.
Emerge poca omogeneità: nel primo caso il detentore del cane si paga tutto, comprese le spese di mantenimento; nel secondo caso si paga tutto salvo le spese di mantenimento.
Partendo dal presupposto di quante visite veterinarie comportamentali sono necessarie - non stiamo parlando di visite veterinarie rispetto ad una patologia che ha l'animale, ma di uno "psicologo" del cane che pu certificare che sono necessarie quaranta incontri con il cane perché questi abbia un comportamento nuovamente mansueto e non più aggressivo - chi paga i professionisti che andranno a fare le visite comportamentali al cane? Il detentore.
Caliamoci nella nostra realtà, che vede gran parte della popolazione all'interno delle aree urbane, possedere un cane e considerarlo quasi come se fosse una persona aggiunta all'interno del proprio nucleo familiare (mi riferisco soprattutto alle persone sole e spesso anziane, ma anche a persone che vivono all'esterno dei nuclei urbani e tengono cani all'interno del loro giardino).
Questa norma, che mi sembra, in qualche modo, ravvisare nel detentore del cane la potenzialità di aggressività del cane stesso, rappresenta un appesantimento burocratico, assolutamente non condivisibile, rispetto ad una realtà assolutamente normale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Ringrazio il Consigliere Vignale, perché ha messo in evidenza alcuni aspetti che sono condivisibili.
Ad esempio, al comma 4, noi potremmo terminare la frase scrivendo "con il controllo dell'affidabilità e dell'equilibrio psichico per cani". Perch è, comunque, un riflesso della capacità del padrone di gestire il comportamento del cane. È implicito. Effettivamente sono d'accordo ad eliminarlo.
Come anche al comma 9 è giusto inserire "gli oneri economici connessi oltre che alle visite veterinarie, anche al mantenimento", quindi "gli oneri economici connessi al mantenimento e alle visite veterinarie comportamentali e alla rieducazione dell'animale sono interamente a carico del detentore dello stesso".
Pur condividendo e rispettando il pensiero del Consigliere Vignale ritengo che andare oltre significherebbe svilire un po' quello che tale legge deve avere come primum movens, cioè assicurare un po' di ordine sull'argomento, quindi questo lo si fa con il deterrente delle sanzioni e lo si fa anche regolamentando dei comportamenti. Se rinunciassimo anche a questo aspetto di filosofia dell'obiettivo da raggiungere, la legge sarebbe svuotata di molta forza per l'ottenimento degli obiettivi stessi.
Accetto le due modifiche, le condivido, quindi esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo molto rapidamente: molte delle considerazioni effettuate dal collega Vignale su questo articolo mi trovano totalmente concorde peraltro, alcune delle osservazioni, in particolare riferimento ai commi 3 4, 7 e 8, sono interamente condivisibili.
Sono felice di constatare che il Consigliere Buquicchio, di fatto abbia accolto - forse senza saperlo - uno dei miei emendamenti: quando dichiara che è accoglibile l'emendamento, affinché il comma 4 termini con le parole "è rilasciato un attestato che certifica il controllo dell'affidabilità ed equilibrio psicofisico per cani", sostanzialmente accoglie l'emendamento che avevo presentato la settimana scorsa.
Sinceramente, non so se, contestualmente, il Consigliere Vignale ne abbia presentato uno analogo. In quel caso, ovviamente, voteremo il primo che è stato proposto, non ne facciamo una questione di bandiera; però, ci tenevo a sottolineare questo aspetto, per sgomberare un po' l'idea che l'azione emendativa portata avanti dai colleghi Vignale, Giovine, Lupi e altri fosse a fini ostruzionistici o, comunque, dilazionatori dell'attuale testo normativo. Era assolutamente falso, la dimostrazione è che parte di questi emendamenti trovano accoglimento da parte del collega Buquicchio.
In ordine a questo articolo voglio sottolineare un altro aspetto, che spero troverà accoglimento in fase di votazione: c'è una discrepanza enorme tra il comma 7 e il comma 8. Di fatto, l'attuale normativa, al comma 7 stabilisce che "il detentore dei cani ad aggressività non controllata ha facoltà di rinunciare all'animale, ma è obbligato a sostenere le spese di mantenimento e rieducazione sino ad un nuovo affidamento".
Viceversa, il comma 8 prevede che, "qualora il detentore dei cani ad aggressività non controllata non superi il test di cui al comma 4" o, di fatto, abbia un comportamento negativo, e conseguentemente gli viene portato via il cane, lui non è costretto a pagare il mantenimento.
Ora, in primis, mi pare che nel suo intervento il collega Buquicchio desse un'indicazione di accoglimento o, comunque, di equiparazione dei due comportamenti indicati nei due commi, perché sarebbe alquanto sintomatico: uno, che è una persona per bene, viene punito ed è costretto a pagare l'altro, che è un birbaccione, invece, la fa franca. Per carità, siamo in Italia, sarebbe perfettamente in linea con buona parte dei comportamenti che spesso leggiamo sui giornali, ma, almeno quando ce ne accorgiamo in fase legislativa, dobbiamo cercare di correggere il tiro.
Peraltro, collega Buquicchio - non so se è stato oggetto di emendamento da parte mia - ritengo assolutamente sacrosanta una considerazione svolta dal collega Vignale relativamente al comma 7: far sì che il detentore dei cani ad aggressività non controllata rinunci all'animale, ma è obbligato a sostenere le spese di mantenimento e la rieducazione fino ad un nuovo affidamento, può portare - lo so, vedo che lei, indirettamente, con il capo, mi dà ragione - a voler abbandonare questi poveri animali, perch magari, non c'è la volontà di mantenerli oppure non c'è addirittura la possibilità, neanche per cattiveria o malafede.
Se vogliamo far sì che il provvedimento funzioni e, a quel punto punire ancora più severamente i comportamenti difformi, credo che la persona che, correttamente, rinuncia ad un animale e, anziché abbandonarlo per strada, lo porta in uno dei canili autorizzati non debba pagare proprio perché potrebbe essere disincentivante o, per lo meno, come suggerito dal collega Vignale, prevedere che paghi parzialmente o comunque, non tutta la parte.
Pongo la questione all'attenzione dei colleghi, so che il collega Moriconi è esperto in questa materia. Se, invece, ritenete di mantenere tale dizione, nulla osta e procediamo, però, credo che sia una delle valutazioni che assolutamente devono farci riflettere un attimo.
Grazie, Presidente e colleghi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
A completamento delle osservazioni sull'articolo 5, volevo chiedere al relatore, Consigliere Buquicchio, se concordava quanto ho sostenuto con la presentazione al all'articolo 5, comma 5, che recita: "Per espletamento dei corsi di cui al comma 3 i soggetti organizzatori possono avvalersi di veterinari", di un emendamento nel quale consiglio di utilizzare il verbo "debbano", anziché "possono".
Per quanto riguarda il comma 8 dell'articolo 5 che, ad un certo punto recita "l'ASL competente adotta un provvedimento di sequestro del cane" faccio presente che l'ASL non ha queste funzioni; dovrebbe essere il Comune d'intesa con l'ASL competente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Relativamente all'ultimo punto citato dal Consigliere D'Ambrosio, le ASL propongono il sequestro al Comune, però l'iniziativa del sequestro deve partire dall'ASL, perché il Comune non può essere il soggetto che identifica il problema. Il problema viene individuato dall'ASL che lo segnala, effettua il sequestro, che poi viene convalidato dal Comune.
Presidente, nella disattenzione dell'Aula, mi rivolgo a lei: relativamente a questa legge, dobbiamo aver presente qual è il problema: quello di prevenire atti in cui cani di una certa qual struttura anatomica e mal condotti possano determinare situazioni estreme e gravi.
Il problema è che se noi vogliamo arrivare ad uno strumento legislativo che abbia qualche portata, è chiaro che dobbiamo arrivare comunque a separare dalla proprietà un cane che ha determinate caratteristiche altrimenti diciamo che non esistono razze pericolose e riconosciamo che è il rapporto ad aver creato questi problemi. Se noi non interrompiamo il rapporto, la legge a che cosa serve? Noi siamo convinti che si debba arrivare al punto che non ci siano problemi e che non si creino problemi di rapporto nel gestire questi cani che possono dare dei problemi. Però se non ci poniamo nell'ottica di fare opere di prevenzione, la legge viene svuotata del suo contenuto.
Purtroppo il problema dei cani molossoidi presenti nei canili c'è in tutta Italia. Ieri ero presente presso il Comune di Genova in una Commissione per la gestione di un canile. Nel canile di Genova appena realizzato, su 120 posti disponibili 65 sono occupati da molossoidi. Il fatto che le persone consegnino ai canili i cani molossoidi avviene già adesso e avveniva ben prima dell'intervento della legge. Oltretutto, il fatto di lasciare il cane nel canile, come sappiamo, porta ad un aumento di spese degli enti pubblici.
La legge, nel cercare di separare questa continuità di rapporto tra il cane che ha dei problemi con il proprio gestore che non l'ha saputo gestire, si pone chiaramente lo scopo di cercare di evitare che questi episodi diventino più frequenti.
Tuttavia, se noi non lavoriamo su questa prevenzione, la legge rimane davvero priva di contenuto.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento sull'articolo 5, passiamo all'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio, Botta: Art. 5, comma 4, cassare "previo il superamento di esame valutativo esteso alla relazione uomo-animale".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Provo ad illustrare gli emendamenti presentati sull'articolo, perch hanno in qualche modo una loro consequenzialità.
Non condivido quanto detto dal collega Moriconi, ma non in merito all'allontanamento; anche in merito a questo, ma rispetto a chi è che deve farsi carico di un provvedimento di allontanamento. Nel senso che noi decidiamo - cosa che non ha fatto la circolare del Ministero - di volere introdurre una norma per cui si individuano una serie di procedure che non soltanto prima definiscono cani ad alta aggressività, ma che in un secondo momento individuano le modalità con cui il detentore del cane pu continuare ad essere tale, cioè a possedere il proprio cane oppure deve disfarsene in modo coatto.
Per carità, questo è un concetto che la sinistra ha non soltanto rispetto al rapporto fra uomo-cane; ce l'ha anche per quanto riguarda il rapporto padre-figlio, relativamente al fatto che ci sia lo Stato che con differenti articolazioni - in questo caso l'ASL - possa decidere che una persona è un bravo o un cattivo proprietario di cane. Quindi, avremo in un luogo una realtà in cui ci sarà un veterinario, un esponente delle associazioni ambientaliste e poco altro - perché voglio vedere quando i dipendenti delle ASL o i dipendenti della Facoltà di Medicina veterinaria parteciperanno alle commissioni - che potrà decidere se io sono un buono o un cattivo proprietario.
Io questo potere non lo vorrei dare a nessuno. Purtroppo la legge nazionale l'ha assegnato per molti casi agli esseri umani, cioè ci pu essere qualcuno che si può arrogare il diritto, di fronte a fatti non certi e non provabili, di allontanare un figlio da un genitore. Tanto meno vogliamo che questo avvenga nei confronti degli animali, cioè che ci sia qualcuno che può stabilire che io tengo bene o meno il mio cane e in quali modalità il mio cane è più o meno aggressivo. Tenendo conto che partiamo da un presupposto di aggressività, non partiamo dal presupposto di buona cura del cane; cioè io posso bastonare il mio cane tutti i giorni, ma se con le bastonate il mio cane è mansueto, questa legge non interviene in alcun modo per allontanare l'animale dalla mia proprietà. Questo per dare l'idea della funzionalità della norma, perché noi, ai sensi dell'articolo 2, possiamo intervenire nell'allontanamento soltanto laddove il cane è aggressivo e non se è maltrattato.
Detto ciò, introduciamo un'altra fattispecie che è assolutamente folle: c'è il pubblico, cioè noi, che stabilisce che un soggetto che non supera il corso - questo magnifico corso deve stabilire l'equilibrio psichico di cane e proprietario - ossia un cane ad alta pericolosità, è bene che venga allontanato dal soggetto che ha creato la sua pericolosità, cioè il padrone, perché senza questo allontanamento non vi sarà mai una diminuzione della sua aggressività.
Posso anche condividere il fatto che non esistano di per sé razze più aggressive rispetto a razze meno aggressive. Devo dire che ho conosciuto tanti cani ("bastardini", volpini ed altri) che erano certamente più aggressivi, al di là del padrone, di tanti molossoidi o di altri cani che hanno anche per loro indole una certa aggressività.
Il cane pastore tendenzialmente non è un cane aggressivo, salvo non gli si tocchi quello che lui ritiene essere il gregge, che possono essere le pecore se fa ancora il cane da pastore, oppure la famiglia in cui abita.
Quella è la sua razza, se no non sarebbe stato un cane da pastore. Ci sono cani che invece sono nati per l'aggressione e sono cani inevitabilmente più aggressivi; poi ci sono incroci, ad esempio fra il cane da caccia e il cane da pastore, da cui nascono solitamente cani mansueti.
Invece inseriamo questo principio volterriano per cui tutti i cani sono bravi e non aggressivi allo stesso modo e va bene, però introduciamo un altro principio secondo cui il pubblico sancisce il fatto che esiste una pericolosità sociale nei cani. E di questo legittimamente il Consiglio regionale da tre settimane discute, perché è una priorità per il Piemonte soprattutto in questo momento di crisi. Discutiamo di questo, ma introduciamo anche un altro fattore, credo unico in Italia: noi ci facciamo carico di individuare qual è il soggetto che deve essere allontanato, ma diciamo anche al detentore: "Tu sei colpevole due volte, perché non solo il cane è aggressivo per colpa tua, ma ti paghi anche le spese fintanto che il tuo cane non trova un nuovo soggetto in adozione".
Pensiamo solo al dato che ci ricordava il collega Moriconi sui cani molossoidi al Comune di Genova. Noi sapremo che ci sarà un numero consistente di persone che rischieranno di trovarsi in questa situazione e voi pensate che il soggetto che acquista un cane per espletare la propria aggressività, anche tramite il cane, va a fare il test e paga tutta la vita per un cane che gli viene sottratto? Lo sopprime prima. E su questo statene certi, se questo è il fine.
Se vogliamo parlare della percentuale bassissima di rapporto non corretto tra uomo e cane, non partendo dal presupposto che invece, nel 99 dei casi, il rapporto tra uomo e cane è un rapporto assolutamente corretto non vi era neppure la necessità di questa legge, ma era sufficiente la direttiva ministeriale.
Che cosa avviene con l'approvazione di questo emendamento? Avviene che nasceranno dei rapporti che si creeranno così, banalissimi, tra dipendenti delle amministrazioni comunali, veterinari e ASL che indicheranno che un cane è aggressivo, perché in quel modo andrà a finire in una pensione. E se io ho il cane a Nichelino ed esiste una pensione di cani nello stesso Comune, dove pensate che lo porti? Lo porterò nel Comune di Nichelino. Se ce l'ho a Givoletto, ed esiste una pensione a Givoletto, dove lo porterò? Lì.
Vorrei ricordare al collega Moriconi che le Regioni italiane negli ultimi quattro anni hanno triplicato la spesa per la domiciliarità per i bambini allontanati dai loro genitori; la Regione Piemonte, per esempio versa 50 milioni di euro ogni anno ai soggetti che accudiscono dei bambini.
Quindi, se neanche di fronte ai bambini si è fermato il mondo dell'interesse, voi pensate che si fermi di fronte al rapporto fra uomo e cane? Questo farà felici molti speculatori, che, da domani mattina, creeranno pensioni per cani e foraggeranno qualche veterinario o qualche dipendente comunale per dichiarare l'aggressività del cane. Noi siamo assolutamente contrari a questo.
Manteniamo i nostri emendamenti (non avremmo comunque votato a favore della legge, ma stiamo lavorando per migliorarla), che prevedono che si faccia un test o un corso, affinché il cane aggressivo, insieme al padrone vada a fare una verifica. Negli schemi, è uguale a ciò che abbiamo "costruito" con le norme nazionali nel rapporto familiare: queste sono le CTU sui cani! Un soggetto si arroga il diritto di valutare il rapporto che io ho con il mio animale: ma con quale qualifica? Il fatto di essere un veterinario. Ma cosa c'entra nel rapporto personale fra... Non guarda i maltrattamenti, colleghi! Non li guarda. Lo può fare unicamente nel caso in cui ci sia l'aggressività, perché se no non interviene nessuno, perch questa legge non parla di maltrattamenti.
Allora, noi chiediamo che al corso - se proprio credete che si debba fare, che si faccia! - non venga rilasciato alcun attestato. In pratica partecipo al corso e, come accade per i punti sulla patente (lo dico avendo una scuola guida), alla fine i sei punti vengono, in qualche modo abbuonati.
Chiediamo che venga cassato il comma 7 e il comma 8, che sono quelli relativi all'obbligo di pagamento da parte del detentore, perché se il pubblico vuole farsi carico della pericolosità sociale, se ne fa carico pagando, e non facendo pagare al detentore, perché se aumenta...



(Scampanellìo del Presidente)



VIGNALE Gian Luca

Ho quattro emendamenti! Posso parlare per venti minuti, se crede.



PRESIDENTE

In realtà, erano quattro staccati. Le ho concesso già dieci minuti di tempo, collega Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Ma dopo non intervengo più, per cui risparmiate almeno cinque minuti.
Noi chiediamo che venga cassato il comma 7 e il comma 8. Inoltre chiediamo che nel comma 9 le spese connesse alle visite veterinarie e alla rieducazione dell'animale siano a carico del detentore e delle ASL, e che con successivo provvedimento della Giunta regionale, si individuino le percentuali delle spese.
Gli emendamenti verranno respinti: credo che questa norma sia un'aberrazione nella libertà individuale e nel rapporto fra uomo e cane.
Ma, come ripeto, è tutto già visto. In pratica, ripetete sugli animali ci che avete fatto sugli uomini, quindi non ci stupisce.
Ovviamente, voteremo a favore. Rilevo, altresì, in modo molto cinico che essendo vicini alla campagna elettorale, ci saranno delle associazioni animaliste che, guarda caso, in molti casi sono gli stessi soggetti che gestiscono i canili! Perché l'ENPA, che sarà dentro...



(Commenti del Consigliere Moriconi)



VIGNALE Gian Luca

Come no! Ce n'è una che è la più grande!



(Commenti del Consigliere Moriconi)



VIGNALE Gian Luca

lo stesso ragionamento, uguale uguale! Dove l'interesse economico è molto più importante, almeno per chi l'ha scritta (ovviamente non mi riferisco al collega Buquicchio, ci sarà qualcuno che gli ha passato un testo di legge), rispetto a quella che è la vera finalità che ci si pone che è quella della difesa dell'animale. Perché, come ripeto, non si parla di maltrattamenti.
Faremo presente alle decine di migliaia di possessori di cani, essendo anche vicini alle elezioni, che non devono stare più tranquilli: perché dal giorno successivo, se il loro cane per sbaglio al parco giochi morde senza fargli nulla un bambino, come accade nel rapporto naturale tra uomo e cane o morde da un'altra parte un adulto, come accade nel rapporto naturale fra uomo e cane, quel cane potrà essere dichiarato aggressivo ed essere allontanato, e le spese se le pagherà vita natural durante il proprietario.
Questo è ciò volete. È la priorità che avete ritenuto che il Consiglio debba discutere.
Andiamo avanti: è un'aberrazione normativa, ma dal punto di vista elettorale, ci fate un gran favore!



PRESIDENTE

Anche in questo caso, farei un discorso complessivo sugli emendamenti così come ha fatto il collega Vignale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Molto rapidamente, rilevo che il collega Vignale deve conoscere le notizie che circolano nel mondo non animalista, perché tra le ultime accuse mosse ai movimenti animalisti, soprattutto da Federfauna e da coloro che speculano sugli animali, vi è proprio quella di dire che le associazioni animaliste guadagnano sulle loro attività.
In verità la devo correggere, perché l'ENPA non è la più grande associazione animalista; peraltro, non è neanche un'associazione del tutto animalista, è più un'associazione protezionista. Semmai è la più vecchia associazione italiana, fondata da Garibaldi nel 1860 circa. La più grande associazione italiana è la LAV, che non gestisce neanche un canile. Neanche uno! Guarda caso, è sempre accusata dalle associazioni confindustriali di guadagnare, invece, sulla pelle dei cani.
Chi guadagna sulla pelle dei cani, sono altri soggetti! Inoltre, dal punto di vista elettorale, dire che un cane, che potrebbe aggredire un bambino, per volontà di qualcuno viene lasciato libero finch non morde un bambino e gli procura dei gravi danni, rispetto a chi, invece vuole impedire che un cane possa andare a fare del male ad un bambino credo che sia uno spot elettorale.
Ciascuno trarrà le conseguenze che vorrà.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione dei vari emendamenti.
Sull'emendamento n. 31 mi pare di riscontrare parere contrario da parte da parte del relatori.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 31.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 6 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Giovine e Buquicchio (ed identico nel testo all'emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta, D'Ambrosio, Buquicchio): Art. 5, comma 4 si sopprimono le parole "e padroni buoni cittadini".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 21 (ed identico nel testo all'emendamento rubricato n. 32).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 5, comma 4 si sostituiscono le parole "per cani e padroni buoni cittadini" con le parole "dei cani".
L'emendamento rubricato n. 22 è superato.
Emendamento rubricato n. 14) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni Boniperti, Botta, Vignale, Buquicchio: Art. 5, comma 5, dopo "soggetti organizzatori" sostituire il verbo "possono" con il verbo "debbono" e a seguire "avvalersi di una equipe composta da un veterinario comportamentalista, da un valutatore e un addestratore cinofilo in luogo di (veterinari nonché di valutatori e addestratori cinofili)".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 14.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 44) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 5, comma 6, lettera a), si propone di sostituire la frase "quando si trovano nelle vie o in un altro luogo aperto al pubblico" con la frase "quando si trovano i qualsiasi luogo aperto al pubblico".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 44.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 2 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio, Botta: Art. 5, comma 6, lettera a) cassare "nelle vie ...... un altro".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30.
presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio, Botta: Art. 5, comma 7, cassare l'intero comma.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Giovine, Lupi: Art. 5, comma 7 si sopprimono le parole ", ma è obbligato a sostenere le spese di mantenimento e rieducazione sino ad un nuovo affidamento.".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 23.
presenti 31 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio, Botta: Art. 5, cassare l'intero comma 8.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 28.
presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni Boniperti, Botta, Vignale, Buquicchio: Art. 5, comma 8 dopo le parole "l'incapacità di gestione del cane" inserire "il Comune, su richiesta dell'ASL competente, adotta un provvedimento di sequestro del cane e qualora ne ricorrano i presupposti l'ASL ne certifica l'irrecuperabilità del medesimo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 15.
presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 51) presentato dal Consigliere Buquicchio: Art. 5, comma 9 dopo la parola "connessi" inserire le parole "al mantenimento" Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 51.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio, Botta: Art. 5, comma 9 dopo "dell'animale" cassare "sono interamente a carico del detentore dello stesso" e sostituire con "sono a carico del detentore e delle ASL. Con successivo provvedimento la Giunta regionale individuerà le percentuali della spesa".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 27.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 41) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 5, comma 10 si propone di aggiungere al comma, tra le parole "non controllata" e "ai seguenti soggetti", la seguente frase: "e ani potenzialmente aggressivi".
Si propone di aggiungere al comma, tra le parole "non controllata" e "ai seguenti soggetti", la seguente frase: "e cani potenzialmente aggressivi".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 41.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 45) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 5, comma 10 si propone di aggiungere al comma la lettera c) con il seguente testo: "c) alle famiglie con minori di anni 10".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 45.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 43) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 5, comma 11 si propone di aggiungere il comma 11 con il seguente testo: "11. Chiunque acquisti o abbia in donazione un cane è tenuto a verificare che il cessionario sia in possesso dell'attestato di idoneità alla detenzione, che viene rilasciato dalla Asl, in riferimento a quanto previsto dal comma 10 dell'articolo 5 della presente legge." Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine per l'illustrazione ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per illustrarlo un attimo.
L'emendamento che precedentemente è stato bocciato prevedeva anche che alla lettera c) si vietasse l'acquisizione, il possesso e la detenzione di cane ad aggressività non controllata anche alle famiglie che avessero minori di 10 anni. Sappiamo perfettamente che una delle casistiche di maggiore mortalità e rilevanti problematiche riguarda proprio i bambini piccoli, che, per ingenuità, non hanno l'esperienza adatta per avere un corretto rapporto con questi animali potenzialmente pericolosi. Mi dispiace che sia stato respinto, ma ho capito le argomentazioni per cui si è voluto respingerlo.
Volevo solamente illustrare questo emendamento aggiuntivo che propone l'aggiunta del comma 11, con il quale si stringono ancora di più le maglie.
Da una parte, si chiede a chi vende e a chi detiene il cane il controllo di tutta una serie di requisiti e, dall'altra, si chiude il cerchio, perché si fa in modo che anche chi acquista, oltre a chi vende, verifichi la presenza degli attestati di idoneità di cui agli articoli precedenti. Nella fattispecie, l'emendamento proposto recita: "Chiunque acquisti o abbia in donazione un cane è tenuto a verificare che il cessionario sia in possesso dell'attestato di idoneità alla detenzione, che viene rilasciato dalla ASL in riferimento a quanto previsto dal comma 10 dell'articolo 5 della presente legge".
Chiedo una votazione serena. So che qualche collega vorrebbe votarlo favorevolmente, anche se c'è la paura che si restringano eccessivamente le maglie e si renda ancora più complicato l'articolato nel suo complesso. In questo caso mi riferisco all'articolo 5, lo lascio alla valutazione dei colleghi. Chiedo una valutazione serena e, ovviamente, un voto favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 43.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Vignale per dichiarazione di voto sull'articolo 5.



VIGNALE Gian Luca

Il nostro voto è fortemente contrario a questo articolo che, anche con altri aspetti che vedremo successivamente, definisce la legge, nel senso che è un po' il programma ideologico della legge. Non lo erano gli articoli precedenti, che infatti riprendevano maggiormente la circolare ministeriale.
Questo è il contributo che il centrosinistra dà a questa questione, che non comporterà certo una diminuzione dei problemi relativi al rapporto tra cani aggressivi ed il resto della cittadinanza, ma avrà un altro di tipo di implicazione che riguarderà molto di più una complicazione delle possibilità di mantenimento del proprio animale nel caso in cui intervengano le condizioni di cui all'articolo 2, che genereranno un enorme profitto per molti soggetti che saranno i futuri gestori di pensioni per cani, canili e quant'altro.
Per questo motivo, sull'articolo in oggetto, che è quello che definisce la legge, e su quelli successivi il nostro voto sarà contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Intervengo per dichiarazione di voto in modo molto sintetico. Darò la presenza, perché è un po' più forte dell'astensione, cioè sappiamo che l'astensione viene conteggiata negativamente, perché apprezzo la parte dei colleghi proponenti che hanno accolto alcune proposte emendative che hanno migliorato un po' l'impatto normativo iniziale, ma non hanno risolto alcuni problemi sollevati all'inizio della discussione generale.
Spero che apprezzino il fatto che la mia è un'astensione positiva, nel senso che garantisco la presenza, senza votare contro o votare, mentre un'astensione, nel conteggio nostro, sarebbe considerata come un voto negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 5, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Ordine del giorno n. 1304 dei Consiglieri Giovine, Nicotra, Botta, Burzi Caramella, Casoni, Cavallera, D'Ambrosio, Dutto, Leardi, Lupi, Pedrale e Vignale, inerente a "Ampliamento oggetto sociale della società partecipata Icarus S.c.p.a." (Richiesta d'iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame dell'articolo 6, proporrei di organizzare i nostri lavori nella giornata di giovedì impostando una seduta del Consiglio regionale che invece che alle 13 si interrompa alle ore 14, quindi annullando la convocazione pomeridiana.
Mi pare che il risultato della presenza in questi giorni possa indurci a concentrare i lavori nella mattinata e lasciare tutti liberi nel pomeriggio.
Se non ho indicazioni in senso contrario, considero tale proposta accolta e quindi manderò una comunicazione formale a tutti i colleghi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

La proposta va bene. Chiedo solo di non iniziare troppo presto al mattino, almeno verso le ore 11, altrimenti diventa troppo impegnativo!



PRESIDENTE

Avremmo cura di evitare questa eventualità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Approfitto di questa pausa sulle questioni relative all'ordine dei lavori - d'accordo naturalmente con la sua proposta per la prossima seduta per chiedere un minimo di attenzione all'Aula su una questione posta ieri in I Commissione relativamente all'ampliamento dell'oggetto sociale della società partecipata Icarus.
già stata posta in Commissione l'esigenza di un dibattito il più possibile rapido, dato che l'assemblea stessa della società si terrà domani ed è quindi importante che la Regione si ponga con una posizione chiara rispetto alla questione dell'ampliamento dell'oggetto sociale della società stessa.
Era stata chiesta in I Commissione una presa di posizione rispetto alla questione posta. Ci aspettavamo una comunicazione oggi in Aula ed una serie di Consiglieri hanno sottoscritto e presentato un ordine del giorno specifico proprio su questo problema.
La richiesta ovviamente, proprio per arrivare nei tempi utili con una presa di posizione dell'istituzione regionale, è di poter iscrivere questo ordine del giorno nella seduta odierna e possibilmente discuterlo.
Naturalmente, se ciò non fosse possibile, è chiaro che alla discussione sulla questione Icarus verrà data l'esigenza di una presa di posizione e verrebbe ad interferire con i lavori della I Commissione di domani.
Quindi, ci aspettiamo almeno l'iscrizione dell'ordine del giorno nella seduta odierna e, se possibile, una sua discussione possibilmente anche con una comunicazione della Giunta rispetto ai contenuti proposti nell'ordine del giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Rispetto a questa istanza, all'inizio della seduta non avevamo i 42 voti. In questo momento ci sono i 42 voti che consentono l'iscrizione del documento e, come da prassi, non vedo motivi per cui non possa essere iscritto all'o.d.g.
Se nessuno interviene in senso contrario, consideriamo accolta all'unanimità la richiesta di iscrizione.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Ha già assorbito lei, Presidente, e quindi possiamo continuare con l'articolato e se siamo rapidi, mi pare che ci fosse la disponibilità da parte dell'Assessore Bairati ad affrontare la questione come il collega Lupi ha ricordato, altrimenti passerà domani in I Commissione.
Vorrei solo lamentare che oggi pomeriggio in Provincia hanno affrontato e deliberato sull'argomento e nel pomeriggio di domani è convocata l'assemblea dei soci Icarus S.c.p.a. Questo è il motivo per cui si chiede correttamente l'iscrizione e l'esame dell'ordine del giorno, proprio perch c'è una discrepanza enorme tra le indicazioni che ha dato la Presidente Bresso, non più tardi di cinque mesi fa (il 22 aprile 2009) rispetto a quelle che sono invece le comunicazioni che ci arrivano dall'Assessore alla Provincia di Torino e, come pare, anche dall'attuale Presidente di Finpiemonte Partecipazioni.
Noi siamo assolutamente per il primato della politica, quindi non vorrei che qualcuno in qualche partecipata non ascoltasse quello che invece correttamente è l'indirizzo politico istituzionale della capofila, che è la Regione Piemonte.
Grazie, Presidente.


Argomento: Benessere animale

Proseguimento esame testo unificato delle proposte di legge n. 122, 287 470, 561, inerente a "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo nuovamente con l'esame del testo unificato relativo alla disciplina del rapporto uomo-cane.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Buquicchio Moriconi, D'Ambrosio: All'articolo 6, comma 1 dopo le parole "dell'ENCI" sono aggiunte le parole "da altre figure professionali qualificate".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 12.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni Boniperti, Botta, Vignale: Art. 6, comma 1. Non possiamo porre sullo stesso piano professionale i veterinari e gli addestratori dell'ENCI pertanto si propone dopo le parole "relazione uomo-animale" la seguente dicitura "svolti da una equipe mista composta da veterinari e da addestratori dell'ENCI".
Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni Boniperti, Botta, Vignale: Art. 6, comma 2. Si propone di specificare chi sono gli altri "soggetti competenti in materia" e pertanto di riformulare nel seguente modo la parte iniziale del comma "Il comitato promuove la collaborazione con le ASL, i veterinari e l'ENCI l'attivazione di corsi di formazione ..." Emendamento rubricato n. 17 bis) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio Buquicchio: Al comma 2 dell'art. 6 dopo le parole "l'ASL" sono aggiunte le parole "attraverso i rispettivi servizi veterinari".
Ha chiesto la parola il Consigliere D'Ambrosio; ne ha facoltà.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
Ho presentato due emendamenti, che mi accingo ad illustrarvi.
Il primo si riferisce al comma 1, che recita: "Il Comitato di cui all'articolo 4, promuove nelle scuole di ogni ordine e grado progetti didattici che favoriscono l'instaurarsi di una corretta relazione uomo animale, svolti da veterinari o addestratori dell'ENCI".
A nostro avviso, pare poco corretto porre sullo stesso piano professionale i veterinari e gli addestratori dell'ENCI, per cui avevo proposto al relatore una dicitura diversa. Nell'emendamento, infatti, si chiede che tali corsi possano essere svolti da veterinari o da un'equipe mista, composta da veterinari stessi e da addestratori. Quindi non più "o addestratori dell'ENCI", ma "anche da addestratori dell'ENCI", con i veterinari.
Al comma 2, invece, avevo concordato con il Presidente Buquicchio la seguente modifica. Laddove si dice "Il Comitato promuove, in collaborazione con le ASL, l'ENCI e gli altri soggetti competenti in materia", si scriva invece "Il Comitato promuove, in collaborazione con le ASL, attraverso i rispettivi servizi veterinari...".
Questi sono gli emendamenti che propongo. Grazie.



PRESIDENTE

Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, procediamo con la votazione degli emendamenti rubricato n. 15 e n. 16.
Collega D'Ambrosio, possiamo interpretare il suo intervento come un ritiro degli emendamenti n. 16 e n. 17, o li vuole ugualmente porre in votazione?



D'AMBROSIO Antonio

Era stato espresso il parere favorevole da parte del relatore.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, avevo equivocato.
Collega Buquicchio, le chiederei un attimo di attenzione: esprime il parere favorevole sull'emendamento n. 16? Perché avendo votato l'emendamento rubricato n. 12...



PRESIDENTE

BUQUICCHIO Andrea (fuori microfono)



PRESIDENTE

Avevo già dato disposizioni.



PRESIDENTE

Collega Buquicchio, abbia pazienza, ma le indicazioni politiche non dipendono dagli Uffici.
Essendo stato recepito l'emendamento n. 12, mi pare che si possa ritirare l'emendamento n. 16, collega D'Ambrosio.



(Commenti del Consigliere D'Ambrosio)



PRESIDENTE

Collega D'Ambrosio, essendo stato approvato l'emendamento n. 12 ritengo che l'emendamento n. 16 possa essere considerato ritirato. Così come l'emendamento n. 17.



PRESIDENTE

D'AMBROSIO Antonio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Va bene.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 16 e n. 17 li consideriamo pertanto ritirati.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 17 bis, con il parere favorevole del relatore.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 6, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 46) presentato dal Consigliere Giovine: Art. 7, comma 2, si propone di aggiungere, dopo la parola "Regione", il seguente inciso: "- sentito il Comitato regionale di valutazione e controllo sull'aggressività canica -".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 46.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 2 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 7, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Sull'articolo 8 sono stati appena presentati alcuni emendamenti: vi chiedo scusa, ma dobbiamo esaminarli, ordinarli e riprodurli. Mi spiace ma...



(Commenti del Consigliere Botta)



PRESIDENTE

Quando avremo in funzione il nuovo sistema congegnato dal collega Botta, sarà immediata la disponibilità degli emendamenti, in tempo reale! Procediamo con l'esame degli emendamenti all'articolo 8. Vi prego di prestare attenzione, perché leggerò i testi degli emendamenti test presentati, in attesa della loro distribuzione.
Emendamento rubricato n. 56) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta: Art. 8, comma 1, sostituire "da 2000 euro a 6000 euro" con "da 200 a 100 euro".
Collega Vignale, immagino che sia da "200 euro a 1.000 euro" - anzich da 200 a 100 euro - perché la prima cifra è inferiore alla seconda.
La parola al Consigliere Vignale, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

L'articolo 8 riguarda le sanzioni e, in qualche modo, non fa altro che fotografare la modalità con cui, da una parte in poi della norma, si è ritenuto opportuno intervenire.
Illustro cinque emendamenti insieme, per far presente quali sono le ammende che l'articolo 8 prevede e per quali gravissime fattispecie di violazione della norma.
L'articolo 8, al comma 1, prevede una sanzione da 2.000 a 6.000 euro nel caso in cui si sia violato l'articolo 3, comma 1 (quello che prevede il divieto di interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un animale da compagnia o finalizzati ad altri scopi non curativi). Il che come detto in più occasioni, è un aspetto assolutamente condiviso, ma ci sembra vi sia un'oggettiva sproporzione rispetto alla sanzione.
Non so quante sanzioni abbiamo di questo tipo, ne ricordo alcune con cifre anche superiori, ma nei casi di gravi violazioni. Abbiamo sanzioni che vanno dai 10 ai 20 mila euro nel caso di gravi abusi edilizi, dissesto o realizzazioni di opere senza autorizzazione e quant'altro. Non ricordo una legge regionale che abbiamo votato che, in merito ad aspetti che possono essere ritenuti senz'altro fondamentali, abbiano sanzioni di questo tipo. Anche l'articolo 8 non farà altro che confortare la nostra comunicazione rispetto all'inutilità e all'ideologia che questa legge contiene.
L'emendamento successivo che abbiamo presentato prevede che, al comma 2, la sanzione da 1.000 a 3.000 euro sia portata da 100 a 1000 euro.
L'articolo 3, al comma 4, prevede il divieto di detenzione di cani che abbiano subito mutilazioni, la vendita o la cessione e anche l'esposizione di cani che abbiano subito mutilazioni vietate dal comma 1.
Noi possiamo applicare oggi una sanzione che va da un minimo di 1.000 ad un massimo di 3.000 euro a chi, legittimamente - perché la legge nelle circolari ministeriali lo vietavano - ha acquistato un cane avente mutilazioni e lo ha esposto. Questa persona, pur avendo sempre rispettato la legge, salvo questo comma inserito in questo articolo, se farà questo sarà passibile di una sanzione come minimo di 1.000 euro.
Il comma 3 prevede una sanzione fra un minimo di 1.000 e un massimo di 5.000 euro, nel caso in cui siano violate le disposizioni di cui all'articolo 5. Ricordo che il minimo è 1.000 euro per l'espletamento di corsi di cui al comma 3.
L'articolo 5 prevede una serie importante di obblighi per i detentori di cani, fra i quali l'obbligo di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi al fine di evitare ogni possibile aggressione a persone. I cani ad aggressività sono sottoposti ad una visita veterinaria comportamentale mirata ad esprimere un giudizio sulla pericolosità del cane, entro e non oltre 40 giorni dall'evento. Se, al cinquantesimo giorno il cane aggressivo non è stato ancora portato all'importantissimo test di controllo, la sanzione è di 1.000 euro.
Non si capisce se è sanzionata anche la non partecipazione ai corsi cioè se, oltre all'allontanamento dell'animale, essendo un obbligo il rilascio dell'attestato, vi sia anche questo tipo di sanzione.
Così come c'è una sanzione, che è ovviamente fondamentale, di 1.000 euro nel caso in cui un cane ritenuto pericoloso, per esempio, possieda il guinzaglio e non la museruola. Insomma, se un cane ha il guinzaglio ma non la museruola ed è in un luogo aperto al pubblico, può incorrere in una multa di 1.000 euro.
Se non sono in grado di pagare quanto questa legge folle prevede comma 7 o comma 9 - quindi le spese di mantenimento e educazione, un nuovo affidamento, oppure il mantenimento e il pagamento delle visite veterinarie comportamentali e la rieducazione dell'animale, in teoria, secondo quanto è scritto all'articolo 8, non solo devo pagare quelle spese, ma posso anche essere sanzionabile rispetto a quanto prevede l'articolo 8 (forse, era meglio rinviarlo ai singoli articoli).
In teoria, con questa sanzione, possiamo anche sanzionare i Comuni o le ASL se non costituiscono bene le loro commissioni perché è sempre una parte dell'articolo 5.
Abbiamo presentato altri due emendamenti, uno al comma 7 e uno al comma 8. L'emendamento 8 chiude il cerchio rispetto alle ipotesi che avevamo correttamente formulato.
Il comma 7, di nuovo, prevede che oneri e spese relativamente al sequestro e alla confisca del cane sono, ovviamente, a carico del trasgressore e, se individuato, del proprietario responsabile in solido, ma questo è il meno peggio della norma.
Il comma 8 prevede: "Il cane sequestrato, ai sensi dei commi 6 e 7 viene affidato in custodia ad un'apposita struttura di accoglienza, in possesso dei requisiti di legge e previo parere favorevole, per la parte di competenza, del servizio veterinario dell'ASL": Sono come le convenzioni per ogni altro aspetto di residenzialità domiciliare per gli esseri umani che siano minori, disabili, psichiatrici o anziani. Non è sufficiente individuare il principio dei requisiti, cioè che il cane sequestrato pu essere affidato in custodia ad un'apposita struttura di accoglienza in possesso dei requisiti di legge, che sarebbe un principio - che poi uno lo condivida o meno - corretto, che evita che vi sia chi dà o meno le autorizzazioni. Mentre noi inseriamo il parere favorevole vincolante da parte del servizio veterinario dell'ASL, che è lo stesso che individua il cane trasgressore, che è lo stesso che partecipa ai test di salute psicofisica del cane, che è lo stesso che può non far passare i test quindi prevedere che un cane debba necessariamente andare in una residenza.
Quali strutture di residenza - in una parte minima, non in tutte saranno previste? Quelle convenzionate dall'ASL, con una modalità che ben conosciamo, in cui le convenzioni, anche a coloro i quali hanno i requisiti, possono tranquillamente non essere date, a causa di differenti presupposti, ovviamente di conoscenza, non di altro. Se il requisito è previsto dalla legge significa che tu devi avere questo, questo e quest'altro per poter ospitare un cane, non che tu debba essere anche mio amico. Invece, qui, viene indicato lo stesso principio, che è quello della convenzione, per carità, ancora esistente in molta residenzialità della nostra regione.
Per questo chiediamo che venga cassato il parere favorevole del competente servizio veterinario dell'ASL e vengano lasciati solo i requisiti di legge.
Abbiamo illustrato tutti gli emendamenti e chiediamo che vengano messi ai voti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Consigliere Vignale, molto brevemente, inizio dall'emendamento rubricato n. 52: esprimerei parere favorevole sulla modifica del comma 8 cioè cassare, dopo "dei requisiti di legge", "e previo parere favorevole...".
Viceversa, sugli altri emendamenti, soprattutto quelli relativi ad un'attenuazione del carico di sanzione - sempre per gli stessi motivi che in altri miei interventi ho cercato di esporre, avendo come obiettivo di regolamentare in modo severo una situazione, che sinora si è prestata a notevole lassismo da parte di coloro che avrebbero dovuto esercitare un controllo al fine di scongiurare ciò che condanniamo solo quando ci capita di leggere le cronache dei giornali relative a fatti di reazione e di danno perpetrato da parte di animali nei confronti di bambini, anziani, uomini e donne in genere - ritengo che il carico sanzionatorio debba rimanere, così come lo abbiamo voluto concepire, piuttosto oneroso, per finalità deterrenti nei confronti di coloro che trasgrediscono queste norme.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 56, sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 4 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta: Art. 8, comma 2, sostituire "da 1000 euro a 3000 euro" con "da 100,00 a 1.000,00 euro".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 55, sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 54) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta: Art. 8, comma 3, sostituire "di 1000,00 euro a un massimo di 5000,00 euro" con "tra un minimo di 100,00 euro e un minimo di 500,00 euro".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 54, sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 3 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta: Art. 8, comma 7, dopo " ... modifiche al sistema penale" cassare "con oneri e spese a carico del trasportatore e, se individuato, del proprietario responsabile in solido".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 53, sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 2 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Prego il collega Botta di verificare la correttezza delle votazioni per cortesia, se possibile, anche girando tra i banchi. Grazie.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta D'Ambrosio: Art. 8, comma 8, dopo "dei requisiti di legge" cassare "e previo parere favorevole, per la parte di competenza, del servizio veterinario dell'Asl".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 52, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 8, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 9.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 49) presentato dai Consiglieri Lupi Giovine: Si propone di aggiungere l'articolo 9 bis con il seguente testo: "1. La Regione Piemonte, ai fini dell'articolo 1 della presente legge promuove e sostiene la creazione di spazi, all'interno di giardini e parchi pubblici, recintati ad accesso libero destinati all'espletamento deiezioni ed alle funzioni corporali dei cani.
2. La Regione - che, avuto un parere favorevole della Commissione consiliare competente, emanerà un regolamento attuativo entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge - effettua un monitoraggio delle aree di cui al comma 1, adoperandosi affinché vengano aumentate numericamente nei comuni dell'intero territorio piemontese incentivando i singoli comuni ad intervenire con la massima omogeneità sul territorio di propria competenza, nel rispetto delle normative vigenti".
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Lupi Giovine: "Art. 9 bis 1. La Regione Piemonte, ai fini dell'art. 1, riconosce la necessità di prevedere ed ampliare spazi di libero accesso ma recintati, all'interno dei giardini e parchi pubblici, destinati alle deiezioni e alle funzioni corporali dei cani.
2. La Regione effettua un monitoraggio delle aree di cui al comma 1 e si adopera affinché vengano aumentate sensibilmente in percentuale, sia nei singoli Comuni sia nell'intero territorio piemontese.
3. I Comuni devono applicare il comma 2 con la massima omogeneità sul territorio comunale, salvo i vincoli previsti dalle altre norme in vigore.
4. Per la piena applicazione del presente articolo la Giunta predispone entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, un regolamento attuativo da circolarizzare a tutti i Comuni piemontese, avuto un parere favorevole della Commissione consiliare competente".
Gli emendamento rubricati n. 49 e n. 20 sono ritirati.
Emendamento aggiuntivo rubricato n. 50) presentato dai Consiglieri Lupi Giovine, Nicotra: Si propone di aggiungere l'articolo 9 bis con il seguente testo: "Art. 9 bis 1. La Regione Piemonte, ai fini dell'articolo 1 della presente legge effettua un monitoraggio degli spazi recintati di libero accesso all'interno di giardini e parchi pubblici destinati alle deiezioni e all'espletamento funzioni corporali dei cani e agisce perché aumentino sensibilmente le aree destinate a tali scopi con la massima omogeneità territoriale.
2. Per l'attuazione delle finalità di cui al comma precedente, la Giunta adotta entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge un regolamento specifico, previo parere obbligatorio della Commissione consiliare competente".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 50, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
così introdotto l'articolo 9 bis.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 34) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'art. 10 è così riformulato: "Art. 10 (Norma finanziaria) 1. Per l'attuazione della presente legge nel biennio 2010-2011 alla spesa complessiva di 100.000,00 euro per ciascun anno, in termini di competenza il cui stanziamento è iscritto nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DB20021 (Sanità Prevenzione veterinaria Titolo I spese correnti) del bilancio pluriennale per gli anni 2009-2011, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).
2. Le somme riscosse a seguito dell'applicazione delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 8 sono introitate nello stato di previsione dell'entrata del bilancio regionale nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DB0902 (Bilancio Ragioneria).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 34.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
L'approvazione di tale emendamento comporta automaticamente l'approvazione del nuovo articolo n. 10 riformulato.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 11.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento al titolo rubricato n. 57) presentato dal Consigliere Lupi: Il titolo è così modificato: "Disciplina del rapporto persone - cani per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 57.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri hanno votato NO 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Per dichiarazione di voto sull'intero testo di legge, ha chiesto la parola il Consigliere D'Ambrosio; ne ha facoltà.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
Sulla finalità che la legge si pone e persegue, il Gruppo PdL-Forza Italia-AN, è ovviamente d'accordo.
Abbiamo invece delle perplessità oggettive sulle modalità e sul contenuto della legge stessa.
Quali sono queste perplessità? La modalità, innanzitutto. Non abbiamo compreso e non comprendiamo i motivi dell'urgenza con la quale questa proposta di legge è stata portata avanti, anche perché vi è un'ordinanza ministeriale che è stata promulgata il 23 marzo 2009 ed ha validità 24 mesi, che già ben disciplina le problematiche connesse al rapporto uomo cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale.
Sul contenuto, questa proposta di legge, a nostro modo di vedere promuove in modo evidente e forse eccessivo l'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) per la valutazione dei cani e quindi degli addestratori, considerando un po' meno i veterinari professionisti, i veterinari comportamentalisti, la Facoltà di Medicina Veterinaria stessa e gli Ordini dei Medici Veterinari.
La legge dà ampio ed esclusivo potere alla Regione, Assessorato alla Sanità, Direzione Veterinaria, ed all'ENCI, escludendo in parte i medici veterinari e le associazioni professionistiche, che invece sono riconosciute a livello governativo centrale, e non solo, nell'ordinanza Martini.
Per queste motivazioni, il Gruppo PdL vota contro questa proposta di legge, che, fatta com'è nel periodo preelettorale in cui siamo, autorizza il sospetto. Non me ne voglia il relatore Buquicchio, al quale debbo riconoscere una grande capacità di mediazione e di ascolto. Non me ne voglia quindi, ma il periodo preelettorale autorizza questo sospetto, e quindi mi sembra fatta apposta per favorire alcuni amici e per penalizzare altri, professionalmente forse più preparati, ma che molto probabilmente amici non sono.



SPINOSA MARIACRISTINA



PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Abbiamo iniziato in discussione generale dicendo che sul testo di legge presentato c'erano luci ed ombre. Concludiamo con la dichiarazione di voto confermando che sono rimaste sia le luci sia le ombre; qualche ombra è sparita, grazie - questo è stato riconosciuto dall'oratore che mi ha preceduto - alla mediazione del collega Buquicchio, al quale sono formalmente grato.
Sarei tentato di non dare il voto favorevole alla legge, perch effettivamente su alcuni passaggi ci sono ancora delle problematiche non indifferenti, ma nel complesso invece, alla fine, abbiamo deciso di dare un voto favorevole, al di là del fatto che, come correttamente ha ricordato il collega D'Ambrosio, esiste una circolare ministeriale che, in sostanza, per certi versi va a riprendere parecchie delle questioni toccate dalla legge anche se ha una validità di due anni, mentre sappiamo che questa legge supera la temporalità dei due anni.
La legge ha il merito di affrontare una tematica molto importante, non solo per i nostri amici animali, ma soprattutto per le tante famiglie che possiedono dei cani e per le tante altre famiglie che non possiedono dei cani, ma con i quali sono costrette ad avere quotidianamente dei rapporti.
giusto quindi che siano tutelate e preservate.
Infine la terza motivazione, per noi la più importante, per cui voteremo a favore è stata l'accoglimento e il voto sull'emendamento rubricato n. 50, passato un po' in sordina, che ha introdotto l'articolo 9 bis, che nella formulazione finale diventerà il nuovo articolo 10. esso prevede che la Regione diventi parte attiva ed importante, quindi anche stanziando dei fondi, per aumentare gli spazi a disposizione dei cani e delle persone che hanno i cani, che all'interno dei parchi o dei giardini pubblici possono evidentemente portare i cani per fargli fare i loro bisogni.
Questo è un emendamento che può far sorridere, ma in realtà è una questione molto richiesta e sentita dai cittadini e ci è stata sollecitata.
Noi l'abbiamo accolta e formalizzata e siamo contenti che, dopo alcune trattative anche dal punto di vista giuridico, ha trovato la forma definitiva.
L'articolo nuovo prevedrà non solo che aumentino le percentuali degli spazi riservati ai bisogni dei cani all'interno dei giardini e dei parchi pubblici, ma che questo avverrà in modo omogeneo su tutto il territorio regionale all'interno dei vari Comuni, perché evidentemente non si può, in accoglimento alla legge, prevedere una percentuale di spazi riservati ai bisogni dei cani e crearli tutti in periferia, ad esempio, per non disturbare o per non andare ad intaccare i giardini e i parchi del centro.
Questo non sarà possibile e nell'articolo stesso è previsto, appunto un regolamento ad hoc che dovrà poi essere approvato dalla Giunta, previo parere della Commissione consiliare competente. Questo è un aspetto dal valore normativo estremamente utile ed importante.
Il fatto stesso che si rimandi per un tempo molto ampio (180 giorni) la possibilità per la Giunta di prevedere un regolamento che renda effettivamente esecutivo e fattivo questo valore normativo, senza aggravare eccessivamente le spese dei Comuni e della Regione, credo che sia un altro elemento di buonsenso inserito nella norma dai proponenti.
Vorrei ricordare che il primo firmatario è il collega Lupi, ma ho l'onore, insieme al collega Nicotra, di essere cofirmatario, oltre che coautore.
Confermo il voto a favore. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione l'intero testo di legge.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
presenti 42 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri hanno votato NO 5 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.



PLACIDO ROBERTO


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

stato un percorso piuttosto articolato, ma alla fine, come si suol dire, tutto finisce in gloria.
Abbiamo ancora una serie di provvedimenti iscritti all'o.d.g. da esaminare. Nella fattispecie, dopo il punto 5) all'o.d.g., relativo al testo unico delle proposte di legge n. 122, n. 287, n. 470 e n. 561 "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale", modificato come da votazioni del Consiglio, è previsto il proseguimento dell'esame del testo di legge n. 488, "Legge della pianificazione per il governo del territorio", di cui al punto 6) all'o.d.g., e una serie di ordini del giorno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Mi sono testé consultato col collega Dutto e con altri Consiglieri.
Innanzitutto, vorrei ringraziare il collega Buquicchio per aver dichiarato pubblicamente questa mattina, gesto senz'altro apprezzabile (peraltro anche i colleghi Turigliatto, Boeti e Larizza lo hanno ribadito informalmente), che sarebbe stato...



PRESIDENTE

Stiamo ascoltando l'apprezzamento dell'uomo: manca quello animale, ma non è possibile! Speriamo che anche loro condividano gli apprezzamenti!



LEO Giampiero

Come dicevo, i colleghi sarebbero stati disponibili a discutere l'ordine del giorno a cui facevo riferimento.
Presidente Placido, mi rivolgo alla sua ben nota saggezza, poich abbiamo soltanto due opzioni: siccome siamo contro la violenza, non vogliamo certo far violenza al Consiglio regionale obbligandolo a discutere fino a tarda ora.
Tuttavia, se il Consiglio decidesse comunque di proseguire coi lavori e trattare altri argomenti, noi riteniamo che questa discussione debba essere prioritaria, così come da intesa formale di questa mattina.
Ribadisco che siamo disposti a posticiparne la trattazione, per non fare violenza al Consiglio. Ma se il Consiglio intende farsi violenza da solo e proseguire ulteriormente i suoi lavori, tanto vale discutere di questo ordine del giorno, sul quale si era manifestata un'intesa.
Ringrazio, peraltro, il collega Buquicchio per i suoi gesti di conferma.
La nostra proposta è dunque questa: ho interpretato bene anche il suo pensiero, collega Dutto?



LEO Giampiero

DUTTO Claudio (fuori microfono)



LEO Giampiero

Sì.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo. Se ho ben inteso, mi pare che abbia interpretato correttamente anche il pensiero del collega Dutto.
Su un argomento come questo, che indubbiamente è importante e con forme di gravità che vi risparmio, presumo che vi siano soltanto due possibilità: o si procede con una votazione senza discussione, ma non mi sembra sia questa la volontà dell'Aula, oppure siamo di fronte alla necessità di una discussione approfondita. Si tratta di capire se dopo una legge così importante e significativa per la nostra Regione ci siano le condizioni per un dibattito approfondito su due ordini del giorno di tale importanza.
Non vi sono segnali dall'Aula in tal senso, per cui mi sembra di intendere che non vi siano le condizioni per affrontare tale argomento col necessario tempo e la dovuta attenzione.
Se non vi sono indicazioni in senso contrario, potremmo concludere a questo punto i lavori del Consiglio.
Mi sembra che vi sia assenso da parte dei colleghi, per cui ringrazio tutti e auguro buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.23)



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