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Dettaglio seduta n.504 del 22/10/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.38)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Boeti, Bresso, Clement Ferraris, Lepri, Motta, Pizzale, Placido, Rabino, Reschigna, Robotti Ronzani, Spinosa e Valloggia.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Intervengo sull'ordine dei lavori. Parliamo purtroppo ancora della linea ferroviaria Torino-Milano.
Mi è arrivata stamattina una mail da parte di alcuni utenti dei treni pendolari che denunciano il fatto che tutti gli Eurostar che viaggiavano da Novara a Milano, quindi sulla linea Torino-Milano, verranno prossimamente soppressi e verranno messi tutti sulla linea ad Alta Velocità quando questa sarà operativa. Quindi, si pensa che, entro la fine del 2009, data in cui questa linea sarà operativa, tutti questi treni andranno a finire su questa linea a grave danno di tutti i pendolari che usufruivano di questi treni del mattino per andare a lavorare a Milano o a Torino per arrivare alle ore 8 e per essere più comodi, magari anche pagando qualcosa in più - come voi sapete, c'è una tessera regionale che costava l'anno scorso 95 euro quest'anno 150 euro e quindi è aumentata quasi del 100 Prima l'hanno fatta pagare e adesso tolgono i treni. Capite che sono tutti imbestialiti.
inutile che si venga ancora a raccontare che la colpa è delle FS quando le FS sostengono che la colpa è delle Regioni. Mettetevi d'accordo e l'Assessore ci dica finalmente di chi è la colpa di questi disagi, perch questo palleggiarsi le responsabilità non piace più a nessuno.
Quindi, è necessaria chiarezza, una risposta e finalmente un intervento presso le FS, perché se dobbiamo pagare le FS per poi non avere i servizi e prendersi anche, come Regione, la colpa di questi disagi, penso che questo non stia bene né al Consiglio né alla Giunta.
Si faccia quindi chiarezza e l'Assessore venga finalmente a relazionare su questo, perché è inutile che lo faccia sempre e solo attraverso i giornali. Venga in Aula e ci dica come stanno le cose.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo a lei, che ha buonsenso istituzionale più di quanto ne abbia messo la Giunta rispetto alla questione del digitale terrestre.
Viste le iniziative della Giunta, rispettivamente alle questioni inerenti al digitale terrestre, desidero informarla, Presidente, che tutte le televisioni del Piemonte continueranno con l'oscuramento delle iniziative della Giunta, fino a quando non si aprirà un tavolo di confronto per comprendere nel merito le questioni di cui la Giunta intende disporre come risorse...



PRESIDENTE

Collega Toselli, mi scusi se la interrompo. Solo per dirle che oggi in VI Commissione c'è stata l'informativa che era stata richiesta. C'è stata una relazione ed un lavoro, a seguito della sua richiesta puntuale ed accorata di martedì. La risposta c'è stata.



TOSELLI Francesco

Ma conoscendo l'andamento della Commissione nel merito - non me ne vogliano i colleghi se non ero presente, ma sono informato rispetto all'andamento dei lavori - desidero far sapere che, sino a quando non ci saranno segni tangibili e concreti da parte dell'Amministrazione regionale e non parole e promesse, le televisioni del Piemonte continueranno l'oscuramento delle iniziative della Giunta.
In assestamento di bilancio le risorse a stamani non ci sono, così come non ci sono i quattro milioni di euro dell'edilizia scolastica, di cui dovremmo preoccuparci tutti, visti i comunicati stampa.
Addirittura - e concludo - si va a Savigliano ad inaugurare un ponte ed una rotonda e sull'invito viene scritto che sarà presente - ed è stato presente - l'Assessore regionale ai trasporti, Borioli, finanziatore dell'opera, quando quei soldi non sono della Regione Piemonte, ma la Regione Piemonte ha fatto da passacarte tra lo Stato e l'Amministrazione comunale.
Quindi, pensi quante cose avrei da dire e dirò in tutti questi mesi! In 14 anni non ho mai visto un invito con la scritta "Regione Piemonte Assessore regionale finanziatore dell'opera". Mai! Non l'ho mai visto da nessuna parte, ma sono riuscito a vederlo a Savigliano! Francamente, ritengo tutto ciò una vergogna ed un comportamento istituzionale scorrettissimo.
Provvederemo anche noi, amici colleghi, visto questo precedente, a porre, qualora toccasse a noi governare, su tutte le iniziative la scritta "finanziatori". Coloro i quali saranno in Giunta negli inviti chiederanno alle Amministrazioni comunali di scrivere che noi siamo i finanziatori di quell'opera.
Ma dovremmo esserlo veramente, non come il bluff che è successo sabato scorso, quando l'Assessore, nel suo pubblico intervento, ha avuto la bontà e l'intelligenza istituzionale di avvisare che lui faceva solo da passacarte, ma sull'invito non era scritto.
Non è questo un comportamento istituzionalmente scorretto? Se non lo è non vi preoccupate: quando toccherà a noi, per cinque anni non sarà scorretto neanche da parte nostra.



PRESIDENTE

Come convenuto nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari nella giornata di ieri, procediamo con il punto 7) all'o.d.g., inerente al proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 488, "Legge della pianificazione per il governo del territorio".
La Conferenza dei Capigruppo ha convenuto che nella giornata di oggi si completasse la discussione generale, rinviando ad altra data l'esame dell'articolato.
Pregherei la Giunta regionale di presenziare.
I colleghi Consiglieri mi invitano a richiedere la presenza dell'Assessore Conti.
Evidentemente vi è stato un qui pro quo nelle informative che sono stare rese alla Giunta regionale, per cui, in attesa dell'Assessore, perch è corretta e pertinente l'osservazione che i nostri lavori siano seguiti dall'Assessore, suggerisco di procedere con il punto successivo.
Restiamo in attesa dell'Assessore Artesio.


Argomento: Benessere animale

Esame testo unificato delle proposte di legge n. 122, n. 287, n. 470, n. 561, inerente a "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 122 n. 287, n. 470, n. 561, "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale", di cui al punto 8) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
Analizziamo il testo unificato di questa proposta di legge che è frutto dell'unificazione di quattro proposte che hanno ricevuto, a maggioranza parere favorevole della IV Commissione il 10 luglio 2009. A seguito di tale licenziamento è stato organizzato un gruppo di lavoro, nell'ambito della stessa Commissione, che come primo risultato ha prodotto questa unificazione di testi di leggi cui seguiranno - ci tengo a dirlo a verbale perché rientra in un accordo del gruppo di lavoro - altre due leggi che riguarderanno la pet therapy ed animali esotici.
Detto questo, oggi discutiamo della disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale. Come tutti sanno, questi sono argomenti che, di volta in volta, magari sotto pressione emotiva o emozionale di eventi che si sono verificati sul territorio, sono stati oggetto di misure a livello ministeriale. Tuttavia nell'attesa che anche a livello nazionale si vada a confezionare una normativa un po' più chiara e complessiva sull'argomento, abbiamo ritenuto opportuno che anche a livello regionale si legiferasse in merito.
Riteniamo indifferibile l'adozione di questa misura. So che a livello nazionale ci sono diversi Gruppi parlamentari che hanno presentato proposte in tal senso.
In attesa, ci impegniamo a livello regionale.
Con questa legge, infatti, approviamo una normativa settoriale che è volta a cogliere e a sviluppare i contenuti delle ordinanze ministeriali sin qui presenti, superando, nello stesso tempo, il carattere di contingibilità ed urgenza propria di queste ultime.
La proposta intende disciplinare la corretta e serena convivenza tra le persone e i cani ai fini della prevenzione e della tutela della salute pubblica, oltre che del benessere animale, valorizzando il ruolo sociale della relazione dell'uomo con il cane, attraverso una maggior diffusione di comportamenti responsabili sia tra coloro che possiedono cani sia tra la cittadinanza in genere.
In sostanza, la filosofia è che, di fatto, non esistono animali - o cani - di natura più aggressivi di altri, ma il loro comportamento dipende dall'equilibrio e dalla capacità di controllo, oltre che di educazione, dei loro proprietari.
Il provvedimento si compone di undici articoli.
Nel primo articolo si definisce la finalità dell'intervento legislativo.
Nel secondo si identifica una serie di definizioni utilizzate dal provvedimento stesso, quali cane ad aggressività non controllata, il detentore di animali, l'addestratore cinofilo e il valutatore cinofilo.
Nell'articolo 3 viene introdotta una serie di divieti mutuati dalle ordinanze ministeriali già emanate, quali la recisione delle corde vocali il taglio delle orecchie ed il taglio della coda, fatta eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute presso la Federazione Cinofila Italiana.
All'articolo 4 si istituisce il Comitato Regionale di valutazione e di controllo sull'aggressività canina, definendone sia la composizione sia la competenza.
All'articolo 5 si definiscono gli obblighi per i detentori di cani ad aggressività non controllata.
L'articolo 6 si occupa della promozione della diffusione del corretto rapporto tra uomo e animale, prevedendo campagne informative di sensibilizzazione civica e ipotizzando forme convenzionali che agevolino la corretta convivenza.
All'articolo 7 si identificano i soggetti titolati a svolgere queste funzioni di vigilanza.
All'articolo 8 si definiscono le sanzioni a fronte di comportamenti illeciti previsti dalla legge.
All'articolo 9 si attribuisce alla Giunta regionale il compito di emanare i provvedimenti attuativi delle prescrizioni legislative.
All'articolo 10 si introduce nell'articolato la norma finanziaria identificando le unità revisionali di base del bilancio regionale.
L'articolo 11 contiene la clausola d'urgenza, per garantire la sollecita entrata in vigore delle prescrizioni normative.
Grazie.



PRESIDENTE

Apriamo la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Occorre esaminare approfonditamente una normativa come questa, perch va a regolare, a livello regionale, una materia che periodicamente suscita allarme. Situazioni non governate nel rapporto uomo-animale possono determinare condizioni di rischio.
I rischi si ripercuotono raramente verso lo stesso proprietario detentore dell'animale, ma soprattutto verso i bambini, che hanno un approccio ludico nei confronti degli animali, naturalmente compiendo azioni e movimenti che determinano reazioni con conseguenze veramente gravi.
Da un certo punto di vista, è chiaro che si condivide la necessità di intervenire usando gli strumenti a disposizione della Regione, quali la rete della medicina veterinaria, la presenza sul territorio e l'associazionismo che ha, come finalità, non solo la diffusione della cultura del corretto rapporto tra uomo e animale - in questo caso il cane ma proprio la selezione e la certificazione, in ordine alle inclinazioni o alla tipologia, dal punto di vista delle razze, dei cani stessi da utilizzare nelle più disparate attività che possono essere immaginate. Lo abbiamo già ritrovato in altre normative, tipo quelle riguardanti la caccia; proprio nel recente collegato alla finanziaria c'era un articolo che riguardava questa materia.
Più in generale, forse, sarebbe stato preferibile un testo che trattasse un po' tutte le questioni che sono pendenti.
Ricordo che nel gruppo di lavoro è in atto una discussione sulla normativa che riguarda la cosiddetta pet therapy (o le terapie assistite dagli animali), argomento che sarà esaminato in IV Commissione: proprio in questa direzione, sollecito anche il Presidente della IV Commissione.
Naturalmente, sono materie opinabili. Durante l'iter del lavoro abbiamo visto che la pet therapy, ossia le terapie assistite dagli animali coinvolgono varie professionalità: da quella veterinaria, a quella neuropsichiatrica, a quella degli psicologi e dei terapisti che ovviamente, devono essere di alto livello e devono agire sulla base di azioni messe in atto sotto la vigilanza di èquipe multidisciplinari, perch siamo in un campo nel quale, da quello che si è potuto constatare, non ci sono certezze assolute.
Inoltre, si sta anche esaminando la partita della detenzione e della regolamentazione riguardante gli animali esotici, argomento su cui il gruppo di lavoro si è riunito ancora questa mattina.
Nello specifico, alcuni colleghi hanno presentato degli emendamenti migliorativi ed io credo che dobbiamo puntare al varo di questa legge apportando tutte quelle modifiche che questo dibattito sui vari articoli potrà ritenere assolutamente utile.
Quindi, per quanto riguarda il nostro Gruppo, c'è la massima attenzione a questo argomento; nel contempo, chiediamo, in sede di replica, al relatore o all'Assessore di volerci dare assicurazioni che farà la sua strada anche la normativa sulla pet therapy, messa a punto dagli Uffici sia del Consiglio che dell'Assessorato. Ciò in modo tale da avere il compimento di una serie di proposte avanzate dai vari Gruppi di maggioranza e di minoranza e raggiungere qualche risultato, almeno per quanto riguarda il rapporto tra l'uomo e gli animali.
Infine, ci auguriamo che - salto di palo in frasca - anche i rapporti fra le persone, senza leggi ma, nel rispetto dei principi di democrazia e di libertà e di dialettica, possano sempre raggiungere gli obiettivi della convivenza civile e della crescita umana e sociale.



PRESIDENTE

Non vi sono altre richieste di intervento. Dichiaro chiusa la discussione generale.
Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Ci sono colleghi che desiderano intervenire? Non ho richieste di intervento.
Sull'articolo 1 sono stati presentati gli emendamenti n. 1, 3, 2, 4, 5 6, 7, 8, 9 e 10 del collega Giovine e l'emendamento n. 13 del collega D'Ambrosio.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 1, si propone di eliminare le parole "Piemonte", posta dopo la parola "Regione".
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Pertanto, sospendiamo la seduta, che riprenderà alle ore 11.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.03 riprende alle ore 11.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola "Dante Alighieri" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola "Dante Alighieri" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Mi fa molto piacere che siate venuti a trovarci.
Mi spiace che prima abbiate trovato la seduta sospesa. Stiamo esaminando una serie di proposte di legge, che si stanno fondendo in una sola legge tesa a disciplinare il rapporto con i cani, quindi il modo con cui i cani devono essere gestiti dai loro padroni e, specialmente, i cani che hanno carattere di aggressività.
L'interruzione è servita per consentire di trovare l'accordo su alcuni punti su cui, come vedrete, le posizioni erano distanti; durante la pausa si è trovata un'intesa attraverso il confronto tra i Consiglieri che hanno affrontato e studiato la questione.


Argomento: Benessere animale

Esame testo unificato delle proposte di legge n. 122, n. 287, n. 470, n. 561, inerente a "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale" (seguito)


PRESIDENTE

Ripetiamo la votazione sull'emendamento rubricato n. 1.
Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Collega Giovine, lei ha presentato alcuni emendamenti sull'articolo 1.
Li mantiene tutti? Perfetto. Allora procediamo con l'emendamento rubricato n. 3.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 1, si propone di eliminare l'inciso ",nell'ambito dei principi ed indirizzi della normativa nazionale,", posto alla prima riga del comma, tra le parole "Piemonte" e "promuove".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 1, si propone di sostituire l'inciso "nell'ambito dei principi ed indirizzi della normativa nazionale" con il seguente: "nel rispetto dei principi e degli indirizzi stabiliti dalla normativa nazionale".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Mi scusi, Presidente, volevo chiederle se cortesemente può aspettare la fine del counter.
Inoltre, il fatto che il parere della Giunta regionale sia, di fatto assunto di default...



PRESIDENTE

Hanno comunicato, prima della prima votazione, i pareri sugli emendamenti relativi all'articolo 1.



GIOVINE Michele

Un parere complessivo? Potrei chiederlo emendamento per emendamento.
Comunque, chiedo almeno di lasciar terminare il conteggio del counter.



PRESIDENTE

Certo, collega.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 1, si propone di aggiungere la frase "e garantisce", dopo le parole "riconosce" e "alle" Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni Boniperti, Botta e Vignale: Articolo 1 comma 2, riformulare con la seguente dicitura "La Regione individua nella tutela degli animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi". Eliminando quindi "ed in particolare verso le specie più deboli;".
La Giunta regionale non si esprime sul punto.



CARAMELLA Luca Giuseppe (fuori microfono)

Non si esprime nel senso che non ha un'opinione o non sa di che cosa parliamo?



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Ci sono dei ragazzi che ci stanno ascoltando.
Ha chiesto la parola il Consigliere D'Ambrosio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
Il comma 2 dell'articolo 1 recita: "La Regione individua nella tutela dei animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi" e prosegue con una frase che preferirei eliminare, perché ininfluente. Il testo, infatti, prosegue come segue: "ed in particolare verso le specie più deboli".
Trattandosi di materia riguardante il rapporto uomo-cane, non saprei con precisione, a chi debba riferirsi la frase "ed in particolare verso le specie più deboli": ai moscerini? Alle zanzare? A qualche altra specie? Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Nell'incontro tenutosi poco fa con i presentatori dell'emendamento abbiamo chiarito che non si trattava di un problema di grande importanza.
Pertanto, se i colleghi ci tengono in modo particolare, si pu tranquillamente esprimere un parere favorevole. Tuttavia, anche per rispetto nei confronti del pensiero della Giunta su un argomento veramente minimale, propenderei per lasciare invariato il testo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente.
Il Capogruppo ha testé precisato che la Giunta, in buona sostanza, si era espressa sul punto. Ma, in realtà, se ho ben compreso, la Giunta non esprime alcun giudizio in proposito su questo emendamento. È così?



DEORSOLA Sergio, Assessore regionale (fuori microfono)

Sì.



LEARDI Lorenzo

Mi pare, quindi, che conceda all'Aula la possibilità di votare in un certo modo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
In effetti, anch'io trovo curioso, per quanto fattibile, il parere salomonico dell'amico Deorsola. Il fatto che la Giunta non esprima un parere, mi sembra abbastanza surreale. Avrebbe potuto almeno concedere libertà di voto o di coscienza. Invece, dire espressamente che non esprime un parere...
Il collega Caramella prima, creando un attimo di ilarità, aveva suggerito che magari la Giunta, in questo caso, non avesse un'opinione o non sapesse di cosa si stava parlando.
Non so se sia questo il caso, ad ogni modo, pur apprezzando l'intervento del collega Buquicchio, se questa è l'occasione per concedere al di là dei singoli posizionamenti all'interno dei Gruppi, una libertà di voto su questo emendamento, non ho nulla in contrario. Anzi, lo ritengo estremamente favorevole, perché l'Aula si potrebbe esprimere non secondo schemi precostituiti, ma in piena libertà. Su questo, quindi, nulla quaestio. Vivaddio, l'Aula si esprima liberamente! Se invece la questione è di natura ideologica o legata a questione di carattere organizzativo sull'emendamento in oggetto, vorrei saperlo.
Mi pare che non vi siano questioni ideologiche al riguardo - mi fa piacere che il collega Buquicchio abbia richiesto la parola per esprimere un'ulteriore precisazione in merito - ma sia semplicemente una questione di natura organizzativa. Inoltre, se ho ben capito, una parte dell'emendamento risulta apprezzabile o comunque votabile da un relatore di maggioranza, una parte un po' meno. Magari - lo suggerisco al collega D'Ambrosio - si potrebbe presentare un subemendamento e votarlo per parti separate.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Deorsola; ne ha facoltà.



DEORSOLA Sergio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Abbiamo riferito al Presidente del Consiglio di non esprimere una valutazione su questo emendamento, perché non riteniamo che la portata dello stesso sia determinante per qualificare la portata complessiva del testo.
In questo senso, noi riconfermiamo l'impostazione: non è un emendamento che, a nostro avviso, determina un posizionamento diverso rispetto al complesso della norma. Perciò valuti il Consiglio: noi ci adegueremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Questa affermazione di principio - "ed in particolare verso le specie più deboli" - si richiama al contenuto dello Statuto regionale, nella sua nuova stesura.
Effettivamente, è un'affermazione di principio che non è inerente allo svolgimento della legge. Noi abbiamo suggerito di mantenere tale dicitura proprio per un richiamo in senso generale allo Statuto che avevamo votato anni fa.
Credo che ciascuno possa votare secondo coscienza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo porre una questione circa la rappresentanza della Giunta in questo consesso. L'Assessore Artesio, uscendo dall'Aula, ha detto di essere contraria a tutti gli emendamenti, salvo quello che si stava discutendo con il Consigliere D'Ambrosio.
Adesso, l'Assessore Deorsola - che ha avuto una competenza momentanea riguardante gli animali, per delega della Presidente - dice che si rimette all'Aula. Possiamo anche capire che ci possa essere un po' di confusione e che la Giunta è in altre faccende affaccendata, ma a questo punto chiediamo un chiarimento. Non pretendiamo una riunione della Giunta per fare chiarezza, ma è una questione di principio. Bene ha fatto il Consigliere D'Ambrosio, con i colleghi del Gruppo di Alleanza Nazionale, a provvedere ad una riscrittura. Se si dovesse mantenere la dizione esistente, dovremmo fare delle precisazioni.
Per tutelare gli animali più deboli, cosa facciamo? Dobbiamo proteggere il gatto dal cane? Emerge tutta una serie di questioni che, per fortuna madre natura, la natura in quanto tale, ha costituito, fissando degli equilibri che sono poi quelli che tutti insieme vogliamo difendere. Semmai si dovrebbe parlare di mantenere determinati equilibri. Non confondiamo ragionamenti, che sono di carattere generale e filosofici, con l'esigenza di dare un'indicazione in una legge che ha una finalità ben precisa.
Mi sembrava più chiara la posizione dell'Assessore Artesio, quando è uscita dall'Aula, di contrarietà agli emendamenti - perlomeno ci collocavamo in una dialettica dove erano chiare le posizioni - piuttosto che una soluzione del tipo "vedetela un po' voi dell'Aula" da parte dell'Assessore Deorsola. Su una questione di principio di questo tipo credo che non sia veramente il caso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Ritengo che la questione non debba bloccare i lavori. È vero che l'Assessore si è espressa su alcuni emendamenti tecnici e sugli altri ha detto: "C'è una valenza di carattere politico, discutetela voi".
Noi abbiamo due possibilità, Consigliere Cavallera: o votare secondo coscienza sul punto, oppure - mi permetto di fare una proposta come relatore della legge - accogliere l'emendamento piuttosto che bloccare i lavori. Questo a dimostrazione che non c'è nessuna valenza ideologica in quella richiesta. Penso che anche voi possiate rispondere in ugual modo dicendo che non c'è valenza ideologica da parte vostra non bloccando i lavori sul punto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 2, si propone di sostituire la frase "individua nella tutela degli animali uno strumento" con la frase "promuove la tutela degli animali quale strumento".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 6) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 2, si propone di sostituire la frase"ed in particolare verso le specie più deboli", posta alla fine del comma, con la seguente frase: "con particolare attenzione per le specie più deboli".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 3 si propone di sostituire il comma con il seguente: "La presente legge, al fine di tutelare la salute pubblica, il benessere animale e l'incolumità delle persone, disciplina la corretta convivenza tra le persone e i cani".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 3 si propone di sostituire il comma con il seguente: "la presente legge, al fine di tutelare la salute pubblica, il benessere animale e l'incolumità delle persone, regola la corretta convivenza tra le persone e i cani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dal Consigliere Giovine: articolo 1, comma 3 si propone di sostituire il comma con il seguente: "La presente legge, con il fine di tutelare la salute pubblica, il benessere animale e l'incolumità delle persone, norma la corretta convivenza tra le persone e i cani".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del Regolamento del Consiglio regionale, sospendo la seduta per 30 minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.00 riprende alle ore 12.31)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluti agli alunni e insegnanti della Scuola elementare "A. Toscanini" di Torino


PRESIDENTE

Saluto gli allievi della Scuola elementare "A. Toscanini" di Torino in visita al Consiglio regionale: benvenuti e grazie.
Ci dispiace che siate entrati durante la sospensione della seduta consiliare, adesso avrete modo di assistere ai lavori. Stiamo esaminando la legge che disciplina il rapporto uomo-cane e ora procederemo alla votazione degli articoli di legge che spiegano bene come si devono trattare i cani specialmente quelli pericolosi.


Argomento: Benessere animale

Esame testo unificato delle proposte di legge n. 122, n. 287, n. 470, n. 561, inerente a "Disciplina del rapporto uomo-cane per la prevenzione della salute pubblica e del benessere animale" (seguito)


PRESIDENTE

Ritornando all'esame del testo unificato delle proposte di legge n.
122, n. 287, n. 470 e n. 561, dispongo la ripetizione della votazione sull'emendamento rubricato n. 10, come richiesto dal Consigliere Muliere su cui è venuto meno il numero legale.
Il numero legale è 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 26 Consiglieri votanti 25 Consiglieri hanno votato NO 25 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dal Consigliere Giovine: All'articolo 1, comma 3, si propone di sostituire il comma con il seguente: "La presente legge, al fine di tutelare la salute pubblica, il benessere animale e l'incolumità delle persone, norma la corretta convivenza tra le persone e i cani".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 9, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri ha votato Sì 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 1, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Relativamente a questo articolo non sono stati presentati emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito all'articolo 2, ma desidero svolgere anche qualche riflessione sul testo unificato, non avendolo affrontato in sede di Commissione e non avendo partecipato alla discussione generale.
Intanto, riteniamo che la Circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, in qualche modo, recepisca gran parte degli aspetti indicati all'interno della legge. Invece, tutta una serie di indicazioni che impartisce la legge - tra le quali una all'articolo 2, su cui presenteremo alcuni emendamenti - fa sorgere qualche perplessità, per esempio, all'articolo 2, rispetto alle minacce di lesione.
Mentre la lesione è un aspetto provabile, come anche, se vogliamo l'inequivocabile tentativo di lesione, la minaccia di lesione è un dato non provabile. Lì, come accade in altri casi, è assolutamente soggettivo: pu avvenire che un soggetto valutatore ritenga che un cane, pur essendo al guinzaglio, che ha ringhiato a un bambino, in qualche modo, abbia minacciato una lesione, quando, magari, altri non lo ritengano.
Sapendo che le controversie aventi ad oggetto i cani, che determinano la rottura dei buoni rapporti di vicinato, riempiono i fascicoli della Procura Civile dei nostri Tribunali, credo sia poco conveniente inserire la minaccia di lesione, che non è provabile ed è sottoposta ad una valutazione assolutamente soggettiva. Può verificarsi il caso che ad Orbassano, tanto per dire, si intenda quale minaccia di lesione un certo atteggiamento di un cane, che, invece, non sarà ritenuto minaccioso nel Comune di Torino o da altri parti.
Occorre fare un ragionamento più generale. Vi sono altri aspetti della norma sui quali, in qualche modo, non siamo d'accordo: alcuni sono di buonsenso, altri, invece, rischiano di sottendere - escludo che sia stato proponimento dei legislatori - intrecci economici che la norma, qualora venisse approvata, può aumentare.
Faccio un esempio: all'articolo 3 comma 4 si dice che è vietata la detenzione di cani la cui mutilazione sia avvenuta successivamente all'approvazione di una legge. Cosa vuol dire? Vuole dire che se un cittadino non conosce la legge e taglia la coda al proprio cane dopo che il Consiglio regionale ha approvato la legge, quel cane è condannato a vivere in una residenza - o pensione, chiamatela come volete - per cani. Non viene sanzionato il proprietario perché non ha rispettato la legge e continua a tenersi il cane: ma quel cane, badando alla vita del cane e non a ciò che ha fatto il padrone, è obbligato a vivere tutta la sua vita in una pensione per cani (avranno certamente un termine più tecnico).
Allo stesso modo, abbiamo molte perplessità anche rispetto ad alcuni commi dell'articolo 5. Questa è una delle tante leggi che complica la vita ai cittadini: un cittadino che ha un cane, a legge approvata può essere soggetto a tutta una serie di obblighi tra i quali quelli che, se il cane viene ritenuto aggressivo, deve sottostare, come prevede l'articolo 5, al superamento di un esame valutativo fatto da veterinari e associazioni di protezione animale, che rilasciano un certificato sull'equilibrio psichico del cane e dell'uomo.
In sintesi, qualora il mio cane fosse aggressivo - e un po' lo è - e venisse ritenuto tale in un luogo esterno alla mia abitazione, io dovrei andare presso questo comitato di valutazione (composto da un veterinario un membro di un'associazione di protezione animale, di associazione veterinari e di medici) - il quale non decide soltanto relativamente all'equilibrio psichico del cane, ma anche del sottoscritto. Il che mi pare un po' bizzarro. Non solo. Nel caso in cui io non superi questo test, il mio cane è obbligato, fintanto che non ci sia un altro soggetto che lo richiede, a stare - vita natural durante - all'interno di una pensione per cani. Non solo. Nel caso in cui io abbia un cane aggressivo e non sia più in grado di tenerlo o non voglia partecipare al corso, di nuovo il cane viene preso e portato all'interno di una pensione per cani.
Partendo dal presupposto che le associazioni di volontariato gestiscono anche canili, a questo punto potrebbero esserci molti soggetti privati che apriranno nuovi canili - chiamiamole residenze per cani. Il dato certo è che avremmo un numero che aumenterà a dismisura di cani che non staranno più con i loro padroni, ma all'interno di queste residenze, con alcuni intrecci assolutamente evidenti che si potranno creare, o che possono già esistere, legati dalla quotidianità del rapporto. Il veterinario un po' più rigido nell'applicazione della legge garantirà alla residenza pro cane di avere un numero maggiore di cani ospitati.
Facciamo il caso dell'ENPA, che fa la valutazione rispetto al superamento del test psicofisico del cane. Il tal caso, l'esponente dell'ENPA mi dirà se il sottoscritto e il mio cane potremo continuare a stare nella stessa casa. Quello stesso soggetto potrà dire che non sono in grado di tenerlo e magari avverrà che il mio cane dovrà andare in una residenza gestita dall'ENPA.
Mi sembra che, oltre a complicare in modo non normale la vita delle persone e il rapporto con i loro animali, dovremo partire da un presupposto di buon senso: tendenzialmente, la stragrande maggioranza dei cittadini accudisce molto bene i propri animali. Ci troviamo di fronte, invece, ad una esigua minoranza che traspone sui propri animali i comportamenti del padrone, sui quali è sacrosanto intervenire; vale sulle mutilazioni per una questione estetica, ma vale anche sull'aggressività per altri aspetti.
Ad oggi, la circolare consente ai Comuni di fare tutto questo senza un costo eccessivo di burocrazia, un costo eccessivo per i padroni e un rischio reale che, a legge approvata, aumenti a dismisura il numero di cani che non stanno più nell'abitazione del detentore, come viene chiamato, ma in un canile.
Questa serie di perplessità ci fa dire che se non approviamo la legge facciamo certamente del bene ai cani e poi ai padroni.
Dimenticavo: la burocrazia impone degli obblighi, ma non se ne fa carico. Nel momento in cui il cane viene allontanato per sempre e viene portato nella residenza, è il detentore che paga la retta vita natural durante, salvo che qualcun altro non se lo prenda all'interno della propria abitazione.
Sul punto abbiamo davvero molte perplessità. Non sulla finalità della legge, richiamata all'articolo 1, su cui abbiamo espresso un voto di astensione per le perplessità che abbiamo sugli altri articoli. Infatti sulle finalità che la legge si pone, cioè quelle di garantire un buon rapporto uomo-cane, di tutelare gli animali da comportamenti non certo positivi dei detentori, noi siamo assolutamente d'accordo. Su questi ulteriori aspetti assolutamente no, perché vi è il rischio di un nuovo costo burocratico ed economico che carichiamo sulle spalle dei cittadini lasciando sempre la scelta a singoli soggetti.



PRESIDENTE

Colleghi, prima della chiusura della sessione antimeridiana, proporrei di passare alla votazione del candidato che dovrà integrare l'organo della Commissione di Garanzia. Dato che non è risultata valida la votazione di martedì scorso, dobbiamo ripeterla.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Visto che il collega Vignale ha spaziato un po', vorrei esprimere anche la mia idea sull'argomento, non tanto specificatamente sulla legge, su cui le uniche mie perplessità sono quelle rilevate dal collega Vignale. Vorrei che i colleghi si preoccupassero di un dato. È da quarant'anni che, a casa mia, ci sono da due a tre cani, tutti presi al canile municipale. In tutti i casi ho trovato un comportamento encomiabile e ritengo che sia giusto che queste associazioni, questi personaggi e questi volontari che lavorano nei canili siano elogiati per il loro affetto e la loro disponibilità.
Due anni fa - dato che purtroppo i cani vivono meno di noi - cercavo un cane: al canile di Torino non l'ho trovato e sono andato con mia nuora in un canile privato fuori città. Probabilmente, io avrei saputo, avendo una certa dialettica, dimostrarle che ero un ottimo padrone, ma la signora che gestiva il canile poneva delle domande e faceva delle affermazioni in modo forte e perentorio, tale da far sentire incapace una persona normale.
Tant'è che mia nuora si è sentita incapace di tenere un cane e quasi insultata perché ha risposto male ad una domanda.
Vorrei mettere in evidenza questo dato. Ci sono encomiabili casi di canili, e sono la maggioranza, che vengono gestiti in modo ottimo. Ci sono purtroppo, dei casi - il mio è l'unico caso che ho visto - in cui evidentemente il gestore preferisce avere tanti cani e i relativi introiti pagati dai Comuni.
Detto questo, intervengo solo per un dato materiale. L'articolo 2 comma 2, recita: "Si definisce 'detentore' il proprietario del cane o abbia accettato di occuparsene". La frase non corre, manca sicuramente una parola. Sarà un errore di scrittura, perché ritengo voglia dire che si definisce detentore il proprietario del cane o chi abbia accettato.
Probabilmente manca solo un "chi" o qualcosa di simile. Volevo solo far presente questo; non ho neanche presentato l'emendamento, perché non mi pare il caso. C'è da correggere l'italiano. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'articolo 2, ma l'intervento potrebbe quasi valere come intervento di discussione generale. Molte delle considerazioni fatte dal Consigliere Vignale trovano il nostro pieno sostegno.
Credo che sia in fase emendativa la frase sottolineata dal collega Vignale. Tra l'altro, c'era stata anche la comunicazione del collega Buquicchio sul primo comma, relativamente a "il soggetto che lede o minaccia di ledere". Effettivamente, quando si parla di una minaccia, forse si rischia di ingenerare un'eccessiva equivocità rispetto ai cittadini che cercano di capire l'applicazione della legge.
Mi permetto di sollevare alcuni punti su questa legge che, nel complesso, credo che troverà il nostro favore, ovviamente anche in risposta, in funzione e a seguito della fase emendativa che ci vedrà impegnati.
Ci sono alcuni emendamenti di merito che il sottoscritto ha presentato (e qualcuno che ancora sarà presentato). Tengo però a sottolineare per i relatori di maggioranza e per il Consiglio che non c'è alcuna intenzione di rallentare l'approvazione della legge, anzi c'è la volontà affinché questa legge abbia un esito felice a fine percorso.
Mi permetto di rilevare alcune anomalie. Ad esempio, sono curioso di conoscere qual è la Federazione Cinofila Italiana, perché mi risulta che la dizione corretta sia di altra natura.



PRESIDENTE

Collega Giovine, vi è un evidente refuso. All'articolo 3, dove è scritto "Federazione Cinofila Italiana", è da leggersi come "Federazione Citologica Internazionale".



GIOVINE Michele

esattamente quello che intendevo.
Sull'articolo 5 ho presentato alcuni emendamenti che illustrerò. Trovo un po' farraginosa la parte legata dal comma 2 al comma 4, ma in particolare tutto il percorso previsto con l'impiego delle ASL, degli ordini professionali, dei veterinari e delle università specificato nei commi 2 e 3.
In certi casi, potrebbe essere suggerita una riscrittura, ma se ci sarà un accoglimento emendativo di alcuni passaggi o, viceversa, ci sarà un pieno convincimento da parte dei proponenti e quindi sarà accettata la formulazione attuale, non vedo alcun problema al varo dell'articolo 5 così proposto.
Trovo una discrepanza, sempre all'articolo 5, tra il comma 7 e il comma 8. In realtà, ci sono altri articoli ed altri emendamenti che volevo illustrare, ma siccome credo che sull'articolo 2, a parte le ragionevolissime e condivisibili questioni sollevate dal collega Vignale ed implementate dal collega Novero, sono assolutamente in linea, non voglio prendere altro tempo all'Aula, anche perché fra poco dovremmo accingerci a votare una nomina ormai in sospeso da settimane.
Volevo sottolineare l'importanza innovativa dell'emendamento rubricato n. 20, che è stato immaginato dal proponente come articolo 9 bis, ma non vi è alcun problema da parte mia se si ritiene che debba essere spostato nella numerazione dell'articolo.
Non lo illustro, perché è stato distribuito e credo che sia non solo facilmente comprensibile nella finalità, ma spero anche ampiamente condivisibile dall'Aula. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella; ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per dire che ritengo opportuno sottolineare questa mia posizione e anche quella di alcuni colleghi. Avendo partecipato al gruppo di lavoro, gestito e ben seguito dal collega Buquicchio, mi sembra che esso - è opportuno ricordarlo all'Aula - abbia lavorato lungamente su questa proposta e, soprattutto, abbia valutato ed attentamente analizzato tutti i punti toccati anche dal collega Vignale.
Mi sento di dire che sarebbe invece fondamentale arrivare alla conclusione di questa giornata con un voto il più unanime possibile su questo testo. Certo, poi sarà emendato come sarà ritenuto opportuno e, di fatto, sono già stati presentati emendamenti importanti che possono essere inseriti.
Però ritengo che il lavoro svolto debba essere tenuto in considerazione dall'Aula. Sono stati passati al vaglio un po' tutti i punti anche toccati dal collega Vignale, sia quelli relativi alle definizioni di "proprietario" sia quelli relativi alle sanzioni.
Sono stati valutati dei punti importanti, ad esempio quello citato prima della possibilità del sequestro del cane. È evidente che in alcuni casi - lo dico da proprietario di un certo numero di animali - taluni proprietari non si preoccupano della sanzione che viene poi data dalle autorità competenti, ma sono più interessati a fare del proprio animale ci che vogliono.
In alcuni casi, l'unico vero potere che può avere l'istituzione è quello del sequestro dell'animale.
Inoltre, comprendo che inserire un animale che è stato in una famiglia per tanto tempo in una struttura diversa per quanto protetta sia sempre cosa che per l'animale stesso non va bene. Del resto, tali problematiche sono state valutate dal gruppo di lavoro, non vi sono sicuramente perplessità nel momento in cui l'animale non è ben custodito da parte del proprietario.
Mi rendo conto del tempo e della votazione imminente. Semmai interverr successivamente sugli altri punti, ma intendevo ricordare all'Aula il fatto che, all'interno del gruppo di lavoro, abbiamo lavorato, io credo, al di là delle parti politiche, con attenzione su tutti i punti.
Sicuramente valuteremo gli emendamenti, ma riterrei opportuno arrivare ad una votazione - ribadisco - la più unanime possibile su questo testo che mi sembra un ottimo testo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente, e ringrazio anche il collega Caramella.
Volevo semplicemente esprimere un pensiero. Quando si cerca di portare a termine il lavoro su una proposta di legge o un testo unificato si dà la possibilità di partecipare al gruppo di lavoro a quanti intendono dedicare del tempo all'argomento.
A questo argomento è stato dedicato molto tempo ed io volevo ringraziare anche gli Uffici perché hanno saputo mettere insieme le istanze provenienti da varie proposte di legge. Si è discusso e ridiscusso a lungo si è portato il lavoro in Commissione. Quindi, fermo restando la legittima possibilità da parte di tutti i colleghi di avanzare, sia pure tardivamente, delle proposte migliorative in termini di modificazioni (va bene tutto), mettere oggi in discussione totalmente la filosofia della legge mi sembra un po' azzardato, se non addirittura un po' scorretto nei confronti di quanti, da una parte e dall'altra, insieme hanno lavorato per portare a casa un risultato che è di tutti, sia della maggioranza che della minoranza, perché gli argomenti toccano la sensibilità di tutti.
Mi rendo conto che il problema possa essere difficilmente digeribile per coloro che oggi sentono parlare per la prima volta di questo argomento ma la filosofia e lo spirito è molto chiaro: noi riteniamo che non esistano animali ad aggressività congenita, perché nel loro DNA non esiste l'aggressività, non scorre nelle loro vene, ma dipende molto, oltre che dalle caratteristiche fisiche e quindi dalla mole dell'animale stesso anche da come il buon padrone, il buon cittadino, il buon addestratore, il buon proprietario riesce a educarli e a controllarli.
questo il messaggio che noi vogliamo far passare, oltre quello di regolamentare tutta una serie di questioni che sicuramente non vogliono andare contro l'utente o il proprietario del cane, ma a vantaggio dello stesso oltre che del benessere dell'animale.
Quindi, rivolgo un invito a tutti i colleghi (ringraziando ancora per le parole espresse dal collega Caramella) affinché si possa procedere, con il tempo che occorrerà per accogliere o meno le istanze emendative di chicchessia, chiedendo che non si pongano questioni pregiudiziali su un argomento che sembrava essere condiviso ampiamente.



PRESIDENTE

A questo punto, chiuderei la discussione sul provvedimento per riprenderla in apertura di seduta pomeridiana.


Argomento: Università

Ordine del giorno n. 1298 dei Consiglieri Bizjak, Ronzani Rostagno Ferraris, Rutallo, Rabino, Muliere, Cattaneo e Comella, inerente a "Chiusura delle sedi decentrate del Politecnico di Torino" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Ordine del giorno n. 1295 dei Consiglieri Burzi, Vignale, Giovine Cavallera, D'Ambrosio, Cotto, Nicotra, Ferrero, Guida e Botta, inerente a "Procedure di concorso pubblico per l'accesso alla qualifica dirigenziale nei ruoli della Giunta regionale e del Consiglio regionale del Piemonte" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Il Consigliere Bizjak ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Presidente, preferisco parlare adesso (ci metto trenta secondi): abbiamo presentato, insieme ad altri colleghi della maggioranza, un ordine del giorno che riguarda la questione di cui si è molto discusso in questi giorni, e cioè il rapporto tra le scelte del Politecnico...



PRESIDENTE

Ne chiede l'iscrizione?



BIZJAK Alessandro

Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. di tale documento.



PRESIDENTE

Credo che possiamo considerarlo iscritto, come da prassi.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Per la votazione, invece, dovremo esaminarlo nella seduta pomeridiana.
Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Chiedo anch'io l'iscrizione (che non ho potuto chiedere in sede di Capigruppo) dell'ordine del giorno presentato ieri assieme ad alcuni colleghi dell'opposizione in sede di I Commissione e che riguarda il tema dei corsi-concorsi, dirigenti, varie ed affini. Vorremmo che venisse iscritto e poi, nella prossima sessione, chiederò anche - se i colleghi lo ritengono - una discussione in Aula prima che la legislatura finisca.



PRESIDENTE

Resta inteso, come da prassi, che consideriamo iscritto anche l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Burzi.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Procediamo con il punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Chiedo di predisporre l'urna e di procedere alla distribuzione delle schede relative alla Commissione di garanzia.
Ricordo che la votazione martedì scorso non è andata a buon fine poiché il candidato indicato dai Consiglieri dell'opposizione, il signor Simonelli, non ha raggiunto il quorum necessario dei 42 voti favorevoli.
Procediamo, pertanto, all'effettuazione delle nomine.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 489 "Commissione di garanzia - Elezione di un membro in sostituzione del signor Aldo Olivieri (ex Consigliere regionale)" (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 302 - 44977 del 22 ottobre 2009)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori il Consigliere Rabino e il Consigliere Giovine.
Invito il Consigliere Segretario Chieppa a procedere alla chiama.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati - Università

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Ho sentito che il Consigliere Bizjak ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno in merito alle vicende del Politecnico. Per quanto non abbia ancora letto il testo - non è ancora a nostre mani, infatti - mi pare che sia molto opportuno ed interessante.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, faccio fatica a sentire l'intervento del collega Leo su un tema molto importante, come quello del dimensionamento - non potendo parlare di "classe primavera" trattandosi di Politecnico! - in materia scolastica universitaria.



LEO Giampiero

Come avrete certamente letto, il Magnifico Rettore Profumo ha rilasciato un'intervista particolarmente "pepata".
Poiché non ho ancora letto il testo dell'ordine del giorno di cui parlavo poc'anzi, non so quale sia la posizione del centrosinistra e degli altri colleghi.
Certo è che si tratta di una vicenda importantissima. In secondo luogo non so se a torto o a ragione - come ho detto, non ho elementi per giudicare, e siccome sono prudente e moderato non esprimo giudizi preventivi - c'è un attacco durissimo del Presidente Profumo verso la classe politica.



PRESIDENTE

Voleva dire del "Rettore" Profumo.



LEO Giampiero

Ha ragione, mi scusi!



PRESIDENTE

"Presidente" magari in un secondo momento! Per ora è Rettore.
Qualcuno vorrebbe anche, ma al momento è il "Magnifico Rettore".



LEO Giampiero

Ha ragione, Presidente Placido.
Ma siccome non sappiamo chi sarà il Presidente della nostra Regione...
Ne dicono talmente tante!



PRESIDENTE

Collega Leo, il "Presidente Profumo" è quello dell'Unicredit. Come dire: è un altro!



LEO Giampiero

un altro! Grazie per la sempre precisa e puntuale precisazione: volevo dire il "Magnifico Rettore" Profumo. Comunque, credo che i colleghi abbiano inteso - perché di questo si sta parlando - che vi è un attacco durissimo: peraltro, non ho capito a chi sia rivolto questo attacco.
Dice, Presidente Placido, che i politici locali hanno interferito in maniera vergognosa, pesante ed impropria.
Collega Bizjak, sono curioso di sapere quale sarà il giudizio dell'Aula. Certo è che se una persona che considero equilibrata come Profumo dice che i progetti dell'Assessore Bairati sono folli...
vero che il collega Burzi lo ha sempre detto che i progetti di Bairati sono folli; tuttavia, se è il Magnifico Rettore del Politecnico a dire che i progetti dell'Assessore all'università della Giunta regionale piemontese sono folli, qualche chiarimento forse ci deve essere.
Sarebbe opportuno, quindi, che l'Assessore Bairati, a fianco del dibattito sull'ordine del giorno in oggetto, facesse anche una comunicazione in merito.
La modestia dell'Assessore Bairati è nota, per cui parlare e lodarsi non gli sarà difficile. Ma se riuscissimo a capire anche il perché di questo contrasto così violento - e cosa intendiamo fare in merito - sarebbe opportuno.
Aggiungo che a suo tempo, insieme al collega Placido, avevo presentato un disegno di legge sull'università, che è stato finanziato per tre anni poi rifinanziato e, infine, non più rifinanziato dall'attuale Giunta.
Quando il Rettore Profumo dice: "Noi ci attendevamo una continuità dell'impegno della Regione", credo che faccia riferimento anche a quello.
In illo tempore il Presidente Placido ed io ottenemmo uno stanziamento di 105 miliardi delle vecchie lire per il sistema universitario, con l'impegno che proseguisse. Per ragioni di cui non discuto adesso l'Assessore Bairati aveva ritenuto di non dover proseguire questo impegno.
E mi fermo anch'io. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio per il suo intervento, collega Leo. È un tema particolarmente importante e non mancherà occasione di poterne discutere in Aula.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Concludiamo l'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
stato svolto lo scrutinio delle schede, per cui possiamo procedere alla proclamazione degli eletti.
Commissione di Garanzia - (Art. 91 Statuto regione Piemonte e art. 3, comma 1, l.r. n. 25/2006) - Elezione di 1 membro in sostituzione del signor Aldo Olivieri (ex Consigliere regionale).
In sostituzione del compianto Aldo Olivieri, cui va ancora una volta il nostro pensiero, proclamo eletto quale membro della Commissione di Garanzia il signor Claudio Simonelli.
Con questa proclamazione, concludiamo i lavori della mattinata. Il Consiglio è convocato in seduta pomeridiana alle ore 14.30.
Grazie a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.18)



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