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Dettaglio seduta n.502 del 20/10/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 10.00 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto X) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta, Bresso, Buquicchio Cavallaro, Chieppa, Ferraris, Laus, Lepri, Manolino, Moriconi, Motta Pizzale, Placido, Robotti, Rutallo, Spinosa e Vignale.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

c) Ricorso alla Corte Costituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri


PRESIDENTE

Con riferimento all'impugnativa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso la Legge regionale n. 11 del 7 aprile 2009 "Tutela valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte" comunico che la Corte Costituzionale ha fissato la discussione alla pubblica udienza il 13 aprile 2010


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

d) Costituzione in giudizio a difesa dell'Ente


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 15 ottobre 2009, ha comunicato che è stato proposto ricorso avanti il TAR-Piemonte dal Comune di Settimo Torinese per l'annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Consiglio Regionale 271-34222 del 29 luglio 2009, con la quale viene indetto un referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano e del decreto del Presidente della Giunta Regionale di indizione del referendum n. 93 del 21 settembre 2009.
L'Ufficio di Presidenza nella seduta del 19 ottobre 2009 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio a difesa dell'Ente.


Argomento: Gruppi consiliari

e) Cambio denominazione Gruppo Ambientalista - W.W.F.F. - Verdi Verdi


PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in data 19 ottobre 2009 ha preso atto della richiesta avanzata dal Consigliere Maurizio Lupi di aggiungere le parole "Verdi Verdi" alla denominazione del Gruppo Ambientalista W.W.F.F. Pertanto la denominazione del Gruppo risulterà la seguente: l'Ambienta-lista - W.W.F.F. - Verdi Verdi.


Argomento:

f) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In data odierna vengono distribuiti i processi verbali del 13 ottobre 2009 che verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Il 13 ottobre 2009 sono stati distribuiti i processi verbali del 6 ottobre. Se non vi sono osservazioni, li diamo per approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ricordo che alle ore 11 abbiamo la commemorazione dell'Onorevole Nazareno Guasso Consigliere regionale defunto. I famigliari sono stati avvertiti che la commemorazione si farà alle ore 11, quindi pregherei i Consiglieri di essere presenti in aula.
Il Consigliere Toselli ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Cercherò di racchiudere tutte le questioni in un unico intervento.
Chiederei l'attenzione del Presidente del Consiglio altrimenti dovrà chiedere alla dottoressa al suo fianco le cose che intendo segnalare. Ci mi dispiacerebbe perché significherebbe che sto parlando senza essere ascoltato, quindi mi fermo e resto in attesa della disponibilità del Presidente.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere.



TOSELLI Francesco

Siamo ad inizio di seduta quindi capisco che organizzare i lavori sia un po' complicato.
Ieri ho avuto modo di leggere un'Ansa della Giunta regionale in merito alla questione dei due milioni di euro messi a disposizione per il digitale terreste, a sostegno delle emittenti televisive del Piemonte che, da giorni, hanno oscurato tutte le interviste agli Assessori della Giunta regionale. La Giunta, preoccupata di non potersi fare campagna elettorale nei prossimi mesi, ha deciso di mettere solo due milioni di euro per il digitale terrestre. Ricordo alla Presidente e all'Assessore competente che le emittenti televisive in Piemonte sono circa 35.



PRESIDENTE

Mi consenta, Consigliere, ma l'esigenza di poter fare campagna elettorale, è bipartisan.



TOSELLI Francesco

È un'esigenza bipartisan, ma non si dà l'elemosina alle emittenti televisive. Se dividiamo i due milioni di euro per 35 emittenti televisive in tutto il Piemonte comprendiamo che vengono date soltanto briciole.
Rispetto al bando precedentemente fatto e a seguito dalle istruttorie fatte dagli Uffici, erano rimasti fuori tutti i progetti delle televisioni private piemontesi che avevano presentato istanza, ragion per cui avevo consigliato all'Assessore all'innovazione, avevo chiesto, in fase di assestamento di bilancio, di inserire delle risorse per finanziare i progetti che non avevano trovato una sistemazione economica precedentemente, rispetto alla graduatoria effettuata. Mi chiedo se questo sia stato fatto, mi chiedo se in previsione di assestamento vi sono risorse ulteriori, o se la Giunta non intende rivedere la questione. Sono convinto che le emittenti televisive protrarranno la loro protesta se i soldi saranno soltanto i due milioni di euro previsti.
La Presidente Bresso, dovrà rendersi conto e spiegare ai cittadini piemontesi perché nelle zone montane manca il segnale televisivo. Questa non è una questione di centrodestra o di centrosinistra, ma solo di buon senso. Non si danno le briciole e non si fa l'elemosina, ma si fa un progetto serio per l'informazione locale, cui tutti noi diamo il giusto motivo. L'informazione la riteniamo e la motiviamo come territoriale, mi chiedo perché allora non la sosteniamo. L'unico modo per sostenerla è quella di metterci dei soldi.
Vorrei capire quali sono le posizioni in questo Consiglio e.



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, per cortesia, era un intervento sull'ordine dei lavori non sul tema. Invece di due minuti ne ha utilizzati quattro.



TOSELLI Francesco

Ma sono stato interrotto per due minuti. Mi avvio alla conclusione.



PRESIDENTE

Nessuno se lo sarebbe mai permesso, la pregherei di continuare.



TOSELLI Francesco

Mi avvio alla conclusione, chiedendo all'Assessore competente di decidere quando venire in Aula a spiegarci.



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, ha avuto molta foga nel porre la sua questione, ma si era già convenuto, proprio perché la questione è già stata formalmente eccepita, che questa comunicazione sarà resa, fin da subito, presso la VI Commissione, giovedì alle ore 9.30, alla presenza della Giunta regionale.
Resta da sé che se la comunicazione non fosse esaustiva, i colleghi Consiglieri hanno titolo ad avere ulteriori approfondimenti.
Confidiamo, comunque, nell'esaustività della comunicazione.



TOSELLI Francesco

Confido anch'io e credo tutti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Grazie, Presidente.
Questa mattina c'è una folta delegazione dei lavoratori della Viberti davanti a Palazzo Lascaris. Correttamente, l'Assessore Bairati ha già ricevuto prima una delegazione. Noi Consiglieri non abbiamo partecipato per non intralciare i lavori del Consiglio, perché il nostro dovere è stare qui Aula. Chiediamo semplicemente all'Assessore Bairati, vista la situazione della Viberti, ed essendo già state poste in essere alcune politiche, sia da parte della Regione sia da parte del Comune di Nichelino, per tentare di evitare la chiusura dello stabilimento, di avere notizie in merito - non adesso ma appena sarà possibile - e di sapere come sta procedendo la questione.
Per quanto mi riguarda, va bene anche se ciò avverrà in VII Commissione, perché ritengo che qui in Aula dobbiamo soprattutto svolgere il lavoro da Consiglieri. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Su quest'ultima considerazione, collega Auddino, sono assolutamente in sintonia massima coi lei. Formalizzerò al Presidente della Commissione l'istanza di socializzare la conoscenza circa il contenuto dell'incontro svoltosi questa mattina con i lavoratori della Viberti presso il Consiglio regionale, ad opera degli Assessori competenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Chiedo che l'Assessore Conti venga in Aula a relazionarci sul tema dei piani regolatori. Ho ricevuto almeno una decina di sollecitazioni, da parte dei Sindaci della mia Provincia, che lamentano il fatto di non avere avuto più risposte sul discorso dei piani regolatori dagli uffici competenti e sono sempre più in difficoltà. Lei sa benissimo che un Comune ha bisogno di un piano regolatore per poter avere una certa condizione urbanistica messa in un certo modo. In caso contrario, si blocca tutto il lavoro. Questi Sindaci sono un po' alla disperazione, per cui avanzano queste richieste che ritengo del tutto legittime. Compito di un Sindaco è di avere il proprio territorio sotto osservazione e di portare a compimento alcune specifiche che possano farlo lavorare. In questo caso, invece, non ci sono più le condizioni.
Se lei, Presidente, mi fa la cortesia di farci relazionare dall'Assessore Conti sui piani regolatori.



PRESIDENTE

Collega Monteggia, abbiamo presso atto. Gli Uffici hanno registrato e trasmetteremo questa sua richiesta. Il problema è che tutte le richieste di comunicazione che riceviamo le dobbiamo calibrare nell'ordine della programmazione generale dei lavori. In questo caso, entro la prossima Conferenza dei Capigruppo - che si terrà domani - porrò la questione e vedremo di dare risalto.



MONTEGGIA Stefano

Sì, Presidente, però si renda conto che il discorso dei piani regolatori è molto importante per i Comuni.



PRESIDENTE

Assolutamente, non volevo depotenziare la sua richiesta, ma le ho solo.



MONTEGGIA Stefano

Glielo faccio solo presente, poi.



PRESIDENTE

Sì, però non possiamo immaginare che su temi di questo tipo il Consiglio regionale discuta senza aver pianificato.



MONTEGGIA Stefano

Ho posto il problema perché è importante e mi è stato sollecitato.



PRESIDENTE

Io le assicurò che in Conferenza dei Capigruppo avrò cura che questa questione abbia il tempo che le spetta, per l'importanza del tema da lei sollevato.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, una breve premessa. La mia richiesta scaturisce da una riflessione fatta in Commissione turismo, in particolare nell'ultima audizione, relativamente alla situazione dell'aeroporto di Caselle.
Chiederei se è possibile inserire all'ordine del giorno un piano strategico sul turismo, già approvato in Commissione diversi mesi fa, che necessita, a nostro avviso, di una importante discussione, trattandosi di un rilevante settore per lo sviluppo dell'economia della nostra Regione, in particolare in un momento di necessità di rilancio di un settore come questo. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Bellion, appena ci sarà un numero di firme sufficienti per votarlo, verrà posto in votazione.


Argomento: Contributi alle attività produttive

Interpellanza n. 2926 dei Consiglieri Cavallera e Leo inerente a "Sostegno alle piccole e medie imprese"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" esaminiamo l'interpellanza n. 2926, presentata dai Consiglieri Cavallera e Leo.
Risponde l'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Grazie, Presidente.
L'interpellanza dei Consiglieri Cavallera e Leo interroga la Giunta circa i provvedimenti adottati, o che si intendono adottare anche in sede di assestamento di bilancio 2009, in favore delle piccole e medie imprese piemontesi, nella fase attuale di crisi, recessione e vischiosità della liquidità.
Non entro nei dettagli dell'interrogazione perché la materia è nota e ne abbiamo già discusso.
I provvedimenti che si affiancano a quelli già definitivi dal Governo solleciterebbero una mia interrogazione al Consigliere Cavallera, ma non la farò. Mi si chiede conto del 2009: a questo mi riferisco e poi farò alcune precisazioni rispetto alla fase passata.
Nel corso dell'anno, la Giunta ha, com'è noto, intrapreso diverse iniziative di affrontamento della crisi. Il primo complesso di misure riguarda l'accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Prima misura presa dalla Giunta, di cui è in corso una rimodulazione per agevolarne l'utilizzo e rendere meno vischioso il funzionamento riguarda i fondi regionali di riassicurazione, finanziati dal Fondo Europeo di sviluppo regionale, che sono finalizzati a migliorare la capacità di accesso al credito delle PMI e delle imprese artigiane, colpite dalla situazione di crisi, mediante l'erogazione di riassicurazioni sulle garanzie già prestate dai Confidi alle imprese che provengano dal passato diciamo industrialmente e produttivamente sano, anche nelle condizioni di calo del fatturato e diminuzione degli ordinativi. Il Fondo di riassicurazione regionale è alimentato da 40 milioni di euro, di cui 10 milioni destinati all'artigianato e 30 destinati alle PMI non artigiane, ma manifatturiere piemontesi.
Il rifondo di riassicurazione può migliore le condizioni di accesso al credito delle imprese, offrendo una garanzia maggiorata (fino all'80 complessivo), sostenuta dalla consistente riassicurazione dei Fondi regionali (70%), con un rischio dell'8%, significativamente più elevato rispetto alle condizioni ante-crisi. La riassicurazione ha come oggetto le garanzie emesse dai Confidi entro il 30 giugno 2010 ed opera su due linee di intervento mirate: alla stabilizzazione finanziaria delle imprese tramite il consolidamento dell'indebitamento a breve termine e la rinegoziazione di finanziamenti, finalizzata alla riduzione della rata allo sviluppo delle imprese, tramite operazioni finanziarie destinate all'ottenimento di finanza addizionale rispetto a quella già in essere.
È stato costituito ed attivato un fondo di garanzia anche per le imprese con più di 250 dipendenti, con una dotazione di 15 milioni di euro.
Nel disegno di legge sull'assestamento di bilancio 2009 è stato previsto un Fondo di garanzia per il microcredito, finalizzato alla concessione di crediti a sostegno delle attività imprenditoriali di soggetti "non bancabili".
2. Sostegno al sistema dei Confidi: con la ripartizione tra le strutture di garanzia operanti in Piemonte di 22 milioni di euro e consentendo la patrimonializzazione di circa 54 milioni di euro già conferiti ai confidi ai sensi di normative settoriali.
Per i Confidi con un volume di attività finanziaria non inferiore a 75 milioni di euro, per i quali vige l'obbligo dell'iscrizione all'elenco degli intermediari finanziari vigilati di cui all'articolo 107 del Testo unico bancario, l'intervento regionale è finalizzato a rafforzare i requisiti patrimoniali ed organizzativi necessari a tale iscrizione, in primo luogo un adeguato patrimonio di vigilanza.
Una quota significativa delle risorse a disposizione è stata assegnata anche ai Confidi di minori dimensioni, in ragione del loro radicamento territoriale e del ruolo svolto nei confronti delle PMI.
È attualmente in corso la stipula dei contratti con i Confidi per l'utilizzo di tali risorse.
In sintesi, l'iniziativa ha comportato: il conferimento di 2 milioni di euro al patrimonio base di ciascun Confidi con un volume di attività finanziaria di almeno 75 milioni di euro o che raggiunga tale soglia entro 24 mesi; tali quote verranno erogate ad avvenuta iscrizione al 107 il conferimento ai Confidi, a titolo di prestito, delle quote, risultanti al 31/12/2008, di fondi già assegnati in base a normative regionali e comunitarie, sulla base di apposite convenzioni la ripartizione di 12 milioni di euro tra tutti i Confidi piemontesi e di 2 milioni di euro tra i Confidi con un volume di attività finanziaria inferiore a 75 milioni di euro, in base alla media ponderata del numero dei soci e degli importi delle garanzie in essere e dei finanziamenti garantiti, da conferire a titolo di prestito sulla base di apposite convenzioni.
Sono inoltre stati eliminati i vincoli di destinazione dei contributi a fondi rischi assegnati in passato ai Confidi dell'Artigianato e del Commercio.
3. A valere sull'Asse I del POR FESR è stata attivata una misura nell'ambito dell'Attività I.1.3 "Innovazione e PMI" volta ad incentivare programmi di investimento da parte delle PMI piemontesi. La misura denominata "Agevolazioni per le piccole e medie imprese a sostegno di progetti ed investimenti per l'innovazione, la sostenibilità ambientale e la sicurezza nei luoghi di lavoro", con una dotazione di 70 milioni di euro da distribuirsi nel biennio 2009-2010, sostiene investimenti in innovazione che, mediante la razionalizzazione, l'ammodernamento, la sostituzione di un impianto o di un processo produttivo, consentano un significativo miglioramento delle prestazioni d'impresa, in termini di efficienza produttiva, posizionamento di mercato, penetrazione su nuovi mercati, e quindi di complessiva maggiore competitività. L'intervento assume, nel contesto della crisi, una valenza specifica nel sostegno all'innovazione da parte di imprese che in assenza di tale sostegno rinuncerebbero ad investimenti innovativi o ne ridurrebbero la portata; al contempo la misura ha anche una valenza anticiclica poiché supporta gli investimenti materiali delle imprese mediante l'erogazione di un fondo rotativo a tasso zero, rimborsabile in 5 anni, che consente alle imprese di acquisire una provvista finanziaria senza oneri per interessi.
4. Infine, poiché l'Avviso comune sottoscritto da Ministero Economia e ABI per la sospensione dei debiti delle PMI verso il sistema creditizio ha escluso dalla moratoria i finanziamenti con agevolazione pubblica, sono allo studio iniziative per estendere la moratoria anche a tali finanziamenti.
5. Per quanto riguarda il comparto artigiano: l'ammontare delle risorse messe a disposizione dal Bilancio regionale è pari a oltre 23 milioni di euro sono stati recentemente approvati i programmi di intervento ai sensi del nuovo Testo unico (LR 1/2009) che consentiranno la concessione di agevolazioni per la promozione delle imprese e l'adozione di sistemi di certificazione è previsto il rifinanziamento dei fondi per la concessione dei contributi in conto interessi gestiti da Artigiancassa è tuttora operativo il Fondo per lo sviluppo e la qualificazione gestito da Finpiemonte per la concessione di finanziamenti agevolati a sostegno degli investimenti.
Come vedete, mi sono limitato ai provvedimenti presi nel corso dell'anno 2009 e che riguardano essenzialmente tre capitoli: 1) l'agevolazione dell'accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese; 2) un robusto sostegno agli investimenti di piccola e piccolissima dimensione sia per quanto riguarda il versante manifatturiero che quello artigiano; 3) è in corso di definizione (stiamo parlando di giorni) un provvedimento di moratoria della restituzione di credito, che è un provvedimento che ha esattamente lo stesso fine, cioè di restituire liquidità attraverso una leva indiretta alle piccole e medie imprese. Questo riferendoci semplicemente all'anno 2009; altri provvedimenti erano stati presi nell'anno precedente.
Crediamo, anche dai confortanti risultati che hanno i bandi in essere sugli investimenti, che queste misure abbiano in qualche modo aiutato il sistema ad affondare una fase che resta estremamente complicata, in particolare per la piccola e media dimensione d'impresa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per la replica.



CAVALLERA Ugo

Ringrazio l'Assessore Bairati per l'ampia risposta e chiedo se è possibile averne copia, perché ho preso nota, ma qualche numero forse è impreciso.
Devo dire che l'interpellanza è stata presentata anche per testimoniare l'attenzione della nostra parte politica ad una questione centrale, che è quella, da un lato, della sopravvivenza delle nostre imprese e, dall'altro della possibilità di aiutarle nelle operazioni di riorganizzazione rilancio ed insediamento su nuovi mercati.
Ritengo che, tutto sommato, si debbano rivedere le politiche, peraltro condivise, di sostegno all'innovazione e relative ai trasferimenti tecnologici (la ricerca e quant'altro), quindi, in un momento di difficoltà, avere un mix di strumenti potrebbe essere necessario per evitare di morire di sete. Per evitare di morire di sete, basta un bicchiere d'acqua, per cui sono importanti determinate iniziative, come la legge Sabatini - non è tanto il nome che conta, ma la modalità di sostegno o l'acquisto di nuovi macchinari, che ovviamente gli imprenditori fanno per automatizzare, migliorare o cambiare il processo produttivo, quindi migliorare il prodotto. Cambiarlo del tutto a volte diventa difficile perché soprattutto la piccola e media impresa e l'artigianato sono molto attenti al discorso del costo-beneficio.
Indubbiamente, non viene fatto per obiettivi secondari.
Ritengo che nella risposta dell'Assessore, questa rinnovata attenzione a tutti gli strumenti - da quelli a più alto contenuto potenziale di sviluppo e di migliore adeguamento tecnologico, mettendo anche a frutto le conoscenze e i saperi del nostro sistema universitario, ma naturalmente miscelando le varie misure secondo le necessità del momento - questa consapevolezza ci sia.
Mi ritengo parzialmente soddisfatto, perché voglio vedere come funzioneranno queste misure.
Se fosse possibile il question time, mi verrebbe da rivolgere una domanda al Vicepresidente, anche se non può rispondermi, a norma di Regolamento. Mi chiedo se tutte queste misure, che ovviamente alla fine presuppongono dei trasferimenti di capitale e di fondi in varie direzioni quindi il discorso della cassa, alla fine funzionino, funzionino tempestivamente e non ci siano, anche in questo caso, una serie di difficoltà. Non li definisco ritardi, perché immagino che non siano certamente voluti.
Per concludere, devo dire che forse bisognerà mettere a punto degli strumenti migliori, per quanto riguarda il sostegno all'aumento della capitalizzazione delle nostre imprese, che è veramente il punto centrale in un'ottica nuova di credito, che viene assegnato anche in considerazione della capitalizzazione e patrimonializzazione delle aziende.
Voglio ancora dire, toccando un tema parallelo a quello dell'interpellanza, che ho preso atto della disponibilità dell'Assessore Bairati di sostenere anche i Consorzi Export. Ho presentato anche un'interpellanza sui Consorzi Export, perché ritengo che, così come la legge Sabatini può essere considerata uno strumento ordinario di intervento, anche il sostegno tradizionale ai Consorzi Export può avere un senso in questo momento, perché mentre si costruisce il nuovo, che pu essere una migliore funzionalità del CEIP o un sistema maggiormente coordinato, non bisogna perdere le possibilità operative, magari non totalmente soddisfacenti, comunque significative, che garantiscono questi Consorzi Fidi.
Prendo atto positivamente delle comunicazioni dell'Assessore e ovviamente mi riservo, nei limiti dei tempi di questa legislatura, di seguire l'azione effettiva da parte del sistema degli uffici regionali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'onorevole Nazzareno Guasso


PRESIDENTE

Invito i colleghi a prestare un attimo di attenzione.
Colleghi Consiglieri, il 4 ottobre scorso, a Rivoli, è scomparso l'onorevole Nazzareno Guasso (che molti di voi hanno conosciuto come Athos), esponente di primo piano della sinistra piemontese. Aveva 76 anni in gran parte dedicati all'attività di partito e a quella istituzionale prima a livello locale, poi a livello regionale e nazionale.
Funzionario di partito, è stato prima dirigente giovanile del PCI membro della Segreteria, Vicesegretario della Federazione Provinciale di Torino, componente del Comitato centrale, quindi Segretario regionale del suo partito.
Consigliere comunale di Torino nella VI e VII legislatura, dal 1970 al 1980, dal luglio 1975 all'ottobre 1976 ha ricoperto l'incarico di Assessore, all'interno delle Giunte Novelli.
Nel luglio del 1976 è stato eletto Deputato nel collegio di Torino, per il PCI. Nell'Assemblea di Montecitorio è stato componente della Commissione Difesa e della Commissione Trasporti, fino al termine della legislatura nel giugno 1979.
Nel 1980 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella circoscrizione di Torino. Nella III legislatura è stato componente della I Commissione, in materia di programmazione, bilancio, industria e finanza; dal 1980 al 1983 è stato membro della IV Commissione permanente artigianato e commercio; dal 1983 al termine della legislatura ha seguito la II Commissione, che come oggi si occupava di pianificazione territoriale, urbanistica e trasporti.
Athos Guasso è stato riconfermato Consigliere regionale nella IV legislatura, dal 1985 al 1990, sempre nella circoscrizione di Torino e nella lista PCI, e dal dicembre 1986 al termine della legislatura è stato Consigliere Segretario dell'Ufficio di Presidenza. Nella stessa legislatura è stato componente delle Commissioni II e IV.
Ai funerali di Athos Guasso, che si sono svolti a Torino il 7 ottobre scorso, erano presenti - con il Gonfalone della Regione Piemonte - molti Consiglieri ed ex Consiglieri regionali, della cui Associazione - vedo in aula anche il Presidente - egli è stato fautore e un attivo componente.
Alla moglie Adriana e al figlio Sergio, che hanno accolto l'invito della Presidenza di presenziare a questa commemorazione, desidero esprimere la nostra sentita partecipazione al loro lutto ed anche la partecipazione dei tanti amici che aveva in Consiglio regionale, che sono stati vicini anche nel giorno del funerale.
Propongo un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi osservano un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, vi prego un attimo di attenzione.
Non ci sono le condizioni per procedere alle nomine di cui al punto 4) all'o.d.g. per la parte di competenza dell'opposizione.
Colleghi, chiedo in modo formale se possiamo procedere alla votazione della nomina del Difensore civico regionale e del membro della Commissione di garanzia, trattandosi di adempimenti difficilmente differibili.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 491: "Convalida del Consigliere regionale Giuseppe Filiberti proclamato in data 28 luglio 2009. (Articolo 36, comma 2 dello Statuto e articolo 16 del Regolamento interno del Consiglio regionale)"


PRESIDENTE

Per intanto, procediamo all'esame della proposta di deliberazione n.
491, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il collega Novero, Presidente della Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insidacabilità, è pregato di svolgere la relazione sull'iter d'esame sulla condizione del Consigliere.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
La Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insidacabilità si è riunita il 13 ottobre 2009, ai sensi dell'articolo 36, secondo comma, dello Statuto e ai sensi degli articoli 15 e 16 del Regolamento interno del Consiglio regionale per l'esame della condizione del Consigliere Giuseppe Filiberti, confermato Consigliere in data 28 luglio 2009.
Il Consigliere Filiberti, in data 30 luglio 2009, aveva depositato una dichiarazione dalla quale risulta aver rivestito, alla data di presentazione della candidatura alle elezioni regionali, e rivestire attualmente la carica di Consigliere comunale di Casale Monferrato. Ha inoltre dichiarato di non versare in alcuna delle condizioni previste dalla legge n. 55/1990, sue modifiche e integrazioni.
Alla luce di tale dichiarazione e di quanto a nostra conoscenza, non risulta sussistere alcuna causa di incompatibilità con la carica di Consigliere regionale. La Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insidacabilità all'unanimità propone al Consiglio regionale di convalidare il Consigliere Giuseppe Filiberti. Grazie.



PRESIDENTE

Bene, pertanto propongo al Consiglio di procedere, conformemente alla proposta e con votazione a scrutinio segreto, alla convalidata dell'elezione del Consigliere.
Prego di procedere alla distribuzione delle schede.
Nomino scrutatori i Consiglieri Bizjak e Caramella.
Prego di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere segretario Chieppa procede all'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



PRESIDENTE

Procediamo immediatamente con spoglio delle schede.
Sospendo 5 minuti i lavori del Consiglio, per consentire le operazioni di scrutinio.
Il Consiglio riprenderà alle ore 11.35.



(La seduta, sospesa alle ore 11.29 riprende alle ore 11.34)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dichiaro il risultato della votazione.
Presenti e votanti 42 Consiglieri Hanno votato SI' 42 Consiglieri Quindi, proclamo la convalida dell'elezione del Consigliere Giuseppe Filiberti.
Benvenuto ufficialmente in Consiglio regionale.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Leo ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Devo dire che quando presiede il Vicepresidente Placido intervengo con vero piacere perché so che è attento a diverse vicende. Chi prende nota per la Giunta e trasmette per i colleghi assenti? L'Assessore Bairati? Benissimo.
La settimana scorsa, ho chiesto se cortesemente l'Assessore Manica avrebbe riferito quando e in quale Commissione intendeva fare una comunicazione sulla tematica, ahimè, altamente attuale delle violenze alle donne.
A me non è arrivata nessuna risposta.
Inoltre, un anno fa, la collega Cotto aveva rivolto un'interrogazione (che abbiamo reiterato recentemente) all'Assessore Pentenero, rispetto alle tematiche dell'influenza nelle scuole, dal momento che non c'è più l'obbligo del certificato medico per rientrare e molte scuole, molti studenti, molte famiglie sono preoccupate.
Il collega Vignale - vedo sempre attento - è sensibilizzato anche su questo tema, sul quale ci era stata promessa una risposta in questa giornata.
Vorrei sapere se l'Assessore Manica e l'Assessore Pentenero rispondono oggi. Non ne faccio una questione assoluta, ma vorrei sapere quando rispondono, possibilmente però prima che l'influenza abbia mandato tutti a letto.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Comunicazioni dell'Assessore Artesio relativamente a "Certificato medico per rientro a scuola"


PRESIDENTE

Collega Leo, chiedete e vi sarà dato. Non è solo una massima cristiana anche la Giunta risponde: basta chiedere.
Arriva immediatamente la risposta della Giunta da parte dell'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

In merito alla questione dell'esclusione del certificato medico al rientro dalla situazione di malattia per la ripresa delle attività scolastiche, il comportamento della Regione Piemonte è concordato con le altre Regioni, con il Vicesegretario Fazio, nonché con il Ministro Gelmini in sede di coordinamento delle Regioni per la gestione del piano pandemico.
Molte Regioni, prima della nostra, all'insegna del principio di semplificazione amministrativa, avevano adottato l'abolizione del certificato di rientro. Così come questo Consiglio regionale ha fatto con la legge di semplificazione amministrativa.
È stata valutata la possibilità di ripristinare questo certificato limitatamente al periodo pandemico. Questa possibilità è stata esclusa in sede di coordinamento delle Regioni esattamente per il fatto che non c'è alcuna particolare differenza tra la condizione di evoluzione della malattia badando alla modalità con la quale si manifesta il virus pandemico e una normale condizione di influenza stagionale.
Vale a dire che i bambini possono riprendere l'attività scolastica o comunque qualunque attività comunitaria a quarantott'ore dalla scomparsa dei sintomi febbrili. Gli adulti a veniquattr'ore dalla scomparsa dei sintomi febbrili.
Quindi, il Ministro e il Vicesegretario hanno ritenuto di non dover violare le normative sulla semplificazione amministrativa introducendo in modo speciale un certificato di rientro, per questa ragione: la possibile diffusione del virus non è collegata al rientro dopo la convalescenza, ma la diffusione del virus avviene (come ci possono insegnare i medici presenti in Consiglio) durante il periodo della latenza, cioè nella situazione asintomatica.
Quindi, non ha alcun senso impedire il rientro una volta che la malattia si sia manifestata, dal punto di vista della tutela della salute pubblica, perché non è in quella fase che si può diffondere il virus.
Viceversa, si comprende che la questione, non essendo sanitaria, pu essere sociale e educativa. Cioè, mettiamo il caso che a fronte di genitori in difficoltà ad accudire i propri bambini anche dopo la fase acuta della malattia e quindi in qualche modo incentivati a far riprendere il prima possibile l'attività per un problema di conciliazione, possano acconsentire a un rientro a scuola di un bambino ancora debilitato, che quindi non in quanto contagioso, ma in quanto debilitato può introdurre nell'organizzazione della vita scolastica qualche difficoltà anche di assistenza da parte degli insegnanti, anche di relazione con i compagni.
Questa però è fattispecie socio-educativa e non attiene alle circolari del Ministro della Pubblica Istruzione. Quindi, in questo senso, tutte le Regioni si comporteranno in questo modo.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola elementare di Germagnano


PRESIDENTE

Consigliere Leo, se mi permette, so che lei è sempre sensibile anche a queste cose, volevo informare i colleghi e quanti sono presenti in Aula che stanno assistendo ai nostri lavori, sono appena arrivati, li salutiamo, gli alunni della scuola elementare di Germagnano, classi IV e V E.
Salutiamo loro, gli insegnanti e quanti li accompagnano.
Avete appena assistito al quesito posto dal Consigliere Giampiero Leo di Torino; "l'Assessore Leo", come viene riconosciuto da tanti, in questo caso come Consigliere, ma perché è chiamato così: è nato assessore, come chi nasce con la camicia, lui è nato con la carica.
Al quesito del Consigliere Leo ha risposto l'Assessore alla Sanità Eleonora Artesio.
Adesso, secondo il regolamento del Consiglio, chi ha posto il quesito può ulteriormente intervenire. Poi, ci sarà una comunicazione dell'Assessore Andrea Bairati sull'investimento sull'azienda Pininfarina che penso che anche i piccoli allievi della scuola elementare di Germagnano conoscano.
Benvenuti e buona permanenza a Palazzo Lascaris.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Comunicazioni dell'Assessore Artesio relativamente a "Certificato medico per rientro a scuola" (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Desidero ringraziare il Presidente Placido che presiede il Consiglio per due ragioni: sia per aver garantito subito la risposta, sia per averci segnalato la presenza di una scolaresca ai nostri lavori. Poiché stiamo parlando di questioni che riguardano le scuole. - Nello specifico, i certificati medici per l'influenza. - L'argomento è caduto a fagiolo.
Prendo atto dalla dettagliatissima (come sempre) relazione dell'Assessore Artesio che ci sono accordi nazionali. Devo però aggiungere una considerazione (magari colleghi come il collega D'Ambrosio e altri potrebbero dirlo meglio). Non è una critica alla Regione Piemonte, visto che c'è un accordo nazionale che riguarda anche il Governo. Tuttavia, tale accordo ci rende un po' perplessi, per diverse ragioni: stante l'immissione di numerosi studenti extracomunitari (che ci vede assolutamente favorevoli), il momento del controllo medico, che poteva assolvere anche una funzione di aiuto sociale, di vigilanza e di sostegno alle famiglie sarebbe stato assai importante.
Non possiamo, quindi, che prendere atto della sua risposta. Rileviamo tuttavia - i colleghi D'Ambrosio e Vignale potrebbero argomentarlo meglio del sottoscritto - che non ci sembra la migliore soluzione, la più tutelante. In ogni caso, se le decisioni del coordinamento delle Regioni e del Governo sono tali, ne prendiamo atto.
Ci permettiamo soltanto di suggerire ad un Assessore così attento pensavo che fosse di competenza dell'Assessore all'istruzione, è per questo che avevo richiamato la collega Pentenero - di segnalare a livello nazionale queste preoccupazioni che noi avvertiamo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.


Argomento: Contributi alle attività produttive

Comunicazione dell'Assessore Bairati in merito a "Pininfarina S.p.A."


PRESIDENTE

Era prevista una comunicazione, da parte della Giunta regionale, in merito all'accordo stipulato tra Pininfarina S.p.A. e Gruppo Rossignolo.
La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Grazie, Presidente.
Mi era stata richiesta una comunicazione circa l'accordo raggiunto in data 15 ottobre tra il Gruppo Pininfarina S.p.A. e il Gruppo Rossignolo, che acquisirà parte delle attività di Pininfarina S.p.A.; accordo che prevede un importante ruolo da parte dell'Amministrazione regionale, attraverso uno dei suoi istituti di partecipazioni finanziaria, Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
È opportuno premettere che le condizioni per cui questo accordo si sono realizzate sono le seguenti: da un lato, la disponibilità di un imprenditore ad insediarsi nella nostra Regione per avviare una produzione di autovetture che ha determinate caratteristiche di tipo tecnologico condizione che, peraltro, era a tutti largamente nota, perché quel progetto era stato presentato dall'Ingegner Rossignolo come offerta irrevocabile d'acquisto già nel quadro della procedura avviata dal Ministero per la cessione della Bertone; proposta - Piano industriale - che prevedeva l'assunzione di tutti i lavoratori della Bertone da impiegare sul progetto in oggetto. Dall'altro lato, la necessità del Gruppo Pininfarina secondo quanto previsto dal suo Piano industriale, di portare a realizzazione e compimento tre condizioni: riduzione dell'indebitamento finanziario; patrimonializzazione; riduzione del perimetro delle attività industriali, anche per arrivare ad un minor carico di dipendenti sul conto economico aziendale.
Queste condizioni si erano in parte realizzate, perché il Gruppo Pininfarina aveva condotto, in questi anni, un'importante opera di risanamento finanziario. Nei giorni della trattativa - questa è una delle ragioni per cui la trattativa è stata condotta in maniera estremamente riservata, secondo quanto prevedono gli obblighi di legge e le comunicazioni del mercato previste dalla Consob - aveva lanciato un aumento di capitale, il cui closing é stato il 30 settembre ultimo scorso.
Il terzo punto in oggetto riguardava, appunto, l'alleggerimento e la ridefinizione del perimetro delle attività industriali. Ridefinizione indispensabile per poter dar corso al progetti più ambizioso ed importante che il Gruppo Pininfarina ha nel proprio Piano industriale, che è quello dello sviluppo dell'auto elettrica in partnership industriale con l'industriale finanziere francese Vincent Bollorè.
Queste tre ultime settimane sono dunque trascorse per cercare di mettere insieme tre esigenze: le esigenze dell'acquirente, una serie di vincoli del cedente e, dal punto di vista della mano pubblica, l'obiettivo era quello di tutelare circa 1.000 posti di lavoro (900 per la precisione) e, aspetto non secondario, di tutelare e conservare a Torino, in pieno funzionamento e vitalità, uno dei più importanti marchi non solo dell'industria automobilistica nazionale, ma in generale del made in Italy sui mercati di tutto il mondo. Condizioni di non semplicissima realizzazione.
L'accordo prevede, in sintesi, i seguenti elementi. Innanzitutto tre contraenti: il Gruppo IAI (Innovation in Auto Industry), che sarà una nuova sigla con cui familiarizzarsi, che appartiene alla famiglia dell'Ingegner Gian Mario Rossignolo; Pininfarina S.p.A.; Finpiemonte Partecipazioni.
Il contratto prevede l'impegno da parte del Gruppo Pininfarina a cedere al Gruppo Rossignolo un ramo d'azienda composto da: macchinari, impianti e accessori siti nello stabilimento di Grugliasco (quando parlo dello stabilimento di Grugliasco, mi riferisco a quel complesso di attività industriali che però non prevedono la cessione della Galleria del vento; mi limito, quindi, allo stabilimento) che sono strumentali all'attività di lastroferratura e verniciatura delle auto, ad eccezione di quelli specificatamente utilizzati per le attuali produzioni di Pininfarina, di cui vi dirò in seguito i rapporti contrattuali oggi in essere tra Pininfarina S.p.A. e i 900 dipendenti addetti alla produzione che passeranno al Gruppo Rossignolo.
Per la precisione, si tratta di 875 operai e 25 impiegati tecnici il fondo di Trattamento di Fine Rapporto (TFR) relativo ai dipendenti trasferiti, la cui provvista finanziaria sarà interamente trasferita al Gruppo Rossignolo alla data di esecuzione del contratto stesso un contratto di locazione per tutto lo stabilimento di Grugliasco, ad eccezione, come dicevo, della Galleria del vento, nonché i contratti di servizio e utenze relative all'immobile stesso.
È bene precisare - perché non è stato pubblicato sui mezzi stampa - che la cessione del ramo d'azienda non comprende i crediti e i debiti diversi da quello per il TFR dei dipendenti, e non comprende contratti diversi da quelli che vi ho indicato; né i contratti per le commesse in corso e le relative posizioni debitorie e creditorie Pininfarina S.p.A. o eventuali contenziosi in essere alla data di esecuzione dello stesso.
Il contratto prevede a favore di IAI (Gruppo Rossignolo) garanzie d'uso per ogni eventuale sopravvenienza passiva del ramo d'azienda trasferito nonché uno specifico impegno degli istituti finanziatori parte degli accordi del 31 dicembre 2008 e della Banca Fortis di consenso all'operazione e la dichiarazione di non agire nei confronti di IAI per eventuali debiti del ramo di azienda trasferito.
IAI stipulerà un contratto di subappalto, al costo, con Pininfarina per i locali, attrezzature e mezzi, impianti e risorse umane necessarie per la prestazione di servizi di lastroferratura e verniciatura per la continuazione fino al termine delle commesse produttive per i clienti Alfa Romeo (Fiat) e Ford. È inoltre prevista la stipula di un contratto di collaborazione inerente attività di stile e design del primo veicolo di produzione da parte del Gruppo Rossignolo. Se richiesto dal Gruppo Pininfarina, IAI stipulerà un contratto di servizio per la verniciatura, a condizioni di mercato, di durata pluriennale.
Contestualmente alla sottoscrizione del contratto con il Gruppo Rossignolo, e quale parte integrante dell'operazione, Pininfarina ha ricevuto da Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. una proposta di acquisto soggetta a perizia dell'intero immobile con l'esclusione della Galleria del Vento.
Alla data di esecuzione del contratto, l'immobile dovrà essere trasferito libero da ogni gravame ipotecario attualmente in favore della Banca Fortis, ed i proventi derivanti dalla cessione saranno destinati al finanziamento del TFR dei dipendenti.
La data di esecuzione degli atti di trasferimento è il 31 dicembre 2009, salvo differimento in caso di una delle seguenti condizioni sospensive: a) la stipula dell'atto definitivo di vendita dell'immobile da Pininfarina verso Finpiemonte con contestuale pagamento del prezzo pattuito e stipula conseguente del contratto di locazione b) l'espletamento nei termini di legge della procedura di consultazione sindacale di cui all'articolo 47 (l'articolo che regola la cessione nel ramo d'azienda) c) il consenso delle banche creditrici all'operazione e la dichiarazione delle stesse di non agire nei confronti dell'acquirente per eventuali debiti.
Punto 2. La proposta di acquisizione dell'immobile del sito industriale di Grugliasco. Il sito occupa una superficie complessiva di poco meno di 70 mila metri quadri, è collocato nel Comune di Grugliasco ed è adiacente all'area commerciale dell'Ipermercato Le Gru, ad una caserma militare immediatamente prospiciente e ad un complesso oggi adibito ad usi residenziali.
La proposta formulata da Finpiemonte è articolata in due parti: l'immediata messa a disposizione del Gruppo Rossignolo del sito industriale funzionante ed in buone condizioni d'uso e manutenzione. Tale contratto prevede la corresponsione di un canone di locazione per un arco temporale massimo di 6 anni rinnovabili e la valorizzazione della centrale termica di cogenerazione. Il contratto di locazione prevede un fitto annuo di 700 mila euro.
La seconda fase prevede la predisposizione di una variante urbanistica sul sito che al termine del contratto di locazione individui il cambio di destinazione d'uso da industriale in residenziale.
L'ambito territoriale oggetto della trasformazione rappresenta il primo processo di collegamento tra i complessi residenziali esistenti e gli insediamenti industriali che verranno dismessi.
Si ipotizza un complesso che sarà dotato di una serie di abitazioni a basso impatto ambientale, spazi comuni e numerosi servizi. I numeri finanziari dell'operazione sono i seguenti. Il totale dei costi dell'operazione vale 16.760.961 inclusi gli oneri urbanistici di manutenzione e di ICI più, ovviamente, il valore dell'acquisto che è pari a 15 milioni. Il totale dei ricavi che include i canoni di locazione, più la vendita al termine del contratto di 6 anni rinnovabile, pari a 22.459.000 gli oneri finanziari sono pari a 3 milioni di euro e l'utile netto è di 1.783,000. Se noi lo valutiamo al valore attuale dei flussi, questo produce un'operazione di rendimento del 3,5%.
Gli impegni finanziari. Il corrispettivo di cessione del ramo d'azienda, oggetto del contratto preliminare di compravendita tra Pininfarina e IAI, cioè il valore della cessione del ramo, è pari a due milioni di euro. La proposta di acquisto del sito industriale di Grugliasco, consegnata da Finpiemonte Partecipazione a Pininfarina S.p.A.
ammonta a 15 milioni di euro.
Ad integrazione dell'accordo, la Regione Piemonte sta lavorando con il Gruppo Pininfarina ad un'intesa per la produzione di miniflotte di autobus elettrici e con il Gruppo Rossignolo per sostenere una parte dell'investimento, in particolare quello relativo alla ricerca e sviluppo sui nuovi materiali.
Concludendo, ricordo che le premesse fondamentali da cui noi siamo partiti, anche in seguito alla comunicazione della semestrale del Gruppo Pininfarina S.p.A., erano fortemente motivate dalla tutela dell'occupazione locale. Ricordo che nell'operazione saranno coinvolti complessivamente 900 lavoratori che passeranno dal Gruppo Pininfarina al Gruppo Rossignolo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Approfitto della presenza dell'Assessore Bairati. Si tratta di una questione nota, ma vorremmo che vi fosse una comunicazione o, comunque un'informazione da parte della Giunta.
È noto che RTM, importante impresa sita nel canavese, per la precisione in Val Chiusella, intende spostare i propri stabilimenti nel Comune di Agliè. Tale decisione è stata assunta nel mese di luglio. RTM dal '63 lavora in quel di Vico. Fu un'idea nata dall'utilizzo di un fondo, sul quale intervenne Adriano Olivetti ma, al di là di quello che è nato, la sua peculiarità è sempre stata quella di essere stata una grande impresa in termini di capacità di ricerca, trasferimento tecnologico e produzione presente all'interno di un'area montana.
È vero che, teoricamente, il trasferimento ad Agliè non produrrebbe alcuna perdita di posti di lavoro diretti. Dico teoricamente perché, nella storia dei trasferimenti di impianti nell'area eporediese abbiamo visto come, per esempio, molti stabilimenti Olivetti, portati in pianura dove l'attenzione delle comunità locali a volte è venuta un po' meno, in realtà hanno prodotto un buon numero di perdita di posti di lavoro. Certamente, vi sarebbe un numero di perdita di posti di lavoro per l'indotto ma soprattutto, aspetto più importante, noi toglieremmo da un'area montana un'importante ditta che, per capacità e di ricerca e quant'altro rappresenta l'unica presenza di impresa all'interno di quella valle.
Riteniamo che vi sia la possibilità di mantenere RTM in Val Chiusella perché a ciò si era giunti nell'incontro che la proprietà ebbe con l'amministrazione. La proprietà utilizza, come l'Assessore sa bene, locali di proprietà dell'amministrazione di Vico, per cui riteniamo che sia possibile mantenere RTM all'interno della valle, comunque è auspicabile un intervento da parte della Regione per garantire questo. Vi sarebbero possibilità ulteriori. Noi non facciamo gli imprenditori, ma è evidente che RTM ha due specificità ben definite, da una parte la ricerca e dell'altra il trasferimento tecnologico e la produzione. Non so se sia possibile distinguere i due aspetti, quindi mantenerne una parte in valle e una parte in altri stabilimenti. Se, come dice la proprietà, il problema rispetto al luogo non è per la viabilità o quant'altro, ma per una capacità di metri quadri legati alla produzione, certamente sarebbe interessante che la Regione, qualora ciò non sia ancora avvenuto, intervenisse. Ricordo che il 18% del capitale sociale di RTM è di proprietà pubblica, il 15.5% era o è non so se quella transizione sia avvenuta o meno - della Provincia di Torino.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Vignale. Colleghi, per cortesia! L'invito è rivolto anche a collaboratori e a quanti presenti nella barcaccia: è veramente complicato capire cosa dice il Consigliere Vignale. Vale anche per i Direttori e funzionari del Consiglio... Diventa difficile!



VIGNALE Gian Luca

Se crede, posso iniziare daccapo: è una minaccia.



PRESIDENTE

No, la prego. Confidiamo nel suo buon cuore. Per spaventare l'Assessore Bairati ci vuole ben altro...!



VIGNALE Gian Luca

Concludendo, dicevo che il 18% del capitale è pubblico, una parte circa il 3% - divisa fra i molti Comuni della Valle e la Comunità Montana con percentuali dello 0,1%. Invece, una parte consistente di capitale pubblico, il 15,5%, era o è di proprietà della Provincia di Torino che nella propria delibera di trasferimento, ha individuato una serie di partecipate non più strategiche e ne ha previsto la cessione a Finpiemonte.
Non so se sia già, ma diverrà, di capitale di Finpiemonte Partecipazioni quindi oltre al ruolo che la Regione gioca per quanto gli è assegnato in termini di rapporto con le imprese, ha anche un aspetto di proprietà societaria perché una percentuale è diventata, o diverrà, di Finpiemonte Partecipazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Turigliatto; ne ha facoltà.



TURIGLIATTO Mariano

I numeri e le condizioni illustrate dall'Assessore Bairati sull'accordo sono tanti e, quindi, è difficile commentarli senza avere un testo scritto.
A tale proposito, se ci fosse una memoria mi farebbe piacere averne copia.
Credo, comunque, che si sia fatto un ottimo lavoro.
Personalmente ho captato - chiedo scusa se magari faccio riferimento a questioni che non stanno esattamente nei termini in cui le ho sentite impegni, questioni e tematiche che hanno molto a che fare con il cuore centrale dell'accordo che, ripeto, è un buon accordo, soprattutto se riuscirà, come pensiamo e come ci ha ancora ribadito l'Assessore, a tutelare adeguatamente l'occupazione, oltre che le conoscenze e la professionalità di un'azienda storica, anche dal punto di vista delle maestranze.
Questo è il tema della variante urbanistica per quanto riguarda la residenza.
Personalmente ritengo che sarebbe meglio, anche in momenti di difficoltà come questi, dove mi rendo conto che mettere in atto delle trattative è durissima, tenere separati questi aspetti. Diversamente istituiamo quasi una sorta di automatismo. Per questo motivo, sarebbe meglio che, in accordi che servono a convogliare risorse pubbliche variamente reperite verso forme di sostegno ad un'industria che qualche volta fa un po' di fatica - per tutte le ragioni che sappiamo - entri di tutto, inclusi i negoziati che attengono alla gestione del territorio.
Sono personalmente convinto che occorra una variante urbanistica in quella zona. Non sono contrario al fatto che ci sia, in un accordo generale, un accenno a questo, ma questa variante non può essere - questa come tutte le altre che si propongono per valorizzare terreni diversamente destinati fino ad oggi - una semplice merce di scambio. Si rischierebbe di sbracare. È molto facile che questo accada, perché proprio su quell'area la nostra Regione è già intervenuta con una proposta di variante presentata sostanzialmente bocciandola.
Mi raccomando, allora, che non entri dalla finestra ciò che la stessa Giunta regionale del Piemonte ha tenuto fuori dalla porta.
Fermo restando il fatto che un progetto di disegno complessivo dell'area va fatto, a maggior ragione se legato alla salvaguardia dell'occupazione - quindi porte aperte e canali più veloci possibili - non si può ottenere oggi, attraverso questo accordo, quello che non si è ottenuto in passato perché eccessivo, perché sproporzionato e perch contrario alle stesse norme previste dal piano regolatore del Comune di Grugliasco.


Argomento: Telecomunicazioni

Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 402 e delle proposte di legge n. 411, n. 442 e n. 431 "Interventi a sostegno dell'Informazione e della Comunicazione istituzionale via radio televisione, cinema e informatica" - relatore Buquicchio


PRESIDENTE

Nella seduta del 13 ottobre è stata svolta, da parte del Consigliere Buquicchio, la relazione.
Essendo terminata la discussione generale procediamo con l'esame dell'articolato e degli emendamenti ad esso proposti.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 1) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma I, si propone di aggiungere la parola "Piemonte" alla prima riga dopo "Regione" e prima di "nell'ambito".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale per dichiarazione di voto sull'emendamento n. 1; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

È ssolutamente uno stratagemma per poter intervenire, ma il Regolamento lo consente...
Ricordo che abbiamo interrotto i lavori del Consiglio di martedì scorso perché era stata presentata una serie di emendamenti, due dei quali avremmo dovuto analizzarli in sede di I Commissione. La I Commissione ha approvato l'emendamento relativo allo stanziamento di un migliaio di euro per il 2010 e per il 2011, ma non ha analizzato quello presentato dal sottoscritto e dai colleghi del Gruppo di AN-PdL, su richiesta del Vicepresidente della Giunta, al fine di verificare (ricordo quanto affermato dal Vicepresidente) se quanto previsto dall'emendamento da noi presentato, cioè un aumento della norma finanziaria relativamente al 2009, fosse possibile date le risorse disponibili da parte dell'Ente.
Siamo in attesa di una comunicazione. Per carità, da un punto di vista formale, la comunicazione può arrivare quando discuteremo della norma finanziaria, ma visto che c'è stato richiesto di ritirare l'emendamento vorremmo - se possibile - avere notizie. In caso contrario lo discuteremo in altro momento.
Sarebbe meglio.



PRESIDENTE

Colleghi, mi scusi collega Vignale, siamo oltre la decenza di un'Aula di un Consiglio regionale. I colleghi che hanno necessità di parlare di qualsiasi argomento lo facciano da un'altra parte, perché non si riesce proprio a sentire l'intervento del collega. Grazie. Continui pure collega Vignale.



VIGNALE Gianluca

Ritengo che una comunicazione in merito aiuterebbe la discussione: non lo dico in modo ostruzionistico. A noi è stato chiesto di ritirare un emendamento, che ovviamente ripresenteremo. Se interverrà una comunicazione in merito, "bene" - oltretutto ne abbiamo anche discusso in Commissione altrimenti, attenderemo la discussione dell'articolo in oggetto per verificare come si comporteranno la maggioranza e la Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Giovine:Articolo 1 comma 1 si propone di eliminare l'inciso ", nell'ambito delle proprie competenze in materia,".
Indìco la votazione sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio non approva Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 1, alla prima riga si propone di eliminare le parole "dell'articolo 12".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 1, si propone di eliminare la parola "regionale", posta dopo la parola "territorio".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 1, si propone di aggiungere le parole ", di sviluppo" tra le parole "qualificazione" ed "e", in conclusione della terza riga.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 6) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 1, si propone di eliminare la parola "regionali", posta dopo la parola "comunicazione".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 2, si propone di sostituire la parola "altresì" con la parola "inoltre".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 2, si propone di eliminare la parola "regionale", posta dopo la parola "Consiglio".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 2, si propone di sostituire le parole "nel quadro" con le parole "nel rispetto".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dal Consigliere Giovine: Articolo 1, comma 2, si propone di eliminare la frase ", con particolare riferimento alla legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10.
Il Consiglio non approva.
Prima di passare alla votazione sull'intero articolo 1, ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Il nostro voto sarà di astensione in merito all'articolo non certo per contrarietà al testo di legge, ma perch crediamo che sia necessario e importante dare risposte rispetto ad alcune prerogative che la legge (in particolar modo all'articolo 4 e poi sulla norma transitoria prevista dall'articolo 18) intende dare.
Su questo vi è stata una comunicazione, per carità, assolutamente legittima. È stato comunicato lo stanziamento di due milioni di euro sugli anni 2010 e 2011. Anche se non si inserivano, verosimilmente nell'allegato A della finanziaria del 2010 e del 2011, quei soldi ci sarebbero stati. Il dato di fatto è che, rispetto a una problematica che è cogente, non c'è un euro in più da destinare ai soggetti titolati o ai soggetti che in qualche modo rivendicano un sostegno maggiore, ma soprattutto non c'è un euro in più per far sì che decine e decine di migliaia di cittadini possano avere un servizio di comunicazione.
È evidente che su questo, per quanto ci riguarda, fintanto che rimane simile la situazione, noi ci asterremo, anche perché la Giunta legittimamente, per carità - ancora ieri non ha perso tempo per comunicare che la Regione interverrà in modo adeguato, importante e quant'altro relativamente agli interventi per il sostegno dall'analogico al digitale terrestre. Ebbene, la situazione non è cambiata rispetto a maggio, cioè quando la legge è stata licenziata, e non è cambiata rispetto all'altra settimana, quando sono stati previsti e stanziati i fondi per gli anni 2010 e 2011. Quindi per noi, a oggi, nulla cambia.
Esprimeremo un voto di astensione su questo articolo. Verosimilmente se nulla cambierà, lo esprimeremo anche sugli articoli successivi, salvo verificare che questo Consiglio - perché le leggi, fortunatamente, ancorch uno debba ascoltare il parere, le fa il Consiglio - non voglia fare una cosa che riteniamo sacrosanta: ridurre le spese di comunicazione istituzionale per garantire a molte decine di migliaia di cittadini di avere un servizio di comunicazione. Questo noi lo riteniamo sacrosanto.
Se poi si riterrà invece in qualche modo di garantire la comunicazione istituzionale, qualunque essa sia, a discapito di molte decine di migliaia di cittadini, questa è una scelta che legittimamente il centrosinistra ovviamente potrà fare.
Pertanto, su questo articolo, pur apprezzando le finalità, come abbiamo dimostrato anche nella discussione in Commissione, ci asterremo.
Presidente, devo inoltre avanzare una richiesta; poi, ovviamente spetterà a lei valutarla. Chiederei se vi fosse la possibilità, concluso il voto di questo articolo, di sospendere i lavori del Consiglio, perch vorremmo fare alcune valutazioni sul comportamento da tenere, con i colleghi di minoranza, rispetto alla legge.
Chiediamo, pertanto, una sospensione dei lavori, dopo la votazione dell'articolo 1.



PRESIDENTE

Collega Vignale, non ci sono problemi, però potremmo approfittare poiché manca più di mezz'ora alla fine dei lavori, e votare ancora alcuni articoli che non presentano emendamenti. Possiamo chiudere i lavori alle ore 12.45, sugli articoli assolutamente condivisi, e dopo una comunicazione della Giunta. Facciamo la sospensione alle ore 12.45 e riprendiamo i lavori nel pomeriggio.
Il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.


Argomento: Organizzazione turistica

Proposta di deliberazione n. 357 inerente a "Piano strategico regionale per il turismo"


PRESIDENTE

Colleghi, è giunta la richiesta di iscrivere all'o.d.g. la delibera di Giunta regionale n. 357, relativa al "Piano strategico regionale per il turismo e rapporto ambientale".
Se non ci sono problemi, essendo presente il numero di Consiglieri richiesto dal Regolamento, cioè 42, possiamo iscrivere il provvedimento.
Grazie, colleghi.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Telecomunicazioni

Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 402 e delle proposte di legge n. 411, n. 442 e n. 331, inerente a "Interventi a sostegno dell'Informazione e della Comunicazione Istituzionale via radio televisione, cinema e informatica" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del testo unificato, con la votazione dell'articolo 2.
ARTICOLO 2 Ha chiesto la parola il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente. Voglio segnalare una serie di anomalie. Io vengo da una provincia in cui, per un annetto, probabilmente non avremo problemi perché fino all'anno prossimo, nella zona di Novara, non ci sarà nessun segnale del digitale.
Nelle nostre zone, però, abbiamo preso contatti con buona parte delle tv private, che invece hanno serie difficoltà. Hanno difficoltà sulla questione dei ripetitori, tanto è vero che abbiamo presentato un emendamento alla legge finanziaria per aumentare questa dotazione da 500 mila euro a un milione di euro. Diversamente, corriamo il grosso rischio di lasciare oltre 100 mila persone (coloro che vivono nelle zone meno antropizzate, già disagiate perché situate al margine delle grosse arterie delle grandi città) nelle condizioni di vedere la RAI, Mediaset e null'altro.
È un appello che rivolgo al fine di poter stare vicino a queste persone, al territorio, affinché questa grossa invenzione che fu la televisione non lasci orfana delle tv private tutta questa gente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Boniperti. La questione è sollevata anche dal collega Toselli, che in questo momento non è presente. Giovedì, alle ore 9.30, in VI Commissione, ci sarà un'informativa nel merito, quindi sarà l'occasione per i Commissari ed i colleghi che non fanno parte della Commissione, ma sono interessati all'argomento, di avere un'informazione sul digitale terrestre, sui disguidi e problemi connessi.
Occorre anche riconoscere quanto di buono, a livello tecnologico, è il digitale terrestre: come tutte le grandi riforme, presenta problemi, ma anche aspetti positivi.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo scientifico "Peano" di Tortona (AL)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti del liceo scientifico "Peano", classe IV D, di Tortona. Fanno parte del progetto "Ragazzi in Aula"; la loro proposta riguarda il progetto scuola e lavoro verso i giovani, i ragazzi.
Stiamo trattando il disegno di legge della Giunta (la proposta di legge la presentano i Consiglieri, mentre il disegno di legge è presentato dalla Giunta) relativo a "Interventi a sostegno dell'Informazione e della Comunicazione Istituzionale via radio, televisione, cinema e informatica".
Abbiamo appena votato l'articolo 2.
Buona permanenza a Palazzo Lascaris e a Torino e buon rientro a Tortona.


Argomento: Telecomunicazioni

Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 402 e delle proposte di legge n. 411, n. 442 e n. 331, inerente a "Interventi a sostegno dell'Informazione e della Comunicazione Istituzionale via radio televisione, cinema e informatica" (seguito)


PRESIDENTE

Siamo giunti all'articolo 3 del testo unificato.
Il numero legale è 30.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
L'intero provvedimento consta di 17 articoli e fino all'articolo 16 non sono stati presentati emendamenti. Pertanto, se siamo d'accordo, prima della comunicazione da parte della Giunta regionale, potremmo effettuare la votazione fino all'articolo 16, mentre l'articolo 17, sul quale sono stati presentati due emendamenti dal collega Vignale e un subemendamento dalla Giunta regionale, potremmo esaminarlo in apertura della seduta pomeridiana altresì procederemo alla proclamazione delle nomine.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Vi ringrazio, quindi passiamo all'esame dell'articolo 4.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.


Argomento: Telecomunicazioni

Comunicazione dell'Assessore Bairati inerente a "Sistema di digitalizzazikone"


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

Grazie, Presidente.
Già stamani il Consigliere Toselli e, poi, il Consigliere Vignale, che non vedo in aula, hanno richiamato alcuni disagi che si sono creati nella distribuzione del segnale digitale a partire dal 24 settembre, data di avvio del processo, in particolare nelle province di Torino e Cuneo.
Si è fatto cenno ad un provvedimento che la Giunta intenderebbe adottare per risolvere questi disagi. Ora, occorre fare qualche precisazione in merito: i disagi riguardano particolarmente le zone montane, come è noto, per complessivamente un centinaio - sono qualcosa in più di 100 - di antenne dislocate nei territori montani. Rispetto a questo centinaio di impianti: 30 verranno coperti con dispositivi adatti a ricevere il segnale digitale dalla RAI; altri 32 verranno adattati e coperti, sempre dal concessionario, con fondi ad hoc destinati dal Ministero competente in materia; per quanto riguarda i restanti - è facile fare la differenza - 40 impianti - tenendo conto che l'adattamento di ogni impianto ha un costo di circa 10 mila euro - che coprono una fascia significativa di popolazione, in particolare della provincia di Cuneo, la Giunta ha deciso di intervenire per finanziare l'adeguamento con risorse regionali, anche se questo non era previsto negli accordi iniziali.
Quindi, la Giunta sta predisponendo un provvedimento in favore delle Comunità montane, che sono i soggetti che devono curare il processo di autorizzazione all'intervento sulle antenne, per un'entità complessiva di circa 400 mila euro, affinché risolvere il problema del disagio delle popolazioni che non riescono a ricevere il segnale del digitale, per le ragioni di cui vi ho detto. Pertanto, è un provvedimento di natura tampone ovviamente di carattere esclusivamente transitorio, cioè intende risolvere la situazione di disagio creatasi e qui si ferma la natura dell'intervento.
Esiste un secondo problema, a cui facevano riferimento sia il Consigliere Toselli questa mattina e sia il Consigliere Vignale nel suo intervento, che riguarda l'adeguamento tecnologico delle dotazioni delle emittenti regionali, per fare in modo che queste siano in grado di cogliere le opportunità date dal sistema del digitale terrestre. La stima complessiva prevista per tale adeguamento - parlo sempre di stime, abbiate pazienza, perché sono cifre che vanno precisate - è intorno ai 3 milioni-3 milioni e mezzo di euro. Il provvedimento è anche contraddistinto da una natura più strutturale, perché prevede un adeguamento tecnologico, ma comunque di carattere transitorio, perché deve mettere le emittenti nella condizione di lavorare su un nuovo standard tecnologico.
Superata questa fase di set up iniziale, il processo potrà avvenire in maniera corretta.
Anche su questa questione, verificando nelle pieghe del bilancio attuale e - aggiungo, questa era la natura della mia comunicazione alla Giunta di ieri - se, come è accaduto in altre regioni, in particolare in Campania e in Lazio, è possibile usare fondi strutturali di natura comunitaria per la transizione al digitale, nelle more di questi accertamenti, la Giunta sta predisponendo degli atti per fare in modo che sia la parte relativa all'antennistica e al segnale e sia la parte di adeguamento strutturale e tecnologico delle emittenti possano essere coperte da un intervento dell'Amministrazione regionale. Questo per mettere nelle stesse condizioni tutti i cittadini e tutti i territori, consentendo a tutti gli operatori di cogliere le opportunità date dalla nuova piattaforma.
Intendo precisare che si tratta di una mia comunicazione alla Giunta non è ancora un provvedimento esecutivo. Sicuramente, il primo provvedimento avrà tempi rapidi, mentre il secondo richiede qualche perfezionamento giuridico ulteriore, però, contiamo, nel giro di non molto tempo, di addivenire ad una soluzione in tal senso.
Pertanto, questi interventi, che vanno nella direzione richiesta dalla comunicazione dei Consiglieri Vignale e Toselli, non rientrano nella norma transitoria presentata nel disegno di legge.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bairati.
Ha chiesto di intervenire sulla comunicazione della Giunta regionale il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Non so se, in questo momento, l'Aula ha l'attenzione che merita questo tema.
Intervengo cogliendo l'occasione delle comunicazioni dell'Assessore Bairati, che, in qualche modo, disegnava una serie di interventi che naturalmente, tentano di sanare parte del problema annunciato in questa sede da altri colleghi Consiglieri, ma, in realtà, testimoniano una difficoltà più generale.
Chiedo scusa se intervengo adesso nello specifico, dopo le comunicazioni dell'Assessore Bairati, ma ho colto un'occasione.
Noi tutti, banalmente, non solo abbiamo potuto ascoltare le lamentazioni dei rappresentanti anche dell'emittenza locale, ho avuto personalmente modo di partecipare a conferenze stampa organizzate dal CORECOM, in cui ho ascoltato alcuni di questi elementi che riguardano il passaggio alla tecnologia digitale terrestre, ma ho anche potuto interloquire per dire che questo passaggio poteva avere, sì, una serie di elementi positivi.
Non sono qui a rivendicare un passatismo tecnologico, che naturalmente, nessuno rivendica, sarebbe stupido. Dico semplicemente che questo passaggio al digitale terrestre ha evidenziato tutta una serie di problemi. Adesso, la Giunta, in qualche modo, si fa carico di sanarne alcuni, ma moltissimi altri continuano ad essere sul tappeto, che riguardano, di volta in volta, anche soggetti che, magari, non hanno né la forza economica, ma anche contrattuale, che, per esempio, hanno gli emittenti privati. Mi riferiscono semplicemente ai singoli cittadini, a chi abita nelle valli, a chi magari è un anziano e in queste settimane non sapeva più che pesci pigliare.
Io non ricordo qui - ma potrei anche farlo - una serie di ragionamenti e di proposte che il mio Gruppo aveva fatto per tempo e che sono state più volte ripetute in Aula. Per esempio, penso al Consigliere Dalmasso che più volte aveva chiesto che ci fosse un ripensamento e che si potessero posticipare i termini del passaggio alla nuova tecnologia, ma non è stato fatto.
Sta di fatto, però, che una serie di problemi aperti continuano secondo me, a rimanere aperti e soprattutto colpiscono la parte più debole della nostra società. Ripeto, in queste settimane ne abbiamo viste un po' di tutti i colori: gli antennisti che non si trovavano, le persone che non riuscivano a capire che cosa stava succedendo al proprio televisore eccetera.
A questo punto, penso sia utile non soltanto tentare di correggere in corsa degli elementi che non vanno e credo che, da questo punto di vista la Giunta lo stia già facendo, ma secondo me bisogna fare due cose.
Anzitutto, capire in modo particolare come funziona la task force che, a livello regionale, si deve occupare di questo problema e che non sempre è all'altezza, soprattutto per quanto riguarda la capacità di seguire esattamente dappresso questi problemi: servirebbe un lavoro più intenso da questo punto di vista.
Secondo: in seguito al passaggio abbiamo avuto questi problemi, ma nel resto del Piemonte deve ancora avvenire il passaggio, quindi penso che dagli errori o dai problemi che sono sotto gli occhi di tutti occorra imparare e che quindi bisogna fare tesoro di alcune di quelle che sono state nostre proposte. Per esempio, si può usufruire di una disponibilità che in Piemonte esiste già, come le associazioni che possono avere dei momenti di formazione per i propri addetti, che poi possono essere inviati sul territorio per aiutare quelle persone che non ce la fanno come, per esempio, gli anziani. Bisogna capire, per esempio, rispetto agli antennisti e al loro lavoro, che cosa si può fare per attrezzare il prossimo passaggio, perché è del tutto evidente che per quanto riguarda questo aspetto abbiamo avuto delle difficoltà.
Le mie proposte sono chiare. Credo che sia necessario tornare a parlare di questo aspetto sia in Aula e forse anche in Commissione, perché questo cambio tecnologico, a differenza di altri avvenuti nel passato esclude la tecnologia precedente, nel senso la tecnologia digitale non ammette quella analogica e quindi se non si ha la possibilità, le capacità culturali o quelle economiche per affrontarle, semplicemente non si ha più l'accesso alle trasmissioni televisive.
Secondo me, al di là di tutto, questa è una limitazione persino sul terreno democratico, perché in qualche modo ci si costruisce la propria idea del mondo, delle cose che succedono sotto i propri occhi anche attraverso quello strumento.
Quindi, la richiesta che faccio alla Giunta e, in modo particolare all'Assessore Bairati (che sta seguendo questa vicenda forse più di altri) e anche la Presidente Bresso è di avere un'attenzione maggiore soprattutto per quello che accadrà in futuro.
Alcuni problemi li abbiamo avuti e sappiamo come è andata. Noi avevamo già detto per tempo che sarebbe andata così. Vediamo che almeno in futuro non vada più così.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con molta attenzione la comunicazione dell'Assessore Bairati e devo dire che è sicuramente apprezzabile l'interesse che va oltre i doveri e i ruoli istituzionali da parte della Giunta regionale di intervenire su questo problema che, laddove concretamente si è posto, ha già creato non poche difficoltà nei confronti delle popolazioni delle comunità locali.
Devo dire che è un elemento di sicuro interesse il modo con cui l'Assessore Bairati ha immaginato l'intervento da parte della Regione Piemonte, cioè quello di individuare come potenziali destinatari non soltanto le reti emittenti, ma anche il sistema delle Comunità montane, che già oggi è il sistema proprietario di gran parte dei ripetitori all'interno delle aree montane.
Tanto che annuncio che nel pomeriggio mi permetterò di presentare un subemendamento all'emendamento, che ha come prima firmataria la Presidente Bresso, laddove si intravvede destinatari di un intervento (2010/2011) nel passaggio al digitale terrestre come beneficiari di cui all'articolo 5, che sono le reti emettenti locali.
Penso che l'emendamento della Presidente Bresso possa e debba essere integrato individuando come potenziali beneficiari sia quelli previsti dall'articolo n. 5, sia il sistema dei poteri locali, perché questo è in grado di poter garantire anche politiche a livello territoriali. Ma va nella direzione che concretamente la Giunta regionale sta mettendo in campo rispetto a questa situazione.
Mi permetto di evidenziare due questioni: anzitutto, credo che sia ferma convinzione da parte della Giunta regionale che l'intervento importante che ha messo in campo per quelle province del Piemonte che hanno già operato il passaggio dal sistema analogico al sistema digitale terrestre è un intervento che analogamente sarà richiesto da parte delle altre realtà, perché ci sono altre realtà montane che vivranno nel momento del passaggio le stesse identiche preoccupazioni.
Sotto questo aspetto, mi permetto anche di consigliare e di richiamare l'attenzione dell'Assessore Bairati sull'ordine del giorno che abbiamo depositato insieme a molti colleghi della maggioranza che individua anche una possibile ed ulteriore strada per affrontare il tema dei diritti delle comunità locali di poter ricevere i segnali televisivi anche all'interno delle aree di montagna.
Mi permetto anche di evidenziare una piccola riserva: l'Assessore Bairati giustamente ha parlato di stime, ed è stato molto prudente sotto questo aspetto, ma io ho la sensazione che i costi e gli investimenti complessivi per quanto riguarda le emittenti locali nel passaggio dal sistema analogico al sistema digitale terrestre siano - e questo è un elemento di preoccupazione - molto superiori alle stime che sono state rappresentate dall'Assessore Bairati.
Da questo punto di vista, concludo riconfermando l'apprezzamento per l'impegno e per la tempestività con cui avete voluto affrontare questo tema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Condivido i giudizi del Consigliere Reschigna rispetto alla tempestività e alla precisione con cui la Giunta ha costruito questo intervento e annuncio che io sottoscriverò, se il collega Reschigna me lo permetterà, il subemendamento che lui ha annunciato di voler presentare nella giornata di oggi.
Anch'io credo che le risorse debbano essere destinate in larga parte alla rete dei poteri locali, alle nostre Comunità montane, ai Comuni che hanno più difficoltà a far fronte a questa crisi che ha creato il passaggio del sistema televisivo da analogico a digitale.
Credo che sia opportuno ragionare anche rispetto a realtà collinari e di territori non prevalentemente montani che in questi giorni stanno subendo la mancanza del segnale analogico e quindi hanno problemi grandissimi a far fronte alle richieste che arrivano da migliaia di cittadini che si trovano improvvisamente senza segnale o che si troveranno senza segnale.
Credo però che valga la pena tentare una riflessione anche su un altro tema che è quello...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Robotti.
Colleghi, per cortesia. Siamo all'ultimo intervento e poi sospendiamo la seduta.



(Commenti del Consigliere Scanderebech fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega Scanderebech, a prendere nota delle richieste di intervento oltre al Presidente di turno (che può anche distrarsi, può succedere), ci sono anche i funzionari.
Non lo abbiamo visto in tre. Sa che sono sempre molto attendo alle sue richieste.



(Commenti del Consigliere Scanderebech fuori microfono)



PRESIDENTE

Non ho dubbi su quello.
Prego, collega Roboti.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.



(Commenti del Consigliere Scanderebech fuori microfono)



ROBOTTI Luca

Lasciamo parlare il collega Scanderebech, se no si innervosisce troppo!



PRESIDENTE

Non sia mai!



ROBOTTI Luca

Diamogli una garanzia che parlerà!



PRESIDENTE

Almeno qua può parlare! Prego.



ROBOTTI Luca

Nel suo partito non si sa...
Credo che sia importante tentare una riflessione anche sulla qualità del servizio televisivo.
Noi stiamo mettendo in campo una quantità importante di denari pubblici; denari pubblici che, ancora una volta, sono indirizzati ad un sistema televisivo privato che non è sempre all'altezza in termini di proposta culturale, informativa ed educativa rispetto al tessuto sociale della nostra Regione.
Personalmente, continuo a nutrire grandi dubbi sul fatto che finanziare e sostenere in tal modo il sistema delle televisioni private piemontesi sia una cosa utile. Mi rendo conto che ci sono lavoratori e imprese che rischiano di subire la crisi del passaggio dall'analogico al digitale, con la possibile chiusura del proprio piano industriale, e che sia necessario, quindi, intervenire in qualche modo.
Sarebbe opportuno però - lo propongo come consiglio alla Giunta - che questo intervento fosse accompagnato anche da un punto di verifica rispetto a ciò che oggi la rete delle televisioni private commerciali piemontesi offre ai cittadini di questa Regione, che sempre di più è pubblicità, programmi di intrattenimento di bassissima qualità e programmi informativi che riguardano, sostanzialmente, solo pochi soggetti che hanno il privilegio di poter accedere al sistema delle comunicazioni. Io sono uno di quelli, perché vengo spesso chiamato dalle televisioni private, per cui non sono fra coloro si lamentano perché non possono accedervi.
Mi rendo conto, però, che la proposta complessiva che viene offerta dal panorama delle TV private piemontesi è di bassissimo livello.
Noi diamo una mano a queste imprese a ristare in piedi, ma chiediamo alle stesse di fare uno sforzo più grande di quello che hanno compiuto sino ad oggi per avanzare una proposta informativa e culturale un po' più dignitosa di quella che offrono e che hanno offerto in questi anni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Robotti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Io non mi sono prenotato prima - lei ha ragione! - perché non avevo ancora ascoltato gli interventi che mi hanno preceduto.



PRESIDENTE

E dove non potè l'Assessore Bairati, riuscì il collega Robotti!



SCANDEREBECH Deodato

Non avendo ascoltato gli interventi precedenti, non potevo intervenire.
Adesso che l'ho fatto, non ho capito più niente. Perché dico questo? Caro collega Robotti - apriamo innanzitutto una parentesi prima di parlare del digitale terrestre - nell'UDC non conto niente, stai tranquillo! Non ci sono problemi.
Anche lei, Presidente, stia tranquillo, perché non ci sarà la mia voce! Non ci saranno riunioni segrete con la Presidente da parte de sottoscritto. Non ci sono problemi da questo punto di vista, state tranquilli!



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Se vuole, quando vuole! Anche non segrete!



SCANDEREBECH Deodato

Le mie riunioni saranno pubbliche! Quando parlerò, lo farò in modo politico, per cui non ci saranno problemi.
Però vi devo dare atto che non conto niente. Non ho alcun problema ad ammetterlo, quindi state tranquilli!



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Consigliere Scanderebech, anche non segrete le riunioni!



PRESIDENTE

Collega Scanderebech, lei non si riunisce, ma l'UDC potrebbe farlo!



SCANDEREBECH Deodato

Come ripeto, le vostre affermazioni non mi toccano! Non dicono niente di nuovo, né ai media, né alla comunicazione.
Coi fatti e coi numeri lo dimostreremo nel momento opportuno.
Aspettiamo gli eventi.
Ritorniamo alla questione relativa al digitale terrestre. Perché ho chiesto di intervenire? Perché su La Stampa ho letto che il Vicepresidente Placido ha presentato - peraltro non so dove - un emendamento di 1.200.000 euro per finanziarie le emittenti private.
Per la verità, non ho capito dove ha presentato questo emendamento, dal momento che andrebbe depositato: collega Placido, se hai questo emendamento, tiralo fuori e presentalo, perché questo è il momento giusto.
Ho letto, inoltre, che vi è un altro emendamento, presentato dalla Presidente, che ha illustrato oggi l'Assessore Bairati. Condivido in pieno il fatto di non capire il motivo per cui siamo arrivati in questo momento disastroso, posto che siamo un Ente programmatore, oltre che gestore, di quelle che sono le nostre attività territoriali. Capisco che non sia di competenza regionale, però mi chiedo perché siamo arrivati a questo punto.
Poi è venuto fuori un terzo emendamento del collega Reschigna. Si parla, allora, di tre emendamenti: uno della Presidente Bresso, uno del collega Reschigna e uno del Vicepresidente Placido. Di tutto questo, in qualità di utente finale più che Consigliere regionale...
Questa sera, Assessore Bairati, avrei dovuto essere ospite di una televisione (piccola o grande non lo so), ma ho ricevuto una telefonata in cui mi dicevano: "Non puoi venire, perché da oggi non verrà più in televisione nessun Consigliere regionale". Questo è un fatto grave! È un fatto grave, è chiaro? Me lo conferma anche il collega dei Comunista Italiani, che è un amico.
Dobbiamo affrettare questa situazione.
Assessore Bairati, nell'illustrare il provvedimento ha precisato che i 400.000 euro per mettere a norma le Comunità Montane sugli impianti partiranno subito. Mi chiedo, però, che cosa si potrà fare con questi 400.000 euro: saranno sufficienti? A mio avviso, non basteranno. Mi sembra che siano troppo pochi 400.000 euro per mettere a posto tutti gli impianti delle Comunità Montane.
Ma ritorniamo, invece, ai 2 milioni e mezzo - se ho ben compreso per l'ammodernamento tecnologico di tutte le televisioni private: ho capito bene?



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni (fuori microfono)

Sì.



SCANDEREBECH Deodato

Non sappiamo, però, dove andare a prendere questi 2 milioni e mezzo dal momento che non sono previsti a bilancio: si è parlato di attingerli dai fondi strutturali europei, però bisogna ancora verificarne la fattibilità, per cui occorre ancora un po' di tempo.
Io non faccio testo. Ieri sera, per esempio, a casa mia si vedeva su RAI-Tre Telelombardia, quindi ci sono problemi molto più complessi del passaggio dall'analogico al digitale.
E proprio perché esistono dei problemi molto più complessi, sarebbe opportuno, a mio avviso, convocare un tavolo urgente. Naturalmente non tocca a me farlo, ma a lei, Presidente: guardate che il problema della comunicazione sta procurando un disagio enorme su tutta la Regione Piemonte.
A mio avviso, oltre a fare quello che state facendo oggi, sarebbe opportuno convocare un tavolo urgente e capire qual è la soluzione migliore per cercare di risolvere il problema. Io non credo che la cifra di 1.200.000 euro prevista dall'emendamento del Vicepresidente Placido possa risolvere il problema. Non credo che i 2 milioni e mezzo previsti - se li troverete - possano risolvere il problema. Non credo che 400.000 euro possano risolvere il problema.
Il problema è molto molto più complesso. Se vogliamo risolverlo dovete farvi dare tutte le indicazioni tecniche che purtroppo non spettano a noi politici. In questa circostanza, sia ben chiaro che non sto puntando il dito contro la Presidente o contro l'Assessore Bairati. Come ripeto, ci sono dei problemi tecnici che vanno al di là di quei "quattro soldi" per questo progetto molto più delicato e importante.
Non è un problema di soldi: occorre capire prima che cosa bisogna fare. Così come state procedendo, secondo me il problema non si risolverà.
Come Consigliere regionale - anche se non ho voce in capitolo nel mio partito - vi consiglio di informarvi sufficientemente e in modo adeguato per poter risolvere il problema.
Per farlo, occorre che qualcuno vi spieghi bene qual è il problema.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Scanderebech.
Per quanto mi risulta, non ci sono azioni contro i Consiglieri regionali da parte delle emittenti, perché molti di noi in questi giorni hanno partecipato a dibattiti televisivi.
Per quanto riguarda l'emendamento, è stato presentato dalla Presidente Bresso, al quale hanno apposto la firma altri 11 Consiglieri regionali. Mi spiace che non sia presente il Consigliere Burzi, ma i giornali bisogna sempre prenderli con beneficio di inventario.
Non ci sono più interventi sulle comunicazioni della Giunta.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Bellion ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



BELLION Marco

Nella scorsa seduta abbiamo inserito due ordini del giorno, ampiamente condivisi dal Consiglio. Credo che, a conclusione di questa mattinata potrebbero essere votati proprio perché la condivisione su entrambi era stata espressa la scorsa settimana. Il primo riguarda "Riforma delle Comunità Montane" ed è stato presentato, trasversalmente, da diversi Consiglieri; il secondo ordine del giorno è relativo a "Solidarietà alle vittime delle aggressioni omofobe" che, tra l'altro, in questa settimana sono continuate tutti i giorni.



PRESIDENTE

Consiglieri, c'è la richiesta del Consigliere Bellion di un'inversione di punti all'odg. Il Consigliere chiede di invertire il punto 16) all'od.g. con il punto 17) all'o.d.g.
Ricordo che l'ordine del giorno relativo a "Solidarietà alle vittime delle aggressioni omofobe" era già stato posto in votazione la scorsa settimana, ma è mancato il numero legale.
Consiglieri, al di là dell'unanimità dell'aula, non so se c'è il numero legale. Il rischio è che entrambi questi ordini del giorno siano posti in votazione e manchi il numero legale. Se siamo d'accordo possiamo effettuare la votazione nella seduta pomeridiana, subito dopo la conclusione della legge sull'informazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Volevo rammentare ai colleghi che, in realtà, uno dei due ordini del giorno di cui il Consigliere Bellion ha fatto menzione, era già stato votato la scorsa settimana, ma era mancato il numero legale (mi riferisco a quello sull'omofobia). Non vedo perché, anche a nome del Regolamento, non si possa riprendere, anche ad inizio seduta, con la votazione di questo ordine del giorno.
Sull'altro ordine del giorno volevo ricordare che il sottoscritto anche a nome dei Consiglieri de La Lega, aveva fatto richiesta di discuterlo. Nessun problema che si affronti nel pomeriggio l'ordine del giorno sulle Comunità Montana, purché ci sia l'in tesa che ognuno ha il diritto ad intervenire e commentare.



PRESIDENTE

Poiché mi sembra che ci sia una condivisione su entrambi i provvedimenti, nel pomeriggio, votato l'ultimo articolo della legge, si passa a votare i due ordini del giorno.
Mi sembra che su questo ci sia condivisione e i numeri. Il Consiglio è convocato alle 14.30 La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.08)



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