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Dettaglio seduta n.499 del 13/10/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 10.01 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.35)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Bellion, Botta Buquicchio, Chieppa, Comella, Gariglio, Laus, Lepri, Moriconi, Pizzale Rabino, Robotti e Spinosa.


Argomento: Gruppi consiliari

b) Variazione composizione Gruppi consiliari - Adesione del Consigliere Laus al PD


PRESIDENTE

Comunico che nella seduta del 7 ottobre 2009 l'Ufficio di Presidenza ha preso atto che il Consigliere Mauro Laus ha aderito al Gruppo Partito Democratico a far data al 1° ottobre 2009.


Argomento: Elezioni - Ineleggibilita' - Incompatibilita'

c) Deliberazione del Consiglio dei Ministri


PRESIDENTE

Informo che il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 2 ottobre 2009 e deliberato la loro impugnativa per le seguenti leggi regionali: Legge regionale n. 21 del 29/7/2009, "Disposizioni in materia di presentazione delle liste per le elezioni regionali"; Legge regionale n. 22 del 6/8/2009, "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria dell'anno 2009".


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

d) Costituzione in giudizio a difesa dell'Ente


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Giunta regionale con nota del 7/10/2009 ha comunicato che è stato proposto ricorso avanti al TAR Piemonte dal Comune di Leinì per l'annullamento, previa sospensione della deliberazione del Consiglio regionale n. 271/34222 del 29 settembre 2009, con la quale viene indetto un referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano e del DPGR di indizione del referendum n. 93 del 21 settembre 2009.
L'Ufficio di Presidenza nella seduta dell'8 ottobre 2009 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio a difesa dell'Ente.


Argomento: Bilanci preventivi

e) Variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 5 ottobre 2009 ha trasmesso, in ottemperanza al comma 7 dell'art. 24 della l.r. 7/2009, "Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte", n. 2 deliberazioni del 14/9/2009 e n. 2 deliberazioni del 28/9/2009.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'Onorevole Luigi Giugni, deceduto il 4 ottobre 2009


PRESIDENTE

Domenica 4 ottobre a Roma, al termine di una lunga malattia, all'età di 82 anni è scomparso il professor Luigi Giugni, meglio conosciuto con il diminutivo di Gino.
Laureato in Giurisprudenza, esercita la professione di avvocato e insegna diritto del lavoro all'Università di Bari, alla Sapienza di Roma e alla Luiss Guido Carli.
Nel 1969 è a capo della Commissione nazionale incaricata di redigere il testo dello Statuto dei lavoratori, di cui è considerato il padre.
Nel maggio 1983 a Roma viene gambizzato dalle Brigate Rosse; nello stesso anno viene eletto senatore nelle liste del PSI e Presidente della Commissione per il lavoro e la sicurezza sociale e componente della Commissione parlamentare inquirente sulla Loggia Massonica P2.
Al termine delle elezioni politiche del 1987 conferma sia il seggio a Palazzo Madama sia la Presidenza della Commissione Lavoro.
Dal 1993 al 1994 è Presidente del PSI e nello stesso arco di tempo diviene Ministro del Governo Ciampi; dopo l'inchiesta "Mani Pulite" e il disfacimento del PSI aderisce ai Socialisti Italiani di Enrico Boselli e alle elezioni politiche del 1994 viene eletto Deputato tra le file dei progressisti.
Nel 2005 prende la tessera dei Socialisti Democratici italiani insieme a Mario Nesi e in seguito aderisce al Partito Democratico.
A nome del Consiglio regionale, desidero esprimere ai familiari i sentimenti di intensa partecipazione al loro lutto.
Propongo quindi di osservare un minuto di silenzio in memoria del professor Gino Giugni.



(I presenti, in piedi osservano un minuto di silenzio)


Argomento:

Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che in data odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 29 e 30 settembre 2009 e del 6 ottobre 2009.
Verranno posti in votazione la prossima seduta consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Vicepresidente Cotto in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Approfitto della presenza in aula della Presidente Bresso per chiedere un'informazione sulle cosiddette sezioni primavera.
Leggo dal giornale delle Regioni: "Scuola: botta e risposta tra Gelmini ed Errani". E in una dichiarazione il Presidente Errani dice: "Noi siamo pronti, così come eravamo pronti da diverse settimane a dare il nostro parere sulle sezioni primavera".
Credo che tutti noi sappiamo bene cosa sono le sezioni primavera. Io ho ricevuto diverse lettere da parte di responsabili di scuole materne e di asili nido che dicono che a fare le spese di tutto questo problema istituzionale potrebbero essere le sezioni primavera, un vero paradosso se consideriamo che si tratta di un servizio apprezzato dalle famiglie, voluto dal centrosinistra, confermato dal centrodestra e promesso alle famiglie stesse al momento dell'iscrizione. Eppure, a pochi giorni dall'inizio delle elezioni, non c'è certezza.
Vorrei chiedere alla Presidente Bresso di dare una certezza ai tanti genitori, ai tanti operatori ed ai tanti amministratori delle sezioni primavera.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Visto che abbiamo in Aula la Presidente, l'Assessore Bairati e l'Assessore al lavoro Migliasso, volevo fare presente quanto succede alla fabbricazione di nucleari di Bosco Marengo.
Un'attività propriamente nucleare è passata alla Sogin, mentre una serie di attività non nucleari, cioè di ricerca nel campo delle celle a combustibile, a idrogeno e anche nel campo del solare è rimasta a questa società che da FN si è trasformata in nuove tecnologie avanzate, NTA. È del gruppo ENEA, perché l'azionista al 99% è l'ENEA.
Quindi, la questione si inquadra nelle situazioni che ci sono anche a Saluggia, nate dalla suddivisione di attività tra ENEA e Sogin, però adesso abbiamo una situazione di crisi e ci sono difficoltà per pagare gli stipendi, ma addirittura la Sogin non darebbe più alloggio negli immobili a FN. Per cui hanno avuto un'ingiunzione di abbandonare i locali.
Ci sono 15 persone, peraltro i più giovani e laureati che provengono da Politecnici ed Università, che avevano avviato attività di ricerca. Quelli della Sogin comunque, se non lavorano lì, lavoreranno a Trino e a Saluggia.
Per quanto riguarda invece questa condizione, se non c'è una convocazione da parte della Regione - probabilmente la sede locale non l'ha ancora chiesta perché nelle vertenze c'è sempre la Provincia che fa da intermediario - è veramente una situazione paradossale, e per fortuna l'area è stata svuotata quasi del tutto dal punto di vista nucleare.
Potrebbe essere un'attività alternativa, ma adesso rischia di saltare tutto perché ci sono problemi di liti sugli immobili.
L'Assessore Bairati conosce bene la questione della FN di Bosco Marengo. Chiedo una comunicazione - questo è l'incipit del mio intervento in Aula - ma soprattutto una convocazione delle parti, Sogin e FN, per trovare una soluzione, perché Sogin sta sfrattando FN, che utilizza dei capannoni peraltro vuoti, quindi una bega tra Enti pubblici nazionali rischia di creare un danno al territorio, perché questa attività, che era stata reimpostata anche a seguito di colloqui con l'Assessore Bairati e di programmi che sono stati realizzati, rischia di finire male.
È un'emergenza; ho colto l'occasione in aula per rendere nota questa situazione, confidando in un'iniziativa.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera.
La parola al Consigliere Clement, sull'ordine dei lavori.



CLEMENT Gian Piero

Credo che tutti voi riceviate o leggiate, tutti i giorni, lamentele molto forti sulla vicenda del digitale terrestre. Non sto a ripetere quanto il nostro Gruppo aveva espresso oltre sei mesi fa, quindi le criticità dell'applicazione di questa nuova strumentazione per le TV, le criticità che vanno a colpire soprattutto, come spesso succede, le situazioni più deboli, quindi grandi criticità nelle zone di montagna, ma grandi criticità anche in città, soprattutto nella fascia di popolazione anziana, con esigenze di programmazione continua e con il fatto che alcuni canali si vedono in alcune zone e in altre no.
Ho letto con piacere che la Presidente Bresso aveva posto, anche con una certa forza, la questione nei giorni immediatamente successivi all'inizio dello switch off. Di lì in poi non abbiamo più avuto riscontri e sarei grato se la Presidente ci potesse aggiornare, anche sinteticamente sulla situazione.
Inoltre, capisco le preoccupazioni - ma non lo dico con alcuna polemica della Consigliera Cotto sulle sezioni primavera; sezioni primavera che sono state salutate con entusiasmo da parte di qualcuno e con preoccupazione da parte di altri, come il sottoscritto e il nostro Gruppo.
Voglio solo ricordare a tutta l'Aula che, non più tardi di 15 giorni fa, l'Assessore all'istruzione, Pentenero ci ha fornito i dati sulla situazione della scuola piemontese. Sono circa mille i bambini che stanno aspettando non le sezioni primavera, ma di poter riscuotere il loro diritto a frequentare la scuola materna; sono 53 le sezioni di scuola materna richieste e non concesse, non perché non ci siano i numeri o i locali, ma perché sulla scuola italiana si è abbattuto il tornado Gelmini. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Sono lieto che presieda lei, (che è anche Presidente della Consulta Regionale dei Giovani), i lavori del Consiglio.
Intervengo per chiedere che si svolga in aula, quando si ritiene, ma non troppo in là nel tempo, una comunicazione sull'Anno dei Giovani.
L'abbiamo già richiesta in Commissione e abbiamo appurato l'altro giorno nella Consulta giovanile - il Presidente Placido presiedeva, quindi pu testimoniare - che gran parte dell'Assessorato non c'è alcuna comunicazione in materia.
Gli stessi Vicepresidenti della Consulta Regionale dei Giovani (Presidenti - Vicari rigorosamente bipartisan, come piace a me), non erano informati su nulla rispetto all'andamento dei lavori.
Pertanto, da una parte, faccio questa sollecitazione, visto che l'Anno dei Giovani è il 2010 e non il 2012 e visto che per il mio calendario, non quello Maya, ma quello cristiano, siamo ad ottobre 2009, inizio a preoccuparmi.
Seconda questione: mi pare che la Consulta regionale dei Giovani abbia espresso una preoccupazione riguardo al fatto che in questi cinque anni non è andata avanti la legge sui giovani (a dire la verità c'era l'esigenza anche prima, però è stata più sentita in questi ultimi cinque anni).
Infine, un commento relativamente alla presenza dei Consiglieri Regionali designati dai Gruppi. Devo dare atto che la Consulta regionale dei Giovani lavora molto bene, così come l'Ufficio di Presidenza, in tutte le sue componenti. La Consulta, quindi, va molto bene le forze politiche (tre-quattro Consiglieri), partecipano però in maniera assolutamente insufficiente! I colleghi Bossuto e Dalmasso, così come la Consigliera Pozzi partecipano, sovente però ritengo che i lavori della Consulta meritino un' attenzione anche dagli altri Consiglieri.
Io, quando ero Assessore, partecipavo sempre alla Consulta dei Giovani non è mai simpatico dirlo, però l'Assessore attuale, forse a causa di altri impegni, non riesce mai a venire, ma non ne faccio una questione. Chiedo almeno che i Consiglieri delegati, quelli indicati dai Gruppi, siano presenti.
Se ho detto cose inesatte, il Presidente Placido può correggermi altrimenti confermo la richiesta di questa comunicazione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo. Ha detto cose assolutamente condivisibili altrimenti dovrei dire qualcosa che farebbe piacere al Consigliere Burzi invece ha detto cose completamente condivisibili.
Approfitto per informare l'Aula che, oltre all'Anno Europeo dei Giovani, la Consulta regionale dei Giovani si è candidata, e dovrebbe avvenire a fine 2010, a far sì che a Torino ci sia l'Assemblea annuale della Rete dei giovani delle Regioni d'Europa. In questo mese di ottobre la delegazione della Consulta dei Giovani parteciperà, a Marsiglia all'incontro delle Regioni dell'arco alpino del gruppo di Regioni del quale è Presidente la Presidente Bresso.
Approfitto per dare un'ulteriore informazione: è stato richiesto un incontro con i Gruppi consiliari - e confido che la Giunta ritenga opportuno di essere presente - dal gruppo spontaneo delle piccole e medie imprese, "Imprese che resistono", che sono agli onori della cronaca di questi giorni, per un'azione di alcuni imprenditori volta a sollevare il problema delle difficoltà delle piccole e medie imprese.
Pertanto, se l'Aula condivide, alle ore 12.30 termineranno i lavori del Consiglio regionale e ci sarà un incontro in Sala Viglione con una delegazione di "Imprese che resistono". Naturalmente i Capigruppo e i Consiglieri che ritengono di partecipare a questo incontro, lo possono fare.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

È una piccola banalità, più che altro un invito per vedere se è possibile realizzare una proposta. Ieri ho assistito alla consegna ai Gruppi dei Bollettini Ufficiali Regionali. Si tratta di un volume di carta decisamente notevole e, tra l'altro, non so se tutti lo leggano con attenzione, come si dovrebbe fare, a partire da me. Pertanto, chiedo se è possibile arrivare, Presidente, ad una consegna non cartacea di questo Bollettino, trasmettendolo ai Consiglieri con una mail o un allegato. Si tratta di molta carta, in gran parte sprecata e non letta.
Chiedo, pertanto, alla Presidenza si è possibile cambiare e metodo e magari evitare la consegna di questi Bollettini. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bossuto. In questo caso, la Giunta regionale è già intervenuta in questa direzione: difatti, il Bollettino cosiddetto BUR non viene più stampato. Prima c'era un numero di copie notevole; questa è una edizione particolare, perché contiene il Regolamento del Consiglio e, di conseguenza, è opportuno che rimanga anche solidamente nelle mani di chi è interessato.
La stampa del Bollettino è ridotta a un numero di copie minimo rispetto al passato; il resto avviene on-line, tranne in casi come questo, che si è notato perché il volume del supplemento era consistente (normalmente è un supplemento sottilissimo). Quindi, su questo la Giunta si è già adoperata.
Noi stessi, come sapete, siamo in una fase avanzata per dotare tutti i Consiglieri di un display-computer per eliminare tutto il cartaceo di proposte di legge, emendamenti e quant'altro. Lavori in corso: stiamo lavorando per voi.
Ha chiesto la parola la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Intervengo solo per evitare di non dare alcuna risposta alla Consigliera Cotto e naturalmente riferirò la questione all'Assessore Pentenero, che oggi è a Roma per un'ennesima trattativa. Personalmente non sono in grado di fornire un riscontro preciso, ma chiederò all'Assessore di darle una risposta o in aula o per iscritto, in modo che lei sia tenuta al corrente.


Argomento: Linee elettriche

Interrogazione n. 2844 del Consigliere Caramella, inerente a "Guasti linee telefoniche ed elettriche nella Provincia di Novara"


PRESIDENTE

Passiamo ora al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze".
Esaminiamo l'interrogazione n. 2844, presentata dal Consigliere Caramella.
La parola all'Assessore Bairati per la risposta.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

L'interrogazione in oggetto si riferisce a un guasto occorso alle linee telefoniche nella città di Orta San Giulio. Si è trattato di incidenti e cattivi funzionamenti derivanti da fortissime piogge con trombe d'aria e grandine.
Stiamo parlando di prima dell'estate. Ovviamente, l'interruzione sulle linee aveva provocato in quel periodo forti disagi, essendo - com'è noto Orta città turistica. Il Consigliere Caramella mi rivolgeva domanda per sapere quali erano stati gli interventi tecnici di ripristino dei guasti stessi.
Allora, la domanda è stata ovviamente girata al soggetto gestore: trattasi dell'ENEL. Questa ha motivato il guasto e la conseguente interruzione del servizio a causa dei danni alle batterie tampone, cioè a quelle pile che consentono anche nei momenti di interruzione dell'energia elettrica di funzionare (meccanismo di compensazione).
Il guasto ha colpito le batterie tampone che alimentavano l'apparato stradale che, a sua volta, forniva il servizio telefonico; in altre parole le batterie servivano i fili che, nei tracciati stradali, portavano il servizio telefonico in caso di assenza della rete ENEL.
Leggo tecnicamente la risposta fornitaci dal responsabile dell'area dottor Marco Rosa: "Gentile Assessore, con riferimento alla vostra del 17/07/2009, consapevoli e rammaricati per il disagio subito in particolare dalla città di Orta, le comunichiamo che le interruzioni della fornitura di energia elettrica segnalateci sono riconducibili a cause non imputabili alla nostra azienda, ma nello specifico agli eventi atmosferici di particolare intensità, in relazione ai quali l'ENEL ha operato con il massimo impegno. Assicuriamo comunque che l'impegno da parte dell'ENEL per il miglioramento della qualità tecnica della distribuzione dell'energia elettrica con adeguamenti e perfezionamenti tecnologici è stata regolata dalla delibera n. 333/2007 dell'Authority per l'energia nazionale". Vengono inoltre indicati i riferimenti.
In questo caso, il Direttore De Giorgio del Settore ambiente ed energia interpreta la risposta: "Con riferimento all'atto ispettivo in oggetto, si comunica che la Direzione ha provveduto a chiedere notizia alla Direzione generale dell'ENEL. La nota che io le allego trasmette le spiegazioni per le quali è stato garantito l'impegno da parte di ENEL per il miglioramento della qualità tecnica della distribuzione di energia".
Inoltre, viene precisato che "la zona ENEL di Novara (Orta) ha già avviato un piano di manutenzione straordinaria, mirato all'area interessata per intervenire sui disservizi verificatisi a seguito dell'eccezionale evento atmosferico che ha avuto luogo nella prima settimana del mese di luglio". In altri termini, si tratta di un piano per la sostituzione e il potenziamento delle batterie tampone, che sono l'apparto che consente di mantenere i servizi anche in caso di gravi eventi atmosferici di interruzione delle linee.
Sono allegate sia la lettera del dottor De Giorgio sia la richiesta di quesito che noi abbiamo presentato all'ENEL sia la lettera protocollata dell'azienda stessa.
In definitiva, il danno è stato ripristinato ed era dovuto a quella causa tecnica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Caramella.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Ringrazio anche l'Assessore per la risposta.
Vede, Assessore, non ho nessuna intenzione di fare polemica sulla risposta, anche perché mi rendo conto che lei ha provveduto a informarsi dei fatti.
La questione è un po' sempre la solita: l'ente gestore, in questo caso dell'energia elettrica - ma io devo ricondurre il problema anche all'ente gestore delle linee telefoniche - non si preoccupa mai di andare realmente a verificare quali sono i problemi.
In questo caso, le hanno riferito che il problema è stato causato da fortissime piogge, da bufere e da tutto quello che ne segue. Nella realtà quella zona è colpita regolarmente, anche in seguito a piccolissime piogge di lieve entità, da questo tipo di fenomeno, ovvero linee telefoniche che assolutamente non funzionano.
Io non so a chi mi devo rivolgere in qualità di Consigliere regionale nel senso che, di fatto, il discorso riguarda penso più la Telecom dell'ENEL. L'ENEL probabilmente avrà questo problema delle batterie tampone, saranno vecchie, obsolete, non eserciteranno la loro funzione però di fatto il problema è della Telecom. Ogni volta che c'è una piccolissima pioggia - evidentemente il discorso va al di là delle batterie tampone dell'ENEL - si paralizza tutto il servizio, a prescindere dal fatto che la zona non è servita dalla linea ADSL e quindi gli utenti e tutti coloro che sono abbonati a Telecom devono provvedere in altro modo ad avere i collegamenti internet.
Devo dire che si tratta di un problema davvero grave perché, a prescindere dagli utenti che rimangono isolati a volte per giorni, sono coinvolti gli esercizi. Lei ha detto bene, Assessore: è una zona che vive di turismo, essenzialmente di turismo. Anche se ci sono industrie piuttosto importanti nella zona, nello specifico di Orta con gli alberghi e gli esercizi commerciali si produce un certo reddito che credo sia importante per la nostra regione. In quei giorni nei quali ci sono solo e semplicemente delle brevissime piogge, non solo le strutture ricettive, ma anche le istituzioni (il Comune piuttosto che il Poliambulatorio che esiste in Orta e altre strutture) rimangono completamente isolate.
Personalmente avevo già fatto questo intervento e avevo scritto anch'io una lettera, giusto per non rompere le scatole all'Assessore che ha mille altri impegni, ma sarebbe stato interessante che la Telecom (o ENEL che sia), anziché rispondere con il solito scaricabarile: "Abbiamo provveduto abbiamo visto, abbiamo verificato, c'era stata la pioggia, adesso è tutto a posto". Non è a posto niente! La situazione è esattamente quella di prima.
Ad esempio, l'altro giorno si sono verificate piogge piuttosto intense e di nuovo le strutture, soprattutto quelle alberghiere, sono rimaste isolate.
Non credo che la questione sia solo ed esclusivamente riconducibile alle batterie tampone, deve esserci qualcosa nel sistema. Non è possibile che gli utenti paghino l'ira di dio, perché, effettivamente, le spese per il servizio Telecom sono altissime, anche solo per rimanere abbonati, così come può constatare il sottoscritto: io non utilizzo il telefono di casa perché non ci sono mai, però mi ritrovo con bollette da 130 euro solo in abbonamenti.
Allora, quando si arriva a bollette da 130 euro a bimestre per un servizio inesistente credo che, in qualche modo, la Regione debba provare ad impegnarsi e a rompere ulteriormente le scatole a questi uffici affinché si trovi una soluzione.
Assessore, concludo ricordandole l'altra questione riconducibile a questi fatti, che è terribile: questi call center, effettivamente, sono un aborto del rapporto sociale che può esserci tra utente e gestore del servizio. Chiunque debba rivolgersi all'ENEL, piuttosto che alla Telecom deve passare attraverso un call center che tiene in attesa per tre quattro, cinque, dieci, 15, 20 minuti e, regolarmente, appena terminato di spiegare il problema, cade la linea, per cui si deve ripartire da capo.
Ora, è differente se questo avviene con una persona giovane - a me girano soltanto le scatole, però, magari, alla fine, arrivo alla soluzione del problema - o se, invece, capita ad un anziano. In quest'ultimo caso, non si riesce a risolvere la questione perché queste persone rinunciano, magari rimanendo davvero isolate, anche semplicemente trovandosi a poca distanza da un centro abitato come quello di Borgomanero.
Quindi, le chiedo davvero un ulteriore impegno: proviamo di nuovo a scrivere una lettera. Mi rendo conto che la soluzione non è nelle sue mani ma la sua autorità potrebbe far sì che qualcuno si svegli dal torpore nel quale vive e sopravvive, nonostante il proprio lavoro e l'attività che deve esercitare sul territorio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Caramella.
La parola all'Assessore Bairati, che interviene per un'integrazione.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

Scrivo molto volentieri, insieme a lei, una lettera al Sottosegretario Romani e all'Authority per le telecomunicazioni.
Grazie.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione n. 2731 dei Consiglieri D'Ambrosio, Boniperti, Botta, Burzi Casoni, Rossi e Vignale, inerente a "Nomine dirigenti Responsabili di Settore"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2731, presentata dai Consiglieri D'Ambrosio, Boniperti, Botta, Burzi, Casoni, Rossi e Vignale.
È un argomento che si ripresenta ad ogni legislatura, in alcuni casi anche più volte; sarebbe interessante sull'argomento realizzare una comparazione nelle differenti legislature.
Risponde l'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Purtroppo non sarò breve.
Gli interroganti chiedono di avere alcune informazioni sul processo di riorganizzazione messo in atto dall'Amministrazione regionale, che, dal 2007 al 2009 incluso, è stato abbastanza importante e imponente, sia per quanto concerne l'impostazione organizzativa che le attività dei singoli settori, specificatamente per quanto riguarda le declaratorie.
Forse è opportuno ripercorrere quanto è avvenuto, visto che viene richiesto anche nell'ambito dell'interrogazione. Sostanzialmente, individuo almeno quattro fasi importanti di questo percorso di riorganizzazione. La prima fase rilevante ha riguardato la rideterminazione e le valutazioni da parte dell'Amministrazione in ordine alle Direzioni regionali. In realtà l'Amministrazione si è data un obiettivo, perché, oltre ad accorpare le Direzioni, o comunque i Settori, per funzioni che, ovviamente, avessero una loro coerenza, ha puntato anche ad una struttura che, in qualche modo potesse essere collegata con le responsabilità assessorili. Intanto, questo primo importante intervento ha permesso di ridurre il numero dei Direttori: dai 33 della vecchia amministrazione agli attuali 18.
È evidente che anche questo ha comportato un effettivo e concreto risparmio nell'ambito della gestione delle risorse regionali, rendendo, a mio avviso, più snella ed efficace la stessa struttura.
Dopodiché, l'Amministrazione regionale aveva predisposto una delibera con la rivisitazione dei Settori regionali, che avevamo portato all'attenzione e alla discussione del Consiglio regionale, così come previsto dalla vecchia legge n. 51. Nel frattempo, si è ritenuto - credo con un consenso unanime del Consiglio regionale - di procedere ad un altro passaggio fondamentale per questa legislatura: la riforma della legge n.
51, con la predisposizione della nuova legge n. 23 di riorganizzazione del personale e degli uffici.
Dico che è fondamentale perché, secondo me, questa legge ha introdotto alcuni elementi di grande importanza nell'organizzazione dell'amministrazione regionale, ovviamente, con riferimenti alla nuova legislazione. La vecchia legge n. 51 era del 1997; questa, ovviamente, è aggiornata anche da questo punto di vista e, secondo me, definisce con chiarezza le competenze che, dal punto di vista gestionale-operativo appartengono alla Giunta regionale e le funzioni di indirizzo e di controllo, che, invece, appartengono al Consiglio regionale.
In questo ambito, uno dei passaggi fondamentali prevede specificatamente che eventuali modifiche nella struttura organizzativa, a cominciare dalla ridefinizione dei Settori, siano competenza attribuita alla Giunta regionale.
È evidente che, nel momento in cui, nell'agosto 2008, abbiamo approvato la nuova legge, si è resa superflua la delibera portata all'attenzione e all'approvazione del Consiglio regionale, perché il provvedimento che ha dato avvio alla riorganizzazione dei Settori è stato assunto dalla Giunta regionale, che in tutto e per tutto ricalcava quello già presentato in Consiglio; comunque, era un provvedimento di Giunta.
È evidente che abbiamo dato corso a questa ristrutturazione, che ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2009. Nel frattempo, abbiamo predisposto un'importante e voluminosa serie di regolamenti attuativi della legge stessa, che consentivano un percorso coerente e omogeneo nella gestione del personale a livello regionale.
A fronte e a fianco di questa importante operazione di riduzione di Settori della struttura regionale, da 178 a 146, abbiamo avviato un'attività, che peraltro era specificatamente prevista dalla legge n. 23 e cioè l'attività di pesatura delle posizioni. Questo, forse, non è mai stato rimarcato con sufficiente determinazione, però in realtà noi, con la pesatura delle posizioni, abbiamo adempiuto a quella che è una disposizione della legge n. 23. È evidente che l'inserimento della pesatura stessa delle posizioni nella legge n. 23 rappresentava uno degli elementi qualificanti.
Il lavoro, che è stato svolto dalle società Praxis e Nagima, è un lavoro che (intanto, mi permetto ovviamente sommessamente, come si usa dire adesso, correggere gli interpellanti: non è solo il lavoro della pesatura delle posizioni, ma è un lavoro che è durato più di quattro mesi, anche nella definizione della dotazione organica, quindi sono due le attività che sono ricompresse in quegli onorari) ha comportato un primo intervento di valutazione del peso delle posizioni rispetto a quelli che sono parametri e standard che abitualmente vengono utilizzati per lavori di questo genere fatto direi dai massimi professionisti in materia in circolazione in Italia e non in Piemonte. Quindi, ha evidenziato una situazione di questo genere: una prima serie di Settori di un certo peso organizzativo e federativo, che sono stati individuati nel numero di 36, ed una seconda parte di Settori (110) di peso inferiore.
Ovviamente, ed è bene di nuovo sottolinearlo, la pesatura dei Settori è una pesatura che appunto valuta non la performance della singola struttura (perché è totalmente indipendente dalla valutazione della prestazione della struttura), ma è ovviamente strettamente legata e collegata a quelle che sono le attività che a quella determinata struttura competono.
Gli elementi che hanno portato a questa ripartizione e bipartizione sono individuabili in una scala che ha, appunto, dato e attribuito, sulla base di diversi elementi (che sono quelli organizzativi e operativi classici) il peso a ciascun Settore; sono stati individuati i Settori che hanno conseguito un peso superiore a 1.200, classificati nella fascia A, e sono stati individuati Settori al di sotto di 1.200, individuati nel settore B.
Viene chiesto qual è stata la ratio seguita nell'attribuzione dei Settori e se sono state rispettate tutte le norme di trasparenza e correttezza nelle nomine dei responsabili di Settore. La mia risposta ovviamente è sì, anzi, anche in relazione al fatto che, mentre i Settori di fascia B sono stati attribuiti attraverso e mediante un'attribuzione diretta del Direttore responsabile della Direzione, tutti i 36 Settori A (tenderei a dire per la prima volta nella storia di questa Regione) sono stati messi a bando, ovvero chiunque interno poteva partecipare all'assegnazione di quegli incarichi. Tant'è vero che nell'assegnazione degli incarichi stessi sono state individuate anche persone nuove rispetto alle funzioni che venivano svolte. Quegli incarichi sono stati attribuiti.
Questa interrogazione è datata, perché essendo dell'aprile scorso parla ancora di 19 Settori che ancora non erano stati attribuiti; in realtà, se non ricordo male, in questo momento sono sei. In questo frangente, ci tengo anche a sottolineare il ridottissimo numero - o meglio in questo momento, è pari a zero - di dirigenti esterni presenti nella nostra Regione, quando invece la legge ne consentiva fino ad un massimo del 10% (quindi, fino a 15 dirigenti) presi dall'esterno - e oggi non abbiamo preso alcuno - puntando alla valorizzazione delle competenze esterne e anche ad attingere da un concorso, anzi da dieci prove selettive che, come i Consiglieri ricordano, producono graduatorie valide, che tra l'altro proprio a seguito e insieme all'approvazione della legge n. 23, sono state prorogate di ulteriori tre anni.
Per quanto riguarda il punto quarto dell'interpellanza, e cioè quali sono i provvedimenti da assumere per porre rimedio alla situazione esposta tenderei a dire nessuno.
Il percorso di riorganizzazione è stato molto impegnativo, devo dire perché non c'è stato solo un percorso di riorganizzazione organizzativo, ma questo è stato affiancato anche da un percorso di riesame e riorganizzazione di tutta la rete informatica dal punto di vista contabile dell'Amministrazione regionale e quindi, come a nessuno sfugge, è stato un lavoro piuttosto impegnativo che non ritengo ancora completato, ma per il semplice fatto che la dotazione è in fase di completamento.
Il lavoro, come ho detto, ha comportato un impegno durato più di quattro mesi da parte dei nostri consulenti che ha prodotto, secondo me, un eccellente risultato nella definizione della dotazione organica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
Prendono atto solo con parziale soddisfazione della risposta dell'Assessore Peveraro. Mi preme sottolineare in questa sede che la pesatura poteva essere fatta utilizzando senz'altro risorse umane interne senza spendere euro 138.000, perché questo è stato il costo del ricorso alla società esterna.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi, sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Ovviamente, non intervengono su quanto ha detto prima il Vicepresidente, perché non essendo tra i firmatari dell'interrogazione non ne ho diritto. Però sull'ordine dei lavori desideravo informare l'Aula e soprattutto, il Vicepresidente che, avendo ascoltato con attenzione la sua relazione e non trovandola, come posso dire, del tutto - apparentemente rispondente alla realtà, domani mattina in I Commissione chiederò che ci sia un'audizione delle parti sindacali, in modo che sul tema che sin qui il Vicepresidente ha svolto ci possa essere un supplemento di lavoro e qualora questa audizione non possa essere svolta in tempi celeri - ma sono certo che potrà esserlo - vuol dire che ricorreremo alla richiesta di Consiglio straordinario, che è un'altra modalità per poter discutere in maniera più ampia e tutti.
Grazie.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interpellanza n. 2803 del Consigliere Bossuto, inerente a "Situazione vicenda Agess - Villar Pellice"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2803, presentata dal Consigliere Bossuto.
Risponde l'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al patrimonio

Se mi è permesso, mi fa piacere farlo, visto che, secondo me, fra Consiglio speciale e Commissione, ne avremmo già discusso almeno sei volte quindi discuterne per la settima volta non c'è alcun problema.
Entro nel merito della vicenda Agess di Villar Pellice, e dell'interpellanza a firma del Consigliere Bossuto.
Il complesso immobiliare denominato Crumire, sito nel Comune di Villar Pellice, composto da vari blocchi e articolato su diversi piani deformanti un solo corpo (blocco uffici, blocco struttura alberghiera, blocco ristorazione, blocco struttura polivalente e blocco locali tecnici) è stato inserito nella massa attiva fallimentare della Società Agess. All'attivo sono anche stati inclusi tutti gli arredi e le attrezzature funzionali allo svolgimento delle attività proprie cui è stata destinata la struttura.
A seguito della decisione del Giudice delegato al fallimento di procedere alla vendita del complesso immobiliare in un unico lotto, con modalità di offerta senza incanto, a ciò autorizzato dal comitato di creditori, la Regione Piemonte è risultata assegnataria definitiva del bene con il decreto n. 2770 dell'8 luglio 2008, emesso dallo stesso Giudice, al prezzo di euro 1.750.001, più IVA.
Separatamente, e successivamente all'acquisizione dell'immobile, la Regione ha ottenuto anche la proprietà dei beni mobili costituenti gli arredi e le attrezzature del medesimo, al prezzo complessivo di euro 83.830, più IVA. Questi importi, maggiorati dall'IVA, ammontanti alla somma totale di euro 2.200.597,20 sono stati versati da parte della Regione a favore del fallimento Agess, il cui curatore, la dottoressa Giuliana Barra di Pinerolo, ha reso noto che le somme introitate sono state utilizzate per il riparto parziale del fallimento.
Questo complesso immobiliare, con i relativi arredi, è stato assegnato a titolo di comodato gratuito (non è stato ancora formalizzato in termini giuridici) al Comune di Villar Pellice, come lo stesso ha richiesto, con il quale sono attualmente in corso le fasi di definizione contrattuale.
È ovvio che l'impegno e l'obbligo del Comune è quello di mantenere l'attuale destinazione turistico-ricettiva conformemente al vincolo decennale previsto dalle norme comunitarie e dagli atti amministrativi della Regione, in considerazione dei contributi pubblici che sono stati utilizzati a suo tempo per la ristrutturazione dell'immobile stesso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Ringrazio l'Assessore per la risposta. Mi piacerebbe averne copia scritta, se fosse possibile.
Questa interpellanza era nata dal timore espresso dagli ex dipendenti Agess in merito al loro credito privilegiato che avevano maturato nel tempo.
Confidiamo sul fatto ci sarà attenzione continua su questa partita da parte della Giunta regionale. Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2203 del Consigliere Robotti inerente a "Crisi alla Astigiana Ammortizzatori ex Way Assauto di Asti" (risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2607 del Consigliere Robotti inerente a "Chiusura stabilimento Indesit di None" (risposta scritta)

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 2744 del Consigliere Robotti inerente a "Aggressione razzista" (risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2756 del Consigliere Robotti inerente a "Chiusura stabilimento Saint Gobain di Savigliano" (risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 2807 del Consigliere Robotti inerente a "Mobilità alla Telecom" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Assessore Migliasso, le comunico che è sufficiente una risposta scritta alle cinque interpellanze presentate dal collega Robotti.
Nello specifico, mi riferisco all'interpellanza n. 2203 del Consigliere Robotti, inerente a "Crisi alla Astigiana Ammortizzatori ex Way Assauto di Asti"; all'interpellanza n. 2607 del Consigliere Robotti, inerente a "Chiusura stabilimento Indesit di None"; all'interpellanza n. 2744 del Consigliere Robotti, inerente a "Aggressione razzista"; all'interpellanza n. 2756 del Consigliere Robotti, inerente a "Chiusura stabilimento Saint Gobain di Savigliano"; all'interpellanza n. 2807 del Consigliere Robotti inerente a "Mobilità alla Telecom".
Con questa comunicazione possiamo dichiarare conclusa la fase dedicata al sindacato ispettivo.


Argomento: Enti strumentali

Comunicazioni della Giunta regionale relativamente a "CSI Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo con la comunicazione, da parte dell'Assessore Bairati, in merito a "CSI Piemonte".
Prego, Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'e-government

Premesso che il titolo della comunicazione risulta piuttosto generale suppongo che si riferisca a quanto apparso recentemente sugli organi di stampa in relazione alla procedura di rinnovo della Direzione generale del Consorzio e alla struttura attuale del Consorzio stesso (i suoi dipendenti il numero di consulenti esterni e le attività di body rental, che ultimamente risultano cessate). Naturalmente, se saranno richieste ulteriori precisazioni da parte dei Consiglieri, sono pronto a fornire indicazioni aggiuntive.
Partirei proprio dal primo punto: come sapete, è in corso di svolgimento (se non vado errato la procedura pubblica di selezione dovrebbe concludere la raccolta delle candidature entro il 16 ottobre) il percorso attraverso una call pubblica, di selezione delle candidature per ricoprire l'incarico di Direttore generale del Consorzio; percorso che il Consiglio di Amministrazione ha affidato ad una società privata esterna (vado a memoria, ma credo sia la ditta Egon Zehnder), che concluderà la fase di raccolta dei curriculum il 16 ottobre; dopodiché, verranno avviate le procedure tipiche di questi percorsi (una prima preselezione, seguita immagino, da una fase di colloquio con i candidati ritenuti più idonei) per l'identificazione del nuovo soggetto che ricoprirà l'incarico di nuovo Direttore generale. Tale percorso dovrebbe auspicabilmente vedere la sua conclusione in tempi ragionevolmente brevi; tempi che di solito il mercato è in grado di rispettare: in pratica, se la procedura si concluderà il 16 ottobre, entro la fine dell'anno dovrebbe esserci l'indicazione del nuovo Direttore generale.
La seconda questione si riferisce all'andamento del Consorzio in questi anni. A tal riguardo, ho prodotto una piccola nota informativa a beneficio del Consiglio; ne riassumo i dati principali.
Tra il 2005 e il 2009 - in termini di consorziati, personale e fatturato - i consorziati dell'Ente sono passati da 43 a 82; il personale interno oggi è pari a 1.195 unità; il fatturato del 2008 è di 176 milioni di euro (nel 2005 ammontava a 179 milioni di euro).
Il secondo dato riguarda il riepilogo degli affidamenti a commesse esterne da parte del Consorzio (mi limiterò a leggere i dati più recenti dal momento che ho la serie storica degli ultimi quindici anni): si è passati da circa 27 milioni di euro nel 2001 a circa 52 milioni di euro (dati di bilancio) nel 2008.
Come sapete, gli affidamenti delle commesse esterne comprendono sempre le consulenze fiscali, legali e notarili, mentre sono al netto dei costi del lavoro interinale.
L'affidamento esterno, dunque, è passato da 27.345.882 del 2001 a 52.548.847 del 2008. Le consulenze specialistiche acquisite da aziende esterne oggi sono circa 600, mentre quelle individuali sono scese a circa 143.
Il budget di funzionamento e di consuntivo del 2008 era distribuito come segue: su un budget complessivo di 189 milioni di euro, la distribuzione - che negli anni è abbastanza variata - è per il 64% sulla Regione Piemonte, per il 17.8% sulla città di Torino, per il 5.7% sulla Provincia di Torino, per il 6.6% sulle Aziende Sanitarie Regionali e poi via via, altre voci su soggetti più residuali.
Altra questione che è sorta - poi vado ad una sintesi finale - riguarda le risultanze che da un'analisi organizzativa sarebbero emerse circa l'assetto attuale e la prospettive del Consorzio in uno studio affidato dal Consorzio stesso ad una società di consulenza esterna. Analisi che è abbastanza complessa e mette in luce sostanzialmente tre cose.
Primo: l'andamento in forte contrazione del mercato IT in generale impone forti interventi di ristrutturazione delle aziende del settore per poter rispondere alla contrazione dei volumi e, soprattutto, al cambiamento della qualità della domanda stessa.
Secondo: rispetto a questa questione, come si pone il CSI; si pone con tre elementi che emergono con discreta evidenza. La prima questione positiva riguarda una discreta e, in taluni settori, forte capacità progettuale tecnica dell'azienda. Seconda questione più delicata: una capacità di tempi di risposta alla domanda che è significativamente più elevata rispetto ai management di mercato, quindi, se parlassimo di un'azienda privata potremmo dire che ha la catena commerciale con tempi troppo lunghi rispetto alle necessità che oggi richiede il mercato e anche il mercato interno alla Pubblica Amministrazione. Un rapporto sulla struttura complessiva del personale, che è ancora troppo sbilanciato tra i servizi di staff e le funzioni caratteristiche di natura tecnica progettuale e tecnologica.
Cosa ne consegue, visto che di questo argomento abbiamo discusso più volte? Primo: è importante che il processo di selezione della funzione apicale del Consorzio, cioè il suo Direttore generale, venga espletato e svolto nei tempi che vi ho indicati per poter mettere nelle condizioni il nuovo Direttore Generale di esercitare la sua funzione piena a partire dal 1 gennaio 2010.
Secondo: è importante che, per rispondere a quei cambiamenti di cui succintamente vi riferivo, la nuova funzione proceda ad un ridisegno significativo dell'organizzazione del Consorzio, tenendo anche conto delle linee guida che la Giunta regionale ha dato circa l'andamento previsto e i bisogni espressi della Pubblica Amministrazione sull'e-government piemontese, in sintesi ricapitolabili in alcuni titoli rispetto ai quali il Consorzio dovrà svolgere un'azione molto importante, che richiamo.
Primo, un maggiore impegno, un maggiore peso e un maggiore ruolo nel supporto strategico della realizzazione delle politiche pubbliche e nella costruzione della società dell'informazione.
Secondo, una funzione maggiore e più esplicita di integratore di sistema, cioè di organizzatore e qualificatore della domanda interna, non tanto e non solo nella scelta e nella valutazione delle soluzioni tecniche e tecnologiche, ma proprio nei suoi aspetti qualitativi e di organizzazione delle competenze.
Terzo, un'azione più rilevante e più significativa nel presidio di alcune piattaforme tecnologiche di importanza strategica per l'Amministrazione regionale.
Ne cito tre. La prima riguarda i sistemi di informazione, di documentazione e di comunicazione interna; la seconda è ovviamente importantissima e riguarda la piattaforma per il sistema sanitario regionale; la terza, che ha più caratteri in fieri, ma assumerà un peso importantissimo, è la piattaforma di governo delle risorse per il sistema di istruzione e di educazione in generale.
Quarto ed ultimo: un ruolo che il Consorzio ha svolto, secondo me, con buona capacità, e che ha avuto fino ad oggi un'importanza non dico marginale, ma abbastanza a latere, di anchor business generale svolto dal CSI, che è quello di colloquio e intermediazione, in parte dato anche dalle caratteristiche che ha il mercato e il distretto della ICT piemontese quindi colloqui, intermediazione e qualificazione nel rapporto tra pubblica amministrazione e mercato stesso.
Ovviamente, il Consorzio ha continuato a svolgere il presidio delle funzioni principali e ordinarie che al CSI sono dedicate.
Su alcune delle questioni emerse dagli organi di stampa, che derivano da informazioni che non sono veicolate né attraverso i canali istituzionali né ufficialmente dal Consorzio, quindi sono carte anonime circolate sulle pagine di stampa, non ho assolutamente nulla da osservare, se non il fatto che alcune lamentazioni emerse circa la cessazione degli acquisti di servizi di body rental da parte del Consorzio sono derivate in parte dalla contrazione parziale delle attività e del fatturato ma sono, per chi si occupa di queste cose, largamente spiegabili e connaturate ai servizi stessi di acquisizione di body rental esterni. Quindi, sono cicliche e naturali per quel tipo di prestazioni di servizio.
Quindi, in conclusione, in questo momento è in corso un processo delicato, che spero avrà tempi di compimento e di conclusione rapidi e tempestivi per mettere nelle condizioni il Consorzio di affrontare le sfide che ha davanti con una guida rinnovata.
Secondo, le sfide che il Consorzio ha davanti a sé derivano certamente da un mutamento della quantità e della qualità della domanda interna alla pubblica amministrazione rispetto alla società dell'informazione, che è una domanda qualitativamente crescente e sempre meno baricentrata su funzioni ordinarie, che quindi richiederà un forte mutamento di filosofia nell'approccio, di competenze interne che andranno sviluppate, se non acquisite; ciò richiederà un forte e sensibile miglioramento da parte del Consorzio stesso nei tempi con cui saprà rispondere a questo cambiamento.
Fermo restando che la sua storia, che è una storia più che trentennale il peso che ha, il significato che ha avuto anche la sua azione nel campo dell'evoluzione della domanda, da parte del sistema pubblico, nel campo dei servizi informatici...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, diventa oggettivamente sempre più complicato.
Non si riesce a capire cosa dice l'Assessore su un tema molto importante (il Consorzio CSI), che è stato spesso sollecitato, ma quando si arriva a trattare la questione, mi sembra che gli stessi Consiglieri che hanno sollecitato non stiano ad ascoltare l'Assessore.



BAIRATI Andrea, Assessore all'e-government

Recupero il ragionamento: quella storia, che è una storia di grande importanza e valore, conserva, dal punto di vista della qualità professionale e dei servizi che il Consorzio garantisce ed è in grado di esprimere, un potenziale assolutamente da tutelare.
È evidente che in questi 35 anni molte cose sono cambiate; quella curva di crescita, sia in termini di volumi sia in termini di struttura, che è stata molto robusta negli anni '90, è una curva che si è interrotta e da oggi, con quelle scadenze e date che vi ho tratteggiato, deve cominciare un percorso di più forte orientamento rispetto ai mutamenti che sono intervenuti nella domanda interna ed esterna alla Pubblica Amministrazione e in termini di information technology.
Questo vuol dire, anche tendenzialmente, abbandonare il ruolo di fabbrica e assumere un ruolo, molto più importante, più qualificante e sfidante, di integratore e advisor pubblico delle politiche per la società dell'informazione dei prossimi anni.
Ho il dettaglio tecnico sui costi (personale, ecc.), quindi, se vogliamo entrare in un quadro analitico più puntuale, sono a disposizione dell'Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bairati.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione la comunicazione dell'Assessore competente, che ringrazio per la tempestività con la quale rispetto alla richiesta, l'ha esaurita.
Poiché mancano tre mesi e mezzo - Natale compreso - allo scioglimento di quest'Aula, se le elezioni saranno come alcuni presumono siano, cioè verso la fine di marzo, al momento considero questo intervento il più indecente, nella forma, finora sentito in questa legislatura.
Cerco di spiegarmi, perché soltanto qualcuno che per DNA sia incompatibile con la politica - e può essere, non è un problema mio eventualmente è un problema di disagio psichico - oppure che in termini di un'arroganza sinora ineguagliata ritiene che in questa opposizione - mi permetterei di dire in quest'Aula, ma non mi faccio carico dei problemi dei Gruppi di maggioranza, ne ho già abbastanza di quelli che ci riguardano si possa stare a sentire un membro si fa per dire autorevole, di una Giunta si fa per dire responsabile, che ci dice che "sul CSI stiamo svolgendo la sostituzione del Direttore Generale e ci auguriamo che questa sostituzione che è stata assegnata ad una società esterna", che crede di ricordare sia Egon Zehnder, "si svolga presto e bene in modo che all'1/1/2010 questa sia operativa". È - ripeto - molto al di là dei margini della decenza politica.
Invito con una certa sollecitudine l'Assessore, ma soprattutto la Giunta, e soprattutto i colleghi, a riflettere, perché se questa è la modalità che questa Giunta intende adottare, oltre i 144 apicali di cui si è parlato in un altro momento, nell'area della sanità, e oltre a dei ruoli che considero meno importanti di questo, che noi si stia qui a vedere l'Assessore Bairati e i suoi - lo dico male, così ci capiamo - piazzare "i propri", prima che il tempo sia passato, lo si può provare a fare, ma certamente non gratuitamente.
Ma questo è il minore dei mali, perché la cosa che fa passare dall'indecenza all'irresponsabilità è il fatto che l'Assessore Bairati sta parlando del principale Consorzio italiano nell'ambito dell'informatica che è vivo e vegeto unicamente perché l'ingegner Rovaris l'ha creato 32 anni fa, con pregi e difetti. E allora, poiché pare che l'Assessore Bairati minimizzi questa cosa, e lo fa perché non ha ancora deciso se, nell'ambito delle tante voci che nei corridoi sempre meno popolati della Giunta si rincorrono, si candiderà o si candiderà lui stesso a fare il Commissario perché questo dice.



(Commenti dell'Assessore Bairati)



BURZI Angelo

Rida, rida, Assessore, che la mamma ha fatto "gli" gnocchi! Rida, rida Assessore! Rida! Speriamo quanto prima che il buon Dio assista i piemontesi nell'evitare che le sue risate percorrano ancora quest'aula! Ciò detto, questo dice comunque l'aula della Giunta che lei frequenta non avrei neanche difficoltà se non avessi rispetto per le persone - non lei, le altre - a citarle le fonti.
Ma al di là di ciò, stiamo parlando - dicevo - del CSI: 32 anni di storia, 180 milioni di euro di fatturato, 1.300 dipendenti, 50 milioni all'anno di acquisti all'esterno, il principale ente strumentale italiano nell'ambito di questo settore, a cui questa Regione garantisce circa il 70 dei ricavi e quasi il 90% del margine operativo lordo. A suo carico, ci sono due indagini; una è citata da Booze Allen, che non ne cita tre, ma cita dodici punti molto specifici di inefficienza del CSI.
Cosa dice questo documento? I casi sono tre: o l'Assessore non l'ha letto, o non l'ha capito o ci racconta delle balle! Una delle tre altrimenti tiriamo fuori Booze Allen e lo discutiamo qua. Booze Allen dice che, ripercorrendo puntualmente una serie di documenti interni della legislatura precedente - interni al CSI - il mercato del CSI ha all'interno una certa componente di inefficienza, che poi decodifica secondo dodici articolazioni.
Non a caso, il Consiglio di Amministrazione, prima di procedere alla decisione - e poi ci torniamo - di non rinnovare il mandato all'attuale Direttore Generale, istituisce dei gruppi di lavoro per cercare di porre rimedio a ciò che gli analisti interni ed esterni avevano identificato.
Questo è un classico: c'è un problema nell'ambito dell'amministrazione pubblica e cosa fa l'amministrazione pubblica? Si mostra attiva, fa un gruppo di lavoro, è una soluzione che è partita nel 1970 e continua ad essere valida un po' in tutte le Amministrazioni.
Cosa dice, tra le altre cose, quel documento? Dice che c'è un margine di inefficienza interna - niente di sorprendente, niente di particolarmente critico - che si valuta tra il 15 e il 20%. Ora, lascio ai miei simpatici colleghi dover capire che il 15-20% di 180 milioni di euro significa cifre che vanno tra i 25 e i 30 milioni di euro l'anno.
Mi permetto di ricordare, sempre ai colleghi, che dopo lo sfinimento che abbiamo provato, non avendolo causato, nel discutere dei cinque milioni di euro sprecati e probabilmente mai versati - ma questo è un problema della Magistratura, non di quest'Aula, di quest'Aula sarebbe il problema dei controlli - nell'ambito del caso Grinzane, che ha generato polemiche Commissioni, peraltro non so bene con quali risultati. Bene, di questi 30 milioni di euro che i consulenti esterni, e chiunque si occupi anche marginalmente di informatica facilmente può capire, dicono vengano sprecati annualmente. Trenta per cinque fa 150 milioni di euro, e sono quelli che il Vicepresidente Peveraro dice non esserci, per qualunque altra inchiesta che non sia - mi vengono solo delle parole volgari - quanto fa parte della continuità dell'attuale Giunta.
Bene. Quindi il problema del CSI, a tre mesi dalla data di scioglimento del Consiglio, è la sostituzione del Direttore Generale. C'è una convenzione che sta scadendo; sulla base di questa convenzione la Giunta firma impegni per 100 milioni di euro, come fossero noccioline, l'Assessore Bairati sta predisponendo gare che, ove portate a termine, inducono la struttura del sistema informativo erogato dal CSI e i suoi clienti, 92 o 90 consorziati, quindi un numero tutt'altro che irrilevante, a essere determinato anche nella prossima legislatura quando, a Dio piacendo e democrazia permettendo, l'Assessore Bairati altri danni farà da altre parti, ma spero non qui, e non questo dovremmo stare a sentire ringraziando l'Assessore per la splendida risposta, che non solo non considero soddisfacente, ma che considero - come ho detto - indecente sul piano politico e irresponsabile sul piano amministrativo? Voglia l'Assessore informare la sua Giunta, se lo ritiene, delle mie modeste opinioni; voglia l'Aula sapere e prenderne conto. Se questa è la strada, credo che convenga che velocemente smettiamo di perdere del tempo qui, onde anche noi, come gli altri colleghi, ci occupiamo delle elezioni perché qui, con questa strada, non passa neanche più una delibera!


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento

Esame proposta di legge n. 612, inerente a proposta di legge al Parlamento "Delega al Governo per la modifica del Capo II del Titolo I del Libro III del Codice Civile nonché di altre norme collegate"


PRESIDENTE

Passiamo ora a trattare il punto 6) all'o.d.g., inerente alla proposta di legge n. 612.
La parola al relatore, Consigliere Leo.



LEO Giampiero, relatore

Grazie, Presidente. Ci metto un secondo: avendo già avuto un consenso unanime in seguito ad ampio dibattito, do per letta la relazione; per rispetto dei colleghi, che l'hanno approvata all'unanimità in Commissione non avrebbe senso illustrarla di nuovo.
Segnalo solo due cose: 1) che si tratta di materia importante; 2) che fa onore a questo Consiglio regionale. Quindi oggi potremmo concludere la mattinata con un'approvazione importante per tutto il Consiglio regionale.
Presidente, la ringrazio, perché in realtà il principale relatore avrebbe dovuto essere lei.



PRESIDENTE

La sua affermazione mi fa piacere. Essendo una materia talmente condivisa, non è importante chi svolge la relazione, quindi che abbia parlato lei dà il senso del provvedimento. La ringrazio ancora.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1, è stata presentata una serie di emendamenti da parte del collega Giovine.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, ritiro gli emendamenti presentati.



PRESIDENTE

La ringrazio. Gli emendamenti si intendono dunque ritirati. Procediamo con la votazione degli articoli.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Colleghi, in base alla modifica del Titolo V, questa è la prima proposta di legge al Parlamento da parte del Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione. L'iter delle proposte di legge al Parlamento, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione e ai sensi della legge 5 agosto 1978, n. 468, stabilisce che bisogna indicare da parte dei proponenti a quale ramo del Parlamento si intende inviare la proposta quindi occorre sentire il collega Leo.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

I colleghi unanimemente indicano, per varie ragioni, il Senato innanzitutto perché, come mi dicono, c'è il Senatore Pichetto, poi abbiamo il Senatore Ghigo e tanti altri .
Potremmo dunque avere questi piacevoli incontri...



PRESIDENTE

Vorrei ricordare che c'è anche il Senatore Marcenaro.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

LEO Giampiero



PRESIDENTE

Ci sembra, dunque, che il Senato, per l'autorevolezza che riveste (e il significato della Camera alta), per quanto riguarda le riforme costituzionali, sia più attento e competente, anche più votato ad occuparsi di queste materie. Quindi, la mia proposta, se condivisa dai colleghi non è ispirata da una questione politica: i Presidenti sono tutti e due del centrodestra. Auspichiamo che vada al Senato per un dato istituzionale.
Questa è la nostra richiesta; ci rimettiamo anche al parere del Presidente Placido e dei colleghi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
La proposta, in base all'articolo 121 della Costituzione e ai sensi della legge 5 agosto 1978, n. 468, verrà inviata al Senato della Repubblica, al Presidente Schifani.
Ringrazio tutti i colleghi.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ricapitolando, comunico che i punti 4), 5) e 6) all'o.d.g. sono stati di fatto svolti: la trattazione del punto 4) è stata rinviata al pomeriggio; la questione di cui al punto 5) è stata risolta e la proposta di legge di cui al punto 6) è stato votata.
Adesso siamo leggermente in anticipo sull'incontro con la delegazione "Imprese che resistono", che si svolgerà al primo piano, in Sala Viglione.
Potremmo utilizzare questi 10-15 minuti, se l'Aula acconsente, alla variazione dei punti all'o.d.g., per approvare una serie di ordini del giorno indicati in calce all'o.d.g. a vostre mani: l'ordine del giorno n.
1269, "Sostegno al settore viticolo", di cui al punto 13), presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Toselli e Cirio; l'ordine del giorno n. 1270 "Tangenziale Sud Ovest di Asti", di cui al punto 14), presentato dai Consiglieri Barassi, Deambrogio, Bossuto, Motta, Dalmasso, Moriconi Turigliatto, Rabino, Clement, Cattaneo e Chieppa; l'ordine del giorno 1287 "Solidarietà al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano", di cui al punto 15), presentato dai Consiglieri Leo, Toselli e Cotto; l'ordine del giorno n. 1288, "Repressione del fenomeno bullismo", di cui al punto 16) presentato dai Consiglieri Cotto, Toselli e Cavallera.
La parola al Consigliere Dutto sull'ordine dei lavori.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Visto che si stava procedendo molto velocemente, volevo soltanto segnalare che, prima della votazione, intendiamo discutere l'ordine del giorno 1270, "Tangenziale Sud Ovest di Asti", pertanto proponevo di posporlo a oggi pomeriggio, mentre si può proseguire sugli altri.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Signor Presidente, prima di votare l'ordine del giorno n. 1287 credo che tale documento debba essere aggiornato, perché gli attacchi al Capo dello Stato sono aumentati; varrebbe la pena correggerlo in modo da rispondere appieno, con solidarietà, al Presidente della Repubblica.



PRESIDENTE

Grazie, collega Larizza.
La solidarietà al Capo dello Stato gliel'hanno già espressa i Presidenti dei due rami del Parlamento.
La parola al Consigliere Giovine sull'ordine dei lavori.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Colgo l'ironia del Consigliere Larizza, non voglio che, però, anticipi il dibattito; giustamente, queste argomentazioni potranno essere esplicate con maggiore enfasi, correttamente durante la discussione degli ordini del giorno.
Concordo con il collega Dutto: in effetti, se c'è un ordine del giorno su cui, magari, un Gruppo prevede possa avere maggiore interesse, l'esame può essere spostato al pomeriggio, per dare maggiore spazio alla discussione.
Però, Presidente Placido, non ho capito se lei proponeva anche la non discussione, cioè tacitamente la discussione. Su questo noi siamo contrari perché riteniamo debba essere concessa una minima possibilità di intervento.
Invece, per quanto riguarda l'inversione dei quattro punti all'o.d.g.
ponendo il punto 7) a seguire, ovviamente, il mio intervento è a favore per me assolutamente non ci sono problemi, però, Presidente, chiedo solo di non comprimere completamente la discussione.



PRESIDENTE

Grazie, colleghi.
Avevamo alcuni minuti di tempo a disposizione, pertanto abbiamo verificato se c'erano le condizioni per approvare, senza discussione, uno o più ordini del giorno.
I colleghi che sono intervenuti hanno manifestato la necessità di entrare nel merito degli ordini del giorno. Unicamente, non ho capito se si ritiene necessario discutere l'ordine del giorno n. 1269, "Sostegno al settore viticolo", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Toselli e Cirio, di cui al punto 13) all'o.d.g.
CAVALLERA Ugo (fuori microfono) Va votato.



PRESIDENTE

Per voi va votato.
La Giunta cosa dice in materia?



(Commenti della Consigliera Motta)



PRESIDENTE

Perfetto, mi sembra di capire che la necessità di discussione si presenti su tutti e quattro gli ordini del giorno, di conseguenza li tratteremo in un altro momento, senza provvedere ad alcuna inversione di punti all'o.d.g.
Considerando che sono le ore 12.15, possiamo sospendere i lavori della seduta consiliare. Naturalmente il Consiglio è riconvocato per la seduta pomeridiana alle ore 14.30: esamineremo prima il punto 4) all'o.d.g.
"Nomine" e, poi, il disegno di legge n. 488, "Legge della pianificazione per il governo del territorio", di cui al punto 7) all'o.d.g.
Il Consigliere Giovine chiede di intervenire sull'ordine dei lavori: termino l'informazione, poi, dopo averle dato la parola, dichiarerò chiusa la seduta.
Ricordo che, dopo l'intervento sull'ordine dei lavori del Consigliere Giovine, in Sala Viglione, si svolgerà l'incontro con la delegazione "Imprese che resistono".
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Semplicemente, volevo ricordare alla Presidenza che alle ore 14.15 chiedo ausilio al collega Novero - mi sembra sia convocata la Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità pertanto suggerisco alla Presidenza di spostare almeno di un quarto d'ora o addirittura alle ore 15, l'apertura della seduta pomeridiana. Non conosco le questioni, ma mi sembra che all'o.d.g. ci sia l'eventuale incompatibilità, ineleggibilità e quant'altro del neo collega della Lega della Provincia di Alessandria. Diamo alla Giunta una mezz'oretta pro bono per poterla affrontare serenamente. Non credo ci sia nulla di male se anziché alle ore 14.30, convochiamo la seduta per le ore 15, in modo tale da consentire alla Giunta di lavorare con tutta la necessaria tempistica alla questione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Collega, la ringrazio della segnalazione.
Diciamo che l'orario è un po' inusuale; però, se i colleghi si presentano puntualmente alle ore 14.15, alle ore 14.16 la Giunta si pu dire conclusa.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non ponete limiti alla divina Provvidenza e alla capacità dei colleghi che fanno parte della Giunta; sotto la guida del nuovo Presidente confido che l'iter sarà velocissimo.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Penso che i lavori saranno velocissimi senz'altro, perché l'ordine del giorno è estremamente limitato. Tuttavia, concedetemi il famoso "quarto d'ora accademico".
Secondo me, potrebbe andar bene iniziare alle 14.45 la seduta del Consiglio, poi, per carità, decidete pure voi. Penso che se ci saranno le presenze in due o tre minuti risolveremo. Ricordo che non si vota per Gruppi, ma singolarmente.



PRESIDENTE

È necessario che siano presenti 11 Consiglieri e non vale essere portavoce di un Gruppo, perché non è valido il voto plurimo. Ha fatto bene a ricordarlo il Consigliere Novero, perché chi non fa parte della Giunta per le elezioni non ne ha presente il funzionamento.
Colleghi, io però lascerei la convocazione delle ore 14.30, perché se convochiamo il Consiglio alle ore 15, irrimediabilmente si va alle 15.30.
Lascerei la convocazione della Giunta alle 14.15 e quella del Consiglio alle ore 14.30.
È evidente che se la Giunta non ha terminato il suo lavoro, il Consiglio sarà aggiornato alle ore 15. Perché se stabiliamo l'inizio alle ore 14.30 e 15, finiamo alle 15.30. Penso che su questo sarete d'accordo.
Ringraziando i colleghi che solo intervenuti per segnalare l'orario secondo i tempi della presunta durata della Giunta per il Regolamento possiamo chiudere i lavori del Consiglio, ricordando l'incontro del Salone Viglione la delegazione "Imprese che resistono".
Il Consiglio è riconvocato alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.17)



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