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Dettaglio seduta n.490 del 15/09/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Buquicchio, Cattaneo Gariglio, Lepri, Pizzale, Robotti, Rostagno e Valloggia.


Argomento:

b) Deliberazione del Consiglio dei Ministri


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato e deliberato la non impugnativa per le seguenti leggi regionali: in data 24 luglio 2009 la l.r. n. 18 del 16 giugno 2009 "Interpretazione autentica della lettera d) comma 1 dell'articolo 8 della legge regionale 25 giugno 2008, n. 18 'Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale'" in data 3 settembre 2009 la l.r. n. 20 del 14 luglio 2009 "Snellimento delle procedure in materia d'edilizia e urbanistica".


Argomento:

c) Impugnazione del Governo avverso legge regionale n. 19/2009 approvata dal Consiglio regionale


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 1 settembre 2009 ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato, con ricorso in via principale alla Corte Costituzionale, la legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 "Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità" per alcuni commi che interessano gli articoli 5, 7, 8, 26 e 27.
L'Ufficio di Presidenza nella seduta del 7 settembre 2009 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio a difesa dell'Ente.



(Copia del ricorso è disponibile presso la Segreteria del Consiglio regionale)


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

e) Approvazione e distribuzione processi verbali


PRESIDENTE

Il giorno 31 luglio 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 13 e 14 luglio 2009. Se non ci sono osservazioni s'intendono approvati.
In data odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 15, 16, 17, 20, 21, 23, 24, 28, 29 e 31/9/2009.
Saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bellion, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente. La mia è una semplice richiesta all'Ufficio di Presidenza e a lei, Presidente.
Ieri c'è stata la riapertura delle scuole, caratterizzata dall'entrata in vigore della famigerata "Riforma Gelmini". È una riforma che sta creando diversi problemi, soprattutto in un sistema così fragile come quello montano. Sono problemi di difficile soluzione per le Autonomie locali legati soprattutto ai trasporti.
Rivolgo, pertanto, all'Ufficio di Presidenza la richiesta, vista l'impossibilità di riunire la Commissione il lunedì, di poter effettuare magari congiuntamente alla Commissione VI, un'audizione del sistema delle direzioni regionali e provinciali scolastiche, sul tema legato alle problematicità dell'attuazione della "Riforma Gelmini" sui territori montani.
Ritengo opportuno effettuarla subito, per risolvere le problematiche legate ai piccoli Comuni. Questo è importante per la permanenza delle comunità sui territori di montagna.



PRESIDENTE

Grazie, collega. Vedremo quanto prima se ci sarà la condivisione in VI Commissione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Due semplici questioni; una verrà ricordata maggiormente dal Consigliere Chieppa.
Nella III Commissione, che ho presieduto lunedì scorso (otto giorni fa), perché era assente il Presidente, è stato deciso all'unanimità di chiedere la discussione in Consiglio del problema della tipica fauna alpina. La richiesta era stata avanzata dal Consigliere Chieppa in Commissione; è seguita l'opposizione di alcuni Consiglieri al fatto di svolgere una riunione specifica di Commissione, quindi è stato chiesto di affrontare l'argomento in Aula.
Ho fatto presente la questione al Presidente Gariglio, pertanto speravo che l'argomento fosse discusso, o perlomeno affrontato, oggi. Anche il collega Chieppa interverrà in merito.
Seconda questione: poiché c'è l'Assessore competente, torno sulla questione "digitale terrestre".
noto al Consiglio intero che il nostro Gruppo aveva chiesto, a ragione o a torto, mesi fa, la sospensione o il rinvio di questo provvedimento. Avevamo sollevato alcune preoccupazioni, che erano state espresse in un ordine del giorno, votato dall'intero Consiglio, che si faceva carico di alcuni temi.
Ad oggi, a nove giorni dallo spegnimento, esistono grossi problemi per i Comuni montani e le Comunità montane, tanto che alcune aree di questa regione sarebbero oscurate.
Chiediamo che si prendano provvedimenti immediati, affinché questo non accada, oppure un rinvio complessivo o un rinvio riguardante le aree interessate, comunque che si risponda a queste esigenza.
Il PD ha svolto un convegno specifico su tale questione, però è un problema abbastanza grosso, che vorremmo e dovremmo affrontare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega. La seconda parte del suo intervento sull'ordine dei lavori si può condividere o meno, ma, essendo un problema nazionale che ha coinvolto anche altre Regioni e ne coinvolgerà ancora, riguardante sia l'emittente pubblica (la RAI), sia le altre emittenti private, con l'intervento concordato con i Ministeri competenti, la vedo di difficile soluzione. Esprimo un parere personale...



(Commenti del Consigliere Dalmasso)



PRESIDENTE

Ci possiamo fare carico di tutto quello che vogliamo, ma - parere personale - non vedo molte possibilità.
Per quanto riguarda la prima parte del suo intervento, approfitto per comunicare a lei e ai colleghi che nella giornata odierna, come concordato nell'Assemblea dei Capigruppo, saranno svolte delle comunicazioni della Giunta regionale, riguardanti il Piano di prelievo venatorio della tipica fauna alpina, da parte dell'Assessore Taricco (che è appena arrivato e lo saluto); la riduzione dei Fondi per l'edilizia scolastica alla Provincia di Cuneo, da parte dell'Assessore Pentenero; l'approvazione del Programma operativo dei direttori regionali, anno 2009, contenente tagli di spesa, da parte dell'Assessore Peveraro. Inoltre, l'Assessore Artesio farà una comunicazione sul modello organizzativo di sperimentazione regionale contenente nuove risorse per la remunerazione dei medici di medicina generale che vi aderiranno.
Queste sono comunicazioni che la Giunta effettuerà oggi in base a quanto concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Annuncio che presenterò - spero e auspico con tanti altri colleghi del centrosinistra - una proposta di ordine del giorno sulla grave crisi che attraversa la scuola sul nostro territorio. Noi siamo un organismo politico: dobbiamo esprimere una valutazione politica.
L'unica risposta che possiamo dare come Consiglio regionale, a maggioranza, è richiedere con forza alla Ministra Gelmini - meglio sarebbe se emigrasse dal nostro Paese - di liberarci della sua presenza al Ministero della Pubblica Istruzione. A mio parere. Dunque, dal Consiglio regionale del Piemonte dovrebbe arrivare, auspico da tanti altri Consiglieri, una richiesta forte di dimissioni nei confronti della purtroppo, Ministra all'Istruzione.
Sulla seconda questione relativa alla fauna alpina, il Presidente ha già risposto; interloquiremo dopo la comunicazione dell'Assessore.
Terza questione molto rapida. Sono a conoscenza, l'ho saputo di rimbalzo - non era doverosa una comunicazione - di un incontro tra il nostro autorevolissimo Presidente del Consiglio e una delegazione di Sindaci, quelli coinvolti dal processo referendario che riguarda la vicenda di Mappano. Credo che non si siano incontrati per parlare delle condizioni metereologiche piuttosto che della salute reciproca, ma per parlare della vicenda.
A questo punto, è dovuta una comunicazione da parte del Presidente del Consiglio sugli esiti dell'incontro - che definire nato con un'idea di segretezza, mi pare troppo. Il Presidente del Consiglio è autorizzato - ci mancherebbe altro - ad incontrare chi ritiene, in qualunque momento della giornata. Ma se esiste una qualche rilevanza per l'attività che il Consiglio ha svolto, sarebbe utilissimo capire e conoscere gli esiti dell'incontro e se il Presidente del Consiglio ha maturato delle determinazioni.
Conosciamo la puntualità del Presidente Gariglio e aspettiamo con grand'ansia che venga a riferire all'Aula relativamente alla questione di Mappano. Cosa si sono detti? Hanno concordato qualcosa con i Sindaci...



(Scampanellìo del Presidente)



CHIEPPA Vincenzo

Intervengo dopo, Presidente, oppure mi dà qualche minuto?



PRESIDENTE

Interviene dopo. Grazie, Consigliere, rispettiamo i tempi.
Come lei ha riferito, Consigliere, se un incontro avviene in Consiglio regionale è evidente che segreto non è, per quanto il Presidente del Consiglio possa comunque incontrare tutte le persone che gli chiedono un incontro o che ritiene necessario incontrare.
Rispetto alla sua richiesta, quando il Presidente del Consiglio sarà in Aula a presiedere, se lo riterrà, se sarà motivo pertinente rispetto alle sue considerazioni, senz'altro non mancherà di dare comunicazioni a lei e all'Aula, distinguendo fra gli incontri ufficiali e quelli privati.
Non sappiamo neanche la natura dell'incontro. Se lei - ripeto quanto detto in un altro momento, non riferito a lei - ha la sfera di cristallo e riesce a intravederne il motivo... Ma non poniamo limiti alla divina provvidenza.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Nel collegato alla finanziaria abbiamo approvato un articolo che stanziava quattro milioni di euro per degli acconti a soggetti alluvionati alluvione dell'aprile 2009 - in modo particolare per abitazioni e piccole attività produttive.
Non so chi rappresenti la Giunta in questo momento - penso l'Assessore Bairati, anche se la competenza diretta attiene all'Assessore Borioli - ma l'acconto ha un senso se erogato tempestivamente. Ci sono problemi di concatenazione tra le disposizioni regionali e quanto farà il Sottosegretario Bertolaso; abbiamo però approvato un emendamento in modo tale da rendere autonoma e discrezionale la facoltà della Regione di intervenire in materia.
Vorrei chiedere una comunicazione in tal senso, ovviamente brevissima in modo da non dilatare i tempi dei lavori del Consiglio. Ritengo doveroso avendo stanziato quattro milioni di euro, procedere al più presto ad una ripartizione, in modo tale che i Comuni possano intervenire tempestivamente e dare sollievo a persone che, purtroppo, ad aprile hanno vissuto situazioni paragonabili alle grandi alluvioni. Per fortuna la zona è circoscritta: questo fa presumere interventi finanziari non eccessivamente pesanti, che però hanno senso se erogati tempestivamente. Siamo alla vigilia dell'inverno; occorre sostituire mobili, caldaie, e ricostituire un minimo di suppellettili e attrezzature nei laboratori per avviare un ritorno alla normalità. È questione, Assessore Bairati, molto urgente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera. Verificheremo, relativamente alla sua richiesta, se è materia che riguarda l'Assessore Peveraro o l'Assessore Borioli.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Vorrei che la Presidente Bresso o l'Assessore Oliva riferissero in VI Commissione o in aula relativamente ai progetti per la celebrazione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Nelle settimane scorse, sui giornali, c'è stato gran dibattito sia a livello governativo sia locale.
Diverse sono le visioni su come deve essere condotta la partita, che io ritengo essere molto importante ed attuale, visto che una forza di Governo quella che in questo momento ha in mano il destino del Governo (la Lega) forse per il fallimento del federalismo - ha rilanciato la secessione. Una forza, quindi, che si muove in un'ottica diversa dallo spirito dell'Unità d'Italia, dallo spirito del 150° anniversario.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Auddino.
La informo che in VI Commissione era già calendarizzata una comunicazione. Doveva avvenire domani, ma per impegni della Presidente della Commissione, Consigliera Pozzi, è stata rinviata di una settimana. La prossima settimana, quindi, in VI Commissione si avrà un'audizione dei vertici del Comitato per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Quella è la sede dove i Commissari e i Consiglieri eventualmente interessati, al di là che facciano parte o meno della VI Commissione, possono avere informazioni sullo stato dell'arte delle celebrazioni relative al 150 Anniversario dell'Unità d'Italia.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli, sempre sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Se ho ben compreso, stamani l'Assessore Pentenero dovrebbe rendere un'informativa all'Aula in merito alla questione dell'edilizia scolastica.
Sarebbe opportuno informare l'Assessore Pentenero che più che un'informativa all'Aula dovrebbe dare una spiegazione sufficientemente compiuta rispetto ai "tagli" perpetrati nelle Province in merito all'edilizia scolastica e venire munita di documentazione affinché la stessa possa essere distribuita anche ai colleghi, per consentire a tutti di entrare nel merito della questione. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Toselli.
Come ben sa, questo si potrà valutare soltanto ex post. Diamo sempre per scontato che quando un Assessore risponde ad un'interpellanza, ad un'interrogazione o rende una comunicazione su un problema, arrivi con tutte le informazioni, cifre e documenti utili in tal senso. Permane sempre la facoltà, da parte dell'Aula, di richiedere la documentazione in oggetto di ritenersi soddisfatti o meno, o di chiedere eventuali integrazioni rispetto al tema trattato.
Pertanto, finché l'Assessore Pentenero non arriverà in Aula e farà tali comunicazioni su quanto già previsto, non sono in grado di risponderle.
L'augurio, comunque, è rivolto non solo all'Assessore Pentenero.
Comunico che nel frattempo ci ha raggiunti l'Assessore Peveraro, che ha anticipato la collega Pentenero.
Dopo questi interventi sull'ordine dei lavori, possiamo procedere con il sindacato ispettivo.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interpellanza n. 2861 del Consigliere Cavallera, inerente a "Crisi del settore orafo valenzano"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interpellanza n. 2861 del Consigliere Cavallera.
Risponde l'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Grazie, Presidente.
Saluto innanzitutto i colleghi, dopo il rientro dalle vacanze estive.
L'interpellanza in oggetto fa riferimento alla crisi nel distretto orafo di Valenza e chiede alla Giunta quali siano stati gli interventi che sono stati presi a sostegno del settore del distretto o quali siano gli interventi che la Giunta intende promuovere, soprattutto in questa fase di crisi.
Credo che lo stesso Consigliere abbia partecipato alla fase istruttoria se non sbaglio c'incontrammo nel Comune di Valenza - di un provvedimenti che la Giunta ha preso in favore dei distretti industriali piemontesi provvedimento che, per inciso, s'integra nel quadro generale delle politiche industriali, stanziando sette milioni di euro (di cui due e mezzo a sostegno del distretto orafo valenzano) per interventi di consolidamento competitivo del settore. Peraltro, si tratta di un intervento cofinanziato dal Ministero delle Politiche Industriali sulla legge nazionale dei distretti.
Con quel provvedimento, di cui non solo sono già stati fatti gli atti deliberativi (i bandi), ma, come sa il Consigliere, sono già state raccolte, valutate e finanziate le proposte giudicate ammissibili (il provvedimento è, dunque, in piena fase esecutiva), l'Amministrazione ha dato attuazione al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 2008 che stanziava risorse per progetti a favore dei distretti industriali.
In particolare, il provvedimento riguardava interventi sul sistema organizzativo-distributivo dei distretti più che sulla loro capacità e competenza tecnico-produttiva, che è, nel campo dell'organizzazione della filiera, forse l'aspetto più forte, più solido e più riconosciuto dei nostri distretti. Come sappiamo, alcuni di questi (in particolare il distretto orafo, ma anche il distretto del freddo casalese, per citarne un altro dello stesso ambito provinciale) hanno patito molto sul piano commerciale e organizzativo.
La dotazione finanziaria complessiva era di sette milioni, di cui tre milioni e mezzo (il 50%) di fonte regionale e tre milioni e mezzo (l'ulteriore 50%) di trasferimento da parte dello Stato.
Il provvedimento della Giunta - tradotto nel bando e poi nella valutazione delle proposte - attribuiva priorità alle domande presentate dai soggetti collettivi del settore orafo; parliamo, quindi, di consorzi di società consortili e associazioni temporanee.
In data 12 dicembre 2008 si sono stabilite le modalità. Alla chiusura del bando abbiamo ricevuto 17 domande, di cui quattro nel distretto.
Tutte le domande presentate dal distretto orafo valenzano sono state giudicate ammissibili. In particolare, il Consorzio del Marchio di Valenza ha ricevuto un finanziamento di un milione di euro per la valorizzazione del marchio nella catena globale del valore del mercato orafo internazionale; il Consorzio italo-americano di promozione del prodotto valenzano ha ricevuto sostegno alla promozione della produzione orafa nel mercato nord-americano; altri importi di spesa equivalenti (circa un milione e 600.000 euro, la taglia era questa) sono stati dati al Consorzio Oroinnovazione e al Consorzio Eccellono.
Il contributo per Oroinnovazione è stato di 260.000 euro, mentre mezzo milione è stato dato per le promozione del Consorzio Eccellono. Stiamo parlando, in totale, di investimenti complessivi sul settore (tra quota regionale, quota nazionale e, naturalmente, cofinanziamento privato, che è sempre richiesto in questi casi) per circa otto milioni e mezzo di euro.
Le imprese complessivamente coinvolte nei progetti cui ho fatto cenno nella risposta sono circa 170 (169 per la precisione).
in corso di predisposizione il bando 2009, che è in attesa dell'analogo decreto 2008 di copertura da parte del Ministero dello Sviluppo Economico sui distretti industriali, con cui la Giunta regionale (per ora abbiamo dato il bando) intende dare prosieguo agli interventi a favore degli stessi sistemi distrettuali coinvolti nel decreto 2008 (come è noto, gli altri sistemi distrettuali - parlo in particolare del sistema biellese - sono stati beneficiati di altre misure di politiche industriale ovvero sono stati coinvolti da misure europee sui poli di innovazione competitiva industriale).
Concludo ribadendo che si tratta di un importante investimento. Il sistema orafo ha risposto con delle domande che abbiamo ritenuto adeguate rispetto ai vincoli posti, che ovviamente erano stati concertati con i sistemi delle rappresentanze locali.
Come sempre ci attendiamo non dei risultati immediati perché, come il Consigliere sa, queste misure - ahimè - sono misure strutturali e di consolidamento competitivo di lungo termine.
Questa è anche la ragione per cui ci auguriamo che il Governo, come ha fatto nel decreto 2008, dia analogo sostegno nel decreto 2009; ci auguriamo di poterlo rinnovare con una misura che - ripeto - ne rafforzi il portato nei prossimi anni, in particolare in una fase come questa che ha esposto specialmente le piccole e medie imprese a rischi e difficoltà estreme soprattutto per chi compete su un mercato diventato assolutamente globale.
I dati tecnici sono a disposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Ringrazio l'Assessore per la risposta. Mi sembra che si possa affermare che, purtroppo, siamo di fronte a una situazione che conoscevamo e che ritenevamo in grado di superare, come aveva fatto nei decenni scorsi, le bufere precedenti (parlo delle bufere economiche e geopolitiche). Tutto sommato, questo sistema forse è ancora in grado da solo di raggiungere obiettivi di riposizionamento di una presenza rilevantissima a livello complessivo.
Una serie di scricchiolii si sono visti già in precedenza. Pensate che trent'anni fa fu la categoria a dotarsi del palazzo mostre, quello vecchio e quello nuovo fu domandato a gran voce da parte delle locali rappresentanze economico-produttive e anche istituzionali; grazie a una sinergia della Regione in primis e poi delle Fondazioni, è stato realizzato.
I dati che citava l'Assessore sono quelli che risultano dalle attività che vengono portate avanti sui fondi regionali e nazionali. Io volevo cogliere l'occasione per sottolineare l'importanza di questa struttura nell'ambito di quella che definiamo semplicisticamente attività di commercio internazionale, che ovviamente ha varie sfaccettature, vari approcci, ecc., e che poi rappresenta il problema vero, in quanto siamo indubbiamente in loco dei giganti per quanto riguarda la produzione e la qualità della produzione, ma meno incisivi oggi per quanto riguarda il reinsediamento e la dilatazione sui mercati internazionali, che hanno mille e uno condizionamenti perché ci sono dei dazi a tante altre situazioni che s'incontrano anche su mercati che apparentemente sembrerebbero appetibili.
E allora avere una struttura bellissima e funzionale come quella che è stata realizzata e non vederla utilizzata per tutto l'anno con iniziative adeguate è un peccato. Iniziative che non devono avere come riferimento solamente il settore orafo-gioielliero (quello definiamolo il core business, la punta di diamante), ma si era pensato anche a tutte le produzioni di pregio che sono notevoli in Piemonte, ai consumi del cosiddetto "settore del lusso" per quanto questo possa essere un terreno minato in una fase non dico di recessione stabile, ma comunque in una situazione di riflusso per quanto riguarda i consumi.
Quindi farei una sollecitazione all'Assessore in questo senso: di vedere - siamo al termine di una legislatura - cosa si può fare sotto questo profilo, magari promuovendo un'iniziativa per mandare a regime la gestione di questa struttura (gestione in cui è coinvolta la Regione Finpiemonte e quant'altro), proprio perché divenga una struttura trainante.
Dato che è stata definita Expo Piemonte Valenza, quindi non solo con una dimensione diciamo locale, potrebbe essere una struttura trainante per buona parte dell'economia piemontese. Bisognerebbe valutare come poterla rilanciare ed è proprio in un momento, a mio avviso, di difficoltà che magari si possono vedere meglio i benefici di un investimento che deve dare i suoi frutti.
Quindi ringrazio l'Assessore e lo sollecito in questo senso. Attendo copia della risposta dal punto di vista tecnico.


Argomento: Veterinaria

Interrogazione n. 2794 del Consigliere Moriconi, inerente a "Situazione del canile nel Comune di Villanova Mondovì"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 2794, presentata dal Consigliere Moriconi.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione n. 2794 del Consigliere Moriconi ha come oggetto la situazione del canile nel Comune di Villanova Mondovì. Abbiamo ovviamente acquisito le informazioni dalla Direzione dell'ASL CN 1, che sono state redatte dal Servizio Veterinario competente territorialmente, sentiti la Comunità montana delle Valli Monregalesi e il Comune di Villanova Mondovì.
La Comunità montana è la titolare del canile, la cui gestione è stata demandata con atto formale, nell'anno 2008, al Comune di Villanova Mondovì.
Il ritardo nella realizzazione del canile è stato determinato dalla mancata autorizzazione per gli scarichi. Rispetto al progetto originario, il posizionamento dei box è stato modificato, richiedendo pertanto lavori di sbancamento e conseguente collocazione delle fosse per gli scarichi in terreni in parte drenabili.
Conseguentemente la Provincia, per il provvedimento autorizzativo, ha richiesto una nuova soluzione tecnica per lo smaltimento dai due pozzi perdenti, prevedendo una subirrigazione in zona non drenante. La nuova richiesta di autorizzazione è stata presentata il 12/05/2009 e la Provincia ha rilasciato detta autorizzazione in data 3/06/2009.
Altro motivo di ritardo nel compimento della struttura è da imputarsi al protrarsi dei lavori di completamento dell'abitazione del custode interrotti per due episodi di furti a danno della caldaia, termosifoni e sanitari. Per tali motivi, l'ultimazione delle opere sarà posticipata nel periodo immediatamente precedente all'insediamento del custode.
L'ubicazione del canile si colloca in un'area idonea a prevenire problemi di inquinamento acustico e raggiungibile in breve tempo dal centro abitato di Villanova Mondovì. La strada che conduce al canile sarà oggetto di sistemazione prima dell'attivazione del canile ed è caratterizzata da una doppia possibilità di accesso: sia dal territorio del Comune di Villanova Mondovì sia dal territorio del Comune di Pianfei.
La Comunità montana delle Valli Monregalesi ha richiesto ed ottenuto un mutuo bancario pari ad euro 94.000 per il completamento dei lavori e l'avvio dell'attività.
Attualmente è in corso la richiesta di agibilità al Comune di Villanova Mondovì, competente territorialmente, da parte della Comunità montana delle Valli Monregalesi.
Il Settore Prevenzione Veterinaria, attraverso il gruppo regionale di verifica dell'applicazione della L.R. 34/93 che ha già effettuato un sopralluogo presso la struttura, e con la collaborazione del Servizio Veterinario dell'ASL CN 1, si rende disponibile per ogni eventuale indicazione di supporto affinché la struttura diventi operativa in tempi utili allo svolgimento del servizio pubblico cui è preposta. Un sopralluogo di verifica è stato programmato in questo mese.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
Il collega Moriconi si dichiara soddisfatto della risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione n. 2797 dei Consiglieri Rossi e Dutto, inerente a "Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla (MCS)" (risposta scritta)


PRESIDENTE

L'Assessore Artesio fornisce risposta scritta all'interrogazione n.
2797 presentata dai Consiglieri Rossi e Dutto.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interpellanza n. 2810 del Consigliere Toselli, inerente a "Corso di Laurea in fisioterapia presso l'ASL CN 1 di Fossano"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2810, presentata dal Consigliere Toselli.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione, che è stata depositata, riguarda la richiesta avanzata al Direttore generale dell'ASL CN 1 in relazione alla nomina del Coordinatore del corso di fisioterapia, in modo particolare la correttezza delle procedure adottate e le caratteristiche tecniche di competenza della persona individuata.
Personalmente sarò molto stringata nella comunicazione d'Aula allegando invece gli atti - la deliberazione del settembre 2008, che è di carattere pubblico, e la copia del curriculum formativo e professionale senza insistere sul nominativo della persona in questione.
In riferimento all'interrogazione indicata in oggetto si precisa che è stata richiesta apposita relazione alla Direzione Generale dell'ASL CN 1 dalla quale emerge l'adozione della deliberazione n. 1826 del 19 settembre 2008, nella quale si descrivono nel dettaglio le procedure seguite per l'individuazione del Coordinatore fisioterapista, con allegato verbale della commissione aziendale che ha individuato i soggetti ritenuti più idonei.
Vorrei semplicemente ripercorrere i contenuti dell'atto deliberativo che hanno quest'istruttoria razionale: "Visto il Protocollo d'Intesa seguito dall'ASL CN 1, in data 3 luglio 2008 con l'Università degli studi del Piemonte Orientale e il Comune di Fossano finalizzato all'attivazione presso l'Ospedale di Fossano di un canale formativo dell'anno 2008-2009, come partenza con il Corso di Laurea Triennale in Fisioterapia rilevata la necessità di individuare un Coordinatore fisioterapista cui affidare la gestione dei rapporti con il Coordinatore individuato dall'Università e con i tutors delle varie sedi di tirocinio vista la nota con la quale la Direzione aziendale ha invitato i Coordinatori fisioterapisti a comunicare la propria disponibilità allo svolgimento dell'incarico inviando il curriculum entro il 5 settembre 2008 (la nota d'invito è del 13 agosto 2008) rilevato che la nota precisava che la scelta del Coordinatore sarebbe stata effettuata 'senza onere comparativo, tenendo conto sia del curriculum, sia delle attitudini personali allo svolgimento della funzione' atteso che, in data 17 settembre, si è riunita la commissione preposta alla valutazione dei curricula pervenuti entro il termine, la quale ha proposto alla Direzione aziendale una rosa di soggetti in possesso di rilevanti attitudini allo svolgimento dell'incarico, riportati in ordine alfabetico (sono quattro i nominativi, che non leggo in questa sede) ritenuto di individuare, tra i soggetti elencati, in considerazione del curriculum e delle attitudini, il signor C. V. quale Coordinatore fisioterapista preposto alla gestione dei rapporti con il Coordinatore individuato dall'Università rilevata altresì l'opportunità di individuare un Coordinatore sostituto nella persona del signor A. G., il quale svolgerà le funzioni in caso di assenza del Coordinatore titolare, onde garantire continuità nella gestione dei rapporti con l'Università e con i tutors acquisito il parere favorevole dei Direttori Amministrativo e Sanitario delibera di individuare il signor C. V. quale Coordinatore e il signor A.
G. quale Coordinatore sostituto, di dare atto che il provvedimento non comporta oneri aggiuntivi di spesa".
Invece, per quello che riguarda il curriculum della persona individuata formativo e professionale, leggo brevemente i contenuti: "Attività professionale: aver prestato servizio presso le pubbliche amministrazioni di 'Ente Ospedaliero di Cuneo' e 'USL 58 di Cuneo' dipendente nella funzione di Collaboratore Professionale Sanitario Esperto Fisioterapista, categoria DS a tempo pieno presso l'Unità Operativa di Recupero e Rieducazione Funzionale; posizione organizzativa di coordinamento delle attività riabilitative cardiorespiratorie di classe 'A'; assegnazione del coordinamento Terapisti della Riabilitazione del Reparto di Medicina riabilitativa del presidio della ASL; riconoscimento delle indennità di coordinamento; attivazione del comando presso l'ASL di Savigliano presidio Ospedaliero di Fossano, reparto di medicina riabilitativa, in qualità di operatore professionale fisioterapista esperto coordinatore.
Percorso formativo: Diploma di Infermiere; diploma di Terapista della riabilitazione con Specializzazione in Fisioterapia Toraco-Polmonare Diploma di frequenza al Corso teorico pratico di 'Riabilitazione Funzionale Respiratoria' -Ospedale San Luigi (Orbassano); Diploma al 2° Corso di specializzazione 'Riabilitazione respiratoria' - Università degli studi di Perugia; Tirocinio di formazione Istituto Gaslini (Genova) - Struttura Recupero Rieducazione Funzionale Fisioterapia: 'Tecniche di Riabilitazione Infantile'; Master di esperienza 'Fisioterapia respiratoria guidata dall'auscultazione metodica', Milano.
Attività di docenza: conferimento incarico Terapista didattico - Scuola Terapisti della Riabilitazione - Consorzio Gestione attività di Formazione Professionale - Amministrazione provinciale di Cuneo - anno formativo 81/82; conferimento incarico di Terapista didattico - Scuola Terapisti della Riabilitazione - Amministrazione provinciale di Cuneo - anno formativo 83/84; conferimento incarico Terapista didattico - Scuola Terapisti della Riabilitazione - Amministrazione provinciale di Cuneo anno formativo 84/85; docenza Corso di informazione su 'Rischi derivanti dalla movimentazione carichi' (26/11/2003 - 03/12/2003 - 12/12/2002) docenza Corso di informazione su 'Rischi derivanti dalla movimentazione carichi' (08/10/2004 - 22/10/2004 - 29/10/2004); docenza Corso 'Le Urgenze Mediche Respiratorie-Trattamento'; docenza Progetto Bip Bip Prevenzione sul Trauma Cranico e Spinale; docenza Progetto Bip Bip Prevenzione Trauma Cranico e Spinale in altra sede.
Relatore ai seguenti corsi: corso 'Respirazione e pavimento pelvico' al XXVII Congresso Nazionale della Società di urodinamica; corso 'L'infermiere nell'equipe di riabilitazione' presso la Fondazione Orizzonte Speranza a Boves; corso 'Il trattamento della Grave Cerebrolesione Acquisita', azienda S. Croce e Carle; corso 'Rischi derivanti dalla movimentazione carichi' della ASL 15 Cuneo, Presidio di Caraglio; corso 'Il trattazione della Grave Cerebrolesione Acquisita' in degenza riabilitativa', Ospedale ASO di Santa Croce di Cuneo; corso 'Rischi derivanti dalla movimentazione carichi' il 26 novembre 2003; corso 'Il trattamento della Grave Celebrolesione Acquisita' il 28-29 novembre 2003; corso 'Rischi derivanti dalla movimentazione carichi' il 3 dicembre 2003; corso 'Il trattamento della Grave Celebrolesione Acquisita' il 19 dicembre 2003; corso 'Lo sport nelle diverse abilità: vantaggi e svantaggi'; corso 'Fisiopatologia Polmonare e Riabilitazione' presso la casa di cura Stella del mattino; corso 'Valutare in riabilitazione' più sedute diverse; corso 'La qualità in riabilitazione nelle cure palliative' tenutosi presso il centro culturale Marcovaldo a Caraglio; convegno 'Il ruolo della famiglia nel percorso riabilitativo' ospedale di Cuasso al Monte Varese; corso 'Il percorso di cura nell'artrite reumatoide e nella spondilite anchilosante'; relatore del progetto Bip Bip prevenzione del trauma cranico.
Corsi di aggiornamento per l'apprendimento di tecniche specifiche: corso teorico pratico 'Riabilitazione funzionale respiratoria' - Udine; corso annuale 'Massaggio cinese e Shiatzu' - Bologna; stage 'Metodi perfetti' Amministrazione provinciale di Cuneo; 3° corso teorico pratico "Riabilitazione Funzionale Respiratoria" - ospedale S. Luigi; aggiornamento 'Assistenza Infermieristica al paziente con broncopneumopatia cronica ostruttiva' Robilante; convegno 'Le infezioni ospedaliere' - ospedale S.
Croce; corso 'Oncologia polmonare' - ospedale A. Carle; corso 'Oncologia polmonare - Terapia del tumore polmonare non a piccole cellule - aspetti psicologici e medico legali' - ospedale Carle; corso di specializzazione 'Riabilitazione Respiratoria' - Università di Perugina; corso 'Aggiornamento in Reumatologia' - ospedale S. Croce; convegno 'La CISL soggetto di sviluppo della professione infermieristica'; congresso Scientifico 'Il Gozzo...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. È veramente complicato ascoltare e per chi legge rispondere all'interpellanza. Capisco che è come il primo giorno di scuola, ma siamo veramente oltre il tollerabile.
Quindi, i colleghi che ritengono necessario parlare, sono invitati ad andare fuori dall'Aula. Non ci possiamo lamentare che la Giunta non risponde e quando la Giunta risponde, non ci sono le condizioni per ascoltare quello che dice l'Assessore.
Prego, Assessore.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
"Convegno 'Attualità nel trattamento dell'insufficienza respiratoria cronica' - ospedale di Savigliano; convegno 'Le anemie: nuove acquisizioni di fisiopatologia e terapia' - ospedale S. Croce; seminario 'Colostomie assistenza infermieristica' - ospedale S. Croce; convegno 'Trapianto epatico' - ospedale S. Croce; convegno 'Aggiornamento in Reumatologia' ospedale S. Croce; aggiornamento 'La trombosi venosa profonda' - ospedale S. Croce; aggiornamento 'La terapia antiaggregante piastrinica e nuovi aspetti del trattamento eparinico nella profilassi antitrombotica' ospedale S. Croce; congresso 'Attualità in colonproctologia' - ospedale S.
Croce; convegno 'Ipertensione arteriosa' - ospedale S. Croce; convegno 'Il dolore lombare' - ospedale S. Croce; aggiornamento 'Attualità in tema di cefalee primarie' - ospedale S. Croce; convegno 'Chirurgia laparoscopica' ospedale S. Croce; aggiornamento 'Vasculopatie cerebrali acute' - ospedale S. Croce; convegno 'Riaccorpamento delle USSL in Provincia di Cuneo: problemi, idee, proposte'; convegno 'Ipertensione arteriosa' - ospedale S.
Croce; convegno 'L'anziano problemi diagnostici, terapeutici ed assistenziali' - Borgo San Dalmazzo; congresso 'Attualità in Cardiochirurgia' - ospedale S. Croce; convegno 'Il trattamento dell'ipertensione - le ematurie' - Cuneo; convegno '5° Giornata cardiologica' - ospedale S. Croce; corso 'Istruttore emergenza interna antincendio ed evacuazione' - Borgo San Dalmazzo; corso 'Riabilitazione nelle cure palliative' - Borgo San Dalmazzo; Frequenza corso 'Tecniche di riabilitazione infantile' - ospedale Gaslini; corso aggiornamento 'Com'è possibile creare un team riabilitativo utilizzando le scale di valutazione di disabilità' - Borgo San Dalmazzo; convegno 'Onde d'urto in Ortopedia' ospedale S. Croce; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione - Mondi in evoluzione - ultime acquisizioni chirurgiche nelle protesi di ginocchio' Borgo San Dalmazzo; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione Mondi in evoluzione - Patologie degenerative traumatiche della cuffia dei rotatori: dalla diagnosi alla terapia chirurgica riabilitativa' - Borgo San Dalmazzo; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione - Mondi in evoluzione - Attuali orientamenti chirurgici nella protesizzazione dell'anca' - Borgo San Dalmazzo; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione - Mondi in evoluzione - Nuovi metodi chirurgici: tecniche decorsi e problematiche riabilitative relative a moderni metodi di sintesi' Borgo San Dalmazzo; incontro di aggiornamento 'La proposta e la prescrizione degli ausili' - Fondazione Don Gnocchi; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione - Mondi in evoluzione - Trattamento della spasticità focale con tossina botulinica' - Borgo San Dalmazzo; corso aggiornamento 'Medicina e Riabilitazione - Mondi in evoluzione - Eleconomia articolare come strumento terapeutico nella cura delle malattie reumatiche' Borgo San Dalmazzo; 8° incontro di aggiornamento 'La proposta e la prescrizione degli ausili' - Fondazione Devono Gnocchi; corso teorico pratico 'La Riabilitazione cardio respiratoria' - Istituto Humanitas seminario 'La Riabilitazione intensiva in regime di degenza' - Borgo San Dalmazzo; convegno 'Cardiologia del territorio prevenzione e riabilitazione' - Provincia di Cuneo; seminario 'La valutazione e il trattamento riabilitativo della donna operata al seno per carcinoma mammario' - Borgo San Dalmazzo; giornata di studio 'La Cartella Fisioterapica Respiratoria' - Bologna; seminario 'L'esercizio terapeutico conoscitivo nel trattamento dell'emiplegico adulto' - Boves; seminario 'Concetti di Anatomia funzionale' - Boves; seminario 'L'esercizio terapeutico conoscitivo nella rieducazione della paralisi periferica del facciale' - Caraglio; corso 'Scelta personalizzata delle unità posturali per il posizionamento in carrozzina' - Mondovì; master 'Fisioterapia respiratoria guidata dall'auscultazione metodica' - Milano; corso aggiornamento teorico pratico 'La movimentazione dei pazienti nelle strutture sanitarie' - ASL di Sondrio; corso "La Medicina basata sull'evidenza" - Caraglio; corso 'Riabilitazione cardio vascolare' Milano; corso 'Occlusione e postura: valutazione e trattamento' - Cuneo corso 'Elettricità e riabilitazione' - Cuneo; corso 'Miglioramento continuo ed il problem solving' - Cuneo...



PRESIDENTE

Assessore Artesio, mi scusi, se l'interpellante è d'accordo potremmo dare per letto il curriculum completo. Naturalmente l'Assessore è disponibile a rispondere...
Collega Toselli, possiamo dare per esaurita la risposta?



TOSELLI Francesco

Io replico se l'Assessore ha terminato, altrimenti mi zittisco, con molta educazione lascio terminare l'Assessore e poi riprendo la questione.



PRESIDENTE

L'Assessore ha terminato la risposta alla sua interrogazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Ovviamente non ho nulla di personale rispetto alla persona in questione, in quanto non la conosco. Questa interrogazione aveva degli obiettivi molto chiari, a cui uno francamente l'Assessore non ha provveduto a fornire risposta, cioè se nell'individuazione del soggetto coordinatore del corso siano state correttamente rispettate le disposizioni in materia di qualificazione professionale ed il rispetto dei criteri selettivi.
Dalla sua risposta, Assessore, sono convinto che i suoi uffici ed ella abbiano provveduto a fare questa verifica. Quindi, do per scontato in questa sede istituzionale che tutte le carte sono state valutate e verificate a seguito della mia interrogazione, al fine di comprendere se tutto è stato fatto e svolto in modo corretto.
Questa persona ha un curriculum assolutamente di primo piano, però mi veniva da chiederle, proprio quando lei ci evidenziava la sua professionalità, quando trova il tempo questa persona di fare il coordinatore, perché per fare il coordinatore bisogna fare il fisioterapista e bisogna lavorare.
Mi pare che invece questa persona sia talmente impegnata a valorizzarsi e a valorizzare il settore nel quale opera che francamente mi stupisco, da quanto risulta dalla lettura del curriculum, di come trovi il tempo e abbia la voglia e la pazienza di svolgere il ruolo di coordinatore.
Poi, Assessore, a me interessava che le procedure fossero espletate correttamente. Ella, senza averlo dichiarato in Aula, ma con il suo assenso del capo che ho notato, mi ha confermato che ciò è stato fatto dai suoi uffici.
Indi per cui sono tranquillo nel merito e resto in attesa della documentazione affinché possa darne lettura.



PRESIDENTE

In base a quanto previsto le sarà data anche copia scritta.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interrogazione n. 2674 del Consigliere Novero, inerente a "Attività ittiofaga della specie cormorano"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione l'interpellanza n. 2674, presentata dal Consigliere Novero.
Risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

L'interrogazione in oggetto mira, sostanzialmente, a conoscere quali misure urgenti intenda prendere la Regione per difendere le specie ittiche autoctone dalla predazione da parte del cormorano.
La risposta è molto semplice: allo stato dell'arte, il cormorano è inserito, sia dalla normativa comunitaria sia da quella nazionale, tra le specie a protezione assoluta. In virtù di questa normativa e alla luce dell'articolo n. 29 della Legge n. 70, il prelievo venatorio non è permesso, ma è permesso soltanto il controllo della specie, che è demandato alle Province, le quali devono attivare dei piani, che devono essere approvati dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Questo è quanto è già avvenuto in alcune Province.
Quindi, le Province, ove vi si presentano questi problemi, devono attivare dei piani di controllo concordati con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, in quanto è loro specifica competenza.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Taricco.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Considero la risposta soddisfacente. Vorrei far notare all'Assessore e ai colleghi (che per la verità sono distratti) che noi ci agitiamo sempre quando un animale ha la pelle, i peli o le piume, ma se ha le squame non ce ne occupiamo mai. Sono animali anche loro.
Io non ero al corrente (mi sono documentato) che quando una colonia di cormorani si installa la fauna ittica viene completamente distrutta, perch contrariamente agli aironi e alle altre specie, che eseguono una caccia di abilità, il cormorano sa nuotare come un pesce. Nei laghi arriva a venti metri di profondità: è tremendo! I nostri vicini della Valle d'Aosta, la Svizzera (che sono nostri vicini) e altre Province hanno preso provvedimenti rispettando la legge: credo che magari potremmo farlo anche noi.
Ripeto, sono soddisfatto della risposta, però penso che farò pressioni sulla Provincia di Torino. Quindi, se anche l'Assessorato facesse pressione sulla Provincia, oppure se ci occupassimo noi di questa materia, magari potremmo evitare che la situazione degeneri, perché se presa in tempo potrebbe anche essere ricondotta nei limiti fisiologici, senza problemi.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interpellanza n. 2582 dei Consiglieri Chieppa, Deambrogio, Dalmasso, Cirio Leardi, Pedrale, Cotto, Barassi, Turigliatto e Spinosa, inerente a "Attivazione corso di laurea in Assistenza Sanitaria"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2582, cui risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

So che questa materia è particolarmente cara alla sensibilità del Consigliere Chieppa, ma anche particolarmente controversa.
Darò una risposta di carattere amministrativo.
Negli ultimi anni accademici, la Regione Piemonte ha determinato il fabbisogno di posti di assistente sanitario per il Servizio Sanitario Nazionale, invitando l'Università di Torino a farvi fronte con un'adeguata offerta formativa di laurea triennale specialistica per la figura professionale di Professioni tecniche della prevenzione.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Torino ha elaborato le relative proposte di ordinamento didattico per l'istituzione della laurea triennale in Assistenza Sanitaria e di quella specialistica.
L'introduzione della disciplina esecutiva del decreto ministeriale per il riordino dell'offerta didattica universitaria ha indotto a sospendere l'iter, in quanto, da un lato, i requisiti richiesti da tale disciplina risultavano non sostenibili dalla Facoltà proponente e, dall'altro, il decreto che avrebbe dovuto regolamentare la materia per le lauree sanitarie non era ancora stato emanato.
L'Università ha quindi ritenuto di dover attendere l'emanazione per verificare la natura e la sostenibilità della proposta di ordinamento didattico delle due lauree alla luce dei criteri e dei requisiti dettati dalla nuova disciplina e, quindi, correggerle in conformità.
L'atteso provvedimento per le lauree sanitarie, di recente emanazione non ha sciolto i problemi di sostenibilità della nuova offerta formativa ed è stato oggetto di richiesta di nuovi chiarimenti al Ministero. Dall'esame del provvedimento e dall'esito dei relativi chiarimenti gli organi accademici dovrebbero procedere con gli adempimenti di competenza.
Il Settore regionale competente si propone di presidiare questo processo per fare fronte al fabbisogno formativo identificato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente, e ringrazio l'Assessore per la risposta.
Ovviamente, avrei preferito una risposta che desse delle certezze almeno per il prossimo anno accademico rispetto all'istituzione di un corso di laurea per Assistenti Sanitari nella nostra Regione.
Faccio notare che la nostra Regione è una delle poche che si è "impigliata" in questa normativa: ho un elenco lunghissimo di regioni e università che attivano tranquillamente il corso di laurea per Assistenti Sanitari.
Questo, conseguentemente, causa il fatto che, ad esempio, in alcuni servizi è necessario reperire quelle professionalità o richiederle al di fuori della nostra Regione, ma questo può essere il problema minore.
Il corso di laurea per assistenti sanitari viene attivato a Genova, a Milano, a Roma e in numerosissime altre città ed università anche più piccole. Quindi, è con sorpresa che verifico che i nostri uffici regionali siano sostanzialmente gli unici che trovano da sollevare questioni sulla normativa che, invece, per altri Atenei e per altre Regioni non presenta difficoltà alcuna.
L'Assessore conosce la mia insistenza anche su questo punto, quindi non posso, ovviamente, che ringraziarla per la risposta, ma (anche se non ha nessun valore e magari quello che dico io conta ancora meno di quanto contano mediamente le dichiarazioni dei Consiglieri regionali) mi dichiaro soltanto parzialmente soddisfatto della risposta, poiché il punto che veramente non comprendo è perché in altre Regioni è possibile attivare corsi di laurea e nella Regione Piemonte la normativa nazionale, invece, lo impedisce. Rispetto a questo continuo a nutrire dei forti dubbi e delle perplessità. Tuttavia, sono certo che torneremo sicuramente a parlare di questo tema, perché credo che quegli operatori e quei professionisti ricoprano un ruolo importante anche nell'ambito della prevenzione e della vigilanza.
Infine, mi permetto di sollevare un'ulteriore questione che riguarda la possibilità (non so se dovrò farne oggetto di un'interpellanza, ma non credo) di essere riconosciuti come ufficiali di polizia giudiziaria. Anche per quanto riguarda il ruolo di vigilanza che questi operatori svolgono sembra che in Piemonte la normativa nazionale lo impedisca, mentre invece in altre regioni agli assistenti sanitari e a coloro che svolgono funzioni di vigilanza viene fornita la qualifica di Ufficiale di polizia giudiziaria, con la "benedizione" delle organizzazioni sindacali e dell'INPS che riconosce i versamenti e le indennità, ai fini pensionistici.
Vorrei capire perché da noi c'è un'interpretazione differente; forse siamo i migliori (può darsi), ma c'è un'interpretazione differente della normativa rispetto a ciò che fanno le altre Regioni. È un dubbio che mi resta, nonostante i ringraziamenti che rivolgo all'Assessore per la risposta che ha voluto darmi in Aula.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interpellanza n. 2782 del Consigliere Caramella, inerente a "Ritardi soccorsi medici nella provincia di Novara"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2782 del Consigliere Caramella.
La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il contenuto dell'interpellanza è volto a verificare un'eventuale condizione di ritardo nei soccorsi, in relazione a un caso specifico verificatosi a Trecate ed a episodi analoghi in Provincia di Novara, oltre ad avere un'informativa generale sulle modalità con le quali è organizzato il servizio 118, che il Consigliere avrà avuto modo di seguire anche in altre discussioni.
In riferimento all'interrogazione, trattandosi di materia gestionale abbiamo chiesto una relazione all'Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore, dalla quale è emerso quanto segue: Il mezzo di Soccorso Avanzato del 118 ha raggiunto il luogo del soccorso in dieci minuti e, nei successivi 13 minuti, sono state effettuate tutte le manovre di rianimazione cardiopolmonare previste dal protocollo.
Ricordo che la valutazione dei tempi è ormai oggettivamente confermata dai dati della registrazione delle telefonate e dalle comunicazioni con la centrale.
Non sono stati segnalati, a tutt'oggi, ritardi negli interventi in Provincia di Novara, almeno per quello che riguarda la valutazione della qualità dell'assistenza realizzata.
Il soccorso spetta solo al Servizio di Emergenza Sanitaria 118, che opera con le Associazioni di Volontariato in convenzione. In IV Commissione abbiamo discusso i due riferimenti della convenzione ANPAS e della convenzione Croce Rossa.
Le associazioni si dedicano principalmente al trasporto.
Il 118 della Provincia di Novara opera con quattro mezzi di Soccorso Avanzato e due mezzi di Soccorso di Base in convenzione continuativa, e 15 postazioni con mezzi di Soccorso di Base in convenzione temporanea. Il trend dell'operatività è in continua ascesa: sono stati effettuati 34.000 interventi lo scorso anno e si prevede un ulteriore incremento quest'anno.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
La parola al Consigliere Caramella, per la replica.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Ringrazio anche l'Assessore per la risposta.
Ho sottoposto alla sua attenzione, Assessore, l'interpellanza, che non vuole essere assolutamente polemica, per cercare di trovare la strada attraverso la quale verificare l'attendibilità di alcune notizie. Sembra da quanto è emerso, che il soccorso non sia arrivato in dieci minuti, ma abbia impiegato più tempo.
A fronte di questo, devo riconoscere che effettivamente il servizio 118 in Provincia di Novara funziona bene. Certo, talvolta capitano delle emergenze che richiedono più tempo, per mille motivi. Questa, in parte, è una di quelle emergenze, perché purtroppo in quella zona insistono alcuni passaggi a livello che è difficile scavalcare nel momento in cui la barra è abbassata e non ci sono strade alternative.
Nonostante ciò, sembra che prima della verifica della possibilità d'intervento siano trascorsi più di 18 minuti (si dice, e ribadisco di aver sottoposto la questione solo perché ci fosse attenzione da parte delle istituzioni intorno a questi casi).
vero che c'è la registrazione ed è vero che dal momento in cui è partita l'ambulanza probabilmente i minuti sono stati sufficientemente adeguati all'intervento. Il problema è capire cosa è successo dopo, anche perché altri casi si sono verificati, sempre in Provincia di Novara, nella zona di Borgomanero.
Chiedo un'attenzione, non tanto da parte degli operatori del 118, che so essere presenti e sicuramente all'altezza della situazione, ma per dare la possibilità agli operatori stessi di avere tutti gli strumenti, compresa se possibile - una collaborazione tra il suo Assessorato (capisco che è difficile) e l'Assessorato alla viabilità e trasporti, perché la questione dei passaggi a livello è diventata di importanza vitale. Non è la prima volta che si arriva in ritardo, magari con patologie importanti al cervello, ritardo dovuto non all'incapacità o all'inefficienza del servizio 118, ma alla difficile transitabilità di alcune vie. Questi nodi vanno sciolti per il bene della popolazione, non tanto per raggiungere più rapidamente il posto di lavoro, ma per risolvere problemi contingenti.
Detto questo, la ringrazio, Assessore, e spero che si riesca a trovare la strada attraverso cui arrivare alla soluzione del problema. Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 2358 della Consigliera Ferrero, inerente a "Programma di sperimentazione gestionale, ex articolo 9 bis del decreto legislativo n. 502/92, per la gestione dell'ex Hospital du Piemont di Settimo Torinese"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2358 della Consigliera Ferrero.
La parola all'assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Con l'interpellanza in oggetto, la Consigliera richiede un aggiornamento in ordine alle attività dell'ex Hospital Du Piemont di Settimo Torinese, attualmente oggetto del programma di sperimentazione gestionale che, con deliberazione del gennaio 2009, viene sviluppato attraverso la cooperazione delle Aziende Sanitarie Locali TO 4, in qualità di capofila, e TO 2. Queste hanno approvato il progetto di sperimentazione gestionale avente ad oggetto la gestione, sia a fini sanitari sia a fini sociosanitari, della struttura stessa.
La struttura sarà gestita dalla Società SAAPA S.p.a. (Società Assistenza Acuzie e Post Acuzie), costituita con contratto del 25 giugno 2008, i cui componenti sono l'Azienda Sanitaria Locale TO 4, con quota di partecipazione del 34%, l'Azienda Sanitaria Locale TO 2, con quota di partecipazione del 18%, l'Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.a. (Azienda partecipata dal Comune di Settimo Torinese), con quota di partecipazione del 31,5%, la Cooperativa Sociale Frassati, con quota di partecipazione del 15,5%, e la Cooperativa Sociale Frassati di produzione e lavoro, con quota di partecipazione dell'1%.
La Cooperativa Frassati onlus è una cooperativa sociale di tipo A attiva dal 1976 e composta da 500 operatori professionali. Gestisce 70 servizi socio-sanitari, educativi ed assistenziali in svariati Comuni della Provincia di Torino.
La Cooperativa sociale di produzione e lavoro, invece, è una cooperativa di tipo B, per l'inserimento di persone svantaggiate, ai sensi della legge n. 381/1991.
Il programma di sperimentazione gestionale prevede il seguente assetto.
La Società gestirà direttamente l'attività clinica della struttura sotto la supervisione ed il coordinamento delle Aziende Sanitarie TO 4 e TO 2, cui spetta la designazione della direzione sanitaria, dello staff medico e di amministrazione.
I posti letto all'interno della struttura saranno suddivisi come di seguito: n. 80 posti letto di "deospedalizzazione protetta", n. 71 posti letto di lungodegenza; n. 60 posti letto di recupero e rieducazione funzionale.
Alla Cooperativa Frassati, già titolare al momento dell'acquisizione delle quote di SIAS Italia del contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi infermieristici ed accessori presso la struttura, sono affidati i servizi medesimi: la Cooperativa Frassati di produzione e lavoro esegue nell'ambito della struttura, prestazioni di pulizia.
Alla Multiservizi, in virtù del precedente contratto stipulato con SIAS Italia, è affidata la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura; a corollario delle attività sanitarie e socio-sanitarie sopra indicate è previsto inoltre - ma questo riguarda le future programmazioni che si attivi eventualmente una farmacia interna e che l'ASL TO 4 decentri attività di specialistica e/o di primo intervento nei 1.000 metri quadri riservati all'uso esclusivo dell'Azienda Sanitaria stessa.
Dal piano finanziario inserito nel programma di sperimentazione gestionale risulta che: il totale dei costi è quantificato in 11,5 milioni di euro all'anno di cui le principali voci sono rappresentate dai costi connessi al contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi infermieristici ed accessori; euro 6.500.000,00 - costi connessi al contratto di mutuo euro 1.160.000,00 - costi derivanti dalle spese per il personale medico; euro 1.200.000,00, per il personale amministrativo, euro 250.000,00 - nonché dai costi connessi alla spesa di ristorazione, euro 691.000,00 - ed alle utenze euro 442.000,00.
I ricavi derivano dalla remunerazione delle prestazioni erogate e dalla degenza in ambito sanitario e socio sanitario secondo le tariffe deliberate dalla Regione.
Con deliberazione del febbraio 2009 la Giunta regionale ha approvato il progetto di sperimentazione autorizzando le aziende sanitarie all'avvio del programma subordinatamente all'accertamento dei requisiti strutturali ed organizzativi ai sensi della normativa vigente. La deliberazione, infatti dà atto che le aziende sanitarie dichiarano l'attuale insussistenza di taluni requisiti strutturali ed organizzativi necessari per l'operatività della struttura e che risulta pertanto necessario subordinare l'avvio delle attività alla definitiva conclusione con buon esito del processo di verifica dei requisiti ai sensi della normativa vigente. Quando l'accertamento dei requisiti strutturali e organizzativi si concluderà entro la fine di febbraio, è ipotizzabile l'avvio della struttura nella prima metà del mese di marzo, a partire dalla sezione dedicata ai posti letto di deospedalizzazione protetta come è avvenuto.
Si rileva che non sussistono i prospettati profili di incompatibilità con il decreto Bersani poiché la società opera esclusivamente con gli enti partecipanti, non svolge prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati né partecipa ad altre società o enti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente, per questo repentino coinvolgimento nell'attività del Consiglio. Qualche considerazione rispetto alla risposta all'interrogazione, in verità un po' datata. Chiedo all'Assessore di avere la risposta scritta che contiene una serie di elementi interessanti rispetto alle questioni poste. L'elemento più critico e preoccupante della risposta dell'Assessore si rileva nella serie di risorse, di spese, di impianti societari, di programmi futuri e futuribili di gestione di una realtà, nei fatti mai partita.
La struttura, da quanto conferma anche l'Assessore, non possiede le caratteristiche per svolgere il ruolo che la Regione e le strutture sanitarie locali coinvolte nell'ambito di questa società di gestione hanno individuato come finalità. Problema che, probabilmente, non avrà soluzione nell'immediato, ma che creerà delle difficoltà dal punto di vista organizzativo a livello locale.
Ci preoccupa molto l'aver stabilito una modalità di presa in carico di una struttura da parte del Servizio Sanitario Regionale, appurando, solo in un momento successivo, che la stessa non ha i requisiti per svolgere una serie di funzioni.
Cercheremo di tenere alta l'attenzione, anche per valutare quanto, in termini di tempo, sarà ancora necessario sopportare prima che il territorio possa avere una struttura funzionante secondo le modalità che, in passato si era ritenuto di prevedere e che, rispetto a quanto si comprende, non svolgerà.
Ringrazio l'Assessore per la risposta, chiedo la copia scritta delle considerazioni che ci ha riportato e, ancora una volta, sottolineo la preoccupazione sui tempi necessari.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori - Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1265: "Immediate dimissioni Ministro Gelmini", presentato dai Consiglieri Chieppa, Bossuto, Barassi, Moriconi, Comella, Caracciolo Cavallaro, Turigliatto


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Abbiamo formalizzato una richiesta anticipata verbalmente, depositando un ordine del giorno sulla gravissima crisi della scuola nella nostra regione. Crisi dovuta, inequivocabilmente, agli atti dell'attuale Ministra all'Istruzione. L'ordine del giorno chiede - e non può fare altro - a nome del Consiglio regionale, le dimissioni della Ministra stessa.
Tale dimissioni sarebbero un atto di amore verso il nostro Paese e verso la scuola pubblica. Chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. di tale documento. Ovviamente, aspettiamo eventuali altre adesioni: l'ordine del giorno è aperto. Crediamo che in avvio dell'anno scolastico debba arrivare un segnale importante al mondo della scuola pubblica. Una presa di posizione - che chiediamo a tutto il Consiglio regionale - che vada ad aggiungersi all'azione puntuale che la Giunta sta conducendo in difesa delle istituzioni scolastiche piemontesi dal vero e proprio attacco che arriva dal piano governativo.
Un'aggiunta, un sostegno, una presa d'atto politica. Le forze politiche regionali, rappresentate dai Gruppi del centrosinistra, devono puntualizzare con forza la netta sfiducia, votando un atto che chiarisca e puntualizzi le decine e centinaia di dichiarazioni che abbiamo potuto leggere sui quotidiani. Dal Piemonte un invito forte a "liberare" il Ministero dell'Istruzione e a "liberare" la scuola pubblica di questo Paese da quella presenza che giudichiamo ingombrante e dannosa. Ci pare, quindi che proprio all'inizio dell'anno scolastico, sia necessario.
Ne chiediamo l'iscrizione all'o.d.g., una discussione anche con tempi stretti, se ritenete, ma soprattutto ne chiediamo la votazione, per offrire la possibilità a tutti di potersi esprimere. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chieppa.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Leo ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Sono particolarmente contento che in questa sessione presieda il Presidente Placido, perché è stato, nella scorsa legislatura, un attentissimo e precisissimo Consigliere di minoranza e si è sempre battuto per il rispetto delle regole.
Ma mentre il collega Placido ha buona memoria (oltre ad avere naturalmente, altri meriti), vi è un Assessore che non si ricorda più quando era Capogruppo del PDS: le è passato completamente di mente o forse pensa che sia una parente lontana la Giuliana Manica che allora ricopriva la carica di Capogruppo del...



(Brusìo in aula)



LEO Giampiero

DS, non PDS! Avete ragione, ho confuso qualche passaggio! Del resto anche noi siamo confusi...



PRESIDENTE

Per la precisione, era il Gruppo dei Democratici di Sinistra.



LEO Giampiero

Esatto. Allora, la collega Manica, Presidente del Gruppo dei Democratici di Sinistra, era intransigente - persino un pochino sopra le righe, persino un pochino agitata - nel chiedere il rispetto delle regole.
Come ho ripetuto in tutta la legislatura - repetita iuvant, ma forse "stufant"! - una regola prevede che durante la seduta di Consiglio regionale gli Assessorati non devono organizzare conferenze stampa. Lo abbiamo detto tremila volte! È stato assunto dal Presidente Gariglio, per decine di volte, l'impegno di segnalarlo alla Giunta! Non importa quando il Consiglio regionale è convocato al di fuori del canonico giorno, Presidente Muliere: non può essere prevedibile, per cui non solleviamo questioni.
Non importa se è convocata una Commissione consiliare, perché si pu concordare! Ma almeno il Consiglio regionale! Vi è un comunicato dell'Assessorato allo sport che invita ad una conferenza stampa alle ore 12. E poiché l'altra volta la Presidente Bresso aveva detto che il circuito teatrale regionale non c'entrava con la Regione (mi chiedo, allora, perché si chiami "regionale"), questa volta addirittura, per non sbagliarsi, c'è scritto che bisogna telefonare alla dottoressa Chiara Calliero in Assessorato.
Io non so più cosa dire: qui ci sono colleghi molto precisi che si appellano con rigore alle regole. Vorrei sapere se tali regole, così come abbiamo detto tante volte, valgono solo per alcuni e non per altri, e solo in maniera intermittente.
Il Presidente Placido ha sostenuto le stesse considerazioni nella precedente legislatura, così come ha fatto anche in questa; è stato intransigente nella passata tornata e giusto in questa. Ma l'Assessore Manica non era un soggetto qualsiasi: era Presidente del Gruppo dei Democratici di Sinistra. Allora ci sentiamo presi in giro!



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
Le chiedo, per gentilezza, di far pervenire alla Presidenza del Consiglio il comunicato a cui ha fatto riferimento.
Come sapete, la Presidenza del Consiglio ha più volte sollecitato la Giunta a non organizzare iniziative, conferenze stampa, convegni o quant'altro durante le sedute del Consiglio regionale.
In questo caso, però, parliamo di "Turin Half Marathon-Gran Premio Città di Moncalieri".



PRESIDENTE

LEO Giampiero (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ma lo stemma della Regione è finto?



PRESIDENTE

Approfondiremo sull'eventuale uso...
Ma il Comitato organizzatore è Turin Half Marathon - Gran Premio Città di Moncalieri.
Comunque la ringrazio e approfondiremo in tal senso.
stata avanzata una richiesta, da parte del Consigliere Chieppa, di iscrivere all'o.d.g. il seguente ordine del giorno: n. 1265: "Immediate dimissioni Ministro Gelmini", presentato dai Consiglieri Chieppa, Bossuto, Barassi, Moriconi, Comella, Caracciolo Cavallaro, Turigliatto In base all'articolo 51 del nostro Regolamento, per l'iscrizione occorrono i voti favorevoli di almeno 42 Consiglieri, oppure il consenso unanime dell'Aula.
Se i colleghi sono d'accordo, potremmo iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno avente come primo firmatario il collega Chieppa, il cui oggetto è "Immediate dimissioni Ministro Gelmini".
Consigliere Leo, lei chiede di intervenire, ma non sull'ordine dei lavori.
Come dicevo, o c'è la condivisione - e allora lo diamo per iscritto oppure c'è la contrarietà...



LEO Giampiero

Le chiedo perdono, ma vorrei sapere se l'Assessore Manica non c'entra niente con la conferenza stampa - e quindi può stare in Aula - o se è alla conferenza stampa.
Comunque la conferma bisognava darla a quel numero, riportato su un comunicato "siglato" con lo stemma della Regione e per una conferenza a stampa convocata presso un Assessorato Regionale?



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Un Assessore c'entra con le conferenze stampa? Le sponsorizzazioni le concedono, come dire, "gratis"?



PRESIDENTE

Collega Leo, la ringrazio. Stiamo approfondendo la questione.
In merito alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno avente ad oggetto "Immediate dimissioni Ministro Gelmini" l'Aula acconsente? Lo diamo per iscritto?



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

No. Semplicemente chiedo che la richiesta venga posta in votazione.



PRESIDENTE

stata avanzata una richiesta di iscrizione all'o.d.g. di un ordine del giorno avente ad oggetto "Immediate dimissioni Ministro Gelmini".
L'Aula, in questo caso, non ha acconsentito all'iscrizione, ma tramite il collega Dutto ne ha chiesto la votazione. Presidente Muliere, poiché a favore della richiesta è già intervenuto il collega Chieppa, contro il collega Dutto, le cederò la parola immediatamente dopo la votazione dell'iscrizione nuovi punti all'o.d.g..
In base all'articolo 51 del nostro Regolamento, comma 5 - vado a memoria - pongo in votazione la richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno avente ad oggetto "Immediate dimissioni Ministro Gelmini", i cui primi firmatari sono i Consiglieri Chieppa e Dalmasso.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1265.
Il Consiglio non approva.
Il quorum di 42 voti favorevoli, richiesto per l'iscrizione all'o.d.g. di nuovi punti non è stato raggiunto.
Pertanto, l'Aula respinge l'immediata iscrizione del provvedimento in oggetto.
Tale ordine del giorno passerà, quindi, all'esame della Conferenza dei Capigruppo, secondo il normale iter.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prima della votazione, aveva chiesto la parola il Consigliere Muliere ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Ritengo questa votazione un fatto grave, perché ricordo che, per consuetudine, non abbiamo mai votato sull'iscrizione di un ordine del giorno (tranne una volta, ma poi abbiamo ritirato la richiesta e acconsentito all'iscrizione).
Sappiate che, se ci mettiamo a votare sull'iscrizione, ciò significa fare già una valutazione sul merito dell'ordine del giorno. E poiché la richiesta del Consigliere Dutto di votare vuol dire che c'è una considerazione sul merito dell'ordine del giorno, ogni volta che qualcuno presenta...



(Commenti in aula)



MULIERE Rocco

Se cominciamo a percorrere questa strada, ogni volta che si chiederà l'iscrizione in aula di un documento, faremo una valutazione sul merito.
Noi, come Gruppo del PD, non abbiamo, per ora, firmato l'ordine del giorno - avete visto - però abbiamo votato a favore dell'iscrizione naturalmente.
Se cominciamo a chiedere la votazione, quindi a fare una valutazione di merito, instauriamo un nuovo clima che io credo non favorisca il confronto in aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Non soltanto in funzione degli accordi scritti (mi pare che la pagina tre, paragrafo 16, degli accordi raggiunti insieme al PD preveda specificamente quanto qui dal collega Capogruppo Muliere previsto) credo - a parte le battute - che il collega Muliere abbia ragione.
Ritengo che, qualsivoglia tema un collega intenda proporre, non sia una prassi rompibile - secondo me, almeno - che l'Aula ne rifiuti l'iscrizione.
E credo che lo spazio, poi, nell'ambito della discussione possa consentire a tutti, soprattutto ai Gruppi che nel merito l'ordine del giorno lo condividono, di intervenire.
evidente che io la pensi esattamente come il collega Dutto, che ha anticipato un elemento di merito; però sulla forma credo che il collega Muliere abbia ragione.
Già che sto parlando, chiedo anche l'ausilio del Presidente Placido. Il Presidente Placido sa che, in una riunione dei Capigruppo in cui lui purtroppo era assente - il che mi ha tolto buona parte del piacere di dire le cose che ho detto, poiché io amo moltissimo che l'interlocutore sia presente - ho anche sostenuto che, se in quest'Aula esistesse (ma al momento il Regolamento non lo prevede) l'istituto della sfiducia, sarei stato lietissimo di porre il tema della sfiducia a titolo personale nei riguardi del Vicepresidente Placido.
Ora, se il collega Muliere permette che alla ripresa dei lavori (se la procedura lo prevede) si possa rifare la votazione anzi fatta onde l'iscrizione venga consentita come prassi (poi la discussione seguirà), ci sono diversi ordini del giorno cui alcuni di noi tenevano. Io ne ho particolarmente uno in testa, che scrissi il giorno in cui Oriana Fallaci morì, ma non mi sembra che quest'Aula sia stata pervasa da particolare istinto di democrazia per la discussione dei vari temi.
Ricordo che l'attenzione ai temi sollecitati dall'opposizione è compito della maggioranza, e non certo dell'opposizione sostenere. Ma se uno va a guardare (il Vicepresidente Placido ne è assolutamente conscio) l'elenco delle domande ai sensi regolamentari poste dai Gruppi dell'opposizione in termini di interpellanze e di interrogazioni, credo che alcune - ahimè risalgano agli inizi di questa legislatura, quindi questo è un tema che è già stato superato.
Di conseguenza, per oggi pomeriggio mi permetto di dare un suggerimento ai colleghi che hanno presentato il documento avente come primo firmatario il Consigliere Chieppa, con cui c'è anche un accordo di collaborazione stretta e operativa. E non vorrei mai che Chieppa si sentisse poi destituito dal non collaborare perché c'è questa rottura di accordo.
Tra l'altro, poiché il consenso attorno alle iniziative del Ministro Gelmini sta crescendo in maniera incredibile, al punto anche di suscitare le invidie di altri colleghi Ministri, non ultimo il Presidente del Consiglio, noi saremmo molto lieti non soltanto di consentire l'iscrizione che è un atto, secondo me, che è bene rimanga dovuto da quest'Aula - ma soprattutto di procedere ad una discussione di merito cui sono disponibile.
Nel frattempo, in parallelo, scriverò questo ordine del giorno e, non potendone chiedere la sfiducia perché è un istituto inesistente e che quindi qualcuno considererebbe irricevibile, chiederò pressantemente le dimissioni di Roberto Placido quale Vicepresidente del Consiglio regionale che sono certo e spero non verranno date, perché mancherebbe in questi mesi un utile appoggio alle politiche del centrodestra. Ma ciò nondimeno noi le chiederemo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
Per quanto riguarda la parte relativa all'ordine del giorno, non è possibile iscriverlo secondo la prassi ricordata dal Consigliere Muliere perché l'Aula si è già espressa nel merito. La possibilità di riproporre l'iscrizione dell'ordine del giorno nella seduta pomeridiana è legata al numero dei Consiglieri che hanno firmato, quindi si presume presenti, nel numero di 42: ciò sempre in (se ricordo bene) all'articolo 51, comma 5, del Regolamento. Se l'Aula acconsente, sarà possibile iscrivere l'ordine del giorno avente come primi firmatari i colleghi Chieppa e Dalmasso.
Per quanto concerne l'affermazione - ringrazio - che ha fatto, collega Burzi, mi consentirà di farmi sostituire alla Presidenza e, per fatto personale, di risponderle.



COTTO MARIANGELA



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere per fatto personale.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Devo ringraziare il collega Burzi: non avevo dubbi in proposito, e cioè che avrebbe avuto non il coraggio - non serve il coraggio in occasioni del genere - ma che avrebbe ripetuto in aula quanto è stato detto da lui e, se mi hanno informato bene, anche da un altro collega che, se non l'ha detto ha condiviso; ma su questo lascio il dubbio.
Vi è la certezza sulle affermazioni del collega Burzi, e non avevo dubbi che le avrebbe ripetute anche in mia presenza, non essendo io presente a quel gruppo di lavoro (ringrazio tutti i colleghi che stanno lavorando sul problema della legge elettorale, in primis il Presidente Gariglio).
Allora, prima di entrare nel merito, voglio ricordare - perché, come dice un mio amico, "repetita juventus", pensando di fare un piacere citando una squadra di calcio - le mie posizioni sulla legge elettorale. Penso che siano chiare e conosciute da tutti i colleghi, ma le voglio brevemente ripetere prima di entrare nel merito.
Sapete tutti che sono assolutamente contrario al fatto che questo Consiglio regionale si doti di una legge elettorale, secondo quanto previsto dal nostro Statuto, quindi noi siamo al momento inadempienti e manca poco ad adempiere il compito che ci è stato indicato dallo Statuto.
Come sapete benissimo che sono contrario al listino e fermamente d'accordo sul fatto che il numero dei Consiglieri rimanga 60, quindi fermamente contrario a qualsiasi modifica legislativa di Statuto, dove è indicato il numero di 60, che possa creare le condizioni per superare questo numero.
chiaro? Questo sarà motivo della seconda lettura della modifica di Statuto passata in prima lettura, quando votai a favore per disciplina di partito confortato dal fatto che comunque, trattandosi di modifica statutaria, ci sarebbe stata la seconda lettura.
La richiesta del Consigliere Burzi è impossibile, non essendoci il voto di sfiducia. Voglio ricordare all'Aula che i membri dell'Ufficio di Presidenza non possono essere né sfiduciati né dimessi, ma devono dare le dimissioni. Non avrei problemi a dare le dimissioni da Vicepresidente nel momento in cui mi fossero richieste dal Gruppo di cui faccio parte, che è stato il Gruppo che mi indicò ad inizio e a metà legislatura.
Caro collega Burzi, voglio entrare nel merito del problema risparmiandovi la citazione degli interventi degli attuali Vicepresidenti della Camera dei Deputati, che è l'altra Assemblea legislativa del nostro Paese (Antonio Leone, Rosy Bindi, Maurizio Lupi e Rocco Buttiglione), o dei precedenti (Pierluigi Castagnetti, Carlo Leone, Giulio Tremonti e Giorgia Meloni), perché senz'altro non ce n'è memoria.
Invece, voglio ricordarvi alcuni interventi e alcune dichiarazioni dei Presidenti della Camera, di quello attuale, del Presidente Fini, nello svolgimento delle proprie funzioni di Presidente della Camera, nonché di Deputato, eletto con una legge che io non condivido, ma quella è. Tale legge ha tolto al nostro Paese e ai cittadini la possibilità di poter scegliere i Deputati attraverso un voto. Per quanto mi riguarda, abbiamo un Parlamento delegittimato, fatto di nominati e non di eletti; ecco spiegata la mia contrarietà al listino.
L'elenco è lunghissimo. Il 26 marzo, alla vigilia del Congresso del PdL: "La democrazia parlamentare ha procedure e regole precise che devono essere rispettate da tutti, in primis dal Capo del Governo. Si possono certo cambiare ma non irridere"; il 29 marzo 2009, al Congresso del PdL: "La laicità è separazione delle due sfere, dello Stato e della Chiesa"; il 26/08/2009, alla Festa del Partito Democratico, lo cito testualmente: "Ripugna la coscienza non considerare che chi arriva in Italia, regolare o no, è prima di tutto una persona. Se si parte dal presupposto che è una persona alcune politiche non dovevano essere inserite in un provvedimento legislativo. Serve una linea fermissima contro le politiche discriminatorie e vagamente razziste"; il 10 settembre a Gubbio: "Non dobbiamo lasciare il minimo sospetto sulla volontà di accertare le stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, si riaprano le indagini anche dopo 15 anni"; "Sacconi e Tremonti sono bravissimi, ma non c'è stata mai un'occasione per discutere le politiche economiche del Paese"; "Chiedere di dare il voto agli immigrati non è un espediente catto-comunista" e, infine, "Sul testamento biologico spazio alle idee rinfoderando la scimitarra ideologica". Questo è quanto espresso dal Presidente Fini.
In ultimo - mi scusi, Presidente, visto il tema personale, che mi riguarda come Vicepresidente del Consiglio, le chiedo qualche secondo ulteriore - non vorrei tralasciare il Presidente della precedente legislatura, Bertinotti, trattandosi di un dubbio riguardante il collega Presidente del Gruppo di Rifondazione Comunista, con la dichiarazione resa il 17 febbraio 2007 relativamente al corteo contro la base militare di Vicenza: "Se non avessi responsabilità istituzionali andrei senz'altro al corteo". Il 2 giugno ha partecipato alla relativa manifestazione con il distintivo della pace, mentre i giorni precedenti erano stati segnati da forti polemiche circa le sue dichiarazioni di non voler stringere la mano al Presidente degli Stati Uniti, in allora Bush.
Ancora - termino veramente - il 4 dicembre 2007, una dichiarazione di critica al Governo, rispondendo ad una domanda sul Presidente del Consiglio: "Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente".
Cari colleghi, vi ho risparmiato la lettura di altre dichiarazioni dei due Presidenti della Camera - non dei Vicepresidenti - perché ce n'erano molte, essendo intervenuti ampiamente su materie generali istituzionali.
Credo che leggeremo ancora dichiarazioni e affermazioni - una volta, nella prima repubblica, si definivano esternazioni - dell'attuale Presidente della Camera.
Le mie asserzioni non riguardavano quello che fa la Giunta regionale in un paragone con il Governo, o un Assessore. Le mie dichiarazioni riprese da un diffuso organo di stampa, si riferivano ad una questione squisitamente istituzionale, inerente alla legge elettorale e allo Statuto di questa Regione.
Ecco, caro Consigliere Burzi, vi ho risparmiato le dichiarazioni dei Vicepresidenti, ho voluto citare quelle rese da due Presidenti della Camera, delle quali, per combinazione, una è riferibile al Popolo delle Libertà, l'attuale Presidente Fini, l'altra al Partito della Rifondazione Comunista, l'allora Presidente Fausto Bertinotti.
Da parte mia, non intervenendo in qualità di Vicepresidente, ho manifestato non tanto il diritto di un Consigliere regionale ad esprimere le proprie opinioni, ma ho voluto ricordare ai colleghi che, in qualità di Vicepresidente, su materie generali si può intervenire in un paese libero e democratico, in particolare quando queste riguardino temi squisitamente istituzionali, come la legge elettorale e lo Statuto. Le mie posizioni su quell'argomento sono note, le riconfermo in quest'aula, in questo momento per fatto personale, sugli organi di stampa e quando ritorneremo, se ci sarà la seconda lettura della modifica dello Statuto circa l'eventuale aumento del numero dei Consiglieri a 60.
Per quanto riguarda le dimissioni - adesso termino veramente e ringrazio il Presidente per la disponibilità - non ho alcun problema. Se il Gruppo al quale appartengo le chiederà, non c'è alcuna difficoltà.
Ringrazio il collega Burzi per avermi dato questa possibilità, rispetto alla quale non avevo dubbi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi, al quale ricordo che può altresì usufruire di nove minuti e 45 secondi, se lo ritiene.



BURZI Angelo

Non credo saranno necessari.
Intanto, il fatto che il collega Placido sieda ove sedette la scorsa legislatura lo considero un auspicio per il futuro, affinché torni da dove era partito. Mi auguro non solo che ci sia la possibilità che torni in questa aula, ma che possa occupare in maniera più stabile di quanto sta facendo ora il posto che momentaneamente occupa in questo momento.
Il collega Placido, che era già bravo di suo, come tutti coloro che hanno avuto una scuola, è uno che non si vergogna, anzi, tra le fonti della sua formazione cita l'appartenenza al PCI, che è stata una scuola, nel senso che insegnava una logica, anzi, vorrei dire una religione, assegnando una valenza molto positiva al termine "religione", che come tutte le religioni necessita di una scuola, e lui fa ampio uso della scuola.
Il collega Placido, facendo un gioco in cui anche alcuni dei miei colleghi sono molto esperti - coloro che conoscevano il sottopasso dell'allora stazione di Porta Nuova che evitava ai passanti di attraversare Corso Vittorio Emanuele sanno che un tempo c'erano dei noti professionisti che facevano il gioco delle tre carte e io, quando ogni tanto scherzo con alcuni miei colleghi, uno in particolare, dico sempre che lì uno guadagnerebbe di più e considererebbe gli emolumenti da Consigliere regionale un optional - nel passaggio dalla poltrona che in questo momento occupa la collega Vicepresidente Cotto a qui, siccome è esperto, ha dato tutta una serie di informazioni tranne una, che io riprendo.
La mia contestazione era e rimane una: il collega Placido ha detto ai giornali delle bugie - adesso ci torno - e notate bene che non considero affatto grave che il collega Placido abbia detto delle bugie, perché, in una versione molto allargata della modalità di fare il nostro mestiere, non è l'unico che, eventualmente, qualora fosse provato quanto sto sostenendo fa questa piccola omissione. Magari per lui è un po' più grave perché, non usufruendo dell'istituto della confessione, poi se la deve vedere - si fa per dire! - con la sua coscienza.
Il problema è che lui, secondo me, deve avere nei riguardi del tema dico o non dico delle bugie? - un rispetto diverso, avendo egli una carica che è quella di Vicepresidente del Consiglio, tra l'altro espressione di maggioranza. E qual è la bugia che ha detto e reiterato e che, secondo me non appena ne avrà il destro, reitererà? Che quest'Aula nel corso del mese di luglio si è occupata di una legge che aveva come obiettivo quello di sforare il tetto dei Consiglieri.
Ora, io non passo il tempo a consultare tutti i Consiglieri, perch faccio già molta fatica a parlare con i miei colleghi, che sono tanti, e non escludo affatto che tra dichiarazioni pubbliche e dichiarazioni private ci sia un certo iato, ma sono personalmente convinto che un certo numero di Consiglieri, più che comprensibilmente, desidererebbe che il numero dei Consiglieri di quest'aula, seguendo un teorema più volte spiegato dall'Assessore Deorsola, venisse ridotto, perché bisogna ridurlo per seguire l'attenzione del pubblico, passando da 60 a 120.
Credo che questo, a voto segreto, non prenderebbe zero voti, ma ne prenderebbe alcuni, benché quasi tutti i colleghi, anche quelli tra coloro che desidererebbero una riduzione dei posti da Consiglieri da 60 a 120, non potrebbero dichiararlo.
L'Aula nel mese di luglio, dopo anni in cui io credo una certa serie di sciocchezze l'ha fatta e non solo in questa legislatura... Ricordo bene sessioni estive in cui quest'Aula è stata impegnata, talora con successo o meno, a modificare i propri trattamenti retributivi, i propri trattamenti pensionistici, riuscendovici o meno. Si sceglieva il mese di agosto - buon Dio! - nella speranza, sempre disattesa, che in quel mese alcune cose fossero fattibili in maniera più attenta, o meglio disattenta, da parte dell'opinione pubblica.
Non è a caso che le due deliberazioni di cui parleremo oggi pomeriggio siano state assunte il 6 agosto, ad anticipo di una cosa che sosterrò nel pomeriggio per quanto attiene la delibera Artesio.
Ora, se c'è una volta in cui l'Aula era innocente era proprio quella perché nell'ambito della revisione statutaria - sia essa condivisibile o meno, e non pretendo affatto che tutti la condividano - a tutto ha pensato ma non all'obiettivo di aumentare il numero dei Consiglieri.
Trattasi palesemente di bugia, come fanno tutti coloro e i Consiglieri che a questo hanno lavorato.
Mi riferisco ad uno degli aspetti demagogici che in questo momento l'opinione pubblica segue con più attenzione. Infatti l'opinione pubblica ritiene che questo sia il problema della politica, cioè quanto costano i Consiglieri, e non i 20 miliardi sprecati dall'attuale Vicepresidente nonché Assessore al bilancio, nelle Direzioni, con 5,5 miliardi di euro di indebitamento. Su questo l'opinione pubblica ha, per mancanza di competenza, meno capacità di creare uno scandalo, mentre sul tema dell'aumento del numero dei Consiglieri è sensibile, perché ritiene che in quel caso vengano defraudati i propri diritti e vengano toccate le proprie tasche.
Dettaglio: le tasche si toccano in un'altra sede, si toccano quando i bilanci si portano a 20 miliardi di euro essenzialmente per finanziare spesa corrente e l'indebitamento. E questa considerazione anticipa la richiesta di una seconda comunicazione del Vicepresidente e della Giunta.
assolutamente noto a tutti i colleghi che il Vicepresidente Placido su questo tema ha detto una bugia.
Non è grave che l'abbia detta il collega Placido; a mio avviso, è grave che l'abbia detta il Vicepresidente di quest'Aula, perché per una volta che quest'Aula non stava agendo unicamente per motivi personali di una parte o di tutto - cosa che accade spesso - credo che sia particolarmente grave perché questo erborino fatto a luglio viene ribadito puntualmente all'inizio di settembre.
Quindi, contesto non la concomitanza di testimoni che il Vicepresidente ha portato.
Ne cito uno, che in questo momento è l'oggetto delle polemiche giornalistiche. Quando ero presente al - si fa per dire - Congresso di fondazione del partito a cui appartengo, ho sentito il Presidente Fini, che all'epoca era Presidente di AN che si stava sciogliendo, fare l'ultimo intervento prima che con ampia e democratica votazione il Presidente del Consiglio venisse votato coordinatore o Presidente, e tutto ciò che c'era di più nell'ambito del nostro partito.
Il Presidente Fini fece un lunghissimo intervento in cui ha anticipato buona parte dei temi che adesso sta riproponendo.
Al di là di entrare nell'ambito di ciò che egli sta dicendo nel merito politico, se non fosse che lo stava dicendo Fini, che non ha nel suo passato una credibilità assoluta nel senso di linearità con i temi sostenuti, è stato l'intervento migliore che ho sentito.
Ma il Presidente Fini ha espresso opinioni politiche, siano esse condivisibili o meno, siano esse rispettose del partito a cui appartiene.
Noi siamo ricchissimi di probiviri e di dibattito, quindi sono certo che nell'ambito del nostro partito si stanno svolgendo riunioni dei coordinamenti provinciali e regionali onde dibattere se e in che misura le tesi del Presidente Fini siano o meno compatibili rispetto all'accordo come succede in tutti i grandi partiti democratici. Questo non dovrebbe certamente stupire il PD.
Qui sto parlando di bugie ed insisto che dire che i nani sono undici e li guida Grimilde è una bugia, però a quest'Aula non dà fastidio, per cui su questo si costruiscono un sacco di teoremi.
Trovo più grave che a sostenere questa stessa tesi per finalità più che comprensibili, politiche, sia il Vicepresidente del Consiglio, che meglio di altri dovrebbe avere ben chiaro non che cosa pensa lui - e ci mancherebbe che lui non sia autonomo nel pensare le cose che pensa, meglio se diverse dalle mie - perché lui quando parla è sempre il Vicepresidente del Consiglio e quindi ha il dovere, che gli piaccia o meno, di rappresentare l'Aula che l'ha eletto.
Qualora non gli piaccia, prenda carta e matita e rassegni le dimissioni, una sigla e si riprenda in toto la sua libertà, cosa che auspico avvenga quanto prima.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Il collega Muliere ha ragione a dire che è anomalo che i Gruppi consiliari respingano un'iscrizione.
Va anche detto che, solitamente, la prassi non è questa, nel senso che solitamente avviene che nel momento in cui vi è una contrarietà, e quindi si comprende che non vi è il quorum dei 42, il proponente spesso non chiede l'iscrizione. Oppure si cerca una forma di mediazione e ci si parla per capire.
altrettanto evidente che quando l'ordine del giorno è assolutamente strumentale, ci si comporta in modo altrettanto strumentale rispetto alla prassi. Ma non era questo il dato.
Per quanto mi riguarda, essendo noi una forza di opposizione, se la maggioranza, come ha fatto in altre decine di casi, vuole impegnare il poco tempo che rimane da qui alla fine della legislatura per parlare di un documento assolutamente inutile, cioè la richiesta delle dimissioni di un Ministro da parte delle opposizioni nel consesso in cui non è seduto il Ministro, lo faccia pure.
Solitamente le richieste delle opposizioni sono di per sé inutili, e credo che il nostro Gruppo ne abbia presentata una in tutta la legislatura perché compatta, benché non abbiano mai sortito una volta il caso sperato.
Ma se vogliamo perdere, come avverrà nel caso vada in discussione alcune ore per discutere di un atto inutile, per noi va benissimo. Noi siamo l'opposizione e quindi meno leggi e meno provvedimenti approvate meglio è per noi.
Questo però è sintomatico di quali siano le priorità tanto per il partito che rappresentate quanto per questa maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Mi scuso se ritorno sulle dichiarazioni del Consigliere Burzi e del Vicepresidente Placido.
Voglio ribadire in Aula in modo convinto la nostra piena fiducia nei confronti del Vicepresidente Placido da parte del Partito Democratico e spiego anche le motivazioni di questa nostra fiducia nell'azione del Vicepresidente Placido.
Se ho capito il senso del suo intervento, credo che abbia voluto dimostrare che, pur ricoprendo una carica istituzionale, non si possa e non si debba rinunciare alla difesa delle proprie idee. Penso che questo sia un principio importante che noi dobbiamo difendere anche in quest'Aula.
Penso che in questi anni il Vicepresidente Placido, nel momento in cui ha svolto la sua funzione istituzionale come Vicepresidente e come membro dell'Ufficio di Presidenza, abbia dimostrato di svolgere questa carica con imparzialità e nell'interesse del Consiglio regionale. Penso che vada giudicato per questo, appunto, per quanto riguarda il suo ruolo istituzionale. Allo stesso tempo, dobbiamo difendere il principio che un membro dell'Ufficio di Presidenza possa condurre la sua azione politica in quest'Aula e all'esterno.
Molte volte è successo che alcuni membri dell'Ufficio di Presidenza abbiano preso la parola in quest'Aula per contestare o per approvare posizioni assunte dal Presidente della Giunta o da Assessori o, in generale, intervenendo su posizioni politiche di carattere generale. Credo che questo principio vada salvaguardato e che il collega ed amico Placido abbia fatto bene ad intervenire per difendere una propria opinione condivisibile o meno da parte di quest'Aula. Il Vicepresidente Placido ha diritto, come gli altri Consiglieri e come gli altri membri dell'Ufficio di Presidenza, a difendere le sue opinioni. Penso che questo sia un principio che vada salvaguardato e che sia un elemento importante anche da un punto di vista istituzionale.
Ecco perché ho ritenuto opportuno intervenire per ribadire la nostra fiducia nei confronti di Roberto Placido. Penso che, nel prosieguo del nostro lavoro, al di là del ruolo che ognuno di noi ricopre, si debba risponderne non soltanto quest'Aula, ma ai cittadini piemontesi. Sono convinto che difendere le proprie opinioni sia un fatto importante.
Allo stesso tempo, giudichiamo il lavoro svolto dal collega Placido in questi anni: un lavoro importante nell'interesse del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Ovviamente, non metto in discussione le prerogative di ogni singolo Consigliere, quindi anche quella che il collega Placido ha nello svolgere la sua funzione di Consigliere, quindi è assolutamente legittimato ad intervenire sugli argomenti che ritiene di dover trattare, sapendo che anche lui ricopre un ruolo e che questo ruolo gli impone di parlare spesso se non sempre - io direi sempre - a nome di tutti noi, sapendo anche che il suo ruolo gli permette di svolgere una funzione che riguarda tutti noi pertanto l'opinione di tutti noi.
Credo che non si debba chiedere la sfiducia del collega Roberto Placido, ma che si debba dire a Roberto Placido che ha espresso delle inesattezze anche gravi e strumentali, che rischiano di drogare la discussione sulla legge elettorale e di sottoporre il Consiglio ad uno stress nervoso, che, sinceramente, in una fase così delicata, non serve.
Perché ha detto delle inesattezze? Perché nessuno vuole aumentare il numero dei Consiglieri. Qui parliamo di un caso specifico, ovvero che i voti presi dai partiti che sostengono il Presidente che risulterà vincente dalle prossime elezioni regionali siano minori dei voti presi dai partiti che sostengono il candidato che perde le elezioni.
Allora, in quel caso - e solo in quel caso - è necessario quello strumento di compensazione che permetta di aumentare, di "splittare" verso l'alto il numero dei Consiglieri regionali. Qui non ci sono due, tre, dieci "divoratori" di posti che vogliono a tutti i costi aumentare il numero dei seggi per portare in quest'aula cinque, otto, dieci, quindici, venti Consiglieri regionali in più! Si sta parlando di un caso specifico che non è un caso - diciamo così - da manuale, ma che abbiamo già vissuto nel 2005: il caso in cui, ripeto, i partiti di maggioranza prendono meno voti dei partiti di minoranza.
per questo motivo che contesto la strumentalità delle dichiarazioni del collega Roberto Placido, perché su un caso che ha una specificità assoluta lui ha creato una strumentalizzazione di tipo politico.
Poi, ho sentito dire cose che veramente mi fanno sorridere: Placido che si batte (così come anche il Presidente Gariglio) per l'abolizione del listino, come tanti altri, e fa riferimento alla legge elettorale precedente a quella attuale per l'elezione della Camera e del Senato.
Volete dirmi che la vecchia legge (con le liste bloccate sul proporzionale e i collegi uninominali, dove erano i partiti a scegliere i candidati per quei collegi) permetteva agli italiani di scegliere i propri eletti al Parlamento? Ma ci prendiamo in giro, scusate! A me va tutto bene, però non raccontiamo palle, se no non funziona più! Faceva schifo la legge precedente, come fa schifo questa legge! In questo Paese, da circa vent'anni, non si può più dare una preferenza per scegliere chi mandare alla Camera o chi mandare al Senato. La vogliamo dire così? Collega Placido, nel suo partito da chi erano scelti i candidati per i collegi uninominali? Dal popolo? No, erano scelti dalla Segreteria del PDS prima, dei DS dopo e, poi, sarebbero stati scelti dalla Segreteria del PD magari con qualche complicazione in più. E da chi erano scelti i candidati per i collegi proporzionali della Camera? Anche lì, dalle Segreterie dei partiti. Com'erano quelle liste? Libere? Si poteva esprimere una preferenza? No, lista bloccata! Spettava un seggio al primo, ne spettavano due al primo e al secondo e così via.
Quindi se fa schifo il "porcellum" di Calderoni, faceva schifo anche il "tatarellum"! Evitando di strumentalizzare ed evitando di raccontare frottole all'opinione pubblica attraverso i giornali, vorrei che si potesse affrontare una discussione vera anche rispetto a quello che noi stiamo facendo.
Se abolire i listini in questa Regione comporta il fatto, ad esempio che i voti dei partiti vengono conteggiati due volte per assegnare i seggi trovo che sia peggio che avere il listino. Perché l'ultima proposta che è stata avanzata prevede, molto chiaramente, che non si ricominci dal primo dei non assegnati dei 48, per i partiti di maggioranza, ma che si ricominci da zero e quindi che i voti presi dal PD - tanto per capirci - servano per eleggere i 48 Consiglieri e, poi, per eleggere gli undici, i dieci, gli otto e i nove del premio di maggioranza. È democrazia questa? Io mi chiedo se è questa la democrazia di cui ci riempiamo la bocca! Io credo di no.
Il problema è che è difficile far passare i messaggi alla stampa perché è facile strumentalizzare sul numero dei Consiglieri (lo "splittamento" in alto) e, invece, quando si parla di dati reali e concreti, si scoprono gli altarini, si scopre che si sta costruendo una legge che va a favorire solo le forze maggiori contro tutte le forze minori del Consiglio regionale - questo è il dato reale! - e che si sta usando questa "clava" del numero di 60 Consiglieri per imporre una discussione forzata su questa legge elettorale, mettendo tutto il Consiglio regionale alla berlina dell'opinione pubblica piemontese, descrivendo questo Consiglio come un gruppo di divoratori di posti, soldi e strumenti.
Non è così: è legittimo che ognuno utilizzi gli strumenti che vuole, in campagna elettorale, ma io dico che è legittimo sino ad un certo punto ovvero fino a quando la libertà di ogni singolo Consigliere non lede la libertà e la dignità degli altri Consiglieri.
Questo è il vero problema! Non voglio passare per colui che difende la "casta", perché io non difendo la "casta"; difendo i diritti delle persone che vanno in una cabina elettorale e segnano un simbolo per avere il proprio rappresentante in quest'Aula. Cosa che potrebbe non avvenire più per alcuni soggetti politici che magari hanno 40-50-100 mila voti in questa Regione.
Questo è il dato reale, altro che "splittare" verso l'alto! E allora, chiudiamo questa vicenda dicendo che il Vicepresidente Placido ha la fiducia dell'intero Consiglio; è il rappresentate di tutti noi, nessuno gli chiede di andare via - ci mancherebbe, è "sr meco" - per chiudiamo questa discussione sciocca, condotta attraverso i giornali, per affrontare la discussione vera sul tema della legge elettorale.
Rischiamo, sulla base di calcoli personali o di qualche formazione politica, di fare una legge elettorale brutta, costruita quasi ad personam per permettere ad alcuni di avere un'utilità immediata, un incasso immediato, costruendo un meccanismo che negli anni risulterà inefficace oltre che fortemente ingiusto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente, sarò brevissimo. Rispondo in base alle questioni di cui sono a conoscenza, facendo parte, con altri Consiglieri, del gruppo di lavoro che continua a lavorare e che definirà - auspichiamo - la nuova legge elettorale.
Ovviamente, non mi sento di esprimere giudizi così pesanti, come ho sentito, sul Vicepresidente Placido. Ritengo che il Vicepresidente Placido abbia sollevato una questione rispetto alla quale vorrei - se posso - per quel poco che conto, ampiamente rassicurarlo.
Nell'ambito del gruppo di lavoro al quale lui non ha partecipato perché ha impegni numerosissimi, rappresentando tutti noi sul territorio davvero, è a verbale - c'è un orientamento comune sul fatto che nella nuova stesura della legge elettorale - lo dico per tranquillizzarlo, perché so come conduce questa battaglia con forza, giustamente con forza - vi sia il congelamento a 60, per quanto riguarda il numero dei Consiglieri.
Considero il richiamo fatto dal Vicepresidente come un richiamo legittimo; lo ha fatto con forza, ma c'è anche una questione caratteriale (proviene dal Sud, quindi ha questi eccessi!). Tuttavia, lo vorrei rassicurare, per quanto è di mia conoscenza, ma non so se posso estendere anche ad altri questo elemento, sul fatto che non c'è la volontà di incrementare o mantenere l'attuale assetto che ha portato al numero di 60 Consiglieri. Si va, cioè, verso un progetto di legge elettorale che congela e blocca inequivocabilmente a 60 il numero dei Consiglieri.
Lo dico per riportare un dato che non è assolutamente polemico verso nessuno.
Mi corre l'obbligo di fare un'ulteriore considerazione, rapidissima: noi Comunisti, storicamente, abbiamo sempre portato avanti una battaglia rispetto ai sistemi elettorali, per reclamare l'attribuzione proporzionale dei seggi. Per noi, il sistema che vuole rappresentare la società, il sistema elettorale che vuole avere questo scopo, ha come legge elettorale una legge elettorale proporzionale, che quindi rispecchia direttamente gli orientamenti emergenti nell'ambito della società.
Questo lo dicevamo anche prima della nascita della Repubblica nel nostro Paese, cioè durante la lotta della Resistenza.
Oggi discutiamo un progetto di legge elettorale che cancellerebbe il listino e trasformerebbe quel premio di maggioranza in un premio di maggioranza che viene assegnato alle forze politiche della coalizione vincente, in maniera proporzionale, con il proporzionale puro, con un calcolo che so fare anch'io, semplicissimo.
Noi siamo perché la legge elettorale rispecchi proporzionalmente le sensibilità presenti nella società piemontese. Altra cosa, però, è reclamare per legge che chiunque, con lo 0,1-0,2-0,3%, possa avere l'assegnazione di un seggio.
Questo non è fare una nota a favore delle minoranze; le minoranze si tutelano con il proporzionale.
Noi siamo assolutamente concordi affinché si vada verso una riforma di quel tipo. Parliamo di un'assegnazione proporzionale; ad ogni forza politica sarà assegnato, all'interno della coalizione vincente, un numero di seggi che dipende direttamente, in maniera diretta e matematica, dal numero di voti e dal numero di consensi elettorali.
Noi Comunisti vogliamo accettare la sfida, lo diciamo agli amici alleati - non più compagni, solo più amici e alleati - del Partito Democratico. Accettiamo la sfida: noi crediamo che l'attuale coalizione di centrosinistra sia eccessivamente sbilanciata, in termini elettorali, a favore del Partito Democratico, con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Crediamo che una legge più proporzionale e una crescita elettorale dei comunisti, legata a un ridimensionamento del Partito Democratico, possa far bene alla democrazia e alla maggioranza di questa Regione e Consiglio regionale.
Dunque, non abbiamo timori, anzi accettiamo la sfida; una sfida chiara e netta per l'egemonia anche numerica all'interno della coalizione.
Lo dico, con tutto l'affetto possibile, ai miei alleati e amici del Partito Democratico: è bene che dimagriscano un po' (parlo di voti altrimenti sarei chiamato in causa anch'io) ed è bene che contemporaneamente ci sia un successo rilevante della lista comunista dentro la coalizione di centrosinistra. L'assegnazione dei seggi, in quel caso, sarebbe matematica: dipenderà da quanti voti prende ogni lista elettorale.
Noi Comunisti, nell'ambito della sinistra, ci siamo battuti da sempre per questo, dunque sosteniamo quel tipo di riforma elettorale, perché la consideriamo la più adatta a dare conto delle articolazioni della società.
Se alle prossime elezioni regionali le liste residuali, compresa la nostra la lista dei Comunisti, insieme a quella dei compagni di Rifondazione dovessero ottenere un risultato irrilevante, ossia se i cittadini piemontesi non avranno loro fornito la forza e la delega ad essere presenti, non dovranno avere una rappresentanza in questo Consiglio regionale.
Stiamo parlando di una riforma proporzionalista. Io non credo che chi dice di essere di sinistra possa essere contrario, perché storicamente ci siamo battuti per questo.
Il numero dei seggi si conquista sul campo e noi lavoreremo per averne tanti e magari per sfilarne qualcuno al Partito Democratico. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato molto attentamente i vari interventi. Tutti noi abbiamo svolto un grande lavoro, abbiamo passato notti intere; qualcuno qui presente, come il sottoscritto, ha cercato di portare avanti una battaglia di libertà, che è quella di togliere il listino, ossia di togliere i graziati, coloro che sono "paracadutati" da Roma, e dare sempre di più la possibilità ai cittadini di esprimere le proprie decisioni. Ognuno di noi è mandatario di un'espressione popolare, è mandatario di consensi elettorali molti di noi sono stati eletti con il sistema proporzionale.
stata fatta una battaglia di libertà, una battaglia che il Presidente Gariglio ha portato avanti con onestà intellettuale. Il Presidente ci crede ancora. Io ci credo ancora in questa battaglia. Tutti noi, qui presenti, ci crediamo.
Questo lavoro è stato svolto da tutti noi, indifferentemente dall'appartenenza politica, ma tutti noi abbiamo dato un contributo nel togliere il listino e "spalmarlo", in modo proporzionale, per dare più dignità al Consiglio e più peso politico nelle decisioni che scaturiscono dalla libertà popolare, ossia mettere al centro il cittadino.
stata fatta una battaglia di libertà che ha coinvolto tutti Presidente. Se qualche volta, sui giornali, questa battaglia di libertà è stata strumentalizzata, pazienza. Anche il sottoscritto a luglio è stato oggetto di articoli sui giornali in cui si diceva che "noi reduci da battaglie e da sconfitte elettorali, frustrati da certi eventi, eravamo qui notte e giorno a condurre una battaglia di libertà".
Se qualcuno, come al solito, si è inserito in questo percorso per farne oggetto di strumentalizzazione, purtroppo, toccherà poi ai cittadini dare delle risposte a questi eventi. Ripeto, il concetto, la forma, il metodo quello che sta emergendo oggi da quest'Aula a me non piace. Questo è il concetto fondamentale su cui vorrei soffermarmi. Non mi piace! Dopo aver passato notti a colpirci anche in modo strumentale, in modo "passionale" - il sottoscritto in modo particolare perché fa politica con passione e con dedizione e, quando può, anche con onestà intellettuale non mi piace se tutto questo lavoro è poi vanificato da strumentalizzazioni puerili, che non sono degne di quest'Aula. Cerco di essere sempre al di sopra di queste strumentalizzazioni, ma tutta l'Aula lo deve essere. I colleghi qui presenti ne sono tutti consapevoli, e tutti devono essere all'altezza di questa realtà e di queste finalità.
Detto questo, Presidente, nel firmare quel famoso documento - arrivo alla concretezza, alla realtà - in quelle famose serate, abbiamo tutti condiviso un obiettivo, che è ancora condiviso, ossia togliere il listino e "spalmare" quegli 11 Consiglieri più Presidente in modo proporzionale, in modo democratico e nel modo più onesto possibile, rispettando la volontà popolare e il diritto di governabilità, il diritto del rispetto delle minoranze. Tutti ci devono dare atto che abbiamo svolto un lavoro serio degno di tutti noi qui presenti. Soprattutto, un lavoro che rispecchia e riguarda, in modo particolare, la libertà popolare; in modo particolare rispetta la volontà del cittadino, che deve essere messa sempre al primo posto. Non dimentichiamoci di questo.
In quei giorni, in quelle sere, in quei momenti in cui abbiamo scritto quel documento, tutti ci siamo impegnati a togliere il listino, ad abbassare la soglia di sbarramento, a cercare di rivalutare il ruolo delle donne in Consiglio, ma se in quei momenti, in quelle ore, ci fossimo accorti - magari qualcuno lo sapeva e non l'ha tirato fuori, io per primo forse ero troppo preso da quella battaglia, in modo impulsivo, in modo emotivo, ma anche in modo passionale, anche con libertà intellettuale - che c'era lo Statuto della Regione, entrato in vigore all'inizio di questa legislatura, che aveva inserito il vincolo di 60 Consiglieri, avremmo risolto il problema in quel momento.
Chi lo sapeva, chi l'ha fatto in modo strumentale, non si è comportato bene. Questo è quanto volevo evidenziare.
Detto questo, tutti noi presenti, tutte le forze politiche si sono espresse in modo univoco nel togliere il listino, nel dare una risposta concreta ai cittadini cercando di togliere i "paracadutati" dal livello nazionale o dai partiti, cercando di "spalmarli" sul proporzionale e sul territorio, privilegiando la volontà popolare. Questo messaggio, se viene scalfito da interessi personali o politici affinché questo o quell'altro personaggio tragga vantaggio per il risultato finale delle prossime elezioni, non è degno di figurare in questo Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Non voglio intervenire sui temi della riforma della legge elettorale perché sono ormai due mesi che ne stiamo discutendo, ne abbiamo discusso a lungo in Consiglio e ne stiamo discutendo da parecchi giorni nell'ambito del gruppo di lavoro.
Il mio intervento si limita ad alcune considerazioni su un aspetto specifico che ha visto, nelle settimane passate, anche una forte contrapposizione tra il sottoscritto e il Vicepresidente Placido.
Il sottoscritto, come il nostro Gruppo, si è sempre battuto, e continuerà a battersi, per mantenere la possibilità che il numero dei Consiglieri regionali vada oltre 60. Questa è la modalità di una legge nazionale che non è stata inventata in questa Regione e che continua ad essere applicata in 13 Regioni su 15. Ricordo che unicamente in due Regioni su 13 ha trovato una sua esplicitazione dal punto di vista concreto: Abruzzo e Piemonte sono le uniche due Regioni dove si è realizzato l'aumento dei Consiglieri. Noi crediamo che questa sia una buona formulazione, perché garantisce la governabilità mantenendo un equilibrato rapporto tra maggioranza e minoranza (nel rapporto 60-40) senza penalizzare le opposizioni.
Difatti, se c'è una proposta che realizza questo concetto, questo criterio che blocca anche a 60 il numero dei Consiglieri, ci trova favorevoli. La proposta che ha presentato il Presidente del Consiglio nel gruppo di lavoro e che sarà formalizzata nei prossimi giorni sostanzialmente blocca il numero a 60, ma a scapito della governabilità e non dei Gruppi di opposizione.
Credo che su questa vicenda si sia fatta molta demagogia e molto populismo. Si è imbastito tutto un ragionamento sui costi: nonostante i costi della politica, i problemi di questo Consiglio non si risolvono in questo modo. In ogni caso, anche su questo abbiamo avanzato delle proposte sin dal primo momento: basta rapportare il costo agli attuali 60 - anzi, lo diminuiamo un po' e poi lo rapportiamo agli attuali 60 - e lo dividiamo per chi c'è. Non è questo, quindi, il problema.
Come dicevo, si è fatta della demagogia e del populismo. Noi lo riteniamo un atteggiamento poco consono al ruolo che deve svolgere un Consigliere, che sicuramente avrà poi la facoltà e tutti i diritti di intervenire su qualsiasi questione che riguardi l'istituzione. Però ha una responsabilità di Vicepresidente.
Siamo impegnati, dall'inizio di luglio, in un ragionamento molto difficile, nel tentativo di arrivare a delle soluzioni: è stato un lavoro lunghissimo, che ci ha permesso, comunque, di raggiungere già un primo risultato, ovvero l'approvazione del nuovo Regolamento. Tutto il Consiglio assieme, si era dato l'obiettivo di riuscire a modificare anche la legge elettorale. Ma è del tutto evidente che, a sei mesi dalla scadenza elettorale, riuscire a modificare una legge elettorale e a costruirne una nuova risulta particolarmente difficile, perché ci sono interessi diversi non solo fra i partiti, ma anche all'interno degli stessi. Credo, quindi che tutti debbano assumersi la responsabilità di lavorare per trovare delle soluzioni.
Ritengo inaccettabile non tanto il fatto che uno possa sposare una tesi piuttosto che un'altra, ma il fatto che qualcuno possa estraniarsi dalla discussione, non partecipare attivamente alla costruzione di un percorso molto difficile (che può anche darsi che non ci porti da nessuna parte) stare seduto sulla riva del fiume per poi dire, al momento opportuno "Sappiate che io calerò la mia mannaia e tutti dovrete fare i conti con me". Credo che questo sia un atteggiamento non accettabile. Non lo è da parte di alcun Consigliere. Difatti, anche i Consiglieri che sono assolutamente contrari a qualsiasi modifica della legge elettorale, hanno partecipato attivamente, offrendo il loro contributo, a tutti i lavori sin qui svolti.
Qualcuno ha fatto delle scelte diverse e, come ho detto, non lo ritengo un atteggiamento accettabile. Ciascuno si assumerà le proprie responsabilità.
In questi quattro anni e mezzo ho partecipato a tante discussioni che mi vedevamo decisamente contrario, ma non ho mai assunto il ruolo di chi sta lì e poi dice: "Discutete, fate quello che desiderate, trovate gli accordi che volete e poi, alla fine, io calo la mannaia".
Fare politica significa affrontare delle discussioni nelle sedi ad essa dedicate, nelle sedi più opportune. Credo che questo sia il modo corretto per tentare di raggiungere altri risultati.
Altri elementi - lo ripeto - rischiano di essere esclusivamente scelte populiste e demagogiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Ho depositato, qualche minuto fa, un ordine del giorno in difesa della libertà di informazione e di stampa.
Come sapete, il 19 settembre (sabato prossimo) la Federazione Nazionale della Stampa ha organizzato una manifestazione a Roma proprio su questi temi. Chiederei al Consiglio, in chiusura della giornata odierna, di poterlo iscrivere all'o.d.g. e votare, anche senza discuterne, affinché vi sia una presa di posizione, anche da parte del Consiglio regionale, in funzione della manifestazione.



PRESIDENTE

La ringrazio. Oggi pomeriggio, magari in apertura dei lavori, vedremo se sussistono le condizioni per l'iscrizione all'o.d.g. di tale punto.
Prima di cedere la parola al Consigliere Dalmasso, sempre sull'ordine dei lavori, vi informo che le comunicazioni della Giunta regionale avverranno oggi pomeriggio, iniziando dall'Assessore Taricco, seguito dal Vicepresidente Peveraro. L'Assessore Artesio è impegnata per motivi istituzionali, quindi arriverà dopo le ore 17, appena sarà possibile.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità (fuori microfono)

La prossima settimana.



PRESIDENTE

Oppure la prossima settimana, dipende dagli impegni dell'Assessore.
La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

L'argomento si intende chiuso? Non verrà, cioè, ripreso nel pomeriggio?



PRESIDENTE

Sì.



DALMASSO Sergio

Avevo chiesto di intervenire, ma mi sentirei imbarazzato a farlo ora perché tratterrei i Consiglieri che se ne stavano andando, il personale voi e quanti altri.
Farò l'agnello sacrificale: mi spiace, perché avrei avuto due banalità da dirvi, che non potrete sentire mai.



PRESIDENTE

Comprendo la sua osservazione.
Oggi pomeriggio la Presidenza valuterà se sussistono le condizioni per riaprire l'argomento.
Io avevo inteso - probabilmente avevo capito male - che il Presidente del suo Gruppo Clement chiedeva di intervenire al posto suo.



DALMASSO Sergio

Va benissimo, non c'è problema.



PRESIDENTE

La seduta pomeridiana inizierà con le comunicazioni da parte del Vicepresidente Peveraro. Il Consiglio regionale, originariamente convocato per le ore 14.30, slitterà alle ore 15, su richiesta generale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.17)



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