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Dettaglio seduta n.49 del 20/12/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


CHIEPPA VINCENZO



(Alle ore 14.12 il Consigliere Segretario Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.45)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 14.55)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Pizzale.



PRESIDENTE

Procediamo all'esame delle richieste di inversione punti all'o.d.g.


Argomento:

Richieste inversione di punti all'o.d.g presentate dai Consiglieri Giovine e Lupi


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto all'o.d.g. avente per titolo: "Riassunzioni provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti", spostandolo al posto del punto avente per titolo: Proposta di legge n. 61 "Norme per la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda"



PRESIDENTE

Esaminiamo la prima richiesta di inversione di punti all'o.d.g.
presentata dal Consigliere Giovine.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Le motivazioni che ci portano a chiedere questa specifica inversione dei punti all'o.d.g. sono, in qualche modo, collegate con la valenza che attribuiamo alla proposta di legge n. 61, che riteni amo debba essere collocata in una posizione più avanzata all'interno dell'o.d.g.
Quali sono i punti significativi per i quali riteniamo necessario questo spostamento? Innanzitutto il valore intrinseco della proposta di legge: mi limito a ricordare, in primo luogo, le finalità della stessa comprese, in particolare, nell'articolo 1 ("Finalità") che recita testualmente: "La Regione Piemonte, con la presente legge, persegue la conservazione e la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda attraverso la promozione della conoscenza del patrimonio esistente e il sostegno finanziario di interventi che siano volti ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione delle costruzioni stesse".
Già in questo primo articolo, che sottolinea le finalità fondamentali del provvedimento legislativo, noi ravvisiamo dei motivi che portano a considerare di primaria importanza il provvedimento in questione e, di conseguenza, a chiedere, con forza, di invertire la posizione di questa proposta di legge regionale nell'o.d.g., in modo da collocarla in una posizione più adeguata. Nel proseguire l'esame di questo progetto di legge è facile ritrovare altri motivi che ci portano a considerare di primaria importanza il provvedimento, nonché a richiederne una collocazione migliore all'interno dell'ordine del giorno. In particolare, possiamo citare l'articolo 3 del medesimo provvedimento, laddove si afferma: "La Regione promuove il censimento nonché lo sviluppo di progetti di ricerca e dell'attività di formazione sulle tecniche di edificazione e di recupero delle costruzioni in terra cruda e assicura la divulgazione dei risultati delle iniziative attivate".Il comma due, in particolare, dello stesso articolo 3, precisa: "I progetti di ricerca sono attuati in collaborazione con le istituzioni universitarie e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e sono sostenuti tramite l'assegnazione di borse di studio agli studenti secondo i criteri definiti dalla Giunta regionale con il regolamento di cui all'articolo 6". A nostro giudizio, è un fattore estremamente positivo, che implica una connessione sia con il mondo universitario, sia con il mondo scolastico in generale, tale da garantire delle ricadute diffuse riguardo alla stessa proposta di legge regionale.
Vorrei altresì far rilevare come al comma tre dello stesso articolo 3 venga sottolineato un altro spettro che, a nostro giudizio, è particolarmente positivo: "L'attività di formazione è promossa attraverso la realizzazione di appositi corsi di aggiornamento tecnico-professionale.



PRESIDENTE

Consigliere Lupi, è terminato il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Esprimiamo parere negativo.



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione della richiesta di inversione punti all'o.d.g..
Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 1 di inversione di punti all'o.d.g.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale. Sospendiamo la seduta per trenta minuti.
La seduta è sospesa (ai sensi dell'articolo 52, comma 4 del Regolamento )



(La seduta, sospesa alle ore 15.04 riprende alle ore 15.34)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori della seduta. Dobbiamo procedere alla ripetizione della votazione della richiesta n. 1 di inversione punti all'o.d.g..
Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 1 di inversione di punti all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto all'o.d.g. avente per titolo: "Riassunzioni provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti", spostandolo al posto del punto avente per titolo: disegno di legge n. 154 "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte"



PRESIDENTE

Esaminiamo la seconda richiesta di inversione di punti all'o.d.g.
presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi.
Si chiede di invertire il punto 2) all'o.d.g., inerente a "Riassunzioni provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti", con il punto 4) all'o.d.g., "Disegno di legge n. 154 'Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Il provvedimento per il quale chiediamo una più idonea collocazione all'interno dell'odierno o.d.g. è il disegno di legge n. 154, "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte".
Anche per quanto riguarda questa richiesta di inversione punti all'o.d.g., le motivazioni fanno riferimento al fatto che si tratta di un provvedimento da noi ritenuto particolarmente significativo e degno di una posizione più alta all'interno dell'o.d.g.
In particolare, riteniamo positive le considerazioni contenute nell'articolo 1 del suddetto disegno di legge regionale ("Finalità e principi) che recita: "Nell'ambito dei principi generali in materia di promozione e organizzazione di attività culturali e secondo quanto stabilito dall'articolo 22 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28 (Riforma della disciplina in materia di attività cinematografica, a norma dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), sono disciplinate le funzioni amministrative della Regione e degli enti locali in materia di sale cinematografiche".
Noi sappiamo quanto sia importante, in questa fase non solo di grande espansione, ma di evoluzione della strutturazione e dell'organizzazione delle sale cinematografiche sia importante un intervento da parte dell'istituzione regionale per andare a regolare questo tipo di evoluzione a cui stiamo assistendo. Faccio riferimento in particolare all'insorgere numeroso di strutturazioni basate sulle multisala che, in qualche modo hanno modificato l'assetto complessivo del settore cinematografico.
Da questo punto di vista, facendo riferimento all'art. 1 della legge di cui chiediamo una più idonea collocazione all'interno dell'o.d.g.
l'articolo 1 recita ancora che in particolare sono proprio disciplinate le modalità di autorizzazione alla realizzazione, trasformazione ed adattamento di immobili da destinare a sale ed arene cinematografiche nonché alla ristrutturazione ed ampliamento di sale ed arene già in attività, anche al fine di razionalizzare la distribuzione sul territorio delle diverse tipologie di strutture cinematografiche.
In qualche modo quindi la legge riprende il discorso a cui avevo accennato precedentemente, cioè la necessità assoluta di andare a regolamentare un settore che ha visto negli ultimi tempi una fortissima evoluzione ed una caratterizzazione specifica riguardo alla proliferazione delle multisale. In particolare, il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale in questione afferma che proprio "al fine di promuovere una più adeguata e migliore distribuzione, la qualificazione e lo sviluppo dell'attività cinematografica sul territorio, la Regione in qualche modo si pone dei criteri, dei principi generali e delle finalità di intervento", e in questo senso si ricompone quella necessità da più parti espressa di una razionalizzazione dell'intero comparto cinematografico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente. A nome della maggioranza mi dichiaro contrario a questo inserimento di ordine del giorno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 2 di inversione di punti all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto all'o.d.g. avente per titolo: "Riassunzioni provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti", spostandolo al posto del punto avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento"



PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di inversione n. 3 presentata dal Consigliere Giovine, che chiede di spostare il punto "Riassunzione di provvedimenti" al posto del punto 3) all'o.dg., avente per titolo "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31".
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Il punto per il quale chiediamo l'inversione è la proposta di deliberazione che fa riferimento alla modifica del regolamento finalizzata all'istituzione della cosiddetta Commissione Olimpica.
In varie sedi ci siamo espressi in maniera parzialmente critica rispetto a questa proposta di deliberazione. Ciò non toglie che riteniamo che proprio per il fatto di essere una proposta di deliberazione già da molto tempo posizionata all'interno dell'o.d.g. meriti una collocazione più alta all'interno dell'o.d.g.
È chiaro che su questa proposta di deliberazione presenteremo una serie di emendamenti migliorativi, ma riteniamo che proprio per il fatto di essere una deliberazione che da molto tempo è stata reiteratamente proposta all'interno dell'o.d.g., debba essere collocata in posizione più alta, in modo che una decisione in merito ad essa venga presa dal Consiglio regionale.
Mi permetto di esaminare, proprio per andare ad esaminare quelle che sono le motivazioni positive e negative che ci portano da una parte a chiedere una collocazione più alta nell'o.d.g., dall'altra ad avere presentato una serie di emendamenti alla stessa proposta di deliberazione.
Partirei proprio dalla premessa che viene fatta in questa proposta di deliberazione, in cui si afferma: "Premesso che nella VII legislatura il Consiglio regionale ha istituito la Commissione speciale XX Giochi Olimpici Invernale 2006 e Sport invernali proprio al fine di provvedere ad un monitoraggio costante e complessivo degli interventi olimpici; considerato anche opportuno che il Consiglio regionale prosegua l'attività di informazione e di monitoraggio relativamente non solo all'evento olimpico ma proprio in considerazione dell'importanza delle opere e dei piani strutturali realizzati, avendo dunque anche riguardo alla fase post-evento anche a tutta la materia degli sport invernali".
In questa premessa si afferma inoltre che, considerato altresì opportuno che eventuali provvedimenti normativi o amministrativi di competenza consiliare siano affrontati in una sede ad hoc proprio al fine di procedere ad un loro esame omogeneo, e rilevato ancora che già nella VI legislatura era stata in qualche modo prevista l'istituzione di una Commissione permanente a carattere tematico specifico, avente come denominazione "Adempimenti attuativi della legge 8/6/1990 n. 142, che aveva analoghe competenze".
Ritenuto poi di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio del regolamento interno, che è poi la finalità della deliberazione stessa, con riferimento in particolare agli articoli 21 e 22 per istituire una Commissione consiliare con competenza sulle materie che sono state precedentemente espresse, cioè il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse con i XX Giochi Olimpici invernali, si propone questa modifica regolamentare che noi chiediamo venga posizionata in maniera più idonea.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Intervengo per dichiarazione di voto per dire che siamo contrari all'inversione e anche per una piccola considerazione.
Io credo di non avere mai visto un organismo che si ritrova una volta alla settimana per non fare niente come questo, ostaggio degli interessi privati di due Consiglieri, ai quali mi permetto anche - non so se ne ho titolo, ma lo faccio ugualmente - di suggerire di modificare il titolo del loro Gruppo. Si sono chiamati "Per l'Italia"; io lo trovo un po' ridondante, considerato il livello della discussione; se fosse "Per il Piemonte" non sarebbe male, e fare qualcosa per il Piemonte vorrebbe dire smetterla con questa manfrina indegna e consentirci di portare avanti qualche progetto.



(Il Consigliere Giovine chiede la parola)



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, a quale titolo chiede la parola? GIOVINE Michele (fuori microfono) Per fatto personale.



PRESIDENTE

Estrinsechi in cosa consiste il fatto personale.



GIOVINE Michele

Presidente, qua si è parlato di interessi privati, mi sembra che si vada sopra le righe, perché qua - e leggetevi la rassegna stampa di oggi di interessi personali se ne occupa solo il centrosinistra!



(Commenti dai banchi della maggioranza)



GIOVINE Michele

Almeno abbiate l'intelligenza di tacere!



PRESIDENTE

Collega Giovine, per cortesia, e signori colleghi, invito tutti quanti a moderare i toni.
Già abbiamo difficoltà nel gestire la seduta odierna e quelle che verranno, quindi non rendete le cose più difficili.
Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 3 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto all'o.d.g. odierno avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paralimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento" spostandolo al posto del punto avente per titolo: proposta di deliberazione n. 106 "Disposizioni transitorie in materia di revisione dei dimensionamenti delle autonomie scolastiche statali. Anno scolastico 2006/2007"



PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di inversione. Viene chiesta l'inversione del punto all'ordine del giorno avente come titolo "Proposta di deliberazione n. 31", spostandolo al punto avente per titolo "Proposta di deliberazione n. 106".
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Questa richiesta di inversione dell'ordine del giorno si motiva con il fatto che, pur ritenendo la proposta di deliberazione n. 106 positiva e particolarmente significativa, riteniamo che non le spetti in questa seduta una posizione come quella che è stata assegnata nell'ordine del giorno odierno.
Se esaminiamo questa proposta di deliberazione, vediamo chiaramente quelli che possono essere i motivi a supporto di questa richiesta di inversione dell'o.d.g. La proposta di legge n. 106, avente come titolo complessivo "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 10/4/1990 n. 26 'Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell'originale patrimonio linguistico del Piemonte, norme quindi a tutela della lingua provenzale'" recita testualmente all'articolo 1 (avente come sottotitolo: "Modifiche e integrazioni all'articolo 3 della legge regionale 26/90"): il comma 1 bis dell'articolo 3 della legge regionale 10/4/90 n. 26 è sostituito dal seguente 1 bis.
In questo caso, la nuova configurazione dell'articolo 1 è il seguente: "La Regione promuove, d'intesa con le emittenti pubbliche e private l'attuazione di trasmissioni culturali e di informazione anche in lingua piemontese e nelle lingue storiche del Piemonte, cioè l'occitano, il franco provenzale, il provenzale e il walser". Sempre la stessa legge all'articolo 2 (avente come sottotitolo "Modifiche e integrazioni all'articolo 4 della legge regionale 26/90"), afferma al comma 1 che il comma 2 dell'articolo 4 della legge regionale 26/90 è sostituito da una nuova formulazione dell'articolo stesso, e questa nuova formulazione proposta recita testualmente: "A tal fine la Giunta regionale delibera anche sulla base di proposte formulate agli enti di cui al comma 1 e sentite le Commissioni consiliari competenti, programmi annuali o pluriennali di ricerca e istituisce borse di studio, premi annuali per tesi di laurea che riguardino la storia, la cultura, il patrimonio linguistico storico del Piemonte, in specie il piemontese, l'occitano, il franco provenzale il provenzale e il walser".
Infine, l'articolo 3, avente come sottotitolo "Modifiche e integrazioni all'articolo 5 della legge regionale 26/90 al comma 1", afferma che la lettera b del comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 26/90 è sostituita da una nuova formulazione.
Per l'insieme di queste motivazioni, noi chiediamo la possibilità di invertire i punti dell'ordine del giorno a cui abbiamo fatto riferimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 4 di inversione di punti all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g.odierno avente per titolo "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento" spostandolo al posto del punto avente per titolo: proposta di deliberazione n. 45 "Legge n. 560/1993. Autorizzazione all'Agenzia Territoriale della Casa della Provincia di Torino all'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di alloggi per il ripianamento di disavanzi finanziari"



PRESIDENTE

Passiamo alla successiva richiesta di inversione di punto all'o.d.g..
Si propone l'inversione della deliberazione n. 31 con la deliberazione n.
45.
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

La richiesta di inversione, in questo specifico caso, è motivata dalla significativa importanza da noi in qualche modo riferita alla proposta di deliberazione n. 45, avente come titolo "Legge 24/12/1993 n. 560 'Autorizzazione all'Agenzia territoriale per la casa della Provincia di Torino all'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di alloggi per il ripianamento del disavanzo finanziario 2003'".
Ci sembra che il Consigliere Giovine ha avuto modo, questa mattina, di rimarcarlo nel suo intervento, che faceva riferimento in qualche modo alla stessa proposta in deliberazione, cioè la n. 45. Ci sembra che il contenuto della deliberazione stessa abbia una valenza di attualità particolarmente rilevante anche in riferimento a quello che è emerso ad opera degli organi di informazione in questi ultimi giorni.
Il dibattito in corso all'interno delle forze di maggioranza rispetto alle nomine all'interno delle cariche più significative dell'Agenzia territoriale per la casa di Torino sottolinea l'importanza di questa deliberazione e la valenza di espressa attualità. Proprio per questa ragione noi riteniamo che questa deliberazione debba essere affrontata il più presto possibile, che questo specifico punto dell'ordine del giorno debba essere affrontato anche per permettere un dibattito collegato e che faccia riferimento a tutte le polemiche e a tutto il dibattito che è emerso in questi ultimi tempi sugli organi di informazione. Riteniamo che, a fronte di polemiche così forti, cosi marcate e così significative, con le contrapposizioni decisamente nette che sono emerse sulla questione dell'Agenzia territoriale per la casa della Provincia di Torino, un qualche chiarimento da parte delle forze di maggioranza dovrebbe essere fatto. Da questo punto di vista, il dibattito sulla proposta di deliberazione n. 45 è senz'altro un'occasione per affrontare questi problemi e per chiarire il valore e la valenza delle parole che sono state rilasciate dal Presidente Ardito, e esaminare, congiuntamente alla proposta di deliberazione n. 45 anche tutti gli strascichi polemici emersi negli ultimi tempi.In particolare, riteniamo che le motivazioni per un riposizionamento all'interno dell'ordine del giorno in questa specifica proposta di deliberazione, in particolare laddove si afferma che, vista la deliberazione della Giunta regionale con la quale si dispone il ricavato finanziario degli alloggi. Purtroppo è terminato il tempo a mia disposizione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

La ringrazio, Presidente, per non avermi dato prima la parola, così adesso posso intervenire con maggior convinzione sull'argomento test illustrato.
Non sono interessata alle beghe di ottenere un incarico che può avere qualche Gruppo di maggioranza (legittimamente, niente da dire). Sono maggiormente interessata al discorso delle politiche della casa. Da alcuni pendolari mi sento dire: "La casa ce l'ho, ma non nella città dove ho il lavoro. Sono costretto a recarmi a Torino, e qui non trovo una soluzione abitativa che mi permetta di raggiungere casa mia il fine settimana, o di trasferire la famiglia". Questi sono i problemi.
I Consiglieri Giovine e Lupi, all'inizio dei lavori del Consiglio di questa mattina, hanno detto: "Presidente, siamo disponibili a sospendere le nostre richieste di inversione dell'o.d.g., per discutere questa mozione o quant'altro possa essere concordato". Il Presidente ha risposto: "Non siamo al mercato". A me verrebbe da dire, dopo lo sfogo del Consigliere Boeti: "Magari fossimo al mercato!". Il mercato ha le sue regole, qui invece di regole non ne abbiamo. Il Consiglio era convocato alle 10.00, abbiamo iniziato alle 11.38 (sprecando 98 minuti). La seduta pomeridiana era convocata per le ore 14.00 - il Presidente si è anche raccomandato la puntualità - abbiamo iniziato i lavori dopo le 15.00, abbiamo sospeso di altri 30 minuti la seduta perché mancava il numero legale. Abbiamo perso quindi, oltre 3 ore di lavoro. Questo per rispondere a chi invocava delle regole, a chi dice di essere stanco nel stare qui a fare niente.
Vorrei richiamare la maggioranza alle sue responsabilità. Nei dieci anni passati, quante volte ci siamo trovati di fronte a situazioni del genere! La maggioranza chiede una sospensione, fa una proposta, qualche Gruppo fa un passo indietro: la politica è mediazione. Non riusciamo a capire dove volete arrivare, per noi va bene rimanere qui fino a mezzanotte, continuare, ma vorremmo capire se avete una strategia. Il mio intervento è stato sollecitato da quello del Consigliere Boeti, che giustamente ha detto: "Non facciamo niente". Ognuno si assuma le proprie responsabilità, casi di questo genere li abbiamo già visti, chi ha più esperienza di questo Consiglio lo sa, mi riferisco ai Consiglieri Bellion Ronzani, Muliere, Placido anche lo stesso Moriconi: un "Giovine" che tante volte ce l'aveva con i "Lupi" italiani. Se penso a quante volte il Consigliere Moriconi ci ha inchiodato con il lupo italiano, mi verrebbe da dire: "è la giusta vendetta dei lupi".
La richiesta è questa. Consiglieri della maggioranza, ragionate un attimo e studiate una strategia che faccia sì che anche noi possiamo lavorare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 5 di inversione di punti all'o.dg..
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'ordine del giorno odierno avente per titolo: proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento", spostandolo al posto del punto avente per titolo: disegno di legge n. 148 "Disciplina delle associazioni di promozione sociale" - relatrici Pozzi e Cotto.



PRESIDENTE

Passiamo alla successiva richiesta di inversione di punti all'o.d.g. Si propone di invertire il punto 3) all'o.d.g., inerente a "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31", con il punto 8) all'o.d.g., avente per titolo "Disegno di legge n. 148".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie Presidente.
Il disegno di legge n. 148, "Disciplina delle associazione di promozione sociale", per la natura dell'oggetto è più importante di qualsiasi Commissione Olimpica si voglia approvare.
Faccio una brevissima disamina del disegno di legge in oggetto che peraltro, è articolato su 15 punti, tocca diversi aspetti della materia ed è sicuramente articolato con il dovuto approfondimento che la materia l'importanza e la delicatezza del caso comportano.
Le finalità riguardano il valore delle associazioni di promozione sociale come espressione dei principi di partecipazione, come il valore della solidarietà e il pluralismo che esse promuovono, e lo sviluppo sul territorio piemontese.
La presente legge determina i criteri e le modalità con cui la Regione riconosce il valore dell'associazionismo e la promozione sociale favorendo lo sviluppo. Istituisce il registro regionale della associazioni di promozione sociale; istituisce l'Osservatorio regionale per l'associazionismo di promozione sociale; infine disciplina i rapporti tra le istituzioni pubbliche e le associazioni di promozione sociale.
L'articolo 2, di fatto, delimita e definisce quali sono le associazioni di promozione sociale qui definite. Sono considerate associazioni sociali di promozione le associazioni di persone e di enti riconosciuti e non riconosciuti, i loro coordinamenti, le loro federazioni costituite al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di terzi e di associati senza finalità di lucro e con lo scopo di recare benefici diretti o indiretti ai singoli o alla collettività. Non sono considerate associazione di promozione sociale, ai fini della presente legge, i partiti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro, le associazioni professionali di categorie e tutte le associazioni che hanno come finalità la tutela esclusiva degli interessi economici degli associati. Non sono altresì considerate associazioni di promozione sociale i circoli privati e, ovviamente, le associazioni politiche comunque denominate che attuano a destinazione di qualunque natura nell'ammissione degli associati, che prevedono a qualsiasi titolo il diritto di trasferimento della quota associativa, che collegano in qualsiasi forma la partecipazione sociale alla titolarità di azioni e di quote di natura patrimoniale.
Gli articoli 3 e 4, di fatto, definiscono le prestazioni degli associati e le modalità degli atti costitutivi, quindi anche lo statuto delle associazioni in oggetto.
L'articolo 5 cita e menziona le risorse economiche.
L'articolo 6 tratta dell'istituzione di un registro regionale delle associazioni di promozione sociale che si articola in una sezione regionale e in altre sezioni provinciali. Per l'iscrizione al registro regionale le associazioni sono tenute ad avere la sede legale in Piemonte ed essere costituite ed operare da almeno sei mesi, ovvero avere un'articolazione territoriale delle associazione già iscritte nel registro nazionale ed essere in possesso dei requisiti degli articoli 2 e 3 della legge n.383 del 2000.
La parte interessate della legge prevede anche delle clausole vessatorie, ovvero la perdita di uno solo dei requisiti di cui al comma 2 comporta la cancellazione dal registro regionale. Nel registro devono risultare l'atto costitutivo, lo statuto, la sede dell'associazione l'ambito territoriale di attività, il settore di intervento, ecc.
L'articolo 7 prevede e norma più compiutamente le sezioni regionali e le sezioni provinciali. L'articolo 9 invece prevede le cancellazioni.
L'articolo 10 istituisce un osservatorio regionale per l'associazionismo di promozione sociale. L'articolo 11 norma i rapporti con la Regione e gli altri Enti locali; l'Ente pubblico che stipula la convenzione trasmette copia all'associazione regionale, di cui all'articolo 10, entro i successivi sessanta giorni. All'attuale legge si applicano le rinnovate successivamente all'entrata in vigore dell'attuale legge.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Presidente, siamo contrari all'inversione di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 6 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'ordine del giorno odierno avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento", spostandolo al posto del punto avente per titolo: disegno di legge n. 161 "Modifiche alla legge regionale 19 luglio 2004, n.
17 (Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 'Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422')"



PRESIDENTE

Passiamo alla successiva richiesta di inversione di punti all'o.d.g. Si propone di invertire il punto 3) all'o.d.g., inerente a "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31", con il punto 7) all'o.d.g., avente per titolo "Disegno di legge n. 161".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Il disegno di legge n. 161, presentato dalla Giunta regionale in data 26 ottobre 2005, è relativo alle modifiche della legge del 19 luglio 2004 n. 17, in materia di trasporto regionale.
Tratta un argomento di gravissima attualità, anche in ottica di quanto giustamente sollevato dalla collega Cotto all'attenzione dell'intera Assemblea, da cui ha ricevuto una risposta sorda - aggiungerei anche miope oltre che muta - che meriterebbe, invece l'attenzione di tutto il Consiglio.
La normativa di settore sul trasporto pubblico locale ha subito negli ultimi anni una serie di modifiche, anche contrastanti tra di loro, che hanno reso difficile la composizione di un quadro stabile che supportasse l'avvio delle procedure di gara per l'affidamento dei servizi da parte degli enti preposti.
La base di partenza è costituita dal decreto legislativo del 19 novembre 1997, n. 422, il cosiddetto decreto "Burlando", che, attraverso il ricorso alle procedure concorsuali per la scelta del gestore del servizio e l'obbligo di trasformazione delle aziende speciali e dei consorzi in forma societaria, ha avviato un processo di liberalizzazione in un settore fortemente monopolistico poi esteso all'intero comparto dei servizi pubblici locali, con la modifica dell'articolo 113 del testo unico degli enti locali.
Il processo di riforma, da un regime chiuso alle regole di mercato ad uno concorrenziale, era stato delineato dal legislatore nazionale in maniera graduale e progressiva, con la possibilità di utilizzare procedure di affidamento diretto dei servizi per un periodo transitorio, in attesa di creare le idonee procedure di affidamento. La durata di tale periodo, per era transitoria ed era originariamente stabilita dall'articolo 18 del decreto legislativo 422/1997. In seguito è stata prevista una possibile proroga da parte delle regioni al 31 dicembre 2005 sia per il trasporto ferroviario, ai sensi dell'articolo 11 del "collegato infrastrutture" di cui alla legge 1° agosto 2002, sia per il trasporto automobilistico, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legge 24 dicembre 2003, n. 355, come modificato dalla relativa legge di conversione.
Nel frattempo si era sovrapposta, creando per almeno un anno incertezze normative ed applicative, soprattutto per quanto concerne il periodo transitorio, la modifica dell'articolo 113 del TUEL, ad opera del d.l.
269/2003, convertito nella legge 326/2003, e della legge finanziaria 2004 (legge 350/2003). Il novellato articolo 113 individuava, oltre al ricorso a procedure ad evidenza pubblica, due differenti procedure per l'affidamento della gestione dei servizi: il ricorso a società a capitale misto pubblico privato, nelle quali il socio privato era scelto attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica o l'affidamento cosiddetto in house providing. La novella dell'articolo 113 del TUEL incideva anche sulla scadenza della fase transitoria, prolungando il termine al 31 dicembre 2006, qualora le discipline settoriali non stabilissero un congruo periodo di transizione.
Per il settore del trasporto pubblico locale il termine fissato dalla specifica disciplina poteva sembrare congruo, tuttavia non si era al riparo da interpretazioni di segno opposto, finché il legislatore nazionale è nuovamente intervenuto sull'articolo 113 del TUEL con la delega ambientale di cui alla legge 308/2004. Con quest'ultima modifica il settore del trasporto pubblico locale è stato esplicitamente escluso dall'applicazione della disciplina generale dei servizi pubblici ed è stato nuovamente ricondotto nell'alveo della disciplina del d.lgs. 422/1997, che, alla scadenza del periodo transitorio, in ultimo fissato al 31 dicembre 2005 individua nelle procedure ad evidenza pubblica l'unica modalità di affidamento dell'erogazione del servizio.
In seguito, il legislatore nazionale con la legge comunitaria 2004 ha previsto la possibilità di una proroga condizionata dei contratti aventi ad oggetto lo svolgimento di funzioni e servizi pubblici non ricadenti nell'ambito di applicazione dell'articolo 113 del TUEL, tra cui dovrebbe invece, annoverarsi il trasporto pubblico locale, in scadenza entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della medesima legge, ovvero entro il 27 ottobre 2005.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallaro; ne ha facoltà.



CAVALLARO Sergio

Sono favorevole a tutti coloro che sono contrari all'inversione dell'o.d.g..



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 7 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale per mozione d'ordine ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo per chiedere un comportamento uniforme rispetto al tempo di votazione. Prima non sono riuscito a votare perché lei, raggiunto il numero legale, ha chiuso il tempo destinato alla votazione. Quando invece manca il numero legale, si tiene il tempo di votazione aperto fino a quando si raggiunge il numero trentuno nella conta dei voti. Se il tempo di un minuto è troppo lungo, lo diminuiamo; se non è troppo lungo, lo si lascia scorrere per intero. Il fine della votazione non è il raggiungimento del numero legale, ma verificare l'espressione del Consiglio.



PRESIDENTE

È stata mia cura garantire che la volontà del Consiglio, in senso complessivo, potesse estrinsecarsi. Poiché il voto era ormai consolidato in modo certo, ho deciso di chiudere la votazione, benché mancassero ancora pochi secondi. Comunque, era già trascorsa la metà del tempo destinato alla votazione. Questo avviene secondo la prassi e, a quanto mi dicono gli uffici, anche a norma di Regolamento. Ovviamente, se ci sono difficoltà possiamo rivedere questo comportamento, protraendo più a lungo le votazioni.


Argomento:

Richieste inversione di punti all'o.d.g. richieste dai Consiglieri Giovine e Lupi (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 8 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'ordine del giorno odierno avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento". spostandolo al posto del punto avente per titolo: Proposta di legge n. 61 "Norme per la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda".



PRESIDENTE

Proseguiamo con la successiva richiesta di inversione di punti all'o.d.g. Si propone di invertire il punto 3) all'o.d.g., inerente a "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31", con il punto 5) all'o.d.g., avente per titolo "Proposta di legge n. 61".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

A me risulta il n. 65, non il 61.



PRESIDENTE

Iniziamo con la richiesta di inversione della proposta di deliberazione n. 31 con la proposta di legge n. 61, poi con gli uffici verifichiamo che il plico corrisponda a quello che ha lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Nella seduta di questa mattina ho già avuto modo di sottolineare l'importanza da noi attribuita alla proposta di legge n. 61, intitolata "Norme per la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda". Riteniamo sia una proposta di legge regionale particolarmente significativa. Proprio per questa ragione chiediamo al Consiglio la possibilità di un riposizionamento di questo punto all'o.d.g. in posizione più alta, proprio per avere più possibilità che venga approvato già nella seduta odierna.
Oltre a questa valutazione generale sulla valenza del provvedimento in questione, ci sono altre motivazioni più specifiche, che fanno riferimento a particolari aspetti della legge sulla quale andiamo a discutere e di cui chiediamo un posizionamento più alto all'interno dell'o.d.g. In particolare, riteniamo che l'articolo 1, che, in qualche modo, enuncia le finalità del provvedimento legislativo, abbia al suo interno le motivazioni fondamentali che ci inducono a richiedere lo spostamento stesso. La Regione Piemonte, proprio con questo specifico provvedimento legislativo, persegue la conservazione e la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda attraverso la promozione della conoscenza del patrimonio esistente, la promozione di progetti indirizzati a danni futuri e, attraverso il sostegno finanziario, interventi di recupero volti ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione delle costruzioni stesse.
Un altro aspetto significativamente positivo, al quale ho già fatto riferimento nell'intervento di questa mattina, è contenuto nell'articolo 3 della stessa legge, in particolare al comma 2, nel quale si afferma un aspetto molto importante: i progetti di ricerca sono attuati in collaborazione, innanzitutto, con le istituzioni universitarie e, poi anche con gli istituti di istruzione secondaria superiore; sono sostenuti tramite l'assegnazione di borse di studio agli studenti, secondo i criteri definiti dalla Giunta regionale.
Secondo noi, questo è un aspetto sicuramente fondante della legge. Il fatto che si cerchi un collegamento con la realtà del mondo universitario e della scuola media superiore, indubbiamente, è aspetto degno di una sottolineatura positiva. Infine, ancora un'attenzione per gli aspetti positivi contenuti nel comma 3 dell'articolo 3, laddove si afferma che l'attività di formazione è promossa attraverso la realizzazione di appositi corsi di aggiornamento tecnico-professionale, nonché attraverso forme di sostegno e di collaborazione con soggetti pubblici e privati, che, proprio per la loro specifica competenza, possono offrire contributi alla divulgazione della tecnica di edificazione e di recupero delle costruzioni in terra crude. Per tutto questo insieme di motivi, noi chiediamo l'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Motta.



MOTTA Angela

Signor Presidente, siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 8 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 9 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'ordine del giorno odierno avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento", spostandolo al posto del punto avente per titolo: Proposta di legge n. 65 "Istituzione del Centro di documentazione nell'area della 'Benedicta" nel Parco delle Capanne di Marcarolo".



PRESIDENTE

A questo punto, vi è la richiesta di inversione della proposta di deliberazione n. 31 con il punto 6) all'o.d.g., avente come oggetto "Proposta di legge n. 65".
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Signor Presidente, la proposta di legge che noi chiediamo possa essere ricollocata all'interno dell'o.d.g. è in questo caso specifico la proposta di legge caratterizzata dal n. 65, avente come denominazione: "Istituzione del Centro di documentazione nell'area della 'Benedicta' nel Parco delle Capanne di Marcarolo".
Penso che l'importanza di questa proposta di legge sia ben espressa da quella che è la relazione introduttiva alla stessa deliberazione. In essa sono sottolineati con molta precisione i motivi fondamentali che hanno portato a questa proposta di legge regionale. In particolare, in questa introduzione sono sottolineati gli aspetti di valenza storica, che ne fanno un luogo caratterizzato da una precisa significatività storica.
La relazione introduttiva inizia con una descrizione del luogo stesso cioè questo cascinale della Benedicta, situato nel Comune di Bosio, nel cuore del Parco regionale Capanne di Marcarolo, che rappresenta indubbiamente, uno dei luoghi più importanti nella storia della Resistenza alessandrina e italiana.
Questo luogo, storicamente, è stato un Convento benedettino inizialmente, nel periodo medievale, era praticamente al centro della proprietà terriera degli Spinola in età moderna e divenne la sede del Comando partigiano della III Brigata Liguria nella primavera del 1944: nell'aprile di quell'anno i nazifascisti attaccarono i partigiani, uccisero decine di ragazzi e ne avviarono centinaia ai campi di concentramento oltre a distruggere completamente il cascinale. Nel dopoguerra, i ruderi della Benedicta vennero lasciati in colpevole stato di abbandono.
Questa è una sorte che ha accompagnato molti luoghi significativi nella più o meno recente storia italiana, solo ultimamente c'è stata una maggiore attenzione al recupero di tutto il patrimonio storico italiano. In questo senso, la vicenda della Benedicta può essere paragonata a tante altre situazioni analoghe.
Nella relazione introduttiva alla proposta di legge n. 65, avente come titolo "Istituzione del Centro di documentazione nell'area della 'Benedicta' nel Parco delle Capanne di Marcarolo", si procede, poi, ad una digressione di carattere storico, relativa alla descrizione dell'evento più significativo che ebbe luogo in quel periodo critico. In particolare, si fa riferimento al fatto che proprio intorno al Monte Tobbio nell'inverno 1943 1944 cominciarono a rifugiarsi i primi nuclei di giovani partigiani e renitenti alla leva, che rifiutavano in qualche modo di continuare la guerra e iniziavano il loro percorso di opposizione.
La relazione...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a sua disposizione è terminato)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Paolo

Signor Presidente, intervengo per esprimere a nome della maggioranza un voto contrario, in quanto non condividiamo assolutamente questo tipo di ostruzionismo. L'ostruzionismo è previsto in tutte le Aule: nelle Aule parlamentari, nei Consigli regionali, provinciali e comunali, ma noi ci auguriamo sempre che sia un ostruzionismo intelligente, e questo non ci sembra proprio che lo sia. È intelligente quando una parte politica vuole impedire che nasca una legge, perché la ritiene dannosa o perché ritiene di combattere una battaglia a favore degli ideali.
Ecco, allora, l'invito agli amici e ai colleghi che stanno portando avanti questo tipo di ostruzionismo, a riflettere un momento e a mostrare un senso di responsabilità, perché mi sembra che, alla fine, chi ci rimetta sia l'istituzione Regione, che, in questo momento, appare, anche all'esterno, un po' troppo affaticata.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta rubricata n. 9 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 10 presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi: chiedono che venga invertito il punto dell'ordine del giorno odierno avente per titolo: Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX giochi olimpici e paraolimpici invernali 2006 e sport invernali e della fase post-evento", spostandolo al posto del punto avente per titolo: 'Disegno di legge n. 154 "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte".



PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta n. 10 di inversione di punti all'o.d.g.
presentata dai Consiglieri Giovine e Lupi.
Si chiede di invertire il punto 3) all'o.d.g., 'Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento", con il punto 4) all'o.d.g.
Disegno di legge n. 154 "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte".
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Ho già avuto modo in intervenire il merito alla necessità di riposizionare, all'interno dell'o.d.g., il disegno di legge n. 154 inerente a "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico in Piemonte".
Abbiamo avuto modo di sottolineare le motivazioni fondamentali che ci inducono a sostenere la necessità di collocare questo disegno di legge in una posizione più alta dell'odierno o.d.g..
I motivi che ci spingono a richiedere, con insistenza e in maniera reiterata, questo nuovo posizionamento, fanno riferimento al fatto che la nostra valutazione sul disegno di legge regionale n. 154 è particolarmente positiva. Riteniamo che detto provvedimento legislativo sia oltremodo necessario, tenendo conto, soprattutto, della situazione complessiva in cui versa il settore cinematografico, caratterizzato da elementi fortemente evolutivi.
Negli ultimi anni vi sono stati dei processi di modificazione della strutturazione del sistema cinematografico particolarmente rilevanti.
Abbiamo potuto vedere come, in poco tempo, il fenomeno delle cosiddette "Multisala" abbia finito per caratterizzare, in maniera significativa soprattutto nelle grandi aree metropolitane urbane, la spinta evolutiva del settore cinematografico.
È quindi chiaro che, a fronte di questi forti aspetti evolutivi del sistema cinematografico, si pone un'esigenza ormai indifferibile: un intervento regionale volto, in qualche modo, a regolamentare questo processo di evoluzione del settore cinematografico.
Già a partire dall'articolo 1 ("Finalità e principi") abbiamo riscontrato questi elementi di razionalizzazione da parte dell'istituzione regionale rispetto al settore. Non a caso, proprio l'articolo 1, intitolato Finalità e principi, recita testualmente: "Nell'ambito dei principi generali in materia di promozione e organizzazione di attività culturali e secondo quanto stabilito dall'articolo 22 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28 (Riforma della disciplina in materia di attività cinematografica, a norma dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n.
137), sono disciplinate le funzioni amministrative delle Regioni e degli enti locali in materia di sale cinematografiche".
Al comma due si specifica, con molta chiarezza, quanto segue: "La Regione si attiene alle seguenti finalità e ai seguenti principi generali".
Il primo principio che viene sottolineato nel disegno di legge è il seguente: "a) centralità dello spettatore - intesa come concetto di valorizzazione della persona - che possa contare su una rete di sale efficiente, diversificata, capillare sul territorio e tecnologicamente avanzata". Al punto b) si sottolinea, invece, l'importanza dello sviluppo e dell'innovazione delle reti di sale cinematografiche.
Per tutte le motivazioni che ho espresso nel mio intervento, noi chiediamo che questo punto all'o.d.g. venga adeguatamente riposizionato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

No.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta n. 10 di inversione di punti all'o.d.g..
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Collega Lupi, non intendo precludere la sua attività all'interno di questo Consiglio. Le comunico, però, che la proposta di inversione del punto 9) all'o.d.g., inerente alla proposta di deliberazione n. 45 "Legge n. 560/1993. Autorizzazione all'Agenzia Territoriale della Casa della Provincia di Torino all'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di alloggi per il ripianamento di disavanzi finanziari", col punto 3) all'o.d.g., "Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 'Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento'", è considerata irricevibile, in quanto l'abbiamo già votata come proposta di inversione del punto 3) all'o.d.g., inerente al proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31, col punto punto 9) all'o.d.g.
inerente alla proposta di deliberazione n. 45. Quindi l'effetto è già ottenuto.
Il discorso è analogo per le richieste di inversione del punto 8) all'o.d.g., inerente il disegno di legge n. 148 "Disciplina delle associazioni di promozione sociale", col punto 3) all'o.d.g., proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento"; del punto 7) all'o.d.g.
inerente il disegno di legge n. 161 "Modifiche alla legge regionale 19 luglio 2004, n. 17 (Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 'Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422')", col punto 3) all'o.d.g.
proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento"; del punto 6) all'o.d.g., inerente la proposta di legge n. 65 "Istituzione del Centro di documentazione nell'ara della 'Benedicta' nel Parco delle Capanne di Mancarolo", col punto 3) all'o.d.g., proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento"; del punto 5) all'o.d.g., inerente la proposta di legge n. 61 "Norme per la valorizzazione delle costruzioni in terra cruda", col punto 3) all'o.d.g., proseguimento esame proposta di deliberazione n. 31 "Integrazione degli articoli 21 e 22 del regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici invernali 2006 e sport invernali 2006 e della fase post evento".
Non che questo pregiudichi il suo comportamento ostruzionistico perché di documenti ne abbiamo - ma non possiamo considerare ricevibili tali richieste perché gli effetti sono gli stessi delle precedenti richieste di inversione, che abbiamo già accolto.
Lei ha chiesto, inoltre, l'inversione del punto 2) all'o.d.g.
"Riassunzioni provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti", col punto inerente al disegno di legge relativo a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della regione Piemonte per l'anno 2006". Tale richiesta non è accoglibile, in quanto non è ancora stato iscritto il disegno di legge relativo all'esercizio provvisorio; così come non sono accoglibili tutte le richieste di inversione di punti all'o.d.g. che riguardano il disegno di legge relativo all'esercizio provvisorio, perché, ad oggi, non è stato ancora iscritto.
Preciso che non è stato ancora iscritto perché voi avete presentato queste richieste di inversione, che abbiamo deciso di votare prima.
Non abbiamo più nessuna richiesta di inversione di punti all'o.d.g.
Abbiamo, invece, innumerevoli richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g..
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Per quanto concerne le richieste di inversione punti all'o.d.g.
chiedevo se era possibile avere l'abbinamento di quelle discussa con le reciproche, per una questione pratica di ordine.



PRESIDENTE

Gli Uffici del Consiglio regionale, Settore Aula, sono a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.
Passiamo, quindi, alle richiesta di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g..


Argomento: Esercizi provvisori

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge 194 "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo la richiesta di iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge relativo a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2006". Relatore è il Consigliere Rabino. È stato prenotato, però ai sensi del Regolamento deve essere ancora votata l'iscrizione del punto all'o.d.g.
Prego, quindi, i Consiglieri di accomodarsi in Aula.



(Commenti del Consigliere Lupi fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega Lupi, dobbiamo procedere a questo punto perché era l'unico già prenotato.
In seno alla convocazione c'era la trattazione di questo punto. Quindi porremo in discussione tutte le sue...



(Commenti del Consigliere Lupi fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi, che interviene contro l'iscrizione all'o.d.g. di questo punto.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Le motivazioni che ci inducono ad esprimere una valutazione negativa questa volta sulla proposta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
sistematicamente bocciate, nasce in noi una qualche volontà di opporci a quelle che sono le legittime richieste di inserimento all'o.d.g. di altre forze politiche.
C'è poi una valutazione di merito rispetto all'inserimento dell'autorizzazione al bilancio provvisorio della Regione Piemonte che fa riferimento al fatto che il cambio di maggioranza avrebbe dovuto significare per il Piemonte anche il superamento di certe prassi che, in passato, erano state sistematicamente condannate.
Ora, il fatto che queste prassi negative a livello amministrativo continuino anche con la nuova Amministrazione, è sicuramente un segnale politico particolarmente negativo.
Sicuramente ci saremmo aspettati una nuova Amministrazione in grado di presentare per tempo, come sarebbe doveroso, il bilancio dell'Ente, perch se è vero che esistono forti limitazioni a livello di capacità di poter prevedere quelle che saranno alcune decisioni del Governo nazionale, è altresì vero che un Ente regionale responsabile dovrebbe essere in grado in ogni caso di proporre per tempo e di fare approvare per tempo il bilancio regionale.
Il fatto di ricorrere all'esercizio provvisorio è da noi valutato in maniera negativa ed è valutato in maniera negativa perché è una sorta di indicatore politico di una incapacità gestionale, che una nuova Amministrazione dovrebbe mettere in luce.
Quando si insedia una nuova Amministrazione, soprattutto se gli uomini che ne fanno parte hanno a lungo criticato in maniera aspra determinate prassi amministrative e comportamentali della precedente Amministrazione dovrebbe essere in grado, quando poi è il suo turno di amministrare e di governare, di dare segnali chiari di discontinuità amministrativa.
Ora, il fatto che ci ritroviamo a dovere autorizzare una situazione di bilancio provvisorio va in maniera significativa contro l'esigenza di una nuova Amministrazione di dare un segnale di svolta.
Questo è il motivo sostanziale e politico per cui la nostra posizione è contraria all'inserimento all'o.d.g. dell'autorizzazione al bilancio provvisorio della Regione Piemonte ed è anche il motivo per cui abbiamo presentato una serie di emendamenti al provvedimento stesso, che nel proseguo di questa seduta avremo modo di puntualizzare e di esprimere.
Una prima serie di emendamenti sull'autorizzazione al bilancio provvisorio è stata già presentata da noi; entro domani presenteremo tutta una serie di più precisi emendamenti sul provvedimento stesso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni per mozione d'ordine; ne ha facoltà.



CASONI William

Presidente, riterrei che a questo punto sarebbe opportuno convocare una Conferenza dei Capigruppo per decidere l'evolversi dei lavori prima di procedere alla votazione.
Se c'è una modalità concordata da un'ampia maggioranza, si può vedere come procedere con i lavori e, soprattutto, per dare modo ai Consiglieri di programmare la giornata di oggi e quelle successive.



PRESIDENTE

Collega Casoni, avevamo già in animo, vista la situazione e la quantità di richieste di inversioni presenti presso il banco della Presidenza, di convocare una Conferenza dei Capigruppo.
Riterrei però opportuno, visto che è stata avanzata la proposta, di mettere in votazione la richiesta di iscrizione del bilancio provvisorio.
Dopodiché, prima di procedere alle innumerevoli altre richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. che di fatto paralizzano l'attività di questo Consiglio e lo paralizzeranno per molte ore oggi e nei prossimi giorni, sarà convocata una Conferenza dei Capigruppo per vedere di trovare un accordo sulla modalità di gestione dei nostri lavori.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge 194 "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte".
Il Consiglio approva.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.55 riprende alle ore 18.38)



COSTA ENRICO


Argomento:

Richieste iscrizione nuovi punti all'o.d.g presentate dai Consiglieri Giovine, Lupi e Vignale


COSTA ENRICO

Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, del Regolamento, di inserire all'o.d.g. odierno per la seduta delle ore 10, le mozioni/ordini del giorno nn. 198, 176, 10 e 1.



PRESIDENTE

La seduta riprende.
I Capigruppo hanno convenuto di riprendere i lavori con l'esame delle proposte d'inserimento di punti all'ordine del giorno, con l'ordine del giorno senza variazioni. Il numero legale in questo momento è 32.
Il Consigliere Giovine chiede di inserire all'ordine del giorno la mozione n. 198 "realizzazione linea ferroviaria Torino-Lione". Sullo stesso argomento abbiamo la mozione n. 176, l'ordine n. 10 e la mozione n. 1.
Un'unica richiesta di inserimento all'o.d.g..
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Vorrei che la mozione n. 198 "Realizzazione della linea ferroviaria Torino - Lione" oltre che essere posta all'attenzione dell'Aula intera venisse votata, perché non ha soltanto Ghigo come primo firmatario, ma anche il sottoscritto come uno dei firmatari proponenti. È evidentemente legata alle questioni che si sono sviluppate con una certa veemenza la scorsa settimana, che hanno una sospensione non cruenta con il corteo di sabato pomeriggio. Viene richiamata l'importanza del sistema ferroviario delle persone e delle merci ma anche di un trasporto più sicuro e più rispettoso dell'ambiente.
Considerata la realizzazione della nuova rete italiana ed europea ad Alta Capacità, per quanto riguarda il Piemonte, costituisce un'occasione di sviluppo poiché inserisce e consolida il nostro territorio all'interno dei previsti corridoi est-ovest e nord-sud, facilitandone così l'accesso e valorizzando le attività produttive, logistiche e terziarie della nostra Regione.
Valutando l'imminente attivazione della tratta Torino-Novara e del successivo completamento fino a Milano, risulta evidentemente necessario il collegamento in oggetto, cioè il collegamento assertivo tra Torino-Lione per non restare ai margini dei nuovi sistemi infrastrutturali che si stanno realizzando nei principali paesi europei.
Viste le procedure considerate, attivate in questi anni dalla società ferroviaria per l'esame e l'approvazione del progetto, sia del tratto Torino-Bussoleno, sia del tratto in galleria, che collegherà la Val di Susa con la valle della Moienne e che hanno visto impegnate nell'istruttoria le istituzioni nazionali, regionali e locali, rispetto alle vigenti disposizioni legislative per approfondimento di tutte le questioni progettuali, territoriali e ambientali, si è ritenuto necessario assicurare, insieme ad una corretta informazione ai cittadini, l'adozione di tutte quelle misure occorrenti per la tutela della salute pubblica e per mitigare al massimo l'impatto sull'ambiente della Val di Susa, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio, della nuova linea ferroviaria, anche in considerazione delle specificità geologiche del contesto interessato.
Richiamate le vicende delle ultime settimane, che hanno evidentemente fatto registrare l'escalation nonché uno stato di forte tensione nella valle tendente a contrastare l'avvio all'attività di ricognizione e di prospezione nei terreni autorizzati e legittimamente occupati, determinando una situazione che ha visto le forze dell'ordine impegnate in una difesa della legalità e della sicurezza pubblica, prendo atto che l'intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 10/12/2005, sulla base dell'intesa espressa dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dal Comune di Torino ha attivato un Tavolo interistituzionale fra Governo Regione-Provincia-Comune e gli altri Enti locali, con la partecipazione delle ferrovie e del rappresentante della Commissione Europea oltre al rilancio dell'Osservatorio e all'avvio di una procedura straordinaria di valutazione ambientale.
Oltre alla galleria esplorativa di Venaus, insieme ad altre misure per l'informazione e la partecipazione, il Consiglio regionale del Piemonte valuta positivamente le iniziative avviate dal Governo e il protocollo siglato a Roma per ricondurre le vicende della nuova linea ferroviaria ad Alta Capacità Torino-Lione in ambito di confronto e di leale collaborazione tra le diverse istituzioni, al fine di assicurare tutte le soluzioni utili per realizzare un'opera di questo tipo nel rispetto dell'ambiente con la tutela della salute dei cittadini tutti e di coloro che opereranno nei cantieri, anche in considerazione del particolare contesto geologico alpino interessato.
Il Consiglio regionale del Piemonte ribadisce l'importanza dei nuovi collegamenti ferroviari con la Francia, con la Liguria e con la Lombardia che porteranno la nostra Regione nei nuovi corridoi infrastrutturali privilegiando il trasporto ferroviario e valorizzando le nostre attività produttive, logistiche e terziarie.
Il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale a svolgere ogni attività utile affinché quanto delineato al Tavolo interistituzionale possa attuarsi nel migliore dei modi, tenendo costantemente informate le competenti Commissioni consiliari.
Il Consiglio regionale del Piemonte invita gli enti locali della Val di Susa a collaborare affinché il protocollo siglato a Roma in data 10/12/2005 possa essere attuato per assicurare tutte quelle verifiche e quelle valutazioni che sono necessarie per realizzare correttamente la nuova linea ferroviaria.
Il Consiglio regionale del Piemonte fa appello a tutti i soggetti istituzionali e a tutte le forze sociali affinché sia assicurato un clima di accoglienza e di convivenza democratica in questo periodo di vigilia e di svolgimento dei Giochi Olimpici "Torino 2006".
Considerata l'importanza strategica che questi avranno per il presente e per il futuro di Torino, della Val di Susa, del Piemonte e dell'intero Paese, ricordo che l'ordine del giorno è stato sottoscritto dall'Onorevole Ghigo, dal Consigliere Scanderebech, dal Consigliere Guida, dal Consigliere Lupi e dal sottoscritto, quindi è mio particolare interesse affinché l'Aula possa approvarlo e portarlo di fatto all'attenzione di tutta l'assemblea.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

A nome della maggioranza, esprimo voto contrario.



PRESIDENTE

Considerando che l'ordine del giorno n. 198 è stato già respinto e il n. 176 e il n. 1 sono stati ritirati, rimane solamente la votazione sull'ordine del giorno n. 10.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 197.



PRESIDENTE

La richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 197 è inammissibile, in quanto l'ordine del giorno è stato già oggetto d'esame e respinto dal Consiglio.
Richiesta rubricata n. 3 resentata dal Consigliere Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 196.



PRESIDENTE

Passiamo quindi all'esame della richiesta di inserimento della mozione/ordine del giorno n.196 "Sciopero del 25 novembre".
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

L'ordine del giorno 196 in oggetto tratta appunto lo sciopero del 25 novembre. Nella fattispecie, i proponenti, richiamandosi di fatto a quanto emerso in modo estremamente palese dagli articoli di giornale di quei giorni, richiamando il Consiglio regionale, che aveva preso atto di quanto era avvenuto, costatando che negli articoli in questione si apprende dell'uso del Gonfalone ufficiale della Regione Piemonte durante uno sciopero che, agli occhi di tutti, diventa uno sciopero politico. Accertato che lo sciopero in questione era, di fatto, e nella sostanza e nella forma squisitamente di natura politica contro un Governo la cui colpa fondamentale era quella di appartenere ad una maggioranza politica opposta al governo regionale e, più ancora, contro il colore politico da esso ricoperto e non a difesa del lavoro e dei lavoratori. La Regione Piemonte sta vivendo un periodo assai delicato e ha bisogno della necessaria diplomazia politica, in particolar modo verso il legittimo governo della Repubblica.
Sono sotto gli occhi di tutti i battibecchi fra il Vicepresidente Susta e il Ministro Tremonti sui fondi TOROC, sugli eventuali buchi, sui 63 milioni di euro che mancano. Il comportamento della Giunta regionale non è dei più consoni per risolvere positivamente la questione TOROC e il deficit che esso ha creato non per colpa del Governo, vogliamo ricordare, ma per una politica e una gestione assai dissennata e di tipo un po' populista.
Nella fattispecie, voglio ricordare che altri organismi hanno funzionato perfettamente in merito ai giochi olimpici, una è l'Agenzia che ha compiuto e ha portato a termine, con i compiti che le erano state attribuiti, tutte le opere olimpiche necessarie all'espletamento dei giochi invernali.
Tutto ciò considerato e tenendo presente queste considerazioni, il Consiglio regionale del Piemonte censura la Giunta regionale e la Presidente per la medesima scelta, ovvero per l'uso del gonfalone ufficiale della Regione in una manifestazione di carattere squisitamente politico. E' un ordine del giorno che, al di là del fatto politico, merita l'attenzione dell'Aula, merita di essere discusso al più presto eventualmente anche bocciato se la maggioranza lo riterrà.
Colgo l'occasione per sollevare dubbi sull'uso che si fa del sito ufficiale della Regione Piemonte, con attacchi verso altre istituzioni quali il Governo. Gli attacchi che si fanno anche sottoforma di battuta o di critica velata, lasciano il tempo che trovano, sono di dubbio gusto usando anche strumenti visibili da tutti per fare della mera propaganda politica. Posso capire che a sei mesi dalle elezioni si usi di tutto e di più, ma è nostro dovere di Consiglio chiedere alla Giunta e ai singoli componenti di astenersi da queste pratiche che non fanno onore né al Consiglio né alla Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

A nome della maggioranza esprimo voto doppiamente contrario anche in base alle affermazioni gratuite che ha fatto il Consigliere Giovine.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, la mozione n. 195.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Anche questo ordine del giorno nasce, secondo l'ottica dei proponenti dall'uso che normalmente - forse anche in modo intelligente visto che avete vinto le elezioni, ma forse in modo poco consono per l'onestà intellettuale necessaria a questa Assemblea - la Giunta regionale, in poche parole la Presidente Bresso, ha verso i media che usa, come una mazza ferrata, verso chiunque non abbia il suo favore.
In un articolo pubblicato su La Stampa il 28 novembre 2005, ma ripreso anche da diversi organi di stampa, la Presidente lamenta la carenza di informazione da parte della Rai e che addirittura, quest'ultima richiede denaro per fornire servizi ed ulteriori informazioni sull'evento olimpico.
La Presidente ultimamente non ha avuto rapporto idilliaci con l'ente sopraccitato perché ha sempre attaccato, a spada tratta, il loro operato non si può pretendere più di tanto da chi viene continuamente e puntualmente attaccato (tra l'altro non si può pretendere da questa minoranza un atteggiamento comprensivo quando di fatto, di volta in volta riceve dalla stampa vignette e prese in giro).
Considerate le succitate affermazioni sulla Rai e sul rapporto che la Giunta regionale ha instaurato nei confronti della Rai, si impegna la Presidente, Onorevole Mercedes Bresso e la Giunta regionale tutta, ad assumere un atteggiamento più consono nei confronti della Rai e fare in modo che l'evento olimpico abbia gli spazi adeguati e la sua importanza per i mass media.
Tra l'altro questo o.d.g., datato 28 novembre 2005, è stato in parte superato per stessa ammissione dell'Onorevole Bresso la quale ha in seguito dichiarato che in realtà la Rai ha dato successivamente il giusto interesse e la giusta focalizzazione all'evento in questione.
Mi permetto, forse maliziosamente, di ricordare che il Presidente della Rai non si può dire che si possa iscrivere ad un democristiano o a Forzai Italia, ma fino all'altra ieri era membro del Parlamento nel Gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra, guarda caso lo stesso Gruppo e lo stesso Partito a cui è iscritta la Presidente, Onorevole Mercedes Bresso.
Vista la nota efficienza di cui notoriamente i Democratici di Sinistra fanno sfoggio - e buon per loro che ce l'hanno - penso che una telefonata anziché uscire sui giornali, poteva essere più funzionale, più intelligente, più produttiva e non coprire di ridicolo il Piemonte, Torino e la Regione. Non colpire capziosamente la Rai in una fase in cui forse non ne ha bisogno, poteva essere una cosa più fattibile.
Tutto sommato non penso ci siano motivi particolari per cui il Presidente della Rai, Petruccioli, diessino (non so se sia ancora tesserato, ma diessino nel cuore e nell'anima), non potesse dare piena soddisfazione alle legittime istanze della Presidente Bresso.
Chiedo di essere più produttivi e più attivi nei canali e nei modi giusti, piuttosto che utilizzare la politica degli annunci che alla fine porta a ben poco.
Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Se c'è qualcuno che si sta coprendo di ridicolo non è la Presidente Bresso.
La maggioranza è contraria all'inversione dell'o.d.g..



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 194.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie Presidente.
L'ordine del giorno in oggetto mi vede come primo firmatario (perch quando l'ho presentato avevo ancora un incarico pubblico) e quindi l'azienda in oggetto, l'ACEA pinerolese, azienda paragonabile all'AEM di Torino, oltre i rifiuti, tratta tutta una serie di questioni legate ai servizi nei Comuni. L'importanza è notevole per la vallata e per la zona.
La decisione, arrivata a fine novembre da parte del Consiglio di Amministrazione dell'ACEA, era di aumentare del 10% la tassa rifiuti.
L'aspetto curioso è che contemporaneamente, nello stesso C.d.A., si manifestava l'intenzione di dismettere una parte delle attività dell'ACEA stessa.
Di fronte ad un alleggerimento dei costi, l'azienda comunque decideva di aumentare la tassa ai danni dei cittadini, demandando l'onere ai Comuni di decidere o meno se applicare questa tassa. L'azienda avrebbe comunque richiesto una maggiorazione ai Comuni, eventualmente "sgranando" o, meglio tagliando servizi ai cittadini, cioè applicando un aumento del 10% sulla tassa raccolta rifiuti.
Sappiamo bene che la questione rifiuti è un problema enorme: vediamo cosa succede a Torino con l'inceneritore, quindi non vogliamo fare della demologia spicciola. Sicuramente, però, in questa fase di paurosa contrazione economica per il nostro Paese e in questa fase in cui le famiglie hanno grosse difficoltà ad arrivare alla terza (non alla quarta) settimana del mese, è indispensabile una legge per riordinare la gestione della raccolta rifiuti. Un giorno potremmo anche aprire un dibattito perché non so quanto sia logico imporre una tassa raccolta rifiuti sulla metratura degli appartamenti e non sul numero delle persone: oggi è normale che un pensionato che vive da solo in una vecchia cascina paghi una bordata incredibile di tasse per la raccolta rifiuti, mentre una famiglia di quattro o cinque componenti, che obiettivamente consuma di più e quindi produce più rifiuti, paghi di meno perché abita in un monolocale o in un bilocale.
Nella fattispecie, il Consiglio regionale era edotto su questa problematica, cogliendo l'occasione del problema dell'ACEA. In questo caso dismettendo una parte delle attività, sarebbe dovuto diminuire l'introitato dei Comuni e quindi a spese dei cittadini. Invece no, qui hanno fatto il contrario.
Giudicando, quindi, che ciò andrebbe a beneficio dei Comuni limitrofi ma a discapito delle tasche dei cittadini pinerolesi, i quali subiranno una maggiorazione del 10% di una tassa che dovrebbe essere abolita e trasformata in un servizio ove la raccolta differenziata venga potenziata ma sappiamo benissimo quali sono le problematiche: abbiamo presente che cosa è accaduto a Moncalieri e quello che accade e accadrà a Vinovo, e quali difficoltà incontrino i cittadini nel mettersi d'accordo, per esempio, per la raccolta porta a porta - l'ordine del giorno invita la Giunta regionale ad una posizione netta sull'aumento, ove essa possa interferire, per esempio, detenendo quote di capitale di aziende come l'ACEA (anche in minima parte controllate dalla Finpiemonte o da partecipato della stessa) e, comunque, impegna la Giunta regionale a prendere atto di questa situazione grave e a decidere di affrontarla in un Consiglio ad hoc, per valutare eventuali prospettive e soluzioni.
Grazie, Presidente.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
A nome della maggioranza esprimo voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 193.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
È molto semplice: in questo ordine del giorno si vuole evidenziare quello che agli occhi del cittadino semplice è stato assolutamente allucinante. A Stupinigi non hanno rubato una volta sola dei mobili antichi o quadri preziosi di proprietà della Regione e di tutti i cittadini (magari anche dello Stato). Andavano e venivano: hanno fatto l'abbonamento. Hanno fatto l'abbonamento al tram, andavano e prendevano. Non una volta nella sera, ma più e più volte.
Di tutto questo si trovano i responsabili? Mah, chi lo sa, forse; hanno trovato un pezzo di refurtiva, un altro pezzo dopo qualche mese in mezzo alla campagna, un altro pezzo in una cascina. Tutto questo senza che nessuno si sia meravigliato e preoccupato, perché se può essere capitato a Stupinigi (e lì, tra l'altro, se ne sono accorti dopo parecchio tempo) chissà in quali altre parti del Piemonte può essere avvenuto qualcosa di analogo, senza che nessuno se ne sia accorto e senza che nessuno dica alcunché. Magari qualcuno se ne accorge dopo anni, ma non dice niente per non creare ulteriori scandali e ulteriori problemi. In questo caso, la scusa addotta per spiegare quanto è avvenuto è che l'elettricista ha sbagliato.
È ormai evidente, come risulta da vari articoli di giornali, una sconcertante assenza di personale nella Palazzina di Stupinigi. Gli orari di visita sono molto ristretti. Inoltre, in una struttura come la Palazzina di Stupinigi, non è ammissibile che l'elettricista del Mauriziano virgolettato e dichiarato da responsabili che avevano la responsabilità di quella struttura - faccia da cicerone nelle visite guidate. È assurdo che l'elettricista faccia da cicerone, quando ci sono decine e centinaia di ragazzi che non aspettano altro di potersi impegnare e lavorare facendo le guide turistiche, anche come volontari, e che, a causa di mancanza di personale, soprattutto i turisti, stranieri o meno, debbano avere a disposizione solo tre giorni alla settimana per contemplare una delle palazzine più antiche, più belle e più illustri d'Italia.
Tutto ciò appurato e premesso, l'ordine del giorno, che ha chiaramente una vena ironica e polemica, vincola la Presidente, On. Mercedes Bresso, e la sua Giunta a fare in modo di sopperire a questa grave mancanza, non solo di personale, ma di organizzazione della struttura, meta di turismo e quindi fonte di sostegno economico per il Comune di Stupinigi e di tutta la Regione Piemonte.
Forse la Palazzina di Stupinigi non è la nostra Versailles, ma non merita questo trattamento veramente terzomondista, che nessuno di noi riserverebbe neanche all'ultima delle nostre cantine.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Signor Presidente, mi dicono di fare una dichiarazione per la maggioranza e a nome degli elettricisti: siamo contrari.



PRESIDENTE

Informo i colleghi che i mobili sono stati ritrovati e sono in fase di restauro presso il Centro di conservazione e restauro nel parco La Mandria di Venaria. Le forze dell'ordine sono arrivate prima del Consiglio ringrazio però il collega Giovine che ha sollevato il problema.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Ricordo che il numero legale è sempre 32.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 192.



PRESIDENTE

Esaminiamo la proposta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g. relativa all'ordine del giorno n. 192: "Contagio AIDS: rilanciare prevenzione rivolta ai giovani" La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Come vedete, la mia democraticità fa sì che questo ordine del giorno che reca il titolo: "Contagio AIDS: rilanciare prevenzione rivolta ai giovani", non sia presentato dal sottoscritto, bensì, quale primo firmatario, dal Consigliere Vincenzo Chieppa e, quale secondo firmatario dal Consigliere Luca Robotti.
Anche qui è evidente la nuova problematica che esiste non solo nel campo della droga, ma anche nel campo delle malattie infettive, l'AIDS è manifesta, ma non è l'unica, forse, è la più pericolosa o, forse, è semplicemente la più nota.
E' evidente che le politiche messe in campo dai Governi, dagli Enti locali e dalle Regioni sono tuttora insufficienti. Mentre, ad un certo punto, negli anni passati, si era verificato uno stop e forse anche un arretramento della diffusione nella malattia, negli ultimi anni, invece c'è stata una espansione assai pericolosa, dovuta, probabilmente, ad altri fattori, quale l'immigrazione socio-economica e quant'altro, ma soprattutto, dovuta ad una scarsa informazione e presa di coscienza di questa problematica da parte delle istituzioni.
Quindi, con questo ordine del giorno, il Consiglio regionale avendo verificato che i livelli di contagio da HIV e dalle altre malattie sessualmente trasmissibili non accennano, anche nella nostra Regione, a decrescere sensibilmente; che la via maestra per il contrasto al diffondersi del contagio resta quella della prevenzione nella forma di conoscenza sempre più diffusa dei comportamenti che mettono a rischio la salute dell'individuo; che l'esortazione alla castità che arriva dai vertici ecclesiastici appare come un voler ignorare la realtà che, al contrario, ci segnala il crescere dei comportamenti a rischio; che, in particolare, i giovani risultano disinformati rispetto ai potenziali pericoli che si corrono, attuando comportamenti sessuali sconsiderati impegna la Giunta ad approntare dell'apposito materiale informativo e una "rete" di distribuzione gratuita di profilattici "mirata" ai luoghi dove i giovani si incontrano e socializzano (scuole, discoteche, pub...) e a questo fine presentare entro 30 giorni dall'approvazione di questo ordine del giorno apposito provvedimento esecutivo.
Non solo sostengo e chiedo l'inserimento di questo ordine del giorno ma quando sarà discusso in Assemblea lo voterò sicuramente proponendo una modifica, affinché, invece di un provvedimento esecutivo, si possa addirittura parlare di una legge, essendo un problema molto serio. Non so se altre Regioni italiane lo hanno affrontato come la Regione Piemonte farà prossimamente, non so se altre Regioni hanno presentato una legge in questa materia.
Credo farebbe onore al Consiglio regionale, alla Giunta e a tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione affrontare serenamente, con molta laicità, senza steccati politici, religiosi o culturali, questa problematica serissima, che riguarda la salute e la vita dei nostri giovani, di noi, di tutti quelli che ci circondano. Alla fine, è un po' come la depressione: in teoria, non ti colpisce mai direttamente, anche se poi il caso, il destino e la sfortuna fanno sì che ti colpisca in un momento della vita in cui meno ne avresti bisogno e in cui meno te lo aspetti.
Quindi, invito con sollecitudine il Consiglio regionale ad affrontare la discussione in oggetto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Siamo contrari a queste sconsiderate richieste d'inversione di punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di attenersi a termini consentiti dalla nostra Aula.
Vi ricordo che manca un quarto d'ora all'interruzione, e che il numero legale è sempre di 32.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 7 Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Comunico che è stata ritirata la richiesta di inserimento all'o.d.g.
(rubricata n. 8) degli ordini del giorno n. 191 e n. 190.
Richiesta rubricata n. 9 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi, Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 189.



PRESIDENTE

Esaminiamo la proposta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g. relativa all'ordine del giorno n. 189: "Case popolari agli extracomunitari" La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, procedo ad una piccola precisazione: il Consigliere Auddino, per la sua simpatia, ha facoltà di evadere e di esprimersi come meglio crede, almeno nei miei confronti.
Detto ciò, rientro nell'ottica dell'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 189, avente ad oggetto le case popolari agli extracomunitari.
Il Consiglio regionale del Piemonte, anche in riferimento a quanto è stato nei vari...



PRESIDENTE

Colleghi, vi prego, chi non ha interesse a sentire le motivazioni del collega Giovine può abbandonare l'Aula. Vi prego di garantire il funzionamento dell'intervento.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Mi richiamo ad alcuni articoli di stampa pubblicati nell'ultima settimana di novembre, in cui, in particolare, si vociferava di una modifica dell'attuale Regolamento della Regione Piemonte per l'assegnazione delle case popolari - guarda caso, anche qui torniamo a parlare dell'ATC! .Avendo appurato che negli articoli in questione l'argomento riguarda l'assegnazione di case a italiani che hanno diritto ad una casa comune considerato che molti nostri connazionali di fatto attendono da anni una casa popolare, che non arriva mai per via delle lunghe liste di attesa e di graduatorie infinite; considerato che coloro che aspettano, spesso e volentieri, rischiano di vivere in modo quasi zingaresco la loro esistenza con la speranza che, prima o poi, il Comune li compensi di un loro diritto il Consiglio regionale esorta la Giunta regionale e la Presidente Bresso ad attivarsi diversamente, soprattutto, in modo solerte nei confronti dei cittadini italiani. Con una modifica regolamentare tout court, quelle case popolari, che hanno pagato con le proprie tasse e con quelle dei propri genitori e nonni, andrebbero probabilmente a loro precluse per sempre.
Attenzione: non è una questione razziale o, se vogliamo, religiosa legata a falsi problemi, è una questione legata al fatto che ci sono molte più domande all'ATC di Torino - parlo, ad esempio, della Provincia di Torino - rispetto a quelle che l'ATC di Torino è in grado di espletare.
A fronte di ciò, il Consiglio regionale deve prenderne atto e riuscire a dar soddisfazione a chi ha già presentato quelle domande perché in possesso, evidentemente, dei corretti requisiti che le leggi nazionali e regionali prescrivono. Poi, per carità, se c'è ancora spazio per altre, ben vengano: nessuno lo negherà mai. Ma è indubbio che, essendo ridotto lo spazio abitativo, si dovrà operare una scelta. Per quanto mi riguarda, io l'ho fatta, ma credo che anche altri in quest'Aula potranno, su questo ordine del giorno o comunque in quest'ottica, tenere un comportamento diverso.
Qui non si tratta di fare della bassa demagogia, ma di operare una scelta. Gli spazi sono pochi.
Uno degli ordini del giorno che andiamo ad approvare - forse domani o prossimamente - riguarda proprio la dismissione di alcune proprietà dell'ATC affinché essa possa rifinanziarsi.
Mi pare che la situazione non sia particolarmente rosea: le risorse sono quelle che sono, per cui dobbiamo operare delle scelte coerenti con la realtà dei fatti e dare delle risposte ai cittadini che, in primis, ci hanno votato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giovine.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertetto, che interviene contro tale richiesta.



BERTETTO Oscar

Contro un atteggiamento che sfiora il razzismo, voteremo: "No".



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertetto.
Vi ricordo che il numero legale è sempre 32.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 9 Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 10 presentata dai Consiglieri Giovine, Lupi Vignale: chiedono ai sensi dell'articolo 51, comma 5, di inserire all'ordine del giorno odierno per la seduta pomeridiana, l'ordine del giorno n. 188.
Esaminiamo l'ultima richiesta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.
prima di sospendere per trenta minuti i lavori del Consiglio regionale, che riprenderanno alle ore 20.00.
Si richiede l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 188 "Commercio notturno".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine, per l'illustrazione di tale proposta di inserimento.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Temo di dover deludere le sue aspettative, perché il titolo è molto più malizioso di quello che, in realtà, è l'oggetto dell'ordine del giorno in trattazione.
Erano state avanzate delle ipotesi di apertura indiscriminata degli esercizi commerciali, soprattutto in ottica - bisogna darne atto - delle Olimpiadi invernali, quindi nel periodo pre e post-olimpico.
Questa scelta creerebbe, di fatto, delle atroci discriminazioni nei confronti di coloro che già adesso subiscono una concorrenza spietata da parte dei grandi centri commerciali: mi riferisco, in particolare, a quegli esercenti monofamiliari che, a malapena, hanno la possibilità di avere una persona in qualità di commessa/o e non possono, quindi, tenere aperto in modo indiscriminato, per 24 ore, l'esercizio commerciale.
Consequenzialmente, è evidente che le ore di chiusura arrecherebbero un danno economico non indifferente, derivante dalla mancanza di competitività rispetto agli altri esercenti.
La normativa, al riguardo, è abbastanza farraginosa: mi pare che queste dichiarazioni vadano in contrasto con la moratoria che, peraltro, questa maggioranza ha voluto approvare da sola, con l'assenza dell'opposizione che, se ben ricordo, chiedeva una moratoria per due anni; alla fine, la maggioranza ha optato per una moratoria di sei mesi (credo, tra l'altro che scadranno prossimamente).
Tutto ciò considerato, costituirebbe fonte di discriminazione nei confronti degli esercenti monofamiliari - se ciò si verificasse evidentemente - che difficilmente potrebbero tener aperto per 24 ore un esercizio commerciale, non reggendo, quindi, la concorrenza né del grosso né del piccolo commercio.
Il Consiglio regionale del Piemonte, quindi, impegna la Giunta regionale e l'Assessore al Commercio competente ad attuare tutte le politiche del caso, al fine di dissuadere tale proposito da parte del Comune di Torino e dei Comuni limitrofi che, evidentemente, in modo pedestre, vorrebbero aderire a questa politica dissennata.
La Regione, in materia di commercio, ne ha sicuramente i poteri e la facoltà. Visto che vi è chiaramente, da parte della maggioranza - perch questo era il senso della moratoria votata - la volontà di ridisegnare l'intera normativa in materia di commercio, credo che tali questioni debbano essere riportate in quella sede, con la convocazione delle commissioni, delle consultazioni, delle audizioni e di tutto ciò che sarà necessario affinché il Consiglio, nella sua pienezza, possa deliberare con la serenità dovuta, e non sotto la spinta popolare-populistica del Comune di Torino, che in questa fase pensa di guadagnare quei quattro o cinque voti in più, casualmente, alle prossime elezioni amministrative, magari creando dei danni che, spesso e volentieri, sono maggiori dei rimedi o degli effetti sperati sul tessuto sociale ed economico torinese commerciale e non. Non dimentichiamo che ogni volta che un negozio chiude si crea un danno economico non indifferente all'intera struttura socio economica del territorio, a tutti i livelli. Una famiglia che chiude un'attività commerciale deve reinventarsi una nuova attività e va, di fatto, ad accrescere le file della disoccupazione e a creare dei problemi non indifferenti.
Quando esistono delle cose che fun zionano, lasciamole funzionare; evitiamo di andare a danneggiare l'esistente, quando esso funziona.
La ringrazio, Presidente. Credo di essere stato sufficientemente esaustivo.



PRESIDENTE

Ci ha illuminati sul commercio notturno: grazie, collega Giovine.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertetto; ne ha facoltà.



BERTETTO Oscar

Contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
rubricata n. 10 Il Consiglio non approva.
I lavori riprenderanno alle ore 20.00.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.30)



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