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Dettaglio seduta n.488 del 29/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 15.28)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Bresso, Buquicchio Caramella, Chieppa, Comella, Deambrogio, Larizza, Lepri, Pizzale, Placido Pozzi, Rabino e Spinosa.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Modifica assegnazione funzioni ai componenti la Giunta regionale


PRESIDENTE

Comunico che con decreto n. 63 del 29 luglio 2009 la Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, precisa che le funzioni attribuite all'Assessore Daniele Borioli sono così ridefinite: "trasporti infrastrutture, opere pubbliche, difesa del suolo".
Le funzioni relative a "sviluppo della montagna e foreste" sono ricondotte alla Presidente, con la collaborazione dell'Assessore Luigi Sergio Ricca per quanto attiene allo "sviluppo della montagna", dell'Assessore Giacomino Taricco per quanto attiene alle "foreste", e dell'Assessore Giovanna Pentenero per le "politiche e interventi a favore delle scuole di montagna".


Argomento: Variazioni di bilancio

c) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale in data 23 luglio 2009 ha trasmesso in ottemperanza del comma 7 dell'articolo 24 della legge regionale n.
7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 4 deliberazioni del 29 giugno 2009 e n. 1 deliberazione del 6 luglio 2009.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente.
Presento, con altri Consiglieri, un ordine del giorno concernente l'incontro tenutosi ieri in mattinata, di cui il Presidente ha conoscenza.
Se lo volessero firmare altri colleghi, ne saremmo lieti.
Il provvedimento in oggetto riguarda la sparizione/scomparsa di un ex detenuto nelle nostre carceri: ne chiediamo la discussione entro la chiusura dell'odierno Consiglio oppure nella seduta di venerdì.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Cavallera)



DALMASSO Sergio

scomparso, collega Cavallera, qualunque sia la valutazione sugli atti che costui ha alle spalle, che nessuno di noi ritiene positivi naturalmente.



PRESIDENTE

Collega Dalmasso, va da sé che non appena ci saranno le condizioni numeriche per iscriverlo, procederemo in tal senso, insieme alla deliberazione concernente il Comune di Mappano e all'ordine del giorno riguardante i controlli sanitari.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Approfitto di quest'ultima seduta per quanto riguarda i lavori pre estivi del Consiglio per sollecitare la trattazione dell'ordine del giorno n. 1221, se ben ricordo, inerente al sistema bancario Unicredit sottoscritto in modo trasversale da gran parte dei Consiglieri. Tale provvedimento, maturato durante i lavori della VII Commissione, inizia a diventare un po' "vecchiotto", nel senso che se lo votiamo adesso ha ancora un senso, altrimenti rischia di diventare superato.
Le chiederei, Presidente, se fosse possibile, l'iscrizione ed eventualmente l'esame a fine giornata di tale ordine del giorno. Grazie.



PRESIDENTE

D'accordo, collega Bossuto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Ieri abbiamo consegnato un ordine del giorno, i cui primi firmatari sono i colleghi Muliere e Vignale.



PRESIDENTE

Quello relativo ai controlli alimentari?



RESCHIGNA Aldo

Sì.



PRESIDENTE

Lo inseriamo nel "pacchetto" da iscrivere.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo ricordare all'Aula l'ordine del giorno sulle tematiche agricole posto in coda ai nostri lavori. Sono d'accordo ad aggiungere tutti gli ordini del giorno che sono stati prima indicati (come iscrizioni ovviamente), ma chiedo che quell'ordine del giorno in materia agricola iscritto subito dopo la finanziaria, sia comunque trattato.
Nel limite di tempo che mi è concesso, e approfittando, altresì, della presenza dell'Assessore Manica, volevo far presente che è stata presentata un'interrogazione urgente sulla situazione delle Terme di Acqui. Ne ho chiesto risposta scritta proprio perché, visto il periodo, l'Assemblea si riunirà solo dopo la metà di settembre.
Volevo richiamare l'attenzione dell'Assessore Manica sulle preoccupazioni che si avvertono in quella città in ordine alle più disparate voci che si sono diffuse, e sollecitare, quindi, una decisione in un senso o nell'altro.
Di contro, se mi vorrà rispondere al più presto all'interrogazione scritta, ne sarò grato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Come ho accennato a lei, Presidente, e come ho accennato ai Capigruppo noi abbiamo una scadenza non rimandabile, che è quella del 31 luglio, data entro la quale dobbiamo votare la delibera per effettuare la consultazione referendaria tra i cittadini di Caselle, Borgaro, Leinì e Settimo relativamente all'istituzione del Comune di Mappano.
Visto che nei confronti di quelle popolazioni ritengo necessario e giusto che quest'Aula si esprima, qualunque sia il risultato che deriverà dal voto, chiederei a lei, Presidente, di: procedere nell'affrontare il collegato alla finanziaria sino alla votazione dell'ultimo articolo sospendere la votazione finale; discutere la delibera su Mappano e poi chiusa la discussione e votata la delibera su Mappano, procedere al voto finale sul collegato.
Ritengo che ci siano atteggiamenti, tutti legittimi, che mirano a rimandare la discussione in modo che non ci siano i numeri sufficienti n per affrontarla né per giungere alla votazione, che è l'elemento determinante per deliberare il referendum.
Faccio questa proposta all'Aula e faccio questa proposta a lei Presidente: spero che sia accolta dai colleghi. Grazie.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni - Referendum abrogativo e consultivo

Iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 467, inerente a "Indizione, ai sensi del titolo III della legge regionale 16 gennaio 1973 n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo), di referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano, previa unificazione dei territori della frazione di Mappano attualmente divisa tra i Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese Leinì, Settimo Torinese"


PRESIDENTE

Fin da ieri, è stata chiesta da parte del collega Robotti l'iscrizione della proposta di deliberazione n. 467, relativa al referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano. . Prego gli Uffici di effettuare la verifica per procedere all'iscrizione.
Se non ci sono indicazioni in senso contrario, la do per accolta all'unanimità.



(L'Assemblea, all'unanimità acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1257, inerente a "Decreto legislativo 194 del 19 novembre 2008 - Modalità di finanziamento dei controlli sanitari settore alimentare" presentato dai Consiglieri Muliere Vignale, Reschigna, Bizjak e Botta

Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento internazionale extra-comunitario

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1260, inerente a "Youssef Maged Al Mollky" presentato dai Consiglieri Larizza, Dalmasso, Cavallaro Deambrogio, Bossuto, Moriconi, Barassi, Buquicchio, Turigliatto, Auddino Travaglini e Boeti


PRESIDENTE

stata richiesta l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 1257 "Decreto legislativo 194 del 19 novembre 2008 - Modalità di finanziamento dei controlli sanitari settore alimentare", presentato dai Consiglieri Muliere Vignale, Reschigna, Bizjak, Botta e, da parte del collega Bossuto dell'ordine del giorno n. 1260 "Youssef Maged Al Mollky", presentato dai Consiglieri Larizza, Dalmasso, Cavallaro, Deambrogio, Bossuto, Moriconi Barassi, Buquicchio, Turigliatto, Auddino, Travaglini, Boeti.
Se non ci sono indicazioni in senso contrario, li diamo per iscritti.



(L'Assemblea, all'unanimità acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Quindi sono iscritti all'o.d.g. tutti i punti dal punto 5) bis in avanti.
Il collega Robotti fa ancora una proposta sull'ordine dei lavori: se vuole, la mettiamo in votazione, oppure la valutiamo al termine dei lavori.
Io attenderei il prosieguo dei lavori e, prima di procedere alla votazione finale, la si potrebbe formalizzare con una procedura da valutare in corso d'opera. Quindi, prima del voto finale, sospenderemo e faremo la votazione su Mappano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Nessun'obiezione su quanto stava dicendo lei, Presidente. A me pare tra l'altro, che il collega Luca Robotti abbia fatto una proposta.
Normalmente quest'Aula, sulle proposte decide. Non capisco perché sulla proposta di Luca Robotti, su cui non ho la più pallida di come voterò...Prima vedo voi di maggioranza come votate e poi vedo dove - come dicevo prima a un mio amico- vi da più fastidio e quindi andrò in quella direzione, visto che ci proponete un menù molto ricco di stimolazioni...
Però, il collega Luca Robotti ha fatto una proposta di una metodologia d'Aula. Credo che la proposta di Luca Robotti debba essere o accettata o respinta, non è che ne parliamo poi a settembre.



PRESIDENTE

Assolutamente.
Se il collega Robotti la fa in senso formale, io sono tenuto... A me non era parsa in senso formale, ma se il collega Robotti chiede che il Consiglio si esprima, farò esprimere il Consiglio regionale su questo.
Chiaramente non ho nessun'intenzione...
Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Io posso anche ritirare la mia proposta o, almeno, non formalizzarla.
Tuttavia chiederei ai Capigruppo (dei due Gruppi più grandi, PD e PdL) di dichiarare la loro volontà a discutere la delibera su Mappano.
Se c'è quest'impegno a garantire la presenza in Aula anche dopo l'eventuale al collegato, bene. In caso contrario, formalizzo la proposta.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 599, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2009" ed esame ordine del giorno n. 1258 collegato


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) dell'o.d.g., per proseguire l'esame dell'articolato e degli emendamenti relativi al disegno di legge n. 599.
ARTICOLO 39 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 39, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 40, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 bis Emendamento rubricato n. 354) presentato dai Consiglieri Bellion Travaglini, Ferraris, Reschigna: Art. 40 bis (Modifiche alla l.r. 35/92) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 13 luglio 1992, n.
35 (Interventi a sostegno e promozione della professione di Guida Alpina) è aggiunto, infine, il seguente: "1 bis. L'entità e le modalità di erogazione dei contributi sono stabilite dalla Giunta regionale con proprio provvedimento.".
2. Dopo il comma 1 dell'articolo 3 della l.r. 35/92 è aggiunto il seguente: "1 bis. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge si fa fronte negli anni successivi con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001 n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte), e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).".
L'emendamento n. 354 introduce l'articolo 40 bis.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 354, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 41 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 41, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 42, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 43 Emendamento rubricato n. 357) presentato dai Consiglieri Vignale D'Ambrosio e Botta: All'articolo 43 cassare il comma 4.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Noi esprimiamo una valutazione positiva non tanto sull'articolo quanto sulla finalità che l'articolo si prefigge: la liquidazione della società Sviluppo Piemonte Turismo. Al riguardo, qualche collega forse ricorderà che noi manifestammo alcune perplessità rispetto all'istituzione della società.
Ciò che non condividiamo è il comma 4, modificato con gli emendamenti n. 239 e 352 della Giunta, che prevedono la possibilità di assumere, di fatto, all'interno dell'organico della Regione Piemonte - tant'è che con l'emendamento n. 352 inseriamo un nuovo comma 5 che incrementa la pianta organica - persone con contratto a tempo indeterminato che operavano all'interno della società Sviluppo Piemonte Turismo.
Di per sé il principio è condivisibile, nel senso che noi abbiamo alcune persone, cinque delle quali operavano già (chi dal 2000, chi dal 2002) nell'ATR, che sono poi passate alla società Sviluppo Piemonte Turismo e che ora andrebbero a lavorare all'interno dell'Assessorato. Sennonch sei di questi dipendenti che lavoravano all'interno della società a tempo determinato, nell'ultimo giorno di reale operatività della società, cioè il 23/12/2008 (giorno ultimo in cui la dottoressa Rossi dismette il ruolo di Amministratore unico), ovvero tutto il personale con contratto a tempo determinato viene trasformato in personale a tempo indeterminato. Quindi sei dipendenti che - chi per sostituzione di maternità, chi provenienti dal Comune, chi da Montagnedoc, chi assunto dall'esterno - sono stati assunti dall'aprile del 2008 con un contratto a tempo determinato, svolgendo un lavoro per non di più di otto mesi, senza alcuna procedura concorsuale (lo ricordo) avranno la possibilità, con questi commi 4 e 5 dell'articolo 43 di entrare all'interno del personale della Regione Piemonte; ripeto, senza svolgere alcuna procedura concorsuale. L'articolo cita una procedura selettiva, ma chi ha letto i verbali delle riunioni che sono state fatte fra la Giunta le Organizzazioni sindacali può rendersi conto che, in realtà, si parla di una prova di selezione come quella che ciascun dipendente che viene assunto in una società privata deve sostenere: un contratto di prova prima di avere l'assunzione formale.
Quindi noi non abbiamo alcun tipo di contrarietà nei confronti di questi dipendenti; crediamo però che ci debba essere parità nei confronti di tutti i dipendenti regionali. Ricordiamo che la Presidente Bresso per molti mesi fu contraria all'assunzione di dipendenti che avevano svolto una regolare procedura concorsuale. Ci troviamo di fronte a sei dipendenti che non hanno mai svolto alcuna procedura concorsuale e che, bontà loro, da domani saranno dipendenti in fascia D all'interno dell'Assessorato al turismo, dentro al quale vi sono altri dipendenti che sono in questa fascia, molti altri che sono in fascia C, che aspirerebbero ad avere un avanzamento di carriera, ma che non lo possono fare perché non hanno avuto la stessa fortuna di queste sei persone.
Cosa propone, dunque, il nostro emendamento? Che si possano assumere tutte le persone con contratto a tempo indeterminato da almeno 12 mesi dopodiché se la Giunta ritiene che queste sei persone siano meritevoli e debbano continuare a lavorare presso l'Assessorato, può farlo da domani mattina con un contratto a tempo determinato: in questo modo non si viola nessuna modalità di accesso all'assunzione a tempo indeterminato della Regione Piemonte.
Ci pare che questa sia una scorciatoia non troppo trasparente; ci pare anche strano che la Giunta o anche altri colleghi che in più di un'occasione hanno manifestato perplessità rispetto alle scorciatoie che in qualche caso si sono tentate nell'assunzione dei dipendenti non vogliano in questo caso dire nulla.
Lo ripetiamo: noi non mettiamo in discussione la professionalità dei sei dipendenti che hanno beneficiato nell'ultimo giorno utile di vita vera della società della trasformazione del contratto, non mettiamo in dubbio la loro professionalità; mettiamo in dubbio questa procedura per cui nell'ultimo giorno di vita si trasforma il contratto a tempo indeterminato e poi, guarda caso, esce una legge che consente loro di diventare dipendenti regionali. Ci sembra non corretto nei confronti dei molti altri dipendenti a tempo determinato, dei molti altri dipendenti regionali che non hanno avuto e non avranno la fortuna di questi sei.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Capisco la ratio dell'emendamento che ha proposto il Consigliere Vignale. Peraltro vorrei precisare due cose. La prima. Quando è scritto "procedura selettiva" è procedura selettiva, nel senso che non può e non deve essere un automatismo.
Seconda cosa. Il processo di stabilizzazione che la Regione ha messo in atto prevedeva due fasi - peraltro lo prevedeva alla luce di quello che erano le disposizioni di legge vigenti - una fase di inserimento nell'organico, a tempo indeterminato, dei lavoratori che avevano prestato servizio per almeno un triennio nei 5 anni precedenti, di lavoro a tempo determinato. Quindi prevedeva già una stabilizzazione.
In secondo luogo, l'Amministrazione regionale, come le è noto, ha attivato, non per i tempi determinati, ma per tutte le altre forme di precariato all'interno dell'amministrazione regionale, delle procedure per le stabilizzazioni degli stessi che porteranno all'assunzione a tempo indeterminato. Diciamo che il percorso e le opportunità per chi ha svolto un'attività precaria all'interno della nostra Amministrazione, ci sono.
Ritengo che modalità analoghe a quelle che abbiamo attivato per l'inserimento di questi lavorati, debbano essere attivate anche per i lavoratori dell'Ente dello Sviluppo Piemonte Turismo.
Solo così mi sembra che, effettivamente, definiremo un percorso coerente con l'impostazione che l'amministrazione regionale ha assunto ora e nel passato. Cosa diversa - e qui interviene l'emendamento che abbiamo presentato come Giunta - era per il personale dirigente. In realtà, lì, di fatto, si configurava un inquadramento a tempo indeterminato di personale dirigente che non aveva superato concorsi, oltre che non aver seguito le stesse procedure regionali.
La precisazione che abbiamo inserito nel nostro emendamento che prevede che questo sia riferito solo al personale, con esclusione dei ruoli dirigenziali, mi sembra che copra la fattispecie che poteva apparire più spinosa.
Quindi il parere è contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Volevo rivolgere una domanda all'Assessore Peveraro. Volevo capire perché non è chiaro, se il personale parteciperà ad un concorso riservato o ad un concorso pubblico.
Vorrei capire se altri cittadini di questa regione potranno legittimamente, partecipare a quel posto, o se si tratterà di una sorta di transito dall'Ente che andiamo a sopprimere nei ruoli della Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Nel dettaglio posso dirle che non sono in grado, in questo momento, di dire quale sia la modalità di prova. Posso dirle che sarà analoga a quella già adottata per il dipendente di ARPEA che prevede una prova selettiva che non può essere pubblica, altrimenti non è una prova selettiva ma concorso pubblico cui può partecipare chiunque. A domanda, rispondo: non sarà un concorso pubblico, quindi non sarà aperto, sarà una prova selettiva. Il che non vuol dire che c'é un automatismo.
Voglio solo precisare che, al di là dei casi che ha menzionato il Consigliere Vignale, ci sono altri lavoratori - non mi ricordo, forse 12 a tempo indeterminato, per cui quando si costituì lo Sviluppo Piemonte Turismo già s'individuò, con le Organizzazioni sindacali, un percorso di rientro nell'organico dell'amministrazione regionale.
L'ulteriore emendamento che abbiamo presentato, anche sulla scorta di un chiarimento con le Organizzazioni sindacali di ampliamento della dotazione organica, tutela anche i dipendenti interni della Regione perch non sottrae posti alla dotazione organica attuale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Il voto sul subemendamento da noi presentato, sarà ovviamente...



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, prima sarà messo in votazione l'emendamento n. 357 che sopprime il comma 4. Successivamente sarà messo in votazione - sempre che non sia votato il primo - il subemendamento n.430, che mette il limite di 12 mesi come condizione per l'assunzione del personale.



VIGNALE Gianluca

Prendo la parola sul subemendamento, solo per chiarire qual è la situazione. Il 25 ottobre 2007 - lo dico perché ci sono i verbali di riunione che sono pubblici - quando si doveva fare il passaggio da A.T.R. a Sviluppo Piemonte fu siglato, fra le Organizzazioni sindacali, il Presidente di A.T.R., il CEI Piemonte, l'Assessorato al Turismo e le Organizzazioni sindacali, un protocollo che garantiva i sei dipendenti a tempo indeterminato che operavano presso A.T.R. che, nel caso in cui la società si fosse sciolta, sarebbero rientrati nell'Ente Regione.
Mi pare una procedura assolutamente corretta. Tant'é che noi non mettiamo in discussione i 13 dipendenti, non dirigenziali, che operano presso Sviluppo Turismo Piemonte, non mettiamo in discussione i sei assunti a tempo indeterminato, neppure un dipendere a tempo determinato che opera presso la nostra Regione dal 2000. Come correttamente diceva il Vicepresidente, è nelle more del processo di stabilizzazione della finanziaria Prodi, cioè avere operato per tre anni negli ultimi cinque.
Quello che noi mettiamo in discussione con l'emendamento presentato sono sei dipendenti che lavorano a tempo determinato - 3 da dicembre 2007 e 4 da aprile 2008 - i quali, ovviamente, non hanno maturato i tre anni negli ultimi cinque, quindi non sono né nella mora della stabilizzazione n all'interno delle graduatorie dei lavoratori precari.
Come i colleghi e il Vicepresidente sanno bene, anche i lavoratori precari selezionati per entrare in quell'albo dai quali la Regione attinge sono stati sottoposti, comunque, ad una procedura selettiva. Chi vince è un lavoratore precario, o sarà un lavoratore, dal quale la Regione attinge che, sempre nelle more della legge che ricordava il Vicepresidente trasformerà il contratto in tempo indeterminato.
Qui non ci troviamo né nell'una né nell'altra situazione, ci troviamo di fronte a sei lavoratori a tempo determinato che, nell'ultimo giorno d'operatività della Società, gli è stato trasformato il contratto a tempo indeterminato perché aveva carattere privatistico. Fossero stati dipendenti dell'Ente è evidente che questo non sarebbe stato possibile.
evidente che, se il Presidente e il Vicepresidente ci dicono che, per procedure selettive, significa una procedura concorsuale - ma non è questo non abbiamo nessun problema. Non vogliamo mettere in discussione il lavoro che dei dipendenti hanno svolto per un anno all'interno della società. Vogliamo solo che le regole siano uguali per tutti. Noi voteremo a favore dell'abolizione del comma 4 che cancella quest'automatismo.
In realtà, siamo anche disponibili, anzi, lo annunciamo, a ritirare l'emendamento che sopprime il comma 4, perché creerebbe problemi per i sei dipendenti a tempo indeterminato, che operano in Sviluppo Piemonte manteniamo solo il subemendamento all'emendamento n. 239 della Giunta, che prevede i 12 mesi di tempo indeterminato per poter accedere alle procedure selettive di cui diceva il Vicepresidente. È evidente che, se ci trovassimo di fronte ad una volontà di stabilizzazione, nelle more della norma significa che, da domani, questi dipendenti sono senza contratto e bisogna attivare le modalità previste dalla legge: un contratto a tempo determinato o una procedura concorsuale.



PRESIDENTE

Colleghi, prendo atto che è stato ritirato l'emendamento n. 357 presentato dal Consigliere Vignale.
Collega Vignale, per carità, non sono un tecnico della materia, per la quale ci sono gli uffici, però faccio presente che è vero che l'emendamento n. 239 parla, da un lato, di procedure selettive e non usa la dizione "concorso pubblico", pertanto sono legittime le osservazioni di alcuni colleghi circa la diversità di una procedura selettiva da un concorso pubblico. Però, c'è anche l'altro inciso che ha un qualche rilievo, perch fa riferimento alle modalità di reclutamento del personale applicate dalla Regione Piemonte, quindi non si capisce perché non si usa la locuzione "concorso pubblico". Ritengo la norma un po' di difficile interpretazione perché le modalità di reclutamento del personale applicate dalla Regione Piemonte non sono che quelle del concorso pubblico.



(Commenti dell'Assessore Peveraro)



PRESIDENTE

In effetti, il termine è "procedura selettiva" e non "concorso pubblico".
In assenza di altre indicazioni, sospendo i lavori per alcuni minuti prima di procedere alla votazione, così come richiesto dai colleghi.
La seduta riprenderà alle ore 16.10.



(La seduta, sospesa alle ore 16.06 riprende alle ore 16.22)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Subemendamento rubricato n. 430) (all'emendamento n. 239) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta, D'Ambrosio: Al comma 4 dopo le parole "con contratto a tempo indeterminato presso la Sviluppo Piemonte Turismo s.r.l." aggiungere "da almeno dodici mesi".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Per le ragioni che ho manifestato a proposito del precedente emendamento, il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento n. 430.
presenti 44 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 14 Consiglieri hanno votato NO 13 Consiglieri si sono astenuti 12 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri Il Consiglio non approva


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine sull'ordine dei lavori.



GIOVINE Michele

Presidente, chiedo la reiterazione del voto, perché c'è stato un problema tecnico.



PRESIDENTE

Collega Giovine, non è ammissibile la reiterazione del voto. Lei non aveva firmato, non aveva ritirato il badge.



GIOVINE Michele

Presidente, è già successo nelle settimane scorse, lei ha dato la reiterazione del voto quando non c'erano assolutamente i presupposti e io chiedo per lo stesso motivo, ai sensi del Regolamento, la reiterazione del voto! Questa richiesta non è sindacabile, l'ha fatta un Consigliere!


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Norme generali sui trasporti

Proseguimento esame disegno di legge n. 599, inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2009" ed esame ordine del giorno n. 1258 collegato (seguito)


PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 239) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Il comma 4 dell'art 43 viene sostituito dal seguente: "4. Entro il termine di 180 giorni previsto dal comma 2 sono avviate procedure selettive per l'inquadramento nel ruolo della Giunta regionale con esclusione dei ruoli dirigenziali, del personale operante con contratto a tempo indeterminato presso la Sviluppo Piemonte turismo s.r.l., secondo le modalità di reclutamento del personale applicate dalla Regione. Parte delle funzioni e del personale della Sviluppo Piemonte turismo s.r.l.
potranno altresì essere assorbite in altro ente pubblico o privato con finalità analoghe." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 239.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Voglio precisare che non è stato impedito a nessuno di votare, perché i colleghi che erano presenti in aula con il badge hanno votato.
Collega Giovine, abbiamo lasciato decorrere tutti i 60 secondi della votazione. Sarebbe stato diverso se lei avesse chiesto di verbalizzare il suo voto, ma non sarebbe cambiato l'esito, perché la somma degli astenuti e dei contrari era ampiamente maggiore dei voti favorevoli, quindi non sarebbe stato assolutamente determinante ai fini dell'esito.
Procediamo con l'emendamento 352.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi, i voti astenuti si sommano ai voti contrari. Adesso non ricordo bene i dati, ma possiamo averli. Tra contrari e astenuti erano 25 e a favore saranno stati 12-13 voti, quindi non c'era assolutamente alcuna possibilità che un voto in più su un fronte determinasse un esito diverso.
Il collega Giovine non ha chiesto di segnalare una sua impossibilità di voto, ha chiesto una reiterazione del voto quando il voto era pienamente regolare. Il collega Giovine non ha votato perché non ha ritirato per tempo la scheda, quindi non risultava presente nel momento della votazione.
Emendamento rubricato n. 352) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Viene aggiunto il comma 5 con il seguente tenore letterale: "comma 5", "L'attuale dotazione organica è incrementata di un corrispondente numero di unità necessarie per l'inquadramento del personale di cui al comma 4".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Le sono davvero grato perché adesso mi permetto di svolgere un po' di interventi sugli emendamenti. Tra l'altro, annuncio a verbale che sottoscrivo tutti gli emendamenti presentati dal collega Cirio, che risultano essere più di cento, e tutti gli altri emendamenti presentati da altri colleghi, fuorché quelli della Giunta.
Presidente, il sottoscritto non ritira la firma e chiederà comunque che vengano votati uno per uno, questo per agevolare il discorso.
A maggior ragione, Presidente, visto che non cambiava l'esito della votazione e ci tenevo che, ai fini del verbale, risultasse che il voto del sottoscritto era favorevole all'emendamento a firma del Consigliere Vignale, non trovavo così scandaloso ripetere la votazione.
Peraltro, voglio ricordare che, proprio la settimana scorsa, in un'occasione diversa perché si era in fase di richieste di inversioni, lei ha fatto rivotare il collega Toselli, quando il collega Toselli, a parere dei presenti, effettivamente non aveva votato volontariamente, perché era presente durante la seduta. Successivamente, il collega Toselli richiese la votazione, adducendo la scusa che non era riuscito a votare, pur essendo presente fisicamente di fronte al banco. Lei l'ha fatto rivotare e in quel momento sì che cambiava il risultato della votazione, perché era cambiato il numero legale e con il voto del collega Toselli c'era di nuovo il numero legale.
Evidentemente, non siamo tutti figli di uno stesso Dio: io sono figlio di un Dio minore e quando richiedo le votazioni non ne ho diritto, anche se il Regolamento me lo consentirebbe. Ne prendo atto. Vediamo se riesco a far modificare la decisione dell'Ufficio di Presidenza con qualche intervento nel merito, come farò adesso.
Mi dispiace, colleghi, ma credo che il diritto che vale per il sottoscritto in questo momento e che vale per qualunque altro collega in altri momenti, debba essere sottolineato. Io non posso transigere su quest'aspetto, che ritengo fondamentale: per me, l'espressione di voto è un diritto.
Tra l'altro, nell'avvicinarmi alla Presidenza, avevo detto al Presidente che avrei votato a favore, come peraltro è già successo tantissime altre volte in situazioni analoghe. Quindi, il fatto che io avessi fisicamente firmato o meno, ritirato o meno la scheda per questioni oggettivamente banali, nel senso che non stavano trovando la mia scheda, mi sembra abbastanza una scusa.



PRESIDENTE

Collega Giovine, l'ho già detto una volta: se lei chiede che venga messo a verbale il suo intendimento di voto favorevole su quella votazione glielo si può accordare, ma la ripetizione di una votazione valida non si può fare, perché la votazione era valida a tutti gli effetti.



GIOVINE Michele

Va benissimo che lei metta a verbale il fatto che in quella votazione il sottoscritto ha votato favorevolmente. A me va benissimo: era assolutamente questo l'intendimento di quello che ha richiesto il proponente.
Se così è, ho concluso l'intervento.



PRESIDENTE

Certo, mi pareva di averlo già dato per assodato. Quindi, le sue parole sono verbalizzate.
Non essendoci altri interventi, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 352.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 43, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 44 Ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Volevo soltanto spiegare le ragioni per cui avevamo presentato - ed uso il termine al passato, quindi anticipando già quella che sarà la conclusione del mio intervento - tutti questi emendamenti: erano relativi alla norma che modifica la legge n. 65/1996 riguardante la gestione del turismo in questa Regione.
Noi ritiriamo tutti gli emendamenti relativi all'articolo 44, tutti quelli a mia firma e a firma dei colleghi. Vogliamo tuttavia segnalare che il nostro parere rimane contrario alla soluzione che si è voluta adottare perché l'articolo 44 è la pubblicizzazione delle ATL piemontesi.
Sappiamo che ci sono difficoltà di carattere normativo e, peraltro, sia l'Assessore sia gli uffici hanno dimostrato ampie disponibilità nel cercare una soluzione condivisa. La soluzione condivisa non si è potuta raggiungere, non per mancanza di volontà, ma proprio perché sono diverse le valutazioni che vengono date sulla materia.
Noi riteniamo che la pubblicizzazione delle ATL sia un errore riteniamo che i privati debbano continuare ad esistere all'interno delle ATL ed avere un ruolo di protagonismo. Soprattutto riteniamo che non si possa modificare l'impianto della legge che gestisce il turismo in Piemonte con un emendamento di due articoli al collegato alla finanziaria.
Lo diciamo anche perché ci risulta fosse negli intendimenti della Giunta approvare un Testo unico sul turismo nell'ambito dei cinque anni di mandato. Testo unico che non è ancora approdato neppure all'esame della Commissione, e quindi riteniamo che quest'articolo, che è dettato da esigenze di carattere normativo - e lo sappiamo bene - mortifichi il ruolo delle ATL piemontesi e la stessa materia. Il turismo avrebbe bisogno di essere affrontato in modo più organico e più complessivo, non con questo strumento.
I nostri emendamenti avevano l'obiettivo di sensibilizzare la Giunta su queste nostre riflessioni. Dobbiamo dire che lo hanno ottenuto, perch comunque, pur rimanendo contrari all'impianto complessivo dell'articolo 44 ritenendolo un errore, abbiamo concordato sull'articolo 45 - su cui interverremo in seguito - una sorta di dilazione nel tempo degli effetti di quest'articolo. Votando quest'articolo, di fatto permettiamo al Consiglio regionale di coprire gli uffici che continuino ad erogare i fondi alle ATL nonostante le modifiche statutarie non siano ancora avvenute, dandoci la possibilità di rivederci fra un anno quando, se ci sarà ancora il vostro governo, ci saranno cinque anni a disposizione per redigere il testo unico sul turismo e ragionarci in maniera organica. Se ci saremo noi, avremo modo di far valere maggiormente il nostro principio.
Riteniamo tuttavia che togliere i privati dalle ATL sia un errore e che ci sarebbero potute essere soluzioni diverse e più opportune. Ciò non toglie che apprezziamo la disponibilità che c'è stata ad approfondire la materia. Quindi, dichiarando il voto contrario del nostro Gruppo sull'articolo 44, ritiriamo tutti gli emendamenti presentati su quest'articolo a mia firma. Grazie.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati dal n. 131 al n. 228 presentati dal Consigliere Cirio sono ritirati dal proponente.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 44, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 45 La parola al Consigliere Cirio.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente.
Per le ragioni su esposte, comunico che ritiriamo tutti gli emendamenti relativi all'articolo 45.
Dovrebbe pertanto rimanere in piedi solamente un emendamento della Giunta regionale, che lo sostituisce interamente.



PRESIDENTE

Sì, l'emendamento rubricato n. 373 della Giunta regionale che sostituisce l'articolo 45.



CIRIO Alberto

Perfetto. Mi limito, allora, a comunicare che tutti i nostri emendamenti relativi a tale articolo sono ritirati.



PRESIDENTE

Sono dunque ritirati gli emendamenti rubricati n. 229, 242 e 230 sono ritirati dal proponente.
Emendamento rubricato n. 373) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 45 è sostituito dal seguente: "Art. 45 (Norma transitoria) 1. Le ATL devono effettuare la scelta di cui all'articolo 11, comma 1 della l.r. 75/1996, come sostituito dall'articolo 44 della presente legge, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della stessa. Tale scelta può essere successivamente modificata.
2. Se L'ATL opta per le modalità di cui all'articolo 11, commi da 3 a 7 della l.r. 75/1996, come sostituito dall'articolo 44 della presente legge l'adeguamento dello Statuto deve avvenire entro sei mesi dall'adozione della scelta.
3. Se l'ATL opta per le modalità di cui all'articolo 11, commi 8, 9 e 10 della l.r. 75/1996, come sostituito dall'articolo 44 della presente legge l'adeguamento dello Statuto e la pubblicazione degli atti di gare per la scelta dei soci privati devono avvenire entro sei mesi dall'adozione della scelta, ovvero, limitatamente alla pubblicazione degli atti di gara, entro sessanta giorni dalla consegna da parte della Regione della bozza di convenzione per l'erogazione dei contributi pubblici, se successiva.
4. La Giunta regionale è autorizzata ad acquistare, in concorso con gli altri soci pubblici e al valore nominale, le quote di capitale o di fondo consortile dimesse da parte dei soci o consorziati che hanno dovuto recedere in attuazione dell'articolo 11 della l.r. 11/1996, come sostituito dall'articolo 44 della presente legge.
5. La Giunta regionale è autorizza ad erogare alle ATI, il contributo di cui all'articolo 14 della l.r. 75/1996 per l'anno 2009. L'erogazione del medesimo contributo per l'anno 2010 è subordinato all'avvenuta approvazione della delibera assembleare di cui all'articolo 11, comma 1 della l.r.
75/1996, come sostituito dall'articolo 44 della presente legge.
8. L'articolo 26 della l.r. 12/2008 è abrogato".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 373.
Il Consiglio approva.
Conseguentemente, è riscritto ed approvato il nuovo articolo 45.
ARTICOLO 46 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 46, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 47 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 47, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 47 bis Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Ricca: Art. 47 bis (Modifiche della legge regionale 19 novembre 1999, n. 28 'Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte') Dopo il comma 5 dell'articolo 18 della legge regionale 19 novembre 1999, n.
28, è aggiunto il seguente: "5 bis. Ai limitati effetti dell'applicazione del comma 1 lett. b) del presente articolo si considerano imprese operanti nel settore del commercio anche gli agenti e rappresentanti di commercio di cui alla legge 3 maggio 1985, n. 204 (Disciplina dell'attività di agente e rappresentante di commercio)".
Tale emendamento è ritirato dall'Assessore Ricca.
Emendamento rubricato n. 351) presentato dai Consiglieri Pedrale, Cirio e Caramella: dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "47 bis (Valorizzazione del commercio interno in Piemonte) 1. Ai sensi della legge regionale 5 giugno 1987, n. 32 (Disciplina degli interventi di promozione delle attività produttive nelle materie di competenza regionale), e con riferimento alla deliberazione di Giunta regionale n. 11183 del 6 aprile 2009, l'UPB DB117041 (Commercio, Sicurezza e polizia locale Prom com Sistema produt fiere e centri fieristici Titolo I spese correnti) è aumentata di euro 300.000,00 e, contestualmente, l'UPB DB09011 (Risorse finanziarie Bilancio Titolo I spese correnti) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009, è diminuita di pari importo".
La parola al Consigliere Pedrale, per l'illustrazione.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Avevo già informalmente esposto il mio pensiero all'Assessore al commercio. Ritengo che sia un incremento di risorse per il commercio interno, proprio in un momento difficile per la rete del piccolo commercio al dettaglio, e serva quindi a difendere una rete distributiva che tante volte diciamo di voler valorizzare e proteggere, ma sulla quale, poi concretamente, non assegniamo risorse adeguate.
Peraltro, servirebbe anche a combattere la desertificazione dei piccoli negozi nelle zone di campagna e in montagna. Per cui auspico che il vicario generale sia magnanimo, nei confronti miei e dell'Assessore al commercio che so condividere questo emendamento, ed esprima il parere favorevole della Giunta.
Il mio vuole essere un auspicio, una speranza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pedrale.
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Capisco che il collega Ricca si sia offerto di rispondere, però credo che sia competenza dell'Assessore al bilancio, che, pur comprendendo le ragioni dell'emendamento e le oggettive necessità, credo che, comunque, fra il bilancio di previsione e il successivo assestamento, i fondi che sono stati stanziati sulla Direzione competente siano adeguati e sufficienti a sostenere tutte le iniziative che l'Assessorato deciderà di intraprendere.
Il parere, pertanto, è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 351), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 2 e 3, presentati dall'Assessore Ricca, sono ritirati.
ARTICOLO 48 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 48, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 49 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 49, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 49 bis Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Rutallo, Gariglio e Lepri: Dopo l'articolo 49 nell'ambito del Capo IX del disegno di legge n. 599 è inserito il seguente articolo "Articolo 49 bis (Interventi in materia di opere pubbliche) 1. Ai fini degli interventi per la realizzazione di una traversa del torrente Scrivia all'altezza del ponte di Cassano Spinola a protezione degli acquedotti e ai fini della sostituzione della rete di distribuzione dell'acquedotto comunale nel Comune di Isola S. Antonio attualmente realizzata in eternit sono previsti rispettivamente gli stanziamenti pari a euro 1.000.000,00 e euro 1.500.000,00, in termini di competenza e cassa nell'ambito dell'UPB DB 10092 (Ambiente Servizio idrico integrato - Titolo II Spese in conto capitale) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009, unità che presenta la necessaria copertura finanziaria".
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta regionale è negativo.
Ci sono degli interventi che l'Assessorato all'ambiente ha messo in atto, tali per cui il contenuto dell'emendamento troverà comunque soddisfazione nell'azione che l'Assessorato intraprenderà.
Quello che mi sento di raccogliere, ovviamente, è la risottolineatura della necessità di quell'intervento, che però il collega De Ruggiero mi conferma essere piena.



PRESIDENTE

Il collega Rutallo comunica il ritiro dell'emendamento rubricato n.4.
ARTICOLO 50 Emendamento rubricato n 237) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: All'art. 50 (Modifiche alla l.r. 34/2008) dopo il comma 5 è aggiunto il seguente comma: "5 bis) Al comma 1 dell'art. 37 della l.r. 34/2008 è inserito il seguente comma 1 bis): 'I sussidi di cui al comma 1 possono, altresì essere corrisposti a lavoratori disoccupati o sospesi privi di trattamenti previdenziali'".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 237.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 50, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 51 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 51.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 235) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 51 è aggiunto il seguente: "Art. 51 bis (Anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria) 1. La Regione al fine di alleviare i disagi dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti dalla crisi economico-finanziaria individua meccanismi operativi volti ad anticipare l'erogazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria.
2. L'Agenzia Piemonte Lavoro, in qualità di ente strumentale della Regione è autorizzata ad utilizzare, per le finalità di cui al comma 1, la liquidità giacente incassa che viene reintegrata, previa convenzione dall'INPS.
3. La Giunta regionale con propria deliberazione stabilisce destinatari criteri, modalità e termini per l'erogazione degli anticipi".
L'emendamento n. 235 introduce l'articolo 51 bis, a firma della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 235.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 52 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 52.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 53 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 53.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 53 bis Emendamento aggiuntivo rubricato n 236) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Nel disegno di legge 599, al capo XI (Disposizioni in materia di formazione professionale e diritto allo studio universitario), dopo l'articolo 53 inserire il seguente articolo: "Art. 53 bis (Istituzione di un fondo rotativo di prestito per le agenzie formative) 1. Al fine di consentire al sistema formativo regionale sia di supportare le politiche attive del lavoro nell'attuale fase di crisi economico produttiva, sia di procedere alla necessaria ristrutturazione del sistema stesso, è autorizzata l'istituzione di un fondo rotativo a breve della durata di 24 mesi.
2. L'utilizzabilità del fondo di cui al comma 1 da parte delle agenzie formative è subordinata alla approvazione di piani aziendali che contengano i necessari elementi di razionalizzazione, nonché l'indicazione dei settori e delle azioni di investimento per la qualificazione. La Giunta regionale predispone criteri per disciplinare le modalità per l'erogazione ed il reintegro del fondo.
3. Il fondo di cui al comma 1 è istituito all'interno della UPB SB 01001 con una dotazione di euro 7.000.000 per l'anno 2009 e di euro 3.000.000 per l'anno 2010. Alla copertura finanziari degli oneri per la costituzione del fondo si provvede con le disponibilità dell'UPB DB 15001".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 236 Il Consiglio approva.
ARTICOLO 54 Emendamento rubricato n. 233) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Il comma 5 dell'art. 54 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 233.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n 377) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Art. 54, comma 7 dopo le parole "aziende sanitarie della Regione" aggiungere "e degli enti strumentali".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 377.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 54, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 234) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: "Art. 54 bis (Trattamento economico del personale) 1. Al fine di supportare i processi di innovazione e di riorganizzazione della struttura operativa, nonché per valorizzare le professionalità del personale nel quadro del nuovo assetto istituzionale, sono stanziati per l'annualità 2009 euro 270.000,00, al lordo degli oneri riflessi, che vanno ad incrementare per euro 200.000,00 le risorse decentrate previste dall'articolo 31, comma 2, del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 22 gennaio 2004 - Comparto regioni-autonomie locali.
2. Gli oneri di cui al presente articolo trovano copertura finanziaria nella UPB DB0705 (Trattamento Pensionistico ed Assicurativo del titolo I spese correnti) del bilancio pluriennale 2009-2011".
un emendamento della Giunta regionale che introduce l'articolo 54 bis inerente al "Trattamento economico del personale" Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 234.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 55 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 55.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 56 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 56.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 18) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 56, aggiungere il seguente articolo 56 bis: "Art. 56 bis (Modifiche all'articolo 3 l.r. 20 agosto 1998, n. 20 'Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell'apicoltura in Piemonte') 1. La lettera f) del comma 1 dell'articolo 3 è sostituita con la seguente lettera f): 'f) un rappresentante per ognuna delle associazioni dei produttori che dimostrino di esistere da almeno 10 anni, che svolgano assistenza tecnica da almeno 5 anni e che dimostrino di avere almeno 100 cosi apicoltori in possesso di partita IVA'.".
La parola all'Assessore Peveraro



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 231) presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto, Toselli: Dopo il capo XIII è aggiunto il seguente: "Capo XIV Disposizioni in materia di editoria e informazione locale Art. 56 bis. (Diffusione degli atti e della comunicazione istituzionale regionale) 1. Per favorire il conseguimento della legge regionale 25 giugno 2008, n.
18 (Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale) la Regione, per la diffusione dei propri atti e della propria comunicazione istituzionale, si avvale, ove possibile, prioritariamente dei distributori locali previsti dall'accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici nell'ambito degli accordi correlati".
Chiedo alla Giunta regionale di esprimere parere su tale emendamento.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 231, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 19) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 56, aggiungere il seguente articolo 56 ter: "Art. 56 ter (Modifiche all'articolo 6 l.r. 20 agosto 1998, n. 20 'Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell'apicoltura in Piemonte') 1. La lettera l) del comma 1 è sostituito dalla seguente lettera l): 'l) ogni altra iniziativa utile allo sviluppo ed all'incremento quali quantitativo dell'apicoltura e dei suoi prodotti tra le quali azioni di comunicazione, analisi del miele, acquisto di idonei presidi sanitari per la lotta alle patologie;'.
2. La lettera c) del comma 2 è sostituita dalla seguente lettera c): 'c) fino al 95% per la realizzazione delle azioni di cui al comma 1 lettera f, aumentabili al 99% per contratti da dipendente a tempo determinato;'.
3. La lettera e) del comma 2 è sostituita dalla seguente lettera e): 'e) fino al 100% per la realizzazione delle iniziative di cui al comma 1 lettera h;'.
4. La lettera f) del comma 2 è sostituita dalla seguente lettera f): 'f) fino al 99% per la realizzazione delle iniziative di cui al comma 1 lettera i'.".
Qual è il parere della Giunta regionale?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 20) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 56, aggiungere il seguente articolo 56 quater: "Art. 56 quater (Modifiche all'articolo 7 l.r. 20 agosto 1998, n. 20 'Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell'apicoltura in Piemonte').
Il comma e dell'articolo 7 è sostituito con il seguente comma 3: ' 3. Le associazioni dei produttori che dimostrino di esistere da almeno 10 anni, che svolgano assistenza tecnica da almeno 5 anni e che dimostrino di avere almeno 100 soci apicoltori in possesso di partita IVA possono beneficiare dei contributi previsti dall'articolo 6, comma 1, lettere f) g), h), ed i). I beneficiari riceveranno euro 30.000 (aggiornati annualmente in base agli aumenti ISTAT), indipendentemente dalla rappresentatività e senza obbligo di giustificare le spese a titolo di riconoscimento forfetario per le spese affrontate per il funzionamento dell'associazione'.".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo rubricato n 21) presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Boniperti, D'Ambrosio: Dopo l'articolo 56, aggiungere il seguente articolo 56 quinquies: "Art. 56 quinquies (Modifiche all'articolo 12 l.r. 25 giugno 2008, n. 18 (Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale) 1. Il comma 1 dell'articolo 12 legge regionale 12/2008 è sostituito dal seguente comma 1: '1. I termini per la presentazione delle domande di contributo sono fissati con delibera di giunta regionale che ne dispone annualmente le modalità ed i tempi sulla base del bilancio regionale'.".
La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento modifica i termini per la presentazione delle domande e trova il parere positivo della Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Procediamo ora con l'articolo 9, che avevamo accantonato.
Emendamento rubricato n 264) presentato dai Consiglieri Nicotra, Lupi Giovine, Scanderebech: Si propone l'abrogazione dell'intero articolo 9.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 264.
Il Consiglio non approva.
Prima di passare alla votazione sull'articolo 9, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Intervengo solo per chiedere al Vicepresidente Peveraro se l'allegato del quale si fa menzione nell'articolo è sempre quello che abbiamo visto in Commissione o se è stato sostituito.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

esattamente quello licenziato dalla Commissione, in cui sostanzialmente c'era solo una riclassificazione di importi e venivano allocati i fondi del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9.
Il Consiglio approva.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Boniperti, D'Ambrosio, Botta: Nel titolo sostituire "Disposizioni" con "Articoli".
Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Boniperti, D'Ambrosio, Botta: Nel titolo sostituire "manovra" con "legge".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Chiedo ai proponenti se intendono ritirare questi due emendamenti sul titolo.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Li ritiriamo.



PRESIDENTE

Pertanto, gli emendamenti rubricati n. 9 e n. 8 vengono ritirati.
Prima di passare al voto sull'intera legge, occorre esaminare l'ordine del giorno collegato n. 1258, "Pedaggio alla barriera di Govone", presentato dai Consiglieri Cirio, Cavallera e Guida.
Mi sembra di capire che ci sia il parere negativo della Giunta. Per evitare un voto contrario, visto l'accordo raggiunto stamani, si può considerare superato questo documento?



LEARDI Lorenzo

Non c'è il Consigliere Cirio, ma io penso che nulla osti al fatto che l'ordine del giorno si possa votare. Che poi ci sia stato un accordo di tipo politico preventivo, ma successivo all'ordine del giorno, è altro discorso. Io, ripeto, sono del parere che l'ordine del giorno debba essere votato.



PRESIDENTE

Sull'ordine del giorno collegato al collegato qual è il parere della Giunta?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Voglio solo fare due brevissime considerazioni, perché già stamani è stato detto che c'era l'assenso all'ordine del giorno.
Personalmente, non l'avevo visto; obiettivamente, posto nei termini in cui è posto, non sono d'accordo.
La Giunta non è d'accordo, perché qui viene già indicata come decisione assunta il finanziamento. In realtà, ciò che responsabilmente, secondo me si è detto stamani anche con il collega Borioli, è che verrà convocata dal collega e Assessore una riunione all'inizio di settembre, in cui si cercherà di trovare una soluzione, la migliore possibile, per risolvere la questione. Però, darla oggi già per risolta, sinceramente sono contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1258, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo recita: "Premesso che sono in corso di realizzazione i lavori dell'autostrada Asti Cuneo nella zona albese di collegamento del tratto Alba-Asti Considerato che tali lavori procedono con enorme rilento e che l'attuale tratto stradale in questione risulta incompleto e ancora provvisorio Considerato altresì che tale situazione di precarietà permette agli utenti di aggirare la 'Barriera di Govone', dove è previsto il pagamento del pedaggio, utilizzando la strada statale 231 Tenuto conto inoltre che l'attuale viabilità aggrava ulteriormente le condizioni del traffico, aumentando i rischi all'incolumità degli utenti della statale 231, strada tra le più pericolose del Piemonte in cui purtroppo, il tributo di vittime umane pagato nel corso della storia è stato terribilmente abbondante il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a stanziare, in sede di assestamento di bilancio, al fine di risolvere la situazione sopradescritta, le risorse adeguate per la stipula tra la Provincia di Cuneo e le associazioni di categoria dei trasportatori di un'apposita convenzione avente ad oggetto il rimborso del prezzo del pedaggio dovuto per il transito dei mezzi, in particolare quelli pesanti alla Barriera di Covone".
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo del disegno di legge n. 599.
Ricordo che il numero legale è 29.
L'esito della votazione è il seguente presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 10 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

I successivi punti 4) e 5) all'o.d.g. prevedono rispettivamente l'esame dell'ordine del giorno n. 1253 "Sostegno alla produzione agricola e zootecnica piemontese", presentato dai Consiglieri Cavallera, Lepri, Cotto Toselli, Leardi, Pedrale, Nicotra, Lupi, Scanderebech, Cirio, Motta e Rutallo, e l'ordine del giorno n. 1252 "Centrali nucleari in Piemonte" presentato dai Consiglieri Deambrogio, Barassi, Bossuto, Moriconi, Comella e Dalmassoi.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni - Referendum abrogativo e consultivo

Richiesta di inversione dei punti all'o.d.g. a firma del Consigliere Robotti con la quale chiede l'esame della proposta di deliberazione n. 467 quale punto 3 bis


PRESIDENTE

Il Consigliere Robotti ha avanzato la richiesta di invertire l'o.d.g. e di passare alla proposta di deliberazione n. 467. Se non ci sono problemi darei per approvata tale inversione.



(L'Assemblea, all'unanimità acconsente all'inversione)



PRESIDENTE

Ricordo che, in base all'articolo 83 dello Statuto, sulla proposta di deliberazione servono 32 voti favorevoli, ovvero una maggioranza qualificata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Solo per chiederle di ricapitolare quello che stiamo per votare. Da una parte si distribuisce un ordine del giorno, che è quello sull'agricoltura...



PRESIDENTE

No, Consigliere Cavallera, prima c'era una certa effervescenza. In base all'o.d.g. a nostre mani, dopo l'esame del punto 3), che abbiamo appena concluso con il voto favorevole dell'Aula, c'è il punto 4) relativo all'ordine del giorno n. 1253 "Sostegno alla produzione agricola e zootecnica piemontese" e il punto 5) relativo all'ordine del giorno n. 1252 "Centrali nucleari in Piemonte". Il Consigliere Robotti ha avanzato la richiesta di invertire l'o.d.g., mettendo al punto 4) la proposta di deliberazione n. 467, e passare successivamente all'esame degli ordini del giorno n. 1253 e n. 1252.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Ringrazio il Consigliere Cavallera per l'ordine del giorno sulla situazione che il settore agricolo sta affrontando. È nostra intenzione come Gruppo, presentare un ulteriore ordine del giorno rispetto a quello del Consigliere Cavallera, che credo possa trovare un momento di sintesi nella discussione nella giornata di venerdì.
Accolgo la richiesta del Consigliere Robotti, ma con la garanzia che venerdì si discuta e si voti sul tema che il collega Cavallera ha sollevato rispetto alla grave situazione.



PRESIDENTE

Consiglieri, non è certo che venerdì ci sia una seduta consiliare.
Potrebbe esserci come no. Questo per informazioni all'Aula. La convocazione della seduta era legata al collegato ed, eventualmente, alla modifica dello Statuto che riguarda il numero dei Consiglieri (tanto per intenderci)...Scusate, Consiglieri, chiedo un po' di attenzione, altrimenti diventa complicato capire. È un momento particolare e per alcuni molto importante: chi non è interessato a quello che sto dicendo, è pregato di accomodarsi fuori dell'aula.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente, per la precisazione. In tal caso, qualora venerdì non ci fosse Consiglio, chiedo di votare questa sera l'ordine del giorno n.
1253.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Anch'io, Presidente, chiedo di votare l'ordine del giorno n. 1253, dopo l'inversione, se è accordata. Ciò in modo tale da avere un pronunciamento sull'agricoltura, prima di chiudere la sessione per la pausa estiva.
Se invece venerdì c'è Consiglio, nessuna difficoltà a discuterlo venerdì, ma mantenendo la posizione nell'o.d.g. e non andando in coda ad altre cose.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, se ho capito bene, lei è disponibile a votare oggi l'ordine del giorno n. 1253 dopo la deliberazione n. 467 (quella sul Comune di Mappano, per intenderci). Il Presidente del Consiglio fa quello che l'Aula indica. Ho avanzato una proposta in base alla richiesta: se c'è la condivisione dell'Aula, c'è l'inversione del punto all'o.d.g.
Mi sembra di capire che, per l'ordine del giorno n. 1252 "Centrali nucleari", ci sia una condivisione nel non votare oggi pomeriggio, perch c'è un altro ordine del giorno collegato alla stessa materia.
A questo punto, voteremmo prima la delibera n. 467 e poi l'ordine del giorno n. 1253 Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente.
Volevo specificare...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Barassi, sospendo momentaneamente il Consiglio finché non arriva un rappresentante della Giunta.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Migliasso)



PRESIDENTE

Assessore Migliasso, la Giunta è rappresentata quando siede nei banchi della Giunta. Mi è stato fatto notare che era mio dovere procedere in tal senso



(La seduta, sospesa alle ore 17.17 riprende alle ore 17.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, Consigliera Barassi.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente.
Intervengo per specificare che ci sembra importante votare prima l'ordine del giorno n. 1252 relativo alle centrali nucleari di cui avevamo chiesto l'iscrizione e la discussione prima delle ferie estive. Ho anche parlato con il Consigliere Bizjak, che aveva già presentato un ordine del giorno analogo.
Sono disponibile a discuterne venerdì, se ci sarà una sessione di Consiglio regionale, quindi discusso e votato venerdì. Se, invece, la sessione di venerdì, visto che abbiamo votato il collegato alla finanziaria, è sospesa, ovviamente chiedo che sia discusso oggi.



PRESIDENTE

Nella Conferenza dei Capigruppo - vi chiedo di confortarmi nella mia ricostruzione - è stato deciso che la seduta di venerdì si sarebbe svolta se la discussione sul collegato non si fosse conclusa oggi, oppure l'eventuale necessità di una seduta del Consiglio si presenterebbe qualora nell'VIII Commissione di domani pomeriggio si dovesse evolvere in maniera positiva la modifica dello Statuto.
Se una di queste due ipotesi non si dovesse verificare - la prima non di certo, perché il collegato è stato appena votato - rimane la seconda, ma non è detto che venerdì ci sia la convocazione. Mi permetto di dissentire e sono confortato dagli Uffici.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Se oggi è l'ultima seduta di Consiglio, richiedo ancora che si discuta e si voti l'ordine del giorno che ho presentato con altri colleghi. Mi riferisco a quello relativo al "detenuto scomparso" (se possiamo usare questi termini).



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

Collega Robotti, sono pronto a procedere se nessun collega chiede di intervenire sull'ordine dei lavori e se nessun collega pone condizioni del tipo "si vota quello, se si vota anche quell'altro".
Sulla richiesta del Consigliere Dalmasso non ci sono segnalazioni in merito.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Mi associo a quanto espresso dai colleghi Barassi e Dalmasso; anche io chiedo il rispetto di un certo ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Vorrei non si sollevassero sospetti nei miei confronti, perché questa mattina il collega Robotti ha detto cose che, probabilmente, ho frainteso.
Ma non è grave.
Vorrei proporre un'inversione dell'o.d.g. e vorrei che l'Aula decidesse di discutere e poi votare la questione di Mappano (ritengo che la richiesta sia molto chiara). Vorrei che l'Aula si pronunciasse: se passa il "sì", ne discutiamo subito; se passa il "no", ne discutiamo in un altro momento.



PRESIDENTE

Collega Burzi, la ringrazio: a questo c'eravamo già arrivati. Però lei sa meglio di me che, prima di trattare un qualsiasi punto, se ci sono colleghi che chiedono di intervenire sull'ordine dei lavori, la Presidenza naturalmente, deve concedere la parola. Finora, ci sono stati diversi interventi che chiedevano di trattare quel punto, perché l'Aula ha acconsentito all'inversione all'o.d.g. e a trattare prima la deliberazione sull'istituzione del Comune di Mappano: fin lì ci siamo.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni - Referendum abrogativo e consultivo

Esame proposta di deliberazione n. 467, inerente a "Indizione, ai sensi del Titolo III della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo), di referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano, previa unificazione dei territori della frazione di Mappano, attualmente divisa tra i Comuni di Borgano Torinese, Caselle Torinese, Leinì, Settimo Torinese" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 271-34222 del 29 luglio 2009)


PRESIDENTE

Passiamo dunque all'esame della proposta di deliberazione n. 467.
aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Comprendo le esigenze di chi vive a Mappano e ne conosciamo tutti i problemi, nel senso che i cittadini non hanno certezza circa l'espletamento delle loro pratiche. Una situazione di questo genere facilita il disinteresse dei quattro Comuni che si dividono il territorio di Mappano o sul cui territorio si sviluppa la frazione di Mappano, ma ritengo che oggi si stia adottando una soluzione sbagliata per un problema giusto.
Questo l'ho già sostenuto nel momento in cui avevamo votato la legge precedente, che prevedeva la possibilità di indire il referendum per vicende di questo genere. Pur dicendo che è necessario non aumentare le strutture degli enti presenti sul territorio, la strada che si intende percorrere mi sembra vada esattamente nel senso opposto. Se c'è una giusta esigenza da parte dei cittadini di avere risposte, noi diamo una risposta semplicistica nella più semplice delle definizioni. Ci possono essere altre soluzioni:; la frazione può essere accorpata ad uno solo dei Comuni alcuni, ad esempio, ipotizzano di istituire un unico Comune, soluzione che non ritengo perseguibile.
Come ho detto prima, assegnare la frazione ad un unico Comune mi sembrerebbe una soluzione logica, che permette di risolvere il problema dei cittadini, senza immaginare la costruzione di una nuova struttura amministrativa, evitando di discutere nuovamente dei costi della politica.
così: i costi della politica sono sempre quelli degli altri. Quelli che sosteniamo noi non sono mai costi, ma sono sempre soluzioni.
Allora, se posso dirlo, ritengo tale soluzione non adeguata al problema che viene identificato. Oltretutto, è doveroso svolgere una riflessione in ordine ai costi e alle modalità del referendum, perché, se occorresse il quorum, sarebbe quasi inutile l'indizione. Inoltre, mi domando quali saranno gli effetti se il referendum non dovesse raggiungere il quorum: non se ne farà niente, tutto rimarrà come prima oppure si chiederà lo stesso di procedere e di determinare la nascita del Comune di Mappano? Certamente, ognuno interpreta le parole come vuole, ma chi vive in quella frazione penso abbia l'esigenza di avere delle certezze, che è giusto dare. Ritengo profondamente sbagliato seguire la strada che stiamo proponendo, con la quale aumentiamo i costi nel futuro. È una scelta che non porta alcun risparmio, cosa che invece si vuole perseguire nella Pubblica Amministrazione. Oltretutto, noi conosciamo i problemi dei piccoli Comuni, di cui qui periodicamente sentiamo parlare: non hanno la possibilità di svolgere tutti i ruoli che vengono loro assegnati e infatti, gli si chiede di fare associazioni di Comuni per rispondere a quello che devono fare per istituto.
Pertanto, non ricordando quanto diciamo, facciamo e, tra virgolette "denunciamo", siamo qui tutti pronti a votare la nascita di un altro piccolo Comune.



(Commenti fuori microfono)



MORICONI Enrico

Se pensiamo che con il referendum potremo avere un risultato negativo diventa ancora più incredibile spendere soldi per indire un referendum dal quale ipotizziamo di non ricavare niente.
Nuovamente, mi chiedo il perché di tutto questo percorso, che ritengo cieco e dispendioso, anziché pensare ad una soluzione amministrativa realizzabile, che possa dare risposte ai cittadini, quale può essere l'aggregazione della frazione di Mappano al Comune più rappresentativo del territorio su cui insiste questa frazione.
Questa mi sembrerebbe una soluzione logica, ma non sempre le soluzioni logiche sono quelle più apprezzate. Davvero, se proviamo a ragionare, senza correre precipitosamente su una strada già preordinata, credo sia possibile individuare altre soluzioni.
Pensate alle volte in cui registriamo problemi nella gestione dei piccoli Comuni e a quante volte questi si trovano in difficoltà e in imbarazzo nello sviluppare le loro azioni. Ciononostante, adesso, per andare tutti in ferie, lavoriamo frettolosamente per creare un ulteriore piccolo Comune! Quanto facciamo ora rimarrà nel tempo, così saremo tutti contenti!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

La mia è una semplice dichiarazione di voto. Conosciamo questo caso sollevato ormai da moltissimi anni; c'è un comitato che da tempo chiede che si istituisca il Comune.
Ci sono questioni economiche e questioni burocratiche; differenze tra chi vive nella stessa area e nella stessa strada; non c'è nessun caso in Italia di una frazione che sia divisa in 4-5 Comuni. Gli ottomila abitanti sono tali da costituire un Comune grosso in una Regione che è frammentata in moltissimi Comuni. Il Comune in cui io vivo è di poco superiore alla popolazione di Mappano.
Io voterò questo provvedimento...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Abbiate pazienza, colleghi, diventa proprio complicato ascoltare.



DALMASSO Sergio

La questione è che, per addivenire a questo, noi abbiamo modificato alcune norme ad hoc. Questo mi preoccupa, perché può creare un precedente per altre aree che volessero seguire la stessa strada. Gli stessi Comuni interessati, in più di un caso, hanno espresso pareri contraddittori e diversificati gli uni dagli altri.
Questo mi pare crei una contraddizione di non poco conto tra la volontà di creare questo nuovo Comune e il fatto che, da più parti, si sia cercato di incentivare altre forme. In Commissione mi è stato detto che l'Assessorato competente ha cercato le unioni di Comuni ed altre soluzioni di questo tipo, ma continuo a credere che forse si sarebbe dovuto maggiormente cercare una serie di altre strade.
Con tutto ciò, ho semplicemente voluto che rimanesse a verbale e regalo uno dei tre minuti che avevo chiesto di utilizzare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente, sarò molto veloce e telegrafico. Però mi sento di dover fare questo intervento, perché dopo avere sentito non tanto il collega Dalmasso, quanto il collega Moriconi, devo dire che mi pare che ci sia qualcuno che non ha seguito.
Noi stiamo parlando di questo problema da tanti anni; abbiamo svolto e fatto tutta una serie di modifiche e di iter burocratici e legislativi per arrivare a questa determinazione non a caso, ma perché si ritiene che Mappano non costituisca un precedente pericoloso, bensì un caso unico, non solo in Piemonte, ma anche in Italia, perché una situazione di questo genere - è stato verificato e controllato anche dall'ANCI - non esiste in tutta Italia.
Voglio poi dire al collega Moriconi che si preoccupa molto dei piccoli Comuni che non condivido il suo modo di interpretare questo provvedimento.
Questo non è un piccolo Comune. I piccoli Comuni, come ben sa il collega Moriconi, sono quelli sotto i 5 mila abitanti; l'88% dei Comuni del Piemonte è sotto i 3 mila abitanti.
Quindi, questo Comune, che ha circa 8 mila abitanti, non può e non deve essere catalogato come piccolo Comune, bensì come un Comune che una popolazione con problematiche di una quasi cittadina; quindi non pu continuare a soggiacere ai condizionamenti di quattro diversi Comuni, che prestano quattro tipi di servizi diversi, non completi, non omogenei e non corrispondenti alle aspettative della popolazione.
Credo che dobbiamo mettere una parola definitiva a questa situazione perché non porta danno alcuno il fatto che Mappano diventi eventualmente Comune, ma è una forma di democrazia che riconosciamo ad una popolazione. E dobbiamo riconoscerla, consentendole di fare un referendum così come chiedono le proposte legislative arrivate a questo stadio dei lavori.
Indipendentemente da quale sarà il risultato, la Regione Piemonte aveva ed ha il dovere di avere la sensibilità democratica di dare a Mappano il diritto di essere riconosciuto - se la volontà sarà questa - come tutte le autonomie locali di questo territorio e di questo Paese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Il parere della Giunta, se esiste, è favorevole?



PRESIDENTE

una proposta di deliberazione.



VIGNALE Gian Luca

Però, come sempre avviene, anche negli atti del Consiglio solitamente c'è un parere da parte della Giunta.
Noi non siamo pregiudizialmente contrari a che la popolazione si esprima; tanto meno che, se si intende farlo, venga istituita una nuova Amministrazione comunale. Tuttavia, crediamo che la legislazione regionale e gli intendimenti della nostra Regione dovrebbero andare in senso opposto tanto che i Comuni siano piccoli quanto che i Comuni siano grandi.
Noi abbiamo 1.100 Comuni contro gli 8.015 Comuni italiani; credo quindi che uno dei problemi del Piemonte sia il frazionamento, e non tanto la creazione di nuovi Comuni. È evidente che un conto è parlare dei microcomuni montani, un conto è parlare di una frazione divisa in più comuni.
La perplessità o un ragionamento che ci permettiamo di fare è relativamente ai costi. Noi sappiamo come, in molti casi, abbiamo per i Comuni una spesa assolutamente limitata. Penso alla legge sui piccoli Comuni che abbiamo varato e che ha uno stanziamento di poco superiore al milione di euro che spenderemmo per fare il referendum. Pertanto, non si mette in discussione la possibilità per le popolazioni di esprimersi.
Credo, però, che, visto che amministriamo risorse pubbliche e non sembrano tempi in cui le risorse pubbliche, anche delle amministrazioni comunali, abbondino, vada fatto un ragionamento, mettendo sulla bilancia i pro e i contro. I pro è la possibilità di fare esprimere dei cittadini e il contro è quanto costa.
Noi segnaliamo anche che è evidente, anche da come è nata la proposta di deliberazione, che vi siano alcuni colleghi che in questi anni legittimamente si sono molto mossi su questa proposta di deliberazione consiliare e che fanno parte della maggioranza. Credo - e parlo per il mio Gruppo e in questo momento per me stesso - che attenderemo l'espressione della maggioranza per esprimere un nostro voto.
Noi non siamo contrari a far sì che la popolazione si esprima. Vorremo solo che questa non fosse una battaglia di qualche Consigliere per cercare di avere, in modo assolutamente legittimo, qualche consenso in più nella frazione di Mappano. Il timore è che, avendo tutti i Comuni contrari, il referendum possa sortire un esito non favorevole, ma questo, qualora si faccia, lo decideranno le persone che andranno a votare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Grazie, Presidente.
A proposito delle considerazioni svolte dal Consigliere Vignale, vorrei dire che con questa deliberazione non istituiamo un nuovo Comune, ma diamo la possibilità a tutti i cittadini dei Comuni interessati di esprimersi.
Sarà poi l'esito e quello che verrà dopo a decidere.
La considerazione che faccio invece nei confronti del collega Moriconi è questa: non si tratta di istituire un piccolo Comune. Noi, ovviamente siamo per una riduzione, non dico per l'accorpamento, ma per favorire l'associazione di Comuni. In questo caso, ne creiamo uno in più, ma non si tratta di una contraddizione: collega Moriconi, parliamo di 8.000 abitanti cifra che è molto al di sopra della media dei Comuni d'Italia (certamente lo è rispetto ai Comuni della Regione Piemonte). Sono 8.000 gli abitanti che da tanti anni rincorrono questo sogno, la possibilità non tanto di "costruirsi un campanile", ma di avere una omogeneità di servizi nelle scuole, nei trasporti e nelle relazioni in generale.
Negli anni Novanta ho avuto la possibilità di lavorare in quella zona e non sono mai riuscito a sapere il posto preciso in cui mi trovavo o in cui mi dovevo recare, perché nessuno mi sapeva dare indicazioni in tal senso.
Si tratta, quindi, anche di un problema logistico.
Noi mettiamo in mano alla democrazia diretta di quel territorio la possibilità di esprimersi.
Si spenderanno dei soldi? Pazienza, a volte se ne spendono tanti inutilmente. Almeno questa volta, credo che siano ben spesi.
Per questo motivo, invito tutti i Consiglieri a non sottrarsi ad un voto favorevole, che dà semplicemente la possibilità ai cittadini di esprimersi. Quello che verrà dopo lo potremo valutare successivamente.
Siccome il consenso alla delibera occorre esprimerlo con una maggioranza molto qualificata, invito tutti a votare favorevolmente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente. Impiegherò soltanto un minuto.
Credo che sia opportuna, per quest'Aula, un'espressione in merito a questa proposta di deliberazione, perché non facciamo altro che pagare i costi per tutti gli anni di disinteresse. La politica, infatti, per anni ha lasciato correre una situazione che da molto tempo denunciava un disagio.
Quella è una popolazione "balcanizzata" - scusatemi il termine - che vive disagi in tutti i servizi, dai più grandi ai più piccoli, perché per ogni porzione di quel territorio c'è una risposta diversa: è paradossale! Per anni probabilmente anche i Sindaci dei Comuni limitrofi hanno provato ad ignorare la questione, o perlomeno non l'hanno affrontata come avrebbero dovuto. Quindi più che mai è opportuno, oggi, esprimersi in tal senso, ciascuno con le proprie responsabilità politiche, per arrivare al più presto, comunque, ad una definizione.
Al di là del risultato di oggi e di quelli che saranno gli esiti del referendum, che potranno essere i più variegati, si faccia qualcosa; si dia un esempio di partecipazione democratica. Certo ha un costo, però, come ripeto, è il "pedaggio" che paghiamo per tutti quegli anni in cui tale vicenda è stata trascurata e abbandonata a se stessa.
Si arrivi, quindi, ad un voto e alla risoluzione del problema entro questa legislativa. Credo che sia il momento di votare questo testo per poi andare, via via, ad affrontare tutti i vari ordini del giorno altrettanto importanti che giacciono ancora inevasi in Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Pur avendo seguito meno intensamente di altri colleghi la vicenda del Comune di Mappano e tutte le sue fasi, ne siamo stati comunque interessati perché è da quasi quattro anni che la questione si trascina nelle Aula del Consiglio regionale e in sede di Commissione, con tutte le consultazioni e audizioni del caso, e con tutto ciò che ne è conseguito sulla vicenda in oggetto.
Anche noi chiediamo, così come abbiamo fatto durante la scorsa seduta di Commissione, che venga posto in votazione in Aula, affinché questa assemblea se ne assuma la responsabilità dal punto di vista politico e i Mappanesi, che già si definiscono tali, sia che abitino a Leinì, a Settimo a Borgaro, a Caselle o anche a Torino, possano avere una risposta politica da questo Consiglio regionale.
L'intenzione di voto la annuncerò nella fase delle dichiarazioni di voto, anche perché mi pare che il dibattito si stia animando un pochino. Ma credo che sia doveroso, da parte nostra, dare comunque una risposta in tal senso.
Trattandosi di organizzazione territoriale e di principi base della convivenza civile, finalizzati alla formazione di un Comune, non credo che si debbano guardare più di tanto i costi che si verrebbero a generare.
Perché se dovessimo soffermarci solo sui costi, forse si comincerebbe a tagliare in modo indiscriminato sulla sanità; si comincerebbe a rinunciare alle elezioni e a tanti aspetti utili; o ancora, se volessimo cercare di ridurre i costi generali anche nella politica, si potrebbe pensare di avere qualche Assessore esterno in meno.
Noi crediamo che sia giusto arrivare ad una risoluzione del problema affinché si possa fare un passo in avanti nell'arco di questa legislatura.
Vorrei ricordare ai colleghi, sia a coloro che oggi voteranno a favore sia a coloro che voteranno contro, che qualunque sia la determinazione del risultato referendario consultivo, il Consiglio regionale sarà poi successivamente chiamato, con una proposta di legge ad hoc, a decidere quali determinazioni prendere in merito al risultato referendario. Mi spiego meglio: noi possiamo far sì che il Comune di Mappano esista, anche se il risultato referendario dirà che i cittadini sono contrari. O viceversa, potremo dire che il Comune di Mappano non esisterà anche se il risultato referendario dirà che i cittadini lo vogliono. In pratica, saremo assolutamente liberi della nostra scelta. Il referendum consultivo ci darà solamente uno strumento valutativo in più, molto utile. A tal fine l'avevo chiesto sottoforma emendativa in sede di Commissione nella delibera iniziale, ma lo ribadirò anche in fase di dichiarazione di voto - visto che noi chiamiamo al voto tutti gli abitanti dei cinque Comuni interessati (quindi non solo i cosiddetti "Mappanesi", ma anche coloro che fanno parte dei Comuni interessati anche se non risiedono a Mappano), chiedo che ci sia una valutazione specifica da parte della Giunta, se vorrà essere un atto di Giunta, o da parte dei Consiglio, se sarà un atto del Consiglio, quando entreremo nel merito, nell'ultimo e definitivo passaggio. Perché al di là della legittima tutela degli interessi economici, nonché di territorio degli abitanti di Leinì, Caselle, Borgaro e Settimo, credo che sia giusto e sacrosanto correggere nel cosiddetto "Principio generale dell'autorizzazione", su cui magari il collega Novero mi saprà dare qualche lezione, essendo uno che temi di battaglia della Lega Nord, che se i mappanesi, quelli che vivono in queste frazioni, che nell'ottica generale si sono considerati annessi al Comune di Mappano, hanno una fortissima voglia di costituire un Comune autonomo, credo che abbiamo tutto il dovere di tenerlo in considerazione ed evitare di violare quello che alla fine sarà il risultato elettorale di cui non conosciamo ancora l'esito.
Perciò, Presidente, anticipo che proprio perché non è vincolante voterò favorevolmente e chiedo ai colleghi di votare in siffatto modo proprio perché avremo sempre tempo, nella fase ultimativa, di fare un passo indietro e comunque di deliberare, in modo assolutamente libero e insindacabile, in senso contrario alla consultazione che ne verrà fuori.
Grazie, Presidente e colleghi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Sarò brevissimo.
Intervengo semplicemente per fugare ogni forma di suspense, per quanto si possa determinare su un argomento del genere, e per assicurare al collega Robotti che il voto sarà sicuramente favorevole, anche se ritengo non per ricadere nel capitolo del "benaltrismo", che siano "ben altri" i problemi di cui ci dovremmo occupare. Anche perché alcune considerazioni espresse dal collega Moriconi ritengono che siano tutt'altro che da sottovalutare.
La scelta non è eccezionale, l'obiettivo neanche. In altri casi abbiamo adottato scelte diverse, per obiettivi a volte opposti e contrastanti. Ma probabilmente qualche collega - parlo soprattutto degli alleati, perché è di questi che devo avere massima considerazione - ritiene che possa essere un'operazione valida sotto il profilo elettoralistico.
Rispetto, dunque, la posizione degli "alleati" ed esprimo il mio voto favorevole, con tutte le perplessità e le riserve del caso. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Nicotra



NICOTRA Riccardo

Sarò velocissimo. Pur condividendo totalmente le dichiarazioni del Consigliere Moriconi, ritengo doveroso fare esprimere la popolazione di quella zona sul tema di cui stiamo discutendo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Deorsola.



DEORSOLA Sergio, Assessore al decentramento e ai rapporti con enti locali

Noi siamo di fronte al Consiglio e di fronte ad una proposta di deliberazione che attua una previsione di legge regionale. Come Giunta, non dobbiamo fornire il parere su questa proposta di deliberazione; ritengo comunque di dover fare alcune precisazioni rispetto al concetto di piccolo Comune che è emerso nel corso del dibattito.
Secondo la nostra legge regionale, il limite tra i piccoli e i grandi Comuni è fissato a 5.000 abitanti; un limite che anche il Parlamento e il Governo nazionale ora propongono di introdurre. In questo senso, siamo avanti, perciò non si può dire, oggettivamente, che siamo di fronte all'ipotesi di creare un nuovo piccolo Comune. Peraltro, devo anche rilevare come in Piemonte, che ha una frammentazione molto alta del proprio territorio regionale e di conseguenza una popolazione ridotta, il limite dei 5.000 abitanti è molto alto. La stragrande maggioranza degli attuali Comuni non arriva a 5.000 abitanti.
Devo anche rilevare che i Sindaci di due dei Comuni interessati, nei confronti dei quali si chiede di recuperare del territorio, avevano chiesto e gli Uffici e la Giunta regionali avevano prontamente messo a disposizione il proprio gruppo di esperti - la creazione di un'unione di Comuni. Come sappiamo, l'unione dei Comuni non è la fusione, ma è solamente il mettere insieme dei servizi. Il lavoro congiunto dei nostri tecnici, dei Consiglieri e dei Sindaci comunali, non ha però portato ad alcuna conclusione. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci più richieste di intervento, procediamo con la votazione della proposta di deliberazione n. 467, relativa all'indizione del referendum consultivo per l'istituzione del Comune di Mappano. Ricordo che in base all'articolo 83 dello Statuto, sono necessari 32 voti a favore. In caso negativo, non ci sarà né ripetizione di votazione né sospensione dei lavori del Consiglio, ma si passerà immediatamente agli altri punti all'o.d.g.. di cui parlavamo prima.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 467, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio, a maggioranza assoluta, approva.


Argomento: Zootecnia - Cooperazione

Esame ordine del giorno n. 1253, inerente a "Sostegno alla produzione agricola e zootecnica piemontese" presentato dai Consiglieri Cavallera Lepri, Leardi, Pedrale, Nicotra, Lupi, Scanderebech, Cirio, Cotto, Toselli Motta, Rutallo


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 1253, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1253 inerente a "Sostegno alla produzione agricola e zootecnica piemontese", il cui testo recita: "Il Consiglio regionale ritenuto opportuno intraprendere ogni azione tesa a difendere e sviluppare le produzioni agricole italiane e piemontesi unitamente all'industria di trasformazione presente nella nostra Regione che si approvvigiona dalle produzioni agricole e zootecniche regionali che costituiscono la base per quei prodotti agroalimentari di qualità che sono apprezzati sia sul mercato interno che sul mercato internazionale preso atto delle iniziative avviate dalle organizzazioni agricole ed in modo particolare dalla Coldiretti nazionale e regionale che attraverso la verifica ai valichi di frontiera ha fatto emergere come vi siano delle importazioni di materie prime alimentari come il latte o la carne suina insieme ad altri prodotti, che invadono il mercato della trasformazione agroalimentare, anche perché non vi sono norme particolarmente pregnanti riguardanti la tracciabilità delle produzioni agricole e la conseguente etichettatura dei prodotti alimentari al fine di mettere il consumatore in condizione di poter scegliere tra le produzioni italiane, che sono garanzia di sicurezza alimentare e di qualità, ed altre produzioni che magari non soddisfano dette esigenze ritenuto opportuno perseguire l'obiettivo di una più equa remunerazione della produzione agricola di base che oggi spunta dei prezzi che non sono remunerativi se confrontati ai costi di produzione ed alla rilevanza sociale ed ambientale della presenza agricola sul territorio regionale anche per la salvaguardia di un paesaggio, quale quello piemontese, che ha nel "rurale" una forte attrattiva turistica legata non solo alla enogastronomia ma anche alle produzioni agricole, vitivinicole, zootecniche che sono un'eccellenza riconosciuta auspica che vengano emanate al più presto norme vincolanti per una etichettatura dei prodotti agroalimentari che consenta in modo trasparente al consumatore di compiere le proprie scelte non solo basate sul prezzo ma anche sulla qualità e l'origine dei prodotti richiesti, e impegna la Giunta regionale a richiedere ed attuare forme di controllo sempre più incisive per quanto riguarda le indicazioni circa la provenienza dei prodotti agricoli e zootecnici di base al fine di garantire la qualità delle produzioni agroalimentari piemontesi che si auspica sempre più orientate ad avvalersi delle materie prime locali in un quadro di rilancio delle politiche di 'filiera' che costituiscono la base per la difesa del consumatore e la valorizzazione delle produzioni regionali a collegare l'eventuale sostegno finanziario all'industria di trasformazione agroalimentare all'impegno certo di avvalersi delle produzioni agricole e zootecniche piemontesi al fine di realizzare interventi che migliorino anche la condizione di mercato delle produzioni di base".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Problemi energetici

Ordine del giorno n. 1252 inerente a "Centrali nucleari in Piemonte" presentato dai Consiglieri Deambrogio, Barassi, Bossuto, Moriconi, Comella e Dalmasso e ordini del giorno n. 388, n. 1126 e n. 1209 collegati


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 1252, di cui al punto 4) all'ordine del giorno.
La parola al Consigliere Bizjak.



BIZJAK Alessandro

Presidente, volevo solo ricordare che sullo stesso tema avevo presentato, insieme al Capogruppo Muliere, un altro ordine del giorno quindi, chiederei di discuterlo congiuntamente a quello che è stato presentato dal collega Deambrogio.



PRESIDENTE

Sul nucleare sono stati attratti, come un magnete, altri ordini del giorno; ordine del giorno n. 388 "Disattivazione da parte della società Sogin dei centri nucleari Enea e FN-nuove ecnologie avanzate", primo firmatario il Consigliere Cavallera; ordine del giorno n. 1126 "Contrasto alle iniziative di reintroduzione della tecnologia nucleare per la produzione energetica", primo firmatario il collega Comella insieme ai Consiglieri Cavallaro, Turigliatto, Barassi, Travaglini e altri; ordine del giorno n. 1209 "Il Piemonte dice no al nucleare e chiede la messa in sicurezza dei siti di Saluggia e Trino Vercellese", primo firmatario il collega Bizjak.
Mettiamo in distribuzione tutti gli ordini del giorno in modo che siano a vostre mani.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 1221 inerente a "Situazione occupazionale presso il gruppo Unicredit e delocalizzazione gruppi bancari" presentato dai Consiglieri Bossuto, Chieppa, Pace, Spinosa, Casoni, Comella, Cirio Cavallaro, Monteggia, Larizza, Vignale, Clement, Dalmasso, Buquicchio Moriconi, D'Ambrosio, Novero, Ronzani, Turigliatto, Valloggia, Pedrale Caracciolo, Dutto


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Approfitto di questa pausa per ricordare alla Presidenza che ne avevo chiesto la votazione dell'ordine del giorno n. 1221, relativo all'Unicredit, firmato da tutti.



PRESIDENTE

Colleghi, se siamo d'accordo, possiamo votare l'ordine del giorno n.
1221 "Situazione occupazionale presso il gruppo Unicredit e delocalizzazione gruppi bancari".
Indìco la votazione palese sul tale ordine del giorno.
Dichiaro la votazione non valida per mancanza del numero legale.



(Commenti del Consigliere Scanderebech)



PRESIDENTE

Accolgo la richiesta pressante da parte di alcuni colleghi, stante la loro impossibilità tecnica a votare. Dispongo la ripetizione della votazione, nominale, dell'ordine del giorno n. 1221, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che negli ultimi mesi si è assistito ad un forte calo occupazionale all'interno del gruppo Unicredit, un calo fatto di mancate assunzioni rivolte a giovani leve, come in passato accadeva stabilizzando un centinaio di lavoratori di ogni anno, e nel lasciar di fatto a casa centinaia di dipendenti valutato che a suo tempo i dirigenti apicali di Unicredit nel momento in cui avveniva l'incorporazione con la banca CRT, realtà bancaria diffusa in modo capillare in Piemonte, si erano impegnati a mantenere sportelli ed occupazione considerato che nel mese di febbraio la fondazione CRT ha sostenuto un notevole impegno nei confronti di Unicredit attraverso la sottoscrizione di capitale a condizioni valutate come sfavorevoli visto che nel corso del tempo si è assistito ad una diminuzione di servizi offerti alla clientela Unicredit, malgrado gli utili registrati dal gruppo stesso, nonché ad un taglio degli sportelli operativi considerato infine che anche il sistema bancario è in piena fase di delocalizzazione, fenomeno che interessa sia Unicredit che San Paolo Intesa, con conseguente perdita del collegamento con il territorio e le istituzioni da parte degli istituti stessi e, inoltre, scomparsa della professionalità maturate da parte dei dipendenti impegna la Presidente e la Giunta regionale a sollecitare la Fondazione CRT affinché si attivi presso il gruppo Unicredit attraverso azioni finalizzate all'assunzione di nuovo personale negli organici della Banca, salvaguardando al contempo l'occupazione attuale. Azioni dirette al ripristino della rete occupazionale e del miglioramento dei servizi rivolti ai cittadini ad attivarsi al fine di impedire probabili, presenti e future delocalizzazioni dei servizi e della produzione bancaria in capo a grandi e piccoli gruppi regionali, quali Unicredit e Banca Intesa San Paolo".
Ricordo che il numero legale è 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 30 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi energetici

Esame ordine del giorno n. 1252 inerente a "Centrali nucleari in Piemonte" dei Consiglieri Deambrogio, Barassi, Bossuto, Moriconi, Comella e Dalmasso


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 1252 "Centrali nucleari in Piemonte" di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno rappresenta un argomento di estrema importanza complessità e serietà. Dico solo, indipendentemente da come voteremo - e questo lo valuteremo documento per documento - che una questione del genere avrebbe meritato un dibattito vero. Dopodiché, sono d'accordo che si debba votare, quindi garantirò il numero legale. Tuttavia - ripeto - una questione così importante avrebbe meritato un dibattito vero, per sentire veramente le posizioni e le prospettive, e magari anche un impegno, una comunicazione, una valutazione della Giunta, dell'Assessore Bairati (che è fuori dall'Aula: come ho detto tante volte, è tanto prodigo di dichiarazioni quanto è poco presente in Consiglio e in Commissione). Magari sarebbe servita una dichiarazione, un orientamento del tipo: la Giunta si orienta in questo senso, la Giunta ha questa posizione, fa questa valutazione. Negli ordini del giorno è contenuto anche un giudizio sull'operato della Giunta e del governo regionale.
Dopodiché, siccome non voglio assolutamente - in linea di principio mai essere di ostacolo a decisioni del Consiglio regionali e non voglio approfittare oltremodo della pazienza dei colleghi, garantirò il numero legale e voterò. Tuttavia, perdiamo un'occasione: si tratta di ordini del giorno molto seri, ben fatti, ben studiati, ben articolati e argomentati.
Questa è la mia posizione. Apprezzo gli ordini del giorno, ma una parola della Giunta la chiederemmo: una parola, un'indicazione, una valutazione sui vari documenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Sarò brevissimo. Ho ascoltato con attenzione l'intervento del collega Leo e, naturalmente, condivido il fatto - lo dice uno che viene da un territorio particolarmente sensibile a questo tipo di questioni - che la materia è assolutamente complessa e merita un dibattito approfondito, anche alla presenza dell'Assessore competente.
La Giunta è presente, ma non l'Assessore competente.
Tuttavia, mi permetto di avanzare una proposta, avendo esaminato i quattro ordini del giorno e considerato anche che l'ordine del giorno che ha come primo firmatario il Consigliere Cavallera era stato firmato in modo trasversale. La proposta è la seguente: procedere questa sera alla votazione senza dibattito nel merito della discussione.
Questa è la mia proposta, poi l'Aula può fare quello che ritiene, visti anche i tempi e le modalità con cui stiamo procedendo. Assumendoci l'impegno che, alla ripresa dell'attività a settembre, la V Commissione consiliare, che ha come Presidente la Consigliera Barassi, assicuri sul tema un'adeguata e approfondita discussione alla luce degli ordini del giorno che vengono votati questa sera.
Mi sembrerebbe un'utile proposta di mediazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente. Accolgo favorevolmente la proposta del Consigliere Bizjak, che avevo intenzione di fare mia.
Anch'io propongo la votazione degli ordini del giorno e poi la discussione ampia e approfondita in V Commissione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Presidente, la maggioranza e la Presidente della Commissione hanno avanzato una proposta. Considerando non solo il buonsenso della proposta ma anche l'affidabilità dei proponenti e il fatto che sono colleghi sempre disponibili a trovare dei punti di incontro ragionevoli, noi l'accettiamo volentieri.
Magari da questo potrebbe scaturire un documento e, soprattutto qualche valutazione/indicazione della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 1252, il cui testo recita: "Premesso che nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese; nel mondo, pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4%), costosa (rispetto altre fonti), in via di esaurimento (a causa delle combustibile uranio) che, anche dopo il 1987, frequenti sono stati gli incidenti, intatti e pericolosi restano gli impatti ambientali (in particolare per il consumo e gli sprechi d'acqua), i rischi per la sicurezza della popolazione e le incertezze sullo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell'uranio che nel mondo altri paesi hanno chiuso centrali, hanno ridotto o annullato programmi di costruzioni di nuove centrali, mentre restano grandi i rischi di proliferazione delle armi nucleari e di azioni terroristiche che l'Italia non si è dotata di un coerente organico piano energetico nazionale che sostituisse nucleare e combustibili fossili con politiche e misure per l'efficienza, per il risparmio, per fonti rinnovabili e scelte efficaci per la fase di transizione; che molte Regioni, tra cui la Regione Piemonte, hanno comunque adottato Piani energetici ambientali regionali che prescindono totalmente dal possibile apporto dell'energia nucleare e considerano prioritari investimenti e regole per favorire risparmio ed efficienza nei consumi energetici, fonti rinnovabili e tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative già positivamente avviate sul territorio; è aumentato il consumo di territorio che renderebbe comunque praticamente impossibile localizzare democraticamente un sito nucleare con idonei requisiti di lontananza dalle abitazioni, di sicurezza, di trasparente gestione premesso inoltre che: l'articolo 117 della Costituzione prevede che le Regioni, relativamente alla produzione dell'energia, esercitino una propria potestà legislativa concorrente con quella dello Stato; il decreto legislativo 230/95 'Attuazione delle direttive 89/618/ Euratom; 92/641 Euratom,92/3 Euratom e 96/29 Euratom in materia di radiazioni ionizzanti' assegna specifiche competenze alle Regioni; è in ogni caso, compito della Regione assicurare la tutela della popolazione e dell'ambiente dai rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti; preso atto che il Senato della Repubblica, in data 8 luglio 2009, ha definitivamente approvato il testo della legge 'Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia' che, fra l'altro, delega il Governo ad adottare, entro sei mesi, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recante la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi visto il Piano Regionale Energetico Ambientale approvato dal Consiglio Regionale il 3 febbraio 2004; rilevato che desta preoccupazione, nei cittadini e nelle Associazioni di Tutela Ambientale, il fatto che l'aria di Levi Cavour, nel Comune di Torino (VC), pur essendo totalmente non idonea per l'insediamento di un qualsiasi impianto o deposito nucleare, in quanto si trova al centro delle produzioni agricole più importanti del vercellese ed è situata in aria a elevatissima vulnerabilità delle falde, si porta dietro l'eredità della sua individuazione, venticinque anni fa, come area idonea per un insediamento nucleare, e questo potrebbe costituire una qualche specie di titolo preferenziale, anche se non oggettivo, per un suo utilizzo a tale scopo tutto ciò premesso, preso atto, viste rilevato, il Consiglio regionale dichiara l'indisponibilità del territorio regionale alle procedure di individuazione dei siti idonei all'attivazione di centrali nucleari conferma l'orientamento della Regione in merito all'energia nucleare, così come espresso negli "Indirizzi generali" del Piano Energetico Ambientale che prevedono 'l'abbandono delle tecnologie nucleari per uso energetico' valuta che la localizzazione nel territorio del Piemonte di impianti o depositi nucleari di qualsiasi tipo non sia appropriata rispetto alla vulnerabilità dell'aria e alle numerose criticità ambientali già presenti impegna la Presidente, la Giunta Regionale, il Presidente del Consiglio ed il Consiglio stesso ad operare nelle sedi istituzionali affinché resti valido il pronunciamento referendario del 1987 per tutto il territorio nazionale a sollecitare l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2009 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio e l'efficienza energetica sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio ad accelerare l'attuazione del Piano ambientale energetico regionale e potenziare ulteriormente il ricorso alle fonti di energia rinnovabili e la promozione del risparmio energetico; a rivendicare il diritto della Regione a partecipare alle decisioni statali in campo energetico, come previsto dalla Costituzione, a promuovere una indagine sulla sostenibilità energetica ed ambientale dell'intero ciclo di vita del nucleare a scongiurare preventivamente l'utilizzo dell'area di Levi nel Comune di Trino (VC) per future centrali nucleari, o per futuri impianti depositi nucleari, provvedendo ad acquisirne la proprietà e vincolandola ad esclusivo uso agricolo di salvaguardia ambientale ad emanare appositi provvedimenti legislativi affinché, in ogni caso, in occasione di eventuali proposte di realizzazione in Piemonte di centrali nucleari, l'espressione da parte della Regione del parere positivo per l'intesa con lo Stato sia subordinata al risultato di una consultazione di tutti cittadini attraverso un apposito referendum regionale".
Ricordo che il numero legale è 29.
Dichiaro la votazione non valida per mancanza del numero legale.
Con questa votazione si chiudono i lavori della seduta pomeridiana del Consiglio. Come già anticipato nell'intervento precedente, il Consiglio potrebbe essere convocato per venerdì: all'o.d.g. la modifica dello Statuto (se domani pomeriggio dovesse passare in VIII Commissione) e gli ordini del giorno che non sono stati votati oggi pomeriggio.
evidente che se domani pomeriggio non vi dovesse essere esito positivo, il Consiglio di venerdì si intende sconvocato.
Non si convoca un Consiglio per tre ordini del giorno: credo che su questo siamo tutti d'accordo. Vi ricordo la convocazione della IV Commissione alle 9.30.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Dalmasso ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Prendo atto che, per mancanza di alcuni colleghi, non si può discutere un ordine del giorno che ho presentato con altri Consiglieri, su una persona che è scomparsa 31 giorni fa e di cui nessuno chiede di condividere opinioni, atteggiamenti...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere, sa che la stimo per la sua gentilezza. Venendo a mancare il numero legale e non avendo sospeso il Consiglio per mezz'ora, ho chiuso i lavori, quindi non è possibile svolgere interventi. Mi scuso con lei e con il Consigliere Giovine.



DALMASSO Sergio

Non è possibile? Prendiamo triste mente atto di questo. Chiedo se anch'io devo iniziare (dopo oltre quattro anni) a presentare richieste di inversione o emendamenti.



PRESIDENTE

Gli ordini del giorno trattati oggi pomeriggio verranno esaminati nella seduta di venerdì, se ci sarà, altrimenti nella prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa estiva.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Dalmasso)



PRESIDENTE

Consigliere Dalmasso, mi auguro che nel frattempo si risolva il problema e la persona scomparsa riappaia ai suoi cari.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.13)



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