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Dettaglio seduta n.48 del 20/12/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 10.07 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.45 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(Alle ore 11.14 il Consigliere Segretario Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.30)



(La seduta ha inizio alle ore 11.38)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bresso, Deambrogio Ferraris, Pizzale e Ricca.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Bilanci preventivi

c) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005


PRESIDENTE

Comunico inoltre, come variazione al bilancio di previsione per l'anno 2005, che la Giunta regionale, in data 16 dicembre, ha trasmesso per comunicazione al Consiglio n. 12 deliberazioni del 4 novembre, n. 12 deliberazioni del 14 novembre 2005. Gli allegati sono a disposizione presso l'ufficio aula per tutti coloro che ne fossero interessati.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

d) Costituzione Gruppo consiliare "Per l'Italia" e variazione composizione Gruppo Misto


PRESIDENTE

Comunico che, in data 7 dicembre 2005, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha preso atto della richiesta avanzata dai Consiglieri Michele Giovine e Maurizio Lupi di costituire, a far data dal primo gennaio 2006, un Gruppo consiliare denominato "Per l'Italia". Le funzioni di Presidente del Gruppo saranno assunte dal Consigliere Maurizio Lupi e quelle di Vicepresidente dal Consigliere Michele Giovine. Il Gruppo Misto sarà quindi composto dal solo Consigliere Mariano Turigliatto.


Argomento: Varie

Saluti agli alunni e insegnanti della Scuola Media Statale "Boero" di Sanfront


PRESIDENTE

Colgo l'occasione per salutare gli allievi della Scuola Media "Boero" di Sanfront in visita presso il Consiglio regionale, ai quali auguriamo una felice visita. Speriamo tornino a casa portando un ricordo positivo di tutti Consiglieri regionali e del Consiglio regionale come istituzione.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori (in particolare su iscrizione o.d.g. della mozione "Istituzione fondo per il rimborso dei pendolari" della Consigliera Cotto ordine del giorno inerente a "Solidarietà all'europarlamentare Borghezio" dei Consiglieri Rossi e Allasia, e richiesta comunicazione da parte dell'Assessore alla cultura o della Presidente Bresso in merito al commissariamento della Fondazione del Circuito Teatrale del Piemonte presentata dal Consigliere Vignale; richieste di sospensiva del Consigliere Ghiglia


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto per mozione d'ordine.



COTTO Mariangela

Signor Presidente, volevo chiedere l'inserimento e la trattazione in questi due giorni di una mozione che abbiamo presentato per l'istituzione di un fondo per il rimborso dei pendolari. In questi giorni, è sufficiente aprire un qualsiasi giornale per avere presente la difficile situazione che vivono oggi i nostri pendolari.



PRESIDENTE

Collega Cotto, mi avete preceduto. È arrivata una sua richiesta d'iscrizione di una mozione avente ad oggetto: "Istituzione fondo per il rimborso dei pendolari", che sarà messa in votazione, a meno che non sia unanimemente accolta dall'Assemblea. Inoltre, è stato presentato un ordine del giorno dai Consiglieri Rossi e Allasia, avente come oggetto "Solidarietà all'europarlamentare Borghezio", che sarà messo in discussione e in votazione, quindi calendarizzato nel corso del Consiglio, a meno che non ci sia un consenso unanime.
Prima di dare la parola agli altri Consiglieri che lo hanno chiesto, a titolo di mozione d'ordine, devo comunicare che ho provveduto nella giornata di ieri ad esprimere, in nome dei colleghi, la solidarietà all'onorevole Borghezio, che è stato aggredito durante un viaggio in treno da manifestanti che, in qualche modo, hanno agito nei suoi confronti procurandogli lesioni. Ho manifestato all'onorevole Borghezio, sia tramite un telegramma sia tramite un comunicato stampa, la nostra solidarietà perché ritengo doveroso, anche come Presidente dell'Aula, che tutti possano manifestare liberamente le proprie opinioni, quindi considero quanto mai riprovevole che si debba arrivare ad infierire su persone dissenzienti anche procurando lesioni, com'è successo nel caso dell'onorevole Borghezio.
Ci tengo a comunicarlo, ma ne abbiamo già parlato con alcuni colleghi.
Adesso che questa solidarietà è stata espressa anche a titolo personale da vari Gruppi consiliari, ci tenevo a riferire di questo passaggio in Aula.
Auguro, come ho augurato a lui personalmente, anche qui dall'Aula una pronta guarigione al collega Borghezio.
La parola al Consigliere Vignale per mozione d'ordine.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, intervengo per chiedere una comunicazione da parte dell'Assessore alla cultura o della Presidente Bresso in merito al commissariamento della Fondazione del Circuito Teatrale del Piemonte.
Vi è una serie di motivazioni per questa richiesta. La prima è perch crediamo che sia un intervento anomalo e non sappiamo quanto congruo, cioè quanto nelle facoltà di questa Giunta e dell'Assessore alla cultura. In secondo luogo, perché la Commissione consiliare si era interessata di questo problema. Rilevo che tutta la documentazione relativa alla verifica che questa Giunta ha fatto eseguire rispetto alla Fondazione con la deliberazione di fine novembre non è agli atti, cioè non è utilizzabile e leggibile dai Consiglieri se non da pochi giorni, cioè dal momento in cui la Giunta l'ha assunta, perché prima era sul tavolo dell'Assessore alla cultura, ma non era in alcun modo conoscibile dal Consiglio.
Inoltre, l'Assessore alla cultura aveva preso l'impegno di venire a relazionare in sede di Commissione competente nel merito. Ci pare quanto mai inopportuno, al di là delle valutazioni che poi esprimeremo, che un commissariamento avvenga ancor prima che la Commissione sia messa a conoscenza della situazione, perché il dato di oggi è il seguente: con la Presidente Pozzi e con l'Assessore Oliva si è deciso di discuterne in sede di Commissione competente, ma ciò non è ancora avvenuto.
Chiediamo nella seduta di oggi non solo di avere una comunicazione da parte dell'Assessore nel merito, ma anche la possibilità dei Gruppi consiliari di intervenire, perché ci sembra un fatto quanto mai grave, in particolar modo relativamente anche alle dichiarazioni che la Giunta e l'Assessore ha fatto, cioè quelle relativamente al fatto che si faccia politica culturale facendo intervenire la Magistratura. La Magistratura ha un sacco di compiti, ma ci pare che tutto ciò che riguarda l'indirizzo della politica culturale del Piemonte si debba e si possa fare con indirizzi e punti congrui, con le valutazioni di merito sulle singole realtà, ma non certo con...



PRESIDENTE

Collega Vignale, è scortese interromperla, però la richiamo alla mozione d'ordine: non deve fare adesso un intervento sul merito. Io ho preso atto del problema e ho provveduto, mentre lei parlava, a sollecitare alla Giunta regionale una comunicazione in merito Tale comunicazione doveva essere svolta in sede di Commissione cultura.
Se ciò non è avvenuto, è perché la Commissione ha calendarizzato e esaminato dei progetti di legge che erano ancora pendenti. Penso che lei abbia ragione e che la Giunta regionale possa e debba intervenire, come da lei richiesto, per dare chiarimenti sulla questione che lei ha sollevato.
La sua richiesta è stata comunicata alla Giunta regionale, so che c'è la disponibilità dell'Assessore Oliva a intervenire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
In realtà, l'intervento è duplice, perché vorrei intervenire anche sulle comunicazioni del Presidente. Colgo l'occasione, intanto, per salutare i ragazzi qui presenti.
Volevo precisare all'Aula che il Gruppo consiliare appena nato denominato "Per l'Italia" - che si costituirà, di fatto, il 1 gennaio - è un Gruppo unico e politicamente autonomo, ma è formato da due soggetti politici (due partiti politici) e due strutture ben distinte: lo dico a maggior precisazione di quanto avverrà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, e di tutto ciò che, evidentemente, ne conseguirà.
In merito, invece, ai due ordini del giorno (o mozioni) presentati dalla Consigliera Cotto e dai colleghi della Lega Nord, volevo avanzare questa proposta alla Presidenza: visto che pare che ci sia qualche richiesta di inversione punti all'o.d.g. e di inserimento nuovi punti all'o.d.g. (rispetto all'o.d.g. presentato), siamo disposti a sospendere l'imminente discussione dei punti all'ordine del giorno a norma dell'articolo 51 del Regolamento, ritirandone, in contropartita, se tale può essere intesa, cinque per discutere della mozione della collega Cotto e altrettanti per quella dei colleghi della Lega Nord, naturalmente se questa proposta fosse accolta dall'Aula. In caso contrario, continuiamo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giovine. Qua, però, non siamo al mercanteggiamento delle richieste di inversione punti all'o.d.g. o di ogni atto avente valenza ostruzionistica. Lei ha la legittimità, dal punto di vista regolamentare, di avanzare questa richiesta. Ci atterreremo, però, al Regolamento; così come, ai sensi del Regolamento, porremo in discussione le richieste avanzate dalla collega Cotto e dal collega Allasia di iscrivere nuovi punti all'o.d.g..
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, ho chiesto la parola per porre una questione pregiudiziale.
Prendo atto volentieri che non siamo al mercanteggiamento, anche se, in questi giorni, leggendo le notizie sull'ATC che hanno coinvolto la Presidente Bresso e il Direttore Ardito, mi era sembrato di capire un'altra cosa. Però il Presidente del Consiglio regionale sicuramente è più autorevole e più terzo, quindi prendiamo atto che in Regione Piemonte non si fa mercanteggiamento.
Dovrebbe anche dirlo...



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, sta intervenendo per una mozione d'ordine.



GHIGLIA Agostino

Sì, sì: ci arrivavo, Presidente.
Scusi, ma lei non è contento neanche quando esalto la sua figura e plaudo alle sue iniziative e alla sua serietà? Mi sembra veramente troppo: un complimento si accetta sempre, anche fuori Regolamento! Detto questo, la questione pregiudiziale è stata in parte illustrata prima dal collega Vignale, come mozione d'ordine.
Noi riteniamo pregiudiziale allo svolgimento del dibattito una comunicazione della Giunta in merito al repentino ed inspiegabile raid con cui la Giunta, l'Assessore Oliva o non so chi, ha commissariato il Circuito Teatrale Regionale. Si tratta di un episodio di vero e proprio killeraggio a nostro avviso...



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, la questione pregiudiziale...



GHIGLIA Agostino

Noi chiediamo una comunicazione pregiudiziale all'inizio del dibattito su tale questione, Presidente, perché riteniamo indecente, rispetto alle disponibilità che l'Assessore Oliva aveva dato in Commissione e a molti di noi (compreso il sottoscritto) di fare altre valutazioni e, soprattutto, di mettere tutti al corrente della vera situazione in cui versava il Circuito Teatrale. Ha provveduto al commissariamento: il Presidente e il Consiglio di Amministrazione non ne erano informati e ovviamente lo hanno appreso come noi, questa mattina dai giornali.
Ci sembra un modo assolutamente assurdo ed eufemisticamente sbagliato di procedere sulle questioni.
Noi vorremmo che la Giunta comunicasse quanto sa, perché il commissariamento di una Fondazione non ha un precedente storico in questa Regione e noi lo riteniamo di una gravità assoluta. E un atto tanto grave deve essere spiegato, perché non stiamo parlando di un Ente residuale, ma di un Circuito che, tra l'altro, amministra 3 milioni di euro e ha rilevanza culturale. Dal nostro punto di vista, il commissariamento sa tanto di...



PRESIDENTE

Scusi, collega Ghiglia, adesso il richiamo è anche rivolto al rispetto del Regolamento. Capisco gli interventi per mozione d'ordine, però non usiamoli strumentalmente per farne un dibattito anticipato.



GHIGLIA Agostino

Presidente, allora mi fermo.



PRESIDENTE

Il suo collega di Gruppo ha chiesto delle comunicazioni. Ho già precisato che tali comunicazioni saranno date; lei ha posto una questione pregiudiziale non ai sensi del Regolamento, in quanto, secondo il Regolamento, una questione pregiudiziale è posta affinché un dato argomento non sia discusso. Lei, invece, chiede che l'argomento sia discusso prima di passare all'esame dei punti all'o.d.g..
Questa è una richiesta politicamente legittima, ma ai sensi del Regolamento non ha invocato uno strumento che abbia delle normative rigide.
Ho chiesto alla Giunta di fornire questa comunicazione e l'Assessore Oliva ha precisato che sicuramente interverrà. Stiamo concordando le modalità del suo intervento. Non posso però accogliere la sua richiesta di non procedere all'esame dei punti all'o.d.g., così come sono stati calendarizzati, fin tanto che non c'è questa risposta.



GHIGLIA Agostino

Va bene, allora qualcun altro interverrà per questione sospensiva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Volevo soltanto fornire un'informazione, sull'ordine dei lavori: durante la scorsa seduta della VI Commissione, l'Assessore Oliva ha consegnato alla Segreteria della Commissione medesima copia della relazione della Commissione di indagine. Tale copia è stata messa a disposizione di tutti i Consiglieri della VI Commissione, i quali hanno avuto, quindi, la possibilità di esaminare le risultanze di questa Commissione di indagine.
Ho voluto precisare lo stato di conoscenza dei Consiglieri della VI Commissione rispetto a quanto è emerso dalla Commissione di Indagine per informazione sua, Presidente, nonché di tutti i colleghi.
Quindi una prima informazione i Consiglieri - almeno quelli della VI Commissione - l'hanno avuta. Grazie.



PRESIDENTE

Il collega Ghiglia ha posto una questione sospensiva: ha chiesto di non passare all'esame dei vari punti all'o.d.g. fintanto che la questione relativa al Circuito Teatrale del Piemonte non sia oggetto di comunicazione in Aula.
Ai sensi del Regolamento, siccome non ci sono richieste in senso contrario, pongo in votazione tale proposta: i voti a favore implicheranno l'accoglimento della richiesta del collega Ghiglia - non si esamineranno quindi, i vari punti all'o.d.g. - mentre i voti contrari implicheranno la bocciatura della richiesta e il conseguente esame dei vari punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Vorrei cercare di evitare, se è possibile, la votazione della richiesta sospensiva. La collega Pozzi, Presidente della VI Commissione, ha riferito lo ha detto poco fa, ma nessuno l'ha ascoltata - che ieri è stato consegnato in Commissione del materiale inerente all'esito della Commissione d'Indagine sulla questione.
Già ieri in Commissione, quindi, è stato fornito questo documento. Se ne dobbiamo discutere in Aula, si concorrerà con l'Assessore una comunicazione ulteriore. Non credo, però, che adesso sia il caso di sospendere il Consiglio regionale: preciso, peraltro, che saremo costretti a votare contro tale richiesta.
Valutate: visto che vi è stata questa informativa ieri in Commissione e posto che l'Assessore si è reso disponibile per una comunicazione al Consiglio appena possibile, evitiamo, insomma, la sospensione.



PRESIDENTE

Prendiamo atto delle osservazioni e delle comunicazioni avanzate dalla collega Pozzi, però, ai sensi del Regolamento è stata avanzata una richiesta. Il collega che l'ha avanzata, dopo il suo intervento, mi ha comunicato che vuole che su questa richiesta ci sia la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensiva avanzata dal collega Ghiglia.
Il Consiglio non approva.
Il Collega Vignale avanza un'altra mozione d'ordine, però la prego di non aprire il dibattito sulla questione del Circuito Teatrale del Piemonte.
Se desidera presentare una mozione d'ordine, le do la parola; in caso contrario, non è il caso di fare puntualizzazioni in Aula, perché non siamo in fase di dibattito. Il dibattito ci sarà e avrà quindi occasione per discuterne.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Io non faccio alcuna valutazione, ma rilevo solo, senza fare valutazioni, che se un collega dice delle cose in buona fede, ma non perfettamente corrette, prima che si vada al voto, ci dovrebbe essere la possibilità di chiarire la correttezza delle sue parole.



PRESIDENTE

Scusi, ma non c'entra nulla perché la votazione non è avvenuta sulle dichiarazioni della Presidente Pozzi. La votazione è stata svolta su una richiesta di sospensiva e su una richiesta regolamentare. Quindi, adesso ai sensi del Regolamento dobbiamo procedere. Ci sarà l'occasione per discutere nel merito di questa questione.



VIGNALE Gian Luca

Infatti, non volevo intervenire su quello. Io pongo un'altra questione pregiudiziale. La illustro soltanto, così il Presidente, che oggi è molto attento al rispetto del Regolamento (come sempre, peraltro) non mi bacchetta.
Credo che, nel momento in cui si fa una valutazione sulla Fondazione Circuito Teatrale, debba essere importante, relativamente alla politica culturale, fare altre valutazioni su altri istituti culturali in cui la Regione Piemonte ha una presenza, in termini istituzionali ed anche economici, significativa.
Pertanto, chiedo che, unitamente o indistintamente alla comunicazione relativa alla Fondazione del Circuito Teatrale, l'Assessore alla cultura prima dell'inizio dei nostri lavori, faccia una valutazione ed una comunicazione relativamente al Teatro Stabile.



PRESIDENTE

La richiesta è stata registrata, quindi sarà trasmessa all'Assessore competente.
Procediamo con l'esame dell'o.d.g. Sono state presentate dai Consiglieri Giovine e Lupi...



(Interruzione della Consigliera Cotto)



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, le ho già dato la risposta, ho detto che la questione che lei ha sollevato sarà posta al Consiglio.
Quindi, vi sono richieste una serie di inversioni di punti all'o.d.g.
presentate ai sensi del Regolamento e, ai sensi del Regolamento, saranno adesso illustrate e votate.
Inoltre, è stata richiesta l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. e questi, ai sensi del Regolamento, saranno posti in votazione ed eventualmente, a richiesta dei proponenti, illustrati e votati.
Dopodiché, terminate tutte queste operazioni, inizieremo ad entrare nel merito dei punti all'o.d.g.. Quindi, collega Cotto, stiamo procedendo ai sensi del Regolamento.



(La Consigliera Cotto chiede la parola)



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, le ho già dato la parola per mozione d'ordine.



COTTO Mariangela

Forse il problema che vivono i pendolari non viene considerato...



PRESIDENTE

Collega Cotto, per cortesia, non può entrare...



COTTO Mariangela

Io ho chiesto la votazione sulla mia proposta, così come è sempre stato fatto. Parla un Consigliere a favore e un Consigliere...



PRESIDENTE

Collega Cotto, è esattamente quello che le ho detto. Per cortesia abbiamo una serie di inversione ed una serie di richieste di iscrizione di punti all'o.d.g.
Per quanto lei sostenga che la sua richiesta sia rilevante - ed io lo condivido, arrivando anche da quel settore - anche altri suoi colleghi ritengono che le proprie siano rilevanti.
Quindi, le metteremo tutte in discussione, ai sensi del Regolamento.



COTTO Mariangela

Assolutamente no, perché è un discorso che si riferisce ai Consiglieri Giovine e Lupi, che va avanti da tanto tempo. Io ho chiesto una mozione d'ordine e voglio la stessa attenzione che è sempre stata data alle altre mozioni d'ordine. Lei la mette in votazione adesso.



PRESIDENTE

Collega Cotto, la metto in votazione ai sensi del Regolamento. Abbia pazienza, devo attenermi al regolamento, non posso andare a discriminare tra richieste di inversioni di punti di serie A o richieste di iscrizioni di punti di serie B.
Le richieste ci sono, saranno discusse preliminarmente, prima di entrare nel merito dei punti della convocazione che avete ricevuto, quindi non c'è nessun intento, da parte di chi presiede l'Assemblea, di impedire di arrivare ad una votazione su questo punto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Intervengo per chiedere un chiarimento. Cosa intende per "prima dei punti"? Fra dieci minuti?



PRESIDENTE

Collega Cavallera, le rispondo subito. Il Regolamento impone a chi presiede l'aula, chiunque esso sia - e lo sanno i colleghi che mi hanno preceduto in questo lavoro - che, prima di passare all'esame dei punti oggetto della convocazione, siano poste in votazione, ed eventualmente in discussione prima della votazione, le richieste di inversione di punti e le richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
A me questa mattina sono state avanzate parecchie richieste di inversione di punti e di iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g., alcune presentate dalla collega Cotto e dal collega Allasia, altre presentate dai colleghi Giovine e Lupi, ed altre ancora potrebbero arrivare.
Quindi, procederò a metterle in votazione una dopo l'altra e chiaramente, saranno tutte messe in votazione. Si voterà sulla richiesta di iscrizione di tutte le mozioni e gli ordini del giorno avanzati dai colleghi Lupi e Giovine, dalla collega Cotto ed Allasia.
Tutti verranno trattati allo stesso modo, però non posso adottare un binario preliminare, e questo mi spiace. Così è corretto ed è chiaro che finché non avremo finito, non potremo procedere all'esame dei punti all'o.d.g. Dal punto di vista regolamentare, mi pare ineccepibile.
Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Intervengo brevemente per dire che i temi proposti dalla Consigliera Cotto sono temi che riguardano la vita reale e concreta di migliaia di lavoratori di questa Regione, che ogni giorno continuano a vivere il disagio causato dalle ferrovie, senza alcun tipo di attenzione alle loro esigenze, con ritardi dei treni che vanno dai trenta minuti a più di un'ora ogni giorno.
Noi abbiamo l'esigenza di affrontare questo tema. Chiedo che ci sia un impegno di questo Consiglio a discutere la proposta della Consigliera Cotto in coda alla discussione di queste due giornate, ovvero un impegno di tutti i Capigruppo perché la proposta della Consigliera Cotto venga messa in discussione come ultimo tema della discussione delle nostre due giornate di Consiglio.



PRESIDENTE

Collega Robotti, l'impegno lo può dare non il Presidente, ma lo possono dare i colleghi Capigruppo di maggioranza, perché, ai sensi del Regolamento, metterò in votazione la richiesta di iscrizione di questi punti all'o.d.g., a meno che voi tutti non mi diciate che accogliete l'iscrizione e che non ci sia bisogno di votare.
Lei, collega Robotti, ha espresso, immagino in nome di tutti i Capigruppo di maggioranza, la disponibilità ad accogliere l'iscrizione della mozione Cotto all'o.d.g. Quando arriverà il turno di votare sull'iscrizione della mozione Cotto - e ciò prima di entrare nel merito dei punti all'o.d.g. - i Capigruppo di maggioranza, se saranno tutti dell'idea che va discussa, mi diranno: "Siamo tutti d'accordo".
Allora non si andrà nemmeno in votazione e si ritornerà alla prassi originaria, che prevede la condivisione di tutto il Consiglio nell'aderire alle richieste di iscrizione all'o.d.g.
Di conseguenza, accolgo positivamente questa dichiarazione. La mozione Cotto non ha intenti ostruzionistici, a differenza di altre richieste di iscrizione di punti all'o.d.g., quindi mi fa piacere che venga accolta.
Tuttavia, faccio notare che non potremo entrare nel merito di nessun punto all'o.d.g. fintanto che non sarà evasa la procedura per far esprimere il Consiglio sulle varie richieste di iscrizione di nuovi punti e sulle diverse richieste di inversione, che sono tutte preliminari all'entrare nel merito sui vari punti. Penso di aver chiarito la questione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Oggi, Presidente, le facciamo fare qualche esercizio di pazienza, che è sempre un buon esercizio sotto Natale, che dovrebbe essere un periodo di meditazione.
Lei deve avere pazienza. Ho capito quasi tutto della sua interpretazione, tranne un passaggio, su cui la pregherei di tornare.
La questione posta dal collega Vignale ha originato, alla fine di un succinto dibattito, un voto. In quale punto la questione posta dal Consigliere Vignale, dal punto di vista della forma (non certo del merito) differisce dalla questione posta dalla collega Cotto? Ove io questo non riesca a comprenderlo, non comprendo perché il punto sollecitato dal collega Vignale ha trovato un voto (giusto o non giusto che fosse) e il punto sollecitato dalla collega Cotto troverà all'interno della sua interpretazione certamente uno spazio di dibattito, peraltro sollecitato anche dal collega Robotti, ma non capisco - e sono sicuro che lei adesso me lo spiegherà - perché non immediatamente.
Secondo punto, che rimanderei come approfondimento a un altro momento.
Questa è un'Aula che ha una sua sovranità: qualunque cosa i Capigruppo abbiano deciso ieri, è sempre in grado - su questo sono certo lei facilmente convenga, facendone parte a pieno titolo, anzi rappresentandola tutta - di modificare l'ordine dei lavori e gli interventi, purch evidentemente in tal senso l'Aula si esprima. Di conseguenza, l'ordine dei lavori sin qui definito, come pure per certi versi il Regolamento, sono le guide autorevoli, ma che ovviamente non possono e non debbono - credo limitare mai la sovranità dell'Aula.



PRESIDENTE

Glielo spiego subito, collega Burzi.
Non ho fatto nessuna discriminazione tra i colleghi Vignale e Cotto. Il collega Vignale ha chiesto non l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., ma ha chiesto di avere comunicazioni dalla Giunta regionale in merito a un problema che riteneva avere un rilievo politico preminente. Ai sensi del Regolamento, la Giunta regionale può sempre richiedere di intervenire e fare comunicazioni al Consiglio su qualsiasi tema, a prescindere dall'ordine dei lavori. Su questo mi sono attivato per avere la disponibilità dell'Assessore Oliva, che chiaramente dovrà essere comunicata, in maniera tale che ci possa essere la possibilità per tutti i colleghi, specie di opposizione, di assistere ed essere presenti a queste comunicazioni. Quindi, diciamo che così abbiamo rispettato l'iter procedurale in merito alla richiesta avanzata dal collega Vignale.
La collega Cotto è invece ricorsa all'articolo 51 del Regolamento chiedendo l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. L'iscrizione di nuovi punti, come lei sa, può essere unanime perché tutti sono d'accordo, e mi pare che ciò potrebbe avvenire sull'ordine del giorno della collega Cotto come dichiarato dall'opposizione, mentre invece mi pare che ciò non avvenga unanimemente su tutte le richieste di iscrizione dei colleghi Giovine e Lupi, che invece hanno altro intento, mi pare di capire, a detta degli stessi proponenti.
Per questo ho dichiarato che porrò in votazione tutte le richieste.
Quando sarà il turno di mettere in votazione la richiesta della collega Cotto, o tutti mi diranno: "Siamo d'accordo", oppure si voterà.
ragionevole che sulla mozione della collega Cotto prevalga l'accondiscendenza di tutti ad iscriverla, però faccio presente che, ai sensi del Regolamento, non potremo discutere né sulla mozione della Consigliera Cotto né sui disegni di legge che sono stati calendarizzati e su tutti gli altri punti dell'o.d.g. di questo Consiglio fintanto che non avremo risolto tutte le questioni incidentali ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento. E ben lo sa chi ha proposto tutte queste questioni, perché la finalità è proprio quella di impedire di entrare nel merito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, un'altra questione sospensiva; per quanto mi riguarda, è l'ultima, però è di gran rilevanza.
Pregherei il Vicepresidente Susta cortesemente di ascoltarmi un attimo.
Leggo sui giornali di questa mattina - io non sono abituato a concepire l'attività amministrativa come un'informazione sui quotidiani che ognuno di noi deve prendere in maniera più o meno volontaria e voluttuaria, io sono abituato al rapporto amministrativo come un rapporto corretto di informazione nelle sedi proprie, tuttavia, visto l'andazzo per cui nelle sedi proprie non si sa mai nulla, mi tocca accedere anche a quest'interpretazione della democrazia mediatica - che la Presidente Bresso ha deciso di sorvegliare il TOROC a fronte del mancato inserimento dei 64 milioni di euro nella legge finanziaria.
La questione sospensiva è questa, Presidente. Io ritengo che la Presidente della Giunta (o il Vicepresidente della Giunta) dovrebbe venire a riferirci i motivi per cui ha avviato quest'attività di sorveglianza, ma soprattutto a spiegarci come mai quest'attività di sorveglianza non è stata attivata nei mesi passati, quando le cifre sul presunto buco del TOROC erano assolutamente fantasiose (comparivano sui giornali 180 milioni di euro, 120 milioni di euro, 160 milioni di euro).
Quindi noi gradiremmo sapere dalla Presidente Bresso (o dal Vicepresidente Susta), prima di affrontare gli altri argomenti, se intende venire a riferire su questa questione, che è di una rilevanza assoluta.



PRESIDENTE

Ai sensi del Regolamento, chiede che si voti su questa richiesta? Collega Ghiglia, finora ho cercato di condurre la seduta cercando di accogliere le richieste pervenute e cercando di permettere lo svolgersi ordinato del dibattito in questi due giorni, dando anche la possibilità alle richieste avanzate che avevano un fondamento naturale di essere accolte nell'ordine dei nostri lavori. Tuttavia, mi pare che adesso una richiesta di sospensiva o, comunque, di questioni pregiudiziali o preliminari non giovi a favorire un clima che consenta di accogliere le reciproche istanze di maggioranza e opposizione.
In ogni modo, lei ha fatto questa richiesta, domandando di non passare all'esame dei punti all'o.d.g. fintanto che non ci sarà una comunicazione in Aula della Presidente, del Vicepresidente o di altro Assessore in merito alla questione TOROC; se non vi sono interventi da parte degli altri colleghi, la metto in votazione.
Non essendovi richieste di intervento, metto in votazione tale richiesta.
Chi voterà "sì" è favorevole alla richiesta di sospensiva avanzata dal collega Ghiglia.
Indìco la votazione palese su tale richiesta di sospensiva.
Il Consiglio non approva.
Consigliere Vignale, ha già preso la parola quattro volte per mozione d'ordine. Ne ha un'altra da illustrare? La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione della mozione d'ordine.



VIGNALE Gian Luca

Non credo che nel nostro Regolamento ci sia un numero prefissato per gli interventi di mozione d'ordine, se questi sono giustificati. Lo giustifico e pongo la richiesta che alcuni punti vengano iscritti all'o.d.g. del Consiglio di oggi. Richiedo che alcuni punti all'o.d.g. non iscritti ai lavori del Consiglio di oggi e di domani vengano invece iscritti. Si tratta degli ordini del giorno n. 20, 37, 44 e 66.



PRESIDENTE

Collega Vignale, molti di questi documenti sono già oggetto di una richiesta. Ci sono un centinaio di richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.; se si accomoda presso gli Uffici dell'Aula, vedrà che sono già stati richiesti. Se i proponenti sono d'accordo, può sottoscrivere la richiesta.



VIGNALE Gian Luca

Va bene, ritengo che vada bene così. Rilevo soltanto che, non avendo la possibilità di conoscere quanto non è stato distribuito, non posso sapere quali sono i punti iscritti all'o.d.g., né ho il dovere di recarmi presso la Presidenza per valutarli, dopodiché va bene. Però, intendiamoci, visto che discutiamo a punta di Regolamento, nel caso in cui lo ritenessi, potrei illustrare tutti i punti che credo e chiedere poi che vengano iscritti.
Questo per mettere i puntini sulle "i", come giustamente fa il Presidente.



PRESIDENTE

Collega, lei ha ragione. Se volete, facciamo le fotocopie, però, poich sono nell'ordine di un centinaio, si tratta di fare migliaia di copie.
Tuttavia, visto anche l'intendimento dei proponenti, non mi pareva opportuno o necessario procedere in tal senso.


Argomento:

Richieste d'inversione di punti all'o.d.g. da parte dei Consiglieri Giovine e Lupi


PRESIDENTE

Richiesta di inversione rubricata n. 1. I Consiglieri Giovine e Lupi chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g. avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti" spostandolo al posto del punto avente per titolo "Proposta di deliberazione n. 106, 'Disposizioni transitorie in materia di revisione dei dimensionamenti delle autonomie scolastiche statali. Anno scolastico 2006-2007'".



PRESIDENTE

stata avanzata una richiesta di inversione di punti all'o.d.g. da parte del Consigliere Giovine e del Consigliere Lupi, avente per oggetto l'inversione del punto avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti" al posto del punto avente per titolo "Proposta di deliberazione n. 106, 'Disposizioni transitorie in materia di revisione dei dimensionamenti delle autonomie scolastiche statali. Anno scolastico 2006-2007'".
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

La motivazione che lega la richiesta dello spostamento del punto 2) dell'attuale o.d.g. "Riassunzioni e provvedimenti, ex articolo 77 del Regolamento" con la proposta n. 45...
Mi scusi Presidente, mi può rileggere cortesemente qual è il punto che stiamo trattando?



PRESIDENTE

Lei sta chiedendo l'inversione del punto relativo alle "Riassunzioni" con la proposta di deliberazione n. 106.



GIOVINE Michele

Ovvero la tutela, la valorizzazione, la promozione e la conoscenza dell'origine del patrimonio linguistico del Piemonte e le norme a tutela della lingua provenzale.
In Italia l'arco alpino sud-occidentale, confinante con la Provenza comprendente le Valli che vanno dal Monregalese all'Alta Val di Susa, tra le Province di Cuneo e di Torino, appartiene all'area caratterizzata dall'uso della lingua provenzale.
Il provenzale è una delle lingue della famiglia d'oc del Midi di Francia come il Guascone, il Limusino, il Verghiate e il Perigordino. Il provenzale è rappresentante ultimo di una cultura - quella dei trovatori medioevali e del premio Nobel Ferrè e Mistral - che è un patrimonio per l'Europa intera.
La lingua provenzale è espressamente riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio mondiale in via di estinzione. Pertanto, la presente proposta di legge si propone di rimediare ai danni che potrebbero derivare a tali lingue, erroneamente non ricomprese nella normativa regionale.
Peraltro, il legislatore nazionale, non tenendo conto degli appelli fatti per inserire il provenzale come lingua protetta e riconosciuta dallo Stato italiano, la esclude dalla legge 482/99. Di fatto, le modifiche integrazioni alla legge regionale 10 aprile 1990 e le norme a tutela della lingua provenzale sono sintetizzate in tre articoli di legge che vedono al primo punto le modifiche e le integrazioni di fatto all'articolo 3 della legge regionale 26/90, in particolare il comma 1 bis, sostituito dal nuovo comma 1 bis, secondo cui la Regione promuove, d'intesa con le emittenti pubbliche e private, l'attuazione di trasmissioni culturali e di formazione anche in lingua piemontese o nelle lingue storiche del Piemonte, in particolare l'occitano, il franco-provenzale, il provenzale e il walser.
L'articolo 2 modifica e integra di fatto l'articolo 4 della legge regionale n. 26/90, che cita il comma 2, articolo 4 della legge regionale suddetta e sostituito dal seguente: "A tale fine la Giunta regionale delibera, anche sulla base di proposte formulate dagli enti di cui al comma 1 e sentite le Commissioni consiliari competenti, programmi annuali e pluriennali di ricerca, e istituisce borse di studio e premi annuali per tesi di laurea che riguardano la storia, la cultura, il patrimonio e il patrimonio linguistico-storico del Piemonte e specie quello piemontese quello occitano, quello franco-provenzale, il provenzale e il walzer".
Infine, l'articolo 3, "Modifiche e integrazioni all'articolo 5 della legge regionale 26", dove la lettera b del comma 1 all'articolo 5, legge regionale 26/90, è sostituita dalla seguente lettera b: "Promuove, d'intesa con il Provveditorato agli Studi, corsi facoltativi di storia, cultura della lingua piemontese, occitana, franco-provenzale, provenzale e walser con particolare riguardo alle peculiarità locali di ogni Provincia piemontese. Tali corsi sono finanziati dalla Regione stessa, distinti per livelli scolastici e con la garanzia di almeno un'ora settimanale di insegnamento". Credo obiettivamente, visto che è datata 8 luglio 2005, che tale proposta di deliberazione meriti un'approvazione accelerata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Intervengo contro questa richiesta di inversione, non perché non rispetti la lingua occitana o la lingua piemontese, ma, in un momento in cui mezzo Piemonte è paralizzato da treni soppressi, da treni che arrivano in ritardo, nel momento in cui tanti pendolari perdono ore di lavoro, nel momento in cui tante donne sono arrabbiatissime perché non riescono ad arrivare a casa in tempo e impegnano baby-sitter o genitori o suoceri per la cura del loro bambino, penso che questo Consiglio, al di là del Regolamento, debba trovare il tempo per discutere la mozione sui pendolari.
In questi dieci anni di Consiglio regionale, in cui ho visto sospendere Consigli e ho visto affrontare argomenti così importanti, mi chiedo se devo chiedere agli amici pendolari di venire in Consiglio per esprimere la loro voce. Spero di no, anche perché dall'intervento del Consigliere Robotti ho avvertito la sensibilità di voler discutere quest'argomento. Chiedo per collega Robotti, di non discuterne domani, ma di discutere oggi pomeriggio appena arriverà l'Assessore ai trasporti. Penso che lo dobbiamo fare.
Io interverrò tutte le volte che mi sarà possibile. A darmi la forza per fare questi interventi è l'espressione che io registro sui visi di tutti quei lavoratori che, guardando il tabellone ferroviario, vedono treni soppressi, oppure di coloro cui, a volte, capita che il treno si fermi 75 minuti a Moncalieri.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 1 Il Consiglio non approva.
Richiesta di inversione rubricata n. 2. I Consiglieri Giovine e Lupi chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g. avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti" spostandolo al posto del punto avente per titolo: "Proposta di deliberazione n. 45 'Legge n. 560/1993: Autorizzazione all'Agenzia Territoriale della Casa della Provincia di Torino all'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di alloggi per il ripianamento di disavanzi finanziari" Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine, ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

La richiesta in oggetto evidenzia la proposta di deliberazione n. 45 che tratta dell'agenzia territoriale per la casa. Argomento estremamente caldo ed interessante in questi ultimi giorni.
La legge n. 560 del 24 dicembre 1993 ha per oggetto: "autorizzazione all'agenzia territoriale della casa della provincia di Torino all'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di alloggi per ripianamento di disavanzi finanziari".
La proposta in esame merita assolutamente l'attenzione del Consiglio soprattutto dopo le ultime dichiarazioni del Presidente Ardito e il battibecco, oserei dire abbastanza squallido, da una parte con il tradimento di patti consolidati e dall'altra con un mercanteggiamento che se fosse stato utilizzato da un'altra formazione politica, sarebbe stato oggetto di vergognosi e continui attacchi politici e personali. Invece, ad una certa parte politica, tutto è concesso, tutto è possibile, si pu uscire sui giornali, si può dire: "era nei patti, va tutto bene". Il risultato è che l'ATC è costretta ad alienare parti dei propri beni per ripianare il bilancio.
Questa è la verità sulla gestione dell'ATC in questi anni amministrata da un presidente che, nonostante fosse stato nominato dalla Giunta Ghigo era di un colore ben diverso dalla maggioranza in carica all'epoca.
Mi pare che la gestione sia stata abbastanza dissennata, continuano i litigi, le baruffe, assolutamente ridicole, fra il Presidente e un ex Vicedirettore generale che non si capisce bene per quale motivi debba avere, o meno, titoli per poter fare il direttore generale. Tra l'altro, è abbastanza curioso che il direttore generale, secondo l'attuale legge venga nominato dalla Giunta e non dal Consiglio di amministrazione in carica. Mi sembra normale che ci debba essere un rapporto di fiducia diretto fra il Presidente, il CDA e il direttore generale in oggetto.
Detto ciò, la proposta aiuta l'ente a salvare, a ripianare i debiti che sono stati creati tramite l'alienazione di beni. Si cita la legge 24 dicembre 1993, la n. 560; la legge regionale 26 aprile 1993, n. 11; viene citata la deliberazione della Giunta regionale n. 5 del 13 novembre 2000 nella quale si sostiene che il ricavato dell'alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica possa essere utilizzato dall'ATC per il ripianamento di disavanzi finanziari, nella misura massima del 20% di quanto introitato annualmente, che l'utilizzo per il ripianamento di disavanzi finanziari deve essere richiesto con apposita deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'ATC, da adottarsi contestualmente all'approvazione del conto consuntivo e sia subordinato ad esplicita autorizzazione regionale; che l'intera somma sia introitata dall'esercizio finanziario e venga destinata all'investimento, in assenza di richiesta, da parte dell'ATC, di autorizzazione all'utilizzo dei proventi dell'alienazioni per il ripiano dei disavanzi finanziari.
La deliberazione citata è quella del 10 ottobre 2005, infine, avendo sentito la Commissione consiliare competente, si chiede al Consiglio di deliberare affinché si autorizzi l'agenzia territoriale per la casa della provincia di Torino, a utilizzare la somma di 3 milioni di euro a valere sul ricavato delle alienazioni effettuate nel triennio 2000-2002, ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 560, già accantonata per altro nel triennio 2000-2002 per il ripiano del disavanzo finanziario, esercizio finanziario 2003. E' curiosa la coincidenza che proprio in questi giorni si porti all'attenzione del Consiglio questa delibera, ragion per cui credo debba avere un canale privilegiato.
Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta, in senso contrario, ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Presidente, intervengo molto rapidamente più che altro a supporto della richiesta della Consigliera Cotto. Richiesta espressa nel suo precedente intervento relativamente allo sfascio del nostro trasporto ferroviario che ormai, ha raggiunto limiti di sopportabilità assolutamente inconcepibili.
Vado oltre, non basta Consigliera Cotto, discutere una mozione o un ordine del giorno, a mio avviso il Consiglio deve assumersi l'impegno quanto prima, di convocare un Consiglio straordinario sulla situazione del trasporto ferroviario piemontese che ha raggiunto limiti che qualsiasi pendolare, qualsiasi utente delle nostre ferrovie regionali, ritiene non più legato al buon senso, non più legato ad un paese moderno.
La richiesta che come Gruppo facciamo con grande forza, è di mettere in cantiere, quanto prima, un Consiglio straordinario per andare a fondo delle ragioni della situazione che stanno mettendo in ginocchio il trasporto pubblico. Saranno ragioni legate al cambio dell'Assessore ai trasporti saranno ragioni strutturali, siamo qui per approfondire e indagare, ma un Consiglio che non si occupa di un tema che ogni giorno è sui giornali tanto quelli regionali, quanti quelli locali, è un Consiglio che farebbe male il suo lavoro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta di inversione rubricata n. 3. I Consiglieri Giovine e Lupi chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g. avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno): adempimenti" spostandolo al posto del punto avente per titolo Disegno di legge n. 148 "Disciplina delle associazioni di promozione sociale".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Il disegno di legge n. 148, presentato dalla Giunta regionale in data 3 ottobre 2005, regola e disciplina la materia delle associazioni di promozione sociale. E' stato licenziato, solamente dalla maggioranza, dalla IV Commissione il 16 novembre corrente anno. Nella fattispecie, la prima modifica che viene apportata al disegno di legge dalla passata legislatura concerne i rappresentanti delle associazioni in seno all'Osservatorio regionale, il cui numero viene aumentato (evidentemente sono aumentate le realtà associative) da 15 a 20, mentre la seconda modificazione apportata riguarda l'interruzione del principio generale secondo cui l'iscrizione al registro regionale da parte delle associazioni è condizione per accedere all'assegnazione dei contributi regionali. Adempimento cui è però possibile derogare unendo all'istanza di contributo copia dell'atto costitutivo e dello statuto vigente. L'elevata similitudine che lega il disegno di legge all'omologo provvedimento della scorsa legislatura, e che fonda la propria ragion d'essere nella natura sostanzialmente neutra del presente atto legislativo, che si limita, come si è detto, a recepire e ad attuare i dettami della legislazione nazionale in materia, ha fatto sì che in sede di dibattito di Commissione si sia ravvisata l'opportunità di non procedere allo svolgimento di ulteriori consultazioni con i soggetti interessati e di procedere, di fatto, immediatamente all'esame di merito.
Nel corso di tale dibattito si sono approfonditi alcuni punti cardine del provvedimento, quali ad esempio la necessità di analizzare la tematica del rapporto tra la sfera di intervento del mondo dell'associazionismo ed i compiti funzionali attribuiti agli enti locali ed istituzionali in genere la necessità di precisare i confini tra compiti e funzioni delle associazioni di promozione sociale e ruolo di attività delle organizzazioni di volontariato, l'opportunità di chiarire le interconnessioni tra i connotati dell'assenza di fine di lucro e la caratteristica imprescindibile delle associazioni di promozione sociale.
Il disegno di legge n. 148 in esame è composto da quindici articoli compresa la norma finanziaria. Non prevede, purtroppo, una clausola di valutazione.
Il primo punto riguarda le finalità in oggetto.
L'articolo 2, invece, precisa cosa si intende per associazioni di promozione sociale: "Sono considerate associazioni di promozione sociale le associazioni, di persone e di enti, riconosciute e non riconosciute, i loro coordinamenti o federazioni, costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di terzi o di associati, senza finalità di lucro e con lo scopo di recare benefici diretti o indiretti ai singoli e alla collettività.
Non sono considerate associazioni di promozione sociale ai fini della presente legge i partiti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro, le associazioni professionali e di categoria e tutte le associazioni che hanno come finalità la tutela esclusiva degli interessi economici degli associati.
Non sono altresì considerate associazioni di promozione sociale i circoli privati e le associazioni comunque denominate che limitano l'ammissione degli associati in rapporto alle condizioni economiche, che attuano discriminazioni di qualsiasi natura nell'ammissione degli associati, che prevedono a qualsiasi titolo il diritto di trasferimento della quota associativa, che collegano in qualsiasi forma la partecipazione sociale alla titolarità di azioni o di quote di natura patrimoniale".
C'è un articolo importante che delimita i paletti per l'atto costitutivo dello statuto delle associazioni di promozione sociale.
prevista una sezione regionale sul registro regionale delle associazioni di promozione sociale; una sezione provinciale del registro regionale delle associazioni di promozione sociale e un Osservatorio regionale per l'associazionismo di promozione sociale.
Infine, con l'articolo 11 vengono analizzati i rapporti con la Regione e con gli Enti locali.
L'articolo 12 tratta delle convenzioni e all'articolo 13 vi sono alcune norme transitorie che meritano ulteriori approfondimenti.
un articolato ben scritto, complesso, che merita una rapida discussione e la relativa approvazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Siamo contrari, non nel merito della proposta di inversione, ma per un fatto di metodo. Ribadiamo, quindi, il nostro giudizio più volte espresso.
Risulta abbastanza singolare che quando alcuni Consiglieri di maggioranza parlano in senso contrario, citano la questione dei trasporti, questione riguardanti i tagli del Governo nazionale. Forse dovremmo dare della documentazione alla Consigliera Cotto, in modo che abbia un panorama più completo delle conoscenze in materia. Noi siamo chiaramente a favore dei pendolari; il Governo nazionale molto meno.
Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 4. I Consiglieri Giovine e Lupi chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g. avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno: adempimenti", spostandolo al posto del punto avente per titolo Disegno di legge n. 161: "Modifiche alla legge regionale 19 luglio 2004, 17" (Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422") Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge 161, presentato dalla Giunta regionale in data 26 ottobre 2005, va a proporre delle modifiche alla legge regionale 19 luglio 2004, n. 17. Anche in questo caso si tratta di norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione al decreto legislativo 19 novembre 1997.
Nella fattispecie, il disegno di legge in oggetto ha alcune finalità migliorative dell'attuale situazione, probabilmente anche in funzione degli evidenti problemi nel trasporto pubblico locale. Personalmente non credo contrariamente a quanto affermato dal collega Travaglino, che ciò sia dovuto ai tagli, o presunti tagli, di questa Finanziaria, annunciati e non ancora effettuati, da parte del Governo nazionale.
La normativa di settore sul trasporto pubblico locale ha subito negli ultimi anni una serie di modifiche, anche contrastanti tra di loro, che hanno reso difficile la composizione di un quadro stabile che supportasse l'avvio delle procedure di gara per l'affidamento dei servizi da parte degli enti preposti.
La base di partenza è costituita dal decreto legislativo del 19 novembre 1997, n. 422, il cosiddetto decreto "Burlando", che, attraverso il ricorso alle procedure concorsuali per la scelta del gestore del servizio e l'obbligo di trasformazione delle aziende speciali e dei consorzi in forma societaria, ha avviato un processo di liberalizzazione in un settore fortemente monopolistico poi esteso all'intero comparto dei servizi pubblici locali e non, con la modifica, di fatto, dell'articolo 113 del testo unico degli enti locali ad opera dell'articolo 35 della legge finanziaria dell'anno 2002.
Il processo di riforma, da un regime chiuso alle regole di mercato ad uno concorrenziale, era stato delineato dal legislatore nazionale in maniera graduale e progressiva, con la possibilità di utilizzare procedure di affidamento diretto dei servizi per un periodo transitorio, in attesa di creare le idonee condizioni economiche-societarie, affinché le aziende locali potessero, di fatto, competere sul mercato.
Nel frattempo si era sovrapposta, creando per almeno un anno incertezze normative ed applicative, soprattutto per quanto concerne il periodo transitorio, la modifica dell'articolo 113 del TUEL, ad opera del d.l.
269/2003, convertito nella legge 326/2003, e della legge finanziaria 2004.
Il novellato articolo 113 individuava, oltre al ricorso a procedure ad evidenza pubblica, due differenti procedure per l'affidamento della gestione dei servizi: il ricorso a società a capitale misto pubblico privato, nelle quali il socio privato era scelto attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica o l'affidamento cosiddetto in house providing.
In questo caso, l'articolo 1 modifica l'articolo 10 della legge regionale 19 luglio 2004, n. 17 e, in particolare, il comma 1 dell'articolo 10 della legge regionale suddetta, dopo le parole: "O, comunque, alla data di conclusione del periodo transitorio previsto dalla normativa nazionale in materia" sono soppresse. L'articolo 2, invece, narra di dichiarazioni d'urgenza: "La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 47 dello Statuto ed entra in vigore il giorno successivo a quello della data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione".
Chiedo con coerenza, avendo qui il legislatore previsto un articolo 2 con le conseguenti dichiarazioni di urgenza, che il disegno di legge venga approvato quanto prima e che gli venga data quell'effettiva urgenza che merita.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto, che chiede di intervenire per fatto personale.



COTTO Mariangela

Avevo già alzato il braccio, l'ho tenuto per un po' alzato, però, il collega Leo la disturbava e lei non ha potuto vedermi.
Intervengo per fatto personale perché non si può accettare che il collega Travaglini mi dia un po' della deficiente dicendo, cioè improvvisamente: "La collega Cotto non sa che è colpa del governo". A parte il fatto che in questa sede - lo sa bene il Consigliere Casoni - ogni volta che qualcosa non funzionava la colpa era della Regione, mi permetto di leggere brevemente sulla prima pagina de La Stampa un articolo di Lorenzo Mondo: "Caro Ingegner Testore, scuserà la confidenza dal momento che le ferrovie di cui è responsabile rappresentano per tanta parte degli italiani quasi un affare di famiglia. Dovrebbe dunque armarsi di santa pazienza per spiegare ai cittadini, che già assediano i giornali con le loro proteste che cosa sta succedendo e cosa succederà sulle strade...



PRESIDENTE

Scusi, collega Cotto, abbia pazienza!



COTTO Mariangela

Ho finito!



PRESIDENTE

Deve esplicitare in cosa consiste il fatto personale.



COTTO Mariangela

L'ho letto!



PRESIDENTE

Lei richiama un articolo di giornale che non rileva alcunché sul fatto personale.



COTTO Mariangela

No, lo rileva, un attimino, ci arrivo.
Proseguo la lettura dell'articolo: "Sappiamo che è entrato in vigore il nuovo orario ferroviario: un'espressione asettica di per s tranquillizzante, che autorizza semmai un pizzico di ironia".
appena entrato in vigore il nuovo orario ferroviario concordato con la Regione. Quindi, chi deve assumere delle responsabilità se le deve assumere, collega Travaglini. È troppo facile dire, di fronte alla gente che ha a che fare con i treni soppressi, che è colpa del Governo. Dovremmo vergognarci!



PRESIDENTE

La collega Cotto ha avuto modo di esplicare le proprie posizioni, per il collega Travaglini ha fatto una considerazione critica sul merito politico, che non mi pare lesiva del prestigio e del valore della collega assolutamente aliena da ogni intento polemico.
La parola al Consigliere Bizjak.



BIZJAK Alessandro

Intervengo semplicemente per dire che noi non riteniamo che quest'ordine del giorno vada discusso in questo contesto, quindi per dire che la maggioranza esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 5. I Consiglieri Giovine e Lupi chiedono che venga invertito il punto dell'o.d.g. avente per titolo "Riassunzione provvedimenti (ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento interno: adempimenti", spostandolo al posto del punto avente per titolo Proposta di legge n. 65: "Istituzione del Centro di documentazione nell'area della Benedicta nel Parco delle Capanne di Marcarolo"



PRESIDENTE

stata presentata la quinta richiesta di inversione di punti all'o.d.g..
Si chiede l'inversione del titolo: "Riassunzioni", spostandolo al posto del punto avente per titolo: "Proposta di legge n. 65".
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, poiché - per carità, probabilmente, sicuramente penso male - credo che le modalità di votazione siano un po' oscure in questa fase da parte dell'intera maggioranza, chiedo, d'ora in poi l'appello nominale per tutte le sedute e per tutte le votazioni.
La proposta di legge n. 65, "Istituzione del Centro di documentazione nell'area della 'Benedicta' nel Parco delle Capanne di Marcarolo" è stata già affrontata nei precedente Consigli. Sostanzialmente, va a istituire un centro di documentazione che è afferente e importante, perché prende i passi da un periodo storico estremamente fondamentale del nostro attuale patto sociale, che è quello della Resistenza. Intorno al Monte Tobbio nell'inverno 1943-1944 cominciarono a rifugiarsi i primi nuclei di giovani partigiani e renitenti alla leva, che rifiutavano di continuare la guerra e iniziavano il loro percorso di opposizione al fascismo. I partigiani collocavano il loro comando alla Benedicta e nella primavera del 1944 la loro presenza era già così diffusa da rappresentare un pericolo potenziale per tedeschi e fascisti, i quali decisero di organizzare un rastrellamento.
Il 7 aprile 1944, ingenti forze nazifasciste circondarono la Benedicta e colpirono duramente i giovani, distruggendo il cascinale.
Nel dopoguerra, i ruderi della Benedicta vennero lasciati in un grave stato di abbandono, che provocò un progressivo degrado ambientale e una quasi completa cancellazione dei segni della violenza fascista. Nel luogo dove si compì l'eccidio, per iniziativa dei vari Enti locali guidati dalla Provincia di Alessandria, negli anni Sessanta venne innalzata una zona monumentale per ricordare il tragico episodio.
In questo quadro generale, la creazione di un centro di documentazione rappresenta un indispensabile strumento per la corretta fruizione didattica del sito da parte delle rappresentanze scolastiche che vi si recano in visita e un valido supporto, sia logistico sia culturale, e di informazione per tutti i visitatori che in ogni anno raggiungono questo territorio.
Bisogna segnalare che da qualche anno si è costituito un Comitato promotore per la valorizzazione del sito e la creazione del centro di documentazione. Al Comitato, guidato dalla Provincia di Alessandria partecipano numerosi Enti locali, le associazioni partigiane e istituzioni culturali. Grazie all'attività del Comitato è stato possibile consolidare i ruderi del cascinale, fermando il progressivo degrado di ciò che resta di un'emergenza architettonica che è insieme testimonianza civile e segno della storia secolare del territorio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti, in senso contrario.



ROBOTTI Luca

Siamo orgogliosamente contrari all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Collega Giovine, le chiedo scusa, non avevo risposto sulla sua richiesta perché lo avevo già fatto due volte in precedenti Consigli: ai sensi dell'articolo 51, comma 3 del Regolamento, sulle richieste di inversione di punti all'o.d.g. si vota per alzata di ma no, cioè non viene prevista la possibilità di voto per appello nominale.
L'unica volta che lo abbiamo fatto, come sapete, è avvenuto per errore tant'è che, poi, mi sono scusato.
La seduta antimeridiana si conclude qui. Il Consiglio riprende, come da convocazione, alle ore 14.
Prego i colleghi Consiglieri la massima puntualità, in quanto abbiamo parecchie richieste di inversione e di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.05)



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