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Dettaglio seduta n.473 del 16/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 15.06 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(Alle ore 15.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(La seduta ha inizio alle ore 16.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boeti, Bossuto, Bresso Caracciolo Clement, Comella, Gariglio, Laus, Lepri, Pizzale, Rabino, Robotti Rostagno, Spinosa, Turigliatto e Valloggia.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Colleghi, comunico la presentazione di n. 40 richieste d'inversione dell'o.d.g. (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento) e n. 40 richieste d'inserimento di nuovi punti (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento).
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 12.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie Presidente.
Chiedo se è possibile avere il plico delle inversioni all'o.d.g.
La prima richiesta d'inversione punti all'o.d.g. di questa seduta pomeridiana tende ad ottenere una modifica dello stesso o.d.g. In particolare, è proposto all'Aula di prendere in considerazione la possibilità di invertire il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 7 con il punto all'o.d.g.
originariamente contraddistinto con il n. 12.
Anche questa proposta d'inversione punti all'o.d.g. è finalizzata ad una più razionale organizzazione dei nostri lavori. In particolare, tale spostamento permetterebbe al Consiglio di poter trattare la proposta di legge contraddistinta dal n. 12, che è una di quelle proposte di legge regionale che sono state collocate nell'o.d.g. utilizzando lo strumento regolamentare, in particolare l'articolo 34 del nostro Regolamento interno che permette di richiamare in Aula determinate proposte di legge.
Al punto 12) all'o.d.g. corrisponde la proposta di legge regionale n.
159, presentata addirittura il 19 ottobre 2005. Anche se è molto lontana la data di presentazione di questa proposta di legge, è assolutamente attuale il suo contenuto e il riferimento in termini di possibilità operative, che si riferisce all'utilizzo di materiali e attrezzature sanitarie nei Paesi in via di sviluppo. Quindi, è una proposta che coniuga due esigenze fondamentali della complessa situazione mondiale. Da una parte genericamente, offre aiuti ai Paesi in via di sviluppo, specificando per che sono finalizzati all'utilizzo di materiali e attrezzature sanitarie perciò ancora più significativi, perché influenzano situazioni di difficoltà inerenti all'efficienza del sistema sanitario dei Paesi in via di sviluppo, pertanto per il loro contenuto sono ancor più meritevoli d'attenzione.
Le finalità di questa proposta di legge sono contenute nell'articolo 1 dello stesso provvedimento, in cui si afferma che la Regione, fatte salve naturalmente l'autonomia gestionale e le procedure di contabilità generale delle aziende del servizio sanitario regionale e delle aziende ospedaliere sottolinea l'importanza di coordinare e promuovere l'utilizzo verso i Paesi in via di sviluppo, a fini umanitari, sia del patrimonio mobiliare dismesso sia del materiale sanitario.
Vista l'importanza del contenuto di questa legge chiediamo all'Aula di votare questa inversione, in modo da poter collocare la discussione di questa proposta di legge in una posizione più alta nell'o.d.g.
Grazie, Presidente.



SPINOSA MARIACRISTINA



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Intervengo per esprimere voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con questa nuova proposta d'inversione punti all'o.d.g. i Consiglieri regionali sottoscrittori richiedono di spostare il punto 7 in una nuova posizione, in modo che il n. 7 diventi il n. 8, il n. 8 diventi il n. 9, il n. 9 diventi il n. 10 e così via.
Naturalmente, questa modalità di nuova strutturazione dell'o.d.g. è finalizzata a posizionare in una collocazione più idonea una proposta di legge da noi ritenuta particolarmente significativa. Trattasi, in realtà della proposta di legge regionale n. 584, presentata il 21 novembre 2008 recante come titolo "Strumento di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Microcredito come strumento per lo sviluppo sociale". Costituisce una sorta di "cavallo di battaglia" del Presidente Scanderebech, che ovviamente, ne è il primo firmatario. Più volte, nei suoi interventi, ha avuto modo di sottolineare l'estrema significatività dei contenuti di detta proposta di legge.
Lo scorso anno, proprio in occasione dell'ampio dibattito cui abbiamo assistito in Aula in tema di bilancio della Regione Piemonte, il Presidente Scanderebech ebbe modo di sottolineare l'importanza di alcuni suoi progetti di legge che avrebbero dovuto costituire uno strumento fondamentale nel tentativo di arginare la difficile situazione economica che si andava delineando in quel periodo. È uno strumento di lotta alla povertà, di lotta all'esclusione sociale, con l'utilizzo del microcredito come stimolazione artificiale per la difficile situazione economica. Sappiamo tutti come le difficoltà dei piccoli imprenditori, così come delle piccole realtà familiari, a poter utilizzare gli strumenti di credito limitato, abbia costituito negli ultimi tempi una specie di "freno" per la ripresa delle attività economiche.
Questa vuole essere, dunque, un'attenzione specifica nei confronti di una fascia di possibilità di finanziamento che spesso non è presa in considerazione dal sistema bancario tradizionale. Potrebbe rappresentare in qualche modo, un motore di sviluppo per la ripresa della nostra economia.
Detto questo, non possiamo che ricordare che proprio all'articolo 1 della suddetta proposta di legge è testualmente affermato che la Regione Piemonte, proprio con gli strumenti che sono definiti nel prosieguo dell'articolato, e in conformità ai principi statutari e alla programmazione regionale, interviene con finanziamenti per la realizzazione di quegli strumenti di microcredito per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale.
Per tutti questi motivi che ho espresso, noi chiediamo all'Aula di votare positivamente nei confronti di questa richiesta d'inversione punti all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Siamo contrari alla richiesta d'inversione punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 2.
Il Consiglio approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Procediamo, con quest'intervento, alla presentazione di una nuova proposta d'inversione punti all'o.d.g., con la quale intendiamo sollecitare una particolare attenzione nei confronti di una proposta di legge regionale presentata dal Presidente Scanderebech in data 2 novembre 2008 e recante come titolo "Lotta al caro prezzi con crescita dei consumi. Il paniere 'In Piemonte si compra bene'". Anch'essa, tradizionale cavallo di battaglia degli interventi del Presidente Scanderebech, fu presentata assieme ad altri progetti di legge proprio all'epoca della discussione in Aula del bilancio di previsione 2009, per cercare di far fronte a quella che appariva (e continua ad apparire) come una delle più gravi crisi che ha attanagliato negli ultimi anni il sistema economico complessivo della nostra Regione, e intendeva proporsi come fattore di stimolo per una ripresa economica.
In particolare, la proposta del Presidente Scanderebech andava nella direzione di sollecitare un più marcato intervento nella lotta al caro prezzi e un'attenzione in generale ai consumi. In qualche modo, il titolo stesso "In Piemonte si compra bene" sottolineava l'importanza di un'attenzione specifica del Consiglio regionale del Piemonte nell'opera di promozione dei prodotti tipici della nostra Regione, in un'ottica di salvaguardia dei prezzi e, contemporaneamente, di salvaguardia e mantenimento del livello di consumi. Sono obiettivi di tipo macroeconomico largamente condivisi. Probabilmente, non altrettanto condivise sono le metodologie d'intervento volte ad ottenere il mantenimento dei consumi e dei prezzi ad un livello accettabile.
L'articolo 1 della legge, di cui stiamo discutendo il possibile inserimento in una localizzazione più alta dell'o.d.g., esprime le proprie finalità già all'articolo 1, quando testualmente citando l'articolato si afferma che la Regione nel quadro delle iniziative volte al mantenimento del potere d'acquisto, in particolare, ovviamente, da parte delle fasce deboli della popolazione, attua una serie d'incentivi in favore del commercio al minuto dei generi alimentari, soprattutto di un certo tipo di generi alimentari che fanno parte di un paniere definito in base ad una serie di consumi prevalenti nelle fasce di reddito basse e medio-basse.
Questo è sicuramente il riferimento da noi ritenuto importante e quindi, di conseguenza, anche la discussione della legge che se ne occupa è degna di un'attenzione collocata ad un livello superiore al nostro o.d.g.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Noi riteniamo importante un altro provvedimento, che è noto a tutta l'Aula. Sullo specifico di questa inversione siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Passiamo con questo nuovo intervento ad una diversa proposta d'inversione di punti all''o.d.g. Siamo infatti giunti alla proposta contraddistinta dal n. progressivo 4, con la quale un gruppo di Consiglieri richiede all'Aula di valutare se sia il caso di invertire il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 sostituendolo con il punto dell'o.d.g. originariamente contraddistinto dal n. 9.
Anche detta proposta d'inversione si pone come obiettivo quello di posizionare un'importante proposta di legge regionale in una collocazione più consona all'interno dell'o.d.g., in particolare il punto 9 attuale costituito da una proposta di legge (n. 82) presentata il 21 novembre 2008 dal Presidente Scanderebech e avente come propria titolazione "Reddito di cittadinanza e contrasto della povertà. Fondo regionale di solidarietà sociale".
Mi sembra chiaro il filo conduttore che accomuna questa serie di progetti di legge, che sono stati presentati dal collega Scanderebech uniti tutti dalla volontà di confrontarsi con quella che era allora (forse lo è ancora) una situazione difficile dell'economia della nostra Regione con l'ipotesi di fronteggiare questa crisi, proponendo una serie di strumenti operativi volti a contrastare una situazione di particolare difficoltà, soprattutto per quanto riguarda i ceti a reddito basso o medio basso.
Ho parlato negli interventi precedenti dei problemi connessi alla difficoltà dell'ottenimento del microcredito per quanto riguarda un altro progetto di legge. Ho esposto le linee fondamentali della proposta di legge che faceva riferimento a livello contenutistico alla lotta al caro-prezzi e al sostegno della crescita dei consumi, quella intitolata: "In Piemonte si compra bene". Quest'ultima proposta di legge completa la grande trilogia delle leggi del Consigliere Scanderebech, occupandosi del reddito di cittadinanza e contrasto della povertà e istituendo una sorta di Fondo regionale di solidarietà sociale.
Tra l'altro, un tipo di percorso che è stato intrapreso già da altre amministrazioni regionali e che, quindi, si inserisce in una traccia legislativa significativa che è stata già percorsa da altre regioni. I principi fondamentali della legge vengono enucleati subito, in prima battuta, all'articolo n. 1 della legge stessa, quando testualmente viene affermato che la Regione Piemonte opera attivamente affinché ogni persona nel suo territorio superi la condizione di povertà e possa perciò disporre di un reddito di cittadinanza in termini sufficienti a garantire la dignità della vita.
Questo sottolineare la garanzia della dignità della vita mi sembra la finalità principale della legge e proprio per queste ragioni noi invitiamo l'Aula a votare positivamente nei confronti di questa proposta d'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Con questa nuova e rinnovata proposta d'inversione si intende modificare l'o.d.g. previsto al momento della convocazione iniziale del Consiglio regionale per la giornata d'oggi.
La proposta è di invertire il punto all'o.d.g. originariamente contraddistinto con il n. 7, con il punto originariamente contraddistinto dal punto 8. Il punto 8) ha come oggetto una proposta di legge regionale classificata con il n. 383, presentata il 20 dicembre 2006, e il cui titolo recita "Disciplina dell'esercizio dei locali d'intrattenimento e svago per la tutela della vita dei giovani".
Tale proposta ha come primo firmatario il Consigliere Scanderebech ed è sottoscritta da una serie d'altri Consiglieri. Trattasi, quindi, di una proposta datata, in quanto ci riferiamo ad un'epoca temporale che fa riferimento ad un periodo lontano - circa tre anni fa - che però è ancora carica di motivi, di riferimenti alla situazione odierna.
Il problema (riferito alla disciplina dell'esercizio dei locali d'intrattenimento e svago per la tutela della vita dei giovani) viene visto in un'ottica particolarmente significativa. In pratica, ci si pone l'interrogativo se, incidendo sulle modalità e sulla definizione degli orari di determinati locali, sia possibile limitare il danno derivante dagli incidenti stradali direttamente connessi con la frequentazione di locali notturni.
un'ottica che può essere valutata come discutibile, ma il numero di giovani coinvolti in incidenti stradali che, in modo diretto o indiretto possano essere messi in correlazione con la frequentazione di locali notturni è sicuramente un dato agghiacciante nella sua espressione numerica.
Partendo da questa considerazione, cioè dal porsi l'interrogativo se sia possibile intervenire per regolamentare la gestione dei locali notturni in modo da limitare quelle che vengono definite genericamente "le stragi del sabato sera", la proposta di legge esprime alcune finalità, che vengono espresse chiaramente già dall'articolo 1, dove si afferma testualmente che "La Regione Piemonte, in seguito al devastante incremento delle stragi del sabato sera, prevede con la presente legge un piano d'intervento concreto al fine di ridurre drasticamente il numero di decessi sulla strada, per lo più, giovani fra i 18 e i 25 anni.".
Data l'importanza e l'attualità del problema, nonostante la proposta di legge sia stata depositata oltre tre anni fa, riteniamo che a tale provvedimento competa un posto all'o.d.g. più idoneo. Chiediamo, pertanto che venga messo in votazione.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Poiché l'unico locale notturno che frequentiamo ultimamente è questo Consiglio e, volendo chiaramente discutere dell'o.d.g. odierno, siamo contrari all'inversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 16.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Con la proposta d'inversione dell'o.d.g. contraddistinta dal numero progressivo 6, una serie di Consiglieri intende sostanzialmente provocare una variazione dell'ordine dei punti in discussione nell'attuale seduta del Consiglio regionale. In particolare, si chiede la possibilità di spostare il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 6 con un altro punto dell'odierno o.d.g. contraddistinto con il n. 16.
Il punto all'o.d.g. n. 16 è di grande attualità, perché riguarda la proposta di legge regionale n. 608, presentata in tempi recentissimi - 17 marzo 2009 - e avente come oggetto "Norme per le elezioni del Consiglio del Presidente della Giunta regionale". E' un argomento d'estrema attualità visto che in questi giorni il tema di cui più si è trattato è stato proprio quello relativo alle possibili modifiche della nostra legge elettorale e regionale.
Proprio per ottenere quest'inversione, penso sia importante spiegare le caratteristiche della proposta di legge regionale n. 608, che ha come primo firmatario il collega Luca Pedrale.
La legge, complessivamente, consta di 26 articoli. Già all'articolo 1 vengono definiti alcuni criteri fondamentali, cioè che "il Consiglio regionale e il Presidente della Giunta regionale sono eletti a suffragio universale diretto, con voto personale eguale, libero e segreto, attribuito a liste provinciali concorrenti e a coalizioni regionali concorrenti formate da uno o più Gruppi di liste provinciali". Ovviamente ognuna è collegata con un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale.
Quindi, per questa prima fase della proposta sostanzialmente viene ripetuto lo schema dell'attuale legge elettorale regionale. Ma vediamo il seguito della proposta.
Al comma 2: "Il Presidente della Giunta regionale viene eletto contestualmente al Consiglio regionale". Anche questo non costituisce una novità.
Al comma 3: "I Consiglieri regionali rappresentano l'intera Regione senza vincolo di mandato". Direi che questo comma impone una riflessione importante; molto spesso abbiamo una troppo marcata appartenenza dei Consiglieri regionali alla propria provincia d'elezione. Se questo è normale in termini di rapporto elettorale e d'interesse diretto, sarebbe bene che ogni Consigliere regionale avesse sempre a mente la considerazione che proprio la legge stessa sottolinea che i Consiglieri regionali rappresentano l'intera Regione e non la Provincia in cui sono stati eletti.
Il comma 4 specifica che: "salvo quanto disposto dalla presente legge per l'elezione dei Consigli regionali si osservano in quanto applicabili le disposizioni del testo unico delle leggi per la composizione dell'elezione degli organi delle Amministrazioni comunali approvato con D.P.R. e s.m.".
Quindi, sostanzialmente questo primo articolo ricalca la normativa prevista dalla legge regionale nazionale. Vedremo in seguito quali sono i punti di diversificazione dalla legge elettorale nazionale. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 15.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con questa proposta d'inversione che proponiamo alla valutazione dell'Aula, intendiamo procedere alla possibile inversione del punto originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto con il n. 15.
Queste inversioni, come ho già detto nei precedenti interventi, sono finalizzate a collocare in una posizione più adeguata una serie di proposte di legge che, tramite lo strumento regolamentare, in particolare l'articolo 34 del Regolamento del Consiglio regionale, sono state richiamate in Aula.
Parlavamo prima di un'importante proposta di legge regionale, la n.
608, avente come primo firmatario il collega Pedrale, della quale erano stati enunciati i principi ispiratori della proposta di legge collocati nell'articolo 1.
L'articolo 2 della medesima legge torna a specificare alcuni elementi relativi all'elettorato attivo e all'elettorato passivo. Specifica infatti al comma 1 che: "Sono elettori i cittadini iscritti nelle liste elettorali di uno dei Comuni della Regione" e non poteva essere diversamente "compilate a termine delle disposizioni contenute nel testo unico delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo".
Nel comma 2 invece viene specificato che "Sono eleggibili a Consigliere regionale e Presidente della Giunta i cittadini iscritti nelle liste elettorali in uno dei Comuni della Repubblica che abbiano compiuto il 18 anno d'età entro il primo giorno delle elezioni".
La fissazione del limite dei 18 anni d'età entro il primo giorno d'elezioni apre già un primo momento di dibattito rispetto alle possibili innovazioni della legge elettorale.
Sapete che da più parti, soprattutto in alcuni Paesi appartenenti al novero dei Paesi più sviluppati, è cominciata ad emergere una discussione relativa al possibile abbassamento all'età minima per esprimere il voto.
Da questo punto di vista esprimiamo la volontà di prendere in considerazione un abbassamento a 16 anni del limite per esprimere il voto perché riteniamo che in un periodo storico in cui la partecipazione e l'interesse giovanile nei confronti della Repubblica e della vita pubblica sta scemando in modo particolarmente pericoloso, un'innovazione - e la Regione Piemonte potrebbe essere una regione pilota di un esperimento di questo genere - che porti la possibilità di apportare la modifica del limite d'età, portandolo a 16 anni, crediamo che potrebbe costituire un momento interessante di dibattito ed anche uno stimolo, dal punto di vista dell'interpretazione sociologica, molto utile verso il tentativo d'inversione di tendenza rispetto all'attenzione dei giovani nei confronti della politica.
Riteniamo quindi che uno degli elementi di possibile interesse nel dibattito sulla modifica della legge elettorale possa essere proprio l'abbassamento del limite inferiore a 16 anni, che darebbe alla nostra Regione la possibilità di collocarsi in maniera innovativa anche nel campo elettorale, e potrebbe costituire un esperimento su ampia scala numerica della possibilità di coinvolgere maggiormente i giovani nel dibattito politico. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente. Esprimo contrarietà.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 14.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. caratterizzata dal numero progressivo 8 ha la finalità di perturbare l'o.d.g. della seduta del Consiglio regionale con un inatteso spostamento, quello del punto all'o.d.g. contraddistinto con il n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 14.
L'insieme di queste proposte d'inversione, com'è stato più volte sottolineato, ha l'obiettivo di mettere in luce l'importanza d'alcune proposte di leggi regionali presentate durante questa legislatura, che dopo essere giaciuto in maniera inutile per alcuni anni in Commissione sono tornate all'attenzione del Consiglio regionale grazie all'utilizzo della prassi del richiamo in aula.
Negli ultimi interventi ho cominciato ad illustrare la proposta di legge regionale n. 608, presentata quale primo firmatario dal Consigliere Pedrale. Precedentemente ho parlato della questione dell'elettorato attivo e passivo, sottolineando la nostra posizione in merito a questo tema e della nostra volontà di abbassare il limite d'accesso al voto ai sedicenni quale strumento volto a limitare la decrescente attenzione del mondo giovanile nei confronti della vita politica del nostro paese e dell'attività degli enti locali.
L'articolo 4 della stessa legge si occupa della composizione del Consiglio regionale ribadendo la situazione attuale, cioè affermando che il Consiglio regionale è composto da 60 Consiglieri, cui si aggiunge il seggio previsto per il Presidente della Giunta regionale. I 60 seggi di Consigliere sono attribuiti, come avviene da sempre in Regione, nelle circoscrizioni provinciali, mentre il seggio del Presidente è attribuito secondo le modalità indicate in un articolo specifico, quindi spetta al candidato Presidente che abbia riportato la più alta cifra elettorale nella gara maggioritaria. Sostanzialmente, anche l'articolo 4 tende a ripetere le situazioni legislative attualmente in vigore per la Regione Piemonte.
L'articolo 5 della medesima legge determina la durata in carica del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale, che è fissata in 5 anni da legge della Repubblica, sottolineando che i Consiglieri e il Presidente della Giunta regionale entrano in carica all'atto della proclamazione.
Proseguendo nell'articolato di questa legge, l'articolo 6 definisce le Circoscrizioni elettorali: al comma 1 afferma che il territorio regionale è ripartito in Circoscrizioni elettorali corrispondenti alle province secondo tradizione, d'Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Torino. Anche la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni rimane sostanzialmente quella tradizionale della precedente legge elettorale, assegnando i seggi in proporzione alla popolazione d'ogni circoscrizione sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
Per tutte queste ragioni, chiediamo di votare positivamente in ordine alla richiesta d'inversione punti all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Presidente, siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 13.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Siamo giunti alla proposta d'inversione contraddistinta dal numero progressivo 9, con la quale si intende proporre un'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 13.
Ho già avuto modo di dire che l'insieme di queste proposte d'inversione tende a collocare in posizione più idonea, per una più attenta valutazione alcune proposte di legge regionale che, dopo varie vicissitudini, sono state richiamate in aula grazie allo strumento regolamentare di cui all'articolo 34.
Negli ultimi interventi ho sottolineato gli aspetti fondamentali della proposta di legge regionale n. 608, avente quale primo firmatario il Consigliere Pedrale.
Il Titolo II di questa proposta di legge si occupa del procedimento elettorale.
All'articolo 7, infatti, viene specificato in maniera dettagliata l'iter riguardante l'indizione delle elezioni. Il comma 1 precisa che le elezioni del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale sono indette con decreto del Presidente della Giunta in carica ed hanno luogo nel periodo che intercorre tra la seconda domenica precedente fino alla sesta domenica successiva alla scadenza del Consiglio. In ogni caso il comma 2 prevede che il decreto stesso di indizione delle elezioni venga pubblicato almeno 60 giorni prima il giorno delle elezioni.
Lo stesso decreto di indizione delle elezioni indica il numero dei seggi attribuiti a ciascuna circoscrizione provinciale, com'è tradizione delle leggi elettorali regionali. La ripartizione dei seggi tra le varie circoscrizioni provinciali avviene, ovviamente, sulla base dell'entità della popolazione di ciascuna Provincia, con ripartizione dei seggi rimanenti sulla base dei più alti quozienti. Il decreto è comunicato immediatamente ai Sindaci di tutti i Comuni della Province, i quali ovviamente, ne danno notizia agli elettori con specifico manifesto che verrà affisso in ciascun Comune almeno 45 giorni prima della data stabilita per le elezioni; viene altresì comunicato ai Presidenti dei Tribunali, ai Presidenti della Corte d'Appello e, chiaramente, ai Presidenti delle Commissioni elettorali circondariali della Regione. L'articolo 8 fa riferimento al ruolo dell'ufficio centrale circoscrizionale regionale: non sono previste, da questo punto di vista, significative variazioni rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale per l'elezione dei Consigli regionali, quindi non mi soffermerei più di tanto sul contenuto di questo articolo.
Complessivamente, vista l'importanza del dibattito sulla legge elettorale, chiedo che questa richiesta d'inversione punti all'o.d.g.
ottenga il voto positivo dell'Aula. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario la Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Esprimiamo il parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 9.
Il Consiglio approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 12.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con questa proposta d'inversione punti all'o.d.g. rubricata n. 10 si chiede l'inversione del punto originariamente contraddistinto n. 6) con il punto originariamente contraddistinto col n. 12).
Più volte ho avuto modo di tediare l'Aula sostenendo che queste richieste d'inversione hanno semplicemente la volontà di collocare in una disposizione più razionale i punti previsti dal nostro o.d.g. Negli ultimi interventi mi sono dedicato all'esposizione di una di queste proposte di legge. Nella fattispecie, ho scelto quella elettorale perché mi sembra, in qualche modo, quella più attuale e più legata al dibattito che in questi giorni percorre la nostra Aula consiliare.
Eravamo rimasti all'articolo 9, che si occupa delle liste provinciali dei gruppi di liste e delle coalizioni, argomento particolarmente interessante.
Il comma 1 prevede che in ogni circoscrizione elettorale siano presentate liste provinciali concorrenti di candidati alla carica di Consigliere regionale. Questa, ovviamente, non è una novità, ma la tradizione della gara regionale.
Ciascuna lista è contrassegnata da un proprio simbolo ed è collegata ad un candidato Presidente della Giunta regionale; anche in questo caso, la situazione rimane inalterata rispetto al passato. Inoltre, è definito "gruppo di liste" l'insieme delle liste provinciali presentate in più circoscrizioni elettorali e contrassegnate dal medesimo simbolo. Trattasi di un comma del tutto scontato e analogo a quello della legge elettorale precedente. È definita, invece, "coalizione" il gruppo di liste o l'insieme di gruppi di liste collegate ad un medesimo candidato Presidente della Giunta regionale. Non sono ammesse coalizioni che non siano formate almeno da un gruppo di liste presentate col medesimo simbolo in almeno cinque circoscrizioni provinciali. Qui veniamo, forse, a quella che è la prima variazione sostanziale del progetto di legge n. 608, perché riscontriamo una piccola variazione rispetto al passato: attualmente il numero minimo di Province che si richiedono ad una presentazione collegata ad una candidatura alla Presidenza è di quattro liste provinciali. Questo progetto di legge porta il numero minimo a cinque circoscrizioni, quindi una Provincia in più di presentazione per arrivare al minimo di partecipazione alla competizione regionale maggioritaria.
Le liste provinciali sono formate da un numero di candidati non superiore al numero di candidati Consiglieri da eleggere - mi sembra abbastanza scontato - nella circoscrizione elettorale e non inferiore ad un terzo.
Il comma 6 precisa che in ogni lista provinciale - pena l'inammissibilità - nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi assegnati alla circoscrizione. In caso di quoziente frazionario, si procede all'arrotondamento all'unità più vicina.
Questa, in realtà, è la specifica che manca nell'altro progetto di legge parallelo, in cui si afferma questo limite di genere, però non si specifica il principio del limite numerico.
Per le ragioni che ho espresso, noi chiediamo per una più razionale organizzazione del nostro lavoro, il voto favorevole rispetto alla proposta d'inversione.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per esprimere il nostro voto contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La volontà espressa dalla richiesta d'inversione rubricata n. 11 è quella di ottenere l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto con il n. 11.
Mi pare chiaro che la volontà sia di poter arrivare ad una strutturazione dell'o.d.g. più confacente alle esigenze di mettere in luce quelle che sono le proposte di legge che assumono per noi un valore prioritario nell'ordine di discussione e, quindi, sottolineare pur all'interno di un giudizio generale di interesse verso tutte le proposte di legge regionale che compaiono sul nostro ordine del giorno, naturalmente sostenerne alcune in maniera più specifica, data la loro importanza, dato il loro contenuto, dato il loro collegamento con l'attualità odierna.
Ho parlato - e non potevo non farlo - della legge elettorale n. 608 quella che prevede l'elezione fissa del...



(Commenti in aula)



LUPI Maurizio

Qualcuno ha parlato nel dibattito della Giunta per il Regolamento della possibilità di inserire, per dirla chiara, una sorta di "diritto ereditario" al seggio regionale, ma francamente è stata posta come ipotesi in senso decisamente ironico.
Nel concreto e nella realtà dei fatti, tornando alle modifiche (alcune anche concettuali) che questa proposta di legge regionale cerca di apportare in campo elettorale, abbiamo l'articolo n. 10 che si occupa della presentazione delle liste dei candidati.
Le liste dei candidati, secondo la seguente proposta di legge, sono presentate da almeno 350 elettori nelle circoscrizioni fino a 250 mila abitanti e da almeno 500 nelle liste elettorali di comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 250 mila abitanti. Questi numeri corrispondono ad una variazione rispetto alla legge elettorale attualmente in vigore.
Come voi sapete la legge elettorale attuale prevede che nelle cosiddette circoscrizioni minori (che fanno riferimento alle province di Verbania, Vercelli, Biella, Asti, Novara e Alessandria) il numero di sottoscrizioni minimo sia di 1.000 elettori, mentre per la circoscrizione di Cuneo attualmente le firme richieste sono 1.750, infine, per la circoscrizione facente riferimento al capoluogo le firme siano 2.000.
Quindi la legge, complessivamente, propone una riduzione del numero delle circoscrizioni, perché con questa proposta di legge il numero minimo delle firme passerebbe a 350 nelle circoscrizioni minori e a 500, invece nelle circoscrizioni superiori ai 250 mila abitanti che, a memoria dovrebbero essere quelle di Novara, Alessandria, Cuneo e Torino.
Per queste ragioni, chiediamo all'Aula di approvare questa proposta d'inversione dell'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Collega Lupi, è con enorme soddisfazione e piacere che io dichiaro il nostro voto contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 12) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente, anche per la pazienza.
Con la proposta d'inversione rubricata n. 12 si propone un nuovo assestamento della struttura dell'o.d.g. dell'attuale seduta del Consiglio regionale e si chiede all'Aula di modificarne l'ordine, approvando l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6) con il punto originariamente contraddistinto dal n. 10. L'obiettivo complessivo che si propongono queste inversioni all'o.d.g. è di poter organizzare in maniera più razionale l'organizzazione dei nostri lavori, dando la possibilità alle singole proposte di legge aventi caratteristiche di maggiore interesse - di essere collocate nella posizione più idonea possibile. In particolare, modo abbiamo sottolineato l'importanza di alcune di queste proposte di legge.
Negli ultimi interventi, mi sono soffermato sulla proposta di legge n.
608, presentata dal collega Luca Pedrale, che ha per oggetto uno degli argomenti di maggior interesse della realtà politica regionale attuale, e cioè il discorso della modifica della legge elettorale.
Eravamo arrivati a esporre i contenuti dell'articolo 10, il cui comma 3 afferma testualmente "La firma degli elettori è fatta su modulo recante il contrassegno di lista, l'indicazione del candidato Presidente al quale la lista è collegata, il nome e cognome, il luogo e la data di nascita dei candidati, nonché il nome, cognome, luogo e data di nascita del sottoscrittore e deve essere autenticata da uno dei soggetti di cui all'articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53. come sostituito dall'articolo 1 della legge 28 aprile 1998, n. 130, e successivamente modificato dall'articolo 4 della legge 30 aprile 199, n. 120...". La variazione, in questo caso, è che "Sono valide le firme che risultino autenticate, a partire dalla data del decreto di indizione delle elezioni.".
Questo è un particolare non di poco conto, perché va a limitare fortemente la possibilità di raccolta delle firme. Voi sapete che attualmente, per tutte le competizioni elettorali, il termine di inizio per la raccolta delle sottoscrizioni è fissato a ben sei mesi prima della presentazione delle liste. Spostare questo termine da sei mesi prima della presentazione delle liste a - addirittura - soltanto sessanta giorni (perché il decreto di indizione delle elezioni è all'incirca fissato ad una distanza temporale di 60 giorni), significa limitare fortemente la possibilità di raccolta firme, perché - lo ribadisco - il periodo di raccolta viene limitato dai precedenti sei mesi ad appena due mesi. Quindi è una limitazione democratica, su cui intendiamo soffermarci, ed è sicuramente uno dei punti che valutiamo in maniera negativa rispetto al complesso dell'articolato.
Proseguendo, nel comma 4, si dice che "... nei 20 giorni precedenti il termine di presentazione delle liste, tutti i Comuni devono assicurare agli elettori la possibilità di sottoscrivere celermente le liste dei candidati...". Questo, invece, è un aspetto positivo e sottolinea il giusto obbligo di disponibilità da parte delle Amministrazioni locali ad offrire il supporto di autentica delle firme che i singoli cittadini sottoscrittori intendono effettuare per le loro liste di riferimento.
Per tutte queste ragioni, chiediamo all'Aula di esprimere un voto positivo nei confronti di questa proposta d'inversione.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Siamo contrari.
Ricordo soltanto al collega Lupi che ha sbagliato il riferimento all'inversione, perché la proposta n. 10 si riferisce alla "Lotta al caro prezzi con crescita dei consumi". Grazie.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Mi scuso con l'Aula e con i colleghi per avere confuso il punto all'o.d.g. Probabilmente, è la confusione dovuta alla stanchezza accumulata che mi induce a questi gravissimi errori o, forse, era semplicemente la volontà di utilizzare questi periodi di intervallo per leggere la proposta di legge elettorale che, secondo me, poteva risultare più interessante anche come stimolo al dibattito generale.
Utilizzare questi tempi morti può essere utile. Io, per esempio, non avevo ancora avuto occasione di leggere con attenzione la proposta di legge regionale n. 608; in questo modo, ho impiegato utilmente il tempo preparandomi sul contenuto della stessa. Naturalmente, nei prossimi interventi farò molta attenzione a riferirmi ai corretti punti dell'o.d.g.
La proposta d'inversione n. 13 ha come oggetto l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto con il n. 9. Quest'ultimo riguarda una proposta di legge regionale particolarmente interessante classificata con il numero progressivo 582, che è stata presentata il 21 novembre 2008.
Questa proposta di legge fa parte del gruppo presentato dal Consigliere Scanderebech, in occasione del dibattito avvenuto in Aula consiliare relativo all'approvazione del bilancio preventivo 2009 della Regione Piemonte.
Con queste proposte di legge, il Consigliere Scanderebech intese sottolineare la necessità che la Regione intervenisse con adeguati provvedimenti legislativi, al fine di affrontare la crisi economica allora incombente (che si protrae ancora oggi) ed approvare, proprio attraverso quegli strumenti legislativi, una serie di interventi che potessero contenere e arrestare la complessiva decadenza delle capacità produttive della nostra Regione.
Nello stesso tempo, il gruppo di proposte di leggi presentato sul finire del 2008 andava a risolvere quelle situazioni di difficoltà che la crisi economica, già allora, faceva intravedere come particolarmente gravi.
Pertanto, si proponeva di riconoscere il diritto di tutti i cittadini piemontesi al cosiddetto "reddito di cittadinanza", in modo da ottenere un reale contrasto alle situazioni di povertà, e l'istituzione di un fondo regionale di solidarietà sociale.
Il primo articolo di questa proposta di legge, l'articolo 1, esprime i principi fondamentali della legge e testualmente afferma che "La Regione Piemonte opera attivamente affinché ogni persona nel suo territorio superi la condizione di povertà e possa perciò disporre di un reddito di cittadinanza in termini sufficienti a garantire la dignità della vita.
Per queste ragioni, chiediamo all'Aula di votare favorevolmente su questa proposta d'inversione. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Cavallaro.



CAVALLARO Sergio

Grazie, Presidente.
Contrarietà è un elemento imprescindibile.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 14) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Questa nuova proposta ha come specifico obiettivo quello di ottenere una variazione dell'attuale o.d.g.
Questo obiettivo viene perseguito, proponendo l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 8.
Il punto all'o.d.g. caratterizzato dal n. 8 è la proposta di legge regionale n. 383 presentata il 20 dicembre 2006 ed avente come primo firmatario il Consigliere Scanderebech.
L'argomento è la disciplina dell'esercizio dei locali di intrattenimento e svago per la tutela della vita dei giovani. È un argomento ampiamente dibattuto a livello di opinione pubblica, argomento su cui sono stati espressi pareri notevolmente diversificati.
L'idea che sostanzialmente sta alla base di questo progetto di legge regionale è che la regolamentazione ed un governo più attento degli orari dei locali notturni possa portare, in maniera anche indiretta, ad una possibile diminuzione degli incidenti stradali collegati con la frequentazione da parte dei giovani dei locali notturni.
Trattasi di impostazione che ovviamente contiene degli elementi di verità, ma contiene anche ovviamente elementi molto discutibili.
Certo è che i dati così significativi sugli incidenti stradali e su quella che viene definita come la "strage del sabato sera" richiedono quanto meno da parte delle istituzioni, una valutazione sulla possibilità di intervenire con provvedimenti regolamentativi tendenti a limitare il danno provocato dagli incidenti stessi.
Sicuramente non è facile andare a determinare un programma di interventi, vuoi nel campo della limitazione degli orari, vuoi nel campo della limitazione della somministrazione degli alcolici realmente utile ed efficace per ottenere una significativa diminuzione degli incidenti stradali causati da questo problema.
In questo senso il progetto di legge regionale elenca gli obiettivi perseguiti dalla legge stessa.
Al primo punto c'è la modifica dell'orario, mentre al secondo punto che può essere sicuramente condiviso, quello della riduzione dell'inquinamento acustico e visivo, cioè le condizioni di microclima interni ai locali; probabilmente questa è sicuramente una finalità che pu essere largamente condivisa da tutti, perché implica un intervento a protezione della salute dei giovani ed altri fattori che esporrò nel prossimo intervento.
Per tutte queste ragioni chiedo all'Aula di prendere in considerazione la possibilità di votare favorevolmente nei confronti di questa proposta d'inversione dell'o.d.g. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Diciamo "no" a questa messa in scena!



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Cercherò di tenere un volume di voce più basso possibile per non ostacolare l'ascolto del pregevole pezzo musicale, quindi apprezzato anche da parte mia.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. classificata con il numero progressivo 15 pone all'Aula un interrogativo: se sia o meno il caso di invertire il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto all'o.d.g. contraddistinto dal n. 7.
Il punto 7) all'o.d.g. è costituito dalla proposta di legge regionale n. 362, presentata il 23 novembre 2006, avente ad oggetto: "Interventi a sostegno dell'evoluzione della famiglia e della maternità". La prima firma apposta al testo di questa legge appartiene al Consigliere Scanderebech ed è stata altresì sottoscritta dal collega Guida.
Partiamo dai principi ispiratori della legge. L'articolo 2 indica i principi ispiratori fondamentali di questo provvedimento, citando, al punto a), la tutela della vita in tutte le sue fasi, fin dal concepimento, con particolare attenzione alla gestante, al periodo prenatale e all'infanzia.
Un altro principio fondamentale sostenuto da questa legge è il riconoscimento non solo formale dell'alto valore della maternità, ma anche dell'alto valore della paternità. È una delle prime leggi che sostiene con forza entrambi questi valori, ponendoli sullo stesso piano, dando loro la medesima importanza.
Il punto c) richiama il tema della valorizzazione della famiglia intesa come società naturale, istituzione finalizzata al servizio della vita, all'istruzione e all'educazione dei figli, quale soggetto politico con una marcata responsabilità, quella di essere garante dei diritti inviolabili della persona, in particolare dei diritti dei minori, e capace di trasmettere una serie di valori, di solidarietà familiare e intergenerazionale, cioè una famiglia allargata a tutti quei rapporti con le generazioni precedenti e successive.
Un altro principio fondamentale è riportato al punto d), in cui si ribadisce il rispetto della sussidiarietà delle istituzioni pubbliche nei confronti della famiglia.
Quindi, sono principi ispiratori particolarmente significativi, in particolare quello che equipara il valore della maternità a quello della paternità.
Per tutte queste ragioni e per l'importanza intrinseca della legge, noi chiediamo all'Aula di votare favorevolmente relativamente a questa proposta d'inversione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Presidente, siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 16.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione all'o.d.g. contraddistinta con il numero progressivo 16, evidentemente, propone una modifica dell'attuale o.d.g.
regionale attraverso l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 5 con il punto originariamente contraddistinto con il n. 16, che contiene la proposta di legge n. 608 inerente la modifica della normativa elettorale, che è stata presentata dal collega Pedrale.
Nelle precedenti puntate eravamo arrivati ad analizzare il contenuto dell'articolo 10, con la seguente considerazione: questa legge proporrebbe che la raccolta delle sottoscrizioni degli elettori avvenisse esclusivamente a partire dall'indizione dei comizi elettorali; quindi all'incirca, la possibilità di raccogliere le firme si esaurirebbe solo nei 60 giorni immediatamente precedenti le elezioni.
A nostro giudizio, tale modalità determinerebbe un forte limite di partecipazione politica. Come voi sapete, tutte le normative elettorali, a qualsiasi livello, dalle elezioni condominiali fino a quelle europee prevedono che il periodo temporale in cui è possibile raccogliere le firme di sottoscrizione parta sei mesi prima rispetto al momento della stessa presentazione. Quindi, passare da sei a solo due mesi comporterebbe un limite gravemente lesivo della partecipazione popolare.
Al di là di questo, valutiamo positivamente la riduzione del numero assoluto delle firme. La legge prevede un limite di 350 per le circoscrizioni di 250 mila abitanti e di 500, sempre come numero minimo per le circoscrizioni che contano più di 250 mila abitanti.
Nel comma 5 di questo articolo si precisa testualmente che "nessun elettore può sottoscrivere più di una lista di candidati" (questa norma ovviamente, è sempre esistita); inoltre, si sottolinea che "lo stesso elettore può sottoscrivere una lista di candidati e una candidatura a Presidente della Giunta". È evidente che lo stesso elettore pu sottoscrivere contemporaneamente sia la lista regionale che la lista provinciale.
Rimane il limite di candidatura nelle varie circoscrizioni provinciali: è infatti consentito presentare la propria candidatura in un massimo di tre circoscrizioni. Naturalmente questa possibilità viene concessa purché il candidato si presenti nelle tre circoscrizioni sotto il medesimo simbolo.
L'Ufficio Centrale Circoscrizionale entro 12 ore dalla scadenza del termine invia le liste stesse all'ufficio centrale regionale che, nelle 12 ore successive, provvede ad eliminare le candidature eccedenti il limite.
Questa norma rimane inalterata rispetto all'attuale legge elettorale regionale.
Per tutti questi motivi, chiediamo ai colleghi di esprimersi in maniera positiva rispetto a questa proposta d'inversione punti all'o.d.g.. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Siamo contrari, perché il Presidente Lupi propone addirittura di anticipare la discussione sulla legge elettorale: noi vorremmo prima votare il Regolamento e poi discutere, eventualmente, di legge elettorale.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione. rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 17) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 15.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Non vorrei che il mio intervento fosse interpretato come invasivo nei confronti di quanto affermato dal Consigliere Ronzani. Ciò che mi pare inquietante nell'analisi letterale del suo intervento è che dopo aver sottolineato l'importanza e la necessità di iniziare la discussione dedicata al tema del Regolamento, egli abbia affermato "...per poi successivamente, eventualmente, passare alla discussione sulla legge elettorale". Questo termine perfettamente corretto è indicativo, a nostro avviso, di una scarsa volontà di procedere, dopo l'eventuale approvazione del Regolamento, alla modifica della legge elettorale. Questo "eventualmente" provoca in noi uno scarso ottimismo in merito alla possibilità di raggiungere degli accordi. Al di là di queste considerazioni di carattere puramente interpretativo su ciò che è stato affermato nell'intervento precedente, mi limito a richiedere all'Aula attenzione nei riguardi di una possibile riorganizzazione dei lavori del Consiglio regionale proponendo la semplice inversione del punto contraddistinto con il n. 5) con il punto contraddistinto con il n. 15) relativo alla proposta di legge regionale n. 607, presentata il 17 marzo 2009, che riguarda la riserva di una quota alle donne nelle liste di candidati alle elezioni regionali.
I primi sottoscrittori di questa proposta di legge regionale sono i Consiglieri Ugo Cavallera e Luca Pedrale. Tale provvedimento persegue l'obiettivo di garantire una quota alle donne a livello di espressioni di candidature nelle varie circoscrizioni provinciali. L'articolo 1 intitolato "Riserva di una quota alle donne nelle liste dei candidati alle elezioni regionali", prevede che almeno un terzo dei candidati nelle liste circoscrizionali provinciali e nella lista regionale collegata al candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale sia riservato alle donne.
Lo spirito della legge è sicuramente condivisibile, nel senso che promuove la partecipazione delle donne alla vita politica e garantisce uno spazio di candidatura. Vi potrebbe essere qualche riserva dal punto di vista dell'elaborazione matematica sul fatto che viene specificato, in qualche modo, che un terzo dei candidati nelle liste circoscrizionali provinciali viene garantito. Noi sappiamo che in alcune Province del Piemonte il numero di seggi attribuiti alle circoscrizioni è due, e questo provoca una difficoltà nel calcolare l'eventuale "terzo". Per queste ragioni, noi chiediamo all'Aula di votare positivamente nei confronti di questa proposta di legge regionale. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, la Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Siamo contrari alla richiesta d'inversione punti all'o.d.g. test illustrata.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 14.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. contraddistinta dal numero progressivo 18 intende razionalizzare la struttura dell'o.d.g. dell'odierna seduta del Consiglio regionale provocando un nuovo ordine dei punti determinato dall'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 14.
Si tratta, quindi, di un tentativo di dotare l'Aula, per questa seduta di una struttura dell'o.d.g. che possa sottolineare e porre in evidenza quelli che sono i disegni di legge più significativi presentati negli ultimi tempi da alcuni Consiglieri regionali e che sono stati richiamati in Aula grazie alla strumentazione regolamentare e, in particolare all'utilizzo dell'articolo n. 34 del nostro Regolamento interno.
Il punto all'o.d.g. n. 14 è il disegno di legge regionale n. 303, che è stato presentato il 20 giugno 2006. Il testo di questo disegno di legge fa riferimento, a livello di contenuto, alle norme di attuazione della parità di trattamento e del divieto di ogni forma di discriminazione nelle materie che siano di competenza regionale.
Quindi, anche questo è un campo estremamente importante, estremamente significativo che necessita di una precisa normazione.
L'articolo n. 1 di questa importante legge è dedicato ai principi e alle finalità che la legge intende perseguire.
A livello di espressione testuale, si afferma che la Regione Piemonte nell'ambito delle proprie competenze, opera per dare attuazione a quelli che sono i principi della dichiarazione universale dei diritti umani, opera per dare attuazione al divieto di discriminazione sancito anche dall'articolo n. 13 del Trattato dell'Unione europea, per dare attuazione contemporaneamente al riconoscimento dei diritti inviolabili della persona e al divieto di discriminazione (che sono - non lo dimentichiamo contenuti negli articoli n. 2 e 3 della nostra Costituzione) e per dare attuazione a quelli che sono i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali sia dell'Unione europea e sia dallo Statuto regionale.
Partendo da questi presupposti, partendo da questi principi e partendo da queste finalità che la legge si propone di perseguire, la Regione dà concreta attuazione ai principi e alla finalità citate all'articolo n. 1 della presente legge e cerca di farlo, naturalmente, in raccordo con le istituzioni di parità regionali. Non dimentichiamo che la nostra Regione ha già una serie di Commissioni di istituzione che si occupano specificatamente dei problemi legati alla parità e cerca di farlo promovendo la collaborazione di tutti gli Enti locali piemontesi sviluppando anche uno specifico dialogo con le parti sociali, uno specifico dialogo con tutto l'associazionismo che può essere interessato a queste problematiche.
Per tutte queste ragioni che ho elencato durante il mio intervento, noi chiediamo all'Aula uno sforzo per votare favorevolmente a questa proposta d'inversione di punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Nonostante la prevaricazione della Consigliera Pozzi, votiamo in senso contrario.



PRESIDENTE

Si parlava di questioni sulle "quote rosa" e mi sembrava giusto...
Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva Richiesta d'inversione rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 13.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Dedico la parte iniziale del mio intervento al doveroso saluto nei confronti del Consigliere Leardi, che allo scoccare delle ore 18.10 è giunto finalmente tra noi.



(Commenti in aula)



LUPI Maurizio

Fa sempre piacere avere la compagnia del collega Leardi al quale chiediamo, naturalmente, insieme agli altri colleghi di valutare in maniera positiva la possibilità di esprimere un voto positivo nei confronti della proposta d'inversione rubricata con il n. 19.
Detta proposta di modifica d'inversione di punto all'o.d.g.
prevedrebbe, in teoria, la possibilità di invertire il punto all'o.d.g.
della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 5 con il punto all'o.d.g. contraddistinto dal numero progressivo 13. Detto punto all'o.d.g. è costituito dalla proposta di legge regionale n. 300 presentata il 16 giugno 2007, e che ha come propria titolazione "Tutela e promozione della famiglia". La proposta di legge ha come primo firmatario la collega Angela Motta, cui seguono le firme di una serie di altri Consiglieri.
La proposta di legge n. 300 si compone di 20 articoli, Il primo l'articolo 1 - descrive le finalità e i principali ambiti di intervento del provvedimento. Al comma 2, innanzitutto, viene sottolineato il fatto che l'istituzione familiare deve essere estesa ai vincoli di parentela adozione, e affinità. Il comma 3 evidenzia un altro concetto fondamentale e recita che "La Regione promuove e tutela la famiglia e la considera risorsa primaria nell'ambito di un sistema organico di politiche sociali". Al comma 4, viene ribadito invece che "La Regione, nel perseguimento delle finalità di cui alla presente legge, promuove e valorizza i soggetti pubblici e privati, specie senza finalità di lucro".
Infine, il comma 5 - sempre dell'articolo 1 - recita testualmente "Le misure previste dagli articoli 9, 10, 11, 12, 14, 15, 16, 17 sono estese anche alle persone che vivono convivenze more uxorio dichiarate nello stato di famiglia". Quindi, il provvedimento legislativo si pone in maniera moderna rispetto ad una concezione limitata e classica della famiglia riconoscendo anche le situazioni di convivenza.
Per queste ragioni, chiediamo all'Aula di esprimersi in maniera favorevole rispetto a questa importante richiesta d'inversione di punti all'o.d.g..



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Bizjak.



BIZJAK Alessandro

Volevo solo dire che, dopo lunghe e attente riflessioni, abbiamo deciso di essere contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 20) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 12.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Siamo arrivati alla proposta d'inversione dell'o.d.g. n. 20, con cui ci riproponiamo di invertire il punto all'o.d.g. contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 12.
Detto punto prevede l'esame della proposta di legge regionale n. 159 presentata il 19 ottobre del 2005 (quindi ci riferiamo ad un periodo vicino all'inizio dell'attuale legislatura), e che ha come titolazione "Utilizzo di materiali e attrezzature sanitarie nei Paesi in via di sviluppo".
Il primo firmatario di detta proposta di legge regionale è il Consigliere Luca Robotti, cui segue la firma di una serie di Consiglieri appartenenti ad ambedue gli schieramenti (maggioranza e minoranza). Abbiamo già avuto modo, in altri passaggi, di sottolineare la duplice valenza di questo tipo di proposta di legge. Da una parte, la generica positività di interventi di solidarietà con i Paesi in via di sviluppo. Una generica positività che, in questo caso, viene rafforzata dal fatto che si tratta di determinazioni per ottenere ed inviare materiali e attrezzature sanitarie che, sicuramente, potrebbero determinare situazioni di maggiore efficienza in Paesi in via di sviluppo nei quali il livello dell'assistenza sanitari non sempre è adeguato alle richieste.
L'articolo 1 esprime con chiarezza le finalità e gli obiettivi che la legge tenta di perseguire, specificando in maniera testuale che "La Regione, fatte salve l'autonomia gestionale e le procedure di contabilità generale delle aziende del servizio sanitario regionale, delle aziende ospedaliere - né potrebbe essere diversamente - coordina e promuove l'utilizzo verso i paesi in via di sviluppo, a fini umanitari: a) del patrimonio mobiliare dismesso dalle aziende sanitarie piemontesi e dalle aziende ospedaliere;". Spesso abbiamo un patrimonio che, pur non essendo valutato come perfettamente idoneo per i nostri standard di efficienza e di servizio sanitario, possono però risultare, in situazioni particolarmente difficili come quelle che si vanno a determinare in zone del mondo soggette a numerose difficoltà di carattere organizzativo strumenti utilizzabili in maniera positiva.
Un'altra modalità con cui può essere realizzata questa collaborazione con i paesi del terzo mondo è quella indicata alla lettera b), che prevede che la Regione, mediante eventuali convenzione, possa utilizzare il patrimonio mobiliare dismesso delle strutture sanitarie private accreditate, in modo tale che questo materiale possa essere inviato nei Paesi del terzo mondo ed utilizzato per migliorare il servizio sanitario che in quelle situazioni viene messo a disposizione della popolazione autoctona.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Paolo

Peccato che temi molto importanti vengano usati in questo modo e utilizzati per fini meno nobili. Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione n. 20.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 21) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Questa nuova proposta d'inversione di punti all'o.d.g. ai sensi dell'articolo 51, comma 2, si riferisce alla possibilità che l'Aula possa esprimere una valutazione positiva nei riguardi di una diversa collocazione di alcuni punti all'o.d.g. dell'odierna seduta. In particolare, il riferimento è allo spostamento del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 11.
Tale punto 11) dell'attuale o.d.g. fa riferimento ad una proposta di legge regionale, in particolare la legge regionale n. 584, che è stata presentata il 21 novembre 2008 ed ha come proprio aspetto contenutistico il riferimento agli strumenti di lotta alla povertà e all'esclusione sociale e fa riferimento al microcredito come strumento per lo sviluppo locale.
Detta proposta di legge rientra in una triade di proposte di legge presentate dal Presidente Scanderebech che hanno un comune collegamento e spirito di intervento.
L'intervento è finalizzato a porre riparo e a determinare strumenti d'intervento tali da poter permettere ai ceti bassi e medio bassi di assorbire in maniera meno negativa la crisi economica che ha attanagliato il nostro Paese e il mondo intero negli ultimi mesi.
Tale considerazione parte anche dalla valutazione dell'aspetto del microcredito inteso come una possibilità di volano e di rilancio dell'economia e si pone in un'ottica di servizio nei confronti di quegli individui, di quelle famiglie e di quelle fasce popolari nei confronti dei quali il sistema creditizio spesso chiude le porte senza nessuna possibilità di argomentazione.
A fronte della difficoltà di arrivare a fonti di finanziamento da parte del sistema creditizio tradizionale, la proposta di legge prende in considerazione il fatto che l'istituto regionale possa, con specifici interventi finalizzati al micro credito, porsi in una condizione sostitutiva nei confronti del sistema creditizio tradizionale e possa permettere anche alle fasce basse e a coloro che non sono in possesso di elementi di garanzia a copertura del credito, di essere finanziati.
Per tutte queste ragioni, per l'efficacia di questa legge dal punto di vista dell'essere uno strumento idoneo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale, pensiamo che l'Aula debba votare in maniera favorevole a questa proposta d'inversione.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Leardi.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente.
Continuiamo a respingere le richieste formulate dai Gruppi dei quattro Consiglieri che, nella notte e nella giornata di oggi, stanno continuando ad andare avanti.
Il nostro è sempre il solito ragionamento: vogliamo parlare di Regolamento. Siamo disponibili a parlare poi di qualsiasi altra cosa, una volta però che il Regolamento venga effettivamente approvato.
Chiedo ancora una volta al Consigliere Lupi di verificare con gli altri Consiglieri la disponibilità di interrompere questo ostruzionismo, che obiettivamente non porta da nessuna parte, che non fa che del male al Consiglio regionale, che tiene occupati tutti i Consiglieri per ore ed ore e anche i dipendenti, senza che si possa effettivamente produrre nulla di buono.
Non voglio dilungarmi, perché non voglio neanche fare in modo che il Consigliere Lupi riprenda forza, e quindi ricominci con il vigore di prima.
Però chiedo effettivamente, ma lo chiedo con il cuore, che venga interrotto questo ostruzionismo che, per me, non ha assolutamente senso.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 21.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 22) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Leardi per aver lanciato addirittura il cuore oltre l'ostacolo. Ringrazio anche il Presidente Clement per l'interessante offerta esterna all'Aula.
Devo dire che la nostra attenzione è ancora concentrata sulla richiesta d'inversione caratterizzata dal numero progressivo 22, che ha come proprio obiettivo quello di determinare una nuova organizzazione dell'o.d.g. dei nostri lavori con un rivoluzionario spostamento dei punti, tale da determinare una situazione in cui il punto originariamente contraddistinto dal n. 5 venga ad essere sostituito con il punto originariamente contraddistinto dal n. 10.
Il punto n. 10 del nostro o.d.g. è direttamente collegato con la proposta di legge regionale n. 583, presentata il 21 novembre 2008, che ha il seguente riferimento contenutistico: "Lotta al caro prezzi con crescita dei consumi. Il paniere 'In Piemonte si compra bene'".
Trattasi di una delle più tradizionali iniziative del Consigliere Scanderebech, con la quale il collega ha completato la triade di proposte di legge dedicate alle questioni economiche, in occasione del dibattito sull'approvazione del bilancio preventivo della Regione Piemonte per l'anno solare 2009. I temi più tradizionalmente legati ai concetti della crisi economica sono, da una parte, quello della lotta al caro prezzi e dall'altra, quello del sostegno al livello dei consumi.
Le proposte avanzate dal Consigliere Scanderebech in questa proposta di legge sono tese alla valorizzazione dei prodotti della nostra agricoltura in maniera tale da ottenere un duplice obiettivo. Da una parte, in modo tradizionale, si intende promuovere le colture più classiche della nostra produzione agricola e dei nostri allevamenti; dall'altra, si propone un intervento che in qualche modo si opponga ad una diminuzione del livello dei consumi. Con la frase: "In Piemonte si compra bene" si vuole sottolineare che la nostra produzione agricola e quella legata agli allevamenti esprimono un livello estremamente positivo in un rapporto qualità/prezzo; pertanto, tali produzioni sono degne di essere promosse dall'ente regionale nell'ambito di una complessiva politica volta al mantenimento del livello dei consumi all'interno della nostra Regione.
"Il paniere 'In Piemonte si compra bene'" non si pone con una finalità di sostegno passivo, ma di reale valorizzazione di quanto di meglio la nostra produzione agricola è in grado di presentare al mercato regionale nazionale e internazionale.
Grazie, Presidente.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola sull'ordine dei lavori al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere.



CHIEPPA Vincenzo

Volevo solo segnalare alla Presidente - l'ho già fatto nella riunione di ieri - che l'appassionante discussione sul Regolamento, così mi dicono è frutto dell'accordo tra il Capogruppo del Partito Democratico e quello del PdL, così come c'era scritto su tutti i quotidiani e anche il TG3 mi pare abbia riferito questa notizia. Quindi è un accordo ampio.
Io registro - l'ho già fatto l'altra sera - che ci sono cinque Consiglieri...



(Commenti fuori microfono)



CHIEPPA Vincenzo

No, quelli che stanno facendo un'altra operazione, è diverso.
Comunque, fino a pochi minuti fa, erano presenti complessivamente quattro Consiglieri dell'opposizione, delle minoranze, del PdL e della Lega.
Mi pare ci sia qualcosa che non funziona e, allora, vorrei capire.
Consigliere Lupi, è giusto che la maggioranza dei Consiglieri non ceda al ricatto e alla vostra azione, per una questione, come mi si diceva, di dignità politica. Benissimo, concordo, però vorrei capire chi è il mazziere, chi dà le carte.
Ricordo che in riunioni pubbliche - pertanto non vìolo alcun segreto e anche sui mezzi d'informazione era comparso l'autorevole, anzi autorevolissimo, Presidente del Gruppo del PdL...



(Commenti del Consigliere Burzi)



CHIEPPA Vincenzo

Forza Italia verso il Popolo della Libertà.



(Commenti fuori microfono)



CHIEPPA Vincenzo

Ah, non siete più "verso"!



PRESIDENTE

Consigliere Chieppa, le ricordo che sull'ordine dei lavori ha due minuti a sua disposizione.



CHIEPPA Vincenzo

Per me, lei è il Presidente del PdL in Consiglio regionale, pertanto si rallegri di questo fino alla fine della legislatura.
Intervengo sull'ordine dei lavori perché ritengo che in questo modo sia francamente difficile proseguire.
Poiché siamo tutti rinchiusi e obbligati a rimanere qui dentro, vorrei capire i motivi per cui la maggioranza non sta cedendo. Vedo presente in gran parte la maggioranza, ma qui non stiamo facendo una battaglia della maggioranza, così mi è stato spiegato, ma c'è questa grande intesa addirittura, ho sentito dire: "Come quelli che hanno scritto la Costituzione", robe grosse sono state dette.
Allora, vorrei capire se siamo qui per questo, come maggioranza, o siamo qui perché l'autorevolissimo Presidente di Forza Italia-PdL, ad un certo punto ha detto: "O si discute del Regolamento oppure non si fa più nulla".
Vorrei capire se sono un ostaggio del Presidente Burzi, questo è il tema vero! Vorrei capire su quali basi sui mezzi d'informazione è comparsa questa idea di "grande dialogo", cui devo dire che non tutti abbiamo partecipato, che non mi piace, la dico così. Vorrei comprendere per quale motivo siamo sequestrati in quest'aula, se è per contrastare l'azione del Consigliere Lupi o - in modo molto inquietante, per quanto mi riguarda se, invece, è per sottostare al diktat di Forza Italia-PdL.
Questo era un intervento sull'ordine dei lavori perché ritengo sbagliato procedere così, in assenza di chiarezza su questo punto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ricordo che sull'ordine dei lavori gli interventi previsti sono della durata di due minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, per fatto personale; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non so quanti minuti prevede il Regolamento attuale... pochi, perch altrimenti consento che il Presidente Lupi si riposi eccessivamente aspetto non previsto nelle regole dell'ostruzionismo: è previsto, infatti che loro fatichino e noi, pazientemente o meno, aspettiamo.
Mentre il collega Chieppa in questi giorni non sempre è stato presente probabilmente abbiamo avuto un...



(Commenti del Consigliere Chieppa fuori microfono)



BURZI Angelo

Io no, io no.
Mi creda, collega Chieppa, io non l'ho sentita. Già è molto difficile capire...



(Commenti del Consigliere Chieppa fuori microfono)



BURZI Angelo

Perché non li espelle tutti, Presidente, così col collega Lupi ci mettiamo d'accordo?



PRESIDENTE

Colleghi, sta intervenendo il Consigliere Burzi. Sarebbe utile non interrompere il suo intervento.



BURZI Angelo

Io non sono disturbato dall'intercalare, ma poi il collega Chieppa ricomincia dicendo: "Non ho capito", e io non riesco neanche ad aiutarlo.
Dicevo che quando forse non c'era, alcuni dei temi che lei o tu...
diamoci del tu, visto che il rispetto non si esplica in queste tipologie di forme.
Di alcuni elementi del quiz che lui pone, io conosco la risposta, ma non la dirò, perché così rimane qua. Perché noi abbiamo "utile utilità" (quale sia non ho interesse a dirgliela) che rimanga qui con noi almeno per i prossimi sette mesi. Poi, dopo, la democrazia provvederà (oltre alle volontà dei singoli, ci si ricandida o meno, tutte cose che conosciamo bene). Posso, però, prendere un impegno.
In questi giorni abbiamo avuto tempo per pensare e io sono tornato un po' indietro nel tempo. Tu sei giovane, ma avrai comunque letto di uno scandalo denominato "Lockheed". Alcuni ricorderanno (o perché c'erano o perché magari lo hanno letto) che in questo nostro Paese, che un tempo si occupava di politica (sarà colpa nostra, credo, se non se occupa più perché probabilmente lo abbiamo ampiamente deluso), si è dibattuto lungamente su chi ci fosse dietro. Il "dietro" si celava sotto lo pseudonimo di "Antelope Kobbler".
Nelle prossime puntate, se vorrai, ti aiuterò anche a ricordare: se tu mi dirai chi era Antelope Kobbler, io ti darò la soluzione con i documenti del tuo quiz.
Nel frattempo vorrei andare avanti, perché noi vorremmo fare il Regolamento, nonostante Chieppa.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

In merito alla richiesta d'inversione punti all'o.d.g. rubricata n. 22 interviene in senso contrario il Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Per recuperare il tempo rubato prima, mi limiterò ad esprimere parere contrario.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Sarò rapidissimo: qualora il Consigliere Enzo Chieppa non avesse capito, credo che il Consigliere Burzi abbia chiarito molto efficacemente chi è il "mazziere".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere, sull'ordine dei lavori.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Per rispondere seriamente al collega Chieppa - anche se le risposte di quest'aula forse non gli interessano molto - vorrei precisare che non credo che ci sia un "mazziere".
Pensare, come ha detto il collega Chieppa, che in quest'Aula ci sia un mazziere, nel momento in cui stiamo discutendo da quattro giorni - o perlomeno vorremmo farlo - di Regolamento per modificarlo, sia anche una sottovalutazione dell'intelligenza dei Consiglieri che credono in questa azione. Poi, si può condividere o meno, però, per dirla con molta eleganza mi sembra quantomeno una sottovalutazione (vorrei usare un'altra parola, ma mi limito a definirla "sottovalutazione").
Caro Vincenzo, ti prego di avere più rispetto del fatto che ci sono dei Consiglieri che credono in questa azione.
Talvolta c'é anche gente che crede in qualcosa! E in questo caso pensiamo che sia utile, per il futuro del Consiglio regionale, modificare il Regolamento. È così scandaloso? Non credo.
Io non penso assolutamente che vi sia un mazziere; e il fatto che ci siano persone che militano in coalizioni diverse e che si trovano d'accordo per raggiungere un obiettivo e modificare, non come abbiamo detto più volte, una legge che interessa un territorio, una forza politica, un gruppo di persone, ma un Regolamento, ovvero le regole del Consiglio regionale non credo che sia così scandaloso.
Crea così scandalo? Per quanto mi riguarda no.
Credo, quindi, che si possa lavorare cercando di raggiungere questo obiettivo, senza pensare che ci siano altre cose sotto, perché, almeno per quanto mi riguarda, non ce ne sono.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Dopo un intervento a favore e uno contro, indìco la votazione palese la richiesta d'inversione rubricata n. 22.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Riprenderei da dove ha lasciato il Consigliere Chieppa, perch sinceramente, neanche a me fa piacere stare qui segregato - per usare il termine che ha usato il collega - pensando che qualcuno immagini o pensi che io stia facendo il gioco di chi non so.
Il dubbio, però, è legittimo. Perché una cosa è inconfutabile, anzi più di una: la prima è che quattro Consiglieri stanno tenendo sotto scacco l'intero Consiglio regionale; la seconda è che l'agenda non è stata condivisa.
L'imposizione di parlare oggi (anzi ieri, lunedì) di Regolamento, sulla rivisitazione del quale, in linea di massima, siamo tutti d'accordo, è una cosa. Ma il fatto di doverlo fare obbligatoriamente altrimenti il Consiglio non avrebbe potuto avere accesso a discussioni di altri argomenti è altra questione. Quindi, per cortesia, rimettiamo i puntini sulle "i" e cerchiamo di non prenderci in giro. Perché se non ci prendiamo in giro, possiamo trovare una condivisione di indirizzo e di percorso; se invece continuiamo a prenderci in giro, io per primo mi dissocio. E così come ho ritenuto che il tavolo di trattativa con quei quattro Consiglieri ad oggi, dopo la loro scandalosa controproposta, fosse saltato, farò saltare, per quanto mi riguarda, anche altri tavoli se fosse necessario.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Vorrei solo sapere se gli interventi sull'ordine dei lavori possono avvenire dopo che c'è stato un parere contrario e uno a favore (o viceversa) e prima della votazione, ovvero sarebbe opportuno votare e poi eventualmente, fare gli interventi sull'ordine dei lavori della durata di due minuti, come prevede il Regolamento? Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Sarebbe meglio esprimere un parere favorevole e uno contrario e poi richiedere la parola sull'ordine dei lavori.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Bisogna votare.
Ovviamente - voi lo sapete meglio di me - ci sono anche delle esigenze politiche che, a volte, purtroppo, fanno sì che il Consiglio non venga condotto in maniera particolarmente efficace.
Io mi auguro che voi comprendiate anche questi momenti, sia al microfono che dai banchi. Grazie.
La parola al Consigliere Lupi, sull'ordine dei lavori.



LUPI Maurizio

Sull'ordine dei lavori, io ritengo che il comportamento del Presidente dell'Aula sia perfettamente corretto in quanto il blocco degli interventi avviene nel momento in cui viene dichiarata aperta la votazione; e spetta al Presidente dell'Assemblea decidere il momento in cui viene dichiarata aperta la votazione.
Dopo i due interventi a favore e uno contro, il Presidente non aveva dichiarato l'inizio della votazione e, in quanto tale, era assolutamente accettabile l'intervento sull'ordine dei lavori.
Grazie, Presidente.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Richiesta iscrizione all'o.d.g. ed esame della proposta di deliberazione n. 464, inerente a "Proroga del termine di scadenza della Commissione speciale con compiti d'indagine conoscitiva sui rapporti tra Regione Piemonte e Associazione Premio Grinzane Cavour"


PRESIDENTE

Avvicinandoci alla chiusura della seduta che avverrà alle ore 19.00 convoco la seduta dei Capigruppo.
Se l'Aula unanime acconsente iscriverei la proposta di deliberazione n.
464, che reca all'oggetto: "Proroga dei termini di scadenza della Commissione speciale con compiti di indagine conoscitiva sui rapporti tra Regione Piemonte e Associazione Premio Grinzane Cavour" i cui primi firmatari sono i Consiglieri Burzi, Dutto, Vignale, Robotti, Muliere Moriconi, Buquicchio e Clement.
Questa proposta di deliberazione propone di prorogare l'attività della Commissione speciale con compiti di indagine conoscitiva sui rapporti tra Regione Piemonte e Associazione Premio Grinzane Cavour, fissando al 31 ottobre 2009 i termini di scadenza della stessa.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Chiedo soltanto di aggiungere la mia firma, perché ho sostenuto la tesi in Commissione e poi vorrei aggiungere che il Consigliere Caramella ha fatto un ottimo lavoro!



PRESIDENTE

L'Aula, all'unanimità, approva l'iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 464.
Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese della proposta di deliberazione n. 464, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.
La seduta serale riprenderà alle ore 20.30.



(La seduta ha termine alle ore 18.56)



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