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Dettaglio seduta n.470 del 15/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 20.04 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 20.30)



PLACIDO ROBERTO



(La seduta ha inizio alle ore 20.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Apriamo i lavori della seduta serale, la n. 470.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Laus, Pizzale, Rossi Valloggia, Spinosa, Reschigna, Lepri, Cattaneo, Boeti, Bossuto, Deambrogio Cavallaro, Buquicchio e Rutallo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola al Consigliere Giovine: ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Mentre venivo qui, ho notato un particolare un po' bizzarro, ovvero la facilità a trovare parcheggio. È per questo motivo che vorrei chiedere la verifica del numero legale ad inizio di seduta: ho qualche dubbio che possa esserci.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La ringrazio della segnalazione sui posti auto intorno al Consiglio trasmetteremo l'apprezzamento all'Amministrazione comunale e anche alla GTT, che hanno competenza sui parcheggi.
Lei sa che c'è un modo semplicissimo di verificare la presenza in Aula.
Il Consiglio è stato aperto dopo che le firme erano un numero sufficiente (che è 26) per aprire la seduta.
Non c'è, poi, prova migliore quando si farà la prima votazione.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Colleghi, comunico la presentazione di n. 40 richieste d'inversione dei punti all'o.d.g. (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento) e n. 50 richieste d'inserimento di nuovi punti (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento).
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 4 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi 6 e così via.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Chiedo di votare a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Giorgio

Credo che in questo momento, in questa situazione, di cui in questi giorni abbiamo già avuto modo di discutere, sia chiaramente opportuno mantenere l'o.d.g. che abbiamo individuato.
Peraltro, l'o.d.g. com'è stato stabilito è frutto anche di una concertazione che ha coinvolto il lavoro dei Capigruppo, che ha coinvolto il lavoro del Consiglio e quindi ritengo non opportuno l'inversione.
Esprimo così il mio parere contrario.
Oltretutto, guardando alle problematiche che abbiamo davanti, non credo che sia opportuno uno slittamento. in quanto il primo degli argomenti che ci troviamo ad affrontare e sul quale ci sono tutta una serie di proposte di emendamenti, è evidentemente un argomento molto sentito e rispetto al quale tutti i gruppi (maggioranza e opposizione) sono interessati a svolgere una discussione approfondita.
Ritengo, quindi, che sarebbe del tutto improprio qualunque tipo d'inversione; pertanto - ripeto - esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 7 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6 e così via.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

La richiesta d'inversione rubricata al n. 2, che ha per effetto l'inversione dei punti all'o.d.g. odierno, ai sensi dell'articolo n. 51 del Regolamento, chiede che la discussione possa partire da un altro punto all'o.d.g., e non da quello, in questo momento, indicato da questo Ufficio di Presidenza.
Tra l'altro, noi crediamo che le tematiche poste all'attenzione dell'Aula e dell'intero corpo consiliare da parte del Consigliere Scanderebech, tutte le sue battaglie per contrastare la povertà, il disagio sociale, il fenomeno della prostituzione e tutte le altre battaglie che storicamente hanno contraddistinto l'attività politica del Consigliere Scanderebech (ma anche dei colleghi Nicotra, Lupi e del sottoscritto) meritino un'attenzione non indifferente. Sicuramente molti colleghi hanno a cuore tali tematiche, che possono essere importanti non solo per fini elettorali; alla fin fine sappiamo perfettamente che, tante volte, ci capita di fare delle cose bellissime qua dentro, ma di comunicarle male esternamente e, di conseguenza, di non rendere appetibile dal punto di vista elettoralistico quello che viene poi fatto all'interno di quest'Aula.
Viceversa, tante volte, dei semplici annunci, delle semplici proposizioni, delle semplici proposte o promesse vengono "megafonate" all'esterno con gran forza e si ha l'impressione che, in quel momento lì quella data persona, quel dato Consigliere, quel dato Assessore facciano delle cose che sono assolutamente straordinarie, incredibili, meravigliose con idee innovative, ecc., ecc.
Ricordo la critica costante che faceva l'opposizione o almeno una buona parte dell'opposizione all'inizio di questa legislatura, quando c'era ancora il Presidente Ghigo a presiedere e a guidare il Gruppo dell'opposizione: l'attacco principale che veniva fatto a questa Giunta era di fare tendenzialmente una politica degli annunci. All'epoca probabilmente, questo era vero.
Oggi come oggi, la situazione, l'assist della proposta politica che poi viene posta in votazione in aula da questa Giunta si è sicuramente modificata. Mi spiace che in questo momento, a raccogliere quello che potrebbe essere una sorta di complimento, ci sia solamente l'Assessore Deorsola a rappresentare la Giunta intera; però è anche vero che avendo fra i vari compiti, la delega ai rapporti con il Consiglio regionale - se ben ricordo - sicuramente è forse l'Assessore più adatto ad essere il destinatario di questa sorta di complimenti.
altresì vero che tutto ciò che è fatto, anche bene, è comunque, in ogni caso, perfettibile, ed è sicuramente perfettibile l'azione di questa Giunta e di questa maggioranza. Un modo per renderla ancora più stringente e più propositiva a favore della gente e delle fasce deboli - secondo noi è avviare la discussione e l'approvazione delle proposte di legge che hanno quasi tutte come primo firmatario il Consigliere Deodato Scanderebech e altri colleghi (ed io ho l'onore di essere fra quelli).
una proposta. Sicuramente ci sono altri modi per migliorare l'azione di governo di questa Giunta. Noi crediamo che questo sia uno dei più utili e incisivi ed è per questi motivi che chiediamo a quest'Aula di approvare questa serie di inversioni, affinché si possa discuterne serenamente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Intervengo per esprimere una ferma contrarietà.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 8 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi il nuovo punto 7 e così via.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Nella richiesta in oggetto, in cui si chiede appunto un'inversione dell'o.d.g. che abbiamo di fronte, c'è una precisa domanda affinché la proposta di legge regionale n. 383 - datata 20 dicembre 2006 e intitolata "Disciplina dell'esercizio dei locali di intrattenimento e svago per la tutela della vita dei giovani" venga discussa quanto prima.
Anche tale richiesta ha come primo firmatario il Consigliere Deodato Scanderebech, ma ci sono altri che hanno avuto l'onore di firmarla, fra cui sicuramente l'amico e collega Maurizio Lupi.
Le finalità che i legislatori si prefiggono sono elencate nei due commi dell'articolo 1 che chiariscono e circoscrivono l'oggetto dell'intervento regionale.
La Regione Piemonte ha deciso di intervenire a seguito del "devastante incremento delle stragi del sabato sera". E' giusto ricordare che questa legge nasce soprattutto perché è indubbio che negli ultimi vent'anni c'è stato un incremento esponenziale di perdite di giovani vite umane che purtroppo, hanno il problema di non avere una corretta educazione e un corretto approccio con l'alcool e con il divertimento, cose che invece dovrebbero essere momenti di svago e completamento della vita di un giovane. Purtroppo, in qualche caso, capita che siano gli ultimi momenti della vita degli stessi.
L'articolo 1 recita precisamente: "La Regione Piemonte, in seguito al devastante incremento delle stragi del sabato sera, prevede con la presente legge un piano d'intervento concreto al fine di ridurre drasticamente il numero di decessi sulle strada, per lo più di giovani fra i 18 e i 25 anni.
La Regione Piemonte, nell'ambito degli interventi per la riqualificazione del sistema dei locali di intrattenimento e svago, nello specifico sale da ballo, night club e discoteche, promuove nuove norme per l'orario di chiusura, per la vendita degli alcolici, per l'inquinamento acustico e visivo, oltre che per la sicurezza personale e stradale, da applicarsi indistintamente, nei locali indicati, ai fini della sicurezza stradale e della tutela della vita dei giovani.".
Queste sono le due centralità della legge che, evidentemente, per volontà del proponente, focalizza nei giovani coloro che trovano il proprio svago e il proprio piacere nell'avere - giustamente - una vita notturna nelle sale da ballo, nelle discoteche, nelle balere e quant'altro.
L'attenzione è focalizzata su due aspetti giuridici importanti: uno, che deve essere un giovane dai 18 ai 25 anni; il secondo aspetto, che deve essere un giovane che ha interesse a divertirsi in siffatto modo.
Certamente non interesserà la totalità dei giovani cittadini piemontesi, però sicuramente andrà ad interessare una gran fetta di cittadini, sia perché la fascia dei diciottenni, la fascia che va dai 18 anni compiuti ai 25 anni, è molto ampia, sia perché, comunque, la stragrande maggioranza dei ragazzi di quell'età, se possono - anche compatibilmente con le proprie possibilità economiche e, ovviamente, con il proprio status sociale - si divertono, cercano di uscire e di rendere quella che, a volte, è una vita un po' monotona, un po' più gioviale.
Sicuramente, in questo caso, i proponenti hanno ben centrato l'obiettivo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pace



PACE Massimo

Presidente, come lei sa, noi siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.
perché sull'argomento sollevato dal Consigliere Giovine già l'altra sera c'eravamo espressi con assoluta chiarezza.
Visto che sta riproponendo gli stessi contenuti con una ferma ostinazione, credo però che la stessa determinazione e lo stesso impegno dobbiamo metterlo nel ribadire la necessità di affrontare il tema della modifica del Regolamento. È per questo che siamo qui; è per questo che abbiamo trovato una ragionevole intesa tra maggioranza e opposizione. Mi dispiace che non ne sia consapevole e cosciente anche il Consigliere Giovine.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine per l'illustrazione ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Effettivamente, accolgo parte delle considerazioni del Consigliere Pace e proseguo, per lo meno, cambiando argomentazione. Raccolgo il suo invito che ritengo, tutto sommato, ragionevole e, siccome non mi costa granché, mi pare assolutamente condivisibile e accettabile.
Intervengo in merito a una proposta di legge che il sottoscritto ha avuto l'onore di presentare, peraltro credo di essere il Consigliere che per primo l'ha suggerita in questa legislatura, tant'è che è stata rubricata al n. 2. Lo so per certo perché la proposta di legge rubricata al n. 1 è stata presentata dalla Giunta regionale e si trattava, se ben ricordo, di tutta una serie di richiami di leggi cosiddette "pendenti" che, in realtà, erano state precedentemente incardinate e vagliate nella precedente legislatura, quindi dalla precedente maggioranza, ovvero dal cosiddetto Governo "Ghigo 2".
La legge protocollata al n. 2, presentata il 16 maggio 2005, se ricordo bene il giorno dell'insediamento del Consiglio regionale, titola: "Tutela del consumatore. Norme in tema di trasparenza dei prezzi al dettaglio.
'Sistema di doppio prezzo'", con primo e unico firmatario Michele Giovine.
una legge molto semplice perché ha un'articolazione molto lineare divisa in appena cinque articoli, ovviamente, come tutte le leggi di natura ordinatoria, che contengono oggetto, finalità, obiettivi, campo di applicazione, modalità di operatività, sanzioni e anche norme transitorie o campi di esenzione che non vengono toccati dalla legge.
In particolare, fra le finalità elencate nell'articolo 1 si ricorda che la presente legge regionale è istituita per una tutela vera del potere di spesa dei consumatori piemontesi e chiede di favorire lo sviluppo dei consumi sul territorio della Regione Piemonte. Evidentemente, è un doppio obiettivo, non sfuggirà agli amici presenti: da una parte, introduce la possibilità di tutelare il potere d'acquisto dei tanti cittadini piemontesi e, dall'altra, contemporaneamente, immagina che, in questo modo, avendo salvato in qualche modo il potere d'acquisto degli utenti piemontesi, si sostenga automaticamente la domanda. Sostenendo la domanda, per evidente correlazione, si sostiene anche l'offerta, perché ci sarà sicuramente un maggiore flusso di denaro e una maggior possibilità di scambio di merci con beneficio diretto e indiretto per tutta l'economia, anche di natura fiscale in ordine alle tasse dello Stato, delle Regioni e quant'altro.
All'articolo 2, invece, si individuano più precipuamente gli oggettivi definendo il campo di applicazione della legge in oggetto, perché recita esattamente: "La presente legge regionale è direttamente applicabile a tutti gli esercizi commerciali che vendono beni e/o prodotti agroalimentari".
Ora, su questo punto è giusto aprire una parentesi, ma visto che è terminato il tempo a mia disposizione, lo farò nell'intervento successivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

Intervengo per dire al Consigliere Giovine che sicuramente è più interessante l'argomento che ha scelto di affrontare.
Altresì, ricordo al collega che, grazie al lavoro svolto in VII Commissione, siamo riusciti anche ad iscrivere all'o.d.g. del Consiglio regionale la legge sui diritti dei consumatori e degli utenti, che, visto il consenso generale dimostrato, costituirà un traguardo che spero di poter raccogliere da qui alla fine della legislatura.
Tutte le volte che si affronta concretamente e con la giusta serietà un problema, questo si risolve, pertanto, siamo contrari all'inversione all'o.d.g. proprio perché riteniamo che il Regolamento sia l'argomento giusto per questa sera.
Grazie.



PRESIDENTE

Il numero legale è sempre 26.
Indìco in votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Burzi, che ora non vedo in aula, aveva chiesto la parola interverrà in seguito.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 8 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine per l'illustrazione ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Relativamente all'articolo 2, circoscrivendo il campo di applicazione abbiamo ricordato precedentemente che, nell'ottica del legislatore, sono stati direttamente interessati e immaginati tutti gli esercizi commerciali direttamente coinvolti in questo sistema del doppio prezzo.
Faccio un piccolo inciso e ringrazio il Consigliere Pace per aver ricordato al sottoscritto e ai colleghi che, è vero, esiste una legge per la tutela dei consumatori, che ormai è stata licenziata, credo all'unanimità, dalla Commissione. Peraltro, ho avuto modo di confrontarmi anche con l'Assessore Ricca e ringrazio il Consigliere Caracciolo per il lavoro svolto precedentemente nella figura di Assessore, affinché si addivenisse a questa legge importante per un certo settore di utenti.
Magari, è poco visibile per i tanti che qui si occupano sempre di grandi opere, di questioni estremamente importanti e di riforme istituzionali però, per tante piccole massaie che ogni giorno fanno la spesa, magari, una legge a tutela dei consumatori e del proprio potere di acquisto quotidiano non è poi così disprezzabile, anzi, forse, riveste un'importanza maggiore rispetto a quella che noi stessi possiamo anche solo lontanamente immaginare.
Annuncio formalmente - spero che l'Assessore Ricca, che non è qui a lottare insieme a noi, possa avere il piacere di sentirlo via internet o alla tv via cavo all'interno del Consiglio regionale, oppure che gli venga riferito da orecchie attente e amiche - che c'è assoluta condivisione affinché quanto prima quel progetto di legge venga licenziato da quest'Aula, essendo stati accolti dall'Assessore i pochi suggerimenti emendativi. Ormai è quasi un mese che c'è stato il completo via libera da parte di tutti i Gruppi, anche da quelli che erano un po' più esigenti, e anche dal sottoscritto, che, ad un certo punto, aveva chiesto un momento di riflessione.
Credo che l'Assessore Ricca possa darmi atto che, purtroppo, per altre questioni, l'attività dell'Aula si è un po' bloccata invece di lavorare più che agevolmente su questioni che, ormai, sono state considerate assorbite e date per fattive. Mi dispiace che, a volte, si provi solamente l'aspetto muscolare e forzoso di queste sedute consiliari, però il tempo sarà un buon consigliere per tutti.
Nella fattispecie, all'articolo 2, relativamente agli esercizi commerciali che sono obbligati a servirsi di questa legge, successivamente parlando con dei colleghi, si sono immaginate altre tipicità di natura non squisitamente commerciale, che comunque avessero una funzione di commercio con il pubblico, quindi che potessero ricomprendersi nel campo di applicazione in origine previsto, ad esempio i circoli privati e i tanti piccoli artigiani.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi, che interviene in senso contrario.



POZZI Paola

Giudico questa richiesta molto strumentale: sarà una mia opinione, ma ho questa sensazione. Siamo, pertanto, contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Giovine, per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Sicuramente la tipologia prevista dal legislatore relativamente agli esercizi commerciali che vendono beni e/o prodotti agroalimentari, è uno spicchio non indifferente della potestà mercatale cui il consumatore utente normale si può trovare davanti ogniqualvolta esce e va a comprare qualcosa.
altrettanto vero che questa forma di applicazione, ovvero il doppio prezzo al cartellino, è sicuramente applicabile anche ad altre realtà commerciali, come tutte quelle di natura artigianale. Certo diventerebbe complicato capire qual è il doppio prezzo che si può mettere all'origine soprattutto quando un prodotto è artigianale, per cui è la singola persona che, col proprio lavoro, con la propria arte o ingegno, costruisce e rende un manufatto da un pezzo di legno informe, creando qualcosa di bello piacevole ed utile alla bisogna dei potenziali clienti È normale pensare che questa forma d'arte, che diventa un lavoro, non sia quantificabile: qual è il prezzo originario del ciocco di legno? È infinitesimale. Come si può, quindi, quantificare il lavoro fatto dall'artigiano su quel particolare manufatto? Sicuramente solo lui può giudicarlo, quindi non sarebbe corretto "chiuderlo" in gabbie legislative che, evidentemente, non avrebbero alcun senso.
Cosa diversa è il prodotto - pera o mela che sia - che esce dal campo dell'agricoltore o dal frutteto, perché ha un prezzo chiaro, dato ormai dal valore di mercato (c'é la borsa, il mercato agroalimentare e via discorrendo). Normalmente è un prezzo riconosciuto a livello nazionale anzi, ormai esistono i mercati europei - per cui è chiaramente individuabile e, quindi, più facilmente applicabile- Ma perché? Perché, in realtà, la maggior parte dei prezzi e sovrapprezzi che vanno a colpire le tasche dei consumatori sono direttamente legati al cibo e al consumo dei prodotti più quotidiani.
Casualmente, proprio in quel settore si riscontrano gli aumenti del 100%, 200%, 300% o 400%: li si giustifica sostenendo che la filiera è troppo lunga, che ci sono troppi rivenditori e quant'altro. In ogni caso alla fine, il consumatore finale si trova dei prezzi che sono allucinanti rispetto a quello di partenza.
Immaginando - in questo caso il legislatore - un doppio prezzo al cartellino, ovvero il prezzo finale e il prezzo iniziale, sicuramente non si registrerebbero eccessivi rincari, perché, evidentemente, non sarebbero ritenuti "accettabili" dalla morale comune. È evidente, infatti, che se l'utente finale vedesse anche qual è il guadagno del rivenditore e lo giudicasse esageratamente alto, il rivenditore si vergognerebbe, per cui avrebbe dei grossi problemi ad imporre dei prezzi particolarmente alti.
Bisogna comunque ricordare che ci sono dei casi di colture che, per particolari motivazioni, hanno una specifica rarità: la menta di Lombriasco, ad esempio, è particolare perché è molto limitata e ha una sua peculiarità, che non si riscontra in quella d'altre parti del mondo. Ma quel tipo di menta, ovvero quella che si trova in quella zona; non la menta comune.
Se già all'origine il prezzo è alto, per quanto uno possa averlo pagato caro, tutto sommato non si registra una gran differenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Mi rammarico dell'assenza del collega Scanderebech, perché essendo un frequentatore di mercati, avrebbe potuto fornirmi informazioni integrative circa la forbice dei prezzi tra la produzione di base e quelli esposti sul banco. Ma è un problema che senz'altro verrà sviluppato nel corso della serata o della nottata.
Purtroppo, però, in assenza di informazioni più precise e più dettagliate, la mia posizione è contraria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Giovine, per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Vorrei innanzitutto rassicurare l'amico e collega Cavallera che il Consigliere Scanderebech ci raggiungerà quanto prima e potrà integrare l'illustrazione precedente con tutte le delucidazioni del caso, peraltro non solo nella sua ormai nota e stranota (pure troppo) funzione di "mercatologo ad interim", ma anche nella sua funzione di ex Assessore all'agricoltura: non dobbiamo dimenticare questa pietra miliare epocale della storia della Regione Piemonte.
Peraltro, è indubbio che il prezzo delle zucchine, ad esempio, sia diverso da quando esce direttamente dalle mani del contadino agricoltore a quando arriva nelle mani della massaia utente che deve tagliare la zucchina e preparare lo sformato di zucchine.
noto a tutti che vi é una disparità eccessiva tra la "zucchina alla fonte" e la "zucchina alla foce". Io, che peraltro non amo particolarmente le zucchine, ritengo che ci debbano essere dei controlli, ma non come quelli che gli ultimi governi nazionali, ad esempio, hanno voluto imporre ovvero questa funzione fantasmagorica di "mister prezzi" (credo, infatti che l'unico problema economico che abbia risolto agli italiani sia il bilancio familiare della famiglia di "mister prezzi").
Io non so quanto possa guadagnare una cosiddetta "Authority dei consumatori" o quant'altro, ma sicuramente non sarà una cifra irrisoria per cui credo che la sua famiglia non avrà certo problemi a fare la spesa al mercato; è indubbio, infatti, che nonostante la pletorica struttura che è stata creata, purtroppo, dagli ultimi due Governi (vorrei essere smentito, ma credo che neanche il Governo attualmente in carica l'abbia smantellata), non si sia registrato un nonché di positivo, se non appunto per la famiglia del titolare e di tutti i suoi clienti a cascata che evidentemente, godono di quest'ulteriore struttura a carico dello Stato e delle tasse dei cittadini.
Nell'articolo 3 s'immaginano delle modalità operative per rendere efficace questa legge, prevedendo, quindi, l'indicazione del prezzo.
fatto obbligo (se non viene successivamente emendata) per tutti i commercianti che vendono prodotti o beni agroalimentari - le famose zucchine di cui parlavo prima, ad esempio - di esporre sul cartellino oltre al prezzo di vendita del prodotto offerto, anche il prezzo di acquisto del bene. In tal modo, si capisce chiaramente qual è la finalità del legislatore, perché è chiaro che, di fronte ad un pezzo in partenza di 10 e un prezzo finale di 40, l'utente finale si chiede il motivo di questo "30" di differenza. Avendo questa doppia visibilità, l'utente finale pu sicuramente con maggiore contezza capire se il commerciante che ha di fronte è un commerciante onesto, che chiede quello che è il guadagno legittimo per la propria attività e per il proprio rischio d'impresa oppure se sta approfittando del momento particolarmente grave di crisi economica e, anziché agevolare la propria clientela, ulteriormente la appesantisce nelle tasche e arriva a dissanguarla.



PRESIDENTE

In senso contrario, ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Il parere è contrario.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Nella fattispecie, è ovvio che quello che è esemplificabile in modo semplice e chiaro per la zucchina, sicuramente si può paragonare alla banana, alla carota, al pomodoro, alle patate, al cavolfiore e a tutto quello che ha un suo mercato importantissimo ed estremamente florido.
Molta gente si chiede: "Ma perché il cavolfiore in piazza Madama Cristina costa 10 mentre al supermercato Esselunga - per fare un esempio costa invece 5?. E magari si dice anche: "Questi commercianti di piazza Madama Cristina sono proprio dei ladri".
Invece no. Forse i commercianti di piazza Madama Cristina lo comprano ad un prezzo più alto; forse è di qualità superiore; forse ci sono altre motivazioni, visto che la filiera è più lunga. Ma questo serve anche allo stesso utente finale per capire la qualità del prodotto che va ad acquisire ed assumere per potere anche alimentare i propri bambini.
Per l'utente finale è un indice importante, perché va a riflettere sull'entità del risparmio reale o presunto che si ottiene sul tipo di prodotto. Non solo. C'è un altro aspetto importante di questa legge, che è automatico, perché è indotto: di fatto non permette alcune pratiche commerciali negative come quella della vendita sottocosto.
indubbio che, se io sono obbligato a mettere il prezzo dell'acquisto difficilmente potrò applicare un eccessivo ricarico, a meno che io non faccia un cartellino falso; in quel caso, è evidente che s'incombe nelle sanzioni che sono sottoelencate, che eventualmente possono essere aumentate non solo da quello che la legge prevede, ma anche con altre sanzioni legate al Codice di polizia e di sicurezza. Infatti, si tratta di norme di natura igienica che riguardano non solo i mercati, ma anche i negozi che hanno questi prodotti, che spesso sono a diretto contatto con il pubblico e l'utente finale.
Il fatto stesso che, ad esempio, la Esselunga che si citava prima - la cito perché non fa concorrenza a nessuno visto che in Piemonte non ci sono Esselunga...



(Commenti in aula)



GIOVINE Michele

A Torino non c'è; forse ce n'è una aperta da pochissimo. Magari alla Esselunga la zucchina di cui sopra costa esattamente la metà di quello che costa al mercato della Crocetta...



PRESIDENTE

Lei dovrebbe sapere che io faccio la spesa solo all'Ipercoop; quindi, o prende quello come riferimento, altrimenti non sono in grado di...



GIOVINE Michele

Facciamo l'ipotesi che le zucchine che si comprano all'Ipercoop e alla Esselunga costino esattamente la metà di quelle che costano nella media dei negozi e dei mercati rionali della città di Torino: il mercato della Crocetta, il mercato di piazza Fioroni, il mercato di Porta Palazzo, di piazza Bendasi ed altri.
Ad un certo punto si potrebbe dire: "Come sono ladri questi commercianti!". Si può invece scoprire che, semplicemente, questi centri commerciali, magari facendo un cartello - pratica comunque vietata dalle direttive europee, quasi tutte recepite in Italia - riescono a rendere questi prodotti eccessivamente appetibili, creando il classico "specchietto per le allodole". Il cittadino, la massaia si dice: "Guarda quanto costano poco le zucchine", e di conseguenza pensa che anche tutto il resto sia conveniente se paragonato al basso costo della zucchina.
Questo fa sì che si comprino chili di zucchine a prezzi praticamente di costo.



PRESIDENTE

In senso contrario, ha chiesto la parola il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Intervengo per fatto personale, perché il Presidente Giovine continua a dire che la catena Esselunga in Piemonte non esiste. Noi, a Biella, ne abbiamo almeno due, dove ci serviamo quotidianamente.
Dopodiché, il Presidente Giovine continua a parlare di zucchine e di prezzi, ma quando gli si chiede qual è il prezzo delle zucchine, non lo conosce.
Il voto è contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 9 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine, il quale appena sarà in grado di poter intervenire. Mi auguro che continui la disquisizione sui prezzi dei prodotti agricoli. Oltre all'Ipercoop, suggerisco al Consigliere anche il mercato di corso Cincinnato dove si compra molto bene.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Anche al mercato di via Don Grioli, se posso permettermi.
Scusate, ero al telefono con un ex collega, il Consigliere Daniele Cantore, che mi stava dando un'informazione.



PRESIDENTE

Non abbiamo capito con chi stava parlando al telefono.



GIOVINE Michele

Con Daniele Cantore. Spero che ci veda e mi stava dando dei suggerimenti operativi per resistere lungamente. Mi stava dando i prezzi delle zucchine che erano stati richiesti dal collega Leardi. Naturalmente sto scherzando! Mi stava dando informazioni su un medico di cui, purtroppo avrò bisogno, ma state tranquilli: potremo stare ancora tanto tempo insieme.
Quello che a volte trovo incredibile nelle pratiche commerciali di oggi ma spesso si dice che il commercio è una guerra - è che i più forti resistono mentre i più deboli soccombono. E' però indubbio che certe catene commerciali e certe realtà economiche possono mettere in campo risorse economiche, possibilità e potenzialità tali, per cui possono anche decidere di andare in perdita per qualche tempo, addirittura per qualche mese, su dei prodotti specifici, che vengono definiti "prodotti allodola", perch vanno a colpire l'immaginario diretto di tantissime massaie. Tutto ci mantenendo invece il restante parco vendita dei prodotti assolutamente inalterato o addirittura più elevato rispetto ai prezzi medi di mercato, in modo da poter recuperare le perdite dei prodotti allodola venduti sottocosto.
Quindi, se queste zucchine vengono vendute sottocosto, noi non lo possiamo sapere, l'utente finale non lo può sapere. Lo si potrebbe sapere se la finanza facesse un controllo specifico, ma considerato il tempo ridotto in cui le zucchine vengono vendute sottocosto, il prodotto finisce e la finanza non lo viene neanche a sapere; anzi, non riceve nemmeno la segnalazione.
Viceversa, se esistesse una legge, come quella che i proponenti chiedono, che impone di mettere il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita, si potrebbe capire chiaramente se l'istituto commerciale in oggetto sta vendendo sottocosto, e quindi sta compiendo un'azione commerciale sconsiderata dal punto di vista della logica commerciale, ma soprattutto scorretta dal punto di vista delle norme legali europee e nazionali, quindi è ovviamente sanzionabile e deprecabile.
Pertanto, non sarebbe più possibile vendere sottocosto, a meno che non si debbano falsificare anche i cartellini, però, in quel caso, se si dovesse immaginare che ci siano delle sofisticazioni dei cartellini, a quel punto si può anche immaginare che vengano sofisticate e falsificate le zucchine! In tal caso, però, interverrebbe un altro settore dello Stato come per esempio i NAS, i carabinieri e quant'atro, ma nella fattispecie questo aspetto commerciale, in questo modo e solamente in questo modo varrebbe sicuramente fermato in modo inequivocabile.
Per assurdo quello che potrebbe sembrare un'imposizione ai piccoli commercianti e ai mercati rionali, in realtà, alla lunga, li agevolerebbe perché si scoprirebbe il "velo di Maya" e cioè che né l'Esselunga, tanto cara al collega Leardi, né l'Ipercoop, tanto cara al Presidente, possono spostarsi più di tanto dal prezzo dell'ultimo dei mercati, sia esso quello di via Don Grioli o di via Porpora.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Consideravo soltanto che se il Collega Giovine avesse fatto questi interventi la passata legislatura (ma non c'era), magari il Presidente Ghigo anziché rivolgersi a Carlin Petrini si sarebbe rivolto al collega Giovine per aver consulenze su questa filiera.



PRESIDENTE

Senza ingaggiare Rifkin: il collega Giovine sarebbe costato anche meno!



LEO Giampiero

Inoltre, alle ore 23.15, quando sarà finita la trasmissione "Chi l'ha visto", telefonerò a mia moglie (non la disturbo mai quando guarda "Chi l'ha visto") e le dirò che non è vero quello che lei mi dice sempre, e cioè: "Come fate ad amministrare il Piemonte, se non sapete nemmeno quanto costano gli zucchini!". Ora le posso dire quanto costano gli zucchini.
Dunque, per dare la possibilità al collega Giovine di proseguire con questa verve e farci, quindi, una cultura in questo senso, voto contro.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 9 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Naturalmente, non sarebbe una legge realmente applicabile ed efficace se non prevedesse anche delle sanzioni. Queste sanzioni nell'ottica dei proponenti sono previste all'articolo n. 5; ovviamente, sono emendabili migliorabili e assolutamente integrabili, come tutto il testo di legge in oggetto.
All'articolo 5 sono previste le sanzioni che recitano un'ammenda di natura amministrativa, che dovrebbero applicare le forze di polizia municipale, o eventualmente anche incaricati eletti dall'ente Regione, per è naturale che questa è una funzione che dovrà essere gestita completamente e totalmente ai Comuni che sono gli unici che possono, poi, verificare la reale applicazione della legge regionale.
Si prevede una sanzione amministrativa che può sembrare bassa, se vogliamo, perché ci sia una reale applicazione. In realtà, io credo che sarebbe molto alta, se i controlli venissero fatti realmente, perché 1.000 euro di sanzione amministrativa sono tanti, soprattutto per i medi commercianti. Peraltro - e apro una parentesi - nella norma non è previsto se i 1.000 euro siano sanzionati soltanto esclusivamente per ogni irregolarità riscontrata o per l'irregolarità complessiva riscontrata nell'ottica in oggetto.
Io ritengo che ci debba essere una certa elasticità, perché se ovviamente manca il prezzo in due o tre cartellini su una pletora di prodotti che sono stati ampiamente "carellinati", riteniamo che ci debba essere una certa elasticità, però se la stragrande maggioranza dei prodotti esposti dall'esercente sono privi di cartellini o, peggio ancora, i cartellini esposti sono chiaramente contraffatti o falsi, oltre che l'aspetto sanzionatorio economico ci deve essere sicuramente l'aspetto di tipo penale; questo però deve essere ricompreso in altri codici dello Stato, che non rientrano nelle facoltà regionali.
Credo che 1.000 euro non siano tantissimi, ma non sono neanche pochissimi per chi ha un esercizio commerciale medio. Certo, per la famosa Esselunga o per l'Ipercoop non sono tanti, perché sono normalmente quelli più attrezzati per affrontare burocraticamente anche queste leggi, invece per i commercianti normali non sono cifre assolutamente irrilevanti, anzi per esempio, per il collega Dutto (che adesso sta compilando un bollettino postale, probabilmente perché deve pagare l'ICI di una delle sue tantissime proprietà e case e credo di averci azzeccato guardando il suo sguardo furbetto), sicuramente 1.000 euro non sono particolarmente onerosi, ma per un medio commerciante, un ortofrutticolo qualsiasi, pagare una multa di 1.000 euro sarebbe evidentemente oneroso.
Quindi, il commerciante applicherebbe la legge del doppio prezzo esponendo sia il prezzo di vendita che quello di acquisto, proprio per evidenziare chiaramente quale sia il differenziale che si crea fra i due prezzi e cioè il guadagno efficace.
Tra l'altro, in questo modo si superebbero anche tantissime problematiche legate agli studi di settore e ad altri modi, che si sono verificati fallaci e non effettivi, per la verifica e il controllo e per frenare l'ipotetica evasione fiscale. È evidente che se uno sa già qual è il differenziale è facile capire, anche in base al numero di prodotti venduti quale sia l'effettivo guadagno dell'esercente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pace.



PACE Massimo

Mi era venuto in mente, ascoltando il collega Giovine, che il suo ragionamento crolla nel momento in cui nello stesso supermercato dovessero applicare, per esempio, una promozione come quella del "3 per 2".
Quindi, per questo le chiedo di non insistere e che ci faccia, per favore, rispettare il punto all'o.d.g., perché vogliamo parlare del Regolamento.
Noi voteremo contro.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ovviamente, come tutte le leggi e le regole ci sono delle eccezioni e anche queste sono previste, in questo caso, non nelle norme transitorie, ma nella parte in cui sono elencate le non applicabilità della legge.
All'articolo n. 4, elencando le non applicazioni, ovvero le esenzioni si ricorda che si prevede (ovviamente, però questo non è detto che poi debba essere poi accolto nella fattispecie) che siano esentati dall'obbligo dell'indicazione del doppio prezzo sul cartellino di vendita i prodotti per i quali tale indicazione non risulti utile al motivo della loro destinazione o natura.
Adesso entriamo in una fase un po' criptica, perché non s'individua particolarmente bene quali siano questi prodotti che sono esenti dall'applicazione della legge in oggetto: indubbiamente, il legislatore (che in questo caso è il sottoscritto) non è che ha pensato di poter dare alla Regione una facoltà discriminatoria di scegliere quali siano i prodotti che entrano nella fattispecie e quali no. Perché? Ha fatto riferimento ad una norma nazionale, ben presente e già attiva, che è il decreto legislativo n. 84 del 2000, il quale all'articolo n. 4, prevede specifica una serie di prodotti elencati che hanno natura varia (in particolare, agro-alimentare), che per la propria natura e la loro destinazione risultano non utili per l'applicazione della presente legge.
evidente, quindi, che questa legge non si possa applicare a tutti i prodotti in senso assoluto, perché esistono delle eccezioni. La norma che gestiva questa materia, che tra l'altro è ormai in vigore da quattro anni è il decreto legislativo n. 84 del 2000, che è stato superato e, in parte integrato da tutta una serie di anche altri articoli di finanziarie successive dal 2000 al 2009.
Tra l'altro, è uscito anche un Testo Unico del consumo, che ha ripreso buona parte di queste normative e ne ha aggiunte altre; quindi, non solo si è raccolto tutto l'esistente, ma si è implementato con i nuovi strumenti normativi.
Nella fattispecie, è comunque possibile mantenere in vigore l'attuale formulazione legislativa aggiungendo semplicemente un emendamento ricordando che, rispetto all'articolo 4 del decreto legislativo n. 84/2000 sono valide anche le modificazioni intervenute successivamente all'entrata in vigore della legge presente.
Credo che quest'articolo, insieme all'emendamento così articolato e prospettato, sia assolutamente condivisibile, anche solo per questioni d'organicità tecnico-giuridica, Vedo con piacere che è tornato e lotta insieme con noi il compagno segretario Chieppa; tra l'altro, noto con piacere che il sole gli ha fatto bene, in quanto lo vedo molto colorito. Ma non vorrei mai rubare tempo a quello che sicuramente vorrà essere il suo intervento successivo, anche perché - ne sono certo - potrà arricchire ulteriormente questa nostra piacevole serata e questa discussione.



PRESIDENTE

tornato e "lotta insieme a noi" il Consigliere Chieppa.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chieppa; ne ha facoltà.



(Commenti in aula)



CHIEPPA Vincenzo

Non vorrei disturbare il conciliabolo... Potete continuare.



PRESIDENTE

Il Vicepresidente Peveraro, il collega Ronzani, il caro amico e collega Giampiero...



CHIEPPA Vincenzo

Parlavo proprio di quest'ultimo conciliabolo... Ma fate pure, non mi disturba affatto. Cercherò di parlare piano per non disturbarvi.
Ovviamente esprimo voto convintamente contrario alla proposta d'inversione all'o.d.g.
Visto che siamo arrivati intorno alle 22.00, credo sia il momento, se possibile, di fare una riflessione anche su questa seduta di Consiglio anzi, ne farei due e rapidamente.
Intanto, auspico e lo faccio anche...



PRESIDENTE

Collega Chieppa, le ricordo, visto che ho qualche anno più di lei, che c'era una trasmissione che s'intitolava "Il pensierino della sera".
Sicuramente qualcuno se lo ricorderà. Vedo che il Consigliere Cavallera se lo ricorda. Comunque, ogni sera c'era un "distillato".. Non c'erano ancora le reti commerciali: era tutta RAI.



CHIEPPA Vincenzo

Però mi ricordo che "Il pensierino della sera" era a chiusura delle trasmissioni. Temo che non sarà così, questa volta.
Ritornando all'argomento, lo dico con gran convinzione, io credo Presidente, che da questa situazione di stallo noi dobbiamo uscire con una soluzione politica. Bisogna ricercare le ragioni e i punti di convergenza anche con quei colleghi che stanno attuando questa formula di lotta consiliare. Bisogna trovare il punto di uscita politico.



(Commenti in aula)



CHIEPPA Vincenzo

La dico così e aggiungo che, da giorni, leggo sui quotidiani dell'autorevolissimo Presidente del PdL Burzi che rappresenta tutto il PdL quindi, un gruppo amplissimo, forte, numeroso, che però vedo assente. Non solo Burzi...



(Commenti in aula)



CHIEPPA Vincenzo

Sto parlando: ho cinque minuti. Ho appena cominciato: calmatevi. Vedo i banchi del centrodestra vuoti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Mi scusi, Consigliere Leardi. Abbiamo una serata davanti, un po' di leggerezza ci sta assolutamente. Intanto, in quest'Aula, possono intervenire esclusivamente i Consiglieri. Per intervenire bisogna chiedere la parola e siamo in una fase di dichiarazioni in cui è previsto un voto a favore e uno contrario. Quindi, se il collega Leardi intende intervenire, può farlo nella prossima richiesta d'inversione di punto all'o.d.g.
Prego, collega Chieppa.



CHIEPPA Vincenzo.

Dico questo, e lo sottolineo, perché è stato evidenziato - ma poi lo si farà anche a microfono - il fatto che nelle prime due o tre sedute di questo tour de force io non sia stato presente; tuttavia, a differenza di altri...



(Commenti del Consigliere Leardi)



CHIEPPA Vincenzo.

CHIEPPA, Vincenzo



CHIEPPA Vincenzo.

Adesso vediamo se ce la fai. Io sono freschissimo, quindi, figurati! Come dicevo, a differenza di altri non compaio e non sono comparso quotidianamente sui mezzi di informazione, stampa e visivi, per dire che eravamo impegnati in questa riforma del Regolamento; poi arrivo in Aula e vedo che il PdL è sostanzialmente assente.
Questo tour de force, Presidente, non si può trasformare in una prova di forza del centrosinistra nei confronti di quei quattro-cinque colleghi.
Così non funziona! Mentre presso l'opinione pubblica ci "vendiamo" una volontà di riforma. Se è così, io non ci sto più. Lo dico formalmente. Non ci sto più.
Quindi, chiamate il Consigliere Burzi, che si fa propaganda quotidianamente su questa vicenda. Chiamate i Consiglieri del PdL, perch noi siamo in questa situazione anche per una loro precisa responsabilità.
Ripeto: precisa responsabilità.
La dico così. Non so se è il pensierino della sera, Presidente, ma ho cercato di esporre quelle poche idee confuse che ho, e lei mi ha consentito di farlo anche recuperando il tempo perso. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Dopo i due interventi, uno a favore e uno contro - dal suo intervento presumo, ma lo ha anche dichiarato il voto contrario, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Dopo la votazione, volevo informare i colleghi che il foulard indossato dalla collega Pozzi non è un tratto distintivo religioso.. Non ha lo chador.. E non è nemmeno la Madonna, collega Leo.



(Commenti e risate in aula)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Credo che il collega Chieppa sia stato male informato dal Presidente del Consiglio regionale, visto che è circa un quarto d'ora che si sta facendo confessare dal Presidente Gariglio, il quale non si è distinto particolarmente in una gran capacità di mediazione e di aiuto.



(Commenti in aula)



ROBOTTI Luca

Io non faccio nessuna polemica. La dico così, in modo estremamente leggero.



PRESIDENTE

Collega Robotti, venga al dunque.



ROBOTTI Luca.

Vengo al dunque, però mi lasci parlare, Presidente: non mi può ogni due minuti togliere la parola. Qua non c'è il lodo Alfano. Si può ancora parlare, magari...



PRESIDENTE

Collega Robotti, io ho difeso questo Regolamento quando lei qua non c'era ancora.



ROBOTTI Luca

Benissimo, Benissimo Presidente di turno. Grazie.
Io credo che si debba riconoscere al gruppo di Forza Italia, anzi, del PdL, un'enorme coerenza in questi giorni, perché sono stati qui con noi rispettando i turni che insieme ci siamo dati per tenere il numero legale sempre. Questa sera non solo loro, ma abbiamo delle carenze anche noi. Da giorni e da ore anche loro stanno conducendo una trattativa difficile e importante, per cercare di uscire da questa fase d'impasse drammatica in cui ci troviamo.
Credo dunque che questa cosa debba essere riconosciuta, anche perch non mi sembra il momento di aprire un confronto sulla coerenza e l'impegno della presenza in quest'Aula, visto che da giorni, tutti quanti, siamo qui dentro a fare quello che è necessario (diciamo così) .
Molto probabilmente, il Consigliere Chieppa è stato male informato.
appena arrivato dalle vacanza, dalla Sardegna e magari ha preso qualche colpo di sole troppo forte che lo ha destabilizzato più del solito. Mi sembra che questo colpo a freddo, sparato contro il PdL...



PRESIDENTE

stata una dimostrazione d'affetto.



ROBOTTI Luca

Come dicevo, questo colpo tirato a freddo contro il gruppo del PdL è del tutto ingiustificato.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto di parlare il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Mi scuso se interrompo questa piacevole conversazione, questo scambio di idee di illustrazioni su zucchine, mercati rionali e chi più ne ha più ne metta.
Credo che oggi, nelle lunghe ore passate in Aula, alla fine i gruppi di maggioranza e di minoranza che desiderano arrivare alla modifica del Regolamento in tempi brevi hanno, sostanzialmente, costruito una proposta da sottoporre ai Consiglieri che stanno attuando l'ostruzionismo da alcuni giorni. A mio parere, sarebbe opportuno utilizzare mezz'oretta del tempo che rimane da qui alla chiusura della seduta - poi riprenderemo sicuramente le discussioni importantissime sugli argomenti di cui parlavo prima sospendere il Consiglio, per dare almeno la possibilità di consegnare formalmente la proposta ai quattro Consiglieri, in modo da capire se ci pu essere una base utile di discussione per superare questo momento sicuramente non direi drammatico, ma difficile all'interno di questo Consiglio.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto di parlare il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Vorrei fare solo una battuta. È proprio vero che se uno vive abbastanza nella vita, le può proprio vedere tutte. Dopo quest'intervento del Consigliere Robotti a difesa del Consigliere Burzi - che è stato spaziale mi sento gratificato.



PRESIDENTE

Per cortesia colleghi, il Consigliere Burzi è in grado di difendersi da solo.
Se non ci sono altre richieste di intervento, sospendiamo i lavori della seduta per trenta minuti.
Colleghi, c'è stata la richiesta del Consigliere Clement di sospendere per trenta minuti. Normalmente quando non ci sono interventi contrari, si dà per condivisa la proposta.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Vorremmo solo avere capito bene: il Consigliere Clement e penso anche il collega Muliere desiderano avere un breve lasso di tempo per illustrare una proposta al collega Giovine?



(Commenti del Consigliere Clement)



CAVALLERA Ugo

Questo è un altro discorso; diciamo che la ragione della sospensione è questa. Abbiamo capito bene.



PRESIDENTE

Avendo verificato che c'è condivisione rispetto alla proposta del collega Clement, i lavori del Consiglio sono sospesi per 30 minuti riprenderanno alle ore 22.40.



(La seduta, sospesa alle ore 22.07 riprende alle ore 22.46)



PRESIDENTE

Comunico che, dopo l'interruzione - così potete organizzare il seguito della serata - la seduta serale termina in questo momento; naturalmente rimane valida e convocata la seduta delle ore 0.01, così come definito nella riunione dei Capigruppo dai rappresentanti presenti.
La seduta è tolta.
(La seduta ha termine alle ore 22.47)



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