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Dettaglio seduta n.466 del 14/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 20.30 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 21.00)



(La seduta ha inizio alle ore 21.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bossuto, Bresso Caracciolo, Cavallaro, Chieppa, Clement, Ferraris, Larizza, Laus, Lepri Motta, Rabino, Rossi, Rostagno e Valloggia.



PRESIDENTE

Comunico che il numero legale è 26.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Comunico che sono pervenute n. 40 richieste d'inversione dei punti all'o.d.g. (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento) e alle n. 82 richieste di inserimento di nuovi punti (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento).
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 4 dell'o.d.g. attuale al punto 5 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3, il punto 5 diventi 4 e così via.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Presidente, chiedo se è possibile avere copia delle richieste d'inversione.
Con la richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata con il numero 1, si richiede l'inversione, la discussione e la votazione del punto 4) all'o.d.g. attuale al punto 5), in modo tale che il punto 4) diventi il nuovo punto 3) e il punto 5) diventi il punto 4), e così via.
Questa proposta d'inversione ha come finalità quella di potere arrivare in tempi brevi alla discussione di una serie di progetti e proposte di legge presentate in questa legislatura dal Consigliere Scanderebech e che grazie al meccanismo del richiamo in aula (attraverso l'articolo 34), sono state richiamate in aula per la discussione.
In particolare, con questa proposta intendiamo arrivare a poter discutere di una proposta di legge classificata con il numero 339, avente per oggetto: "Interventi a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione".
La legge prevede già all'articolo 1 l'espressione delle finalità che il provvedimento si propone e recita testualmente, partendo dalla premessa che "la Regione tutela il diritto delle persone anziane ad una sorta di protezione sociale, come previsto dall'articolo 23 della Carta Sociale Europea e riconosce l'importanza della relazione del Parlamento Europeo".
un provvedimento che si muove quindi nella direzione di promuovere un diverso rapporto intergenerazionale per evitare situazioni di solitudine ed isolamento tali da caratterizzare, in maniera fortemente negativa l'esperienza esistenziale di alcuni anziani.
Con questa legge s'intende sostenere una strategia volta a creare le condizioni ambientali complessive che possano garantire alla persona anziana almeno la sensazione di essere circondata da un ambiente che, in qualche modo, s'interessa ad essa e che cerca di creare attorno ad essa un filo di relazioni tali da mantenere vincoli di solidarietà e di compartecipazione attiva alla vita sociale.
L'obiettivo della legge è di sostenere la strategia per un invecchiamento sano ed attivo e di porre in atto tutta una serie di interventi diretti a potenziare e migliorare i servizi per gli anziani.
Si vuole altresì sottolineare il ruolo che l'anziano può svolgere all'interno della famiglia e rinforzare la rete delle relazioni intergenerazionali.
Queste sono un po' le finalità della legge che, tramite la richiesta d'inversione dei punti all'o.d.g. della seduta odierna, intendiamo promuovere. Proprio per questa ragione e per l'importanza intrinseca che questa proposta di legge rappresenta, chiediamo all'Aula di votare favorevolmente l'inversione di questo punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Per intervenire in senso contrario, ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Confermiamo la nostra contrarietà.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 4 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 2 intende ottenere la discussione e la votazione rispetto alla proposta di invertire il punto 3) all'o.d.g. attuale al punto 4), affinché il punto 4) diventi il nuovo punto 3), e così via.
Anche con questa proposta d'inversione dell'o.d.g. i Consiglieri sottoscrittori intendono valorizzare alcune proposte di legge presentate durante questa legislatura dal Presidente Scanderebech, il quale sarà presente nel prosieguo della serata.
Sono alcune proposte di legge che, tra l'altro, hanno caratteristiche di marcato interesse e che, all'epoca della loro presentazione, raccolsero quasi tutte anche l'attenzione della stampa locale.
Nonostante la forte attenzione della stampa locale rispetto a queste proposte di legge, la maggiore parte di esse poi si perse nei meandri delle varie Commissioni e non riuscì più ad emergere a livello di discussione di Commissione e di aula.
A questo punto, ci è parso importante, utilizzando lo strumento regolamentare del richiamo in aula, potere dare nuova vita a queste proposte di legge e oggi le proposte che andiamo a presentare sono state finalmente iscritte all'o.d.g. dell'aula.
Tra queste, in particolare, vi è quella a cui fatto riferimento nel mio precedente intervento, cioè la proposta di legge regionale n. 339 "Intervento a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano ed attivo della popolazione".
Nel precedente intervento mi sono soffermato su quelle che sono le finalità fondamentali della legge n. 339, che sono praticamente condensate nell'articolo 1 della legge, mentre all'articolo 2 il provvedimento enuncia gli obiettivi fondamentali della legge stessa.
Questi obiettivi sono innanzitutto la possibilità di garantire il diritto agli anziani a condurre una vita dignitosa ed indipendente. Il fatto che questo punto sia posizionato subito come primo obiettivo della legge è estremamente significativo rispetto ad una concezione di aiuto alla terza età che non si esprime esclusivamente con un'attenzione ai valori del livello di dignità economica, all'interno dei quali l'anziano possa condurre la propria esperienza esistenziale, ma fa marcato riferimento anche al livello di qualità psicologica della vita dell'anziano.
In particolar modo, uno degli obiettivi della legge è il superamento di situazioni di solitudine e d'isolamento che, molto spesso, caratterizzano la vita delle persone anziane, riducendone in maniera significativa la qualità della loro esistenza.
Un secondo obiettivo previsto dalla legge è di promuovere la solidarietà tra le diverse fasce d'età, attraverso forme di volontariato.
Proprio per queste ragioni e per gli altri obiettivi della legge che illustrerò nei prossimi interventi, chiediamo l'attenzione dell'Aula e il voto favorevole rispetto all'inversione di questo punto all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, in senso contrario, il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Solo per esprimere il nostro parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 6 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3, il punto 5 diventi 4 e così via.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione punti all'o.d.g. contraddistinta dal n. 3 richiede all'Aula di valutare la possibilità di invertire il punto 5) all'o.d.g. al punto 6), in modo tale che il punto 4) diventi il nuovo punto 3) e il punto 5) diventi il nuovo punto 4) e così via.
In relazione a questa proposta d'inversione intendiamo sottolineare l'obiettivo di potere discutere nel tempo più breve possibile una serie di progetti di legge presentati dal Consigliere Scanderebech durante l'attuale legislatura, che nei giorni immediatamente precedenti l'ultima convocazione del Consiglio regionale sono stati richiamati in aula attraverso l'articolo 34 del nostro Regolamento.
In particolare, in questo intervento voglio soffermarmi sulla proposta di legge n. 339, di cui al punto 5 all'o.d.g., finalizzata a fornire sostegno alle famiglie e alle associazioni impegnate a ricreare un clima idoneo per l'invecchiamento sano e attivo della nostra popolazione. La legge, oltre all'articolo 1 che descrive le finalità fondamentali del provvedimento, si sofferma, all'articolo 2, sugli obiettivi. Abbiamo fatto cenno alla necessità di garantire il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente, prevedendo però anche altri aspetti: per esempio, funzioni di sostegno e d'incoraggiamento alle attività sociali culturali, ricreative, hobbistiche che coinvolgano in diversa maniera la popolazione costituente la terza età.
L'idea forte è data dall'incentivazione e il sostegno di una nuova forma di assistenza domiciliare con il coinvolgimento degli studenti universitari degli ultimi anni di alcune facoltà, in particolare Scienze della formazione, Psicologia, Medicina, Farmacia, che in cambio potrebbero ottenere agevolazioni economiche o sotto forma di crediti per il loro percorso educativo e formativo a livello universitario.
Ancora, tra le finalità della legge, è inserito il sostegno alle associazioni di promozione sociale, in particolare quelle previste dalla legge regionali 7 febbraio 2006, n. 7, che disciplina le associazioni di promozione sociale.
Per tutti questi motivi, per la validità intrinseca di questa proposta di legge regionale, noi chiediamo all'Aula di votare in maniera favorevole la proposta d'inversione punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna, che interviene in senso contrario.



RESCHIGNA Aldo

Confermo la contrarietà.



PRESIDENTE

Il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 7 affinché il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi 5 e così via..
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con la proposta d'inversione punti all'o.d.g. contraddistinta dal numero progressivo 4, per quanto riguarda la convocazione delle ore 20.00 richiediamo di discutere e porre in votazione la possibile inversione del punto 6) all'o.d.g. attuale al punto 7), in modo da provocare una concatenazione di eventi che, alla fine, determini il posizionamento del punto 5) al punto 4) e lo scorrimento del punto 6), che diventerebbe il punto 5).
Per motivare le ragioni di questa richiesta d'inversione, richiamo la proposta di legge regionale n. 362, di cui al punto 7) all'o.d.g. attuale che è stata presentata il 23 novembre 2006, avente ad oggetto gli interventi a sostegno dell'evoluzione della famiglia e della maternità.
Naturalmente, il primo firmatario è il Consigliere Scanderebech, poi seguono, come cofirmatari, i Consiglieri Giovine, Guida e Lupi.
I principi ispiratori di questa proposta di legge sono riportati essenzialmente all'articolo 2. Lo stesso articolo recita testualmente che costituiscono principi ispiratori per la realizzazione delle attività e dei servizi citati nell'articolo 1 (cioè, i consultori familiari e le aziende sanitarie locali): a) la tutela della vita in tutte le sue fasi, fin dal concepimento, con particolare attenzione alla gestante, al periodo prenatale e all'infanzia; b) il riconoscimento dell'alto valore della maternità e della paternità - è sicuramente innovativo in una legge a sostegno della maternità l'espressione esplicita del riconoscimento dell'alto valore della maternità, ma nello stesso tempo anche della paternità - c) la valorizzazione della famiglia, istituzione finalizzata al servizio della vita, all'istruzione e all'educazione dei figli, soggetto politico garante dei diritti inviolabili della persona e dell'adempimento dei doveri di solidarietà familiare e intergenerazionale presenti nella comunità sociale.
Ancora, fra i principi ispiratori di questo provvedimento di legge, è indicato il rispetto della sussidiarietà delle istituzioni pubbliche nei confronti della famiglia, che ci permettono di intuire il taglio complessivo che questo provvedimento legislativo si propone di promuovere e sviluppare.
Negli articoli successivi si specifica con maggiore attenzione il ruolo che i consultori dovrebbero avere per tutelare la vita nascente in tutte le sue estrinsecazioni.
Per tutti questi motivi e per il valore intrinseco costituito da questa proposta di legge regionale, chiediamo all'Aula di esprimersi in termini favorevoli in ordine alla proposta d'inversione all'o.d.g..



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 8 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi 6 e così via.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. indicata con il numero progressivo 5) richiede di invertire il punto 7) con il punto 8), affinch il punto 6) possa diventare il punto 5), il punto 7) diventi 6), e così via.
Il sunto di questa proposta d'inversione è ovviamente quello tradizionale, cioè quello di permettere l'esame di un'importante proposta di legge del Consigliere Scanderebech, che presto sarà tra noi per reiterare la sua capacità di intrattenimento. Tale proposta, presentata nell'anno solare 2006 da parte del Consigliere Scanderebech, prevede all'articolo 5 una serie di interventi a sostegno della maternità. In questo articolo 5 sono definiti, con molta accuratezza e molta proprietà una serie di interventi volti a concretizzare quelli che erano i principi ispiratori della legge, enunciati nel precedente articolo 2. Al comma 1, la proposta di legge sottolinea il fatto che "Le Aziende sanitarie locali avvalendosi dei consultori familiari, potenziano e attivano anche presso le sedi ospedaliere, centri di consulenza psicologica e sociale a favore della donna in gravidanza con difficoltà economiche, psicologiche e sociali, al fine di tutelare la maternità e i diritti del bambino".
Al punto 2, la legge sottolinea il fatto che proprio attraverso un'adeguata organizzazione dei consultori familiari, anche i Comuni e le Aziende sanitarie locali, nell'ambito dei programmi socio-sanitari e socio assistenziali locali, possano definire dei programmi specifici e personalizzati a favore delle donne in gravidanza in difficoltà; che possano anche prevedere un supporto nel proprio domicilio oppure l'inserimento della madre e del bambino presso una sorta di famiglia affidataria, che possa svolgere un ruolo di sostegno in questo delicato momento di passaggio. Un'altra ipotesi che la proposta di legge in questione sostiene è quella di sviluppare una progettualità più complessiva, finalizzata anche al reinserimento sociale delle madri anche attraverso percorsi di formazione volti ad un concreto inserimento lavorativo.
Il comma 3 sposta l'attenzione invece sul ruolo dei Comuni e delle Aziende sanitarie, nell'ambito dei programmi socio-sanitari e socio assistenziali locali; proprio per raggiungere la finalità di rimuovere preventivamente quelle situazioni di disagio che potrebbero indurre la madre all'interruzione della gravidanza, si prevede l'ipotesi di organizzazione di forme di supporto domiciliare finalizzate al sostegno della madre e della coppia nel suo insieme.
Per tutte queste ragioni, per la concretezza delle finalità che questa proposta di legge persegue, noi chiediamo all'Aula un voto convintamente favorevole nei confronti di questa richiesta d'inversione, in modo che possa essere al più presto discussa e approvata. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Il collega chiedeva la convinzione. Però le richieste d'inversione terminano tutte con "...e così via". Io chiederei, nei prossimi interventi di essere più preciso, quindi per il momento il voto è negativo.



PRESIDENTE

Prendendo atto di quanto ha detto il Consigliere Cavallera, pongo in votazione la richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 5.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 8 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



(Commenti del Consigliere Caramella)



LUPI Maurizio

Mi incute un senso di terrore questa spietatezza del Consigliere Caramella che, ancor prima di udire le argomentazioni che cercherò di portare a sostegno di questa possibile richiesta d'inversione di punti all'o.d.g., parte già pregiudizialmente convinto dell'espressione negativa del suo parere.
Tolta ogni speranza, quindi, di poter convincere in senso differente il collega Caramella, non mi rimane che dedicarmi alla spiegazione, a ricercare il significato semantico, etimologico, ontologico di questo "e così via". Tale espressione ha, sostanzialmente, una finalità ornamentale e tende a concludere una formula giuridica tramite la quale i Consiglieri proponenti intendono proporre, da una parte, un'inversione dei punti all'o.d.g. e, dall'altra, una serie concatenata di eventi causali che provocano una serie di sommovimenti complessivi, tali da portare i punti all'o.d.g. in posizioni totalmente differenti da quelle che erano in origine.
Alla fine di tutto questo spostamento, la formula "...e così via" appare quasi come una benedizione finale, una sorta di augurio nei confronti dell'esito dell'inversione stessa; è tale da prefigurarne gli effetti positivi nella successiva votazione. Quindi, la finalità essenziale, il significato di questo "...e così via" può essere riassunto brevemente in questi termini.
Ma vediamo nello specifico quelli che sono gli aspetti fondamentali degli articoli che seguono il precedente articolo 5. Innanzitutto all'articolo 6 si prevedono degli precisi interventi regionali. L'articolo in particolare, fa riferimento al fatto che la Regione può avvalersi di forme di associazionismo familiare, femminile e anche di formazioni create nel privato sociale che, anche tramite l'operatività dei servizi sociali dei Comuni e dei consultori familiari, possano promuovere e sostenere l'organizzazione, la realizzazione e la diffusione di tutta una serie di iniziative editoriali, culturali, informative, di sensibilizzazione sul valore sociale della maternità, sul valore della difesa della vita nascente, sulla fisiologia, sullo sviluppo del nascituro e complessivamente, sulle opportunità a tutela della maternità e dei servizi alla famiglia e all'infanzia, che sono previsti da questo disegno di legge e da tutte le leggi della Repubblica italiana che tutelano la maternità.
L'articolo 7, invece, si occupa più specificatamente del ruolo del volontariato e dell'associazionismo di settore. E' sottolineato un principio generale, quello dell'azione sussidiaria dell'Ente regionale. Si sottolinea come la Regione abbia anche come finalità quella di valorizzare e sostenere la solidarietà interfamiliare, anche questo come mezzo di sostegno e di collaborazione.
Per tutte queste ragioni, riteniamo che un voto favorevole rispetto alla proposta d'inversione dell'o.d.g. potrebbe già prefigurare una sorta di valutazione positiva della legge stessa e quindi ci auguriamo che l'Aula possa esprimersi in siffatta maniera.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

L'argomento è stimolante e interessante, ma non possiamo accondiscendere a questa richiesta d'inversione di punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 9 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 8 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

La richiesta d'inversione classificata con il n. 7) intende promuovere lo spostamento del punto 9) dell'o.d.g. all'attuale punto 10), affinch anche il punto 8) diventi il nuovo punto 7), il punto 9) diventi 8), e così via.
Come le precedenti, si pone la finalità di poter discutere alcune significative proposte di legge presentate dal Consigliere Scanderebech e che per una serie di vicende legate al fatto che spesso nella programmazione dei lavori di Commissione è data scarsa attenzione alle proposte di legge provenienti dai Gruppi minori.
Questo è probabilmente uno degli aspetti che ci dovrebbe far riflettere sulla necessità di cambiare alcuni punti del nuovo Regolamento in maniera tale da ottenere che anche i Gruppi minori possano avere delle corsie preferenziali in sede di Commissione, tali da garantire la discussione dei progetti di legge presentati.
Il fatto che molte delle proposte di legge presentate dal Consigliere Scanderebech non abbiano avuto i dovuti spazi di discussione nell'ambito delle rispettive Commissioni è già indicativo del fatto che probabilmente il nostro Regolamento dovrebbe essere più attento a garantire complessivamente gli spazi di discussione rispetto ai progetti di legge presentati.
Abbiamo cercato di supplire a questa situazione negativa (e cioè alla mancanza di discussione in Commissione di queste proposte di legge) con un altro strumento regolamentare, cioè lo strumento del richiamo in aula facendo riferimento all'articolo n. 34 dell'attuale Regolamento, e tramite questo richiamo in aula oggi all'o.d.g. sono finalmente iscritte tutta una serie di proposte di legge che sicuramente saranno oggetto di un'attenta valutazione da parte dell'Aula consiliare.
In particolare, nell'intervento precedente avevo fatto riferimento alla legge n. 362 (avente come oggetto gli interventi a sostegno dell'evoluzione della famiglia e della maternità) e ne avevo esposto sinteticamente i contenuti a livello dei primi articoli. C'é ancora da ricordare che la valenza innovativa della proposta di legge regionale n. 362 può essere riscontrata anche nel prosieguo dell'articolato, soprattutto quando a partire dall'articolo n. 10 sono definiti con molta attenzione gli ambiti di intervento dei corsi di qualificazione e specializzazione degli operatori dei consultori.
Da questo punto di vista è sottolineata con forza l'importanza della formazione degli operatori in questi settori, che non può che essere estremamente precisa e qualificata e, quindi, si sottolinea come la Regione programmi e promuova corsi di qualificazione e aggiornamento del personale addetto ai consultori familiari.
Proseguirò l'esposizione delle caratteristiche più significative di questa proposta di legge nei prossimi interventi; per intanto chiedo all'Aula di poter esprimere un voto favorevole rispetto a questa proposta d'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Siamo contrari a quest'inversione.
Ricordo ai colleghi che anche il TG3 di questa sera riferiva come quattro Consiglieri "un po' birichini" tengano in scacco tutto il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 10 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 9 diventi il nuovo punto 8, il punto 10 diventi 9 e così via.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Io sono uno di quei "birichini". A questa età, ormai mi aspetto di tutto.
Evidentemente, Battaglia non è stato sufficientemente informato su come stanno le cose, ma domani ci penso io.
Presidente, buonasera. Complimenti per come sta dirigendo questa Assemblea molto autorevole.
Vedo che procediamo lentamente, quindi devo un po' ridurre il lavoro burocratico, altrimenti facciamo un mucchio di fotocopie. Avevo già preso il secondo blocco, invece, siamo ancora al primo. Pazienza.
Per quanto riguarda l'inversione all'oggetto, andiamo a vedere che la proposta di legge è la 584, che tratta del famoso microcredito.
Non mi stancherò mai di dire che questo provvedimento è importantissimo. È un provvedimento che, ovviamente, se applicato idoneamente, se messo a disposizione dei cittadini, dei giovani, delle donne e di tutti coloro che non sono bancabili (che oggi sono tanti, tanti tanti, tanti) potrebbe evitare il dilagare del fenomeno dell'usura.
Davanti a questi problemi dovremmo veramente confrontarci, dovremmo trovare delle soluzioni, dovremmo veramente metterlo all'o.d.g. anzich parlare del Regolamento.
Questa sera, Consigliere Auddino, ho incontrato delle persone andando a farmi una doccia, un bagno turco per riprendermi, e tutti mi chiedevano giustamente, perché forse, avranno visto TG3... Noi, purtroppo, non abbiamo il tempo, perché siamo impegnati qui a compilare inversioni e documentazioni ed essere presenti in questa avventura, che non so dove ci porterà). Prima parlavo con qualcuno di voi e onestamente mi chiedevo se questa fosse la strada giusta. Penso che potrebbe diventare la strada giusta se finalmente, per la prima volta, dal 1973 ad oggi, o da quando io sono in questo Consiglio regionale, si può fare qualcosa di importante e di serio, qualora, insieme al Regolamento si possa mettere mani alla legge elettorale. Sarà un miracolo questo! Ci pensavo prima, quando parlavo con alcuni amici (che giustamente non capiscono) che ho incontrato alla palestra "Ronchi Verdi", i quali mi hanno chiesto spiegazioni. Quindi, nessuno, nessuno, né laureati, né ingegneri né geometri sanno che cosa succeda in quest'aula e invece noi pensiamo che tutte le persone del mondo sappiano quanto sappiamo noi! Forse, nemmeno mia moglie! Infatti, mia moglie prima mi chiedeva perch faccio tutto questo. Io le stavo quasi dicendo di farsi i fatti suoi! difficile, è difficile. Infatti, siccome lei non ci crede, le ho detto di venire a vedere gli orari che faccio. È mia moglie, figuriamoci se le altre persone che non conoscono niente di noi, che sono lontani dalla politica che non sanno di che cosa parliamo qui dentro, vuoi che interessi loro un Regolamento? O anche la legge elettorale? A noi interessa sia il Regolamento che la legge elettorale, perché vedo che, per la prima volta, c'è una convinzione ferrea, compatta. TG3 conferenze stampa: questo Regolamento non è da fare a tutti i costi! Caspita! Complimenti! È la prima volta che vedo maggioranza e opposizione i principali partiti della maggioranza e dell'opposizione uniti nella battaglia che sembra la battaglia della conquista di Waterloo. Attenzione perché quella battaglia sappiamo tutti come andò a finire! Quindi, cari amici e cari colleghi, vogliamo portare avanti un discorso che può diventare anche un sogno, che può diventare un fatto nuovo in questo Consiglio regionale, ossia, può diventare un fatto importate dove per la prima volta la maggioranza e l'opposizione, i principali partiti desiderano portare avanti un provvedimento così importante per loro. Altri piccoli esuli, abbandonati al proprio destino vogliono portare avanti altri problemi; se per la prima volta in quest'aula riusciamo a far convergere i desideri politici di tutti sarà un grande lavoro e un grande risultato! Io voglio sperare e voglio continuare a sognare, anche perché non potendo dormire in questi giorni, non mi resta che sognare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Il collega Scanderebech ha reso evidente un aspetto e cioè che in verità lui non si oppone alla modifica del Regolamento, ma usa la questione del Regolamento per imporre una riforma della legge elettorale.
Sono due cose molto diverse. Nel caso del Regolamento discutiamo del funzionamento del Consiglio regionale, nel caso della legge della rappresentanza del Consiglio regionale. Che cosa c'entra la discussione sulla legge elettorale con quella del Regolamento? Tutti i Gruppi (compreso quello del Consigliere Scanderebech, che è stato Assessore di qualche maggioranza in questo Consiglio regionale) devono porsi il problema di decidere prima e meglio in questo Consiglio regionale. Poi, dovrebbe essere affrontato il problema istituzionale, ma è assurdo pensare che io utilizzo il Regolamento per imporre una riforma della legge elettorale. Sono due cose completamente diverse.
Sarebbe assai più ragionevole se, invece, il Consigliere Scanderebech si facesse carico con noi, visto che gira per i mercati e si pone il problema di come si decide nelle istituzioni, per decidere prima e meglio in questo Consiglio regionale, del problema di una riforma della rappresentanza. È legittimo che il Consigliere Scanderebech ritenga di dover essere ancora in questo Consiglio regionale e si ponga il problema per esempio, di una riforma della legge elettorale, ma (i suoi amici non lo capiranno maggiormente in questo caso) come possa usare una riforma del Regolamento per imporre una riforma della legge elettorale, mi sembra fuori dal mondo.
Questo, francamente, io non lo capisco! Ripeto, sono due piani completamente diversi. Discutiamo di riforma del Regolamento. Non ho ancora sentito. Vorrei che Scanderebech, anziché, chiedere l'inversione dell'ordine del giorno, come fa oggi imponendo argomenti che sono anche molto seri, ma che non possiamo discutere per effetto dell'atteggiamento che lui stesso assume in quest'aula, entrasse nel merito ed, eventualmente con il suo Gruppo, presentasse delle proposte di modifica della proposta di riforma del Regolamento e, poi, ci ponesse il problema di una riforma della legge elettorale. Scanderebech (non penso che in questo sia capito e i suoi amici li incontra mentre va a fare la sauna), in verità, sta usando la questione del Regolamento per imporre una riforma della legge elettorale.
Questo è il massimo dell'incomprensione, Scanderebech! Io penso che invece, tu dovresti molto utilmente impegnarti per modificare il Regolamento, consentire a qualsiasi maggioranza e ai Gruppi presenti in quest'aula di decidere prima e meglio e di fare funzionare di più il Consiglio regionale e, poi, dovresti in maniera assolutamente legittima e magari, troveresti in questo Consiglio qualche sponda o qualche persona disposta a confrontarsi con te, porre il problema della riforma della legge elettorale.
Per tutte queste ragioni, Presidente, noi siamo contrari alla proposta d'inversione dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Forse io non mi faccio capire e non so spiegare le ultime battaglie che ho fatto in questi giorni. Qualcuno mi ha fatto perdere il lume della ragione, perché qui c'è una situazione che dobbiamo fotografare.
Collega Ronzani, se tu vai a vedere il nuovo ordine del giorno che parte da giovedì 16 luglio, è stata rimessa all'ordine del giorno la proposta di legge n. 608, "Norme per l'elezione del Consiglio del Presidente della Giunta regionale". Se non fosse stato fatto questo blitz (lo stesso discorso vale per il Regolamento), oggi, Scanderebech, avrebbe detto no al Regolamento e basta, perché il Regolamento mi spaventa nel momento in cui immagino che, una volta modificato, mi cambiano anche la legge elettorale. Ok? Ho sempre detto questo fino a 15 giorni fa, fino a quando il Regolamento forzosamente è arrivato in aula, con un blitz di pochissimi giorni, con un'audizione lampo, veloce, forse la più veloce audizione non da quando sono in questo Consiglio, ma da quando esiste la Regione Piemonte. È durata un minuto! Un minuto.
Non sono riuscito a firmare ed era la prima volta che arrivavo in tempo, però non ho voluto attraversare l'aula per andare a firmare perch ero incredulo. Questo per dirvi la tempestività con cui è stato fatta quell'audizione. Si è presentata una sola persona (questo per dire quanto sono interessate le persone, le associazioni ecc. alle nostra riforme). Non so chi è stato invitato, però c'era solamente una persona. Se non fosse stato fatto quel blitz, che è quanto ho sempre avuto paura che accadesse non sarei qui, oggi, a dire rivediamo... Mai abbiamo parlato di rivedere la legge elettorale o di rifarla.
Visto e considerato che siete stati voi a fare il passo in avanti, che siete stati voi a mettervi a giocare senza segnalinee o senza il raccattapalle (qui noi siamo solamente raccattapalle e non di più); visto che anche i raccattapalle servono, qualche volta, perché se non c'è il pallone non si può giocare, dobbiamo giocare tutti assieme. Quindi, quella paura, quelle mie fissazioni mentali che avevo e che in parte si sono verificate, mi inducono a pensare che, oggi, qui, bisogna mettere la palla al centro e cercare di ragionare democraticamente.
Non so qual è il modello migliore di legge elettorale che possa andare bene per tutti, così come non so qual è il modello migliore del Regolamento o se lo è quanto voi state proponendo. Ma siccome fino adesso non sono convinto che questo Regolamento cambierà e stravolgerà l'efficienza e l'efficacia di questo Consiglio e delle Giunte che ci sono state e che ci saranno, dico che, se siete convinti, voi fatelo. Ho sempre rispetto della volontà altrui, in quanto credono gli altri e, soprattutto, delle idee dei colleghi.
A questo punto, mi adeguo a quanto pensate voi, al fatto che voi credete che sia una cosa utile per la Regione e per i cittadini piemontesi ma contemporaneamente adeguatevi voi a quelli che sono i problemi che noi viviamo sui vostri movimenti, sul vostro attivismo, sulla vostra invasione di campo, su cui avevamo già paura prima che poteste fare quel che avete fatto. Non è stata fatta un'invasione di campo dal Consigliere Manolino, è stata fatta invasione di campo dalle principali forze politiche che vivono la vita politica di quest'Assemblea.
Quindi, non è che vogliamo vincere. Non c'è nessuna partita. Noi vorremmo vincere (almeno così penso e credo che valga anche per i miei colleghi) se veramente per la prima volta troviamo una proposta condivisa ma, soprattutto, per la prima volta, riusciamo a far passare una riforma che riguarda il Regolamento, che interessa a voi che ne siete convinti.
una riforma della legge elettorale che, al contrario di quanto dicevamo fino a un mese fa (che questa riforma ha sempre garantito la governabilità ecc...) su quei codici sul listino, oggi, dopo le battaglie che abbiamo fatto e dopo quanto è successo al Parlamento europeo, incominciano un po' a dare qualche problema. Dal momento in cui certe decisioni piombano dall'alto, dal momento in cui quel famoso proporzionale che è stato bistrattato, che è stato spazzato via in passato, dovrebbe tornare, perch quello è il vero punto in cui si decide la volontà popolare dei cittadini e qui stiamo parlando della volontà dei cittadini piemontesi.
Mi sembra che il nostro sia un ragionamento semplice. Aspettiamo che voi facciate qualcosa, perché noi non vogliamo vincere niente, vogliamo solamente contribuire alla realizzazione di quanto tutti qui dentro vorrebbero fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

chiaro che bisognerebbe capire che cosa intende il Consigliere Scanderebech e che cosa vuole fare. Qui siamo, francamente, un po' al livello di una commedia perché è contrario al Regolamento. Chiedete che il Regolamento abbia norme di garanzia. C'è in questo nuovo Regolamento addirittura, un capitolo, il 6 bis, che dice testualmente: "Procedimenti di approvazione e modifiche della legge regionale elettorale, della legge regionale statutaria e del Regolamento interno". Quando sarà approvato il Regolamento, per cambiare questo Regolamento, la legge elettorale e la legge statutaria, se necessario, bisognerà riutilizzare le stesse norme di dibattito che sovrintendono il vecchio Regolamento, cioè quello attuale.
Lo avete chiesto e si è concordato. Che cosa volete? Ad un certo punto bisogna anche chiedersi, qui, a partire da adesso, che cosa volete. Abbiamo discusso, ragionato (tu non c'eri) sia con Nicotra che con Lupi. Ragioniamo intervenendo per capirci. Abbiamo la disponibilità di ragionare sul Regolamento; c'è la possibilità di trovare un'intesa larga; c'è il bisogno.
Però, bisogna capire cosa volete. Tu hai detto esattamente "siamo favorevoli alle regole nuove" ma, adesso, dici che non te ne frega niente.
Sei favorevole a cambiarle, ma non vuoi cambiarle. Bisogna che tu vada davanti ad uno specchio e ti metta a confronto con te stesso. Bisogna fare così! Comunque, noi siamo contrari all'inversione e ci auguriamo che un po' di ragionevolezza torni fra chi fa questa battaglia ostruzionistica.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 5 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Questa inversione prevede di anticipare al punto 5) dal punto 10) all'o.d.g. la proposta di legge n. 583, "Lotta al caro prezzi con crescita dei consumi. Il paniere 'In Piemonte si compra bene'". Questa proposta di legge va nella direzione di incrementare i consumi, soprattutto in Piemonte. Qualora questa proposta di legge venisse applicata e, quindi approvata, analizzata, discussa e poi messa in pratica, potrebbe con sostegno positivo contribuire a migliorare i consumi in Piemonte e soprattutto, migliorerebbe la qualità della vita dei cittadini piemontesi perché con pochi euro potrebbero comprare dei prodotti di qualità e di primaria necessità.
Questo, naturalmente prevede, oltre a scegliere i principali prodotti piemontesi, che sono tanti, che i prodotti di questo paniere potrebbero benissimo essere messi a disposizione dei cittadini piemontesi con dei prezzi giusti, con dei prezzi che in qualche modo potrebbero accontentare le aziende e anche i consumatori piemontesi.
Certo che organizzare una simile iniziativa non è facile, così come non è facile far votare la legge elettorale con queste coalizioni e con questi Consiglieri regionali.
Vedi, collega Travaglini, forse io non mi spiego o voi non volete capire. Poiché possiamo trovare la via, ammesso e non concesso che non mi spieghi bene, un concetto è chiaro: io e gli altri miei amici, che stiamo facendo opposizione con sacrificio, con dedizione, con passione e come potete notare, non lo stiamo facendo tanto per divertirci. Io e i miei colleghi, tre settimane fa, eravamo contrari alla riforma del Regolamento perché avevamo paura che quella riforma portasse, successivamente, alla nuova legge elettorale, anche se tu, Consigliere Travaglini, dici che sul Regolamento c'è scritto quello e questo lo capisco, perché non sono mica scemo! Questo lo capisco ed è un passo in avanti, però c'era qualcuno che aveva parlato dicendo: "Parte subito, parte con la prossima legislatura.
Qualcuno, che ha presentato la proposta di legge n. 608 in quelle discussioni dei Capigruppo e nelle Commissioni ha sempre minacciato una riforma della legge elettorale, ve lo ricordate? È tutto scritto, è tutto registrato, non sono proprio così scemo.
In quelle circostanze, in sede di Commissione, ho sempre preteso che si facesse chiarezza e verità relativamente alla legge elettorale, se subito dopo poteva essere oggetto di discussione o meno. C'era chi diceva "sì" e c'era chi diceva "no", tanto è vero che coloro che dicevano di sì hanno presentato una proposta di legge, che hanno fatto arrivare con un blitz in Consiglio regionale, mentre io ero in giro a fare campagna elettorale questo, però, è il mio destino, lasciamolo da parte.
Allora, è chiaro questo percorso? Da quel momento in avanti è cambiato lo scenario. Nel momento in cui voi sostenete la questione del Regolamento è arrivata una legge elettorale da parte di chi in Commissione ne propugnava la discussione, quando io, invece, chiedevo chiarezza, ritenendo che il Regolamento non dovesse essere consequenziale ad una riforma della legge elettorale; anche se il Regolamento è quello che è, è la volontà politica che, in qualche modo, è stata trasformata nella volontà di far arrivare fin qui una proposta di legge per il rinnovo del Consiglio e del Presidente di questa Giunta.
Quindi, lo ripeto, non sono io ad aver dato difformi indicazioni da un giorno all'altro. No, i miei timori e le mie perplessità sono state trasformate in atti concreti da parte delle principali forze politiche di questo Consiglio.
Allora, a questo punto, voi volete dire che saremmo noi responsabili qualora il Regolamento non venisse approvato? Di fronte a questa forma di opposizione democratica nell'interesse di una scelta democratica, volete dire che siamo noi i responsabili, come appare in televisione e alla radio come state comunicando? Noi non abbiamo interesse a comunicare, noi non stiamo facendo comunicati stampa. Noi tranquillamente stiamo portando avanti un'opposizione seria perché crediamo in quanto stiamo facendo. Invece, voi vi state pubblicizzando, per la prima volta in vita vostra oggi avete fatto una conferenza stampa, insomma! Anche questa vi sembra una cosa normale? C'è qualcosa che non va in tutto questo! Allora, può darsi che mi sbagli, può darsi che non abbia capito certi passaggi, ma, a questo punto, vi posso dire che io e i miei colleghi siamo sempre disponibili, perché vogliamo addivenire ad una soluzione condivisa.



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, la prego di concludere l'intervento.
La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Intanto, consiglierei al Consigliere Scanderebech di bere un po' di the perché nella prima parte del suo intervento non è stato molto chiaro abbiamo avuto qualche difficoltà ad interpretare le connessioni logiche della lingua italiana; può succedere, con la stanchezza.
Consigliere Scanderebech, lei sa benissimo quanto sta facendo, perch contrariamente a quanto molti pensano, lei non è "scemo"!



PRESIDENTE

Consigliere Robotti, le chiedo di usare un linguaggio consono all'aula.



ROBOTTI Luca

Semplicemente, ho rivolto nei confronti del Consigliere Scanderebech un complimento.
Lei è consapevole dell'atteggiamento che sta tenendo in quest'aula così come il collega Lupi e il collega Giovine, devo dire un po' meno il collega Nicotra, che forse ha più chiaro il quadro in cui ci stiamo muovendo - quello di piccole forze - così come quella che rappresento io che responsabilmente sta qui a fare il proprio lavoro - che utilizzano una vicenda politica importante. Il Regolamento del Consiglio regionale non è un atto formale, non è una sovrastruttura, è la vita stessa di questa Assemblea democratica, è lo strumento con cui si può fare funzionare meglio o peggio questa Assemblea democratica. È lo strumento con cui una maggioranza che vince le elezioni può dare piena applicazione al proprio programma, quello con cui convincere le piemontesi e i piemontesi a farsi votare oppure è lo strumento per cui questa maggioranza è continuamente costretta ad arrivare a mediazioni umilianti con la minoranza, perch spesso appoggiate solo sulla mera questione della pecunia, dello scambio economico durante le fasi di bilancio e l'assestamento. È lo strumento con cui noi rendiamo più certa la pratica del governo, avvicinandoci ai tempi della vita reale delle cittadine e i cittadini di questa regione e non a questo tempo virtuale, a questo orologio inesistente della vita delle persone, che è il tempo del Consiglio regionale attuale.
Quindi, collega, lei sta usando questa vicenda così importante per attuare nuovamente ciò che questo Regolamento le permette: un ricatto! Collega Scanderebech, il suo non è niente altro che un ricatto, che lei pensa di fare a questi cinquanta pellegrini suoi colleghi di maggioranza e minoranza, che seriamente, per una volta unitariamente, cercano di approvare il Regolamento, ma che, in realtà, collega Scanderebech, rivolge alle donne e agli uomini che vuole rappresentare, andando ogni mattina nei mercati a prendere in giro queste persone! Questa è la realtà, lei bluffa collega! Lei va lì a domandare alla gente i problemi che ha e poi viene qui a perdere tempo, a fare spendere soldi all'ente pubblico, quindi ai cittadini, per una battaglia che non ha alcun valore politico o etico, se non quello di mettere sul piatto della bilancia il peso suo, quello dei Consiglieri Lupi e Giovine, per ricattare il Consiglio regionale e per chiedere qualcosa in cambio! Sappiamo bene cosa volete in cambio, strumenti che puntino a favorire il vostro posizionamento e il ritorno in quest'aula, anche se oggi rappresentate elementi assolutamente marginali della politica, della cultura e della società di questa regione! Questo atteggiamento, collega Scanderebech, è quello di una persona che potrebbe assolutamente svolgere altri tipi di attività, magari neanche troppo legali, caro collega! È lo strumento di chi punta la pistola alla tempia degli altri dicendo di "prendere o lasciare", "o così o ti tengo qui e ti porto allo snervamento, alla stanchezza, alla impossibilità"! Noi siamo quasi tutti sufficientemente in buona salute e tutti sufficientemente pazienti per aspettare che lei, collega Scanderebech, si stanchi, che anche i colleghi Lupi e Giovine si stanchino, affinch finalmente, quest'Aula venga lasciata libera di arrivare, democraticamente e unitariamente, per una volta nella storia di questa legislatura, ad un traguardo insieme, che si è concordato insieme, che rappresenta la possibilità per questa Regione di uscire da un pantano regolamentare che non ha più ragione d'esistere nel XXI secolo, che è figlio della Prima Repubblica e del consociativismo! Lei, collega, oggi - è bene che i cittadini piemontesi lo sappiano vuole tenerci agganciati ad una storia che, forse, appartiene alla sua cultura politica, ma certamente non è più la storia, la vita, la pratica delle donne e degli uomini di questa regione, si vergogni, collega!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Robotti.
Per i prossimi interventi vi chiedo di restare nei tempi dovuti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Anche questa sera, come al solito, ho assistito ad un'arringa vergognosa.
Prima di dirmi di vergognarmi, si deve guardare allo specchio, caro collega Robotti!



(Commenti del Consigliere Robotti)



SCANDEREBECH Deodato

Bravo, perché hai paura di guardarti! Io, invece, non ho paura, perché a casa mia ho tutti vetri e, grazie a Dio, riesco a guardarmi anche in trasparenza.
Allora, caro collega Robotti, intanto modera i termini, visto e considerato che sei un collega e io continuo a rispettarti come tale. In passato, in quest'aula - te lo dico per il tuo interesse - ho assistito, in certe serate e notti, ad arringhe di comunisti appartenenti alla stessa tua cultura - i tuoi amici che sedevano qui nelle prime file - però non mi sono mai permesso di ledere la dignità di questi colleghi. Fai attenzione a quanto dici perché, alcune volte, essere modesto e rispettare le idee altrui è sintomo di intelligenza, che mi auguro tu abbia, ma la prossima volta cerca di moderare i termini, te lo chiedo ancora con amicizia e rispetto.
Detto questo, parliamo di quanto interressa tutti i cittadini, davanti ai quali ognuno di noi testimonierà il proprio operato, presentandosi con la propria faccia. Io non ho questo problema e, questa sera, dopo questo intervento, sono ancora più convinto, più contento e più entusiasta rispetto a quanto sto facendo perché sempre più mi convince che sto conducendo una battaglia democratica.
Come il mio partito, sono per un proporzionale puro, mentre tu nella tua testa vuoi andare a finire nel listino; questo è uno dei motivi per cui questa sera stai pronunciando tante parole al vento, mentre io, come al solito, voglio mettermi in discussione, questa è la verità.
Quindi, se c'è un interesse politico che prevarica gli interessi dei cittadini non appartiene certo alla persona che sta parlando, se è vero quanto si dice in giro, che però non mi interessa, con tutto rispetto! Consigliere Robotti, se vai sul listino sono contento per te, se rimani nel listino e vieni rieletto sono allo stesso modo contento per te. Io invece, come al solito, voglio confrontarmi, andare a prendermi i voti dalla gente, cercare di essere contributivo e mettermi in discussione. Pu darsi che non sempre ci riesca, infatti ci sono le volte in cui ci riesci e delle volte in cui non ci riesci.
Detto questo, è meglio che il confronto avvenga sui contenuti e non sulle posizioni personali e politiche, altrimenti diventa difficile comprendere da quale parte sta la verità. Quindi, tu rimani dalla tua parte, mentre io rimango dalla mia parte. Presidente, detto questo continuiamo i nostri lavori sui contenuti. Di quale proposta stiamo parlando?



PRESIDENTE

Siamo alla richiesta d'inversione rubricata n. 11.



SCANDEREBECH Deodato

Allora, parliamo della proposta di legge n. 582, di cui al punto 9) all'o.d.g., che recita: "Reddito di cittadinanza e contrasto della povertà.
Fondo regionale di solidarietà sociale".
Ecco, collega Robotti, di questo dovremmo interessarci, tu che provieni da un'estrazione sociale che parla sempre della difesa del diritto al lavoro, che è la bandiera del contrasto alla povertà e alle differenze sociali; è quella bandiera che voi, in parte, avete sempre cercato di tenere alta. Il diritto di cittadinanza potrebbe, in qualche modo, essere il punto centrale e il punto cardine di quelli che sono i problemi veri economici e sociali del nostro territorio.
Questa proposta di legge, in altre Regioni, addirittura in Campania, è stata applicata; non so se oggi sia ancora operativa, ma so che è stata applicata per un certo periodo. Forse poi non ci sono state più le coperture, ma so che è stata applicata e che per un anno o due ha avuto i suoi effetti positivi. Altre Regioni, ad esempio il Veneto, sembra che la stiano applicando.
Noi in Regione Piemonte non abbiamo trovato le risorse, ma, a parte le risorse, non c'è stata proprio la volontà politica di portare avanti questa proposta di legge.
Di questo penso che dovremmo interessarci prima ancora del Regolamento.
E quando parliamo di Regolamento e di legge elettorale, e non parliamo delle vere proposte che vanno nella direzione dell'interesse dei cittadini penso che non stiamo facendo un buon lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Presidente, noi siamo contrari all'inversione, non perché riteniamo che non si debba affrontare la questione che pone il collega Scanderebech.
Però, se lui davvero crede che sia importante approvare un provvedimento come questo, deve sapere che la condizione per farlo in fretta è che venga approvato il nuovo Regolamento.
Dico questo per due ragioni; abbiamo un punto all'o.d.g., che è il Regolamento, e se facciamo la riforma che lui in questo momento sta oggettivamente avversando, potremmo approvare più in fretta provvedimenti come quello.
Stiamo discutendo di questo, e quando il Consigliere Scanderebech sostiene che non esiste alcun legame tra queste discussioni e i problemi della società, ignora un piccolo particolare: che stiamo discutendo di una riforma che ci consentirebbe di decidere meglio e prima, e di approvare più in fretta alcuni provvedimenti di legge.
Quindi, in verità, in questo momento, sta contraddicendo se stesso perché non può sostenere che auspica che vengano approvati alcuni provvedimenti e poi opporsi alla riforma principale del Regolamento, che è lo strumento con il quale consentire a questo Consiglio regionale di decidere più velocemente su questioni come quelle da lui ricordate.
Ne approfitto - Presidente - per dire che il Consigliere Scanderebech sta facendo ostruzionismo sulla riforma del Regolamento! Badate che, altre volte, in questo Consiglio regionale, si è fatto l'ostruzionismo! L'hanno fatto alcuni Gruppi. Ti posso, però, caro amico Scanderebech, ricordare che noi - qualora avessimo fatto ricorso in passato, come abbiamo fatto, a questo atteggiamento - abbiamo sempre contestato il merito dei provvedimenti? Ci siamo opposti ad una legge perché non la condividevamo nel merito: quella legge lì! Ed era legittimo e naturale che magari un Gruppo consiliare si opponesse.
Questa sera, tu hai detto una grande verità, e l'abbiamo capito tutti l'abbiamo inteso tutti! Non ti stai opponendo al Regolamento perché non lo condividi nel merito, perché se così fosse avresti interesse ad evitare le inversioni e ad entrare nel merito della discussione. Avresti interesse sul merito della discussione, a fare emergere proposte alternative! Ma tu non ti poni questo problema! Lo hai detto in maniera chiara: il tuo problema è un altro. Ti opponi al Regolamento, non perché c'è un atteggiamento contrario - neppure lo conosci, forse, il Regolamento, o lo conosci per sommi capi - ma perché ritieni - hai detto - che sarebbe opportuno in quest'aula decidere uno scambio tra il Regolamento - che tu ci consentiresti di approvare - in cambio di cosa? Del fatto che il Consiglio regionale discuta la riforma della legge elettorale.
Ti dico la mia opinione, collega Scanderebech! Non so cosa discuterete nei prossimi giorni, ma le due materie non sono trattabili. Non sono trattabili, le due materie! Perché i due piani sono diversi! Non c'è discussione possibile tra due questioni che non sono interconnesse. Una cosa è discutere del Regolamento del Consiglio regionale, e se fossimo una classe dirigente seria e impegnata a risolvere i problemi, dovremmo consegnare ai piemontesi almeno questo risultato e dire alle future maggioranze: "Governate il Piemonte e sappiate che lo farete sulla base di un Regolamento che vi consente di decidere prima degli interessi dei piemontesi". Dovremmo fare questo! E poi dovremmo discutere, eventualmente della legge elettorale, perché è legittimo che un Gruppo come il tuo, o altri Gruppi di minoranza, si pongano il problema di essere, anche in futuro, rappresentati in questo Consiglio regionale.
Io avrei le mie opinioni al riguardo, e se mai dovessimo discutere di questo, farò di tutto per manifestarle, perché ritengo che in questo Paese la rappresentanza sia una cosa seria e si debba evitare la proliferazione di piccoli partiti, che non ci aiutano a discutere e a decidere, non garantiscono la rappresentanza. Ma questo sarà oggetto del merito della discussione che faremo.
Personalmente mi sento di dire, a titolo personale, che non credo che possa esistere - mi sente, collega Scanderebech? - alcuno scambio - e ripeto, alcuno scambio! - tra il Regolamento di cui stiamo discutendo, che è materia che va affrontata in maniera autonoma e andrebbe affrontata con spirito unitario e nell'interesse del Consiglio del Piemonte, e le materie elettorali. Ritenere che si possa utilizzare la vicenda del Regolamento per imporre un diktat sulla riforma della legge elettorale, penso che sia questione impraticabile.
Ciò detto, Presidente, sono contrario all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 12 presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Prima di parlare del punto 8), volevo rispondere al collega Ronzani del quale ho la massima stima perché ci conosciamo come colleghi da un po' di tempo.
Collega, io non voglio fare nessuno scambio e nessun ricatto. Ripeto quanto ho detto prima: dopo alcune posizioni e dopo quanto è successo in questi 30 giorni, io non ho più fiducia in quanto dite, perché i fatti sono fatti. La legge elettorale non l'ho presentata io e fatta arrivare di urgenza qui in Consiglio regionale. Qualcuno di voi l'ha fatto, e se l'ha fatto vuol dire che quelle perplessità e quelle paure che manifestavo io ed altri miei colleghi si sono trasformate in realtà.
Quindi, non sono stato io. Se non può essere uno scambio, lo si vedrà.
Non è questo il mio obiettivo, non voglio barattare niente con nessuno collega Ronzani. Però dopo quanto è stato fatto, io moralmente, idealmente e politicamente mi sento in dovere, prima con me stesso, con la mia anima e con la mia intelligenza di continuare a fare questa battaglia, perché è una battaglia di onestà politica, della mia posizione politica e che è ancora più convincente dopo quanto è stato fatto. È chiaro una volte per tutte? Quindi, non voglio scambiare niente con nessuno e non voglio barattare niente con nessuno.
Se poi si arriva ad una soluzione condivisa, questo è dovuto all'arte della politica - siamo chiamati per quello - e in quel caso io sono a disposizione.
Non sto né bluffando né giocando a poker; chi ha giocato invece con quelle minoranze, quindi chi ha giocato con quei poveri disgraziati come il sottoscritto - parlo per me e non per gli altri miei colleghi - è stato chi ha fatto quello che ha fatto, politicamente parlando.
Io sto cercando solamente di difendere la mia posizione politica. Ho sempre detto in aula, in Commissione e anche nelle riunioni riservate che il Regolamento deve tornare in Commissione: io non l'ho mai letto, perch non voglio leggerlo in Commissione, voglio discuterlo in Commissione e voglio vederlo in Commissione.
stato richiamato forzosamente in aula? Bene. Avete presentato un maxiemendamento? Bene. Noi abbiamo presentato altri emendamenti al vostro maxiemendamento, ma - ripeto - io non mi sottraggo al dialogo e al confronto. Però permettetemi di fare la difesa del mio ruolo istituzionale come Consigliere regionale, come uomo e come politico, perché mi sento "fregato" dai comportamenti assunti nei miei confronti come Consigliere regionale.
Quindi, non voglio barattare niente. Porterò avanti la mia onesta battaglia, fino a quando ce la farò; se i miei colleghi non ce la faranno li ringrazio ugualmente, ma fino a quando il mio fisico reggerà, io qui idealmente, con tutto il coraggio e con tutta la credibilità, ma soprattutto con tutta la convinzione, andrò avanti fino alla fine. Mi stancherò prima io? Pazienza! Non voglio vincere niente, non voglio barattare niente; voglio essere a posto con la mia coscienza. Detto questo penso di essere stato chiaro, collega Ronzani.
Questo però - lo ripeto per l'ennesima volta - non esclude il fatto che se si arriva ad un accordo dove tutti i Consiglieri, anche il collega Manolino che è contrario e anche il collega Robotti che è contrario, devono essere in qualche modo coinvolti in queste scelte che faremo comuni.
Nessuno vuole escludere nessuno né tanto meno il sottoscritto. Quindi non è che qui si sta barattando qualcosa contro qualcuno; si vuole arrivare al raggiungimento di un obiettivo che sia condiviso con tutti il più possibile.
Non è possibile farlo? Pazienza! Fermate un momento questo Regolamento e facciamo altro, parliamo di altro, prendiamo tempo. Volete fare la battaglia della vostra vita? Fatela, avete fatto una conferenza stampa avete parlato con tutti i giornali, non so cosa farete domani. Andrete a dire in giro che io sono... non ricordo più cosa è stato detto.
Questa è politica, ma soprattutto noi siamo chiamati qui dai nostri elettori per svolgere il ruolo con trasparenza, con dedizione e con passione e quando questo ruolo viene svolto in questo modo, non c'è migliore convinzione nei miei confronti che non mi porta a fare quanto sto facendo fino ad oggi.
Detto questo - ripeto - io e i miei colleghi siamo a disposizione. Non ci avete chiamati per una riunione, è la prima volta da quando sono qui in Consiglio regionale che una forza politica di maggioranza adopera così la forza e i muscoli. È la prima volta.
Quando negli anni passati c'erano nelle prime file dei vostri colleghi e lei lo sa, collega Ronzani, chi era seduto lì - a qualsiasi problema noi cercavamo sempre una soluzione; le minoranze erano più rispettate delle maggioranze, perché è giusto che sia così, perché il confronto democratico è quello. Il sale della politica è quello: coinvolgere tutti, perché tutti dobbiamo essere coinvolti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Io credo di essere più veloce dei miei colleghi che mi hanno preceduto in senso contrario.
Vorrei fare due considerazioni, che volevo fare prima, ma poi i tempi di intervento sono venuti dilungandosi. Sentivo il collega Scanderebech discutere di una legge elettorale e diceva che qualcuno aveva cambiato idea sulla legge elettorale.
Devo dire, checché ne dica il collega Robotti o cosa può pensare la gente, che il collega Scanderebech secondo me è davvero scaltro ed è un grande istrione. E lo dico con convinzione di causa, perché sicuramente ci sa fare.
Però, collega Scanderebech, lei non deve pensare che noi siamo il popolino della strada; quindi, non deve venire qua a mischiare le carte e a fare di tutta l'erba un fascio e a credere o a farci credere che siamo noi che abbiamo cambiato idea, perché non è vero. Lo dico io! Quando lei parla della legge elettorale - prima ne parlava e diceva che bisognerebbe modificare e ne parlavate ancora prima dell'intervento di Robotti - vorrei soltanto precisare una cosa. Non pensi, collega, di venire qua a convincerci che il problema è la legge elettorale, perché tanto lo sanno anche i "paracarri": il vero problema è che noi stiamo parlando di Regolamento! Consigliere Scanderebech, le assicuro che, se si parlasse di legge elettorale, noi saremmo i primi - l'ho detto e lo ripeto, fortemente a non volere alcun tipo di intervento sulla legge elettorale. Ho detto: "alcun tipo", perché non è serio, non è corretto farlo in questi mesi, in questo modo e in pochi giorni. L'ho detto e lo ripeto, ma quando e se dovessimo parlare della legge elettorale questo sarà un argomento di cui parleremo, mettendo in ballo qualunque tipo di politica, di accordo qualunque cosa, perché non è corretto. Però, adesso stiamo parlando di un Regolamento.
Allora, che tutti i "retroscena" della politica possano pensare che si vuole questo per avere quello, sta tutto bene, perché non siamo nati ieri e qui dentro non c'è nessun fesso, però diciamolo chiaramente: io sto ragionando su un Regolamento sul quale, all'inizio, tutti eravamo d'accordo che servisse per governare e lei, specialmente lei (nonostante i suoi colleghi), è una forza di governo, da sempre, quindi non può pensare che non serva un regolamento per governare, che non serva adeguarlo alle nuove necessità, ad un nuovo sistema della politica più deformato, ma purtroppo è quanto viviamo.
Allora, se lei e qualcuno di voi fate un'osservazione su un Regolamento, su un articolo, su un comma, perché lo ritenete sbagliato, o non lo condividete, io sono d'accordo con voi nel discuterne, perché ognuno di noi legittimamente ha delle opinioni su un articolato di legge. Ma parliamo di Regolamento, solo di Regolamento! Noi siamo d'accordo su questo Regolamento, perché non implica nient'antro. Abbiamo fatto in modo e chiesto che non implicasse altro, ma che servisse per governare.
Quindi, io tutti i retroscena e i retroterra mentali o non mentali di ognuno che possono esistere - se è vero, come dice lei, che non è un ricatto e non è un condizionamento - non li voglio neanche mettere in discussione, quindi voglio parlare di Regolamento.
Allora, se voi nei vostri interventi, invece di invertire punti all'o.d.g., diceste che non condividete il Regolamento per determinati motivi, io sarei d'accordo a discuterne, parlarne, allora - forse - ci sarebbe anche una motivazione per essere d'accordo sul ridiscuterne in Commissione perché non se n'è discusso ancora abbastanza.
Ma siccome io non ho ancora sentito neanche un intervento ostruzionistico riferito ad un articolo, o ad un comma del Regolamento allora, Consigliere Scanderebech, deve avere pazienza, non è più un ragionamento politico, non è più un ragionamento logico, non è più neanche un ragionamento razionale, ma è semplicemente ostruzionismo, per che cosa? Non per il Regolamento, perché di questo non ne parlate mai, ma per un qualcos'altro, che io non voglio nemmeno sapere, perché io sono qua per un punto all'o.d.g. che si chiama solo ed esclusivamente "Regolamento".
Allora, se su questo ci sono problemi, dica che cosa non va. Se questo va bene, tutto il resto è un'altra battaglia, è un altro periodo. Come diceva il Consigliere Ronzani, prima: "È un'altra cosa". Ne riparliamo. Se ne dobbiamo riparlare, vediamo come, quando e con chi, però oggi parliamo di Regolamento.
Sul Regolamento noi siamo d'accordo che vada cambiato, migliorato in modo da rendere una prossima maggioranza regionale in grado di governare decentemente, quindi siamo contrari alle vostre interruzioni e rinvii di o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Prima di parlare del punto 7), vorrei rispondere al mio amico e collega Manolino.
Consigliere Manolino, lei era presente, due mesi fa, quando sono arrivato in Commissione e ho dimostrato con i numeri (come emerge anche dal sito della Regione) quante deliberazioni sono state votate, i numero dei disegni di legge presentati, il lavoro svolto in aula, eccetera: questo Consiglio regionale fino ad oggi non ha avuto nessuna influenza su ciò che riguarda l'ottimizzazione dei lavori e quindi il Regolamento non è stato minimamente influente per ciò che riguarda le decisioni prese.
Quindi, se questo non vero, me lo dimostrate ed io, in quel momento stesso, faccio cadere l'asta e che si interrompa la mia opposizione, ma siccome questo è realtà e non potete dire il contrario di quanto è, quindi il Regolamento per il momento non serve a niente! Secondo, se lei mi dimostra (e gli strumenti li ha) con le indagini di mercato, con un campione, con dei sondaggi, con qualsiasi mezzo che vuole utilizzare, che al di fuori di quest'aula ci sono dieci persone su mille che siano interessate al Regolamento, io butto subito l'asta. Ma siccome fuori da qui, non ce n'è nemmeno uno a cui interessa il Regolamento, allora mi volete spiegare che cosa serve questo Regolamento? Stiamo scherzando? Io non vi capisco, veramente! Io non vi capisco! Non capisco come mai siamo qui, con tutti i dirigenti, con tutti i funzionari per parlare di Regolamento. Io non lo capisco! Siccome non lo capisco e dovete convincermi sempre di più, allora per poterlo capire o per accettare le vostre decisioni e le vostre imposizioni io mi adeguo e non faccio ricatti, ma parliamoci! Visto e considerato ripeto, che nei giorni scorsi lei era tra quelli che non voleva che la riforma del Regolamento si facesse, perché, quel giorno, se andiamo a vedere tutti i verbali, lei eri contrario ad ogni forma di modifica del Regolamento.
Quindi, se c'è qualcuno che cambia le posizioni, non è il sottoscritto perché il sottoscritto ha mantenuto sempre la stessa posizione.
Quindi, se oggi dico, invece, di fare il Regolamento e se insieme al Regolamento facciamo la legge elettorale, c'è un passaggio molto, molto importante, e non ho niente da nascondere: dopo quelle riunioni che abbiamo fatto in Commissione c'è stata una riunione, in cui erano presenti esponenti autorevoli di questa maggioranza, di questa Giunta e di questo governo, nella quale si è incominciato a parlare di legge elettorale.
Non sono stato io a parlare di legge elettorale, oltre che a portarla in Consiglio. Quindi nessuno vuole barattare niente. Ci sono dei passaggi che hanno un loro significato politico.
Allora, se dei passaggi hanno un loro significato politico, se dei colloqui hanno un loro significato politico, se delle proposte (non definitive, sia ben chiaro) da valutare sono state fatte, non è colpa mia.
Abbia pazienza.
Se delle proposte sono state fatte, portiamole avanti. Perché dopo quelle proposte, dopo quelle valutazioni c'è stata questa presa di posizione: "Armiamoci e partiamo! E ammazziamo questi poveri 'Cristi' perché o così, o così!".
Questo io non lo capisco! Non lo capisco! Me lo dovete spiegare che cosa è successo. Allora, voi mi spiegate che cosa è successo in questi ultimi passaggi e io, forse, mi convinco, ma siccome nessuno me lo spiega cosa volete che ne capisca? Io arrivo dal Sud, da un paesino di 1.500 abitanti, vicino al mare, vicino all'Albania. Cosa volete voi che io ne capisca di tutti questi tatticismi? Sono ingenuo, anche dal punto di vista politico, per ciò che riguarda tatticismi, infatti, in prossimità di campagne elettorali sono sempre richiesto e, subito dopo, sono sempre abbandonato, ma è un problema che mi riguarda personalmente e non voglio metterlo in discussione in quest'aula.
Quindi, davanti a questa perplessità, davanti a questi scenari, volete darci delle risposte? Consiglieri Manolino e Giuliano, ci volete dare delle risposte? Vogliamo sederci intorno a un tavolo e parlare, anziché star qui a discutere e a confrontarci su cose che non hanno una realtà, se non quella virtuale, di vedere chi è più forte adoperando gli strumenti che abbiamo a disposizione? Allora, parliamoci, analizziamo, magari interrompiamo i lavori facciamo riunioni su riunioni. Questa è la politica! Io non arrivo da questa politica, ma questa è la politica!



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

SCANDEREBECH Deodato



SCANDEREBECH Deodato

Io mi sto adeguando, ma non vedo i risultati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Consigliere Scanderebech, ho pieno rispetto delle battaglie che possono fare anche i singoli Consiglieri, però c'è un fatto politico sul quale vorrei che l'Aula riflettesse: non è che accade spesso e non credo che sia accaduto spesso in Consiglio regionale che la quasi totalità dei Consiglieri regionali, la quasi totalità dei Gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, sono concordi nel condurre in porto, diciamo una riforma che io credo così importante.
Al di là dell'Aula (anche il Consigliere Scanderebech ha letto l'ANSA) oggi abbiamo fatto una conferenza stampa ed il fatto è stato visivo, si vedeva che la stragrande maggioranza dei Gruppi consiliari che hanno detto ai cittadini piemontesi: "Noi siamo d'accordo per riformare il Regolamento".
Questo è un fatto politico. Al di là di come si conclude questa battaglia, è un fatto politico. Visto che parliamo di politica, questo è un grande fatto politico, checché se ne dica. Siccome vogliamo fare le valutazioni politiche, riflettete su questo: cinquantanove Consiglieri sono d'accordo a modificare il Regolamento! E sappiamo benissimo - e non me lo faccio dire - che alcuni Consiglieri dei cinquantanove avevano delle perplessità su una modifica del Regolamento, ma apprezzo il loro comportamento! Sono qui a fare battaglia perché la maggioranza dei Consiglieri ha deciso di modificare il Regolamento! Tra l'altro, mi dispiace che un Consigliere regionale che è qui da oltre quindici anni dica: "Spiegatemi a cosa serve questa battaglia".
Allora, io faccio una semplice valutazione: in questa modifica del Regolamento si dice molto chiaramente che sulle leggi di bilancio i Capigruppo si riuniscono e decidono la data di inizio e di chiusura del dibattito in aula. Secondo lei, Consigliere Scanderebech, questa è una sciocchezza o è una cosa sera? Perché quando parliamo dei problemi dei cittadini, parliamo di queste cose! Perché noi siamo chiamati in quest'aula a fare il nostro dovere! E quando parliamo di bilancio abbiamo il dovere di approvarlo nel più breve tempo possibile, come abbiamo fatto lo scorso anno nell'interesse dei cittadini. Nella modifica del Regolamento - glielo annuncio, se non l'ha ancora letto - c'è questa norma che vale per tutto il resto del Regolamento: è straordinariamente importante per il futuro della nostra regione e se e soltanto questo il punto io sono disponibile a stare qua anche sei mesi, perché sono sicuro che portando a casa questa modifica faccio gli interessi dei cittadini, e noi siamo chiamati a fare gli interessi dei cittadini.
Termino dicendo che questa modifica di Regolamento, da un lato garantisce chi ha funzioni di Governo, dall'altro garantisce le minoranze le opposizioni. Ognuno di noi, in questa aula o fuori, ha fatto opposizione, ha svolto un ruolo di minoranza e quindi dobbiamo avere lo stesso atteggiamento: garantire chi governa, ma garantire anche le opposizioni. E in questa modifica di Regolamento c'è anche quello.
Inoltre, noi abbiamo detto che questo Regolamento entrerà in vigore nel prossimo anno e, come ricordava il collega Travaglini, ci sono delle garanzie affinché qualsiasi maggioranza non possa modificare a piacimento lo stesso Regolamento. E abbiamo detto che varranno le regole attuali sul Regolamento, sulla legge elettorale e sullo Statuto.
Bisogna guardare la modifica del Regolamento (vorrei che tu riflettessi su questo). Per esempio, per quanto riguarda la presentazione degli emendamenti, c'è scritto che gli stessi vanno presentati 24 ore prima. Cosa penso di questo? Dico che obbliga noi Consiglieri regionali a lavorare in un altro modo! E non ad arrivare in Commissione senza sapere di cosa si sta discutendo. Se vogliamo andare in aula preparati, saremo costretti a lavorare prima, in Commissione, e prima di arrivare in aula per presentare gli emendamenti. Non sono cose particolari, sono cose estremamente importanti, e non importanti per me o per te, ma per il Piemonte. Perché i cittadini hanno interesse che in questa aula il lavoro sia certo, efficace ed efficiente. Questo è il nostro dovere.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 14 presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 6.
La parola al Consigliere Scanderebech, per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Io continuo a non capire il collega che mi ha preceduto. Non capisco come mai si scaldi così tanto e soprattutto non capisco come mai non si capisce (non dico che non capisce) che in passato - e tu sei stato in questa aula - non si è mai verificata una simile situazione. Non è mai successo che un Governo della Regione Piemonte, e soprattutto una maggioranza della Regione Piemonte, portasse avanti per ore e ore, come state facendo voi, un'opposizione come quella attuale, senza un confronto democratico, senza delle riunioni. Questo è grave! Non è mai successo! Questo vuol dire modestia, vuole dire rispetto delle idee altrui. Tu potrai anche avere ragione, ma te la stai facendo da solo, la ragione! Perché stai dicendo che questa Regione Piemonte ha fatto schifo fino ad oggi; non ha ottimizzato i lavori, perché il Regolamento fa schifo. Questo stai dicendo! Attenzione! Questo state dicendo voi! Questo è grave! È grave, quanto state dicendo! Potete avere le vostre ragioni, potete avere tutto quanto volete, ma fate attenzione! Quando due partiti come il PD o il PdL sono entrambi per la stessa decisione, la cosa è preoccupante! Questo è il punto! La cosa è ancora più critica e c'è da preoccuparsi ancora di più, perché c'è qualcosa che non funziona. E allora dovete avere rispetto delle minoranza, delle idee altrui; dovete avere rispetto di tutto il lavoro che noi qui abbiamo fatto e di tutte le Giunte che ci hanno preceduto, indipendentemente se di centrodestra o di centrosinistra. Voi state dicendo, con questa forzatura sul Regolamento, che fino a ieri questo Governo e questo Consiglio regionale hanno fatto schifo: non è vero! E io lo dirò domani a Rai Tre.
Non è vero! Allora facciamo altro, ragazzi! È inutile che andiate a fare conferenze stampa. Fatene un'altra domani o dopodomani; fate quanto volete, ma non potete andare a vendere politicamente che la riforma del Regolamento è la panacea di tutti i mali e risolve tutti i problemi, dell'occupazione, dello sviluppo, del contrasto alla povertà nel nostro territorio. Questo state dicendo questa sera! evidente che c'è qualcosa che non funziona! Sediamoci attorno ad un tavolo, ragioniamo attentamente, parliamo di altro. Arriveranno altri provvedimenti nei prossimi giorni? Allora parliamo di altro! Fermiamo un attimo questa guerra stupida; andiamo avanti sulle questioni che interessano la vita del Piemonte. Questo Regolamento non farà cambiare niente nei prossimi mesi! Può vincere l'uno come può vincere l'altro, ma fino ad oggi non è mai successa una cosa del genere; nemmeno in occasione dell'ultimo bilancio previsionale o dell'ultima finanziaria, che è stata votata all'unanimità, perché, nonostante il voto contrario, avete contribuito alla sua approvazione, senza fare ostruzionismo.
Ripeto: non era mai successo! In passato, le forze democratiche che erano sedute da quella parte sono state sempre rispettate e, nello stesso tempo, è stato rispetto il contributo che le forze politiche hanno apportato al dialogo e al confronto. Sono state sempre rispettate! È la prima volta che si sta andando avanti in modo cieco dal punto di vista politico; soprattutto manca il rispetto di quelle che sono le idee altrui.
Questo è il punto su cui ci dobbiamo confrontare. Questa è la realtà.
Vincerete voi? Certo che vincerete voi, non sto dicendo che dobbiamo vincere noi. Qui non si tratta di vincere o di perdere. Porterete avanti il Regolamento? Pazienza, lo porterete avanti. Arriverete a questo obiettivo? Mi auguro che, arrivando a questo obiettivo, risolviate le problematiche dei cittadini piemontesi. Ve lo auguro! Non vorrete che io ci creda? Lasciatemi almeno questa stupida mia interpretazione, questa mia stupida speranza o questo stupido mio ragionamento.
Io non ci credo! Non sono convinto che questo Regolamento possa risolvere tutti i mali. Non ci credo, a meno che una forza di Governo a livello nazionale, una forza di Governo a livello regionale vogliano fare passare il messaggio ai cittadini che con questo Regolamento (come è successo in questi ultimi mesi con il federalismo, le ronde e chi più ne ha più ne metta) risolva tutti i problemi dei cittadini. Se volete vendere anche questo provvedimento come spot elettorale, fatelo, ma i cittadini non ci credono. Se facessimo un sondaggio fuori da quest'aula e risultasse che su mille persone, dieci sono interessate e capiscono cos'è il Regolamento della Regione Piemonte, io mi adeguerei. Ma di che cosa stiamo parlando?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo al collega Scanderebech, che conosco da quindici anni e so essere un Consigliere determinato e attento; è uno che, giustamente, come ha detto anche il collega Robotti, non fa le cose a caso. Mi rivolgo a lui perché penso che sia importante capire che qui si sta facendo anche politica. Politica vuol dire tante cose: vuol dire tentare di amministrare meglio una Regione; vuol dire capire quali possono essere le alleanze delle prossime elezioni; vuol dire capire quali possono essere le persone delle quali ci si può fidare in un percorso che si intende perseguire comunemente, sempre nell'interesse ultimo del bene dei cittadini di questa Regione.
Noi siamo all'opposizione; quando eravamo in maggioranza, abbiamo tentato di modificare il Regolamento, ma non ci siamo riusciti. Ora si sono trovate le condizioni per tentare di farlo, con una larghissima maggioranza. Io mi aspetterei che uno come il collega Scanderebech fosse attento a questa larghissima maggioranza, anche perché fa parte di una forza politica che non è marginale rispetto al contesto nazionale e che ha contribuito ad approvare alcune riforme alla Camera dei Deputati e nelle altre Regioni per snellire il lavoro e la produzione legislativa degli Enti nei quali era rappresentata.
Poiché credo che questo sia un punto importante, è chiaro che bisogna fare in modo che si facciano dei passi avanti, che ci siano perlomeno delle proposte evidenti. Mi è parso di capire che il collega Scanderebech sostanzialmente dica: "Voi avete fatto delle cose senza coinvolgerci quindi io non mi fido. Però se ci sono delle situazioni da vedere vediamole". Allora io inizio a dire: "Va bene. Vengano esplicitate delle condizioni da vedere". Qua non si può giocare. Adesso stiamo facendo il Regolamento, e io mi fermerei al Regolamento.
Potremmo anche uscire da quest'aula - lo dico anche a nome del PdL riformando il Regolamento e basta. Noi non abbiamo grande interesse a riformare la legge elettorale: può rimanere quella che è oggi. Per logicamente, quando l'anno prossimo ci saranno le elezioni ognuno dovrà vedere le proprie coalizioni, valutare i comportamenti che si sono tenuti.
Mi spiace in questa fase di vedere - io sono sempre stato assieme al Consigliere Scanderebech - che il collega Scanderebech si divide dalla gran parte della minoranza su questo tema. Gli dico che, se c'è qualcosa parliamone, ma facciamolo anche all'interno della minoranza, per fare in modo che almeno la minoranza possa dialogare con la maggioranza e vedere se è possibile trovare delle sintesi che soddisfino anche una forza politica quale l'Unione di Centro, che non è una forza marginale né di questa Regione, né del Parlamento nazionale, né di quello europeo.
Però, alla luce della sua esperienza e della sua indubbia capacità l'invito a far fare dei passi avanti a questo dialogo e a non a continuare in un ostruzionismo che può solo contribuire a dividerci ulteriormente, a rafforzare delle simpatie o delle antipatie che si creano e che non porteranno sicuramente nulla di buono se, andando avanti, avvicinandoci alla data delle elezioni regionali, ogni partito dovrà valutare - sentendo tutti i Consiglieri regionali - quelli che sono stati gli apporti che i singoli partiti avranno dato ad una politica o di maggioranza o di opposizione.
Quindi, nel dichiararmi contrario a questa richiesta d'inversione vorrei che il collega Scanderebech capisse che il suo atteggiamento pu essere esplicitato in altra forma che non quella di un mero ostruzionismo di 59 Consiglieri che, evidentemente, se per la prima volta hanno trovato un'intesa su un testo, qualcosa vorrà dire. Io non ho mai visto un'intesa così larga: anche al Parlamento nazionale le modifiche dei Regolamenti sono passate con un'opposizione più forte. Qua, su questo, c'è comunanza e quindi chiederei al collega Scanderebech di valutare la questione; al limite, se vuole parlare con qualcuno della minoranza per esplicitare il suo pensiero, io sono a disposizione e credo che lo sia anche il Capogruppo Burzi, per vedere di trovare una sintesi, rappresentare i suoi problemi, e non solo denunciarli senza precisarli.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.
Ricordo che il tempo a disposizione è di due minuti.



SCANDEREBECH Deodato

Ringrazio il Consigliere Casoni con il quale, come lui sosteneva prima ci conosciamo da parecchi anni. Sono disponibile - e la faccio volentieri a fare (se possibile) una riunione volante tra la minoranza presente e noi per incominciare a parlare e ad abbozzare un'ipotesi delle varie possibilità. È presente anche il collega Lupi: non abbiamo problemi.
Piuttosto che fare 15 minuti o mezz'ora di opposizione, meglio parlarsi anche perché parlarsi è il minimo che debba fare. Quindi, ti ringrazio però, io propongo una riunione volante, se il Consiglio ce l'approva inoltre, mi aspetto che, in qualche modo, non solo la minoranza ma anche la maggioranza, si proponga per una riunione, per un minimo di confronto. Se poi, invece, si vuole andare avanti con i muscoli, sono a disposizione.
Decidiamo cosa vogliamo fare. Una riunione di minoranza? Una riunione subito dopo tutti assieme? Noi siamo a disposizione. Il tempo è galante però parlarsi ... Ripeto, per la prima volta - Casoni - da quando siamo qui, è successo quanto sta succedendo. Prima non passava mezza giornata che da quei banchi non si alzasse una protesta che non veniva subito sedata non veniva subito calmata, che non veniva subito accontentata. Invece, qui è tutto il contrario.



PRESIDENTE

Riprendiamo con le richieste d'inversione dei punti all'o.d.g.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 5.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Lei è molto corretta.
Casoni, tu prima hai detto, giustamente, che non era mai successo che ci fosse tutta questa fratellanza e che, soprattutto, questa compattezza su un provvedimento come il Regolamento. La stessa cosa, purtroppo, è successa, un po' di mesi fa, al Parlamento, dove quattro forze politiche per la prima volta, anche loro hanno fatto un blitz: tutti concordi, in 15 giorni, hanno partorito la legge elettorale, escludendo democraticamente alcune forze politiche. In queste quattro forze, c'era anche il mio partito. Io non sono d'accordo su questo e non ho problemi a mettermi in discussione. Anche in quella circostanza (non vedo Clement, ma ci siete voi testimoni), io ho fatto firmare un ordine del giorno, in cui si chiedeva uno sbarramento di molto inferiore, per permettere il cosiddetto "diritto di tribuna" a tutte quelle forze politiche che oggi sono presenti sul territorio e sono presenti in vari livelli istituzionali.
C'è qualcosa che mi preoccupa! Qualcosa che è successo, di concreto.
Faccio un esempio banale, collega Casoni: il mio concorrente principale colui che è stato eletto - mi pare si chiami Magdi Allam - prima di quella famosa legge elettorale, si stava facendo il suo "partitino"; naturalmente avrebbe avuto la possibilità di potersi presentare da solo e, quindi, si sarebbe potuto accomodare da solo.
Detto questo - non voglio entrare nel merito - quanto è successo in questi ultimi mesi, noi non possiamo permettercelo. Non possiamo permettercelo in Regione Piemonte! Quindi, colleghi, cerchiamo di essere un po' più democratici, un po' più dialoganti e - come dicevi prima tu, Casoni incontriamoci e parliamone. Noi siamo qui a disposizione, come sto dicendo da diversi giorni. Ripeto: in passato non è mai successo che per 36 ore o forse di più, non ci sia stato un dialogo tra minoranza e opposizione. Se poi queste minoranze sono rappresentate da Consiglieri regionali che non hanno nessuna validità in questo Consiglio e nessuna considerazione, allora questo mi preoccupa ancora di più.
Tutto questo mi permette di continuare a fare con entusiasmo convinzione, dedizione e passione quanto sto facendo. Diversamente, mi sentirei anche un escluso sociale, per certi versi. Poiché penso di non essere tale, perché non mi sono mai preoccupato della mia situazione sociale e non ho mai avuto problemi di inserimento, di integrazione a tutti i livelli, in qualsiasi posto dove mi sono trovato, cerco di integrarmi anche in questo Consiglio, facendo il mio modesto dovere.
Detto questo, ribadisco che noi siamo a disposizione per un dialogo siamo a disposizione per portare avanti insieme eventuali provvedimenti siamo a disposizione per venirvi incontro; siamo a disposizione per interrompere il prima possibile questa opposizione; siamo a disposizione purché voi però ci parliate. Se poi non ci volete parlare, come facciamo ad essere a disposizione? Come facciamo ad essere dialoganti? Come facciamo a dialogare, se non vi degnate nemmeno di parlarci? Fino ad oggi è stato fatto questo, cosa che, invece, non è stato fatto nei giorni scorsi, quindi non capisco cosa è successo.
Nei giorni scorsi ci sono state delle riunioni e in queste riunioni si è parlato, si sono dette delle cose, si è convenuto delle cose e si sono formulate alcune ipotesi. Di colpo, siamo andati alla riunione di Capigruppo e il risultato è che "si fa così, punto e basta". Si va avanti notte e giorno, e non si discute. Questo è un punto che non riesco a capire: mi dovete spiegare cosa è successo. Non c'è nulla da nascondere: sediamoci ad un tavolo, diteci cos'è successo e vediamo se anche noi possiamo venirvi incontro, e viceversa. Vediamo se riusciti a venirci incontro.
Collega Casoni, noi non abbiamo un obiettivo preciso (sia ben chiaro).
Noi possiamo formulare delle ipotesi, ma non abbiamo la sfera di cristallo né pretendiamo di barattare, come ha detto qualcuno (forse il collega Ronzani). Noi non vogliamo barattare niente: vogliamo dialogare e vedere se c'è un punto di incontro.
Collega Casoni, è sempre stato fatto così in questo Consiglio? E allora? Invece, in questi giorni, non è accaduto. È inutile che mi guardi con quegli occhi - Robotti - non è accaduto!



(Commenti del Consigliere Robotti)



SCANDEREBECH Deodato

SCANDEREBECH Deodato



SCANDEREBECH Deodato

Guardami con occhi più morbidi, con più attenzione e con più rispetto con occhi meno cattivi. I tuo colleghi potranno confermartelo: negli anni passati, ad ogni loro sospiro c'era subito una risposta. Questa è politica! Sicuramente, c'erano dei giorni e delle notti in cui anche loro andavano avanti a fare opposizione e noi li ammiravamo perché stavano facendo il loro dovere...



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, il suo tempo è scaduto.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, la ringrazio.
Collega Scanderebech, tu sai e conosci bene la simpatia che io nutro dal punto di vista umano, per te. Tu sai che in questi anni non abbiamo mai avuto occasione di litigare, ma ci possono essere dei momenti in cui non ci si capisce. Vorrei dunque capire, senza alcuna polemica, con il sincero desiderio di capire: non pensi che si sia potuto trattare di un equivoco alla base, nel momento in cui tutti - tu in particolare - eravamo (ed eri) impegnati nella campagna elettorale? Poiché i tempi della politica purtroppo, sono quelli che sono - e ciò che si è detto ieri è già superato non perché venga disconosciuto, ma perché non più idoneo e aderente alle necessità di oggi, e tanto più di domani - è ovvio che, a volte, noi non riusciamo a star dietro a quelle che sono le esigenze.
Avendo seguito, non tantissimo - ma mi permetto di dire, in quest'occasione, perché ero un po' più libero, più di te - questo iter, mi sembra che, per i motivi che ti ho detto, forse, qualche passaggio, non essendo presente, può esserti sfuggito. Quindi, da lì, può essere nato un grande equivoco.
Concordo con te sul fatto che se c'è buona fede - e io presumo che ci sia - si debba poter chiarire - come dici tu - intorno ad un tavolo, almeno un elemento, a prescindere dalla bontà o meno del cambiamento di questo Regolamento. Tu, da politico esperto quale sei, devi convenire su una cosa: se in un consesso - al di là di quello che tu vedi come un "inciucio", che può anche essere un'esigenza democratica trasversale - c'è una stragrande maggioranza che vede positiva una cosa, e poi c'è un'esigua minoranza - che merita tutto il rispetto e tu sai quanto io sia rispettoso verso le minoranze - che la pensa in modo diverso, è giusto che quell'esigua minoranza condizioni il volere della maggioranza in una democrazia? Lo lascio decidere a te.
Però, prima di arrivare a quella risposta e a quella conclusione, forse è bene che - partendo ognuno di noi da parti diverse sulla buona fede dell'interlocutore - si comprenda almeno una cosa, che ripeto: a prescindere dalla bontà e dalla valutazione del cambiamento relativo al Regolamento, questo cambiamento, quindi questa nuova modifica del Regolamento non ha nulla e nulla deve avere a che vedere con la legge elettorale. Se, viceversa, in un bel momento, nell'iter (mi rivolgo anche all'amico Lupi) qualcosa è cambiato, per cui si è pensato di poter utilizzare queste riunioni assembleari per modificare il Regolamento ed ottenere qualcosa che si riteneva utile anche per la legge elettorale secondo me, si è creata una grande confusione. Se si vorrà parlare di legge elettorale, ne parleremo, se ci saranno le condizioni politiche per farlo in assenza di tali condizioni, nessuno potrà imporre una discussione.
Oggi, però, vi chiedo con estrema cortesia di valutare la possibilità di permettere a questa Assemblea di modificare il Regolamento, non perch quanto in quest'aula è stato fatto in trent'anni di storia non sia valido magari, con i tempi che cambiano, è necessario aggiornarsi con le tempistiche.
Se c'è buonafede, Consigliere Scanderebech, incontriamoci e cerchiamo di individuare un punto di incontro, perché queste riunioni lunghissime (notturne, diurne, pomeridiane e serali), nelle quali, ovviamente, il personale è sottoposto a turni massacranti, come dice lei, è una guerra che non porta a niente.
Per cortesia, lo chiedo a lei e anche all'amico Lupi, parliamoci un attimo e cerchiamo di trovare una soluzione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 3 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 4.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech per l'illustrazione; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Ringrazio il collega Buquicchio per le parole che ha detto, però si sono verificati determinati passaggi. Non metto in discussione quanto accaduto con le proposte di legge e il richiamo in aula. Ammesso che fossi stato impegnato, è stato fatto tutto in modo spontaneo, però, dopo questi episodi, ve ne sono stati altri molto più importanti, si sono svolte delle riunioni - nella fattispecie due - con i responsabili di questa maggioranza e di questo Consiglio, si è discusso con persone autorevoli e sono state prospettate delle ipotesi. Ci siamo incontrati di là, mica ci siamo incontrati per strada, di nascosto. Ci sono state delle riunioni e si è parlato di legge elettorale, non si è parlato di uccelli che volano qui dentro, no, si è parlato di legge elettorale...



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Si è parlato di legge elettorale.
Allora, all'improvviso, nell'arco di poche ore, non si parla di niente si deve parlare solo di Regolamento. Quindi, con la forza si va avanti, non è mai successo in questo Consiglio regionale.



(Commenti del Consigliere Muliere)



SCANDEREBECH Deodato

No, per tanto tempo non è mai successo, perché ad ogni pio sospiro proveniente da questa zona i nostri ex colleghi sono sempre stati rispettati e si è sempre dialogato. Ritengo che nella vita democratica di un'Assemblea come questa, a volte, l'opposizione, anche se di piccola entità, deve essere in qualche modo ascoltata.
Detto questo, Consigliere Buquicchio, io sono a disposizione, aspetto che qualcuno inizi un dialogo con il sottoscritto, che si interrompano queste riunioni noiose e pesanti, cominciando a parlare tra di noi individuando soluzioni condivise, come abbiamo fatto per il bilancio preventivo e la legge finanziaria, come mi auguro succeda anche in questa circostanza.
Io sono fiducioso e ottimista, non sono negativo. Con questo, però, non voglio fare alcun ricatto, non voglio che voi perdiate chissà che cosa, qui nessuno vuole vincere o perdere. Però, non potete dire che sto conducendo una battaglia inutile, che sto facendo schifo, che non è giusto! Cosa non è giusto, se ci sono stati dei passaggi? Non ho colpe in ordine agli argomenti di cui stiamo parlando qui, ci sono state delle riunioni e degli episodi che devono essere chiariti e devono avere un loro seguito, nel bene e nel male, parliamoci! Il collega Casoni ha fatto il suo dovere, qualche altro faccia la stessa cosa, vediamoci, parliamoci e individuiamo una soluzione condivisa qualcosa di importante, qualcosa che serva anche a lasciare a casa tranquilli con la famiglia i dirigenti, i funzionari e tutti noi.
Vede, Consigliere Buquicchio, l'ho detto all'inizio, mia moglie non lo capisce - ed è mia moglie - figuriamogli gli altri, cosa vuoi che capiscano i cittadini piemontesi? Voi pensate che relativamente al messaggio che oggi è passato in televisione su questa situazione i cittadini vi diano ragione? Voi pensate veramente questo? Vogliamo fare...



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Scusa, Consigliere Robotti, non sto scherzando, ma voi pensate che uniti per una riforma del Regolamento...



(Commenti del Consigliere Robotti)



SCANDEREBECH Deodato

Facciamo un sondaggio...



PRESIDENTE

Consigliere Robotti, le chiedo di non intervenire...



SCANDEREBECH Deodato

Facciamo un sondaggio. Se nel sondaggio risulta - lo fate voi con l'azienda che volete voi, abbiamo qui autorevoli amici che hanno macchine strepitose per questi rilevamenti - qualcosa di positivo in favore del vostro Regolamento, ritiro tutto quanto ho detto fino ad oggi, chiedendovi scusa e facendo tutto quanto posso per interrompere il prima possibile questa mia modalità di fare opposizione. Siccome non è così...



PRESIDENTE

Erano pervenute due richieste, una del Consigliere Novero e, poi, del Consigliere Ronzani.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Presidente, posso rivolgermi al Consigliere Scanderebech? Io ti chiedo, perché non l'ho capito finora - penso sia un problema mio di spiegarmi senza giri di parole qual è la tua opinione.
Se ho inteso bene - dimmi sì o no quando intervieni - tu non sei contrario in via pregiudiziale all'idea che venga riformato il Regolamento del Consiglio regionale, anche se tu ritieni che non sia una riforma importante. Io credo che la gente lo apprezzerà e credo sia giusto averlo fatto con il concorso di tutti perché la riforma del Regolamento non pu essere fatta da una maggioranza, ma tu non sei contrario in via pregiudiziale, è così?



(Il Consigliere Scanderebech annuisce)



RONZANI Wilmer

Perfetto.
In secondo luogo, però, tu dici che sei disposto a cercare soluzioni condivise. Allora, io chiedo su che piano e su quale tema? Tu hai sostenuto che la maggioranza, o un pezzo della maggioranza, o un pezzo del Consiglio regionale, ha compiuto una forzatura, un atto che non era stato concordato che riguardava il tentativo di fare una riforma della legge elettorale, che non era stata concordata. Domanda, a cui vorrei una risposta precisa: tu quindi ritieni che la condizione affinché si possa discutere del Regolamento, per poi approvarlo, è che venga tolta di mezzo, come dice il Consigliere Casoni, la possibilità di fare una riforma della legge elettorale?



RONZANI Wilmer

SCANDEREBECH Deodato (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Non è questo il passaggio.



RONZANI Wilmer

Come non è questo il passaggio? Tu finora hai detto questo!



(Commenti del Consigliere Scanderebech)



RONZANI Wilmer

No, no, no! Finora abbiamo discusso di questo! Tu hai continuato a dire che hai ritenuto che, a prescindere dagli accordi assunti, qualcuno ha imposto all'o.d.g. del Consiglio regionale la riforma della legge elettorale e tu hai sostenuto che questo non era nei patti.
Allora, se le parole italiane hanno un significato, traggo la seguente conclusione: sarebbe opportuno e necessario riprendere la riforma del Regolamento, a condizione che togliamo di mezzo il tema della riforma. Se non è questo il tema, caro Consigliere Scanderebech, giochiamo a carte scoperte! Invece, se il problema è discutere in ordine alla riforma della legge elettorale, tu non puoi dire che consideri un affronto il fatto che la maggioranza, in qualche modo, ha affacciato questa possibilità, perché tu per primo intendi discutere la riforma della legge elettorale.



(Il Consigliere Scanderebech annuisce)



RONZANI Wilmer

Ah, ecco qual è il problema! È chiaro qual è il problema, è chiarissima la questione: il collega Scanderebech, che finora ha sostenuto di ritenere sbagliato il tentativo di avere imposto la riforma della legge elettorale in verità, vuole fare lui la riforma della legge elettorale, e si oppone al Regolamento perché vuole imporre la sua riforma della legge elettorale, è chiaro, Presidente? Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 17) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 3.
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Ronzani per l'analisi che ha fatto, lucida e precisa fino ad un certo punto.
Non ho niente da nascondere rispetto a quanto detto dal collega perché, fino ad un certo punto, corrisponde a realtà.
Qui vorrei che seguissi il mio discorso relativamente a quanto successo a livello nazionale: quattro partiti si sono uniti, decidendo in modo autonomo di spazzare via, in modo non democratico, delle forze politiche presenti anche in questa Assemblea e in quei quattro-cinque partiti c'è anche il mio partito, l'UDC, sia ben chiaro. Io non condivido quello sbarramento, tanto è vero che insieme abbiamo votato qui un ordine del giorno - qualche giorno fa, anche il Consigliere Ronzani mi ha fatto un rimprovero, però, essendo stato io a proporlo, ne sono orgoglioso - in cui era citata la Regione, andiamo a leggerlo. Forse è un passaggio che tutti dimenticate, ma in quell'ordine del giorno c'era scritto che anche in Regione la legge elettorale deve avere lo stesso andamento.
Detto questo, non sono io ad aver parlato di legge elettorale, perch fino ad un certo momento, io avevo paura che poteste fare un blitz con il Regolamento, indipendentemente da quanto è scritto, con un emendamento in aula o qualsiasi cosa: mettendovi d'accordo, come è stato fatto a livello nazionale, potevate approvare una legge elettorale che non è quella che io spero ed auspico. È chiaro questo passaggio fino qua? Benissimo.
Dal momento in cui è subentrata la possibilità di parlare della legge elettorale, ho detto: "Fermi! Visto che non sono scemo e non sono stupido e visto che devo fare politica, parliamoci! Parliamoci!". E ci siamo parlati questo è il punto - non ho detto io: parliamoci. Ci siamo parlati, tu quanto hai detto lasciamolo, perché non voglio nemmeno ribaltare la palla sugli altri: lasciamola al centro. Ci siamo parlati e sono state fatte delle considerazioni.
Mi spiego. Dopo queste considerazioni fatte con autorevoli persone che oggi rappresentano la Regione ai massimi vertici (vostre), se le parole hanno un peso politico, devono avere un seguito.
Detto questo, se dopo esserci parlati su valutazioni generiche della legge elettorale, perché non abbiamo fatto nessun accordo visto che si trattava di valutazioni, che cosa è successo subito dopo? Subito dopo è successo che, andando alla riunione dei Capigruppo, si è deciso di fare la forzatura. Io sono rimasto allibito quel giorno e mi sono chiesto se era possibile una cosa del genere, visto che ieri abbiamo detto una cosa e oggi ne facciamo un'altra. Da ieri ad oggi è passato un lasso di tempo nel quale io non so che cosa sia successo. Quindi, fatemelo capire. Sono qui per capirlo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Mi spiace, Presidente, ma volevo interloquire con il Consigliere Scanderebech, che invece sta telefonando. Semplicemente perché più volte questa sera il Consigliere ha dichiarato di non capire alcune cose. Adesso volevo che lui avesse la pazienza di ascoltare le cose che io non ho capito, così magari in un prossimo intervento, se ne avrà voglia, potrà aiutare anche me a capire.
Io non ho capito questo: il Consigliere ritiene che parlare del Regolamento sia una cosa senza senso, perché le persone che lui e anche noi incontriamo per la strada o ai mercati non sono interessate al Regolamento.
Ma lui pensa che le centinaia di migliaia di persone che seguono le partite di calcio siano interessate alle regole della partita di calcio e sia per questo che guardano la partita, o siano interessati al gioco del calcio senza le regole, gioco che non sarebbe assolutamente possibile? Questo è il problema. Se noi abbiamo delle regole che ci consentono di lavorare, potremmo dare le risposte che le persone attendono da noi. Se non abbiamo delle regole che ci consentono di lavorare, è possibile che esattamente come nel gioco del calcio, anche nel gioco della politica noi non potremmo avere dei risultati. Ho capito male? Chiedo a lei di darmi la sua risposta.
La seconda cosa che non ho capito è questa. Il Consigliere Scanderebech ritiene di discutere sulla riforma elettorale, perché adesso il re mi sembra che sia nudo dopo l'intervento del collega Ronzani.
Il Consigliere Scanderebech intende discutere della riforma elettorale non è vero che non è interessato a questa, non è vero che un'eventuale decisione di non affrontare questo tema lo accontenterebbe. Egli è invece interessato a discutere della riforma elettorale Bene, questo lo abbiamo scoperto, ma ritiene il Consigliere Scanderebech che politica sia discutere in modo trasparente, confrontando le posizioni con modalità e con regole democratiche o ritiene che discutere voglia dire impugnare un'arma, che io definisco del ricatto e costringere gli interlocutori a subire le decisioni sotto la minaccia di quest'arma? Questa è la seconda domanda, la seconda cosa che a me questa sera continua a non essere chiara.
La terza cosa che non mi è chiara è questa: se il problema è quello delle minoranze e della rappresentanza delle minoranze in un'Assemblea democratica quale noi siamo, il rappresentante in questa Assemblea democratica di una forza politica della quale io ho apprezzato, nonostante la diversità di idee, la dignità e la coerenza con la quale ha portato avanti la propria posizione negli ultimi tempi, rappresentata da un Segretario che ha sempre difeso con molta coerenza e con molta dignità il ruolo della propria forza politica e l'attenzione della propria forza politica alla propria crescita, e non certo al puro e semplice mantenimento di posizioni minoritarie, lei pensa che questo atteggiamento, anche rispetto al tema della riforma elettorale e del ruolo che hanno le minoranze in questo Consiglio, sia coerente con quell'immagine che accomuna invece nel suo comportamento, accomuna la sua forza politica ad altri movimenti che hanno ben altra dimensione, ben altra storia e ben altro ruolo nel nostro Paese?



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 3.
La richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata n. 18 ripropone una proposta già respinta, quindi non è possibile metterla in votazione.
Pertanto, la dichiaro decaduta.
Richiesta d'inversione rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi e Nicotra: si chiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 3.
La parola al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Pozzi dei chiarimenti e di aver citato il re nudo.
Solo Ghigo mi aveva lasciato nudo come deleghe, quindi sono abituato ad essere nudo. Purtroppo devo combattere con i re e con i principi; "Nudo sì ma re, no". Questo è la mia vita e il mio destino.
Collega, lei ha fatto delle precisazioni ed è una persona valida e preparata politicamente. Non so se qualcuno ha detto "Brava", perché lo pensava o per altro. Lei ha detto - mi corregga se sbaglio - che il Regolamento fornisce le regole per giocare e che quindi non è influente non è un'azione politica forte. Cioè, se non ho capito male, lei ha fatto la differenza tra quelle che sono le regole e quella che è la politica, nel senso che non si può fare politica senza le regole.
Però prima delle regole c'è la politica e la politica determina le regole, ma fino adesso la politica ha avuto dei buchi. Non è stata chiara ci sono stati dei problemi. Non sono io che sto giocando fuori campo, non sono io che sto chiedendo la luna, non sono io che mi nascondo, dicendo che non voglio parlare della legge elettorale. È stata una conseguenza, siete voi che mi avete parlato di legge elettorale, voi e loro; e, quindi, dal momento in cui mi avete parlato di legge elettorale e dal momento in cui ci sono stati dei passaggi, che cosa è successo dall'ultima riunione che abbiamo avuto con vostri autorevoli rappresentanti e con la riunione dei Capigruppo che ha voluto a tutti i costi andare avanti in questa battaglia "stupida" - permettetemi questo termine? A me nessuno ha detto più niente, quindi sono qui che aspetto risposte.
inutile che ci arrampichiamo sui vetri, dicendo che il re è nudo parlando delle regole e di tutto il resto. Io penso di aver detto tutto quanto è successo, non ho niente da nascondere. Quindi, siete voi che dovete dirmi qualcosa, ma non perché siete obbligati a farlo, ma perché fa parte della politica. Come diceva lei, faccio parte di una forza politica e la ringrazio degli apprezzamenti, ma non sono d'accordo con quanto ha fatto la mia forza politica a livello nazionale per ciò che riguarda la legge elettorale per le europee, e fino a quando io sarò qui in Regione Piemonte quello non accadrà, grazie al contributo democratico di colleghi che c'erano prima e non ci sono più, che stimo ed ammiro, al contrario di quanto potete pensare.
Sono dei miei colleghi, indipendentemente dalla loro estrazione sociale e politica; io li ammiro, li stimo e li rispetto, perché sono miei colleghi, fanno parte di questa Assemblea. Che poi io faccia parte di un'altra forza politica, sulla quale lei rispettosamente ha fatto degli apprezzamenti, io la ringrazio. Però - ripeto - la mia stessa forza politica a Roma sulla legge elettorale ha fatto delle cose che io non condivido e fino a quando in questo Consiglio regionale ci sono io, non succederà quanto è successo a Roma.
Perché? Perché anche quella è una contraddizione. Abbiamo fatto la raccolta firme per presentare una petizione nazionale per una proposta di legge proporzionale. Poi è chiaro che l'UDC a livello nazionale si è dovuta adeguare, però - ripeto - poteva anche starne fuori; però si è adeguata e come al solito, è successo quanto è successo.
Estromettere delle forze politiche e non poter dare la possibilità a delle rappresentanze politiche, che oggi sono presenti in questo Consiglio ed in tanti altri livelli istituzionali, è un vulnus della democrazia. E siccome io sono per natura un ribelle dal punto di vista delle mie idee, mi ribello ad ogni forma di dittatura, perché sono un liberale puro, sono un liberale sincero che cerca di mettere al centro il rispetto altrui, la modestia e soprattutto quella che in politica si chiama concertazione per raggiungere il bene comune. Qui del bene comune non si parla, si parla di tutto meno che del bene comune. Il bene comune è quello di trovare una soluzione condivisa, anche con un solo Consigliere regionale. Io questo l'ho sostenuto sempre quando abbiamo parlato di Regolamento, andate a leggere i miei interventi. Se c'è anche un solo Capogruppo che non è d'accordo, io non farò niente affinché questo Capogruppo non sia soddisfatto o almeno tentare che politicamente possa avere il rispetto e la dignità che tutti auspichiamo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Io continuo veramente a non capire.
Ho apprezzato molto l'intervento del Consigliere Casoni, che mi sembra che abbia chiarito, Consigliere Scanderebech, che la vita va avanti e che gli appuntamenti ci attendono, in un modo o nell'altro.
Io vedo le dinamiche del suo partito, insomma, che è molto attento a costruire alleanze diversificate, ad avere una politica cosiddetta dei "due forni". Quantomeno, abbiamo già avuto un esempio di come il suo partito abbia deciso di sostenere il candidato Saitta, che poi ha vinto le elezioni provinciali.
A me non sembra che questo suo atteggiamento alla fine produca la possibilità di tenere aperto un dialogo o con i suoi attuali colleghi di minoranza o, magari, con i suoi futuri colleghi di maggioranza. Perché il confronto, Consigliere Scanderebech, può avvenire sempre su basi chiare e su contenuti politici veri, non può avvenire sul nulla, sul "non detto" sul presunto, sull'immaginato, su quanto si è potuto sentire nei "boatos" di corridoio, la politica affronta dati reali, contenuti visibili praticabili e non ragionamenti che vengono sognati, così come lei spesso cita nei suoi interventi, negli incubi notturni suoi o dei colleghi che con lei stanno conducendo questa battaglia ostruzionistica.
Io non penso, Consigliere Scanderebech, che ci si debba ancora fermare a confrontarsi, perché le carte sono molto chiare: il Regolamento che è stato depositato è stato scritto in modo assolutamente chiaro. Lei pu leggere il Regolamento in qualsiasi momento, ed io credo che lo abbia anche già fatto, su cui potrà tranquillamente applicare la sua teoria democratica su come deve funzionare quest'aula e nell'ambito dei confronto e della dialettica che si aprirà sul dibattito vero, quello sui contenuti sicuramente lei potrà portare contribuiti, iniziative, modifiche che miglioreranno quel testo, se sarà necessario.
Ma io non credo, come ho già detto prima, che la vera questione sia quella del Regolamento consiliare. Lo ha già detto prima il Consigliere Manolino, lo ripeto oggi io: non esistono le condizioni perché oggi venga modificata la legge elettorale, perché ci sono molti colleghi di maggioranza e di minoranza che sono contrari alla modifica della legge elettorale, quindi, è un argomento espunto dalla nostra discussione e dal nostro confronto.
Ora, se invece lei, Consigliere Scanderebech, ha in mente, così come dicevo già nel mio primo intervento, di utilizzare in modo ricattatorio l'ostruzionismo sul Regolamento per imporre la sua idea sulla legge elettorale, deve avere il coraggio politico e la coerenza umana, la rettitudine personale di dire con chiarezza qual è la sua idea di legge elettorale e se quello diventa argomento di discussione con i suoi colleghi di maggioranza e di minoranza, che unitariamente stanno lavorando per costruire una proposta di modifica dell'attuale Regolamento d'aula.
Questa coerenza non c'è da parte sua, collega, perché continua a girare intorno al problema. Continua a costruire questi ragionamenti che si reggono sulla sua visione astratta dei contenuti politici, che non hanno niente a che vedere con la proposta che è all'o.d.g. della nostra discussione.
Allora, io le faccio un appello. Ripeto, io la considero una persona scaltra e intelligente: abbia il coraggio di dire con forza qual è la sua proposta politica. Se è quella di affrontare una discussione sulla legge elettorale, confrontiamoci! Molti colleghi le diranno che non ci sono gli spazi per discutere di legge elettorale, molti altri, invece, saranno disponibili a confrontarsi con lei su questo. Ma sblocchiamo questa situazione! Siamo leali nei confronti sia dei suoi colleghi, cioè di noi che dei cittadini che ci hanno eletto in quest'aula! Smettiamola di dire falsità o di usare argomentazioni che non hanno valore politico in questa fase! Dica chiaramente che cosa vuole e come vuole che quelle argomentazioni che lei ha in mente vengano articolate e confrontate in quest'aula! Solo dopo, collega Scanderebech, noi potremo confrontarci in modo serio e rigoroso, perché così noi stiamo conducendo una pagliacciata!



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 19.
Il Consiglio respinge.
Chiudiamo la seduta serale e apriremo quella notturna alle ore 00.30.
La parola al Consigliere Robotti, sull'ordine dei lavori.



ROBOTTI Luca

Visto che andiamo in seduta notturna, che sarà molto lunga, chiederei all'Ufficio di Presidenza uno strappo alla regola e cioè la possibilità di togliere le giacca.



PRESIDENTE

Mi spiace, ma per questa seduta non è possibile. Nel caso, solleveremo il problema e sarà l'Ufficio di Presidenza ad affrontare la questione da lei posta.
Ripeto: per questa seduta notturna non sarà possibile.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 00.09)



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