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Dettaglio seduta n.465 del 14/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 15.01 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(La seduta ha inizio alle ore 15.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bresso, Caracciolo Cavallaro, Chieppa, Deambrogio, Ferraris, Gariglio, Larizza, Laus, Lepri Placido, Rabino, Rossi, Rostagno, Spinosa e Valloggia.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Passiamo all'esame delle n. 82 richieste d'inversione dell'o.d.g.
presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento.
Comunico che il numero legale è 26.
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con l'inizio di questa nuova seduta intendiamo sottoporre all'Aula la valutazione di una proposta d'inversione di punti dell'odierno o.d.g. e intendiamo richiedere, in particolare, l'inversione del punto 6 con il punto 9 con degli effetti a catena che portino a far sì che il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi il punto 7 e così via.
Questa mattina nel mio ultimo intervento, che intendeva giustificare il nostro atteggiamento ostruzionistico, stavo sviluppando una serie di considerazioni, per così dire storiche, sulla valenza dell'attuale Regolamento regionale. Ed ero partito con la considerazione che, in questi 40 anni di storia dell'istituzione regionale, pur con l'alternarsi di maggioranze e di coalizioni diverse, tutte le coalizioni di governo sono riuscite bene o male a governare. Tutte sono riuscite a presentare le loro proposte di legge, le loro deliberazioni, i loro programmi e i loro piani e, tutto sommato, qualora siano state nel tempo determinate nella direzione dell'approvazione dei provvedimenti che portavano in Aula, tutte le varie coalizioni sono sempre riuscite a fare approvare i provvedimenti portati in Aula.
Anche in questa legislatura, se facessimo un esame statistico dei provvedimenti che la maggioranza ha portato in Aula, vedremmo che addirittura tutti i provvedimenti portati in Aula, pur con un iter tortuoso, complesso e, a volte, difficile, alla fine hanno raggiunto la meta dell'approvazione.
Questo cosa dimostra? Dimostra che non possiamo utilizzare la giustificazione dell'attuale Regolamento come se detto Regolamento fosse un blocco insuperabile per il governo della Regione Piemonte.
In realtà, in questi 40 anni il Regolamento ha funzionato discretamente, ha permesso a tutti di governare, ha permesso anche alle forze politiche d'opposizione di frenare, di opporsi e di condurre battaglie di principio rispetto a temi particolarmente significativi.
Credo che la vicenda del buono scuola, ad esempio, non avrebbe potuto avere la rilevanza che ha avuto senza la presenza di questo Regolamento così come le vicende inerenti al blocco della legge sulla caccia, che non si sarebbero potute verificare senza questo Regolamento.
Quindi, se vogliamo fare una valutazione oggettiva della funzione storica dell'attuale Regolamento, dobbiamo avere anche la capacità di ammettere che questo Regolamento è stato nel tempo uno strumento idoneo a garantire il governo regionale. Che poi oggi si possa decidere consensualmente che detto Regolamento possa essere oggetto di modifiche questo è fuori di dubbio ed accettabile. Però evitiamo queste parole d'ordine, queste forme mentali per cui tutte le difficoltà della politica regionale sono da addebitarsi al Regolamento attualmente in vigore, perch non credo che il conte Calleri si sia mai lamentato di questo Regolamento per giustificare magari difficoltà di governo.
Tutti i Presidenti di Regione e tutte le maggioranze che si sono succedute hanno fatto i conti con questo Regolamento, a volte hanno saputo utilizzarlo, a volte hanno avuto difficoltà. Proprio per questo noi conduciamo questa battaglia e chiediamo all'Aula di prendere in considerazione la possibilità di votare favorevolmente la nostra proposta d'inversione. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

In senso contrario ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Ovviamente la risposta alla domanda è negativa. Però voglio ricordare che nessuno ha detto - tanto meno noi - che il Regolamento è la panacea di tutti i mali.
La risposta al ragionamento fatto dal Presidente Lupi se le è già data lui stesso. Ai tempi del conte Calleri quel Regolamento andava bene; oggi questo Regolamento è desueto rispetto alla realtà del Piemonte, alla realtà economica, sociale ed istituzionale. Per cui pensiamo sia arrivato il momento di fare un nuovo Regolamento e credo che su questo ci sia una larghissima maggioranza.
Penso che anche chi si oppone, nella sostanza, non possa che convenire su questa necessità, perché inserire il question time, dare più peso e pregnanza al sindacato ispettivo, avere una serie di provvedimenti appannaggio anche delle opposizioni nella calendarizzazione dei lavori sono tutti temi che credo siano d'interesse comune, oltre a quelli che interessano alla maggioranza.
Per cui siamo contrari all'inversione e siamo favorevoli ad un ragionamento di merito e al varo del nuovo Regolamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione rubricata con il numero 2 si pone come obiettivo quello di ottenere dall'Aula l'inversione del punto 6 dell'o.d.g.
attuale, spostandolo al punto 10, in modo tale che il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi il nuovo punto 7, e così via.
Trattasi, come nei numerosi casi precedenti, di una proposta che ha semplicemente lo scopo di dare a noi la possibilità di esprimere dubbi su una modalità di procedere rispetto ad alcune fondamentali questioni delle regole, che sono da noi scarsamente condivise. In particolare, abbiamo avuto modo di ribadire più volte - è questa la motivazione reale della presentazione di queste richieste d'inversione di punti all'o.d.g. - che dal nostro punto di vista, la discussione parallela delle due principali questioni, cioè da una parte la modifica della legge elettorale, dall'altra la modifica del Regolamento del Consiglio regionale, debbano procedere congiuntamente.
Ho avviato prima una serie di considerazioni sulla valenza storica delle norme regolamentari del Consiglio regionale del Piemonte e ho sottolineato come detta normativa abbia permesso in varie legislature sia di governare, sia, nel contempo, abbia anche permesso a gruppi d'opposizione o gruppi d'opposizione interna alla maggioranza - non dimentichiamolo di poter fare sentire la propria voce e di potere condizionare l'esito dei processi decisionali.
Molto spesso, nella storia del Consiglio regionale del Piemonte questo tipo di prerogative presenti nel Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte ha permesso a Gruppi interni di maggioranza di poter influire sulle decisioni della maggioranza stessa. Ha anche permesso, più in generale, su determinate questioni, un'azione politica frenante rispetto a provvedimenti che non erano da taluni assolutamente condivisi e sui quali per la rilevanza dei temi, era necessario sviluppare un'azione forte, che avesse anche un forte impatto mediatico esterno.
L'ostruzionismo, a questo punto, diventa anche uno strumento di battaglia politica che permette di comunicare con l'esterno; permette la difesa di valori nei quali i singoli Consiglieri e i Gruppi consiliari credono fermamente e diventa così strumento comunicativo rivolto all'esterno.
Qual è allora il limite oltre il quale questa tipologia d'utilizzo del Regolamento finisce per essere discutibile? Probabilmente, quando il suo utilizzo diventa ripetitivo e non legato a particolari battaglie di principio. Questa è forse la legislatura in cui lo strumento ostruzionistico per battaglie di principio è stato utilizzato di meno.
Credo che le battaglie d'ostruzionismo di questa legislatura si possano contare sulle dita di una mano.
Proprio per queste ragioni, chiedo di contribuire alla nostra battaglia, approvando la proposta d'inversione dei punti all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Esprimiamo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 6 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 7 diventi il nuovo punto 6, il punto 8 diventi 7 e così via.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi scuso con lei per costringerla a questa ripetitività di interventi ma purtroppo la prassi è quella decisa proprio dal Regolamento; quindi, mi scuso anticipatamente per questa ripetitività, e mi scuso non solo di questa ripetitività formale, ma anche della ripetitività concettuale ed espressiva cui farò ricorso nei miei interventi.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata come n. 3 ha la precisa finalità di provocare, nella strutturazione dell'o.d.g.
dell'odierna seduta del Consiglio regionale, una variazione tale per cui il punto 6) si sposti al punto 11) e, in questo modo, provocare una reazione a catena che faccia sì che il punto 7) diventi il nuovo punto 6), il punto 8) diventi 7), e così via. Un vero e proprio cataclisma! chiaro - e l'ho già esplicitato nei miei interventi precedenti - che si tratta di una battaglia politica con finalità espresse già nei miei precedenti interventi e in quelli degli altri colleghi che condividono questa battaglia; finalità che fanno riferimento ad una modalità d'approccio ai principali temi oggi in discussione che non è assolutamente da noi condivisa. La stessa modalità del richiamo in Aula è indubbiamente una forzatura che dovrebbe essere usata in casi assolutamente eccezionali così com'è una forzatura lo stesso fatto che le sedute ad oltranza del Consiglio regionale siano state convocate addirittura prima che l'ostruzionismo cominciasse. È vero che, probabilmente, si poteva presumere che alcuni Consiglieri avrebbero adottato un atteggiamento ostruzionistico nei confronti di questi provvedimenti. Rimane il fatto che, dal punto di vista puramente formale, le sedute ad oltranza sono state indette prima che detto ostruzionismo iniziasse: questo è un altro fatto indubbiamente grave perché indica la volontà di forzatura a tutti i costi, ancora prima che le condizioni che ne giustificherebbero l'utilizzo si fossero concretamente verificate. Ma, al di là di questi aspetti puramente formali, ho avuto modo anche di esprimere ripetutamente alcune considerazioni sul fatto che, da parte nostra, non esiste un particolare entusiasmo nei confronti di un'ipotesi di modifica del Regolamento.
Il nostro atteggiamento di disponibilità è semplicemente un atteggiamento dovuto al fatto che abbiamo la consapevolezza che su questo tema esiste in Consiglio regionale una netta maggioranza di 59 Consiglieri contro quattro e quindi, pur non condividendo quest'assoluta e urgente necessità di modificare il Regolamento interno del Consiglio regionale, ci adeguiamo a questa volontà espressa numericamente in maniera molto forte e marcata e diamo la disponibilità a addivenire ad una modifica significativa del Regolamento. A fronte di questo, proprio per un riequilibrio di carattere istituzionale, abbiamo fatto alcune proposte e, visto che c'è stato richiesto anche di precisarle, la nostra richiesta fa riferimento approfondirò questo aspetto nel turno successivo di intervento - in particolare all'articolo 7 della legge elettorale regionale e alla sua abolizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere la nostra contrarietà.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 8 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. La proposta che sottopongo in questo momento all'attenzione dell'Aula è quella rubricata con il n. 4, in cui viene richiesta la possibilità di valutare l'ipotesi di un'inversione del punto 7 all'o.d.g. attuale con il punto 9, in modo che il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi il punto 8 e così via.
Nell'intervento immediatamente precedente, facevo riferimento al fatto che, durante la seduta antimeridiana, sono pervenute delle sollecitazioni da parte di alcuni Consiglieri che ci richiedevano di esplicitare in maniera precisa quelle che potevano essere le nostre proposte emendative sulla legge elettorale. Allora voglio esprimere che le nostre attenzioni sono rivolte all'articolo 7 della legge 23 febbraio 1995, n. 43, "Nuove norme per l'elezione dei Consigli delle Regioni a Statuto ordinario". In particolare, l'articolo che attrae il nostro interesse e di cui chiediamo l'abolizione è l'articolo 7, che testualmente recita: "Non sono ammesse all'assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui Gruppo abbia ottenuto nell'intera Regione meno del 3% dei voti validi, a meno che sia collegata a una lista regionale che ha superato la percentuale del 5%".
Questo è l'articolo 7 della legge regionale del 1995, su cui presenteremo un emendamento soppressivo.
Tornando invece al dibattito più generale sul Regolamento, la valutazione della funzione che le norme regolamentari hanno avuto sull'evoluzione storica dell'istituto regionale, pur avendo considerato in termini assolutamente positivi quella che è stata la funzione di detto Regolamento, intendiamo soffermarci in particolare sul fatto che nell'ultima legislatura si è arrivati ad una particolare capacità di assumere una sensibilità di utilizzo di detta strumentazione regolamentare estremamente attenta.
Se analizziamo quante volte gli strumenti ostruzionistici che fanno riferimento a norme regolamentari sono stati utilizzati in quest'ultima legislatura, possiamo notare che il numero di questi utilizzi è estremamente limitato; probabilmente è stato utilizzato due volte in sede di approvazione di bilancio, una volta in un passaggio del Piano Socio Sanitario e in un altro paio di eventi di cui non ricordo con precisione il riferimento normativo.
Tutto questo cosa significa? Significa che l'Assemblea regionale ha raggiunto una maturità e una sensibilità nell'approccio all'utilizzo degli strumenti ostruzionistici tali che il ricorso a tali strumenti è assolutamente raro e ininfluente.
Per queste ragioni e per condividere la battaglia che stiamo conducendo, chiediamo all'Aula di esprimersi favorevolmente sulla proposta rubricata con il n. 4.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere parere negativo rispetto all'inversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 10 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Con la proposta d'inversione dei punti all'o.d.g.
caratterizzata dal numero progressivo 5 si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 1 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7 e il punto 9 diventi 10, e così via.
La finalità che si propone questa proposta d'inversione dell'o.d.g.
ovviamente è quella di ottenere, o tentare di ottenere l'attenzione dell'Aula sulla questione che una serie di Gruppi minori ha posto con forza già quando le questioni in discussione erano ancora ferme sia in Commissione, sia nella Giunta per il Regolamento.
Quello che ci pare importante sottolineare è il fatto che già quando le varie proposte di modifica del Regolamento del Consiglio regionale erano in discussione nella Giunta per il Regolamento, già allora l'atmosfera complessiva della discussione era molto formale e priva di una caratterizzazione utile a farla diventare reale processo decisionale.
Tutte le riunioni della Giunta per il Regolamento sono stati incontri molto tattici, dove ognuno rimaneva fermo sulle proprie posizioni e dove non veniva mai deciso niente.
Abbiamo fatto circa venti riunioni in cui ognuno dei partecipanti ribadiva la propria posizione, senza neanche ascoltare quanto dicevano gli altri partecipanti alla Commissione. Tanto è vero che proprio per quest'atteggiamento un po' di tutti di chiusura totale l'esito di queste riunioni di Giunta per il Regolamento è stato assolutamente negativo perché l'approccio con il quale i singoli membri della Commissione si ponevano durante queste riunioni era di chiusura totale e di rigido trinceramento dietro le proprie posizioni.
Nono c'è mai stato in Giunta per il Regolamento un reale dibattito, un reale confronto, un reale cercare almeno di avvicinarsi alle ragioni degli altri. Questo ha fatto sì che a un certo punto, dopo varie interruzioni, il problema, probabilmente, è stato acuito anche dal fatto che spesso le riunioni della Giunta per il Regolamento avvenivano a distanze temporali molto lunghe e quando, dopo magari un mese o due mesi, si riprendeva a discutere non ci si ricordava nemmeno più quello che si era detto nella seduta immediatamente precedente.
L'effetto conclusivo di questa trattazione è stato che, forse per colpa dell'atteggiamento un po' chiuso di tutti, la Giunta per il Regolamento non è riuscita ad arrivare a risultati concreti.
Questo ha giustificato, in parte, il richiamo in Aula, perché si è detto che il Regolamento era fermo in Giunta da due anni e mezzo e che necessitava di un'accelerazione e il richiamo in Aula poteva essere la soluzione a questo problema.
Tuttavia, anche il semplice richiamo in Aula, se non si riesce a superare questa staticità delle posizioni, questo blocco delle posizioni sulle questioni regolamentari, difficilmente potrà portare una facile approvazione delle modifiche.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Ovviamente. noi voteremo contro, ma voglio intervenire per aprire diciamo, un dialogo con il Consigliere Lupi e per dire che il dibattito nella Giunta per il Regolamento non è stato esattamente come si racconta.
stato un dibattito molto, molto interessante, che spesso ha avuto difficoltà anche di costruire un ragionamento reale. Abbiamo avuto anche dei gustosi episodi, come quello del Consigliere Scanderebech che ha fatto spegnere addirittura lo schermo dove si proiettavano le immagini del Regolamento, perché la tecnologia era persino invasiva e non ci consentiva di ragionare nel merito! Chi era presente si ricorda, per cui è del tutto evidente che quando si vuol discutere c'è la possibilità, la disponibilità e c'è anche il merito.
Noi abbiamo presentato la proposta due anni e mezzo fa e il Gruppo di Forza Italia presentò una serie di orientamenti e di punti di vista circa due anni fa. Se si è arrivati oggi a riportarlo in Aula è perché da parte di alcuni non c'erano né la volontà, né la convinzione di andare, forse, ad un approfondimento e ad una soluzione, tant'è che vennero discussi - lo dico per la cronaca - e condivisi dodici articoli su 115. È chiaro che non si può più andare avanti in questo modo. Ma la disponibilità, Consigliere Lupi, c'è e rimane: entriamo nel merito e probabilmente troveremo anche la quadratura del cerchio.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 10 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

La proposta d'inversione dei punti all'o.d.g. odierno, ai sensi dell'articolo n. 51, comma 2 è relativa, questa volta, alla possibilità di poter invertire il punto 7 dell'o.d.g. attuale con il punto 9 in modo tale che il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi il punto 10 e così via.
Al di là della nostra volontà di modificare...



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, Consigliere. Lei sta illustrando l'inversione già respinta prima al punto 4. Quindi, direi di passare all'inversione n. 7, perch questa è un doppione. Gli Uffici se ne sono accorti.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 10 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

L'inversione n. 7 propone la discussione e la votazione dell'inversione del punto 7 dell'o.d.g. attuale al punto 11. In questo caso con la finalità che il punto 8 diventi il nuovo punto 7, il punto 9 diventi 10 e così via.
Ovviamente, la sostanza non cambia, non essendo tanto proposte d'inversione che abbiano una pressante necessità di diversa strutturazione dell'o.d.g del Consiglio regionale, quanto di diventare strumento per sottolineare una diversa sensibilità politica da parte di alcuni Gruppi consiliari nell'approccio a fondamentali questioni di carattere regolamentare.
Molte delle fondamentali posizioni dei quattro Consiglieri che si oppongono ad una modalità procedurale e ad un approccio politico alle principali questioni che sono in discussione in questo periodo nell'ambito del Consiglio regionale del Piemonte sono state già esplicitate nei miei interventi precedenti e in quelli dei colleghi. In particolare, vi è stata una precisa volontà di sottolineare che, nonostante uno scarso entusiasmo da parte tutti e quattro i Consiglieri che si oppongono a questa modalità di approccio, nei confronti dell'ipotesi di modifica del Regolamento del Consiglio regionale, questo gruppo di quattro Consiglieri ha dato ampia disponibilità a concordare una modifica di detto Regolamento.
La richiesta che questi quattro Consiglieri si sono permessi di rivolgere all'Aula è stata quella di procedere con una progressione parallela dei due temi principali: da una parte, la questione della legge elettorale; dall'altra quella della modifica del Regolamento. Si tratta tra l'altro, di una prassi che inizialmente era stata proposta anche dai Gruppi maggiori, in una fase del dibattito.
Fino a circa due settimane fa, il progetto di progressione di queste due questioni era stato quello proposto dai due gruppi principali che sostenevano che il dibattito sulle due questioni principali dovesse marciare in parallelo e congiuntamente.
Proseguirò successivamente l'esame delle due motivazioni che ci portano all'atteggiamento ostruzionistico nel prossimo intervento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Intervengo per argomentare la contrarietà su questa inversione, ma anche per cogliere l'occasione per ringraziare chi questo risultato sin qui ha reso possibile; nella conferenza stampa che c'è stata questa mattina come al solito, non si riesce mai a dire tutto (lo dico anche alla Presidente che era presente): c'è stato il lavoro di molti.
A me piace, tanto per incominciare, ringraziare Marco Travaglini per il suo lavoro in occasione del primo convegno dell'allora DS (all'epoca, un miliardo di anni fa, non c'era ancora il PD). Da quel convegno è partita la bozza che poi è diventata la proposta di Regolamento del loro partito, che poi è diventata con ulteriori lavori la bozza del PD, che poi è diventata con ulteriori lavori la bozza di gran parte della maggioranza, che poi è diventata con ulteriori lavori la bozza di gran parte del Consiglio. Ho scelto il collega Travaglini, perché c'è sempre qualcuno che ha cominciato anche se poi c'è stato il lavoro di molti come i Consiglieri Cavallera Gian Luca Vignale, Gianpiero Clement, nei ritagli di tempo in cui seguiva le avventure della sua splendida squadra, sempre al confine tra lecito e illecito; tra cosa facciamo con gli stupefacenti e cosa facciamo senza; se continuiamo a prenderli o non li prendiamo. Ma se non li prendiamo, più come faremo a vincere? E' un dibattito che si sta svolgendo con grande attenzione all'inizio di questo campionato e che non ha ancora trovato un esito definitivo, perché Ferrara non ha ancora dato una linea a proposito dell'utilizzo... Vedo che il Consigliere Reschigna, appena si parla della Juventus, improvvisamente ha un bagliore di presenza.
Quindi, fatti in questa prima parte i ringraziamenti, altrimenti sin qui non saremmo arrivati - e non è detto che da qui ci riusciremo a muovere ma, intanto, fin qui ci siamo arrivati - diciamo di no alla dura battaglia.
Non capisco perché Maurizio Lupi continui a chiamarla battaglia: se gli piace il termine battaglia, definiamola così, anche se a me non pare una battaglia; mi pare che i sostantivi da usare sarebbero ben diversi in questa fase indecente della vita consiliare di questa Regione.
Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 8 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 9 diventi il nuovo punto 8, il punto 10 diventi 9 e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'ordine del giorno rubricata con il n. 8 propone all'Aula l'inversione dell'attuale punto 8 dell'o.d.g. al punto 10, in modo tale che, per un insieme di fatti concatenati, il punto 9 diventi il nuovo punto 8 e il punto 10 diventi 9 e così via.
Mi scuso se durante la mia esposizione, o in alcuni miei interventi precedenti, ho utilizzato il termine battaglia: probabilmente, l'ho utilizzato impropriamente, in maniera forse inconscia. Semplicemente intendevo fare riferimento, con quel sostantivo, all'intensità del sentire rispetto ad un sistema valoriale che considera il proporzionalismo una delle realtà fondanti il nostro impegno politico. Proprio per questa intensità di sentire, probabilmente può essermi scappato il riferimento al termine battaglia.
Naturalmente, il confronto non ha niente di cruento; anzi, si sviluppa in modo estremamente noioso, ripetitivo, privo di significato e di contenuti. Abbiamo cercato, nei nostri interventi, di inserire elementi di contenuto che potessero essere utili all'inizio della discussione su questi temi fondamentali. Abbiamo cercato, mentre proponevamo queste inversioni di dare delle indicazioni anche di tipo contenutistico rispetto alle questioni che sono sottese dietro queste proposte d'inversione.
Qualche segnale di apertura è arrivato. Qualche segnale di attenzione è stato condiviso. Dimenticavo, questa mattina, di ringraziare per il suo intervento anche il Consigliere Guida, il quale ha sottolineato di essere d'accordo con noi sul fatto che - è un dato oggettivo - questo Regolamento non ha mai impedito ad alcun provvedimento della maggioranza di essere approvato. In realtà, tutti i provvedimenti che questa maggioranza ha presentato in Aula sono stati approvati, quindi non si può dire che il Regolamento rappresenti un blocco per l'azione politica. È vero che in parte possa provocare dei rallentamenti di tipo temporale, però, in assoluto, non si può affermare che questo Regolamento non permetta ad una maggioranza coesa e decisa di fare approvare tutti i provvedimenti che ritiene, è un dato oggettivo. Il fatto che nessuno possa asserire che dei provvedimenti della maggioranza alla fine non siano stati approvati conferma che non è il Regolamento il problema fondamentale della politica regionale, tanto meno nazionale. I problemi restano, anche in quegli enti in cui esistono Regolamenti molto più sbrigativi, ad esempio quello della Camera dei Deputati o del Senato della Repubblica, dove, non a caso, in poche ore, attraverso l'accordo delle forze politiche maggiori, con l'approvazione di una nuova legge per le elezioni europee è stato istituito uno sbarramento al 4%. Ora, è veramente difficile valutare se questo sia un bene o un male.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 8 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 9 diventi il nuovo punto 8, il punto 10 diventi 9 e così via.
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Nell'illustrazione di questa inversione punti all'o.d.g., anche per tentare di farmi perdonare tutto il tempo che faccio perdere ai colleghi proporrei, essendo un bel pomeriggio di luglio e sentendomi in qualche modo in debito nei confronti dei colleghi, chiedo se fosse possibile sospendere mezz'ora i lavori consiliari per andarci a prendere un gelato da Grom, che sarò...



(Commenti fuori microfono)



LUPI Maurizio

Non credo che una mezz'ora cambi l'esito...



(Commenti fuori microfono)



LUPI Maurizio

Dato che parzialmente mi sento anche in colpa, se i colleghi e il personale avevano piacere di fare una passeggiata un attimo all'aria aperta, sarei stato felice di offrire il gelato.



PRESIDENTE

Consigliere Lupi, eviti le provocazioni.



LUPI Maurizio

Questa non è una provocazione, è semplicemente una proposta, non credo che mezz'ora di intervallo per un gelato e godere della luce naturale alteri l'equilibrio complessivo della politica regionale piemontese.



PRESIDENTE

Lei è troppo generoso, la invito a illustrare l'inversione.



(Commenti fuori microfono)



LUPI Maurizio

Se non è gradita, non è un problema, niente gelato. Non costava niente e non cambiava niente, se ci facevamo una passeggiata, stavamo un pochino all'aria aperta. Anche perché, Presidente, continuo ad insistere che lavorare molte ore in sotteranea, con luce artificiale, rappresenti una condizione lavorativa totalmente inadeguata, che altresì provoca danni alla salute sia dei Consiglieri sia del personale. Ribadisco questo aspetto perché un piccolo intervallo per una boccata d'aria non sarebbe stato scandaloso, comunque chiudiamo questo intermezzo.
La proposta di discussione rubricata al punto 9 propone di spostare il punto 8 all'o.d.g. all'attuale punto 11, in modo tale da determinare una concatenazione causale di eventi tale da provocare lo spostamento del punto 9 al punto 8 e del punto 10 al punto 9 e così via.
evidente che anche questa proposta di spostamento punti all'o.d.g. ha finalità non tanto riconducibili ad un'effettiva riconfigurazione dell'o.d.g. dell'attuale seduta del Consiglio regionale, bensì di esplicitare di fronte all'Assemblea regionale i contenuti della nostra posizione politica.
Abbiamo ripetuto in maniera ossessiva che il gruppo dei quattro Consiglieri non intende fare - non uso la parola "battaglia", ma un sinonimo - una lotta o esprimere una volontà di blocco totale del provvedimento relativo alla modifica del Regolamento, ma si pone in maniera critica rispetto a questa opzione, non escludendo, anzi, dando ampia disponibilità, l'approvazione della modifica stessa.
Contemporaneamente a questa approvazione, chiediamo che venga presa in considerazione l'opzione di modifica della legge elettorale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Consigliere Lupi, mi sento di farle i complimenti perché si sta facendo carico delle richieste di un gruppo che ritiene di esprimere il proprio dissenso su tutta una serie di atti che ben conosciamo e si sta sovraccaricando fisicamente. Per cui, nonostante le faccia onore, da medico, le consiglierei di riposare e passare ad altri il testimone, anche perché, forse, lei è la persona che avrebbe meno bisogno di tale operazione che avete messo in atto.
Comunque, il nostro parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sulla richiesta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 9 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 10 diventi il nuovo punto 9, il punto 11 diventi 10 e così via.
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Accetto sicuramente i consigli del Consigliere Buquicchio, anche perché, ieri sera, dopo essermi fermato per troppe ore in quest'aula, avevo sensazioni assolutamente negative a livello fisico, pertanto questa sera cercherò di andare a letto presto. Mi dispiace che in questo modo non avr la possibilità di assistere ad uno degli spettacoli più interessanti delle nostre nottate, cioè il "Deo-Scanderebech show", che sicuramente è uno dei pochi aspetti interessanti di queste nottate.
Al di là di questo rimangono le considerazioni che ho fatto anche ieri in seduta di Capigruppo rispetto al prolungarsi delle sedute, soprattutto in un ambiente che - e su questo concordo in pieno con quanto diceva anche il Presidente Burzi questa mattina su quest'Aula - al di là della valutazione estetica (che può piacere o non piacere) la sua collocazione in sotterranea, il fatto di impedire di poter lavorare in luce naturale, la colloca già in un giudizio negativo come posto di lavoro e come posto di riunione.
Ci sono parecchi studi anche molto approfonditi che dimostrano come il lavorare in posti sotterranei non è assolutamente positivo per la salute come tutti i ritmi vitali vengono alterati dalla mancata visione del sole.
Quindi, lavorare molte ore in luce artificiale è sicuramente negativo se poi aggiungiamo che a volte l'utilizzo dell'aria condizionata è francamente esagerato, tutto questo insieme di fattori provoca una situazione ambientale che non è delle più favorevoli.
Non a caso la mia proposta precedente di potere offrire ai colleghi e al personale un gelato era proprio una scusa per uscire all'aria aperta ed interrompere la situazione ambientale negativa. Sarebbe anche interessante avere un controllo della temperatura ambientale dell'aula. So che probabilmente è differenziata a seconda dei posizionamenti, ma chi si trova in prossimità dei bocchettoni, in realtà rischia molto per la propria salute. Noi siamo d'accordo sul fatto che l'aria condizionata sia una straordinaria invenzione dell'umanità, però riteniamo anche che un suo uso razionale e moderato possa essere più positivo per il prosieguo dei lavori.
Per quanto invece più specificamente attinente alla proposta d'inversione, questa si pone come obiettivo quello di permettere ai proponenti uno spazio espositivo durante le sedute di Aula, in cui sottolineare l'importanza di determinati valori che sono fondanti dell'esperienza politica dei quattro Consiglieri che stanno conducendo quest'impegno politico.
Questi valori sono quelli della difesa del proporzionalismo; noi crediamo nel proporzionalismo puro e crediamo anche che debbano essere almeno in parte salvaguardate norme regolamentari che permettano a tutti i Consiglieri di poter ampiamente esporre la propria posizione e che permetta anche su alcune battaglie dei singoli Consiglieri ritenute fondamentali, di potere anche condurre una coraggiosa battaglia ostruzionistica quando questa è rivolta a provvedimenti che, in qualche modo, vengono valutati dal singolo Consigliere come particolarmente negativi per la società piemontese.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Per esprimere parere contrario ha chiesto la parola il Presidente Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Non so se ho sentito bene, ma il collega Lupi metteva anche in discussione la temperatura dell'Aula. Fa caldo, spero! Comunque il voto è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Non essendo presente il numero legale per deliberare, la seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15,39 riprende alle ore 16,10)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

La seduta riprende.



PRESIDENTE

Riprendiamo la votazione della richiesta d'inversione punti rubricata n.
10.
Ricordo che il numero legale è 26.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 4.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata con il numero 11 si propone di ottenere, previa approvazione dell'Aula, uno spostamento di punti all'o.d.g. In particolare, viene richiesta l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna contraddistinto dal numero 10 con il punto originariamente contraddistinto con il numero 4.
Mi permetto di addurre, a giustificazione dell'utilizzo strumentale di una norma regolamentare, alcune indicazioni che i gruppi rappresentati dai 4 Consiglieri, che stanno conducendo con impegno questo tentativo di blocco delle attività del Consiglio regionale, ritengono di poter presentare all'attenzione dell'Aula.
La giustificazione principale è quella che noi riteniamo indubbiamente che la questione Regolamento, da qualunque punto di vista essa possa essere affrontata, sia una questione in qualche modo sopravvalutata. Perché faccio quest'affermazione? Perché mi sembra che il richiamo al tema del Regolamento faccia parte di quella tradizione della politica italiana che quando non ha più niente da dire, fa riferimento ad alcuni falsi miti, ad alcune parole d'ordine con le quali si pensa di giustificare tutta una serie di azioni politiche. In realtà, la questione del Regolamento è - come dicevo - sopravvalutata e può essere classificata come una sorta di falso mito; già in passato, nella storia politica italiana, spesso questi falsi miti sono stati utilizzati per giustificare operazioni del tutto inconsistenti.
Potrei fare riferimento, per esempio, al falso mito del maggioritario o dell'uninominale nei primi anni Novanta, quando si pensava che, risolvendo il problema elettorale in senso maggioritario e uninominale, si sarebbero risolti tutti i problemi della politica italiana. Ricordo la meteora Segni la meteora dei pattisti e dell'illusione che, con alcune di queste parole mito, si potessero risolvere problemi ben più consistenti.
Io userei questo parallelismo storico per riportare lo stesso concetto nella nostra situazione attuale d'aula. Mi sembra che la questione del Regolamento venga utilizzata per nascondere l'incapacità di agire su altre questioni ben più importanti e significative.
Se dovessi esprimere una valutazione da una parte sulla questione Regolamento, dall'altra su questioni importanti e provvedimenti significativi come il collegato o l'assestamento di bilancio e o altri provvedimenti che in qualche modo potrebbero essere utilizzati per cercare di fronteggiare la situazione di crisi economica, direi che, probabilmente questo trincerarsi dietro alla questione del Regolamento, caricandola di significati e di potenzialità politica che in realtà non riesce a contenere al suo interno, potrebbe essere solo un'operazione di immagine che nasconde invece una più grave incapacità politica di azione su temi ben più importanti e significativi.
Lo dico, perché in fondo è stato dimostrato ampiamente - l'ho già ripetuto tante volte - che in questa legislatura tutti i provvedimenti portati in Aula dalla maggioranza sono stati approvati. Ciò dimostra che non è questo Regolamento la causa ostativa all'azione politica efficace.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Esprimiamo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 12) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 5.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Tale proposta d'inversione di punti all'o.d.g rubricata con il n. 12 verte sulla possibilità di invertire il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal n. 5.
Sinceramente, già nel momento in cui è venuto a mancare il numero legale, mi trovavo in una situazione tale da aver esaurito l'espressione dei motivi che ci portano ad assumere quest'atteggiamento. Infatti, più volte ormai ho ripetuto le motivazioni fondamentali che ci portano ad assumere quest'atteggiamento e più volte ho già esplicitato la nostra disponibilità al dialogo, finalizzata in positivo all'identificazione di un percorso politico condiviso, teso al raggiungimento di risultati operativi concreti.
Sembrerebbe che questa nostra disponibilità a collaborare in maniera positiva con il processo decisionale riferito alla possibilità di modifica del Regolamento del Consiglio regionale non sia stata particolarmente apprezzata dall'Aula. Perché se è vero che ci sono stati segnali di apertura da parte dei singoli Consiglieri, è altrettanto vero che la decisione di oggi, scaturita a seguito della Conferenza dei Capigruppo, di protrarre la convocazione delle sedute ad oltranza ha un preciso significato: quello di non ritenere utile il confronto con i Gruppi minoritari e con le esigenze da essi espresse.
Mi trovo dunque un po' nell'imbarazzo di non avere assolutamente più niente da dire e di ricadere in una ripetitività eccessiva durante questi interventi. Ho già fatto riferimento, in uno degli interventi effettuati in questa seduta pomeridiana, allo specifico della modifica della legge elettorale da noi richiesta. Anche perché c'è stato chiesto di uscire dalla genericità espressiva della nostra volontà legislativa e di entrare nei particolari riferimenti legislativi concreti della nostra volontà di modifica.
Ho citato la legge che, a nostro avviso, necessiterebbe di una parziale modifica; mi riferisco, ovviamente, alla legge 23 febbraio 1945, n. 43 "Nuove norme per l'elezione dei Consigli delle Regioni a Statuto ordinario," e ho specificato che la nostra attenzione si sofferma sull'articolo 7, che recita: "Non sono ammesse all'assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui Gruppo abbia ottenuto nell'intera Regione meno del 3% dei voti validi, a meno che non sia legata ad una lista regionale che ha superato la percentuale del 5%".
Su questo mi esprimerò nel prossimo intervento. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Non vorrei sembrare ripetitivo, ma i segnali li abbiamo dati, ricevuti siamo disponibili... Non lo ripeto più.
Momentaneamente, sulla richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. siamo contrari. Sul resto, siamo disponibili.



PRESIDENTE

una speranza. Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 6.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione di punti all'o.d.g. presentata attualmente chiede di poter invertire il punto 10 all'o.d.g. con il punto 6.
Voglio tornare sul tema Regolamento - appena avrò a disposizione alcuni testi, entrerò più nel dettaglio - per sottolineare un aspetto generale del nostro atteggiamento.
Abbiamo ribadito più volte la nostra disponibilità all'approvazione di un Regolamento che sia innovativo rispetto a quello attuale. Ci naturalmente non significa che non nutriamo diverse riserve di tipo contenutistico su questa proposta di modifica del Regolamento. Il fatto che in questo momento noi si sia bloccati su una fase ancora pregiudiziale iniziale non esclude il fatto di essere già pronti anche ad una successiva fase; fase che avverrà, credo, nei prossimi giorni, in cui entreremo anche nel vivo della discussione sui contenuti del Regolamento. La discussione sui contenuti del Regolamento avverrà su due livelli: un livello ostruzionistico generale con una serie di emendamenti di tipo strumentale ma, insieme a questo, anche con emendamenti che invece qualificheremo come funzionali al reale miglioramento della delibera proposta. Quindi noi sul Regolamento cercheremo di operare su due livelli: presenteremo un certo numero di emendamenti che avranno una finalità strumentale, ma nel contempo, proprio perché riteniamo che alla fine si debba arrivare all'approvazione di un testo reale, presenteremo anche una serie ben precisa di emendamenti con i quali cercheremo invece di portare delle proposte migliorative al testo del maxi emendamento. In particolare riteniamo che la questione del contingentamento dei tempi debba essere affrontata con un'ampia discussione. Questo perché, se è vero che abbiamo complessivamente l'esigenza di arrivare a determinare una sistema che preveda tempi certi per l'approvazione di determinati provvedimenti, nello stesso tempo, con l'introduzione del contingentamento, dobbiamo anche avere la sicurezza che spazi espressivi minimali per tutte le forze politiche possano rimanere a disposizione.
Un altro aspetto che in qualche modo, secondo noi, nel nuovo Regolamento andrà salvaguardato sarà la possibilità, magari per casi numericamente limitati o specifici di particolari questioni, di poter continuare alcune battaglie di principio legate a riferimenti valoriali per le singole forze politiche e per i singoli Consiglieri regionali. Riteniamo che battaglie significative come quelle che sono state condotte dal Consigliere Moriconi contro la caccia debbano poter essere ancora sviluppate e quindi chiederemo che il Regolamento permetta, su alcune questioni di principio oppure entro certi limiti numerici di intervento che i singoli Consiglieri possano comunque condurre anche battaglie ostruzionistiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto per esprimere parere contrario; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

La ringrazio, Presidente. Come al solito, parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 14) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Con la proposta d'inversione n. 14, i Consiglieri regionali Scanderebech, Nicotra, Giovine e Lupi intendono richiedere all'Aula l'inversione di alcuni punti all'o.d.g. In particolare, in questo caso si richiede l'inversione del punto 10) dell'o.d.g. odierno con il punto 7).
inutile dire che anche questa richiesta di in versione ha semplicemente un significato politico e non è orientata a modificare l'o.d.g. Poiché è necessario utilizzare questo tempo in maniera proficua e visto che ho preannunciato prima, da parte dei nostri Gruppi, la presentazione di una serie di emendamenti al maxi emendamento presentato dai Gruppi maggiori, vorrei cominciare a esaminare le parti che ci lasciano in dubbio e fanno sì che in qualche modo si tenda, da parte nostra, ad arroccarci per il momento su queste richieste d'inversione.
Innanzitutto, la nostra posizione è che sul Regolamento si debba fare uno sforzo complessivo di riduzione al minimo del testo, nel senso che abbiamo questa pessima abitudine, nei testi regolamentari, di scrivere spesso molto di più di quello che è effettivamente necessario.
Al riguardo, faccio l'esempio di uno degli emendamenti che presenteremo e che giustifica la nostra posizione di ostruzionismo. A un certo punto all'articolo 1 si dice: "I Consiglieri regionali sono tenuti a partecipare a tutte le attività del Consiglio e osservano, nell'esercizio delle proprie funzioni, le norme del presente Regolamento". Ebbene, cosa significa che i Consiglieri regionali sono tenuti a partecipare a tutte le attività del Consiglio? Tutte le otto Commissioni fanno parte delle attività di Consiglio, ma se io sono iscritto a quattro Commissioni non sono tenuto a partecipare all'attività di una Commissione a cui non sono iscritto, quindi scrivere sul Regolamento che ogni singolo Consigliere regionale è tenuto a partecipare a tutte le attività del Consiglio è chiaramente una contraddizione in termini, visto che non tutti i Consiglieri sono iscritti a tutte le Commissioni. Anche il fatto stesso di scrivere che "nell'esercizio delle proprie funzioni, i Consiglieri osservano le norme del presente Regolamento", è del tutto superfluo e pleonastico.
Questi sono alcuni esempi degli interventi di tipo modificativo che noi faremo non appena arriveremo alla parte contenutistica del testo. Con questo vogliamo esprimere il concetto che, pur essendo decisamente favorevoli al fatto che, alla fine, si addivenga all'approvazione di un testo, abbiamo numerosissimi aspetti da discutere, perché abbiamo comunque un nostro ideale di regolamento, e su alcuni aspetti di essi proporremo emendamenti modificativi.
Il nostro impegno è, quindi, un impegno sì di tipo ostruzionistico o strumentale, ma anche un impegno volto ai contenuti, perché riteniamo che anche sulla questione dei contenuti quest'emendamento possa essere modificato in senso positivo. È questa la giustificazione per l'azione che stiamo compiendo con le inversioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Anch'io sarei favorevolissimo ad entrare nel merito, anche perch cominceremo a scoprire che le Commissioni sono sei, per questa proposta rispetto alle otto attuali e avremo, diciamo, parecchie opportunità di ragionamento e di discussione e di condivisione, mi auguro.
Faccio soltanto un'osservazione prima di dire che noi, chiaramente siamo contrari all'inversione: un Regolamento non è un testo short come un romanzo d'appendice, ma ha una sua complessità ed è difficile comprimerlo quando poi deve essere utilizzato per far funzionare un'Assemblea legislativa, dove mi rendo conto che non è semplice ridurlo nei termini di un documento molto agile. Però, quando vogliamo, quando volete, noi siamo disponibili: cessiamo questa pantomima e passiamo al discorso di merito.
Siamo disponibili, anche subito! Anche senza il gelato, Consigliere Lupi ne facciamo a meno, lo pachiamo dopo, alla fine.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Prima, ho sentito il collega Lupi dissertare sulla proposta emendativa di Regolamento depositata. In effetti, credo che al riguardo due parole meritino essere dette, anche a sostegno della richiesta d'inversione.
Ci sono alcuni aspetti che non ci convincono particolarmente e che richiederebbero comunque un'ulteriore riflessione; ad esempio contrariamente a quello che finora è l'usanza e la prassi, seppur non scritto in modo palese nell'attuale regolamentazione interna del Consiglio regionale, nella nuova formulazione proposta e ipotetica non vi è, invece la possibilità che ci non siano Commissioni contemporanee, anzi, in un articolo è previsto chiaramente che, qualora un Commissario sia iscritto a due Commissioni, contemporaneamente, e che queste due si tengano nello stesso momento, questo possa aderire comunicandolo formalmente ad una delle due e congedarsi dall'altra per giustificati motivi.
A parte che lo ritengo un articolo abbastanza pleonastico, perché è ovvio che la modalità di partecipazione dei Consiglieri alle Commissioni ma in generale all'attività del Consiglio è - vivaddio! - ancora abbastanza libera e discrezionale legata alla sensibilità dei vari Consiglieri, per (secondo me, maliziosamente) l'articolato in oggetto sta, volontariamente ai sensi dei proponenti, ad indicare che d'ora in poi sarà possibile fare Commissioni contemporanee.
Se questo lo andiamo aggiungere al fatto che saranno possibili Commissioni legislative, secondo me si rischia di ingenerare per una pericolosa procedura che, di fatto, impedirebbe a tutte le componenti politiche di questo Consiglio di partecipare a pieno titolo a tutte le attività.
Ma questa non è l'unica obiezione che solleviamo all'attuale proposta emendativa. Ci sono anche altre proposte, perfino negli articoli più semplici, perfino nei primi tre articoli che troviamo abbastanza perfettibili: non abbiamo neanche compreso bene questo articolo 2bis buttato lì come "statuto delle opposizioni" che, sinceramente, al di là di un'elencazione mera di principi, non si capisce poi come fondamentalmente come questi principi andrebbero attuati e applicati nella pratica.
Abbiamo anche notato anche differenze persino nella formazione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio, quasi come se finora fra una Legislatura e l'altra ci fosse stato un vuoto organizzativo dell'Ufficio di Presidenza, tale per cui non avesse potuto prendere decisioni e deliberare in merito alla propria organizzazione.
A me risulta, ad esempio, che il Presidente uscente Tino Rossi l'ultimo Presidente della scorsa Legislatura, abbia preso tutta una serie di decisioni, tra la Legislatura VII e l'VIII, fra cui mi ricordo anche una serie di nomine per decreto (alcune, addirittura, in aperta contestazione della Lega stessa, perché si erano create alcune problematiche). Pertanto trovo che questo articolo, per quanto mi sembra meno grave rispetto ad altri dal momento che va a delimitare meglio quali siano i poteri dell'Ufficio di Presidenza che, di fatto, nella formulazione proposta rimangono assolutamente inalterati, pur essendo ormai il Consiglio privo di poteri effettivi, quindi anche l'Ufficio di Presidenza è privo di poteri effettivi e, secondo me, dovrebbe sbrigare solamente le pratiche di normale e ordinaria amministrazione. Però, per carità non stiamo a novellarci su questi aspetti, ma solo vorrei far presente ulteriormente alcune problematiche che noi ravvisiamo in questa proposta emendativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Noi votiamo negativamente, però inviterei la Presidenza del Consiglio regionale a prendere atto del fatto che abbiamo incominciato la discussione sulla proposta di Regolamento del Consiglio regionale, quindi, magari lo facciamo in "compiezza" di forma.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente Con l'inversione in oggetto intendo riprendere, come giustamente mi ha fatto notare il Consigliere Reschigna, l'argomentazione che era principale agli occhi dei proponenti, ovvero un maggior approfondimento delle proposte di legge che sono state presentate nell'attuale o.d.g. e, in particolare quella protocollata n. 339 a firma dei Consiglieri Francesco Guida e Deodato Scanderebech.
La proposta di legge in oggetto oramai è abbastanza datata, ma non è sicuramente passato di moda l'oggetto del tema di cui i proponenti vogliono farsi carico, ovvero l'intervento a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione.
Si può facilmente evincere come il Partito Pensionati sia estremamente interessato a questa proposta di legge, affinché ci sia un'ampia e approfondita discussione. Non sappiamo se sia una proposta di legge effettivamente efficace e completamente utile, ma rappresenta sicuramente un passo avanti rispetto alle norme attualmente in vigore.
Nelle finalità, si ricorda che la Regione tutela il diritto delle persone anziane; ha una protezione sociale (come previsto dall'art. 23 della Carta Sociale europea); riconosce l'importanza della relazione del Parlamento europeo "Verso un'Europa di tutte le età" e promuove la prosperità e la solidarietà fra le generazioni.
Con la presente legge i proponenti intendono sostenere la strategia per un invecchiamento sano e attivo e porre in essere una serie di interventi diretti a potenziare e migliorare i servizi per gli anziani.
In particolare, si vuole agire a tutela dei più deboli, di coloro che vivono da soli, spesso vittime di violenze. Questo, purtroppo, è un problema continuo, incessante e crescente. Si assiste, leggendo i giornali ad un reale ed effettivo bollettino di guerra delle violenze che subiscono gli anziani e i pensionati, che rappresentano sicuramente le categorie più deboli della nostra società. Si cerca di tutelare anziani e vittime di violenza che hanno basso reddito e che, in ogni caso, al di là del loro reddito, non sono autosufficienti, per consentire a tali individui di rimanere il più a lungo possibile membri attivi della società, sotto un profilo culturale e sociale, avendo essi finito da tempo di dare la propria attività e il proprio contributo economico per lo sviluppo sociale della Nazione, ma non avendo sicuramente smesso di vivere. Si vuole altresì rilevare il ruolo di primo piano che l'anziano deve avere all'interno della famiglia e rafforzare le relazioni intergenerazionali nell'ambito dello stesso nucleo familiare.
Queste sono, complessivamente, parte delle finalità che si sono prefissati i due proponenti, Francesco Guida e Deodato Scanderebech cercando di dare la prima risposta al problema emergente dell'attuale società - ovvero le difficoltà enormi che trovano le persone anziane e le persone sole che, purtroppo, non hanno più il seno caldo della famiglia che li accudisce e non trovano ristoro e conforto al suo interno - affinché lo Stato, e in questo caso la Regione Piemonte, tenti di provvedervi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 17) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 3.
La parola al Consigliere Giovine



GIOVINE Michele

Cercherò di parare anche i colpi della sfortuna avversa che, per dover intervenire in merito all'inversione n. 17, il collega Dutto mi vuole augurare; speriamo di potere contrastare, oltre che questa proposta emendativa complessiva del Regolamento, anche la sfortuna: tutto gioca contro di noi, ma noi, stoicamente, resisteremo.
Nell'articolo 2 della proposta di legge n. 339 a firma dei Consiglieri Guida e Scanderebech, Presidente ed esimi colleghi, si prevedono gli obiettivi che il legislatore sta cercando di porsi, affinché venga effettuato realmente quest'intervento a sostegno delle famiglie e delle associazioni, per favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione.
La Regione - ricorda l'articolo 2 - per la realizzazione delle finalità di cui all'articolo 1, persegue i seguenti obiettivi: garantisce il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente (certo, diventa importante capire in che modo si può declinare quest'aspetto, questo tratto importante della legge, perché è facile scriverlo, ma diventa un po' più complesso applicarlo nella pratica); promuove la solidarietà tra le diverse fasce di età attraverso forme di volontariato intergenerazionale, per contenere al massimo di casi di anziani in condizioni di isolamento dalla comunità a cui appartengono.
Sempre fra gli obiettivi dell'articolo 2, si ricorda che la Regione Piemonte incoraggia e organizza attività sociali, culturali, ricreative ed hobbistiche che coinvolgano attivamente gli anziani. Inoltre, i proponenti prevedono che la Regione incentivi forme di assistenza domiciliare, con il coinvolgimento di studenti universitari delle seguenti facoltà: Scienze della formazione, Psicologia, Medicina, Farmacia, che otterranno in cambio agevolazioni economiche per il loro stesso corso di studi e - questo sarà oggetto della proposta emendativa - concordemente con l'Università degli studi, anche crediti formativi.
La Regione Piemonte sostiene le famiglie degli anziani fragili e non autosufficienti, sia attraverso l'erogazione dei contributi, sia con l'incentivazione dell'assistenza domiciliare.
La Regione Piemonte, sempre nell'ottica dei proponenti, aiuta e tutela gli anziani vittime di violenza. Come ho già avuto modo di dire - comunque è bene rammentarlo - quello che appare è un vero e proprio bollettino di guerra, perché non passa giorno in cui, aprendo i quotidiani, non si leggano notizie di pensionati truffati e vittime delle più vergognose e turpi violenze, proprio perché rivolte nei confronti di chi non si pu difendere. Si compie un atto di vigliaccheria vera e ritengo che i latori di codesti reati debbano essere perseguiti anche con l'inasprimento delle pene.
La Regione Piemonte, inoltre, dà il proprio sostegno alle associazioni di promozione sociale, come definite dalla legge regionale del 7 febbraio 2006, n. 7, che si intitola proprio: "Disciplina delle associazioni di promozione sociale", favorendo l'acquisizione di automezzi e il supporto degli anziani garantito dalle stesse associazioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Qualche decina di minuti fa ci eravamo incamminati su una strada che ritenevamo positiva per entrare nel merito del Regolamento, però mi sembra si sia tornati al punto di partenza.
Suggerirei al Consigliere Giovine, essendo colui che interviene in questo momento, di leggersi in questi passaggi, ad esempio, lo statuto delle opposizioni, in quanto l'articolo 2 bis) della proposta che abbiamo presentato è molto innovativo. È il terzo articolo in ordine, per cui diamo anche un peso specifico importante alla concessione di prerogative importanti per l'opposizione in seno al Consiglio regionale.
Se vogliamo discutere di merito siamo sempre pronti; nello specifico della richiesta d'inversione siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 4.
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Voglio rammentare altri passaggi peculiari della legge proposta dai colleghi Guida e Scanderebech, in particolare è bene menzionare quanto afferma l'articolo 3 (Contributi per gli anziani).
La Regione Piemonte concede aiuti economici alle persone anziane, con cittadinanza italiana, residenti almeno da tre anni sul territorio regionale, attraverso l'erogazione di contributi di tipo continuo, con cadenza trimestrale o semestrale.
L'erogazione dei contributi agli anziani che vivono in condizioni disagiate può anche consistere nel pagamento di bollette (della luce, del gas, del telefono), come peraltro già avviene per quanto riguarda alcune entità comunali. So che il Comune di Torino integra, ad esempio, il canone d'affitto, a volte le bollette del gas o della luce, non mi risulta quelle del telefono, di particolari persone che hanno problematiche legate evidentemente, alla sussistenza.
Eventualmente, è possibile prevedere anche un'integrazione del canone d'affitto, la contribuzione nelle spese per riscaldamento o nell'acquisto di beni di prima necessità (alimenti, abiti, farmaci, lenti da vista dentiere, supporti per deambulare, ecc.).
Gli enti locali (Comuni e Province) provvedono a stipulare specifiche convenzioni per ospitare gli anziani soli aventi le caratteristiche di cui all'articolo 4 o non autosufficienti.
Il comma 4, per le finalità di cui al comma 1, statuisce che l'entità del contributo erogabile è definito annualmente dalla Regione Piemonte con atto amministrativo, sulla base di un programma annuale presentato dagli stessi Comuni. Lo stesso si può prevedere, ad esempio, anche in riferimento alle Province e, finché ci saranno, alle Comunità montane.
Come indicato dall'articolo 4, che prevede i requisiti per l'attribuzione, hanno diritto di richiedere l'assistenza economica continua tutti gli anziani di cui all'articolo 3 testé citato che al momento della richiesta siano in possesso di determinati requisiti, ad esempio l'età (sessanta anni per le donne e sessantacinque per gli uomini).
Il nostro partito depreca in modo assoluto le ultime proposte in tema pensionistico dell'attuale Governo, che intende innalzare addirittura di cinque anni l'età pensionabile per le donne e, conseguentemente, di cinque anni - sarà il passo successivo - anche per gli uomini, ma avremo modo di sviscerare l'aspetto vergognoso di queste proposte provenienti dal Ministro Brunetta.
Inoltre si chiede che ci sia un reddito non superiore a 500 euro mensili, se il richiedente vive solo, e 700 euro mensili, se il richiedente vive con un familiare a carico, quindi esso stesso è a sua volta portatore di reddito.
Sono previste ulteriori casistiche relativamente ai contributi, ma si lascia la questione alla potestà emendantiva dei vari legislatori che la vorranno affrontare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
L'argomento è di grande interesse e proprio per questo motivo non è da usarsi come strumento di ostruzionismo, perché merita un altro momento di discussione. Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 5.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione rubricata con il numero 19 richiede di poter modificare la strutturazione dell'o.d.g. dell'odierna seduta di Consiglio regionale, invertendo il punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal numero 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 5.
Questo spostamento è da noi valutato molto importante, perch permetterebbe la discussione di una delle proposte di legge di cui abbiamo richiesto l'iscrizione all'o.d.g. e il richiamo in Aula. Si tratta della legge n. 339 presentata l'11/10/2006, avente come titolo "Interventi a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano ed attivo della popolazione". Ha come primo firmatario il Presidente Scanderebech e come ulteriore firmatario il Consigliere Guida.
In particolare, la legge collegata allo spostamento del punto all'o.d.g. all'articolo 1 esprime le finalità della legge stessa.
Testualmente la legge di cui chiediamo la discussione con lo spostamento dell'o.d.g. recita: "Premesso che la Regione tutela il diritto delle persone anziane ad una protezione sociale, come previsto dall'articolo 23 della carta sociale europea e riconosce l'importanza della relazione stessa del Parlamento Europeo, denominato "Verso un'Europa di tutte le età", promuovendo la prosperità e la solidarietà fra le generazioni, con la presente legge s'intende sostenere una strategia per un invecchiamento sano ed attivo, che ponga in essere una serie di interventi diretti a potenziare e migliorare i servizi per gli anziani".
Quindi, è una richiesta d'inversione per porre al più presto all'o.d.g.
una proposta di legge particolarmente significativa, che tocca un tema destinato, se già non lo fosse al momento, ad essere prioritario nelle politiche regionali del futuro.
In particolare, con questa legge si vuole agire a tutela dei più deboli e di coloro che vivono da soli, e che quindi sono spesso vittime di violenze, spesso con una situazione reddituale caratterizzata da basso reddito, talvolta anche non più autosufficienti. Il fine è di consentire a tali individui di rimanere il più a lungo possibile membri attivi della vita sociale e culturale della comunità nella quale sono inseriti.
Con questa legge si vuole altresì rilevare il ruolo di primo piano che l'anziano deve svolgere all'interno della società e all'interno della famiglia e, in qualche modo, rafforzare le relazioni intergenerazionali che sono sicuramente fondamentali per il futuro della nostra società.



PRESIDENTE

In senso contrario ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Come sempre il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 20) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 6.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con la proposta d'inversione dell'o.d.g. rubricata n. 20, i richiedenti intendono sottoporre al voto dell'Aula una richiesta che prevede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal numero 11 con il punto originariamente contraddistinto con il numero 6.
Le motivazioni che ci portano a richiedere questa inversione sono relative al fatto che intendiamo porre al più presto in evidenza la necessità di discutere in maniera precisa una serie di disposizioni di legge presentate in gran parte dal collega Scanderebech e richiamate in Aula, ai sensi dell'articolo 34 del Regolamento. In particolare, sarebbe molto importante potere trattare con attenzione la proposta di legge regionale n. 339, presentata l'11 ottobre 2006 - oltre due anni fa! - e avente come oggetto "Intervento a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione".
Nel mio intervento precedente ho specificato quali sono le finalità principali e fondamentali della proposta di legge regionale n. 339.
L'articolo 2 della legge che noi ci auguriamo, tramite questa inversione possa essere discussa prima, fa riferimento agli obiettivi che la stessa legge si propone. Innanzitutto, tra gli obiettivi che la legge sottolinea al punto a) c'è quello di garantire il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente. Mi sembra importante il fatto che la legge ponga questo punto come primo obiettivo, cioè la dimensione della vita in qualche modo dignitosa, della vita indipendente, del significato stesso della vita della persona anziana, che viene posto come primo obiettivo come obiettivo prioritario della legge.
Il secondo obiettivo, che si riferisce invece ad un obiettivo di equilibrio intergenerazionale, sottolinea l'importanza di promuovere la solidarietà tra le diverse fasce di età attraverso forme di volontariato per ridurre al minimo il fenomeno degli anziani soli e privi di collegamento con la realtà sella società civile in cui sono inseriti.
Il terzo obiettivo che tale legge intende perseguire è quello di incoraggiare ogni tipo di attività sociale, culturale e ricreativa che possa coinvolgere le persone anziane.
Per questi motivi e per l'importanza di questa legge, noi chiediamo che venga approvata questa richiesta d'inversione di punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Nonostante gli sforzi oratori del collega Lupi, il nostro parere rimane contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 20.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 21) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Trattiamo, in questo momento, la proposta d'inversione rubricata n. 21 che chiede all'Aula di invertire l'originario punto 11 con il punto 7.
Questa proposta d'inversione ha come finalità quella di poter anticipare il più possibile la discussione di un'importante proposta di legge regionale presentata dal Consigliere Scanderebech (la n. 339), avente come oggetto "Intervento a sostegno delle famiglie e delle associazioni per favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione". Nei miei due interventi precedenti ho fatto riferimento alle finalità espresse dalla proposta di legge; nell'intervento immediatamente precedente ho invece cercato di esplicitare gli obiettivi che la legge in questione persegue.
Ne ho citati tre, ma ve ne sono altri. Il quarto punto sottolinea un aspetto importante, cioè il fatto che una legge che intenda ricreare le condizioni, almeno di una possibilità di un invecchiamento sano e attivo possa perseguire questo obiettivo cercando di incentivare forme di assistenza domiciliare che ricerchino anche il coinvolgimento degli studenti universitari di alcune università, come Scienze della formazione Psicologia, Medicina e Farmacia, i quali in cambio otterranno dalla Regione delle agevolazioni economiche per il loro corso di studi.
In questo senso, forniamo agli anziani una tipologia di aiuto e di assistenza motivata, costituita da studenti universitari a contatto con le più recenti innovazioni delle discipline mediche rispetto ai problemi dell'invecchiamento, che quindi hanno una sensibilità particolare e che sono incentivati, oltre che dalla passione per la disciplina che stanno seguendo a livello di corsi universitari, anche dal fatto che, tramite questo loro impegno sociale, otterranno delle agevolazioni o di tipo economico o di tipo relativo al riconoscimento di crediti per il loro corso di studi.
Questo ci dà la possibilità di rendere più vicina alla realtà effettiva delle situazioni il corso di studi, soprattutto di medicina e di psicologia, e di fornire agli studenti una sorta di possibilità di applicare direttamente quello che hanno imparato durante il loro corso di studi in un'attività di alto valore formativo e di alto valore civile.
Per tutti questi motivi e per la valenza di questa legge, chiediamo che l'approvazione del collegato provvedimento d'inversione possa essere approvato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente. Ancora una volta non siamo favorevoli ad alcuna inversione dell'o.d.g., dal momento che intendiamo affrontare l'argomento Regolamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 21.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 22) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. La proposta inversione contraddistinta dal n. 22 intende ottenere l'inversione del punto 11 dell'o.d.g. della seduta odierna con il punto 8.
La finalità di questa proposta d'inversione - come ho detto nei miei interventi precedenti - è quella di anticipare il più possibile la discussione di una serie di progetti di legge presentati dal Consigliere Scanderebech che, attraverso l'articolo 34 del Regolamento, sono stati richiamati in Aula.
In particolare, in questo caso intendiamo sottolineare l'importanza della proposta di legge richiamata anche nei precedenti interventi: la n.
339, presentata nell'ottobre del 2006. Tale legge giaceva in Commissione da oltre due anni e si occupa di un tema fondamentale, quello non tanto di strutturare e organizzare forme di sostegno agli anziani quanto di ricreare una serie di situazioni ambientali positive che possano favorire un ambiente di invecchiamento sano e di tipo attivo.
Nell'intervento precedente stavo parlando di quelli che sono gli obiettivi della legge e avevo terminato sottolineando la possibilità - che la legge ha come obiettivo - di incentivare forme di assistenza da parte di studenti universitari di alcune facoltà che, grazie alla competenza specifica acquisita nel loro corso di studi, potrebbero fornire un'assistenza domiciliare agli anziani; in cambio, potrebbero ottenere un'agevolazione o di tipo economico direttamente da parte dell'Ente regionale oppure una sorta di agevolazione in termini di crediti scolastici riconosciuti per il loro percorso universitario.
Un altro obiettivo che la legge n. 339 intende perseguire è quello di sostenere le famiglie degli anziani non autosufficienti tramite quella che comincia a diventare una delle possibilità più efficaci di assistenza, cioè l'erogazione di contributi per incentivare un tipo di assistenza domiciliare.
Ancora, la legge fa riferimento a uno dei problemi più gravi di questo settore, ovvero le situazioni di solitudine e di abbandono, naturalmente intendendo come tali non solo le situazioni di segregazione e di difficoltà economica, ma anche e soprattutto le situazioni psicologiche di isolamento e distacco totale. Abbiamo alcune situazioni di anziani che probabilmente dal punto di vista economico, possono permettersi una vita discreta, ma che vivono completamente soli: di questo parlerò nel successivo intervento a sostegno delle prossime inversioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

La ringrazio, Presidente. Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 22.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 23) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione dei punti all'o.d.g. classificata col n. 23 si propone di ottenere l'inversione del punto all'o.d.g. contraddistinto dal numero 11 col punto all'o.d.g. contraddistinto con il n. 9.
Questo tipo d'inversione è, ovviamente, utilizzato per arrivare il prima possibile la discussione di alcune importanti proposte di legge regionale che sono state presentate dal Consigliere Scanderebech e che attraverso l'utilizzo dell'articolo n. 34 del Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte, sono state recentemente richiamate in Aula.
In particolare, la proposta, di cui negli interventi precedenti avevo cominciato ad illustrare le caratteristiche e la proposta di legge regionale n. 339 (che ha per oggetto gli interventi a sostegno delle famiglie e delle associazioni), è finalizzata a costruire un diverso clima ambientale in cui sia possibile ipotizzare un invecchiamento più sano, più sereno, più attivo della popolazione.
La legge, ho ripetuto precedentemente, ha tra i suoi obiettivi quello di superare in particolar modo alcune situazioni di solitudine e di abbandono, tenendo conto (e lo dicevo nell'intervento precedente) che dette situazioni di solitudine e di abbandono non sempre sono correlate con una situazione di necessità o di basso livello economico: possiamo avere anche situazioni di anziani che, pur avendo disponibilità economiche decorose vivono comunque situazioni di esclusione, di abbandono, di solitudine psicologica che possono avere esiti assolutamente negativi sul livello di qualità dell'esperienza esistenziale di queste persone.
Quindi, questa legge cerca di creare tutta una serie di occasioni per cui queste situazioni di solitudine e di abbandono possono essere al massimo limitate.
Vi sono contenute anche idee parzialmente innovative; in particolare faccio riferimento alle forme di assistenza domiciliare con il coinvolgimento di studenti universitari della facoltà di Scienza della Formazione, di Psicologia, di Medicina, di Farmacia, quindi una sorta di praticantato anticipato sotto forma di assistenza volontaria, una forma di assistenza domiciliare che possa coniugare la necessità per gli studenti di fare, da una parte, una sorta di pratica preparatoria a livello assistenziale e, dall'altra, di ottenere agevolazioni di carattere economico, oppure agevolazioni a livello di crediti scolastici validi per il loro percorso formativo universitario.
Tra gli altri obiettivi che persegue la legge, ci sono anche quelli generali della promozione sociale, ma quelli verranno illustrati in un prossimo intervento.
Per questi motivi chiedo di approvare l'inversione dei punto all'o.d.g.
ed avere la possibilità di discutere il prima possibile questa proposta di legge regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cirio.



CIRIO Alberto

Col dovuto rispetto, esprimo un parere contato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 23.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 24) presentata dai Consiglieri Scanderebech, Giovine, Lupi, Nicotra: si richiede l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 11 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

La proposta d'inversione caratterizzata dal n. d'ordine 24 richiede la possibilità di invertire il punto n. 11 dell'o.d.g. con il punto originariamente contraddistinto dal n. 10.
Quello che ci proponiamo con questa inversione, ovviamente, è di poter discutere al più presto di una serie particolarmente variegata di proposte di legge presentate dal Consigliere Scanderebech nel corso di questa legislatura, molte delle quali hanno avuto larga eco sui giornali locali ma che spesso non si sono concretizzate a livello di processo decisionale.
Proprio tramite il richiamo in Aula, il nostro intento è di dare a queste proposte di legge (alcune delle quali giacciono in maniera veramente negativa in Commissione da oltre due anni) la possibilità che loro spetta di essere esaminate, valutate e, naturalmente, con il consenso dell'Aula anche votate.
Tra queste proposte di legge, indubbiamente particolare significato riveste la proposta di legge regionale n. 339 che ha come riferimento il campo dell'intervento a sostegno delle famiglie, ma non solo delle famiglie, anche delle associazioni, degli Enti locali e di tutti coloro che possano influire sulla costruzione di un microclima relazionale adatto alla possibilità per gli anziani di vivere una "terza età" sana e attiva.
La legge prevede una serie di interventi e di precisi obiettivi.
Parlavamo prima di queste forme di assistenza domiciliare, svolte da studenti universitari degli ultimi anni di alcune facoltà che, per competenza, potrebbero avere delle conoscenze utili a svolgere con professionalità alcuni di interventi di volontariato; penso, per esempio agli studenti delle facoltà di Scienze della Formazione, di Psicologia, di Medicina e di Farmacia, i quali potrebbero ottenere in cambio o direttamente delle agevolazioni di tipo economico, oppure delle agevolazioni a livello di crediti scolastici utili per il loro percorso formativo universitario.
Dicevamo ancora che, tra gli obiettivi di questa legge, c'è anche quello di dare sostegno alle associazione di promozione sociale, così definite dalla nostra legge regionale del 7 febbraio 2006. In che modo? Naturalmente uno degli interventi più importanti e positivi è quello di favorire l'acquisto di automezzi per il trasporto degli anziani, poi garantito dalle stesse associazioni. Uno dei diritti che noi crediamo sia fondamentale per garantire una terza età realmente attiva è il diritto alla mobilità; quindi, il poter facilitare l'acquisto, da parte delle associazioni, di mezzi adibiti al trasporto degli anziani è sicuramente un fatto positivo che potrebbe portare, per gli anziani, un effettivo miglioramento della qualità della vita.
Per questi motivi, chiediamo all'Aula di votare favorevolmente sulla proposta d'inversione.
Grazie, Presidente



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

un peccato che tante argomentazioni così buone si debbano usare e si stiano usando per una realtà che, sostanzialmente, è in piena contraddizione con quanto si auspica. Quindi, purtroppo, dobbiamo votare contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 24 Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Presidente, mi è arrivata la notizia, ma chiedo conferma ufficiale a lei: vista la convocazione del Consiglio di giovedì 16, ritengo che non ci sarà l'audizione con le Province per la questione rifiuti, che mi sembrava fosse stata calendarizzata per il 16; in Commissione, abbiamo detto più volte che il 16 ci sarebbe stata quest'audizione: sarebbe opportuno che ne fossimo informati tutti.
Le chiedo, pertanto, di averne conferma ufficiale. Grazie.



PRESIDENTE

Posso confermare che l'audizione non è stata convocata, proprio perch nel frattempo si è saputo che si sarebbe andati oltre nella convocazione dei Consigli regionali. Io penso che possiamo chiudere qui la seduta pomeridiana. Il Consiglio era già convocato per le 20.00; mi è stato chiesto di convocarlo per le 20.30. Se non ci sono pareri contrari, la prossima seduta avrà inizio alle 20.30.
Grazie e buona serata a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.50)



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