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Dettaglio seduta n.464 del 14/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Boeti, Bossuto, Bresso Buquicchio, Cattaneo, Cavallaro, Chieppa, Deambrogio, Ferraris, Gariglio Laus, Pace, Pizzale, Rostagno, Spinosa, Travaglini, Valloggia.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione ex Consigliere Piero Franzi


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, è scomparso venerdì 10 luglio l'ex Consigliere Piero Franzi, esponente di primo piano della Democrazia Cristiana vercellese negli anni '60 e '70.
Era nato a Vercelli il 25 novembre 1922. Ragioniere, dirigente della Coldiretti di Vercelli, componente del Collegio dei Sindaci della locale Cassa di Risparmio, è stato Consigliere regionale dal 1970 al 1980.
Nella prima legislatura ha ricoperto l'incarico di Assessore effettivo nella prima Giunta Calleri quindi di Assessore all'Agricoltura dal 9 marzo 1971 al 21 dicembre 1973.
Dal gennaio 1974 a fine legislatura ha ricoperto l'incarico di Consigliere Segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Rieletto nel 1975 nella lista della DC con oltre 8.000 preferenze nella seconda legislatura ha ricoperto l'incarico di Vice Presidente della Commissione Consiliare Ambiente e Parchi e di componente della Commissione Agricoltura.
Il Presidente Gariglio ha espresso alla moglie Angioletta ed alle figlie le condoglianze del Consiglio regionale.
Ai funerali, che si sono svolti il 13 luglio nella Chiesa di S.
Cristoforo a Vercelli, era presente per l'Assemblea regionale il Consigliere Alessandro Bizjak.
Propongo un minuto di silenzio a ricordo del Consigliere Piero Franzi.



(L'Assemblea osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Colleghi, comunico la presentazione di n. 99 richieste d'inversione dell'ordine del giorno (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 2 del Regolamento) e n. 82 richieste di inserimento di nuovi punti (presentate ai sensi dell'articolo 51, comma 5 del Regolamento).
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 5 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Anche quest'odierna richiesta di modifica.



(Il Consigliere Robotti entra in aula sprovvisto di giacca)



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Lupi.
Sospendo la seduta per qualche secondo, per concedere al Consigliere Robotti la possibilità di presentarsi in condizioni rispettose del Regolamento dell'Aula.



(Breve sospensione dei lavori per permettere al Consigliere Robotti di indossare la giacca)



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Robotti.
Prego, Consigliere Lupi, svolga pure il suo intervento.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Anche questa proposta d'inversione dei punti all'o.d.g. è finalizzata ad ottenere una modifica della strutturazione dell'o.d.g. dell'odierna seduta del Consiglio regionale.
Sulla falsariga delle richieste presentate durante le ultime sedute del Consiglio regionale, questa proposta ha evidentemente - ed è stato più volte sottolineato - una valenza eminentemente strumentale: il fine delle forze politiche che hanno deciso di intraprendere questa azione di rallentamento dei lavori del Consiglio regionale è quello di sollecitare l'attenzione dell'Aula rispetto alle reciproche interferenze che la questione dell'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio regionale e dell'approvazione della nuova legge elettorale indubbiamente presentano tra loro.
Negli interventi che si sono succeduti nel corso delle sedute di ieri da parte nostra è stata più volte sottolineata la necessità di una presa di coscienza rispetto a una parallela azione politica volta al superamento dei problemi inerenti, da un lato, a una rapida approvazione della modifica del Consiglio regionale e di una sua modernizzazione - naturalmente partendo da una proposta che è stata già presentata e che, nel corso della discussione specifica, potrà essere almeno parzialmente modificata, se l'Aula lo riterrà opportuno - e, dall'altro lato, a una modifica della legge elettorale.
Parallelamente alla rivisitazione del Regolamento del Consiglio regionale, noi riteniamo che, dal punto di vista politico, sia necessario anche l'esame di una modifica della legge elettorale. Vi è una serie di punti che sono ormai da mesi oggetto della discussione tra i singoli Consiglieri regionali; in particolare, una serie di forze minori ha sottolineato l'importanza, all'interno di una complessiva modifica della legge elettorale, di andare a evidenziare un punto specifico: l'abolizione degli sbarramenti.
La riproposizione in serie, quindi, di queste proposte d'inversione dei punti all'o.d.g. ha come obiettivo quello di riuscire a convincere i singoli Consiglieri della bontà dell'ipotesi di una soluzione globale delle questioni attualmente all'attenzione politica del Consiglio regionale del Piemonte. Riteniamo che solo una capacità di sintesi generale rispetto a tutte le questioni oggi in discussione possa portare a una soluzione del problema.
Abbiamo anche sottolineato - con molta sincerità, con molta apertura con molta disponibilità - che da parte di queste forze politiche non c'è alcuna preclusione di principio a un'ipotesi di rinnovo del Regolamento del Consiglio regionale. Siamo naturalmente desiderosi di apportare alla proposta già depositata una serie di possibili variazioni e modifiche, e riteniamo che l'obiettivo dell'approvazione del nuovo Regolamento possa essere sicuramente ottenuto in tempi brevi.
Proprio per queste ragioni, chiediamo all'Aula di darci un segnale positivo, approvando la proposta d'inversione testé citata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Al collega Lupi ribadisco che, nell'ambito del Regolamento, ogni ipotesi migliorativa è evidentemente gradita. Noi qui abbiamo l'abitudine che, capisco, è un po' superficiale - di avere delle cose scritte per poterle valutare e comprendo che sia molto meglio fare un dibattito basato sulle parole. Tuttavia, ove qualora, da parte sua o dei suoi colleghi, ci fosse qualche documento scritto che potrebbe essere una sorpresa all'interno di una legislatura, lo si potrebbe anche valutare e poi esprimere delle opinioni. Questo per quanto attiene al Regolamento.
Tirato per i capelli che non ho, ribadisco pure che anche su altri temi, non escluso quanto sembrerebbe affascinarla di più, ovvero la legge elettorale, qualora qualcuno avesse delle proposte da fare, sempre per rimanere nell'ambito di questa prassi di avere delle cose scritte - che capisco sia obsoleta - se qualcuno dei suoi colleghi, oltre a lei stesso volesse scrivere qualcosa, noi la esamineremmo con grand'attenzione.
Nel frattempo, siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente. Ieri ho partecipato marginalmente all'Assemblea sia diurna che notturna, quindi non conosco lo stato dell'arte in maniera precisa. Ad ogni modo, ho sentito l'intervento del Consigliere Lupi, che io prendo per veritiero e per sincero, e quindi chiederei di non lasciar cadere nel vuoto quanto il collega ha detto, e cioè la disponibilità di ragionare insieme contemporaneamente sul Regolamento e sulla legge elettorale. Anche perché credo che sia l'unica maniera, se siamo intellettualmente un po' onesti, per portare a casa un risultato sia sul Regolamento sia sulla legge elettorale. Altrimenti - è la mia previsione personalissima - qui continueremo in un esercizio muscolare che abbiamo già visto fare in altre occasioni, sprecheremo inutilmente parecchi giorni portando a casa nessun risultato né sul Regolamento né sulla legge elettorale.
Non vi sfuggirà che ci avviciniamo alla scadenza elettorale, mancano sì e no otto mesi allo scioglimento del Consiglio regionale e credo che questi ultimi 15 giorni di luglio siano l'unica finestra realistica per poter mettere davvero mano al Regolamento e alla legge elettorale, ma se non si discutono contemporaneamente le due cose assieme, penso sul serio che non otterremo nessun risultato.
Bisogna essere realisti, bisogna anche scoprire le carte, capire chi veramente vuole una significativa riduzione del Regolamento, eliminando gli eccessi dell'ostruzionismo (anche i Gruppi minori dicono che sono favorevoli a ridurre gli eccessi che il Regolamento, figlio di un'altra epoca politica e repubblicana di questa Regione, aveva determinato). Allo stesso tempo, bisogna scoprire le carte di chi veramente vuole l'abolizione del listino e vuole depotenziare il già eccessivo potere delle Segreterie di Partito nello stabilire nel listino dei "paracadutati", che in questo sistema politico sono troppi sia a destra che a sinistra.
Di conseguenza, ritengo che quanto ha testé detto l'amico Lupi debba essere raccolto e debba essere raccolto in maniera seria; su quello condivido, e gliel'avevo già espresso nei giorni scorsi. Condivido anche quanto ha detto il collega Burzi.
Concludo dicendo che però le proposte devono essere, seppure in maniera estremamente sintetica e stringata, presentate ufficialmente in una Conferenza dei Capigruppo e in forma possibilmente scritta: due righe o tre righe su che cosa s'intende per la modifica della legge elettorale l'abolizione del listino, una riflessione sullo sbarramento.
A voce e in maniera informale ho sentito delle loro proposte sullo sbarramento, che peraltro - sottolineo - non aumenterebbero l'attuale numero dei Gruppi consiliari presenti in questo momento in Aula. Tuttavia bisogna, giustamente, che i colleghi dei Gruppi minori formalizzino queste proposte, seppure in maniera stringata, in una forma in qualche maniera ufficiale in Conferenza dei Capigruppo o scritta in Aula.
Dall'altra parte, bisogna che gli amici e colleghi di tutti i Gruppi e schieramenti si rendano conto che le nostalgie non servono a niente, se non ad arrivare a settembre o a ottobre e dire: "Dovremmo modificare la legge elettorale". A quel punto, oggettivamente non ci sarà più il tempo per farlo. Quindi, se davvero vogliamo fare qualcosa, ricordiamoci che lo possiamo fare in questi ultimi 15 giorni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente. Non starò nei due minuti, magari le chiederò un altro tentativo successivo; avevo provato ad inserirmi ieri, ma norme regolamentari- applicate perfettamente- non me lo hanno consentito.
Ho sempre detto, anche nei due anni circa in cui sono stato Presidente di Gruppo, che è giusto modificare questo Regolamento. È un Regolamento vincolante, è un Regolamento che conduce alla paralisi, spesso immotivata di questo Consiglio. È nato in anni in cui esistevano partiti, quindi la realtà era ben differente rispetto a quella di oggi.
È cambiato il sistema elettorale; dal 1995 è in vigore l'elezione diretta del o della Presidente; c'è un forte premio di maggioranza, mentre precedentemente vigeva un sistema proporzionale quasi perfetto; è cambiato lo status degli Assessori, che vengono nominati direttamente. Di conseguenza, è giusto avere un Regolamento maggiormente snello, che per garantisca poteri e prerogative ai Consiglieri e alle Consigliere, ai Gruppi e alle minoranze (vorrei ricordare che da anni si parla di uno Statuto per le minoranze).
Il problema che pongono i Consiglieri Lupi, Giovine, Scanderebech e Nicotra (due dei quali dormono, giustamente, dopo una notte intensa) è il cambiamento della legge elettorale. Ha ragione, credo, il Consigliere Manolino: siamo all'ultimo anno, il cambio potrebbe essere forzato a fini di questo o di quell'altro Gruppo; ognuno probabilmente ragiona sui cambi di legge secondo un proprio tornaconto personale o di partito o di formazione politica.
Vorrei ricordare che nella storia del nostro Paese alcune leggi elettorali sono state cambiate proprio in extremis; lo fu quella del 1953 la legge maggioritaria- che fortunatamente poi non ottenne la maggioranza nel voto popolare- e che, a confronto con quella oggi esistente, sembra quasi bellissima (purtroppo, a dimostrazione che i tempi erano migliori rispetto a oggi).
Nel 2009 l'accordo fra i due maggiori partiti ha prodotto una legge per le europee, che noi abbiamo giudicato, anche in quest'Aula, illiberale, e ha escluso alcune formazioni politiche, (anche per i limiti loro).
Ora, ritengo che la questione non dovrebbe toccare penalizzazioni per questo o quell'altro Gruppo o, peggio, per questo o quell'altro Consigliere. È noto - l'ho detto una volta - che le possibilità che io ho di essere eletto nuovamente Consigliere in quest'Aula sono pari a quelle che ha il Torino di vincere la Champions League il prossimo anno...



PRESIDENTE

Collega, sull'ordine dei lavori il tempo a disposizione è di due minuti.



DALMASSO Sergio

Ha ragione. Riprenderò dopo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente. Io sarò più breve del collega Dalmasso, ma mi richiamo a quanto lui diceva per ricordare la serietà che dovrebbe avere quest'Aula nel non pensare di proporre modifiche di leggi elettorali a otto, nove mesi di distanza dalle elezioni.
Con cortesia dico al collega Pedrale che non ritengo sia una cosa seria non quanto lui dice circa le condizioni e le possibilità di una nuova legge elettorale, ma il fatto che la si proponga oggi.
Mi pare che siamo qui a discutere di un Regolamento che è in gestazione da due anni e mezzo e che, dopo due anni e mezzo di studi, di valutazioni e di considerazioni di tutti i colleghi, forse - dico forse - giunge alla discussione finale adesso.
Non mi sembra davvero serio che, a nove mesi dalle elezioni, si venga a dire: "Cambiamo le regole del gioco", perché a qualcuno torna comodo e ad altri no. Questo è un ragionamento che potremo fare - chi ci sarà lo farà nella prossima legislatura; lo si farà dall'inizio della legislatura e si cercherà di ragionare seriamente sulle prospettive.
Come diceva il collega Dalmasso, il fatto che a livello nazionale ed europeo si siano fatte modifiche della legge elettorale in pochi mesi, se non in poche settimane, non è che un esempio pessimo, e non significa che lo dobbiamo seguire.
Noi siamo decisamente contrari ad ogni intervento e discussione sulla legge elettorale, perché l'o.d.g., a quanto mi risulta, parla di Regolamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente. Anch'io, come i colleghi Dalmasso e Manolino, credo che si debba mettere in chiaro una precisa calendarizzazione della discussione. Adesso si discute di Regolamento, e questo deve essere l'impegno e il cimento che ci porterà - spero - ad approvare il nuovo Regolamento del Consiglio regionale.
La discussione sulla legge elettorale non riguarda questa fase del nostro confronto e, così come ha già annunciato il collega Manolino, anche il sottoscritto non è disponibile in questo momento a discutere una legge elettorale, cosa che evidentemente viene fatta in funzione dell'appuntamento dell'anno prossimo, senza aver affrontato una discussione, un approfondimento che sia utile a tutti per capire quale pu essere la modalità più giusta per giungere ad una legge che ridistribuisca in modo proporzionale il listino.
Per quanto ci riguarda, ai colpi di mano, soprattutto gestiti dai partiti più grandi di quest'Aula, quelli che vogliono, attraverso gli strumenti legislativi, risolvere un problema politico di rapporto con le proprie coalizioni, rispondiamo che a questo giochino non ci stiamo.
Le coalizioni in questo Paese sono una ricchezza assoluta, il bipartitismo non esiste e non esisterà perché fortunatamente il popolo italiano è più maturo della propria classe dirigente ed è ancora in grado di dividersi e di distinguersi rispetto a posizionamenti politici che non possono essere riportati e ricollocati solo in due grandi contenitori.
Per questa ragione, credo che noi dobbiamo seriamente, così come stiamo facendo, anche attraverso l'ostruzionismo dei quattro colleghi, affrontare la discussione sul Regolamento, portare a casa questo grande e importante risultato, per poi iniziare ad occuparci seriamente e concretamente di politica e di contenuti politici, al fine di arrivare insieme all'appuntamento elettorale: chi non ha più filo, a quel punto lo tesserà.
Al momento, discutiamo di regole e non di truffe.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Intervengo per ringraziare tutti i colleghi che sono intervenuti precedentemente, perché hanno fatto un po' di chiarezza in più.
Il collega Lupi ha manifestato la volontà di un'apertura, di un dialogo, la voglia di lavorare insieme, di trovare una soluzione condivisa che è l'arte della politica; quindi, se non riusciamo a trovare una soluzione condivisa, vuol dire che non svolgiamo bene il nostro compito e il nostro dovere di politici e di Consiglieri regionali.
Detto questo, collega Manolino e collega Robotti, non siamo stati noi a fare dei blitz, delle truffe (come ha detto alla fine Robotti). Io mi sono trovato qui di colpo, dopo una campagna elettorale con principi, re e maggiordomi; arrivato qui di colpo, mi trovo all'o.d.g. il Regolamento e una proposta di legge elettorale, quindi Manolino e Robotti, forse avete perso qualche pezzo in questi ultimi giorni. C'è una proposta di legge che giace in Consiglio e che è stata tolta erroneamente (doveva essere lasciata, perché il Regolamento parla di 30 giorni di tempo), però abbiamo sorvolato perché abbiamo rispetto e fiducia delle istituzioni e anche perché la cosa non ha creato un danno, ma sappiamo che c'è; vedremo nella prossima convocazione.
Detto questo, noi siamo disponibili a un dialogo - e ringrazio il collega Pedrale - ma non a delle imposizioni, nel senso che se c'è da ritoccare la legge elettorale nell'interesse comune, nel rispetto delle maggioranze e delle minoranze e nel rispetto dei Consiglieri regionali, noi siamo a disposizione per rivedere tutto. Personalmente sono un proporzionalista, per cui se togliamo il listino, se togliamo gli sbarramenti, io sarei la persona più felice; su questo abbiamo raccolto le firme, abbiamo fatto una petizione a sostegno della legge nazionale per un sistema proporzionale puro.
Quindi l'UDC (Scanderebech è qui come Capogruppo dell'UDC) è a disposizione per un dialogo insieme agli amici, ai colleghi con i quali si sta portando avanti una battaglia della libertà. Ricordatevi, voi delle due file! L'avete detto prima che c'è stato un vulnus a livello nazionale per ciò che riguarda la legge elettorale delle europee.
Ve lo ricordate che personalmente ho rivisto lo sbarramento in un ordine del giorno, cercando di mettere uno sbarramento idoneo affinché ogni partito potesse avere il diritto di tributo a livello nazionale e potesse avere il diritto di essere rappresentato? Quindi qui stiamo facendo una battaglia di democrazia, ma questa battaglia di democrazia ci deve vedere uniti nelle contraddizioni, nelle piccole differenze. Se dobbiamo scriverlo, scriviamo pure quale sarà lo sbarramento! Io sono d'accordo per una legge proporzionale, se però questo non è possibile, troviamo una mediazione, togliamo il listino, togliamolo tutto togliamone metà, parliamone, vediamoci, incontriamoci, dialoghiamo: questa è la politica. Noi siamo per fare politica, per trovare una soluzione condivisa da una stragrande maggioranza e condivisa anche dall'ultimo Consigliere regionale, se possibile.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 6 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. La proposta che presentiamo all'Aula di rimodellamento complessivo della strutturazione dell'o.d.g. rubricata con il n. 2 richiede in effetti, come testé il Presidente dell'Assemblea ha enunciato, la possibilità di spostare il punto 3 al punto 6, in modo che il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5) diventi il nuovo punto 4 infine, che il punto 6 diventi il nuovo punto 5.
Al di là della richiesta strumentale, mi pare importante constatare che finalmente, da parte dell'Aula, iniziano a giungere segnali positivi. Mi sembra importante, perché per parecchie ore ho cercato di spiegare quali erano le motivazioni, qual era la nostra posizione.
Già ieri qualche segnale era venuto anche dal Consigliere Bossuto, sui valori del proporzionalismo. Oggi mi paiono importanti altri segnali politici, in particolare mi sembra opportuno ringraziare il collega Pedrale, soprattutto per le sue capacità politiche di realismo, di interpretazione della situazione politica, perché ha dimostrato di comprendere che in una situazione così difficile è necessario avere la capacità di apertura e di dialogo.
È evidente che il segnale che ci ha mandato il Consigliere Pedrale è fondamentale, rispondendo finalmente ad una nostra disponibilità ed apertura. Da parte nostra, saremo sicuramente disponibili a fornire, anche in maniera scritta, quelli che possono essere i nostri orientamenti sulle questioni in discussione.
Mi aspetto che, nella seconda parte del suo intervento, anche il Consigliere Dalmasso si accinga a fare qualche apertura, perché sui valori del proporzionalismo e sui valori della rappresentanza democratica ci aspettiamo, pure da parte di Rifondazione Comunista, una posizione coerente con quelli che sono i valori da sempre sviluppati da questo partito.
Sappiamo anche che all'interno dell'Aula molti sono i Consiglieri che in maniera più o meno coperta, ritengono che le posizioni che noi abbiamo enunciato siano o condivisibili o almeno parzialmente condivisibili.
Sarebbe importante che, in un'ottica di chiarezza complessiva, tutti giocassero a carte scoperte; proprio per questa ragione, ringrazio ancora il Consigliere Pedrale, che ha dato uno stimolo alla chiarezza del dibattito in Aula.
Lo sforzo che ciascuno di noi deve fare in queste situazioni è quello di avere il coraggio di sostenere apertamente, senza nascondimenti, le proprie posizioni. Solo attraverso una leale, autentica capacità propositiva rispetto alle proprie idee, rispetto ai propri valori noi possiamo avere qualche speranza di arrivare ad una soluzione complessiva delle questioni oggi in discussione.
Pertanto, non posso che essere felice di constatare che, dopo aver parlato, parlato e ancora parlato, lanciando messaggi di mediazione e di apertura, finalmente dall'Aula, con molta fatica, comincino a giungere segnali di apertura e di disponibilità. Ciò significa che la giornata odierna potrebbe - noi ce lo auguriamo - portare un'evoluzione della situazione, anche parziale, in vista della Conferenza dei Capigruppo indetta nel primo pomeriggio. Non possiamo che augurarci, da parte di tutti, la disponibilità al dialogo, ad un'adatta capacità mediativa sui temi in discussione, nella speranza che questo sforzo comune possa dare un esito positivo.
Per tutte queste ragioni, aspettando altri significativi segnali positivi, chiediamo all'Aula un voto favorevole su questa proposta d'inversione. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per l'espressione del parere contrario il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Ho preso la parola, perché non vorrei che apparisse che in quest'Aula ci sia qualcuno pronto al confronto ed altri che non lo sono: non è l'immagine reale di questo Consiglio.
Noi abbiamo cercato, per due anni e mezzo, nella Giunta per il Regolamento, di confrontarci sulla proposta di modifica del Regolamento. E ribadisco quanto è avvenuto: cioè, chi oggi si oppone alla modifica del Regolamento, allora si opponeva perché pensava che tale modifica portasse alla modifica della legge elettorale. Adesso si dice il contrario.
Anche noi siamo aperti al confronto e al dialogo: approviamo la modifica del Regolamento, esaminiamo gli altri provvedimenti; poiché in Aula è stata depositata una proposta di legge elettorale, saremo costretti a confrontarci su tale proposta. Lo ribadisco: come maggioranza, vogliamo assumere una posizione di maggioranza. L'esito di questo confronto all'interno della maggioranza non c'è ancora, non lo conosciamo. Adesso accelerare i tempi da questo punto di vista non ci porta da nessuna parte.
Oggi siamo qui a discutere della modifica del Regolamento; tutti diciamo che siamo d'accordo: facciamo la modifica del Regolamento e poi proseguiamo il nostro lavoro. Ognuno si confronterà, però mettere in evidenza che c'è una parte che apre al confronto (come dice il Consigliere Scanderebech e come ha detto il Consigliere Lupi) e un'altra che s'irrigidisce non è esatto. Non è così.
Pertanto, noi vi chiediamo un confronto: approviamo il Regolamento, poi andiamo avanti con gli altri provvedimenti. Mi pare che ci sia un largo consenso su questa proposta di modifica del Regolamento: approviamola e poi andiamo avanti con il resto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2 Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Dalmasso ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Nella prima puntata avevo cercato di ricordare la necessità di modificazione di questo Regolamento, in quanto macchinoso, vecchio ingessante, e contemporaneamente della necessità di mantenere poteri e prerogative per Consiglieri, Gruppi e per la minoranza o le minoranze.
Al tempo stesso, ricordavo che alcuni Consiglieri stanno ponendo insistentemente la questione della legge elettorale, su cui non ho dubbi di credere alla versione che dà il Capogruppo del PD: non siamo giunti alla discussione di quello per ritardi gravi su cui ci sono certamente responsabilità.
Ricordavo ancora che, al di là di interessi personali o di Gruppo, le nostre difficoltà derivano non solo da una legge elettorale che riteniamo negativa a livello nazionale, ma certamente da limiti, errori, difficoltà di interpretare una situazione che è profondamente cambiata, in una società profondamente modificata: ci sono alcune questioni che stanno emergendo.
L'unica proposta presentata e scritta sulla carta è quella avanzata dal Gruppo PdL, primo firmatario il Consigliere Pedrale. Ci sono però, al tempo stesso, proposte informali che girano, che vengono anche da fonti alte; se ne parla nei corridoi, se ne parla comunemente, ecc.
Vi sono alcune questioni di non poco conto. La questione sbarramento nella proposta PdL-Pedrale, è posta ad un livello molto alto. Oggi c'è un livello medio; alcuni credono, essendo proporzionalisti.



(Commenti in aula)



DALMASSO Sergio

È quanto esiste dal 1995, quindi non da 40 anni, come è stato detto ieri in quest'Aula, lo sbarramento naturale, con il metodo D'Hondt, sarebbe forse quello più ovvio: sarebbe l'1,6% per i Gruppi che perdono e l'1,3 per i Gruppi che vincono. Si può discutere.
Listino o no? C'è una proposta, che mi pare passi sempre più frequentemente, di spalmare questo listino sul collegio regionale. Alcuni sono d'accordo su questo.
Quale premio di maggioranza? Premio di maggioranza oggi di 12; pu essere di 12 o di 10 o di 8. Alcuni meccanismi danno luogo a quell'assurdo che esiste solo nella legge elettorale regionale italiana di un numero mobile di Consiglieri, che sostanzialmente è un illogico giuridico completamente insensato.
Sono questioni che esistono e credo che, al di fuori di questo Consiglio, che deve approvare questo Regolamento, se ne potrebbe parlare.
Mi riservo di continuare in una terza puntata.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 7 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5 il punto 7 diventi il nuovo punto 6.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. La proposta d'inversione attualmente all'attenzione dell'Aula propone il cambiamento della struttura dell'o.d.g. dell'odierna seduta del Consiglio regionale.
Anche questa, come le precedenti proposte, ha una finalità strumentale.
Continuo a ribadire quanto ho cominciato a sostenere nel mio precedente intervento, è cioè la constatazione che questo uso strumentale delle norme regolamentari comincia a portare in qualche modo un cambiamento di atteggiamento dell'Aula sulle questioni che noi abbiamo posto. Anche l'intervento del Consigliere Dalmasso (seconda puntata) ha in qualche modo sottolineato l'importanza delle questioni relative alla legge elettorale nell'economia complessiva della discussione.
Il Consigliere Dalmasso ha sottolineato alcune parti importanti, e cioè la presenza oggi nella legge elettorale di uno sbarramento troppo elevato la necessità comunque di rispettare i valori del proporzionalismo l'attenzione ad un equilibrio complessivo della legge elettorale. Di conseguenza, constatiamo con piacere che aumentano i messaggi e le sensibilità positive rispetto alla nostra ricerca di apertura.
Il Consigliere Dalmasso sosteneva anche che esistono proposte di legge elettorale che, in qualche modo, stanno cercando di coagulare un consenso sufficiente ad una modifica della legge elettorale, quindi mi sembrano tutte dinamiche in fieri che potrebbero portare a una soluzione della questione.
Quello che necessita ancora ad una piena risoluzione, a un pieno superamento della situazione problematica è che questa consapevolezza dell'Aula, che comincia qua e là a germogliare, possa crescere, possa rafforzarsi e possa in qualche modo portare alla realizzazione, al compimento del risultato finale.
Da parte nostra, faremo tutto il possibile perché un obiettivo di mediazione possa essere raggiunto. È vero che non abbiamo ancora presentato nella forma rituale le nostre proposte di modifica, ma onestamente credo anche se ciò è avvenuto solo a mezzo di espressione vocale - che le nostre posizioni riguardo alla legge elettorale siano state ampiamente esplicitate. Abbiamo più volte ripetuto che la nostra prima finalità è quella di ottenere l'abolizione dello sbarramento. Ovviamente siamo disponibili anche a metterlo in forma scritta.
Ad ogni modo, si tratta di un comma di appena tre righe (se non sbaglio) che prevede quali devono essere le soglie di sbarramento. Dal punto di vista procedurale, l'abolizione dello sbarramento nella legge elettorale sarebbe operazione ottenibile anche con un brevissimo emendamento, e noi naturalmente siamo disponibili anche a metterlo per iscritto e nella forma più tradizionale.
Per questa ragione e nella speranza che questi segnali di apertura continuino a germogliare, chiediamo all'Aula di prendere in considerazione il voto positivo su questa proposta d'inversione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per l'espressione di parere contrario il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Visto che siamo nell'ambito del Regolamento, le chiedo: nel contesto di un'inversione, non si può intervenire per distinguersi? Intervengo contro e quindi non c'è bisogno che mi dia una risposta.



PRESIDENTE

Potrebbe essere elemento di modifica del prossimo Regolamento.



BURZI Angelo

La domanda è: nell'ambito dell'attuale Regolamento, rispetto a una mozione che chiede l'inversione e a un parere contrario.



PRESIDENTE

È molto chiaro: uno a favore e uno contro.



BURZI Angelo

Quindi l'unica alternativa rimane l'intervento sull'ordine dei lavori.
Lei è sempre chiaro come al solito.



PRESIDENTE

Ci provo.



BURZI Angelo

Dunque, vado avanti anch'io con le mie puntate, però è un telefilm diverso da quello alla cui sceneggiatura sta pensando Dalmasso, perch Dalmasso sta immaginando una nuova forma di arte rappresentativa in cui anche le sceneggiature vanno per tradizione orale.
Un tempo il glorioso partito di cui lui fa parte aveva questa strana fobia della democrazia e dei voti, ma un tempo.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Burzi, e mi perdonerà anche l'Aula, ma a quel glorioso a cui si riferisce, il collega Dalmasso non ha mai fatto parte.



BURZI Angelo

Insomma, è più vicino lui a quel glorioso passato di quanto credo possa esserlo io. Un tempo gloriosi partiti della sinistra teorizzavano la necessità della democrazia e, a ogni piè sospinto - a me non sembrava neanche malissimo, devo dire - volevano votare.
Allora, questa è un'Aula né sorda né grigia, ma brutta quanto basta certamente sì, lo dicemmo anche a chi volle riconvertirla così un po' di tempo fa, ma non venimmo ascoltati e il risultato è che siamo qui, non sappiamo che cosa succede fuori e dopo un po', se uno si distrae, pensa che la realtà di qui dentro sia quella vera. Ma non è così. Perché, vedete attorno al Regolamento - lo ripeto perché è l'argomento di cui stiamo parlando - c'è un documento che è presso la dottoressa Bertini, che in linea di principio, se la politica avesse un minimo di valore, dovrebbe portare circa 59 firme (se non ne porta 59, sono certo che ci sia un congruo numero di Consiglieri che l'hanno già sottoscritto).
Che cos'è questo documento? Rappresenta la sintesi, forse non la migliore possibile, ma una delle migliori possibili per quest'Aula del pensiero che i Consiglieri hanno avuto nel tentativo di modificare l'attuale Regolamento. Grave sarebbe se quel documento portasse una firma sola, perché - buon Dio! - se così fosse, come farebbe a rappresentare il tentativo di sintetizzare una maggioranza? Se invece il documento ne portasse - come dovrebbe portarne, come probabilmente ne porterà - da 32 in su, allora chi ha questa maledetta mania della democrazia - che è una malattia, Dalmasso! - dovrebbe fare i conti col fatto che ci sono da 32 in su Consiglieri che hanno un'opinione e ce ne sono altri - Lupi, in maniera molto coraggiosa, dice solo quattro, i quattro eroi dell'Ave Maria, gli altri lavorano nel sottobosco, ma quattro in maniera palese - che dicono: "Noi siamo d'accordo con questo", ma sembrano dei seguaci di Veltroni.
Allora, intanto sul sì c'è un documento che porta un numero di firme, e non ce ne sono altri; fuori la vita va come dovrebbe andare.
Lo stesso valga per le sceneggiature su eventuali prossime tensioni. Il Consigliere Dalmasso ha delle idee?



PRESIDENTE

Collega, i due minuti di tempo a sua disposizione sono terminati.



BURZI Angelo

Le chiedo scusa, non volevo eccedere.



PRESIDENTE

Se l'intervento è per esprimere parere contrario, i minuti concessi sono cinque.



BURZI Angelo

Sì, contrario.



PRESIDENTE

Allora mi scusi, l'avevo inteso come sull'ordine dei lavori. Prego Consigliere, continui pure.



BURZI Angelo

Lo vede, Presidente, come ci si capisce in fretta quando ci si parla sulla base di cose scritte? A quanto dice il collega Dalmasso rispondo, mentre al Consigliere Lupi non rispondo più, perché mi ha già detto che è inutile rispondere, in quanto dice delle parole per riempire del tempo; quindi non si arrabbi: non gli rispondo più perché le sue parole non hanno nulla a che fare con il merito. Invece, il discorso del Consigliere Dalmasso pare che voglia entrare nel merito; di conseguenza, anche lui può prendere, pur essendo ligure, un foglio di recupero (magari glielo forniamo noi) e scrivere.
Può scrivere: "Io vorrei che l'asticella dello sbarramento venisse posta a quota -22; vorrei che il premio di maggioranza fosse fatto da 7,2 (ripartito come vuole)", ecc. Lui scrive; noi leggiamo; può anche darsi che capiamo, ma ciò che non capiamo chiediamo e poi guardiamo quante firme ci sono sotto la sua. Perché se c'è solo la tua - Dalmasso - è una legittima e interessantissima disquisizione; se oltre alla tua, ce ne fossero altre 32 allora prenderei atto che quest'Aula ha un'opinione, magari diversa dalla mia, ma un'opinione. E poiché alcuni di noi (per esempio, chi parla) sono ragionevolmente rispettosi della democrazia, anche quando dà degli esiti palesemente infelici - noi ne siamo la palese testimonianza - vediamo se almeno le sceneggiature (si chiamano progetti di legge in questo fantastico Regolamento in cui viviamo), le proposte pensate, possano costituire un modello nuovo.
Qui si possono fare proposte, che si chiamano progetti di legge se le fa un Consigliere e disegni di legge qualora li facesse la Giunta. Nel caso specifico, mi pare che non ci sia più nulla da sperare da questa Giunta. Ma in linea di principio, persino questa Giunta potrebbe paventarci delle proposte che chiamerebbe disegni di legge.
Proviamo a seguire questa modalità, che può portare a interessantissimi risultati.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Dalmasso ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente. Spero che questa sia l'ultima puntata.
La democrazia è una malattia bella e positiva, anche se ognuno la interpreta a modo proprio.
Ha ragione il Presidente Placido: non sono mai stato iscritto al Partito Comunista, ma non mi vergognerei assolutamente di esserlo stato. Se fossi nato dieci anni prima, forse sarei stato iscritto al Partito Socialista, alla sinistra interna a quel partito nel dibattito di fine anni '50, ma sono nato dopo, pur essendo vecchietto.
Le questioni che avevo posto - che non credevo meritassero un'attenzione così alta, visto che sono stato citato più in questi ultimi 15 minuti che in quattro anni di Consiglio, non pensavo di meritare onori così grandi - erano semplicemente che ci sono diversi temi che alcuni Consiglieri pongono parallelamente. In primo luogo, la questione sbarramento. Ripeto, essendo proporzionalista, credo che quello naturale su 48 o 50 Consiglieri, potrebbe essere quello naturale.
La questione listino o meno. È una questione di cui si parla da lungo tempo: spalmato, non spalmato e, se spalmato, è giusto che le province piccole vengano penalizzate o sarebbero necessarie altre circoscrizioni elettorali che pareggiassero le province più grandi (in particolare una) a quelle più piccole? Premio di maggioranza. Così com'è oggi, è giusto o potrebbe essere portato dal 20% a qualche cosa in meno? È giusto o non è giusto levare una norma del tutto innaturale che non esiste in alcun Paese del mondo per cui il numero dei Consiglieri regionali è un numero mobile? Ricordo che qui siamo 63 e non 60.
In base a questo, molto semplicemente, si possono - per carità prendere foglietti che mi verranno forniti, essendo io ligure (anzi mezzo ligure, vorrei precisare) e non volendo sprecare carta, ma mi auguro che l'incontro dei Capigruppo, tenendo fermo che il Regolamento deve essere cambiato, riesca a calendarizzare, a ipotizzare, a proporre, a trovare un qualche accordo affinché si possa sbloccare questa situazione.
La situazione qui è tale: alcuni Consiglieri bloccano oggi; altri dicono che, se si lascia questo tema e si parla d'altro, bloccheranno i lavori. Vorrei ricordare al Consigliere Manolino che è un diritto sacrosanto essere contrari a modificazioni, se queste vengono imposte e se queste sostanzialmente sono favorenti alcune forze (quelle maggiori o quelle minori, poco importa). Diverso sarebbe qualora ci fosse un accordo complessivo che non penalizzasse e che invece favorisse una maggiore democrazia, una maggiore partecipazione, un maggiore pluralismo (termine poco di moda, perché noi ci siamo richiamati molto a questo nell'ultima campagna elettorale chiedendo la difesa di alcune minoranze, la necessità di più voci, di più culture politiche, ma come tutti sanno siamo stati sconfitti).
È l'ultima puntata, Presidente, e quindi chiedo scusa del minuto che le ho rubato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Dalmasso.
La parola al Consigliere Pedrale sull'ordine dei lavori.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Dagli ultimi interventi svolti mi sembra si stia parlando esclusivamente di legge elettorale. Allora, diventa anche un po' imbarazzante vedere che i colleghi sono costretti a discutere di legge elettorale a step sull'ordine dei lavori, così come ha fatto il Consigliere Dalmasso, che in maniera molto concisa e intelligente ha spiegato la sua opinione su questa materia.
Mi sembra stia emergendo quanto, invece, rimaneva un po' sotto traccia: questo argomento è importante quanto quello del Regolamento. Allora, sempre facendo un richiamo al realismo, poi quest'Aula può essere sorda e grigia quindi fregarsene...



PRESIDENTE

Mi scusi, non ritengo che quest'Aula sia sorda e grigia.



PEDRALE Luca

Grigia lo è di sicuro.



PRESIDENTE

Il riferimento è chiaro a un tempo...



PEDRALE Luca

La volta è grigia e spero non sia sorda, stavo concludendo il mio ragionamento.
Sicuramente, sotto il profilo estetico è grigia, auspico che non sia sorda, perché mi sembra evidente che i due argomenti debbano in qualche maniera essere discussi insieme.
È giusto che i Gruppi che ultimamente sono intervenuti in tema di legge elettorale, sia a sinistra che a destra, formalizzino le loro opinioni in forma scritta, con un emendamento sulla legge elettorale, che noi abbiamo già presentato in Consiglio. Con un documento scritto, per quanto sintetico possa essere, è possibile ragionare e scoprire davvero le carte, per comprendere se davvero c'è la volontà sincera di discutere insieme Regolamento e legge elettorale, apportando modifiche significative sia in un senso che nell'altro. All'amico Manolino, che è presente, dico "meglio tardi che mai". Se per caso - lo scopriremo nei prossimi giorni - in questo ultimo tratto di legislatura si sono create le condizioni per modificare in maniera significativa sia il Regolamento che la legge elettorale, ben venga, meglio tardi che mai.



PRESIDENTE

Grazie, collega Pedrale.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 8 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5 il punto 7 diventi il nuovo punto 6, e così via.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
In effetti, come giustamente esplicitato nella sua introduzione, con questa proposta ci proponiamo una serie di modifiche dell'o.d.g.
dell'odierna seduta consiliare.
Prendo atto che, finalmente, la provocazione delle inversioni comincia a dare i suoi frutti, in aula iniziano ad emergere posizioni differenziate di apertura, si vive un clima più positivo e si intravede qualche possibilità di dialogo.
In particolare, mi soffermo sugli interventi dei Consiglieri Pedrale e Dalmasso, che dal loro specifico punto di vista, comunque, hanno dato importanti contributi al dibattito. Sono accomunati dall'aver entrambi sottolineato l'importanza di una contemporanea presa in carico da parte dell'Aula delle due principali questioni oggetto del dibattito consiliare: da una parte, la modifica del Regolamento consiliare e, dall'altra, la legge elettorale. Il fatto stesso che, anche dal punto di vista temporale così tanto tempo venga dedicato specificatamente a considerazioni e commenti sulla legge elettorale è un indicatore effettivo della stretta correlazione della discussione sulla legge elettorale con quella sulla modifica del Regolamento.
Allora, prendere atto della stretta correlazione tra legge elettorale e modifica del Regolamento significa fare un passo in avanti per risolvere complessivamente i nostri problemi.
Rispetto alla richiesta giustissima del Consigliere Pedrale circa la presentazione in forma scritta di modificazioni all'unica proposta di modifica della legge elettorale ufficialmente presentata in Aula, noi rispondiamo in termini positivi: sicuramente in tempi brevi presenteremo gli emendamenti sugli aspetti di modifica più significativi. Avrei desiderato una concertazione più ampia già in fase di stesura, per arrivare con un progetto di legge elettorale che in qualche modo riuscisse a coagulare un numero di sensibilità maggiore rispetto alle questioni elettorali, che però si può ottenere attraverso un lavoro di emendamento e confronto delle posizioni in Aula rispetto a questa legge, quindi rispondiamo in maniera positiva a questa intelligente sollecitazione.
Anche relativamente al Regolamento, come ho avuto modo di sottolineare nei miei interventi precedenti, noi non siamo entusiasti in maniera travolgente circa l'approvazione della modifica del nuovo Regolamento anzi, quando entreremo nel merito della discussione, proporremo alcune proposte modificative. Pur valutando in termini complessivamente positivi la proposta presentata dalla maggioranza dei Consiglieri d'Aula, riteniamo che detta proposta possa essere corretta in alcuni passaggi, in modo da garantire un minimo di agibilità democratica e di espressione delle diverse posizioni politiche.
Quindi, da una parte, valuto positivamente i segnali provenienti dall'Aula rispetto ad uno sforzo di mediazione parallelo sulle questioni elettorali e di modifica del Regolamento; dall'altra, termino chiedendo all'Aula un ulteriore segnale positivo, cioè un voto favorevole su questa proposta d'inversione di punti all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Manolino ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 9 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5 il punto 7 diventi il nuovo punto 6, e così via.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Anche la proposta d'inversione punti all'o.d.g. rubricata n. 5 tende ad una ristrutturazione complessiva dell'o.d.g. dell'odierna seduta consiliare, partendo proprio dallo spostamento del punto 3) al punto 9) causando a catena una serie di modifiche della numerazione dei punti all'o.d.g.
Non posso che in qualche modo ribadire quelle che, sin da ieri, sono state le finalità esplicite della nostra azione d'aula. Abbiamo detto che il nostro fine è la sensibilizzazione dei colleghi rispetto alla possibilità di una maggiore consapevolezza della necessità di una contemporanea presa in carico dei due principali problemi attualmente in discussione in Consiglio regionale.
Qualche segnale positivo è arrivato già nella seduta di ieri. I Consiglieri, come il collega Bossuto, che più credono nei valori del proporzionalismo e della rappresentanza democratica hanno già espresso nella seduta di ieri una condivisione della battaglia rispetto a questi valori e nella seduta odierna sono giunti altri segnali estremamente positivi. In particolare, ritengo importante sottolineare l'intervento del Consigliere Pedrale che, partendo proprio da una interpretazione realistica della situazione politica del momento, ha evidenziato la necessità di una trattazione contemporanea e parallela dei due principali argomenti chiedendoci di esplicitare in forma scritta le nostre posizioni e i nostri possibili emendamenti sulla sua proposta di legge elettorale, che attualmente è l'unica proposta di legge elettorale presentata ufficialmente.
Noi abbiamo raccolto questa sollecitazione e ci siamo impegnati a presentare in forma scritta gli emendamenti all'unica legge elettorale attualmente presentata, che formalizzeremo nei prossimi giorni.
Anche il Consigliere Dalmasso ha dato un importante segnale politico avendo sottolineato una presa di posizione importante sulla questione della legge elettorale, indicando gli aspetti negativi dell'attuale legge elettorale. Si è espresso in maniera chiara contro l'attuale sbarramento contenuto nella legge elettorale regionale, né avrebbe potuto assumere una posizione diversa, visto l'esito del dibattito sulla legge elettorale per le elezioni europee, quando, con un colpo di mano, in poche ore, il Parlamento nazionale è riuscito ad approvare una nuova legge elettorale che uccideva tutte le forze politiche che non erano in grado di raggiungere lo sbarramento del 4%, producendo gli esiti effettivamente registrati dopo le elezioni europee.
Per questa ragione, noi ci limitiamo a ringraziare per tutte le sollecitazioni e tutti i segnali positivi che cominciamo a nascere in Aula su queste questioni. Chiediamo un ulteriore segnale positivo invitando l'Aula ad approvare la proposta d'inversione in questo momento in discussione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lupi.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Il nostro parere è contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 26.
Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 10 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione della proposta d'inversione n. 6.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Si tratta di una proposta di variazione dell'o.d.g.
dell'odierna seduta del Consiglio regionale; in particolare, si tratta di sottoporre all'Aula la possibilità di deliberare l'inversione del punto 3) con il punto 10), comportando una serie di effetti concatenati che portano ad alcuni spostamenti dei punti all'o.d.g.
L'obiettivo di carattere strumentale che questa proposta d'inversione si propone è ovviamente quello di insistere nel tentativo di poter suscitare altri segnali positivi all'interno dell'Aula. In particolare, mi sembra importante riprendere il tema dello sbarramento o degli sbarramenti.
Credo che, proprio perché in occasione dell'approvazione della nuova legge elettorale per le elezioni europee è stato raggiunto in pochissimo tempo un accordo che così pesantemente limitava le possibilità di rappresentanza elettiva nel Parlamento di Strasburgo da parte delle forze minori, quella tendenza, che reiterava una ricerca di obbligo in qualche modo al bipolarismo e che era stata inaugurata precedentemente già in occasione della modifica della legge elettorale nazionale per il rinnovo di Camera e Senato, dovrebbe indurci ad una riflessione molto attenta sulle ripercussioni che l'istituzione o il mantenimento degli sbarramenti hanno sulla vitalità delle nostre istituzioni.
Da una parte, possiamo consolarci col fatto che l'ultima tornata elettorale europea e amministrativa ha segnato un forte passo indietro rispetto alla tendenza al bipolarismo. Se noi confrontiamo i dati delle politiche 2008 e facciamo la somma dei due maggiori partiti, vediamo che la somma che i due maggiori partiti hanno ottenuto nelle elezioni politiche del 2008 è sensibilmente maggiore di quella che hanno ottenuto quest'anno quindi abbiamo la consolazione di una consapevolezza del corpo elettorale nazionale e del fatto che un sistema bipolare è del tutto inadeguato a rappresentare l'ampia variabilità di idee presenti nel popolo italiano.
Da sempre il particolarismo, coi suoi aspetti positivi e negativi, ha fatto parte della tradizione storica e culturale dell'evoluzione della società italiana e sarebbe davvero singolare se, a colpi di mano di sbarramento, noi tentassimo di superare questa tradizionale predisposizione italiana per la diversificazione delle posizioni politiche, obbligando necessariamente il corpo elettorale a schierarsi per l'uno o per l'altro dei due partiti maggiori.
Il significato dell'esito della tornata elettorale europea e amministrativa è stato proprio questo: in qualche modo, la negazione di quella tendenza al bipolarismo che così fortemente era stata richiesta.
Per queste ragioni, noi chiediamo ai colleghi di continuare a mandarci segnali positivi e chiediamo all'Aula la possibilità di votare positivamente l'inversione dei punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bizjak per l'espressione di parere contrario.



BIZJAK Alessandro

Grazie, Presidente. Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 3 dell'o.d.g. attuale al punto 11 affinché il punto 4 diventi il nuovo punto 3 e il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6, e così via.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Questa proposta d'inversione di punti all'o.d.g. si propone di invertire il punto 3) con il punto 11), determinando una serie di spostamenti a catena di alcuni punti all'o.d.g., ridisegnando complessivamente l'o.d.g. dell'attuale seduta del Consiglio regionale.
Ovviamente, anche per quanto riguarda questa proposta d'inversione rubricata con il n. 7 non cambia niente dal punto di vista delle finalità politiche, che rimangono quelle di sottolineare, da parte di un piccolo gruppo di Consiglieri, una sorta di disagio istituzionale rispetto alla modifica di alcune regole fondamentali della vita del Consiglio regionale.
C'è qualcosa che continuiamo a non capire, nonostante la disponibilità che abbiamo dimostrato nei giorni precedenti dando prova dell'affidabilità degli impegni da noi presi (come nel caso dell'impegno a permettere l'approvazione della legge sulla casa). Fatichiamo a comprendere come nonostante la nostra disponibilità e l'essere stati affidabili rispetto agli impegni presi nei giorni precedenti, non si giunga alla concretizzazione di un atteggiamento di maggiore attenzione, quantomeno nei confronti di una posizione estremamente possibilista rispetto all'approvazione della modifica del Regolamento consiliare.
Come abbiamo detto più volte, tale modifica non ci vede straordinariamente entusiasti. Noi non abbiamo mai chiesto di cambiare questo Regolamento del Consiglio regionale: è un Regolamento che sostanzialmente funziona da 40 anni; è un Regolamento che ha permesso a tutti di governare, a Giunte di diverso orientamento; è un Regolamento che ha permesso di portare in Aula e di votare tutti i provvedimenti che la Giunta e la maggioranza hanno deciso di portare in Aula. Quindi giustificare dal punto di vista effettivo e razionale l'assoluta necessità di un cambio del Regolamento è sicuramente operazione difficile da motivare.
Nonostante questi dati di fatto, cioè che il Regolamento ha permesso a tutti di governare, a fronte di uno schieramento di un alto numero di Consiglieri favorevoli alla modifica di detto Regolamento, ci siamo detti disponibili a procedere a discutere questa modifica e a votarla. Abbiamo semplicemente chiesto - e non siamo gli unici a chiederlo, perché altri Consiglieri nel dibattito di ieri e di oggi ne hanno sottolineato l'importanza - un dibattito parallelo tra questione modifica del Regolamento e modifica della legge elettorale. Questo significa che non sono solo i quattro Consiglieri che conducono la battaglia ostruzionistica ad essere su questa posizione, ma che altre sensibilità sono emerse nell'Aula consiliare e che sottolineano l'importanza del rispetto dei valori del proporzionalismo e il rispetto della possibilità di tutte le forze politiche a essere rappresentate in Consiglio regionale. Confidiamo nella crescita di questi segnali di disponibilità.
Mi accingo a terminare questo mio intervento, chiedendo all'Aula di votare in maniera positiva la proposta d'inversione di punti all'o.d.g.
attualmente in discussione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per l'espressione di parere contrario.



RESCHIGNA Aldo

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 4 dell'o.d.g. attuale al punto 6 affinché il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La proposta d'inversione punti all'o.d.g. rubricata con il n. 8 richiede, in effetti, come enunciato con molta precisione dal Presidente la possibilità di invertire il punto 4 all'o.d.g. attuale al punto 6 affinché il punto 5 diventi il nuovo punto 4 e il punto 6 diventi il nuovo punto 5, pertanto non cambia nulla rispetto alle precedenti proposte d'inversione punti all'o.d.g.
Chiaramente, auspichiamo che, a fronte di una posizione espressa in maniera molto chiara, precisa e aperta da parte di alcuni Consiglieri regionali, possa emergere da parte dell'Aula una sensibilità più attenta ai valori della condivisione nel processo di formazione delle regole fondamentali della nostra vita politica.
Come ho detto ieri in un mio intervento, ho letto una pubblicazione del Gruppo consiliare del Partito Democratico, risalente a circa un paio di anni fa, relativa al nuovo Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte, nella quale erano inseriti alcuni interessanti articoli che, in qualche modo, prefiguravano la modifica di alcune norme fondamentali del Regolamento. Più volte in quel testo veniva sottolineata l'importanza e la necessità della capacità di coinvolgere tutte le forze politiche all'interno di un dibattito, per addivenire ad un reale processo decisionale che potesse determinare il cambiamento delle norme regolamentari.
In ognuno degli articoli di quella pubblicazione gli autori hanno sottolineato la necessità di riscrivere le regole fondamentali della gestione dell'Aula con la collaborazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.
Ora, se quelle intenzioni erano autentiche, veramente, di fronte alla disponibilità di dialogo offerto delle forze politiche minori, occorrerebbe forse assumere un atteggiamento più attento, aperto e utile all'ottenimento di un positivo risultato finale. Invece, soprattutto per quanto riguarda le regole fondamentali, l'atteggiamento di chi ritiene di non doversi avvalere della collaborazione ideativa delle forze politiche minori difficilmente può condurre a risultati positivi.
Il nostro atteggiamento onestamente collaborativo rispetto alle vicende circa l'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio regionale deve essere la base di partenza per un reale confronto tra le forze politiche naturalmente a patto che le due questioni, da una parte il Regolamento e dall'altra la legge elettorale, possano essere affrontate in maniera parallela e contemporanea. Solo attraverso questa modalità di discussione si potranno raggiungere risultati effettivamente positivi e il lavoro dell'Aula potrà rivelarsi effettivamente proficuo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lupi.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, per dare un'indicazione relativamente ai lavori, comunico che alle ore 12.30 è previsto, in Sala A, l'incontro con il Comitato Mappano Comune; alle ore 14.30, in Sala Morando avrà luogo la già programmata riunione dei Capigruppo e, alle ore 13.00, mi pare si svolga un'iniziativa dell'"ampia maggioranza" circa la situazione attuale. Quindi, se siamo d'accordo, essendo le ore 12.15, potremmo trattare ancora due proposte d'inversione per poi sospendere qualche minuto prima rispetto a quanto previsto; il Consiglio è già stato convocato per le ore 15.00.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi: si richiede la discussione e la votazione dell'inversione del punto 4 dell'o.d.g. attuale al punto 7 affinché il punto 5 diventi il nuovo punto 4, il punto 6 diventi il nuovo punto 5, il punto 7 diventi il nuovo punto 6.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Per un attimo mi ero illuso che già alle ore 12.15 intendesse troncare l'interessantissimo dibattito.



PRESIDENTE

Non era possibile interrompere tale richiesta d'inversione, prego.



LUPI Maurizio

Quando uno si accorge di dare fastidio direttamente a se stesso evidentemente, è un forte segnale di stanchezza, immagino la pazienza che i colleghi debbano adoperare per ascoltare queste inutili parole. Ovviamente chiedo scusa ai colleghi per questa perdita di tempo che causo loro trattasi, come ho spiegato precedentemente, di un utilizzo strumentale delle norme regolamentari, finalizzato a sottolineare alcuni aspetti valoriali della nostra posizione politica. La nostra azione attuale è un'operazione chiaramente strumentale, ma reali sono i nostri richiami ai valori del proporzionalismo, ai valori della tutela dei principi della rappresentanza democratica e ai principi circa la possibilità per tutte le forze politiche di poter esporre liberamente le proprie idee con un sufficiente spazio temporale in ogni passaggio del processo decisionale regionale.
Da questo punto di vista, in qualche modo, noi siamo orgogliosi di restare ben saldi su alcuni principi, perché rappresentano valori irrinunciabili in termini di confronto politico e di confronto con tutte le realtà politiche presenti in Consiglio regionale.
La posizione del nostro piccolo gruppo di Consiglieri è stata più volte ribadita. Sostanzialmente noi non abbiamo mai cambiato posizione in questi anni sulla questione del Regolamento, nel senso che diamo una valutazione complessivamente positiva di questo Regolamento poiché ha sempre garantito principalmente le opposizioni, ha sempre protetto e garantito il ruolo del Consiglio rispetto agli esecutivi e nel contempo ha sempre permesso alle varie maggioranze che si sono succedute negli anni - anche se con fatica perché ovviamente alcuni passaggi ostruzionistici in tutte le legislature sono avvenuti - che ritenevano opportuno portare in Aula un determinato provvedimento di riuscire a farlo discutere e ad approvarlo.
Quindi sostenere che l'attuale Regolamento sia una variabile determinante nel processo decisionale della Regione Piemonte, nel senso di ritenere che questo Regolamento costituisca un blocco assoluto rispetto all'efficienza dei processi decisionali è posizione del tutto irrazionale.
Lo sta a dimostrare il fatto che tutti i provvedimenti presentati in Aula sono stati approvati; alcuni di essi hanno avuto un iter particolarmente accidentato e complesso, ma alla fine tutti i provvedimenti, anche quelli che sono stati oggetto di ostruzionismo, alla fine sono stati approvati dall'Assemblea.
Quindi questo Regolamento attuale è per noi un valore e riteniamo che lo sia stato in questi 40 anni di storia della Regione Piemonte. Rinnegare in questo modo un Regolamento che ha permesso di garantire alle maggioranze alle minoranze di approvare tutto quanto c'era da approvare è operazione che noi rifiutiamo.
Continuo nella prossima puntata il ragionamento che mi accingevo a concludere. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire per esprimere parere contrario il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie. Noi esprimiamo parere contrario alla richiesta d'inversione anche se molte delle considerazioni che faceva il collega Lupi meriterebbero un approfondimento, come ad esempio il fatto che comunque per tanti anni la Regione ha funzionato anche con quel Regolamento.
Probabilmente i tempi sono cambiati, ci sono altre necessità, altre esigenze; d'altronde, la gente chiede agli Enti pubblici maggiore efficienza.
Lo stesso ruolo dell'Assemblea legislativa forse dovrebbe riflettere un attimo se conviene o meno continuare ad approvare leggi, visto che addirittura l'idea è quella di semplificare il sistema amministrativo.
Ad ogni modo, il parere è contrario perché evidentemente i tempi vanno in un'altra direzione, ci sono altre esigenze.
Tra l'altro, Presidente, le agenzie poco fa hanno dato la notizia che un soldato italiano è stato ucciso in Afghanistan. Vorremmo saperne di più.
Grazie.



PRESIDENTE

Collega Guida, c'è l'ufficio del Consiglio che sta verificando la notizia. Sarà nostra premura dare ulteriori informazioni, che mi auguro e ci auguriamo tutti non siano tragiche.
Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, considerando che sono le 12.25 e occorre avere il tempo per preparare l'incontro con la delegazione del Comitato Mappano Comune possiamo terminare qui i lavori della seduta mattutina del Consiglio regionale.
Ricordo che alle ore 14.30 è convocata la riunione dei Capigruppo in Sala Morando.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.24)



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