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Dettaglio seduta n.462 del 13/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 20.01 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 20.30)



(La seduta ha inizio alle ore 20.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Cattaneo, Chieppa, Clement Comella, Gariglio, Laus, Manolino, Motta, Pizzale, Placido, Robotti Ronzani, Rossi, Rutallo, Turigliatto e Valloggia.



PRESIDENTE

Il numero legale è 26.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Colleghi, comunico che sono state presentate (ai sensi dell'articolo 51 comma 2 del Regolamento) n. 90 richieste d'inversione di punti all'o.d.g.
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 10 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Chiedo anticipatamente scusa a lei e ai colleghi per la ripetitività dei concetti che, in qualche modo, andrò ad esprimere durante questa serata. A parziale mia giustificazione vi è anche il fatto che la lucidità espressiva con il passare delle ore andrà progressivamente sciamando quindi chiedo ai colleghi la pazienza nel cercare di decifrare i concetti che cercherò di esprimere questa sera.
La richiesta d'inversione punti all'o.d.g. in oggetto ha, ovviamente come nella seduta antecedente, una finalità chiaramente strumentale. Ma come ho avuto modo di ribadire più volte nella precedente riunione del Consiglio regionale, dietro a quest'atteggiamento è sottesa comunque una volontà politica ben precisa, quella che ci porta a far di tutto per garantire che nel futuro Consiglio regionale vi sia uno spazio d'agibilità democratica per i Gruppi minori.
Voi sapete molto bene che a partire dalla prossima legislatura gli spazi d'azione politica per i Gruppi minori saranno fortemente limitati fortemente ridotti. È possibile che questo cambiamento nella gestione dei lavori consiliari abbia anche delle valenze positive, nel senso che probabilmente, i vostri lavori potranno evolversi in maniera più rapida e moderna. Riteniamo, però, che a fronte di quest'evoluzione positiva attribuiamo, quindi, una connotazione positiva al cambiamento del Regolamento - che va a modificare in maniera significativa la struttura complessiva dell'ordinamento regionale, sia necessario, per una questione di riequilibrio, avere la capacità di modificare anche un più piccolo aspetto della legge elettorale, quanto fa riferimento agli sbarramenti.
Com'è stato sottolineato anche nella seduta pomeridiana, lo strumento "normale" per addivenire ad una modifica in tal senso prevede la presentazione di un progetto di legge di modifica di legge elettorale, così come hanno fatto alcuni Gruppi, in cui sia contenuta tale modifica, cioè l'abolizione dello sbarramento.
chiaro, però, che alcune forze largamente minoritarie, come quelle che noi rappresentiamo, non hanno la forza numerica di coagulare attorno ad una propria proposta di modifica della legge elettorale un numero di voti sufficienti all'approvazione della stessa.
A fronte di questa situazione, l'unica possibilità di superare gli effetti negativi dei blocchi reciproci - modifica del Regolamento e modifica della legge elettorale - è quella di trovare una soluzione complessiva e generale che contempli, o perlomeno cerchi di farlo il più possibile, le due diverse esigenze.
Come ho già ripetuto nel pomeriggio, probabilmente la soluzione è di costituire un gruppo di lavoro ristretto, formato da Consiglieri con spiccate capacità e conoscenze a livello di Regolamento e di legge elettorale, che possa arrivare ad un risultato complessivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Abbiamo già avuto occasione di discutere più volte su quest'argomento: la legge elettorale non è questione all'ordine del giorno, anche se sono interessanti e condivisibili una serie di punti di vista che il Consigliere Lupi ha espresso.
Noi siamo dell'idea che un buon lavoro per questo Consiglio sarebbe di approvare in fretta questo Regolamento, che dà prerogative molto forti alle opposizioni attraverso lo Statuto e dà, a chi governa, la possibilità di applicare e realizzare il programma di Governo, pur nel rispetto delle regole democratiche.
Il nostro parere, pertanto, è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 9 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con questa proposta d'inversione punti all'o.d.g. noi chiediamo all'Aula di prendere in considerazione la possibilità di modificare quella che è la strutturazione di partenza dell'o.d.g. dell'odierna seduta di Consiglio regionale.
Mi permetto di rispondere al Consigliere Travaglini che ciò che sostiene rispetto alle innovazioni contenute nella modifica del Regolamento relativamente ai diritti delle opposizioni è parzialmente vero. Dobbiamo però renderci conto che in una dinamica complessiva di confronto politico la potestà d'influenza dei singoli Gruppi d'opposizione, in particolare di quelli minori, verrà sicuramente limitata dal nuovo Regolamento.
Non voglio discutere sul fatto che quest'evoluzione sia o meno cosa buona e giusta. Probabilmente lo sarà, nel senso che oggi la possibilità che ha un singolo Consigliere di bloccare i lavori del Consiglio regionale è, onestamente, esagerata e fuori dai normali tempi d'approvazione di un iter decisionale. È sicuro, però, che con questo passaggio di modifica la forza politica in generale dei Gruppi d'opposizione, in particolare di quelli minori, sarà indubbiamente fortemente limitata. Il fatto che poi vengano garantite delle "corsie" per i progetti e le deliberazioni dell'opposizione... Questa innovazione, in realtà, non ha alcun effetto a livello decisionale, perché per quanto si possano presentare tutti i possibili ed immaginabili disegni di legge o proposte di deliberazione, se non si hanno in Aula i voti per approvarli, quest'iter è del tutto vano. Se invece ho la possibilità di influire sul processo decisionale complessivo è evidente che il mio peso politico è sicuramente maggiore.
A livello d'interpretazione razionale, penso, quindi, che non vi sia alcun dubbio sul fatto che la modifica del Regolamento diminuisca, in qualche modo, il potere d'azione politica dell'opposizione. In un ordine di valutazione complessivo, a livello di bene generale della collettività possiamo verificare se l'avvicinarsi ad una modalità d'evoluzione del processo decisionale in termini più efficienti e moderni possa essere o meno valutato in termini positivi. Su questo abbiamo sempre espresso la massima disponibilità, nel senso che non ci siamo mai arroccati su posizioni di totale rifiuto sulla modifica del Regolamento. Probabilmente nutriamo qualche dubbio su un contingentamento molto marcato dei tempi d'intervento, perché pensiamo che su alcune questioni fondamentali sia diritto dei singoli Consiglieri e dei singoli Gruppi consiliari poter esprimere, anche con tempi ampi o con fasi di ripetitività, alcuni concetti fondamentali, specie se tali contenuti rappresentano valori ideali molto significativi, come quelli legati alle regole e ai principi di rappresentatività democratica.
Detto questo, rimangono aperti notevoli spazi di possibile accordo proprio in virtù di una generale e unanime volontà del Consiglio regionale di procedere alla variazione del Regolamento.
Per questa ragione, chiediamo all'Aula di approvare l'inversione punti all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario la Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 9 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Con la richiesta d'inversione dei punti all'ordine del giorno rubricata con il n. 3, chiediamo all'Aula di valutare la possibilità di invertire l'ordine del giorno della seduta odierna originariamente contraddistinto dal numero 8) con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10).
Ovviamente dietro questa richiesta c'è una finalità politica più ampia che è quella di sottolineare l'importanza di una modifica della legge elettorale. I colleghi sanno che la questione dello sbarramento differenziato viene trattato nella legge elettorale in un brevissimo comma di tre righe, in cui viene specificato che concorrono all'assegnazione dei seggi le coalizioni che hanno superato lo sbarramento del 5% o delle singole liste che hanno superato lo sbarramento del 3%.
Detto comma va a determinare una situazione di assegnazione dei seggi totalmente irrazionale, totalmente irrispettosa dell'espressione del corpo elettorale e che, come ho detto già nella seduta pomeridiana, pu determinare delle situazioni paradossali in cui una certa lista, essendo collegata con una coalizione che supera il 5% e raggiungendo anche solo un numero di consensi pari allo 0,8/0,9% può vedersi assegnato un seggio alla rispettiva rappresentanza regionale, mentre per assurdo una lista che ottenga quattro volte i consensi della prima e che, quindi, si assesti su valori intorno al 2,9% potrebbe vedersi esclusa dall'assegnazione dei seggi.
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che l'espressione di voto di circa 75.000 elettori potrebbe essere nella situazione di non essere rappresentata, mentre un'altra lista che si assesti su valori intorno a valori di 25.000 voti potrebbe essere rappresentata in Consiglio regionale.
chiaro che il solo potersi esplicare di una situazione così assurda va a definire una situazione che è di scarso rispetto della rappresentanza democratica. Proprio per questa ragione, noi chiediamo una modifica della legge elettorale che escluda la possibilità del verificarsi di tale situazione paradossale e che permetta, una volta eliminato il problema di questo piccolo comma dedicato agli sbarramenti elettorali, con un lavoro di confronto tra le varie forze politiche sulle restanti questioni inerenti al regolamento e alla legge elettorale, di terminare il percorso dei lavori del Consiglio regionale in maniera positiva e proficua.
Anche dal punto di vista di una valutazione politica o elettoralistica mi sembra difficile riuscire a ipotizzare che detta abolizione dello sbarramento potrebbe comportare degli effetti determinanti sul risultato elettorale delle prossime elezioni regionali. Francamente, non riesco a capire perché.
La ringrazio, Presidente. Voterò favorevolmente a questa proposta d'inversione.



PRESIDENTE

C'è qualcuno che vuole intervenire in senso contrario? La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Per esprimere il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 8 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

La proposta d'inversione di punti all'ordine del giorno rubricata con il numero 4 si propone di invertire il punto all'ordine del giorno della seduta odierna originariamente contraddistinto dal numero 8 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Non sto ad elencare il lungo elenco di Consiglieri che hanno sottoscritto questa richiesta. È chiaro che la valenza politica sottesa a questa richiesta d'inversione non può non essere riferita alla questione politica complessiva che in qualche modo dovrà essere risolta da questo Consiglio regionale.
Noi abbiamo cercato in tutti i modi di esprimere con una ripetitiva chiarezza quelle che sono le nostre finalità di obiettivo politico. Lo abbiamo fatto in maniera molto aperta, nitida, diretta. Non abbiamo tentato, neanche a livello nominalistico, di coprire il nostro ostruzionismo, cercando in qualche modo di chiedere qualcosa per ottenere altro.
Abbiamo espresso con estrema chiarezza quelle che erano le nostre richieste, quanto riteniamo sia l'ideale per un sistema elettorale autenticamente rappresentativo di tutta la società piemontese.
Probabilmente, come ho già detto nel pomeriggio, l'ipotesi più probabile è che nella prossima legislatura nessuna forza minore sia rappresentata in Consiglio regionale. È l'ipotesi più probabile, ma nello stesso tempo alle forze minori è d'obbligo, almeno in quest'ultima fase della legislatura che può vederle rappresentate in Consiglio regionale esprimere una testimonianza del proprio sentire, una testimonianza del proprio modo di valutare il principio della rappresentatività elettorale negli organi elettivi.
In ogni caso, le forze politiche minori durante la prossima legislatura, quand'anche qualcuna di esse riuscisse nell'impresa di avere una propria rappresentanza in Consiglio regionale, con la modifica del Regolamento non avranno più, evidentemente, gli strumenti regolamentari per poter imporre determinate forzature ostruzionistiche. Quindi, quanto possiamo prevedere è una presenza assolutamente di rappresentanza, una presenza semplicemente di bandiera di alcune forze politiche minori, che non avranno più la possibilità di andare a determinare le grandi scelte politiche del Consiglio regionale, perché una volta che verranno strette le maglie del Regolamento determinate operazioni e determinate battaglie anche ideali non potranno essere più condotte.
Questo non vuol dire che non si possa almeno richiedere che a dette forze sia almeno concessa la possibilità di un minimo di rappresentanza.
Quindi, concediamo a queste popolazioni in via di estinzione, a questi rappresentanti in via di estinzione delle forze minori almeno la vaga speranza di essere rappresentati in Consiglio regionale, sapendo già che il Regolamento non darà loro più la possibilità di protrarre nel tempo atteggiamenti ostruzionistici.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Vorrei convincere il Consigliere Lupi a discutere di Regolamento, ma mi sa che per qualche ora non ce la faremo. Siamo contrari all'inversione dell'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 8 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Anzitutto, mi permetto di ringraziare pubblicamente il collega Caramella per aver espresso questo significativo voto favorevole nella votazione precedente.
indubbio che l'effetto psicologico derivante da quest'espressione del voto non può che riempirmi di fiducia, anche perché avevo l'impressione di rappresentare una sorta di vox clamans in deserto e quindi il fatto che un minimo di risposta positiva sia venuta dall'Aula mi riempie di particolare soddisfazione.
Tornando, invece, all'inversione dei punti all'o.d.g., la richiesta rubricata col n. 5 chiede all'Aula di prendere in considerazione la possibilità di una modifica della strutturazione dell'o.d.g. dell'attuale seduta del Consiglio regionale con un'inversione del punto originariamente contraddistinto con il n. 8) con il punto originariamente contraddistinto con il n. 10).
Com'è avvenuto nelle richieste precedenti, trattasi, ovviamente, di richieste strumentali. Noi abbiamo sempre esplicitato con molta chiarezza in maniera assolutamente limpida e diretta, quali siano le finalità della nostra azione politica. L'unica finalità della nostra azione politica è di addivenire all'abolizione dello sbarramento presente attualmente nella legge elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte.
Riteniamo di avere una serie di motivazioni che vanno a sostenere l'iniquità di detto sbarramento. Credo che, anche ad una valutazione non di parte, appare chiaro come il principio dello sbarramento differenziato risulti iniquo. In generale, il principio dello sbarramento è un principio che lascia spazio a dubbi relativamente alla sua giustizia in termini rappresentativi, quindi, già in generale, il principio dello sbarramento ha sempre una componente di antidemocraticità. Non a caso, quando è stato istituito lo sbarramento in occasione delle ultime elezioni europee la riposta è stata piuttosto dura e consistente, nel senso che molti hanno sottolineato l'iniquità dello sbarramento. Quando, poi, lo sbarramento arriva a livelli specifici che sono contenuti nella nostra legge elettorale regionale e cioè arriviamo ad uno sbarramento differenziato in cui una lista deve superare lo sbarramento del quorum naturale, quindi intorno all'1%, mentre un'altra lista, che corre esternamente alle coalizioni maggioritarie, ha l'obbligo di superare addirittura un limite tre volte maggiore, quindi del 3%, è chiaro che l'iniquità dello sbarramento differenziato è assolutamente palese. Tanto è vero che, quando oggi ho chiesto se ci fosse in Aula un qualsiasi Consigliere che avesse l'onestà intellettuale di sostenere che lo sbarramento differenziato è un principio democraticamente accettabile, non ho avuto alcuna risposta.
Detto questo, torno a ripetere che l'atteggiamento nei confronti della possibilità, invece, di un aggiornamento nel senso di ricercare una modernizzazione del processo decisionale del Consiglio regionale, ci vede entro certi limiti, d'accordo. Onestamente, non ravvisiamo questa straordinaria urgenza, perché quando un Regolamento di un Consiglio regionale resta in vigore per quarant'anni e tutti riescono a governare per quarant'anni significa che non esiste un'urgenza totale di cambiare questo Regolamento.
Poi, noi non siamo contrari alla sua modifica. Ribadiamo soltanto che non riusciamo a vedere questa straordinaria urgenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Scusate, si era incantato il pulsante, mentre, invece, il mio pensiero sul Regolamento non è per nulla incantato e siamo del tutto contrari all'inversione. Non solo, ma avvertiamo l'urgenza che, chiaramente, non avverte il Consigliere Lupi, di fare il Regolamento e di farlo nel più breve tempo possibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 8 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi permetto, in apertura, di commentare l'esito della votazione precedente.
L'esito è particolarmente significativo, perché in una sola tornata di votazione ho addirittura raddoppiato i voti: prima il voto favorevole era stato soltanto uno ed ho ringraziato il Consigliere Caramella per l'appoggio alla mia tesi. Nella votazione successiva, dicevo, i voti sono raddoppiati! Addirittura, una progressione superiore a quella dell'Italia dei Valori alle ultime elezioni. Questo non fa che rincuorarmi e farmi ben sperare per il prosieguo della serata.
La richiesta rubricata con il n. 6 richiede di pendere in considerazione la possibilità di invertire il punto all'o.d.g.
contraddistinto con il n. 8) con il numero originariamente contraddistinto con il n. 9).
evidente, ed è già stato più volte ripetuto nel corso della giornata che esiste una finalità di carattere strumentale di queste richieste d'inversione che hanno un unico obiettivo: un obiettivo che è stato esplicitato a ripetizione e che ci vede uniti come Gruppi minori nel richiedere una specifica attenzione da parte del Consiglio regionale volta a valutare quanto meno la possibilità di una modifica della legge elettorale, in particolare per la parte che riguarda lo sbarramento differenziato.
Noi non crediamo che detta richiesta sia tale da determinare o spostare ipotetici equilibri elettorali futuri.
Semplicemente, è una modifica di buon senso, una modifica che garantisce alle forze minori, a fronte di una pesantissima riduzione del loro peso di operatività politica, perché, anche ammesso che qualcuno di questi Gruppi minori riesca nell'impresa sovrumana di essere eletto nel prossimo Consiglio regionale, è ovvio che non avrà più la possibilità e la strumentazione regolamentare tale da permettergli battaglie, anche di principio, che possano bloccare l'operatività del Consiglio regionale.
Se noi partiamo dal presupposto che sappiamo già in partenza che nel prossimo Consiglio regionale non ci sarà più la possibilità per i Gruppi minori di bloccare i lavori del Consiglio regionale, concediamo almeno la possibilità a questi Gruppi minori (sempre che riescano ad arrivare al quorum naturale, cosa che non è assolutamente facile) di poter mettere la "bandierina" in Consiglio regionale e di poter esprimere, naturalmente con i limiti che il nuovo Regolamento imporrà, la propria visione rispetto al principale problema della politica piemontese.
Se neghiamo questo, vuol dire che l'obiettivo delle forze maggiori - ed è lecito, per carità - non è tanto quello di modernizzare il Consiglio regionale, ma è quello di spazzare via in maniera definitiva la possibilità per le forze minori di essere rappresentate in Consiglio regionale. Cioè un conto è cercare di vincere - ed è giusto che in democrazia vincano le forze maggioritarie - ma non si può pretendere una politica che tende a spazzare via e non fare nessun "prigioniero".
Questa è la politica che non porta sicuramente ad un'intesa e cercare di distruggere completamente l'avversario, senza lasciargli neanche una piccola speranza, è veramente una tattica poco utile ad ottenere risultati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Sarò brevissimo. Vorrei dire al Consigliere Lupi che comincia a convincermi: in effetti, c'è un'iniquità in questo sistema elettorale pertanto uno dei modi per eliminarlo potrebbe essere quello di estendere il limite del 3% a qualsiasi lista, indifferentemente se sia in una coalizione, oppure no.
Per quanto riguarda l'inversione dell'o.d.g., siamo naturalmente contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Prima di entrare nel merito specifico della richiesta d'inversione che in questo caso richiede di invertire il punto all'o.d.g. originariamente contraddistinto con il numero 7) con il punto originariamente contraddistinto con il numero 11), vorrei ringraziare il collega Dutto perché se non altro ha avuto l'onestà intellettuale di ammettere che quanto meno per una sorta di equità di trattamento nell'assegnazione dei seggi regionali, il provvedimento minimo è quello di equiparare almeno lo sbarramento esterno a quello interno.
Nel senso che voi sapete che abbiamo la posizione più totalmente negativa immaginabile rispetto al principio degli sbarramenti, ma se detti sbarramenti in qualche modo devono essere istituiti, gli sbarramenti devono essere uguali per tutti. Non è che ci può essere un trattamento differenziato a seconda del fatto che una lista sia apparentata o non apparentata. Se c'è lo sbarramento del 3%, vale per tutti e a questo sbarramento tutti si devono adeguare.
Quindi, è già comunque una considerazione positiva, un prendere atto una consapevolezza dell'iniquità dell'attuale legge elettorale regionale.
Detto questo, ritornando al tema della serata, è chiaro che se è vero che qualche segnale di persuasione da parte dell'Aula del fatto che l'attuale legge elettorale ha alcuni punti ed alcuni elementi di debolezza e che può essere oggetto di un lavoro migliorativo, probabilmente l'evoluzione che ancora manca alla discussione e al confronto è quella parte di presa d'atto che i problemi della modifica del Regolamento e della legge elettorale, pur essendo due argomenti che, a livello di principio sono staccati tra loro, in realtà per una serie di esigenze diversificate da parte dei gruppi consiliari, hanno assunto una stretta correlazione quindi la soluzione dei problemi riguardanti una questione è strettamente legata con la soluzione dell'altra questione.
Allora, il proposito che, secondo me, possiamo avere è quello di impegnarci complessivamente, come Consiglio regionale, nel costruire degli spazi di confronto e di presa di decisione tali da produrre in termini concreti, prendendo atto che esistono delle richieste ben precise da parte di alcuni Gruppi consiliari, esiste l'esigenza generalizzata di vasta parte del Consiglio regionale di addivenire ad un miglioramento della struttura del Regolamento del Consiglio regionale. Esistono tutta una serie di altri provvedimenti che non possono essere lasciati indietro, perché anche il collegato alla finanziaria e l'assestamento di bilancio dovrà essere preso in considerazione da parte dell'Aula.
Quindi, lo sforzo immaginativo è quello di porre in correlazione tutte queste questioni, trovare una soluzione che contemperi le diverse esigenze.
Non proprio tutti potranno essere accontentati su tutti i punti, ma riteniamo che una soluzione generale che si avvicini il più possibile ad un punto di equilibrio possa essere ricercata e probabilmente anche ottenuta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Nel motivare il voto negativo da parte nostra su questa richiesta d'inversione, per la puntata della sera mi permetto un momento di disturbare i colleghi su un altro punto. Non entro più nel merito di quanto dice il collega Lupi, perché l'ha già detto in esordio di questa sessione scusandosi con i colleghi delle indispensabili interazioni in cui le sue argomentazioni avrebbero fatto oggetto di interventi di natura ostruzionistica che sta sviluppando e quindi non ne tengo conto, pur considerandoli totalmente scollegati tra l'altro da quanto sembrerebbe essere il pensiero che di più lo attanaglia, quello della legge elettorale probabilmente perché il periodo gli fa dimenticare di essere qui, se non ricordo male, come frutto di una lista apparentata che ha ottenuto l'1 mi correggerà il collega Lupi se erro.
Quello su cui invece volevo intrattenervi è su questo. Credo che sia una delle poche volte che quest'Aula fa delle cose serie; tra l'altro, per la prima sono qua in maniera congiunta con le forze anche dell'altra parte della barricata del mondo, per modificare le regole del gioco.
Chiunque sia stato qui anche pochi anni sa, se ha un minimo di serietà con se stesso, non serietà ed onestà intellettuale queste le lascio fuori da quest'Aula - quanto queste siano inadeguate; non che quelle che noi potremmo prevedere siano perfette, ma certamente sarebbero più adeguate a quanto è il comune sentire da parte di tutti noi, più idonee sia che si svolga un compito di governo sia che si svolga un compito di opposizione.
A chi si è opposto, come ho fatto io in questi anni, e che ha usato - è stato anche ricordato dal collega Lupi - solo in casi sporadici, ma l'abbiamo fatto, l'arma dell'ostruzionismo, non l'ha mai fatto volentieri e mi è capitato di subirlo. Anzi, quando l'ho subito, è stata forse la fase in cui ho imparato di più.
Quindi, se l'argomento è serio, non è che uno deve essere serio e serio; anzi, credo che si possano fare delle cose serissime anche scherzando, entro certi limiti. Perché in questo momento c'è qualcuno - e mi spiace che sia il collega Lupi, per il quale ho stima, non da ora ma da 15 anni - ad impedire la modifica delle regole del gioco, che lui stesso per primo, essendo un professionista, sa essere inadeguate.
Tra l'altro, non comprendo neanche come questo impedimento possa migliorare la sua personale posizione, ma questo probabilmente nel divenire del tempo ci sarà chiaro. Essendo quindi la cosa seria, va benissimo che non ci sia nessun elemento personale, ma ridurrei le fasi goliardiche perché modificare le regole del gioco di quest'Aula è una cosa seria e non è un gioco.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Con la presente richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. si richiede la possibilità che l'Aula approvi una proposta che ridisegnerebbe la struttura dell'o.d.g. dell'odierna seduta del Consiglio regionale invertendo il punto 7) con il punto originariamente contraddistinto con il n. 10).
Le motivazioni che sottendono a questa nostra presa di posizione credo che siano state espresse in maniera molto chiara e molto netta già negli interventi precedenti.
Se vi sono stati atteggiamenti di commento nei precedenti interventi che possano essere catalogati come aspetti goliardici, me ne scuso e non era sicuramente mia intenzione.
Sono certo e penso di avere la consapevolezza dell'importanza del dibattito sul Regolamento, e ne sono così certo e così convinto che, anche all'interno di questa fase di ostruzionismo procedurale, ho cercato di rendere utile la nostra presenza in Aula, perché anche questi interventi possano essere momenti di confronto in cui vengono meglio chiarite le rispettive posizioni.
Per esempio, non ho avuto nessuna risposta dall'Aula su quali sono le motivazioni di carattere pratico, politico ed elettorale che impediscono la soppressione di questo benedetto comma riferito allo sbarramento elettorale.
Se qualcuno avesse la capacità di convincermi della bontà del contenuto di questo comma, è chiaro che le probabilità maggiori sono che io rimanga della mia idea, però si instaurerebbe un minimo di dialogo, noi avremmo la possibilità di provare a capire quali sono le motivazioni, le paure magari i calcoli elettorali che sono dietro a questa posizione di diniego della cancellazione dello sbarramento elettorale. Nel senso che anche come confronto politico potrebbe essere interessante che qualcuno si alzasse in piedi e ci spiegasse perché è giusto lo sbarramento elettorale, in particolare perché è giusto lo sbarramento elettorale differenziato, quanto è in vigore per l'elezione del Consiglio regionale. Probabilmente sarebbe un inizio di dialogo, potrebbe essere anche un inizio di mediazione e potrebbe essere comunque un rendere utile questo periodo in cui siamo costretti ad esprimere le nostre posizioni.
Di fronte, però, ad una pregiudiziale valutazione negativa rispetto ad una richiesta molto limitata e molto semplice, non si capisce bene per quale motivo, vista la nostra piena disponibilità a modificare il Regolamento, non vi sia almeno un tentativo di apertura rispetto ad una questione molto parziale, come quella relativa ad un piccolissimo comma di tre righe della legge elettorale.
Se persiste questa consapevolezza, credo che potremmo nei prossimi giorni risolvere le questioni attualmente in discussione. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Sicuramente siamo contrari.
Il Consigliere Lupi - vorrei, a tal riguardo, interloquire per trenta secondi con il collega - mi deve chiarire un dubbio (per la verità ne ho più di uno!): mi piacerebbe capire con quale logica e con quale coerenza continuiamo a parlare di legge elettorale quando all'ordine del giorno dovremmo parlare di Regolamento, che non ha niente a che vedere con la legge elettorale, che dovrebbe essere discussa con il vecchio Regolamento cioè quello attuale.
La mia domanda è la seguente: se non ricordo male, lei è stato eletto la scorsa legislatura (2005) in una coalizione. Ha ricevuto qualche diniego, in senso di apparentamento, per cui è portato, oggi, ad assumere questo tipo di posizione, oppure - non lo dico con sarcasmo né con polemica la sua maturità politica è cresciuta a tal punto da ritenere di dover affrontare e combattere la tendenza bipolarista proponendosi come forza "terzopolista", a prescindere dalle valutazioni degli altri? Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi permetto di utilizzare questi pochi minuti del mio intervento per interloquire con il collega Buquicchio, che ha mi ha posto diversi interrotativi, alcuni dei quali reali.
Lei sa che nella vita di professione faccio il "perdente"; sono abituato - nello sport, nella vita politica, nella vita privata tendenzialmente a fare il perdente. Però, proprio per questa mia dimensione di perdente, ho sempre una sorta di aspettativa negativa nei confronti degli eventi futuri, nel senso che anche per effetti del passato raccontavo stamattina come alle elezioni regionali del 1995 l'apparentamento mi è stato negato (dopo che mi era sempre stato assicurato) esattamente il giorno prima delle elezioni, aspetto che poi, tra l'altro, ha determinato degli effetti politici pesanti, perché in quell'occasione (1995) l'ex Presidente Ghigo non raggiunse la quota minima del 40% (si fermò al 39.7%) necessaria per il premio di maggioranza, e quindi ebbe una legislatura travagliata per aver rinunciato ad un apparentamento gratuito, nel senso che non avevamo chiesto né listino né niente.
Proprio perché nella vita come professione faccio il perdente, anche per una serie di esperienze tendenzialmente negative, cerco sempre guardando al futuro, di costruire un sistema tale che mi consenta, nella peggiore delle ipotesi, la possibilità di essere presente negli ambiti che più mi interessano.
La scelta politica, senza essere pregiudizialmente contrari a ipotesi di apparentamento, è quella di costruire un sistema elettorale che, a fronte non di una negazione da parte delle forze politiche di una possibilità di apparentamento, ma di una risposta negativa da parte di queste forze politiche nei confronti delle forze politiche minori garantisca a dette forze politiche minori una possibilità di operatività elettorale residuale. Non mi stupirei, cioè, se quanto è accaduto in passato si ripetesse anche il prossimo anno. Non sarebbe così strano, posto che spesso ci sono grandi leader politici che poi, a livello di aritmetica elettorale, talvolta hanno qualche problema interpretativo.
Anche dal punto di vista politico, l'ipotesi di un po' fantascientifica "terzopolista" non è poi così assurda. Vorrei ricordare che l'agglomerato delle liste minori alle ultime elezioni provinciali appena tenutesi ha comunque ottenuto un risultato del 3.6%. Il 3.6%, checché se ne dica, è un'entità numerica che potrebbe essere determinante rispetto all'esito delle prossime elezioni regionali. Noi abbiamo dimostrato nei fatti, come piccole forze politiche, di avere la forza di ottenere un risultato elettorale dignitoso, che ci ha piazzato subito dopo l'UDC (che era intorno al 4.5%).
Questo mio atteggiamento, dunque, è determinato innanzitutto da questa mia storica tendenza a giocare un ruolo da perdente, e quindi a rifugiarsi in situazione di scampo; e poi a garantire comunque alle forze minori qualora venisse rifiutato loro l'apparentamento, una via di uscita che permetta loro di presentarsi elettoralmente.
Questa è la finalità politica con la quale ci presentiamo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

In senso contrario, interviene il Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Prendo la parola per ribadire che siamo contrari a questa richiesta d'inversione, ma ne approfitto per fare anche una riflessione su quanto diceva il Consigliere Lupi: i perdenti sono quel 7% dei piemontesi che non hanno un lavoro; i perdenti sono le centinaia di migliaia di persone in cassa integrazione; i perdenti sono quelli che con 1.000 euro mantengono magari due figli, non un Consigliere che ne guadagna 7-8.000. Poi è chiaro che sul concetto di perdente ci possiamo anche mettere d'accordo, ma non mi pare che sia questo il termine più corretto per impostare questo ragionamento.
La verità è che credo che il Consigliere Lupi pensi che la politica sia "mettersi in proprio". Pertanto, è conseguente con questo ragionamento l'ostruzionismo che sta facendo in questo momento in Aula.
Ci saranno comunque altri momenti per riprendere questo ragionamento perché la notte sembra essere lunga.
Ritorneremo su questo argomento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 7 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi permetto di specificare che il concetto di "perdente" è evidentemente, di carattere psicologico, nel senso che anche con dieci milioni di euro in banca potresti comunque essere un perdente nella vita.
Poi magari...



LUPI Maurizio

BOETI Antonino (fuori microfono)



LUPI Maurizio

più difficile, ma...



LUPI Maurizio

Magari ci vuole un po' più di impegno, ma è comunque possibile.
Quel concetto è legato a valori di autoefficacia e di autostima che non sono del tutto collegabili alla situazione economica. Perché la valutazione complessiva di se stessi è legata ad una serie di fattori complessivi di autovalutazione.
Detto questo, e riprendendo invece la specificità della richiesta d'inversione punti all'o.d.g., noi chiediamo di invertire il punto catalogato come n. 7) con il punto originariamente contraddistinto dal n.
8).
Onestamente, non mi sembra di ravvisare, a questo punto della serata spazi di dialogo rispetto alle questioni che abbiamo cercato di porre.
Sinceramente, da un punto di vista specificatamente razionale, faccio fatica, soprattutto come osservatore attento delle questioni elettorali, ad interpretare questo atteggiamento di chiusura. Nello stesso tempo, non riesco nemmeno ad intuire quali possano essere le paure specifiche di influenza di un'eventuale abolizione del comma riferito allo sbarramento differenziato.
Probabilmente, qualcuno pensa che lo sbarramento sia un'arma per trattare, in maniera più efficace e a minor prezzo, con le forze minori.
Sinceramente ritengo questa valutazione una pura illusione, perché, come ho avuto modo di dire già nel pomeriggio, non credo che la valutazione che farà Rifondazione Comunista sull'opportunità con la coalizione sarà dettata dalla possibilità o meno di apparentarsi con la coalizione di centrosinistra, ma sarà dettata dall'esistenza o meno di una via di fuga rappresentata dall'assenza dello sbarramento, anche perché già in passato Riformazione Comunista ha scelto di presentarsi in maniera staccata dal centrosinistra, quindi non credo che nelle valutazioni di questo partito la presenza o meno di una cosiddetta via di fuga sia così determinante. Forse la vostra paura è, con lo sbarramento, di poter trattare da posizioni più di forza nei confronti di Rifondazione Comunista, ma mi sembra francamente un pura illusione, che poco ha a che fare con la realtà politica.
Per il resto, l'esistenza (l'ho già espresso molte volte) in Consiglio regionale di qualche scheggia impazzita, in presenza di una Regolamento che non permetta più di tanto, in realtà non crea particolari problemi. Magari potremmo istituire un'area tranquilla e isolata dove poter collocare tutti i Consiglieri delle forze minori, rinchiuderli in un apposito settore e assicurarci che detti Consiglieri non creino particolari problemi.
Penso che sarebbe oggettivamente un atto di rispetto, anche in nome della rappresentatività democratica, cercare di venire incontro alle forze minori, che non pongono alcun ostacolo all'approvazione del nuovo Regolamento, ma chiedono semplicemente come soggetto debole, perché le condizioni oggettive di peso politico che possono avere...



(Scampanellio del Presidente)



LUPI Maurizio

Mi scusi, Presidente, continuo successivamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Lupi.
La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario.



TRAVAGLINI Marco

Esprimo voto contrario. Voglio rassicurare il Consigliere Lupi che nessuno pensa a ghettizzare i Gruppi piccoli. Qui c'è un Regolamento sul tavolo che, invece, garantisce soprattutto le forze minori con una serie di misure di garanzia, per poter esprimere pienamente le proprie funzioni di Consiglieri in quest'Aula, senza nessun tipo di giudizio, senza nessun tipo di ghettizzazione. Almeno, su questo punto, spero che si possa tranquillizzare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Presidente, la richiesta d'inversione dell'ordine del giorno rubricata con il n. 11 intende ottenere, con la condivisione dell'Aula, la possibilità di invertire il punto all'ordine del giorno della seduta odierna originariamente contraddistinto con il numero 6 con il punto originariamente contraddistinto con il numero 11.
Molti sono già stati gli interventi che hanno, in qualche modo giustificato questo nostro atteggiamento politico, ma nonostante queste ampie, noiosissime, reiterate espressioni che vanno a motivare le nostre ragioni, la risposta generalizzata che proviene da tutti i banchi del Consiglio è una risposta in genere molto burocratica, ineccepibile dal punto di vista formale. Ci vien detto, infatti, che si vuole approvare il Regolamento, perché questo Consiglio regionale necessita di una modifica dello stesso, che sono inserite una serie di garanzie per l'opposizione nel senso che alcuni punti della proposta del nuovo Regolamento specificano alcuni canali preferenziali che potranno essere usati dall'opposizione per presentare le loro proposte.
In realtà, dal punto di vista politico, il poter presentare le proprie proposte, quando già in partenza si sa che dette proposte non avranno alcuna possibilità di essere approvate, è esercizio politico che ha una sua valenza a livello di principio, ma totalmente inutile dal punto di vista dell'effettiva risultanza sui processi decisionali. Nel senso che io posso presentare centinaia di proposte di legge e di deliberazioni, posso avere tutti i canali preferenziali possibili, ma se, ovviamente, poi in Aula non ho i numeri per farli approvare, tutto questo bellissimo esercizio di principio è totalmente inutile, non essendovi la garanzia completa di operatività politica nel senso di influenza sui processi decisionali perché fare politica è anche avere la possibilità di influire sui processi decisionali complessivi, sugli esiti di questi processi.
Se viene meno questo, è evidente che il peso politico delle forze minori, ma in generale anche dall'opposizione, persino dell'opposizione regolare, verrà diminuito. Questo è implicito, perché se io non posso fare più ostruzionismo, non posso più bloccare, non posso più andare ad un confronto duro, magari episodico ma comunque reale con le forze di maggioranza, la mia presenza in Consiglio diventerà assolutamente nulla.
Pensate a quanto già da anni sono i Consigli comunali e i Consigli provinciali. Secondo voi, un Consigliere comunale, anche di una grande città come Torino, conta qualcosa? Se al posto di un Consigliere comunale ci fosse un paracarro, cambierebbe qualcosa?



(Commenti in aula)



LUPI Maurizio

No! Oggi nei Comuni e nelle Province, la presenza dei Consiglieri anche di maggioranza è assolutamente nulla, perché tutto il peso decisionale politico è nelle mani dell'esecutivo. Per carità! Io non sto a dare una valutazione di merito, probabilmente è stato un processo positivo nell'ambito dell'evoluzione della società in cui viviamo. Quanto dico, e mi fermo per completare nel prossimo intervento, è che comunque questo è un processo che ha fatto sì che il peso politico dei singoli Consiglieri sia tendenzialmente pari allo zero assoluto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna, che interviene in senso contrario.



RESCHIGNA Aldo

Esprimiamo certamente parere contrario, ma vorrei aggiungere solo una banalissima considerazione. Secondo i concetti della vecchia politica, il suo ragionamento non farebbe una grinza, Consigliere Lupi. Io la invito a riflettere su un aspetto: l'abolizione dei meccanismi ostruzionistici all'interno di un'Aula del Consiglio regionale obbligherebbe comunque ciascuno (forza politica, singolo Consigliere presente all'interno dell'Aula), per potersi fare ascoltare non solo all'interno dell'Aula, ma soprattutto nei confronti della comunità piemontese, ad alzare la qualità della politica e ad obbligare, a questo punto, a fare in modo che la politica diventi veramente confronto o altro fra progetti alternativi.
Assieme ad un altro tipo di ragionamento, noi abbiamo un dovere, che è quello di far andare avanti il funzionamento delle istituzioni. Questo dovere del funzionamento delle istituzioni è molto avvertito oggi nei confronti della comunità piemontese.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 12) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Con questa richiesta d'inversione di punti all'o.d.g., ci ripromettiamo di ottenere dall'Aula un parere positivo rispetto ad un'inversione tra i punti all'ordine del giorno.
Rispetto alle considerazioni che faceva, invece, il Consigliere Reschigna, è indubbio che l'approccio ad una politica alta passa anche attraverso un salto qualitativo dei protagonisti della politica. Nello stesso tempo, è anche vero che su grandi battaglie di principi e di ideali (in passato c'era stata la questione del buono scuola e altre grandi prese di posizioni di natura ideologico e ideale), probabilmente è importante che esistano gli strumenti per poter gridare che c'è chi dice no rispetto a determinate situazioni.
Quanto oggi non può più avvenire, per esempio, e così termino l'intervento precedente, è quanto accade nei Consigli comunali e provinciali, dove tutto il peso decisionale è nelle mani degli esecutivi e le assemblee elettive giocano un ruolo che è del tutto secondario.
Qualcuno ha cercato di convincermi, e in parte ci è anche riuscito, che questa evoluzione di concentrazione del potere decisionale nelle mani degli esecutivi rispetto alle assemblee elettive è un fatto, di per sé, cosa buona e giusta; probabilmente, in parte, lo è e non sto a contestare questo, perché ci sono stati dei progressi nella stabilità delle Amministrazioni locali. Per esempio, spesso, in passato, le amministrazioni locali duravano alcuni mesi o alcuni anni e poi cadevano o venivano cambiate, oggi con questo sistema le amministrazioni locali tendono ad essere molto più stabili. Inoltre, i processi di determinazione politica sono più veloci, ma tutto questo è stato pagato anche con la totale delegittimazione di chi fa il Consigliere comunale e di chi fa il Consigliere provinciale. Provate a chiedere oggi ad un Consigliere comunale, anche di una grande città o di una provincia, se è soddisfatto della propria azione politica. Avrete sicuramente delle risposte di delusione totale, di stanchezza, di totale distacco dalla passione politica per chi fa politica in Consiglio comunale o in Consiglio provinciale proprio perché non ha più alcun peso decisionale.
Il pericolo è che queste dinamiche che già da anni si sono affermate nei Consigli comunali e provinciali finiscano anche per prevalere anche in Consiglio regionale. Mi si obbietterà che questa è un'evoluzione necessaria della società italiana, è una tendenza incontrovertibile e che quindi noi con questa operazione non facciamo altro che adeguarci ad una tendenza generale della politica italiana.
Probabilmente, è vero. Probabilmente, è necessario spostarsi in quella decisione, cioè togliere spazio politico alle assemblee elettive per concentrare il potere nelle giunte e negli esecutivi.
Tuttavia, resta il fatto che, almeno come piccola concessione a chi continua ad essere proporzionalista convinto, a chi continua a credere che la rappresentanza consiliare deve essere assolutamente proporzionale al peso elettorale ottenuto nell'urna, è impossibile chiedere di autoaffondarsi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
Pur essendo stato un "paracarro" per sei anni al Comune di Novara volevo esprimere voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Scanderebech, sull'ordine dei lavori.



SCANDEREBECH Deodato

Vorrei chiedere una riunione di minoranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
Volevo capire quale minoranza, perché non si capisce. Volevo cercare di capire chi partecipa a questa riunione.



PRESIDENTE

Il Consiglio riprende alle ore 22.20.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 22.05 riprende alle ore 22.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Richiesta d'inversione rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La richiesta d'inversione, oggetto dell'attuale discussione, richiede all'Aula di invertire alcuni punti all'o.d.g. spostando il punto originariamente contraddistinto con il n. 6) con il punto originariamente contraddistinto con il n. 9).
Siamo ancora nella fase delle inversioni di punti all'o.d.g.. È stato più volte sottolineato che la finalità politica di queste richieste d'inversione dell'o.d.g. è puramente strumentale. Dette richieste d'inversione hanno semplicemente lo scopo di sensibilizzare l'Aula, nella speranza che possa essere raggiunta la consapevolezza della necessità di un'azione congiunta rispetto alla pluralità di problemi che il Consiglio regionale sta affrontando in quest'ultimo periodo.
Da noi è stato più volte sottolineato, con una ripetizione persino eccessiva dei temi, il concetto fondamentale che sta alla base del nostro atteggiamento e della nostra presentazione di queste proposte di o.d.g.
Dicevo, è stato più volte sottolineata la volontà esplicita di poter ottenere da parte dell'Aula del Consiglio regionale una maggiore attenzione rispetto ad una richiesta di abolizione di una parte della legge elettorale molto limitata, tra l'altro, trattasi di un comma di almeno tre righe. Tale comma recita essenzialmente che possono addivenire all'assegnazione dei seggi in Consiglio regionale esclusivamente le liste facenti parte di coalizioni che superano la soglia del 5%, oppure le singole liste qualora superino la soglia del 3%.
Questa strutturazione di sbarramento è oggetto di feroce critica da parte dei Gruppi minori dell'opposizione ed ha portato ad una richiesta esplicita volta ad ottenere la sua abolizione.
In questo senso la strumentalità della richiesta d'inversione viene giustificata da un ideale politico superiore, che è quello di garantire il principio della rappresentatività democratica. Oltretutto, rispetto a questa richiesta, nel dibattito odierno dell'Aula non sono emerse motivazioni tali da valutare in maniera negativa questa richiesta che pertanto rimane e verrà reiterata nel prosieguo della trattativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Le considerazioni che poc'anzi faceva il Consigliere Lupi, in parte sono interessanti, in parte, non sono originalissime, avendole ripetute più volte. Vorrei ricordare, però, che se siamo qui impegnati in orario non consueto di questo Consiglio regionale e andremo avanti tutta la notte anche domani e, se è necessario, anche domani notte e così via, non è perché vogliamo impegnarci in una gara di carattere muscolare, ma perch pensiamo che occorra modificare profondamente il Regolamento del Consiglio regionale, che è stato varato nel 1970, quando si avviò l'esperienza delle Regioni e anche di questa Regione. Tale Regolamento è stato modificato nella sua struttura soltanto una sola volta, seppure non in tutto l'articolato, appunto 19 anni fa, nel 1990.
Del resto, se guardiamo bene nel merito delle questioni che dobbiamo discutere, si scopre con una certa facilità che il nuovo Statuto, entrato in vigore nel 2005, rende desuete, superate e in contrasto molte disposizioni contenute nel Regolamento. C'è una differenza che va colmata.
Del resto, nel Regolamento bisogna anche pensare come introdurre le novità di rilievo che lo stesso Statuto ha posto in essere. Penso, ad esempio, a come si norma la Commissione in sede legislativa o ad altre novità che sono state introdotte nella carta statutaria.
Pensiamo che in questa nuova stesura, che è largamente condivisa, ci sia la possibilità di garantire chi governa, come ho già ripetuto, e garantire anche chi sta all'opposizione e offrire ad entrambi un ordine di garanzie ampie, chiare e fruibili.
Faccio un esempio. La definizione dei tempi certi per l'esame dei provvedimenti con una riserva specifica di provvedimenti appannaggio dell'opposizione garantirebbe la maggioranza e anche l'opposizione e soprattutto, permetterebbe di organizzare in un modo funzionale il ruolo delle Commissioni permanenti. Dico questo perché crediamo sia un modo corretto per ragionare e, nell'annunciare il nostro voto contrario all'inversione, vogliamo sollecitare ancora una riflessione sull'importanza e sulla necessità di approvare questo nuovo Regolamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sulla richiesta d'inversione all'o.d.g. rubricata n.
13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 14) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. rubricata con il n. 14 richiede all'Aula di poter invertire il punto della seduta odierna originariamente contraddistinto con il n. 6) con il punto originariamente contraddistinto con il n. 8).
Trattasi di una richiesta che tende semplicemente a permetterci di sottolineare un'esigenza che è stata espressa più volte nella seduta odierna e che, in realtà, non si discosta dai concetti che il collega Travaglini ha espresso nel suo precedente intervento.
Credo che da parte dei Consiglieri che stanno sviluppando questa azione politica esista la consapevolezza di creare una sorta di disagio nei confronti dei colleghi. Di questo vi chiediamo scusa e lo chiediamo convinti, non in maniera formale; abbiamo però anche la consapevolezza che se da una parte, siamo costretti a creare dei disagi - e ci scusiamo per il fatto di farvi perdere tempo prezioso che potrebbe essere utilmente utilizzato in maniera più proficua - nel contempo abbiamo anche la consapevolezza che, di fronte ad alcune importanti battaglie di principio sia necessario avere il coraggio di sostenere posizioni nette, posizioni su cui non è ammissibile il cedimento: se si cedesse sui principi fondamentali, evidentemente rispetto alla propria dignità di azione politica, tutto rimarrebbe assolutamente svilito.
Credo che per noi la consapevolezza di un'azione importante volta a difendere alcuni principi fondamentali - in questo caso quello della rappresentanza democratica, quello della possibilità per le liste minori di poter essere rappresentate in Consiglio regionale - sia una consapevolezza molto precisa. Non a caso ricordavo in un mio intervento del pomeriggio che, se è vero che l'attuale Regolamento offre una strumentazione infinita di pratiche ostruzionistiche, è anche vero che questa enorme disponibilità di pratiche ostruzionistiche molto raramente è stata utilizzata, in particolare in questa legislatura, da parte del Consiglio regionale.
Questo vuol dire che, in questa legislatura, i Consiglieri regionali hanno dimostrato di capire che le pratiche ostruzionistiche vanno utilizzate con molta attenzione. Se noi contiamo le volte in cui la pratica ostruzionistica è stata portata avanti per un lasso temporale significativo, vediamo che questi eventi si possono contare sulle dita di una mano. Ci sono stati un paio di bilanci e qualche altro momento di tensione, ma complessivamente l'atteggiamento ostruzionistico durante questa legislatura è stato utilizzato non più di 5-6 volte in maniera significativa.
Quindi, dobbiamo anche avere la consapevolezza che i problemi di governo non sono strettamente connessi con la strutturazione del Regolamento. Poi, naturalmente, possiamo anche concordare sul fatto che una modernizzazione del nostro Regolamento possa essere cosa positiva, per almeno cerchiamo di avere la dignità di uscire dalla retorica che l'approvazione del nuovo Regolamento sia un passo storico che va a determinare un cambiamento epocale, una rivoluzione copernicana nel campo dei lavori del Consiglio regionale del Piemonte. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere la nostra contrarietà a questa inversione e per sottolineare che, se la dignità della politica dei Consiglieri passa attraverso la possibilità della pratica ostruzionistica, stiamo attraversando tempi bui.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione punti all'o.d.g.
rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 6 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per riprendere l'esame della proposta di legge che prima stavamo così diligentemente illustrando, anche perché al di là delle valutazioni di merito che sono per lo più personali, bisogna tenere presente che sicuramente il tempo che viene impiegato nell'affrontare le varie questioni che questo consesso regionale si trova di volta in volta ad affrontare, di solito, è sempre - in un modo o nell'altro - ben speso. E sicuramente, quelle che possono sembrare delle semplici prove muscolari alla fine, generano degli effetti e delle ricadute anche su altre questioni, che non sempre sono collegate direttamente alla materia che si va in quel momento a discutere.
Nella fattispecie, ci tengo ad illustrare ulteriormente quella che è la proposta di legge n. 383 a firma del Consigliere Scanderebech che - voglio ricordarlo - puntava alla tutela della vita dei giovani e alla disciplina dei locali di intrattenimento. È una legge importantissima che, purtroppo non ha ancora visto né la discussione né il varo in questa Aula consiliare.
Tra gli obiettivi dell'articolo 2 che il Consigliere Scanderebech ed altri firmatari, tra cui il sottoscritto, avevano previsto, vi è anche l'obbligo di prestare servizio presso la Croce Rossa locale per tutti coloro che violano il codice della strada, superano i limiti di velocità o guidano sotto l'effetto dell'abuso di alcool o, peggio ancora, di sostanze stupefacenti.
Questo era elencato alla lettera l) e vi è sicuramente un aspetto innovativo che non ha un'emulazione nelle leggi statali, a parte delle singolari sentenze di qualche giudice di pace che ha condannato dei "birboni" ad alcune di queste pene alternative, che invece si trovano parecchio nei paesi di diritto anglosassone e che sicuramente sono più utili per l'educazione dei trasgressori di queste norme, soprattutto di quelle legate all'alcol e alle sostanze stupefacenti.
Credo che un obbligo di servizio civile presso la Croce Rossa non potrebbe che far bene ai nostri giovani, che così potrebbero vedere da vicino quali sono gli effetti devastanti delle loro azioni sconsiderate abusando delle dosi di alcol e delle dosi di stupefacenti; anzi, non bisognerebbe proprio assumere gli stupefacenti, soprattutto in procinto di mettersi alla guida di un autoveicolo.
A mio parere, ci sono diverse considerazioni positive da fare nell'affrontare questo ipotetico quadro sanzionatorio, e bene ha fatto il Consigliere Scanderebech a prevederlo.
Tra l'altro, gli obiettivi indicati contemplano una serie di altre iniziative, fra cui, ad esempio, il disco-operator, il piano regionale della sicurezza e il discobus, usanza ormai decennale in altri paesi e che viene adottata in qualche Comune della Romagna e forse del basso Veneto con l'utilizzo di taxi agevolati per i ragazzi che escono dalle discoteche.
Questo quadro di obiettivi concatenato alle priorità previste dall'articolo 1 sicuramente renderebbero la legge utile a ridurre l'impatto dei morti sulle strade. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Noi siamo contrari all'inversione. Non entro nel merito delle disquisizioni svolte dal collega Giovine, che è un esperto e sicuramente ha approfondito la materia. Però, se volesse fare qualcosa di innovativo, ne abbiamo l'occasione: abbiamo un Regolamento da fare e, più innovativo di questo, non vi è niente altro.
Credo dunque che la sua volontà innovativa e la pulsione che lo anima possano essere giustamente incanalate nel cambiare questo Regolamento. È un auspicio, evidentemente.



PRESIDENTE

Vi ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Giovine, per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente.
Mi permetto di ricordare al Consigliere Travaglini che non tutte le innovazioni sono positive. Nel secolo scorso, ad esempio (circa 80 anni fa) qualcuno pensò, con la cosiddetta "legge Acerbo", di rendere un grande servizio al Paese e rendere innovativo e più spedito il lavoro del Parlamento italiano. Mi pare che le evoluzioni che si sono registrate non siano state propriamente in linea con quella che, almeno una parte dei proponenti, in buona fede pensava di portare avanti.
Lo ringrazio, invece, quando mi ascrive fra gli esperti della materia.
Spero che il collega Travaglini non sottintendesse invece che fossi un esperto consumatore di stupefacenti o di altro, perché temo di doverlo smentire, sia dell'una che dell'altra ipotesi. È legittimo pensarlo, ma ritengo di doverlo smentire se per caso un pensiero gli fosse balenato per l'anticamera del cervello.
Per questioni anagrafiche, mi reputo invece esperto di problemi legati al mondo giovanile e al mondo del divertimento. Purtroppo vedo tantissimi ragazzi, anche di generazioni più giovani della mia, che sono legati a dei falsi valori che, di fatto, nel progredire dei falsi idoli, vedono verità che non esistono. Qualcuno magari coglierà la palla al balzo per ribadire che gli spettacoli come quanto adesso stiamo dando su internet possono essere una delle cause di allontanamento dei giovani dalla politica. Ma io ritengo, invece, che sia proprio il contrario: è proprio l'assenza di scontri veri fra parti politiche, fra maggioranza e opposizione, tutte questioni ovattate e ammantate dal "volemmose bene", dal "politicamente corretto", dal "non disturbiamo il manovratore", che rendono, di fatto agli occhi dei giovani, i politici tutti uguali, anche quando sono su fronti opposti, perché tanto, alla fine, l'importante è non disturbare il manovratore, e, purtroppo, anche il sottoscritto ha potuto constatare sulla propria pelle che pure in quest'Aula spesso e volentieri queste sono le regole del gioco.
Una delle cose che differenzia questo Ente rispetto ad altre realtà istituzionali è proprio questo Regolamento. Ho incontrato poco fa un illustrissimo esponente politico - non voglio citarlo, perché non vorrei farlo cadere in disgrazia - anche se, in realtà, riveste un'alta carica in un Ente regionale (per qualcuno, quindi, potrebbe essere non un politico ma un tecnico), che facendo una battuta sull'azione politica condotta dal sottoscritto e dai Consiglieri Scanderebech, Nicotra e Lupi diceva: "Eh, ma sul Regolamento non ne valeva la pena". Poi, dopo, riprendendosi subito ammetteva: "Sì, effettivamente la battaglia sul Regolamento è la più importante, perché è veramente un valore aggiunto per chi fa il Consigliere regionale in questa Regione". Qualcuno lo ha capito; io penso di essere fra costoro.
Io credo che, proprio perché è uno strumento importantissimo, non ce ne sia stato realmente un abuso in questa legislatura. Non so per quelle precedenti, ma mi pare che dal 1990 ininterrottamente si governa tutto sommato per i cittadini piemontesi anche con una certa soddisfazione.
Pertanto, non vedo il motivo per cui in questo momento, viste le incertezze per il futuro, si debbano cambiare le regole del gioco, soprattutto in modo forzoso, senza peraltro che vi sia stata una completezza del percorso nella Giunta del Regolamento preposta.
Ciò detto, mi sono permesso questa piccola digressione perché, oltre a ricordare all'Aula una richiesta di voto a favore della proposta, vorrei rammentare che la proposta di legge a favore dei giovani, sottoscritta dal collega Scanderebech, è assolutamente meritevole di essere condivisa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene in senso contrario il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Prendo la parola per esprimere la nostra contrarietà a queste richieste d'inversione punti all'o.d.g. e mentre ci sono aggiungerei due considerazioni a quanto diceva il Consigliere Giovine.
Al termine di questa legislatura, se qualcuno dovesse chiedermi che cosa secondo me l'ha caratterizzata, potrei dire "l'ostruzionismo del Consigliere Giovine".
Io ricordo che in questa Aula - magari sono stato anche disattento e non mi sono accorto di molte altre cose - il collega Giovine si è caratterizzato, in qualche modo, per questa posizione rispetto alla maggioranza. Certo, se qualche giovane si dovesse collegare con il sito della Regione e volesse seguire questi dibattiti, si chiederebbe per quale ragione gente di 50 o 60 anni (il collega Giovine è più giovane, ma io parlo di quelli della mia età), talvolta anche professionisti che svolgono un altro lavoro, passano la notte a contrastarsi, ad annullarsi l'un l'altro, in una discussione che di politico non ha niente.
Il Consigliere Giovine, assieme ai suoi colleghi, difende il diritto di continuare a condizionare i lavori dell'Assemblea: credo che questo non corrisponda al principio di democrazia. Democrazia significa che chi vince ha legittimamente e nel rispetto ovviamente dell'opposizione e di quanto la stessa rappresenta il diritto di governare.
Noi abbiamo governato, così come dal 1990 sarà successo a tutte le altre Regioni, con difficoltà e con lungaggini che oggi i cittadini non capiscono.
Il collega Lupi, in un precedente intervento, sosteneva che la riforma delle Amministrazioni, quella che ha determinato l'elezione diretta del Sindaco, in qualche modo ha svuotato di potere i Consigli comunali. Ai cittadini di questo sinceramente non importa, poi dipende naturalmente anche dai Sindaci: ce ne sono alcuni che sanno coinvolgere il proprio Consiglio, altri che non lo sanno fare. Ma nei luoghi in cui questo è avvenuto, i Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione hanno avuto le loro rappresentanze e i cittadini hanno avuto la sensazione che finalmente ci fossero le condizioni per governare un Paese.
Ricordo quando i Consigli comunali (non ne facevo parte, ma lo leggevo solo sui giornali locali) decidevano anche come comprare la carta igienica delle ASL: quei tempi sono passati. Oggi c'é l'esigenza di governare e di lavorare in maniera diversa. Io credo che un discorso di questo tipo possa avere senso in questa Aula, ma non è questo che interessa al Consigliere Giovine. A lui interessa continuare a difendere il suo diritto di impedire che la maggioranza, che democraticamente ha vinto le elezioni, eserciti questa sua opportunità.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione punti all'o.d.g.
rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 17) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Giovine, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Nella proposta di legge n. 383, avente come primo firmatario il Consigliere Scanderebech, all'articolo 4, intitolato "Riduzione dell'inquinamento acustico e visivo", collegato alle condizioni di microclima, si ricordano effettivamente alcune disposizioni legislative che sono già attualmente in vigore, legate, ad esempio, al decreto legislativo del 15 agosto 1991, n. 277, intitolato "Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro", e le successive ovvie modificazioni e all'articolo 3, comma 1, lettera h) della legge 26 ottobre 1995, n. 47, che è la legge quadro - lo ricordo ai colleghi a cui magari fosse sfuggito - sull'inquinamento acustico, sulla determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore.
I proponenti della presente legge chiedono di determinare quali siano i ritmi di programmazione della musica, le indicazioni di microclima, i livelli e i mutamenti di illuminazione, nonché individuare le autorità competenti ad eseguire gli accertamenti in riferimento alle seguenti materie e con il rispetto dei seguenti principi, al fine di garantire adeguate condizioni psicofisiche dei conducenti dei veicoli.
Questo aspetto è importante perché è evidente che cambiano le percezioni della realtà che ci circonda a seconda delle sostanze ingerite ma anche in funzione di quale sia la realtà di microclima che a noi è confacente e relativa.
In particolare, nella legge si fa presente la diminuzione graduale del livello acustico nell'ora precedente la chiusura del locale; si ricordano ancora i ritmi temporali e le pause nella diffusione della musica; si rammenta all'Esecutivo l'uso delle luci, comprese quelle speciali e quelle stroboscopiche, facendo peraltro divieto di luci ad intermittenza nell'ora antecedente la chiusura dei locali. Ci sono studi di eminenti università americane (ma anche di università giapponesi) che hanno descritto in modo chiaro ed inequivocabile qual è l'effetto ipnotico e di rimbambimento del soggetto che è colpito da queste luci ad intermittenza, soprattutto sotto forma di flash quando, in particolar modo, viene accoppiata ad una musica rimbombante, assordante e, ovviamente, reiterata nel tempo. Questo induce l'individuo ad uno stato allucinogeno che, se collegato a sostanze alcoliche o stupefacenti assunte, diviene una miscela pericolosissima soprattutto se questo individuo si mette alla guida, sia per soggetti di sesso maschile che per soggetti di sesso femminile.
Ecco perché quest'aspetto delle luci ad intermittenza che, devo dire in questo caso, è innovativo e non era mai stato menzionato in dispositivi legislativi in precedenza, merita una particolare attenzione ed un'accoglienza, perché è dimostrato scientificamente che ci sono delle ripercussioni negative sullo stato nervoso del soggetto che ne subisce la reiterazione nel tempo, soprattutto se accompagnato a rumori cadenzati in proporzione. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Chi vuole intervenire in senso contrario? La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Giovine, che interviene a favore.



GIOVINE Michele

Dopo aver preso in considerazione l'effetto negativo delle luci ad intermittenza sul sistema nervoso dei giovani avventori di questi locali di divertimento, che tali dovrebbero sempre rimanere e non diventare mai locali di morte, bisogna tenere anche presente un aspetto previsto nel progetto di legge n. 383 a firma Scanderebech, Giovine ed altri, ossia della temperatura massima dentro e fuori del locale, facendo bene attenzione a distinguere, ad esempio, i periodi secondo le stagioni dell'anno.
Peraltro, è ovvio che d'inverno ci deve essere una differente temperatura fra interno ed esterno, che sicuramente può essere diverso da quanto, invece, si può trovare durante il periodo estivo.
Mi sembra abbastanza evidente, ai fini dell'efficacia legislativa pensare che è evidente che d'estate il differenziale può essere anche molto più basso rispetto a quanto ci può essere d'inverno. È normale coprirsi d'inverno quando si esce, ma bisogna anche stare attenti che poi all'interno la temperatura non sia eccessivamente alta perché questo potrebbe, commisurato all'effetto ipnotico che le luci stroboscopiche e le luci ad intermittenza inducono, accentuare gli effetti dell'assunzione di sostanze alcoliche e la possibile ma non auspicabile assunzione di dosi di stupefacenti.
Vedo che il Consigliere Rabino sorride, evidentemente perché è anche lui conscio della problematica che attanaglia i nostri giovani; peraltro essendo anche lui un Consigliere giovane, sicuramente condivide buona parte delle considerazioni che vengono fatte in questo progetto di legge.
giusto prevedere i ricambi d'aria, che devono essere peraltro parametrati in base alla cubatura del locale e alla capienza. Peraltro, le normative nazionali prescrivono limiti di capienza di personale all'interno dei locali con pene molto severe. Io ho presente scene davvero incredibili di persone in coda fuori dai locali e che rimangono in attesa perché è stato già raggiunto già il numero limite di persone che possono stare all'interno.
Questo magari non è facilmente comprensibile da parte dei ragazzi che sono in coda, però, evidentemente questi numeri, che a volte possono anche essere stringenti, sono prescritti per la sicurezza degli avventori, sono necessari per evitare che poi troppa gente all'interno del locale, in una cubatura stretta, possa poi generare quei problemi di cui prima stavo discernendo, legati anche ai ricambi d'aria. Non solo, bisogna anche prevedere, conseguentemente a questi ricambi d'aria, una previsione di un tasso minimo di anidride carbonica. È evidente in questo caso, oltre ai ricambi d'aria, ci deve essere la possibilità di controllare non solo i livelli di ossigeno, ma anche quelli dell'anidride carbonica.
Per quanto riguarda la direzionalità e la potenza dei fasci di luce peraltro, vi è il divieto di impiegare luci laser e con potenza superiore ai 100 watt, perché sappiamo benissimo che fasci di luce laser superiori ai 100 watt rischiano di diventare assolutamente pericolosi per la salute di chi ha la sfortuna di incapparci inavvertitamente o anche avvertitamente.
Tutta questo combinato di problematiche diventerebbe micidiale se ravvisato in un'unica soluzione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario.



TRAVAGLINI Marco

Il nostro è un voto contrario. Non sono esperto di luci psichedeliche e di discoteche come il Consigliere Giovine, per cui non entro nel merito e diamo un giudizio, invece, sul nostro oggetto, per cui siamo contrari all'inversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Sono felice di constatare che nella proposta di legge n. 383, oltre alle avvertenze di tipo organizzativo a tutela della vita dei giovani che vanno in questi locali notturni per cercare di divertirsi, il legislatore abbia previsto anche una norma di tutela a favore dei gestori.
Infatti, si prevede al comma 2 dell'articolo 4 che ci siano tre mesi di tempo dall'entrata in vigore della legge affinché i gestori possano adeguare la propria attività alle normative della legge in vigore. Tre mesi possono sembrare pochi, ma sono tanti se si vuole essere in regola con la legge.
Peraltro, diventa anche difficile immaginare un tempo lungo tre mesi visto soprattutto che le stagioni del divertimento, le stagioni in cui le discoteche hanno un grande flusso sono tendenzialmente due. C'è una grande moria normalmente nel periodo estivo, perché le discoteche al chiuso non hanno successo in momenti in cui fa molto caldo fuori e quando ci sono week end particolarmente afosi.
La gente, se può, e così anche ragazzi, con quattro lire vanno al mare e quindi non frequentano le discoteche sicuramente a giugno, luglio e agosto. Riaprono poi a settembre; il periodo favorevole è quello autunnale che va avanti per tutto l'inverno. Di solito sono due le fasi in cui le discoteche e i locali notturni hanno una grande vivacità dal punto di vista degli avventori e, di conseguenza hanno occasioni di riscontrare quelle problematiche che la legge sta cercando di affrontare e risolvere: il periodo autunnale, perché fa caldo ma non così caldo da stare nei locali all'aperto, e poi il periodo invernale fino alle porte del periodo primaverile, quando ad un certo punto il caldo diventa così insopportabile che per forza bisogna andare nei locali all'aperto.
Molte problematiche che prima sono state elencate, quindi non solo le luci, il microclima, l'areazione ecc. non sono più urgenti, perch evidentemente nei locali all'aperto, essendoci un'ossigenazione diversa da quella che c'è in un locale al chiuso, ci sono delle realtà e delle situazioni climatiche diverse da quelle dei locali al chiuso.
Ricordo com'erano alcuni locali prima che la cosiddetta legge antifumo dettasse in modo sistematico, con pene severissime dal punto di vista pecuniario, di fumare all'interno dei locali. C'erano dei locali in cui era difficilissimo entrare la sera talmente erano pieni il fumo, con vere e proprie cortine fumogene in cui bisognava entrare per poter anche solo vedere il proprio vicino di tavolo.
In una settimana, come entrò in vigore quella legge, c'erano dei locali che sembravano completamente rinnovati, cambiati. Dei locali in cui precedentemente, non si vedevano le pareti e successivamente, con il divieto del fumo che, invece, il Vicepresidente Peveraro, purtroppo per lui, continua pervicacemente a sostenere e ci spiace, perché spero che questo non cagioni la sua salute e che possa preannunciare una prematura dipartita...



(Commenti in aula)



GIOVINE Michele

Non faccia così, perché porta male. Non faccia questo gesto sconsiderato in quest'Aula.
Assolutamente, spero che il Signore tuteli la sua persona a lungo.
Comunque, Presidente, chiedo che venga accettata la richiesta d'inversione all'o.d.g. sia per salvare la figura del Vicepresidente Peveraro, ma anche perché si possa affrontare questa legge per tutelare la vita dei giovani.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Non vorrei sembrasse un fatto personale con il Presidente Giovine, ma siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 20) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 7.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Un altro aspetto importante della proposta di legge n. 383, a firma Scanderebech ed altri, è indubbiamente il comma 3 dell'articolo 4. Che cosa dice il comma 3 dell'articolo 4? Leggo il comma 3 dell'articolo 4, per rendere edotti i colleghi: "La Regione Piemonte, avvalendosi di istituti specializzati, raccoglie dati forniti dalle Aziende Sanitarie Locali e dalle Direzioni regionali e provinciali del Lavoro ed effettua il monitoraggio della traumatologia e delle mortalità collegate agli incidenti notturni, su tutto il territorio regionale, al fine di acquisire elementi sulle cause, entità del fenomeno e il suo collegamento con gli orari di chiusura degli esercizi, nonché con l'abuso di sostanze stupefacenti alcoliche e superalcoliche".
evidente che questa è una novità dal punto di vista della raccolta dati, una novità anche importante per il lavoro dei legislatori, perché è vero che finora ci sono stati gli studi che per lo più - bisogna darne atto sono stati merito di associazioni di consumatori o di consulte o di altri enti che evidentemente, a volte in modo dipendente, a volte, perch sollecitati da altri enti governativi, hanno voluto effettuare queste ricerche sulla mortalità giovanile e le successive situazioni di traumi verificatesi in seguito a questi incidenti dovuti, appunto, a incidenti legati ad abuso di alcool, di stupefacenti o abuso di tutte questi elementi che combinati hanno, di fatto, spezzato per sempre tante vite.
Invitando la Regione Piemonte di avvalersi di istituti specializzati (come, per esempio, l'IRES) si chiede di raccogliere dalle ASL regionali e dalle Direzioni preposte e anche a quelle del Lavoro tutta la casistica della traumatologia e, quindi, le mortalità collegate a questi incidenti che se non sono legati a momenti del lavoro, sono legati alla casistica di cui la legge sta cercando di occuparsi. Tale iniziativa ha l'utilità fondamentale di poter dare un panorama complessivo importante, perch l'entità del fenomeno sia studiata in modo approfondito e possa anche trovare tutta una serie di meccanismi e strumenti anche legislativi, al fine di poter sopperire alle carenze che già ci sono dal punto di vista amministrativo, ma soprattutto dal punto di vista legislativo, sia in questa Regione che in tutto il Paese.
indubbio che solo in questo modo si potrebbe avere uno studio del fenomeno e capire qual è la vera importanza dell'abuso di stupefacenti, di alcolici e di superalcolici (ricordiamoci che non è solo un problema di superalcolici, ma anche di alcolici), poiché anche se siamo nella terra del vino, non bisogna però essere troppo permissivi verso chi beve un bicchiere di vino in più rispetto a chi beve superalcoli, perché purtroppo i mali da alcool diventano permanenti e possono causare incidenti mortali devastanti.
Per questi motivi, chiediamo a quest'Aula di votare favorevolmente a questa inversione, affinché si possano affrontare queste problematiche anche a quest'ora della notte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Esprimiamo una sintetica e determinata contrarietà.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 20.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 21) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 5 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 6.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

La problematica legata agli alcolici e superalcolici la si pu sviscerare sicuramente con l'articolato che è stato sin qui snocciolato, ma necessita, evidentemente, di un articolo preposto ad hoc, che in questo caso il legislatore proponente ha previsto nell'articolo n. 5, intitolato "Disciplina della vendita di alcolici".
Tutti i locali pubblici o comunque aperti al pubblico, perché c'è una differenziazione notevole: anche un circolo privato, per la sua conformazione giuridica, se eventualmente somministra alcolici ai suoi ospiti, diventa un locale aperto al pubblico. Ci sono altre tipologie di locali che si possono definire non pubblici, ma "aperti al pubblico".
Il proponente della legge chiede che venga vietata la vendita ed il consumo di sostanze alcoliche e anche di sostanze superalcoliche, quando queste possono avere un effetto più devastante sul comportamento, e non solo sulla psiche di chi ne fa uso. Quindi, si chiede che questo avvenga con divieto assoluto e tassativo fra le ore 2 e le ore 8 antimeridianE.
Tra l'altro, per i locali di cui all'articolo 3 (vogliamo ricordare che i locali all'articolo 3 sono tutti quelli elencati precedentemente, quindi di fatto, ce n'è una miriade infinita, fra cui appunto anche i night, le discoteche, sale da ballo, eccetera), si chiede che dall'ora antecedente la chiusura venga vietata la vendita e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche. Pertanto, se il locale chiude a mezzanotte, dalle ore 23 in poi non posso più vendere alcolici. Se chiude all'una, non posso venderli da mezzanotte in poi, eccetera. In ogni caso, anche se il locale chiudesse alle 6 del mattino, con questa proposta si chiede che dalle ore 2 in poi non si possa dare alcolici e superalcolici.
Questo è molto importante, perché è evidente che questo non vieta, ad esempio, di poter fare anche gli afterhour e ballare fino alle 6 del mattino, fino a mezzogiorno del giorno dopo, come spesso, sicuramente, fa il Consigliere Caramella, come emerge dai suoi racconti, nelle sue performance prima del suo ruolo istituzionale.
Però, Presidente, è vero anche che questo eviterebbe che ci siano persone che bevono, magari facendo l'ultimo brindisi fino alle due del mattino e poi escono alle due e mezza, perché devono portare la fidanzata a casa e sono praticamente brilli e sotto pressione, rischiando così di avere un incidente che sarebbe davvero devastante per la propria vita, per i propri passeggeri e, purtroppo, anche per altra gente che magari non c'entra niente, ma che ha la sfortuna di incrociare in quel momento il loro percorso sulla strada.
In molti paesi europei il divieto assoluto di vendere alcolici e superalcolici un'ora prima della chiusura dei locali è già legge dello Stato.
Noi chiediamo, in caso che questo faccia parte, chiaramente, delle competenze che il nostro autorevole ed austero Ente Regione può fare, che un'ora prima venga messa anche nei locali di intrattenimento vario, dalla sala da ballo, al night a tutto quanto può fornire alcolici e superalcoli (lo ricordiamo: locali pubblici e quelli aperti al pubblico) fino alle due del mattino e comunque un'ora prima della chiusura del locale.
Questo permetterebbe di salvare parecchie vite umane.
Grazie, Presidente.



PACE Massimo

Non bevo liquori e quindi, come già detto nella sessione precedente vorrei discutere del Regolamento. Siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata 21.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 22) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Questa richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. ci permette di porre di fronte alla scelta dell'Aula l'ipotesi di una variazione della strutturazione dell'o.d.g. dell'odierna seduta del Consiglio regionale apportando ad essa una modifica, invertendo il punto originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 11.
Dalle risposte avute nel corso della seduta odierna, mi sembra di aver colto l'esplicitazione di una disponibilità da parte nostra a valutare positivamente l'eventualità dell'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio regionale. È una disponibilità che, evidentemente, è di tipo politico, non avendo noi particolari entusiasmi rispetto all'approvazione del nuovo Regolamento; tuttavia, riteniamo che, in una situazione politica in cui la grande maggioranza del Consiglio regionale si è espressa per una modifica del Regolamento, è normale prendere atto di una scelta democratica che l'approvazione di detto Regolamento possa essere alla fine portata a compimento.
Quanto abbiamo più volte richiesto con maniacale ripetitività è che, a fronte dell'accettazione di questa modifica di carattere regolamentare, si possa prendere in considerazione anche una serie di idee e sollecitazioni provenienti dai Gruppi minori di minoranza, che sono state avanzate in maniera aperta, senza ricorrere a sotterfugi o giochi a nascondino rispetto alle nostre finalità.
L'abbiamo detto fin dall'inizio del dibattito: esiste una specifica richiesta dei Gruppi di minoranza, e l'abbiamo ripetuto in maniera ossessiva e maniacale. Quindi, ci aspettiamo una risposta coerente con questa nostra limpidezza espressiva.
Riteniamo che detta richiesta rientri in un range di accettabilità perché non ci sembra di avere posto richieste fuori dal normale dibattito politico e, soprattutto, non abbiamo sentito, da parte di chi sostiene la necessità dell'ammodernamento del Regolamento del Consiglio regionale motivazioni reali che possano bloccare o giustificare un atteggiamento di chiusura. Persino le ipotesi che abbiamo più volte fatte sulle paure collegate alla modifica della legge elettorale non sono state esplicitate in maniera chiara da parte dei Gruppi che intendono portare a compimento l'approvazione nel nuovo Regolamento.
Noi aspettiamo ancora che queste giustificazioni del blocco di una così umile richiesta possano essere espresse e rese chiare.



PRESIDENTE

In senso contrario ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Mi duole dover dire che anche su questo siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 22.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 23) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 10.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Leardi per il tentativo di nobile convincimento nei miei confronti, ma penso sia chiaro all'Aula che, per quanto stanchi e provati - arzilli no, perché cominciamo a perdere colpi e quindi come dicevo all'inizio la lucidità espressiva tende a scemare siamo nel contempo determinati a sostenere quanto è un principio assoluto cioè la difesa della rappresentanza democratica che potrebbe essere messa a repentaglio dalla concomitante approvazione di una modifica del Regolamento, senza che le adeguate compensazioni su altri aspetti della strutturazione regionale, come la legge elettorale, possano arrivare a compimento.
Il nostro è chiaramente un impegno di principio: se dovessimo chiedere ad un bookmaker qual è la probabilità che i Consiglieri che compongono questo Gruppo di minoranza possano essere rieletti nel prossimo Consiglio regionale, le quote che questo bookmaker darebbe sarebbero altissime perché è assolutamente improbabile che molti dei Consiglieri che costituiscono questo gruppo di resistenza abbia anche solo vaghe speranze di essere rieletto.
La nostra è quindi una posizione di principio, una posizione valoriale che si ricollega alla necessità di testimoniare un valore, che è quello del proporzionalismo, che da sempre costituisce un valore nella storia politica italiana.
I principali gruppi storici e i filoni storici della politica italiana sono sempre stati fortemente e marcatamente proporzionalisti. Solo negli ultimi anni abbiamo avuto quella che noi chiamiamo la deriva maggioritaria che ha fatto sì che nel sistema politico italiano si tendesse verso un bipolarismo che, in realtà, nella strutturazione e nella mentalità italiana ha sempre faticato ad affermarsi.
Noi siamo un popolo di 60 milioni di abitanti. Si diceva che esistono 60 milioni di ipotetici commissari tecnici e di selezionatori della Nazionale italiana di calcio. Questo per andare a sottolineare la diversità e la frammentazione tipica della mentalità italiana rispetto all'approccio alla cosa pubblica, alla diversità tradizionalmente individualista del popolo italiano. E, in qualche modo, la frammentazione politica rappresenta questo tendenziale modo di essere del popolo italiano, con i suoi lati negativi e i suoi lati positivi.
Quanto dovrebbe farci riflettere è che, anche nell'ultima tornata elettorale europea e provinciale, la tendenza al bipartitismo si è fermata in maniera significativa. La sommatoria dei voti raggiunti dai due maggiori partiti nazionali si è abbassata significativamente nel passaggio dalle elezioni politiche 2008 a quelle europee ed amministrative 2009. Questo significa che il sistema bipolare non interpreta alla perfezione l'anima italiana.
Per questo, noi chiediamo questa inversione all'o.d.g. Grazie.



PRESIDENTE

In senso contrario ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Desidero ricordare anche alla maggioranza che non siamo allo stadio ed invito i Consiglieri ad un po' di morigerazione.
Siamo contrari a questa richiesta d'inversione. Il Consigliere Lupi ci mancava, ed è con soddisfazione che lo vediamo di nuovo riprendere il suo posto in questa tornata autorevole.
Il Consigliere Lupi diceva che qualcuno di noi potrebbe non essere rieletto la prossima volta. Devo dire sinceramente, non per l'intelligenza dei Consiglieri in oggetto che sanno fare il loro lavoro, ma per l'atteggiamento ostruzionistico che impedisce l'approvazione di un Regolamento che rende giustizia a dei piemontesi che hanno votato una maggioranza e che vorrebbero che questa maggioranza governasse, che io considero una iattura il fatto che i Consiglieri possano essere rieletti in quest'Aula. Naturalmente i piemontesi fanno quanto vogliono e votano chi vogliono.
Accogliamo con gioia la presenza dell'Assessore De Ruggiero: ci mancava anche lui questa sera.
Siamo contrari a questa richiesta d'inversione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Intervengo solo per annunciare un voto parzialmente in dissenso, poich il Consigliere Lupi ha fatto leva su alcune sensibilità che appartengono alla nostra parte (parlo per quanto riguarda me). Ha fatto riferimento alla parola proporzionale, così come ha citato la difesa di un sistema democratico che tuteli anche le minoranze. Ha fatto una serie di riferimenti che non sono passati inosservati e, malgrado l'apparente distrazione in quest'Aula, direi che gli interventi, anche quelli ostruzionistici, spesso sono degni di attenzione e vengono ascoltati.
Può essere che, in questa prima tranche, quanto esprimo sia un voto di astensione e magari, dalla mezzanotte alle otto del mattino si modificherà però, invito i colleghi ad ascoltare, perché l'idea di non essere più rieletti è una probabilità forte anche per noi, e non solo per voi. Ci sono stati dei Gruppi che hanno avuto un consenso un po' difficile e risicato.
Credo quindi che ci sia della buonafede in quanto viene detto dal Consigliere Lupi. Per questo mi ritengo parzialmente coinvolto da queste parole ed esprimo il mio voto di astensione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 23.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 24) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 9.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Con questa richiesta d'inversione punti all'o.d.g. intendiamo proporre all'Aula la possibilità di invertire il punto originariamente contraddistinto col n. 4 con il punto 9.
Ovviamente, ringrazio il collega Bossuto per le considerazioni svolte nel suo ultimo intervento, sottolineando l'importanza di un'attenzione rispetto ai principi del proporzionalismo che costituiscono, secondo noi uno dei valori portanti nella storia dei grandi movimenti politici in Italia. Dobbiamo ricordare che nella storia politica del nostro Paese i valori del proporzionalismo sono sempre stati valori fondanti rispetto alla nostra identità nazionale e che per gran parte della nostra storia repubblicana non sono stati mai rinnegati.
Noi crediamo che negli ultimi anni vi sia stata un'involuzione politica, ritenendo che l'abbandono del proporzionalismo potesse coincidere con una valorizzazione ed ottimizzazione dei processi decisionali: così non è; e, fortunatamente, il corpo elettorale italiano lo ha sottolineato proprio in quest'ultimo passaggio elettorale.
Se analizzassimo con attenzione la differenza tra la sommatoria dei voti ottenuti dai due maggiori partiti nazionali nelle politiche del 2008 e confrontassimo il dato con le elezioni europee ed amministrative 2009 vedremmo che questa tendenza al bipolarismo ha segnato decisamente il passo, a sottolineare il fatto che il sistema bipolare, per una tradizionale attitudine del sistema politico italiano, non è idoneo a rappresentare la totalità del corpo elettorale nazionale.
Rispetto a questi fatti noi siamo in qualche modo orgogliosi, ma lo siamo indipendentemente dalle scarse possibilità che abbiamo di essere rieletti in Consiglio regionale. Noi abbiamo questa consapevolezza. Alcuni ci dicono: "Ringraziate il fatto di essere già stati eletti una volta, di questa casualità che il destino vi ha regalato". Noi condividiamo questa considerazione; sappiamo che le possibilità di rielezione sono limitatissime, ma non per questo rinunciamo ad una lotta legata ai valori del proporzionalismo, ai valori della rappresentatività democratica, ai valori di chi crede che i processi decisionali debbano essere i più allargati possibile. È chiaro che a questo abbiamo sempre collegato il rischio di una difficoltà decisionale, ma in nome di un decisionismo velleitario non possiamo rinunciare a quei valori che hanno fatto parte da sempre del sistema politico italiano e che sono sempre stati gli ideali dei maggiori partiti politici in Italia fino a qualche anno fa.
Nonostante questo, non abbiamo detto "no"; non ci siamo posti con una preclusione totale nei confronti di una modifica del Regolamento. Non abbiamo mai dimostrato un particolare entusiasmo - non vedo perché dovremmo fingere particolare entusiasmo - ma abbiamo dato la disponibilità onestà e leale per approvare un nuovo Regolamento del Consiglio regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, la Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Intervengo in senso contrario, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 24.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 25) presentata dai Consiglieri Giovine Lupi, Nicotra, Scanderebech: si richiede ai sensi dell'articolo 51, comma 2, l'inversione del punto all'o.d.g. della seduta odierna originariamente contraddistinto dal n. 4 con il punto originariamente contraddistinto dal numero 8.
La parola al Consigliere Lupi, per l'illustrazione.



LUPI Maurizio

Mi auguro, Presidente, che questa sia l'ultima richiesta d'inversione punti all'o.d.g. in discussione per questa seduta serale. Speriamo che ci venga concesso un piccolo intervallo a cavallo delle due sedute.
L'inversione che andiamo a discutere, rubricata con il n. 25, richiede all'Aula di poter invertire il punto originariamente contraddistinto con il 4 con il punto n. 8 all'o.d.g..
Sinceramente, comincio persino a provare fastidio in prima persona ad autoascoltarmi, quindi immagino il fastidio che possano provare i colleghi nel sentir reiterare motivazioni ripetute in maniera ossessiva e maniacale! In realtà, al di là di quanto possono sostenere alcuni collegi presenti in Aula, non abbiamo, questa volta, degli interessi diretti nella questione, proprio per la improbabilità che ciascuno di noi possa avere la capacità elettorale, anche se ci fosse lo sbarramento, di raggiungere il quorum naturale dell'1%. Quindi, francamente, non vedo quale coinvolgimento di interesse personale questa battaglia possa avere.
Rimane, invece, una battaglia di principio rispetto al valore fondamentale della rappresentatività democratica, che, in qualche modo verrebbe innanzitutto compresso dall'approvazione del nuovo Regolamento che, però, di fronte ad una maggioranza così forte come quella che si è andata delineando oggi in Consiglio regionale, mi sembra assolutamente necessaria. Perché, evidentemente, se il Consiglio regionale, con un rapporto di 59 a quattro, ritiene che detto Regolamento debba essere approvato, noi siamo - lo ripeto ancora - senza particolare entusiasmo, ma siamo disponibili ad accodarci (non capiamo, ma ci adeguiamo) agli altri 59 Consiglieri e siamo pronti a votare questa modifica.
Con riferimento alla legge elettorale abbiamo posto una questione veramente minimale per sostenere una battaglia sostanzialmente di principio; una battaglia che permetta in futuro a nuove forze politiche, a nuove forme di rappresentanza dell'elettorato piemontese, di poter sperare in una rappresentatività anche solo di bandie ra in Consiglio regionale.
Rispetto a questa battaglia di principio - anche se chiediamo scusa ai colleghi per la perdita di tempo che, in qualche modo, causiamo - riteniamo di avere il dovere di continuare questa presenza, che è essenzialmente di testimonianza, ma non per questo meno motivata.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Interviene, in senso contrario, il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Esprimiamo un voto contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 25.
Il Consiglio non approva.
Con questa richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. possiamo dichiarare chiusa la seduta serale.
Ricordo ai Consiglieri presenti di sfilare la scheda precedentemente inserita affinché ci sia l'aggiornamento delle presenze e di apporre nuovamente la propria firma di presenza.
Il Consiglio notturno inizierà alle ore 00.05.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 00.01)



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