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Dettaglio seduta n.458 del 07/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 15.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(La seduta ha inizio alle ore 15.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bizjak, Bellion, Bossuto, Bresso Buquicchio, Caracciolo, Cattaneo, Larizza, Laus e Robotti.


Argomento: Trasporti su ferro

Esame ordine del giorno n. 1239 dei Consiglieri Barassi, Moriconi Deambrogio, Clement, Chieppa, Cavallaro e Turigliatto, inerente a "Tragedia di Viareggio: cordoglio per le vittime e i feriti. Si accertino le responsabilità e si torni ad investire nel degradato sistema ferroviario"

Argomento: Trasporti su ferro

Esame ordine del giorno n. 1243 dei Consiglieri Cotto, Toselli e Cavallera inerente a "Messa in sicurezza della rete ferroviaria"


PRESIDENTE

Colleghi, procederei alla votazione dei due ordini del giorno relativi all'incidente di Viareggio, sui quali si è svolto il dibattito questa mattina, e che afferiscono al punto 3 bis) all'o.d.g.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1239, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte rilevato che l'immane tragedia avvenuta alla stazione di Viareggio rispetto alla quale il Consiglio Regionale del Piemonte esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti - fa emergere in tutta la sua drammaticità il grave stato di degrado e la forte mancanza di sicurezza del sistema ferroviario regionale e nazionale.
Premesso che tale stato di degrado e pericolosità, determinato anche dall'applicazione di normative europee e nazionali che nella sostanza indeboliscono i controlli sul materiale rotabile e sulla rete è stato ampiamente sottovalutato dalla dirigenza di Ferrovie dello Stato, così come sottolineato nella presa di posizione dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri.
Premesso ulteriormente che i pochi investimenti degli ultimi anni - la maggior parte dei quali dirottati per la realizzazione dell'Alta Velocità hanno portato ad un degrado tale da aumentare esponenzialmente i rischi sulle ferrovie regionali. Prova ultima ne sono, per restare al caso toscano, i numerosi incidenti già avvenuti nei giorni precedenti a San Rossore e a Prato, che solo per un casi fortuiti non hanno provocato danni irreparabili.
Ritenuto che un tale stato di cose non può certo essere eluso adducendo a giustificazione, sempre nel caso toscano, che la proprietà di alcuni convogli merci coinvolti non era di FS ma di aziende private.
Visto inoltre che la rete ferroviaria del Piemonte, come si evince dal Rapporto 'La valutazione del rischio nel trasporto ferroviario' (V.
Giovine, P. Genovesi, G. Spadoni, B. Mazzarotta) che si occupa del trasporto ferroviario di sostanze pericolose, comprende numerose linee ad elevato rischio tra cui la Domodossola-Novara, la Torino-Milano, la Torino Modane (val di Susa) e la Torino-Alessandria-Genova.
Auspica che ogni Ente, nell'ambito delle sue competenze, si renda parte attiva nell'accertamento delle responsabilità e compia ogni azione per la messa in sicurezza della rete ferroviaria. È ormai infatti indifferibile se si vogliono evitare ulteriori tragedie - che si torni ad investire in materiale e tecnologia per il trasporto regionale merci e passeggeri.
Impegna la Giunta e l'Assessore competente a riferire tempestivamente al Consiglio, anche attraverso il coinvolgimento della II Commissione, in merito allo stato generale della sicurezza del trasporto ferroviario piemontese, avendo particolare attenzione, anche in vista della prossima firma del contratto di servizio, al Piano di manutenzione che FS dovrebbe produrre per la rete piemontese".
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.32 riprende alle ore 16.02)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dispongo la ripetizione della votazione, risultata non valida, sull'ordine del giorno n. 1239.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1239.
Il Consiglio approva.
Passiamo ora all'ordine del giorno n. 1243 dei Consiglieri Cotto Toselli e Cavallera, inerente a "Messa in sicurezza della rete ferroviaria".
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1243, il cui testo recita: "Premessa la tragedia che si è verificata nei pressi della stazione di Viareggio in cui il deragliamento di un vagone pieno di GPL ha provocato un terrificante incendio che ha distrutto due palazzi e ha ucciso più di 20 persone, tra cui anche dei bambini Considerato che le immagini pervenute del disastro rimarranno impresse nella memoria di ciascuno, a ricordo dell'ennesima tragedia italiana che ha causato la fine assurda e impietosa di numerose vittime Ritenuto indispensabile una revisione della normativa nazionale e regionale al fine di garantire l'assoluta e totale sicurezza della rete ferroviaria anche attraverso maggiori investimenti in tecnologie e materiali Ritenuto doveroso, nell'esercizio di un servizio pubblico, nel caso specifico del servizio di trasporto pubblico, assicurare ai cittadini l'incolumità evitando l'esposizione a situazioni rischiose Il Consiglio regionale esprime piena solidarietà alle famiglie delle vittime di Viareggio E impegna la Giunta regionale ad attuare il monitoraggio delle zone a rischio in Piemonte, sia per quanto riguarda il trasporto su rotaia che su gomma, al fine di mettere in sicurezza il territorio attraverso l'individuazione delle aree più critiche a elevato potenziale pericolo".
Il Consiglio approva.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Sono state avanzate alcune richieste d'inversione di punti all'o.d.g.
Consentitemi però di richiedere un'inversione che tiene conto delle indicazioni della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, che era quella di anticipare i provvedimenti in materia di edilizia ed urbanistica al punto 3 bis), cioè anticipare la discussione dei provvedimenti in materia di snellimento delle norme urbanistiche prima del collegato alla legge finanziaria.
Richiesta d'inversione rubricata n. 1) presentata dal Consigliere Reschigna: Si chiede l'inversione del punto 5) all'ordine del giorno prima della discussione del punto 4 dell'ordine del giorno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Siamo d'accordo. Chiederei che fosse iscritta all'o.d.g. del Consiglio regionale e trattata successivamente al disegno di legge che lei proposto la proposta di deliberazione n. 461, che è stata licenziata dalla II Commissione e che è un'appendice del disegno di legge, perché nasce da una discussione all'interno della Commissione consiliare su quel disegno di legge. Poiché in II Commissione l'abbiamo trattata congiuntamente chiederei che fosse iscritta all'o.d.g. del Consiglio, trattandosi di una modifica alla deliberazione di Consiglio regionale che ha approvato il regolamento edilizia tipo.



PRESIDENTE

già nel fascicolo e l'avevamo già considerata tratta al punto 4) all'o.d.g., quindi sarà esaminata in coda.
Ci sono richieste chi intervento in senso contrario alla prima richiesta d'inversione, ossia portare i provvedimenti sull'edilizia urbanistica al punto 3 bis) all'o.d.g.? La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Intervengo in senso contrario alla proposta, che nel merito è anche assolutamente condivisibile, ma non nel metodo. Perché chi è reduce dalla Conferenza dei Capigruppo di martedì scorso (che, tra l'altro, è durata parecchio: è andata avanti fino alle 19.30) era rimasto con una decisione e, quindi, con un certo ordine dei lavori, non solo per le giornate di oggi e domani, ma anche per le settimane a venire, che prevedeva l'esame e poi di fatto, l'approvazione del collegato alla finanziaria; successivamente in coda, la discussione e l'approvazione del piano casa.
Il collegato alla finanziaria, invece, che pareva essere urgentissimo per la maggioranza fino a qualche giorno fa, ora pare completamente accantonato, mentre ora si vuole anticipare il piano casa, cosa che peraltro non ha da parte nostra una particolare obiezione nel merito, ma vorrei capire perché siamo stati fino alle 19.30 alla Conferenza dei Capigruppo martedì scorso, se poi per volontà di qualcuno, perché magari deve in qualche modo cercare di dimostrare che a tutti i costi è lui che decide l'ordine dei lavori in quest'Aula, il giorno dopo vengono modificati gli intendimenti su cui i Gruppi maggiorenti e il Presidente avevano concordato. Insomma, non capisco perché già dal giorno dopo quegli intendimenti non erano più validi.
vero, Presidente, che lei ha mantenuto la convocazione grosso modo nella formula che era stata decisa, ed è anche vero che l'Aula è sovrana nel modificare l'ordine dei lavori su una serie di punti comunque preventivamente iscritti all'ordine del giorno, però è un comportamento che, sinceramente, non ci può trovare favorevoli e che renderà estremamente difficile il seguito dei lavori consiliari sotto qualunque aspetto e qualunque argomento si vada a trattare.
Ovviamente, il nostro voto contrario non sarà determinante, ma indicativamente è politicamente importante, perché è evidente che qualunque altro tipo di accordo politico sia stato preso sul piano casa, che non abbia visto coinvolte parti politiche presenti in questo Consiglio regionale che sono interessate alla dialettica politica complessiva avrà delle ripercussioni su tutti i vari iter, compreso sul cosiddetto piano casa stesso.
Per questi motivi, Presidente, il nostro voto sarà contrario, anche perché riteniamo il collegato alla finanziaria elemento importante. Poi non ci saranno manovre particolarmente perniciose oggi, perché, insomma bisogna andare avanti, ma abbiamo qualche sospetto, perché dubitiamo che si riesca a licenziare nella giornata di oggi, però chi vivrà vedrà.
D'altronde, l'ottimismo regna sovrano in quest'Aula e noi non possiamo che accodarci a questo ottimismo imperante.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Metto in votazione la richiesta di portare il punto 5) all'o.d.g.
"Provvedimenti in materia di edilizia urbanistica", al punto 3 ter), per esaminarlo quindi prima del punto 4).
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Procediamo con le altre richieste di inversioni di punti all'o.d.g.
Richiesta d'inversione rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Lupi Nicotra, Scanderebech e Giovine: Si chiede l'inversione del punto all'ordine del giorno contraddistinto con il numero 18 con il punto contraddistinto con il numero 19.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La richiesta di ordine d'inversione dell'ordine del giorno presentata si pone come obiettivo quello di sostituire nell'o.d.g. dell'attuale seduta del Consiglio regionale il punto n. 18), cioè l'ordine del giorno n. 1197 "Appello dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) sulle conseguenze dell'articolo 45, comma 1, lettera f) del ddl C. n. 2180 sul diritto del minore a essere registrato alla nascita", presentato dai Consiglieri Cavallaro, Turigliatto, Dalmasso, Motta, Cattaneo, Ferraris Reschigna, Bossuto, Bizjak, Pace, Lepri, Clement, Larizza, Barassi Auddino, Moriconi, Pozzi, Pizzale, Travaglini, Laus, Robino, Robotti Rostagno, Muliere e Bellion.
Noi chiediamo che questo punto all'o.d.g. venga invertito con il punto all'o.d.g. attualmente caratterizzato dal numero d'ordine 19), relativo all'ordine del giorno n. 1209, "Il Piemonte dice no al nucleare e chiede la messa in sicurezza dei siti di Saluggia e Trino Vercellese", presento dai Consiglieri Bizjak e Muliere.
Questa richiesta d'inversione dell'o.d.g., ovviamente, è una richiesta con finalità strumentali.
Abbiamo presentato un numero estremamente limitato di inversioni nella seduta odierna proprio perché ci interessava non tanto bloccare i lavori del Consiglio regionale, quanto sottolineare, con questa richiesta, una situazione di mancanza di dialogo tra le forze politiche presenti in Consiglio sugli importanti provvedimenti che sono e saranno all'o.d.g. del Consiglio regionale.
Da questo punto di vista, queste poche richieste d'inversione vogliono semplicemente sottolineare, da una parte, il senso di responsabilità di alcune forze politiche che, nonostante le forzature che su alcuni temi sono state operate negli ultimi giorni, tendono, comunque, a preferire un atteggiamento di apertura, di dialogo e di trattativa. I richiedenti credono che solo attraverso una mediazione complessiva su tutti i temi attualmente in discussione del nostro organo sia possibile addivenire ad una soluzione rapida ed efficace.
Da questo punto di vista, ci auguriamo che le prossime sedute del Consiglio regionale possano costituire momenti utili di confronto, con la possibilità per tutti di confrontarsi in maniera aperta, leale costruttiva; in maniera tale da costruire un percorso comune utile alla definizione dei molteplici problemi, alcuni intersecatesi tra loro, che sono attualmente sul tappeto.
Concludo il mio intervento chiedendo al Consiglio la possibilità di invertire il punto classificato con il numero 19) all'o.d.g. con il punto numero 18).
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

In senso contrario, ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Tutta la maggioranza è per respingere la proposta d'inversione all'o.d.g. L'affidamento che ci si era dati in Conferenza dei Capigruppo era quello che, appena il provvedimento sullo snellimento delle procedure urbanistiche fosse uscito dalla Commissione, sarebbe immediatamente arrivato in Aula e in Aula avrebbe fatto il suo percorso. Anzi, in Conferenza dei Capigruppo sono state individuate, nella scorsa settimana se non ricordo male, almeno due Commissioni aggiuntive di II Commissione per raggiungere questo risultato. È abbastanza paradossale che, dopo avere fatto tre incontri della II Commissione nella passata settimana per licenziare il provvedimento, adesso si arrivi in Aula e si discuta di altro.
su quest'altro che bisogna capirci e chiarirci. Non credo che il fuoco di sbarramento sia sulla legge di snellimento, credo che il fuoco di sbarramento sia piuttosto sull'altro. Visto che l'altro sappiamo tutti che ha non so se nome e cognome, ma sicuramente un nome, e si chiama Regolamento, domani, nella Conferenza dei Capigruppo, si sarebbe dovuto si dovrebbe - definire quali sono i tempi rispetto all'inizio della discussione su questa partita.
Vorrei capire - lo dico senza nessun intento dal punto di vista politico, ma solo per capire se riusciamo a organizzare i nostri lavori in senso proficuo - se passiamo il resto della giornata di oggi e domani mattina, fino alla Conferenza dei Capigruppo, a discutere di inversioni all'o.d.g. o di ulteriori inserimenti, oppure se è possibile trovare una soluzione che ci permetta di fare qualche passo in avanti.
L'unica possibilità per trovare qualche soluzione è parlarci e tentare di capirci. Credo, quindi, che dopo la votazione il Consiglio debba essere sospeso e debba essere convocata la Conferenza dei Capigruppo per tentare di affrontare questo argomento.
Se la situazione non si risolve, andremo avanti fino alle 19, alle 20 alle 21 o l'ora che si ritiene più opportuna per votare inserimenti e domani mattina per votare variazioni, ma almeno ci abbiamo provato.



PRESIDENTE

Procedo alla votazione sulla richiesta d'inversione, poi intervengo sulla proposta regolamentare che il Consigliere Clement ha avanzato.
Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Consiglieri, è stata avanzata una richiesta da parte del Consigliere Clement che mi pare di buon senso. Chiedo se i Consiglieri acconsentono.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

La richiesta è sempre di buon senso, visto che l'avanza il Consigliere Clement. Non lo sono altrettanto le conclusioni.
Se c'è una Conferenza dei Capigruppo per il semplice fatto che il Consigliere Clement la richiede è di buon senso, ma dopo non iniziamo i lavori del Consiglio. Dovevamo iniziare alle 15, abbiamo iniziato alle 15.30, alle 16.30 è convocata la Conferenza dei Capigruppo. Si riconvoca il Consiglio quando il Presidente vorrà.



PRESIDENTE

Dispongo la sospensione del Consiglio per la Conferenza dei Capigruppo.
Per quanto riguarda le modalità con cui gestire il prosieguo del Consiglio ovviamente mi rimetto alle valutazioni che faranno i Presidenti dei Gruppi nella Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.25 riprende alle ore 16.36)


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta, da parte del Consigliere Clement, di convocare una Conferenza dei Capigruppo per definire l'organizzazione dei lavori del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
La Conferenza dei Capigruppo non si è potuta svolgere, quindi a meno che non ci siano indicazioni in senso contrario, procedo nel riesame delle richieste d'inversione.
Il Consigliere Clement ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Ribadisco che sia opportuno sospendere i lavori del Consiglio per il tempo che occorre. Credo che non occorrano più di dieci minuti o un quarto d'ora per capire come possiamo organizzare i lavori oggi e domani, sapendo che, probabilmente, l'oggetto del contendere non è la legge sullo snellimento, ma la modifica del nostro Regolamento.
C'era una Conferenza dei Capigruppo convocata per domani. Se non si assumono altre decisioni, si rischia di andare avanti oggi e domani solo con inversioni. Non chiedo di chiudere i lavori del Consiglio e fare sei ore di Conferenza dei Capigruppo, chiedo solo di avere un incontro con i Capigruppo per decidere se è possibile, tra oggi e domani, fare la legge sullo snellimento, sapendo che da giovedì, venerdì o lunedì prossimo comunque da quando deciderà la Conferenza dei Capigruppo, si partirà con quella che io chiamo la "terza guerra mondiale termonucleare totale".
Ribadisco questa richiesta. Senza aspettare troppi cenni di assenso, si convoca una Conferenza dei Capigruppo e si prova a discutere se c'è la possibilità di trovare un accordo. Se lo si trova, bene, altrimenti si va avanti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Clement.
I Presidenti dei Gruppi di opposizione non hanno condiviso la sua proposta. In assenza di un'indicazione dei Gruppi di opposizione, non sospendo la seduta. Se non ho un'indicazione in questo senso, non mi pare dignitoso sospendere la seduta e far stare i colleghi in attesa che i Presidenti dei Gruppi decidano se e come riunirsi. Se i Presidenti dei Gruppi di opposizione accondiscendono alla proposta del Consigliere Clement, lo facciano sapere e io avrà cura di sospendere il Consiglio immediatamente.


Argomento:

Richieste inversioni punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con le richieste d'inversione all'o.d.g.
Richiesta d'inversione rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Lupi Nicotra, Scanderebech e Giovine: Si chiede l'inversione del punto all'ordine del giorno contraddistinto con il numero 18 con il punto contraddistinto con il numero 20.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Anche l'attuale richiesta d'inversione si riferisce al punto rubricato all'o.d.g. con il numero 18), in altre parole l'ordine del giorno n. 1197 inerente a "Appello dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) sulle conseguenze dell'articolo 45, comma 1 lettera f) del ddl n. 2180 sul diritto del minore a essere registrato alla nascita", presentato dai Consiglieri Cavallaro, Turigliatto, Dalmasso Motta, Cattaneo, Ferraris, Reschigna, Bossuto, Bizjak, Pace, Lepri Clement, Larizza, Barassi, Auddino, Moriconi, Pozzi, Pizzale, Travaglini Laus, Rabino, Robotti, Rostagno, Muliere e Bellion.
Ovviamente, la richiesta ha una finalità chiaramente strumentale: come abbiamo già ripetuto nell'intervento precedente, non intendiamo bloccare i lavori del Consiglio regionale sulla questione inerente al piano casa tant'è vero che anche questa mattina non abbiamo presentato richieste d'inversione o inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.
Con queste poche richieste d'inversione punti all'o.d.g. e di nuovi inserimenti intendiamo semplicemente sottolineare, con una temporizzazione limitata, un malessere complessivo da parte di alcune politiche rappresentate in Consiglio regionale, con riferimento al mancato dialogo su alcune fondamentali questioni inerenti la vita del Consiglio regionale relative, in particolare, al Regolamento dell'Assemblea e alla legge elettorale.
La finalità non è, quindi, ostruzionistica, perché se fosse stato questo l'obiettivo già da questa mattina sarebbe stato possibile bloccare completamente i lavori del Consiglio regionale.
Il blocco, invece, sarà riferito ovviamente alla giornata di domani quando all'ordine del giorno tratteremo la questione più importante del Consiglio regionale.
Ciò che non riusciamo a capire è il motivo per cui non vi sia una volontà di confronto con modalità più aperte, dove i singoli Consiglieri e le singole forze politiche possano, in qualche modo, sottolineare gli aspetti più significativi delle questioni riguardanti il Regolamento e la nuova legge elettorale.
Da questo punto di vista, riterremmo utile un accordo generale che permetta di approvare rapidamente i provvedimenti relativi alla "questione casa", con l'impegno, poi, di chiudere i lavori del Consiglio regionale fino all'inizio di quella che il collega Clement ha definito la terza guerra mondiale.
Se vi è, dunque, un impegno preciso ad approvare le questioni relative all'edilizia urbanistica, seguito da un piccolo intervallo prima di trattare le questioni più importanti, penso che non vi sia alcuna difficoltà a stringere un accordo complessivo che dia la possibilità di approvare il provvedimento sulla "questione casa" e, successivamente, a fissare l'inizio della discussione sul Regolamento, naturalmente avvertendo tutti, in modo che sia chiaro l'iter delle convocazioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento in senso contrario, pongo in votazione la richiesta d'inversione di punti all'o.d.g. presentata dal Consigliere Lupi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Lupi Nicotra, Scanderebech e Giovine: Si chiede l'inversione del punto all'ordine del giorno contraddistinto con il numero 18 con il punto contraddistinto con il numero 21.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
La richiesta che mi accingo ad illustrare riguarda l'inversione del punto all'o.d.g. rubricato col n. 18) dell'odierna seduta del Consiglio regionale, ossia l'ordine del giorno n. 1197, avente ad oggetto "Appello dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) sulle conseguenze dell'articolo 45, comma 1, lettera f) del ddl n. 2180 sul diritto del minore a essere registrato alla nascita", presentato da una serie di Consiglieri - per salvaguardare la tranquillità del Consigliere Leardi eviterò di citarli! - con il punto n. 21), ossia l'ordine del giorno n. 1089, "Crisi del settore suinicolo", presentato, invece, dai Consiglieri Toselli, Leo e Cotto.
Come ho già sottolineato negli interventi precedenti, non vi è alcuna volontà ostruzionistica rispetto all'approvazione del piano casa, tanto è vero che il numero di richieste di inversioni di punti all'o.d.g.
presentate è del tutto limitato (sono appena sei inversioni e tre inserimenti di nuovi punti all'o.d.g.).
Ribadisco, quindi, che non vi è alcuna intenzione di blocco dei lavori del Consiglio regionale.
Certo è che un confronto serio su quello che è possibile fare nella seduta odierna e nella seduta di domani prima di cominciare la discussione vera e propria sulle questioni fondamentali riguardanti il Regolamento, un confronto serio in sede di Capigruppo, probabilmente, avrebbe potuto permettere un accordo che in qualche modo sancisse la disponibilità ad approvare alcuni provvedimenti chiave e a rimandare nel contempo la discussione sui temi del Regolamento ad una serie di convocazioni da fissare e concordare anche in serie.
Circolava l'idea della possibilità di convocazioni in serie a partire da lunedì prossimo. Probabilmente sarebbe utile concordare tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale i provvedimenti da approvare in tempi brevi, magari anche nella giornata di oggi con un confronto politico e fissare poi la chiusura dei lavori del Consiglio regionale immediatamente dopo l'approvazione dei provvedimenti concordati in sede di Capigruppo.
A noi pareva una soluzione ottimale e ritenevamo che fosse la soluzione più idonea e più proficua dal punto di vista della gestione dei lavori consiliari. Ripeto, il concordare l'approvazione di tutti i provvedimenti connessi con la questione casa, come eventualmente di altri provvedimenti particolarmente importanti già presenti all'ordine del giorno, e poi il fissare il confronto sui temi del Regolamento e della legge elettorale alla serie di Consigli regionali, che presumibilmente verranno convocati nei prossimi giorni.
Penso che sia la soluzione migliore, anche perché differentemente probabilmente, oggi ci sarà un'azione di freno sui provvedimenti relativi alla casa, ma domani si corre il rischio di un impantanamento generale che non è utile all'esplicarsi in maniera efficace dei lavori.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta d'inversione rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Lupi Nicotra, Scanderebech e Giovine: Si chiede l'inversione del punto all'ordine del giorno contraddistinto con il numero 16 con il punto contraddistinto con il numero 21.
La parola al Consigliere Lupi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Ho già avuto modo di sottolineare nei miei precedenti interventi il carattere, da una parte, strumentale di dette richieste d'inversione, e dall'altra la non volontà ostruzionistica, che è anche testimoniata da un non elevato numero di inversioni e dei nuovi inserimenti presentati.
Il concetto che, invece, tenevamo a sottolineare è quello di lavorare per un'intesa che, almeno per quanto riguarda la seduta odierna e la seduta di domani, possa far sì che sia determinata una situazione per la quale almeno, alcuni dei provvedimenti all'ordine del giorno possano essere approvati e, nel contempo, ci sia un accordo chiaro sulla data di inizio del dibattito sul Regolamento.
Invece, il vociferare in maniera sommessa sulle possibili convocazioni del Consiglio regionale in serie porta solamente ad una situazione complessiva di nervosismo e non porta assolutamente alla chiarezza.
Probabilmente la cosa più utile, dal punto di vista dell'efficacia della gestione dei lavori del Consiglio, potrebbe essere, come è stato richiesto in precedenza, una riunione di Capigruppo all'interno della quale possano essere in qualche modo determinati i punti più significativi da approvare, attualmente presenti all'ordine del giorno, e dove vengano fissate in maniera chiara tutte le date dei Consigli che saranno dedicati unicamente alle questioni relative al Regolamento. In questo modo potranno essere approvati i provvedimenti relativi alla questione casa e contemporaneamente, saremo in grado di organizzarci per quella che potrà essere la discussione complessiva sulla modifica del Regolamento.
Penso che sia la soluzione più ragionevole e più semplice per, da una parte, finire quello che è approvabile nella seduta odierna e nella seduta di domani, dall'altra ci sarebbe chiarezza sull'inizio del dibattito consiliare sulla modifica del Regolamento. Fissare veramente, questa volta un programma da rispettare, con date sicure e certe e, soprattutto, con la definizione, per ogni giornata, di quello che verrà o non verrà discusso.
Ultimamente, più volte si è verificata una situazione in cui non era ben chiaro quello che si sarebbe discusso in una determinata sessione di Consiglio regionale. Questo provoca dei problemi organizzativi e provoca anche dei problemi politici, nel senso che gli atteggiamenti dei singoli Consiglieri regionali e gli atteggiamenti delle singole forze politiche per poter essere esplicati in maniera chiara e precisa, necessitano di una chiarezza di programmazione, nel senso che se sappiamo da che giorno e con che modalità inizieranno i lavori del Consiglio regionale dedicati al tema del Regolamento, probabilmente sarà possibile definire anche le questioni da poter approvare in tempi precedenti, così tutto l'iter di approvazione dei punti all'ordine del giorno ne risulterebbe indubbiamente facilitato.
Riteniamo che questa sia la modalità di procedere più adatta e più proficua, quindi la sottoponiamo all'attenzione dell'Aula.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Nel corso della discussione, il collega Clement, con la sua consueta gentilezza, mi ha ricordato il numero enorme di sigarette che già nei primi quattro anni mi ha fornito.
Questo fatto, dopo una rapida riflessione, mi ha indotto a cambiare opinione, pertanto convengo sull'assoluta utilità di svolgere un'immediata riunione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Colleghi, se non ci sono indicazioni in senso contrario, sospendo la seduta affinché si possa svolgere la Conferenza dei Capigruppo in sala A; i lavori riprenderanno alle ore 17.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.58 riprende alle ore 17.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari appena terminata si è deciso di sospendere a questo punto i lavori dell'odierna seduta consiliare.
Il Consiglio è convocato per domani, come da convocazione a mano dei Consiglieri, ma deve intendersi integrata, nel senso che il primo punto oggetto di discussione sarà il provvedimento in materia di edilizia ed urbanistica, di cui al punto 5) all'o.d.g. della seduta odierna, nello specifico il disegno di legge n. 625 e la proposta di legge n. 626 che erano in esame per oggi.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

La convocazione di domani è così integrata.


Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento internazionale extra-comunitario

Iscrizione all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 1244 dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Placido, Spinosa e Botta, inerente a "Diritti umani in Cina"


PRESIDENTE

In apertura di seduta, il collega Leo aveva chiesto la predisposizione e la votazione di un ordine del giorno che avesse ad oggetto le violenze consumate in Cina ai danni di minoranze linguistiche e religiose.
L'ordine del giorno è stato predisposto, come da sua richiesta, e firmato dall'Ufficio di Presidenza. Possiamo procedere alla sua distribuzione e, se non ci sono indicazioni contrarie, possiamo considerarlo tacitamente approvato all'unanimità.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Svolgo un'osservazione rapidissima.
Innanzitutto, Presidente Gariglio, ovviamente, vorrei firmarlo; in secondo luogo, siccome il collega Dalmasso ha prodotto...



PRESIDENTE

Il documento è stato integrato con le osservazioni del collega Dalmasso.



LEO Giampiero

Volevo dire che condividevo quanto scritto dal collega Dalmasso.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, un attimo di attenzione.
La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

Alle mie spalle stanno dicendo che, dopo quanto dichiarato dal Consigliere Leo, la mia carriera politica è completamente finita. Ne sono profondamente cosciente, anche se i motivi sono altri e non personali.
Chiederei di poter inviare domani una breve dichiarazione scritta su questo tema perché poi venisse allegata al verbale. Questo per non fare perdere tempo ora, dato che tutti i consiglieri stanno uscendo dall'aula.
Grazie.



(Si allega in forma scritta la dichiarazione di voto del Consigliere Dalmasso)



DALMASSO Sergio

Lo Xinijang occupa circa un sesto del territorio della Repubblica popolare cinese. È storicamente abitata dagli Uiguri, popolazione di nomadi tradizionalmente dedita all'allevamento.
La carneficina di civili, verificatasi domenica 5 luglio, la maggiore dopo la repressione dei moti studenteschi a piazza Tienanmen (1989), ha purtroppo gravi precedenti: nel 1990 furono uccisi centinaia di manifestanti che inneggiavano all'indipendenza della regione e alla guerra santa, nel 1997 altri morti si ebbero a Gulja.
Al tempo stesso, non possono essere dimenticati gli attacchi di forze indipendentiste contro caserme della polizia, in occasione dei recenti Giochi olimpici e la progressiva crescita, comune a molte aree a maggioranza islamica, di posizioni separatiste e dell'estremismo religioso che spesso confina con posizioni terroristiche (la formazione più forte è il Movimento islamico del Turkestan orientale che si richiama a formazioni che, nella storia, hanno già due volte proclamato l'indipendenza della regione).
La regione ha vissuto, negli ultimi anni, una impetuosa crescita economica (11% nel 2008), ma i benefici di questa sono andati a vantaggio della etnia han, accrescendo il divario tra questa - la cui presenza è stata fortemente incrementata dalle scelte governative - e quella autoctona.
La ovvia condanna delle repressioni poliziesche e di "assassinii etnici" di cui si hanno notizie, deve, quindi, accompagnarsi: 1) ad una analisi della realtà cinese, delle dinamiche politiche, economiche etniche, delle relazioni internazionali (è un caso che un analista come Giulietto Chiesa preveda uno scontro USA-Cina entro il 2020, o comunque il tentativo di frammentazione che nelle contraddizioni etniche ha il maggiore strumento?); 2) ad una valutazione sulle dinamiche del mondo islamico.
Trovo larga parte di questo Consiglio molto contraddittoria. Le motivazioni portate contro "l'estremismo islamico" in Palestina, o in Afganistan (paese che noi contribuiamo ad occupare) scompaiono come neve al sole quando i movimenti islamisti si manifestano in Cina.
Ricordo ancora che è del tutto contraddittorio inveire contro la repressione in Cina ed esaltare gli accordi commerciali con questo paese.
Ognuno ha visto le foto dei nostri illuminati Ministri e della presidente della Confindustria Marcegaglia (che Berlusconi ha definito "una signora vaporosa") inneggianti gli accordi siglati durante la visita di Hu Jintao in Italia, in particolare la stipula di una joint venture tra la FIAT e il Guangzhou automobil group per la costruzione di uno stabilimento nello Hunan (140.000 auto e 220.000 motori l'anno, in prospettiva 250.000 auto e 300.000 motori).
Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha lodato l'accordo e l'aumento annuo del PIL cinese (8%) che "genera fiducia e ottimismo".
Nella giornata di ieri 80 imprese italiane hanno siglato accordi con il Governo cinese per milioni di dollari.
I Consiglieri che giustamente parlano di diritti umani non vivono qualche contraddizione?



PRESIDENTE

Va bene, collega Dalmasso, resta così disposto.
Il documento è stato consegnato. Pertanto, se non ci sono osservazioni possiamo darlo per approvato, anche in modo palese.
Se non ci sono osservazioni, l'Aula all'unanimità acconsente all'approvazione dell'ordine del giorno n. 1244, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista la grave situazione creatasi in questi ultimi giorni nella Regione cinese del Xinjiang, e in particolare nel capoluogo Urumqi, con scontri che hanno portato alla morte di 156 persone e al ferimento di oltre 800 secondo i dati diramati dall'agenzia di stato 'La Nuova Cina' considerato che tali disordini sono da ricollegare alla repressione da parte del governo cinese delle rivendicazioni indipendentistiche degli otto milioni di Uiguri che vivono nella regione e che rappresentano un'etnia di lingua turca e religione musulmana dalle caratteristiche fortemente differenziate rispetto all'etnia Han maggioritaria nella regione in tutta la Cina rilevato che il Presidente della Repubblica Napolitano, in occasione dell'incontro avvenuto al Quirinale con il premier cinese Hu Jintao, ha osservato che 'lo sviluppo e il progresso economico e sociale che si stanno realizzando in Cina pongono nuove esigenze in materia di diritti umani' e che il Ministro degli Esteri Frattini ha affermato che il governo italiano sta lavorando affinché l'Unione Europea adotti una dichiarazione comune ricordando altresì che l'atteggiamento di repressione nei confronti delle minoranze da parte del governo cinese riguarda anche altre popolazioni e gruppi culturali minoritari, quali i tibetani e i Falun Gong considerato il ruolo di capofila del Consiglio regionale del Piemonte all'interno dell'Associazione degli Enti locali a sostegno della causa tibetana e dell'affermazione dei diritti umani e civili delle minoranze in Cina auspica che, nel rispetto dell'unità nazionale della Repubblica Popolare di Cina e rifiutando ogni forma di secessione, vengano garantiti i diritti individuali e collettivi a tutte le nazionalità presenti invita il Governo della Repubblica italiana a promuovere, in occasione del G8 in Abruzzo, tutte le iniziative atte a chiedere la tutela dei diritti delle minoranze culturali ed etniche presenti in Cina, nel rispetto dell'unità nazionale di quest'ultima a porre in sede comunitaria la questione di un'iniziativa forte dell'Unione Europea per il rispetto dei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, oltre che dalla stessa Costituzione cinese".
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.40)



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