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Dettaglio seduta n.456 del 01/07/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


CHIEPPA Vincenzo



(Alle ore 14.33 il Vicepresidente Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio, Caramella, Gariglio Spinosa, Bresso, Rutallo, Pozzi, Placido, Valloggia, Dalmasso, Robotti e Rossi.


Argomento: Università

Interrogazione n. 2740 del Consigliere Leo, inerente a "Insegnamento della lingua e della letteratura araba presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere di Torino" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", comunico che l'interrogazione n. 2740 del Consigliere Leo ha ottenuto risposta scritta su richiesta dello stesso interrogante.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il sindacato ispettivo, con le interrogazioni e le interpellanze che erano state concordate e di cui si era data la disponibilità alla risposta non può purtroppo essere esaurito per l'assenza temporanea degli Assessori di competenza.
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Intervengo non su questa questione ma relativamente all'ordine dei lavori, perché la mia è una domanda che rivolgo all'Ufficio di Presidenza.
Vorrei sapere se sono a conoscenza del fatto che il Gruppo della Lega Nord è cambiato e che c'è un nuovo Consigliere di nome Roberto Vaglio.
Sull'invito di un convegno relativo alla presentazione del volume "Neofederalismo, neoregionalismo e intercomunalità", organizzato dall'IRES insieme alla Regione Piemonte (non vedo altri simboli), fra i partecipanti abbiamo Angelo Burzi di Forza Italia, Mariano Turigliatto del Gruppo Insieme per Bresso e Roberto Vaglio per la Lega Nord.
Mi risulta che Roberto Vaglio nella Lega Nord ci sia stato per pochissimo tempo dieci anni fa, che in seguito sia stato anche pesantemente critico verso la Lega Nord, ma che da una decina di anni non faccia più parte del nostro partito. Mi chiedo allora come è possibile che, in un convegno istituzionale, qualcuno decida che la Lega Nord venga rappresentata da Roberto Vaglio. È un'assurdità! Si sa bene chi sono i Consiglieri della Lega. Comunque, vi si può far partecipare degli esterni perché vedo che per il Partito Democratico partecipa Franco Morgando quindi non è solamente limitato ai soli Consiglieri regionali, ma a differenza degli altri Consiglieri regionali, che sono ben qualificati per i rispettivi partiti, la Lega Nord non ha un rappresentante ma, peggio di tutti, è rappresentata da una persona che, in passato, è stata pesantemente critica verso la Lega stessa, ci ha sempre osteggiato e cui assolutamente non riconosciamo il ruolo di leghista in nessun senso.
Pertanto, la mia domanda è proprio rivolta alla Presidenza. Come è possibile che per un convegno istituzionale risulti la presenza ufficiale per la Lega Nord di Roberto Vaglio? È una cosa inconcepibile e inaccettabile. Noi chiediamo che venga fatta immediatamente una comunicazione di smentita affinché risulti che Roberto Vaglio, se deve partecipare, partecipi, non so in qualità di cosa e per conto di chi, ma chiediamo che la Lega Nord venga rappresentata da un leghista.
Pertanto, chiediamo alla Presidenza di provvedere in merito. Visto che il convegno si svolgerà venerdì 3 luglio, vorremmo avere una risposta non dico immediatamente, ma nell'arco di questo pomeriggio.



PRESIDENTE

Va bene, Consigliere Dutto.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà



BARASSI Paola

Intervengo per dire che è stato depositato un ordine del giorno sulla tragedia di Viareggio avvenuta la notte scorsa. Chiedo, se e quando ci saranno i numeri, l'iscrizione all'o.d.g. di quest'ordine del giorno.



PRESIDENTE

In questo momento ho qui il testo dell'ordine del giorno. Non abbiano ancora i 42 voti necessari per l'iscrizione. Appena il numero sarà raggiunto, ovviamente provvederemo a iscrivere l'ordine del giorno. Mi pare comunque una richiesta condivisibile in maniera trasversale.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Sull'ordine dei lavori, perché non ho capito bene nella sua introduzione se s'intende non svolgere il punto 3) all'o.d.g., che è quello relativo alle interrogazioni e alle interpellanze. Chiedo invece che il punto 3) venga svolto e che vengano chiamati in Aula gli Assessori che, in base all'elenco che c'è stato distribuito, devono rispondere alle varie interrogazioni. Sono anche Assessori esterni, quindi dovrebbero facilmente essere liberi da particolari impegni sul territorio. Non devono pensare alle preferenze e ai voti, quindi pensino un po' all'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Mi ha anticipato il collega Pedrale. Se c'è un ordine del giorno che è stilato e se questa mattina ne è stata rinviata la discussione, s'inizia secondo la successione dei punti all'ordine del giorno.
cura non della Presidenza del Consiglio, che ha fatto tutto quanto di dovere, ma del rappresentante della Giunta, che ha partecipato ai Capigruppo, garantire in Aula, almeno per decenza, la presenza degli Assessori che devono rispondere alle interrogazioni che sono all'ordine del giorno. Questo è un disprezzo dell'Aula.
Abbiamo all'ordine del giorno la risposta alle interrogazioni, vengono i Consiglieri che aspettano la risposta e gli Assessori non ci sono. È una procedura che si può esaurire in mezz'ora e tutti sono contenti.
Quindi, siano richiamati gli Assessori che mancano e riprendiamo quando ci sono gli Assessori che devono rispondere. Non è che per questo passiamo ad altri argomenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Presidente, mi hanno già preceduto i Consiglieri Pedrale e Casoni.
Aggiungo solamente che mi sembrava di aver capito, a conclusione del dibattito di questa mattina, che il sindacato ispettivo si sarebbe tenuto o meno a seconda delle decisioni che i Capigruppo avrebbero preso in mattinata. Mi sembrava che questa fosse la decisione assunta.



PRESIDENTE

Mi segnalano che l'Assessore Artesio è stata presente tutta la mattinata. Sicuramente, e lo dico non solo per il ruolo che ricopro, sono certo che non c'è la volontà, da parte di questi Assessori che temporaneamente non presiedono ai lavori, di sottrarsi ai loro doveri.
La parola alla Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Non so degli altri. Ovviamente, quando gli o.d.g. cambiano così rapidamente, può succedere che i presenti, ritenendo che ad un certo punto si passi alla trattazione di una parte successiva, si allontanino. Ad esempio, essendo convinta che proseguissimo con l'esame del collegato alla manovra finanziaria ho inviato l'Assessore Borioli all'assemblea di SCR al mio posto, per poter presenziare io stessa in Aula; capisco adesso che avremmo dovuto fare il contrario, ma ora la questione non è più recuperabile. Anche nel caso dell'Assessore Ricca, che sta partecipando ad una riunione di Assessori al commercio, non si poteva immaginare che le interrogazioni si svolgessero nel pomeriggio, in quanto il sindacato ispettivo non si svolge mai in questa fascia oraria.
Pertanto, mi scuso. Adesso stiamo verificando se qualcuno possa rientrare. Oltre alla sottoscritta sono presenti il Vicepresidente e l'Assessore all'ambiente, ma tutti eravamo convinti che i lavori vertessero su un'altra questione. Ancora mi scuso, è uno dei problemi causati dal continuo cambiamento degli o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
La parola al Consigliere Toselli, sull'ordine dei lavori.



TOSELLI Francesco

Presidente, la mia è una curiosità: qualora avessimo dovuto discutere del collegato alla manovra finanziaria, credo che alcune parti avrebbero interagito rispettivamente con le deleghe degli Assessori. Se avessimo la necessità di presentare domande nello specifico, mi domando se ci siano le condizioni per poter ottemperare.
So che il Vicepresidente è un tuttologo e sicuramente è in grado di rispondere alle molte domande che credo i nostri colleghi avrebbero intenzione di proporre. Però, nello specifico, in un momento così importante, qualora si discutesse in merito al collegato, al di là del ruolo della Presidente e del Vicepresidente, credo che gli Assessori competenti, anche perché interessati, debbano essere presenti in Aula. Al di là delle interrogazioni o interpellanze, sul collegato, se gli Assessori non ci sono...



PRESIDENTE

Se non vi sono altre richieste...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Raccogliamo prima tutti gli interventi sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Quanto espresso dal Consigliere Toselli mi pare ineccepibile. Il collegato alla manovra finanziaria, come credo conosca benissimo la Presidente, oltre al Vicepresidente, che sotto il profilo della legge ne è il titolare, è un testo normativo che al momento consta di 62 articoli forse 63, con l'ultimo emendamento che ancora non è stato formalizzato in aula - che, ovviamente, interessano tutte le deleghe presenti.
Quindi, non tanto e non solo per una formale esigenza di rispetto, ma per una sostanziale esigenza di colloquio, riterremmo davvero indispensabile che il dialogo, pur difficile nel merito dei discorsi che stiamo svolgendo con il Vicepresidente, per una volta avvenisse alla presenza della Giunta.
Ricordo che si tratta di un testo di legge costituito da 62 articoli e con l'ultimo emendamento, se non sbaglio, che ancora è da formalizzare presentato dall'Assessore Migliasso a chiusura della riunione di questa mattina, sono 63 articoli. Allora, quanto diceva il collega non mi sembra sia da ascrivere alla forma, ma alla sostanza, e in tal senso credo si debba provvedere.
Ciò detto, chiederemmo alla cortesia del Presidente del Consiglio, se i colleghi della maggioranza lo consentono, una breve riunione di cinque minuti, massimo dieci, dei Gruppi di opposizione.



PRESIDENTE

Se non vi sono altre richieste, senza dubbio accorderei una sospensione di dieci minuti, riprendendo i lavori consiliari alle ore 15.30.


Argomento: Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 1239 dei Consiglieri Barassi, Moriconi, Deambrogio Clement, Chieppa, Cavallaro e Turigliatto, inerente a "Tragedia di Viareggio: cordoglio per le vittime e i feriti. Si accertino le responsabilità e si torni ad investire nel degradato sistema ferroviario" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Avendo raggiunto i 42 voti, se non ci sono obiezioni, do per iscritto all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1239, inerente a "Tragedia di Viareggio: cordoglio per le vittime e i feriti. Si accertino le responsabilità e si torni ad investire nel degradato sistema ferroviario".



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Il Consiglio è aggiornato alle ore 15.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.19 riprende alle ore 15.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Doverosamente abbiamo concesso qualche minuto in più alla riunione della minoranza.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 2381 del Consigliere Cavallera, inerente a "Coordinamento del servizio ferroviario tra Piemonte e Liguria"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 2381, presentata dal Consigliere Cavallera.
Risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Rispetto alla questione posta nell'interpellanza informo - naturalmente l'articolazione della risposta scritta è molto più dettagliata - che, in realtà, sul tema del trasporto pubblico, in particolare del trasporto ferroviario, è da tempo operativo un coordinamento tra il Piemonte e la Liguria, per quanto riguarda i profili strettamente attinenti al servizio e l'organizzazione tra le linee di competenza della Regione Liguria e quelle di competenza della Regione Piemonte, ma anche sotto il profilo infrastrutturale delle numerose questioni che sono state riaperte. Ci sono frane storiche che RFI sta progettando di risolvere; ci sono questioni che riguardano i passaggi a livello, molti dei quali si trovano nell'ambito della programmazione per la soppressione.
Tale coordinamento funziona da tempo, ovviamente da solo non pu risolvere i molteplici problemi del trasporto, certamente non è sufficiente il coordinamento tra le due strutture regionali. L'auspicata funzione evocata nell'interpellanza è già attiva e coinvolge non solo le due Regioni, ma sia i responsabili di Trenitalia e di RFI, sia i comitati e le associazioni dei pendolari del versante ligure e di quello piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Borioli.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Anche se, secondo prassi, l'interpellanza viene discussa sempre con un certo ritardo - voglio sperare che tale differimento attenga al sistema e non certo sia da ascrivere alla volontà personale di non rispondere prendo atto della risposta dell'Assessore Borioli, però volevo esaminare le questioni sotto due profili. Il primo aspetto è prettamente ferroviario e pone alcune rilevanti criticità difficili da superare, che si risolveranno quando l'infrastruttura sarà modernizzata. L'accenno dell'Assessore circa l'eliminazione dei numerosi passaggi a livello è fondamentale relativamente ad una linea ferroviaria, in quanto, essendo tracciati vecchi, intersecano la statale e altre strade; mi sembra che, iniziando da Predosa, ci siano programmi di eliminazione dei passaggi a livello anche sulla Alessandria Ovada-Genova, sulla Acqui-Ovada-Genova e sulla Acqui-Savona.
Altresì sottolineo un'altra questione, quella dei rapporti tra il Piemonte e la Liguria - è presente anche la Presidente - rispetto alla quale ancora non vedo una svolta positiva. Credo che, se si deve fare una macroarea, che senz'altro avrebbe senso anche da un punto di vista storico e da un punto di vista economico soprattutto per la parte meridionale del Piemonte, così come per la Liguria.
Ci sono degli interessi reciproci, però credo che non possa solamente essere un fatto di razionalizzazione della spesa. Adesso ho presentato un'altra interrogazione in campo sanitario, ma pensate che, dovendo le due Regioni razionalizzare la spesa sanitaria, cercano di ridurre quelli che sono gli accessi alle strutture private. E, guarda caso, noi piemontesi soprattutto del basso Piemonte, andiamo negli ospedali liguri, ma anche i liguri delle valli, soprattutto della Valle Scrivia e della Valle Stura vengono nelle strutture sanitarie anche private della Provincia di Alessandria.
Lì sono stati messi dei paletti, tant'è che i sindacati hanno rilevato che alcune case di cura e alcune strutture di servizio diagnostico o di altro tipo dovranno ridurre il personale. Noi sappiamo che viviamo in una fase nella quale si può senz'altro essere d'accordo a non incentivare un'ospitalità rispetto ad un'altra, quella privata rispetto a quella pubblica; però stiamo attenti a non creare un principio di contraccolpi che possono essere economicamente e socialmente rilevanti.
Fatta questa parentesi, torno al discorso sulle ferrovie. Anche in questo caso, a mio avviso, credo che se veramente collaborazione ci deve essere, deve essere una collaborazione che deve risaltare anche a livello nazionale come un netto miglioramento percepito dai viaggiatori delle ferrovie, percepito a vantaggio della mobilità, a vantaggio soprattutto dei pendolari.
Vi dico che, al momento - non sono né catastrofista né pessimista per natura - questo non si è ancora realizzato.
Inoltre, faccio anche presente che la linea ferroviaria Alessandria Genova passa dentro l'abitato di Ovada e lì le ferrovie hanno in animo di far passare molti treni, anche treni merci, quindi cerchiamo subito di mettere in cantiere anche una programmazione dell'utilizzo di questi tracciati in rapporto anche alla densità abitativa e alla rilevanza dei centri abitati che vengono attraversati, perché in queste ore stiamo proprio valutando ed analizzando una situazione che veramente richiama drammaticamente tutta la nostra attenzione.
Grazie per la risposta. Ovviamente la mia soddisfazione è relativa in ordine alla risposta, ma è opportuno, quando si parla delle questioni piuttosto che non trattarle.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Interpellanza n. 2454 della Consigliera Cotto, inerente a "Disservizi trasporto extraurbano - Ditta ARFEA sul territorio della Provincia di Asti"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2454 della Consigliera Cotto, cui risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Premesso che il disservizio evocato nell'interpellanza è relativo ad una vicenda di particolare criticità aziendale con riflessi piuttosto complicati sulla corresponsabilità degli emolumenti al personale determinatasi in particolare per la ditta ARFEA nei mesi passati e che questa situazione appare essere oggi superata e portata da parte dell'azienda a normale regime, anche alla luce dei fondi integrativi assegnati dalla Regione al trasporto pubblico locale, preciso peraltro che la tematica evocata nell'interpellanza riguarda il trasporto extraurbano su autobus, che, anche nella produzione di disservizi oltre che nella produzione di risultati e problematiche economiche, non è direttamente competenza della Regione Piemonte.
Peraltro, i problemi evocati nell'interpellanza oggi sono nei fatti superati; si è trattato di un episodio specifico determinato dalla situazione che prima descrivevo e da una particolarmente acuta situazione di crisi aziendale di solvibilità sul fronte del pagamento degli emolumenti che ha interessato peraltro non solo la Provincia di Asti, ma anche la Provincia di Alessandria, perché la ditta ARFEA svolge parte significativa del servizio extraurbano in quei due territori, ma da questo punto di vista è una problematica oggi non più sussistente, per lo meno nei termini in cui l'interpellanza li aveva posti.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
L'interpellanza è datata ed era nata proprio a seguito di quelle criticità cui ha fatto riferimento anche l'Assessore. Criticità che hanno comportato un grande disservizio proprio nei Comuni dell'Astigiano più emarginati, tipo Castelboglione, Maranzana, Castelrocchero.
So che la Provincia di Alessandria e anche altri Comuni al confine con Asti sono stati danneggiati. La situazione è ripresa, le criticità sono state cancellate, ma credo comunque che sia veramente necessario fare anche tutta un'azione di prevenzione, perché non succeda più che studenti aspettino il pullman che non arriva, anziani che non riescano a recarsi al mercato oppure all'ambulatorio medico, così improvvisamente senza preavviso e neanche a seguito di uno sciopero improvviso, ma a seguito di una serie di criticità.
Penso che sia veramente necessario monitorare attraverso le amministrazioni provinciali tutto l'andamento del servizio pubblico di queste concessionarie che, a volte, fanno molto bene il loro lavoro, a volte per tante concause lo fanno meno bene.
Quindi, assumendo un nuovo grado di valutazione che ho sentito prima dal collega Cavallera, anche la mia soddisfazione è relativa.


Argomento: Calamità naturali

Interpellanza n. 2528 della Consigliera Cotto, inerente a "Provvedimenti per garantire il pronto intervento di emergenza da neve"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interpellanza n. 2528, cui risponde l'Assessore Borioli, che ha pertanto facoltà di intervenire.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

A proposito di questa interpellanza - lo dico naturalmente con il massimo rispetto relativo alla rilevanza del tema posto - vorrei ribadire una volta di più al Consiglio e ai Consiglieri che su questa materia nonostante noi le si sia reiteratamente e insistentemente richiesto da quattro anni, da quando mi occupo di materia, competenze nella coprogrammazione degli interventi, nella coprogrammazione delle politiche tariffarie, nella codeterminazione di tutte le politiche afferenti il controllo e, se del caso, la sanzione per inadempienze dei concessionari autostradali da parte del Governo, noi ad oggi come Regione, così come tutte le Regione del sistema nazionale, sulle autostrade di proprietà ANAS non deteniamo alcuna funzione né di programmazione né di intervento né di controllo.
Quindi, rispetto alla questione posta relativa a "quali provvedimenti si intendano adottare", la risposta è nessuno, non perché non ce ne sia la volontà, ma perché non esistono i presupposti giuridici e di potestà per adottarli.
Come sto facendo con ogni interrogazione e sollecitazione che arriva dal Consiglio, oltre che con le iniziative che mi riguardano, e anche con questa interrogazione con annessa la risposta che ho formulato, che nella sua parte scritta disamina anche alcune delle ragioni per cui i problemi di disservizio qui evocati si sono verificati, sarà mia cura all'ANAS e al competente Ministero dei Trasporti questa segnalazione affinché essi siano sollecitati a svolgere le funzioni di controllo e di garanzia che loro competono nel rapporto con i concessionari autostradali; concessionari autostradali che sono da loro scelti, che hanno avuto reiterate e ribadite per lunghissimi anni le convenzioni, che hanno avuto semaforo verde nella determinazione di tutte le politiche tariffarie, il tutto sia da parte dell'autorità di Governo che da parte di ANAS, quindi è giusto che vengano richiamati a intervenire per competenza sulle società soggette alle loro funzioni di controllo.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie Assessore, grazie per aver detto che lei nutre il massimo rispetto per questo tipo di interpellanze; d'altra parte, quando succedono questi gravi disagi sull'autostrada è abbastanza normale che cittadini e amministratori telefonino ai Consiglieri regionali per raccontare le loro avventure ed è altrettanto normale che il Consigliere interpelli l'Assessore.
L'interpellanza è del 1° dicembre e quindi è chiaro che, quando si risponde in un periodo di grande calore a interpellanze del grande freddo e delle nevicate, magari uno può andare anche un po' sopra le righe nell'argomentare le proprie motivazioni. Tuttavia diventa sempre più difficile capire il nostro ruolo, signor Assessore.
Se penso ai disservizi dell'aeroporto di Caselle, ne possiamo parlare qui o non ne dobbiamo parlare perché la competenza non è nostra; lo stesso vale per le autostrade; oppure, se leggiamo sui giornali che RFI riesce ad eliminare 12 passaggi a livello e chiediamo agli uffici della Regione quali sono, la risposta è: "Non lo sappiamo". Allora io chiedo: ne possiamo parlare qui o facciamo politica solo per il tramite dei giornali, senza avere le informazioni puntuali? Mi auguro che una lettera da parte della Presidente della Regione (da parte sua o da parte di qualcuno) sia partita dalla Regione per dire che c'è stata un'emergenza sulla Torino-Piacenza e che gli automobilisti piemontesi sono stati bloccati per ore, ore e ore. Perché se così non è allora diciamo a tutti i cittadini che la politica non sa più dare questo tipo di risposte e di rivolgersi al Difensore Civico, tranne poi constatare che in Consiglio regionale non abbiamo neanche tempo per discutere la relazione che il Difensore Civico tutti gli anni ci presenta e che penso sia due o tre anni che noi non discutiamo più in quest'Aula.
Quindi le direi veramente, Assessore, di nutrire il massimo rispetto verso i Consiglieri che si fanno interpreti anche delle arrabbiature dei cittadini che si trovano bloccati sulle autostrade e che ognuno per il proprio ruolo si assuma le relative responsabilità, pur dando a Cesare quel che è di Cesare, e soprattutto ricordando a chi deve fare maggior prevenzione di farla.
Per ora mi fermo qui e non sono neanche relativamente soddisfatta!


Argomento: Centri intermodali

Interpellanza n. 2578 del Consigliere Cavallera, inerente a "Ampliamento Terminal logistico di Rivalta"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 2578, presentata dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Borioli per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

Per quanto riguarda i quesiti posti dal Consigliere Cavallera in questa interpellanza, la risposta è molto semplice.
Noi siamo favorevoli al progetto Terminal Europa e stiamo valutando attraverso Finpiemonte Partecipazioni, la nostra adesione a quel progetto attraverso la commutazione dell'attuale nostra quota di partecipazione alla società Interporto di Rivalta, riversandola in Terminal Europa.
Ovviamente è una partita che sta affrontando in particolare Finpiemonte Partecipazioni, ma noi - peraltro, il Consiglio ricorderà che tutto ciò era inserito nell'allegato che indicava le piattaforme logistiche e che accompagnava la legge sulla logistica approvata nel 2008 - siamo favorevoli a quello sviluppo.
Per quanto riguarda il tema relativo alla valutazione di impatto ambientale, il progetto è già stato oggetto di analisi nelle conferenze tecniche; era articolato sostanzialmente su tre lotti (A, B e C), due dei quali sono stati stralciati e momentaneamente accantonati perch necessitavano dei passaggi utili per ottenere la conformità urbanistica.
Come credo il Consigliere sappia perché è dell'Alessandrino, quella partita è stata momentaneamente sospesa: essendosi creata alcuni mesi fa a Tortona una situazione di vacanza dell'Amministrazione comunale, non pareva opportuno affrontare in quella fase un passaggio relativo alle necessarie varianti urbanistiche. Si è invece proceduto alla verifica di impatto ambientale sull'unico lotto che era già conforme dal punto di vista urbanistico (lotto A), sul quale c'è già stata un'espressione formale che ha liberato le procedure affinché lì si possa procedere con le attività previste.
Sui due lotti A e B, ora che si è ricostituita l'Amministrazione comunale e ovviamente tenendo conto anche di quelle che saranno le volontà dell'Amministrazione appena insidiata, si procederà al perfezionamento del disegno complessivo presentato dalla società Terminal Europa.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Prendo atto della risposta dell'Assessore. Mi sembra di poter concordare che sia opportuno prestare attenzione e partecipare a quelle iniziative private che assumono una rilevanza di attuazione dei piani logistici che sono stati predisposti dalla Regione.
In modo particolare, essendo interventi di rilievo, anche una partecipazione regionale, a mio avviso, può costituire elemento positivo per un decollo, al di là di quella che può essere la forza economica e di intervento dovuta alla presenza storica nel settore della logistica. La presenza della Regione può essere quell'elemento, quel quid pluris che in qualche modo sanziona, nel panorama generale, un'iniziativa che, a mio parere, è senz'altro utile per il territorio, intendendo per territorio non solamente Tortona, non solamente la Provincia di Alessandria, ma tutta la regione e il Nord-Ovest nel suo complesso.


Argomento: Commercio - Trasporti su ferro

Interpellanza n. 2611 dei Consiglieri Cavallera e Leo, inerente a "Aumento del prezzo dei biglietti ferroviari"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 2611, presentata dai Consiglieri Cavallera e Leo.
La parola all'Assessore Borioli per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

L'oggetto dell'interpellanza si riferisce all'aumento delle tariffe cosiddette "sovraregionali" che hanno sostituito la vecchia tariffa nazionale (n. 21), che, come è stato determinato, è partita dal febbraio di quest'anno.
A questo proposito, va ricordato che l'aumento di febbraio è stato semplicemente frutto dell'applicazione tecnica di una deliberazione, già adottata dal CIPE un paio d'anni fa, che prevedeva un progressivo allineamento ai livelli regionali dell'allora tariffa nazionale n. 21 all'attuale sovraregionale, perché sussistevano delle tariffe applicate sulle linee che scavalcano i confini amministrativi di ogni Regione (che noi qualifichiamo come linee interregionali) e le linee propriamente inserite nel solo territorio regionale. Questo rappresentava un delta tariffario molto, molto consistente e peraltro anche difficile da motivare agli occhi dell'utenza: il problema delle tariffe è molto complesso pertanto diventa difficile giustificare il fatto che gli utenti delle linee del trasporto ferroviario che si svolge totalmente all'interno del territorio piemontese dovessero pagare così significativamente di più degli utenti delle linee che, invece, valicano il territorio regionale.
In attuazione di questo provvedimento amministrativo adottato in epoca largamente precedente, è stata determinata da Trenitalia questa ulteriore tappa di adeguamento tariffario; peraltro, la nuova tariffa è entrata in vigore ormai da diversi mesi.
A questo proposito voglio ricordare che sulle stesse linee interregionali, peraltro sostenendo un consistente sforzo economico attraverso la cosiddetta carta "Tutto Piemonte", abbiamo consentito ai pendolari una facoltà, molto utile, di accesso con un differenziale annuale sul valore dell'abbonamento: ai titolari dell'abbonamento per il trasporto ferroviario regionale, con il pagamento di questo differenziale annuale di 150 euro, è possibile accedere ai servizi di trasporto prodotti da Trenitalia attraverso gli Eurostar e gli Intercity.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Non è mia intenzione, in questa sede, utilizzare l'occasione per rivolgere critiche a tutto campo al Gruppo Ferrovie dello Stato, vista anche la situazione che stiamo vivendo in queste ore, ma penso sia opportuno capire effettivamente quanto è successo, ad esempio, in un contesto come quello del trasporto merci, anziché sparare sentenze.
Tuttavia, per quanto riguarda Trenitalia e il trasporto passeggeri credo che ormai sia chiaro che si vive una situazione di comodo per il Gruppo Ferrovie dello Stato, perché quando si tratta di applicare tariffe alla generalità della clientela, le Ferrovie agiscono in regime di mercato rivedendo le tariffe degli intercity, degli espressi, degli interregionali eccetera, ma prevedono anche investimenti per quanto riguarda il materiale rotabile in quel settore. Quando si tratta, invece, di parlare di trasporto generalizzato, il cosiddetto "trasporto universale" (definito, poi "locale" in ambito regionale), allora lo Stato deve pagare fino all'ultima lira.
Penso che si stia vivendo questo dilemma di un'azienda che contemporaneamente, vuole essere operatore sul mercato della mobilità dei trasporti e, dall'altra, si fa carico (e non ci sono alternative) di un servizio pubblico rivolto ai pendolari, agli studenti, ai lavoratori e alle fasce diciamo più bisognose della popolazione. In questo caso, il rischio è che le Regioni, e anche la nostra Regione, facciano la fine del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro.
Mi sembra che qualche reazione sia stata posta in essere da parte delle Regioni e anche della nostra Regione, ma siamo ancora ben lontani da due obiettivi: il primo potrebbe essere quello ordinario, e cioè di avere le condizioni per fare una gara, quindi reperire dei vettori sul mercato eventualmente europeo e non solo italiano; nel nostro caso, poich confiniamo con la Francia, con la Svizzera e con la Germana, potrebbero esserci degli interessi comuni, come già ci sono stati, nel caso di altri settori di trasporto.
Il secondo obiettivo potrebbe essere quello di mettere in discussione determinati componenti del contratto di servizio di Trenitalia. Ma, se andiamo a vedere, con una specie di dumping sui generis, le Ferrovie dicono: "Per quanto riguarda il trasporto locale, suddivido tutte le prestazioni con uno schema che fa sì che ciò che fino agli anni scorsi è stato garantito ad un costo, per esempio, pari a 100, da domani, se vuoi che lo faccia, mi devi dare 130".
A quel punto, è chiaro che questo mette in difficoltà le Regioni perché, qualora dovessero andare a gara, dovrebbero fare una base d'asta superiore e dovrebbero avere le risorse necessarie per coprire questa nuova base d'asta, sperando poi in un ribasso in termini di gara. Poi, interviene il Parlamento che fa le assegnazioni, mettendo nome e cognome "Ferrovie dello Stato". Probabilmente, l'hanno fatto in buona fede, per accelerare e per evitare il transito di fondi tramite le Regioni, ma in questo caso è stato fatto un grosso pasticcio, perché ulteriormente si sono poste le condizioni per evitare quella famosa gara o quella famosa libertà di movimento da parte delle Ferrovie dello Stato.
Sono assolutamente cosciente di questo, però qui siamo arrivati al bivio e possiamo dire al Governo: "Visto che il monopolista Trenitalia comunque viene assistito e viene tutelato, allora tanto vale che ci sia una controparte nazionale che abbia un unico interlocutore e diamo indietro le chiavi (si fa per dire) a voi Governo o, se no, se volete che andiamo avanti noi come Regioni, dovete metterci in condizioni di fare questo".
Quindi, è una situazione critica, che ovviamente da noi viene sottolineata e queste interpellanze hanno anche il significato di tenere desta, qualora fosse possibile, l'attenzione dell'Assemblea su questa situazione.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 2620 del Consigliere Cavallera, inerente a "Chiusura della biglietteria ferroviaria di Tortona"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 2620 del Consigliere Cavallera.
Risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Devo dire che, purtroppo, rispetto alla data di presentazione dell'interpellanza (che è anche condivisibile nei suoi contenuti) e nonostante le reiterate pressioni, corrispondenze e lettere svolte nei confronti della Divisione passeggeri Trenitalia (perché la stazione di Tortona è una stazione di rango nazionale, quindi il personale di biglietteria non è inquadrato nell'ambito del sistema della Divisione trasporto regionale, ma nella Divisione trasporto nazionale), nonostante le rassicurazioni avute dalla stessa Trenitalia che il provvedimento di sospensione dell'attività, nei giorni festivi, della biglietteria della stazione di Tortona non corrisponde ad una rivisitazione organizzativa che ne prevede strutturalmente la soppressione, ma è determinata soltanto da ragioni organizzative collegate a una lunga malattia dell'addetto.
Quindi, vi sono state tutte le negative ricadute sulle turnazioni molto complesse e, nella sostanza, questa situazione, che avrebbe dovuto essere risolta nel giro di qualche settimana, alla fine non risulta ancora essere stata portata a soluzione.
Su questo fronte, noi continueremo a fare tutte le azioni di pressione possibili; non siamo nelle condizioni di portare questo tema a contratto nell'ambito dei servizi a catalogo che stiamo trattando con Trenitalia.
la fattispecie che ricordava il Consigliere Cavallera, è il risultato per cui un monopolista riproduce dei meccanismi sui cui diventa effettivamente difficile intervenire con efficacia. Certamente è un problema aperto.
Che presso alcune stazioni nei giorni festivi funzioni soltanto un'attività di biglietteria automatica credo sia ragionevolmente accettabile, ma non su una stazione come quella di Tortona, che ha un ruolo e un rilievo. Ricordo che di recente, anche attraverso il Movicentro, è stata considerata una stazione di rango nazionale, quindi questo è un aspetto che va sanato.
Fino ad ora Trenitalia non ha ottemperato a quello che continuo a ribadire essere un impegno che era in agenda e che dovrebbe essere portato a soluzione.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Abbiamo già trattato alcune interpellanze e interrogazioni che mettevano in risalto il ruolo importante di Tortona, come nodo nel settore della mobilità e dei trasporti. Condivido assolutamente la richiesta delle amministrazioni locali e dei cittadini, portate avanti e ribadite qui come impegno da parte dell'Assessore, di impedire che questa stazione sia chiusa in determinati momenti.
Ricordo che ad Alessandria vi è un incrocio di autostrade come la Torino-Piacenza, la Milano-Genova, il raccordo con l'A26, le ferrovie che portano in tutte le direzioni, i centri logistici come il Parco Tecnologico, aree industriali, ecc. Tutto ciò provoca il movimento di tante persone e quindi la necessità di usufruire di una biglietteria qualificata per raggiungere non il paese limitrofo, ma le principali destinazioni, in primis Milano, Torino e Genova.
Prendo atto dell'impegno dell'Assessore che la questione per la Regione non è chiusa. Non potrà entrare nel contratto di servizio, ma cerchiamo di inserirla come condizione al contorno. Se si risolve questa questione, vuol dire che possiamo segnare un punto in una classifica. Sotto questo profilo adesso sono uno a zero le Ferrovie; vediamo di pareggiare e, se possibile di andare ad un risultato positivo. Seguirò la questione.
Sono convinto che la vecchia amministrazione, la nuova amministrazione tutti i Gruppi consiliari del Tortonese sono senz'altro in attesa che l'Assessore porti a casa un risultato positivo.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 2718 del Consigliere Cavallera, inerente a "Vagoni fatiscenti alla stazione ferroviaria di Alessandria"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2718, sulla quale risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Per rispondere al Consigliere Cavallera, devo dire che è da vedere se l'uno a zero di Trenitalia è proprio così. Credo che noi, per quanto potremmo farne, prima di accumulare tanto livore tra gli utenti quanto le Ferrovie dello Stato ne hanno accumulato nel corso del tempo, ci metteremmo almeno quattro o cinque legislature.
Questa è un'altra questione che ha avuto un gran rilievo anche nella cronaca perché, come ormai capita, se n'è occupata anche una nota trasmissione di informazione e satira. Abbiamo provveduto immediatamente a chiedere chiarimenti presso la Direzione regionale di Trenitalia, la quale ci ha specificato come i rotabili, oggetto di quella peraltro assai poca edificante evidenza, sono materiali fuori dal ciclo produttivo, quindi sono vecchi ed esausti e non possono più essere considerati materiali attribuibili al servizio. Questo per competenza, e per prima cosa, ci premeva evidenziare.
Viceversa, siccome, com'è noto, esiste una riserva di destinazione in funzione dei soldi che le Regioni mettono a concorrere in investimenti qualora si fosse trattato di materiale utilizzabile per il servizio e ridotto in quelle condizioni, sarebbe emersa un'altra serie di considerazioni da svolgere rispetto alle azioni che la Regione avrebbe potuto intentare nei confronti di Trenitalia. In realtà si tratta di materiale, questo è stato asseverato, ormai fuori corsa.
Dopodiché, abbiamo cercato di approfondire per quale ragione Trenitalia avesse ritenuto di operare concentrando quel materiale nel piazzale dell'officina manutenzioni dei vagoni di Alessandria. La risposta è stata che quella scelta era propedeutica all'attribuzione di incarico ad un'impresa di demolizioni che avrebbe dovuto procedere allo smantellamento dei vagoni stessi.
Trenitalia ha precisato, peraltro, che non è possibile adottare quei provvedimenti - un altro degli elementi che sono stati portati in evidenza dai servizi televisivi è il fatto che questi vagoni fossero diventati area di bivacco di varia origine - se non attraverso l'intervento dell'autorità giudiziaria e della forza pubblica, atto ad impedire l'accesso ad estranei nell'area stessa.
Sotto questo profilo, abbiamo ribadito l'esigenza che si trovi, al più presto, una soluzione che porti a ordine e pulizia quell'area. Soluzione che, peraltro, credo sia stata reiteratamente ribadita anche in alcuni interventi di ordinanza da parte del Sindaco della città di Alessandria.
Anche qui si tratta di vedere, in raccordo con i Comuni e con Trenitalia stessa, di tenere sott'occhio l'evoluzione di una soluzione che certamente è molto spiacevole, ma che non è facilissimo risolvere perché si tratta di materiale molto ingombrante e che deve trovare un'area di allocazione appropriata, altrimenti si sposta il problema da lì e lo si rigenera da un'altra parte. Credo che accelerare i tempi della demolizione, così come Trenitalia ci ha detto di aver programmato, potrebbe essere la soluzione più rapida ed efficace.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Quando si sono visti tutti quei materiali rotabili vecchi e fuori uso concentrati ad Alessandria, si è pensato ad un'antica vocazione dei cosiddetti Mandrogni, cioè gli abitanti delle zone della Fraschetta, che raccoglievano ferro e altri materiali di recupero. Si pensava che li avessero collocati loro.
Invece, purtroppo, gli stazionamenti sono lunghi. Tutti i soggetti senza fissa dimora - visto che il sito ferroviario di Alessandria è molto ampio, sono milioni e milioni di metri quadri di territorio, ci sono una serie di binari morti o altri depositi dove possono essere collocati questi vagoni - nottetempo, occupano i vagoni. Il discorso è che poi si va anche nelle ramificazioni della droga e dell'illegalità, così che la questione crea allarme sociale.
Il Sindaco, ovviamente, interviene non perché vuole sostituirsi al Capostazione o al Direttore delle Ferrovie, ma perché ci sono delle conseguenze di tipo sanitario e di ordine pubblico. Ha, dunque, emanato questa ordinanza: speriamo che smuova le Ferrovie, insieme alle sollecitazioni dell'Assessore.
L'Assessore, però, ricorderà altresì la vicenda del muro di cinta. Le Ferrovie avevano ceduto alla città un ampio spazio per poter realizzare un parcheggio (peraltro, è un parcheggio importante, perché contiene mille automobili, veramente tante!). Soprattutto le signore avevano sollevato tale problema, perché arrivando di sera, ancorché il piazzale fosse illuminato, sarebbe stato meglio se non ci fosse stato quel muro di cinta perché si sarebbero evitate eventuali aggressioni o altre forme di disturbo.
Anche in quel caso, il Sindaco aveva dovuto intervenire emanando un'ordinanza e finalmente le Ferrovie hanno demolito, o abbassato al livello del suolo, il muretto.
Queste interpellanze non sono state presentate per far perdere del tempo all'Assessore, ma servono per premere, tra tutti, affinché gli obiettivi si realizzino.
Speriamo, perché altrimenti la pratica potrebbe passare, come competenza, dall'Assessorato ai trasporti all'Assessorato all'ambiente, se diventano rifiuti abbandonati! Perché così come si controlla qualsiasi imprenditore affinché non detenga nella propria azienda cumuli di materiale abbandonato, anche le Ferrovie e l'impresa FS credo che debbano essere controllate e non avere "angoli" di stazioni o dei propri piazzali impresentabili.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interpellanza n. 2720 della Consigliera Cotto, inerente a "Esclusione delle scuole collinari dal protocollo d'intesa tra la Regione Piemonte ed Ministero dell'Istruzione"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2720, presentata dalla Consigliera Cotto.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
L'interpellanza, com'è stato ricordato, era volta a conoscere per quale motivo le scuole site in zone collinari siano state escluse dal protocollo.
bene evidenziare che il protocollo approvato con deliberazione di Giunta regionale, sottoscritto in data 23 aprile 2009, fa seguito a due analoghi protocolli sulle scuole di montagna, sottoscritti nel 2003 e nel 2006, secondo quanto prevede l'art. 48 della legge sulla montagna n. 16.
Rispetto alle versioni precedenti, il protocollo siglato qualche giorno fa, oltre a cercare di mantenere e valorizzare i plessi di montagna, cerca di mitigare l'isolamento di queste scuole attraverso l'approvazione e l'utilizzo di nuove tecnologie informatiche.
Detto questo, per rispondere nel dettaglio ai quesiti posti dalla Consigliera Cotto, è necessario evidenziare come la situazione di precarietà e di isolamento delle scuole collinari diventa preoccupante e potrebbe assumere i toni di una situazione di emergenza se il Regolamento con il conseguente protocollo di applicazione predisposto dal Ministero diventasse esecutivo. La bozza di regolamento infatti il Regolamento prevede la chiusura dei plessi con meno di 50 alunni, meno di 30 alunni e meno di 45 alunni, a seconda dell'ordine di scuola che noi consideriamo quando questo regolamento diventerà esecutivo le zone collinari potrebbero avere oggettive difficoltà; oltre al fatto che la riduzione del personale docente e del personale ATA, indipendentemente dallo strumento di dimensionamento e di riorganizzazione del servizio scolastico, pone già i plessi piccoli in una situazione di oggettiva difficoltà.
Si chiedeva qual è lo stato di attuazione dell'intesa ad oggi: avrebbe dovuto essere firmata entro il 15 giugno, ma in conferenza unificata si è deciso di interrompere il lavoro istruttorio , richiedendo un ulteriore incontro con i Ministri competenti (Ministro dell'Economia e il Ministro della Pubblica Istruzione) per capire quali altri sforzi possano essere compiuti per mitigare quanto previsto dalla bozza d'intesa che è stata presentata dai Ministri competenti.
ovvio che, a quel punto, la stessa criticità in termini di isolamento e di fatica da un punto di vista didattico nella quale si trovano le zone di montagna, verrebbe ad interessare anche le zone collinari.
Oggi la scelta è determinata anche dalle ristrettezze delle risorse economiche e deriva altresì dal fatto che il Ministero ha avviato una serie di sperimentazioni sull'utilizzo delle "lavagne interattive" soltanto nelle zone di montagna. Estenderlo, quindi, voleva dire identificare una quantità di risorse per una situazione che, ad oggi, non presenta il medesimo isolamento che presentano alcune scuole delle zone di montagna.
Come ho già detto in molte altre occasioni, sono molto preoccupata per la riorganizzazione della rete scolastica all'interno della nostra Regione se il protocollo che è stato presentato avrà un seguito,.
Questa mattina si è riunita la cabina di regia con gli enti territoriali (ANCI, UPP, UNCEM e Ufficio Scolastico Regionale) volta a valutare lo stato di attuazione nell'applicazione degli organici. Ad oggi è ancora impossibile riuscire a quantificare quante scuole iniziano ad avere una situazione di sofferenza (parlo di scuole collinari, con numeri bassi).
Non si è ancora completato l'iter, per quanto riguarda l'organico di fatto e abbiamo deciso, in modo unanime, di richiedere un incontro con il Ministro (questo su base regionale) per conoscere quali correttivi il Governo intenda mettere in atto in una situazione che, oggettivamente nelle otto Province (in modo particolare laddove ci sono Comuni collinari che hanno scuole con dimensioni piccole), sta diventando un problema, della cui sofferenza a settembre avremo la reale percezione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Cotto, che interviene in veste di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per la risposta, alla quale formulo altresì gli auguri di pronta guarigione.
Avevo presentato tale interpellanza cogliendo proprio l'occasione di questo protocollo, perché ricordo che già nel 2006, a tal riguardo, lei e l'allora Assessore alla montagna, Bruna Sibille, facevate presente che conoscevate bene la situazione collinare e sarebbe stata vostra intenzione verificare come porre rimedio.
So che oggi in Giunta sono stati approvati l'assestamento di bilancio e provvedimenti vari: mi auguro che fra questi ultimi la Regione possa finanziare anche queste scuole, affinché il nostro ruolo non si limiti ad accusare il Governo centrale, come diceva prima l'Assessore Borioli parlando di emergenza e di autostrade bloccate, ma cercare di assumere, per quanto di competenza e per quanto sia possibile, le proprie responsabilità.
Mi dichiaro, dunque, relativamente soddisfatta della risposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Pentenero, per una breve replica.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Ho chiesto di intervenire semplicemente per precisare e confermare quanto ha detto poc'anzi la Consigliera Cotto: se non ricordo male, in sede di Commissione consiliare con l'allora collega Sibille avevamo precisato che lo stesso tipo di intervento avrebbe dovuto essere pensato sulle zone collinari.
Oggi credo che sia certamente importante attuare questo tipo di operazione, ma ritengo altresì che, facendola oggi, si corra il rischio di avere una rete che domani potrebbe non essere più la stessa. Pertanto, è necessario porre la massima attenzione su cosa sarà il nuovo dimensionamento della rete scolastica e poi, eventualmente, capire come estendere la rete e con quali risorse sarà possibile immaginare questo tipo di operazione.
Ciò che è utile conoscere e sottolineare, al di là di quelle che possono essere le responsabilità, è che, oggi, e fino a quando non ci sarà il decentramento, le competenze relative al personale sono ancora in capo al Ministero. Quello che bisogna comprendere e questo, credo, vada al di là di qualsiasi appartenenza, è che in una Regione come la nostra, che ha peculiarità legate al tema dei piccoli Comuni e delle realtà minori, non riuscire a garantire la presenza del servizio scolastico (questo credo sia un obiettivo comune sul quale poter lavorare) può rappresentare uno strumento per accelerare uno spostamento delle popolazioni locali verso le grandi città, quindi innescare quel meccanismo di abbandono delle realtà minori.
Credo che salvaguardare questa realtà possa essere un obiettivo assolutamente condivisibile sul quale lavorare insieme per cercare di raggiungere un risultato importante per la nostra Regione.



PRESIDENTE

Abbiamo concluso il sindacato ispettivo. Adesso, con il consenso dei Consiglieri, sospenderei i lavori per pochi minuti per aggiornare il Consiglio alle ore 17.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.48 riprende alle ore 16.59)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ho avuto indicazioni da diversi Presidenti di Gruppo che convergono verso un unico obiettivo, che è quello della chiusura dei lavori odierni del Consiglio regionale.
Ricordo che il Consiglio regionale è riconvocato martedì e mercoledì prossimi. Ai Consiglieri di maggioranza segnalo che è convocata una riunione di maggioranza in sala A. Chiudiamo i lavori con l'intervento del Consigliere Leo.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Devo soltanto dire per il verbale che ho ricevuto risposta scritta all'interrogazione n. 2740, di competenza dell'Assessore Bairati. Per essere precisi. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Leo, sottolineo il fatto che diligentemente ho informato il Consiglio che le era stata consegnata risposta scritta.
La parola alla Consigliera Barassi.



BARASSI Paola

Mi rendo conto di essere forse fuori tempo massimo, ma siccome abbiamo iscritto all'o.d.g. l'ordine del giorno legato al tragico avvenimento di Viareggio, mi chiedevo se, prima della chiusura dei lavori, ma mi rendo conto che ormai non c'è più nessuno, è possibile discutere e votare almeno quest'ordine del giorno.
Vedo che i banchi sono, purtroppo, già vuoti.



PRESIDENTE

Consigliera Barassi, molti Consiglieri si sono già allontanati. Se lei ritiene, si può prendere un impegno. Visto che il Presidente del Consiglio e i Presidenti dei Gruppi devono definire l'ordine del giorno dei Consigli di martedì e mercoledì prossimi, segnaliamo questo documento.
Se avesse una convergenza ampia, dovrebbe passare rapidamente martedì prossimo ed essere approvato dall'Aula.
Se non vi sono altre richieste di intervento, vi ringrazio e vi auguro una buona serata.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.03)



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