Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.454 del 30/06/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 15.39)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bossuto, Bresso, Laus Lepri, Pizzale, Placido, Spinosa e Valloggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In data odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 23 giugno 2009 e verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito il punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 23 giugno 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 16 giugno 2009. Se non vi sono osservazioni, s'intendono approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari che si è appena riunita ha convenuto di dedicare la giornata di oggi unicamente alla votazione degli ordini del giorno presentati sui temi collegati alla discussione antimeridiana.
Dopo la votazione, la seduta di Consiglio terminerà; subito dopo, al secondo piano del Palazzo, in Sala Morando, è convocata una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, avente ad oggetto "Definizione del calendario dei lavori per il prossimo mese".


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'avvocato Mario Fonio, ex Consigliere regionale deceduto il 25 giugno 2009


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, il 25 giugno scorso è deceduto all'ospedale di Novara, dove era ricoverato, Mario Fonio, Consigliere ed Assessore regionale nelle prime due legislature regionali dal 1970 al 1980.
Mario Fonio era nato a Landiona (NO) il 1° marzo del 1922; avvocato membro del Comitato regionale programmazione ospedaliera del Piemonte e Presidente del Consorzio idraulico del Sesia-Novara. Nel 1970 era stato eletto Consigliere regionale nella lista del Partito Socialista Italiano della circoscrizione novarese e riconfermato alle elezioni regionali del 1975.
Per quasi dieci anni Fonio ricoprì l'incarico di Assessore regionale alla tutela dell'ambiente: nella prima legislatura, dal 1970 al 1971, nelle due Giunte di centrosinistra presiedute da Edoardo Calleri (DC) e, dal 1973 al 1975, in quella guidata da Gianni Oberto (DC); per tutta la seconda legislatura, dal 1975 al 1980, nella Giunta di sinistra presieduta da Aldo Viglione (PSI).
Colleghi Consiglieri, venerdì scorso ho espresso alla moglie Vanna e alle figlie le condoglianze dell'Assemblea regionale. Ai funerali che si sono svolti sabato a Novara era presente, con il gonfalone della Regione Piemonte, il Vicepresidente della VI Commissione, il collega Paolo Cattaneo.
Rinnovando ai familiari la nostra partecipazione al loro grave lutto propongo un minuto di silenzio in memoria dell'avvocato Fonio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Interventi per calamita' naturali - Calamità naturali

Interventi regionali a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dagli eventi alluvionali dell'aprile 2009 e dai danni provocati dalle nevicate invernali - esame ordini del giorno n. 1227, n. 1288, n. 1237 e n. 1238 collegati


PRESIDENTE

Procediamo con gli ordini del giorno collegati alla discussione di cui al punto 2) all'o.d.g. della seduta antimeridiana: "Interventi regionali a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dagli eventi alluvionali dell'aprile 2009 e dai danni provocati dalle nevicate invernali".
Il primo è l'ordine del giorno n. 1227 dei Consiglieri Cotto, Cavallera Toselli, Motta, Dutto, Cirio e Guida, inerente a "Provvedimenti per il riassetto del territorio danneggiato dagli eventi atmosferici".
La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Chiedo scusa ai colleghi per il leggero ritardo, ma ero impegnata in una riunione per verificare gli ultimi adempimenti per la conclusione dell'indagine sulla violenza contro le donne; ero impegnata con la Vicepresidente a valutare gli ultimi dettagli.
Quest'ordine del giorno, che segue la discussione avvenuta stamattina sull'argomento, credo possa essere votato da tutti. Proprio da tutti.
Ricordo quando ho chiesto la firma ai colleghi, di avere avuto anche la sottoscrizione da parte di Consiglieri della maggioranza che riconoscevano la gravità della situazione. Poi il Presidente della II Commissione ha presentato anche lui un ordine del giorno, che si differenzia da questo che illustrando solo perché con quel documento si chiede tutto al Governo mentre con quest'ordine del giorno, collegandosi anche agli interventi svolti stamattina dal collega Cavallera e da altri, si chiede alla Giunta regionale di adottare ogni provvedimento per il riassetto del territorio piemontese.
In sostanza, si chiede di intervenire per la riapertura di strade, la sistemazione di aree franate, la riparazione di fabbricati danneggiati, il riordino e la sistemazione delle coltivazioni agricole. Ricordo che abbiamo ancora delle famiglie sfollate che sono state costrette ad abbandonare la propria casa. E poi si chiede di intervenire con forza in sede di Conferenza Stato-Regioni per l'istituzione di un fondo finanziario nazionale le cui risorse siano destinate ad interventi di ripristino del territorio, nonché a intraprendere le varie azioni di promozione della cultura, difesa e manutenzione del territorio, per fare veramente molta prevenzione.
Mi auguro che quest'ordine del giorno, come gli altri, possa essere votato all'unanimità per dare forza alla voce che si alza dal Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. La mia è una dichiarazione di voto per comunicare che l'illustrazione della collega Cotto è stata per me esaustiva, ma facendo presente che purtroppo è stato distribuito solamente l'ordine del giorno a firma del collega Clement.
Voglio evidenziare alla Presidenza solo questo piccolo aspetto di tipo organizzativo.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1227, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale dato atto della situazione venutasi a creare in seguito alle avversità atmosferiche dei giorni 26 e 27 aprile 2009 su tutto il territorio regionale tenuto conto che a seguito degli eventi atmosferici protrattisi dall'autunno scorso e culminanti con le incessanti piogge di fine aprile scorso, che hanno provocato l'esondazione del Po e del Tanaro, e dei relativi affluenti, si è verificato un diffuso dissesto idrogeologico, con frane e smottamenti di diversi versanti collinari che hanno coinvolto in particolare strade comunali, provinciali oltrechè strade vicinali interpoderali e private nonché alcuni fabbricati di civile abitazione considerato che dall'autunno scorso a questa primavera i fenomeni climatici e le avversità atmosferiche, tra cui forti piogge e abbondanti nevicate hanno interessato la maggior parte del territorio piemontese e, in particolare, delle province di Asti, Alessandria e Cuneo rilevato che in seguito a detti eventi il territorio del sud del Piemonte ha subito gravi danni consistenti in dissesti, frane, distacchi di pareti terrose, con conseguente crollo di strade e di infrastrutture, sia a servizio della viabilità locale sia a servizio dell'agricoltura tenuto conto che risultano danni diversi a privati proprietari di abitazioni e di aziende agricole, interessati da detti fenomeni viste le molte ordinanze di sindaci anche a seguito di accertamenti condotti dal Comando dei Vigili del Fuoco, con cui si è provveduto a sgomberi di nuclei familiari da abitazioni ritenute in pericolo di crolli o per l'incolumità personale impegna la Giunta regionale ad adottare urgentemente ogni provvedimento per il riassetto del territorio piemontese, tra cui: riapertura di strade, sistemazione di aree franate riparazione di fabbricati danneggiati, riordino e sistemazione delle coltivazioni agricole a intervenire, in sede di Conferenza Stato Regioni, per l'istituzione di un fondo finanziario nazionale le cui risorse siano destinate agli interventi di ripristino del territorio a intraprendere azioni di promozione della cultura di difesa e manutenzione del territorio che coinvolga i proprietari dei terreni e i cittadini in genere, tanto da diffondere un'incisiva prevenzione dei fenomeni atmosferici a verificare lo stato dei luoghi al fine di constatare la presenza di rischi per la pubblica incolumità e l'adozione dei provvedimenti del caso in via sussidiaria e a sostegno della collettività".
Il Consiglio approva.
Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 1228 dei Consiglieri Rutallo Muliere, Bellion, Ferraris, Lepri, Pace, Motta, Ristagno, Rabino Reschigna, Travaglini e Deambrogio, inerente a "Evento alluvionale del 27 e 28 aprile 2009".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervengo molto brevemente soltanto per dichiarare che chiedo di sottoscrivere quest'ordine del giorno, in quanto è coerente con quanto ho detto nel mio intervento, perché in questo caso è stato esplicitato in modo molto ampio. Pertanto, credo che sia opportuno non solo votarlo, ma anche sottoscriverlo.



PRESIDENTE

Mettiamo agli atti la sottoscrizione, da parte del Consigliere Cavallera, dell'ordine del giorno n. 1228.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1228, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerato l'evento alluvionale del 27 e 28 aprile 2009 che ha colpito la Regione Piemonte e tenuto altresì conto delle eccezionali nevicate dell'inverno rilevato che le abbondanti piogge hanno provocato le esondazioni dei fiumi Tanaro e Bormida, nonché dei relativi affluenti, causando un ampio dissesto idrogeologico, in particolare delle province di Asti, Alessandria, Cuneo e Verbano Cusio Ossola constatato che i suddetti eventi hanno determinato ingenti danni alle infrastrutture ed al territorio tenuto conto, in particolare, degli ingenti danni alle imprese agricole situate nelle aree adiacenti che si sintetizzano in distruzione delle colture autunnali e primaverili, perdita delle scorte, danni agli allevamenti, alle strutture, agli impianti, ai macchinari, alle attrezzature e alle abitazioni accertata la necessità che lo Stato riconosca il danno con aiuti concreti e significativi impegna la Giunta regionale a richiedere con urgenza al Governo lo stato di calamità per il comparto agricolo e l'applicazione del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 (Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38) escludendo il vincolo della percentuale minima di danno del trenta per cento delle produzione lorda vendibile a richiedere, inoltre, allo Stato adeguate risorse destinate agli interventi di ripristino del territorio".
Il Consiglio approva.
Proseguiamo con l'esame del terzo ordine del giorno, il n. 1237, dei Consiglieri Cavallera. Toselli, Leardi, Pedrale, Cirio, Nicotra, Leo Guida, Botta, D'Ambrosio, Boniperti, Dutto, Novero, Lupi, Rossi e Cotto inerente a "Eventi alluvionali aprile 2009 e nevicate invernali".
Ci sono colleghi che desiderano intervenire? La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Intervengo per dichiarare che voglio sottoscrivere, con il primo firmatario, quest'ordine del giorno.
Mi spiace che si denoti l'assenza dell'Assessore che ha la delega specifica, in questo caso l'Assessore Sibille (che immagino ci seguirà attentamente da Bra), perché tempo fa avevo fatto richiesta di comunicazioni e di delucidazioni alla Giunta, nella persona dell'Assessore Sibille, su alcuni fatti particolarmente incresciosi e delicati che erano assolutamente fuori norma, che riguardavano specialmente alcune vallate del Cuneese.
Purtroppo, a tutt'oggi devo registrare che non c'è stata alcuna risposta.
Mi auguro che, terminati gli adempimenti del giuramento in qualità di Sindaco da parte dell'Assessore e prima che ci sia il cambio di staffetta ci sia una comunicazione al riguardo, anche per i Comuni che ne avevano fatto precisa richiesta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1237, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale riunito in sessione straordinaria sul tema delle piogge alluvionali della fine di aprile 2009 considerati gli eventi naturali eccezionali che si sono registrati in tali giorni e che hanno creato diffuse criticità lungo i corsi d'acqua interessati dalle piene eccezionali, soprattutto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, oltre alle frane che si sono attivate nei versanti collinari piemontesi compromettendo abitazioni, strade rurali ed attività agricole valutato positivamente il funzionamento del sistema di protezione civile che in Piemonte coinvolge Regione ed Enti locali in stretto coordinamento con le Prefetture responsabili delle strutture tecniche e di pubblica sicurezza dello Stato, soprattutto in quelle località, come ad Alessandria ove vi sono condizioni di rischio che vanno celermente mitigate ritenuto urgente intervenire per completare le opere idrauliche e infrastrutturali in corrispondenza dei centri abitati unitamente ad un intervento di sostegno per il ritorno alla normalità delle abitazioni e delle attività economiche colpite da alluvione e frane. Parimenti è necessario un intervento straordinario per le attività agricole ad iniziare da quelle che sono ubicate, insieme alle abitazioni rurali, nelle zone golenali comprese negli argini di recente realizzazione ritenuto altresì opportuno richiedere a Governo e Parlamento sia di emanare la prevista 'ordinanza di protezione civile', sia di individuare specifiche risorse finanziarie per le necessità indicate in premessa sollecita Governo e Parlamento ad emanare i provvedimenti richiesti dalla Regione e dalle Comunità locali per fronteggiare le situazioni critiche derivate dalle condizioni di calamità che si sono verificate sia ad aprile 2009 sia nel periodo invernale che ha registrato nevicate eccezionali, soprattutto nelle zone montane impegna la Giunta regionale ad intervenire a stralcio per la realizzazione delle opere idrauliche e di stabilizzazione più urgenti nelle zone alluvionate e nei versanti in frana a richiedere un intervento straordinario per le attività agricole in relazione alle situazioni golenali ed ai danni arrecati dalle straordinarie 'piogge alluvionali' impegna altresì la Giunta regionale ad intervenire per anticipare ai privati ed agli agricoltori dei contributi proporzionati al danno subito al fine di favorire l'avvio del ritorno alla normalità".
Il Consiglio non approva.
Passiamo ad esaminare l'ultimo ordine del giorno, il n. 1238, dei Consiglieri Clement, Travaglini, Comella, Dalmasso e Robotti, inerente a "Danni subiti a seguito delle nevicate".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ritengo che sia opportuno intervenire per mettere in risalto che, da un punto di vista formale, questo ordine del giorno, secondo me, è volto più a corrispondere ad un discorso di rivendicazione contro il Governo, anzich creare le condizioni affinché effettivamente ci possa essere una contribuzione a favore dei soggetti danneggiati.
Infatti, si usa la seguente terminologia, invitando "ad intervenire presso il Governo affinché assuma le determinazioni di sua competenza per la liquidazione ai territori montani del Piemonte dei danni subiti a causa degli eventi dello scorso inverno".
È come se noi fossimo assicurati presso il Governo e avendo avuto un danno, andiamo dal liquidatore di spesa perché ci liquidi i danni.
Insomma, il discorso non sta esattamente in questi termini. Purtroppo nel nostro Paese non c'è una legge a regime sulle calamità naturali difatti, di volta in volta occorre ottenere sia gli stanziamenti, sia anche delle ordinanze che dettano le normative. Quindi, con tutta la buona volontà che noi abbiamo e voi, dall'altra parte, non avete, perché lo scopo vostro è soltanto quello di compiere azioni rivendicative nei confronti del Governo e non di risolvere le questioni, però vi faccio presente che da un punto di vista anche terminologico e sostanziale, questo ordine del giorno sta in piedi solo se dico: "Qualunque danno io abbia, il Governo deve comunque intervenire e pagare questo danno".
Naturalmente, non vedo in questo documento una serie di ragionamenti anche se non condivisibili da me totalmente - che il collega Deambrogio aveva fatto questa mattina: mi sembra un puro e semplice rivendicare, a pie' di lista, il controvalore presuntivo dei danni subiti.
Per certi versi, sono anche sorpreso di questo documento, però, visto che andiamo per il sottile, perché molti colleghi hanno centellinato il loro voto sul documento precedente, consentitemi, ma anch'io non potevo non fare le mie considerazioni su questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Le ultime parole del Consigliere Cavallera sono indicative della sua volontà. Ricordo che quest'ordine del giorno, costruito esattamente nello stesso modo, con l'unica aggiunta della situazione degli alpeggi che al 24 marzo non era verificabile, è stato approvato all'unanimità dal Consiglio il 24 marzo.
Ho inteso ripresentarlo aggiungendo la questione degli alpeggi proprio per toccare con mano che, dal 24 marzo ad oggi, la situazione non si è assolutamente modificata, quindi ritengo opportuno che il Consiglio si riesprima sulla vicenda.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Solo per dire che sottoscrivo anch'io, come i Consiglieri Dutto e Novero, l'ordine del giorno del Consigliere Cavallera, che non ho potuto sottoscrivere perché ero assente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1238, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale rilevato che: i danni subiti dal Piemonte, a seguito delle nevicate dello scorso inverno, ammontano a 447.290.844 euro, come risulta da dettagliata relazione rimessa al Governo dalla Regione Piemonte di tale somma, ben 211.840.788 euro risultano a carico di Comuni e Province ed altri 190.000.000 euro sono spese urgentissime per il ripristino dei manti stradali devastati dalle dinamiche degli innevamenti molti Comuni di alta montagna hanno dovuto impegnare per il solo sgombero neve somme superiori di 4/5 volte (in qualche caso fino a 10 volte) alla spesa storica molti Comuni hanno dovuto procedere 'allo scoperto', assumendo impegni molto oltre la capienza di bilancio e che, di conseguenza, senza la certezza dei rimborsi, si trovano nell'impossibilità di approvare i bilanci del 2009 proprio in questi giorni si stanno verificando ingenti danni alle strutture degli alpeggi di alta montagna che rischiano di compromettere la 'stagione' di questa importante risorsa economica dell'economia montana constatato con grandissima preoccupazione che il Governo avrebbe, finora disposto uno stanziamento di soli 85.000.000 euro per il fabbisogno dell'intero Paese il che significherebbe, per il Piemonte, una somma pari a 10 milioni di euro, meno del 3% dei danni subiti esprimendo il più profondo disagio per l'insostenibilità di una situazione che, dopo i danni e le difficoltà conseguenti alle continue interruzioni di pubblici servizi, viene aggravata da questo ulteriore atteggiamento di disimpegno dello Stato verso la montagna, i suoi problemi, i suoi diritti impegna la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo affinch assuma le determinazioni di sua competenza per la liquidazione ai territori montani del Piemonte dei danni subiti a causa degli eventi dello scorso anno, assegnando gli indennizzi spettanti ai soggetti danneggiati (pubblici e privati) della nostra Regione".
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Volevo dire che il voto evidenziato sul tabellone non è quello che ho espresso. Il mio voto è contro.



PRESIDENTE

Consiglieri, per chiarezza dispongo la ripetizione della votazione sull'ordine del giorno n. 1238.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1238.
Il Consiglio approva.
Consiglieri, vi ricordo che il Consiglio è convocato domani alle ore 10. Invito tutti i Presidenti dei Gruppi a recarsi in Sala Morando per la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.05)



< torna indietro