Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.450 del 23/06/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


CHIEPPA VINCENZO



(Alle ore 15.03 il Consigliere Segretario Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 15.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio, Cavallaro, Laus Moriconi, Motta, Pizzale, Placido, Robotti, Travaglini.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In data odierna è stato distribuito ai Consiglieri il processo verbale della seduta pomeridiana del 16 giugno 2009; sarà posta in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Richiesta d'inversione punti all'o.d.g. (spostando il punto 6) Proposta di deliberazione n. 442 "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2008 del Consiglio regionale" al punto 4 bis).


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Presidente, solo per una formalità avanzo una proposta d'inversione punti all'o.d.g. da votare subito, giusto per verificare la presenza del numero legale in Aula.



PRESIDENTE

Le chiedo solo di formulare l'oggetto dell'inversione.



CASONI William

Sostituire il punto successivo con il punto attualmente all'o.d.g.



PRESIDENTE

Quindi il punto 6) al posto del punto 5), anticipandolo come punto 4) bis..
Ci sono colleghi che desiderano intervenire in senso contrario? Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Capisco l'esigenza della formalità espressa dal Consigliere Casoni, ma credo che il programma dei lavori del Consiglio regionale preveda che noi cominciamo ad affrontare le disposizioni relative al collegato alla legge finanziaria.
Per questa ragione, noi consideriamo invece utile che il Consiglio regionale affronti immediatamente questo punto, avviando la discussione al riguardo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sulla proposta d'inversione dell'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi riconnetto alla fine della sessione di questa mattina, quando si è votato l'ordine del giorno per quanto attiene il sostegno a coloro che si oppongono alla situazione in Iran, nelle forme chiaramente stabilite dall'ordine del giorno.
Non stava presiedendo lei, credo stesse presiedendo la collega Spinosa c'è stato un paio di interventi dei colleghi Bossuto e Dalmasso che hanno spiegato perché non avrebbero partecipato al voto.
Allora credo che non sarebbe male se, per senso di simmetria, si consentisse anche a coloro che semplicemente hanno votato "sì" di spiegare le ragioni del loro voto, giusto perché tutti abbiano le stesse identiche possibilità.
Qualora lei volesse convenirne, i colleghi che hanno votato "sì" (tutti gli altri), se ne avessero le intenzioni, potrebbero farlo.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, ritengo inopportuno fare le dichiarazioni di voto dopo un voto espresso, ma tant'è, è successo e quindi, per par condicio coloro che desiderano esprimersi su questo punto è chiaro che hanno la facoltà di farlo.
Se ci sono colleghi che, prima di passare ad altri aspetti procedurali o di merito, si vogliono esprimere su questo punto - in maniera tale che siano consequenziali rispetto agli interventi in chiusura di seduta - prego di segnalarlo alla Presidenza.
Ci sono dichiarazioni di voto ex post sull'ordine del giorno appena votato dal Consiglio regionale sulla questione Iran? Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Strano che su questi fatti desideri parlare soltanto io; vuol dire che i colleghi troveranno modo, su altri argomenti, di intervenire.
A me pare che, nel prendere in considerazione quanto in questi giorni sta avvenendo in Iran, in maniera simmetrica a quanto troppo spesso in troppi Paesi sta avvenendo - e non è detto che l'Italia ne sia sempre e totalmente esclusa, non certo perché io voglia alludere, come ha fatto il collega Bossuto, ai fatti di Genova, sui quali ho personali opinioni, temo diametralmente opposte a quelle del collega Bossuto - anche questo Consiglio dovrebbe esprimersi, ove ritenga di avere autorevolezza di voce politica sul merito. Non saprei dire se è giusto o se sarebbe meglio che si astenesse, semplicemente perché, a mio avviso, sarebbe inopportuno esprimersi su quanto non sempre attiene alla propria competenza solamente quando il resto delle competenze sono esaurite.
Per simmetria, credo non sia male comprendere come sia utile levare la propria voce a sostegno di tutti coloro che subiscono certe situazioni; in questo caso, tra l'altro, con la caratteristica - particolarmente importante per dove il luogo del fenomeno - della prevalenza di voci femminili. Il fatto che siano essenzialmente le donne a protestare - non solo, certamente, ma con una presenza estremamente qualificata - rende ancor più, secondo me, urgente intervenire, in modo che coloro che lottano non si sentano del tutto abbandonati, del tutto soli (nel caso specifico del tutto "sole").
vero quanto sosteneva il collega Dalmasso, in qualche modo ripetuto dal Consigliere Bossuto: non è detto che, nel caso specifico, il rimedio Mousavi - ma gli esempi possono essere "n" se uno ripercorre soltanto gli ultimi decenni - sia migliore del male. È vero però che è indispensabile manifestare e dare la propria solidarietà non soltanto formale a coloro che lottano contro il male.
Che oggi Ahmadinejad - ma gli esempi si sprecano, se torniamo indietro nel passato - rappresenti il male, per il valore cui io mi riferisco, non c'è alcun dubbio che esso lo sia. Nelle parole di Dalmasso e di Bossuto deve essere letta la condanna nei riguardi delle linee di comportamento del primo governo Ahmadinejad; il secondo lo vedremo nel prossimo futuro qualora questo si instauri e qualora questo abbia modo di manifestarsi.
Io penso che denunciare gli errori sia comunque una cosa utile indipendentemente dal fatto che si abbia o meno a disposizione una cura migliorativa rispetto al male presente.
La denuncia degli errori (ove qualunque e dovunque si manifestino) credo sia utile. La libertà che, in questo momento, le donne iraniane manifestano spero in maniera non solo simbolica, deve essere supportata, e a loro va data la solidarietà la più sostanziale possibile, non soltanto oggi, che sono all'onor delle cronache di tutto il mondo, ma anche e soprattutto quando, ineludibilmente per la violenza che la gestione dei media ha nei riguardi delle notizie che tutti i giorni ci forniscono, una coltre di silenzio di nuovo tornerà su di loro.
Forse allora, ancor più che oggi, sarà indispensabile far sentire loro la nostra vicinanza, qualora domani questa carenza di libertà si manifestasse; sugli orrori di ieri, mi sembra che ne abbiamo tutti una sufficiente conoscenza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo, sull'ordine dei lavori.



LEO Giampiero

Le argomentazioni sull'ordine del giorno le abbiamo già esaurite, per quello che mi riguarda, stamattina; ho comunque molto apprezzato l'intervento del collega Burzi, che mi sembra assai opportuno.
Volevo dire che io alle ore 18.00 sarò sicuramente alla manifestazione.
Mi pare che non si sia ancora deciso se vada una delegazione in rappresentanza del Consiglio. Ho sentito molti colleghi interessati ad andare e, personalmente, caldeggerei la chiusura del Consiglio per permettere ad un numero maggiore di partecipare, che significherebbe un segno politico forte; in ogni caso, se invece si nomina una delegazione vorrei dare la mia disponibilità.



PRESIDENTE

Collega Leo, propongo la delegazione di un Consigliere di maggioranza e uno di opposizione, per evitare anche di instaurare una prassi in cui ad ogni manifestazione pubblica che cade nei giorni di Consiglio si proceda ad una sospensione dello stesso.
Insomma, vediamo il da farsi.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Non intervengo sulla sua linea prudente verso gli ayatollah dell'Iran voglio solamente ricordare ai colleghi che abbiamo presentato una richiesta sottoscritta relativa alla convocazione straordinaria del Consiglio sul tema delle calamità, in modo particolare sulle alluvioni che hanno caratterizzato la fine di aprile. Vorrei far presente che è stato un evento molto pesante...



PRESIDENTE

Collega Cavallera, nella Conferenza dei Capigruppo, abbiamo calendarizzato una sessione straordinaria di Consiglio per martedì 30 giugno.



CAVALLERA Ugo

Ritengo positiva questa sessione straordinaria, però vorrei far presente l'urgenza di discutere questa partita.



PRESIDENTE

Proprio in Conferenza dei Capigruppo la questione è stata posta sul tavolo e la convocazione, unanimemente convenuta, è stata fissata per il giorno martedì 30 giugno.



CAVALLERA Ugo

Ricordo che alcune famiglie hanno avuto l'acqua in casa a livelli paragonabili ad altri eventi e altre ancora famiglie hanno subito frane con minaccia delle abitazioni e interruzione di strade vicinali, a livello collinare, nel basso Piemonte e non solo. Quindi, volevo ricordare in questa sede la questione.
La Giunta ha avviato una serie di accertamenti, però abbiamo anche l'incertezza dell'Assessore che passerà la mano ad altra competenza, ma bisogna intervenire col massimo dell'attenzione e il massimo della tempestività. Questo vale sia per le attività abitative sia anche per quelle produttive, compresa l'agricoltura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori.
Questa mattina la Presidente Bresso ha trasmesso al Vicepresidente, al dottor Moisio, alla dottoressa Ferreri e ad una parte delle Organizzazioni Sindacali, una lettera con la quale decide di iniziare la sua campagna elettorale proprio dai dipendenti regionali.
Pertanto, nella sua lettera scrive che (ovviamente leggo solo alcune parti e non tutta la lettera): "A quattro anni dall'insediamento, ritengo pertanto utile un confronto diretto con i dipendenti sulle questioni che necessitano di risposte concrete e chiare prese di posizione. Ogni appuntamento..." - poi, allega diligentemente anche una scaletta con gli appuntamenti con i dipendenti inizialmente, delle sedi torinesi e, in futuro, di quelle regionali - "...sarà preceduto da una mia lettera di invito ai dipendenti, la quale sarà veicolata da parte di Direttori generali di volta in volta interessati. Nella speranza che agli incontri vorranno prendere parte le Organizzazioni Sindacali in indirizzo, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti, insieme all'augurio di buon lavoro".
Posto che è, evidentemente, irrituale che una Presidente a quattro anni dall'insediamo si accorga che ci sono dei dipendenti che non necessitano certo, ma che dovrebbero avere l'attenzione della Giunta e posto che la Giunta (bene o male che lo faccia) quest'attenzione la eserciti con gli strumenti che ha: l'Assessore al Personale (credo che, in più di un'occasione, l'Assessore Peveraro abbia incontrato le Organizzazioni Sindacali), il Direttore al Personale e le Organizzazioni Sindacali stesse che servono da filtro. Quindi per questo motivo, magari, il Vicepresidente spiega alla Presidente qual è il compito delle Organizzazioni Sindacali, in modo tale che non è necessario incontrare tutti i dipendenti, perché ci sono le Organizzazioni Sindacali che incontrano il Vicepresidente Peveraro.
Se poi decide che non lo fa in modo degno, come noi riteniamo, e vuole ritirare le deleghe avocandole a sé e incontrare le Organizzazioni Sindacali e non i dipendenti, questa è altra partita che riguarda le valutazioni della Presidente.



(Commenti in aula)



VIGNALE Gian Luca

Tutto ha un tempo, ma non tutto è irrilevante.
Vi è poi un altro aspetto: la Presidente non invita tutte le Organizzazioni Sindacali, ma ne invita soltanto alcune. Allora, se si deve far campagna elettorale dal 7 al 27 luglio, solo per quanto riguarda le sedi torinesi, mi auguro che la Presidenza del Consiglio, relativamente a questo particolare prenda dei provvedimenti, altrimenti saremmo costretti a seguire e incontreremo noi la Presidente assieme a tutti i dipendenti perché abbiamo lo stesso diritto della Presidente - che non ha - ad incontrare tutti i dipendenti con tanto di lettera, d'invito trasmessa dal Direttore.
La campagna elettorale si può fare in molti modi, ci sembra che partire con quest'anticipo e con queste brutte maniere sia assolutamente intempestivo.
Vero è - tanto per pareggiare la sua battuta di stamattina - che ha conteggiato 200 mila voti di differenza, però non si parte quattro anni dopo in modo poco corretto.



PRESIDENTE

Chiaramente, mi riservo di valutare il documento. Ne ho preso conoscenza in quest'istante.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 599 inerente a "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2009"


PRESIDENTE

Procediamo con il punto n. 5 all'o.d.g. "Disegno di legge n. 599 "Disposizione collegata alla manovra finanziaria per l'anno 2009".
La parola al relatore, Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, relatore

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge n. 599 trova come suo elemento d'origine lo stralcio operato in sede di I Commissione e, in parte, anche durante la discussione in Consiglio regionale, di articoli e norme inserite nel disegno di legge originario relativo alla legge finanziaria per l'anno 2009.
Il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale, che parte dallo stralcio di quelle norme contenute in origine nella legge finanziaria, è stato arricchito, sia nella sua formulazione iniziale, dalla proposta da parte della Giunta regionale, sia durante i numerosi incontri in sede di I Commissione. Arricchito con l'introduzione di nuove norme e anche i lavori della Commissione hanno operato alcuni stralci demandando a disposizioni legislative a se stanti, in modo particolare tutta la materia relativa all'agriturismo, la definizione di tali norme.
Il testo uscito dalla I Commissione è stato riordinato in 12 capi e in 56 articoli e affronta una pluralità di materie oggetto dell'intervento legislativo da parte della Regione Piemonte.
Il capo I riguarda alcune disposizioni finanziarie, in modo particolare l'articolo 1, consente all'ARPEA una flessibilità nella gestione della liquidità; l'articolo 2 prevede il finanziamento del programma sul Fondo Europeo per la pesca; l'articolo 3 prevede il finanziamento dei progetti di servizio civile; l'articolo 4 prevede finanziamento di interventi a favore del Comune di Predosa; l'articolo 5 non fa altro che accogliere una censura operata sulla legge finanziaria per l'anno 2008 riportando l'aliquota regionale dell'IRAP per quanto riguarda l'editoria al minimo stabilito come margine di flessibilità dalle disposizioni legislative.
L'articolo 8 fissa, in modo particolare, in 259 milioni di euro l'anno l'importo del mutuo che SCR è autorizzata a contrarre, garantito dall'assistenza fideiussoria concessa dalla Regione Piemonte, per il finanziamento degli investimenti sulle infrastrutture all'interno del territorio regionale.
Il capo II affronta il tema delle partecipazioni. L'articolo 11 autorizza la partecipazione della Regione Piemonte alla società consortile per azioni a totale partecipazione pubblica Pracatinat, con una quota azionaria di 750 mila euro. L'articolo 2 autorizza la partecipazione della Regione Piemonte al CSP Innovazione nelle ICT.
L'articolo 13 prevede una capitalizzazione straordinaria del CSI Piemonte con un intervento sul triennio 2009-2011 pari al 9,6 milioni di euro e con riduzione di pari importo sui trasferimenti ordinari effettuati dalla Regione nei confronti del CSI Piemonte.
Il capo III affronta una serie di disposizioni in materia di agricoltura e di caccia, soffermandosi in modo particolare con il recepimento e l'applicazione del Regolamento CEE 479/2008 sulle superfici vitate e con modifiche parziali a numerosi leggi regionali in materia di agricoltura.
Il capo IV affronta il tema di disposizioni in materie di foreste economia montana e collinare inserendo sia sulla legge regionale sulla forestazione recentemente approvata dal Consiglio regionale, sia sulle disposizioni di legge collegate alla riforma delle Comunità Montane, alcune modifiche alle citate disposizioni legislative regionali tese a precisare alcuni punti che non erano stati sufficientemente affrontati in modo adeguato all'interno delle due leggi importanti di riforma.
Il capo V affronta disposizioni in materia di edilizia, ambiente e territorio sia affrontando il tema dell'autorizzazione alla cessione di alloggi realizzati con contributi pubblici e disciplinandone la modalità sia autorizzando la Regione Piemonte e la Giunta regionale alla costituzione o all'adesione a fondi immobiliari non speculativi con lo scopo di ampliare il sistema di intervento della Regione Piemonte sulle tematiche della casa e con l'obiettivo di ridurre il disagio abitativo di individui e di nuclei familiari svantaggiati.
L'articolo 31, intervenendo sulla legge regionale istitutiva del Parco Regionale de La Mandria, individua una zona su cui è possibile interventi per destinazioni di tipo pubblico.
Il capo VI, affrontando disposizioni in materia di sanità e di assistenza, affronta una serie di tematiche legate sia agli adempimenti formativi degli operatori del settore alimentare, sia all'autorizzazione alla cessione dei diritti di nuda proprietà a favore di ASL, aziende ospedaliere e aziende ospedaliere universitarie per interventi all'interno dei piani di edilizia economica popolare, oggetto di concessione e diritto di superficie nel corso degli anni.
L'articolo 36 prevede la possibilità dell'istituzione della possibile figura del Vicedirettore dell'ARES, agenzia regionale.
Il capo VII, un capo importante e corposo, affronta disposizioni in materia di turismo e di sport, sia con previsioni che vanno a rivedere la disciplina dell'attività di organizzazione, di intermediazione dei viaggi e turismo, sia con le previsioni che portano alla liquidazione della società sviluppo Piemonte Turismo Srl costituita con la legge finanziaria 2007, con lo scopo di consentire una fase di traghettamento a seguito della messa in liquidazione dell'agenzia turistica regionale e per quanto riguarda il servizio relativo all'osservatorio dei flussi turistici.
Con le citate norme fu riportato in capo alla gestione diretta della Regione Piemonte il servizio e le funzioni relative alla rilevazione e alle analisi dei dati sviluppo del prodotto turistico e previste anche modalità per la messa in liquidazione della SRL e per il trasferimento del personale non dirigenziale e con contratto a tempo indeterminato nei ruoli della Regione.
Il capo affronta anche il tema della riforma delle agenzie di accoglienza e promozione turistica e locale, tema che era stato oggetto di una norma transitoria inserita nella legge finanziaria 2008 a seguito dell'introduzione delle cosiddette disposizioni della legge Bersani. Il tema è affrontato prevedendo una riforma del sistema dell'informazione dell'accoglienza turistica locale con lo scopo di garantire un rapporto e i flussi finanziari da parte dell'amministrazione regionale nei confronti delle ATL rispetto alle quali è riportata sia la titolarità della maggioranza delle quote di possesso, sia anche la gestione diretta, un controllo analogo da parte del sistema degli enti pubblici, Regione ed Enti locali e stabilendo anche norme che consentano comunque il mantenimento di rapporti in essere nei confronti degli operatori privati. Con la previsione di una loro presenza, in termini minoritari, e non influenzante l'andamento gestionale, ma consistente, invece, nell'attività e nel ruolo programmatorio o con la previsione della creazione di un organismo a latere con cui le ATL devono interloquire per mantenere concreto quello che era anche un disegno strategico originale nella legge istitutiva, che era quella del rapporto nella dimensione locale tra pubblico e privato nell'organizzazione e nella gestione del sistema dell'informazione ed accoglienza turistica.
Il capo IX affronta disposizioni in materia di trasporti, navigazione interna e demanio idrico della navigazione interna, recependo una serie di istanze che, soprattutto da parte degli Enti locali, erano pervenute all'amministrazione regionale sia rispetto alla necessità di un differimento del termine per la presentazione delle dichiarazioni di occupazione delle aree demaniali, sia in relazione anche alla classificazione di una nuova categoria di occupazione delle aree demaniali in modo particolare rispetto alle discese.
Il Capo X affronta disposizioni in materia di lavoro e cooperazione sociale; il Capo XI affronta una serie di disposizioni in materia di formazione professionale e di diritto allo studio; il Capo XII riguarda le disposizioni in materia di organizzazione del personale con una serie di interventi possibili per consentire una fase di accompagnamento nei confronti di quei dipendenti che volessero anticipare il proprio collocamento a riposo.
L'articolo 55, sempre all'interno del Capo XII amplia il possibile l'intervento in termini di assistenza da parte dell'amministrazione regionale, sia nei confronti degli enti strumentali e regionali, sia nei confronti del sistema degli enti locali minori (minori sotto il profilo demografico), in termine "del quale ruolo e del quale servizio" da parte dell'Avvocatura legale della Regione Piemonte. Infine, il Capo XIII affronta alcune disposizioni in materia di sicurezza integrata provvedendo a limitate e parziali e non significative modifiche alla legge regionale sulla sicurezza, in modo particolare, all'articolo 12 relativo all'istituzione di un Fondo di Solidarietà per le Vittime del Terrorismo e della Criminalità.
Questo, in grande sintesi il senso, il contenuto e gli obiettivi del disegno di legge 599 "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2009" che ha una sua importanza sia nei confronti del rapporto con gli enti locali, sia nei confronti di una serie di interventi da parte dell'amministrazione regionale, sia per l'ampiezza delle materie che affronta e, infine, per il significato di alcune disposizioni in esso contenute.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
aperta la discussione generale.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Inizio l'intervento svolgendo una prima osservazione. Abbiamo un provvedimento che continua a dilatarsi nel numero degli articoli: sembra un po' la Torre di Babele, che continuava ad aumentare di piani. Quella era cosa diversa, ma, dal punto di vista sostanziale, simile: è un insieme di richiami ad altre leggi regionali, a disposizioni, a settori. A mio avviso si va al di là della regolazione delle partite finanziarie, vista la serie di messe a punto contro messe a punto; ulteriori emendamenti e probabilmente, da qui alla fine, la stessa Giunta avrà altri emendamenti censimenti di Comuni che hanno ancora l'acquedotto in Eternit (l'ho letto in alcuni emendamenti).
Faccio presente che presenterò un sub-emendamento, perché esistono anche altri Comuni che hanno ancora acquedotti in Eternit ed è giusto intervenire. Tuttavia, al di là delle battute, credo che non sia questo, a mio avviso, il modo di procedere di fronte ad una situazione come quella che stiamo vivendo. Da un lato, c'è la Giunta regionale che continua a richiamare alla nostra attenzione l'intensificazione e la proposizione di priorità che vengono portate avanti, che, naturalmente, vengono sempre definite come poche, rilevanti, identificabili e orientate allo sviluppo con una capacità di mobilitare risorse. Dall'altra parte, c'è un lavoro che, non dico sia di cesello perché mi sembra più il rattoppo del sarto o l'intervento della pezza che può mettere il calzolaio, ma che è stato fatto nella speranza di avere un risultato, dal punto di vista normativo migliore rispetto agli interventi precedenti.
Credo che molte di queste materie andrebbero rimandate - se fossimo seri - a specifiche leggi di settore nell'ambito di un intervento di elaborazione di Testi Unici. Per esempio, sfogliando il disegno di legge ho visto un richiamo al Parco della Mandria, ma nel frattempo non c'è più la legge istitutiva dei singoli parchi, in quanto abbiamo approvato un testo unico sui parchi, abrogando tutta una serie di leggi che regolavano le singole aree protette. Quindi, diventa un po' la fatica di coloro che continuano a mettere pezze e contropezze.
Venendo nel merito, da un punto di vista generale, vorrei domandare al Vicepresidente Peveraro quante risorse finanziarie sposta o orienta questo provvedimento. Questa è una domanda di carattere generale, la cui risposta credo sia dovuta all'Aula per capire con che cosa ci stiamo cimentando. Ci stiamo cimentando con provvedimenti non urgenti, del tutto marginali e significativi solo in qualche caso a livello di sistemazione burocratica (non vorrei dire di rilevanza clientelare in qualche altro caso), oppure stiamo spostando risorse e stiamo ridefinendo priorità significative? Questo è importante, perché passano i mesi, cambiano i contesti ed ora siamo già in epoca di assestamento di bilancio che, ovviamente, sarà la palestra nella quale ci cimenteremo, forse più sull'assestamento del 2009 piuttosto che nel preventivo 2010. È sempre stato così al termine di ogni legislatura.
Queste erano le osservazioni di carattere generale che volevo, in qualche modo, cominciare a fare; poi, ovviamente, qui c'è di tutto un po'.
Se ci fosse una disponibilità di tempo senza limiti potremmo andare a toccare situazioni critiche in vari settori.
Per quanto riguarda l'agricoltura (attenendosi agli aspetti finanziari), faccio presente al Vicepresidente e anche all'Assessore all'agricoltura che ci sono esigenze di intervento dal punto di vista della fluidificazione del pagamento delle risorse. Siamo al quarto anno della legislatura, siamo al terzo anno (2007-2013) del nuovo periodo di programmazione dei fondi europei, per cui è chiaro che all'inizio si pu dare credito ai vari ritardi dovuti ad un cambio organizzativo. In seguito.
si può anche dare fiducia alle promesse d'intervento per migliorare le cose, ma, in questi mesi e in queste settimane, abbiamo girato tutti quanti il territorio (compreso l'Assessore Taricco), ricevendo parecchie lamentele. Se fosse riferito alla sola provincia di Alessandria, sarei qui a dolermene in quanto provincia discriminata rispetto ad altre Province, ma non credo che sia così, perché i pagamenti avvengono per tipologie. C'è anche l'operatività della Provincia nell'elaborare le liste di pagamento ma è chiaro che ci sono delle disposizioni di carattere generale.
Allora, bisogna trovare davvero, una volta per tutte, un sistema a regime che fluidifichi i pagamenti, perché è già stato ridotto l'ammontare unitario; un po' è intervenuta la modulazione, un po' hanno dato oneri con la condizionalità, pertanto devono operare in un certo modo, ed un po' c'è il ritardo.
In termini reali, ancorché si viva in un periodo poco inflazionistico all'agricoltura arriva molto meno rispetto a prima, ed in ritardo.
Questo è un dato che deve essere assolutamente rilevato.
Relativamente all'agricoltura e alle competenze, c'è tutto il discorso della caccia e, per quanto ci riguarda, avremmo preferito un pacchetto anche limitato di interventi, teso a adeguare in modo significativo la legge regionale rispetto a quella nazionale.
L'attività venatoria nella nostra regione è penalizzata rispetto alle altre Regioni, e questo lo può confermare anche il collega Boniperti.
L'Assessore al personale e l'Assessore alla caccia sono presenti: voglio ricordare che è stato confermato il Dirigente del Settore Caccia e Pesca, il dott. Di Bisceglie, però mi sembra che rispetto all'Osservatorio siamo ancora nella situazione ante, pertanto richiamo l'attenzione dei due Assessori per far loro presente che sarebbe opportuno portare tutta la materia, secondo quanto prevede la legge n. 70, in un'unica competenza cioè quella del Settore Caccia e Pesca.
Facciamo un appello: è una questione sulla quale porremo tutta la nostra attenzione e non la lasceremo svanire nelle prossime sedute di Consiglio, non solo per quanto riguarda la caccia, ma anche relativamente all'atteggiamento dell'Amministrazione, che potrebbe essere considerato, da un lato, discriminatorio e, dall'altro, come se ci fosse una specie di commissario ad acta non identificato e non definito.



(Scampanellìo del Presidente)



CAVALLERA Ugo

Presidente, stiamo parlando di questioni relative al bilancio ed è previsto che gli interventi possano andare oltre i 10 minuti. Si è sempre fatto, perché è un dibattito di carattere generale.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, nella Conferenza dei Capigruppo non abbiamo convenuto un trattamento derogatorio rispetto al Regolamento.



CAVALLERA Ugo

Quando si tratta di dare spazio ai Consiglieri, nella Conferenza dei Capigruppo, non si fa portatore di quelle che sono le esigenze...



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, questa critica è legittima, ma ingenerosa.
So che lei, peraltro, si pronuncia sempre con profonda competenza e passione su questi temi ed è molto utile a tutti i colleghi, ma la prego di rispettare i tempi, altrimenti sarebbe per me imbarazzante farli rispettare agli altri colleghi. Penso al Consigliere Boniperti, che potrebbe essere indotto ad intervenire in seguito ad alcune sue affermazioni.



CAVALLERA Ugo

La tranquillizzo, Presidente, perché sugli articoli non chiederò di sforare il tempo. Mi avvio velocemente alla conclusione, dichiarando che saremo molto attenti a questo provvedimento. È un provvedimento che va modificato in determinati articoli e, dal nostro punto di vista, va migliorato.
Ho fatto solo qualche accenno; gli altri li rimando al dibattito generale su ogni articolo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Premetto una considerazione di ordine politico. La settimana scorsa abbiamo avuto un colloquio, nel quale sono state definite, già in attesa dei risultati elettorali, delle intese. Tuttavia non erano state definite delle intese per una calendarizzazione dei lavori (tra l'altro anche lei Presidente, era presente) nel periodo che va da oggi fino al prossimo autunno, posto che dopo l'autunno entreremo nella fase preelettorale delle elezioni regionali. In quella fase difficilmente si potrà addivenire ad intese che permettano di governare i lavori di quest'Aula, anche in presenza di numeri legali che sono difficili da raggiungere in quei periodi, quando non vengono raggiunti nemmeno in quelli di tranquillità politica ed elettorale, poiché i Consiglieri si muoveranno sui territori per la campagna elettorale.
Pertanto, abbiamo qualche mese di tempo per approvare dei provvedimenti, mandare avanti delle opzioni, insomma poter lavorare. Io riassumo questo periodo - il Vicepresidente Peveraro lo sa - in tre mesi di lavoro, non di più.
Credo che questa Giunta possa ragionevolmente pensare di avere tre quattro mesi pieni per lavorare e portare a casa i risultati che si prefigge.
L'opposizione ha ancora tre-quattro mesi nei quali non promuoverà assolutamente azioni che possano disturbare questa situazione, se non le legittime richieste dell'opposizione.
Nel corso di questa riunione abbiamo avanzato al Vicepresidente Peveraro, affinché li trasmettesse alla Presidente Bresso, e c'era un accordo con il Presidente del Consiglio Gariglio, che era presente a questa riunione, dove sono stati avanzati dei ragionamenti su ipotetiche strade da percorrere per queste disposizioni collegate, per l'eventuale successivo assestamento; nel frattempo abbiamo parlato anche di riforma del Regolamento e modifica della legge elettorale.
chiaro che questi provvedimenti, come noi abbiamo detto, a nostro avviso devono marciare parallelamente. Possiamo iniziare - e lo stiamo permettendo - la discussione di un collegato alla legge finanziaria, ma immediatamente, come primo intervento politico, fino a quando l'Assessore Peveraro non ci darà informazioni rispetto alle richieste che noi abbiamo avanzato, di fatto, noi non potremo considerare condivisibile questa ipotesi di percorso. Pertanto abbiamo subito preparato una serie di emendamenti, alcuni dei quali di merito, su questo provvedimento, che abbiamo presentato solo per richiamare ognuno, perlomeno, al dialogo con la controparte.
Rispetto a questa riunione, ad oggi, noi non abbiamo ricevuto - mi sono anche consultato con i colleghi Burzi e Rossi - alcuna comunicazione al riguardo oltre al fatto di venire in aula e constatare che questo punto è stato inserito all'o.d.g.
Al momento, il Vicepresidente non ci ha minimamente degnati di considerazione. Noi attendiamo di essere considerati e, nel frattempo abbiamo presentato un discreto numero di emendamenti, che abbiamo depositato per fare in modo che il Vicepresidente trovi il tempo di colloquiare con noi.
Prima di entrare nel merito di questo provvedimento, sul quale abbiamo già anticipato una serie di criticità, essendo in discussione generale relativamente alle disposizioni collegate alla manovra finanziaria, che non ci soddisfano, annuncio che logicamente noi presenteremo emendamenti concreti per apportare dei miglioramenti, per far sì che risponda meglio all'esigenza dell'intero territorio piemontese, per fare in modo che i settori che in questo momento necessitano di aiuti più mirati, concentrati e indirizzati rientrino nel programma di finanziamenti regionali. Troppe volte abbiamo visto la finanza pubblica disperdersi in mille rivoli che non hanno reso alcun ritorno reale all'economia, ai commercianti, agli agricoltori, agli artigiani, ai lavoratori dipendenti e ai cassaintegrati che in questo momento soffrono. Sono tutti settori in difficoltà; è chiaro che una manovra finanziaria della Regione in questi momenti deve dare risposte specifiche e mirate.
Su questo percorso noi sappiamo che c'è molto lavoro da fare - mi rivolgo ai Consiglieri, nonostante l'abbia già detto ai Capogruppo - per riteniamo altrettanto urgente in questa Regione, oltre alle disposizioni collegate all'inizio e all'assestamento alla fine, collocare in mezzo il regolamento e la legge elettorale. Noi faremo in modo che si possa discutere ampiamente dei quattro temi, facendoli procedere, se possibile parallelamente, unificandoli, facendoli avanzare a turno, per fare in modo che questa Regione possa, da un lato, dotarsi degli strumenti finanziari migliori che possono rispondere alle esigenze del Piemonte e, dall'altro modificare dei meccanismi regolamentari ed elettorali che, secondo noi occorre correggere nell'interesse dei piemontesi e del territorio, per far sì che in questa Regione l'elezione avvenga con il voto cosiddetto diretto e non per nomina decisa a livelli superiori. Secondo noi, questo è un concetto che tutti a parole dicono di condividere e lo riteniamo un passo importante. Tranquillizzo subito i Gruppi che possono pensare che l'iniziativa sia volta a diminuire il potere: non è assolutamente nostra intenzione, né con la modifica del regolamento né della legge elettorale penalizzare i partiti più piccoli che intendano collaborare nella riforma.
Soprattutto noi intendiamo dare garanzie di governabilità ed eleggibilità a questa Regione, così come da tutti auspicato a parole. Noi sappiamo di avere una legge elettorale particolare e nessuno pensa - lo dico per tranquillizzare - a sistemi di sbarramento da elevare, quanto piuttosto a far sì che ogni Provincia abbia un numero maggiore di Consiglieri da eleggere, togliendoli al potere centrale dei partiti che procedono a nomine dirette.
Questo è un altro punto che per noi sarà molto importante, ma prima di arrivarci dobbiamo sicuramente avere delle risposte sui problemi posti in questa riunione all'Assessore Peveraro e al Presidente Gariglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Casoni, ho preso nota dei suoi rilievi, peraltro ne abbiamo già discusso nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi. Infatti la calendarizzazione dei lavori consiliari decisa per due giorni la settimana, in deroga ad un giorno ordinario, è già funzionale, quale prima risposta, alle istanze da lei avanzate qui e in altra sede dai Capigruppo dell'opposizione. Confido che la Conferenza dei Capigruppo di giovedì possa essere l'occasione per comprendere l'ordine e la modalità con cui fare avanzare i provvedimenti.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non sono sicuro di avere sentito tutto l'intervento del Consigliere Casoni, però, pur avendo seguito soltanto gli aspetti fondamentali, perch c'era l'Assessore Peveraro che mi disturbava, esattamente come sta facendo adesso con il Consigliere Casoni, mi sembra che la parte rimanente della sessione pomeridiana tenda ad essere inutile, se svolta in Aula: Dopodich se si deve attendere ad un inutile rito, lo facciamo non volentieri, ma lo facciamo, perché questo ci compete. Sarebbe molto meglio poter svolgere una sessione informale o pezzi di sessione informale, perché i temi posti dal collega Casoni all'attenzione dei colleghi, che io mi permetto soltanto di ribadire, attengono, da un lato, per quanto riguarda la Giunta, ai documenti relativi al bilancio in essere e a variazioni dello stesso percorsi che, al momento, non ci sembrano né semplici, né agevoli.
Dall'altra, l'attenzione - che mi pare che noi dell'opposizione abbiamo posto in quasi tutte le sedi - a temi che ci sembra doveroso essere oggetto di attenzione da parte dell'Aula (variazione di Regolamento e attenzione al momento elettorale), il tutto, all'interno del percorso che ci vede da oggi fino all'interruzione dei lavori estivi. Quindi, se vogliamo, andiamo pure avanti e impieghiamo del tutto inutilmente questa ora e 31 minuti che ci separa dall'interruzione dei nostri lavori, oppure consentiamo anche a dei lavori informali, magari, di essere meno inutili per la preparazione dei lavori prossimi.
La Conferenza dei Capigruppo, che so essere convocata per il primo pomeriggio di giovedì prossimo, forse (lo sottopongo come ipotesi) sarebbe meglio convocarla all'inizio della mattina in modo che, eventualmente, sia più fruttifera. Altrimenti, non so.
Altrimenti, così stante le cose, anche giovedì mattina non mi sembra che sarà una giornata particolarmente proficua. Mi sembra solo di fare dei pronostici.



PRESIDENTE

Colleghi, rispetto alle osservazioni Consigliere Burzi, penso che si possa utilmente impiegare la giornata di oggi con la discussione generale sul provvedimento.
So che sono previsti alcuni momenti di approfondimento nella giornata di giovedì mattina. Anche all'interno della maggioranza è necessario un approfondimento successivo e immagino pure tra la maggioranza e l'opposizione, quindi penso che la giornata di giovedì mattina potrebbe essere utilmente impiegata, anche con la sospensione dei lavori d'Aula, a trovare quelle definizioni che consentano di procedere.
Condivido che, a volte, siano più utili le riunioni informali che quelle formali, ma prima di procedere giovedì con i lavori d'Aula, sarebbe mia cura anticipare una Conferenza dei Capigruppo a Consiglio aperto per entrare in Aula, avendo già un'idea del modo di procedere o un'idea delle divergenze che si possono manifestare.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Capisco benissimo il suo punto di vista e le assicuro che lo condivido se fossi seduto al suo posto. Ma, invece, essendo seduto qui, ho delle opinioni diverse.
Cerco di motivarle. Se il Vicepresidente Peveraro si alzasse e parlasse, cosa che, prima o poi...



(Commenti del Vicepresidente Peveraro )



BURZI Angelo

Vicepresidente, se le impediscono di parlare, ce lo dica: lo difendiamo noi! Un motivo per difenderla lo troviamo di sicuro.
Se il Vicepresidente si alzasse, credo che prima o poi, in quest'Aula dovrebbe dirci che il collegato alla finanziaria, detto anche "599", ha rispetto alla versione che noi abbiamo qui, dei lievi emendamenti, cui codesta Giunta ha immaginato di poterlo sottoporre, che di per sé, non ha nessun motivo di critica, perché questo collegato è figlio delle decisioni che prendemmo prima del Natale 2008 e quindi, rispetto al Natale 2008 codesta Giunta ha deciso delle cose (che al momento non conosciamo) ulteriori, non è di per sé...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Ne abbiamo anche tante noi di idee diverse rispetto al Natale 2008.
Quindi, siccome quanto sto dicendo è una lieve anticipazione di quanto avverrà, mi sembra del tutto inutile fare una discussione generale su un testo che comunque verrà, verrebbe e non è escluso che venga emendato non in maniera marginale rispetto a quanto la Giunta suggerirà.
Se noi oggi iniziassimo una relazione generale, questo ci indurrebbe quando il Vicepresidente Peveraro ripresentasse gli emendamenti, a dirgli: "Molto interessante, adesso prendiamo il 599. Lo riportiamo nella sua sede competente, che è la I Commissione, facciamo delle normali audizioni su quanto la Giunta ha, nel frattempo, meditato e poi con calma - perché noi non abbiamo nessuna fretta rispetto al 18 aprile 2010 - ne discutiamo".
Insisto sulla mia tesi e più cesso: mi sembra che quanto rimanga prima delle ore 18.00 (perché Ahmadinejad mi ha telefonato e mi ha detto che ci tiene monto che siamo tutti presenti in Piazza Castello, perché vorrebbe vederci tutti riuniti) mi sembra del tutto inutile procedere.
Le cose inutili sono inutili. Non si vede motivo per farle. Dopodich si possono benissimo fare.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Come avevo peraltro già anticipato informalmente, la Giunta intenderebbe presentare una serie di emendamenti non complessivamente stravolgenti rispetto al contenuto del collegato, ma certamente integrativi rispetto al contenuto stesso.
Alla luce di questo, non so se sia opportuno o meno chiudere la parte di discussione generale, certo è quello che era il nostro intendimento: fare un ulteriore approfondimento per portarlo all'attenzione dei Gruppi di minoranza nella prima mattinata di giovedì in modo tale, io credo, da poterlo anche eventualmente condividere, evidentemente affrontare pure le altre questioni che sono state poste nell'incontro della settimana scorsa e, di conseguenza, poi, procedere con i lavori nella giornata di giovedì e nei Consigli regionali successivamente convocati.



PRESIDENTE

Ricordo che siamo in sede di discussione generale.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Prendiamo atto della scelta intelligente di continuare in merito alla discussione generale.
Credo che vi siano due aspetti, per essere assolutamente franchi ed essendolo già stati precedentemente, nel senso che il Vicepresidente Peveraro ricorderà che, quando è stato licenziato il testo in Commissione la minoranza chiese un incontro con la maggioranza e con la Giunta, perch è evidente che il collegato, che è nato in quanto durante la legge finanziaria vennero espunte tutta una serie di articoli che poco avevano a che vedere con la legge finanziaria in sé, ma che spesso ora compaiono nelle leggi finanziarie, decidemmo allora di posticiparle a un tempo successivo.
Bisogna dire che da quando è stato presentato la prima volta in I Commissione che, se non ricordo male, aveva meno di 30 articoli, ai 56 attuali, nel frattempo, all'interno di questo collegato, si è inserito di tutto un po'. Tutte le modifiche normative che l'Aula avrebbe voluto fare non sono state fatte e nemmeno erano presenti in disegno di legge una serie di finanziamenti che sono stati inseriti e che prima non c'erano, una serie di capitalizzazioni straordinarie (cito una per tutte, il CSI).
Questo per dire che, al di là delle aggiunte, vi sono una serie di disposizioni presenti all'interno dei vari capi del testo che, al di là della discussione avvenuta in Commissione, non hanno ancora avuto una risposta.
Lo dico perché il centrodestra - il Popolo della Libertà-AN - present nel merito una serie di emendamenti in Commissione sui quali chiese che la maggioranza e la Giunta non esprimessero un loro parere in quel momento perché rischiava di essere un parere viziato più dalla necessità di esprimere un voto e, quindi, verosimilmente respingere gli emendamenti. I colleghi di I Commissione e il Vicepresidente ricorderanno che ritirammo tutti gli emendamenti che avevamo presentato, annunciando che li avremmo presentati in Aula, ma annunciando, altresì, che sarebbe stato utile un confronto fra la maggioranza, la Giunta e l'opposizione per capire se era pensabile che il Consiglio individuasse 56 priorità, tante quante sono gli articoli, più gli allegati di bilancio, che rispondessero solo e unicamente alle indicazioni della maggioranza, oppure se si riteneva che anche l'opposizione, come ha esercitato il suo ruolo di responsabilità nel mese di dicembre, potesse avanzare alcune proposte. Visto che questa è un'Aula parlamentare, evidentemente c'è un numero di colleghi che votano, quindi è non soltanto legittimo respingere le proposte dell'opposizione, ma almeno vorremmo che fossero affrontate.
Vi erano due modalità: affrontarle in una riunione preliminare, che non vi è stata, la seconda, com'è accaduto, presentare degli emendamenti.
Dopodiché è evidente che noi abbiamo due possibilità, una scolastica: analizziamo gli emendamenti presentati e, uno per uno, cerchiamo di capire se i medesimi possono essere accoglibili oppure no, e quindi si respingono o si accolgono con i tempi che ci andranno.
Oppure, se vogliamo trovare un'altra soluzione, ve n'è una formale che è quella della convocazione della I Commissione perché, nel frattempo, tra la data del licenziamento e la presentazione della legge finanziaria ad oggi, sono stati presentati dalla Giunta, e poi dalla maggioranza, altri emendamenti non di poco conto.
Il dato in questo momento è che vi è l'opposizione che avanza delle richieste, la maggioranza che avanza delle richieste, il Presidente del Consiglio che ci dice che la giornata di giovedì mattina potrebbe essere utilizzata, e per la maggioranza e per l'opposizione, per comprendere, in qualche modo, quali sono le possibilità che questi emendamenti possano essere accolti o no. Possiamo tranquillamente continuare con questa liturgia della parola come diremmo in altre assemblee, ma è così con molta meno sacralità di quella liturgia. Possiamo continuare a farlo, voi sapete che noi lo sappiamo fare anche abbastanza bene (rispetto ai tempi, non certo rispetto alla qualità). Se vogliamo continuare con questa modalità possiamo farlo tranquillamente. Rileviamo soltanto che vi sono alcuni passaggi che anche in sede di Commissione abbiamo non approvato, abbiamo espresso un voto contrario, ma abbiamo lasciato che fossero approvati avendo sempre rassicurazione da parte del Presidente, o meglio richiedendo noi un incontro successivo e da un punto di vista politico e da un punto di vista tecnico.
Ricorderà che c'era, e rimane, un articolo, che, così come è stato licenziato, lo manteniamo, il n. 39 quello sul funzionamento degli impianti olimpici di proprietà regionale che, tanto sulla quantità economica quanto sulla modalità del soggetto individuato, dava alcune perplessità.
Anche in quel caso dicemmo è inutile che stiamo a rinviare il voto o quant'altro, avremmo modo di capire perché è stata imputata quella cifra perché è stato imputato quel soggetto quale beneficiario. Mi sembra che siano, in questo, di fatto, 25 giorni di sospensione; così come è stata licenziata ad oggi, non abbiamo avuto modalità di approfondimento senza che questo sia una responsabilità di nessuno. La storia del Consiglio regionale, la cronaca recente, ci insegna che è difficile farlo all'interno dell'Aula, durante la discussione, suggerirei di farlo in un altro modo scelga il Presidente. È ovvio che, da un punto di vista formale, il luogo migliore sarebbe la Commissione, anche perché vi sono alcuni emendamenti presentati, e dalla maggioranza e dalla minoranza, che credo abbiano - se esaminati e se non in modo acritico respinti e approvati - un qualche senso, altrimenti continuiamo con questa modalità che non entusiasma nessuno, ma la eserciteremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Persistiamo con il nostro intervenire, purtroppo non c'è orecchio che ci ascolti. La democrazia ci dà la possibilità di intervenire e di parlare e noi proseguiamo.
Mi sembra un po' strano che su un decreto di legge, il 599, che consta di 56 articoli per i quali si potrebbe tranquillamente presentare almeno una decina di emendamenti per articolo, non si ragioni e non si cerchi di fare il bene dell'Ente, cioè sedersi intorno ad un tavolo e cercare di capire le esigenze di un Consiglio che, comunque, rappresenta il territorio e convenire come fare, cosa fare e come procedere con i lavori.
Purtroppo né dalla Giunta né dal Presidente arrivano segnali incoraggianti, quindi utilizzeremo i dieci minuti che ci sono consentiti.
Spero che dopo il sottoscritto intervengano anche altri colleghi al fine di portare alle ore 18-18,30 il termine di chiusura del Consiglio per far sì che chi debba ragionare ragioni.
Come aveva già anticipato il Consigliere Cavallera ci sono una serie di emendamenti riguardo alcuni articoli, precisamente gli articoli 22, 23, 24 che interessano il popolo venatorio.
L'articolo 22, che modifica la legge n. 70 del 4 settembre 1996 riguarda la protezione della fauna omeoterma e il prelievo venatorio. Su quest'articolo è stato aggiunto il 22 bis che è il "commercio della fauna selvatica" e mi sembra abbastanza bizzarro come è stato sistemato il comma 1. Velo leggo perché vorrei che qualche collega più istruito di me, mi sapesse spiegare la seguente: "La fauna selvatica abbattuta, utilizzabile per fini alimentari nel rispetto delle vigenti norme sanitarie, può essere commercializzata nel rispetto dei criteri generali fissati dalla Giunta regionale sentito il parere della Commissione consiliare". Vorrei capire una cosa, la fauna selvatica abbattuta, nel momento in cui viene abbattuta uno dovrebbe chiedere, vedendo i criteri generali della Giunta regionale sentire il parere di una Commissione consiliare competente, che dovrebbe essere poi convocata per saper poi cosa può fare. Mi sembra che ci sia qualche cosa che vada riformulato su quest'articolo.
Caro Nino Taricco, c'è qualcosa che non funziona...



(Commenti dell'assessore Taricco)



BONIPERTI Roberto

Però questo è il testo. Allora mi auguro che ...Presidente, vedo che mi fa segni di tagliare. Chiudo l'argomento.



PRESIDENTE

Colleghi, dò per scontato che chiusa la discussione generale, si chiude l'attività di questo seduta di Consiglio. Si interrompe, dopodiché nella giornata di giovedì, ci saranno delle modalità per incontrarsi tra le parti prima di procedere nella attività di Consiglio. È chiaro che è inutile stare a parlare se non ci sono degli accordi tra i colleghi. Ha chiesto di parlare il Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Avevo chiesto di intervenire sulla discussione generale, ma visto le comunicazioni del Presidente, sarò brevissimo. In tervengo solo per dire che come Lega Nord, abbiamo esaminato il provvedimento che viene presentato. Si tratta di un provvedimento omnibus dove si è voluto inserire di tutto e di più e ci sembra veramente che ci siano delle esagerazioni, in particolare ci sono gruppi di articoli che avrebbero dovuto utilmente realisticamente e logicamente far parte invece di apposite proposte di legge da discutere per non essere inglobate in questo provvedimento che riteniamo eccessivo come contenuto, come lunghezza e come numero di articoli, per cui, ci vede fondamentalmente contrari.
Dopodiché restiamo disponibili alla discussione e all'analisi specifica che faremo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni, sull'ordine dei lavori.



CASONI William

Solo per comunicare l'intesa, come lei ha detto, di interrompere i lavori alla fine degli interventi programmati oggi sulla discussione generale (non credo ci siano altri Consiglieri di minoranza iscritti per prendere la parola). Pertanto la inviterei a chiudere la seduta di Consiglio.



PRESIDENTE

Ci sono altri colleghi che desiderano intervenire in sede di discussione generale sul disegno di legge 599? Visto che nessun altro collega intende intervenire, la discussione generale è terminata.
Come convenuto, la seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 16.54)



< torna indietro