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Dettaglio seduta n.436 del 21/04/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.19 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 11.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Buquicchio, Cattaneo Chieppa, Laus, Pizzale, Placido, Rabino, Robotti, Rostagno.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta del 7 aprile 2009 e verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Il giorno 15 aprile 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta del 31 marzo 2009.Se non vi sono osservazioni, s'intendono approvati.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente. Approfitto della presenza della Presidente Bresso per relazionare a proposito di quanto successo ieri in Consiglio provinciale a Biella.
Per quanto riguarda le problematiche inerenti alla SACE e all'aeroporto di Biella, il Consiglio provinciale ha deliberato che la Provincia esca dal Consiglio d'Amministrazione della SACE. Oggi pare che il Consiglio comunale seguirà lo stesso iter.
A questo punto, occorre sapere se la Regione, che ha investito più di 3 milioni d'euro su questo progetto, è ancora intenzionata a seguirlo oppure se invece, visto che la maggioranza politica che ha determinato quest'uscita è la stessa che sta governando la Regione, intende continuare ad investire su un aeroporto che in effetti non sta producendo che debiti (ogni anno l'aeroporto di Biella produce debiti, quest'anno 600 mila euro).
Allora, visto quest'atto, vista l'astensione del Partito Democratico ieri in Consiglio provinciale, vista la mozione presentata dalla sinistra e vista l'approvazione di tale mozione, vorrei sapere - a breve - cosa intende fare la Regione Piemonte al riguardo. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Leardi, abbiamo preso nota della sua richiesta e la Giunta avrà modo di intervenire.



PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Una brevissima comunicazione solo per segnalare una delicata questione perché credo che quest'Aula debba rendersi conto della situazione particolarmente pesante che la crisi sta producendo su tutta la nostra regione, in particolare su alcuni territori.
Il giorno 18 marzo (circa un mese fa) un'azienda di Villar Perosa Comune a circa 10 chilometri da Pinerolo, che ha dato i natali alla famiglia Agnelli, comunicava alle maestranze e alle organizzazioni sindacali l'intenzione di chiudere e di portare tutte le produzioni prevalentemente incentrate sul gruppo FIAT, in Germania, a Koblenz.
Questa decisione drammatica coinvolge circa 80 lavoratori e quindi 80 famiglie. Ad oggi sono già stati convocati alcuni incontri di carattere sindacale e sembra che la posizione dell'azienda sia irremovibile.
Il Vescovo di Pinerolo e un rappresentante della Chiesa Valdese si sono recati, con alcuni lavoratori, a Koblenz, direttamente alla sede centrale dell'azienda per capire se potevano esserci margini di trattativa. Sembra che margini di trattativa non ce ne siano.
Io avevo scritto agli Assessore Migliasso e Bairati per sollecitare la convocazione di un tavolo convocato dalla Regione con le organizzazioni sindacali e la proprietà per tentare di affrontare questo problema.
l'ennesima situazione drammatica che si sta producendo sul nostro territorio, la voglio segnalare in questa sede anche perché da una settimana (dal 14 aprile) una dipendente ha iniziato lo sciopero della fame contro la decisione scellerata di quest'azienda.
Credo che sia opportuno che la Regione convochi al più breve un tavolo di crisi per tentare di capire fino in fondo se esistono ancora margini di discussione e per tentare di dare risposte a questa situazione.
una situazione particolarmente delicata perché s'inserisce su un territorio, quello del Pinerolese, già pesantemente penalizzato da altre situazioni: pensiamo alla vicenda dell'Indesit, che pur avendo assunto in queste ultime settimane una piega in positivo, comunque alla fine segnerà o rischia di segnare una perdita secca di posti di lavoro, e alla vicenda della Newcocot di Perosa Argentina, che sostanzialmente vuole dimezzare le maestranze.



PRESIDENTE

Consigliere Clement, è una questione che la Giunta regionale ha ascoltato e rispetto alla quale è pronta a rendere una comunicazione dobbiamo solo vedere come e quando. Sul punto, in particolare l'Assessore Bairati è a piena disposizione dell'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Approfitto della presenza della Presidente Bresso per chiedere se è possibile avere delucidazioni in merito ad un volantino che ci è appena stato distribuito, in particolar modo a noi Consiglieri regionali, all'ingresso di Palazzo Lascaris. Si tratta di un volantino che cita: "L'inaccettabile mancanza dell'assunzione dell'unico giovane con handicap impiegato alla Reggia di Venaria".
Noi siamo il partner istituzionale principale della Reggia di Venaria e quello riportato nel volantino credo sia un fatto grave, vista la difficile situazione di crisi, in particolar modo per le categorie protette.
Prima di uscire, visto che veniamo interpellati come Consiglieri regionali ma non siamo al corrente di questa situazione, chiederei cortesemente se è possibile avere qualche notizia in più in merito a questi fatti. Grazie.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Su quest'ultima questione, come sulle precedenti, diamo la disponibilità ad effettuare le opportune comunicazioni non appena verranno calendarizzate, anche per evitare di posporre una comunicazione su un'altra questione piuttosto delicata.


Argomento: Enti strumentali

Comunicazioni della Presidente della Giunta regionale, Bresso relativamente a "Finpiemonte Partecipazioni S.p.A."


PRESIDENTE

Procediamo con le comunicazioni richieste alla Giunta regionale.
Interviene la Presidente Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Mi è stato chiesto di riferire su articoli di giornali che hanno riportato in modo impreciso, anzi in modo totalmente errato, una discussione avvenuta in seno alla Giunta regionale; discussione che riguardava la nostra ferma convinzione che fosse venuto meno il rapporto di fiducia con il Presidente di Finpiemonte e le modalità con cui comunicarglielo, chiedendogli di dare le sue dimissioni. C'è stata una discussione ed è stato dato mandato all'Assessore Deorsola di predisporre il testo della comunicazione alla Giunta successiva. Nella Giunta successiva questa comunicazione è stata data ed è stata inviata la lettera a Finpiemonte; poi, se il Presidente lo ritiene, potrò fornire copia della corrispondenza intercorsa.
Di questa prima lettera, firmata da me a nome della Giunta che ha discusso della questione e concordato anche sul testo della comunicazione leggo i punti salienti: "Ho ritenuto di sottoporre all'esame della Giunta regionale le considerazioni che le ho già rappresentato - perché io avevo già rappresentato oralmente al Presidente di Finpiemonte queste considerazioni - sulle difficoltà riscontrate in ordine alla mancata piena informazione che lei doveva rendermi e al difetto di corrispondenza della sua attività con gli orientamenti che la Regione fornisce. La Giunta regionale, nella seduta del 15 aprile - questa è la data della Giunta di cui parlavo - ha condiviso e concordemente constatato il venir meno del rapporto fiduciario sulla base del quale la stessa aveva deliberato la sua nomina, reputando pertanto necessario chiederle di rassegnare le dimissioni".
A seguito di questa lettera, è pervenuta una lettera del Presidente Trabucco, il quale, facendo riferimento alla corrispondenza intercorsa ritiene che le incomprensioni venutesi a creare siano significative di una sopravvenuta mancanza di condivisione di metodo piuttosto - dice il Presidente Trabucco - che di una contestazione in ordine all'adempimento delle funzioni a lui attribuite e reputa che le sue condotte non possano in alcun modo ritenersi pregiudizievoli per Finpiemonte Partecipazioni o per la Regione. Tuttavia, dice che occorre una totale unità di intenti anche operativi tra la società il suo socio di riferimento, quindi esprime qualora io condivida la presente lettera - la disponibilità ad andare nella direzione suggerita dalla Giunta regionale.
A seguito di questa lettera, ho risposto con un'altra lettera nella quale, facendo seguito alla lettera del 20 aprile (questa è in data odierna, perché ieri ero a Bruxelles per il Comitato delle Regioni), ho preso nota della lettera inviatami dal dott. Trabucco e comunico: "Concordo con quanto a lei significato, con particolare riferimento alle incomprensioni venutesi a creare, più relative ad una mancata condivisione di metodo, piuttosto che ad una contestazione in ordine a sue condotte condotte che, non essendo avvenuto nulla di irreversibile, non hanno arrecato alcun pregiudizio per Finpiemonte Partecipazioni o per la Regione.
Prendo atto della sua disponibilità e resto in attesa di ricevere le sue dimissioni dalla carica di Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione". Con uno strettissimo giro di posta (è stata trasportata a mano), ho ricevuto la comunicazione con la quale il dott. Giuseppe Trabucco rinuncia all'incarico di Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Finpiemonte, a far data da oggi.
Questa comunicazione è relativa alla vicenda che è stata - secondo me in modo non opportuno - raccontata dalla stampa come un "conflitto in Giunta", cosa che non è mai esistito. È avvenuta una discussione sulle modalità migliori per ottenere un risultato, sul quale tutti eravamo assolutamente d'accordo.
Aggiungo - non ne parlo in questa sede, perché è in corso un approfondimento da parte della Commissione consiliare competente sulla vicenda SITO, che non rappresenta l'unica ragione di non condivisione del metodo seguito da Finpiemonte, ma che ha rappresentato l'oggetto scatenante quantomeno dell'interesse del Consiglio regionale - che è pervenuto recentemente un parere, che verseremo agli atti della Commissione (per la verità sono due pareri del prof. Puddu e dell'avv. Grosso), sulla vicenda SITO, nel quale - ma ne parleremo in Commissione, in modo da avere l'opportunità di approfondire tutta la questione - appare evidente la situazione di estrema difficoltà in cui la Regione e la stessa Finpiemonte si sono trovate, a causa del protrarsi nel tempo della totale non contestazione al socio privato di SITO del non rispetto della convenzione grazie alla quale il socio di SITO aveva avuto il privilegio di partecipare alla fruizione delle ingenti risorse pubbliche conferite alla società.
Ci sono quindi, a mio avviso, gli elementi di merito, non formali perché sul piano formale le erogazioni fatte e le valutazioni del valore della società fatte, sono assolutamente corrette, ma quelli di merito per contestare alla società e, in particolare, ai soci privati, il non adempimento del mandato che la società aveva ricevuto.
Credo che apparirà chiaro dall'analisi, dalla ricostruzione, che non è solo una ricostruzione formale, ma è anche di sostanza di cosa è avvenuto che il problema di fronte al quale ci siamo trovati è stato uno statuto capestro, che consentiva addirittura al socio privato di ricattare il socio pubblico, non solo non perseguendo direttamente il socio privato, ma non consentendo al socio pubblico il perseguimento dell'interesse collettivo alla base del quale c'era la serie di ingenti finanziamenti che - come sapete - sono stati versati dallo Stato o con il precedente DOCUP, quindi non con questa Amministrazione. Questa Amministrazione si è trovata quindi, nell'estrema difficoltà di dare una soluzione di merito alla questione, non una soluzione formale che sarebbe stata possibile, e l'oggetto del contendere specifico con Finpiemonte su questa questione è stato proprio il fatto che non bastava che formalmente le valutazioni del valore capitale della società fossero corrette - come più pareri confermano ma che una modalità di scissione tra il socio pubblico e il socio privato dovrà tenere conto del non rispettato interesse collettivo che era avvenuto nel tempo da parte del socio privato ed esperire tutti i tentativi per trarre, da questo, le opportune conseguenze anche nella fase di separazione dei destini societari.
Ci sarà ancora molto da fare, ma ritengo che riusciremo a mettere ordine, in una situazione che così non può andare avanti, perché la società non ha perseguito - e tutti i dati lo dimostrano - l'interesse prioritario che era quello di costruire un'efficiente sistema di interporto e di logistica, pertanto occorre che venga modificata la compagine societaria e che SITO torni a svolgere la funzione per la quale è stata concepita e per la quale ha ricevuto ingenti risorse pubbliche.
Questo, però, fa parte del merito della questione, che opportunamente si è deciso di approfondire in sede di Commissione, pertanto la sottoscritta e gli Assessori sono disponibili ad approfondire in sede di Commissione.
Sono lieta che si sia finalmente effettuata una ricostruzione che mette in evidenza anche i punti, gli snodi, nei quali si sarebbe potuto fare in modo diverso e le questioni che possono essere poste a tutela dell'interesse collettivo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi, sulle comunicazioni della Presidente Bresso.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Sono un pochino stupito dalla scarsità di contenuti se è consentito dirlo - della comunicazione della Presidente.
Mi spiego subito. Siamo soddisfatti, perché, magari con un percorso piuttosto tortuoso, sentendo la ricostruzione, che la Presidente faceva, di queste ultime frenetiche ore da un lato dicevo: "Chissà, poi finirà! Esamineremo questo epistolario come se fossero le 'Ultime lettere di Jacopo Ortis', ma credo che abbiano un valore letterario neanche lontanamente paragonabile a quelle del Foscolo".
Poi, andando avanti e ripensando anche a quanto è successo negli ultimi 15 giorni, e adesso magari velocemente lo ripercorro, in realtà sembra di più un vaudeville di Feydeau (una porta che si apre, una porta che si chiude).
Intanto, devo dire che è meglio tardi che mai, poi magari sarà un pochino più chiaro sulla base che le parti, utilmente, nell'interesse più ampio della collettività, hanno trovato il modo di comporre le loro modeste divergenze di opinioni, perché mancano all'appello alcune lettere di un tono lievemente più iroso, ma, si sa, fra parti che si sono tanto amate all'inizio, prima della separazione c'è un momento di tensione e poi il supremo interesse della collettività porta tutti a delle riflessioni che consentono la composizione degli interessi.
Supponendo che non fosse successo - si fa per dire! - il caso Trabucco, tutto con le lettere minuscole. Ripeto, Faydeau non gli avrebbe dedicato neanche una porta che si apriva, una porta che si chiudeva.
Guardi, Presidente, per quanto riguarda il problema di Finpiemonte Partecipazioni e di Finpiemonte Sviluppo, al di là di quanto leggiamo sui giornali, che lei ci dice essere delle ricostruzioni non aderenti alla verità, ne prendiamo atto e attendiamo da lei, non tanto come Presidente ma come Assessore competente, la ricostruzione dei fatti.
La ricostruzione dei fatti è più o meno questa. Siamo, fortunatamente per i piemontesi, all'inizio del quinto anno di questa drammatica Legislatura, Finpiemonte è stata - si fa per dire - scissa in due tronconi si è dimenticato in maniera assoluta il motivo per cui Finpiemonte nacque perché all'epoca pareva ai piemontesi di allora che fosse interessante trattare il tema di come coniugare politiche di interesse pubblico con capitali di natura privata - siamo nel 1977, c'erano ancora dei liberali e dei riformisti in questa Regione. Questo è un tema che oggettivamente se non nelle dichiarazioni sui giornali, non interessa più a nessuno e oggi che cosa succede? Succede che in Finpiemonte Partecipazioni si rompe un equilibrio tra le componenti di maggioranza e la Giunta, che la ha espresse, dove il caso Trabucco, elemento entelechiano (direbbe il Rettore Magnifico del Politecnico, professore Profumo), cioè indifferente, perch chiunque partecipi alla II Commissione sta sentendo, nell'ambito della vicenda SITO (perché la II Commissione sta dedicando una parte dei suoi lavori, invece che l'attuazione del Piano casa, che pare non interessare nessuno in questa Giunta, ma su questo poi rientreremo ad indagare sul caso SITO) e nelle audizioni, da parte di tutti i membri di questa maggioranza nei confronti dei quali una riunione del Circo Massimo sarebbe sembrata una riunione per bambini dell'asilo o un saggio scolastico, apprendiamo che i soci privati "ricattano la mano pubblica" (mi pare di aver sentito questa espressione da parte della Presidente). Su SITO un membro del Consiglio d'Amministrazione di estrazione PD (in altre sedi, giudicato estremamente credibile da codesta maggioranza) nell'ultima sessione di audizione ha detto parole che definire "di fuoco" sarebbe un'ingiuria nei confronti dell'Etna, che è un fuocherello, per non parlare del Vesuvio, che per ora lasciamo in un momento di quiete. Oggi, sempre su un giornale c'è una ricostruzione del programma di dismissioni delle attività inutili, che sembrerebbe (ma non abbiamo notizie provenienti dall'interno) non essere granché proceduto in una notevole direzione. C'è anche un momento in cui si opina che debba essere il Presidente Calderini ad occuparsene, ma questo credo che sia una piccola confusione che immagino faccia il giornalista immagino ma, in assenza del comunicatore, si sa, la produzione orale è una di quelle che di più hanno vigore, anche in quest'Aula.
Se passiamo in Finpiemonte Sviluppo dopo avere - per un attimo dimenticato che tutte le deliberazioni assunte sino all'altro ieri da Finpiemonte Partecipazioni, nessuna esclusa, sono state prese all'unanimità, mi domando anche, ma è una domanda che pongo in senso puramente teorico, come la rimanente parte del Consiglio d'Amministrazione si atteggerà, da adesso in poi, nei confronti di queste dimissioni presumibilmente rassegnate per ragioni di salute dal Presidente Trabucco perché non ne vedrei altre, ma poi leggeremo il carteggio e lo metteremo accanto, nella nostra scrivania, alle "Ultime lettere di Jacopo Ortis" prima di addormentarci. Tornando a Finpiemonte Sviluppo, sappiamo che si è dimesso il Direttore Generale, il dottor Ferrario, dicono i giornali e non sappiamo se la notizia sia rispondente a verità, per un'incompatibilità, o perlomeno, per un'apparente ragione di conflitto di interessi - confermo tra il suo ruolo di Direttore Generale dell'azienda e gli Amministratori di una delle partecipate, Fingranda.
interessante...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Tecnogranda. Chiedo scusa, Assessore Bairati. Dopo arriverò al consiglio che la riguarda. Abbia pazienza, ci arrivo quasi subito.
Tecnogranda. Anche se essendo 47, "morto che parla" o 48 le partecipazioni, mi si consentirà di dimenticarne qualcuna. Vedo che l'Assessore competente bada... Ah, non è competente l'Assessore Bairati! Ah, è Mercedes Bresso l'Assessore competente! Dicevo, si è dimesso per incompatibilità, possibile conflitto di interessi. Ma, mi domando, domando a lei e ai suoi colleghi se siete proprio sicuri, sicuri, sicuri che il dottor Ferrario sia l'unico elemento di conflitto di interessi nell'ambito di controllore-controllato, vuoi nei C.d.A. da voi nominati e rinnovati, vuoi nei Collegi dei Revisori dei Conti da voi nominati o in corso di rinnovo? Perché a noi non risulta che sia così, risulta che, a ragione, il conflitto di interessi è, non da ora, uno dei problemi di Finpiemonte, sia quando era una, a maggior ragione oggi che sono due, seguendo il noto principio enunciato dall'ex Capogruppo Deorsola perché nella Conferenza dei Capigruppo ha detto che bisogna ridurre i Consigli d'Amministrazione e portarli da 12 a 18 (che è il principio di riduzione teorizzato all'epoca e effettuato, anche nel corso di questa Legislatura, non solo dall'Assessore Deorsola, ma da codesta Giunta).
Quindi, Ferrario si è dimesso. Sappiamo che non è granché stimato e che urgono alle porte di Finpiemonte Partecipazioni nuovi e ben più validi manager. Trabucco si è dimesso. Il Consiglio d'Amministrazione di Finpiemonte Partecipazioni è, nei fatti, sfiduciato avendo assunto, sino a ieri, tutte le deliberazioni all'unanimità. Fortunatamente, ripeto, manca un anno.
Su Finpiemonte Sviluppo sappiamo esserci nuove tensioni, proprio di oggi, nei rapporti ipotetici tra Finpiemonte Sviluppo e l'Amministrazione della Provincia (ma su questo torneremo domani con analoga interrogazione).
Allora, le domando: risolto il caso Trabucco, cioè preso atto che grazie a questo "siluro" sotto la linea di galleggiamento, per ora la barca non affonda, ma è proprio sicuro (mi rivolgo a lei quale Assessore, Presidente non certo quale Presidente) che tutto vada bene nel mondo delle partecipazioni e che non sarebbe, forse, il caso, per esempio, di riassegnare codesta delega - per lei è un sacco di incombenze all'Assessore Bairati, che così potrebbe occuparsene direttamente, avendone le deleghe, senza interferire? Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato il breve sollecito che ha il fatto il collega Caramella in merito a un volantino distribuito qui davanti all'ingresso del Consiglio Regionale.
Scusi, io chiuderei solo il dibattito sulle comunicazioni del Presidente, collega Laus, poi le lascio la parola.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Non essendovi più altre richieste di intervenire sul punto, procediamo allora con gli altri interventi e con gli altri punti all'o.d.g.
Prego, collega Laus. Mi scusi.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
Mi rifacevo all'intervento del collega Caramella, in merito a un volantino distribuito qui all'ingresso del Consiglio regionale, per la mancata assunzione di un giovane portatore di handicap, impiegato alla Reggia di Venaria.
Volevo sollecitare l'Assessore Oliva a dare una risposta in merito perché mi sembra un caso veramente grave perché, a mio avviso, i signori che hanno distribuito questo volantino hanno perfettamente ragione. Per purtroppo, ahimè, non tutti conoscono le maglie della burocrazia e quindi si sbaglia l'interlocutore, perché il suggeritore probabilmente è fazioso.
Quindi, mi aspetto una risposta dettagliata dall'Assessore Oliva, anche perché sono mesi che trattiamo questa vicenda.



PRESIDENTE

La Giunta Regionale era presente e ha preso atto della sua richiesta quindi diamo indicazioni in merito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Chiedo scusa, approfitto della presenza dell'Assessore Oliva, del Vicepresidente Placido e dell'Assessore Pentenero, per porre una richiesta Presidente Gariglio, senza nessuna forma né di protesta, né di censura, ma puramente a titolo d'informazione, perché oggi su la Repubblica il Presidente Zanetti ha posto delle questioni sulla Fondazione Fotografia e degli interrogativi, dicendo che, allora, forse, si poteva salvare.



(Commenti fuori microfono)



LEO Giampiero

Non ho idea, perché è una vicenda complessa e annosa, però, chiedo all'Assessore Oliva di fornirci, prossimamente, in Aula o in Commissione una comunicazione sul punto, perché il Presidente Zanetti ha fatto affermazioni abbastanza forti.
Poi, mi rivolgo all'Assessore Pentenero e al Vicepresidente Placido siccome si era sostenuto che i furbetti del buono scuola esistevano, perch la legge della precedente Giunta di centrodestra lasciava delle maglie larghe - Presidente Gariglio. Siccome all'oculata e attenta ispezione del Vicepresidente Placido il fenomeno - Assessore Pentenero - si ripete quindi è stato nuovamente segnalato - allora, delle due l'una evidentemente non era quello che lo permetteva, quello che permette il reato è la natura umana.
La collega Pozzi dice di voler sentire...



(Commenti della Consigliera Pozzi)



LEO Giampiero

Quindi, chiedo se l'Assessore Pentenero può riferirci in Commissione circa la situazione. Io ho letto le sue dichiarazioni sul giornale, in cui si dice che si è passati all'ISEE; sono molto d'accordo, sono molto pertinenti, dunque chiedo chiarimenti.
Pertanto, domando se l'Assessore Oliva possa intervenire per smentire o confermare o dare un'altra versione rispetto a quanto dice il professor Zanetti e, poi, l'Assessore Pentenero.
Sulla Fondazione Fotografia ho più contezza, avendola seguita praticamente la si commissariò per non spendere più niente, se si spendono altri 800 mila euro, evidentemente...Qualcosa non ha funzionato! So che non è semplice. Sono sempre intenzionato e disposto ad ascoltare, in genere le cose ragionevoli che ascolto mi convincono. Quindi non è una pregiudiziale. Visto, però, che il Presidente Zanetti ha reso quelle dichiarazioni non possiamo fare finta che non le abbia fatte.
Grazie.



PRESIDENTE

Collega Leo, abbiamo preso atto delle sue richieste, nella prossima Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari avremo modo di calendarizzare tutte le risposte.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Santorre di Santarosa" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli allievi della Scuola elementare Santorre di Santarosa di Torino in visita presso il Consiglio regionale. Vi ringrazio della visita e vi do il benvenuto a nome di tutti i colleghi Consiglieri.
State assistendo alla prima parte del Consiglio regionale; in particolare assisterete alla fase del sindacato ispettivo, cioè alle domande che porranno i Consiglieri regionali, cui seguiranno le risposte da parte dei membri della Giunta regionale. Grazie.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Essendo presente l'Assessore Pentenero, pongo la necessità di un'informativa nelle forme d'Aula o di Commissione, perché ad Alessandria a livello di Ufficio Scolastico Provinciale, presumo si stiano attuando le direttive che, in qualche modo, sono discusse anche a livello regionale.
Viste le responsabilità dell'Assessore, volevo domandare se Alessandria fa parte dell'Ufficio Scolastico Regionale, quindi in qualche modo opera sotto la responsabilità del direttore generale regionale, che ha come interfaccia diretta l'Assessorato, o se, ad un certo punto, vi è una normativa particolare diversificata. Siamo in campagna elettorale e, a mio avviso, sono significative, come dire, stonano, preoccupano o confermano un'impostazione magari anche un po' demagogica da parte di qualcuno, quando si va a manifestare con le bandiere di partito sotto gli uffici del Provveditore.
Allora, delle due l'una: o ci sono dei graduali orientamenti verso l'individuazione di determinate soluzioni - i problemi ci sono ad Alessandria, a Torino, in Val d'Ossola piuttosto che nel Cuneese - rispetto ad una situazione di un certo tipo, oppure, essendoci ad Alessandria una particolarità, a questo punto, domanderei all'Assessore una verifica. Non chiedo risposte in questa sede, ma al più presto un'informativa, perch ritengo sia una questione della massima importanza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere, ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Non è mia consuetudine intervenire all'inizio della seduta per porre questioni, ma anch'io avevo chiesto la parola, precedentemente alla richiesta del collega Cavallera, proprio per sollevare tale questione. Al di là delle bandiere di partito, ho visto molti sindaci partecipare all'incontro con il dirigente provinciale scolastico e ritengo preoccupante la situazione.
Ora, il dirigente scolastico provinciale di Alessandria pu giustificare questa sua posizione perché sta attuando i provvedimenti della cosiddetta "riforma Gelmini", sta di fatto che, dalle informazioni raccolte, mi pare che quella di Alessandria sia l'unica - spero situazione in Piemonte. Ci sono sindaci, famiglie e comunità molto preoccupate, perché si sta profilando la chiusura di circa 23 classi avendo meno di 15 alunni; naturalmente stiamo parlando di classi in piccoli comuni e conosciamo il significato.
Tra l'altro, poiché la Regione si è resa disponibile a finanziare le scuole di montagna, ritengo assurdo addivenire a questa decisione per l'anno scolastico 2009-2010.
All'Assessore non chiedo soltanto una comunicazione, anche nell'ottica di cui diceva il collega Cavallera, cioè sta all'interno di un disegno del dirigente regionale oppure no? Mi pare di no, visto quanto sta succedendo nelle altre province; mi pare una volontà autonoma del dirigente provinciale di Alessandria. In ogni caso, chiedo all'Assessore di verificare se c'è la possibilità di evitare che 23 classi vengano soppresse, perché sarebbe un danno grave per il sistema scolastico della provincia di Alessandria e non solo. La preoccupazione di molti sindaci è pienamente legittima e da parte mia e credo del mio Gruppo ci sarà tutto l'appoggio all'iniziativa dei sindaci per salvare queste classi. Quindi Assessore, le chiedo una comunicazione e l'impegno affinché ciò non accada.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
Comunque della questione tratteremo nella prossima Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per opportunamente calendarizzarla relativamente alla parte di competenza di questo Consiglio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Intervengo solo per due brevi comunicazioni, se è possibile, su un argomento che comincia ad essere abbastanza d'interesse generale, cioè il rapporto tra il pubblico e il privato, specialmente quando il pubblico delega dei servizi al privato.
Precedentemente abbiamo parlato di SITO, che è una vicenda a parte, ma porta i segni di quello che non sempre è il corretto accompagnamento tra pubblico e privato. Pertanto mi unisco alla richiesta del Consigliere Laus per avere anch'io delle comunicazioni in merito a questa soluzione. Non è colpa di nessuno se su Venaria abbiamo una serie di andirivieni e sballottamenti tra soggetti gestori del servizio, di cui pagano i conti la Regione Piemonte e l'Assessorato, ma anche i lavoratori della Reggia che non hanno chiarezza rispetto al datore di lavoro. In questo sballottamento naturalmente, qualcuno paga il prezzo più alto, come i soggetti deboli come coloro che hanno "volantinato" qui davanti questa mattina.
Un'altra questione riguarda la Sagat. La Sagat è una società in cui la Regione Piemonte è partner, se ricordo bene, la quale delega dei servizi tramite appalti, a soggetti terzi (abbiamo di nuovo il rapporto pubblico privato). Questa mattina abbiamo appreso da La Stampa che una delle società appaltatrici della Sagat ha licenziato, su due piedi, un operaio perch afflitto da ernia inguinale. Malattia che si risolve con un piccolo intervento. Questo signore era temporaneamente inadatto a fare grandi sforzi al lavoro e l'hanno licenziato come nell'800.
Chiedo se qualcuno tra gli Assessori presenti può dirci, oggi o martedì, che cosa si può fare per evitare che in società in cui il pubblico è partner, accadano atti antichi di questo tipo come una volta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero.
Ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Se mi consente, Presidente, avrei due richieste che condenso nello stesso intervento.
Una è rivolta all'Assessore Pentenero. Non ho dati certi, ma voci allarmate mi hanno riferito che nelle Valli di Lanzo ...



PRESIDENTE

Per cortesi, colleghi, vi prego un attimo di attenzione.



NOVERO Gianfranco

La cosa è particolarmente grave perché fare, nelle Valli di Lanzo, una classe di 18 alunni con cinque classi elementari, vuol dire che metà dei genitori non porteranno più i bambini in quelle scuole, ma a valle. Mancano i bambini perché i genitori li portano altrove. Aggiungo anche la mia voce e quindi quando l'Assessore farà la relazione, chiedo di lanciare un occhio anche alle Valli di Lanzo.
Cambio argomento. Due Consigli fa avevo chiesto una relazione che seconde me, è urgente e che riguarda il prezzo del latte alla stalla che sta rischiando di fare chiudere decine e decine di aziende. Il prezzo non paga i costi, c'è stata una buriana sulle quote latte, ma il vero problema è che il prezzo del latte non ha trovato soluzione.
Ho chiesto all'Assessore se era possibile invitare le parti ad un tavolo di trattativa, sappiamo che la parte industriale, e anche alcune delle parti agricole, non sono d'accordo, vorremmo sapere almeno qual è lo stato dell'arte. Non è una questione di poco conto, si tratta di centinaia di lavoratori che vedono in forse il loro lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Ho sollecitato, l'ha sollecitato anche il Consigliere Bossuto l'Assessore Oliva su una questione che, probabilmente, non è informato. Io per ovvi motivi e ovvie ragioni, ne sono informato. Parto da un'interrogazione che ho presentato il 17 marzo all'Assessore Migliasso...



PRESIDENTE

Per cortesia, Consiglieri, vi prego un attimo di attenzione. Abbiamo anche degli ospiti a cui è chiesta l'attenzione quando sono in aula chiedo, quindi, coloro che non sono interessati, di uscire dall'aula.



LAUS Mauro

Spero che da qualche parte l'Assessore Oliva mi stia ascoltando.
Il 17 marzo presentai un'interrogazione urgente all'Assessore...



PRESIDENTE

Consigliere Laus, non è questo il tema per dibattere di questo aspetto lo affronteremo dopo averne discusso in Conferenza dei Capigruppo...



LAUS Mauro

No, Presidente. È stato distribuito un volantino fuori dal palazzo dove si denuncia la mancata assunzione di un portatore di handicap alla Reggia di Venaria, l'Ente più importante d'Italia, e lei mi viene a dire che non posso avere due minuti per rispondere? Credo che rientri...



PRESIDENTE

Non è sua competenza rispondere, Consigliere Laus, lei non è Assessore alla cultura, ma Consigliere di questo Consiglio.



LAUS Mauro

Mi dà due minuti, Presidente?



PRESIDENTE

Le do due minuti per un intervento sull'ordine dei lavori, non per entrare nel merito di questioni di cui non ha la competenza amministrativa per rispondere. Non mi riferisco alla competenza gestionale o conoscenza per carità, ma alla competenza istituzionale.



LAUS Mauro

Credo di parlare con competenza, perché ho anche la competenza.
Mi riferisco ad un'interrogazione urgente che il nostro Gruppo ha presentato all'Assessore al Lavoro, l'Assessore Migliasso, per verificare se negli Enti i rapporti lavorativi sono regolari oppure no, se ci sono forme improprie di lavoro, ritenute d'acconto o altro. Ci sono 17 forme improprie di lavoro nero, ripeto, lavoro nero, a Venaria, dei quali uno è questo che trattiamo oggi. In un punto, nell'affidamento di questi lavori c'è scritto: "Resta, infine, inteso che svolgerà la prestazione a suo esclusivo rischio essendo chiaro che la cooperativa resterà esonerata da qualsiasi responsabilità per eventuali danni di qualsiasi danni che lei dovesse arrecare a terzi e così pure in caso di morte, di invalidità permanente o di infortunio, comunque a lei derivante, in connessione dell'incarico attribuito". Ripeto, 17 forme di lavoro nero della vecchia società.
La domanda, sull'ordine dei lavori, che il Consigliere Laus rivolge all'Assessore Oliva è: è al corrente che ci sono 17 cause aperte contro la Regione per forme improprie? Una di quelle 17 forme improprie è questa e quei poveri signori che stanno contestando fuori, hanno solo sbagliato l'interlocutore. L'interlocutore è la vecchia società che non li ha assunti, ci sono subappalti non autorizzati. Stiamo parlando della Reggia di Venaria. Alla domanda del Consigliere Laus, l'Assessore Oliva, la Giunta e l'Assessore Peveraro hanno il dovere e la responsabilità di rispondere.
Non facciamo solo del cinema e parlare della ThyssenKrupp, di lavoro nero di forme improprie e poi scappiamo di fronte ad un piccolo intervento di due minuti. La questione sarà affrontata dettagliatamente e durerà lunghi giorni nella Commissione cultura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Presidente, quanto dichiarato dal Consigliere Laus induce veramente ad un intervento sull'ordine dei lavori, quindi sto nella materia e nell'ambito che mi è concesso dal Regolamento....



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi. Prego i colleghi Consiglieri e gli Assessori ad accomodarsi fuori dall'Aula se hanno esigenze di parlare con i colleghi Consiglieri.



CIRIO Alberto

Il mio intervento è nell'ambito dell'ordine dei lavori. L'ordine dei lavori vorrebbe definire che vogliamo lavorare in ordine all'interno del Consiglio.
Quando un Consigliere regionale presenta un'interrogazione urgente, è evidente che l'urgenza sta nel fatto che la si propone in modo tempestivo rispetto al fatto denunciato o richiesto nell'interrogazione. Ad un'interrogazione urgente, dovrebbe corrispondere una risposta urgente. Se presentiamo un'interrogazione urgente, ma con risposta ritardata, non otteniamo il risultato che l'interrogazione si pone. Un'interrogazione è vero che, da una parte, è un'occasione di visibilità per il Consigliere regionale che la propone, non ce lo nascondiamo, ma, d'altra parte l'interrogazione (questo è previsto e garantito dal nostro Statuto come prerogativa dei Consiglieri regionali) è un'occasione di pungolo e stimolo per segnalare un problema. Quanto dice il Consigliere Laus è un esempio dei tanti che abbiamo all'interno di questo Consiglio regionale e noi abbiamo diverse interrogazioni urgenti. Ricordo l'interrogazione che fece tanto arrabbiare l'Assessore alla sanità, quella su quel pesce che arrivava dalla Corea ( fortunatamente il pesce non faceva male a nessuno, pur facendo schifo), rispetto alla quale l'Assessore ha potuto rispondere circa quattro mesi dopo la sua presentazione. Tuttavia, non credo che questo ragazzo portatore di handicap, che è a casa e che aspetta una risposta dalle istituzioni (e come lui probabilmente ce ne sono altri), possa attendere i tempi di questo Consiglio regionale. La segnalazione del Consigliere Laus è quanto mai pertinente, quanto mai opportuna e la vorrei rimarcare come una delle tante richieste di urgenza che noi poniamo alla Giunta. Chiediamo al Presidente del Consiglio regionale di individuare magari nella Conferenza dei Capigruppo, una metodologia che permetta alle interrogazioni urgenti di avere risposta a breve.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cirio. Su questo argomento mi verrebbe da affermare che "sfonda una porta aperta". Non so se le è stato riferito, ma più volte, in seno alle conferenze dei Presidenti dei Gruppi, ho proposto di introdurre o attraverso una modifica regolamentare o attraverso la prassi, un meccanismo di "question time". Mi è stata comunicata l'assoluta indisponibilità dei Gruppi consiliari, all'interno dei Gruppi di opposizione, di procedere attraverso questa prassi. Pertanto, l'unica prassi possibile è presentare interrogazioni, sollecitarle e attendere una risposta.
Condivido integralmente quello che lei ha detto; purtroppo, oggi noi non abbiamo meccanismi di question time che, peraltro, ai sensi del Regolamento della Camera, devono essere posti, previa informativa alla Giunta e alla Presidenza del Consiglio che arriva preparata: si conosce in anticipo in che ordine viene data la risposta e con quali meccanismi.
Questo, il nostro Regolamento non lo prevede. In Conferenza dei Capigruppo viene deciso l'ordine di priorità. Si è deciso che la priorità dei Gruppi d'opposizione era di ricevere comunicazioni sulla vicenda SITO e così è stato.
Comunque sarà mia cura, nella Conferenza dei Capigruppo che definirà il calendario dei lavori della prossima settimana, dare adeguato spazio a tale questione.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Si tratta di un aspetto che era già stato trattato, ma saltuariamente in questo Consiglio, per cui chiedo una comunicazione alla Giunta comunicazione che potrebbe essere tranquillamente superata dalla convocazione di una riunione della VII Commissione nel merito.
Molti mesi fa, avevo chiesto formalmente alla Giunta regionale e al Consiglio (anche se non ha contratti di questo tipo) di conoscere Assessorato per Assessorato, tutti i contratti che la Giunta ha con le cooperative: con quali e con quale tipologia lavorativa. Ad oggi, è arrivata una risposta assolutamente parziale, con indicazione di contratti soltanto con due cooperative. Questo, ovviamente, non è un dato oggettivo.
Lo chiedo, anche sperando, che il Presidente della Commissione, vista anche la sua provenienza politica (anche se il Presidente della Commissione è super partes, la sensibilità non se la leva di dosso) provi a fare un ragionamento. Uno, poi, all'interno della maggioranza fa tutte le battaglie che crede utilizzando i contratti, il lavoro dei singoli Consiglieri, cosa che a noi non interessa e lo abbiamo detto in diverse occasioni.
C'interessa molto di più, invece, verificare e comunicare il fatto che una Regione di centrosinistra (questo è il dato reale che ovviamente non conosciamo nel dettaglio e abbiamo difficoltà a comunicare) assolutamente ha aumentato il numero di lavori dati all'esterno, appaltati a cooperative che ricordiamo, rispettano un contratto collettivo di lavoro della cooperazione. Anche quando mettiamo nei nostri bandi che va rispettato il contratto collettivo, tutte le cooperative inseriscono il contratto che hanno siglato, come centrali cooperative a livello nazionale, che assolutamente, è un terzo o la metà del contratto normale. Questo è un dato da conoscere. Io trasmetterò al Presidente la comunicazione che avevamo fatto, in modo tale che magari solleciti gli Assessori a darci risposta.
Oggi la risposta non è arrivata.
Credo che sarebbe d'interesse generale, come dato della VII Commissione, conoscerlo. Almeno capiamo di cosa stiamo parlando perché se no c'è il rischio che ci dimentichiamo che intere fette di tutti i comparti, dalla sanità, all'assistenza, all'ambiente utilizzano in modo consistente il lavoro della cooperazione, che è un aspetto che può anche essere positivo laddove non sia un trucco per spendere di meno sulla pelle dei lavoratori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale. Comunque, l'Ufficio di Presidenza è a sua disposizione qualora ritenga di utilizzare anche lo strumento dell'Ufficio di Presidenza per acquisire i dati.
Rammento che su tale questione è stato votato, a gran maggioranza, un atto di indirizzo di questo Consiglio regionale.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Caramella; ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Scusi, ma le voglio riproporre il problema. Non è per fare ostruzionismo: con un Consiglio che inizia alle 11 del mattino, credo che a questo punto non si possa parlare di ostruzionismo.
Nel momento in cui si sottopone una questione importante, e mi pare di aver visto seduto l'Assessore Oliva, con la tipica espressione di colui che non vede l'ora di poter rispondere a questo tema, mi sembrava fosse interessante poterlo ascoltare e cogliere l'occasione di capire subito ci che sta accadendo. Anche perché, Presidente, è già stato detto molto bene da chi mi ha preceduto (dal collega Cirio e dal collega Laus) che giacciono tantissimi temi. Lei tenga conto che ho chiesto il 4 marzo di avere della documentazione dall'Assessorato ai trasporti. Mi dicono che la stanno ancora cercando - dal 4 di marzo! - quindi valgo esattamente tanto quanto un Consigliere di circoscrizione.
pur vero che sono il "Paperino" del Consiglio regionale, però tenga in considerazione che se le sottopongo dei temi... In questo caso, ci sono persone che qua fuori aspettano delle risposte, gente a casa che attende in condizioni non certo come le nostre. Chi ha un handicap ha anche problemi che non sono solo fisici, ma sono di altra natura. A queste persone, non possiamo, come ha ben detto il collega Cirio, dire di attendere i tempi della politica, perché non sappiamo cosa rispondere. Usciamo da qui, oggi ascoltando l'Assessore Oliva, comprendendo meglio cosa è accaduto e, se è possibile, sapendo come risolvere questo problema.
Probabilmente, la strada per risolverlo c'è o quanto meno sappiamo dove trovarla e come applicarla. La prego nuovamente di non chiudere questa seduta del Consiglio senza sapere cosa ne sarà di questa persona. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Caramella. Ribadisco le osservazioni già fatte a seguito dell'intervento del collega Cirio.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Le chiederei, a nome del mio Gruppo, di trovare il modo di discutere l'ordine del giorno a firma del sottoscritto e del collega Buquicchio avente per oggetto "Controlli di regolarità amministrativa e contabile".
Se è iscritto, vorrei sapere se si può discutere in giornata.



PRESIDENTE

iscritto al punto 16) all'o.d.g. Sarà cura della Presidenza, se vi è il consenso dei Gruppi, metterlo in discussione durante la seduta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Solo per dire che il problema delle interrogazioni e delle risposte è un problema che, purtroppo, è grave, e lei lo sa bene. Fra un anno la legislatura finisce e ci sono alcune interrogazioni che probabilmente hanno un'urgenza maggiore di altre. Ad esempio, se il tema che viene indicato nell'interrogazione è certamente attuale.
Facendomi interprete di molti colleghi, è stata presentata più di un'interrogazione sulla questione importante del digitale terrestre. C'è stata un'informativa nella Giunta e in Commissione da parte del dottor Moisio, però, siccome in questi giorni sono pervenute molte richieste alcune addirittura chiedono il rinvio (cosa che credo sia impossibile da parte delle autorità) dell'avvio del digitale terrestre in Piemonte. Non sarebbe male, la settimana prossima, se l'Assessore Bairati avesse tempo e disposizione di aggiornarci su cosa sta accadendo, perché tra pochi giorni in Piemonte avverrà una piccola rivoluzione.
Ho già detto con la mia interrogazione che non mi sembra adeguata l'informativa che la Regione sta dando alla popolazione, ma se l'Assessore vorrà, quanto meno attraverso il Consiglio, aggiornarci su quello che la Regione Piemonte sta facendo per informare i cittadini, gliene saremmo grati, naturalmente se porrà maggiore attenzione di quanta sta avendo in questo momento, visto che stiamo parlando proprio di lui. È la testimonianza che c'è qualcosa che non va. Forse sarà il periodo prelettorale: chi lo sa! Le tensioni forse riguardano anche quegli Assessori che all'apparenza dovrebbero essere più freddi ed avere un atteggiamento più tecnico.
Questa è la dimostrazione del tipo di atteggiamento che hanno alcuni Assessori, non dico tutti, nei confronti dei colleghi, che siano Paperino Paperone, Pluto, Minnie o Topolino. È la dimostrazione evidentemente proprio della mancanza di attenzione.



PRESIDENTE

Mi dispiace, collega Guida, l'Assessore è stato distolto, come si è visto, da un altro collega che ha chiesto di interloquire con lui. La Giunta regionale ha preso atto della sua richiesta e il collega Bairati ne verrà tempestivamente informato anche da parte mia. Quindi, avremo cura di girare la richiesta e soprattutto di verificare che il suo intervento possa avere delle risposte.
Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Laus. È la terza volta, ma ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Intervengo sempre sull'ordine dei lavori.
Solo per sollecitare se è possibile anche oggi discutere e votare l'ordine del giorno n. 1182 inerente "Realizzazione della banca dati pubblica" presentata dal nostro Gruppo.



PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; anche per lei è la seconda volta, ma ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Sarò brevissimo. Era in risposta a quello che diceva il collega Vignale che ha fatto riferimento alla VII Commissione. Volevo dire che la VII Commissione, in base anche a quello che diceva il Presidente, è disponibile a sottoporre alla Commissione stessa l'argomento che il collega Vignale ha posto in Consiglio. Evidenzio però che già con la I Commissione c'è un percorso attivato su questo tema; tutto sta a svilupparlo e a portarlo avanti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Ho visto una gran delicatezza, quindi colgo la sua opportunità politica di affrontarla quanto prima.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto "R. Luxemburg" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto "Luxemburg" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Interrogazione n. 2670 del Consigliere Pedrale inerente a "Indennizzi per i danni da ungulati"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g. che reca: "Interrogazioni ed interpellanze".
Iniziamo con l'interrogazione n. 2670, cui risponde l'Assessore Taricco, che ha pertanto facoltà di intervenire.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
L'interrogazione del Consigliere Pedrale fa riferimento alla situazione venutasi a creare in seno alla zona di competenza dell'ATC Crescentino Trino per quanto concerne il fatto che la vicinanza di quest'ATC ad una zona protetta a parco ha creato una significativa quantità di danni alle produzioni agricole del territorio. E, alla luce di questo, con le situazioni di risorse a disposizione dell'ATC, lo stesso è riuscito ad indennizzare solamente il 60% dei danni di coloro che avevano fatto richiesta ed erano stati periziati.
Chiede quali siano le motivazioni che portano a questa situazione di fatto e quante siano le azioni che la Regione conta di mettere in atto per affrontare questa situazione.
Il tema è questo. L'anno scorso si sono valutate una serie di ipotesi per venire incontro a situazioni che erano state lamentate simili a quelle riferite dal Consigliere Pedrale, cioè di danni in misura superiore intorno alle fasce di rispetto delle aree parco.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, lo ribadisco per i ragazzi che sono venuti ad assistere ai nostri lavori. Pregherei coloro che non sono interessati di allontanarsi.
Le chiedo scusa, Assessore Taricco. Fate pure con comodo, ma finché non si è ripristinata una situazione per continuare la risposta, attendiamo.
Prego, Assessore.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Alla luce di una serie di situazioni venutasi a creare in tante aree del Piemonte relative ai danni, in particolare da ungulati che rappresentano oltre il 70% dei danni complessivi da fauna selvatica alle colture agricole, si sono predisposti una serie di interventi concordati con il mondo venatorio e con le province - e nella fattispecie riguarda il caso di cui stiamo parlando - che hanno portato alla messa in campo di tre grosse questioni.
La prima. È stato conferito alle Province il compito di attivare dei tavoli di coordinamento provinciale per la limitazione dei danni, e quindi il governo della situazione faunistica sul territorio; tavoli ai quali devono partecipare sia gli ATC che i CA e sia gli Enti parco che insistono sul territorio.
Questo perché si è voluta verificare la possibilità, coordinando gli interventi tra esterno ed interno ai parchi, di limitare l'entità dei danni stessi.
Nelle prossime settimane, entro l'estate, faremo una verifica del funzionamento di questi tavoli di coordinamento, proprio perché la ratio di questa norma aveva come finalità quella di ottenere un pieno intervento nel caso in cui l'inadempienza nell'azione di controllo fosse attribuibile ad ATC e a CA. Erano quindi stati conferiti alla Provincia i poteri di intervento sugli ATC e CA stessi. Nel caso in cui invece fosse attribuibile agli Enti parco, si sarebbe verificata quella che era già stata discussa con l'Assessorato ai parchi l'anno scorso, cioè la possibilità di creare interventi più vincolistici nei confronti degli Enti parco nel contenimento degli ungulati, e quindi dei danni causati dagli stessi. Su questo abbiamo attivato lo strumento, ma non abbiamo ancora il ritorno di funzionamento di quest'anno.
Uno degli interventi che era stato collegato al funzionamento di questo sistema di coordinamento era la possibilità, qualora fosse accertato che c'era una responsabilità evidente da parte degli Enti parco, di potere costruire un sistema di indennizzo dei danni che almeno nell'arco di uno o due chilometri intorno ai parchi potesse coinvolgere nel risarcimento dei danni gli Enti parco stessi.
Ma con l'accordo fatto l'anno scorso, questo tipo di meccanismo si è deciso di avviarlo soltanto dopo l'esperienza del coordinamento territoriale e verificate le risultanze di questo tipo di intervento.
L'altra questione che riguarda gli ungulati e che è già stata attivata è che l'anno scorso la Regione Piemonte ha sostenuto con un esborso di quasi un milione di euro straordinario l'azzeramento di tutto il pregresso rimasto in essere di rimborso dei danni di tutti gli anni precedenti.
Nel senso che avevamo, a partire dal 2002, una situazione di ATC e CA che non avevano totalmente indennizzato quanto da loro stessi periziato nei confronti delle aziende agricole. Cioè avevamo molti ATC che avevano fatto perizie per una certa cifra e poi avevano, a detta loro, meno risorse a disposizione e, di fatto, l'hanno indennizzato solo al 50-70%.
L'anno scorso è stata fatta una valutazione complessiva con tutti gli enti e la Regione, a fronte del saldo del 100% dei danni pregressi, ha erogato un contributo straordinario importante a tutti gli ATC e i CA per azzerare il pregresso.
La normativa di quest'anno prevede che gli ATC e i CA abbiano l'obbligo di saldare il 100% dei danni. Soltanto a seguito della presentazione della dichiarazione di avvenuto pagamento in toto dei danni dell'anno precedente, verrà erogato il contributo dell'anno seguente.
In pratica, in questo momento, ci sono degli ATC e dei CA la cui erogazione delle risorse per pagare i danni è sospesa, perché, di fatto non hanno dichiarato di aver pagato tutti i danni dell'anno pregresso.
Pertanto, è stato concordato un meccanismo dove, se la gestione del territorio è virtuosa, le risorse sono sufficiente; diversamente, l'ATC è obbligato a mettere in atto risorse proprie (quelle comunque trasferite dalla Regione per la gestione ordinaria) per il completamento del pagamento dei danni. Se i danni non sono integralmente pagati, gli uffici non autorizzano l'erogazione dei contributi sui danni.
probabile che vi siano situazioni per cui, in questo momento, non vi è l'autorizzazione ad erogare le risorse per i danni del 2009, perch manca la dichiarazione di avvenuto pagamento in toto dei danni del 2008.
Questo meccanismo è stato previsto e concordato con le organizzazioni venatorie e con il mondo agricolo, per evitare, com'è successo in passato che vi fossero ATC e CA nelle stesse identiche condizioni da un punto di vista economico, dove, però, alcuni erogavano il 100% dei danni cagionati dalla fauna selvatica, altri utilizzavano le risorse aggiuntive regionali per fare altro, e non per indennizzare tutti i danni agli agricoltori.
Sotto questo profilo, questo quadro normativo nuovo blocca questo tipo di situazione; pertanto, se non hanno il pagamento, è perché non hanno pagato totalmente l'anno precedente. E finché non lo faranno, non avranno più l'erogazione non soltanto delle risorse finalizzate al pagamento dei danni, ma neanche l'erogazione di risorse destinate alla gestione ordinaria (nel senso che vi è obbligo di norma del pagamento di tutti i danni). Grazie.



PRESIDENTE

Interviene per replica l'interrogante, il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente. Se vi fosse anche una risposta scritta da parte dell'Assessore, vorrei poterne disporre, ringraziandola anticipatamente.
Sono parzialmente deluso dall'intervento dell'Assessore, perch conoscendo abbastanza bene la situazione di questo territorio, mi pare che si apra l'ennesimo "Tavolo di coordinamento". Forse - ormai è una battuta ricorrente - dovremmo incentivare i mobilieri piemontesi! Mi sembra che di Tavoli di coordinamento addirittura per gli ungulati se ne potrebbe fare a meno: pazienza per la crisi Fiat, per la crisi del Settore del Freddo a Casale Monferrato o di altre tematiche più importanti, ma dover aprire anche dei Tavoli di coordinamento per pagare i danni cagionati dai cinghiali mi sembra un'ulteriore involuzione burocratica di questa Amministrazione regionale.
Il problema è molto semplice, in particolare in quella zona; bisogna avere anche la capacità, come Regione, di essere flessibili nel capire le situazioni e anche nello studiare i provvedimenti.
Lì, purtroppo o per fortuna, vi è una serie continuativa di Parchi dal Parco della Dora Baltea al Parco del Po, più altre riserve rurali e oasi naturalistiche - per cui, su tutto l'asse che confina con la Provincia di Torino, fino alla Provincia di Alessandria, si registra una presenza massiccia di ungulati e di cinghiali, che escono di notte - sono anche astuti! - cagionano danni e poi rientrare nei Parchi.
A questo punto, diventa praticamente impossibile stabilire oggettivamente se la colpa è del Parco o degli ATC. Questi ultimi sostengono che la colpa sia del Parco, perché lo stesso ospita i cinghiali, che sono si sono riprodotti, a quanto pare, in maniera eccessiva; per di più, come vi dicevo, sono anche astuti perché fanno le sortite di notte e poi rientrano, per cui è difficile individuarli nelle ore diurne. Ma i danni continuano a crescere, specie in questa zona del Piemonte.
Rimango dunque perplesso della necessità di aprire un Tavolo di coordinamento, poiché il problema è molto chiaro e semplice da affrontare.
Per di più, sono deluso dalle parole dell'Assessore Taricco, perch emerge una marcia indietro rispetto ad un'impostazione che lo stesso Assessore mi risultava volesse dare qualche mese or sono: quella di riconoscere, a carico dei Parchi, i danni commessi dai cinghiali nel raggio di un chilometro dal confine dei Parchi. Questa poteva essere una soluzione ragionevole da apprezzare, calibrata magari solo in alcune zone del Piemonte, dove persiste una continuità di parchi, di oasi e di riserva naturalistiche.
Questo provvedimento, invece, viene rinviano, eventualmente, a data da destinarsi. Per di più, adesso si pensa di punire gli ATC se non rimborsano i danni per gli ungulati. Guardate che non li rimborsano perch non hanno più i soldi! Questi ATC, rispetto ad altri, subiscono un danno micidiale a causa dei cinghiali, per le motivazioni che testé esposte (mi riferisco, appunto, a questa continuità chilometrica di parchi e di oasi naturalistiche). Se proseguirete con questa impostazione, paralizzerete l'attività ordinaria di questi ATC, perché non hanno i soldi non per cattiva volontà, nel senso che non vogliono pagare i danni, ma perché non ne hanno proprio a sufficienza! Attenzione, quindi, ad impostare un discorso di questo tipo, perch magari, per alcune ATC non virtuose, potrebbe funzionare nella liquidazione dei danni per l'anno precedente. Ma in questo caso - ve lo anticipo questi ATC del Vercellese, in particolare quello che comprende il territorio che va dalla Dora Baltea alla confluenza del Sesia col fiume Po, sicuramente entreranno in crisi.
Vi invito a riflettere, dunque, su quest'ultima impostazione che intendete dare e vi invito a riprendere quello che voi stessi volevate fare sei mesi fa, ovvero indennizzare nel raggio di un chilometro dai parchi, i danni provocati dagli ungulati, eventualmente calibrando l'intervento su determinati territori (proprio perché il Piemonte non è uguale ovunque, nel senso che non ha le stesse caratteristiche naturalistiche e di organizzazione amministrativa degli enti parchi).
Sono convinto di questa impostazione - le stesse organizzazioni degli ATC la condividono - che era quella che sei mesi fa l'Assessorato voleva dare e che, ahimè, invece, mi sembra che adesso non voglia più seguire.
Grazie.


Argomento: Edilizia scolastica

Interpellanza n. 2521 dei Consiglieri Cavallera, Leo, Leardi, Caramella Toselli, Cotto e Ferrero, inerente a "Sicurezza degli edifici scolastici"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2521, presentata dai Consiglieri Cavallera, Leo, Leardi, Caramella, Toselli, Cotto e Ferrero, inerente a "Sicurezza degli edifici scolastici".
Penso che sia una materia che interessa i giovani in visita al Consiglio regionale.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Ne approfitto per salutare gli studenti in visita al Consiglio regionale.
L'interpellanza n. 2521, il cui primo firmatario è il Consigliere Cavallera, interpellava la Giunta per conoscere se è stato compiuto un censimento delle scuole piemontesi e in quali condizioni versano tali edifici; il quadro aggiornato e completo delle strutture scolastiche, per comprendere se, in base alle normative vigenti, sono tutti in possesso del requisito di agibilità in rapporto alla destinazione d'uso; se le scuole piemontesi sono state dotate dei necessari accorgimenti per la prevenzione degli incendi e contro i sismi, rispettando le disposizioni di legge previste per la sicurezza di questo particolare tipo di edifici.
L'interpellanza risale al novembre del 2008 e il quadro che avevamo fornito in quel momento non tiene in considerazione quello che è successo nel frattempo e le evoluzioni normative che sono state approvate nel frattempo, dal panorama nazionale.
Rispondendo punto per punto a quanto è stato richiesto, per quanto riguarda il censimento delle scuole piemontesi esiste un'anagrafe di edilizia scolastica che è stata avviata nel 2005.
L'anagrafe di edilizia scolastica deriva da un accordo in Conferenza Unificata ed ha il compito di monitorare la consistenza e la situazione di funzionalità del patrimonio dell'edilizia scolastica, anche per conoscere lo stato di attuazione dal punto di vista della messa in sicurezza.
Ad oggi, i Comuni che si sono adeguati da questo punto di vista sono circa il 98% dei Comuni piemontesi. Esiste una rilevazione - si pu trovare sul nostro sito Internet - che mette in evidenza lo stato di messa in sicurezza degli edifici, quindi fornisce un quadro completo per ogni edificio ed evidenzia la percentuale di messa in sicurezza rispetto alle diverse norme attualmente vigenti, tenendo in considerazione che alcune norme per la messa in sicurezza sono state prorogate fino al 31/12/2009 e che altre norme riguardanti la sismicità sono state prorogate fino al 2010 rispetto al quadro ante sisma (sto parlando, ovviamente, del quadro ante sisma della Regione Abruzzo).
La fotografia delle scuole piemontesi tiene in considerazione questo quadro normativo. I dati sono facilmente reperibili sul sito della Regione Piemonte, Settore Istruzione - Edilizia Scolastica; la rilevazione viene puntualmente aggiornata in base ai dati inseriti dai singoli Comuni e dalle Province.
Come dicevo, i Comuni piemontesi che hanno adempiuto a quanto è stato previsto dall'accordo in Conferenza Unificata sono circa il 98%. Abbiamo sollecitato recentemente i Comuni che non avevano ancora provveduto all'invio dei dati relativi ai propri edifici scolastici che - ricordo all'interno della nostra regione, sono 3129.
Peraltro, la legge 28, approvata da quest'Aula, prevede per quanto attiene all'edilizia scolastica, per accedere ai finanziamenti previsti dalla legge 28, che i Comuni abbiano provveduto a compilare i dati relativi all'anagrafe dell'edilizia scolastica.
Il quadro, rispetto alla data di presentazione dell'interpellanza, è successivamente cambiato, poiché, a seguito degli eventi che si erano succeduti all'interno della provincia di Torino, in modo particolare nella scuola di Rivoli, è stata emanata la direttiva Bertolaso che ha previsto una serie di ulteriori controlli, attraverso l'attivazione di micro équipe su tutto il territorio regionale. Queste, sono così configurate: un rappresentatene del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche; il responsabile del procedimento dell'Ente proprietario, quindi Comune o Provincia; il rappresentante della sicurezza incaricato dall'autonomia scolastica di appartenenza del singolo plesso scolastico.
Queste ulteriori verifiche dovranno costituire un'ulteriore banca dati che dovrà integrare l'anagrafe dell'edilizia scolastica e che va ad analizzare tutte le parti non strutturali identificate all'interno di una scheda che è stata opportunamente predisposta in accordo tra il Sottosegretario Bertolaso e il Ministero della Pubblica Istruzione.
Queste ulteriori verifiche in loco previste dalle micro équipe hanno un limite: se, da un lato, dobbiamo rispondere alla necessità di verificare la sicurezza dei nostri edifici scolastici, dall'altro abbiamo la necessità di farlo con assoluta urgenza. Se dobbiamo prevedere, all'interno delle micro quipe, la presenza di un rappresentante del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, e il numero assegnato equivale a 20 - se voi immaginate 3129 edifici, 20 sono i responsabili primi di queste micro quipe che si costituiranno sul territorio - capite che i tempi potrebbero dilatarsi in modo non accettabile per garantire una valutazione oggettiva sulla sicurezza dei nostri edifici.
Ho scritto ai Ministri competenti, chiedendo la possibilità di aumentare il numero degli addetti del Provveditorato interregionale, per accelerare il sopralluogo che si sta effettuando all'interno della nostra regione. Al momento, non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta; sarà ovviamente mia cura sollecitare, affinché questo tipo di intervento avvenga nel più breve tempo possibile. Sono stati avviati i primi sopralluoghi che hanno anche un po' il compito di verificare quanto queste micro équipe e le schede che sono state predisposte siano davvero efficaci.
Segnalo soltanto che, qualora queste équipe, opportunamente articolate su tutto il territorio, evidenziassero uno stato di assoluta insicurezza immediatamente avverrebbe la segnalazione al Prefetto che ordinerebbe l'immediata chiusura dell'edificio.
Ad oggi, non mi risulta che ci siano scuole in questa situazione, ma come ho detto - siamo in una fase sperimentale di avvio dell'attuazione della circolare Bertolaso e dell'accordo che è stato raggiunto in Conferenza Unificata.
Rispetto alle percentuali degli edifici messi in sicurezza, avete tutti i dati a disposizione sul sito; peraltro, esiste anche una pubblicazione che avrò cura di farvi avere, qualora non vi sia giunta. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera, per la replica.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Ritengo sia una materia alla quale dobbiamo prestare sempre maggiore attenzione, visti gli eventi che si susseguono sul territorio. La nostra regione non è una zona sismica di primo livello, ma negli scorsi anni, abbiamo registrato degli eventi, magari localizzati, che possono procurare dei guai se non si assumono i necessari provvedimenti in tempo utile.
Ritengo che il rischio maggiore sia quello dell'antincendio e di una non costante e non adeguata manutenzione al tipo di servizio che devono svolgere le scuole.
Conosco abbastanza bene, per esperienza personale, l'operatività del Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture. È una struttura molto importante, dalla quale dipendono importanti edifici statali. So che si interessano delle carceri, ma anche degli edifici in cui ci sono, a livello regionale, provinciale e locale strutture ed uffici dello Stato.
Penso dunque - come diceva giustamente l'Assessore - che non possano essere convertiti quasi a tempo pieno nello svolgere questa attività.
Probabilmente, potrebbe accadere in determinate regioni, perché sappiamo che lo Stato ha presenze più massicce dal punto di vista numerico nel centro-sud, mentre nel nord questi uffici sono stati abbastanza falcidiati dai trasferimenti alle Regioni o dai trasferimenti alle zone d'origine de funzionari.
Io credo che dalle nostre parti occorra una risposta anche autonoma.
Noi abbiamo trasferito già dal 1984, con la legge regionale n. 18, la competenza ai Comuni; in sostanza, l'edilizia scolastica, per quanto riguarda il progetto, la approvano gli Enti proprietari degli immobili.
Questo è stato un bene o un male? È stata una decisione che, oggi come oggi, richiama in primis la responsabilità degli Enti proprietari degli immobili stessi. Poi ci sono stati degli accorpamenti funzionali, ad esempio le scuole di secondo grado sono tutte di competenza della Provincia, mentre prima c'era una realtà un po' più articolata. A questo punto, Assessore, non si può dire: "Lo Stato non ci dà i mezzi, deve potenziare...". Io capisco che la lettera andava scritta e che occorre assumere tutte le misure, anche di tipo formale, che in qualche modo mettano in mora coloro che dovrebbero agire, soprattutto nel momento in cui non è ipotizzabile l'assunzione massiccia di funzionari tecnici preparati.
Peraltro, i tecnici devono essere esperti in quanto devono fare delle valutazioni che sono delle vere e proprie certificazioni, anche perch questa è una scheda che un domani, qualunque cosa dovesse succedere diventerebbe veramente un riferimento importante.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi prego di prestare attenzione. Tra l'altro ci sono anche degli ospiti in sala.



CAVALLERA Ugo

Quindi io propongo all'Assessore di istituire un dialogo con gli Enti locali che sono i proprietari delle scuole, naturalmente intervenendo anche con i funzionari tecnici della Regione (noi abbiamo il servizio opere pubbliche), in un'ottica di integrazione tra Stato, Regione ed Enti locali poiché l'importante è arrivare a compilare questa benedetta scheda. Va compilata in contraddittorio; capisco che sarebbe bene avere un contraddittorio tra un soggetto esterno, però a questo punto ritengo che conti il risultato prima ancora che la perfezione delle presenze nelle micro équipe.
Vediamo se si può individuare una variante piemontese, visto l'elevato numero di Comuni e l'elevato numero dei plessi; una variante piemontese che anticipi queste ipotetiche visite dei soggetti coordinati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche (secondo me, se aspettiamo questi passa troppo tempo). In definitiva, prendo atto della risposta, per domando che si trovi una soluzione più rapida con il coinvolgimento dei soggetti tecnici locali presenti sul territorio piemontese, dipendenti sia dalla Regione sia anche dagli Enti locali proprietari degli immobili.


Argomento: Caccia

Interrogazione n. 2679 dei Consiglieri Moriconi, Barassi, Deambrogio Bossuto, Chieppa e Cavallaro, inerente a "Eradicazione della popolazione di scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis)"


PRESIDENTE

Procediamo ad esaminare l'interrogazione n. 2679, presentata dai Consiglieri Moriconi, Barassi, Deambrogio, Bossuto, Chieppa e Cavallaro.
La parola all'Assessore Taricco per la risposta.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Grazie, Presidente. Poi fornirò copia dell'articolata risposta, perch si tratta di una quarantina di cartelle dattiloscritte. Adesso non la illustrerò tutta, altrimenti parlerei per l'intera la mattinata soltanto di quest'argomento.
Sostanzialmente l'interrogazione proposta dai Consiglieri Moriconi Barassi, Deambrogio, Bossuto, Chieppa e Cavallaro tende a chiedere, alla luce dell'azione che è stata avviata di contenimento dello scoiattolo grigio, quale sia la situazione attualmente.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi. Mi rendo conto che non tutti i temi hanno lo stesso interesse, in particolar modo quelli fortemente specifici e naturalistici, quindi prego coloro che non sono interessati di accomodarsi fuori dell'aula. Grazie.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

L'interrogazione chiede di conoscere quali siano le modalità con cui sono state rilevate le presenze dello scoiattolo grigio sul nostro territorio, quale sia l'entità dei danni che questi scoiattoli hanno cagionato, quale sia la diffusione e l'evoluzione della stessa negli ultimi 10 anni della presenza sul territorio, quali siano gli studi che sono stati condotti in questi anni su tale specie, se non si ritenga opportuno adottare metodi ecologici per il contenimento e, per ultimo, se non si ritenga opportuno adottare con urgenza un provvedimento per impedire il commercio delle pelli di quest'animale.
Venendo subito ai quesiti puntuali che sono stati posti - ripeto, poi vi farò avere copia di tutta la dettagliata documentazione - i monitoraggi e i censimenti ufficiali finora condotti su questa specie in Piemonte sono del 2000. Nel 2000 il censimento aveva denotato una presenza che andava dai 3.400 ai 6.400 soggetti.
Tutti i dati che abbiamo rilevato in base alle segnalazioni di danni e alle comunicazioni ricevute in questi mesi ci portano a considerare che dal reale originario in cui era segnalata inizialmente la presenza di questi animali, e cioè nella sostanza intorno al Parco di Stupinigi e altre zone limitrofe, ormai si sia allargata a buona parte del territorio piemontese sconfinando anche nel Parco del Ticino e anche ai confini con la Svizzera.
Recentemente c'è stata una segnalazione e una richiesta d'intervento da parte della Svizzera per evitare che il non controllo dello scoiattolo sul territorio italiano possa creare problemi in prospettiva sul territorio svizzero.
Alla luce di questa valutazione, il Ministero ha avviato un tavolo di coordinamento nazionale sul controllo di quest'animale. Diciamo che i danni allo Stato sono di parecchie migliaia d'euro, ma la sensazione è che nell'annata in corso siano in fortissima espansione e dilatamento. Pu essere utile qui ricordare che in alcuni anni nel Regno Unito il non controllo dello scoiattolo grigio ha causato danni per oltre 3 milioni d'euro da indennizzarsi da parte dello Stato.
Per quanto concerne studi condotti sugli interventi di contenimento dello scoiattolo grigio, c'è un insieme di valutazioni che sono state fatte dall'Istituto Nazionale di Fauna Selvatica che sono in qualche misura di riferimento alle scelte che sta compiendo il tavolo nazionale.
Per quel che riguarda l'adozione di metodi di controllo di natura ecologica, quello che possiamo dire in questa fase è che il tavolo che abbiamo avviato e le valutazioni che stiamo facendo sono avvenute in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fauna Selvatica e con il tavolo nazionale che tecnicamente fa riferimento a questi studi, quindi non sappiamo oggi cosa faremo perché il lavoro di preparazione è in corso, ma sicuramente faremo riferimento a queste linee che ci sono state demandate e che è l'ultima questione, cioè quella di bloccare la commercializzazione: siamo in attesa di un decreto, che sarà emanato dal Ministero, che prevede tra le altre questioni, il blocco della commercializzazione (se i Consiglieri sono interessati, forniamo la documentazione). Quindi, in questo momento siamo ancora in presenza di una preparazione che farà riferimento a quelle linee guida.
Quello che mi preme rappresentare è che sarà necessario intervenire - e vedremo come - col tavolo nazionale, perché la sensazione è che la situazione stia scappando di mano, nel senso che ormai vengono segnalate presenze di quest'animale ormai su tutto il territorio. Per quel che riguarda la coricoltura, rischia di essere un effetto devastante, perché i danni su questo settore sono veramente ragguardevoli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Intanto, un ricordo, perché il Presidente, forse, si dimentica che qualche anno fa, in tempi non sospetti, i piccoli scoiattoli avevano portato anche le dimissioni di un Assessore regionale, quindi i piccoli scoiattoli hanno anche una loro importanza...



PRESIDENTE

Però non come un augurio nei confronti dell'Assessore!



MORICONI Enrico

Sicuramente, no, ma è un dato storico, incontrovertibile.
La risposta dell'Assessore è interlocutoria, come ha detto lo stesso Assessore, non sono ancora state prese decisioni.
Anche a nome di chi ha firmato insieme a me quest'interrogazione, siamo interessati ad una gestione ecologica del problema, perché la diffusione che hanno avuto questi scoiattoli è ormai molto ampia; io abito in Val Pellice e posso testimoniare che sono ampiamente rappresentati. Comunque resta il fatto che, essendo animali, soggetti viventi, individui viventi, è chiaro che noi accettiamo l'idea del contenimento numerico, purché sia fatto nel rispetto dell'individualità e della sofferenza degli animali, nel senso che certi tipi di intereventi che potrebbero danneggiare e far costringere, per esempio, a morire di fame i piccoli se venissero uccise la madri, sono sicuramente da evitare.
Per quanto riguarda il contenimento, la nostra posizione è di verificare e di attuare interventi non cruenti.
Mi risulta che, ad esempio, a Genova si sia scelta la strada della sterilizzazione degli animali. Sicuramente questa sarebbe un'ipotesi che noi valutiamo più favorevole, anzi assolutamente favorevole rispetto ad un'eventuale soppressione degli animali.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Interpellanza n. 2613 del Consigliere Leo, inerente a "Campagna pubblicitaria del progetto promozionale Campus - Salone della nuova agricoltura"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2613.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

L'interpellanza del Consigliere Leo, alla luce del fatto che in un spot relativo all'approvazione del Salone Campus appariva il sottoscritto che illustrava il funzionamento dell'evento, chiede di conoscere a quanto ammontano i costi sostenuti per la campagna pubblicitaria di Campus dalla Regione Piemonte, e se non si ritenga, essendo tale progetto finanziato con risorse pubbliche, di ravvisarci una violazione della par condicio per quanto riguarda il fatto che io sono candidato alle prossime elezioni in qualità di Presidente della Provincia di Cuneo.
Due informazioni. La prima. Il Salone Campus è un salone che ha goduto in virtù di un accordo di un paio d'anni fa, un sostegno all'avviamento da parte della Regione Piemonte e quindi di un contributo pubblico per la prima edizione di avviamento, ma è un salone totalmente gestito da Lingotto Fiere e Promotor International. Pertanto, le scelte e la pubblicazione e tutto il resto sono state autonomamente gestite da Lingotto Fiere.
Il programma di promozione messo a punto da Lingotto Fiere prevede (poi, lascio copia della relazione dettagliata) complessivamente messaggi di comunicazione per 110 minuti complessivi, ripartiti tra tutta una serie di soggetti che rappresentano i molti volti dell'agricoltura nella nostra regione. In un intervento di questi, su esplicita richiesta del Lingotto Fiere, con l'Assessore all'Agricoltura ho partecipato illustrando il senso e il significato di Campus, per meno di 5 minuti, su 110 minuti complessivi di tipologie di interventi che poi sono stati mandati in onda.
Ripeto, senza alcun costo a carico della Regione Piemonte, in quanto tutta l'operazione di comunicazione e le scelte fatte sui contenuti, sulle modalità e su tutto il resto sono esclusivamente a carico di Lingotto Fiere. Per quel che ci riguarda, Lingotto Fiere mi ha chiesto di partecipare ad uno di tutti questi spot (5 minuti su 110 minuti complessivi di tipologie di intervento) ed io ho dato la mia disponibilità. Ho partecipato, ripeto, senza oneri a carico della Regione, per cui credo non ci sia nessun presupposto di violazione di alcuna norma.
Mi sembra che non ci siano neanche i presupposti di fondo per qualsivoglia riferimento alla par condicio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Mi rivolgo soprattutto alla maggioranza, non tanto all'Assessore che posso comprendere, per due ragioni: una, pensando al passato e due pensando al futuro.
Ogni schieramento politico ha i suoi pregi e i suoi difetti, quindi sono disposto a sentirmene dire tante sul nostro schieramento politico anche sulle mie collocazioni. Uno dei difetti fantastici della sinistra è che sa usare due pesi e due misure, dal piombo alle piume, in una maniera eccezionale, nel senso che quando certe cose in passato le abbiamo fatte noi magari in maniera molto più moderata, per la sinistra, specie quella moralista (che ce n'è tanta) si trattava di uno scandalo.
Adesso c'è questa maggioranza e va tutto bene; se un domani cambiassero le maggioranze e ci permettessimo di fare cose simili, chissà cosa succederebbe! Vorrei soltanto, come stiamo dicendo, per esempio, in IV Commissione che si stabilissero delle regole generali e per un po' di tempo. Perché la sinistra ce l'ha tanto con le leggi ad personam di Berlusconi, ma a me sembra che i comportamenti della sinistra siano praticamente sempre ad personam.
Non vorrei scomodare, per non metterlo in imbarazzo, ma tanto mettere in imbarazzo il Vicepresidente Placido è impossibile, è troppo forte! Ebbene, il Vicepresidente Placido, più di una volta ha fatto notare pubblicamente certe cose che quando le facevamo noi erano assolutamente sbagliate, da eliminare, da evitare (gestione dirette della Regione iniziative, la Regione non deve gestire direttamente, eccetera). Ebbene appena è arrivato il centrosinistra, non ha fatto come noi, ha fatto peggio, e Placido ha protestato nuovamente.
Allora ci mettiamo una volta d'accordo? Io vi chiedo di prendere atto della gran coerenza del Vicepresidente Placido su queste vicende.
Mettiamoci d'accordo! Stabiliamo delle regole, perché vorrei che l'Assessore Taricco, che stimo personalmente, si rileggesse i verbali della passata legislatura.
Quando alcuni Assessori erano intervistati, alcuni colleghi della allora opposizione, e mi dispiace citarli tutte le volte, invocavano la deontologia, la filosofia, l'etica della politica: "Tu sei l'Assessore quindi devi avere più scrupolo, più attenzione se vai in televisione...devi stare attento a non fare propaganda ecc. ecc.



(Commenti dell'Assessore Taricco)



LEO Giampiero

Assessore Taricco...



(Commenti dell'Assessore Taricco)



LEO Giampiero

Non sto parlando di par conditio, sto parlando di questione morale.



PRESIDENTE

Per cortesia, Assessore Taricco!



LEO Giampiero

Sto parlando di sensibilità politica.
Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato; sto ricordando quello che una certa sinistra - non certo voi, perché vi considero persone equilibrate ci ha sempre rinfacciato.



(Commenti dell'Assessore Taricco)



LEO Giampiero

Non è che siete figli di nessuno, ognuno è figlio di qualcuno...



(Commenti dell'Assessore Taricco)



PRESIDENTE

Per cortesia, Assessore Taricco, se vuole può intervenire con un'ulteriore risposta, a cui seguirà un'ulteriore replica.



LEO Giampiero

Ognuno fa parte casualmente di una maggioranza, casualmente fa parte di un partito, casualmente fa parte di un'opposizione. A questo punto, se sei il candidato di una certa coalizione, fatti dire come si è comportata quella coalizione in passato. Dopodiché, so distinguere le persone e sto guardando persone che distinguo da altre, perché non ho mai fatto demagogia.
Però lasciatemi dire, lo sapete anche voi, che in quella coalizione di demagogia se n'è fatta a volontà. Stabiliamo una volta per tutte se certe cose vanno bene o male sempre, non a seconda di chi le fa! Chiedo semplicemente questo, così come ho chiesto in Commissione cultura, perch troppe volte abbiamo vissuto queste vicende schizofreniche, anche nei commenti dei giornali.
Chiedo semplicemente questo civilmente. Alcuni colleghi - questa volta non li metto in imbarazzo - hanno fatto notare alcune vicende relativamente a politiche giovanili di gran rigore ripeto. Quando certe cose le facciamo noi è a priori sbagliato e dobbiamo giustificarci. Quando le fa il centrosinistra bisogna capire perché è un'altra realtà......! Ad una parte politica che parla sempre di regole chiedo soltanto di metterci d'accordo su regole condivise, ma per almeno cinque o dieci anni perché il rischio è che cambino a seconda di chi è in maggioranza occorrono delle regole durature.
Il Consigliere Burzi nella passata legislatura diceva di fare il Regolamento prima delle elezioni; da una parte della sinistra si rispose che sarebbe dipeso da chi avrebbe vinto, poi vi siete trovati così.
L'esperienza non dimostra allora una cosa: "Non è meglio stabilire prima le regole lealmente per tutti?" Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo.
Abbiamo terminato il sindacato ispettivo. Colleghi, comunico che la seduta aprirà effettivamente alle ore 14.30 e terminerà verso le ore 18.15 per consentire agli interessati di partecipare allo spettacolo al Teatro Carignano.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12,58)



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