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Dettaglio seduta n.432 del 07/04/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 9.59 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.37)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Botta, Caracciolo e Spinosa.


Argomento: Assestamento di bilancio

b) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale in data 26 marzo ha trasmesso, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della legge n. 7/2001 ("Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte"), n. 5 deliberazioni di variazione di bilancio del 26 gennaio 2009, n. 13 deliberazioni del 2 febbraio 2009, n. 7 deliberazioni del 9 febbraio, n. 3 deliberazioni del 16 febbraio e n. 12 deliberazioni del 23 febbraio.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 24 marzo.
Saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione delle vittime del terremoto verificatosi nella giornata del 6 aprile in Abruzzo


PRESIDENTE

Alle ore 3.32 di ieri un terremoto devastante ha colpito l'Abruzzo. A poco più di 24 ore dal tragico evento si stanno contando le dimensioni del dramma, che ha colpito gravemente L'Aquila ed una ventina di Comuni del suo circondario.
Sono 179 i morti accertati finora, 1.500 i feriti e 70 mila i senza tetto, ma si ha ragione di ritenere che il numero dei morti sia destinato a crescere.
Ognuno di noi ieri ha vissuto attraverso la televisione le dimensioni dell'evento che, oltre al gran tributo in termini di vite umane, ha inferto una ferita irreparabile al patrimonio artistico e culturale di quella regione.
Credo che soffermarsi oggi su dati destinati inevitabilmente a variare d'ora in ora non aggiunga nulla alle dimensioni di questa tragedia definita la più gran tragedia che ha colpito l'Italia dall'inizio di questo millennio.
La macchina dei soccorsi si è messa rapidamente in moto. Anche il Piemonte ieri, attraverso la Protezione Civile e i suoi volontari, ha dato un primo contributo.
Nella giornata di ieri, mentre prendevano corpo le dimensioni del terremoto, ho ritenuto di interpretare i sentimenti dell'Assemblea regionale convocando per oggi il Comitato di Solidarietà della Regione Piemonte per una prima valutazione dell'aiuto che la nostra regione pu dare all'Abruzzo nella prima fase d'emergenza.
Oggi procederò ad esprimere il cordoglio di tutta l'Assemblea regionale del Piemonte ai colleghi della Regione Abruzzo.
Pertanto, colleghi, riterrei opportuno iniziare i nostri lavori con un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 31 marzo 2009 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 17 marzo 2009.
Non essendovi osservazioni, l'Aula unanime approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Mi riferisco alla questione dell'amianto e, in modo particolare, alla legge approvata e pubblicata con il n. 30/2008.
Questa legge prevede l'emanazione di un regolamento per dare attuazione agli interventi che la legge stessa prevede.
Ovviamente le questioni sono due: quella del regolamento e quella di un'adeguata dotazione finanziaria.
Quindi, brevemente, avendo presentato un'interpellanza urgente, chiedo che ci sia una risposta altrettanto urgente. Inoltre, vista la rilevanza della tematica amianto nella nostra regione, in Italia in generale ma a Torino in modo particolare - sede del processo che è stato avviato ieri credo che sarebbe buona cosa se accompagnassimo quest'evento riguardante la giustizia con l'approvazione tempestiva di questo regolamento, giacché noi operiamo nell'ambito della programmazione, della legiferazione e anche della politica attiva.
Pertanto desidero chiedere, nel momento in cui sollecito la presentazione di questo regolamento, rassicurazioni anche telegrafiche da parte della Giunta regionale sul fatto che si proceda al più presto.
Vedo che c'è l'Assessore Artesio, che è interessata insieme all'Assessore all'ambiente.



PRESIDENTE

La prego di rispettare i tempi.



CAVALLERA Ugo

Rispetto i tempi se poi si ha una risposta, perché lei sa la rilevanza di questa tematica anche dal punto di vista della pubblica opinione.
Sarebbe un peccato aver solo annunciato la legge e non farla entrare in funzione effettivamente.



PRESIDENTE

Abbiamo ricevuto questa mattina la sua interpellanza urgente. Ci faremo carico di trasmetterla alla Giunta regionale con una sollecitazione da adempiere puntualmente.
È altresì vero che il termine previsto dalla legge regionale cui lei faceva riferimento prevedeva la scadenza dell'adempimento il 14 gennaio 2009.
Quindi, il termine è scaduto ed è ampiamente condivisibile la sollecitazione, per cui, al di là della sua interpellanza, ci faremo carico di rendere tutti quanti sensibili sul fatto che è un adempimento urgente che ha necessità di una puntuale risposta nei tempi il più possibile stringati.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Con i colleghi Travaglini, Muliere, Valloggia, Cattaneo, Barassi e Cavallaro abbiamo presentato un ordine del giorno concernente il tema dell'occupazione delle aree sul demanio lacuale.
Chiederemmo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta.



PRESIDENTE

Lo iscriveremo nell'ambito dell'inizio dei lavori e poi, come da prassi, cercheremo di valutare se ci siano le condizioni per metterlo in votazione.
La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente. Ho ascoltato l'intervento del Consigliere Cavallera e colgo l'occasione per unirmi alla sua richiesta. In realtà, il regolamento non è uno solo, ma sono più regolamenti; d'altro canto, io stesso e la collega Barassi abbiamo più volte ricordato quest'esigenza anche nelle Commissioni competenti.
Il mio intervento va con lo sguardo e con la mente al dramma che le popolazioni abruzzesi stanno vivendo in queste ore, rispetto al quale siamo tutti sconvolti. Le sono grato, Presidente, per il fatto che lei abbia tempestivamente convocato il Comitato di Solidarietà in giornata odierna e che la Protezione Civile piemontese si stia muovendo. Credo però davvero che questa sia l'ora della solidarietà concreta.
Naturalmente ognuno di noi è inserito in organizzazioni politiche e sociali; ognuno di noi potrà fare, come privato cittadino in associazione con altri, tutto quello che ritiene utile per andare incontro a queste popolazioni. Però chiedo a tutti i Consiglieri e anche ai colleghi che stanno sui banchi della Giunta di dare un segnale davvero concreto a partire da quest'Aula.
Chiedo, Presidente, di poter devolvere il nostro gettone della giornata di oggi (poi vedremo con l'andare del tempo e le esigenze che ci saranno di valutare se ripetere questo gesto anche nei prossimi Consigli) agli aiuti per le popolazioni terremotate in Abruzzo.
Veda lei, Presidente, qual è la formula che più si addice a tale operazione. Spero che su questa richiesta ci possa essere l'unanimità dell'Aula. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Deambrogio, investirò della questione l'Ufficio di Presidenza ma penso di poter già dire fin d'ora che possiamo comportarci analogamente a quanto avvenuto, ad esempio, a seguito della vicenda Thyssen, rimettendo però ovviamente - non può che essere così - alla scelta individuale di ciascuno di sottoscrivere la devoluzione di un gettone a favore delle vittime di questa catastrofe.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Come hanno già riportato anche alcuni organi di informazione, la Giunta regionale ha bandito un concorso per giornalisti che noi riteniamo in qualche modo anomalo, per due motivi.
Il primo motivo è che non riteniamo prioritario questo tipo di intervento: concorso per inserimenti a tempo indeterminato. Il secondo motivo è relativo ai titoli previsti. I titoli previsti, in realtà, non riguardano solo l'iscrizione all'Albo dei Giornalisti, come tutti i concorsi in questo caso fanno, ma danno anche molti punti (fino a 20) per il possesso di una laurea e i corsi di specializzazione.
Noi riteniamo - come diremo anche successivamente - che rischi di essere un po' un concorso su misura, cioè uno di quei concorsi interni dove in qualche modo è facilmente individuabile il vincitore, pensando a chi lavora all'interno della Giunta.
In merito a questo, vorremmo chiedere una comunicazione alla Giunta per capire quali sono state le modalità che hanno spinto la Giunta stessa a individuare dei meccanismi di anomalia simili per aver bandito questo concorso.
Crediamo anche di sapere quali potranno essere i beneficiari, ma questo è un aspetto che rimanderemo a una battaglia che non riguarda una comunicazione consiliare, ma è molto più di carattere politico e che sarà esterna all'Aula.
Invece in merito ai chiarimenti, credo che una comunicazione da parte della Giunta sia opportuna.



PRESIDENTE

Collega Vignale, comunicheremo alla Giunta regionale la sua richiesta anche per iscritto poiché gli Assessori direttamente interessati non sono presenti in Aula, quindi avremo cura di formalizzare la sua richiesta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

La ringrazio, Presidente. Il mio intervento andava assolutamente di comune accordo con quanto proposto dal Consigliere Deambrogio, con un'aggiunta soltanto rispetto alla devoluzione personale del gettone di presenza dell'odierna seduta del Consiglio regionale: che la Presidente renda pubblici i nomi di chi ha provveduto a proporre tale devoluzione. Lo ritengo un atto di trasparenza, visto che si tratta di una devoluzione che viene fatta svolgendo un'attività pubblica di Amministratori.
Detto questo, avevo presentato un ordine del giorno diversi mesi fa (risale al 16 ottobre 2008), riguardante la crisi del settore suinicolo ordine del giorno che non è mai stato messo in discussione in quest'Aula e neanche iscritto.
Sono passati diversi mesi e ciò significa che nulla in tal senso è stato fatto sinora, tant'è che domenica, davanti al Comune, la Coldiretti ha provveduto a fare un'azione simbolica di protesta per portare a conoscenza l'opinione pubblica della grave crisi che investe il settore suinicolo.
Ebbene, richiedo ai colleghi Consiglieri, data l'urgenza e visto che quest'ordine del giorno è ancora attuale, di provvedere a iscriverlo all'o.d.g. e poi, nella seduta odierna, di porlo in votazione. È il n.
1089.



PRESIDENTE

Collega Toselli, procederemo come da sua richiesta: lo iscriveremo all'o.d.g. e, ovviamente, per quanto riguarda la trattazione e la votazione, sarà una scelta rimessa all'Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Naturalmente mi associo a quello che già è stato chiesto dal collega Deambrogio, ossia di devolvere il nostro gettone di presenza di oggi almeno come manifestazione di sensibilità e soprattutto di solidarietà rispetto alla catastrofe avvenuta in Abruzzo. È il minimo che possiamo fare.
Col mio intervento sollecito anche che la Regione a fare tutto quello che può fare, perché in un momento così difficile e drammatico dobbiamo veramente accorciare le distanze ed essere vicini alle persone che oggi stanno soffrendo e che stanno avendo veramente dei problemi gravissimi.
La politica e le istituzioni devono fare tutto quello che possono fare se noi possiamo fare qualcosa in più, sono a disposizione di quello che decide l'Aula.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "Papa Giovanni XXIII" di Pianezza (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola media "Papa Giovanni XXIII" di Pianezza in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente. Anch'io mi unisco a quanto è stato testé richiesto dai colleghi Deambrogio e Toselli.
Voglio solo dire che non sono assolutamente interessato a sapere chi dei colleghi intenda seguire la stessa procedura. A me interessa soltanto dire che sono assolutamente disponibile a seguire quella che è la richiesta che è stata posta in Aula dal collega Deambrogio, ma non m'interessa sapere chi dei Consiglieri regionali intenda fare in ugual modo. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Caramella.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Brevissimamente, per una partecipazione alla stessa iniziativa proposta dai colleghi sono d'accordo, ma vorrei chiedere inoltre alla Presidente Bresso se è possibile avere successivamente a questa seduta, quindi probabilmente martedì prossimo, la relazione su quelle che saranno le strutture di Protezione Civile della Regione Piemonte che collaboreranno alle operazioni di salvataggio e alla ricostruzione a seguito della situazione creatasi con questo tragico evento.
Questo potrebbe essere importante per sapere ciò che accade nella nostra Regione e, laddove ci verrà eventualmente richiesto dai concittadini, poter essere puntualmente a conoscenza di quello che è stato fatto e si farà per rimediare a questa situazione disastrosa.



PRESIDENTE

Desidero ricordare ai colleghi interessati che alle 12.30 ci sarà il Comitato di Ssolidarietà, cui parteciperanno anche i dirigenti della Regione interessati alla Pprotezione Civile. Sarà la prima occasione per avere, se pur non in questa sede, una piena conoscenza dello stato attuale dell'impegno della nostra pProtezione Ccivile sui luoghi della tragedia.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non per tornare sull'argomento beneficenzache, ma sulle modalità della stessa.probabilmente non merita non la tragedia ma la modalità, Cma redo che la beneficenza sia un atto individuale e credo che tutti i colleghi, e non soltanto i colleghi, ma coloro che lo vogliono, che se desiderano farlo, è giusto che lo facciano.
La beneficenza ha sempre avuto in Piemonte la caratteristica di non chiedere, anzi, di escludere forme di visibilità. Diverso è il discorso su cui invece mi appello a lei, Presidente, visto che prontamente ha convocato il Comitato di Ssolidarietà, se ho sentito bene, alle ore 12.30 di oggi.
Non ci sono evidentemente valutazioni di natura economica di quanto sta capitando all'Aquila, ma chiunque abbia avuto modo di vedere un servizio tramite la televisione o di leggere i giornali di stamattina, si rende conto della dimensione catastrofica dell'evento.
Mi aspetto dal bilancio del Consiglio regionale (perché di questo noi possiamo occuparci) e dal bilancio della Giunta regionale, un segno non simbolico dell'attenzione che l'Ente Regione nelle sue diramazioni avrà nei confronti dell'Ente Regione Abruzzo che poi, molto meglio di noi, potrà disporre dell'utilizzo delle somme.
Se c'è un momento in cui credo si debba segnalare con cifre - ripeto non simboliche e con interventi non episodici la nostra attenzione, credo sia questo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Mi associo in toto alla proposta fatta dal Consigliere Burzi, al di là della devoluzione del gettone di presenza, che mi sembra questione molto legata alla scelta soggettiva. Per carità, io mi unisco anche a questo però, chiaramente, chi vuol fare della beneficenza la fa poi per conto suo., che, aA questo punto, non è una beneficenza, ma un dovere verso una rRegione e una città così colpite in questi giorni come è stata L'Aquila compreso tutto il circondario.
Sono cose che lasciano l'amaro in bocca perché sono cose terribili.
Gente che ha fatto fatica ad acquistare una casa e che oggi, si ritrova senza casa, senza niente e con un mutuo sulle spalle. Quindi, per quanto riguarda tutto quello che verrà preso e tutto quello che verrà fatto, sono a disposizione. Nello stesso tempo, chiedo che la Presidente faccia uno sforzo incredibile e che sia tangibile il riconoscimento di un qualcosa verso questa Regione colpita da questo lutto a causa di un terremoto che ha provocato la morte di tante persone. Un lutto totale visto le vittime che ci sono e che sono tante.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il Cconsigliere Segretario Chieppa, in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Ovviamente non ribadisco il nostro parere positivo sulle iniziative di solidarietà verso la Regione Abruzzo. È stata anche richiesta una comunicazione della Presidente su come e quando definiremo le modalità dell'entità degli aiuti alla Regione Abruzzo. Io, se è possibile aggiungerei qualcosa in più.
Noi siamo un Paese a forte caratterizzazione sismica. Abbiamo potuto vedere, oltre alle immagini che ci ricordava il Consigliere Burzi, che sono crollati anche edifici nuovi. Sono crollati edifici pubblici e privati di nuova realizzazione. CIo credo che noi, come Regione e come Consiglio regionale, dobbiamo, oltre ad impegnarci doverosamente in questa fase di emergenza, fare anche un ragionamento (non so se con l'Assessore Conti, o con la Presidente), per capire qual è la situazione nella nostra regione da questo punto di vista. Si sono fatti passi in avanti nella realizzazione di edifici con caratteristiche antisismiche, oppure continuiamo in tutta Italia a ritrovarci sempre allo stesso punto?



PRESIDENTE

Vorrei capire se chiedeva una comunicazione dell'Assessore Conti in seno alla Commissione. Lo vorremmo sapere per formalizzare adeguatamente la sua richiesta.



CHIEPPA Vincenzo

Invece di versare lacrime e dare aiuti a tragedia avvenuta, magari servirebbe fare un po' più di prevenzione, in maniera da riuscire ad evitare tragedie come queste.



PRESIDENTE

Formalizzeremo all'Assessore Conti la sua richiesta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Volevo fare due considerazioni veloci sull'ordine dei lavori. Come avevo già accennato a voce all'Assessore Taricco, che mi aveva detto che mi avrebbe dato una risposta, vi è il problema relativo a fatto quello che si sta verificando in Provincia di Alessandria sul famoso trascinamento di una misura agricola (trascinamento mai avvenuto), per dare dei fondi . per ripianare aAlmeno in parte i debiti delle aziende agricole, che ammontano a 247 o 267 mila nella sola Provincia di Alessandria. Purtroppo, dalla Provincia stanno arrivando in questi giorni dei fogli che annunciano a questi agricoltori che, a fronte del contributo di oltre 140 mila euro che dovevano percepire, verrà dato loro nella misura massima un contributo di 7.500 euro.
È evidente che per l'impresa agricola che ha fatto investimenti per migliorie aziendali per 200 mila euro e ha diritto a 140, 150, 130 mila euro di contributi a fondo perduto, il vedersi arrivare un foglio dalla Provincia che la avvisa che, al massimo, può percepire 7.500 euro sinceramente sembra un pochino offensivo, se così posso dire e, comunque molto meno di quello che si era discusso in riunioni convocate anche ad Alessandria alla presenza delle federazioni degli agricoltori e dei Consiglieri regionali e, poi, dell'Assessore Taricco.
Quindi, chiedevo un chiarimento, perché ormai le aziende stanno contattandoci lamentando questo fatto, che noi, come Lega Nord, riteniamo abbastanza grave o, comunque, non in linea con quanto si era discusso nelle riunioni fatte tra Consiglieri regionali con l'Assessore e con la Provincia.
L'altro passaggio, che espongo subito al Presidente, così non devo richiedere la parola, riguarda cosa è uscito oggi sui giornali, sia su La Stampa che su Torino Cronaca: "Bufera sul miniconcorso, anche la CGIL contro Bresso"; "CGIL e opposizione contro un concorso per l'Ufficio Stampa".
Anche noi abbiamo seri dubbi su questo concorso. Pare alquanto strano fare un concorso per assumere quattro persone nell'Ufficio Stampa della Giunta in un momento come questo, tra l'altro con una serie di precari che stanno facendo i giornalisti, sia a livello di Palazzo della Giunta, sia di Assessorati e che non vengono, di fatto, avvantaggiati rispetto ai nuovi arrivati.
Le voci dicono che sembra che questi posti siano già assegnati, così riportano gli articoli dei giornali. Noi vorremmo anche capire bene se ci sono delle verità nascoste, oppure se è tutto chiaro, alla luce del sole perché è evidente che la minaccia, anche arrivata da...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi!



ROSSI Oreste

Segnalare ad un notaio i nomi di quelli che probabilmente potrebbero essere i vincitori sarebbe veramente spiacevole, se poi quei nomi dovessero veramente risultare i vincitori del concorso.


Argomento: Parchi e riserve - Calamità naturali

Interpellanza n. 2564 del Consigliere Cavallera, inerente a "Movimento franoso all'interno del parco Sacro Monte di Crea"


PRESIDENTE

Poiché la Consigliera Pozzi rinuncia ad intervenire, procediamo con l'esame del punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze".
È presente l'Assessore Sibille. La prego di rispondere all'interpellanza n. 2564 del Consigliere Cavallera.



SIBILLE Bruna, Assessore alla difesa del suolo

Prendo la parola su quest'interpellanza, anche se, come il Consigliere Cavallera sa, su questa specifica vi è stato un comune lavoro con l'Assessore De Ruggiero, perché le questioni che riguardano le problematiche connesse con il movimento franoso all'interno del parco Sacro Monte di Crea hanno diverse specifiche e, anzi, hanno esigenza di avere una risposta di tipo coordinato, ma assolutamente con un'attenzione, tenendo conto che si tratta di un'emergenza veramente molto grande in uno dei luoghi più importanti, dal punto di vista turistico del turismo religioso ed ambientale del Piemonte, su cui la Regione si è molto spesa.
Con riferimento all'interpellanza n. 2564, comunico che, a seguito di segnalazione del Parco Sacro Monte di Crea in merito a dissesti e frane conseguenti le eccezionali precipitazioni del dicembre 2008, in data 17/12/2008 è stato eseguito un sopralluogo da parte dei funzionari del Settore OO.PP. Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria, che è competente per territorio (quindi, immediatamente dopo l'evento calamitoso).
Nel corso dello stesso sopralluogo e da rilievi eseguiti, si sono individuati otto interventi di ripristino danni sulle strade di servizio interno al Parco per complessivi 204 mila euro, oltre ad un intervento sul versante a monte della strada provinciale per lavori di disgaggio coronamento, taglio selettivo di piante, ecc., a tutela della pubblica incolumità. Il tutto esternamente alla fascia di stretta pertinenza della strada provinciale in questione e per un importo stimato in 50 mila euro per detti interventi si ritiene ricorrano i presupposti di cui alla legge regionale n. 38/1978, e quindi si è messa in campo la procedura prevista.
I danni di cui sopra, così come quelli subiti dalla strada provinciale che conduce al Sacro Monte, sono da considerarsi, insieme e tutti gli altri, ingenti e causati dalle calamità atmosferiche degli ultimi due mesi dello scorso anno.
Per una corretta quantificazione degli stessi, gli Enti locali del Piemonte, a seguito di apposita richiesta dell'Amministrazione regionale hanno comunicato i dati richiesti che gli Uffici dell'Assessorato competente stanno provvedendo ad esaminare.
Di quanto sopra sarà informato, entro pochi giorni, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile - mi rendo conto che in questo momento ci sono altre priorità, ma questa risposta è stata scritta nei giorni precedenti - che dovrà provvedere al riparto tra le tante regioni colpite dal maltempo dei fondi disponibili, al momento del tutto insufficienti.
Ricordo che, attualmente, della somma di 85 milioni messa a disposizione il Piemonte ha recuperato 11 milioni e mezzo; è la Regione che ha recuperato i fondi più alti, ma mi rendo conto che pur essendo per noi un'emergenza molto grave e che deve essere affrontata nei termini e nei modi in cui oggi parliamo di graduazione di emergenze, vi sono delle priorità che stanno davanti alla nostra, come certamente è l'emergenza dell'Abruzzo.
Di quanto sopra, come dicevo, sarà informato il Dipartimento. In aggiunta alla quota che verrà assegnata, questa Regione valuterà quali altre risorse destinare e quali criteri adottare per un corretto utilizzo delle stesse che saranno, comunque, di gran lunga inferiori all'ammontare delle richieste che pervengono dagli Enti locali.
Tenuto conto che il territorio della regione Piemonte è stato colpito durante lo scorso anno da altre, gravi calamità, si può ritenere che sarà alquanto difficoltoso provvedere al ripristino delle tante opere danneggiate, se non interverranno altri cospicui finanziamenti statali.
Aggiungo che, in questi mesi, non siamo stati con le mani in mano: da un lato, l'Assessorato all'Ambiente, il collega De Ruggiero, ha disposto fondi per quanto riguarda la parte Parchi (100 mila euro); da parte nostra abbiamo predisposto quanto previsto dalla legge regionale n. 38 e il comune di Serralunga di Crea è stato destinatario di 70 mila euro da destinare al ripristino delle strade.
Ci rendiamo conto che è un piccolo pezzo, ma ci rendiamo anche conto che le situazioni di danno più generali segnalate dalla Provincia di Alessandria sono molto elevate; credo quindi che bisognerà, insieme e molto urgentemente, addivenire ad un tavolo tecnico, per individuare priorità ed eventualmente fondi disponibili.
È chiaro che questa è una delle situazioni nelle quali non possiamo pensare di agire soltanto a livello di Regione, Provincia, Parco e Enti locali, perché da soli non siamo in grado di farcela.



PRESIDENTE

La parola all'interpellante, il Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Indubbiamente, riconosco un impegno personale dell'Assessore Sibille nelle vicende delle calamità e del tentativo di dare risposte.
Tuttavia, voglio sottolineare ancora una volta in questa sede che, in una situazione come quella del Parco di Crea, dove coesistono una pluralità di competenze che interessano l'Assessorato alle Opere pubbliche l'Assessorato all'Ambiente e Parchi e la Provincia, ritengo che un tavolo di coordinamento degli interventi potrebbe evitare il rischio di non raggiungere l'obiettivo che si vuole. Infatti, come viene riferito il finanziamento sulla l.r. 38 per il pronto intervento è già disponibile e forse addirittura comunicato (a questo proposito ringrazio l'assessore se vorrà darci copia del provvedimento deliberativo), tuttavia per essere efficace tale intervento deve coordinarsi con gli altri interventi che attengono ad altri centri di responsabilità tecnica che devono trovare gradualmente le necessarie coperture finanziarie. La riapertura della strada deve essere l'obiettivo principale, naturalmente con delle cautele o delle limitazioni: quante volte, a fronte di una frana, viene riaperto un tratto col senso unico alternato! Per fortuna, al giorno d'oggi, ci sono i semafori.
Non si contesta la complessità dell'intervento o la gradualità del ripristino definitivo. L'Assessore, giustamente, sostiene: "Non possiamo aprire un Tavolo per ogni situazione". Però, in questo caso, parliamo del Centro di Documentazione dei Sacri Monti, di tutti i Sacri Monti del Piemonte. Vi ricordo che parliamo di 250.000 visitatori all'anno, per cui il danno indotto sarebbe un qualcosa di incommensurabile! Al momento, l'unico accesso è tramite l'abitato di Ponzano (gli altri due accessi non sono percorribili), per cui emergono delle complicazioni.
Sollecito, pertanto, un intervento in tal senso, magari oltre al dovuto in termini di competenza stretta, affinché s'istituisca un Tavolo assegnandolo ad un funzionario dell'Assessorato, in accordo con la Provincia, il Comune, l'Ente Parco e, ovviamente, l'Assessorato all'ambiente e ai parchi, per definire esattamente che cosa bisogna fare come bisogna farlo e come potremmo finanziarlo nel tempo, e, se sarà possibile, ripristinare il versante, con le necessarie sicurezze (di fronte alla sicurezza non ci sono sconti!), almeno per il periodo estivo, magari con delle cautele in caso di violenti temporali, oppure utilizzando i guardia parco o i vigili provinciali...
Se c'è un coordinamento, sia pure con difficoltà, si raggiunge un risultato. Questa è l'ulteriore sollecitazione che rivolgo. Non ho alcuna difficoltà, comunque, a dare atto dell'impegno personale da parte dell'Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Sibille, per una breve integrazione di risposta.



SIBILLE Bruna, Assessore alla difesa del suolo

Non ho alcuna difficoltà a addivenire ad una soluzione, anche perch come il collega De Ruggiero sa, ieri in Giunta abbiamo parlato di tale esigenza. Ritengo, pertanto, che a tempi brevi questo tavolo possa essere messo in campo, per la specifica dell'intervento di cui trattasi.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione n. 2567 del Consigliere Leardi, inerente a "Carenza di personale presso l'ufficio regionale Opere Pubbliche di Biella" (risposta scritta)

Argomento: Commercio al dettaglio

Interrogazione n. 2532 del Consigliere Leardi, inerente a "Vendita di vino alla spina" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che, dietro consenso del proponente, la risposta all'interrogazione n. 2567 del Consigliere Leardi, inerente a "Carenza di personale presso l'Ufficio regionale Opere pubbliche di Biella" e la risposta all'interrogazione n. 2532 del Consigliere Leardi, inerente a "Vendita di vino alla spina" saranno acquisite in forma scritta.
Prego gli Uffici di procedere all'acquisizione e alla trasmissione al collega interrogante.


Argomento: Montagna

Interrogazione n. 2662 dei Consiglieri Travaglini e Reschigna, inerente a "Disservizi delle Poste nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2662, presentata dai Consiglieri Travaglini e Reschigna.
Risponde l'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore allo sviluppo della montagna e foreste

Relativamente all'interrogazione in oggetto, si precisa che ho avuto segnalazioni di gravi ritardi nella consegna della corrispondenza e dei bollettini, e di un pesante disagio subito dai cittadini.
Proprio per questo, come da prassi, sono intervenuta sia presso l'Ufficio Poste provinciale, sia presso la Direzione regionale, per segnalare tale situazione, che, sebbene sia comune a tutto il territorio regionale, nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola da tempo determina dei livelli di disservizio assolutamente inaccettabili.
A tal riguardo, abbiamo ricevuto garanzie per cui questa problematica dovrebbe essere risolta anche attraverso una riorganizzazione. Peraltro per quanto riguarda il personale, non si tratta di questione nella quale possiamo entrare come Ente, ma ci è stato garantito che a breve sarebbero state ripristinate le condizioni di adeguatezza del servizio.
Non vi è dubbio che siamo in una situazione di precarietà, nella quale da una parte, non sono stati chiusi degli uffici, ma dall'altra è una contrattazione continua per mantenere aperto l'esistente, con un atteggiamento non sempre corrispondente da parte di Poste su questa problematica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Vorrei riconoscere all'Assessore Sibille la sua ormai nota sensibilità al tema; molte volte si è occupata di questi argomenti, per cui ci tengo ringraziarla per l'interessamento, sebbene, come lei stessa poc'anzi ricordava, la situazione ha raggiunto davvero limiti di insostenibilità.
È vero che il disservizio sia legato ad una riorganizzazione che è aperta da moltissimo tempo in Poste Italiane. Ma vorrei sottolineare, una volta di più, il fatto che, comunque, il servizio postale riveste, al di là delle dinamiche dell'azienda, una caratterizzazione di servizio pubblico generale.
È chiaro che per i cittadini il disservizio dovuto alla mancata consegna della posta, soprattutto quando si tratta di bollettini o di avvisi di pagamento, determina una serie di conseguenze molto pesanti sull'economia delle famiglie, con un'immagine complessiva del servizio di Poste Italiane che, francamente, definire scadente a volte è usare un eufemismo positivo.
Ringrazio, comunque, l'Assessore Sibille, poiché ritengo che vi sia un impegno da parte della Giunta regionale e dell'Assessore stesso a continuare, come del resto faremo noi, a monitorare la situazione finch non si raggiungeranno degli standard accettabili per un Paese civile come quello in cui noi viviamo.
Giustamente, i cittadini chiedono un servizio adeguato alle loro aspettative.


Argomento: Difesa idrogeologica

Interrogazione n. 1131 del Consigliere Pedrale, inerente a "Rafforzamento dell'argine in frazione Galli, regione Landoglio" (risposta scritta)

Argomento: Informazione - Linee elettriche

Interrogazione n. 2543 del Consigliere Pedrale, inerente a "Disservizi Telecom nella frazione Strella del Comune di San Germano e nel Comune di Lamporo" (risposta scritta)

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2289 del Consigliere Pedrale, inerente a "Prenotazioni delle visite in regime di intramoenia 'Allargata' attraverso un servizio di call center presso l'ASL 11 di Vercelli" (risposta scritta)

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 2453 del Consigliere Pedrale, inerente a "Istituzione di un'unità complessa di alte tecnologie presso l'ASL 11 di Vercelli" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che, col consenso dell'interrogante, il Consigliere Pedrale verrà data risposta scritta, da parte degli Assessori competenti, alle interrogazioni n. 1131, n. 2543 e n. 2289, e all'interpellanza n. 2543.
Per cortesia, pregherei l'Assessore Artesio di rientrare in Aula per la risposta alle interrogazioni, posto che il lavoro si svolge in questa sede.
Pregherei, quindi, di consentire lo svolgimento dei lavori.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta, da parte del Consigliere Burzi, relativamente alla presenza in Aula della Giunta regionale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Per mera curiosità, chi è che oggi rappresenta la Giunta? Se non ricordo male, lei ne dovrebbe essere informato per delega da parte della Giunta, visto che, al momento, la Presidente non c'è.



PRESIDENTE

È presente la Presidente della Giunta regionale, sebbene al momento sia uscita dall'aula.



BURZI Angelo

Allora voglia essere così cortese da interrompere i nostri lavori finché la Giunta non sia rappresentata.



PRESIDENTE

La Giunta è rappresentata dall'Assessore Sibille e dall'Assessore Deorsola.



BURZI Angelo

Li vedo anch'io, soprattutto l'Assessore Deorsola, che ha una fisiognomica più ampia dell'Assessore Sibille.
A me risulta, a meno che non sia cambiato il Regolamento, che ove la Presidente non sia in Aula, deve esserci una delega (un tempo addirittura veniva fatta per iscritto!) per indicare chi rappresenta la Giunta nell'ambito di una sessione. Può darsi che il Regolamento, nottetempo, in questi quattro anni sia cambiato. Se è così, prendo atto dell'informazione con piacere.



PRESIDENTE

Con deliberazione della Giunta regionale si è individuata la titolarità della rappresentanza della Giunta regionale in seno all'Assemblea regionale, durante i lavori dell'Assemblea. Voi sapete che è stata comunicata una deliberazione della Giunta regionale che formalizza in capo ovviamente, alla Presidente e al Vicepresidente, in assenza di questi al Consigliere più anziano d'età, il compito di rappresentare la Giunta regionale, così ci siamo sempre regolati.
Sta di fatto che, comunque, per la giornata odierna, la Presidente è presente nel Palazzo, quindi, all'occorrenza può rientrare a presiedere i nostri lavori.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interpellanza n. 2554 del Consigliere Cavallera, inerente a "Applicazione del CCNL dei dirigenti medici"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2554, presentata dal Consigliere Cavallera.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il Consigliere interpellava in ordine ai comportamenti delle Aziende Sanitarie sulla liquidazione degli arretrati dovuti ai dirigenti medici, in applicazione del Contratto Collettivo Nazionale, conclusosi il mese di ottobre 2008.
Chiedeva altresì quali fossero le motivazioni per cui non è stata prevista la necessaria copertura finanziaria ed entro quali termini si ritenesse di procedere alla liquidazione.
Ovviamente, il Settore regionale ha svolto un'informativa presso le Aziende Sanitarie. Dall'analisi dei dati trasmessi risulta che in sedici realtà aziendali gli arretrati contrattuali, in applicazione del Contratto Collettivo e relativi alla dirigenza medica e sanitaria, sono stati erogati già dal mese di novembre 2008 e, comunque, nell'arco temporale compreso tra novembre 2008 e febbraio 2009.
In cinque Aziende, ferma restando la corresponsione dei nuovi emolumenti dovuti in applicazione del Contratto Collettivo, permangono dei sospesi concernenti l'erogazione di arretrati relativi a taluni istituti (come il compenso per il lavoro straordinario), per i quali i tempi di definizione si annunciano comunque brevi, essendo in carico alle relazioni sindacali interne.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'interpellante, il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Vede, Presidente, quando noi ci rechiamo presso le strutture sanitarie per sottoporci a visite o altre prestazioni avremmo piacere che gli operatori sanitari, ovviamente la parte medica, non avessero problematiche in sospeso, per far sì che ci sia un clima di serenità, che è necessario per svolgere una professione molto difficile e socialmente importante.
Al di là delle battute, non mi resta che chiedere all'Assessore una copia della sua comunicazione.
Sarebbe opportuno fare in modo che ci fosse un coordinamento più stretto da parte della Direzione centrale, perché ritengo che i dirigenti medici non debbano avere trattamenti diversificati a seconda dell'Azienda Sanitaria Regionale da cui dipendono; sarebbe veramente importante, essendo la Regione il finanziatore primario.
Il contratto di lavoro e gli accordi saranno anche articolati tuttavia, a mio parere, occorre addivenire ad una semplificazione sotto questo profilo e ad una convergenza anche nei tempi, se fosse possibile che indubbiamente riconosca le specificità. Sono figure professionali anche di tipo diverso, pertanto occorre tenerne conto, ma sarebbe meglio poter chiudere in tempi rapidi le conseguenze finanziarie.
Naturalmente, so bene che nei confronti del livello nazionale ci possono essere delle rivendicazioni. Comunque, dopo avere assolto alla primaria funzione di impostare una sanità improntata alla centralità del paziente, credo che il grado di soddisfazione e retribuzione di coloro che per primi hanno la responsabilità di produrre sanità e di concorrere alla prevenzione e salute più complessiva del cittadino debba essere un obiettivo da non mettere troppo in second'ordine.


Argomento: Educazione permanente

Interpellanza n. 2629 della Consigliera Cotto, inerente a "Gestione delle urgenze psichiatriche in Piemonte"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2629, presentata dal Consigliere Cavallera.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

La Consigliera chiede quali sono le linee guida per la gestione delle urgenze psichiatriche e quando queste saranno gestite su tutto il territorio regionale.
La risposta alle urgenze psichiatriche in Piemonte si fonda sul modello organizzativo dipartimentale, che è ritenuto essere il più efficace nel garantire risposta ed è modello diffuso sul territorio regionale secondo modalità legate a diverse necessità e bisogni dei territori.
La risposta all'urgenza psichiatrica sul territorio è svolta dal Dipartimento di Salute Mentale, in collaborazione con gli altri servizi sanitari (Medici di Medicina Generale, 118, Pronto Soccorso e DEA).
Nelle ore di apertura dei Centri di Salute Mentale, questi provvedono agli interventi d'urgenza. Nelle ore di chiusura di tali Servizi l'intervento è demandato, come per le altre patologie, al 118, che provvede al trasporto al DEA di riferimento, sede di SPDC, ove lo psichiatra di turno nelle 24 ore, presente direttamente o in pronta disponibilità, presta la propria consulenza specialistica. Tale prassi è la più diffusa in tutto il territorio e risponde alle necessità di interventi d'urgenza, peraltro è modello nazionale.
Per migliorare l'intervento in tema di urgenza psichiatrica, la Regione ha indirizzato ai direttori generali, nonché ai direttori del Dipartimento di Salute Mentale una circolare, in data 6 marzo 2008, avente ad oggetto "Indicazioni per emergenza/urgenza psichiatrica", redatta da un gruppo di lavoro regionale sulla salute mentale. Tale circolare conteneva indicazioni in merito ai percorsi suggeriti per organizzare l'urgenza nel territorio di competenza. Le ASL sono state invitate a comunicare in Regione la propria organizzazione in risposta all'urgenza, sia a livello del territorio (Centri di Salute Mentale e 118), sia a livello del Pronto Soccorso, con la formalizzazione di procedure operative tra Dipartimento di Salute Mentale SPDC e DEA.
Per una criticità maggiore riscontrata nella città di Torino, sia a livello di intervento nel territorio, sia per la disponibilità di posti letto in SPDC, anche a causa dei molteplici bisogni cui è gravato il territorio metropolitano, da molti anni è stato predisposto per la città di Torino il Servizio di Urgenza Psichiatrica, attivo 24 ore su 24. Tale Servizio svolge attività di supporto ai Centri di Salute Mentale e al 118.
Si segnala che, a causa della non rilevante incidenza di vere urgenze psichiatriche, etichettando come urgenze psichiatriche quanto riconosciuto nella letteratura internazionale in materia, gli interventi domiciliari nell'anno 2008 sono stati 745, pari a 2,04 interventi al giorno.
Per questo motivo, tale servizio non sembra richiedere un'ulteriore estensione, anzi potrebbe essere addirittura superato, in futuro migliorando le risposte dei Dipartimenti di Salute Mentale dell'area metropolitana e con un'adeguata formazione del personale del 118.
Per il miglioramento della rete dell'urgenza sono stati aperti sul territorio regionale due nuovi servizi di SPDC: uno a Chivasso, nell'agosto 2007, e uno a Biella, nell'aprile 2008, con un incremento di 17 posti letto, portando il totale in SPDC a 299.
Inoltre, per ovviare agli invii di pazienti in sedi lontane per mancanza di posti letto in città, si è provveduto ad un nuovo accordo con le case di cura neuropsichiatriche, da cui la DGR del 17 marzo 2008 affinché dedicassero un numero di posti all'urgenza. In applicazione di tale accordo, a regime saranno disponibili 108 posti letto dedicati all'urgenza, a disposizione dei soli Dipartimenti di Salute Mentale della regione, prevalentemente per la localizzazione delle case di cura psichiatriche in Torino e prima cintura.
Si arriverà così ad una copertura dello 0,85 posti letto ogni 10.000 abitanti, a fronte dell'uno ogni 10.000 abitanti dell'ultimo progetto obiettivo "Tutela salute mentale", con un aumento rispetto al precedente perché il pregresso è di 0,66 posti ogni 10.000 abitanti.
Infine, per promuovere un'azione di sensibilizzazione e di formazione degli operatori del Dipartimento di Salute Mentale sull'emergenza/urgenza in psichiatria, la Regione, nei corsi ECM, ha finanziato un corso di formazione svoltosi presso l'ASL di Asti, per gli operatori della psichiatria. Tale corso è stato frequentato da 250 operatori dei servizi.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per i dati che ci ha fornito.
Al problema dei malati psichiatrici si risponde in modo diverso sul territorio: alcune ASL - dai dati che riscontriamo - sembrano dedicare più attenzione a queste problematiche, mentre altre ne dedicano meno.
Dobbiamo preoccuparci e non solo quando leggiamo notizie come quelle che abbiamo letto stamattina sui giornali, quando, a giustificazione dei delitti, c'è scritto: "Era in cura per problemi psichiatrici".
La gente ha paura, perché le malattie psichiatriche non si conoscono bene. Domani presenteremo gli obiettivi della missione valutativa insieme all'Università, in una conferenza stampa nella Sala dei Presidenti, per valutare cosa è avvenuto sul territorio piemontese in questi trent'anni di esperimento della legge Basaglia.
Penso che l'obiettivo di raggiungere l'uno ogni 10.000 abitanti debba essere perseguito con maggiore convinzione da parte di tutto il Consiglio regionale. Dallo 0,66 passeremo allo 0,85, probabilmente entro il prossimo anno, pertanto credo che dovremmo fare, tutti insieme, uno sforzo a livello di variazione di bilancio per dare maggiore attenzione e maggiori risposte ad una malattia che generalmente preferiamo non conoscere ed approfondire.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta, da parte del Consigliere Buquicchio, di un esame, nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, dell'ipotesi di censurare i Consiglieri che leggono periodici in aula quando avvengono le visite guidate nel corso delle sedute di Consiglio regionale


PRESIDENTE

Con quest'interpellanza, terminiamo l'esame del sindacato ispettivo.
Propongo di non procedere con il punto all'o.d.g. relativo a "Nomine" in quanto è stato comunicato che i Presidenti dei Gruppi non sono nelle condizioni di esprimere le candidature richieste.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Intervengo per chiederle qualche spiegazione e nello stesso tempo, per anticipare una cortese richiesta, relativamente al provvedimento che avete ritenuto di assumere nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, in merito alla lettura dei quotidiani in Aula, alla presenza degli studenti.
Voglio solo capire (potrei anche sbagliarmi e, come spesso avviene convincermi di aver sbagliato e, quindi, cambiare opinione): far passare il messaggio che non sia un diritto-dovere, quello del Consigliere regionale di aggiornarsi leggendo i quotidiani in Aula, mi sembra sbagliato proprio nei confronti degli studenti, perché il messaggio che dovremmo dare è quello di leggere di più. Paradossalmente, viene censurato l'atteggiamento del Consigliere regionale che magari parte da 150 chilometri di distanza al mattino, per giungere in Consiglio e - appena arriva - viene assorbito da una riunione di maggioranza o da qualche altro avvenimento e, pertanto durante il lavoro consiliare, alle 9.30-10-10.30 non ha ancora avuto occasione di dare uno sguardo ai quotidiani.
Non è una lettura voluttuaria; è un mezzo d'informazione che fa parte del lavoro del Consigliere regionale, quindi posso anche sbagliarmi, ma ritengo eccessivamente inopportuna una censura in tal senso.
La prego di darmi una spiegazione ed eventualmente, se ritenete, chiedo di rivedere, nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, questa posizione.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio, posso risponderle immediatamente.
L'Ufficio di Presidenza non ha deliberato alcunché che vada ad intaccare la discrezionalità dei colleghi Consiglieri. Non ce lo saremmo permesso. Abbiamo semplicemente codificato la modalità della gestione delle visite all'interno dell'Aula e, nell'ambito di queste nuove modalità impartite a tutto il personale per gestire l'ingresso in Aula delle visite abbiamo cercato di evitare un problema che viene spesso sollevato.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, scusate, ma credo che sia importante che lo conosciate.
Molte delle visite guidate che sono avvenute per far conoscere l'Aula si portano dietro delle polemiche sul ruolo dei Consiglieri in Aula, sulla disattenzione, sulla scarsa presenza. L'articolo uscito a Natale su La Stampa, avente ad oggetto una lettera pubblicata dalla stessa a seguito di una visita degli studenti al Senato della Repubblica, su questo tema ci ha indotto a prendere alcuni accorgimenti.
Quello che gli Uffici fanno avviene su espresso mandato dell'Ufficio di Presidenza. E' fondamentale informare i colleghi Consiglieri che c'è una visita in corso e che le persone stanno entrando in Aula consiliare.
È riservato ad ogni singolo Consigliere il decidere come comportarsi.
Noi semplicemente avvisiamo affinché tutti siano consapevoli che ci sono persone che osservano e che possono esprimere valutazioni. Ovviamente non andiamo ad intaccare la sovranità e la libertà di comportamento dei singoli Consiglieri.


Argomento: Zootecnia

Ordine del giorno n. 1089 dei Consiglieri Toselli, Leo e Cotto, inerente a "Crisi del settore suinicolo" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Ordine del giorno n. 1215 dei Consiglieri Moriconi, Turigliatto, Cavallaro Deambrogio, Barassi e Buquicchio, inerente a "Richiesta di sospensione di dirigente della Regione Piemonte" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Ordine del giorno n. 1217 dei Consiglieri Reschigna, Travaglini, Muliere Barassi, Cattaneo, Cavallaro e Valloggia, inerente a "Occupazione demanio lacuale" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Sono state avanzate tre richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
Ordine del giorno n. 1089 "Crisi del settore suinicolo" presentato dai Consiglieri Toselli, Leo, Cotto Ordine del giorno n. 1215 "Richiesta di sospensione di dirigente della Regione Piemonte" presentato dai Consiglieri Moriconi, Turigliatto Cavallaro, Deambrogio, Barassi, Buquicchio Ordine del giorno n. 1217 "Occupazione demanio lacuale" presentato dai Consiglieri Reschigna, Travaglini, Muliere, Barassi, Cattaneo, Cavallaro Valloggia.
Se non ci sono obiezioni, li consideriamo iscritti all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta, da parte del Consigliere Burzi, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ad un volantino sindacale in merito allo stato di attuazione della legge regionale n. 23 del 28 luglio 2008, inerente a "Disciplina dell'organizzazione degli Uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale"


PRESIDENTE

Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Volevo porre all'attenzione dell'Aula - ove l'Aula già autonomamente a ciò non si sia interessata - e della Giunta - che do per scontato sia interessata - una criticità che considero non particolarmente rilevante per l'esterno dell'Aula, ma molto seria per la struttura, che è collegata con la prima applicazione della legge n. 23.
La legge n. 23, come ben sappiamo, è la legge di organizzazione del personale dell'Ente Regione; è stata approvata a luglio dello scorso anno con una collaborazione, non episodica, dei Gruppi dell'opposizione; è una legge che noi consideriamo buona, che ha modificato la precedente legge, la n. 51 del settembre 1997, che era obsoleta, se non altro per più di un decennio di sua attività. È in corso l'applicazione, le ultime fasi si stanno svolgendo in questa parte.
A mie mani ho un volantino e un comunicato delle associazioni dirigenti che riporta il titolo "Vergogna". Sono invidioso. Nemmeno nei miei cinque anni di Assessorato, nell'ambito di questa competenza e nell'ambito delle deleghe al personale, ero riuscito a tanto. All'epoca non avevo particolarmente degli amici, se non a livello personale, nell'ambito delle sigle, fossero loro dirigenti e/o qualifiche, quindi sono andato a leggere il volantino perché ero invidioso che l'Assessore Peveraro mi avesse non di poco superato. Leggendo il volantino e poi documentandomi emerge una situazione che non credo sia particolarmente usuale. La ripercorro molto velocemente perché è tuttora.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, la pregherei di rispettare i tempi.



BURZI Angelo

Sono già due minuti che parlo? È sicuro? Se vuole intervengo dopo.
Continuo sempre a pensare che.Diceva, Presidente? La Presidente della Giunta ha sempre diritto, in quest'Aula e da quando quest'Aula è stata istituita, ad intervenire.



PRESIDENTE

Anche la Presidente della Giunta non può interrompere il Consiglio.



BURZI Angelo

Considero utile, eventualmente, il contributo della Presidente della Giunta non lo considero.



PRESIDENTE

Non siamo in una fase di question time, ho sollecitato ad introdurlo quindi recepirei la sua richiesta, poi farei come sempre.



BURZI Angelo

Lei ha ragione, e sostanzialmente, torto. Da un punto di vista formale ha ragione, ma sostanzialmente ha torto. C'è stato un tempo in cui la Giunta - non questa, perché ormai su questa abbiamo perso ogni possibile speranza in sede effettiva, mentre siamo molto confidenti in sede politica quando emergevano problemi di questa natura, qualcuno si riteneva in dovere, non di ricevere delle istanze da parte nostra, ma di resocontare.
Prendendo atto che ciò non c'è, lei sa bene che esistono mille strumenti per cui possiamo fare in modo che l'Aula si occupi dell'argomento. Mi è sempre sembrato, ma se così non è, non ho nessuna difficoltà a rifugiarmi nelle nicchie del Regolamento, che quest'Aula non ne parli. Stiamo parlando di dirigenti dell'Ente Piemonte che sostengono che è inaccettabile il comportamento della Giunta, non stiamo parlando di una bocciofila, con tutto il rispetto per la bocciofila, ma stiamo parlando di dirigenti di questa struttura.
Pare che della cosa, alla Giunta, non interessi riferire. Ho cercato di essere leggero, ma posso benissimo cambiare tono e utilizzare le armi che abbiamo a disposizione per convincere codesta Giunta a resocontarci di quanti sindacati, tutti schierati con il centrodestra, stiano dicendo di questa Giunta. Se questo le sembra un tema irrilevante, prendo atto della sua sensibilità e troviamo altre modalità.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, non ritengo assolutamente il tema politicamente irrilevante. È un argomento di grande importanza, pregherei solo nell'ambito delle diverse posizioni che le parti propriamente devono prendere all'interno dell'Aula, di consentire un ordinato svolgimento dei lavori per chi deve presiedere. Mi faccio carico di trasmettere alla Giunta regionale, anche formalmente, tutte le richieste che sono eccepite a seguito degli interventi sull'ordine dei lavori. Mi faccio carico di calendarizzare, all'interno della Conferenza dei Capigruppo, quando si stabilisce l'ordine dei nostri lavori, le comunicazioni per la giornata successiva. Vi prego, tuttavia, di consentire anche a me di conoscere le comunicazioni, di poterle comunicare alla Giunta e di poter pianificare le sedute di Consiglio regionale in modo di sapere da chi, quando e come devono essere rese le comunicazioni.
Di questa richiesta, Consigliere Burzi, invieremo, anche formalmente la comunicazione alla Giunta regionale e lavoreremo affinché sia data una risposta, nell'ambito della calendarizzazione dei lavori di Consiglio o di Commissione come convenuto nella prossima Conferenza dei Capigruppo, visto che si tratta di un tema di assoluto rilievo politico.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Esame proposta di deliberazione n. 428, inerente a "Programma straordinario di investimenti in edilizia sanitaria ed in strutture per strutture per anziani e soggetti non autosufficienti ai sensi dell'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 - I triennio - Variazione relativa alla struttura di Cumiana (ex ASL 10 di Pinerolo) ed alla struttura di Foglizzo (ex ASL 7 di Chivasso)"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 428, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Pregherei gli Assessori competenti di entrare in Aula per consentire i nostri lavori. Ribadisco che i nostri lavori si svolgono in Aula e non fuori.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Dal momento che non è presente l'Assessore competente, chiedo che la sessione sia sospesa fino a quando l'Assessore competente non è in Aula.



PRESIDENTE

Sospendo la seduta fino alle ore 12.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.56 riprende alle ore 12.01)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Passiamo alla proposta di deliberazione n. 428.
La parola all'Assessore Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla sanità

La deliberazione è stata discussa e licenziata dalla Commissione in data 20 marzo, essendovi stata assegnata per la sede referente il 17 febbraio.
È una deliberazione di reimpostazione della programmazione in ordine alle funzioni e di reimpostazione delle risorse economiche relative agli investimenti. In modo particolare, parliamo di due aziende sanitarie, la Torino 3 e la Torino 4.
Parliamo dell'ASL Torino 3 limitatamente alla RSA del Comune di Cumiana, nella quale in origine era stata prevista una destinazione di posti letto per anziani non autosufficienti, più 21 posti letto di riabilitazione per minori cerebrolesi.
A seguito della rivalutazione della programmazione, la ASL competente in modo particolare il comparto della ex ASL 10 di Pinerolo, ha riorientato la propria programmazione secondo le seguenti linee guida: al piano terreno di questa struttura la destinazione degli spazi ad ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta organizzati nella sperimentazione del Gruppo di cure primarie nonché gli ambulatori distrettuali di accesso diretto; quindi, in particolare le attività consultoriali.
In più la conversione dei 21 posti letto per minori cerebrolesi in 21 posti letto per RSA con persona con pluripatologie ad alta complessità assistenziale.
Con ciò riorientando anche la risorsa originariamente destinata alla RSA di Prarostino.
Il secondo indirizzo di questo atto deliberativo riguarda la ASL Torino 4, in modo particolare la programmazione derivante dalla ex ASL di Chivasso per quello che riguarda la struttura sita nel Comune di Foglizzo per la quale si prevede, a fronte di una originaria destinazione dei posti letto complessivamente in RSA, una organizzazione interna di 36 posti letto in RSA più 10 posti letto in hospice. Essendo differenziata la tipologia di servizi per quello che riguarda l'hospice viene quindi riorganizzata la spesa interna dell'investimento, distinguendo la quota di competenza di RSA dalla quota di competenza hospice.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Gardini" di San Damiano d'Asti (AT)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola elementare "Gardini" di San Damiano d'Asti in visita a Palazzo Lascaris.
Mi dispiace che siate entrati in un momento di sospensione dei lavori del Consiglio. Grazie della vostra visita.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Esame proposta di deliberazione n. 428, inerente a "Programma straordinario di investimenti in edilizia sanitaria ed in strutture per strutture per anziani e soggetti non autosufficienti ai sensi dell'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 - I triennio - Variazione relativa alla struttura di Cumiana (ex ASL 10 di Pinerolo) ed alla struttura di Foglizzo (ex ASL 7 di Chivasso)" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. 428.
Ha chiesto la parola il Consigliere D'Ambrosio, che ha pertanto facoltà di intervenire.



D'AMBROSIO Antonio

Grazie, Presidente.
Solo per sollecitare l'Assessore Artesio a dare disposizioni a che venga, soprattutto per quanto riguarda Foglizzo, attivata tempestivamente l'apertura, altrimenti dobbiamo rifare il tutto in quanto la struttura è finita da due anni come lei sa. La destinazione d'uso è da me condivisa, ma dobbiamo assolutamente sollecitare l'apertura della struttura.
Ovviamente per Cumiana si chiude una "avventura" decennale, per cui non posso che esprimere soddisfazione per la destinazione d'uso per la quale ha deciso l'Assessore Artesio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo velocemente riferirmi alle disponibilità di posti di RSA che ci sono sul territorio regionale; in modo particolare, per quanto riguarda la Provincia di Alessandria.
Vi erano una serie di situazioni anche legate ai costi, tant'è che s'era realizzato un circuito perverso, per cui alla fine pagavano il fio della situazione le cooperative che venivano incaricate di fare il servizio di assistenza, con tutte quelle che sono le prestazioni necessarie per gli anziani non autosufficienti.
Volevo chiedere all'Assessore di replicare velocemente su questa vicenda come stiamo, in termini di disponibilità di posti, in termini medi regionali e soprattutto localmente. Inoltre sono interessato a conoscere la questione dei costi, vale a dire se ci sia riscontro di un'evoluzione positiva rispetto alla situazione che lo scorso anno avevamo segnalato come critica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Non posso che confermare la sollecitazione del Consigliere D'Ambrosio essendo coerente con la nostra programmazione e con l'interesse generale che i lavori siano accelerati per quanto riguarda Foglizzo.
Per quanto riguarda la questione posta dal Consigliere Cavallera, che è di materia generale ed esula da questo atto deliberativo specifico, vorrei ricordare che dall'iniziativa pubblica che si era organizzata in quel di Alessandria nel precedente anno in ordine alla molteplicità di offerta residenziale assistenziale per anziani cronici nel contesto alessandrino sicuramente più elevata di quello che è il ricorso alla residenzialità definitiva della popolazione di riferimento, tant'è che alcuni invii avvengono anche al di fuori del territorio alessandrino, la questione è stata ripresa nell'apposito tavolo di coordinamento (definito Tavolo LEA) a livelli essenziali di assistenza.
In quel Tavolo sono presenti sia le rappresentanze delle istituzioni pubbliche, delle organizzazioni imprenditoriali titolari delle strutture e delle organizzazioni sindacali, sia le associazioni di tutela dei malati.
In quel tavolo si è condotta un'azione di ricognizione rispetto al percorso di accreditamento delle strutture stesse, cioè il tempo di adeguamento che si è reso necessario a seguito dell'assunzione della DGR n. 2/2007 affinch queste strutture assumessero i requisiti organizzativi e di personale specialistico per ottenere l'accreditamento definitivo e quindi ottenere un riconoscimento economico del costo giornaliero delle ospitalità adeguato all'accreditamento.
Il percorso è pressoché compiuto; abbiamo concluso il monitoraggio prima della conclusione dell'anno 2008, quindi si sono adeguate progressivamente le tariffe.
Questa è però una questione diversa dall'aspetto che invece in questo momento è sofferente per quanto riguarda l'attività delle RSA, che non è più una questione di competenza e di riconoscimento dei valori economici dei ricoveri, ma è una questione di cassa e liquidità.
In particolare, come i Consiglieri sanno, la nostra difficoltà sta nel rispettare i termini di pagamento dei servizi prestati per ragioni che non voglio ulteriormente indagare, dei trasferimenti dei flussi finanziari dai livelli nazionali a quelli regionali, da quelli regionali alle ASL e dalle ASL ai fornitori, tali per cui la situazione delle RSA e delle cooperative è una situazione in questo momento critica per il ritardo dei pagamenti da parte delle ASL.
Questa criticità è particolarmente rappresentata in quel della Provincia di Alessandria; il Direttore generale mi informa periodicamente di riunioni che vengono realizzate nel territorio proprio a segnalare tale situazione di difficoltà; ovviamente io l'ho proposta anche al collega Peveraro, che conduce peraltro un tavolo di relazioni con la cooperazione sociale anche ai sensi della riserva che il Consiglio regionale ha voluto dedicare con un apposito fondo di bilancio affinché alle cooperative sociali che gestiscono servizi socio-assistenziali venissero riconosciuti maggiori oneri derivanti dall'adeguamento contrattuale. Parlo di cooperative, ma anche degli altri soggetti che per quelle figure sono andati a rinnovo contrattuale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 428, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Esame proposta di deliberazione n. 412, inerente a "Individuazione, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale n. 39/1995, delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori al fine della composizione del comitato regionale di coordinamento previsto dall'articolo 1 del DPCM 21 dicembre 2007" (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 251-16124 del 07 aprile 2009)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 412, di cui al punto 6) all'o.d.g.
A tale deliberazione è stata apportata una proposta di emendamento a firma del Vicepresidente Peveraro.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

In realtà, questa deliberazione riprende il contenuto della consultazione che è stata realizzata autonomamente da parte della IV Commissione consiliare. Si tratta dell'applicazione del DPCM 21 dicembre 2007, che istituisce il comitato di coordinamento regionale in ordine alla programmazione della sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro. La costituzione del livello regionale del comitato di coordinamento contempla la partecipazione di tutti gli enti aventi funzione di ispezione e di controllo negli ambienti professionali. Questa parte è evidentemente un trasferimento tecnico delle agenzie che, derivando dai diversi Ministeri o dalla competenza regionale delle ASL, svolgono funzioni ispettive di controllo e quindi automaticamente convergono nel comitato di coordinamento. Più complessa - e questa è stata la ragione del lavoro della IV Commissione - è invece la designazione non dei livelli istituzionali che sono lì rappresentati da ANCI e da UPI, ma dalle rappresentanze delle parti sociali datoriali e dei lavoratori. La Commissione ha quindi svolto una ricognizione sulle rappresentanze a livello nazionale e ha introdotto due modifiche con questa deliberazione: la definizione delle quattro organizzazioni sindacali di maggiore rappresentanza a livello nazionale dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL e UGL) e la definizione delle rappresentanze delle parti datoriali in cui è stata introdotta anche la rappresentanza della cooperazione.
L'emendamento poi sottoposto dal collega Peveraro, di concerto con il Presidente Rostagno, riguarda la definizione della rappresentanza dell'artigianato. Nella scrittura originaria veniva fatto riferimento al CNA (Confederazione Nazionale Artigiani), che in realtà aveva designato la propria rappresentanza congiuntamente alle altre sigle dell'artigianato firmando la designazione come comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane del Piemonte, il che significa che all'interno del mondo artigiano si decide periodicamente la rotazione dei propri rappresentanti. Assumendo noi nell'atto deliberativo un'indicazione vincolata alla CNA, verremmo meno al rispetto della designazione delle organizzazioni stesse, che invece chiedono di essere rappresentate in quanto comitato di coordinamento.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media statale "Marconi" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola media statale "Marconi" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali

Esame proposta di deliberazione n. 412, inerente a "Individuazione, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale n. 39/1995, delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori al fine della composizione del comitato regionale di coordinamento previsto dall'articolo 1 del DPCM 21 dicembre 2007" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 412.
Siamo in sede di discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. La mia richiesta di intervento non riguarda tanto questa delibera - che comunque così com'è congegnata, anche se sotto il nostro punto di vista non va bene, è l'unica soluzione che si poteva adottare - ma è un'osservazione critica verso il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2007 che, limitando per i lavori di questi comitati a quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, esclude alcune organizzazioni sindacali (fra cui, ad esempio il SIMPA) e quindi non dà, a nostro avviso, una rappresentanza democratica totale del mondo sindacale.
Noi ci asterremo, però - ripeto - la nostra critica non è tanto a questa delibera, quanto al decreto a cui questa è obbligata ad attenersi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Forse ne abbiamo già discusso in Commissione comunque vale la pena di richiamare in Aula una situazione che indubbiamente dovrà essere valutata, qualora si mettesse mano alla tanto richiamata semplificazione.
Allora, per arrivare ad avere un comitato a livello nazionale ci sono i criteri, gli indirizzi e già una serie di individuazioni; poi si viene a livello regionale; in seguito, se il soggetto non è individuabile o non è individuato nominativamente, occorre che lo individui il Consiglio, su proposta della Commissione, sentito l'Assessore. Ebbene, io credo che l'ufficio "complicazioni affari semplici" non poteva fare meglio.
A questo punto, qual è il problema? Il problema è che indubbiamente ci sono delle rappresentanze diverse, anche da un punto di vista delle tipologie dei soggetti rappresentati. Indubbiamente, vi è la Confindustria (che non si discute), ma, allo stesso modo, c'è anche l'altra associazione.
Nell'ambito dell'agricoltura abbiamo tre soggetti, che sono senz'altro rappresentativi ognuno a proprio modo.
Qui, si è costretti a fare una individuazione che, tutto sommato, non lascia tranquilli e non lascia soddisfatto nessuno. Pertanto, non so se si può trovare un qualche meccanismo correttivo.
Ovviamente, noi non abbiamo partecipato ai confronti che senz'altro avrete fatto voi con le associazioni di categoria. Un sistema di rotazione poteva essere più tranquillizzante; diversamente rimane, da parte nostra tutta una serie di perplessità sul meccanismo in sé, non certo sulla capacità di rappresentanza che hanno individualmente tutte le organizzazioni.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi pregherei di accomodarvi nei banchi.



CAVALLERA Ugo

Nel campo dell'artigianato - se ho capito bene - poiché esiste un comitato di coordinamento, si è trovata saggiamente una soluzione. Quindi sull'emendamento, sono senz'altro d'accordo; sull'insieme, mantengo tutta una serie di perplessità.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento? La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Posto che riteniamo opportuno che si arrivi all'individuazione del rappresentante del comitato regionale di coordinamento, così come previsto dalla norma in oggetto, ci pare (lo avevamo già fatto presente in sede di Commissione) che non tanto per le organizzazioni sindacali dei lavoratori che oggettivamente rappresentano una percentuale estremamente ampia dei lavoratori piemontesi, almeno quelli che sono iscritti al sindacato, per quanto riguarda le organizzazioni dei datori di lavoro, pur accogliendo positivamente l'emendamento che è stato presentato relativamente al Comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane del Piemonte oggettivamente, rispetto agli altri datori di lavoro, vi sono alcune perplessità perché certamente, tanto nel mondo dell'agricoltura quanto nel mondo industriale e in quello della cooperazione, vi sono altri soggetti più rappresentativi come Confagricoltura, API, Legacoop. Ciò senza dimenticare gli altri, come la CIA in agricoltura e le altre sigle sindacali per quanto riguarda la cooperazione, che avrebbero il titolo ad essere rappresentate.
In questa delibera non c'è la possibilità come in altre, come per esempio la famosa CRI (anche se sono ben lontani, ahimè dall'individuazione dei soggetti componenti la CRI stessa) di individuare una sigla che, in qualche modo, esprima il titolato e un'altra che esprima il supplente, che avrebbe dato la possibilità di rappresentare un mondo decisamente più ampio.
Pertanto, manteniamo queste perplessità rispetto a quelle che sono le organizzazioni datoriali. Riteniamo che, invece, sia stato opportuno, anche se devo dire che la Commissione, in qualche modo l'ha licenziata molti mesi fa, che non venga indicato in delibera. Certamente è stato fatto, forse alla fine del 2008. Negli ultimi mesi del 2008.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi prego di consentire lo svolgimento dell'intervento del Consigliere. Se non siete interessati, vi prego di accomodarvi fuori dall'Aula.



VIGNALE Gian Luca

Tant'è che è una proposta di delibera consiliare, perché in qualche modo la legge prevede che sia proprio la Commissione consiliare a indicare sentito l'Assessore competente, i singoli soggetti. Ripeto, sulle organizzazioni dei datori di lavoro abbiamo qualche perplessità. Crediamo che alcune forme di sostituzione temporanea, nel senso che la rappresentanza si dia temporalmente ad alcuni soggetti per un tempo dato e poi si riprenda, sarebbero state importanti, perché certamente la piccola e media industria viene tenuta in considerazione, ma la parte che rappresenta le imprese agricole, che è maggioritaria rispetto non alla rappresentanza dei lavoratori ma alla rappresentanza delle imprese agricole, non è individuata, come anche le sigle relative al mondo della cooperazione.
Noi ci auguriamo che una modalità come quella che è stata individuata per l'artigianato possa dare la possibilità a tutte le rappresentanze datoriali di essere rappresentate all'interno di questa Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Il mio intervento riguarda esclusivamente i quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, che sono oggettivamente ampiamente rappresentative. Mi premerebbe conoscere i criteri (colpa mia perché sono stato assente alla riunione della IV Commissione che si è occupata di questo) sulla scelta del quarto rappresentante, la UGL. Vorrei capire se la scelta è stata fatta in base al numero degli iscritti. Ho dei dubbi che la UGL sia la quarta organizzazione con il maggior numero di iscritti in Piemonte. Ho dei forti dubbi. Oppure se c'è una scelta politica e, se è stata fatta una scelta politica, voglio discutere questa scelta.
Questa è la domanda. Voglio discuterla perché dal punto di visto politico credo che vi siano altre organizzazioni sindacali confederali più rappresentative. Se poi c'è stata una scelta politica perché se no Vignale bloccava i lavori, come fa di solito, è un conto. A me però, francamente devo dire che questo interessa poco. Quindi, voglio capire i criteri con cui è stata scelta la quarta organizzazione.
Io non ero presente, non so se qualcuno dei colleghi era presente, ma è un punto importante, visto che parliamo di sicurezza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elio

Il Consigliere Chieppa entra nel merito di un argomento che è già stato deliberato tempo addietro. Noi oggi stiamo apportando una rettifica che è legata a un puro malinteso avvenuto nel momento in cui, da parte dei rappresentanti delle categorie artigiane, è stato segnalato che, pur essendo pervenuta l'indicazione del nominativo sulla carta intestata di una delle sigle, era da intendersi rappresentativa non di quella sigla, ma dell'intero comparto.
L'interpretazione era stata data da tutte le altre categorie e, per quanto riguardava altre indicazioni del mondo dell'agricoltura o dell'industria e quant'altro, si era provveduto diversamente, quindi eravamo incappati nell'errore di non prendere in considerazione la dicitura "collettiva", anziché quella del mittente dell'indicazione.
Però, oggi andiamo solo a rettificare una parte di un provvedimento che è già stato oggetto di discussione ed è già stato votato a suo tempo.
Pertanto, ritengo che tornare sul merito, in quanto a suo tempo fu oggetto di discussione in Commissione e, poi, di voto in Aula, sia ad oggi intempestivo. A suo tempo, abbiamo già deciso in Commissione quali nominativi proporre e, poi, in Aula li abbiamo votati, quindi oggi andiamo soltanto a rettificare la dicitura che sarà a fianco di un nominativo e che rappresenta l'intestatario dell'indirizzo al quale vi avevo inviato la convocazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Larizza.



LARIZZA Rocco

Intervengo per un chiarimento. Come è stato detto, abbiamo già discusso sulla definizione di rappresentanza del sindacato, arrivando all'ipotesi attuale. Per quanto riguarda le altre organizzazioni, essendo diverse (per esempio, gli artigiani hanno più confederazioni e gli industriali sono rappresentati non soltanto da Confindustria, ma anche dalla Confapi e lo stesso vale anche per il sistema delle cooperative), trovare qui le sigle definite a me sembra che possa significare che le parti interessate abbiano trovato l'accordo tra di loro e quindi, probabilmente, si faranno rappresentare a rotazione. Io l'avevo intesa così.
L'emendamento presentato dal Vicepresidente Peveraro cambia un poco la natura di questa decisione e vorrei capire un po' meglio.
Sicuramente, c'è una ragione, da questo punto di vista, che porta a non indicare la Confartigianato, la CNA o altri, quindi si trova una nuova formulazione, ma vorrei capire se questo cambia la natura della rappresentanza, oppure se c'è un meccanismo diverso tra le organizzazioni per cui loro hanno già un meccanismo unitario.
Solo per capire, ovviamente non c'è nessuna obiezione sul merito, che io condivido.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Anch'io giudico in questo momento, se vogliamo, intempestiva la discussione, perché abbiamo fatto un percorso, però concordo con quanto ha detto il Consigliere Chieppa, nel senso che, ogniqualvolta ci troviamo a discutere sulla rappresentatività delle sigle sindacali, una parte di noi ha dei dubbi sull'effettiva qualità di rappresentanza di una sigla.
Riteniamo che nel decidere le rappresentatività ci siano norme e regole, ma seguiamo degli indicatori che, secondo noi, non rappresentano effettivamente quello che poi vediamo avvenire nella società e nei luoghi di lavoro.
Questa è un problema politico che noi poniamo - ahimé - già da alcuni anni. Non possiamo che prendere atto di quanto è stato fatto, ma noi continuiamo a rimanere perplessi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

In buona parte, i Consiglieri della IV Commissione hanno nuovamente rappresentato la qualità del nostro dibattito.
Per quello che riguarda l'individuazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, il contenzioso, come sempre, per questo organismo, come per altri, riguarda se il livello di rappresentanza peraltro fondato sul numero di iscritti dichiarati - sia quello nazionale o quello regionale.
La Commissione ha sciolto nella direzione dei componenti che sono qui indicati, e quindi per quello che riguarda l'esecutivo, che ovviamente non fa scelte politiche, come mi hanno insegnato i Consiglieri in questo anno e mezzo, non ci si può che adeguare.
La seconda questione riguarda la correzione di carattere formale. La necessità individuata dalla Commissione è stata quella di rappresentare i datori di lavoro del comparto artigiano, i quali sono stati erroneamente indicati esclusivamente come CNA, mentre hanno fatto pervenire la loro nota di essersi costituiti in comitato di coordinamento e di desiderare, in quanto tali, di essere invitati, in quanto determineranno al loro interno il referente, il quale di volta in volta riferirà all'insieme delle altre rappresentanze.
Voglio dire che dal DPCM del 21 dicembre 2007 ad oggi, il comitato di coordinamento ha raggiunto il proprio numero legale e ha potuto agire i propri lavori anche con le tre rappresentanze, essendo discussa la quarta quindi in buon parte abbiamo realizzato una programmazione delle figure ispettive e di controllo rispetto al 5% delle unità produttive che insistono sul territorio regionale e che da DPCM del 21 dicembre dovrebbero essere annualmente visitate da attività di sorveglianza.
Noi stiamo molto discutendo sulla composizione in quest'Aula e io spero che si arrivi al voto per formalizzare definitivamente. Voglio ricordare che il DCPM e la successiva legge n. 81 sono peraltro ridiscussi a livello nazionale, quindi è molto possibile che noi discutiamo di un organismo e di un compito che una rivisitazione della legge potrà anche, eventualmente modificare.
Per fare un esempio, si dibatte se gli SPRESAL delle ASL debbano passare alla competenza diretta del Ministero del Lavoro, anziché essere enti regionali.
Quindi, mi auguro che questo Consiglio licenzi questo documento, perch diamo legittimità completa al nostro organismo, ma mi auguro soprattutto che il lavoro fin qui svolto possa utilmente proseguire a fronte di una rilettura o di un ripensamento del Piano nazionale.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro e dal Consigliere Rostagno: Nel dispositivo della proposta di deliberazione, nella parte relativa all'individuazione delle organizzazioni dei datori di lavoro sostituire l'espressione "CNA" con l'espressione "Comitato di coordinamento delle Confederazioni artigiane del Piemonte".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non ricordo il numero dell'articolo, ma chiederei, come il nostro Regolamento prevede, che venisse posta in votazione per commi, cioè prima la parte dell'organizzazione dei lavoratori, poi quella datoriale.



PRESIDENTE

Collega Vignale, mi scuso, ma ho voluto consultare il Regolamento, che all'articolo 66, comma 5, prevede la votazione per parti separate solamente per gli ordini del giorno e le mozioni.
Conformemente a quanto disposto dal Regolamento, non si sono mai votate per parti separate le deliberazioni.
Mi spiace, ma non posso porre in votazione la deliberazione per parti separate.
Precediamo, quindi, con la votazione della proposta di deliberazione n.
412. Rammento ai colleghi che al termine della votazione è convocato seduta stante, in Sala dei Morando, il Comitato di Solidarietà.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 412, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.44)



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