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Dettaglio seduta n.419 del 24/02/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.00 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boeti, Botta, Bresso, Placido Robotti, Ronzani e Rutallo.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media "Astesano" di Villanova d'Asti (AT)


PRESIDENTE

Prima di iniziare i lavori, comunico che assiste ai lavori del Consiglio regionale una rappresentanza della Scuola media "Astesano" di Villanova d'Asti, alla quale auguro buona permanenza


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Trasporti su ferro

Richiesta, da parte del Consigliere Monteggia, della convocazione di un Consiglio straordinario sul tema del pendolarismo

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ad un quadro complessivo delle aziende colpite da crisi occupazionale in Piemonte

Argomento: Interventi fondiari

Richiesta, da parte del Consigliere Rossi, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ai ritardi di ARPEA sul pagamento dei contributi del Piano di Sviluppo Rurale

Argomento: Calamità naturali

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente all'obbligo per i proprietari di immobili ubicati in zone a rischio di stipulare un'assicurazione per le calamità naturali

Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Manolino, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente al ritardo dei pagamenti, da parte dell'Amministrazione regionale, nei confronti delle imprese e delle associazioni di categoria

Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Richiesta, da parte del Consigliere Burzi, di chiarimenti in merito all'attuazione delle leggi in materia di bilancio approvate dal Consiglio Regionale e alla variazione delle relative poste

Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Richiesta, da parte del Consigliere Laus, nei confronti dell'Assessore Oliva affinché affronti le questioni relative al Premio Grinzane Cavour in sede di Aula o di Commissione competente


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente. Solo per esprimere le mie condoglianze all'amico e collega Ronzani, per la scomparsa che l'ha colpito. È morto il suo papà.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega, non l'ho detto ma avevo espresso le condoglianze al collega, a nome di tutti i Consiglieri, unitamente alla Giunta regionale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente, sull'ordine dei lavori. L'oggetto è sempre il solito: il discorso di Trenitalia. So che prossimamente ci sarà in Commissione una comunicazione dell'Assessore, però le chiedo di venire anche in Aula, per una discussione. Abbiamo chiesto un Consiglio straordinario sul discorso del pendolarismo e ritengo che debba essere esaminato in Aula, non solo in Commissione.



PRESIDENTE

Collega Monteggia, abbiamo cercato di recepire la sua osservazione sollecitando il Presidente della II Commissione, affinché calendarizzasse quest'audizione. Cosa che è avvenuta.
Se avete la necessità di una seduta straordinaria di Consiglio, vi prego di formalizzare la richiesta ai sensi del Regolamento, in modo che scattino gli automatismi dello stesso. Nei 15 giorni successivi garantiremo che questo avvenga.



MONTEGGIA Stefano

Presidente, va bene. Volevo solo farlo presente, perché in Commissione chiederò questo Consiglio straordinario. Mi sembra un argomento importante in questo momento. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Monteggia.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Una richiesta che, tra l'altro, avevamo già avanzato alla Giunta, prima delle comunicazioni della Presidente, in merito alle crisi occupazionali.
In questi giorni, come è inevitabile, si tengono molti tavoli di trattativa all'interno dei quali la Regione svolge il ruolo che le compete cioè quello di istituzione che media fra la proprietà e le parti sociali.
Potremmo ricordare il numero delle imprese oggi in difficoltà, sulle quali si sono tenuti i tavoli, ma sarebbe infinito.
Poiché non è nelle possibilità della VII Commissione stare al seguito di tutte le vicende maggiori, avevamo chiesto un elenco delle situazioni di crisi ad oggi, augurandoci che non se ne creino altre (se si verificheranno, ovviamente, si aggiungeranno).
In verità, avevamo presentato questa richiesta prima della discussione avvenuta la scorsa settimana, in merito a questo tema. Non è una responsabilità della Giunta né, tanto meno, della Presidenza della Commissione, ma è importante, altrimenti diventa davvero impossibile seguire le problematiche se non utilizzando le conoscenze istituzionali o dirette dei lavoratori impiegati in imprese che hanno questo tipo di difficoltà.
Chiediamo, pertanto, alla Giunta, tramite la Presidenza del Consiglio non una relazione sulle singole crisi occupazionali, ma almeno una comunicazione per conoscere le realtà interessate, le riunioni che si sono svolte e la situazione, ad oggi.
Questo si può fare in tre righe, per singola realtà, altrimenti diventa difficile esercitare un ruolo che compete alla Giunta, ma che per conoscenza compete anche al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Collega Vignale, la Giunta è rappresentata con gli Assessori direttamente competenti su queste vicende, comunque mi farò carico di formalizzare questa richiesta, che è sicuramente di utilità per tutti i colleghi e contiene dati che gli Assessori conoscono perfettamente, poich attengono alla loro attività quotidiana.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Presidente, per chiedere all'Assessore Taricco se può fornirci delle informazioni, in Commissione o in Aula - come preferisce - relativamente alla questione ARPEA, che doveva essere risolta - a suo dire - in breve tempo.
Se ricordate, ho parlato della questione di moltissime aziende agricole che presentano delle anomalie, relativamente alle denunce sui contributi del Piano di Sviluppo Rurale.
Nonostante l'impegno dell'Assessore, che ha anche manifestato con gli agricoltori in piazza Castello, ad oggi la maggior parte di queste aziende grazie al poco lavoro - noi riteniamo - di ARPEA, continuano a non ricevere niente (parliamo di contributi del 2007/2008). Alcune hanno ricevuto un anticipo del 30%; pochissime hanno ricevuto un anticipo del 70%.
Viviamo in un periodo di grave instabilità economica e forse le aziende agricole soffrono più di altre, caro Assessore, pertanto sarebbe bene che lei intervenisse su ARPEA e risolvesse il problema di queste aziende almeno obbligando ARPEA a dare loro un congruo anticipo, perché l'Unione Europea ha versato circa 40 milioni di euro nelle casse regionali.
Se ARPEA non è in grado di fare il suo lavoro, venga commissariata venga sciolta, ma bisogna fare qualcosa, perché non è possibile che a pagare per il disservizio di ARPEA siano gli agricoltori, cioè gli utenti finali di quei contributi che non arrivano ormai da troppo tempo.



PRESIDENTE

Procediamo con l'attività del sindacato ispettivo.
Ci sono alcune risposte da parte dell'Assessore Artesio, dell'Assessore Bairati, dell'Assessore Borioli, degli Assessori Pentenero e Ricca dell'Assessore Sibille, che, però, non sono presenti in Aula.
presente l'Assessore Taricco. Assessore, vuole rispondere all'interrogazione del Consigliere Cirio? Il Consigliere Cirio non è presente. Chiudiamo il sindacato ispettivo per impossibilità manifesta di effettuare risposte.
La parola al Consigliere Cavallera, sull'ordine dei lavori.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Voglio richiamare l'attenzione e vedere come si può inserire nell'ordine dei nostri lavori una questione che ieri la Giunta regionale, a detta dei giornali, deve avere approfondito. È relativa all'obbligo, per i possessori d'immobili ubicati in zone a rischio, di munirsi di assicurazione contro i rischi naturali.
Ora, è una questione di cui si parla da parecchio tempo, ricordo un convegno a livello nazionale a Castelnuovo di Porto, nel 2003, con il gotha delle assicurazioni e delle Amministrazioni locali. Ritengo giusto affrontare questo problema, ma, prima, sarebbe opportuno con l'Assessore Peveraro fare il punto circa l'ammontare dei danni inferti questo inverno dal maltempo, sia dal punto di vista delle amministrazioni che dei privati.
Al di là del caso che ha colpito la pubblica opinione nel Cuneese, dove lo scivolamento improvviso di neve e ghiaccio dal tetto ha colpito gli avventori di un ristorante, gli eventi non si sono ancora conclusi e laddove è tornata un'apparente normalità ci sono danni che riguardano la viabilità, gli edifici e altri servizi, che non sono più sistemabili da parte delle amministrazioni e allo stesso modo i privati o l'attività produttiva necessitano di un sostegno.
Ora mi si chiederà cosa si fa a livello governativo. Indubbiamente, ci sono delle responsabilità, ma anche nell'impostazione del lavoro a livello locale occorre definire determinate priorità. Non sono assolutamente e pregiudizialmente contrario ad un'iniziativa del genere, però chiedo alla Giunta di ridefinire l'ordine di priorità delle questioni. Senz'altro, in primo luogo, si deve individuare una risposta per gli interventi più urgenti, che, a mio avviso, non sono contenuti nelle cifre che ho avuto modo di captare qua e là dalle informazioni anche autorevoli e che nell'immediato non sono effettivamente disponibili. È chiaro che quando si parla di pronto intervento o di interventi urgenti bisogna essere in grado di erogare la cifra, perché richiami al 2010 non possono essere presi in considerazione.
Pertanto, Presidente, sotto questo profilo, tenderei ad aprire quanto prima possibile, anche immediatamente, un flusso informativo da parte della Giunta, tale da coprire lo spazio riservato normalmente al sindacato ispettivo.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, l'Assessore Peveraro ha preso nota di questi rilievi, quindi confido che su questi temi possano avvenire le comunicazioni e le risposte da lei sollecitate.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Sull'ordine dei lavori, approfitto della presenza dell'Assessore Peveraro per riprendere un argomento, che, ormai, da maggio 2008, noi stiamo cercando di portare avanti, per ricevere delle risposte. In questo periodo, a seguito della crisi economica in cui ci stiamo dibattendo, la situazione si è aggravata, pertanto proseguono i dibattiti e la presentazione di interrogazioni e comunicati, in particolare da parte del collega Laus, che, a nome del Gruppo, si è fatto portavoce di questi interessi della collettività, perché stiamo parlando di fronteggiare le grandi conseguenze che sussistono a livello regionale e provinciale sui ritardi dei pagamenti dei fornitori.
Da questo punto di vista, ancora non abbiamo ottenuto il minimo sindacale che i Consiglieri regionali credo dovrebbero avere, cioè una risposta chiara ed esaustiva, o quantomeno conoscere l'indirizzo della Giunta e di questa Regione, cioè quale può essere l'ipotesi circa la soluzione di questo problema.
Ora, va bene dibatterne in Commissione e che si proceda all'audizione di tutte le persone interessate a questo titolo, per cercare di avere maggiori soluzioni, prospettive e opportunità - l'Assessore Peveraro, al quale non muovo alcun rilievo a titolo personale, ci mancherebbe, sta dimostrando una gran buona volontà nel prendere a cuore questo problema però gradirei che questo problema venisse esplicitato, dibattuto ulteriormente e, finalmente, risolto in quest'Aula. Se così non è, se continuiamo sempre e soltanto ad avere risposte personali sia ad interrogazioni scritte che a domande verbali in sede di Commissione, credo che politicamente qui non ci stiamo a fare granché! Dico questo perché, la settimana scorsa, in occasione dell'approvazione del PTA, il Gruppo dei Moderati aveva scelto l'opportunità di lasciare l'Aula in attesa di una scelta politica. La settimana dopo, la scelta politica è finalmente arrivata, si è addivenuti ad un accordo, è avvenuta la transazione grazie ai buoni uffici sia dei Capigruppo che dell'Assessore De Ruggiero e si è risolto il problema, altrimenti avremmo trascorso l'intera giornata utilizzando lo strumento che la minoranza, o l'opposizione, come preferisce chiamarsi, stava adottando per invertire punti all'o.d.g.
Non mi pare opportuno proseguire, in special modo ora che la crisi è evidente, che politicamente ci stiamo dibattendo tutti in un'incapacità di scelte definitive, perché non si capisce bene cosa si fa, dove si va, con chi e come. Soprattutto, relativamente al problema economico-finanziario dei fornitori e dei ritardi, che è cronico, non faccio colpe a nessuno dico soltanto che è una situazione contingente e ritengo sia un legittimo diritto dei Gruppi consiliari presenti in Aula sviluppare in Aula questo problema, conoscere gli indirizzi reali che sono stati assunti, i provvedimenti o le scelte, in quanto, secondo me, l'Aula è sovrana molto prima di una Commissione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Pongo molto velocemente tre questioni, l'ultima evidentemente deriva dall'intervento del Consigliere Manolino. Lo dico soprattutto per il pubblico che, magari, ha difficoltà ad interpretare con chiarezza quanto dice il Presidente dei Moderati.
Il Presidente dei Moderati sta dicendo che vuole un Assessorato, lo stanno dicendo in tutte le Commissioni; secondo noi, è ancora consentito.
Dategli quest'Assessorato, perché, come ho già spiegato in Commissione ci è venuto abbastanza a noia - siamo lievemente "stufi" - essere sorpassati a destra e a sinistra dalle formazioni, non si sa bene a che titolo, anzi, si sa benissimo, da chi sostiene che la propria ideologia è "dipende", che è analoga a quella dell'"uomo quantunque" - leggere La Stampa di questa mattina - tutto normale.
Però, Presidente, lei che ha così a cura i lavori dell'Aula glielo spieghi, non tanto al Gruppo dei Moderati, che ha legittime e precise richieste, ma al resto della maggioranza, che fa finta di non sentire, che questi sorpassi a sinistra e a destra non facilitano i lavori dell'Aula ancor meno lo facilita l'intervento che lei ha svolto, con grande gentilezza, dichiarando l'impossibilità di svolgere il sindacato ispettivo per manifesta assenza dei rispondenti - cosa che è avvenuta non più tardi di cinque o sei minuti fa - che in parte sono furtivamente arrivati nel frattempo.
Siccome il sindacato ispettivo è un dovere, credo che a lei non mancherebbero i titoli per fare in modo che la Giunta comprenda quello che è un dovere per la Giunta e un diritto per l'Aula e che non viene esercitato. Inoltre - arrivo al punto - la Giunta è molto facilitata dall'atteggiamento del capo della Giunta, del leader che sistemicamente induce a pensare che l'Aula sia un disturbo e che si possa e che si debba fare quello che vuole. Il caso Grinzane Cavour ne è di nuovo un evidentissimo esempio.
Parrà strano a questa Giunta e, soprattutto, alla Presidente Bresso, ma le poste che devono essere indirizzate verso una qualunque direzione - non perché lo dico io, ma perché lo dice lo Statuto - vengono decise dall'Aula.
Il Vicepresidente Peveraro ci sta provando ormai da due anni e con successo (perché se nessuno si lamenta, evidentemente, chi falla continuerà a fallare) a farci votare, anzi a farsi votare documenti manifestamente non legittimi dal punto di vista del Patto di stabilità, come poi, col solito ritardo di 18/24 mesi...
Vicepresidente Peveraro, sta facendo esercizi per la cervicale? Fa bene a farli, perché avendo una certa età è bene fare gli esercizi contro la cervicale. Non fa mai male. È meglio prevenire che reprimere, tanto è vero che poi provvede nel corso dell'anno in Giunta...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Mi fa piacere che voi sorridiate. Nella prossima legislatura lo faremo anche noi. Forse, in quest'Aula qui non ci verremo neanche più, tanto è inutile.
Dicevo, nel corso della legislatura, procedendo col programma ordini e con tagli indiscriminati (che ha fatto anche quest'anno), mentre il Consigliere Manolino, che sta cercando l'Assessorato, quindi non vede la luna... Spieghi al collega Manolino che i tagli del 25% sul bilancio approvato il 23 dicembre da quest'Aula, quindi questa maggioranza ci ha tenuto qui (noi disponibili) a votare un bilancio che il 19 gennaio, quel signore lì, nell'assoluta assenza della Giunta (chi stava viaggiando, non si sa dove, a che fine e pagato da chi e chi stava pensando ai fatti propri), ha tagliato il 25% di tutti i fondi in un momento in cui alcuni dicono - persino il Consigliere Manolino se n'è accorto - che ce n'è bisogno.
La Presidente Bresso deve capire che è quest'Aula che decide le poste di bilancio, qualunque esse siano ed è quest'Aula che le varia, altrimenti dichiariamo il fallimento dell'ente Regione non dal punto di vista contabile, che è già avvenuto con i debiti fatti dal simpatico Assessore Peveraro, ma dal punto di vista morale e politico. Non si può accettare che rispetto ad un problema, su cui io non entro nel merito, decida qualcuno al di fuori di quest'Aula. Questo non è un Comune, non è una Provincia, ma è l'ente Regione. Lo Statuto vale per tutti, anche per chi volutamente non lo vuole capire.
Tra l'altro, la tesi di discutere dell'impiego dei fondi pubblici è oggi, casualmente, anche sostenuta dagli ideologi di destra (mi spiace ogni tanto citare qualcuno di destra) che dicono - lo dico in un altro modo - di smetterla di pensare che il solo obiettivo del denaro pubblico è produrre offerta di spettacoli, eventi e festival: non lo è più. Il mercato sarebbe oggi abbastanza maturo e dinamico da fare tranquillamente da solo. Voi pensate che sia Ignazio La Russa? No. È quel noto "fascista" di Alessandro Baricco.
Quindi, abbiamo questo problema. Credo che chi deve decidere sui fondi debba essere l'Aula e non persone terze, chiunque esse siano, perché il denaro è pubblico. Ci sono le leggi che definiscono come impegnare e come variare questi fondi, credo che queste leggi debbano essere rispettate.
Siccome constatiamo che delle nostre critiche né alla Presidente Bresso, né alla Giunta, ma la cosa più grave è che neanche alla parte politica che rappresenta la maggioranza pare importargliene granch ricomincio dall'inizio: date l'Assessorato ai Moderati, così passiamo a un nuovo problema e consentite a quest'Aula almeno la dignità di essere se stessa.
Noi voteremo contro le vostre proposte, ma almeno votiamole qui, non facciamole in Piazza Castello con una deliberazione o una determinazione.



PRESIDENTE

Il Consigliere Burzi ha sollevato alcune questioni relative all'attuazione delle leggi in materia di bilancio approvate dal Consiglio Regionale su cui la questione, come sappiamo, è estremamente complessa.
Convocherei la I Commissione con il compito anche di approfondire la questione e, se il caso, anche investirne l'Aula, ma penso che la questione possa essere affrontata compiutamente in un punto anche di tecnica e trovare una spiegazione molto chiara.
Per quanto riguarda le osservazioni sulla composizione della Giunta ha chiesto di intervenire il Consigliere Manolino per fatto personale.
Per quanto riguarda l'assenza della Giunta, nel momento di rispondere agli atti di sindacato ispettivo, ritengo che non sia un elemento positivo e ho già dato indicazioni di sollecitare la Giunta e rimarcare alla Giunta l'assenza di oggi.
Se i colleghi Consiglieri - chiedo al Consigliere Burzi di prestare attenzione - non sono contrari, proprio perché il sindacato ispettivo sia un momento importante della dinamica interna all'Assemblea elettiva, penso di proporre di effettuare il sindacato ispettivo alla riapertura dei lavori pomeridiani, in modo da sincerarci di avere un'adeguata rappresentanza della Giunta regionale per rispondere agli atti di sindacato ispettivo che non sono stati evasi questa mattina.
La parola al Consigliere Manolino, per fatto personale.



MANOLINO Giuliano

Intervengo per fatto personale, perché non posso accettare che il collega Burzi nelle sue elucubrazioni mentali, nelle sue fantasie notturne o, comunque, nella sua incapacità di riuscire a leggere i numeri di questa Giunta si permetta di fare delle illazioni sia sul sottoscritto sia sul Gruppo dei Moderati: questo non era l'oggetto del contendere, questo non è in discussione.
Noi non abbiamo chiesto nulla e se dovessimo chiedere, Consigliere Burzi, non ci serve un Assessore, ma almeno quattro. È chiaro? Perché siamo in quattro e quindi questo non sarebbe oggetto dell'ordine del giorno.
Prego il collega Burzi di astenersi dal fare queste ed altre illazioni che sono frutto della sua semplice, isolata e malsana fantasia, che ancorché "granata" io giustifico, ma solo da quel punto di vista e non per altro motivo.
Detto questo, volevo ricordare, Presidente, che la mia richiesta era squisitamente ed esclusivamente politica, perché tendeva semplicemente a rivalutare e a dare una dignità operativa e di indirizzo a quest'Aula non solo sui temi generali di bilancio piuttosto che di urbanistica o di forestazione, ma in tutte le scelte di carattere politico che coinvolgono questa regione, perché sugli ordini del giorno che vengono presentati per fatti esterni, pur essendo interessati, come tutti quelli che fanno il nostro mestiere, la riteniamo una fase secondaria dell'interesse politico però, ritengo che davvero sia un problema squisitamente politico.
In conclusione, ovviamente, non chiedo nessun tipo di scusa per l'illazione sforzata, forzosa e maldicente che ha fatto il Consigliere Burzi, perché mi entra da un orecchio ed esce dall'altro, quindi tanto volevo rilevare e tanto rimane.
Però vorrei invitare davvero la Giunta a prendere atto del fatto che forse, questi nostri interventi sono dettati dal fatto che sino ad oggi abbiamo sempre cercato di tenere un comportamento non solo moderato come il nostro Gruppo vorrebbe, ma veramente di audizione, di ascolto e, se è possibile, di accettazione delle idee e delle proposte. Però, quando le proposte non le vediamo, quando le idee non le vediamo, quando la risoluzione del problema non lo vediamo salvo poi trovarci in Aula a dibattere e discutere per ore, allora chiediamo davvero che questo Consiglio regionale possa riprendersi un po' la dignità e il diritto di segnalare degli indirizzi politici.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Intervengo, purtroppo, per fatto per fatto personale, anche se il Consigliere Manolino ha già anticipato il mio intervento.
Sulla questione dell'Assessorato ho già spiegato al Consigliere Burzi in sede di Commissione, che quando una forza politica deve gestire un settore dell'Amministrazione, quindi un Assessorato, lo fa dall'inizio della legislatura fino alla fine, perché c'è chi è abituato come forza politica a giocare da protagonista, chi è abituato a fare l'addobbo, chi è abituato a stare in panchina. Noi siamo convinti - è la nostra ambizione di essere protagonisti nello scenario politico.
Detto questo, tutti i partiti hanno delle legittime posizioni politiche. La nostra prima posizione politica, per i colleghi, per chi ci ascolta, è quella di scardinare il modus operandi della vecchia azione politica. Cosa significa? Significa che non è sufficiente trasformare un'Aula consiliare o una Commissione in uno "sfogatoio" o comunque in una sede di confronto di posizioni legittime e politiche. Il nuovo modo di concepire la politica vuole che la politica assuma delle posizioni chiare precise e specifiche, che si prenda delle responsabilità per accontentare alcuni ed eventualmente per scontentarne altri. Questa è la politica della scelta, questa è la politica che il nostro partito ha l'ambizione di rappresentare.
Vengo al dunque. In Commissione cultura abbiamo aperto un dibattito sulla cultura trasversale. Trasversale: nessuno ha la verità in tasca tutte legittime posizioni. E l'Assessore Oliva ci ha, mi ha ignorato completamente. Dico completamente. Questo non è più tollerabile. Non possiamo tollerare un comportamento di questo tipo.
Sul Grinzane Cavour abbiamo detto che l'Assessore alla cultura comunque deve confrontarsi con un'indicazione che deve dare la Commissione, perch in quel contesto noi, come forza politica, vogliamo mettere ai voti - al di là delle competenze, poi certo l'Assessore Oliva può fare quello che ritiene più opportuno - un'indicazione.
Questo perché la questione del Grinzane Cavour riprende quello che è successo per il Salone del Libro con l'Associazione guidata allora da Accornero, di Artissima, quindi il tema è la valutazione delle associazioni culturali private che godono di benefici in senso di erogazioni da parte del pubblico. Noi dobbiamo trovare i meccanismi che mettano nelle condizioni queste associazioni di essere ancorate al territorio e alle istituzioni. Ma questo discorso lo affronteremo in altra sede.
Non è tollerabile che io debba leggere su la Repubblica qual è la posizione dell'Assessore Oliva, che pensa di nascondersi dietro la posizione della Presidente Bresso. Non va bene, non è corretto, è scorretto. L'Assessore Oliva deve venire a spiegare in Commissione e poi eventualmente anche in Aula il perché di quella posizione e noi dobbiamo spiegare la nostra; poi è legittimo che la Giunta decida. Questo è il primo punto.
L'altro punto, sempre sull'ordine dei lavori, Presidente Gariglio riguarda l'Assessore Borioli. Circa 20 giorni fa il nostro partito prende posizione e presenta un'interrogazione per avere delle delucidazioni sul parere che la Regione ha espresso sulla valutazione di impatto ambientale relativamente all'ampliamento del Frejus. Abbiamo chiesto una copia degli atti, cioè quali sono state le argomentazioni che hanno indotto l'Assessore Borioli e quindi la Giunta a dare tale parere. Non abbiamo detto né se siamo d'accordo né se non siamo d'accordo, e io leggo su la Repubblica mezza pagina dell'Assessore Borioli che spiega le sue posizioni. Siamo stati qui in Consiglio e non si è degnato di fare una telefonata.
Ma il tema non è l'Assessore Borioli. Come vedete, mi ricollego al ragionamento principale: è un modus operandi che non tocca questa maggioranza e questo centrosinistra, è un modus operandi che tocca la politica, l'esautorazione del Parlamento a livello nazionale, tutto, destra e sinistra.
Noi non ci riconosciamo e non vogliamo riconoscerci in questo modo di fare politica e alziamo il tono e il tiro politico, perché la politica deve cambiare. Noi non siamo disposti a fare i teatranti per strada per l'organizzazione del consenso. E questa è la questione di Borioli, che in più è stata rafforzata nell'altro Consiglio regionale dal Consigliere Boeti, il quale aveva detto che per lui la risposta non era urgente.
Ebbene, per noi è urgentissima. Io pretendo, allo scadere dei 30 giorni che mi fornita la documentazione richiesta.
Quanto al ritardo dei pagamenti, ha già detto in modo chiaro il collega Manolino e lo dice bene la Presidente Porchetto quando ne parla facendo riferimento al comparto produttivo privato.
La Presidente Porchetto sul ritardo dei pagamenti dei privati - ma è lo stesso problema che attanaglia il pubblico - dice: "L'azienda A tarda a pagare l'azienda B sua fornitrice, che a sua volta non riesce a pagare l'azienda C, le fornitrici dei prodotti semilavorati e così via. È quanto sta succedendo nel mondo dell'economia torinese e piemontese in genere". Fa riferimento al comparto privato.
Noi vogliamo dare un segnale al mondo che produce. Questa non è una rivendicazione dell'Assessorato, perché non ci interessa e non lo vogliamo lo vogliamo nella prossima legislatura, perché siamo convinti che una forza politica, per essere considerata tale, deve avere la dignità politica. E la dignità noi la chiediamo al territorio.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Comunicazioni della Giunta regionale relativamente al ritardo dei pagamenti, da parte dell'Amministrazione regionale, nei confronti delle imprese e delle associazioni di categoria


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Se mi è permesso, avevo chiesto di intervenire dopo il Consigliere Manolino. In realtà, mi riaggancio a ciò che diceva il Consigliere Laus sui due temi che riguardano il collega Oliva e il collega Borioli.
Conoscendo la sensibilità dei due colleghi, riferirò loro l'appunto preciso e circostanziato che è stato fatto e non ho dubbi che interverremo per porre rimedio, fornire tutti i chiarimenti e attivare quel confronto che è stato sollecitato nell'intervento.
Mi soffermo - credo che sia opportuno anche per l'intensità dell'intervento del Consigliere Manolino e dei reiterati interventi del Consigliere Laus in Commissione - sull'argomento dei crediti, partendo dalle difficoltà finanziarie dell'intero sistema. Poi ovviamente entrer nel merito dei provvedimenti che questa Amministrazione ha già preso pronto anche a raccogliere tutti gli eventuali suggerimenti.
Trovo un po' - mi si lasci passare il termine - specioso il fatto che venisse lamentato che la Giunta regionale non avesse ancora messo in campo alcun intervento. In realtà, proprio nel merito dei problemi specifici che riguardano il credito, l'Amministrazione regionale ha messo in campo interventi ben precisi e tra l'altro mi risulta che sia la prima e l'unica Amministrazione regionale italiana che lo ha fatto.
Parto dalla considerazione generale che faceva il Consigliere Laus leggendo le dichiarazioni rilasciate sul giornale proprio oggi dalla Presidente Porchetto, con una distinzione che mi permetto però di sottolineare nuovamente poiché è stata un po' marginalizzata nell'intervento del collega Laus, il quale diceva che il problema vero com'è stato rilevato dagli associati all'API (Associazione Piccole e Medie Imprese), è nei rapporti con i soggetti privati, stemperando il problema con la pubblica Amministrazione, riconoscendo di fatto che la Pubblica Amministrazione è intervenuta, perché è intervenuta.
Se andassimo a rileggere le dichiarazioni della Presidente Porchetto di fine ottobre o fine novembre (io le ricordo bene, perché ovviamente l'ho anche incontrata sul tema), la polemica era più diretta contro la Pubblica Amministrazione. Quindi prendo atto positivamente e correttamente della posizione che la Presidente ha preso; effettivamente, con ogni probabilità il problema con la Pubblica Amministrazione non dico che si è risolto perché non si è risolto, ma certamente è più sfumato rispetto a quello che è un problema di sistema.
Torno alle considerazioni che faceva prima il Consigliere Laus sulla Presidente Porchetto. Qui il tema è che si tratta di un sistema che si sta bloccando, è l'azienda A che non paga l'azienda B, l'azienda B che non pu pagare l'azienda C e, come avviene nel sistema produttivo delle aziende purtroppo avviene anche nel sistema finanziario della Pubblica Amministrazione in senso generale.
Mi riferisco - è evidente - anche ai problemi che abbiamo di incasso delle nostre risorse, perché di risorse regionali si tratta, dal Governo centrale, ed è evidente che se noi non incassiamo dallo Stato centrale non possiamo trasferire agli Enti locali, e se non trasferiamo agli Enti locali, questi non possono trasferire agli ultimi interlocutori, ovvero alle imprese e ai cittadini.
Ricordo che il Patto di stabilità, com'è noto, non è solo un vincolo sulla competenza, ma comporta anche vincoli molto importanti e rigorosi per quanto riguarda le uscite di cassa. Non entro nel merito della polemica che, sollevata dal Consigliere Burzi, ha tenuto impegnate parecchie sedute di questo Consiglio sul rispetto o meno del Patto di stabilità. Credo che la migliore dimostrazione sia il fatto che, come ampiamente annunciato dal sottoscritto nel corso di un intero anno, il 2008, l'Amministrazione regionale ha rispettato il Patto di stabilità Non è l'unica Regione in Italia perfettamente in regola ma, purtroppo, ce ne sono diverse che non lo hanno rispettato. Noi lo abbiamo fatto, nonostante gli allarmi che dal gennaio del 2008 in avanti il Consigliere Burzi ha lanciato.
Ma non è questo il tema. Il tema è quello dei crediti.
Pur in questo quadro difficile, che di giorno in giorno si fa anche per certi versi più allarmante, l'Amministrazione regionale ha assunto già alcuni provvedimenti molto concreti. Mi spiace, peraltro, che il Consigliere Manolino, che lancia messaggi e strali, si assenti nel momento in cui si tenta di dargli una risposta. Non fa niente. Come si dice, lo faccio per il verbale...



(Commenti del Consigliere Laus)



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Consigliere Laus, lei è più che rappresentativo del Gruppo, però visto che gli strali erano stati lanciati dal Consigliere Manolino, al posto suo avrei atteso in Aula la risposta.
Abbiamo assunto iniziative molto concrete. Le prime due nel mese di novembre con una disposizione a Finpiemonte di accelerare il pagamento nei confronti dei suoi interlocutori. Certamente anche Finpiemonte aveva avuto problemi e rallentamenti consistenti nei pagamenti. Noi possiamo dire che da una media di 20-25 milioni di euro di trasferimenti a terzi, alle imprese, che era la media dei pagamenti di Finpiemonte, abbiamo superato i 60 milioni al mese, quindi con oltre un raddoppio delle disponibilità trasferite al sistema.
All'inizio del mese inoltre abbiamo assunto un importante provvedimento di consolidamento e patrimonializzazione dei Confidi, cioè del sistema che regge le garanzie della piccola e media impresa, di tutta la piccola e media impresa, da quella industriale a quella artigianale, commerciale e agricola. Grazie a quel provvedimento e 20 milioni di risorse fresche attraverso i moltiplicatori TPC, si sono potuti garantire 400 milioni in più sul sistema produttivo piemontese. Ma questo non lo abbiamo ritenuto sufficiente. Non lo abbiamo ritenuto sufficiente anche per rispondere a quelle che erano e che sono le preoccupazioni che il Consigliere Laus e il Consigliere Manolino hanno sollevato e sollevano ormai da giorni relativamente ai ritardi nel pagamento delle Pubbliche Amministrazioni.
Come si ripercuotono questi eventuali ritardi nei bilanci delle società piccole, medie e grandi? Con la necessità di avere più acquisizioni finanziarie. Non è evidentemente solo e, purtroppo, un problema legato ai ritardi della Pubblica Amministrazione quello della necessità di risorse finanziarie per il sistema produttivo, ma certamente è una componente di questo problema.
In questo quadro, abbiamo messo a punto un provvedimento che va incontro esattamente a quelle che sono le necessità delle piccole e medie imprese che sono in difficoltà rispetto all'accesso ai finanziamenti oppure al pagamento delle rate e degli interessi di finanziamenti già assunti. Il provvedimento che abbiamo assunto la settimana scorsa con la costituzione di un fondo di riassicurazione non può essere tenuto scisso o reso indipendente rispetto al problema dei ritardi della Pubblica Amministrazione, perché anche a quel fronte si riferisce e si rivolge.
Infatti, questo provvedimento ha due linee di azione. La prima riguarda nello specifico il consolidamento del debito a breve termine, ovvero la possibilità di poter accedere a nuove risorse finanziarie per sostenere il capitale circolante, che è generato dall'aumento del debito nei confronti di fornitori.
Per quanto riguarda la seconda: è una linea che va, a mio parere, in particolare, ad affrontare il problema che viene sottoposto, grazie a una rinegoziazione con un prolungamento delle linee di credito per un minimo di 36 mesi, che mette quindi le imprese nelle condizioni di poter rinegoziare rate ed interessi. Perché dico rinegoziare e quindi migliorare le condizioni della propria provvista finanziaria? Lo dico perché, grazie all'intervento della Regione, con la disponibilità di 40 milioni di euro che sono stati messi sul tavolo, avremo la possibilità di aumentare la garanzia che Confidi concede al sistema bancario dal 50% all'80% che, com'è noto, ora è fino ad un massimo del 50% e, conseguentemente, di far crescere la possibilità di finanziabilità del sistema a tutti i livelli di rischio e di ottenere e poter far ottenere al sistema produttivo piemontese delle condizioni di tassi spread, decisamente più vantaggiosi, perché ovviamente lo spread è determinato dal rischio che il sistema bancario vede in quel preciso interlocutore. Ovviamente, poi, com'è noto, la riassicurazione funziona con un intervento della Regione che garantisce una quota della garanzia che ha prestato il Confidi.
Questi sono indubbiamente strumenti che danno anche risposte.
Probabilmente le risposte non sono quelle attese dal Gruppo dei Moderati ma noi siamo, ovviamente, non solo disponibili ma anche interessati a raccogliere suggerimenti e altre ipotesi di intervento. Di certo non si pu dire che questo intervento non incida anche sul tema che è stato posto.
Così come, di certo non posso ancora annunciarlo come provvedimento, ma gli uffici stanno lavorando, come ho gia riferito in Commissione sull'operazione che faremo sul sistema della sanità e, in particolare rispetto ai fornitori della sanità, che accumulano ormai ritardi consistenti. Se non ricordo male il prospetto che ho presentato in Commissione, siamo sostanzialmente a circa 700 milioni di euro di ritardi del sistema della sanità rispetto ai pagamenti ai propri fornitori. Abbiamo allo studio un'operazione simile a quella che è stata fatta nel 2006.
evidente che anche quell'operazione avrà un costo a carico dell'Amministrazione regionale perché il differito pagamento, se faremo l'operazione di sconto di fatture pro soluto, avrà un onere finanziario a carico dell'Amministrazione regionale, onere che però abbiamo già messo in conto.
Credo di avere illustrato in quest'Aula, come peraltro avevo già fatto nella Commissione che era stata convocata esattamente per questi temi, le iniziative molto concrete, che sono in corso e altre che stiamo studiando e su cui stiamo lavorando.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Presidente, oggi è il giorno di carnevale, però sinceramente non credo che le dichiarazioni dei colleghi Manolino, prima, e Laus, poi, siano dichiarazioni particolarmente scherzose. Sono dichiarazioni che condivido in pieno, ma assai pesanti.
Chissà perché mi sembrano dichiarazioni pesanti? Perché provengono da un Gruppo formato da quattro Consiglieri regionali che sono organici alla maggioranza. La Presidente Bresso farebbe bene a porre molta attenzione ai segnali che arrivano direttamente da un Gruppo importante della sua maggioranza; segnali di disagio, di disappunto ed anche di contestazione sull'operato della Giunta, che la Presidente presiede.
Un attacco così forte relativo ai pagamenti (quindi un Assessorato) relativo all'Assessore Oliva (secondo Assessorato) e all'Assessore Borioli trasporti (terzo Assessorato), in un colpo solo dovrebbe indurre la maggioranza a pensare che forse qualche problema in casa c'è. Qualche problema importante, perché se fosse un semplice problema di maggioranza si cercherebbe di risolverlo all'interno della stessa, magari in una o più riunioni che i Gruppi di maggioranza fanno.
Il fatto di venire in Aula ad esporre questi problemi di fronte a tutti, quindi anche ai colleghi di minoranza, significa che questi problemi non sono stati risolti nelle riunioni che normalmente si convocano in casa della maggioranza, oppure che non hanno trovato risposte adeguate, giuste corrette e coerenti.
Presidente della Giunta, le giro la domanda: lei l'ha ancora la maggioranza? Perché arrivare...



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Ma faccia i conti! Sa fare i conti?



ROSSI Oreste

Beh, Presidente, lei ha voglia di ridere! Io non riderei, se fossi al suo posto, perché un Gruppo importante che critica pesantemente tre suoi Assessori in sede di Consiglio regionale, in modo formale, non fa molto ridere.
Io, se fossi al suo posto, incomincerei a preoccuparmi, perché qualche problemino con l'ala sinistra lei l'ha sempre avuto e adesso si aggiunge anche l'ala moderata! Insomma, tanto da ridere non l'avrei, anzi sarei piuttosto preoccupato per la tenuta della mia maggioranza, cercherei di chiarire i problemi interni e magari di dare anche delle giustificazioni perché è normale che arrivi dalla maggioranza un attacco sull'operato dei suoi Assessori, è ovvio, molte volte è dovuto, ma un attacco così pesante su una serie dei suoi Assessori - non su uno - che proviene da un Gruppo importante della sua maggioranza - mi permetta - è un po' meno normale. Per lei, dovrebbe essere un po' più preoccupante.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Sarò lapidaria. Intanto, lo dico ai membri della maggioranza che, per quanto mi risulta, della maggioranza fanno parte, di solito quando si chiede una cosa conviene ascoltare la risposta.
Questo vale adesso per il Consigliere Manolino, che ha chiesto una cosa e se ne è andato...



(Commenti del Consigliere Manolino)



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

rientrato mentre stava finendo...



(Commenti in aula)



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Io, infatti, ho ascoltato e sto rispondendo.
Mi risulta che il Consigliere Laus, quando l'Assessore Oliva ha esposto le questioni richieste, sia uscito dalla riunione di Commissione, ma questo poi lo verificate fra di voi.
Per il resto, non si preoccupi: la maggioranza gode di ottima salute! Cosa vuole, siamo tutti un po' nervosi in questo periodo, apparentemente il nervosismo in periodo pre-elettorale e di carnevale forse è di prassi e quindi chi è nervoso ogni tanto si sfoga anche in Aula.
Dopodiché, se ci sono dei problemi reali, li verificheremo. Ritengo che non si debba annoiare il Consiglio con queste questioni.
In ogni caso, le faccio notare che i Moderati non esistevano quando siamo stati eletti e, quindi, fanno parte di un incremento, di un'addizione nella maggioranza, anche in termini numerici. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Purtroppo, la Presidente Bresso non ha ascoltato il mio intervento e non ho dubbi che, come al solito, sia stata comunicata solo una pallida ed infedele traccia di quanto ho detto. Su questo non ho dubbi.
Il nostro rapporto, dei quattro Consiglieri - ma l'ha già detto il collega Manolino in diverse sedi - con la maggioranza è un rapporto totale al 100%, quindi non ci sono problemi di maggioranza e chi deve rivendicare la paternità di quello che si dice siamo noi e non altri.
Quindi, non ci sono problemi di maggioranza, però nessuno è nervoso: non siamo mai stati lucidi come in questo momento. È già successo altre volte che, magari il collega Chieppa, piuttosto che il collega Lepri piuttosto che il Presidente Gariglio o altri colleghi della maggioranza abbiano avuto delle difficoltà di comunicazione su alcune questioni prettamente politiche, e quindi abbiano portato la loro posizione in Commissione o in Consiglio.
Non è, dunque, un discorso di nervosismo; aspettiamo semplicemente alcune risposte, non dalla Presidente Bresso, non dobbiamo assolutamente confondere.
Pertanto, la maggioranza è stabile e blindata. Certo, non apprezziamo il comportamento e il modus operandi della politica in genere. Come ho detto prima, non è una questione del centrosinistra; è una questione che tocca anche il centrodestra: ho portato anche l'esempio del Parlamento quindi dobbiamo affrontare la questione a 360 gradi.
Sulle questioni che abbiamo posto, pretendiamo che siano gli Assessori perché è una loro responsabilità e non si devono nascondere dietro l'immagine e la faccia della Presidente Bresso, a dare risposte chiare e precise, che noi possiamo condividere o meno. Poi, si vedrà: in politica mai dire mai!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manolino.



MANOLINO Giuliano

Presidente, semplicemente per dire che mi sembra una risposta un po' non dico infantile, ma inutile. È inutile pensare e dire che il sottoscritto è uscito, perché l'Assessore Peveraro sa bene che sono uscito per fumare una sigaretta e ho diligentemente ascoltato nella sala fumatori il suo intervento che, se vuole, le ripeto.
Questo per giustificare che non era esaustivo. Mi sembra che attaccarsi a questi motivi sia davvero una cosa di poco conto. Grazie.


Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Chiarimenti, da parte dell'Assessore Oliva, in merito alle ragioni per cui all'interessato non è stato possibile partecipare alle seduta di Consiglio regionale durante la quale sono avvenute comunicazioni della Giunta regionale relativamente al Premio Grinzane Cavour


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Oliva.



OLIVA Gianni, Assessore alla cultura

Per una precisazione. Il tema del Grinzane Cavour è stato affrontato la scorsa settimana in quest'Aula, non in mia presenza, non perché mi sia nascosto dietro la Presidente Bresso o qualcun altro. Nei confronti della Presidente ho il normale rispetto di gerarchia istituzionale, ma non sono uno che si nasconde dietro alcunché, perché, avendo superato i 50 anni sarei ridicolo.
Non ero presente in Aula perché sono stato bloccato all'aeroporto di Monaco da una tempesta di neve, verificabile su tutti i bollettini meteo (gli aerei sono partiti con ore di ritardo).
Ho parlato del problema in Commissione, dando la disponibilità alla Presidente della VI Commissione, il giorno prima di intervenire. Mi è stato detto che c'era un o.d.g. predisposto, in cui bisognava esaminare due provvedimenti urgenti, e ho quindi detto di chiamarmi in caso di problemi.
Sono stato chiamato, sono arrivato in Commissione, ho parlato del tema con i colleghi presenti, per un paio d'ore e lei, Consigliere Laus, è uscito quando sono arrivato io, nonostante il Vicepresidente l'avesse richiamata.
Pertanto, non mi venga a dire che mi sono nascosto dietro qualcuno. Ho detto quello che mi è stato chiesto all'interno della Commissione, dove abbiamo discusso due ore e mezza sui temi della cultura. Lei non c'era e non me ne faccia una colpa.



PRESIDENTE

Colleghi, rammento che la questione Grinzane Cavour, quindi la richiesta di un'indagine in materia, è ancora pendente. Sarà la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi a decidere se procedere con la Commissione di indagine costituita ad hoc o se, viceversa, deputare il tutto ad una Commissione competente, attribuendole, per deliberazione dell'Ufficio di Presidenza, una missione di indagine conoscitiva all'uopo. Questa è una materia che sarà oggetto di decisione nella Conferenza dei Capigruppo di mercoledì.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Presidente Gariglio, ritengo opportuno richiamare l'attenzione su quanto ha testé riferito. Oggi non vedo - non vorrei essere io a non vederla - la Presidente Pozzi, però c'è il Vicepresidente della Commissione e c'è il Consigliere Caramella, che ha seguito insieme a me tutta la Commissione.
Presidente Gariglio, mi rivolgo alle strutture di funzionalità dell'Aula richiamando l'urgenza della questione.
Quando si riuniscono i Capigruppo, Presidente Gariglio? Domani?



PRESIDENTE

Mercoledì, come sempre.



LEO Giampiero

Siccome giovedì abbiamo la Commissione, concordo pienamente con le proposte avanzate dal mio Capogruppo, Angelo Burzi; dopodiché i Capigruppo decidano, però la questione non rimanga in sospeso, il collega Laus l'ha posta in maniera così urgente e precisa in Commissione per il nostro apprezzamento.
Allora, Presidente Gariglio, relativamente alla Commissione informativa, che forse sarebbe la via più efficace, noi abbiamo qualche idea su chi potrebbe seguirla per le competenze e disponibilità.
Se invece si sceglie l'altra via - il Presidente Muliere su questa aveva dei dubbi - non c'è problema, purché, Presidente Gariglio, la Commissione inizi a lavorare su questa materia, di cui abbiamo parlato positivamente, cioè affrontiamo il ragionamento complessivo - su diversi aspetti mi sono perfino trovato d'accordo con il Consigliere Clement, che era preoccupato - perché occorre svolgere questo lavoro serio e importante.
Da questo punto di vista, concordo ulteriormente con i colleghi Burzi e Laus circa le poste di bilancio, la vicenda dello Stabile o altro che è stato posto dal Consigliere Laus, ma anche dal Vicepresidente Placido anzi, ad onor del vero, il primo è stato il Vicepresidente Placido. Sono questioni da Consiglio, vero, Consigliere Burzi?



(Commenti del Consigliere Burzi)



LEO Giampiero

Che sia nella forma della Commissione o nella forma dell'Aula.
Da questo punto di vista, apprezzando l'attenzione e l'impegno che ci sta mettendo, quando leggiamo, per esempio, su la Repubblica che Dacia Maraini dice di essere stata nominata, ma non sa da chi...



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Infatti non è stata nominata da nessuno!



LEO Giampiero

Leggo soltanto il giornale, chiedo solo per capire.
Dato che si sentono questi nomi - Odifreddi - chiedo se in Commissione potessimo già giovedì, nelle formule che si ritiene, avere qualche informativa in più, nel limite del possibile - mi sembra il minimo, visto che sono sempre stato contro il presidenzialismo e non cambio idea adesso per ascoltare qual è l'opinione su una vicenda così importante, prima di fare comunicazioni sui giornali, che sono stravaganti, perché la Maraini dice di non conoscere chi l'ha nominata.
Da cattolica avrei potuto pensare a qualche illuminazione, ma lei è anche laica, quindi si domandi chi l'ha nominata.



PRESIDENTE

Comunico ai colleghi che è stata confermata la presenza in Consiglio regionale, verso le ore 12, dell'Associazione regionale allevatori per la questione relativa alle quote latte, i quali rappresentanti chiedono un incontro con i Presidenti dei Gruppi consiliari; lascio alla discrezione dei colleghi le modalità con cui aderire a questo incontro.


Argomento: Interventi fondiari

Comunicazione dell'Assessore Taricco relativamente ai ritardi di ARPEA sul pagamento dei contributi del Piano di Sviluppo Rurale


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Taricco sulle questioni poste dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Intervengo per rispondere alle sollecitazioni relative ai pagamenti ARPEA.
La situazione ad oggi è la seguente. Per quanto riguarda buona parte delle anomalie evidenziate, che avevano bloccato i pagamenti in essere, le informazioni pervenuteci da ARPEA stessa e dai tecnici che stanno lavorando a questa vicenda confermano, relativamente al blocco dei pagamenti che concernono il 2007, il superamento di tutte le anomalie entro il 15 marzo.
In questi giorni si stanno affrontando una serie di problemi specifici e la settimana scorsa, a seguito della sollecitazione piemontese, c'è stato un incontro a Roma, presso il Ministero dell'Agricoltura, alla presenza di ARPEA e del Ministero, per superare tutti i problemi di fotointerpretazione legati alla questione del riso; pertanto dovrebbe essere stata risolta la situazione riguardante i canali e i bordi dei canali, che riportavano errori significativi sulla fotointerpretazione.
Domani e dopodomani è previsto a Bruxelles un incontro con i tecnici dell'Unione Europea, alla presenza dei tecnici regionali e dei funzionari di AGEA nazionale, per risolvere tutte le questioni legate ai vincoli posti dai regolamenti comunitari sul settore vitivinicolo, in quanto esistono delle problematiche che il regolamento comunitario, così come era stato impostato, non aveva previsto in termini di scostamento tra la foto finalizzata alla gestione del fascicolo vitivinicolo e il regolamento inerente ai pagamenti dei premi comunitari.
Invece, per quanto concerne la questione del pagamento 2008, la prossima settimana dovremmo conoscere come tecnicamente verrà superato secondo regolamento, così come previsto oggi da parte delle norme messe in campo da SIM e AGEA, relativamente alle Province che avranno quello che tecnicamente viene chiamato refresh, cioè il ripassaggio di fotogrammetria aerea, perché questo non prevede tolleranza. Dappertutto stanno sorgendo problemi tecnici di interpretazione e la settimana prossima dovremmo avere la chiave interpretativa per superare la questione del refresh.
Alla luce di questo ragionamento, la situazione è la seguente: a metà marzo dovrebbe avvenire il completamento delle anomalie che autorizza il pagamento del saldo su tutto il 2007. Nelle Province dove non c'è il refresh potrà essere pagato subito l'acconto e non ci sono problemi; per le tre Province dove c'è il refresh, invece, entro la prossima settimana dovremo avere indicazioni da Roma su come si innesteranno le anomalie che emergono dal refresh, come verranno risolte per poter pagare l'acconto del 75% del 2008.
Sostanzialmente, si sta lavorando moltissimo - non è che non si stia lavorando - per risolvere questo problema. Alcuni problemi, quelli del settore risicolo, parrebbe si siano risolti, dopo l'incontro a Roma della scorsa settimana.
Per quanto riguarda il settore vitivinicolo, mercoledì e giovedì saranno a Bruxelles i nostri tecnici con quelli di AGEA e del SIM, perch il problema, di nuovo, non è regionale, ma è un problema di struttura, di regolamento e di norme applicative nazionali, che impattano sulla possibilità di pagamento, soprattutto delle aree per le quali è previsto il refresh.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Sarebbe interessante capire se si intende svolgere questa riunione alle ore 12 e come avverrà, visto che sono le 11.43.
Se non ho capito male, il Presidente del Consiglio ha detto che alle ore 12 è possibile che vi sia...



PRESIDENTE

Arriverà l'Associazione degli allevatori, ci hanno comunicato che sarebbero stati qui verso le ore 12.
Pensavo di anticipare la chiusura della seduta del Consiglio alle ore 12.30; sicuramente farò la mia parte nell'assicurare l'ospitalità istituzionale, ma sarebbe importante, se i colleghi lo ritengono, che qualche rappresentante dei Gruppi consiliari andasse ad ascoltare nel merito le loro osservazioni, potremmo immaginare un incontro in Sala Viglione per le ore 12.30.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'intervento, ovviamente, era nel merito della discussione svolta relativamente ad un aspetto che non è di merito delle questioni espresse ma di metodo.
Che la Presidente, quasi sempre assente da questo consesso come Presidente della Giunta regionale e anche in qualità di rappresentante dei componenti della Giunta regionale, assolutamente assenti nella gran parte della loro maggioranza alle sedute del Consiglio regionale, si permetta di riprendere il Consiglio regionale, ancorché l'abbia fatto con un collega piuttosto che con un altro, rispetto alla presenza o all'assenza, dà la dimensione di come si perde un po' il contatto con la realtà.
La perdita di questo contatto o perché oggi è martedì grasso o perch davvero c'è questa situazione fa dire alla Presidente che la maggioranza è in ottima salute. Credo che questa dichiarazione faccia sorridere i più, al di là delle valutazioni politiche, perché basterebbe ricordare che i moderati certamente non erano presenti all'interno della coalizione, ma oggi raccolgono una parte dei componenti di Gruppi che sono stati eletti nella maggioranza e che a tutti gli effetti sono all'interno della maggioranza. Dopodiché, ovviamente non è un problema dell'opposizione, è un problema al limite, se se lo vuole porre, della maggioranza.
Peraltro, temo che la Presidente non ci sia in questo momento, quindi lancia l'invettiva e, in modo tanto maleducato quanto il collega (Laus o Manolino, non ricordo), esce dall'Aula. Lo registriamo solo come aspetto di chi in molte occasioni lancia strali e dichiara che farà tanto bene per il Piemonte, ma nella modalità con cui si sta comportando in questo momento.
Comunque non siamo nuovi a questo tipo di comportamento né quindi ci sorprende.
Senza entrare nel merito delle mille questioni di cui abbiamo discusso cento volte, vi sono due aspetti che però intendiamo segnalare alla Presidenza del Consiglio. Non entro nella discussione relativa al bilancio con tutti i suoi aspetti perché l'abbiamo ripetuta in Commissione e in Aula come delle marionette io, il Consigliere Burzi e il Vicepresidente Peveraro in decine di occasioni. Tuttavia, nel momento in cui - e, ripeto, pongo la riflessione alla Presidenza del Consiglio - un Consiglio regionale vota un bilancio che per il 25% è decurtato dal piano operativo, che sappiamo essere diventato il vero bilancio dell'Ente, perché se si spenderà una lira in più del piano operativo sarà sforato il Patto di stabilità, è evidente che l'Assessore Peveraro fa un trucco; un trucco che permette di stare nella legge di bilancio del Consiglio regionale, che prevede di votare un bilancio e di redigere un piano operativo.
Poiché è assolutamente evidente che, da qui a fine anno, ci sarà questo taglio, vorremmo almeno sapere - non certo noi che non votiamo il bilancio ma il Consiglio regionale, titolato a decidere - dove vanno i tagli, e non è il piano operativo che a tutti gli effetti è diventato il bilancio della Regione Piemonte. Questo è un primo aspetto.
Vi è un secondo aspetto che alcuni colleghi evidenziavano e che io mi permetto di ricordare, avendolo fatto altre decine di volte. Apprezzo il fatto che alla riapertura dei lavori si ricominci col sindacato ispettivo ma credo che in qualche modo occorra richiamare la Giunta a quelli che sono i doveri d'uffici, al minimo sindacale, cioè a una presenza che sia dignitosa anche dalle 10 in poi, come fanno molti Consiglieri.
Spesso alle 10 non c'è nessuno in Aula, salvo due Assessori... No, i Consiglieri ci sono e quasi sempre garantiscono il numero legale, alle 10.30 di certo. E se sommiamo i Consiglieri della maggioranza e dell'opposizione anche alle 10 il numero legale è presente. Dopodiché è legittimo che i Consiglieri di opposizione vogliano segnalare il fatto che voi arrivate, quando va bene, alle 11.15 e, quando va bene come oggi, siete in sei. Questo altro aspetto però riguarderebbe la Presidenza del Consiglio, perché non è ammissibile che noi - il collega Laus lamentava un ritardo di 30 giorni - abbiamo la fila di interrogazioni di cui lamentiamo un ritardo di due anni. Allora in più di un'occasione avevamo richiamato e concludo - la Presidenza del Consiglio a mettere a risposta tutte le interrogazioni che superano i 30 giorni, dopodiché l'Assessore si alza e dice: "Non ho rispettato il Regolamento e non sono in grado di rispondere".
L'abbiamo richiesto in decine di occasioni: è il minimo sindacale, il rispetto del Regolamento.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Intervenendo sulle comunicazioni dell'Assessore Taricco, a mio avviso occorre rilevare come ci si trovi un po' in una situazione paradossale. La Regione, da un lato, ha difficoltà a pagare erogazioni in tantissimi settori per mancanza di cassa; di contro, in agricoltura, dove le risorse, anche se non con smagliante tempestività, ci sarebbero, non le possiamo pagare perché ci sono delle procedure di verifica e di controllo imposte dai regolamenti.
Ora, questo nodo dell'Unione Europea prima o poi dovrà essere sciolto in sede politica. Non mi riferisco tanto allo specifico del superburocrate europeo in joint venture con quello italiano, sperando che quando vanno a Bruxelles si capiscano, effettuando alla fine delle verifiche che possono nella spaccatura del capello in quattro, avere anche la loro giustificazione. Ci sono probabilmente dei pregiudizi o anche delle ragioni storiche per guardare l'Italia in un certo modo.
Qui veramente credo che la questione debba essere assunta, a fianco del Ministro dell'Agricoltura, anche in prima persona proprio da tutti gli Assessori regionali italiani all'agricoltura. Sarebbe una notizia se andassero tutti insieme a Bruxelles a dire: "Signori, noi siamo qui vediamo queste procedure, troviamo delle soluzioni", perché poi, se andiamo a vedere alla fine, tra anomalie che si superano, decurtazioni minimali una storia e l'altra, le differenze non saranno enormi, a mio avviso perlomeno per quanto riguarda la Regione Piemonte.
Spesse volte negli anni scorsi ho assistito a tante verifiche che venivano incominciate con la previsione "chissà quali difformità si troveranno", poi alla fine ci si è resi conto che le difformità non erano eccessive.
Quindi veramente credo che, nel prendere atto delle notizie che hanno un connotato tecnico da parte dell'Assessore - e non sto lì a dire, ognuno ha le sue idee, ma non è questa la sede per fare un confronto di tipo tecnico - in sede politica occorre un'iniziativa a livello di Bruxelles.
Ammesso che sia arrivato alle loro orecchie che esiste una crisi internazionale, mi sembra assurdo che l'Unione Europea consenta qualsiasi cosa, comperare le banche, ecc., non molli la presa come se fosse un cane che ha addentato il polpaccio nei confronti di una vicenda che sarà affrontata, ma che deve trovare, almeno per le cose pregresse, una via d'uscita, una soluzione di compromesso.
Dichiariamo subito i nostri limiti e andiamo là col saio; domani sono le Ceneri, cospargiamoci il capo di cenere, ma portiamo a casa una soluzione. Anche perché la gente (soprattutto il piccolo imprenditore agricolo) deve rivolgersi sempre di più al sistema bancario e finanziario e naturalmente questo crea dei problemi, perché il sistema del credito è ovviamente in crisi. Non sempre i meccanismi del prestito di conduzione o di altre modalità specifiche per l'agricoltura, pensati in regime di pace continuano a funzionare quando si passa a un regime di guerra economica o si crea una situazione critica.
Quindi veramente facciamo un'iniziativa pesante; non so, noi potremmo pensarla per sensibilizzare anche il Ministro, sotto questo profilo, ma credo che soprattutto gli Assessori abbiano un ruolo e tutti insieme possono avere un peso. Se si fa isolatamente, rischiamo di perdere la partita a priori.
Mi auguro che ci sia il massimo controllo e la massima attenzione sull'operato di ARPEA, per verificare che sia veramente all'altezza dei propri compiti. Su questo, sono abituato a dare giudizi avendo elementi definitivi. Adesso, il 15 marzo è abbastanza vicino, quindi aspetterei questo frangente, non in un'attesa inerte ma adottando quell'iniziativa politica o proponendola a livello nazionale al consenso degli Assessori.
Grazie.



PRESIDENTE

L'Assessore Taricco ha chiesto di fare una puntualizzazione.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Solo per rassicurare il Consigliere Cavallera su due fronti. Il primo è che di risorse giacenti inutilizzate per il comparto agricolo non ce ne sono, nel senso che tutte le disponibilità economiche che c'erano e che erano destinate al completamento del pagamento delle misure PSR in questa fase sono state utilizzate in attesa che arrivino ulteriori risorse da Roma, per pagare la PAC. Comunque sono andate al mondo agricolo.
Nel merito di questa questione specifica così come veniva posta, cioè l'impegno per mettere a posto il sistema, posso confermare che, proprio su spinta delle Regioni e, in particolare, della nostra Regione, mercoledì e giovedì AGEA e i tecnici del Ministero saranno a Bruxelles per verificare la possibilità di avere interpretazioni che risolvano alcune questioni da parte della Commissione europea per poter procedere ai pagamenti. I nostri tecnici accompagnano i tecnici del Ministero proprio perché, essendo la nostra una delle Regioni che stanno più lavorando sulla soluzione dei problemi, abbiamo maggiori casi di merito da fornire a Bruxelles, per cercare di sbloccare questo tipo di situazioni.
Raccolgo sicuramente la sollecitazione che, peraltro, è stato oggetto di parecchi incontri a livello nazionale, ma è evidente che quello che viene fuori è un quadro di un sistema che deve essere semplificato. Quindi sicuramente, ci sarà il massimo impegno per cercare di ottenere dall'Unione Europea, soprattutto alla luce della situazione complessa che stiamo attraversando, percorsi tecnici che ci aiutino ad essere più celeri nell'erogazione delle risorse che il mondo agricolo sta aspettando. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Inversione punti all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 1184 dei Consiglieri Cirio, Cavallera, Cotto, Motta e Bellion, inerente a "Modifiche del disciplinare DOC Prosecco"


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Soltanto per segnalare all'Aula che la scorsa settimana, anzi, direi 15 giorni fa, avevamo depositato e chiesto l'iscrizione di un ordine del giorno relativamente alla questione del Prosecco. I tempi sono molto stretti e, infatti, vedo che l'Assessore annuisce. Sostanzialmente vorrei che l'Aula avesse cognizione che la Regione Veneto ha chiesto l'istituzione della DOC Prosecco. Con la richiesta di questa istituzione, nel disciplinare è previsto che il Prosecco possa essere imbottigliato soltanto nella regione di produzione, in particolare Veneto e Friuli. Questo vuol dire che il Prosecco non potrebbe più essere imbottigliato in Piemonte.
Oggi, in Piemonte, viene imbottigliato il 25% dell'intera produzione di Prosecco nazionale. Sarebbe un danno molto grave per le aziende in special modo concentrate nella parte astigiana-alessandrina-cuneese, che è il territorio di maggior riferimento; per capirci meglio, tutta la zona del Monferrato. Gli industriali del vino, in particolare, hanno lanciato un grido di allarme perché questo vorrebbe dire in soldoni che le aziende prendono gli stabilimenti e li portano in Veneto per imbottigliare e lavorare il prodotto oppure, per forza di cose, non possono più imbottigliare questo vino.
Dal momento che la Regione Veneto ha già approvato con il Comitato Regionale Vini questa istituzione, che è già sul tavolo del Comitato nazionale, e per evidenti ragioni di geografia politica credo abbia qualche appoggio a livello governativo che la farà passare, noi abbiamo fissato l'audizione all'inizio di marzo, perché quando viene fatta una nuova DOC si tengono le audizioni, all'interno delle quali chi ha qualcosa da dire ed è portatore di un interesse qualificato, può essere audito.
So che l'Assessore è già intervenuto e la Presidente Bresso aveva già scritto alla Regione Friuli chiedendo di intervenire e di considerare il fatto che un quarto della produzione Prosecco avviene in Piemonte. Non credo sia stato sufficiente e sarebbe opportuno che fosse audito non solo l'Assessore ma, per dare più forza alla cosa, anche una delegazione del Consiglio regionale del Piemonte, per dire che se il Prosecco oggi è un prodotto italiano, non solo veneto, ed è conosciuto si deve al fatto che sono vent'anni che le aziende piemontesi fanno un prodotto di qualità.
Noi abbiamo presentato questo ordine del giorno. Se lo approviamo e facciamo andare anche una delegazione che accompagni l'Assessore, bisogna farlo d'urgenza, perché se aspettiamo una settimana non possiamo più richiedere di essere auditi. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Cirio, non le sarà sfuggito che in questi giorni al Prosecco in lattina di certi paesi europei stanno rispondendo i produttori italiani con il Prosecco in bottiglia e con un testimonial femminile sul prodotto.
Su questo, vista anche la presenza e la disponibilità dell'Assessore Taricco, se l'Aula acconsente, visto che abbiamo concordato la chiusura alle ore 12.30 per incontrare la delegazione di allevatori piemontesi potremmo effettuare un'inversione all'o.d.g. per approvare l'ordine del giorno n. 1184 dopo aver ascoltato l'intervento dell'Assessore Taricco.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Esaminiamo pertanto l'ordine del giorno n. 1184, di cui al punto 23) all'o.d.g.
La parola All'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
La questione Prosecco, come voi sapete, è una delle tante questioni legate alla riforma dell'OCM vitivinicola che andrà a modificare all'interno degli accordi internazionali il riconoscimento delle denominazioni delle origini tra le varie aree del mondo.
Per tutelare il nome Prosecco, nei mesi passati le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono mosse per individuare e collegare territorialmente, avendo scoperto che, come voi sapete, l'OCM tutelerà soltanto più i nomi che sono, di fatto, riferimenti territoriali. Avendo scoperto che c'è un paese che si chiama proprio Prosecco, si è pensato giustamente di poter tutelare le nostre produzioni legandole a quel nome e a quel territorio.
Questa operazione, ovviamente, è partita come una normale operazione e ci siamo immediatamente resi conto che avrebbe potuto pregiudicare, come giustamente diceva il Consigliere Cirio, la tutela delle oltre venti milioni di bottiglie di Prosecco che vengono realizzate in Piemonte tutti gli anni. Circa un mese fa, il sottoscritto e la Presidente Bresso abbiamo scritto sia al Ministero, al Consorzio e alla Regione Veneto, segnalando la necessità di un'operazione di tutela di quella quota significativa di produzione che si realizza in Piemonte e che è stata fra gli elementi che hanno fortemente contribuito all'approvazione del nome Prosecco nel mondo.
L'operazione si era incanalata positivamente e dalle prime bozze di modifica del disciplinare era ed è ricompresa la possibilità di imbottigliamento per le aziende e le aree storiche, anche nel Piemonte, che hanno già imbottigliato e commercializzato Prosecco.
Il problema che è emerso in queste ultime giornate è che, mentre il disciplinare recepisce totalmente quella che è la tipologia di vino spumante, nelle prime bozze che sono fuoriuscite non altrettanto adeguatamente tutela il frizzante, che è una fetta significativa di produzione. Proprio nella giornata di venerdì, ho avuto contatti con il Direttore generale della qualità, dottor Pino Nezzo, che sta seguendo la vicenda. Giovedì pomeriggio l'ho incontrato a Roma e venerdì gli abbiamo mandato la documentazione in merito, in modo che questo fosse "reinserito" (tra virgolette) e recuperato. Nella giornata di ieri abbiamo avuto una sere contatti telefonici sia con lui sia con le persone che a livello ministeriale tecnicamente stanno seguendo la questione. Nella giornata odierna il dottor Ponzo della Regione Piemonte sta verificando, con il dottor Lauro del Ministero dell'Agricoltura, che è il responsabile di tutto il procedimento, e con il responsabile della validazione del disciplinare all'interno del Comitato Nazionale Vini, i contenuti di questa bozza.
In questo senso, ho incontrato la settimana scorsa anche gli industriali cuneesi e astigiani, con le aziende dislocate tra Cossano Santo Stefano e Canelli, dove c'è il grosso della produzione che noi realizziamo; in due occasioni li ho incontrati per verificare i contenuti del disciplinare, quindi stiamo monitorando minuto per minuto tutta la vicenda. Credo che un ordine del giorno che rafforza l'azione che stiamo facendo con un indirizzo chiaro da parte del Consiglio vada in questa direzione, quindi va benissimo l'approvazione dell'ordine del giorno.
Stiamo lavorando esattamente nella direzione contenuta nel documento che si va ad approvare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Anch'io mi auguro una conclusione favorevole per questa vicenda, per non posso fare a meno di fare alcune considerazioni. Ripeto, certe volte mi sembra di vivere una doppia vita...



PRESIDENTE

Anche sul Prosecco? Pensavo che si fermasse alla sfera animale.



MORICONI Enrico

Anche sul Prosecco, perché vedete, noi siamo ormai presi da questa gioia del regionalismo, tutti lavoriamo ormai solo più per regionalizzare tutta l'Italia, ma quando però si tratta di verificare le conseguenze della regionalizzazione, diventiamo improvvisamente internazionali. Pertanto nell'ordine del giorno diciamo di voler estendere la possibilità di lavorare il prodotto anche al di fuori delle regioni di produzione e ripeto, per la difesa dei lavoratori delle aziende credo che questo ordine del giorno si possa votare, però non ci poniamo nell'atteggiamento delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia che giustamente, dal loro punto di vista, vogliono difendere i loro territori.
Quando riusciremo a comprendere che la regionalizzazione porta inevitabilmente a questi conflitti, credo che forse potremmo anche renderci conto che la tanto attesa e la tanto lodata regionalizzazione non concede tutti i vantaggi che si vogliono dare ad intendere.
una piccola provocazione il fatto che noi, con questo ordine del giorno, diciamo che il Prosecco di produzione deve essere prodotto con questo nome anche al di fuori delle regioni. Sulla base dello stesso ragionamento, potremmo difendere il Parmigiano, visto che la questione è identica cambia solo il nome e il tipo di prodotto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

La questione, ovviamente, è molto più semplice. Adesso è chiaro che il Consigliere Moriconi vede sempre le cose dalla sua prospettiva planetaria pensando che qualunque questione possa avere delle implicazioni che invece a volte, non ha.
Qui si tratta di esaminare la filiera che fa arrivare il vino dalla produzione che, ovviamente, non può che avvenire in determinate zone, al mercato attraverso delle fasi di elaborazione finale o imbottigliamento.
Quindi, a livello nazionale esistono degli equilibri relativamente ai recepimenti delle varie OCM vino, ma l'Assessore sa benissimo che se una Regione comincia a mettere in discussione certe situazioni ci possono essere delle ritorsioni, cioè si delineerebbe un quadro difficilmente governabile. Come sempre avviene, l'introduzione di provvedimenti restrittivi non solo non migliorerebbe la nostra capacità di presenza sul mercato o di difendere un determinato marchio, ma addirittura peggiorerebbe le condizioni di penetrazione o consolidamento sui mercati internazionali dei prodotti cui facciamo riferimento.
Quindi, è un provvedimento di buon senso, che non ha, a mio avviso alternative. Diversamente, sarebbe solamente un utilizzare un passaggio delicato per portare vantaggi a qualcuno e svantaggi ad altri. Ed è un atteggiamento che, come credo, nessun pubblico amministratore vorrebbe mai adottare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Motta.



MOTTA Angela

Intervengo intanto per ringraziare il Collega Cirio per aver proposto questo ordine del giorno che, anche per la Provincia di Asti, è un ordine del giorno importante, perché riguarda tutta un'economia del sud del territorio che è fondamentale non solo per la nostra Provincia, ma per tutto il Piemonte.
Rivolgo anche un ringraziamento all'Assessore Taricco per il lavoro che sta facendo e per quanto riuscirà a concludere con il Ministero dell'Agricoltura e con il Comitato Nazionale Vini, affinchè si possa effettivamente estendere la possibilità di produrre questo vino anche al di fuori della nostra Regione.
Sappiamo che le nostre aziende (sto parlando della Gancia, della Martini, della Bosca, della Riccadonna) sono tutte importantissime, e in questi anni hanno sostenuto sforzi straordinari per promuovere a livello economico questo prodotto, quindi se fosse adottata questa modifica del disciplinare sarebbe veramente un attacco alla nostra economia.
Pertanto ci impegneremo da questo punto di vista sperando naturalmente che il Ministero possa tenere conto delle nostre richieste.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cirio.



CIRIO Alberto

Ho già esposto prima le mie considerazioni, ma intervengo per dire una cosa al collega Moriconi.
Potrebbe spiegarlo anche l'Assessore Taricco, ma in quanto Assessore ha un dovere istituzionale e magari non può rispondere in tale veste all'intervento del Consigliere Moriconi, mentre io, nel mio ruolo di Consigliere, non ho di questi vincoli.
Quella del Prosecco è un escamotage che hanno inventato, perch Prosecco si trova nella Carnia, non fanno il Prosecco a Prosecco. Poich l'Unione Europea ha annunciato un irrigidimento per i prossimi mesi per quanto riguarda tutte le possibilità di emendare, modificare, disciplinare e istituire nuovi DOC, allora utilizzano la finestra di questo periodo approfittando dell'escamotage del nome per considerare prodotto regionale ciò che invece è prodotto nazionale.
vero ciò che diceva il Consigliere Moriconi, infatti fa riflettere ma mentre il Parmigiano si è affermato perché ha una connotazione geografica ben precisa, così come ce l'ha il Barolo, il Prosecco si è affermato come prodotto nazionale perché le aziende di tutta Italia e, in particolare modo, piemontesi lo hanno fatto affermare nel mondo.
Chiedo soltanto ancora una cosa, ossia se l'Assessore può formalmente chiedere di essere audito in sede di audizione fatta dal Comitato, e se in quell'occasione, se lo riterrà opportuno, può essere accompagnato dai Consiglieri regionali che fossero disponibili. Credo che aiuterebbe ad irrobustire ulteriormente la nostra posizione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cirio.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie. Sulla questione dell'audizione, farò predisporre una lettera oggi stesso agli uffici del mio Assessorato, per verificare la possibilità di essere inseriti fra i soggetti auditi. Comunicheremo, pertanto, quanto uscirà da questo testo.
Approfitto per fare una precisazione relativamente all'intervento del Consigliere Moriconi. Due questioni. La prima: stiamo parlando, come peraltro è previsto unicamente dalla legislazione vigente, di conferma come viene detto tecnicamente, dei diritti acquisiti.
Non viene autorizzato l'imbottigliamento del Prosecco in Piemonte, ma viene autorizzata la possibilità di continuare ad imbottigliare, per chi l'ha fatto negli anni. Sarebbe assurdo fare il contrario, poiché, se il nome Prosecco è diventato un nome di questa caratura, è anche perché molte aziende piemontesi hanno investito nella comunicazione e nella promozione di questo prodotto sui mercati di tutto il mondo.
Sarebbe singolare che, a fronte di una produzione non marginale, ma di circa 20 milioni di bottiglie l'anno, imbottigliate in Piemonte, nel momento in cui il Prosecco assurge ad un livello di garanzia superiore, chi ha contribuito alla sua realizzazione abbia degli impedimenti nella continuazione dell'attività.
In questo senso, raccolgo la soddisfazione emersa sul tema della necessità di legare il nome al territorio.
Qui siamo in un contesto per cui, nel momento in cui questo si rafforza, si tratta di salvaguardare chi ha contribuito a questo tipo di percorso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Taricco.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1184, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la Regione Veneto ha recentemente dato il via al progetto di istituzione della DOC Prosecco, proponendo l'adozione di un disciplinare di produzione del vino denominato Prosecco oggi prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia considerato che detto disciplinare interessa principalmente la tipologia prosecco "frizzante" introducendo modifiche sostanziali tali per cui non ne sarebbe più possibile l'elaborazione e l'imbottigliamento al di fuori del territorio geografico della regione Veneto e di quelle ad essa confinanti ritenuto che oggi, il 25% dell'intera produzione del vino Prosecco viene elaborato in Piemonte da importanti aziende, quali la Cinzano Martini&Rossi, Gancia, Fratelli Martini, Bosca, Toso, Riccadonna e altre ancora che lo producono prevalentemente nella tipologia 'frizzante' tenuto conto che queste aziende, negli anni, hanno sostenuto uno straordinario sforzo economico per promuovere a livello internazionale il marchio Prosecco e che, in realtà ormai, lo stesso vino non si pu considerare un prodotto tipico della zona di produzione, quanto un autentico prodotto italiano appreso che, nel caso passasse questa proposta, le aziende piemontesi hanno annunciato pesanti tagli del personale stimabili in circa il 30%, in quanto, se vorranno continuare a produrre il Prosecco frizzante, dovranno aprire i loro stabilimenti in Veneto e Friuli impegna la Giunta Regionale ad attivarsi presso il Ministero dell'Agricoltura ed il Comitato Nazionale Vini affinché recepiscano l'esigenza di estendere la possibilità di elaborare il prodotto anche al di fuori delle regioni di produzione del Prosecco, tutelando un mercato così importante per l'economia piemontese".
Il Consiglio approva.
Per il verbale, ha votato a favore anche la Presidente Bresso.


Argomento: Comuni

Esame ordine del giorno n. 1189 dei Consiglieri Cotto, Pizzale, Monteggia Leardi, Caramella, Caracciolo, Rossi, Barassi. Placido, Laus, Cavallera Travaglini, Motta, Larizza, Dutto, Vignale, Reschigna, Deambrogio Valloggia, Moriconi, Ferraris, Rostagno, Burzi e Cattaneo, inerente a "Solidarietà al Vicesindaco di Asti" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Colleghi, relativamente al punto 5) all'o.d.g. mi dicono che sono in corso alcuni incontri per definire la questione. Manca un quarto d'ora all'incontro con gli allevatori.
stato presentato questa mattina - non vedo la collega Cotto - un ordine del giorno di solidarietà al Vicesindaco di Asti, che è stato oggetto di un'attenzione - se vogliamo definirla in questi termini molto molto tenui - assolutamente condannabile. Se i colleghi sono d'accordo potremmo inserire questo punto all'o.d.g., firmato da tutto il Consiglio, e votarlo immediatamente.
Mi sembra che ci sia condivisione.
Naturalmente, la collega Cotto, prima firmataria, contattata, è assolutamente d'accordo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1189, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale appreso dagli organi di stampa del grave episodio di cui è stato vittima nei giorni scorsi il vicesindaco di Asti, Sergio Ebarnabo, che ha trovato appesa al portone della propria abitazione, una testa mozzata di gallina tenuto conto della gravità del fatto che colpisce un amministratore che agisce per il bene della comunità che rappresenta affidatagli dal voto popolare ritenuto il gesto un'assoluta mancanza di rispetto dell'impegno e della dedizione di ogni amministratore nei cui confronti le I stituzioni devono intervenire con fermezza ritenendo inoltre l'episodio un inaccettabile atto di intimidazione esprime piena solidarietà al vicesindaco di Asti impegna la Giunta regionale a intervenire affinché sia garantito il rispetto della democrazia e sia rigettata ogni forma di minaccia e pressione inaccettabili".
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Colleghi, a questo punto potremmo chiudere i lavori del Consiglio, per dare la possibilità a chi si sta occupando del punto 5) all'o.d.g., delle deliberazioni n. 420 e n. 421, di definire gli ultimi dettagli e a chi è interessato di incontrare la delegazione di allevatori che sta raggiungendo il Consiglio regionale.
L'incontro con la delegazione degli allevatori è in Sala Viglione al primo piano.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.21)



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