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Dettaglio seduta n.413 del 03/02/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.01 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



GARIGLIO DAVIDE



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Buquicchio, Cattaneo Ferraris, Moriconi, Pizzale, Robotti e Travaglini.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco delle proposte di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Assestamento di bilancio

c) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale, in data 28 gennaio, ha trasmesso, in ottemperanza all'articolo 24 della legge 7/2001, n. 16 deliberazioni del 10 novembre, n. 3 deliberazioni del 17 novembre, n: 6 deliberazioni del 24 novembre, n. 4 deliberazioni del 28 novembre, n. 6 deliberazioni del 9 dicembre, n. 7 deliberazioni del 16 dicembre, ovviamente in materia di variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008.


Argomento: Boschi e foreste

d) Nota in ordine alla deliberazione legislativa relativa alla gestione e promozione economica delle foreste, approvata dall'Assemblea consiliare nella seduta del 29 gennaio scorso


PRESIDENTE

In sede di coordinamento tecnico-redazionale, si rende necessario espungere l'articolo 39 della deliberazione legislativa, in quanto tale articolo risulta privo di contenuto normativo, proponendo in via esclusiva modificazioni ad un articolo - l'articolo 12 della legge n. 20/1989 - già abrogato dalla legge n. 32/2008. Pertanto, verranno rinumerati gli articoli seguenti espungendo questo articolo. Ovviamente, gli Uffici del Consiglio regionale sono a disposizione per questa questione, che è già stata previamente vistata dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.


Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

e) Nuovo quadro nell'aula consiliare


PRESIDENTE

Comunico che da oggi alle spalle della Presidenza nell'Aula del Consiglio regionale è collocato un nuovo dipinto. Si tratta dell'opera di Tetar Van Elven Pietro Giovanni Teodoro (artista olandese), che raffigura la prima seduta del Parlamento d'Italia a Palazzo Madama il 2 aprile 1861.
un olio su tela che fa parte della collezione del Palazzo Reale di Torino, in prestito al Consiglio regionale grazie alla collaborazione con la Direttrice di Palazzo Reale, l'Architetto Daniela Biancolini, e il Sovrintendente per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte l'Ingegnere Francesco Pernice.
Ringraziamo anche le Autorità competenti che ci hanno dato la disponibilità di ospitare nel Palazzo un dipinto che richiama la vocazione di capitale di questo territorio.


Argomento:

f) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, i processi verbali delle adunanze consiliari del 9 13, 14, 19 gennaio 2009, i quali verranno posti in votazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che il giorno 27 gennaio sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle adunanze consiliari del 23 dicembre 2008 e 7 gennaio 2009, che, in assenza di osservazioni, diamo per approvati.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 2474 dei Consiglieri Cavallera e Leo, inerente a "Incremento della domanda di gioco di azzardo"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) dell'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 2474, presentata dai Consiglieri Cavallera e Leo.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

I Consiglieri interpellano la Giunta regionale in merito alla recrudescenza del fenomeno del gioco d'azzardo e all'avvio di iniziative dissuasive, nonché all'opportunità di intervenire nei confronti del Governo affinché una parte dei proventi venga destinata alle campagne di dissuasione.
Per ciò che concerne le attività di contrasto al gioco di azzardo patologico, il Piemonte è la Regione che maggiormente si è contraddistinta riconoscendo la problematicità di questo ambito come condizione patologica.
Lo stesso Piano Socio Sanitario - come ricorderanno i Consiglieri contiene riferimenti al gioco d'azzardo patologico e assegna ai servizi per le dipendenze il compito di erogare gli interventi sanitari specifici.
Di recente, in particolare il 10 marzo 2008, è stato istituito il gruppo di lavoro regionale sul gioco d'azzardo, composto da operatori delle dipendenze e da operatori del Privato Sociale, che già autonomamente, o in convenzione con il sistema sanitario, avevano maturato competenze specifiche.
A fine 2007, come avvio dell'attività del gruppo, sono stati stanziati 100 mila euro ai fini di favorire l'accesso degli utenti ai servizi, la mappatura dei servizi esistenti, la formazione del personale, le campagne di sensibilizzazione.
Proprio per questo lavoro, il Piemonte è stato individuato come Regione capofila per il progetto nazionale di sorveglianza e monitoraggio degli interventi di contrasto alle forme di dipendenza comportamentale, progetto che è in fase di avvio.
Da quando si è costituito il gruppo - marzo 2008 - le strutture complesse del SerT hanno avuto l'indicazione di istituire al proprio interno ambulatori specifici in forma di sportelli o gruppi di operatori formati che prendano in carico i giocatori. Quindi si cerca di rendere la risposta omogenea sul territorio piemontese e il risultato di questa sensibilizzazione è confermato dal numero di persone trattate, che è in continuo aumento.
Questo accesso ai servizi prevede la possibilità di terapie specializzate, come sempre attraverso l'impiego di competenze professionali multiformi, che agiscono a livello ambulatoriale e, laddove è il caso anche attraverso eventuale presa in carico residenziale di tipo comunitario. Non ovunque le comunità pubbliche o quelle degli enti ausiliari hanno già al proprio interno predisposizioni in questa direzione ma proprio in ragione dell'aumento della attività si stanno attrezzando per gestire questa patologia.
I giocatori inoltre possono fare riferimento ai gruppi di Auto-mutuo aiuto, (Giocatori Anonimi) presenti in Piemonte. I gruppi sono quattro, due a Torino, uno a Pinerolo, uno nel Verbano Cusio Ossola. In particolare, il Gruppo Abele di Torino sta predisponendo una banca dati nazionale dei servizi pubblici e privati di accoglienza e cura dei giocatori d'azzardo.
Per gli aspetti legati alla sensibilizzazione sono in fase di avvio progetti locali gestiti dalle aziende. Le aziende che hanno già presentato progetto sono quelle di Alessandria, Torino e Collegno-Pinerolo, che mirano a informare la popolazione attraverso i media sui rischi inerenti il gioco di azzardo. Questi progetti, generalmente, sono attuati in collaborazione proprio con le associazioni dei giocatori anonimi e, in alcuni casi, anche con l'associazione consumatori.
Infine, il gruppo di lavoro regionale sta preparando una proposta di campagna regionale, che è caratterizzata da un evento centrale (convegno nazionale della primavera 2009 per la presentazione al pubblico dei rischi del gioco e di un identikit del giocatore in cura) e vari eventi locali collegati, da effettuare nelle province, in collaborazione con i servizi locali ed eventualmente, laddove istituzioni come Comuni e Province avessero attivato loro iniziative di sensibilizzazione anche con la collaborazione istituzionale.
Ovviamente, si prevedono la distribuzione di materiale informativo ed iniziative di sensibilizzazione.
Alcuni dati in nostro possesso, ancorché grezzi, perché fino ad ora non c'è stata una reale definizione nazionale di ricerca e di studi approfonditi, possono essere desunti dallo studio IPSAD Italia, affidato all'istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa, che è uno dei partner del progetto nazionale succitato, assegnato al Piemonte in qualità di Regione capofila.
In ogni caso, i dati in questione indicano il Piemonte come una tra le regioni con la percentuale più alta di soggetti a rischio da dipendenza patologica al gioco, sia legale sia illegale, nella percentuale del 6,8 pari a circa 80.000 persone.
I soggetti più a rischio sono di sesso maschile, di età tra i 25 e i 34 anni, a volte con problemi di dipendenza da altre sostanze legali o illegali (fumo, alcol o droghe).
Tra i giovanissimi, nella fascia dei 15/19 anni, il 37% dichiara di aver giocato almeno una volta al mese. Tra i ragazzi, l'8% dichiara di giocare quasi ogni giorno.
I dati sopra indicati devono essere presi con beneficio di inventario perché non ancora validati - come dicevo in premessa - da ricerche uniformi, con utilizzo di indicatori comuni a valere sull'ambito nazionale.
Ovviamente, si concorda sul fatto che la dimensione del fenomeno rilevata sia pure embrionalmente da queste ricerche, è tale da motivare un'iniziativa nazionale affinché si destini una parte, seppure minimale, ma molto utile, dei proventi ricavati da giochi e scommesse al potenziamento dei servizi dedicati e alle campagne di dissuasione dal gioco d'azzardo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta avvenuta in tempi accettabili, fermo restando che le procedure del Consiglio non rendono tempestive, in generale, le risposte stesse.
Devo dire che la ricognizione dell'esistente e di quanto è in corso corrisponde alle informazioni che, a spizzichi e bocconi, avevo raccolto.
Il dato è assolutamente preoccupante, perché i casi trattati sono in crescita. Questo significa due cose: innanzitutto, vi è una maggiore capacità, da parte dei servizi, di intercettare questi soggetti, che potrebbero anche non risultare, qualora tutto si svolgesse in modo sotterraneo, troppo anonimo o comunque clandestino.
Dall'altra parte, abbiamo purtroppo la conferma che il fenomeno sta dilagando. Stiamo assistendo ad un'invasione delle macchinette dei giochi d'azzardo un po' in tutti gli esercizi, anche nelle rivendite dei giornali per non parlare dei grandi locali dove già dal primo mattino le persone rischiano la sorte.
La cosa più preoccupante, ed è il motivo indiretto per il quale ho presentato l'interpellanza, è che probabilmente la malavita organizzata sta mettendo le mani sul circuito del gioco d'azzardo. Lo Stato cerca di organizzare in modo regolare questo settore, prevedendo che circa il 70 dell'incasso torni, in un modo o nell'altro, ai giocatori; invece - è stato detto anche nei recenti servizi televisivi che ho avuto modo di vedere, i programmi d'inchiesta trasmessi dalle varie reti - vi è una propensione a costruire un vero e proprio racket che modifica, in modo illegale, le macchine che costituiscono il mezzo per effettuare le puntate. Queste dovrebbero essere collegate ad una rete del monopolio di Stato, che dovrebbe effettuare dei controlli, ma, attraverso degli artifici che spesso avvengono con forme di ricatto nei confronti dei titolari degli esercizi si modificano gli indici di vincita - naturalmente a vantaggio dei manomissori delle macchine - per cui si va ad aggravare un fenomeno che è di per sé preoccupante. Se la prevenzione primaria andasse a buon fine distogliendo l'attenzione dei giocatori d'azzardo, portandoli verso altre forme di utilizzo di quelle poche o tante risorse che hanno, naturalmente sarebbe meglio.
Purtroppo, dobbiamo agire con grande attenzione anche verso le reti esistenti, che apparentemente dovrebbero garantire il massimo della regolarità, ma che non sempre la assicurano.
Viene svolto un lavoro da parte dei servizi sanitari che intercettano i casi patologici, ma ritengo che la Regione dovrebbe collegarsi maggiormente con le forze di polizia, soprattutto la Guardia di Finanza, o quei soggetti che possono effettuare indagini più penetranti verso gli impianti installati.
Ritengo che la campagna regionale, meglio ancora se collegata ad una campagna nazionale, potrà contribuire a portare all'attenzione della pubblica opinione un fenomeno che, laddove raggiunge livelli patologici provoca la rovina delle famiglie, oltre che delle persone, perché ci sono delle conseguenze anche sui bilanci familiari.
Questo è un capitolo nuovo che si è aperto nel settore delle dipendenze e credo che il lavoro svolto finora dai SerT sia apprezzabile, ma mi auguro che ci sia un impegno sempre più incisivo da parte della Regione.
La pubblicità del gioco d'azzardo ha una sua responsabilità, pertanto chiedo che la Regione faccia un richiamo al Garante, affinché i sistemi di controllo etico della pubblicità siano rispettati. Occorre, inoltre richiamare l'attenzione dei soggetti preposti, che hanno un ruolo di legge verso la pubblicità, anche in termini di autoregolamentazione e di codice etico, che a volte non viene totalmente rispettato, sostenendo magari le campagne di pubblicità progresso che, tutto sommato, sono collegate al codice etico.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e chiedo di seguire questo problema, che è molto preoccupante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo, sull'ordine dei lavori.



LEO Giampiero

In realtà avrei voluto dire anch'io qualcosa, Presidente Gariglio, ma il collega Cavallera è stato molto esauriente. Sottolineo soltanto che in questi tempi di crisi la tentazione è ancora più grande.
Sull'ordine dei lavori, invece, comunico al Presidente Gariglio che proporremo un ordine del giorno di solidarietà al Rettore dell'Università che è stato contestato, non soltanto con il lancio di fiale puzzolenti, ma anche da una serie di docenti di estrema sinistra (sinistra, sinistra radicale, ecc.) che ritengono che il Rettore abbia fatto male a fare l'inaugurazione dell'anno accademico.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

L'ho letto: "Agli ermellini si sono sostituiti i manganelli". Io sono passato in mezzo agli studenti: non c'era questo clima di regime.
Se persino Rettori progressisti come il Rettore Pellizzetti vengono adesso a essere accusati di regime e repressione, siamo a un livello...



PRESIDENTE

Collega Leo, interpreto il suo intervento anche come solidarietà al sottoscritto, visto che quello più vicino alla fiala puzzolente ero io!



LEO Giampiero

La ringrazio, Presidente Gariglio.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2545 del Consigliere Leardi, inerente a "Sistema assistenza pediatria presso l'Ospedale di Biella"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2545, presentata dal Consigliere Leardi.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Come sempre, quando le interrogazioni riguardano iniziative e modelli organizzativi delle Aziende, le relazioni vengono chieste direttamente all'Azienda sanitaria.
Presso la Struttura Complessa di Pediatria tutti i pazienti ricoverati possono essere accompagnati da una maggiorenne, per la quale è presente in ogni stanza - tranne che in condizioni di emergenza - un letto per le notti ed un armadietto per riporre gli oggetti e il vestiario.
Per fare fronte alle esigenze dell'attuale concezione della Sanità, la Struttura di Pediatria dell'Ospedale di Biella da circa due anni è dotata di una stanza specificamente dedicata all'Osservazione Breve Intensiva. La stanza è stata appositamente creata, attrezzata, resa funzionale e molto gradevole, anche grazie all'importante contributo dell'Associazione "Bambino in Ospedale di Biella". Vi permangono i bambini che, visitati in pronto soccorso, sono giudicati bisognosi di un trattamento immediato e di una rivalutazione a breve per la concreta possibilità di poter essere rinviati a domicilio al più presto, e in genere dopo poche ore, senza dover essere ricoverati. I numeri dimostrano che questa procedura evita un alto numero di ricoveri impropri, riducendo pertanto in modo sensibile la spesa pubblica e il disagio familiare di ricoveri evitabili. Si possono verificare occasionalmente casi di permanenza per una notte sola, ma non per più notti.
I letti e tutti gli arredi sono di recente acquisto; la pulizia, per l'alto turn over di pazienti, è continua. Per l'accompagnatore sono presenti sedie ergonomiche in plastica. La logistica è concepita per una condizione di relativa acuzie del malato, presumibilmente di breve durata e non tale da necessitare un comfort alberghiero prolungato nel tempo. Gli spazi sono essenziali per garantire una sistemazione ottimale per i pazienti, ma non sono tali da consentire il posizionamento di strutture ingombranti, quali sono la maggior parte di quelle utilizzabili "a norma" per gli accompagnatori. Per questo motivo, non è opportuno né tanto meno consigliabile per gli accompagnatori, utilizzare sdraio in quella camera.
Secondo quesito: come si ritiene di intervenire per assicurare alle madri già provate per lo stato di salute dei propri figli, un'adeguata sistemazione. Nel perseguire in tutti i suoi aspetti l'interesse del paziente e dei familiari, si ritiene che, anche alla luce delle altre ospedaliere analoghe, la sistemazione attuale, per quanto migliorabile, è adeguata sia per l'Osservazione Breve Intensiva sia per la Struttura Complessa di Pediatria.
Ovviamente facciamo riferimento alle condizioni logistiche di questa Struttura, che subisce tutti i condizionamenti delle sue caratteristiche e che evidentemente non potrà che essere migliorata in definizione della nuova sede.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Leardi.



LEARDI Lorenzo

Ringrazio l'Assessore. La risposta che mi ha testé dato è peraltro la stessa che è stata data agli organi di informazione dal Responsabile dell'Unità di Pediatria dell'Ospedale di Biella. Io, per il vero, ho altre informazioni.
Quando ho sollevato la questione, molte famiglie hanno direttamente manifestato il loro gradimento per questa interrogazione - che, tengo a precisare, non mette in alcun modo in discussione l'ottimo lavoro che si sta facendo in Pediatria - perché ritenevano che le problematiche da me esposte erano effettivamente esistenti e potevano essere - secondo me possono essere - risolte con piccoli interventi.
Prendo atto della risposta dell'Assessore e ne chiedo copia scritta per poter fare le valutazioni del caso. Grazie.



(I commessi d'Aula distribuiscono dei cioccolatini offerti gentilmente dall'Assessore Sibille)



PRESIDENTE

Collega Motta, vuole intervenire sull'ordine dei lavori? Prego.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente. Solo per ringraziare, penso a nome di tutti i Consiglieri, l'Assessore Sibille per questa "dolcezza" che è nel suo carattere e nel suo temperamento.



SIBILLE Bruna, Assessore regionale (fuori microfono)

Era un impegno preso alla fine del Consiglio precedente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Sibille. Va da sé che i cioccolatini possono essere condivisi con tutto il personale del Consiglio. Ne sono avanzati: chi volesse, può approfittarne.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2382 dei Consiglieri D'Ambrosio, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Sistema di emergenza urgenza 118"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2382, presentata dai Consiglieri D'Ambrosio, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Con i Consiglieri abbiamo già condiviso, in altre occasioni, le riflessioni in merito ai contenuti di questa interrogazione, che ha come oggetto il modello organizzativo del sistema 118.
La prima parte dell'interrogazione propone un modello organizzativo differente da quello in essere, vale a dire la costituzione di un'Agenzia regionale dell'emergenza-urgenza. A questa indicazione non posso che replicare con la scelta di tipo organizzativo che è stata compiuta anche recentemente con la delibera dell'aprile 2008, "Linee guida per la revisione dei sistemi di emergenza-urgenza sanitaria", in cui si cerca un modello organizzativo che anche nell'architettura del sistema garantisca l'integrazione tra l'emergenza territoriale e l'emergenza ospedaliera e pertanto non si collochi come unità autonoma esterna al sistema, ma come unità integrata nel sistema attraverso la regia del Dipartimento interaziendale regionale e la responsabilità delle Aziende sanitaria sedi di Centrale operativa.
Ovviamente questi modelli organizzativi devono anche essere vissuti da coloro che quotidianamente animano l'attività e questo significa quindi mantenere aperti momenti di confronto tra le varie componenti del sistema dell'emergenza.
In particolare, mi preme ricordare che in questa fase stiamo lavorando sugli elementi di connessione tra le strutture di pronto soccorso e le strutture dell'emergenza territoriale, e in modo ancor più specifico per avviare il coordinamento regionale dei DEA che, in una fase successiva, ai fini di una corretta programmazione e attuazione dei percorsi clinici integrati, dovrà dialogare in modo permanente con il coordinamento regionale del 118, rappresentato dal Dipartimento interaziendale appena richiamato.
Sul fronte della formazione, che è il secondo punto dell'interrogazione, si è recentemente sottoscritto, in data 1° agosto 2008, un accordo con le categorie di rappresentanza della medicina generale e della medicina ospedaliera, nel quale si è concordato un incremento delle ore di attività formativa dei medici fino alle 40 annuali.
Il compito di rendere qualitativamente validi e omogeneamente accessibili i percorsi formativi destinati alle diverse professionalità impegnate nell'emergenza è del Dipartimento interaziendale, il quale ogni anno predispone il Piano di formazione degli operatori del sistema 118.
Per quanto concerne la richiesta dell'interrogazione di assumere una posizione netta in ordine alla situazione della dipendenza, confermo che la Giunta regionale ha deliberato l'indizione di un secondo bando dopo quello del 2006, allo scopo di proseguire nel processo finalizzato alla totale gestione da parte di medici dipendenti nel sistema di emergenza sanitaria.
La stessa DGR ha evidenziato la necessità di rivedere le attribuzioni e le competenze dei Medici di Continuità Assistenziale e riorganizzare le chiamate su base provinciale, mantenendo capillare il servizio nell'ambito delle cure primarie. Quindi, l'aggregazione delle chiamate su base provinciale.
Infine, gli aspetti legati al miglior utilizzo delle tecnologie, il punto cinque dell'interpellanza. Un sistema di georeferenziazione dei mezzi di soccorso si sta attualmente sperimentando nel territorio di competenza delle centrali operative di Torino, Cuneo e di Asti, utilizzando un finanziamento ad hoc, nella prospettiva di coprire in una seconda fase tutto il territorio regionale.
Per quanto riguarda l'utilizzo delle tecnologie all'interno del sistema dell'emergenza-urgenza si sta sviluppando un progetto che ha come obiettivo quello di creare una rete informatica che colleghi, in tempo reale, le strutture di Pronto Soccorso/DEA e il sistema 118 nonché le strutture di PS/DEA fra di loro. Questa è la ragione della necessità di misurare i livelli di congestione degli accessi e di orientare la destinazione dei malati.
Il progetto, quindi, ha come finalità l'ottimizzazione dello smistamento dei pazienti da parte delle centrali operative 118 rendendo allo stesso tempo visibili a tutti gli operatori gli afflussi delle singole strutture.
Per il finanziamento tecnologico, e lo abbiamo visto discutendo il bilancio di previsione 2009, è stato destinato ad uno specifico capitolo.
Riguardo la creazione di banche dati per specifiche patologie si concorda sull'organizzazione per percorsi; infatti, si è avviato già il primo percorso di collaborazione tra l'emergenza sanitaria territoriale e l'Osservatorio allergologico regionale ai fini di segnalare all'Osservatorio stesso da parte degli operatori del 118 eventuali pazienti allergici trattati.
Relativamente all'aspetto gestionale che concerne le relazioni con le organizzazioni di volontariato, di cui correttamente si chiede la valorizzazione, si è provveduto recentemente, nel novembre 2007 e nel dicembre 2007, a ridefinire con le associazioni l'accordo regionale per i trasporti sanitari, quindi dal punto di vista della stabilizzazione delle relazioni sia organizzative sia economiche. Nello stesso tempo, si stanno elaborando alcuni progetti per aumentare la disponibilità del volontariato nei confronti dell'emergenza territoriale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere D'Ambrosio; ne ha facoltà.



D'AMBROSIO Antonio

Sono abbastanza soddisfatto delle risposte. Vedo che le proposte che fatte dal mio Gruppo sono, in realtà oggettive, quindi accettabili.
Presidente, data l'importanza dell'oggetto dell'interpellanza, ritengo di poterla esplicitare nel dettaglio e di sottolineare, forse, un lapsus dell'Assessore, che all'inizio ha detto che veniva preposta un'agenzia.
Volevo specificare che non si tratta di un'agenzia ma di un'azienda sanitaria regionale emergenza-utenza 118, perché l'importanza c'è. Questa è la cosa principale che noi proponiamo. Le risposte che ha dato alle altre nostre proposte sono condivisibili.
Volevo sottolineare, mettendo anche a conoscenza i colleghi che non si occupano tanto di sanità, che l'interpellanza non è mirata a cavalcare in modo strumentale le criticità che un servizio così complesso inevitabilmente, presenta. Tengo a precisare che è stata formulata con l'intento che questo servizio possa fare un ulteriore salto di qualità anche se oggi è già tra i migliori in Italia. Senza fare autocelebrazioni di sorta e senza rivangare cose del passato, devo dire che il gran merito per l'eccellenza di questo servizio va dato alla Giunta Ghigo e a me allora Assessore.
Tutti concordano sul fatto che il suddetto sistema sia un servizio delicatissimo, che si presta a facili strumentalizzazioni dannose per il cittadino e penalizzanti per gli operatori, cui deve andare - approfitto per farlo in questa sede - il nostro plauso, il nostro grazie per la dedizione e per la loro capacità professionale.
Premesso anche che si è condivisa la delibera del 30 luglio 2007 sul dibattito, debbo risottolineare quando detto poc'anzi: noi proponiamo questa Azienda sanitaria regionale 118. Prima di fermarvi un attimo su questa nostra proposta, debbo dire che l'importanza di questo servizio pu evidenziarsi dal fatto che riceve in media un milione di chiamate all'anno e svolge 380 mila servizi. Vi sono impegnate oltre mille persone, suddivise in 300 medici di cui 100 già alle dipendenze (il problema delle dipendenze è stato da noi sottolineato ed ha avuto risposta positiva dall'Assessore) 400 infermieri già alle dipendenze, 150 tra autisti e barellieri anch'essi alle dipendenze e altrettanti in convenzione. Il costo nel 2008 è stato di 104 milioni di euro - questo è quello che mi risulta - di cui circa il 40 per il volontariato che opera in questo sistema così complesso.
Vengo adesso alla sostanza della richiesta. Oltre a tutte le altre cose, cui sono state date risposte sufficienti, noi chiediamo che possa essere costituita, così come è stata fatto molto positivamente in Lombardia, molto meno nel Lazio, un'Azienda sanitaria regionale di emergenza, che superi il concetto di dipartimento, mettendo a disposizione un'organizzazione e una gestione unitaria in grado di eliminare l'attuale parcellizzazione che troppo spesso si rivela sfinente per i diversi responsabili per via delle complessità amministrative e relazionali cui oggi sono sottoposti.
In realtà, l'autonomia di un sistema così importante è addirittura indispensabile perché, ad oggi, il 118 è sottoposto alle altre Aziende sanitarie e ospedaliere, se non qualche volta illogicamente obbligato ad una sorta di sudditanza.
Quest'autonomia permetterebbe, quindi, uno sviluppo diverso.
Ovviamente, tutto ciò che è stato sottolineato vale anche per quanto attiene al coordinamento regionale, che è una cosa indispensabile, ma che resta però al Direttore generale che questa azienda finalmente ha Direttore che ha l'autorevolezza e l'autorità di poter gestire in modo ottimale un servizio che è veramente indispensabile e, ribadisco, tra i migliori di Italia, e questo è stato riconosciuto un po' da tutti.
Cortesemente se la Giunta vuole dirci cosa ne pensa di proposta dell'Azienda sanitaria regionale 118, ne sarei molto grato.



PRESIDENTE

Non è presente il Consigliere Pedrale, quindi le altre due risposte da parte dell'Assessore Artesio non possono essere date.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 2220 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, inerente a "Tagli del personale alla Sorin di Saluggia"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 2220, cui risponde l'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria

L'interrogazione fa riferimento ad una vicenda piuttosto complessa e anche delicata.
Il percorso dell'azienda Sorin di Saluggia, già da qualche mese, è entrato in serie difficoltà di mercato, quindi anche già prima che esplodesse la crisi attuale e sul cui esito sono poi nate il dimensionamento degli esuberi, cui fa riferimento l'interrogazione dei consiglieri, che prevede una riduzione di 175 unità.
Nel frattempo, ovviamente la vicenda ha avuto uno sviluppo, perché c'è stato uno scorporo di ramo d'azienda, c'è stato un'offerta di vendita affidata ad un advisor finanziario internazionale (perché, come sapete l'azienda è partecipata, sostanzialmente, da un fondo di investimenti americano) e da una finanziaria italiana molto nota (OPA di Gnutti), che ha deciso di cedere la propria quota, percorso che ha avuto il suo svolgimento, l'advisor ha fatto il suo lavoro e sono state selezionate le domande e ad oggi è stato selezionato un acquirente che è un acquirente italiano e questo è un problema molto rilevante nel caso del destino della Sorin, perché trattasi di azienda che lavoro su due grandi asset (le valvole cardiache di due tipi di carbonio e da tessuto staminale animale) più una serie di macchine di media complessità biomedica che riguardava un altro ramo d'azienda. L'unità cui si fa riferimento è quella che lavorava sul cardio.
Qual era la preoccupazione ovviamente dei lavoratori, ma anche della Regione? Essendo un'azienda che ha il valore nei brevetti che sono a protezione delle valvole, il brevetto è naturalmente un asset che si sposta piuttosto facilmente da una parte all'altra dell'Oceano, quindi l'ipotesi di un acquirente straniero avrebbe potuto comportare anche il fatto di chiudere il sito di Saluggia per spostare la produzione in un'altra parte del mondo. Quindi, l'acquisizione da parte di un acquirente italiano dà delle garanzie su questo.
L'interrogazione faceva anche riferimento a una collaborazione tra Regione e gruppo Sorin per progetti di ricerca legati al sito di Saluggia (progetti di cui dirò), che hanno avuto un certo esito.
Questo quadro più o meno ha uno svolgimento che parte dal primo semestre dell'anno scorso, con l'avallo internazionale di cui ho detto, che va, grosso modo, fino al novembre del 2009.
Nel dettaglio dell'interrogazione, di cui ovviamente posso dare conto riporto anche l'assetto del Gruppo, che conta circa 4.500/4.600 addetti, di cui 1.300 nel sito di Saluggia. Il piano di riorganizzazione prevede a Saluggia una riduzione pari a 175 persone. Altri esuberi sono stati annunciati e poi eseguiti nei due siti ulteriori del gruppo Sorin, che sono Mirandola e Milano.
Ovviamente la vicenda ha avuto un certo percorso anche di relazioni sindacali, che sono state anche seguite al tavolo istituzionale della Regione Piemonte, con l'intervento della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, che ha un decorso che è partito il 1° settembre 2008 al termine della trattativa che si chiuderà, come di norma, il 30 settembre di quest'anno, cioè nei 13 mesi previsti.
Nell'accordo si è anche previsto che durante questo periodo l'azienda concorderà anche d'intesa con le Istituzioni azioni di ricollocazione e di outplacement dei lavoratori.
La Regione Piemonte è inoltre intervenuta non tramite, in questo caso un accordo diretto con l'azienda, anche se, essendo la materia in esenzione di aiuti di Stato, questo sarebbe stato possibile e consentito, ma attraverso due azioni regolate dal bando pubblico, che sono il polo dello sviluppo delle tecnologie e la piattaforma delle biotecnologie, a mettere a bando risorse per gli investimenti nel campo di attività in cui Sorin ha rilevanti competenze. L'azienda si è candidata alla gestione di attività in entrambe le azioni finanziate sulla legge 4 e sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, azioni che sono in corso di valutazione conclusiva; in particolare sia la piattaforma che il polo delle biotecnologie sono molto prossime alla pubblicazione degli esiti di cui ovviamente, se il Consiglio riterrà opportuno, darò conto quando verranno pubblicati, ma, ripeto, è questione di poco tempo.
Quindi, il nostro intervento a tutela della conservazione e del valore tecnologico dell'azienda è avvenuto utilizzando la leva degli investimenti sulla ricerca, sviluppo e innovazione competitiva, come è corretto che sia.
Dal punto di vista dell'utilizzo e della partecipazione alla trattativa sul piano delle relazioni sindacali, è avvenuto con la firma dell'accordo di settembre e con l'erogazione della cassa integrazione straordinaria per un massimo di 400 addetti, che era il tetto che prevedeva l'accordo sindacale.
Ad oggi, quindi successivamente (l'interrogazione ha una certa datazione, diciamo così) abbiamo un acquirente che ha presentato ovviamente un piano industriale, che è partito all'inizio del 2009 e che seguiremo con attenzione visto che, ripeto, l'azienda è giustamente e legittimamente candidata a svolgere attività e investimenti in ricerca aiutata anche da risorse pubbliche. Quindi la Regione continua a seguire molto attentamente il dossier Sorin, anche per una ragione ulteriore, anche abbastanza semplice: la Sorin, di fatto, è l'unico gruppo industriale di una cerca rilevanza operante in quel settore.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Ringrazio l'Assessore per le comunicazioni. È evidente che dal momento in cui è stata presentata l'interpellanza un unico dato positivo è quello che l'Assessore ricordava, cioè l'acquisto da parte di un'azienda italiana.
Il timore che questa, come altre interpellanze, in qualche modo sollevavano è relativo a un impianto collocato in una certa area della nostra regione, ma l'impresa è assolutamente leader relativamente a occupazione diretta e indiretta, per cui gran parte delle famiglie di un'area del Vercellese, peraltro contigua con la Provincia di Torino quindi una parte dei lavoratori della Sorin abitano anche all'interno della Provincia di Torino, è, in qualche modo, coinvolta da questa problematica aziendale.
Questo è un aspetto, ma ve ne è un altro relativo alla grande capacità e bontà di ricerche che questo Gruppo svolge: a nostro avviso, quindi, va seguito con la stessa attenzione che si dedica ad altri Gruppi, che magari, hanno nomi più altisonanti da un punto di vista commerciale (vedi il caso Motorola, a Torino) e hanno beneficiato di commesse pubbliche e giustamente - di un adeguato interesse da parte istituzionale, non solo quella regionale ma anche quella nazionale.
Sarà fondamentale un accompagnamento dei lavoratori verso le ricollocazioni oppure verso la formazione. Credo più la prima, perché sono peraltro, operatori che hanno un alto grado di capacità professionale.
altrettanto evidente che, pur essendo grave la situazione relativa a chi è in cassa integrazione, abbiamo pochi mesi davanti a noi prima che la stessa scada. Pertanto, in questo lasso di tempo, sarà importante intervenire nel modo e con gli strumenti che la Regione ha a disposizione.
Per il resto, mi ritengo soddisfatto delle informazioni fornite dall'Assessore. Chiederei soltanto che, senza dover inoltrare una specifica domanda - magari l'Assessore e il Presidente della Commissione competente possono semplicemente appuntarselo - ci possa essere, in sede consiliare oppure anche in sede di Commissione competente, per il mese di giugno o di luglio (insomma, prima della scadenza della cassa integrazione), una comunicazione anche da un punto di vista numerico di quelli che sono i lavoratori in cassa integrazione che sono stati ricollocati e altri dati utili. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interrogazione n. 2054 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, inerente a "Censimento di alcune categorie di beni mobili e immobili di proprietà della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'interrogazione n. 2054, inerente a "Censimento di alcune categorie di beni mobili e immobili di proprietà della Regione Piemonte".
Poiché il tema è molto tecnico, l'ideale sarebbe una risposta scritta preceduta, magari, da un'illustrazione globale da parte dell'Assessore.
L'Assessore inquadrerà il tema, poi, evidentemente, i colleghi, in base al materiale fornito, faranno le dovute valutazioni.
Risponde l'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al patrimonio

Grazie, Presidente.
Vi rimanderei, appunto, alla copia dell'elenco, perché vi sono tutti i numeri di matricola delle auto possedute dalla Regione e il relativo modello.
Allo stesso tempo, però, posso comunicare, rispetto alle domande puntualmente poste, che il numero degli edifici di proprietà o in gestione regionale (incluse, quindi, anche le locazioni, i comodati e le concessioni) è pari a 115 immobili.
Il sistema del riscaldamento degli edifici in proprietà o a gestione regionale è a metano o gasolio, eccetto tre immobili che utilizzano un sistema a pompe di calore VRV o a pompe di calore acqua-acqua (precisamente, lo stabile di Piazza Castello n. 165, di Via Principe Amedeo n. 17 e, in Vercelli, di Via Ponti n. 24).
I sistemi di energia rinnovabile non alternativa adottati dalla Regione presso gli edifici di proprietà sono di tipo VRV (Variant Refrigerant Volume), cioè pompe a calore a volume di gas varabili, presenti appunto in Piazza Castello n. 165 e in Via Principe Amedeo.
In merito ai sistemi di coibentazione degli edifici regionali tesi al risparmio energetico, si può dichiarare che sono installati, ove è stato possibile, infissi in vetro camera.
La metratura complessiva degli edifici di proprietà regionale è stimata in circa 180.000 metri cubi.
Per il dettaglio, rinvio all'elenco di tutti i mezzi posseduti direttamente dalla Regione e gli stabili di proprietà regionale, come richiesto.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha proprietà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l'Assessore per la documentazione in oggetto che ci fornirà. Questa è certamente un'interrogazione più finalizzata a conoscere come oggetto del sindacato ispettivo, che non a fare valutazioni (o non solo) di carattere politico in merito al patrimonio.
evidente un aspetto: non abbiamo ancora letto...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, ma più che un Consiglio regionale mi pare un mercato! Abbiate pazienza! Invito i colleghi che hanno necessità di parlare di utilizzare gli appositi spazi attorno all'Aula, che sono ampi e confortevoli.
Prego, collega Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Come dicevo, è evidente che vi è una sorta di differenza tra quelle che sono le politiche che la Regione Piemonte e questa Giunta regionale ha attuato o ha ritenuto di sostenere con alcuni provvedimenti (penso a quello sulla certificazione energetica, penso ad alcuni provvedimenti sull'utilizzo delle energie rinnovabili) e quello che, poi, utilizza all'interno dei propri stabili.
Comunque, sarà certamente interessante verificare non solo la proprietà del patrimonio, ma anche un po' la sua consistenza e le modalità con cui una serie di servizi indispensabili per l'utilizzo del patrimonio vengono erogati. Perché credo che, sostenendo noi delle spese - "noi" inteso come istituzione regionale, siano essi immobili del Consiglio o di pertinenza della Giunta - assolutamente rilevanti in termini alla gestione del calore credo che intervenire con alcune modalità di risparmio energetico che alcuni stabili (per esempio della sanità) hanno già iniziato a intraprendere, sia una via virtuosa non solo da un punto di vista ambientale, ma anche relativamente al risparmio di risorse economiche che vengono stanziate.
Avremo modo, quindi, di leggere la risposta che è stata fornita all'interrogazione e potremo avere indicazioni e informazioni utili per fare successive riflessioni fra quelli che sono (o che sono stati) i provvedimenti che impongono (o imporranno) ai cittadini piemontesi una serie di interventi, che, ad oggi, la Giunta o il Consiglio, a seconda delle pertinenze delle proprietà degli immobili stessi, non hanno ancora fatto. Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "G. Vallauri" di Fossano (CN)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore "G.Vallauri" di Fossano in visita a Palazzo Lascaris, se non ricordo male Ragioneria e Professionale.
Siamo in fase di sindacato ispettivo, con interrogazioni presentate da singoli o più Consiglieri su specifici temi.
La prossima interrogazione che esamineremo riguarderà, appunto, il pagamento del bollo auto.
Auguro a tutti voi una buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Interrogazione n. 2370 della Consigliera Cotto, inerente a "Pagamenti bollo auto"


PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'interrogazione n. 2370 della Consigliera Cotto inerente a "Pagamenti bollo auto".
Risponde l'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
La Consigliera chiedeva informazioni circa i pagamenti dei bolli auto in particolare anche rispetto alle ingiunzioni di pagamento emesse negli anni 2001-2002-2003 e 2004 che, così com'era emerso anche in un articolo del Sole 24 Ore, avevano un numero di discarichi amministrativi piuttosto importante e rilevante.
Come è noto, le Regioni a Statuto ordinario sono state investite della gestione della tassa automobilistica regionale a partire dall'anno di imposta 1999. Da quel momento è cominciato un lungo lavoro volto a fornire ai cittadini un servizio di riscossione della tassa automobilistica sicuro ed affidabile, eliminando i pagamenti in autoliquidazione.
Ad oggi, nella Regione Piemonte tutti i riscossori abilitati, che sono le Poste, le agenzie di pratiche automobilistiche Sermetra, l'ACI, la Banca Sella, Lottomatica e Gea S.p.A., sono collegati on line con l'archivio regionale della tassa automobilistica. Conseguentemente tutti i pagamenti vengono effettuati tramite l'archivio ed immediatamente registrati.
Un ulteriore strumento messo a disposizione dei cittadini piemontesi per evitare future contestazioni è, come noto, l'avviso di scadenza. Tali avvisi sono inviati a ciascun cittadino piemontese in prossimità della scadenza della tassa automobilistica del proprio veicolo, per ricordargli appunto l'imminente scadenza ed agevolare il pagamento. Infatti, contengono il bollettino MAV prestampato utilizzabile presso qualsiasi sportello bancario, con il quale è possibile pagare la tassa automobilistica senza commissioni di riscossione, altrimenti pagabile alle Poste italiane e dai tabaccai con il costo dell'esazione tradizionale.
A partire dal 2004, i pagamenti della tassa tramite i bollettini postali off limits sono progressivamente diminuiti fino ad arrivare alla quasi totale eliminazione. Oggi, infatti, circa il 97% dei pagamenti, con data di riferimento 2007, è stato effettuato con i sistemi informatizzati forniti dalla Regione.
Il settore ha sempre proceduto all'invio degli avvisi di accertamento in tempi relativamente brevi, benché a partire dal 2003 la prescrizione sia quinquennale. L'avviso di accertamento, infatti, avviene normalmente entro tre anni.
La conservazione della quietanza del pagamento è necessaria solamente nei casi di pagamento postale off line e non anche per quelli effettuati con procedure informatizzate che attingono i dati dall'archivio regionale della tassa automobilistica, perché il pagamento viene registrato in tempo reale nel momento in cui avviene.
quindi, evidente che più si va verso il pagamento informatizzato e meno è necessaria la conservazione della documentazione che attesta il pagamento stesso e questo mi pare possa essere uno dei punti critici evidenziato nell'interrogazione presentata dalla Consigliera Cotto.
A comprova di quanto abbiamo affermato, vi è il calo sensibile degli avvisi di accertamento emessi, rispetto agli anni 1999 e 2004, dovuto alla progressiva scomparsa dei pagamenti tramite i bollettini postali.
Ad oggi, dopo un lavoro di costante aggiornamento dell'archivio sono state emesse solamente 59.231 ingiunzioni di pagamento, a fronte di un numero di circa tre milioni di veicoli circolanti nella Regione.
L'esiguo numero di ingiunzioni, che concludono un lungo iter amministrativo iniziato con il preavviso di accertamento, dimostra la proficua collaborazione innescata tra l'Amministrazione e i cittadini che hanno fornito tutte le informazioni necessarie per il recupero dei dati di pagamento che erano stati persi nelle registrazioni postali.
L'emissione delle 59.231 ingiunzioni ha portato, in data 31 dicembre 2008, alle casse regionali 4.552.128,96 euro e, a fronte di 2.000 su 59.231, 2.270 di scarichi amministrativi.
Gli scarichi riguardano casistiche varie (scadenze sbagliate rottamazioni che non sono mai state registrate ed alcuni casi di pagamento effettuati con bollettini postali non presenti nell'archivio).
Ad oggi, un solo ricorso è stato presentato avverso le ingiunzioni di pagamento della tassa automobilistica, che probabilmente è quello cui fa riferimento proprio la Consigliera Cotto, il n. 242 del 25 agosto 2008.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Consigliera Cotto, che interviene in qualità di Consigliera.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per l'informazione e per avere appreso che c'è un netto miglioramento dovuto al sistema informativo che sta eliminando molti errori.
59.231 cittadini comunque che ricevono ingiunzioni di pagamento sono ancora un numero altissimo, un numero che fa opinione presso il pubblico perché dà veramente fastidio che, dopo avere pagato perlomeno una discreta quantità, che per errore fatto da altri, si verifichino questi inconvenienti.
L'invito all'Assessore quindi è di continuare su questa strada e fare in modo che i cittadini non debbano veramente "tribolare".


Argomento: Incarichi e consulenze esterne

Interrogazione n. 2464 del Consigliere Burzi, inerente a "DGR n. 30-9794 del 13/10/2008. Affidamento di incarico di consulenza esterna alla dottoressa Daniela Giuffrida"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 2464 del Consigliere Burzi, cui risponde l'Assessore Bairati, che ha pertanto facoltà di intervenire.



BAIRATI Andrea, Assessore all'università

Grazie, Presidente.
L'interrogazione fa riferimento al conferimento che la Giunta regionale ha fatto di una consulenza sulle materie di competenza del mio Assessorato per un importo complessivo di 75 mila euro su un arco biennale con durata previsto fino al 2010.
L'interrogazione, sulla base delle motivazioni fornite e specificate dalla Giunta nell'incarico affidato alla consulente, cui fa riferimento il Consigliere Burzi, chiede di sapere al sottoscritto quali siano le motivazioni che hanno reso necessario il conferimento della consulenza, se erano presenti altre candidature per gli stessi incarichi e quali siano i criteri adottati per la selezione.
Come il Consigliere avrà potuto vedere dalle motivazioni, che comunque riporto nel dettaglio della risposta scritta, l'oggetto prevalente della consulenza riguarda la cura di una serie di manifestazioni e di appuntamenti di rilievo internazionale che, tra il 2009 e il 2010, Città di Torino e Regione ospiteranno che hanno forte attinenza con le materie di cui si occupa il mio Assessorato e che hanno trovato collaborazione e patrocinio e, in qualche forma, anche sostegno economico per la loro realizzazione. Quindi richiedono cura dal punto di vista del coordinamento e della progettazione di attività di rilievo internazionale.
Emerge un dettaglio delle attività che curerà la persona cui fa riferimento il Consigliere Burzi, e cito i tre avvenimenti più rilevanti che sono: Torino Capitale europea della scienza nel 2009, Torino sede del G8 delle Università mondiali, Torino nel 2010 capitale mondiale della gioventù, in particolare nella sessione che fa riferimento alla giovent universitaria mondiale. Sulla base di avvenimenti che hanno questa rilevanza e questo forte coinvolgimento nelle attività assessorili, si è ritenuto di dover ricorrere a una consulenza di questo genere che, ricordo al Consigliere Burzi, è una consulenza a supporto dell'organo politico.
Tale incarico è affidato ai sensi della legge n. 23 e non richiede l'osservanza delle procedure di selezione previste dalla legge n. 165 relativamente, quindi, ad uno dei punti in oggetto dell'interrogazione, che era la comparazione di eventuali profili diversi di candidati possibili per l'affidamento dell'incarico. In altri termini, come previsto della legge la consulenza a supporto dell'organo politico ha un margine di discrezionalità più ampio.
A tale proposito, segnalo che nell'inviare la deliberazione di affidamento di incarico, compresa quella cui fa riferimento il Consigliere Burzi, per supporto all'organo politico, alla Corte dei Conti, così come previsto, la Corte ha sempre condiviso le motivazioni di tali affidamenti che si basavano su presupposti giuridici dell'esistenza della norma che in tal senso citavo, cioè l'articolo 16 della legge n. 23.
L'incarico, quindi, si configura per oggetto e natura come diverso dalle funzioni svolte dai dirigenti e dai funzionari delle strutture regionali, perché si tratta di attività espressione di valutazioni, di scelte politiche e strategiche che sono propedeutiche alla definizione di obiettivi che le strutture dovranno realizzare attraverso i loro dirigenti e funzionari.
L'opportunità professionale di affidare l'incarico alla persona cui si riferisce il Consigliere Burzi si evince dal curriculum professionale, che è agli atti e che credo - è passato un po' di tempo - di aver trasmesso a suo tempo al Consigliere. In particolare, sono state ritenute particolarmente rilevanti le esperienze condotte durante le Olimpiadi in collaborazione con una rete di soggetti di comunicazione internazionale, la collaborazione di carattere più progettuale con la Fiera del Libro di Torino e con un'iniziativa realizzata, insieme alla Regione Piemonte, sulle cosiddette parole della Costituzione italiana, in occasione del sessantennio della Costituzione.
Ai sensi della convenzione stipulata con la consulente, sarà redatto un piano di attività, che è già stato redatto, sulla base delle indicazioni fornite dal sottoscritto. Nella narrativa della risposta scritta, riporto il dettaglio delle attività su cui la persona in oggetto sta già lavorando tra cui anche la cura e l'organizzazione, per conto dell'Assessorato all'Università delle attività di nostra competenza per l'edizione 2009 della Fiera del Libro, per le conferenze internazionali sull'energia che la Commissione europea ha varato in questi mesi, per ESOF 2010, l'anno europeo della scienza di Torino, e per la manifestazione, di cui siamo in fase progettuale, che fa riferimento alla campagna per la promozione delle energie rinnovabili, che ha avuto la sua prima realizzazione nel giugno dello scorso anno e di cui è prevista una seconda edizione a consuntivo nel settembre-ottobre di quest'anno. Grazie.



COTTO MARIANGELA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Se invece che l'Assessore Bairati fosse stato l'Assessore Leo a rispondermi all'epoca, non avrei avuto alcun dubbio - dato la frequentazione che l'Assessore Leo ha con l'istituto della confessione essendo lui un cattolico iperpraticante - che non avrebbe avuto alcun timore ad essere parzialmente impreciso, ove impreciso è un modo eufemistico per dire che non sempre dice la verità. Al pomeriggio, secondo le frequentazioni, che sia il Cardinale Poletto o un suo succedaneo, uno ripulisce il tavolo e ricomincia da capo.
Essendo l'Assessore Bairati certamente laico come modalità di interpretare il suo ruolo e non volendo entrare nel merito, perché esula dal contesto delle sue convinzioni religiose e, conseguentemente a ciò, le pratiche che egli ne fa, il sospetto della bugia rimane significativo. Una bugia qua, una bugia là, i dossier si vanno completando.
Ringrazio della risposta. Prendo volentieri atto della comunicazione scritta che aggiungiamo nell'ipotesi per fasi successive di ciò di cui ci stiamo occupando e ribadisco un tema che suggerisco non tanto all'Assessore Bairati, di cui conosco l'opinione, ma magari ai colleghi della Giunta.
Ricordo ai colleghi della Giunta che fanno parte, ancora poco, di un organo collettivo - perché la Giunta della Regione Piemonte è un organo collettivo, non è come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui ciascun Ministero ha le proprie competenze, le proprie autonomie, non solo di delega, ma anche di comportamento nell'analoga riunione - che le delibere, che le abbiate comprese o no, sono collettive. Lo ricordo perch poi qualcuno se lo dimentica, invece è bene non dimenticarlo.
Secondo passaggio. Sempre per l'attenzione non tanto dell'Assessore Bairati, quanto della maggioranza, sono certo che la maggioranza oggi avrà letto con grande attenzione una pregevole inchiesta che appare su un nostro quotidiano piemontese, uno dei tanti, che si occupa della comunicazione di Giunta della Regione Liguria. Burlando, nell'ambito degli incontri che all'epoca fece con la Presidente Bresso, innamorandosi di tante cose, oltre che del progetto, deve aver capito come si potevano utilizzare, in parte, i fondi del bilancio regionale per quella che lui chiama Regione Liguria.
Tuttavia, un po' perché ligure, un po' perché neofita, è un dilettante.
Pensate che la Regione Liguria, come riporta La Stampa oggi, è criticata perché spende quattro milioni in comunicazione (sembrerebbero molti).
Dilettanti! Rancini! Neanche i biellesi! Se il Presidente Burlando, invece che andare in giro contromano per l'entroterra ligure, frequentasse di più, non solo per il progetto Limonte ma anche per altre cose, la Presidente Bresso saprebbe che si potrebbe fare molto, molto, molto, molto meglio. Per esempio, nel bilancio di quest'anno di cui certamente tutti i cittadini piemontesi che vivono alcuni momenti di difficoltà saranno grati, mi pare che le voci attinenti la comunicazione di Giunta siano circa 16 milioni di euro.
Sono certo, quindi, che con quei 16 milioni di euro, più le copie del bilancio sociale che, come ho suggerito, potrebbero fare da panino al rispetto del Patto di stabilità, rappresentano una grande consolazione per i cassaintegrati e, soprattutto, per quelli che non potranno godere della cassa integrazione. Vedrà, Vicepresidente Peveraro, che questo le verrà quanto prima ricordato, e non da me. Qui siamo solo nella comunicazione di Giunta. Invece, quanto dice l'Assessore Bairati esula perché attiene all'utilizzo delle consulenze, che, con un aggettivo gentile, chiamerei "surrettizie", di cui si è ampiamente dotata una serie di persone attinenti la Giunta - direi che l'Assessore Bairati qui potrebbe fare dei seminari sull'innovazione dell'utilizzo dello strumento, non soltanto nell'ambito della Regione Piemonte.
I sindacati, qualora si ricompattassero - vedrà che su questo si ricompatteranno - potrebbero fare da consulenti sull'utilizzo degli incarichi, siano essi attinenti alla legge n. 23 - che ancora pochi hanno letto - siano essi attinenti ad altre leggi istitutive di un recente o meno recente passato. Per esempio, quella che ha realizzato l'ARES a suo tempo potrebbe essere una legge degna di attenzione per riflettere sull'utilizzo della stessa, presenta aspetti abbastanza interessanti circa l'impiego delle consulenze, con relative delibere e determine, a seconda del grado di competenza, rispetto ad un utilizzo che ad alcuni di noi, per esempio a chi parla, sembrerebbe essere surrettizio.
Ciò detto, prendiamo atto della risposta, accettiamo la risposta scritta e nell'ambito delle prossime boutade, che indubbiamente saranno più divertenti, visto che la campagna elettorale ha tra i suoi doni quello di rendere il clima più divertente, vedremo di spiegare meglio e non soltanto in questa sede cosa intendiamo per surrettizio.
Grazie.



GARIGLIO DAVIDE



PRESIDENTE

A questo punto, dichiaro chiusa la fase del sindacato ispettivo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte della Consigliera Cotto, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente all'articolo giornalistico "Botte ai detenuti delle Vallette. Medici impotenti", pubblicato sul quotidiano La Stampa del 3 febbraio 2009

Argomento: Interventi per calamita' naturali - Calamità naturali

Richiesta, da parte della Consigliera Motta, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ai danni provocati dalle calamità naturali delle scorse settimane


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori la Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Questa mattina, su un giornale di Torino abbiamo letto un articolo recante: "Botte ai detenuti delle Vallette. Medici impotenti", argomento sul quale è stata scritta una pagina.
Venerdì scorso, some Commissione, noi abbiamo effettuato un sopralluogo al carcere. Personalmente, mi è abbastanza difficile credere a queste denunce, perché conosco da tempo l'attività degli agenti e abbiamo avuto anche tante occasioni di incontro. Signor Presidente, proprio per la gravità di quanto è stato denunciato - tra l'altro, se posso dirlo, mi stupisce non trovare nulla in rassegna stampa - credo sarebbe necessario è la prima idea che mi viene in mente - chiedere al Presidente della Commissione di riunire, anche nella pausa dei lavori consiliari, una Commissione, se lei autorizza, data l'urgenza, unitamente agli Assessori alle politiche sociali e alla sanità, per approfondire insieme questa notizia, per capire cosa possiamo fare, per far uscire dal silenzio questa denuncia, che è di una gravità inaudita, se i fatti denunciati dovessero risultare corrispondenti a verità. Rispetto a quanto chiedo, propongo una discussione in Commissione e, poi, eventualmente, anche in Consiglio perché, ovviamente, non possiamo tacere su questo argomento.



PRESIDENTE

Sullo stesso tema, ha chiesto di intervenire il Consigliere Rostagno Presidente della IV Commissione; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elio

In effetti, quanto segnalato dalla Vicepresidente Cotto ha stupito moltissimo anche me stamani.
Venerdì mattina, noi abbiamo effettuato una visita di circa due ore accompagnati dal direttore del carcere, e penso di potere dire eventualmente i colleghi potranno integrare queste mie dichiarazioni - che complessivamente, pur nella drammaticità dell'ambiente che un carcere in s medesimo costituisce, abbiamo avuto un'impressione che non corrisponde a simili articoli, che già erano apparsi la settimana scorsa su La Stampa.
Qualche collega ricorderà che la settimana scorsa La Stampa aveva dedicato due intere pagine alla problematica del sovraffollamento delle carceri.
Ricordo che in quell'occasione, insieme al direttore, abbiamo osservato che Torino non era citata né tra le uniche tre che si distinguevano per qualche motivo di eccellenza, né tra altre (ad esempio, l'Ucciardone di Palermo) che venivano citate per la loro particolare situazione sotto il profilo delle carenze igieniche e di ogni forma di rispetto della dignità umana. Gli articoli avevano lo scopo di dimostrare che l'Italia non rispetta in nessun carcere gli standard previsti dall'Unione Europea e che è possibile un confronto soltanto con i paesi in via di sviluppo o del terzo mondo.
Noi abbiamo avuto modo di riscontrare che per quanto riguarda lo spazio ricordo che la normativa europea prevede uno spazio di otto metri cubici per persona all'interno delle celle - quanto previsto, in linea di massima neanche qui a Torino alle Vallette è rispettato, perché la capienza totale è ampiamente superata, la capienza tollerata è già di per sé superata. Ci è stato detto che i 1.200 detenuti presenti superano di molto la capienza tollerata. In effetti, abbiamo potuto riscontrare che le celle nate per ospitare un detenuto, normalmente, ne ospitano due.
Abbiamo anche visitato qualcuno dei reparti qui citati, ad esempio il repartino di psichiatria. Non sono di facile approccio e comprensione le difficoltà dei detenuti con gravi problemi psichiatrici, che arrivano a Torino dal resto d'Italia, perché quello di Torino è considerato tra le situazioni migliori, se non un modello da ripetere. Ci è anche stato spiegato che si era arrivati ad avere un numero elevato di suicidi, mentre negli ultimi sette anni c'è stato un solo suicidio.
Noi abbiamo potuto intendere che molte delle attività che ci sono state illustrate...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Rostagno, siamo sull'ordine dei lavori, non affrontiamo qui il tema.



ROSTAGNO Elio

Era solo per dire che nell'insieme l'impressione tratta è stata migliore di quella che potevamo aspettarci, specie per chi come me non aveva mai visitato le Vallette, ma altre carceri di massima sicurezza, che per qualche verso, hanno caratteristiche anche più restrittive per quanto riguarda i singoli individui.
Noi abbiamo avuto l'impressione che il carcere, negli ultimi anni in particolare, abbia registrato un miglioramento e che sia notevole lo sforzo da parte della direzione per rendere il contesto accettabile e vivibile.
Posso dire di aver riscontrato una notevole discrepanza tra l'atmosfera che abbiamo potuto cogliere in carcere e la relazione presentata da questa ex dottoressa dello stesso carcere, che è effettivamente molto preoccupante.
Se si ritiene di affrontare in Commissione l'argomento, credo che potremo farlo nei tempi e nei modi che il Presidente vorrà indicare, o nella riunione di venerdì o nel momento che verrà proposto.
La disponibilità da parte della Presidenza della Commissione è ampia e sono certo che la discussione sarà costruttiva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti, sempre sull'ordine dei lavori.



BOETI Antonino

Mi unisco alla richiesta della Consigliera Cotto, rispetto all'esigenza di fare chiarezza e non lasciare che quanto abbiamo letto stamattina si fermi alla notizia giornalistica.
Qualche giorno fa abbiamo visitato il carcere e devo dire che sono rimasto sconvolto da alcuni reparti; quello neuropsichiatrico non è degno di un paese civile. Certo, ci possono essere provvedimenti e atteggiamenti particolari rispetto a quei pazienti di difficile rilievo, ma le dimensioni delle celle e le loro condizioni non erano e non sono degne di un paese civile.
Pertanto, Presidente e Vicepresidente Cotto, non so se in Commissione o in quale altro luogo, ma abbiamo l'esigenza di capire, rispetto all'argomento, come stanno effettivamente le cose.



(La Vicepresidente Cotto consulta il Presidente della IV Commissione Rostagno)



PRESIDENTE

Colleghi, ho sentito il Presidente della Commissione competente richiesta con molta urgenza. Per convocarla in modo urgente devo derogare dal rispetto dei termini canonici. Pertanto, se non ci sono indicazioni in senso contrario, possiamo convocare la IV Commissione tra le ore 12.30 e le ore 12.45, nell'intervallo di pranzo, per affrontare un primo approfondimento.



(Il Presidente Gariglio consulta il Consigliere Rostagno e altri Consiglieri membri della IV Commissione presso il banco della Presidenza)



PRESIDENTE

Colleghi, d'intesa con il Presidente della IV Commissione, convoco la Commissione stessa alle ore 12.45, in sala A.
Ovviamente, l'oggetto di questa riunione sarà la determinazione delle modalità con le quali affrontare un approfondimento, che non può essere risolto in una seduta che viene convocata repentinamente. Occorrerà capire chi e come convocare per approfondire la questione e non rinviare agli organi di stampa. Ovviamente, sarà una riunione di breve durata.
La parola alla Consigliera Motta, sull'ordine dei lavori.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente. Cambio argomento, per chiedere, quando sarà possibile, agli Assessori Sibille e Ricca di portare in Aula una situazione aggiornata relativamente ai danni e alla documentazione degli stessi presentata dalle Province, a causa delle scorse calamità naturali e della neve di questi ultimi due giorni.
So che la mia Provincia ha già fatto un conto approssimativo di 21 milioni di euro e, se questo è il conto di una Provincia piccola come quella di Asti, penso che la situazione a livello piemontese sia ben più grave. Pertanto, quando gli Assessori saranno pronti a rispondere, chiedo di sapere qual è la situazione aggiornata e come si potrà far fronte alla richiesta, soprattutto dei piccoli Comuni, di essere rimborsati delle spese sostenute per la neve. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore alla difesa del suolo

I Comuni avevano 30 giorni - già qualche tempo fa - per presentare le richieste e credo che stia arrivando tutta la rendicontazione. Abbiamo il quadro complessivo d'insieme e credo che nell'arco di una decina di giorni quindici al massimo - saremo in grado di avere il dato complessivo, che è quello che ci serve per allocarci come richiesta, a livello nazionale.
La sottoscritta o l'Assessore Ricca, secondo la procedura che si sceglierà, ovviamente, relazioneranno sull'argomento ad inizio di seduta di Consiglio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento proposta di legge n. 568, inerente a "Abrogazione dell'articolo 29 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 12 (Legge finanziaria per l'anno 2008)"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di legge n. 568, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 19 gennaio 2009 è iniziato l'esame del provvedimento, con la relazione del Consigliere Travaglini, la discussione generale, l'esame dell'articolo 1 e dell'emendamento n. 1, posto in votazione. La votazione, però, è stata dichiarata non valida per mancanza del numero legale.
Oggi, pertanto, ripetiamo la votazione dell'emendamento n. 1.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Vignale, Botta D'Ambrosio, Boniperti e Casoni: nel titolo, sostituire "abrogazione" con "cassare".



PRESIDENTE

LEARDI Lorenzo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, posso avere la parola?



PRESIDENTE

Sì, Consigliere Leardi. Sospendo la votazione e do la parola al Consigliere Leardi, sull'ordine dei lavori.



LEARDI Lorenzo

Solo per conoscere il numero legale, Presidente.



PRESIDENTE

Il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Se il Presidente della Commissione e i colleghi sono d'accordo, possiamo anticipare la riunione della IV Commissione, in sala A.
Non vedo indicazioni contrarie, pertanto i lavori della seduta terminano qui. Ricordo che la seduta pomeridiana del Consiglio è convocata alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.09)



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