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Dettaglio seduta n.41 del 22/11/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.06 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.40 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.10)



(La seduta ha inizio alle ore 11.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Pizzale e Ronzani.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla sollecitazione del Consigliere Rossi in merito alla mancata risposta in Aula alle interrogazioni ed interpellanze presentate dal Gruppo della Lega Nord Piemont-Padania, nonché alla sollecitazione del Consigliere Ghiglia in merito alla risposta all'interrogazione n. 296 inerente a "Liquidazioni miliardarie al TOROC" . Sollecito risposta scritta all'interrogazione n. 313


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Come ho già fatto in sede di Conferenza dei Capigruppo per tre volte sollecito anche in Consiglio quanto segue. Non è possibile che non venga mai data risposta alle interrogazioni del Gruppo della Lega Nord. Anche oggi, all'o.d.g. vi sono 20 atti di sindacato ispettivo, ma nessuno della Lega Nord.
L'Assessore Deorsola mi ha dato ragione nell'ultima riunione dei Capigruppo e ha detto che avrebbe provveduto a fare inserire almeno un'interrogazione cui sarebbe stata data risposta: non c'è.
Faccio presente tutto questo, Presidente, e la invito cortesemente a sollecitare la Giunta ad essere un po' più imparziale.



PRESIDENTE

Le darò la risposta, collega Rossi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Vorrei sollecitare, per l'ennesima volta, un'interrogazione sul TOROC la n. 296, presentata ormai quasi due mesi fa, relativa alla liquidazione dei dottori Rota e Pochettino, sulla quale continua un imbarazzante e omertoso silenzio da parte della Giunta regionale.
Uso questi termini, Presidente, perché è stata già sollecitata almeno dieci volte e non è possibile che, rispetto a degli atti che la Giunta regionale ha sicuramente in suo possesso (in quanto fa parte del Consiglio di Amministrazione del TOROC), non venga data risposta.
Presidente, per una questione di democrazia, voglio avvertire che dalla prossima seduta noi metteremo in atto tutto il filibustering possibile affinché venga assicurato il rispetto del diritto all'accesso agli atti del Consiglio regionale e venga rispettato un diritto fondamentale, che è quello alla pubblicità e alla trasparenza della Pubblica Amministrazione.



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, rispetto alla sua osservazione, mi è stata annunciata la disponibilità della Presidente della Giunta a rispondere ai suoi quesiti nella seduta odierna. Attendo comunque il rientro in sala della Presidente e poi confido che le possa essere data risposta. Peraltro, me ne dolgo, ma abbiamo proceduto a dare, con metodicità e sistematicità, continua sollecitazione alla richiesta.
Rispetto alle osservazioni avanzate dal collega Rossi, ne abbiamo discusso più volte in Conferenza dei Capigruppo e mi spiace profondamente che la questione si riproponga ancora oggi. Abbiamo provveduto a dei solleciti, ma ovviamente, al di là del sollecitare anche con toni forti non vedo cos'altro si possa fare. Sicuramente sarà mia cura accompagnare la richiesta, l'ulteriore sollecitazione con una lettera in nome del Consiglio regionale, in cui si esprime anche rammarico per questo inadempimento per quanto concerne i quesiti di sindacato ispettivo posti dal Gruppo della Lega Nord.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Senza dare valutazioni di alcun tipo e senza minacciare ostruzionismi ricordo che sulla questione TOROC anche noi abbiamo presentato un'interrogazione, come sempre a risposta scritta, dati gli accordi presi nella Conferenza dei Capigruppo per il nostro Gruppo.
Avevo intenzione di inviare una lettera alla Presidenza su questa e su altre due istanze che abbiamo presentato, per le quali sono più o meno scaduti i tempi. Tutto qui.



PRESIDENTE

Collega Dalmasso, grazie della precisazione. Ne approfittiamo per mandare avanti tutte le questioni attinenti al TOROC e alle soluzioni dei rapporti dirigenziali che vi sono stati chiaramente congiuntamente, quindi cercheremo di abbinare le risposte.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Approfitto anch'io per sollecitare un'interpellanza, la n. 9; la sollecitazione è stata fatta anche in forma scritta alla Presidenza del Consiglio e all'Assessorato di competenza. Al di là di questa sollecitazione, mi permetto soltanto di fare una breve valutazione. Non credo sia possibile né corretto utilizzare l'Aula consiliare per fare le sollecitazioni che facciamo via scritta all'Ufficio di Presidenza o in sede di Commissione per sollecitare un diritto, quello degli atti ispettivi, che è regolamentato dal nostro Statuto e dal nostro Regolamento e che in qualche modo non viene rispettato.
Non credo sia corretto che, nonostante i singoli Presidenti di Gruppo sollecitino le proprie interpellanze nelle Conferenze e nonostante i Consiglieri autonomamente seguano le proprie e le sollecitino all'Ufficio di Presidenza, vi possa essere una situazione simile.
Noi attendiamo alcune risposte dai mesi di maggio-giugno, ben oltre i trenta giorni previsti. Su alcune interpellanze abbiamo dato disponibilità come il Presidente ha chiesto in una Conferenza dei Capigruppo, ad avere risposta scritta. Ma se anche la risposta scritta ha tempi pari o addirittura superiori a quelli della risposta orale, non si comprende per quale motivo si dovrebbe in qualche modo agevolare il lavoro degli uffici e degli Assessori, se poi ci troviamo esattamente nella stessa situazione.
Mi permetto - e concludo - di sollecitare l'Ufficio di Presidenza a un rapporto più corretto della Giunta nei confronti del Consiglio, in particolar modo sugli atti ispettivi, ma anche su quella che è l'attività del Consiglio più largamente intesa.
Lo dicevano già ieri alcuni Capigruppo e alcuni Consiglieri: il fatto che (non ricordo se oggi o il prossimo martedì) sia convocato un convegno al quale sono stati invitati i Consiglieri e al quale parteciperanno gli Assessori nella giornata del Consiglio è l'ennesima dimostrazione del rapporto poco costruttivo che esiste fra Giunta e Consiglio. A questo bisogna in qualche modo porre freno, chiedendo esclusivamente il rispetto del Regolamento del Consiglio regionale, perché altrimenti quanto diceva il collega Ghiglia, che sia una volta il TOROC, che sia un'altra singola interrogazione, diventa inevitabile.
Di conseguenza, sollecitiamo l'Ufficio di Presidenza, in particolar modo il Presidente del Consiglio, a far sì che la Giunta abbia un maggior rispetto del Consiglio.



PRESIDENTE

Potremmo procedere espletando le risposte alle interrogazioni e interpellanze, sennonché mancano, da un lato, alcuni Assessori e dall'altro, alcuni interpellanti.
In Aula è presente l'Assessore Caracciolo, ma è assente il Consigliere Pedrale; c'è l'Assessore Sibille, ma manca la collega Cotto.
L'Assessore Borioli è disponibile a fornire la risposta a due interpellanze: una a firma del Consigliere Ghigo e altri, l'altra a firma della Consigliera Ferrero e altri.
Il Gruppo di Forza Italia dovrebbe mandare, però, qualche rappresentante in Aula, altrimenti chiudiamo il sindacato ispettivo.
La Giunta ha segnalato la disponibilità a rispondere anche da parte del Vicepresidente Susta, dell'Assessore Oliva, dell'Assessore Taricco e dell'Assessore Valpreda, che non sono presenti in Aula.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali - Ristrutturazione industriale - Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 346 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Situazione AGESS S.p.A."


PRESIDENTE

Procediamo pertanto, alla luce della disponibilità della Presidente Bresso, con il punto 2) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziando con la risposta all'interrogazione n. 346 presentata dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale.
La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

L'interrogazione riguarda il bilancio della società AGESS, che peraltro, durante il periodo fra la presentazione dell'interrogazione e la risposta, è stata posta in fallimento su richiesta di una parte dei soci.
Preciso che la Regione Piemonte non partecipa in qualità di azionista alla società, pertanto non siamo in grado di illustrare al Consiglio la reale situazione dei conti e quella debitoria, di cui avremo notizia nel corso del processo fallimentare, né abbiamo titolo per richiedere informalmente, queste informazioni agli attuali azionisti, sia pubblici che privati.
La Regione è a conoscenza direttamente, per informazioni ricevute dai soci pubblici, e indirettamente, per notizie riportate dai giornali, della perdurante situazione di difficoltà, dovuta all'impossibilità di far fronte a un crescente fabbisogno di liquidità. Difficoltà che si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi, durante i quali, anziché avviare un processo di rilancio e ridisegno complessivo della missione societaria, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di chiedere l'istanza di fallimento.
L'interesse della Regione all'acquisizione dell'immobile La Crumiere di proprietà della società e attualmente adibito a sede della medesima, si è concretizzato con una delibera di Giunta regionale del 14 ottobre scorso n. 3-1074, come intervento da inserire in un più generale processo di coinvolgimento degli enti locali del territorio e della Provincia di Torino nella gestione integrata di un presidio culturale.
Ricordo che il presidio culturale è costituito dal museo annesso all'immobile e da una struttura ricettiva; l'interesse, peraltro, dipende anche dai vincoli di destinazione ancora presenti, perché l'immobile è stato ristrutturato con fondi europei e quindi la maggioranza pubblica della proprietà deve essere assicurata per almeno dieci anni, non ancora terminati.
Avevamo motivato il nostro interesse all'acquisizione dell'immobile anche nel tentativo di evitare una situazione di liquidazione coatta e quindi di perdita di valore di tutto ciò che era connesso alla società.
Tuttavia, questo non è stato possibile perché nelle more del nostro intervento è stata decisa la liquidazione.
L'8 novembre scorso il Giudice fallimentare di Pinerolo ha depositato la sentenza di fallimento. Il curatore fallimentare è stato individuato nella dottoressa Giuliana Barra, commercialista di Pinerolo, che entro il 19 gennaio 2006 dovrà effettuare l'esame del passivo.
Nell'incontro avvenuto con i soci (Comunità Montana e Provincia) è stata valutata l'opportunità di partecipare, sia come soci sia come Regione Piemonte, all'asta che il curatore avvierà per la vendita dei beni.
L'assessore provinciale Carlo Chiama ha confermato l'impegno finanziario della Provincia di Torino a favore dei lavoratori/fornitori della valle, che ora dovrà essere riformulato in modo diverso rispetto alle ipotesi fatte prima dell'istanza fallimentare. In origine era previsto come conferimento alla società per la sua liquidazione; ora è da prevedere probabilmente, come acquisto di beni e strumentazioni di proprietà AGESS.
Per quanto riguarda la definizione dell'accordo di programma fra enti del territorio, Regione e Provincia di Torino, per l'utilizzo integrato delle infrastrutture realizzate con fondi comunitari (Crumiere e museo), la Comunità Montana ha già presentato un documento, da sviluppare e approfondire, quale intervento da inserire in un più generale processo di coinvolgimento degli enti del territorio nella gestione di beni culturali e ricettivi, a cui deve essere necessariamente affiancato un progetto di sviluppo per evitare il ripetersi dei fenomeni che si sono verificati.
Per quanto riguarda la delibera di intesa preliminare di programma approvata dalla Giunta regionale il 14 ottobre scorso, è stata richiamata l'opportunità, da parte dei presenti, di mantenere l'impegno di acquisto e procedere alla redazione di perizia, tenendo conto che l'impegno finanziario, allo stato dell'arte, sarà sicuramente inferiore rispetto a quanto previsto nella delibera.
Noi confermeremo l'impegno e parteciperemo all'asta per i valori che deriveranno dalla decisione del curatore fallimentare, nell'intento di assicurare la sede all'ecomuseo e la disponibilità di una struttura ricettiva e di concordare con gli enti del territorio un utilizzo diverso dell'immobile, pur mantenendone la proprietà pubblica e garantendo che non accada quanto avvenuto invece a Garessio, dove la vendita a un privato ha comportato la richiesta di restituzione del finanziamento comunitario.
Per quanto riguarda i progetti INTERREG (l'AGESS era anche realizzatore di progetti INTERREG, in capo all'AGESS stessa), è stata fatta una verifica ed è stata prospettata alla curatrice la necessità di rinunciare, da parte dell'AGESS, in tempi brevi, alla titolarità del progetto, al fine di limitare le possibili conseguenze finanziarie che potrebbero derivare dalla sua mancata conclusione. Quanto prima perverrà la lettera di recesso da parte della curatrice, in modo da attribuire la titolarità e la gestione del progetto al partnerariato, che comprende anche i francesi, e concludere, da parte della Regione, l'erogazione delle risorse che sono già state rendicontate. Ad AGESS spetterebbero circa 40.000 euro.
stata auspicata la conclusione della vicenda in tal senso e la curatrice ha dato assicurazioni in merito, informando che avrebbe proposto questa soluzione nella stessa giornata dell'incontro al giudice Giannone salvando il progetto da inevitabili conseguenze.
Per quanto riguarda l'acquisizione dell'immobile, la dottoressa Barra ha confermato che verrà messo all'asta ai sensi della legge fallimentare.
Non sono previste soluzioni diverse - avevamo peraltro chiesto se fosse possibile verificare una trattativa fra la Regione e la curatrice fallimentare, ma le procedure prevedono la messa all'asta - e, quindi, con la Direzione Patrimonio, abbiamo valutato l'opportunità di validare, ai fini del perfezionamento degli atti amministrativi, la perizia, che verrà stilata per conto del Tribunale.
Entro il 30 novembre sarà registrato l'impegno di spesa a bilancio, pur sapendo che, probabilmente, l'importo sarà inferiore: una volta stilata la perizia, lo metteremo a bilancio modificando, eventualmente, la delibera.
Sono state prese misure adeguate di conservazione dell'immobile, onde evitare danni o furti, in particolare per quanto concerne gli arredi.
La curatrice fallimentare ha apprezzato la disponibilità manifestata dalla Regione.



PRESIDENTE

Per cortesia, prego i colleghi di silenziare i cellulari e invito coloro che devono discutere ad accomodarsi all'esterno dell'aula, compresi i Signori Assessori. Grazie.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Si è resa quindi disponibile a collaborare con noi per una positiva conclusione della vicenda.
Mi sono dilungata, ma la situazione si è evoluta nell'arco di tempo intercorso fra la presentazione dell'interrogazione e la risposta. Mi pareva opportuno, quindi, fornire informazioni in merito a tale evoluzione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Intervengo soltanto per ringraziare la Presidente per la completezza dell'esposizione. È chiaro che, come ha ricordato la Presidente stessa dalla data di presentazione dell'interrogazione ad oggi è cambiata la storia: ne prendiamo atto e ringraziamo per la disponibilità a rispondere comunque all'interrogazione.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 296 del Consigliere Ghiglia inerente a "Risoluzione di contratti di alcuni dirigenti del TOROC"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 296, poc'anzi sollecitata dal Consigliere Ghiglia, alla quale risponde la Presidente della Giunta regionale.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

L'interrogazione, inserita su richiesta del Consigliere Ghiglia riguarda i motivi che hanno portato alla rimozione di Paolo Rota e Marcello Pochettino, la liquidazione e la prassi che è stata seguita.
In merito al primo punto, i motivi attengono essenzialmente alla mancata concordia dirigenziale e alla conseguente mancanza di adeguata comunicazione interna al TOROC.
Il Consigliere ricorderà che vi è stato un lungo dibattito - peraltro in un periodo in cui io non avevo titolarità al TOROC - che ha portato a considerare il forte conflitto tra Rota e Pochettino come ostacolo al buon funzionamento del TOROC e, in accordo anche con il Governo, si è deciso di modificarne la struttura dirigenziale da parte degli enti allora presenti (Comune, Provincia e Regione, rappresentata dal Presidente Ghigo).
La motivazione della risoluzione consensuale è connessa alla valutazione, rientrante nella esclusiva autonomia del Direttore Generale di TOROC, dell'assenza di una giusta causa per il licenziamento, che ha reso preferibile una risoluzione bonaria del rapporto, evitando rischi e costi di una causa di lavoro. La decisione attiene al nuovo Direttore del TOROC Vaciago.
L'ammontare dell'indennità aggiuntiva alla liquidazione, come da prassi consolidata in Confindustra, è stata pari, per ciascuno dei due, a due annualità di compenso (un quinto delle richieste avanzate dai due licenziati e un terzo del valore che è stato stimato in caso di soccombenza processuale). Anche questa è stata una valutazione concordata fra gli avvocati delle due parti.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Invito coloro che stanno discutendo ad uscire dall'Aula, al fine di consentire alla Presidente di terminare la risposta all'interrogazione.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Le cifre non sono state fornite per ragioni di riservatezza, ma come titolare di un posto in Consiglio di Amministrazione potrei richiederle: se emergesse un'esigenza motivata, troveremo una formula, insieme agli uffici del Consiglio, che consenta di garantire la privacy e l'accesso all'informazione.
Il terzo quesito chiedeva se sia prassi liquidare.
L'irrilevanza degli atti del procedimento penale in corso ha indotto il Direttore Generale ad una scelta cautelativa, dato il rischio altissimo di dover liquidare cifre elevatissime per danni morali.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi! Prego i commessi di controllare l'ingresso in Aula di persone che non ne hanno titolo e invito i colleghi che devono parlare ad accomodarsi all'esterno. Fuori, ci sono molte sale a disposizione.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Poiché è stata stimata l'irrilevanza degli atti del procedimento penale in corso, il Direttore Generale ha fatto una scelta cautelativa, dato il rischio altissimo di dover liquidare cifre molto elevate per danni morali oltretutto, tenuto conto dei tempi processuali, in un momento in cui TOROC potrebbe essere già liquidato, creando dei problemi ex post di debiti fuori bilancio. Si è preferito ovviamente chiudere la vertenza durante la vigenza del TOROC, in cui è possibile fare trattative e valutare l'entità esatta dei maggiori costi.
Ovviamente, ove da indagini oggi non prevedibili emergessero reati effettivi, sarebbe immutata la capacità di TOROC ad agire in giudizio.
Questa è una liquidazione che riguarda gli aspetti retributivi e non l'eventuale emergere di reati penali.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Ringrazio la Presidente per la risposta all'interrogazione.
Presidente Gariglio, nella prima considerazione vorrei porre un problema di carattere generale, che regola l'accesso agli atti, che è credo - ampiamente disciplinato dai nostri Regolamenti, dalle delibere dell'Ufficio di Presidenza, da una prassi consolidata, per cui nelle passate legislature i Consiglieri regionali irrompevano negli uffici della Giunta e si facevano consegnare, ancorché disarmati, qualsiasi tipo di atto. Non è nostro costume usare i metodi dei commandos, tuttavia abbiamo il diritto alla massima e più completa informazione possibile, fatto salvo l'uso delle eventuali notizie, anche riservate, che ci possono essere fornite.
Non cito, anche perché non le ho sottomano, le sentenze e i Regolamenti delle varie assemblee elettive che regolano gli accessi agli atti, tuttavia chiederei al Presidente di definire, per questa legislatura, e di rendere chiari ed evidenti alla Giunta regionale quali sono i limiti dell'accesso agli atti, quali sono i modi e i tempi per la regolamentazione di questo diritto. Non è colpa della Presidente Bresso, apprezzo il fatto che queste questioni debbano essere riservate, e magari lo debbano anche essere all'esterno, ma ci vuole una regola che vale per oggi, per questa interrogazione, come per tutte le altre. Il sindacato ispettivo è molto limitato nel momento in cui non ci può essere una competenza d'informazione, che ci viene assicurata dalla giurisprudenza, nonché da una prassi consolidata.
Chiedo alla Presidente Bresso di dar seguito alla sua disponibilità, di fornirci le cifre esatte, e poi l'utilizzo delle stesse cifre ricadrebbe sotto la responsabilità di chi dovesse farne un uso ritenuto improprio a termini di legge.
Per quanto riguarda il merito dell'interrogazione, non posso scaricare sulla Giunta o sulla Presidente responsabilità per quanto è stato fatto, mi limito a fare alcune considerazioni. Chi ha fatto i contratti ai due manager? Secondo me, la Regione, il Comune e la Provincia dovrebbero chiedere i danni all'estensore materiale dei contratti ai due manager. Nel momento in cui due persone agli apici di una struttura così importante e complessa vengono rimosse a seguito di una manifesta impossibilità di svolgere il loro compito (non lo svolgono in quanto impegnati a litigare) e il TOROC e gli enti che ne fanno parte non sono messi nelle condizioni di rimuoverli, ma addirittura sono costretti a liquidarli perché manca una giusta causa per il licenziamento (hanno un contratto talmente blindato che non consente di rimuovere le persone, neanche nel momento in cui non svolgono le proprie mansioni), mi sembra una situazione veramente surreale.
Credo che questo sia un problema.
Se noi dovessimo invitare alla rivolta civile, dovremo dire a tutti i manager che hanno un contratto di diritto privato con il TOROC una frase del tipo: dimettetevi in massa, fate un po' di "casino", così sicuramente vi liquideranno con molti più soldi di quelli che percepirete, peraltro senza più fare nulla. È un paradosso! Mi sembra paradossale il modo in cui sono stati stipulati questi contratti, ma non posso che prenderne atto salvo chiedere, ma lo chiederò con un'interrogazione ad hoc, la copia dei contratti di diritto privato che sono stati stipulati a favore di tutti i manager del TOROC in questi anni.
Ricordo che su uno dei due manager è in corso un'indagine addirittura per truffa. Sono un garantista, fino al terzo grado nessuno è colpevole ma, secondo me, questo rende ancora più pesante quello che dicevo prima.
Una persona viene liquidata nel momento in cui, nei confronti dello stesso ente, pende un'indagine per truffa. Mi sembra un fatto surreale a testimonianza di come, in questi anni, il TOROC sia stato gestito in maniera assolutamente surreale, episodica, raffazzonata, disattenta superficiale, assurda, il tutto con un costo enorme che grave sulle spalle di tutti i cittadini, quindi di tutti noi.
Chiudo il mio intervento facendo queste precisazioni e chiedendo formalmente alla Presidente di poter acquisire le cifre precise.



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia, al diritto di accesso dei Consiglieri regionali lo Statuto della Regione disciplina la questione all'articolo 19.
L'articolo 19 contempla gli enti e le aziende istituiti dalla Regione stessa e in quel caso afferma: "I Consiglieri regionali, ai fini dell'espletamento del loro mandato, hanno diritto di ottenere dagli uffici della Regione, dagli enti e dalle aziende da essa istituiti le informazioni e i documenti connessi all'attività della Regione.
I Consiglieri hanno facoltà di richiedere ed ottenere la visione anche degli atti e dei documenti che in base alla legge sono qualificati come riservati, fermo restando l'obbligo di mantenere la riservatezza".
Il presupposto di questo articolo è una normativa sul diritto di accesso dei Consiglieri regionali, deliberata dall'Ufficio di Presidenza il 4 aprile 2001 e aggiornata il 15 gennaio 2003, quindi antecedente rispetto al nuovo Statuto.
Ci si pone anche un problema di armonizzazione delle normative rispetto allo Statuto. In generale, c'è un problema di armonizzazione che potremmo valutare nella sede propria, l'Ufficio di Presidenza, per il caso specifico sollevato nei confronti del TOROC (mi riservo una valutazione sulla natura giuridica del TOROC) e soprattutto per capire se il TOROC può rientrare in questo articolato. In sede di Ufficio di Presidenza lo approfondiremo in modo da dare una risposta rispetto al quesito fin qui posto. È chiaro che se rientra nel disposto dell'articolo 19, il Consigliere ha diritto di avere tutte le informazioni ai sensi di quanto prevede lo Statuto.
Pertanto, inseriamo la questione nell'o.d.g. dell'Ufficio di Presidenza di domani, pregando gli uffici competenti di provvedere in tal senso.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 313 inerente a "Olimpiadi invernali 2006" presentata dai Consiglieri Dalmasso, Deambrogio, Bossuto, Valloggia, Barassi e Clement (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 313.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Non posso entrare nel merito della questione non essendo interrogante ma chiederei il testo scritto della risposta data e la risposta scritta all'interrogazione n. 313, presentata dal nostro Gruppo, che ha un altro titolo, ma riguarda lo stesso tema.



PRESIDENTE

Consigliere Dalmasso, la risposta scritta le sarà consegnata. Se desidera replicare in quanto interpellante su un argomento simile, ha la facoltà di farlo.


Argomento: Calamità naturali

Interpellanza n. 135 del Consigliere Cavallera inerente a "Opere di ricostruzione architettonica dopo il sisma del 2003"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 335, sulla quale risponde l'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore alle opere pubbliche

Buongiorno, Presidente, buongiorno, signori Consiglieri.
La risposta a quest'interrogazione era attesa da qualche tempo perch per motivi tecnici, non è stato possibile dare comunicazione in Aula, ma il Consigliere Cavallera ha avuto a suo tempo risposta scritta.
Con l'interpellanza n. 335 si chiede l'avanzamento dei ripristini in interventi connessi agli eventi sismici del 2003 riguardanti le opere pubbliche, l'edilizia privata e gli edifici di interesse storico artistico e architettonico. Contemporaneamente, si chiedono le previsioni di intervento relative al completamento delle opere di ripristino a suo tempo intrapreso, e gli interventi che erano stati temporaneamente posposti aventi ad oggetto molte chiese, edifici storici dei nostri paesi e dei centri urbani, di particolare interesse per i cittadini.
In ordine al primo punto, comunico che gli interventi sulle infrastrutture e sulle opere pubbliche sono quasi del tutto completati a livello di cantiere, mentre risulta più arretrato l'avanzamento finanziario per la non completa rendicontazione degli stessi interventi da parte degli uffici. Gli uffici non hanno ancora ricevuto hanno la rendicontazione quindi hanno delle difficoltà a predisporre i passaggi che porteranno ai pagamenti.
I lavori relativi agli edifici storico-artistici, tranne pochi casi risultano invece più arretrati, pur essendo stati esaminati i relativi progetti nella totalità (mancano due casi) dalla Conferenza dei Servizi istituita con D.P.G.R. n. 113 del 18/09/03. Tale ritardo nei tempi rispetto ad altre categorie di opere, è evidentemente giustificato dalla maggior complessità e difficoltà affrontata dai progettisti.
Sul fronte dell'edilizia privata la situazione si presenta estremamente diversificata a seconda del Comune: in alcuni casi gli interventi risultano ormai del tutto completati e hanno già richiesto all'amministrazione comunale il saldo finale del contributo, mentre in altri casi l'opera di ricostruzione procede più a rilento; è evidente come un fattore determinante risulta la distanza del Comune dall'epicentro che ha influito di sicuro sull'entità del danno e, di conseguenza, sui tempi per il recupero dei manufatti. Per quanto concerne le previsioni di intervento relative al completamento delle opere di ripristino di chiese o edifici storico-monumentali, sono in corso azioni presso il Dipartimento della Protezione Civile, che si confida possano consentire in tempi brevi la messa a disposizione di fondi, in misura idonea al finanziamento almeno degli interventi che saranno ritenuti prioritari.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
L'Assessore ha risposto toccando tutti gli aspetti della questione: opere pubbliche, edilizia privata, attività produttive e edifici di interesse storico-artistico- monumentale.
Il terremoto è veramente una calamità molto grave e, per certi versi anche subdola, quando avviene con eventi non classificati al massimo della scala Richter, ma, com'è successo in Piemonte, ad un livello tale da pregiudicare la stabilità delle case, soprattutto nei paesi o nelle colline, dove vi è un paesaggio che ha tutto il suo pregio. Nel momento in cui non si riuscisse a ripristinare le abitazioni private o le attività produttive, vi sarebbero grandi problemi per un ritorno alla normalità. Se pensiamo alle chiese, alle torri (tutte le torri di avvistamento presenti nelle Langhe e nel Monferrato), ai castelli che connotano il nostro paesaggio, sarebbe veramente un grave danno, perché inizierebbe un degrado che contrasterebbe con l'asserita e generalizzata volontà di rilancio e di valorizzazione del nostro territorio. Con quest'interrogazione è mia intenzione, anche se do atto all'Assessore di essere molto attenta a questi problemi, sollecitare e sensibilizzare pubblicamente l'Aula. Siamo alla vigilia del bilancio: un momento in cui gli aspetti finanziari vengono valutati. Sono d'accordo che occorre richiedere il più possibile risorse alla Protezione Civile e, magari, devolvere risorse, se ce ne fossero nell'ambito delle risorse complessivamente a disposizione per le calamità con qualche economia di spesa pregressa, magari attraverso devoluzioni che possono essere fatte con leggi di bilancio. Lo scopo era proprio di sottolineare pubblicamente il problema. Il capitolo del terremoto è già molto avanti, ma non ancora chiuso. Ovviamente, porto avanti le vicende della provincia di Alessandria, dove la Giunta si recherà nei prossimi giorni: il terremoto del 2004 aveva riguardato soprattutto il Monferrato e una fascia che va da Vignale fino ad Acqui Terme, mentre, per quanto riguarda l'evento del 2003, è avvenuto più a oriente: da Tortona fino a Gavi. I terremoti sono fenomeni strani: alcune volte ne risentono Comuni lontani anche venti chilometri dall'epicentro, ma, come sa il collega e Presidente della II Commissione (che è stato Sindaco di Sant'Agata Fossili), queste opere devono essere completate. Gradirei avere copia della risposta letta dall'Assessore, in modo da avere i dati precisi sottomano e soprattutto, un "arrivederci" a quando affronteremo la discussione sul bilancio.
Ovviamente, se ci saranno novità, gradirei che l'Assessore ce le comunicasse.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sibille per una precisazione.



SIBILLE Bruna, Assessore alle opere pubbliche

Una breve puntualizzazione: la sollecitazione fatta dal Consigliere Cavallera è già negli intendimenti dell'Assessorato. Spero di poter recuperare alcuni fondi relativi all'alluvione per destinarli, così come da altri sono stati precedentemente utilizzati. Viceversa, per quanto riguarda il riparto nazionale, nulla è stato dato, per quanto concerne gli interventi relativi al sisma. Questo è un elemento che ci mette un po' in difficoltà.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento all'aggressione subita dal Segretario provinciale del Movimento Giovanile di Alleanza Nazionale


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghiglia sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Volevo portare il Consiglio a conoscenza di un fatto gravissimo.
Qualche ora fa, il Segretario provinciale di Azione Giovani, che è il movimento giovanile del mio partito, ha ricevuto un proiettile in una busta con delle minacce, per l'attività che svolge. Credo che sia un atto da condannare unanimemente e immediatamente, perché sono un po' troppo i proiettili che girano per il Piemonte di questi tempi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ghiglia. Penso di interpretare il sentimento e l'opinione di condanna di tutta l'Assemblea. La battaglia politica pu essere anche aspra, ma non può certo assumere queste forme, da nessuna parte. I problemi sono tanti. Sono situazioni viste in altri tempi, ma mi auguro che non le si debba rivedere più.
Non vi è alcun dibattito in merito e ringrazio il collega Ghiglia per l'informazione. Esprimo condanna unanime e la non condivisione per queste azioni da parte di tutto il Consiglio regionale. Sono azioni che non definisco neanche di battaglia politica, perché la politica è altra cosa.
Grazie, Consigliere Ghiglia.


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi) - Pesca

Interpellanza n. 153 della Consigliera Cotto inerente a "Lavori di manutenzione nei torrenti Triversa e Traversola, dei Comuni di Villafranca Baldichieri e Tigliole - Provincia di Asti "


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interpellanza n. 153, sulla quale risponde l'Assessore Sibille.



SIBILLE Bruna, Assessore alla difesa del suolo

un'interrogazione pervenuta prima delle vacanze. La Consigliera Cotto è a conoscenza del fatto che ho fatto pervenire, per interrompere i tempi risposta scritta.
In merito all'interpellanza della Consigliera Cotto in ordine ai lavori di manutenzione nei torrenti Triversa e Traversola, comunico quanto segue: l'intervento in questione risulta essere parte del progetto "Lavori di manutenzione per ripristino officiosità sezione di deflusso Torrente Triversa e Traversola nei Comuni di Villafranca Piemonte, Baldichieri e Tigliole", finanziato dall'A.I.Po (Agenzia Interregionale per il Po) nell'ambito del P.S. 45 2001/2002 per 400 mila euro, redatto dall'ufficio operativo di Alessandria di detta Agenzia ed approvato il giorno 8 novembre 2004, nella Conferenza dei Servizi relativa all'alluvione del 1994, con l'unica prescrizione di "valutare l'opportunità di addolcire la pendenza della scarpata della scogliera".
Sebbene, al momento della Conferenza, ai sensi della legge 22 del 1995 il predetto progetto risultasse in deroghe alle norme vigenti, tuttavia alla seduta di approvazione risultava presente anche l'Amministrazione provinciale di Asti - ente istituzionalmente competente in materia di pesca nelle acque interne (ex D.leg. n. 267/2000) - la quale non ha espresso obiezioni all'approvazione del progetto.
Si precisa inoltre che la tipologia di opere e i lavori previsti nel progetto rientrano nell'ambito dell'ingegneria naturalistica e che, non ricadendo neppure parzialmente in aree protette, essi risultano fra i casi di esclusione automatica dalla procedura della fase di verifica, ai sensi dell'Allegato C della L.R. n. 40/1998, che recita "Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione".
Infine l'A.I.Po, opportunamente interessata dall'Assessorato, ha contattato l'Ente Tutela Pesca bacino Tanaro al fine di dare risposte adeguate alle richieste di detto ente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per la risposta. Preciso che si tratta di Villafranca d'Asti e non di Villafranca Piemonte, ma l'importante è che i tecnici abbiano preparato la risposta guardando a Villafranca d'Asti.
stato proprio l'Ente Tutela Pesca astigiana a sollecitare la presentazione dell'interpellanza. Peraltro, si tratta di un'interpellanza datata, ma so che avete provveduto a contattare direttamente l'Ente Tutela Pesca e a dare ragguagli sulla situazione.


Argomento: Commercio

Interrogazione n. 87 del Consigliere Pedrale inerente a "Commissioni bancarie sui versamenti"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 87 del Consigliere Pedrale, cui risponde l'Assessore Caracciolo, che ha pertanto facoltà di intervenire.



CARACCIOLO Giovanni, Assessore al commercio e fiere

In merito a quanto viene richiesto, nell'interrogazione in oggetto si comunica che questa Amministrazione, pur non essendo a conoscenza del caso specifico citato dal Consigliere Luca Pedrale nell'interrogazione in oggetto, è consapevole dell'esistenza di un tendenziale aumento dei costi bancari a carico del risparmiatore.
Infatti, nell'ambito del progetto regionale cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive denominato "Informazione al consumo", avente come finalità quella di potenziare l'azione informativa sui temi della difesa del consumatore tramite l'utilizzo di mass-media tradizionali ed innovativi, questa Amministrazione ha organizzato un ciclo di trasmissioni radiofoniche in diretta intitolato "I tuoi diritti in diretta", in onda dal novembre 2004 su emittenti regionali convenzionate, che trattano settimanalmente le tematiche di maggiore interesse ed attualità per i consumatori.
Due delle trasmissioni andate in onda hanno trattato come argomenti i costi bancari (11 novembre 2004) e i costi di gestione e chiusura di conti correnti bancari (12 maggio 2005).
Si evidenzia comunque che la Regione non ha alcuna competenza in materia di determinazione di costi di commissione relativi a versamenti su conti correnti bancari, trattandosi di materia attinente a rapporti contrattuali di natura privatistica oltre che tutela del risparmio, materia di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell'art. 117 comma 2, lett. e) ed l), della Costituzione e che, pertanto, non è possibile, allo stato attuale, l'adozione di provvedimenti normativi e/o amministrativi regionali idonei a correggere in modo diretto l'andamento di tali costi.
Tuttavia è possibile, e costituirà uno degli impegni di questa Amministrazione, approfondire la conoscenza delle problematiche interessanti l'interrogazione in oggetto, anche tramite gli strumenti previsti dalla L.R. 21/1985 s.m.i.
La Consulta per la difesa e tutela del consumatore ha, infatti, tra i propri compiti: studiare i problemi della difesa del consumatore promovendo alla Giunta indagini, studi e ricerche, esprimendo, ove richiesto espressamente dal Consiglio o dalla Giunta regionale, pareri al riguardo; procedere all'audizione di enti, organizzazioni, imprese e privati cittadini; costituire gruppi di lavoro per l'analisi di problemi o la realizzazione di specifiche ricerche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Mi ritengo parzialmente soddisfatto della risposta dell'Assessore Caracciolo. Indubbiamente è una materia dove la Regione ha difficoltà ad incidere direttamente. Peraltro, attraverso una serie di Comitati e Commissioni consultive che la Regione in qualche maniera coordina soprattutto per quanto riguarda la difesa dei consumatori, credo che questo problema possa e debba essere portato avanti dall'Amministrazione regionale con più determinazione.
Soprattutto si può approfittare anche del fatto che, come Regione Piemonte e come Consiglio regionale, in qualche maniera, interloquiamo con il sistema bancario attraverso la presenza di nostri rappresentanti nella Fondazione San Paolo e nella Fondazione CRT. Pertanto, credo sia doverosa una comunicazione ufficiale da parte dell'Amministrazione regionale, almeno verso questi due istituti bancari.
Ribadisco che questi casi si sono verificati e si stanno verificando ed è un ingiusto onere che viene fatto gravare, in particolare ai condomini di palazzi e di appartamenti che devono versare l'affitto su determinati conti correnti.
Questo è un problema che magari noi trascuriamo, perché non è portato avanti ufficialmente da sindacati o da associazioni di categoria, però vi garantisco che è un problema molto diffuso, che alimenta malessere e sfiducia della gente verso le istituzioni e la politica.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Psichiatria

Interrogazione n. 166 della Consigliera Pozzi inerente a "Test sul disturbo da deficit di attenzione ed iperattività"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'interrogazione n. 166, cui risponde l'Assessore Valpreda, che ha pertanto facoltà di intervenire.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

La questione inerente all'interrogazione è piuttosto complessa, perch nel riordino che si stava predisponendo a livello nazionale sulla prescrizione del Ritalin in merito a questa patologia, erano stati individuati due centri di riferimento (l'ASO Regina Margherita-Sant'Anna e l'ASL di Alessandria) incaricati di tenere il registro regionale di questo farmaco per verificarne l'adeguatezza prescrittiva. Il problema è legato al fatto che si ritiene che questa sindrome possa essere una sindrome simildepressiva, per cui il Ritalin, che è uno stimolante, avrebbe una qualche efficacia, cosa tutta da dimostrare, anche se l'espressione clinica di questa malattia si traduce in un'iperattività; però queste sono le basi scientifiche. Pertanto, essendo questa problematica eminentemente di tipo diagnostico, il Direttore della struttura universitaria di Neuropsichiatria Infantile dell'ASO ha inviato di propria iniziativa, essendo centro di riferimento nazionale, uno studio (nello specifico, una tesi di laurea in Medicina e Chirurgia) allo scopo di verificare l'applicabilità di un test già utilizzato negli altri paesi europei, in quanto la valutazione di applicabilità di strumenti valutativi è il prerequisito per una definizione diagnostica, quale la sindrome di deficit di attenzione e iperattività, la cui diagnosi è solo clinica.
Questo strumento è stato testato presso una sede scolastica e la sua somministrazione è stata libera ed anonima. I risultati, unicamente utilizzati per valutare la possibilità e l'utilità di applicazione del test, sono oggetto di questa tesi di laurea.
Sappiamo però che esistevano dei progetti in diverse ASL del Piemonte per cui vogliamo svolgere un approfondimento, i cui risultati saranno oggetto di una comunicazione ulteriore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Nel tempo intercorso tra l'interrogazione e la risposta mi sono ulteriormente documentata: ho visto, ad esempio, che la IV Commissione consiliare nella passata legislatura ha svolto tutta una serie di audizioni e ha approfondito questo tema, senza peraltro che questo producesse qualcosa di concreto, anche perché, poi, è terminata la legislatura.
Assessore, nel ringraziarla per la risposta, mi permetto di sollecitare non solo da parte degli organismi competenti una continua vigilanza su questo fenomeno, sia per quanto riguarda la somministrazione ai minori del Ritalin, o del Prozac (che credo sia una sostanza contenuta nel Ritalin) così come peraltro dovrebbe avvenire date le controindicazioni, tra le quali mi risulta sia stata inserita la non somministrazione a giovani con età inferiore a 18 anni, sia per quanto concerne la somministrazione di test ai bambini delle scuole.
Tali somministrazioni di test sono avvenute con modalità un po' superficiali, se posso permettermi questo aggettivo, perché, ad esempio non mi risulta che siano state effettuate in modo così anonimo e volontario. Non mi risulta che i genitori fossero disponibili che ai bambini venissero somministrati questi test, né mi risulta che il questionario sia stato compilato in modo anonimo, bensì con sigle che corrispondevano al nome della scuola, all'indicazione della classe e al numero d'ordine attribuito ai bambini sul registro di classe.
Queste somministrazioni di test, alcuni dei quali abbiamo avuto modo di vederli, sinceramente, per una famiglia sono allarmanti per le domande poste. Si chiede se il bambino ha difficoltà a rimanere seduto in classe o se ha facilità a distrarsi, se tende a rispondere prima che l'interrogante abbia finito la domanda. In questa sede, molti di noi, rispondendo a questo test, potrebbero essere sottoposti alla visita di un neuropsichiatra per la somministrazione di qualche pillola calmante. Con questo non voglio mancare di rispetto al Consiglio, ma voglio rispettare i bambini. Assessore, lei capisce che certi comportamenti che nei questionari vengono indicati come comportamenti che meritano un'attenzione e la somministrazione di farmaci provocano nel genitore che li legge l'insorgere di qualche preoccupazione soprattutto se sappiamo che sono gli identici questionari utilizzati negli Stati Uniti, dove la somministrazione di questi farmaci ha coinvolto nel corso degli anni 12 milioni di bambini. Vorremmo evitare che l'Europa e l'Italia seguano questo esempio. Soprattutto, vorremmo evitare che nelle scuole i test venissero somministrati con leggerezza. Mi permetto ancora di chiedere se non ritenga, come Assessore alla sanità, quindi con una particolare attenzione alla prevenzione, magari insieme con l'Assessore Pentenero, di studiare qualche forma di sensibilizzazione - non di divieto perché non è possibile vietare - nei confronti delle scuole, degli insegnanti e dei genitori, affinché questa materia sia trattata con maggiore consapevolezza, con più approfondimento e senza superficialità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valpreda per una replica.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

La ringrazio per i suggerimenti: aumenteremo il livello di vigilanza.
Fin da ora escludo che ci sia la volontà di affrontare questo problema attraverso una medicalizzazione diffusa di questo tipo di sindrome, che pu essere affrontata con ben altri e più efficaci strumenti.


Argomento: Informazione

Interrogazione n. 337 dei Consiglieri Ferrero, Cavallera, Cotto, Pichetto Fratin, Ghigo e Leo inerente a "Distribuzione di opuscoli elettorali nelle sedi regionali"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 337, presentata dai Consiglieri Ferrero Cavallera, Cotto, Pichetto Fratin, Ghigo e Leo.
Risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore al personale sua organizzazione

Con la presente interrogazione si chiede alla Presidente della Giunta e all'Assessore competente se essi siano a conoscenza di fatti relativi alla diffusione e distribuzione di opuscoli di comunicazione politica relativi alle elezioni primarie tenute il 16 ottobre dall'Unione.
Rispondo molto brevemente dicendo che la Giunta non è a conoscenza di questi fatti, condividendo i principi richiamati nella interrogazione relativi alla imparzialità della Pubblica Amministrazione. Tuttavia ribadita questa condivisione, noi non siamo a conoscenza di fatti specifici di questa natura.
Credo di non aver bisogno di ricordare ai Consiglieri interroganti che la sorveglianza sulle condizioni di imparzialità e di eventuale contrasto nei confronti di azioni che inseriscano nel campo dell'attività ordinaria della Pubblica Amministrazione elementi di propaganda politica impropri spetta ai dirigenti e non alla Giunta. Per cui, ovviamente, sono a disposizione, qualora ci fossero fatti specifici sui quali i Consiglieri che hanno svolto l'interrogazione urgente siano in grado di fornirmi puntuale informazione.
Per quanto mi riguarda, sarà mia competenza trasferire la questione ai dirigenti responsabili dei servizi in cui questi fatti si fossero verificati, in modo che adottino le necessarie misure. Allo stato attuale non ho notizie di questo genere e credo che la sorveglianza sui principi di imparzialità, affinché si evitino queste commistioni, non spetti alla Giunta, ma a coloro che hanno la responsabilità gestionale dell'Ente e delle sue strutture.
Tuttavia, sono a disposizione per intervenire se ci saranno segnalazioni puntuali.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Intervengo molto brevemente, anche perché mi sembra giusta una brevissima replica su questa questione.
Assessore Borioli, è ovvio che su tutte le attività relative alla gestione dell'Ente la Giunta e gli Assessori di riferimento non hanno una competenza diretta. È ovvio che non pretenderò mai che l'Assessore competente al personale si faccia carico della vigilanza nell'ambito dei corridoi delle sedi regionali, anche perché sono talmente tante che questo risulterebbe alquanto difficile. È ovvio che questo evento che complessivamente non si è verificato in altre occasioni porta a segnalare alla Giunta e all'Assessore al personale una certa difficoltà e un certo disagio, in ordine alla disinvoltura che si è verificata in occasione delle primarie, non soltanto in questo contesto, ma in molte altre occasioni.
Lo dico a livello complessivo, facendo un'altra piccola segnalazione che nulla vuole togliere a chi fa queste comunicazioni: quando ricoprivo il ruolo di Assessore regionale, spesso succedeva che tutte le comunicazioni sindacali, non soltanto relative alle convocazioni assembleari o quant'altro, ma anche di legittima contestazione delle attività della Giunta, fossero complessivamente appese ai muri dei corridoi degli Assessorati, pur sapendo che esistono luoghi specifici in cui la possibilità di esprimere pareri, convocazioni e quant'altro è legittima ed è addirittura prevista.
All'epoca, pur non essendo Assessore al personale, mi feci carico nell'ambito del mio Assessorato di riferimento, di segnalare la scarsa correttezza di queste azioni.
Sarebbe utile, adesso che al governo ci siete voi, dare un pochino di ordine a questi eventi. Massimo rispetto a chi vuole esprimere le proprie idee, ma occorre rispettare il fatto che siamo all'interno delle istituzioni e che ci sono luoghi appositi per esprimere queste considerazioni.
La ringrazio, pertanto, Assessore, della sua disponibilità a indicare ai direttori di vigilare.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ferrero. A proposito di rispetto, riguarda anche il sottoscritto, perché diventa difficile intervenire, replicare e ascoltare con un rumore di fondo che è oltre i decibel possibili. L'invito che rivolgo, se c'è necessità di parlare, è di farlo fuori dall'Aula del Consiglio.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale - Turismo: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 292 dei Consiglieri Ghigo, Burzi, Cotto, Ferrero e Leo inerente a "Affidamento incarico dirigenziale per il Settore Sport"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 292, dei Consiglieri Ghigo, Burzi, Cotto Ferrero e Leo.
La parola all'Assessore Borioli, per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore al personale e sua organizzazione

Per quanto riguarda l'interpellanza n. 292, la Giunta ha fatto ricorso all'affidamento dell'incarico dirigenziale per il Settore Sport a una persona esterna all'Amministrazione regionale, a seguito dell'espletamento di una procedura che scaturisce puntualmente dai criteri determinati per la rotazione, l'affidamento e la revoca degli incarichi dirigenziali che furono licenziati con provvedimento del 1997.
prevista una proceduta che si chiama "ricerca di professionalità" attraverso la quale, verificata la candidatura a ricoprire il posto (in questo caso del Settore Sport) da parte dei dirigenti inquadrati nell'organico dell'Ente, la Giunta ha determinato di affidare a una persona esterna, dotata dei requisiti di professionalità richiesti per ricoprire specificamente quell'incarico, l'incarico stesso, oggetto dell'interpellanza.
La procedura prevede alcuni passaggi, che comportano una prima valutazione congiunta da parte dell'Assessore e del direttore competente per materia, successivamente alla quale, uno dei due dirigenti interni alla struttura dell'Ente che si sono candidati ha ritenuto di chiedere un supplemento di verifica di professionalità. Questa si è conclusa con un parere ugualmente negativo all'affidamento dell'incarico, ribadito congiuntamente dal direttore competente per materia e dall'Assessore competente per materia, parere di cui la Giunta ha assunto gli effetti.
Pertanto, tutto è avvenuto nell'ambito di una procedura che è esattamente quella prevista con il provvedimento dei criteri del 1994 successivamente integrato da un protocollo di intesa del 2003, che prevede di poter procedere, su richiesta di uno dei candidati rispetto ai quali si sia espresso un primo parere negativo, a un riesame della candidatura.
Questa procedura ha portato il direttore e l'Assessore competente a non ritenere corrispondente la professionalità, inizialmente dei due candidati poi di quello che ha chiesto il riesame, a ricoprire il posto per il quale si doveva affidare l'incarico, e pertanto si è proceduto all'affidamento esterno.
Per quanto concerne il secondo punto dell'interrogazione, gli oneri aggiuntivi sono quelli che riguardano il trattamento economico del dirigente acquisito in posizione di comando. Specifico, però, che gli oneri relativi alla posizione e al risultato avrebbero dovuto essere computati come oneri aggiuntivi anche nel caso di affidamento di incarico a un dirigente interno all'Ente.
A questo proposito, richiamo, sul punto più generale, che stiamo definendo con le rappresentanze sindacali della dirigenza dell'Ente, un accordo con il quale fissiamo la possibilità di ricorrere a figure di comando per ricoprire posti all'interno dell'Ente, nel numero massimo corrispondente al personale dirigente che in questo momento è in organico dell'Ente, ma è collocato in posizione di aspettativa all'esterno dell'Ente stesso.
Stiamo, dunque, perfezionando un accordo che credo si concluderà in questi giorni, a fronte di un numero di dirigenti (mi pare sia cinque più uno: cinque per i ruoli della Giunta e uno per il ruolo del Consiglio) che essendo nell'organico dell'Ente, quindi mantenendo il diritto alla conservazione del posto, per diverse ragioni sono collocati in aspettativa quindi non gravano sul bilancio dell'Ente.
Abbiamo stabilito che il numero complessivo di persone che ricoprono posti dirigenziali nell'ambito dell'Ente, attraverso la fattispecie del comando, non possa esuberare il numero che ho ricordato. Questo, per determinare un equilibrio che non vada a discapito, per quanto riguarda i fondi con i quali si paga la dirigenza, del personale collocato nell'organico.
Da questo punto di vista, dunque, la procedura seguita è quella formalmente prevista dagli atti normativi di questo Ente.
Per quanto riguarda l'equilibrio complessivo, stiamo nel quadro che ricordavo prima, cioè le posizioni dirigenziali affidate in comando non potranno esuberare, anche in virtù dell'accordo che stiamo definendo quelle che corrispondono al personale dirigente attualmente in aspettativa che quindi non grava direttamente sulle casse dell'Amministrazione regionale.
Per quanto riguarda gli orientamenti più generali, l'unica risposta che posso dare è che ci siamo mossi nell'ambito di criteri generali determinati nell'articolazione organizzativa dell'Ente, fermo restando che la scelta di un dirigente è sempre un provvedimento ad personam. Quando si sceglie un dirigente si sceglie una persona alla fine di un processo selettivo di valutazione, comunque sia formato; l'importante è verificare che questo processo selettivo sia formato coerentemente con gli atti che organizzano e regolamentano queste procedure all'interno dell'Amministrazione regionale.
La scelta conclusiva, dunque, è sempre una scelta personale che naturalmente non può individuare specificamente, soprattutto nel caso della dirigenza, se la persona prescelta ha i requisiti per svolgere una funzione di carattere direttivo di un livello piuttosto elevato e sulla quale vanno richiesti e pretesi dei requisiti di carattere personale.
Quindi, in qualche misura, quando si sceglie un dirigente è sempre ad personam; ovviamente, l'importante è che sia coerente e conforme ai regolamenti e alle leggi. In questo caso, siamo assolutamente in questo quadro.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media Statale "Ippolito Nievo" di Torino


PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Ghigo, salutiamo gli studenti della Scuola Media "Ippolito Nievo" di Torino, che sono in visita a Palazzo Lascaris e assistono ai lavori del Consiglio regionale. Stiamo trattando le interpellanze presentate dai Consiglieri, cui rispondono gli Assessori competenti.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale - Turismo: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 292 dei Consiglieri Ghigo, Burzi, Cotto, Ferrero e Leo inerente a "Affidamento incarico dirigenziale per il Settore Sport" (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghigo in merito all'interpellanza n. 292.



GHIGO Enzo

Grazie, Assessore. Lei, nella parte finale della risposta, ha più volte sottolineato che, alla fine, la nomina di un Dirigente è una nomina ad personam e noi, nel sottolineare e nell'approcciare questa situazione abbiamo cercato di mettere particolarmente in evidenza questa realtà.
ovvio che, dal punto di vista procedurale, ritengo che le cose siano state svolte in maniera corretta dagli uffici che si occupano di questi aspetti nell'ambito dell'Amministrazione regionale. Invece ritengo - ma lei, in un certo senso, me ne ha dato ragione - che la scelta sia stata fatta (chiaramente non mi permetto di entrare nel merito della professionalità della persona scelta) senza quella dovuta e approfondita ricerca di caratteristiche all'interno della Regione.
Aggiungo, visto e considerato che lei ha avuto anche la disponibilità a rappresentarci lo stato dell'arte nell'ambito delle politiche del personale per quanto riguarda i dirigenti che intende portare avanti attraverso questo rapporto con i rappresentanti sindacali interni, che esiste la necessità - cosa che mi sembra in altra sede lei abbia assunto come determinazione - di dar seguito a quei concorsi per le posizioni dirigenziali che la mia Giunta, nella parte finale della legislatura, aveva intrapreso.
Credo che quello sarebbe indubbiamente un gesto di significativa continuità che l'Ente ha come necessità e priorità, perché il rinnovo della classe dirigente all'interno dell'amministrazione regionale piemontese è un tema del quale, io sono convinto, lei ha già preso coscienza e che ha bisogno di una risposta, di una decisione, di un'impostazione. Quella che noi avevamo identificato a me sembra essere particolarmente significativa e positiva. L'invito che le faccio è di non - come, ahimè, avete fatto in altre occasioni - partire dal presupposto che quello che ha fatto la Giunta Ghigo è tutto sbagliato. Verificate con attenzione quei concorsi modificateli, fate quello che ritenete - chiaramente, essendo voi in questo momento al governo, avete la responsabilità di decidere - ma, datemi retta o credetemi, c'è l'assoluta necessità di impostare una nuova generazione dirigenziale all'interno dell'amministrazione regionale.
Fate delle scelte, perché credo che questa sia, per la vita futura dell'amministrazione regionale, una priorità sulla quale vi dovete impegnare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ghigo.



(Il Consigliere Burzi chiede la parola)



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, penso che non mancherà l'occasione di entrare nel merito.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Informazione

Risposta scritta ad interpellanza n. 268 del Consigliere Ghigo inerente a "Pubblicazione sul sito ufficiale della Giunta Regionale dell'avvenuto conferimento di un premio letterario all'Assessore Oliva"


PRESIDENTE

Consigliere Ghigo, intende intervenire sull'ordine dei lavori? Prego prenda pure la parola.



GHIGO Enzo

Ho visto che in calendario c'era anche un'interpellanza, la n. 268, a mia firma, rivolta all'Assessore Oliva.
Intendo comunicare che, se si ritiene opportuno, io accetto anche la risposta scritta e la possiamo derubricare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ghigo. L'Assessore Oliva è d'accordo; per gli uffici, l'interpellanza n. 268 avrà risposta scritta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle modalità di trattazione in Aula delle interrogazioni e delle interpellanze


PRESIDENTE

Scusate, colleghi, solo per il prosieguo dei lavori. Abbiamo ancora alcune interpellanze con disponibilità da parte dell'Assessore Valpreda per una vecchia interpellanza e dell'Assessore Taricco per due interpellanze.
Dovremmo passare anche al primo blocco di nomine, per poi riaggiornare i lavori alla seduta pomeridiana.
Andiamo avanti con le interpellanze e facciamo il primo blocco di nomine? Chiudiamo le interpellanze e passiamo immediatamente alle nomine prima della pausa? La parola al Consigliere Ghigo.



GHIGO Enzo

Per rispondere alla sua domanda, direi di fare subito le nomine.
Invece, le chiederei un approfondimento su una sua affermazione precedente.
Risulta da Regolamento che, quando un'interpellanza è sottoscritta da più firmatari, possono intervenire tutti i firmatari? No? Mi sbaglio?



PRESIDENTE

Il Regolamento, mi riferiscono, dice una cosa diversa. Comunque, visto che non continuiamo con le interpellanze, ma passiamo al primo blocco di Nomine, ci sono tutte le condizioni, senza fermarsi sul Regolamento, per l'intervento anche del collega Burzi.
Prego, collega, mi faccia capire.



BURZI Angelo

Non intervengo nel merito, perché come ha detto lei - e ne convengo non mancheranno occasioni di ritornare nell'area del tema del personale.
Invece, mi interessa molto chiarire la modalità di trattazione di un'interpellanza o di un'interrogazione. Credo che lei personalmente sia uno dei migliori esperti in materia, con un'esperienza maturata non tanto tempo fa sul campo.
Io, magari erroneamente, davo per scontato che, quando i documenti presentano più firmatari, come talora succede, i sottoscrittori avessero l'ovvio diritto di intervenire sia in termini di illustrazione che di replica al rispondente.
Ove così non fosse, ci interessa solo capire - non adesso - con quali modalità dovremmo muoverci, solo per sapere come organizzarci tecnicamente.
Questo, nella prossima Conferenza dei Capigruppo o riunione dell'Ufficio di Presidenza, dovreste chiarirvelo, onde chiarircelo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Burzi.
Devo dire che da sei mesi a questa parte sono un po' più ferrato in materia. Personalmente tendevo ad allargare gli intervenire anche oltre il singolo firmatario, ma, a norma di Regolamento (articolo 90), è previsto un solo intervento per interpellanza. Nella nostra prassi, si fa intervenire un componente per Gruppo; in questo caso, il Consigliere Ghigo avrebbe esaurito il Gruppo di Forza Italia. La questione, comunque, può essere affrontata nella Conferenza dei Capigruppo, per modificare eventualmente il Regolamento (chissà che non si parta da questa modifica per entrare anche in altre cose).
Scusate, colleghi, rispetto ad alcune richieste (se continuare con le interpellanze o svolgere il primo blocco di Nomine), mi sembrava di capire che possiamo trattare ancora due interpellanze e poi passare alle Nomine.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interpellanza n. 126 dei Consiglieri Ghigo, Cavallera, Ferrero e Manolino inerente a "Presenza di diossina nei Comuni della bassa Valle Susa"


PRESIDENTE

L'Assessore Valpreda è disponibile per trattare l'interpellanza n. 126 presentata dai Consiglieri Ghigo, Cavallera, Ferrero e Manolino.
Prego, Assessore, prenda pure la parola per la risposta.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

Quest'interrogazione è un po' datata. Vi tralascerei la lunga cronistoria sulle vicende che hanno generato e mantenuto un elevato interesse sulle acciaierie Beltrame di Bruzolo/San Didero e sul ragionevole sospetto che le stesse possono essere la principale causa dell'inquinamento da diossina e PCB nella bassa Val di Susa.
Ci sono stati parecchi riscontri sul latte alimentare e sul grasso di bovini macellati, nonché un incremento delle emissioni in atmosfera sempre di queste acciaierie. Ci sono stati numerosi controlli, anche eseguiti nell'ambito del Piano Nazionale Residui, che hanno sempre comportato il vincolo sanitario delle aziende dove si erano registrate queste contaminazioni. Per tutela della salute pubblica sia il latte, sia le carni che i visceri di questi animali macellati sono stati distrutti.
Visti questi riscontri analitici su aria, alimenti e lavoratori, l'ASL 5 ha proposto ai Sindaci di Bruzolo e San Didero ordinanza di sospensione dell'attività, per dar corso agli interventi di adeguamento strutturale concordati con la Provincia di Torino nell'ambito della procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale. Tutti questi dettagli si possono trovare nella risposta scritta all'interrogazione.
Per quanto si riferisce ai danni subiti dagli allevatori, va sottolineato che, per far fronte alle richieste di indennizzo degli incolpevoli allevatori per i danni subiti, sono state valutate le possibilità di intervento della Regione e, nel breve periodo, l'unica soluzione percorribile è risultata essere quella di finanziare un progetto di ricerca che coinvolgesse gli allevatori in modo da poter riconoscere agli stessi un compenso per la loro collaborazione.
Lo studio, delineato dall'IZS, Istituto Zooprofilattico di Torino, ha come obiettivo generale quello di contribuire ad identificare misure efficaci per la gestione di una situazione di rischio ambientale nella Bassa Val di Susa e, in particolare, in alcune realtà zootecniche e sulle relative produzioni.
In particolare, sulla base del tempo e delle risorse a disposizione, si intende: definire lo stato delle conoscenze attualmente a disposizione (risultati dei monitoraggi già eseguiti dagli enti finora coinvolti) predisporre un protocollo per valutare, tramite l'ausilio degli allevatori partner di progetto, l'efficacia di processi produttivi, alternative utili alla gestione del rischio; valutare l'opportunità di condurre studi futuri e la loro fattibilità.
Per la realizzazione del progetto ci si avvarrà della collaborazione scientifica degli enti già coinvolti (ARPA Piemonte, ASL 5, la rete degli Istituti Zooprofilattici), degli allevatori le cui produzioni sono risultate contaminate e di altri possibili partner (ad esempio l'Università di Torino, il Laboratorio di Igiene Ambientale dell'ISS, il Dipartimento Medicina del Lavoro di Milano).
Ulteriori dettagli informativi sulle valutazioni riguardanti l'ambiente potranno essere forniti dall'Assessorato regionale all'ambiente, dall'ARPA e dalla Provincia di Torino.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Ringrazio l'Assessore Valpreda per aver risposto a quest'interrogazione. Gli chiederei cortesemente il testo della risposta segnalando, ovviamente, la condivisione del fatto che si sia tutti dell'idea che su un argomento così importante si debba assolutamente intervenire. Ci sono dei provvedimenti in corso di discussione in Consiglio regionale. È ovvio che l'interesse che tutto il Consiglio dovrà cercare di porre è che, al di là dei tavoli, delle ricerche e dei progetti o disegni di legge che sono in discussione, esiste un'emergenza reale e, quindi, è altrettanto forte la richiesta di una sollecita risposta.
Noi stessi siamo coinvolti in attività di studio, approfondimenti monitoraggi e quant'altro. Questo è uno dei tanti momenti in cui probabilmente, urge, al di là di tutti gli approfondimenti, una risposta forte da parte di questa Regione, che potrebbe forse essere condivisa da tutto il Consiglio.


Argomento: Albi professionali

Risposta scritta ad interrogazione n. 26 del Consigliere Cavallera inerente a "Nubifragio nell'Ovadese"


PRESIDENTE

Per quanto riguarda l'interrogazione n. 26 del Consigliere Cavallera inerente a "Nubifragio nel Novarese", il collega è d'accordo per una risposta scritta da parte dell'Assessore Taricco.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interpellanza n. 201 del Consigliere Cavallera inerente a "Flagello cavallette"


PRESIDENTE

L'Assessore Taricco risponde anche all'ultima interpellanza del mattino, inerente a "Flagello cavallette".



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

L'interpellanza del Consigliere Cavallera chiedeva se la Giunta avesse disposto un'analisi delle cause della diffusione degli sciami di cavallette e quale strategia avesse adottato o intendesse adottare per contrastare i problemi delle cavallette.
Vorrei fare una premessa per inquadrare la questione delle cavallette.
La prima premessa è che i trattamenti insetticidi contro gli adulti hanno praticamente un effetto nullo, in quanto, nella migliore delle ipotesi, ottengono un effetto di stordimento sugli insetti. I trattamenti sono invece efficaci sulle forme giovanili come i neanidi, perché solo in quel momento, subito dopo la schiusa delle uova, sono più vulnerabili quindi possono essere colpite con interventi localizzanti e anche poco imbrattanti sul territorio.
Purtroppo, esiste soltanto la deltametrina come insetticida registrato contro la cavalletta, e praticamente con pochissime possibilità di utilizzo autorizzato. Tenendo conto che le uova vengono deposte in gruppi di 25-40 all'interno di teche e sono posizionate in terreni molto compatti praticamente è difficilissimo fare interventi argonomici che riescano a contrastare quest'insetto.
Nel 2005 c'è stata una condizione climatico-ambientale molto favorevole allo svilupparsi di questo insetto. All'inizio dell'anno ci si è resi conto che il problema sarebbe stato (se le condizioni climatiche continuavano ad essere favorevoli) complesso. Il 14 febbraio 2005 è stata indirizzata ai Sindaci di tutti i Comuni che avevano segnalato problematiche legate alle cavallette una prima lettera, dove si informava della possibilità del crearsi del problema e si informava della possibilità di effettuare gli interventi che per legge erano previsti.
Il 15 aprile 2005, la stessa operazione veniva ripetuta nei confronti di tutte le organizzazioni di categoria, che venivano informate della problematicità della situazione e venivano informate sugli interventi che potevano essere fatti e sulle modalità con cui questi potevano essere fatti, con preghiera di diramare queste informazioni a tutti gli agricoltori.
Il 6 giugno 2005 veniva rifatta un'ulteriore informazione ai Sindaci alle organizzazioni professionali, alle amministrazioni provinciali e a tutti i soggetti che erano interessati alla possibilità di intervenire per contenere questa propagazione. Il problema è stato - come dire - non sufficientemente valutato come grave da tutti i soggetti, compresa la Regione, che ha dato per scontato che il tipo di lavoro di informazione fosse sufficiente a innescare tutta una serie di interventi di contenimento. Purtroppo, nel 2005 ci sono stati significativi danni in alcune zone.
L'andamento climatico del mese di agosto e la stagione seguente più fredda e piovigginosa dovrebbero aver disturbato l'uovo in deposizione da parte degli insetti. In ogni caso, partendo dal presupposto che le cose peggiori che possono capitare, poi abbiano a capitare, abbiamo avviato un programma di monitoraggio del territorio, che ci mette in condizione di individuare le aree oggetto di problemi per l'anno prossimo, ed è stato avviato un lavoro di contatto e di coordinamento con tutti i Comuni, le organizzazioni di categorie che possono essere interessate, al fine di prevedere una possibilità di intervento per l'anno prossimo che ci eviti di dover di nuovo raccogliere segnalazioni di danni soprattutto durante l'estate prossima.
Per l'anno prossimo, tutto il servizio fitopatologico e la rete di contatti sul territorio dovrebbero essere molto più affinati di quanto lo sono stati quest'anno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
L'Assessore ha illustrato ampiamente la situazione reale. Ovviamente concordo con le sue valutazioni in ordine ad una presenza di insetti indesiderati molto subdola e articolata sul territorio, anche senza una logica.
Per ovvie ragioni, conosco meglio la Provincia di Alessandria. Per esempio, so che vi è presenza di cavallette in due o tre Comuni, e poi le ritroviamo a trenta chilometri di distanza. Con ogni probabilità, ci sono condizioni pedoclimatiche e microclimatiche locali che favoriscono o meno lo sviluppo di colonie di cavallette, che fanno paura agli agricoltori. Ne abbiamo già a sufficienze delle varie fitopatie che conosciamo: dalla flavescenza dorata per i vigneti, alla diabrotica del mais, alla malattie del castagno (malattie che hanno nomi astrusi, che non mi cimento a ripetere). L'invasione delle cavallette, a parte il richiamare la Bibbia, è anche quella più fastidiosa non solo per l'agricoltura, ma anche per l'uomo, perché lo sciame di cavallette provoca guai.
Prendo atto e concordo con la comunicazione dell'Assessore, che ha ulteriormente allertato il servizio fitosanitario della Regione (un servizio efficiente e funzionante); è chiaro che quando presentiamo interpellanze e interrogazioni lo facciamo anche per riportare in Aula un'attenzione su alcuni problemi. È vero che adesso siamo presi da altre questioni come quella della FIAT e altre che hanno la massima importanza ma per l'imprenditore agricolo che si vide il raccolto distrutto o danneggiato è una questione capitale.
Proseguiamo su questa strada, massima attenzione a questo fenomeno insorgente, ma auguriamoci che si possano trovare rimedi. Oltre al monitoraggio, all'attenzione, oltre al coinvolgimento degli Enti locali delle categorie, quello che ha detto l'Assessore è un qualcosa che va seguito, soprattutto nel campo della ricerca. Proseguire il collegamento dei nostri esperti con le reti nazionali e internazionali per trovare contrasti, mi auguro biologici, ma anche chimici, con l'utilizzo di prodotti che non siano dannoso per le produzioni. Rientra nella tradizione della Regione preferire la lotta biologica piuttosto che quella integrata ma, a male estremi, estremi rimedi (con tutte le cautele del caso).



PRESIDENTE

Abbiamo terminato la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Prima di passare all'ultimo adempimento della seduta antimeridiana, cioè quello relativo alle Nomine, alcune comunicazioni di servizio. Al termine della seduta antimeridiana è convocato, in Sala A, il gruppo di lavoro sulle proposte di legge in materia di pesca (è un incontro molto breve).
Alle ore 14.00 è convocato nella saletta attigua alla Sala Morando il gruppo di lavoro sulla ricerca.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) all'o.d.g. che reca: "Nomine".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo cogliere l'occasione per confermare quello che era stato detto verbalmente, cioè di votare nella prossima sedute tutte le sezioni decentrate della Commissione per i beni culturali e ambientali perché ci sono problemi di ordine pratico che, in pochi giorni, verranno superati.
Nella prossima seduta noi saremo disponibili a votare.
Visto che siamo di fronte ad autocandidature, occorre che la minoranza dichiari i candidati che fanno riferimento alla minoranza, questo ai fini del raggiungimento o meno del quorum a seconda di quella che è la prassi.
Per le Nomine dove è prevista la riserva di quota alla minoranza, nomino i candidati che fanno riferimento alla minoranza (prendo la parola a nome della minoranza, in quanto ci siamo rapportati in questo senso).
Per quanto riguarda il CORESA, sono da votare 26 esperti, di cui 9 delle minoranze che fanno riferimento, se eletti, a: Fenocchio, Cassin Ruà, Baracchi, Cardesi, Perla, Malaspina, Ragonesi, Forlai.
Per quanto riguarda il Comitato Misto (paritetico, Regione, autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari) ci sono sette membri effettivi, di cui due delle minoranze. I due effettivi sono Cattaneo e D'Amico. Sette supplenti, di cui due delle minoranze, Nespoli e Patrucco.
Per quanto riguarda il Comitato regionale delle Pari opportunità uomo donna, sono 15 membri, di cui cinque espressi dalle minoranze: Alessi Filippin, Ferrari, Ulandi e Boetto.
Per quanto riguarda il Consiglio regionale del volontariato, propongo la Consigliera Ferrero in quanto, per essere eletti, occorre il requisito di Consigliere.
Nominando la Consigliere Ferrero, credo di interpretare il pensiero dei Gruppi di minoranza ed essendo molto conosciuta, non servono presentazioni.
Enti di Diritto allo Studio universitario. Abbiamo otto rappresentanti (di cui uno ha funzione precedente), tre dei quali sono espressi dalle minoranze. I tre nomi sono: Magliano, Molinari e Sergi.
Per quanto riguardo l'Ente di Diritto allo Studio universitario Collegio dei Revisori, ci sono cinque membri, di cui tre effettivi e due supplenti, con voto limitato a due per gli effettivi e uno per i supplenti (qui c'è il voto limitato, che dovrebbe già essere significativo ai fini del risultato). Segnalo che l'effettivo candidato è Collidà e il supplente candidato è Puntoni.
Ringrazio per l'attenzione.



PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Cavallera.
Nomino scrutatori i Consiglieri Boniperti e Turigliatto.
Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Consiglio regionale del Volontariato - Designazione di 2 Consiglieri regionali, di cui 1 riservato alle minoranze (integrazione). (Articolo 11 della l.r. 38/1994 - DGR n.15-12043 del 23 marzo 2004 e DGR n. 3-1219 del 4 novembre 2005)


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Ente Diritto allo Studio Universitario - (articolo 19 della l.r. 16/1992) Consiglio di Amministrazione - Designazione di 8 rappresentanti della Regione, di cui 1 con funzioni di Presidente


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Ente Diritto allo Studio Universitario - Collegio dei Revisori - Elezione di 5 membri, di cui 3 effettivi e 2 supplenti (articolo 24 della l.r. 16/1992)


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Consiglio regionale di Sanità e Assistenza - CO.RE.SA. - Elezione di 26 esperti. (Articoli 3 e 4, l.r. 30/1984 modificata dalle l.r. 6/1985 20/1985, 78/1996)


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Consiglio regionale di Sanità e Assistenza - CO.RE.SA. - Elezione di 11 esperti scelti sulla base di rose di tre nomi indicate dalle organizzazioni più rappresentative sanitarie ed assistenziali. (Articoli 3 e 4 della l.r. 30/1984 modificata dalle l.r. 6/1985, 20/1985, 78/1996)


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Comitato Misto Paritetico Regione - Autorità militari sulla nuova regolamentazione delle servitù militari Designazione di 7 membri effettivi e 7 membri supplenti. (articolo 3 della legge 898/1976, modificata dall'articolo 1 della legge 104/1990)


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Fondazione italiana per la fotografia - Consiglio di amministrazione (Articolo 7 dello Statuto) Nomina di 2 rappresentanti


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Fondazione italiana per la fotografia - Collegio dei Revisori (Articolo 7 dello Statuto) - Designazione di 1 Sindaco


PRESIDENTE

effettivo e 1 Sindaco supplente



PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra uomo e donna (articolo 3 della l.r. 46/1986 e s.m.) - Elezione di 15 membri scelti fra persone che abbiano riconosciute esperienze di carattere scientifico, culturale, professionale, economico e politico sulla condizione femminile nei suoi vari aspetti


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSTA



PRESIDENTE

Il Consiglio riprende alle ore 15 con la proclamazione degli eletti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.38)



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