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Dettaglio seduta n.407 del 27/01/09 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.01 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.37)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Bresso, Buquicchio Cattaneo, Moriconi, Pizzale, Placido, Robotti, Rutallo e Valloggia.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico, inoltre, che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali della seduta pomeridiana del 23 dicembre e del 7 gennaio 2009.
Saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'ordine del giorno: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che il giorno 20 gennaio è stato distribuito ai Consiglieri il processo verbale del 23 dicembre. Se non ci sono osservazioni, s'intende approvato.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Industria (anche piccola e media)

Richiesta, da parte del Consigliere Muliere, del Consigliere Scanderebech e del Consigliere Leardi, di esaminare l'ordine del giorno n. 1157 dei Consiglieri Lepri, Muliere, Pace, Clement, Deambrogio, Barassi, Dalmasso Comella, Cavallaro, Caracciolo, Bossuto, Turigliatto, Rabino, Larizza Boeti, Bellion, Bizjak, Cattaneo, Motta, Auddino, Reschigna, Travaglini Pozzi, Ronzani, Chieppa, Rostagno e Rutallo, inerente a "Crisi dell'auto: il Governo e il Parlamento devono intervenire"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Caramella, di una comunicazione della Giunta regionale sulla situazione aziendale e occupazionale della ditta IMIT di Castelletto Ticino (NO)

Argomento: Questioni internazionali

Richiesta, da parte del Consigliere Dalmasso, di esaminare gli ordini del giorno n. 1140, n. 1141, n. 1144, n. 1146 e n. 1152, relativi alla crisi della striscia di Gaza, di cui al punto 11) all'o.d.g

Argomento: Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte della Consigliera Cotto, della Consigliera Pozzi, della Consigliera Ferrero, della Consigliera Motta e della Consigliera Spinosa relativamente allo stato d'attuazione della legge regionale n. 11 del 17 marzo 2008, inerente a "Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti"

Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, di una comunicazione della Giunta regionale sul bilancio sociale

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Burzi, di una verifica relativamente allo stato d'attuazione dell'ordine del giorno n. 822 dei Consiglieri Burzi, Rossi, Scanderebech, Monteggia, Nicotra e Casoni, inerente a "Nuova programmazione sanitaria regionale"

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Leo, nei confronti della Giunta regionale di non procedere ad organizzare conferenze stampa in concomitanza con lo svolgimento delle sedute di Consiglio regionale

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Dutto, nei confronti della Giunta regionale di non procedere ad organizzare incontri o iniziative in concomitanza con lo svolgimento delle sedute di Consiglio regionale

Argomento: Comuni

Richiesta, da parte del Consigliere Novero, di esaminare l'ordine del giorno n. 1137 dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Placido, Chieppa, Spinosa Botta e Novero, inerente a "Rieleggibilità dei Sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ai problemi occupazionali, all'utilizzo della cassa integrazione e ai fondi TNE


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Abbiamo letto sui giornali - non avevamo bisogno di leggerlo - una forte preoccupazione per la situazione economica, in particolar modo per la crisi dell'auto. I titoli dei giornali d'oggi creano ulteriore preoccupazione.
Avevamo presentato un ordine del giorno, la settimana scorsa, sui problemi della FIAT e ritengo opportuno che questo Consiglio affronti la questione.
Le chiedo, quindi, Presidente, di poterne discutere al più presto nella giornata di oggi o di domani, con la presenza degli Assessori competenti.
estremamente importante ed utile che il Consiglio regionale discuta della questione, quindi le chiedo - Presidente - di organizzare i lavori in modo che, nella giornata di oggi, o al massimo nella giornata di domani, se ne possa discutere.



PRESIDENTE

Consigliere Muliere, ho chiesto al rappresentante della Giunta regionale di verificare la possibilità di avere una delegazione degli Assessori competenti per materia.
La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Approfitto per riproporre quanto ha chiesto il Capogruppo del partito di maggioranza, il Consigliere Muliere. Penso che questo sia un tema di cui tutti vogliamo parlare, anche per conoscere le prospettive, le intenzioni e le decisioni che la Giunta intende assumere.
Pertanto, se lo calendarizziamo per domani mattina, possiamo parlare consapevolmente di un problema e non discuterne a caso, tanto per parlare.
Non ho problemi a discuterne oggi, magari nel pomeriggio, ma forse è preferibile discuterne domani, poiché mancano anche parecchi colleghi Capigruppo di minoranza.
Pertanto, se riusciamo a spostare il tema a domani mattina è meglio se, invece, volete parlarne oggi, possiamo parlarne nel pomeriggio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leardi.



LEARDI Lorenzo

Anche noi siamo assolutamente d'accordo con quanto richiesto dal Capogruppo del PD. Voglio solo precisare una questione: mi sembra che oggi o domani sia previsto un incontro governativo tra le azienda produttrici di auto, quindi la FIAT, e il Governo, a livello centrale.
Forse sarebbe opportuno aspettare le decisioni, sempre che alle decisioni si arrivi, per discutere più compiutamente sulle problematiche e gli aiuti che si possono mettere in campo; aiuti che sono assolutamente indispensabili in questo momento, proprio perché la crisi dell'auto purtroppo sta attanagliando l'intera industria italiana e mondiale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

Avevo chiesto più volte, durante le scorse sedute di Consiglio, di discutere gli ordini del giorno sul caso Gaza e Palestina. Inizialmente erano due, poi sono diventati cinque.
L'avvenuto cambiamento della situazione rende questi ordini del giorno (tutti, gli uni e gli altri) vecchi e superati, per alcuni aspetti fortunatamente, anche se la situazione continua ad essere drammatica e tale sarà per lunghissimo tempo.
negativo il fatto che il Consiglio non abbia trovato un'ora per discutere di un argomento di questo tipo, anche se non avremmo potuto modificare una situazione drammatica, che dura da 60 e più anni.
Il Consiglio è intervenuto positivamente, tramite la Commissione di solidarietà che ha fornito aiuti, per quanto minimi, e altri ne fornirà nelle prossime settimane.
Volevo rimarcare la deficienza collettiva del Consiglio nel non essere in grado d'intervenire in tempo, almeno con una discussione e un pronunciamento su casi di quest'entità e peso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Caramella.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Intervengo per chiederle se sia possibile richiamare l'attenzione dell'Assessore alle attività produttive, rispetto alla questione che anche questa mattina è riportata dal quotidiano La Stampa, riguardante la società IMIT di Castelletto Ticino, una società che l'anno scorso ha annunciato la chiusura dei battenti della produzione lasciando a casa circa 280 lavoratori.
La situazione è diventata tragica nelle ultime settimane, a causa del fatto che alcuni accordi previsti tra l'azienda e il Ministero, anche con l'ausilio e la partecipazione della Provincia di Novara, sono stati disattesi. Quindi ci sono ormai più di cento famiglie che, in attesa di ricevere la cassa integrazione, non sanno come far fronte alle spese quotidiane.
Chiedo se è possibile che l'Assessore competente faccia da tramite tra la Regione e la Provincia, che già si sta occupando del problema, al fine di trovare una soluzione per queste famiglie bisognose di aiuto e che da questa mattina attueranno un blocco su un'importante arteria stradale della Provincia di Novara. Queste persone intendono richiamare l'attenzione delle istituzioni e cercare la soluzione a un problema che, ormai da settimane si discute solo sui giornali, ma non viene risolto concretamente. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Intervengo come Consigliera regionale, ma anche come Presidente della Consulta delle Elette.
In questi giorni abbiamo letto e sentito parlare ancora di più della violenza sulle donne. Voglio richiamare l'attenzione del Consiglio regionale su una legge che il Consiglio stesso ha approvato all'unanimità l'anno scorso - ricordo che la collega Paola Pozzi ha molto insistito affinché questa legge fosse approvata entro l'8 marzo 2008 - che stanziava un milione di euro come fondo per la tutela legale alle donne vittime di violenza; un milione di euro che l'anno scorso la Giunta Bresso non è riuscita a spendere. A tutt'oggi, manca il regolamento di questa legge. Io penso che sia una cosa semplicemente scandalosa.
I giornali hanno pubblicato questa importante legge; il Piemonte è stato il primo, però poi non si è andati avanti. Né mi consola sapere che la Giunta Bresso deve ancora approvare altri regolamenti previsti da leggi approvate da questo Consiglio, così come altre delibere attuative di provvedimenti votati, così come ordini del giorno approvati magari anche all'unanimità che danno la linea alla Giunta Bresso e che sono ancora inevasi.
Mi ha fatto molto dispiacere, ad esempio, nel leggere il bilancio sociale 2007, constatare che non c'è traccia dei 250 mila euro che, con la legge finanziaria 2007, noi avevamo chiesto di anticipare proprio per il fondo per la tutela legale alle donne vittime di violenze.
Signor Presidente, ieri ne abbiamo parlato anche in Ufficio di Presidenza, e credo che probabilmente il Consiglio possa anche fermare la propria attività, perché se produciamo leggi che poi non vengono attuate allora forse è il momento di ragionare un attimo sul ruolo del Consiglio.
Come donna, sono veramente offesa che il regolamento, a distanza di più di un anno, non sia ancora stato approvato dalla Giunta.
Non solo, Presidente. Se dovessi dire chi è l'Assessore di competenza non lo so, perché una volta in Commissione, quando si parlava della legge di iniziativa popolare, abbiamo constatato che non era l'Assessore Artesio la prima parte per il discorso del fondo di tutela legale 2007 (i 250 mila euro) facevano riferimento all'Assessore Migliasso: non sappiamo chi ha la responsabilità del seguire l'attuazione della legge regionale n. 11 del 17 marzo 2008, "Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti".
vero, abbiamo fatto un errore, come Consiglio regionale: non abbiamo messo un termine per l'attuazione del regolamento. Tuttavia credo - e mi rivolgo in particolare alle Consigliere di maggioranza - che dobbiamo pretendere e studiare anche qualche azione di protesta perché questo regolamento venga attuato e perché il milione di euro del 2008 venga, col 2009, nuovamente riproposto. Altrimenti è veramente la politica degli annunci e poi non viene effettuato quello che il Consiglio regionale approva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente. Anch'io sono dispiaciuta di constatare le difficoltà con cui viene elaborato e redatto il regolamento previsto dalla legge. Devo però anche rilevare che, poiché questo regolamento prevede che si faccia una convenzione con un altro soggetto - in questo caso l'Ordine degli Avvocati - è possibile che alcuni ostacoli alla conclusione di questo lavoro derivino proprio dalla difficoltà di raccordarsi con questo soggetto terzo. Non è una responsabilità soltanto della Giunta, soltanto dell'Assessore competente, ma questa responsabilità deve essere condivisa anche con altri.
Nell'unirmi all'appello della Consigliera Cotto affinché le risorse con cui questa legge è finanziata non vengano perse, ma vengano mantenute anche per il 2009, chiedo che su questo l'Assessore e la Giunta riferiscano in Commissione anche per illustrarci a che punto è questo regolamento, a che punto sono i rapporti con l'Ordine degli Avvocati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Prima di aspettare le riunioni di Commissione e quant'altro, visto che si tratta magari anche solo di una comunicazione veloce rispetto a una conoscenza effettiva di che cosa nel frattempo è accaduto, noi chiederemmo che l'Assessore Migliasso - se è lei l'Assessore di riferimento - comunicasse in Consiglio su quanto richiesto dalla collega Cotto. Abbiamo tutta la giornata disponibile, il tempo per recuperare informazioni c'è.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente. Intervengo molto brevemente per associarmi alla richiesta della Consigliera Ferrero. Penso che sia utile dibattere in Aula perché è un argomento troppo importante che ci coinvolge tutti.
Come diceva la collega Cotto, in queste settimane abbiamo letto delle cose veramente inquietanti e penso che non solo le donne, ma tutti i cittadini, si aspettano delle risposte concrete anche dalla Giunta regionale. Quindi chiediamo il dibattito in Aula.



PRESIDENTE

Rispetto alle richieste appena pervenute dalle colleghe, l'Assessore Manica mi ha comunicato la disponibilità a preparare la risposta; in questo momento non c'è la disponibilità a darla per assenza degli elementi conoscitivi.
Ripeto, l'Assessore Manica mi ha appena comunicato la disponibilità ad acquisire la conoscenza e a rendere comunicazione in Aula.
Assessore, siamo a sua disposizione: abbiamo due sedute d'Aula (domani e dopodomani), se ritiene; altrimenti, appena ci comunicherà la sua disponibilità, calendarizzeremo la comunicazione. Tra l'altro, appunteremo tra gli oggetti da discutere in sede di Conferenza dei Capigruppo anche la richiesta delle colleghe Cotto, Pozzi, Ferrero e Motta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ovviamente, non mi riferisco alla materia che prima è stata trattata.
Volevo chiedere a lei un'informazione di questo tipo.
stato presentato il bilancio sociale. Poi ovviamente in vari enti viene anche redatto un bilancio di genere; a volte altri enti territoriali hanno predisposto anche un bilancio ambientale.
Voglio chiedere, con riferimento particolare ed espresso al bilancio sociale: queste forme di elaborazione, che sono significative, quale tipo di percorso di validazione istituzionale hanno? Lo dico perché il bilancio di previsione viene approvato dal Consiglio; viene predisposto dalla Giunta ed approvato dal Consiglio.
Ora è chiaro che la componente divulgativa e fotografica è indubbiamente pregevole, così come lo sono i contenuti, ma credo che qualunque documento che abbia il significato di un consuntivo o comunque di una sintesi articolata delle attività dell'Amministrazione, naturalmente predisposta in chiave sociale o sotto altri profili, avrebbe un senso ed una giustificazione se venisse discusso ed approfondito nella Commissione consiliare e poi portato in Aula.
Diversamente si potrebbe pensare ad uno spot, ad uno "spottone" che viene fatto senza alcun contraddittorio.
Invece proprio perché ritengo che la chiave di lettura sociale debba e possa essere valorizzata, credo che la dialettica consiliare non possa che essere la migliore validazione e il migliore metodo di confronto su un documento di questo tipo, che è stato presentato in un luogo evocativo della nostra storia cittadina regionale e nazionale e che, quindi, ritengo abbia anche richiamato la sua attenzione.
Nello specifico, tuttavia, mi interessa conoscere il suo parere da un punto di vista istituzionale in ordine all'iter cui sottoporre un documento di questo tipo.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, della questione, com'è stato anche riportato dagli organi di stampa, è stato investito, a seguito di una richiesta di parecchi colleghi, l'Ufficio di Presidenza.
Abbiamo approfondito la questione e sarà oggetto di una mia missiva che partirà oggi alla Giunta regionale.
Per quanto riguarda il bilancio sociale, la fonte di riferimento è la direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale delle Amministrazioni pubbliche, l'allora Ministro Baccini pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 16 marzo 2006, che attribuisce la competenza della stesura del bilancio sociale all'organo di governo dell'ente, quindi alla Giunta regionale. Questo per quanto riguarda l'aspetto normativo e l'iter formale.
Quindi, da questo punto di vista, anche nei casi pratici realizzatisi in altre Regioni, in particolare nella Regione Sardegna, che è quella che più ha esperienza su questo, sono sempre stati gli esecutivi a predisporre questo atto.
Va da sé che, anche a seguito della lettera dei colleghi, abbiamo rilevato l'opportunità che il Consiglio venga maggiormente coinvolto nella redazione di un atto, che è un documento che rendiconta l'attività fatta da tutta la Regione, quindi non solo dalla Regione come organo Giunta regionale, ma anche dalla Regione come organo Consiglio regionale che nella sua attività legislativa, oltre che di indirizzo e di controllo concorre in maniera determinante a realizzare l'attività che viene poi rendicontata nel bilancio sociale.
Ragione per cui richiederò, a nome dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che nei prossimi anni si tenga in adeguato conto il ruolo del Consiglio regionale e possibilmente attraverso un'attività di informativa o del Consiglio o della Commissione consiliare competente preliminare all'adozione del documento.
Va da sé che anche aspetti formali e procedurali maggiormente coinvolgenti il Consiglio regionale, se non sono strettamente obbligatori per legge, possono risultare politicamente graditi a rafforzare un ruolo costruttivo dei rapporti tra legislativo ed esecutivo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Presidente, mi connetto con quanto lei stava dicendo rispetto a degli interventi di alcuni colleghi in merito alla tematica del bilancio sociale e ad iniziative politiche. Nel corso di queste ultime giornate, alcuni esponenti della maggioranza - parto dal Capogruppo Lepri, non volendo dare a lui l'unica paternità, peraltro in questo caso assolutamente condivisibile, del tema dei rapporti tra Consiglio...



PRESIDENTE

Colleghi, vi prego un momento di attenzione, perché non si riesce materialmente ad udire l'intervento del Presidente Burzi.



BURZI Angelo

Tanto dopo un po' che il clima dell'Aula sarà cambiato, vedrà che se ne accorgono tutti, basta avere un momento di pazienza.
Dicevo che negli ultimi giorni c'è stata una certa attenzione posta da alcuni membri della maggioranza e sottoscritta da alcuni membri dell'opposizione, da lei stesso in sede di Capigruppo riassunta, sul tema non nuovo, dei rapporti Consiglio-Giunta.
Io su questo tema ritorno, nulla togliendo all'importanza del bilancio sociale, ma evidentemente connettendolo al fatto che ci stiamo occupando di una cosa che, pur rilevante, è del tutto marginale, se volessimo dare un'occhiata a quello che sta succedendo fuori.
Mi pare che stamattina, quando ero ancora assente, il Capogruppo Muliere abbia non inutilmente chiesto che si parli qui di quello che sta succedendo fuori, perché fuori - come noi dicevamo già a novembre - è in corso una guerra, non tradizionale, ma le vittime ci sono.
Ora partendo dal tema degli ordini del giorno cui non si è risposto visto che lei scrive alla Presidente, che è una modalità molto tollerante e molto istituzionale, ma temo del tutto inefficace, mi permetterei di aiutarla. Quindi, vorremmo aiutarla per quanto riguarda l'opposizione a renderla più efficace, facendole notare, cosa che abbiamo già detto in altre sedi, che altri ordini del giorno, che riteniamo possano avere ben altra efficacia sia in assoluto che nel momento stesso, sono tuttora non esauriti.
Alludo ad uno in maniera specifica. Ricorderà che c'è stata una modesta battaglia consiliare. Battaglia è un termine per nobilitare delle schermaglie che hanno contraddistinto i rapporti tra maggioranza ed opposizione attorno a quello che noi definivamo - e oggi è un patrimonio collettivo di tutti - un inutile documento, che è il Piano Socio Sanitario.
Codesto illustre documento - ieri lo sostenevamo noi, mentre oggi mi sembra abbastanza condiviso un po' da tutti coloro che ne se occupano - è stato approvato nell'ottobre dello scorso anno.
Attorno a questa approvazione, l'unica cosa che l'opposizione chiese allora alla neo Assessore Artesio fu l'ordine del giorno che noi elaborammo, che fu sottoposto ad un attento esame dei gruppi di maggioranza.
Venne approvato da codesta Aula. E che cosa diceva di stravolgente questo ordine delle giorno? Diceva che era indispensabile misurare i servizi della nostra sanità che era indispensabile definire gli obiettivi dei Direttori delle neoaziende, perché senza obiettivi pare difficile comprendere come i Direttori delle aziende, chiunque essi siano, possano indicare obiettivi e conseguirli, ma diceva che non sarebbe stato male dare una misurazione anche formalmente meno eccepibile, dei bilanci delle aziende stesse chiedendone - cosa peraltro non nuova, perché è un tema su cui parecchi Gruppi di quest'Aula, non soltanto di opposizione, si sono misurati nel corso di questi anni - la certificazione dopo un ampio e ovviamente democratico dibattito, visto che è avvenuto all'interno della maggioranza.
L'ordine del giorno, dopo avere espunto il tema della certificazione dei bilanci su cui si disse che "la Giunta sta provvedendo, ma non intende prendere impegni formali in ambito di tempo", è stato approvato.
Cosa è avvenuto dopo l'approvazione dell'ordine del giorno? Niente assolutamente niente e, poi, uno si stupisce, non più di tanto si stupisce.
Se ne stupisce oggi quando la Presidente della Giunta, accorgendosi con tempestiva velocità - non che fuori c'è una crisi e se, invece di parlare leggesse i giornali, probabilmente, se ne sarebbe accorta anche prima - che urgono i tempi della campagna elettorale - cosa fa? - fa quanto, purtroppo è abituale a molti responsabili di esecutivi, cerca di scaricare le responsabilità su terzi e dice: "Mancano cento milioni".
In questo modo erra più volte, perché non mancano cento milioni, ne mancano molti di più, a nostro avviso, sempre che i segnali provenienti da fuori siano in qualche misura significativi. I giornali di oggi - non li considero una fonte del nostro lavoro, ma ritengo indispensabile leggerli danno degli indicatori, non soltanto italiani, estremamente preoccupanti.
Sono iperpreoccupanti i segnali che provengono dalle parole di Marchionne.
Chi ieri sera ha avuto modo di sentire le interviste di Romiti, Moretti e altri autorevoli esponenti delle nostre principali aziende, siano esse pubbliche che private, non possono che condividere questa preoccupazione.
Allora, i cento milioni ci sono, ce ne sono molti di più, come ne ha ben contezza l'Assessore Peveraro, avendo lui, si fa per dire, esteso il bilancio, che, grazie al contributo non certamente secondario dell'opposizione, ha trovato un'approvazione, pur con voto contrario, il 23 dicembre.
Quindi, noi riteniamo che occorra pretendere l'approvazione degli ordini del giorno, non per fatto formale di ruolo - lasciamo volentieri a lei il compito di rappresentare la dignità dell'Aula nei riguardi della dignità dell'Esecutivo, chiunque presieda l'Aula e qualunque tipo di Esecutivo ci sia - ma perché, qui, è materia di sostanza. Mi spiego: nel 2009, quasi a febbraio, siamo ancora in presenza di chi, in questo caso continua a parlare di tagli e, apprezzandone la cultura non soltanto umana ma anche politica, non può essere casuale, perché siamo al proto sindacalismo degli anni '70, quando il termine "efficienza" veniva confuso con "tagli". Oggi nemmeno più in Bulgaria la "produttività" e l'"efficienza" delle aziende si confondono con "taglio".
"Siur padrun dalle belle braghe bianche" è una simpatica canzone che cantava Milva in alcuni ritrovi e può ancora essere oggetto di ricordi, ma confondere l'efficienza della spesa pubblica e ciò che può derivarne - lo dice un liberale, uno dei pochi che si ricordi cosa vuole dire essere liberale anche quando non conviene - fa sì che questo sia il momento, pur con schifo, di rileggere Keynes e di utilizzare la mano pubblica in un momento in cui fuori c'è la guerra.
Per utilizzare la mano pubblica si può fare in due modi: fare i debiti che sarebbe un'idea eccellente, ove l'Assessore Peveraro non vi avesse già provveduto in maniera talmente estesa che, non essendoci più uno spazio di formaggio, diventa difficile fare dei formaggi in un groviera dove ci sono soltanto più i buchi, ma dei debiti parliamo dopo.
Ci sono 12 miliardi e mezzo di risorse indirizzabili, di cui noi, da novembre, chiediamo il reindirizzo, non secondo finalità dell'opposizione ma secondo finalità del Piemonte. Non è stato fatto, è sufficiente guardare i documenti.
Oggi è assolutamente palese che i sacchetti d'acqua predisposti dalla Giunta sono insufficienti per il tipo di alluvione. Suggerirei che quest'Aula, invece di perdere ulteriore tempo, si dedicasse a fare ciò che le compete, quindi a fare leggi, su che cosa? Prendendo il nostro simpatico bilancio, che è del tutto inefficace e inefficiente, ridisegnandolo e facendo il possibile, affinché le criticità che si stanno registrando all'esterno abbiano come esito non una sequela di funerali di dipendenti e aziende, ma la reimpostazione di un progresso di limitazione dei danni e poi, se possibile, di ripartenza e sviluppo.
Questo si unisce ad un passaggio successivo. Si è spezzato un clima di fiducia - si fa per dire fiducia, con la "f" minuscola - che connetteva questa opposizione alla Giunta, perché nell'applicazione di un'altra legge che senza il ruolo dell'opposizione mai sarebbe diventata tale - alludo alla legge n. 23, come alcuni tecnici sanno - c'è stata una rottura di equilibrio.
Questa legislatura finora si è caratterizzata per un aspetto interessante ai miei occhi: l'opposizione non ha mai chiesto di interferire sulle nomine dei manager apicali di codesta Amministrazione, a nessun livello, di nessun tipo, siano essi manager delle partecipate, siano essi manager della struttura della Regione, siano essi manager della sanità. Una cosa ha chiesto, e sembrava essere patrimonio comune, che le nomine fatte nella totale discrezionalità, nei tempi dell'Amministrazione, avessero una coincidenza non ragionieristica, ma politica, con la legislatura.
L'Assessore Peveraro si è espresso dicendo: "Ho fatto una forzatura".
Mi pare che fosse questo l'esito del suo intervento l'ultima vota. Bene sappia che adesso la forzatura la facciamo anche noi. Quindi, che si ripristini il clima, allora il dialogo - tema che a Gramellini non piace se non lo si vuole chiamare dialogo, lo si può chiamare confronto rapporto, Carlotta, come si vuole - tra opposizione e maggioranza, forse con altre deleghe, potrà ricominciare, oppure questo dialogo non ricomincerà.
Del PD - lo ridico per la centesima volta - apprezzo l'estrema fatica fatta per nascere, ma anche le sue estreme difficoltà di vita - preferisco un posto dove si discute e si litiga rispetto ad un posto in cui non si dice niente, che è quello dove vivo io - è un partito riformista e che all'interno di un partito riformista si accetti che l'efficienza della funzione pubblica passi per taglio, in un momento in cui fuori c'è disperato bisogno di denaro pubblico, francamente lo trovo eccessivo.
Siccome ciò che è eccessivo genera intransigenza, da adesso cercheremo di dimostrare, dapprima a quest'Aula, poi anche alla Presidente Bresso richiamandola al suo ruolo di Presidente della Giunta, perché non è ancora la candidata alle prossime elezioni, che è bene che faccia la Presidente per cui la maggioranza di questi elettori, non certamente chi vi parla l'ha eletta.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, rispetto alla questione proposta, ho formalizzato nella giornata di ieri una comunicazione alla Giunta regionale, osservando quanto emerso negli scorsi dibattiti in seno a quest'Aula, ossia come la gestione dei rapporti con i dirigenti incaricati di settore non appaia rispettosa del testo dell'ordine del giorno approvato all'unanimità, nel momento in cui si approvava la nuova legge sull'organizzazione del personale. Quindi, da questo punto di vista, attendo risposte dalla Giunta regionale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Segretaria Spinosa in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



SPINOSA Mariacristina

Grazie, signor Presidente.
Mi collego sempre alla legge sull'istituzione del fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza.
Pur sapendo che sono avvenuti vari incontri tra la Regione e l'Ordine degli Avvocati - che in Piemonte sono ben sedici - e che la legge ha dei punti di non immediata e facile applicazione, tra cui l'istituzione di corsi di formazione per costituire l'elenco di Avvocati competenti in materia, mi appoggio e mi associo alla richiesta degli altri Consiglieri affinché questa legge venga dibattuta quanto prima.
Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta regionale ci ha comunicato che la risposta in materia alle procedure attuative della legge sul patrocinio legale alle donne vittime di violenza potrà essere data domani mattina in apertura di seduta. Se non ci sono indicazioni in senso contrario, l'Assessore Manica renderà comunicazioni su quanto richiesto nell'apertura della seduta antimeridiana di domani.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Care colleghe, cari colleghi e Presidente Gariglio, non mi rivolgo in maniera generica ad una questione che è stata toccata, evidentemente, con grande opportunità da molti colleghi, nel senso che - arriverò al punto preciso - se il Cardinal Poletto ha detto che alcuni politici cattolici soffrono di raucedine - non si riferiva a me, ma credo che lo sappiate ritengo che in Giunta alcuni soffrano, invece, di sordità.
ancora più opportuno l'intervento che abbiamo firmato - il primo firmatario è il Consigliere Lepri, che ringrazio assieme agli altri colleghi, per l'intelligenza della difesa del Consiglio - perché siamo nuovamente di fronte ad un episodio che lei stesso ha esecrato più volte.
Personalmente, non so più cosa dire. "Errare humanum est. Perseverare autem diabolicum". Sono persino imbarazzato. Avevamo stabilito che il martedì - quindi non tutti i giorni, ma solo il martedì - non sarebbero state indette conferenze stampa dalla Giunta e degli Assessori. Solo il martedì, non tutti i giorni! ovvio che la convocazione di Consigli straordinari non è prevedibile per cui non si possono ipotizzare o bloccare gli impegni precedentemente assunti. Ma c'è sempre stata negli anni una norma di buona creanza, un accordo, una sorta di gentlemen agreement, in base al quale al martedì non si programmano queste iniziative.
Presidente Gariglio, la volta scorsa aveva dato delle garanzie - in quest'Aula lei è una delle persone di cui mi fido ampiamente! - che simili episodi non si sarebbero più ripetuti, perché sarebbe stata inviata un'annotazione alla Giunta. Lo stesso Assessore Oliva, in occasione della conferenza stampa del teatro regionale, con grande charme aveva risposto: "È vero, abbiamo sbagliato, ma non capiterà più".
In questo caso, si parla di una conferenza stampa del Comitato Italia 150 - di cui, fra l'altro, la collega Pozzi e io facciamo parte - pertanto non si può certo affermare che non riguardi la Regione Piemonte, neanche con buona volontà, perché il tema è "Il Piemonte presenta il 2011 all'Europa".
Se il titolo fosse stato "Il Katanga presenta il 2011 all'Africa orientale" non avrei avuto nulla in contrario, ma il fatto che sia "Il Piemonte presenta il 2011 all'Europa" è un altro discorso. Peraltro, il relatore è proprio il Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso: c'entrerà qualcosa con la Giunta regionale la Presidente Bresso? O è un'esterna anche lei? Oppure, come diceva il Presidente Burzi, ormai è tutta campagna elettorale? Conto di trovarmi tra gentiluomini, per cui non vorrei esagerare.
Oltretutto, ho trovato l'articolo di ieri del Consigliere Muliere del consueto equilibrio e intelligenza.
Ma come dobbiamo considerare questi episodi? Me lo dica lei, Presidente Gariglio.
Lo abbiamo chiesto decine di volte, ci sono state date garanzie da lei e dalla Giunta, si è persino scusato l'Assessore Oliva.
Questa è un'iniziativa importantissima, perché il Piemonte viene presentato all'Europa; oltretutto noi facciamo parte del Comitato Italia 150 e vi abbiamo lavorato. È una tematica che riguarda espressamente la Regione Piemonte.
Mi dispiace, ma a questo punto cosa possiamo ancora dire? Questa volta non mi aspetto più soltanto una valutazione generica, ma una presa di posizione. Non dico che si debba sospendere il Consiglio, ma almeno consideri assente-presente chi è interessato a partecipare a tale iniziativa. Come ripeto, non so cos'altro dire.
Presidente Gariglio, sa che anche i più pazienti alla fine...
Le consegno, tramite il dottor Conterno, il comunicato in oggetto: "Conferenza stampa: Liliana Pittarello, Mercedes Bresso, Antonio Saitta Il Piemonte presenta il 2011 all'Europa", in cui si citano anche il wine bar, le mostre, i festival e quant'altro, tutte cose di nostra competenza.



PRESIDENTE

Collega Leo, non ero a conoscenza della questione. L'invito proviene è vero - dal Comitato Italia 150, ma nella testata dell'invito, tra gli organizzatori, figurano la Regione Piemonte, il Comitato per le celebrazioni dei 150 anni e la Direzione regionale per i beni culturali.
Ho già provveduto con una lettera ad indicare alla Giunta regionale l'assoluta opportunità che nei giorni ordinari di Consiglio - cioè il martedì, laddove si sa che il Consiglio è convocato di routine - non si organizzino eventi di questo tipo e tendenzialmente, per quanto possibile si eviti di farli organizzare da enti che, anche se sono terzi rispetto al Consiglio e alla Regione, si muovono in stretto raccordo con la Regione.
Pertanto, proprio per concedere la possibilità a tutti i colleghi che lo desiderino di partecipare, sospenderemo i lavori consiliari alle ore 12.30 (chiaramente i colleghi Pozzi e Leo, che hanno un interesse maggiore come membri del Comitato, sono incentivati ad uscire anche prima, per partecipare all'iniziativa in oggetto). Va da sé che, anche su tale questione, non ometterò di rimarcare l'inopportunità, mediante missiva, di sovrapporre agli impegni istituzionali del Consiglio regionale le conferenze stampa su temi rilevanti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Vorrei solo ringraziare il Presidente Gariglio, che si è sempre mosso in una linea di garbo e d'assoluta coerenza: come minoranza diamo atto, in particolare su questa vicenda, di una grande correttezza. Lo ringrazio anche personalmente perché sono veramente interessato a partecipare a quei lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Vorrei sollevare, di fatto, un problema identico a quello avanzato dal Consigliere Leo, che riguarda però una riunione completamente diversa.
Dico "identico" perché a questa riunione avevo anch'io intenzione di partecipare (peraltro a mie mani dispongo addirittura di due inviti di provenienza diversa!).
Si tratta di un incontro con l'Assessore inerente alla problematica delle richieste di finanziamento per la rilocalizzazione di attività e integrazione di finanziamento che ci sarà oggi alle ore 16.45 in Corso Stati Uniti. Sono 150 le imprese che chiedono alla Regione lo sblocco di finanziamenti loro assegnati.
Come ho già detto, tale riunione, cui probabilmente anche altri Consiglieri regionali sono interessati a partecipare, è stata fissata in contemporanea di questo Consiglio regionale.
La mia richiesta, quindi, è esattamente identica a quella del collega Leo. Quando vengono calendarizzate riunioni di questo tipo, cerchiamo di non sovrapporle al Consiglio Regionale, in modo da dare la possibilità di partecipare ai consiglieri regionali che intendono farlo. A questo punto non so se sia possibile, però chiederei la sospensione dei lavori di questa sera per le ore 17, per dare appunto la possibilità di partecipare a questa riunione.



PRESIDENTE

Collega Dutto, non ho compreso bene di cosa si tratta. La prego di lasciarmi il tempo per fare le valutazioni sulla questione.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Mi rendo conto che probabilmente non è la giornata adatta per discutere sul terzo mandato dei Sindaci dei piccoli Comuni e non voglio neanche fare una scaletta d'importanza, perché mi rendo conto che tutti gli argomenti portati all'attenzione del Consiglio di oggi sono importanti, quindi non pretendo di sostenere che questo argomento lo sia più di altri. Tuttavia penso che poi sarà inutile fare un ordine del giorno del genere, quando sarà scaduto il tempo materiale affinché il Parlamento provveda.
Mi rendo anche conto che la materia può non essere sentita positivamente da tutti. Dico che sul doppio mandato, attualmente in vigore non ho problemi, anzi; però a scuola mi avevano insegnato che l'eccezione conferma la regola. Era un modo per dire, con forza, che una cosa giusta sacrosanta, in qualche caso potrebbe non essere giusta e neanche sacrosanta. Per i piccolissimi Comuni (chi li conosce può verificare materialmente) sta creando dei problemi enormi: non si chiede di abolire la norma del doppio mandato, ma semplicemente un'eccezione per i piccoli Comuni e per un terzo mandato.
Poi, può sempre essere discutibile o mero, però - ripeto - se non lo discutiamo adesso, sarà inutile farlo dopo. Per carità, magari chi non è d'accordo sarà contento di non discuterne, ma a me farebbe piacere che l'Aula si esprimesse sull'argomento.



PRESIDENTE

Consigliere Novero, non posso che cogliere positivamente la sua richiesta, quindi spero che ci siano occasioni per discutere e votare l'ordine del giorno nel corso della seduta di oggi o di quelle dei prossimi giorni.
Consigliere Dutto, ho preso atto del suo invito. Mi riservo di fare una valutazione rispetto al tipo di incontro di cui trattasi, non si riesce a capire: lei aveva chiesto alla Giunta regionale di soprassedere dall'organizzare iniziative che avessero un valore politico, come, per esempio, le conferenze stampa, o altri momenti di comunicazione, che si sovrapponessero con l'attività istituzionale del Consiglio.
Condividevo il giudizio - e del resto questa era la prassi - che riteneva assolutamente inopportuno sovrapporre altri momenti ad un'attività del Consiglio con un momento politicamente più rilevante nella settimana regionale. Tuttavia, per quanto concerne questo incontro, sembra trattarsi di un incontro di lavoro su un tema che mi pare abbastanza urgente (per quanto poco ne possa comprendere di questo tema), quindi vorrei, prima di prendere decisioni in merito, capire se e quanto questo discorso sia tecnico o di gestione di incentivi collegati a una situazione di difficoltà economica oppure quanto, invece, sia un incontro di comunicazione.
Quindi, ne parlerò con l'Assessore e riferirò.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Nel quadro delle richieste di comunicazione da parte di numerosi Consiglieri in merito al problema occupazionale (legato certamente alla FIAT e non solo), chiedo che la comunicazione tenga conto di due aspetti fondamentali: il primo veniva già ricordato, quello della possibilità di copertura economica rispetto alla cassa integrazione straordinaria e ordinaria; perché, come ricordava prima qualche collega, abbiamo con molta celerità (ed è un dato ovviamente apprezzabile) votato il bilancio e la finanziaria, avendo già a nostre mani i dati relativi all'aumento e al quadruplicamento delle ore di cassa integrazione e vi era la possibilità, o meglio, la volontà, anche espressa dalla Presidente della Giunta, di utilizzo dei fondi FAS per dare parziale copertura a questi fondi (all'altra deve, ovviamente, pensare il Governo nazionale), perché è uno degli impegni che la Giunta prese rispetto alla copertura delle ore di cassa integrazione, scoprendo che non possiamo utilizzare (come era, tra l'altro, abbastanza prevedibile e chiudo l'inciso) questi fondi per le ore di cassa integrazione.
In sede di comunicazione sarebbe interessante capire anche quali fonti utilizzeremo, perché, conoscendo il bilancio che abbiamo approvato, non credo vi siano tutte queste risorse e, se vi sono, l'Assessore o la Presidente in seno alla comunicazione ci dirà quali sono le disponibilità economiche.
Secondo aspetto: l'attività che oggi svolge TNE. Perché, non dobbiamo dimenticare che tre anni fa abbiamo approvato una legge che è costata molto in termini di risorse economiche a questa Regione, che ha prodotto una società che doveva essere un volano della nuova economia torinese legato al comparto della metalmeccanica, che quella legge si è occupata dell'acquisizione di alcune aree e basta, senza finanziare minimamente tutto quello che era il comparto dell'indotto, allora sarebbe interessante a più di tre anni dall'approvazione della legge, comprendere quale sia la situazione.
Faccio solo una precisazione e la rammento al Presidente, come ho avuto modo di rammentarla in seno alla Commissione VII, anche se sono molte commissioni alle quali non prendo più parte: la legge regionale prevedeva una relazione semestrale relativamente all'attività di TNE. Ad oggi (salvo che non mi sia perso un pezzo, ma non credo), al di là delle relazioni orali che gli Assessori hanno fatto, la legge non è rispettata assolutamente. Cioè noi, ad oggi, dovremmo avere sei relazioni scritte relativamente allo stato di TNE, quello che è avvenuto e quant'altro; tutto ciò non è mai avvenuto.
Quindi invito il Presidente del Consiglio Regionale a riprendere la legge sul sostegno alla imprenditoria metalmeccanica e a leggere quel passo che prevedeva un rapporto della Giunta che oggi, salvo le comunicazioni orali, non è mai giunto in seno né alla VII Commissione né ai singoli Consiglieri.



PRESIDENTE

Collega Vignale, gli Uffici hanno preso memoria del suo riferimento e anche il Presidente della Giunta regionale.
Per quanto riguarda il riferimento all'attuazione di una legge regionale, sarà nostra cura, alla luce del dibattito che ne seguirà verificare che ci siano i passaggi attuativi e anche i rendiconti del Consiglio regionale previsti nella legge stessa.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "D. Di Nanni" di Grugliasco (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare "D. Di Nanni" di Grugliasco in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Se alcuni colleghi lo desiderano, possono incontrare i ragazzi e parlare con loro fuori dall'Aula.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Industria (anche piccola e media)

Richiesta, da parte del Consigliere Muliere, del Consigliere Scanderebech e del Consigliere Leardi, di esaminare l'ordine del giorno n. 1157 dei Consiglieri Lepri, Muliere, Pace, Clement, Deambrogio, Barassi, Dalmasso Comella, Cavallaro, Caracciolo, Bossuto, Turigliatto, Rabino, Larizza Boeti, Bellion, Bizjak, Cattaneo, Motta, Auddino, Reschigna, Travaglini Pozzi, Ronzani, Chieppa, Rostagno e Rutallo, inerente a "Crisi dell'auto: il Governo e il Parlamento devono intervenire"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Caramella, di una comunicazione della Giunta regionale sulla situazione aziendale e occupazionale della ditta IMIT di Castelletto Ticino (NO)

Argomento: Questioni internazionali

Richiesta, da parte del Consigliere Dalmasso, di esaminare gli ordini del giorno n. 1140, n. 1141, n. 1144, n. 1146 e n. 1152, relativi alla crisi della striscia di Gaza, di cui al punto 11) all'o.d.g

Argomento: Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte della Consigliera Cotto, della Consigliera Pozzi, della Consigliera Ferrero, della Consigliera Motta e della Consigliera Spinosa relativamente allo stato di attuazione della legge regionale n. 11 del 17 marzo 2008, inerente a "Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti"

Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, di una comunicazione della Giunta regionale sul bilancio sociale

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Burzi, di una verifica relativamente allo stato d'attuazione dell'ordine del giorno n. 822 dei Consiglieri Burzi, Rossi, Scanderebech, Monteggia, Nicotra e Casoni, inerente a "Nuova programmazione sanitaria regionale"

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Leo, nei confronti della Giunta regionale di non procedere a organizzare conferenze stampa in concomitanza con lo svolgimento delle sedute di Consiglio regionale

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Dutto, nei confronti della Giunta regionale di non procedere a organizzare incontri o iniziative in concomitanza con lo svolgimento delle sedute di Consiglio regionale

Argomento: Comuni

Richiesta, da parte del Consigliere Novero, di esaminare l'ordine del giorno n. 1137 dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Placido, Chieppa, Spinosa Botta e Novero, inerente a "Rieleggibilità dei Sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente ai problemi occupazionali, all'utilizzo della cassa integrazione e ai fondi TNE (seguito)


PRESIDENTE

Collega Dutto, per quanto riguarda la sua richiesta, mi sono confrontato con l'Assessore Bairati. Quello cui lei ha fatto cenno è un incontro eminentemente tecnico tra le imprese interessate e il Comitato agevolazioni del Mediocredito, ragion per cui si tratta di una riunione di lavoro che non credo rientri nel novero delle iniziative di cui ho sollecitato la sospensione in pendenza di Consiglio regionale. Quindi, non riterrei opportuno, su questo punto, procedere ad una sospensione dei lavori, perché mi pare un'attività assolutamente routinaria della Regione peraltro, un'attività nemmeno convocata dagli uffici regionali, ma un'attività di terzi.
L'Assessore Bairati comunica di essere disponibile a riferire nella seduta pomeridiana sulle vicende relative alla FIAT e, più in generale sulla situazione occupazionale della nostra regione. Pertanto, la comunicazione che è stata sollecitata potrà già essere resa nel pomeriggio.
Va da sé che l'Assessore era presente e ha sentito anche le ultime richieste-puntualizzazioni da parte del collega Vignale.
A questo punto, valuteremo le materie oggetto di comunicazione, poi vedremo se e come procedere per verificare l'attuazione o il non rispetto delle leggi che sono state citate negli interventi che mi hanno preceduto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Presidente, se non ho capito male, l'Assessore farà una comunicazione a cui farà seguito la discussione degli ordini del giorno oppure no? Questo non lo ha specificato.



PRESIDENTE

Se ci saranno ordini del giorno e se si apre una discussione chiaramente c'è la comunicazione della Giunta regionale e ci sarà un dibattito. Se i colleghi desiderano presentare ordini del giorno, come da prassi, li porrò in discussione. Nessuna difficoltà a procedere poi ad una valutazione dei documenti.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Ringraziando l'Assessore Bairati per la disponibilità che, peraltro raccoglieva alcune istanze che alcuni colleghi avevano posto, mi era sembrato fosse già stato detto - non è certo per cambiare l'ordine dei lavori - ma è abbastanza noto un po' a tutti che domani il Consiglio dei Ministri si occupa dell'argomento, credo in parte riguardante le comunicazione dell'Assessore Bairati. Non ne ho la più pallida idea. Il Presidente Berlusconi, ieri sera, quando mi ha chiamato, era molto tardi era preoccupato di altre cose, quindi non mi ha detto esattamente che cosa intendesse fare. Non credo l'abbia detto a nessuno, neanche agli altri presenti. È molto possessivo e se non lo dice a me, escludo che lo dica agli altri...



BURZI Angelo

LARIZZA Rocco (fuori microfono)



BURZI Angelo

A me hanno detto che si sta occupando delle intercettazioni!



BURZI Angelo

Infatti, prima risolve il problema delle intercettazioni e poi, a seconda di che cosa Montezemolo dirà sul tema, vedrà che cosa fare per la FIAT. Questo è l'ordine dei lavori.
Mi sembrava più logico attendere che il Consiglio dei Ministri, su un tema che ha rilevanza non soltanto nazionale ma europea, dicesse delle cose attorno anche alle decisioni (se emergeranno), oltre che sulle dichiarazioni importanti di Marchionne e, sempre che l'Assessore Bairati nei prossimi giorni, possa, aprire un dibattito più ampio. Dopodich ascoltiamo l'Assessore Bairati sempre con estremo piacere e in qualunque momento egli abbia voglia di parlare con l'Aula.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, posso anche condividere le sue valutazioni. Ho preso atto di una richiesta e ho accolto una disponibilità della Giunta a dare risposte sul punto.
Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere a dare alcune risposte agli atti di sindacato ispettivo.


Argomento: Commercio

Interrogazione n. 2451 dei Consiglieri Cotto e Toselli, inerente a "Utilizzo dei bancomat da parte degli anziani"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 2451, presentata dai Consiglieri Cotto e Toselli.
Risponde l'Assessore Ricca.



RICCA Luigi Sergio, Assessore alla promozione della sicurezza

I Consiglieri Cotto e Toselli hanno sollevato il problema rispetto alla sicurezza e all'utilizzo dei bancomat da parte degli anziani. Voglio dire che le problematiche poste dai Consiglieri in merito ai reati di truffa perpetrati ai danni di persone anziane sono già state considerate e prese in carico da tempo dall'Assessorato alla polizia locale e alla sicurezza al fine di proteggere le fasce più deboli anche dalle pesanti conseguenze psicologiche che le truffe possono arrecare loro.
A tal proposito, sono state ideate delle campagne di comunicazione sociale, finalizzate a contrastare il fenomeno. Sono stati prodotti dei materiali informativi, dei vademecum, dei decaloghi antitruffa, contro la contraffazione dell'euro, contro le truffe presso le abitazioni l'antiborseggi e, inoltre, sono anche stati avviati corsi di specifica qualificazione della polizia di prossimità.
Per ridurre il numero di raggiri, comunque, utilizzando il denaro elettronico, anziché le banconote, come suggerito dai Consiglieri Cotto e Toselli, si è preso contatto con i responsabili regionali del Piemonte dell'ABI, per addivenire a più opportune strategie di soluzione del problema che i Consiglieri hanno evidenziato.
Appena avremo un riscontro di carattere puntuale da parte dell'Associazione Rappresentanti Sistema Bancario Piemontese, sarà mia cura darne puntuale comunicazione ai Consiglieri interroganti.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera.



COTTO Mariangela

Forse l'Assessore Migliasso voleva aggiungere qualcosa? No? Le chiedo scusa.
Ringrazio l'Assessore per la risposta, anche se ancora interlocutoria.
So che ha avuto contatti con la Direzione delle Poste che, ricordo, erano proprio venuti qui in Consiglio, interessati sull'argomento.
Faccio un'unica richiesta. Appena avrà tutti gli elementi utili per la risposta, la pregherei di parlarne, magari, in Commissione. Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 2181 del Consigliere Toselli, inerente a "Crisi occupazione presso lo stabilimento di Saluzzo Gruppo Miroglio" (risposta scritta)

Argomento: Produzione e trasformazione dei prodotti - Commercio

Interrogazione n. 2286 del Consigliere Ricca, inerente a "Presunta frode riguardante Erbaluce doc" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2181.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Avendo chiacchierato con l'Assessore e avendomi rinfrescato la memoria rispetto al merito dell'interrogazione, va bene la risposta in forma scritta.



PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 2181 del Consigliere Toselli, inerente a "Crisi occupazionale presso lo stabilimento di Saluzzo Gruppo Miroglio", e all'interrogazione n. 2286 del Consigliere Ricca, inerente a "Presunta frode riguardante Erbaluce doc"


Argomento: Produzione e trasformazione dei prodotti - Commercio

Interrogazione n. 1735 del Consigliere Botta, inerente a "Crisi nel settore suinicolo"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1735, sulla quale risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
L'interrogazione n.1735 del Consigliere Botta e altri, alla luce del trascinarsi della crisi del settore suinicolo, pone una serie di questioni inerenti la possibilità di intervenire per agevolare la crescita di progetti di filiera nel comparto suinicolo da parte dell'Amministrazione Regionale; delle possibilità di intervento per rilanciare la macellazione nel comparto suinicolo nel nostro territorio e di rafforzare il lavoro di promozione delle DOP del comparto salumicolo piemontese. Inoltre, chiede di verificare la possibilità della richiesta dello stato di calamità naturale per il comparto suinicolo.
In effetti, dai dati che abbiamo tra le mani da un po' di mesi, perch questa situazione di difficoltà del comparto e del settore si trascina da tempo, emerge un dato di pesante crisi del settore. Ormai da più di un anno la crisi di questo comparto ha messo e sta mettendo in seria difficoltà gli allevatori della nostra regione, come peraltro di tutte le regioni del Nord Italia.
A tale scopo e per tali motivazioni, la Regione Piemonte ha promosso alla fine del 2008, le giornate zootecniche, cioè una giornata di riflessione con tutti i protagonisti delle filiere della zootecnia da carne della nostra regione. Il lavoro di questa giornata è stato preceduto e ha dato luogo, in seguito, all'attivazione di tavoli di settore, di comparto di filiera con tutti i produttori agricoli, le loro rappresentanze, con le rappresentanze del mondo della trasformazione, del commercio e della valorizzazione di queste produzioni.
Il Piemonte è una regione che ha un patrimonio suinicolo molto importante, con una produzione suinicola molto importante, ma con una carenza oggettiva; bene ha fatto il Consigliere Botta a sottolineare questo aspetto, di trasformazione nella nostra regione.
Il tavolo della filiera zootecnica e, in particolare, per quanto concerne la filiera suinicola, ha messo a punto una serie di interventi che hanno portato, da una parte, alla richiesta e all'ottenimento dello stato di calamità, così come richiesto dall'interrogazione. Ha portato a livello nazionale, nel tavolo di crisi nel quale sono confluite anche le indicazioni della Regione Piemonte, ad un percorso che sta portando alla revisione di tutto il sistema della determinazione dei prezzi, quindi delle Commissioni prezzi presso le Camere di Commercio oggettivamente squilibrate più sulla trasformazione che non come attenzione al mondo della produzione e ha portato, dall'altra, in questa regione, all'avvio di alcune iniziative che vanno nella direzione indicata.
Stanno emergendo una serie di progetti finalizzati ad attivare nuovi centri di trasformazione e macellazione nella regione Piemonte del comparto anche suinicolo. Si sta sperimentando un progetto per una nuova filiera produttiva orientata alla produzione di un suino medio leggero (il tema più rilevante è che abbiamo una zootecnia fortemente orientata alle produzioni di qualità).
In un momento di crisi, dove le borse dei consumatori non sono così capienti, il rischio è che i consumatori, non perché prediligono quelle produzioni ma perché non possono fare diversamente, dicano che la nostra è un'ottima filiera, ma alla fine comprano al supermercato la carne di altre filiere, che costa meno. Su questo fronte, stiamo attivando la sperimentazione di una verifica di trasformazione di una parte della nostra filiera, in una filiera altrettanto di qualità, ma con sistemi produttivi che permettono una riduzione dei costi e quindi la possibilità di accesso da parte dei consumatori, ad un prodotto con garanzie e qualità comparabili alla filiera tradizionale, ma con costi decisamente più sostenibili.
In più, stiamo fortemente lavorando, in sinergia con altre Regioni, per arrivare ad una piena attuazione, dopo il primo riconoscimento comunitario del Gran Suino Padano, che ci permetterebbe la possibilità di certificare il riferimento territoriale delle nostre produzioni. Stiamo varando, in accordo con i rappresentanti del settore, un programma di promozione delle DOP che già abbiamo, ma stiamo lavorando per mettere d'accordo gli attori della filiera su nuove DOP. Il lavoro svolto in questi mesi va esattamente nella direzione che già poneva come riferimento l'interpellanza del Consigliere Botta. Nel nostro piccolo si sta facendo quel lavoro che speriamo ci porti, insieme con altre Regioni e ad altri soggetti, ad un contributo che vada nella direzione di sollevare i destini di questa filiera.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, il Consigliere Segretario Botta, che interviene in qualità di Consigliere.



BOTTA Marco

Ringrazio l'Assessore perché sia nel lavoro di analisi che nel lavoro più di concreta attuazione di alcune linee, viene sposato appieno il senso e anche la concretezza dell'interrogazione.
A noi pareva giusto che il Consiglio regionale, anche se in un momento legato alle risposte alle interrogazioni, si rendesse conto della gravità della situazione che colpisce il settore suinicolo che in Piemonte rappresenta una realtà importante, se è vero, come è vero, che gran parte dei suini allevati in Piemonte contribuisce alla creazione dei più nobili prosciutti reclamizzati come fonte di ricchezza, ma anche immagine di altre regioni.
Mi pare che le linee indicate siano quelle giuste, perché vanno anche nella direzione che avevamo indicato. Chiedo all'Assessore di mantenere una grande attenzione su queste questioni, anche perché le importazioni che subiamo da parte dei paesi concorrenti all'interno dell'Unione Europea sono importanti e, naturalmente, nuocciono al prodotto nazionale che ricordiamolo - è un prodotto di qualità. Una qualità che va sempre più certificata come qualità italiana e come qualità del cosiddetto "gran suino padano".
Giusta anche l'attenzione, in un momento di crisi, affinché un prodotto sia anche di qualità, ma possa fronteggiare, a livello di prezzo, le importazioni dalla Germania, dalla Danimarca e dagli altri Paesi del Nord Europa.
Purtroppo, nel comparto agricolo bisognerebbe avere diciotto occhi per seguire le mille situazioni di crisi, perché questo è un settore che nell'ultimo anno ha visto una grande concorrenza nei prezzi; si parla di meno di un euro al chilo per la produzione suinicola di qualità, quindi sono cifre incompatibili anche con i costi di una produzione che oggi le nostre aziende devono assumere.
Occorre, quindi, un occhio di riguardo nei confronti di questo settore.


Argomento: Comuni

Interrogazione n. 2534 del Consigliere Toselli, inerente a "Rispetto dei criteri per la distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica di cui al D.M. 7 ottobre 2008" (risposta scritta)


PRESIDENTE

L'Assessore Sibille fornisce risposta scritta all'interrogazione 2534 del Consigliere Toselli.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2206 del Consigliere Guida, inerente a "Presenza di ungulati sul territorio"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 2206 del Consigliere Guida.
La parola all'Assessore Taricco, per la risposta.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Grazie, Presidente. L'interrogazione è stata presentata dal Consigliere Guida; ci sono anche due interrogazioni del collega Cirio, penso su temi affini, l'interrogazione n. 2222 e l'interpellanza n. 2237. Sono connesse pertanto potrei rispondere a tutte e tre, però non c'è il Consigliere Cirio.



PRESIDENTE

Risponda, allora, all'interrogazione del collega Guida.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

L'interrogazione del Consigliere Guida, alla luce di alcune informazioni di stampa comparse nei primi mesi del 2008, che portavano erroneamente ad immaginare che in Piemonte ci fosse circa il 30% del patrimonio di ungulati presente in Italia e addirittura il 10-12% di tutto il patrimonio di cinghiali presenti in Europa, chiede di conoscere le iniziative che la Regione intende assumere per ridurre e controllare questa situazione.
Per inquadrare alcuni elementi a partire dai dati oggettivi, per dare alcuni riferimenti di certezza da una serie di analisi che sono state compiute dalla nostra Regione, ma anche da organismi superiori e indipendenti, come l'Istituto Nazionale Fauna Selvatica o alcuni organismi di osservazione europea, risulta che il patrimonio di cinghiali presenti in Piemonte sia tra i 40 e i 50 mila capi, mentre risulta che in Italia ci siano da 300 a 500 mila capi. Se parliamo, poi, a livello europeo, sono parecchi milioni i cinghiali esistenti.
In Piemonte, pertanto, siamo in presenza di un significativo patrimonio di animali, ma il raffronto con il dato italiano e con quello europeo non è così squilibrato, come gli organi di stampa che hanno riportato queste notizie lasciavano intendere.
Peraltro, l'attività di controllo e prelievo che viene fatta annualmente sotto il coordinamento delle Province è attiva e porta al prelievo di un numero significativo di capi tutti gli anni. Quest'anno supereremo presumibilmente i 15 mila capi, oggetto di prelievo durante la stagione venatoria e con l'attività di controllo delle Province.
Tra le iniziative che la Regione Piemonte ha messo in campo per contenere e controllare maggiormente il territorio, vi sono una serie di decisioni assunte attraverso delibere presentate alla fine dell'anno scorso, i cui contenuti sono sostanzialmente riassumibili in quattro punti.
stato istituito un ruolo di controllo, più forte, da parte delle Province sul funzionamento degli ATC e dei CA, attraverso l'attivazione di un tavolo di coordinamento tecnico per ogni Provincia, con gli ATC, i CA e i Parchi, volto a mettere le Province in condizione di governare maggiormente tutta la vicenda del controllo dei cinghiali sul territorio.
stato sospeso, fino alla fine del 2010, il rilascio di nuove autorizzazioni all'allevamento di cinghiali, ed è stato attivato un procedimento di controllo più dettagliato sul funzionamento degli attuali allevamenti esistenti, sull'onda degli interventi che si fanno, in caso di malattie infettive per il comparto suinicolo, su tutti gli allevamenti esistenti.
stata conferita, nell'ambito delle funzioni attribuite alle Province la possibilità per le stesse di dare indicazioni agli ATC e ai CA su come deve funzionare la gestione della caccia al cinghiale per zone e squadre con possibilità, qualora il comportamento non sia coerente, da parte degli ATC e dei CA, di commissariare gli stessi da parte delle Province.
stato stabilito un sistema nuovo di risarcimento dei danni che, da una parte, obbliga gli ATC e i CA a risarcire il 100% dei danni per non bloccare i finanziamenti degli anni seguenti e, dall'altra, crea un meccanismo economico incentivante per cui gli ATC e i CA che hanno un governo più corretto dei danni e vanno verso minori danni, quindi con un equilibrio maggiore della presenza degli ungulati sul territorio, hanno delle agevolazioni economiche per incentivare i comportamenti virtuosi.
Queste misure sono state attivate anche dopo un lungo confronto con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste. Verificheremo nella prossima primavera l'efficacia che questo tipo di misure, messe in campo proprio per ridurre l'impatto della presenza dei cinghiali sul territorio riusciranno a produrre. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida.



GUIDA Franco

Grazie. Ascoltando la risposta dell'Assessore Taricco, mi sono chiesto quale sia il metodo che si usa per contare i cinghiali, vista la certezza sui numeri che si hanno.
chiaro che i cinghiali sono molti, perché soltanto pochi giorni fa non so se anche lei ha letto la notizia - ne sono stati intravisti nelle periferie di Genova.
Il problema lo conosco abbastanza bene e l'Assessore è stato preciso come sempre. Peraltro, l'Assessore sa che la situazione è quella che è, nel senso che non è stato risolto il problema della presenza dei cinghiali e dei loro danni in agricoltura. La loro presenza è consistente ed è legata all'inverno, perché l'inverno favorisce l'uscita dei cinghiali dalle aree che tradizionalmente li ospitano, per cercare cibo, contribuendo a creare danni.
Credo che al riguardo sia stato fatto abbastanza poco. Sono stati fatti dei tavoli di concertazione, delle riunioni, ma lei sa bene quante sono le difficoltà (ad esempio, l'abbattimento anche selezionato dei cinghiali); ci sono dei problemi di carattere ambientale, perché non tutti pensano allo stesso modo. Forse varrebbe la pena di ritentare, con le Province, una pianificazione degli interventi, ovviamente in collaborazione con le ATC e con le associazioni dei cacciatori, con gli ambiti che ci sono e che conoscono il territorio meglio di esperti che stanno seduti nelle scrivanie della Regione o della Provincia, persone cioè che conoscono il territorio e che potrebbero dare una mano per risolvere il problema al di là - ripeto delle pianificazioni burocratiche o di tentativi non dico ridicoli, ma quantomeno inefficaci come quello delle gabbie, che fu attuato (mi sembra) un paio di anni fa.


Argomento: Pesca

Interpellanza n. 2359 del Consigliere Botta e altri, inerente a "Ripristino delle agevolazioni nel pagamento della tassa annuale per la pesca sportiva" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Con il consenso del consigliere Botta, all'interpellanza n. 2359 viene data risposta scritta.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Interpellanza n. 2421 del Consigliere Cavallera, inerente a "Aumento del prezzo del grano - Sostegno agli agricoltori"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 2421, presentata dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Taricco per la risposta.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

L'interpellanza dell'Assessore Cavallera, alla luce della situazione venutasi a creare alla fine dell'anno 2008 sul prezzo dei cereali, chiede quali siano le iniziative che la Regione intende adottare per mettere in condizione l'agricoltura di sviluppare una presenza più incisiva sul mercato, diretta anche alla tutela del prodotto e delle produzioni del mondo agricolo relativamente ai prezzi finali.
Rispetto a questa domanda, la risposta è oggettivamente nella direzione lasciata intravedere dall'interpellanza del Consigliere Cavallera.
La premessa di fondo è che, purtroppo, i cereali sono una delle commodity a più ampio raggio di azione globale e quindi risentono di evoluzioni del mercato che, in molti casi, poco hanno a che vedere con quella che è la situazione produttiva e commerciale presente sul nostro territorio - e l'andamento del prezzo degli stessi nel 2007-2008 è lì a testimoniarlo - nel senso che l'aumento e il ribassamento dei prezzi sicuramente non risponde a logiche produttive che abbiano a che fare con qualcosa che è successo in Europa, ma con squilibri e speculazioni di carattere internazionale e mondiale, che hanno fortemente penalizzato il nostro comparto.
Ci sono situazioni legate ai rapporti commerciali tra Cina, India Stati Uniti, Sud America, Nuova Zelanda e Australia che influiscono molto di più sul prezzo che non altre dinamiche.
Alla luce di questo quadro, è chiaro che, per quanto spuntati siano gli strumenti che possiamo mettere in campo, la partita è giocabile nella misura in cui la nostra produzione sa fare sistema e sa porsi in modo aggregato e strutturato nei confronti del mercato.
Su questo fronte, la Regione si è attivata con una serie di iniziative che vanno dall'attivazione immediata delle misure 121 e 123, che sono lo strumento attraverso cui sostenere la capacità di stoccaggio e di manovrabilità delle produzioni sul piano commerciale (avremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi i riferimenti di ricaduta di tali misure), ad una serie di strumenti finalizzati a sostenere il ruolo della cooperazione e delle associazioni.
Vi sono inoltre strumenti legati alla conduzione e altri strumenti legati all'attivazione della l.r. 63/78, nonché una serie di misure legate a quello che dovrà vedere la luce nei prossimi mesi, ovvero il Piano nazionale cerealicolo, per il quale la Regione ha operato in concerto con altre Regioni e ha partecipato, insieme ai rappresentanti dell'Umbria e della Puglia, al Tavolo nazionale cerealicolo per la predisposizione di questo strumento, del quale sono state approvate le linee guida nelle scorse settimane e che nei prossimi mesi dovrà vedere, da un punto di vista operativo, la sua cantierazione.
Sappiamo che la situazione è molto complessa. Tra l'altro, dato che le risorse che dovrebbero accompagnarne l'attuazione sono inserite dentro i FAS agricoli e dato che i FAS in questo momento sono tutti sospesi per la nota negoziazione in atto tra Governo e Regioni per il governo complessivo delle risorse, ad oggi non abbiamo ancora indicazioni precise né sulla tempistica né sull'entità delle stesse, ma crediamo che il Piano Nazionale Cerealicolo debba essere uno strumento importante sia per quello che in termini progettuali riuscirà a mettere in campo sia per il fatto che presuppone e attiverà necessariamente ragionamenti di filiera che sono, a nostro giudizio, l'unico mezzo per metterci nella condizione di accettare e giocare questo tipo di sfida.
Un'ultimissima notazione è quella legata all'attivazione dei nuovi strumenti - relativamente al Regolamento UE 1782 era l'articolo 69, che adesso verrà ridefinito e riscritto e diventerà l'articolo 68 nel nuovo regolamento - che potremo mettere in campo. Purtroppo sappiamo tutti che nella passata programmazione il grosso delle risorse (circa un 10% di tutte le PAC che veniva versato da tutta Italia) poi finiva, con le norme che c'erano, ad andare a sostenere il grano duro ed alcune altre produzioni in alcune aree territoriali del paese. Confidiamo molto che la riscrittura del nuovo regolamento, che dovrebbe portare ad un maggior legame tra i territori che producono le risorse e la spendibilità delle stesse, ci metta in condizioni di avere maggiori strumenti per sostenere questo tipo di attività.
Mi rendo conto che ragioniamo in un comparto nel quale, come dicevo all'inizio, purtroppo le questioni che si giocano sono di dimensione planetaria e quindi difficilmente governabili a livello locale; credo che l'unica strada che abbiamo di fronte per sostenere il nostro settore produttivo in questo comparto sia quella, da una parte, di agevolare tutti i percorsi di aggregazione e di organizzazione dei produttori e dall'altra, per quanto possibile, di creare strutture di filiera che leghino le produzioni nei nostri territori alla trasformazione valorizzandone le peculiarità.
Quella che si sta percorrendo non è una strada che darà frutti in tempi brevissimi, ma ritengo sia l'unica strada che può garantire una prospettiva a questo settore.



PRESIDENTE

La parola all'interpellante, Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Potremmo sintetizzare un po' tutte le considerazioni fatte dall'Assessore dicendo che, tutto sommato, sono effetti diretti o collaterali della globalizzazione e quindi dobbiamo anche prendere atto, ad esempio, che nell'ambito dei cereali, per quanto riguarda il riso, proprio perché vi sono ancora dei meccanismi di tipo doganale o compensativo, la situazione è un po' più sopportabile, un po' più accettabile.
Io ho presentato l'interpellanza prima di tutto per sapere dall'Assessore l'aggiornamento della situazione, e questo è stato fatto, ma anche nella convinzione che, essendo la Presidente capofila delle Regioni per i rapporti con l'Unione Europea - se non sbaglio, c'è questa funzione credo che sui tavoli dell'Unione Europea debbano essere presentate le problematiche conseguenti alla globalizzazione.
A questo proposito, richiamo tutta una serie di considerazioni che va facendo da tempo il Ministro Tremonti, che all'inizio è stato accusato di essere un po' eretico, ma alla fine una serie di considerazioni sono state in qualche modo condivise in modo ampio, con dei riscontri anche internazionali.
chiaro che la globalizzazione non si può fermare, però va governata.
E se c'è un comparto al quale dobbiamo prestare prima di tutto attenzione è proprio quello agricolo.
Siamo legati al ciclo naturale, al ciclo della coltivazione della terra. Non è come per un'altra produzione manifatturiera, dove ci si pu augurare che tutto si risolva con qualche settimana o un mese di cassa integrazione. Qui non è così, perché bisogna assumere degli impegni e occorre svolgere delle attività che ovviamente possono essere programmate ma solo con un periodo di tempo significativo, diciamo medio, se non lungo in qualche caso.
Di conseguenza, credo che, se non si interverrà in quella sede, non si rimuoveranno le cause di questi alti e bassi. La si chiami speculazione, la si chiami come vogliamo, ma siamo arrivati a questo punto forse perch prima, quando l'Unione Europea interveniva garantendo un prezzo, era tutto troppo comodo. Oggi stiamo vivendo l'estremo opposto: si parla, infatti, di revisione o meno delle politiche agricole.
Insomma, direi che occorre cominciare una battaglia sotto questo profilo, senza avere timore di essere considerati retrogradi o controcorrente, perché abbiamo visto che prima Bush e adesso Obama ancora di più prevedono fortissimi interventi in campo economico.
Abbiamo notizie che, in Inghilterra e in altre parti, lo Stato interviene in aziende, banche e quant'altro per cercare di limitare i danni di una congiuntura economica negativa.
Credo che questo dovrebbe essere il quadro nel quale muoversi.
Tutte le altre azioni, come concentrare l'offerta, valorizzare la qualità e tutto il possibile per aumentare e difendere quel poco o tanto valore aggiunto che hanno le nostre produzioni, è senz'altro un'opera meritoria.
Quindi, dal punto di vista delle strategie agricole, prendo atto e posso anche condividere le parole dell'Assessore. Non posso, tuttavia dichiararmi soddisfatto invece per le politiche di riferimento dell'Unione Europea, perché se non si comincia una battaglia che in quella sede - e il Piemonte ha voluto essere capofila - deve essere veramente trainante per riaprire un discorso che potrà avere o non avere delle conseguenze, a mio avviso, non ne avremo alcun ritorno. Grazie.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2488 del Consigliere Toselli, inerente a "Divieto di utilizzo di alcune sostanze chimiche per il trattamento delle sementi di mais" (risposta scritta)

Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Interrogazione n. 2378 inerente a "Ampia diffusione del brusone" (risposta scritta)

Argomento: Zootecnia

Interrogazione n. 2422 inerente a "Deroga alle norme dell'Unione Europea per i vitelli sanato" (risposta scritta)

Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2423 inerente a "Azione di abbattimento degli ungulati" (risposta scritta)

Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2115 inerente a "Invasione nutrie nella campagna del novarese" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta alle interrogazioni n. 2488 2378, 2422, 2423 e 2115.


Argomento: Problemi energetici

Interpellanza n. 2194 del Consigliere Cavallera, inerente a "Installazioni di centrali di produzione energetica biomasse"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2194, cui risponde l'Assessore Bairati che ha pertanto facoltà di intervenire.



BAIRATI Andrea, Assessore all'energia

Grazie, Presidente.
L'interpellanza fa riferimento ad un dato in corso, che è il numero di richieste di autorizzazione per l'installazione di centrali di produzione di calore e di energia elettrica alimentate da biomasse e di quale natura.
questo uno degli oggetti del problema e si è fortemente incrementato per facili ragioni legate ad un fortissimo incremento del mercato della produzione di energia da fonti rinnovabili, che soprattutto nell'anno passato ha visto davvero tassi di crescita notevolissimi.
L'interpellanza chiede risposta alla Giunta circa numero e dettaglio analitico delle procedure di richiesta di autorizzazioni per le centrali di cui sopra, modalità e metodi con cui la Regione intende favorire la partecipazione dei Comuni nei quali verrà installato l'impianto e dei Comuni limitrofi - lo aggiungo io all'interpellanza, interpretando il pensiero del Consigliere Cavallera - laddove queste possano diventare a loro volta centrali che alimentano piccole reti di teleriscaldamento non urbano, ma intercomunale come in molti casi si sta realizzando.
La risposta è articolata su questi due piani e sostanzialmente richiama due questioni, una di natura procedurale amministrativa e l'altra di natura più politica circa l'alimentazione delle centrali stesse.
La competenza per il rilascio degli atti autorizzativi all'installazione e all'esercizio di questi impianti non è più riservata allo Stato, ma è strettamente attribuita alle Province, in base all'articolo 3 della legge regionale che il Consiglio approvò nel 2002 e sulla base dell'articolo, 53 lettera b), della legge regionale n. 44 che il Consiglio approvò nell'anno 2000.
Sulla base di tali norme, le Province svolgono il procedimento autorizzativo ed assumono il provvedimento finale, autorizzativo o meno raccogliendo ed integrando gli eventuali pareri espressi da enti terzi che possono essere coinvolti nel procedimento stesso.
Quindi, è compito delle Province coinvolgere i Comuni interessati alla realizzazione degli impianti, nell'ambito delle attività di natura concertativa che sono attribuite alla Conferenza dei Servizi.
La Regione ovviamente interviene nel procedimento autorizzativo su esplicita richiesta di partecipazione alle Conferenze di Servizi indette dalle Province, qualora questi impianti necessitino di pareri o di autorizzazioni previsti dalla normativa nazionale e regionale a cui facevo riferimento poc'anzi.
Seconda questione. Si chiede come interviene la Regione e con quali strumenti e quali agevolazioni per la realizzazione degli impianti stessi.
Sapete che la Giunta ha posto la questione energetica, in particolare la produzione dei rinnovabili, come una questione centrale, anche per il suo valore ambientale e anche per il forte valore trasversale che ha su diverse politiche di settore.
Questo principio è stato ribadito, sottolineato e richiamato, posto addirittura come questione strategica centrale, sia nel DPEFR 2007-2009 sia nel Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Questo perché la trasversalità della questione dovrebbe portarci anche ad ottenere un obiettivo di gestione più razionale dell'energia, uno sviluppo maggiore delle fonti rinnovabili e una strategia di crescita anche sulla produzione e l'installazione di beni strumentali, che ci consentirebbe di ridurre gli inquinanti e tutelare le risorse ambientali.
Sono anni che la Regione, anche precedentemente alla legislatura in corso, è impegnata nelle politiche di incentivo, di sfruttamento delle fonti rinnovabili e di miglioramento dell'efficienza energetica.
In qualche modo, sulla questione delle biomasse, a partire dai dati oggi disponibili sui consumi e dalle tecnologie più adeguate e coerenti con gli obiettivi cui facevo riferimento, ha reindirizzato la politica sulle centrali a biomasse, orientandola verso centrali che bruceranno biomassa non destinata a fini alimentari.
C'è una lunga discussione sulle centrali a biomasse che bruciano mais o derivati dei mais, noi non intendiamo più sostenere interventi che in futuro bruceranno tali materiali. Naturalmente, gli interventi che hanno già ricevuto autorizzazione e sono stati realizzati con tecnologie di questo tipo non potranno che essere completati e corredati.
Ovviamente, per quelle centrali il cui iter autorizzativo è già andato a buon fine non potremo che intervenire correggendo parzialmente la biomassa che andrà consumata.
Il primo passo che l'Amministrazione ha compiuto in questa direzione è stata la deliberazione del maggio 2008, che indicava i criteri di ammissibilità al finanziamento, sia per progetti riguardanti lo sfruttamento idroelettrico, ma anche per progetti che prevedono l'utilizzo di biomasse come combustibile. La Giunta ha identificato le condizioni in grado di coniugare l'esigenza di incrementare la riduzione dei gas climalteranti, così come previsto dal trattato di Kyoto - obiettivo 2020 e l'utilizzo delle rinnovabili, tra cui le biomasse di origine non alimentare, con la necessità di migliorare le prestazioni di questi impianti relativamente alla qualità dell'aria.
Una questione che credo sia diventata centrale sul tema delle biomasse è la cosiddetta "biomassa corta", cioè il fatto che questi impianti non solo non brucino risorse vegetali di natura alimentare, ma brucino risorse che sono prevalentemente cascami boschivi, in un raggio chilometrico che non superi i 50-70 chilometri, come previsto dalla normativa europea, e che in una futura prospettiva, probabilmente e presumibilmente, secondo me giustamente, diventerà sempre più stretto, in modo da ridurre l'impatto da trasporto della biomassa stessa.
Sono notevoli le problematiche legate al trasporto e non di minore importanza sono gli aspetti - credo se ne sia parlato recentemente discutendo di manutenzione boschiva - sull'utilizzo razionale del territorio, che, da un lato, può offrire una grande occasione di riqualificazione del manto boschivo e, dall'altro, può costituire una forte fonte stabile di materia per impianti di questo tipo.
Quindi, per queste considerazioni, l'Amministrazione ha ritenuto di darsi un metro di valorizzazione e valutazione di impianti incentivabili che rispettino le condizioni a cui facevo riferimento poc'anzi, cioè una certa natura di biomassa a sorgente alimentante e un certo raggio di distanza dall'impianto che ne sfrutta il valore energetico.
Pertanto, il quadro programmatico, il quadro di investimenti sostenuto dai fondi dell'Unione Europea e gli indirizzi che la Giunta si è data con questa deliberazione a cui facevo riferimento troveranno un ulteriore impulso e anche uno scenario di proiezione più innovativo nella definizione della relazione programmatica sull'energia, che attualmente è in corso di definizione. Tale relazione, in qualche modo, anticiperà gli indirizzi programmatici del nuovo Piano energetico ambientale a cui la Regione sta lavorando, fornirà agli Enti locali e agli operatori di mercato le coordinate, i vincoli e le risorse della nuova politica energetica regionale, che senz'altro sarà oggetto di discussione in Commissione e in quest'Aula.
Per quanto riguarda la richiesta del Consigliere Cavallera circa numero ed elenco dettagliato delle procedure di richieste di autorizzazioni per le centrali di cui abbiamo finora discusso, abbiamo in allegato - è un elenco noioso da leggere - le attività delle Province in materia. Tale elenco, che è riferito, come da interrogazione, alle centrali a biomasse, è stato estratto dalla relazione del febbraio ultimo scorso delle Province piemontesi - è l'ultimo disponibile - competenti al rilascio delle autorizzazioni in merito, per dare seguito alla richiesta del Ministero dello sviluppo economico, che è l'Autorità nazionale competente in materia.



PRESIDENTE

Dopo l'intervengo del Consigliere Cavallera sospenderemo i nostri lavori, così come convenuto.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ritengo che l'Assessore abbia esposto lo stato dell'arte - ringrazio anche per l'elenco che poi mi vorrà fornire - indicando anche i criteri ai quali attenersi durante le istruttorie per arrivare alle autorizzazioni soprattutto per sostenere e corrispondere le agevolazioni che traggono origine dalle risorse che gestisce la Regione.
Forse, sotto questo profilo, manca una considerazione in ordine al ruolo dei Comuni; soprattutto, volevo sottolineare questo aspetto, come conosce anche il collega Botta, essendo stata presentata nella Val Cerrina nel Casalese - la richiesta di installazione di un impianto di questo tipo. Per un'interpretazione eccessivamente burocratica, all'inizio veniva coinvolto solo il Comune sede dell'impianto, mentre, a mio avviso, è sempre opportuno convocare almeno i Comuni confinanti, nel senso che se possono esserci dei problemi nella zona è meglio conoscerli subito e non al termine del procedimento - questo vale in tutte le valli, dalla Val di Susa a qualunque altra realtà piemontese. Il ruolo di rappresentanza dei Sindaci e dei Comuni è fondamentale, anche perché, a volte, si possono trovare soluzioni - non dico alternative - magari modificative, che possono soddisfare le esigenze che localmente si manifestano.
Se devo dare il mio giudizio sull'interpellanza, per questa ragione, posso dichiararmi parzialmente soddisfatto. Soprattutto, da parte dell'Assessore è stata trattata la questione di merito dell'utilizzo della biomassa per produzione energetica, che sappiamo essere condizionata anche dall'evoluzione del prezzo del petrolio. Senz'altro, in una condizione di dinamica del prezzo con uno sviluppo graduale, le politiche attente, cui prima faceva riferimento l'Assessore circa produzioni no food, non devono sottrarre superficie alle produzioni destinate all'alimentazione.
Ovviamente, come verificatosi poco tempo fa, nel momento in cui il prezzo arriva a 140-150 dollari al barile diventa difficile, a mio avviso, irregimentare un territorio agricolo in un certo modo.
Noi dobbiamo occuparci della programmazione e dare gli indirizzi; ci dichiariamo pronti a confrontarci su qualunque documento che la Giunta e l'Assessore vorranno presentare.
Grazie.



PRESIDENTE

Colleghi, sospendiamo l'esame del sindacato ispettivo.
Ricordo che la seduta consiliare pomeridiana è convocata per le ore 14.30 e inizierà con la comunicazione dell'Assessore Bairati sulla crisi FIAT.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.39)



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