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Dettaglio seduta n.395 del 22/12/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 14.32 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Buquicchio, Caracciolo Chieppa, Ferraris, Pizzale, Rabino, Rostagno e Valloggia.
Il numero legale è 28.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Il giorno 19 dicembre sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 9 dicembre 2008. Se non vi sono osservazioni s'intendono approvati.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Sanita': argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori - richiesta del Consigliere Cirio d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1136 inerente a "Abbassamento del limite alcolemico consentito alla guida"


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cirio sull'ordine dei lavori.



CIRIO Alberto

Intervengo per comunicare che, insieme alla Consigliera Mariangela Cotto e diversi colleghi di maggioranza e opposizione, abbiamo depositato un ordine del giorno sul tema concernente il tasso alcolemico per coloro i quali si mettono alla conduzione di veicoli. Si tratta del tasso alcolemico consentito dalla proposta presentata in sede di Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che ne prevederebbero l'ulteriore riduzione. Oggi il minimo consentito è di 0,5 g/l: l'ulteriore inasprimento farebbe scendere tale parametro a 0,2 g/l. Sostanzialmente, oltre il tasso di 0,2 g/l scatterebbe tutta una serie di sanzioni.
Noi abbiamo presentato un ordine del giorno molto serio al riguardo: chiediamo ai colleghi dell'Aula di aiutarci ad indurre i nostri legislatori nazionali a produrre spunti di riflessione all'interno della Commissione Trasporti. Sulla base di studi che verranno e dovranno essere presi in considerazione, quest'ulteriore inasprimento, che da 0,5 g/l scenderebbe a 0,2 g/l, non è considerato strumento utile al fine di evitare le stragi e di preservare la sicurezza e l'incolumità pubblica.
Con l'ordine del giorno, teniamo a sottolineare che condividiamo pienamente la linea dura, anzi durissima, nei confronti di coloro che si pongono alla guida in stato d'ebbrezza. Riteniamo che si debbano fare maggiori controlli, ma anche che non si debba legiferare sulla base delle emozioni del momento, ma che le leggi debbano sempre essere valutate per la loro effettiva portata.
Viviamo in una regione in cui si producono vini tra i migliori al mondo: crediamo che un inasprimento di questo genere possa determinare una sorta di "caccia alle streghe" che, di fatto, non creerebbe grandi risultati, ma risulterebbe nociva per tutta la nostra economia.
L'intenzione, se il Consiglio regionale approvasse il nostro documento sarebbe di veicolarlo come contro-etichetta sulle bottiglie dei più pregiati vini piemontesi e consegnarlo ai membri della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, chiedendo - com'espressamente previsto dall'ordine del giorno - di riflettere concretamente sui vantaggi e gli svantaggi della loro proposta. Presidente, giacché la materia è molto urgente, gradiremmo fosse affrontata in tempi possibilmente brevi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cirio. In questo momento non sono presenti i 42 Consiglieri necessari per iscrivere il documento, però - come da prassi lo terrei in standby sino a quando raggiungeremo il quorum nel corso della seduta. A quel punto, proporrò l'iscrizione dell'ordine del giorno, che penso possa essere messo in votazione nel corso di questa o della seduta di domani, comunque appena ci saranno le condizioni regolamentari per farlo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori - richiesta del Consigliere Cirio d'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1136 inerente a "Abbassamento del limite alcolemico consentito alla guida"

Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

I processi verbali delle sedute del 9 dicembre 2008 saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame proposta di deliberazione n. 419 "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2009. Bilancio pluriennale per gli esercizi 2009-2010-2011. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per l'anno 2009, ai sensi degli artt. 42 e 43 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7" (licenziata all'unanimità dalla I Commissione il 17 dicembre 2008)


PRESIDENTE

Colleghi, procediamo con il punto 3) all'o.d.g.: "Esame proposta di deliberazione n. 419".
Non essendovi richieste di parola, indìco la votazione palese su tale deliberazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.


Argomento: Organi, strumenti e procedure della programmazione - Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 395 "Documento di programmazione economico-finanziaria regionale DPEFR 2009-2011" (Preavviso scritto ai sensi dell'articolo 51, comma 4, del Regolamento interno)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g.: "Esame proposta di deliberazione n.
395".
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente. Prima di iniziare a trattare il documento, volevo ricordare che venerdì scorso, nella riunione della Conferenza dei Capigruppo, si era decisa una riduzione - correttamente effettuata - di circa 80 milioni d'euro, relativa all'efficienza sanitaria. Tuttavia, non ci è assolutamente chiaro (e non ci risulta congruente con quanto avevamo richiesto) quali siano i capitoli di destinazione di tale somma. Ci risulta che siano stati assegnati a cooperative sociali e ad altri organismi. Non era quello il nostro intendimento: non ci sembra giusto toglierli alla sanità per destinarli alle cooperative sociali.
Allora, onde evitare di partire col piede sbagliato, sarebbe bene - nel frattempo possiamo procedere con i nostri lavori - che perlomeno il Vicepresidente chiarisse con i Capigruppo di minoranza le finalizzazioni di queste risorse.
Noi abbiamo assicurato che non avremmo presentato emendamenti, che non avremmo fatto le cosiddette "marchette": ci sembra però che siano stati aumentati capitoli come richiesto da emendamenti ritirati, ma provenienti da settori della maggioranza. Se intendiamo predisporre il bilancio con i soliti criteri, ovvero accontentando una serie di categorie, ci apprestiamo in questo senso sia maggioranza sia opposizione. Se invece, come ci è stato detto, il bilancio deve passare entro fine anno, in modo serio e regolare dato che non abbiamo ancora l'anello appeso al naso, vogliamo capire bene la destinazione di tali risorse.



PRESIDENTE

Vista l'osservazione del Presidente Casoni, proporrei di sospendere il Consiglio regionale fino alle ore 15,40 per dare modo al Vicepresidente Peveraro di rendere i chiarimenti richiesti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15,27 riprende alle ore 17,14)


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Norme generali sui trasporti

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1136 inerente a "Abbassamento del limite alcolemico consentito alla guida" presentato dal Consigliere Cirio


PRESIDENTE

La seduta riprende.
E' stata richiesta, da parte del Consigliere Cirio l'iscrizione dell'ordine del giorno inerente a "Abbassamento del limite alcolemico consentito alla guida". In apertura di seduta mancava il numero di Consiglieri necessario per l'iscrizione. Ora il numero è assicurato.



(L'Assemblea, all'unanimità, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Non essendoci indicazioni in senso contrario, l'ordine del giorno è iscritto in calce al verbale.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Ho appena sentito che è stato votato l'inserimento all'o.d.g. di un ordine del giorno relativo al limite alcolemico. Il Gruppo regionale della Lega Nord ne ha presentato uno pressoché identico, in data antecedente a quello del collega Cirio. Chiediamo siano collegati.



PRESIDENTE

Resta inteso che procederemo in tal senso.


Argomento: Organi, strumenti e procedure della programmazione - Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 395: "Documento di programmazione economica-finanziaria regionale per il 2009-2011" (seguito)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 395, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Conti.



CONTI Sergio, Assessore alla programmazione

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere stringato, come lo stesso documento di programmazione, che ha il pregio di essere estremamente sintetico, al contrario di molti documenti - anche solo dell'anno scorso.
Come tutti sanno, questo DPEFR, disciplinato dalla legge n. 7/2001 all'articolo 5 si afferma che "la normativa nazionale lo prevede come strumento non obbligatorio".
Lo stesso articolo regola la conclusione dell'iter della relativa legge con l'approvazione da parte del Consiglio regionale entro il 30 luglio d'ogni anno, prevedendone peraltro l'aggiornamento a cadenza annuale.
La mancata approvazione entro il suddetto termine non ostacola comunque, la presentazione da parte della Giunta regionale del bilancio annuale e pluriennale.
Queste norme comportano che lo strumento in oggetto sia precedente in ordine temporale alla presentazione di documenti di bilancio, anche se come spesso accade, le relative leggi sono esaminate in misura concomitante, come succede quest'oggi.
Il quadro economico contenuto nel DPEFR 2009-2011 è stato pertanto determinato, sulla base di questa legislazione, al momento della sua predisposizione, nei mesi di luglio-agosto 2008.
Le manovre nazionali che si sono succedute nel secondo semestre dell'anno hanno prodotto modifiche consistenti di contesto, determinando di conseguenza, interventi modificativi anche nella fase di redazione dei bilanci annuali e pluriennali.
Le differenze risultanti in termini di dimensione complessiva peraltro non particolarmente evidenti - tra il quadro finanziario tracciato dal DPEFR e i valori di bilancio annuale e pluriennale, sono imputabili alla situazione che ho appena descritto.
E' del tutto evidente che, a seguito dell'approvazione della legge finanziaria nazionale, sarà necessaria un'ulteriore verifica e un ulteriore aggiornamento dei dati contabili.
Se n'era discusso durante le riunioni di Commissione e se n'è discusso ancora in Commissione bilancio questa mattina.
Se il Presidente è d'accordo, procederei immediatamente alla presentazione dell'emendamento discusso in aula questa mattina, il quale recita: "A pagina 35 è inserito il seguente periodo. Alla luce dell'attuale quadro socio-economico che, a causa dell'impatto della crisi economico finanziaria globale in atto, risulta fortemente deteriorato rispetto a quanto descritto, le previsioni di spesa a carico del bilancio regionale per l'anno finanziario 2009 sono state calibrate come indicato in tabella".
In tale tabella vi è la scomposizione per macro aree (competitività welfare, ambiente ed efficienza energetica, territorio, governance) ridefinendo le cifre presentate nel tardo settembre di quest'anno.
Modificazioni attraverso le quali sono stati incrementati gli stanziamenti sulle macro aree competitività e welfare, al fine di garantire un immediato sostegno alle imprese e ai cittadini meno abbienti. Ho concluso, grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Volevo solo chiedere quali sono gli emendamenti; a nostre mani abbiamo un emendamento rubricato n. 2. Quindi, questo presuppone l'esistenza di un numero 1, che - immagino - riprenda quanto detto dall'Assessore.



PRESIDENTE

Ci sono due emendamenti; uno è stato distribuito ad inizio seduta senza firma, perché è stato fotocopiato, per celerità, prima che fosse sottoscritto, ed è quello che lei ha adesso.
Ora procederemo a far fare delle fotocopie anche dell'emendamento n. 1 con le firme, così distribuiamo l'emendamento originale.
Ha chiesto la parola l'Assessore Conti; ne ha facoltà.



CONTI Sergio, Assessore alla programmazione

L'emendamento n. 1 è esattamente quanto ho illustrato poc'anzi. Non ho letto le cifre, perché presumevo che i Consiglieri le avessero...
L'emendamento n. 2, mera modificazione di un errore materiale, ha per oggetto l'area welfare. Nell'allegato è stata riportata una cifra errata la cifra corretta è 81 milioni d'euro per gli anni 2009, 2010 e 2011. Si tratta di un errore materiale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Immaginavo che sarebbe stata modificata anche una serie di dati che il documento riporta relativamente, per esempio, alle entrate di carattere fiscale. Non ho il documento sotto mano, quello che abbiamo è stato scritto, come ricordava l'Assessore, in un momento profondamente diverso rispetto a quello che prevede, per esempio, un incremento, se non ricordo male, superiore a tre punti delle entrate derivanti da IRAP o da altra tassazione regionale. Temo che - sempre a voler essere non pessimista, ma realista - questo incremento, essendo l'IRAP una tassa legata al mondo del lavoro e ai dipendenti, non vi sarà.
Una breve valutazione. Appare evidente che un documento di programmazione regionale, votato contestualmente al documento di bilancio alla legge finanziaria, ha valore rispetto alla realizzazione dei documenti di bilancio.
Esprimeremo un voto perché previsto, poiché il documento di programmazione economica precede quello di bilancio e di legge finanziaria ma è evidente che oggi serve a poco. È altrettanto evidente che, mantenere un documento contenente previsioni che potevano essere ottimistiche o abbastanza analitiche nel mese di maggio, oggi abbia poco senso. Dopodich ha il valore che ha e se rimangono quei dati, amen.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale (a firma dell'Assessore Conti): A pagina 35, dopo la tabella 6.1, è inserito il seguente periodo: "Alla luce dell'attuale quadro socio-economico, che a causa dell'impatto della crisi economico-finanziaria globale in atto risulta fortemente deteriorato rispetto a quanto descritto nel paragrafo 2, le previsioni di spesa a carico del bilancio regionale per l'anno finanziario 2009 sono state calibrate come indicato in tabella 6.2.
Tabella 6.2 Quadro programmatico delle spese 2009



(Omissis: tabella allegata 1)



PRESIDENTE

Rispetto alle iniziali previsioni, sono stati incrementati gli stanziamenti sulle macro aree Competitività e Welfare, al fine di garantire un immediato sostegno alle imprese ed ai cittadini meno abbienti".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1 presentato dall'Assessore Conti.
Ricordo che il numero legale è 31.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Rimanga a verbale che, per motivi tecnici, non si è riusciti a registrare il voto favorevole sull'emendamento della Giunta regionale da parte della Presidente Bresso.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale (a firma dell'Assessore Conti): A pagina 11 nella macro area 2 Welfare l'ultima riga è così sostituita:



(Omissis: tabella allegata 2 )



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2 presentato dall'Assessore Conti.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Rimanga a verbale il voto favorevole della Presidente Bresso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Il nostro Gruppo voterà contro ma, nel votare contro, mi permetto soltanto di fermare l'attenzione non tanto e non solo dell'Assessore - con cui su questo argomento, anche in altri momenti nel corso del semestre, ci siamo soffermati - quanto dell'Aula.
Ha già rilevato in parte il Consigliere Vignale la scarsa attenzione che quest'Aula - non soltanto la Giunta regionale - ha potuto, saputo voluto, dedicare ad un documento in linea di principio importante qual è il DPFR regionale. E non è critica che riguarda soltanto la maggioranza.
Questa mattina con il Presidente della I Commissione, Ronzani nell'attesa di esaminare gli emendamenti che saranno oggetto di discussione insieme alle leggi che seguiranno - di bilancio e finanziaria - si discuteva di quante speranze, di quante ambizioni, la legislatura di allora si pose, nell'intento - a distanza di sette anni direi, al momento miseramente non esperito, non vorrei ancora dire fallito - di dare centralità alla fase di programmazione dell'Ente. Una centralità tardiva rispetto al momento istitutivo. Da parte del legislatore, quando nacquero le Regioni, questo doveva essere il ruolo centrale; nel corso delle legislature, con leggi diverse, con maggioranze diverse, con interlocutori diversi, francamente, pare essere ancora un obiettivo molto lontano dal trovare una sua attuazione.
Le motivazioni del voto contrario sono anche più ampie, di merito e attengono alle leggi che il Vicepresidente presenterà in una fase successiva.
Una maggioranza storicamente attenta al momento della programmazione istituì l'importante legge - che questa legge poi sostituì - di programmazione di fine legislatura '95. Allora si parlava ancora di programma di sviluppo e non di DPFR (siamo in un altro momento storico della vita delle Regioni), all'interno del quale, è utile ricordare, era inventato un fondo rotativo a favore degli Enti locali, quello che si chiamava FIP, che ha avuto una certa utilità per il lavoro di coordinamento che l'Ente Regione, all'epoca, si poneva nell'ambito dello sviluppo dei suoi enti locali, in un momento in cui - anche qui, sono trascorsi 13 anni ma non è inutile ricordarlo - l'Ente Regione era ai limiti dell'autofinanziamento.
Quindi, si poteva prospettare, da parte della maggioranza del centrosinistra di allora, di utilizzare parte delle risorse introitate tramite le fiscalità di specifica competenza della Regione - essenzialmente il bollo auto e la tassa sul gas metano - al sostegno della montagna, com'è tuttora, e allo sviluppo delle necessità degli Enti locali, inventando il FIP, strumento a costo zero per gli Enti locali che lo ricevevano. Sulla base di questo strumento gli Enti locali potevano almeno in parte sviluppare le proprie politiche. Sono trascorsi 13 anni, mi sembra - ahimè che non siano passati invano.
Dell'area dell'indebitamente parleremo tra non molto, non so se tra poche ore o domani. Il quadro è quello che tutti noi conosciamo, al di là delle cause che l'hanno originato.
Per quanto riguarda l'area della programmazione siamo molto lontani dal porre ad essa attenzione, che so per primo l'Assessore, avrebbe voluto si ponesse su questo documento.
Se ad oggi compete anche all'opposizione, semplicemente votando in sede contraria, non rallentare documenti che hanno pur loro insufficienza necessità cui l'opposizione per prima ha prestato attenzione - credo non inutile porre attenzione sull'inadempienza sistemica che quest'Aula, nel corso delle sue legislature, mantiene e sulla sua incapacità di svolgere un ruolo veramente programmatorio, lasciando trarre le conclusioni operative all'area del bilancio e non viceversa, come tuttora avviene. Sono tra coloro che ritengono che lo strumento del Regolamento, oltre alle leggi esistenti, non sia un problema di legislazione, ma di commitment politico.
E che, da qualunque maggioranza questi commitment siano resi agibili, sia uno dei pochi percorsi che quest'Aula possa ancora mantenere per riflettere e programmare se stessa nel corso degli anni successivi, indipendentemente da chi avrà - si fa per dire - l'onore di governarla nei prossimi anni.
Sono convintamente contro il metodo e il merito, non tanto per quanto attiene all'Assessore che ce lo presenta, ma per le conseguenze che questa tabella solo in parte ci riassume in maniera sintetica.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento per dichiarazione di voto indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 395.
Il Consiglio approva.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 578 "Legge Finanziaria per l'anno 2009"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del disegno di legge n. 578, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano, relatore

Grazie, Presidente.
Illustro la proposta di legge finanziaria oggi in discussione, che come a conoscenza dei colleghi di maggioranza e minoranza, è stata nel corso della discussione in Commissione molto smagrita. Quindi, tale documento contiene pochi articoli, quelli che sono stati ritenuti essenziali e importanti; tutti gli altri articoli contenuti nella proposta di Giunta sono rinviati in futuri provvedimenti collegati alla legge finanziaria o ancora successivamente approvati, oppure riportati nel "collegato ambiente", liberato per l'Aula proprio nei giorni scorsi.
Dunque, restano le misure improrogabili, assolutamente legate alla manovra di bilancio. In modo particolare, la legge finanziaria contiene la scelta di rimodulare l'addizionale IRPEF, che, come è noto, è ridefinita nella seguente misura. Si applica un'unica aliquota sull'intera base imponibile come ora precisato: l'aliquota dello 0,9% sui redditi fino a 15 mila euro; l'aliquota dell'1,2% sui redditi tra i 15 mila euro e i 22 mila euro e l'aliquota dell'1,4% sui redditi superiori a 22 mila euro.
Come a conoscenza dei Consiglieri, questa scelta consentirà ad almeno mezzo milione di persone di poter, in Piemonte, fruire di un'aliquota più bassa, cioè l'aliquota dell'1,2% nella fascia compresa tra 15 mila e 22 mila euro.
Presidente, non riesco a parlare, le chiedo di aiutarmi.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Lepri.
C'è un po' di fibrillazione, prego i colleghi non interessati dai lavori consiliari di consentire lo svolgimento della seduta. Grazie.



LEPRI Stefano, relatore

Immagino che la legge finanziaria sia già conosciuta; probabilmente c'è anche una certa volontà di procedere celermente - che è anche quella della maggioranza.
Pertanto, ricordo solo alcuni altri articoli, in modo particolare quello riguardante il comprensorio sciistico del versante valsesiano del Monte Rosa. Qui la Giunta regionale chiede l'autorizzazione a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile per un importo massimo di 7 milioni e mezzo di euro.
Cito il fondo regionale a sostegno della prima abitazione, dove si prevede l'istituzione di un fondo a sostegno di coloro i quali hanno acceso mutui per l'acquisto e il recupero della casa di prima abitazione e altre misure che caratterizzano questa legge finanziaria.
Evidentemente, è il bilancio, il cuore della manovra finanziaria, non è certo la legge, che peraltro contiene alcune misure rilevanti.
L'ultimo provvedimento che voglio citare, in parte già annunciato, su cui tornerò in relazione al bilancio, concerne le misure al sostegno del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Qui si prevede la destinazione di 25 milioni di euro, di cui 15 milioni per misure diverse di sostegno al reddito e ai servizi socio assistenziali e 10 milioni a sostegno dei soggetti istituzionali che forniscono servizi per conto dei consorzi socio assistenziali.
Le modalità con cui queste risorse sono state finanziate saranno oggetto della mia comunicazione relativa alla proposta di bilancio 2009.



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Anch'io vorrei avanzare qualche riflessione sulla legge finanziaria per l'anno 2009, partita con un'impostazione ben diversa rispetto a quella che oggi discutiamo in Consiglio Regionale.
Forse, questa, è una delle leggi finanziarie più importanti tra quelle approvate in questi anni. In occasione di questo bilancio e di questa discussione, anche per una specifica impostazione di lavoro che l'opposizione ha chiesto di poter fare, visto il momento nel quale ci troviamo a discutere di destinazione e di interventi nei confronti del nostro sistema, sostanzialmente, si è visto arrivare in Commissione un disegno di legge che conteneva di tutto e di più, se non ricordo male, con circa 30 articoli: era stato svolto un lavoro di selezione rispetto alle priorità da parte di tutti i Gruppi e, sicuramente, da parte dell'opposizione anche nelle ultime sedute di Commissione.
Quindi, ci troviamo oggi a discutere una legge finanziaria decisamente stringata: probabilmente, il senso di una legge finanziaria deve essere questo.
Ci permettiamo di rilevare che il contenuto strategico interno alla legge finanziaria rispetto a quanto questa Regione avrebbe potuto fare nei confronti di un sistema economico- sociale in questo momento in forte crisi e che probabilmente il prossimo anno avrà ancora tutta una serie di difficoltà da affrontare, è decisamente poca cosa rispetto a quanto ci si sarebbe potuto attendere.
Il Collega Lepri ha basato il proprio intervento evidenziando tre aspetti dal punto di vista della spesa (che poi, tra l'altro, sono gli unici rimasti all'interno del contenuto della legge finanziaria) sui quali portare l'interesse dell'Aula.
Il primo aspetto riguarda l'intervento della Monterosa, che è un intervento sul quale, in questo momento, non abbiamo ancora elementi per comprendere se sia un intervento strategico o di salvataggio e quindi, in questo senso, la funzionalità per il nostro sviluppo economico, perlomeno di queste aree, è ancora tutto da comprendere e da verificare.
Il secondo intervento che ha evidenziato il collega riguarda l'intervento sui mutui della prima casa. Sicuramente, un'impostazione di aiuto sulla quale ci si può trovare in termini di approccio al problema, ma se verifichiamo le risorse messe a disposizione, abbiamo un po' la sensazione che questo articolo si sia più prestato alla Conferenza stampa di annuncio, che ci fu all'epoca, quando la legge finanziaria venne annunciata e spiegata al Piemonte, rispetto a quanto nella realtà sarà l'intervento. Perché, se non abbiamo capito male, Assessore Peveraro, il contenuto di questo intervento si attesterà sul milione di euro; rispetto alle esigenze, le peculiarità di un tema come questo, osiamo immaginare che il tipo di intervento sia decisamente limitato.
Tuttavia, è apprezzabile - e di questo dobbiamo, ovviamente ringraziare l'Assessore Peveraro - almeno la possibilità data al Consiglio di non votare a priori le modalità e i criteri attraverso i quali queste risorse si dovevano destinare, ma di elaborare una proposta sulla quale ci dovrà essere, poi, un approfondimento in Commissione; e cioè il fatto che questo emendamento sia stato rimandato in termini di attuazione ad una fase successiva.
L'ultima questione che vorrei affrontare è quella riferita all'ultimo emendamento, presentato in questi giorni, sulla parte del comparto socio assistenziale.
Una prima considerazione. Di fatto, l'intervento vero e proprio (rispetto al potenziamento delle misure a disposizione del comparto socio assistenziale) riguarda 15 milioni di euro che sono stati messi a disposizione, perché l'altra parte (10 milioni di euro) riguarda una scelta specifica della Giunta regionale, adeguando gli oneri contrattuali del comparto della cooperazione sociale. Quindi, un intervento specifico nel settore economico della cooperazione sociale, nei confronti dei dipendenti di questo comparto, ma non riferito ad interventi specifici nei confronti degli aventi titolo a poter usufruire di tutta una serie di opportunità o di aiuti che la legislazione sul socio-assistenziale e quant'altro mette a disposizione. Ed è utile che questo Consiglio abbia ben chiaro che, da una parte, il ragionamento è su come saranno ripartiti gli interventi dall'altra, che si tratta di questioni che attengono all'adeguamento contrattuale, rispetto allo specifico comparto del sistema economico che opera nell'ambito del socio-assistenziale. Questo il contenuto effettivo di questa legge finanziaria, che quindi ovviamente un po' ci delude.
L'ultimo aspetto che ci permettiamo di rilevare è quello riferito all'addizionale IRPEF: siamo felici, Assessore Peveraro, che questa Giunta dia la possibilità alle famiglie piemontesi di poter risparmiare, almeno gli aventi titolo, 40 euro l'anno...!



PRESIDENTE

Devo segnalare un refuso in un passaggio della relazione sulla legge finanziaria, della Commissione. Nella relazione si legge, all'articolo 2 "riduce dello 0,3% l'aliquota", in realtà è inteso: "riduce dello 0,2 l'aliquota".
Volevo dare atto a verbale di questo refuso.
La parola al Consigliere Segretario Botta, che interviene in qualità di Consigliere.



BOTTA Marco

Nell'analizzare questa legge non possiamo che partire dal fatto che ci troviamo di fronte ad una finanziaria assolutamente minimalista, una finanziaria che partiva con altre ambizioni, altre possibilità e che invece, per tutta una serie di problemi, non ultimo la volontà di chiudere prima del 31 dicembre - fatto di per sé unico nella storia di questa Regione - ci troviamo a discutere una finanziaria molto, molto, molto alleggerita.
Non che la legge finanziaria di partenza ci trovasse d'accordo più di quella di arrivo, ma sicuramente quella di partenza conteneva provvedimenti che avrebbero potuto essere di interesse per la discussione in Consiglio.
Mi riferisco ai provvedimenti sulla casa in particolare, a quelli sulla vendita del patrimonio pubblico a coloro che già abitano le case pubbliche che invece sono stati totalmente stralciati, quell'house in sociale, cui diamo gran significato e che, invece, per la Giunta è provvedimento che si può rimandare.
Dicevo, finanziaria particolare. Innanzitutto, perché arriva a compimento di un iter che, a differenza degli anni precedenti, si svolge in tempi più puntuali, con una deliberazione finanziaria da parte della Giunta in tempi normali, un arrivo in Commissione ugualmente in tempi normali a ridosso di un assestamento che, invece, aveva superato qualsiasi tempistica logica e, quindi, con la possibilità delle Commissioni di impegnarsi in questi ultimi due mesi nel suo esame. Una finanziaria che, ripeto, arriva a compimento in una forma molto, molto limitata. Quindi, la definizione di finanziaria minimalistica mi sembra quella giusta, che non affronta i grandi problemi sul tappeto: li sfiora, ma non li affronta. In particolare lo sforzo che l'opposizione aveva posto nell'analisi e nel tentativo di migliorarne l'iter e il significato, nel rispetto del momento che stiamo vivendo, è andato parzialmente perduto. Rileviamo un piccolo sforzo di ricerca d'efficienza, innanzitutto nel campo sanitario ma gran parte delle risorse che da lì sono state attinte, non vanno a rafforzare quel mondo produttivo quel mondo dello sviluppo che invece richiedeva risorse per superare il momento che sta vivendo e che troverà il suo apice nei primi tre, quattro mesi del 2009.
Ecco. Noi avremmo gradito maggiori risorse. Un'attenzione più forte verso le richieste delle associazioni dei grandi comparti industriali e della piccola media impresa, del nostro artigianato.
Li rimandiamo a migliore sorte, ma secondo noi, abbiamo perso un'occasione. Poca è stata la ricerca d'efficienza, poche sono state le risorse che si sono potute impiegare diversamente e di queste poche risorse moltissime sono state dirottate verso altri ambiti e non verso il mantenimento dello sviluppo produttivo, che poteva essere veramente la scelta giusta per tenere in piedi il mondo produttivo piemontese. Perch piemontese? Perché la grand'emergenza cui andremo incontro nei primi tre o quattro mesi dell'anno prossimo sarà proprio legata al mondo del lavoro e sul mondo del lavoro, al di là, delle attenzioni verso i lavoratori che sono dovute e che sono presenti tanto nella legge sul lavoro quanto in finanziaria, abbiamo, a mio avviso, perso l'occasione di lanciare segnali forti.
vero che abbiamo ricapitalizzato con altri provvedimenti i confidi ma abbiamo dimenticato di creare quel fondo a favore delle aziende, quello che noi chiamiamo private equità, che avrebbe potuto essere una risposta forte alla loro necessità di capitalizzazione, per presentarsi davanti al sistema bancario con forza propria: abbiamo perso, sostanzialmente un'occasione.
Nell'analisi degli articoli più precisi al momento della loro discussione.
Certo, una finanziaria che ha un taglio sociale, ma più apparente che reale. Nessuno nega a questa Giunta la gran capacità di comunicazione visto l'impiego di risorse sarebbe strano non avesse un grande impatto comunicativo - ma provvedimenti ampiamente comunicati come la riduzione dell'addizionale IRPEF, a confronto con la social card - che qualcuno di voi commenta in maniera ironica - dimostra tutta la propria pochezza.
Ha ben detto la collega Ferrero: la diminuzione dell'addizionale IRPEF che ci costa trenta milioni di euro, in realtà fa diminuire l'addizionale a 40 euro annui per le famiglie interessate. Dico 40 euro annui, tre euro e qualcosa il mese. Sempre meglio dei 14 euro l'anno dell'anno scorso Quindi forse, il costo di un caffè, neanche corretto.
Prima di fare dell'ironia o del sarcasmo rispetto alla social card ricordatevi queste realtà.
Altri provvedimenti andranno commentati momento per momento.
Sull'insieme della manovra, il nostro giudizio non può che essere negativo Per onor di firma, occorre ricordare che si compone la legge finanziaria, si compone il bilancio e si compone un documento di programmazione nel quale, caro Assessore Peveraro - non c'è l'Assessore Conti: lo avrei detto anche a lui - abbiamo veramente toccato il fondo facendo approvare dei documenti di programmazione che, a leggerli, oggi fanno veramente sorridere.
Quando eravamo maggioranza, siamo stati per troppi anni rimproverati di non fare programmazione, di evitare la programmazione, di non sapere fare programmazione. Oggi, assistiamo al voto e all'approvazione di un documento di programmazione che, redatto nello scorso giugno, risente di tutte le mancanze e cambiamenti che negli ultimi quattro, cinque mesi hanno rivoltato, se non tutto il mondo, almeno l'occidente. Se su tale documento di programmazione viene costruita la legge finanziaria, si creano contrarietà tra l'uno e l'altra, che inevitabilmente ricadranno sull'azione politica.
Dunque, un giudizio negativo convintamente negativo, soprattutto perch mi pare si sia voluto privilegiare la tempistica d'approvazione rispetto all'appropriatezza e al contenuto, alla profondità dei provvedimenti.
Questa la modalità che denunciamo. Del resto, anche nel corso delle consultazioni sono state espresse pesanti critiche sia al documento di programmazione sia alla legge finanziaria: non possiamo che essere partecipi di questo giudizio critico.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Dico subito, poiché poi passerò a qualche considerazione su una parte del bilancio che ci crea vivissime preoccupazioni...



PRESIDENTE

Consigliere, lei ha presentato un emendamento sul bilancio, non sulla finanziaria.



CHIEPPA Vincenzo

Come non detto, chiedo scusa. Rimandiamo a dopo l'intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Molto hanno detto i colleghi precedentemente intervenuti sul Documento di Programmazione Economico-Finanziaria. In particolare, è stato ribadito un aspetto richiamato in più occasioni, in sede di Commissione: la legge finanziaria non dà risposte adeguate alle necessità dei cittadini piemontesi, non intervenendo - salvo in alcuni settori - nel maggior sostegno al mondo dell'impresa, né al mondo degli investimenti, né (prima degli emendamenti) relativamente alle politiche sociali.
Parlando, per esempio, del finanziamento alla legge n. 34, il Vicepresidente dice: "Nell'anno 2008, dei 48 milioni di euro stanziati ne abbiamo spesi 6; quest'anno ne stanziamo 42"; è evidente la differenza di lettura nel raffronto dei due documenti: non 6 milioni d'euro in meno per la legge sull'impresa, ma 36 milioni di euro in più rispetto allo stanziamento dell'anno precedente.
altrettanto evidente un segnale allarmante: il fatto che questa Regione, che ha una buona legge sull'impresa, nel 2008 stanzi risorse economiche importanti, 48 milioni di euro, ma ne spenda soltanto 6 (in pratica, 42 non li spende). Se il dato non sorprende, quantomeno dovrebbe far riflettere. Tutto dipende da un fatto: ovvero se il paragone si fa tra quanto è stato speso e quanto è stato stanziato (ovviamente non esistono garanzie che ciò che è stato stanziato venga speso, così come non esistevano l'anno precedente) oppure se c'é un oggettivo maggior stanziamento di risorse.
In particolare, sul capitolo relativo all'artigianato credo che nessuno possa sostenere che non vi sia stato un aumento significativo di risorse allocate sulla legge n. 21; aspetto che, in qualche modo, reputiamo positivo. Questo è dato oggettivo, che si evince dall'allegato A alla Finanziaria, dal capitolo di bilancio e da quelle che saranno le misure che con queste maggiori risorse si potranno adottare.
Ciò non accade, invece, in altri settori. Ovviamente riprendo sempre i dati presenti nei documenti di bilancio, perché quelle che sono le pie intenzioni - arriveremo anche a questo - sono aspetti che, non riguardano la discussione di questo Consiglio.
Segnalo ai colleghi - non alla Giunta, che ovviamente lo sa - che nonostante la nostra Regione quest'anno sia stata fortemente colpita da eventi calamitosi gravi (mi riferisco, in particolare, a quelli di marzo e dicembre, alle grandi precipitazioni nevose), la legge finanziaria riduce di 7 milioni di euro lo stanziamento sulle tre leggi relative agli interventi di Protezione civile (sempre rispetto ai dati stanziati sul bilancio, sull'allegato A e sul preventivo di bilancio). Se poi, anche in questo caso, si dice "Sì, i fondi stanziati erano 'y', ma ne abbiamo risparmiati 'x', quindi quest'anno, pur impegnandone 7 in meno, sono sempre maggiori di quelli che abbiamo speso", è evidente che si tratta di una modalità di ragionamento che non possiamo accettare.
Il documento in esame ha un aspetto positivo, già ricordato dai colleghi: la brevità: sembra quasi una vera legge finanziaria.
Il limite sostanziale, dimostrabile anche dall'attenzione con cui il Consiglio sta affrontando il documento più importante, quello che, in qualche modo, regola quella che sarà l'attività di governo del 2009...



(Brusìo in aula)



VIGNALE Gian Luca

Le chiedo scusa, Presidente: sebbene sia abituato a parlare a vanvera anche il parlare al niente ha un limite: quando il niente diventa anche fastidioso, si nutrono dei dubbi sul fatto che serva a qualcosa intervenire, come certamente è.



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, vi invito ad abbassare il tono di voce!



VIGNALE Gian Luca.

sufficiente verificare come stiamo discutendo la legge finanziaria per comprendere quale sia l'attenzione.
Negli anni passati i partiti di maggioranza, ma anche la Giunta, hanno più volte "bacchettato" la minoranza perché presentava degli emendamenti che avevano, in qualche modo, vocazioni territoriali o tematiche (pi investimenti sulle opere pubbliche, eccetera, eccetera).
Su cosa si è incentrato il ragionamento non solo della maggioranza, ma anche della Giunta? Anche dal punto di vista comunicativo, nella Conferenza stampa che si è tenuta la scorsa settimana, sono stati annunciati dati riguardanti gli investimenti esistenti. Sostanzialmente, il documento che la Giunta presenta agli organi di stampa dice: "Autorizzeremo SCR per 287 milioni di indebitamento per investimenti", già autorizzati con ARES.
(Poiché esisteva la possibilità di ricorrere all'indebitamento fino alla cifra di un miliardo, essendo stata sciolta ARES è venuto meno, ovviamente anche il ricorso all'indebitamento e adesso si fa quanto era stato previsto, tant'é che il piano che il Presidente ha presentato in sede di Commissione non è altro che il completamento di tutta una serie di opere in corso di realizzazione).
La maggioranza, alla fine, si concentra su quelle che sono alcune vocazioni politiche, che qualificano i singoli partiti della maggioranza.
Una parte del PD si fa portatore di un aspetto assolutamente anomalo: nella galassia di soggetti produttivi decide di investire - ma ci torneremo quando saremo all'articolo in oggetto - una cifra consistente, 10 milioni di euro, per un unico comparto del mondo produttivo: la cooperazione sociale - che con il che rinnovo contrattuale ha ottenuto adeguamenti salariali. . Ovviamente, all'interno del PD, ci sarà chi si farà portatore di questa istanza di carattere economico. Altri - parte consistente della sinistra - ottenendo il raddoppio dei fondi per l'incremento al reddito potrà portare a casa una battaglia significativa rispetto ad un proprio tema.
Di fatto, rispetto alla necessità di approvare la legge finanziaria entro il mese di dicembre e quant'altro, il senso di responsabilità è stato dimostrato molto più dalla minoranza, che non dalla maggioranza. Se mi fossi comportato in modo squisitamente personale, non avrei mai acconsentito che oggi o domani l'Aula licenziasse una finanziaria che si qualifica con quattro o cinque marchette partitiche che hanno nome e cognome.
Dopodiché, m'interessa discutere su come e dove destinare 40 milioni di euro, ma m'interesserebbe anche discutere di un altro settore, quello relativo, per esempio, al comparto produttivo, che non viene in alcun modo significativo, interessato da questa finanziaria.
La minoranza ha già prestato grande responsabilità nella discussione di una finanziaria che non darà alcuna risposta al mondo della produzione, ma in termini di politiche sociali, anche se, in alcuni casi, in modo certamente non importante.
L'anno scorso abbiamo deciso di investire 40 milioni di euro in edilizia agevolata, che interessa di nuovo una parte consistente di cooperazione, e 2 rispetto a ciò che riguarda l'intervento per la locazione, che significa dare qualche decina di euro a un numero limitato di famiglie piemontesi. Fondo per il sostegno dei mutui: un milione di euro complessivamente. Si sancisce un principio corretto, senza avere risorse adeguate per sostenerlo. Ovviamente, anche questo è stato utile a livello di comunicazione da parte della Giunta e della Presidente: si attua una misura "salva mutui", che poi si rivelerà non essere tale, perché, se va bene, riusciremo ad intervenire nei confronti di 1000-1500 (a dire tanto) cittadini piemontesi.
Quindi, una finanziaria dal valore più comunicativo che non di reale utilità; ma, come sempre accade, fortunatamente le politiche dal passo corto lo dimostrano presto.
Purtroppo, ricadranno sul mondo della produzione e, di conseguenza, sul mondo del lavoro e su quelli che saranno i problemi legati alle problematiche sociali.
Come Gruppo, non abbiamo presentato emendamenti in aula, ma in Commissione: emendamenti che intervengono in modo significativo rispetto a problemi reali; emendamenti avrebbero dato, o sarebbero stati in grado di dare, risposte migliori rispetto ad una serie di interventi sia sulle politiche sociali sia sul mondo del lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, signor Presidente.
Intervengo in sede di discussione generale, perché credo che qualche riflessione in più sul disegno di legge e sulla legge finanziaria e, più in generale, sulla manovra di bilancio, sia opportuna.
Il primo dato che voglio mettere in evidenza è che la finanziaria e l'allegato a) - che finanzia le diverse leggi regionali - sono profondamente impiantati nella grave crisi economica che il Piemonte, come tutto il Paese, sta vivendo ed attraversando. Ed è anche profondamente incastonata nel programma elettorale con cui questa Amministrazione regionale si era presentata al giudizio degli elettori.
E' il secondo anno che, sia pur con interventi magari non roboanti sul piano delle ricadute economiche per i singoli cittadini, la legge finanziaria prevede una diminuzione della pressione fiscale nei confronti di pezzi consistenti della comunità piemontese.
Lo avevamo fatto l'anno scorso, con l'eliminazione della sovra addizionale IRPEF dello 0,5% per i redditi fino a 15 mila euro e viene fatto quest'anno, attraverso la riduzione della sovra addizionale IRPEF per i redditi fino a 22 mila euro. E come l'anno scorso, proseguendo la strada della riduzione dell'applicazione dei ticket sui farmaci, tale intervento viene mantenuto dalla finanziaria e dal bilancio.
Dato rilevante, cari colleghi dell'opposizione - nella precedente legislatura l'Amministrazione regionale non diminuiva le tasse, ma le aumentava - che testimonia la coerenza tra il lavoro dell'Amministrazione regionale e il progetto politico con cui la stessa si era presentata al giudizio degli elettori.
Secondo elemento. Questa legge finanziaria è pienamente inserita nella grave crisi economica che il Piemonte sta vivendo. Lo fa, egregio collega Vignale, sui due fronti: innanzitutto, quello della tutela dell'emergenza sociale, elemento importante che non possiamo disconoscere, con interventi a sostegno delle persone che non hanno un'esperienza di lavoro, con l'incremento dei fondi per i contributi regionali a sostegno della locazione. L'"emergenza casa" è una delle più eclatanti! Voglio anche ricordare l'articolo con cui, rispondendo ad una delle indicazioni emerse al tavolo di crisi, viene istituito il fondo a sostegno delle famiglie che avendo perduto capacità economica sono in difficoltà nel far fronte a mutui contratti per la costruzione o per la ristrutturazione della prima abitazione.
Segnale rilevante, che voglio evidenziare: non c'è differenza, non c'è cesura tra le elaborazioni portate alla nostra attenzione ai tavoli di crisi e i successivi provvedimenti; ricordo che il fondo per le emergenze sociali è istituito per la prima volta dal nostro bilancio Questo il pacchetto che mira a tutelare i ceti sociali stanno incappando in un'esperienza di povertà. Ricordo i ceti medi, che, in Piemonte e nel Paese, vedono ridotta la propria capacità di spesa e di ricchezza.
Altro elemento su cui non condivido le riflessioni del collega Vignale.
L'Amministrazione regionale ha assunto una scelta ben precisa: la non dispersione in cento mila rivoli di tutta una serie di risorse economiche vero elemento di critica rispetto all'impostazione del Governo nazionale: disperdere risorse in centomila rivoli, senza effettuare scelte e non rendere, conseguentemente, efficaci i provvedimenti.
Ulteriore elemento è quello che attiene agli interventi a sostegno del sistema produttivo e dell'economia piemontese attraverso investimenti pubblici. Sotto questo aspetto non si può non riconoscere che la legge finanziaria e quella di bilancio offrono motivi di riflessione. Interventi certamente non esaustivi rispetto alla drammaticità della crisi, ma che certamente ci consentono di affermare che l'Amministrazione regionale non è spettatore assente ed unico di quanto sta avvenendo, ma cerca di intervenire con politiche in grado di sostenere la domanda e mirate al rafforzamento del sistema produttivo.
Alcuni dati al riguardo: gli interventi a sostegno del sistema produttivo passano da 186 milioni d'euro a 209 milioni d'euro; ricordo che dei 186 milioni d'euro dell'anno scorso 72 erano in chiusura di un DOCUP precedente: interventi che nell'immediato non hanno prodotto e non sono intervenuti sul sistema economico piemontese. Sostanzialmente, quasi un raddoppio delle risorse per programmi che riguardano il settore dell'artigianato e delle piccole e medie imprese.
Interventi sulla ricerca e sull'innovazione: passano da 34 a 43 milioni d'euro, alzando la percentuale delle risorse che la Regione Piemonte destina a quest'importante strategia di sviluppo.
E come non ricordare i 287 milioni d'euro in infrastrutture, che SCR affronterà nel corso di quest'anno, grazie ad interventi a garanzia da parte dell'Amministrazione regionale, in un momento in cui il mondo delle imprese edili sta patendo per primo condizioni di difficoltà e di crisi? Come non ricordare l'intervento per 10 mila alloggi in affitto, cui sono destinati oltre 111 milioni d'euro? La politica per la casa va incontro, da un lato, al sostegno del sistema delle costruzioni piemontesi, in grossa difficoltà, e dall'altro all'"emergenza casa", che la nostra Regione sta vivendo in modo forte.
Ma anche gli interventi a sostegno dell'offerta turistica - legge n. 18 incrementano le risorse rispetto l'anno precedente.
Indubbiamente, non sarà unicamente con queste politiche che il Piemonte potrà uscire dalla crisi, ma anche attraverso uno spostamento di risorse verso gli investimenti, verso il settore produttivo, operando delle scelte.
Amministrare significa scegliere, fra le diverse priorità, quelle più urgenti; significa sforzo, presenza, tentativo di non essere unicamente spettatrice di una crisi, ma soggetto che interviene per tentare di far uscire il Piemonte da una condizione di grave difficoltà.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Mi spiace dover richiamare subito l'intervento del Consigliere Reschigna (persona che ha la mia stima). Non si può dire, caro Consigliere che quest'Amministrazione brilli per non dare contribuiti a pioggia, ma per interventi di peso. Non più tardi di un mese fa, l'Assessore Deorsola ha presentato il piano d'investimento su piccoli Comuni che ha comportato contributi da mille, a tre, a quattro, a cinque mila euro per decine e decine di Enti locali. Se non erano contributi a pioggia, mi si spieghi cosa fossero. 1500, 2000, 3000, 4000 euro sono contributi a pioggia, a casa mia. A casa vostra, probabilmente, sono investimenti importanti.
Vi invito a leggere l'ultima relazione semestrale sulle consulenze della Giunta. Leggetela, è un'ottima lettura se volete rilassarvi e farvi quattro risate - oppure piangere, a seconda del punto di vista. Centinaia di consulenze, quasi tutte non di peso, dal professore che ci racconta qualcosa di utile, o ci valuta e titola i bilanci, ad esempio, delle aziende sanitarie. Contribuiti di alcune migliaia di euro che definirli...non voglio dire ridicoli, ma neanche inutili; forse definirli contributi una tantum sarebbe meglio. Consulenze di 3000, 4000, 6000, 5000 1500, 800 euro: io li chiamo contribuiti a pioggia.
Se invece leggo che un grande studio ha realizzato un grande progetto per il rilancio della sanità o per la realizzazione di un ospedale sostengo che quella è un'operazione utile per la nostra amministrazione per la Giunta, per il Consiglio, per il Piemonte e quindi per i cittadini piemontesi.
Vi invito seriamente a leggere quella pubblicazione (semestrale: adesso è a disposizione quella dei primi sei mesi del 2008), vedrete come la Giunta ha trasferito i contribuiti relativi alle consulenze: alla fine converrete con me che forse è meglio, per i prossimi sei mesi del 2009 cambiare registro.
Questioni più pesanti. L'accusa che qualcuno della sinistra estrema rivolge, ossia che la maggioranza avrebbe ceduto al ricatto della minoranza, o di una parte di essa (rappresentata dai Gruppi del Consigliere Guida, di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e della Lega). Noi non abbiamo imposto tagli, - chiarisco subito - noi abbiamo chiesto risparmi e razionalizzazione delle spese sul capitolo di spesa più grande che ha il Paese Italia, che hanno le Regioni italiane, quindi anche il Piemonte: la sanità. Razionalizzare non significa tagliare. Con risparmi minimi in percentuale - noi proponevamo un 3% - in tempo di crisi, qualunque azienda privata è in grado di risparmiare il 3% svolgendo la stessa attività, se non migliorandola, per battere la concorrenza.
Alla fine, avete "concesso" un risparmio dell'1% che, ripeto, non significa "tagli" - me lo auguro, ma dipenderà da voi, oggi amministrate voi - ma "efficienza". Significa, per esempio, che se si deve fare un appalto per l'acquisizione di medicinali, lo si farà a livello regionale con il centro unico d'acquisto.
Se una grande società farmaceutica, invece di partecipare a venti appalti per siringhe, farmaci, eccetera, ne fa uno solo per un quantitativo pari a venti volte tanto, applicherà un prezzo più basso per vincere quell'appalto. Alla fine dell'anno, si avrà un enorme risparmio economico e ai malati non verrà a mancare l'assistenza farmaceutica: semplicemente con un unico appalto, anziché venti, per fornire quel farmaco, si sarà speso meno, ma l'efficienza, la qualità e il servizio saranno perfettamente identici.
Se impongo ai componenti l'ufficio legale delle ASL di fare il loro lavoro e non concedo più consulenze agli studi legali esterni, significherà far lavorare maggiormente i legali già dipendenti del servizio sanitario anziché fare una gara d'appalto per legali esterni. Oppure, in alternativa si sceglie, con l'autonomia dell'azienda, di chiudere l'ufficio legale interno e di fornirsi dell'appalto esterno. Sia in un caso sia nell'altro ottengo un risparmio: o non pago i legali interni, oppure non pago le consulenze esterne. Comunque, pur usufruendo dello stesso servizio, ho un risparmio.
Molte aziende stampano - sono esempi stupidi - un proprio giornalino che inviano a tutti i capifamiglia del territorio interessato alla loro azienda. Ogni azienda ha il suo: quanto costa fare venti copie di quel giornalino o di quel bollettino? Molto meglio farne uno unico, regionale dove c'è la voce del proprietario, cioè la Regione, e poi l'informativa sanitaria del territorio regionale. Farne uno per ogni azienda, ha costi venti volte superiori.
Ovviamente si faranno più copie, ma stampare un milione di copie contro cinquantamila moltiplicato venti volte costa almeno la metà. Offro lo stesso servizio, non taglio niente, ma spendo meno. È possibile fare efficienza.
Altri esempi. Costi differenti, per analisi simili, effettuate anche in altre Regioni. Identiche prestazioni offerte all'Emilia Romagna, alla Toscana o alla Lombardia, in alcuni casi, costano meno che al Piemonte.
Basta verificare dove c'è minore efficienza per avere un risparmio senza peggiorare il servizio. E il risparmio verrà utilizzato per qualcos'altro.
Faccio ancora un esempio, vissuto sulla mia pelle. Fino a qualche mese fa, all'ASL di Alessandria, i malati che dovevano sottoporsi a chemioterapia dovevano attendere, in strada, perché non c'era un'adeguata sala d'aspetto (adesso, grazie al nuovo Direttore sanitario e alla struttura che ha risposto alle sollecitazioni, si sta risolvendo il problema). C'erano ammalati di cancro - chi in carrozzella, chi in piedi accompagnato da parenti, e chi non riusciva a stare in piedi rimaneva in macchina mentre un parente stava in coda - per ritirare un numero. La coda iniziava fin dalle prime ore del mattino perché, in base al numero, si procedeva all'esame del sangue e, se i malati erano ritenuti idonei per la chemioterapia, facevano una seconda coda per la chemioterapia. Arrivare tra i primi significava fare la chemioterapia alle dieci del mattino, anzich alle due del pomeriggio, ed evitare di arrivare a casa alle otto di sera.
Per un malato di cancro non è poco. L'organizzazione non è stata in grado né di dar vita ad un sistema di prenotazione per non far vivere questo calvario ai malati di cancro, né, tanto meno, era in grado di aprire questi famigerati cancelli per far accedere la gente in una saletta. La gente stava per strada, di fronte ad un istituto tecnico superiore, con i ragazzi che andavano a scuola, e alla circonvallazione, con le macchine che passavano sul marciapiede! scoppiato il bubbone e il nuovo Direttore generale, semplicemente, fa aprire un'ora prima il cancello e a breve, pare, istituisca anche il servizio prenotazione, risolvendo così il problema.
Secondo voi è costato di più? Costa esattamente uguale, ma si dà un servizio ai cittadini. Si tratta di efficienza, non di tagli Quindi, le nostre proposte non erano e non sono dirette a danneggiare il piemontese, ma a spendere meglio i soldi dei piemontesi, e per girare i risparmi ottenuti al mondo del lavoro e alle famiglie oggi sono in grave difficoltà.
A onor del vero, parte delle nostre richieste - ne sono soddisfatto sono state accolte dalla maggioranza, trasformate in emendamenti di Giunta regionale.
Certo, non siamo soddisfatti al 100%, ma concorreremo a far sì che il bilancio possa passare in tempi molto rapidi; riteniamo, infatti, che con un po' di collaborazione da parte della maggioranza e della minoranza, si possa dare al più presto linfa vitale al territorio piemontese.
Certo, non voteremo a favore del provvedimento, perché lo riteniamo ancora insufficiente, ma non possiamo certo permetterci, per migliorarlo ulteriormente, di fare opposizione od ostruzionismo; diversamente, ai piemontesi i soldi arriverebbero troppo tardi.
Per questo motivo, voteremo contro il provvedimento, ma non faremo n ostruzionismo né altro, perché riteniamo che, al più presto, ai nostri cittadini debbano essere date risposte anche dal punto di vista economico.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, chiudiamo la discussione con la replica dell'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Vorrei svolgere solo alcune considerazioni di carattere generale, in ordine alle osservazioni sulla legge finanziaria fatte in particolare dall'opposizione.
Incomincio con il primo elemento di carattere generale, per il quale ringrazio tutti i Consiglieri e, in particolare, i Consiglieri della Commissione I. E' certamente un successo la possibilità di discutere oggi 22 dicembre, la legge finanziaria e, a seguire, il bilancio 2009; successo che, secondo me, non si deve ascrivere esclusivamente alla maggioranza, ma a tutto il Consiglio regionale.
un elemento importante poter disporre del bilancio 2009 dal primo gennaio, proprio in relazione alla grave situazione in cui versa non solo il Piemonte, ma l'intero sistema economico occidentale, davanti agli occhi di tutti.
Assolutamente senza voler polemizzare, desidero sottolineare quanto sia impropria nell'intervento del Consigliere Botta la definizione "finanziaria minimalistica", con la quale lui ha battezzato questa legge.
Come è ben noto, questa versione short deriva da un'analisi molto attenta, fatta in sede di Commissione, per lasciare all'interno della legge finanziaria solo quegli articoli che, in qualche modo, erano e sono strettamente connessi ad interventi per mitigare gli effetti della crisi rimandando tutta la parte di carattere più generale ad un collegato che affronteremo certamente in tempi rapidi e comunque nelle prossime settimane. Diciamo che è minimalistica nel numero di articoli, ma, secondo me, è una legge finanziaria molto importante.
Segnalo in particolare due degli articoli che, a mio avviso caratterizzano in modo evidente questa legge finanziaria. Intanto l'articolo 2, che indica con grande chiarezza l'indirizzo che questa Amministrazione ha assunto non solo quest'anno, ma anche negli anni precedenti: la riduzione dell'imposizione fiscale. Molti, anche a livello nazionale, la enunciano come teorema da seguire, pochi la praticano.
Secondo me, quest'anno, l'Amministrazione regionale piemontese ha avuto il coraggio, certamente per le fasce più deboli, di praticarla concretamente.
La riduzione dell'addizionale IRPEF aggiuntiva dello 0,2% per i redditi da 15 a 22 milioni di euro s'informa a un'indicazione programmatica di questa Amministrazione, nell'ottica di una progressività di tale imposta e comunque, di una riduzione dell'imposizione fiscale.
Quindi, al di là dell'aspetto numerico dell'impatto effettivo, che, di fatto, sul bilancio si riflette complessivamente per 27 milioni di euro, è certamente un segnale chiaro di questa Amministrazione.
A mio avviso, è altrettanto importante l'articolo legato al fondo regionale a sostegno della prima abitazione, per le famiglie che si trovano in difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui. Ricordo che è finanziato per un milione di euro e, in questa sede, inoltre ricordo che questa cifra e le cifre inserite nell'articolo precedente - il n. 7 - sono state iscritte sulla base di una ragionevole previsione degli impegni. Come è noto, l'Amministrazione ha inteso, anche nel fondo di riserva, destinare ulteriori risorse che potranno essere utilizzate, a seguito degli approfondimenti in Commissione e in Aula sulle situazioni più difficili che la crisi evidenzierà,.
Se, malauguratamente, il fondo a sostegno delle rate dei mutui non dovesse bastare, di certo l'Amministrazione regionale, con il contributo di tutto il Consiglio, interverrà per alimentarlo e aumentarlo, così come i fondi indicati e previsti nell'articolo 7. Certo abbiamo rappresentato in questa legge finanziaria tutti gli elementi di intervento che sono stati previsti. In questa sede, ribadisco che, per esempio, abbiamo ipotizzato importanti stanziamenti sulle attività produttive, per circa 260 milioni di euro.
A questo riguardo, intanto confermo che tra gli interventi che consideriamo prioritari da effettuare nel corso del 2009 c'è l'alleggerimento degli oneri finanziari di quelle imprese che si confrontano con la Pubblica Amministrazione e che devono subire carichi importanti sul loro conto economico, in relazione ai ritardi delle Amministrazioni pubbliche - Amministrazione regionale inclusa - a causa della ristrettezza delle risorse.
Questo è un impegno che avevamo già assunto anche su sollecitazione di alcuni Consiglieri in aula.
Per quanto riguarda le considerazioni del Consigliere Vignale di insoddisfazione rispetto agli stanziamenti per il 2008 della legge 34 voglio sottolineare che il 2008 è stato anche l'anno di chiusura del DOCUP 2000-2006. Evidentemente, oltre alle risorse e agli stanziamenti che abbiamo incluso nel nuovo programma 2007-2013, finanziato con risorse anche della Comunità europea, abbiamo completato con oltre 76 milioni di euro gli impegni assunti sul vecchio DOCUP. Di conseguenza, è chiaro che si sono ridotti margini e spazi per altre risorse.
Voglio dire, peraltro, che rispetto alle considerazioni sul ritaglio di risorse inserito, in particolare, per la spesa corrente, diamo la massima disponibilità alla verifica con il Consiglio, con le Commissioni competenti, di quelle che dovranno essere le iniziative che assumeremo, o dovremo assumere, auspicando che la situazione non peggiori ulteriormente per affrontare la crisi, o le crisi che dovessero emergere da questa situazione economica difficile.
In particolare, mi riferisco al fondo che abbiamo stanziato (ai sensi dell'art. 17) di sostegno per le situazioni sociali più drammatiche che, in qualche modo, dà un'indicazione con un importo che potrà anche essere integrato, sulla base delle emergenze sociali più importanti e più significative che richiederanno il nostro intervento.
Quindi, sostanzialmente, credo che questo sia un bilancio equilibrato rispetto alle esigenze note del sistema economico e sociale della nostra Regione. L'abbiamo detto in tutte le sedi: diamo la massima disponibilità a monitorare la situazione, con il Consiglio e con le Commissioni competenti e ad orientare, strada facendo, sulla base delle esigenze che emergeranno le risorse e i fondi che abbiamo stanziato.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non sono stati previsti emendamenti sull'articolo 1.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
Ovviamente, per tutte le votazioni, diamo atto del voto favorevole della Presidente Bresso - il cui sistema di voto elettronico è disattivato.
ARTICOLO 4.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: All'articolo 7, comma 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente: "a) interventi mirati ad affrontare il disagio economico e sociale nel quale versano singoli individui e famiglie, a sviluppare processi di autonomia e inclusione dei medesimi e a supportare le famiglie bisognose con figli da zero a trentasei mesi e gli anziani non autosufficienti mediante lo stanziamento di 15.000.000,00 euro a favore degli enti gestori delle funzioni socio assistenziali".
Ha chiesto di parlare il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Come hanno potuto constatare e verificare i colleghi sia alla mia destra sia alla mia sinistra, avevo già dichiarato, a suo tempo, la nostra disponibilità a collaborare affinché questa finanziaria, nell'interesse dei cittadini, venisse votata, entro il 31 dicembre. Le parole, questa sera, si stanno trasformando in atti concreti e reali.
Ciò non vuol dire, Assessore Peveraro, che lei abbia soddisfatto in pieno quelle che erano le mie richieste.
La parola io la mantengo sempre, voi dovrete mantenere ciò che avete messo per iscritto. Vi faccio i complimenti: per la prima volta ci siamo incontrati intorno ad un tavolo, dove un documento elaborato dalla maggioranza è stato messo a disposizione delle minoranze. Nell'interesse dei cittadini mi sono distinto in sede di collaborazione e in sede di discussione. Nella proposta politica e amministrativa che avete iscritto nei documenti ci sono de cose molto, molto importanti, ma che dovranno trasformarsi in realtà.
Parlo, ad esempio, del microcredito, iscritto nella proposta, ma che non ho sentito menzionare oggi dall'Assessore Peveraro: mi auguro abbia seguito Io mi fido delle parole, mi fido di tutti. Nella mia vita, così facendo, ho avuto sempre un riscontro positivo anche dai peggiori avversari. Io esigerò, se non in questa circostanza, in altre che ci vedranno confrontare, che la battaglia che ho fatto nell'interesse dei cittadini sia finalizzata nell'interesse di tutta l'Aula e di tutti i nostri cittadini piemontesi.
Detto questo, mi auguro che l'aspirina che stiamo oggi consegnando agli ammalati terminali si trasformi in un pesante e valido strumento che contrasti veramente la malattia, quindi in un antibiotico forte, concreto ed efficace..., diversamente il lavoro svolto finora, per la prima volta in armonia, sarà stato vano.
Ringrazio i colleghi che hanno lavorato su questo documento indipendentemente dagli interessi partitici, tentando di fare gli interessi dei cittadini. Sicuramente, quanto mi sono impegnato di votare, non sarà sufficiente a contrastare il problema dei nostri ammalati terminali. Ecco perché sono intervenuto, Assessore Peveraro. Le risorse messe a disposizione non sono sufficienti, Si tratterà di un palliativo, la definisco un'aspirina - quelle francesi, nemmeno italiane.
Assessore Peveraro, i 40 milioni di euro di fondo bloccati per intervenire in casi di emergenza, mi auguro vengano adoperati nel migliore dei modi possibile ma, soprattutto, impiegati per contrastare la povertà vera, che non è dovuta alla politica di questi ultimi anni. Uno dei principali motivi per cui abbiamo ammalati terminali è stato l'ingresso dell'Italia nella Comunità europea tramite l'euro, ossia, nella cosiddetta moneta unica. Tutti dicevano che non dovevamo fare la fine dell'Argentina...
Assessore Peveraro, lei ha tutta la mia collaborazione, come minoranza e come Consigliere appartenente ad una parte della minoranza, ma chiederei un impegno scritto - o verbale - da parte della Presidente Bresso affinch vi sia la garanzia dell'applicazione di tutte le direttive, da parte della Giunta affinché si diano indirizzi precisi su come saranno finalizzate le già richiamate risorse di quindici milioni di euro. Come ho già detto in Commissione, ribadisco il mio consenso a destinarle alle cooperative prelevandole dal fondo di risparmio della sanità. Avrei rispettato il patto di stabilità e, al comma 1 dell'articolo 7, avrei iscritto risorse per 25 milioni d'euro, aumentandoli, dunque, di altri 10 milioni. Il che significa aver coraggio e maggiore determinazione: passare dall'aspirina ad un antibiotico, prima ancora di passare alla cura del nostro ammalato.
Non posso che manifestare la mia soddisfazione sulla lealtà del confronto della discussione. Sarei maggiormente soddisfatto - non come Consigliere né per le battaglie condotte in questi giorni, ma nell'interesse dei cittadini piemontesi - se questi capitoli fossero maggiormente potenziati. Cari colleghi, nessuno di noi ha la bacchetta magica e nessuno chiede che s'intervenga con un antibiotico potentissimo che non abbiamo per estirpare il male sul nostro territorio; dobbiamo avere solamente più coraggio.
Mi aspetto, domani, un intervento deciso e chiarificatorio, nella direzione che tutti noi ci auguriamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare la collega Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Intervengo per annunciare il voto di astensione da parte del nostro Gruppo sia rispetto all'emendamento proposto dalla Giunta sia rispetto all'articolo 7, nella sua complessità, della legge finanziaria.
Tale espressione di voto, che non è un voto contrario, è legato al fatto che vorremmo ancora dare la possibilità alla Giunta, attraverso la proposta che farà la Commissione - inserire nell'articolo i criteri attraverso i quali queste risorse saranno assegnate - la possibilità di dimostrare che in effetti, almeno i 15 milioni di euro saranno destinati a misure effettive nei confronti degli aventi diritto. Il dubbio che questo Gruppo ha che queste risorse siano più predisposte, sia al comma a) sia al comma b), all'aspetto della gestione. Tale aspetto ci preoccuperebbe, visto il momento che stiamo vivendo, un pochino di più.
Per quanto ci riguarda, allo stato attuale, ci asterremo sia sull'emendamento sia sull'intero articolo, in attesa vi possa essere un chiarimento in Commissione per verificare se effettivamente le misure anche a supporto della parola data al collega Scanderebech (che invece ritiene in questo momento di differenziarsi con il tipo di voto), si potranno approfondire in Commissione.
Noi riteniamo che sia più utile verificare nello specifico le misure perché talvolta le parole date, anche in questo Consiglio, non si sono dimostrate molto fondate.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo tanto sull'emendamento quanto sull'articolo (così eviterò di chiedere due volte la parola).
In merito all'emendamento, il nostro voto sarà favorevole, perch crediamo che sia importante il sostegno nei confronti degli anziani non autosufficienti, anche se questo, in qualche modo, è possibile trovarlo in quella che è la normativa regionale.
Troviamo estremamente importante, anche se sarà da definire con le modalità previste dal comma 2 dell'articolo 7, il supporto economico alle famiglie con figli da 0 a 36 mesi.
Questa indicazione, che abbiamo provato a dare all'interno del fondo di emergenza, è stata dettata da un motivo semplice: le famiglie sopportano il maggior costo per la crescita e l'educazione dei loro figli da 0 a 36 mesi in particolar modo oggi e soprattutto nelle aree metropolitane (ma non solo). Questo Ente, in molti casi, si è occupato di investire risorse (lo ha fatto per più di 15 milioni di euro) per la costruzione di asili nido ma non è mai intervenuto sulla riduzione della spesa. Noi ricordiamo che una famiglia media oggi paga fra i 250 e i 350 euro al mese per l'asilo nido; cifra che, unitamente al mutuo, rappresenta il costo maggiore per una famiglia piemontese.
Noi crediamo che andare a valutare quello che sarà il provvedimento di Giunta in Commissione per definire delle modalità che almeno sostengano le famiglie più bisognose, tanto nell'utilizzo del nido, micro-nido e quant'altro (insomma tutte le modalità che previste dalla nostra normativa regionale), quanto sulle spese di babysitteraggio regolarmente retribuito sia importante perché oggi, in moltissimi casi, iscrivere un figlio al nido o utilizzare il servizio di babysitteraggio non è una scelta, ma un obbligo. In tutte le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, che non hanno la fortuna di avere i nonni che possano seguire in modo costante i nipoti, devono utilizzare questa forma di sostegno.
importante creare nuovi posti, perché sappiamo che mancano, ma è altrettanto importante, a nostro avviso, sostenere economicamente queste famiglie.
In merito all'articolo 7, invece, esprimeremo un voto di astensione perché é evidente che è profondamente diverso l'intervento relativo al comma 1, lettera a), rispetto a quello all'articolo 1, lettera b), che non condividiamo. Vi è un altro aspetto che vorrei evidenziare, quello relativo al comma 2, cioè la valutazione delle modalità di spesa di questi 15 milioni che sono allocati all'interno di questo fondo di emergenza, che com'è facilmente comprensibile, possono avere interventi differenti, sui quali esprimere anche valutazioni differenti.
evidente che se non ci fosse stata la lettera b) al comma 1 su questo articolo, relativo allo stanziamento di risorse per gli interventi per le politiche sociali, il nostro Gruppo avrebbe potuto esprimere un parere positivo. Ma la presenza della lettera b) al comma 1 non lo consente.
un po' anomalo che si dica in una legge "...con particolare riferimento alla cooperazione sociale". Se il testo fosse terminato con le parole "accordi contrattuali", poteva essere un articolo di per s condivisibile. Ma il fatto che una legge stanzi delle risorse e faccia riferimento ad un unico settore, rispetto ai tanti che lavorano all'interno di questo mondo, non dico che sia anomalo, perché una legge può dire e scrivere ciò che vuole, ma è certamente parziale. E, come tale, non pu essere condivisibile.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
La logica e l'impostazione di questo articolo e dell'emendamento sono chiare e sono state già illustrate.
Volevo solo precisare, in particolare al Consigliere Scanderebech, che di certo resta confermato esattamente tutto ciò che abbiamo detto e che abbiamo scritto nel documento (peraltro, credevo di averlo detto in sede di replica). Non avevo fatto riferimento al microcredito, ma agli impegni che avevamo assunto nel documenti presentati al Consiglio, dove specificatamente, avevamo indicato come possibile strumento di intervento anche il mediocredito, oltre a tutta una serie di altri provvedimenti che dobbiamo e vogliamo mettere in atto.
Vorrei solo ricordare - questo credo di averlo precisato, ma lo sottolineo di nuovo in questa fase - che ciò che oggi indichiamo e in qualche modo battezziamo anche nella legge finanziaria e nel bilancio è certamente solo una parte degli interventi che l'Amministrazione regionale intende mettere in atto.
Per esempio, il microcredito è uno di quei classicissimi provvedimenti che rientra nel Titolo II (e non nel Titolo I, che comprende gli interventi di partita corrente). Cosa significa questo? Vuole dire che nell'ambito delle attività produttive, per esempio, il microcredito (che già oggi utilizziamo per i giovani e per le donne) potrà trovare adeguate risorse e un adeguato inserimento nel corso del 2009.
Come abbiamo già detto, alcuni interventi oggi sono ben delineati e definiti, altri, invece, si delineeranno nei prossimi mesi con il contributo di tutto il Consiglio e di chi vorrà dare suggerimenti sulle linee indicate nel documento che abbiamo trasmesso a tutti i Capigruppo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1) (diventa articolo 10) presentato dai Consiglieri Gariglio, Placido, Cotto, Chieppa, Spinosa.
Dopo l'articolo 9 è inserito il seguente: "Art. 9 bis 1. L'articolo 36, comma 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), come da ultimo modificato dall'articolo 49 comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) si applica agli uffici della Regione Piemonte fatta eccezione per i contratti di lavoro flessibile stipulati per il personale degli uffici di diretta collaborazione con gli organi politici di cui alla legge regionale 8 giugno 1981, n. 20 (Assegnazione di personale ai Gruppi consiliari) e s.m.i. nonché per gli uffici di comunicazione di cui alla legge regionale 1° dicembre 1998, n. 39 (Norme sull'organizzazione degli uffici di comunicazione e sull'ordinamento del personale assegnato) e per il portavoce di cui all'articolo 7 della legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni).".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Il voto è esteso anche al nuovo articolo 9 bis.
ARTICOLO 10 (diventa articolo 11) Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 (diventa articolo 12) Indìco la votazione palese sull'articolo 11 Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 (diventa articolo 13) Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 (diventa articolo 14) Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 3) (diventa articolo 15) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 13 (che diventa articolo 14) è aggiunto il seguente articolo: "1. L'articolo 67, comma 1, della legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 (Norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro) è sostituito dal seguente: "1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, ammontanti a 60.051.660,00 euro, si fa fronte: a) per l'esercizio finanziario 2009, per le spese correnti, con i fondi stanziati nelle seguenti unità previsionali di base (UPB): UPB DA15041 per un importo pari a 36.241.660,00 euro, UPB DA15051 per un importo pari a 600.000,00 euro, UPB DA15061 per un importo pari a 2.900.000,00 euro, UPB DA15981 per un importo pari a 310.000,00 euro, UPB DA15001 per un importo pari a 20.000.000,00 euro b) per il biennio 2010-2011 con le risorse finanziarie individuale secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001 n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).".
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Nella riunione di Commissione di stamattina, come la Consigliera Ferrero ricorderà, ad un certo momento era stato richiesto dal Consigliere Vignale, di potere inserire - e avere - il dettaglio della legge sul lavoro.
L'obiezione fatta dagli Uffici è che non era stata ancora promulgata.
Infatti, è stata promulgata in data odierna e, conseguentemente e diligentemente, gli Uffici hanno predisposto l'emendamento richiesto con gli importi che compaiono sulle UPB del bilancio, ovviamente corretto.
Tanto è vero che vi sono più risorse di quanto, originariamente, la legge prevedeva: sono stati aggiunti 13 milioni di euro in sede di correzione, di cui 12 per l'integrazione al reddito e 1 per i cantieri di lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Se sono soddisfatta non lo so perché questa risponde ad un'esigenza del Consigliere Vignale, eventualmente dirà lui se sarà soddisfatto o meno.
Se si tratta semplicemente di una specificazione, per quanto ci riguarda, noi siamo disposti ad accettare e votare questo tipo di emendamento. Anticipo, tuttavia, che il ragionamento successivo inizia ad essere un po' imbarazzante. Abbiamo lavorato in Commissione per due giorni a togliere, aggiungere, emendare e quant'altro, adesso, all'ultimo momento senza alcuna anticipazione prima della discussione della legge finanziaria arriva questa specificazione, che sarà assolutamente legittima e importante, all'ultimo momento nella discussione della finanziaria.
Chiederei cortesemente di concludere la discussione con l'emendamento n. 3.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo che l'emendamento n. 3 ha quelle caratteristiche di puntualizzazione e precisazione che sono state richieste, ovviamente integrate dall'emendamento, ampiamente discusso questa mattina, relativo ai 12 milioni di integrazione, più 1 dei cantieri di lavoro.
L'emendamento n. 4 è una cortese sollecitazione, pervenuta dalla Presidenza, ma che ha trovato un ampio consenso nel Consiglio, di battezzare gli importi relativi alla legge sull'editoria che, come è noto non aveva importi stanziati nell'allegato. Questo emendamento sopperisce a quella mancanza.
Non l'abbiamo fatto prima, e non ho potuto annunciarlo in altra sede perché, sinceramente, non ricordavo che la legge sull'editoria fosse scoperta. La invito, sinceramente, a valutarlo per quello che è.
Poiché è stata richiesta la sospensione dei lavori, le chiederei di valutarla da questo punto di vista.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio approva.
L'articolo è introdotto.
Emendamento rubricato n. 4) (diventa articolo 16) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 15 è inserito il seguente: "1. L'articolo 15 della legge regionale 25 giugno 2008, n. 18 (Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale) è sostituito dal seguente: "Art. 15. (Norma finanziaria) 1. Per l'attuazione della presente legge, la spesa complessiva per l'esercizio finanziario 2009 ammonta a 1.500.000,00 euro, in termini di competenza e di cassa.
2. Alle spese correnti finalizzate al sostegno delle piccole imprese di editoria, di cui al capo II, stimate per l'esercizio finanziario 2009 in 650.000,00 euro e iscritte nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DA18001 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e alle spese in conto capitale finalizzate al sostegno delle piccole imprese di editoria pari a 100.000,00 euro e iscritte nell'ambito dell'UPB DA18002 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 si fa fronte con le dotazioni finanziarie delle medesime UPB del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 che presentano la necessaria copertura.
3. All'erogazione dei contributi di parte corrente a favore delle imprese della stampa periodica locale di cui al capo III, il cui stanziamento, pari a 650.000,00 euro, è iscritto nell'UPB DA16031 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e ai finanziamenti in conto capitale finalizzati agli interventi a sostegno delle imprese di stampa periodica locale, il cui stanziamento, pari a 100.000,00 euro, è iscritto nell'UPB DA16032 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009, si fa fronte con le dotazioni finanziarie delle medesime UPB del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 che presentano la necessaria copertura.
4. Per il biennio 2010-2011, agli oneri di cui ai commi 2 e 3 si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).".



PRESIDENTE

Consigliera Ferrero, mi spiace che si debba eliminare questo articolo ma nasce dal fatto che, improvvidamente, abbiamo provveduto, per mio errore, a votare l'articolo 1, che reggeva l'allegato A, senza provvedere all'emendamento richiesto nel dibattito antecedente l'arrivo in aula di questo provvedimento.
L'allegato A, ad oggi, risulta, in una legge approvata in Consiglio regionale al termine di quest'anno, completamente azzerata nel finanziamento. Mentre qui si riproduce pari pari quanto previsto nella legge richiamata, la legge n. 18 del 2008.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 14, (diventa articolo 17) come emendato.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.31)



PRESIDENTE

N. Area |Area di |Totale |Valore intervernto 1 |Competitività|547.924.962,90 |4,58 2 |Welfare |8.910.896.469,6|74,51 8 3 |Ambiente ed |195.036.924,53 |1,63 efficienza energetica 4 |Territorio |1.266.802.101,8|10,59 2 5 |Governance |1.039.405.383,5|8,69 3 Totale | |11.960.065.842,|100 46



PRESIDENTE

Tabella allegata 1)



PRESIDENTE

Tabella allegata 2) Obiett|Obietti|Azione |Anno |regionali |stata|Europee|Totali ivo |vospeci| | | |li genera|fico le 2009 |81.000.000 | | |81.000.000 Istruz|Offerta|Interve|2010 |81.000.000 | | |81.000.000 ione |formati|nti va |attuati vi della l.r. n.
28/2007 2011 |81.000.000 | | |81.000.000 2009-2|243.000.000| | |243.000.000 011



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