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Dettaglio seduta n.394 del 19/12/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


COTTO MARIANGELA



(Alle ore 10.00 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PLACIDO ROBERTO



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bresso, Buquicchio Cattaneo, Gariglio, Larizza, Moriconi, Motta, Robotti, Rostagno e Rutallo.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

E' stato distribuito il processo verbale del 4/12/2008. Sarà posto in approvazione nel corso della prossima seduta consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Non credo vi sia il numero legale per continuare i lavori, inoltre il nostro Gruppo è ancora riunito, pertanto, per queste due ragioni comprensibili, ma di fatto varrebbe soltanto la prima, chiedo di sospendere momentaneamente i lavori del Consiglio regionale e di aggiornarlo fra 30 minuti, quando vi sia il numero legale e, mi auguro, anche il Partito del Popolo della Libertà, nonché il mio Gruppo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Toselli. Mi spiace contraddirla - conosce la simpatia che nutro per lei - nella prima parte del suo intervento.
Accetto la sua richiesta di sospensione, considerando che il Gruppo di Forza Italia è in riunione - ci mancherebbe altro - ma il numero legale è ampiamente raggiunto, anzi superato, altrimenti non sarebbe stato possibile aprire i lavori del Consiglio.
Pertanto, grazie della sua richiesta. Il Consiglio è sospeso, per dare la possibilità al Gruppo del Partito della libertà di terminare la riunione. Ipotizziamo una ventina di minuti, poi vedremo l'evolversi della riunione.



TOSELLI Francesco

Desidero ringraziare la maggioranza, che, presente in aula, ci accorda questa sospensione per la riunione del Gruppo.
Grazie.



PRESIDENTE

Collega, non la maggioranza, ma chi presiede in questo momento. È il Regolamento del nostro Consiglio. Fra l'altro, anche la Giunta oggi è ampiamente rappresentata, quindi eravamo nelle condizioni quasi ottimali al di là del sorriso del collega Vignale, però oggi c'è il sole, come avete potuto vedere! La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.33 riprende alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 2398 del Consigliere Cavallera, inerente a: "Gestione ASO di Alessandria"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".
Iniziamo con l'interpellanza n. 2398, del Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione n. 2398 riguarda l'esito della Conferenza dei Sindaci della provincia di Alessandria, in merito al raggiungimento degli obiettivi da parte dei Direttori generali.
Il Direttore generale dell'ASO, sulla base del cui operato si svolgeva l'interrogazione, ha assunto, nel tempo intercorso dalla presentazione alla discussione della stessa, ha assunto un altro incarico.
Mi piace ricordare, anche se i Consiglieri ne hanno avuto notizia dal giornale, che il Direttore Flecchia, selezionata attraverso una procedura di ricerca di competenze svolta da un'agenzia incaricata dalla Fondazione del Piemonte per l'oncologia, è risultata, su 300 curricula, la migliore candidatura allo svolgimento del ruolo di Direttore generale della Fondazione stessa.
Credo di esprimere i sentimenti di tutto il Consiglio inviandole gli auguri per la nuova funzione e i ringraziamenti per l'attività svolta.
Quanto all'aspetto specifico, la precisazione doverosa nella risposta all'interrogazione riguarda il fatto che la seduta dedicata alla valutazione degli obiettivi dei Direttori generali aveva due argomenti: uno riguardava gli obiettivi del Direttore generale dell'ASL, l'altro il Direttore generale dell'ASO. In quella conferenza, relativa al trattamento economico del rapporto incentivante degli anni 2006 e 2007, non è stato espresso un parere negativo, ma è mancata l'espressione del parere espressione che è anche mancata in ordine al mantenimento del numero legale per tutta la durata dell'attività della conferenza.
Occorre ancora ricordare che quel parere era stato richiesto dal mese di gennaio 2008 e non è ancora stato formulato. Sicuramente l'attività della Conferenza dei Sindaci della provincia di Alessandria, nel frattempo ha dovuto dedicarsi intensamente ad altri termini e questioni.
Ogni valutazione in ordine all'operato del Direttore generale viene effettuata alla scadenza dei primi 18 mesi dal conferimento dell'incarico e, come ho già avuto modo di rappresentare in Commissione regionale, che ha evidenziato la stessa questione in maniera ancora precedente rispetto al deposito dell'interrogazione in questione, lo svolgimento del giudizio in ordine all'attività svolta dal Direttore generale e sui risultati conseguiti è già stato evidenziato attraverso il rinnovo dell'incarico da Direttore, che quest'Amministrazione ha espresso in tempi molto recenti cioè dal 1 gennaio 2008. Devo dire, se occorresse un ulteriore conforto che l'esito della procedura di selezione pubblica cui ho fatto cenno prima ci conforterebbe sul fatto che era stata fatta una scelta relativa ad un'ottima competenza.
Quanto alla futura politica d'indirizzo rispetto alla gestione dell'Azienda Ospedaliera, l'Amministrazione, con la definizione degli obiettivi dell'aprile 2008 e la selezione dei temi sui quali valutare il Direttore generale.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore. Colleghi, per cortesia, oltre che fastidioso è anche faticoso per chi interviene e per chi deve ascoltare.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Concludo con il riferimento alla non necessità di modificare gli obiettivi gestionali assegnati al Direttore generale di questa ASO, in quanto questi obiettivi generali coincidono con quelli assegnati nei PSR attraverso la delibera dell'aprile 2008 e anche con i temi derivanti dalla selezione per la nuova valutazione dei Direttori generali che abbiamo presentato in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

I Sindaci della Provincia di Alessandria si riuniscono nella conferenza dei Sindaci, che ha una connotazione e una conformazione troppo ampia. Lo abbiamo detto molte volte, tant'é che la soluzione che avevamo proposto così come il Consiglio provinciale, a larghissima maggioranza - era di avere due ASL nella provincia di Alessandria. In tal modo, si sarebbe avuta una funzionalità molto più efficace rispetto all'attuale situazione.
Sappiamo tutti come sono le andate le cose per quanto riguarda la sede legale e tante altre questioni.
Sta di fatto, però, per quanto riguarda l'ospedale di Alessandria, che le critiche erano molto generalizzate. A mio parere un cambio al vertice così come prima ricordava l'Assessore, ha azzerato la situazione; il nuovo nominato - scelto, peraltro, dalla Giunta regionale, ma nel giudizio conteranno i fatti e non le critiche preventive, così come nei confronti della Direttrice che adesso è andata ad occupare un ruolo istituzionale di rilievo nazionale - verrà valutato, ovviamente, secondo il suo operato e la capacità di stabilire relazioni con la città, con gli amministratori locali. A questi ultimi, infatti, essendo terminali politico-amministrativi dell'intero territorio, spetta esprimere pareri; e quando assumono una posizione, lo fanno a ragion veduta. Non sono signori da convocare una o due volte l'anno, con funzione di ratifica. É dunque mio intento difendere il ruolo e la capacità di rappresentanza degli amministratori locali alessandrini, ad iniziare dal Sindaco del capoluogo.
Il nuovo Direttore generale potrà essere il migliore al mondo dal punto di vista della capacità manageriale, ma occorre tener presente il ruolo di relazioni sia all'interno sia all'esterno dell'azienda.
Questi gli aspetti, anche politici, che dobbiamo valutare: la situazione critica che si verrebbe a creare se la capacità di relazionarsi con gli addetti ai lavori e con la realtà esterna fosse veramente minima, merita la massima considerazione. Sono convinto che, sotto sotto, molti Assessori forse anche lo stesso Assessore alla sanità, - concordano sulla necessità sia della competenza tecnico-amministrativa sia della capacità di relazione, punto nodale di quell'umanizzazione delle strutture senza la quale non si ottiene un'efficace funzionalità dei nostri presidi sanitari.
Adesso, si è voltato pagina.
Ma, mi consenta Assessore, la sua risposta ha il respiro delle forme istituzionali burocratiche; il mio giudizio non può che essere di insoddisfazione: non si è abbandonata, neppure per un momento l'ufficialità del ruolo, senza un giudizio veramente di merito, quello che si darebbe non dentro l'ospedale, ma sulla porta dell'ospedale, lungo la strada dove, purtroppo, sono centinaia i pazienti che quotidianamente si rivolgono alla struttura e che trovavano in precedenza, magari in strutture accoglienti, un personale sanitario un po' elettrico - non per cariche elettrostatiche - ma per il clima interno, a mio parere non dei migliori.
Naturalmente occorrono riforme, il recupero di alcune situazioni mantenendo, però,quel coinvolgimento del fattore umano-professionale senza il quale non si attivano percorsi accettabili, tanto più in un sistema che sostiene di volersi relazionare con il cittadino e con le professionalità.
Queste le ragioni del giudizio negativo sulla la risposta dell'Assessore.
Auguri alla Direttrice che rivestirà una nuova posizione, auguri al nuovo Direttore che la Giunta regionale ha nominato.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2506 presentata dal Consigliere Cirio inerente a "Utilizzo del pangasio nelle mense pubbliche e private"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 2506, presentata dal Consigliere Cirio.
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il "pangasio" è un pesce di acqua dolce della famiglia dei pesci gatto importato prevalentemente dall'Asia.
Recentemente, sugli organi di stampa, è stata diffusa l'informazione in ordine ad una preoccupazione sul suo utilizzo nella ristorazione collettiva. La diffusione di questo alimento nella ristorazione collettiva è dovuta ad alcuni fattori. Sicuramente, un fattore è il costo; un altro è la praticità e la versatilità in cucina, in quanto è un prodotto con carne bianca e soda, che normalmente non ha la caratteristica del classico odore di pesce, quindi è molto impiegabile e abbinabile ad altri alimenti.
La preoccupazione espressa e generatasi nell'opinione pubblica riguarda le modalità di allevamento, in quanto viene allevato principalmente nel fiume Mekong, le cui acque sono considerate molto inquinate.
Proprio le notizie provenienti dal sistema di allerta europeo sugli alimenti hanno evidenziato, negli ultimi anni, in particolare nel 2006 e nel 2007, alcune problematiche (non necessariamente quelle poi riportate sugli organi di informazione). Le problematiche dei controlli di sicurezza alimentare europee facevano riferimento a residui di farmaci veterinari, a contaminanti microbiologici e ad eventuali contaminanti chimici nella versione della conservazione affumicata del pesce; non frequenti i riscontri di contaminazione da metalli pesanti.
Questi riscontri sono avvenuti tutti, in gran parte, fuori d'Italia e queste stesse risultanze sono applicabili anche ad altri pesci, non esclusivamente al pangasio.
Non esiste, per il pangasio, una specifica certificazione di qualità.
Le caratteristiche di qualità e di sicurezza di prodotti come questo dipendono molto, oltre che dalle caratteristiche di base, dai processi produttivi e di controllo adottati dalle imprese durante le diverse fasi della filiera di conservazione e di preparazione del prodotto.
Ovviamente, quando la filiera è particolarmente "lunga", extraeuropea i trasporti devono avere determinate garanzie di temperatura controllata e anche di modalità di stoccaggio.
In merito alle certificazioni di qualità, è da rilevare che, in genere sono certificazioni su base volontaria, che non possono essere imposte alle imprese e, nel contesto specifico, probabilmente non aggiungerebbe garanzie di sicurezza, dati i riferimenti alla filiera cui ho fatto cenno.
Come per tutti i prodotti alimentari esiste un sistema di vigilanza ufficiale che prevede, in caso di riscontro di positività, l'attivazione di un sistema di allerta rapido per il ritiro del prodotto dal mercato e per l'intensificazione dei campionamenti su partite di pesce con caratteristiche analoghe. In tutti i controlli campionari effettuati nel 2008 sul pangasio, con regolarità e in percentuali significative, presso i Posti di Ispezione Frontalieri, non si sono evidenziati particolari non conformi.
In Piemonte, nel novembre 2008, sono stati effettuati 9 campionamenti di pangasio senza riscontro di positività per contaminanti.
Nei primi mesi di dicembre sono stati programmati in tutte le ASL ulteriori 25 campionamenti, che i Servizi Veterinari e i Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione stanno effettuando presso le grandi piattaforme di distribuzione commerciale e i Centri di ristorazione collettiva.
Nei Centri di ristorazione collettiva, in particolare quelli scolastici, si sta verificando in questi ultimi mesi la sostituzione di questo prodotto con altro tipo di pesce. Le ragioni, evidentemente possiamo connetterle all'allarme che è stato diffuso, ma anche al fatto che, se consultati sulla qualità nutrizionale delle mense scolastiche, i Servizi delle ASL spesso sconsigliano questo tipo di pesce, non per le preoccupazioni espresse nell'interrogazione, ma per lo scarso valore nutrizionale, in particolare, uno scarso contenuto proteico, uno scarso contenuto di acidi grassi e la presenza, invece, di acidi grassi saturi.
In generale, si ritiene che il pangasio, per la capacità di ispezione e di controllo messa in essere, sia sufficientemente controllato per quanto riguarda la sicurezza alimentare.
Certamente, sarà utile - e verrà fatto - fornire alle imprese di ristorazione collettiva informazioni sugli aspetti di sicurezza che devono essere adottati in ordine, come dicevo, al trasporto, alla conservazione e anche - cosa che abbiamo già fatto - in ordine agli aspetti di qualità nutrizionale. Tali informazioni giustificherebbero scelte alternative con l'introduzione di pesce di migliore qualità nutrizionale e proveniente da una filiera più "corta" e controllata in tutte le fasi.
In conclusione, non ci sono ragioni fondate su dati di vigilanza, di controllo e di ispezione per indurre ad un ritiro dal mercato o dalle ristorazioni collettive di questo particolare alimento; tuttavia, questo particolare alimento non è significativamente apprezzabile in ordine alla qualità nutrizionale.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
L'interrogante mi sembra soddisfatto della risposta o desidera intervenire? La parola al Consigliere Cirio. Così ci toglie qualche curiosità sul pangasio, che non è un elemento chimico.



CIRIO Alberto

Spero che la Giunta per le elezioni mi conceda l'insindacabilità per quanto sto per dire.
L'Assessore ha risposto in termini... se dico democristiani, si offende? Con grande equilibrio, ci ha detto un po' tutto. La ringrazio per quanto ci ha comunicato, ma la stessa comunicazione poteva darmela la mia mamma, che, collegandosi ad Internet, mi spiegava quanto scritto in rete.
Ma la differenza tra mia mamma e lei, è che lei, Assessore, deve sovrintendere alla salute dei cittadini del Piemonte. Colleghi Consiglieri è giusto che sappiate che, se avete dei figli, esattamente tra mezz'ora questi mangeranno il pangasio nelle mense dei loro asili o delle loro scuole. E se, purtroppo, avete parenti ammalati, tra venti minuti questi negli ospedali piemontesi - alla cui gestione e controllo deve sovrintendere lei, Assessore - mangeranno il pangasio, pesce che viene dal Mekong.
L'Assessore ci dice che sono stati fatti i controlli di rito, non ci sono problemi per la sicurezza, però, ci dice anche - e io lo dico in termini meno democristiani - che il pangasio fa schifo: ha valori nutrizionali pari a zero, contiene acidi grassi - e non quelli di valore positivo.
Quindi, se anche non fa male perché non è nocivo, nonostante l'Assessore ci abbia detto che viene allevato in uno dei dieci fiumi più inquinati al mondo, nonostante l'Assessore ci abbia detto che ha una filiera troppo lunga e che non si può garantirne la qualità, nonostante l'Assessore ci dica che è un prodotto sulla cui certificazione di qualità non possiamo incidere - perché può non avere un certificato di qualità - ci saremmo aspettati che lo stesso Assessore, come "finale" ci dicesse che sconsiglierà formalmente tutte le strutture regionali dal somministrare questo pesce - presente nelle mense degli ospedali, degli asili, delle scuole.
Questo finale, purtroppo, non c'è stato: ci limitiamo a dire che questo pesce proviene da un fiume inquinato, che non è certificabile, che la filiera è troppo lunga e non controllabile, che nutrizionalmente non funziona, che non ha sapore sotto il profilo gastronomico, però "costa poco"!? Il "costa poco" applichiamolo a qualsiasi situazione, ma non alla salute dei nostri bambini e anziani, Assessore! Può darsi che quanto sto per dire la infastidisca: personalmente, non credo che, direttamente, sia una sua colpa. Però, le colpe possono essere sono attive e omissive. Quelle omissive sono quelle che occorrono nel momento in cui qualcuno, che ha il potere di fare, non fa quanto dovrebbe.
Come Consigliere non avrò colpe omissive, poiché le situazioni possono solo farle presenti, posso solo formalizzarle, posso solo sottoporle alla sua attenzione.
Ma per responsabilità omissiva di altri, oggi, tra mezz'ora, in strutture pubbliche regionali sulle quali abbiamo sovrintendenza e controllo, i nostri figli e i gli ammalati piemontesi mangeranno un pesce che lei ci ha appena riferito avere una filiera troppo lunga, non certificabile, senza alcuna certificazione di qualità e, per di più, con valori nutrizionali pari a zero, e contenente acidi grassi. Però, fino adesso, nessuno ci ha detto che fa male! Se questo è l'atteggiamento che vogliamo assumere, assumiamolo diversamente, mi auguro e auspico, conoscendo la serietà e l'impegno dell'Assessore, che si agisca per chiedere o pretendere che le mense perlomeno quelle piemontesi, si accordino con i produttori di pesce italiani - che sono qui, pronti. Agiremmo anche secondo un ultimo residuale e marginale aspetto: la tutela protezionistica del mercato quella per la quale si adopera tanto amato Obama: presto ci renderemo conto cosa significa proteggere le proprie produzioni.
Noi, potremmo lanciare, qui in Piemonte, un'azione che ci permetta di trattare, per gli approvvigionamenti, di pesce che non provenga necessariamente dal Vietnam e, magari, se lo fa la Regione, si spunteranno prezzi più convenienti. Soprattutto, non possiamo permettere che i nostri figli e ammalati tra mezz'ora mangino quello che lei ci ha appena detto essere un prodotto che non avrebbe alcun senso e che nessuno di noi nella pausa pranzo ordinerebbe.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di poter effettuare un'integrazione l'Assessore Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Io non integro, desidero solo lasciare a verbale tre sottolineature perché davvero alcune affermazioni, a parte il reiterato richiamo alla mezz'ora, ai bambini e ai malati, sono evidentemente importanti.
Per quanto riguarda la prima, il Consigliere regionale ha il dovere come qualunque membro di questa Assemblea elettiva, di distinguere i ruoli che competono ad un'Assemblea elettiva di carattere legislativo dalle funzioni di carattere gestionale, che competono ad altri livelli istituzionali e, nella fattispecie, alle Aziende Sanitarie Locali e alle Aziende Sanitarie Ospedaliere.
Quindi, diversamente da quanto detto dal Consigliere, l'Assessore non ha il compito di gestire. Il compito di gestire, in particolare nei capitolati di appalto, appartiene alle singole aziende sanitarie e le competenze tecniche, giuridiche, amministrative, nonché la competenza qualitativa, appartengono a quella significativa filiera di operatori professionali di cui ci si lamenta sempre in ordine al numero di addetti...



(Animati commenti del Consigliere Cirio)



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Chiedo che venga messo a verbale...



PRESIDENTE

Collega Cirio, per cortesia!



(Animati commenti del Consigliere Cirio)



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

...avendo seriamente ascoltato...



(Animati commenti del Consigliere Cirio)



PRESIDENTE

Collega Cirio...



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Mi rendo conto che la verità infastidisce....



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Assessore Artesio...



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Assessore Artesio, per cortesia...



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Capisco che siate nervosi...



PRESIDENTE

Assessore Artesio, abbia per cortesia un attimo di pazienza!



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Capisco che ci sia del nervosismo...



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Assessore, abbia pazienza un attimo!



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Io? Sono loro...!



PRESIDENTE

Le ho chiesto un attimo di...



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Capisco il nervosismo.



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi!



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Capisco il nervosismo.



PRESIDENTE

Assessore Artesio, per cortesia...



(Animati commenti fuori microfono)



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Non so, io non ho insultato.



PRESIDENTE

Assessore Artesio, per cortesia, le ho chiesto di aspettare un attimo abbia pazienza! ROSSI Oreste (fuori microfono) Presidente, sospenda il Consiglio! Chiami il Presidente del Consiglio! MONTEGGIA Stefano (fuori microfono) Ci siamo stancati!



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Avrete tutto il tempo per poter intervenire! ROSSI Oreste (fuori microfono) Noi possiamo dire quello che vogliamo, perché siamo Consiglieri regionali eletti! Lei è nominata! A chi dobbiamo andarlo a dire?



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Ho detto che la gestione appartiene alle ASL...



(Animati commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Il Consiglio è sospeso!



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Capisco il nervosismo... Capisco il nervosismo.



(La seduta, sospesa alle ore 11.28 riprende alle ore 11.33)



PRESIDENTE

Sotto Natale bisognerebbe essere più buoni! Per cortesia, se occupate i vostri posti, possiamo riprendere i lavori del Consiglio. L'Assessore stava terminando le sue precisazioni/osservazioni/integrazioni sul problema del pangasio, che, visto che non serve quasi a niente, è inodore e insapore non pensavo potesse scatenare simili reazioni! Fosse anche solo per questo non bisognerebbe offrirlo nelle mense! Prego, Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Continuerei dal punto in cui mi sono interrotta, nel senso che avevo ricordato qual è la funzione della gestione rispetto a quella dell'indirizzo e del controllo; avevo altresì ricordato quali sono le responsabilità gestionali.
Come parte di risposta all'interrogazione faccio rilevare che sono stati nominati 25 controlli ispettivi effettuati - "effettuati" nel senso di indicati come effettuazione necessaria - sia presso i centri commerciali nei quali può essere acquistato il prodotto sia all'interno delle sedi di ristorazione collettiva, compresa quella sanitaria, ai fini di avere elementi indicativi per una sollecitazione alle strutture responsabili della gestione - che continuo ad indicare, come doveroso ritenere distinte, affinché le responsabilità siano correttamente individuate - in merito all'utilizzo di questo prodotto.
Ad oggi - lo sottolineo - gli aspetti meno interessanti di questo impiego riguardano il valore nutrizionale, non essendoci dati oggettivi e certi di situazioni di inquinamento o di contaminazione, le quali automaticamente, farebbero scattare qualunque principio di sequestro.
Ricordo, altresì, che in una situazione di certezza di diritti, e di diritto per tutti, si può procedere in ordini a sequestri sul mercato solo in base a comprovate segnalazioni oggettive. Per gli aspetti di qualità nutrizionale ho già detto, così come dei rapporti dei servizi di protezione alimenti, laddove richiesti, come consulenti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
Per fatto personale, interviene il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Essendo stato citato dall'Assessore, ribadirei tre punti affinch rimangano a verbale. Il primo: l'interrogazione sul pangasio non ha alcuna volontà di bloccare o dilungare i lavori dell'Aula. Non vi è alcun desiderio in tal senso, tant'é che la stessa interrogazione giace ferma tanta era l'urgenza e il fervore l'amore a rispondere... - da più di un mese. Anzi, mi era stato detto che sarebbe stata fornita risposta lo scorso Consiglio: quindi, non ci sono volontà diverse, se non quelle specifiche di merito, che l'interrogazione propone.
Seconda questione: quando parlo di "competenze di quest'Aula" - e credo, quindi, anche sue, Assessore - mi riferisco a quelle di sovrintendere e di controllare la sanità piemontese, dunque, non credo che si sia sbagliato l'interlocutore cui riferire che nelle mense piemontesi si offre un prodotto perlomeno di discutibile qualità (questo lo ha detto lei).
Terza questione: quando parlo di "colpa omissiva" mi riferisco ad una responsabilità politica omissiva, che avremmo nel momento in cui, noi come Consiglieri, e voi come Giunta regionale, non facessimo quanto necessario per tutelare la salute dei cittadini. Ciò detto, auspico che questa circolare di sensibilizzazione o di attenzione dei suoi Uffici arrivi ai Direttori delle ASL. Inoltre, credo sia una procedura corretta sensibilizzare i Sindaci, poiché, alla fine, sono gli unici a poter emanare un'ordinanza - essendo il Sindaco responsabile della salute dei cittadini di non somministrazione di un alimento. I Sindaci sono disponibili, purch a monte, evidentemente, la Regione li affianchi in questo percorso, di tutela - lo ripeto, Assessore! - della salute dei nostri bambini e dei nostri ammalati. E non mi vergogno a dire "Bambini e ammalati". Non credo che lei possa debba ironizzare: "bambini e ammalati!" "Bambini e ammalati" va bene? "Bambini e ammalati".
Farò un sondaggio su quante mense piemontesi offrono questo pesce, "ai bambini e agli ammalati".
Perché ironizzare o offendersi? I deboli chi sono? Parliamo tanto di deboli... ma chi sono i deboli? Nella mensa del Consiglio regionale non danno il pangasio: lo sa? E neanche nei ristoranti qui intorno. Nessuno di noi mangia il pangasio. Ma i nostri figli lo mangiano, i nostri ammalati pure! Grazie, comunque, dell'impegno. Mi spiace per quanto ne è seguito. Da parte nostra, continua ad esserci correttezza e rispetto dei ruoli auspico, da parte sua, che agli intendimenti seguano i fatti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cirio.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Intervengo su quella che ritengo essere una vera e propria inosservanza delle regole da parte dell'Assessore nei confronti del Consiglio regionale.
Ricordo all'Assessore che lei è nominata, mentre noi siamo qua perch eletti: ne prenda atto.
In secondo luogo, relativamente alle interrogazioni l'Assessore è tenuto a fornire risposte, non a chiedere verbalizzazioni di quanto è stato detto: il verbale viene redatto addirittura al momento, quindi è tutto verbalizzato. Inoltre, ricordi, Assessore, che lei non può dirci che non ha competenze su quanto viene fornito nelle mense e negli ospedali, per due motivi: in primo luogo, lei può intervenire in caso di problemi alimentari.
In questo caso, intossicazioni alimentari non ce ne sono state, quindi per carità - può anche non intervenire. Ma lei fa parte di una Giunta che ha nominato i Direttori Generali, che hanno nominato i Direttori Sanitari e i Direttori Amministrativi di ogni Azienda, che sia ASO o ASL. Pertanto chi nomina i Dirigenti e gestisce strutture della Regione - lei rappresenta il proprietario di tali strutture - può, in qualunque momento, specie se l'organo legislativo e di indirizzo glielo chiede - attenzione, Assessore! applicare regole, avanzare richieste e pretendere il rispetto di determinate condizioni qualitative. Lei stessa ha affermato che quel prodotto qualitativamente non è un granché. Dunque, se quel prodotto qualitativamente non è un granché, lei può non solo chiedere, ma imporre se vuole - che quel prodotto non sia più somministrato sicuramente negli ospedali, ma anche nelle scuole dove ci sono competenze della Regione. Non dica che non lo può fare perché decidono le varie Commissioni; lei ha la titolarità, come rappresentante della Giunta, di scegliere liberamente se far fornire o meno un prodotto. E se a qualche Direttore generale non va bene, lo cambiate. Lo sa che si può fare? Quindi avete tutte le possibilità: non venga a dirci in Consiglio che non lo può fare: non siamo proprio fessi! Ad Asti, grazie al lavoro di Consiglieri regionali o, comunque, di una buona amministrazione dell'una parte e dell'altra, applicano la filiera corta. Ciò significa che il pesce non proviene dal Vietnam, ma dai laghetti dell'astigiano! Mi pare offrano la tinca locale. Assessore, se lo può fare l'ospedale di Asti, lo possono fare anche gli altri! I Direttori li avete nominati voi, sia quello dell'ospedale di Asti sia gli altri, allora fate applicare regole certe. Penso che questo Consiglio, se volesse parlarne darebbe un'indicazione in modo unanime di scegliere i prodotti locali perché sono migliori, anche perché lei stessa dice che, comunque, i prodotti scelti attualmente hanno uno scarso valore nutrizionale!


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Comunicazione del Presidente del Consiglio regionale inerente all'incidente all'Istituto "Q. Sella" di Biella


PRESIDENTE

Colleghi, prima di dare la parola al Consigliere Toselli, volevo leggervi una notizia ANSA: "Crolla parte di soffitto in una scuola di Biella. Ci sono dei feriti. Parte del soffitto di un'aula dell'Istituto Tecnico 'Quintino Sella' di Biella è crollato oggi. Nell'incidente, secondo le prime informazioni dei Vigili del fuoco, 4 alunni sarebbero rimasti feriti in modo lieve. Sono in corso le verifiche di sicurezza da parte dei Vigili del fuoco".
Se ci saranno ulteriori notizie, sarà nostra premura fornirvele.
L'Assessore Pentenero ha abbandonato, comprensibilmente, i lavori del Consiglio, per recarsi all'Istituto "Quintino Sella" di Biella.
Mi sembrava opportuno fornirvi quest'informazione.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Richiesta del Consigliere Toselli relativamente all'attivazione delle linee guida per la ventiloterapia


PRESIDENTE

Il Consigliere Toselli ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Vorrei che l'Assessore non scambiasse la mia buona educazione accondiscendenza, visto il tempo trascorso da quando richiesi, per la prima volta, la sua attenzione sulle linee guida sulla ventiloterapia.
Assessore, mi sarei aspettato un'informativa in aula sullo stato dell'arte, visto che tra i ritardi della Giunta regionale precedente e quelli della Giunta Bresso, a fine legislatura, arriviamo a otto anni.
Sono una persona rispettosa delle Istituzioni. Voi volete difendere gli ammalati, e poi succede sempre, invece, che siamo noi a farlo. Potrei portare in quest'aula tantissimi esempi, grazie ai quali ogni Consigliere di maggioranza potrebbe cominciare a capire che la solidarietà non ha parte politica. Però, Assessore alla Sanità, lei può verificare lo stato dell'arte delle linee-guida. Io aspetto ancora; lascio trascorrere le feste. Se lei non riferirà nulla, le prometto che porterò davanti all'Assessorato, in ambulanza o in carrozzella, tutti i piemontesi che utilizzano la ventiloterapia, che possono essere trasportati! E farò di più: convocherò tutte le televisioni, anche di livello nazionale! Assessore, in quell'occasione, davanti ai mass media, sarà obbligata a rispondere agli insulti di coloro che soltanto con gli occhi, senza la parola, potranno rivolgerle. Otto anni! Dieci, se arriviamo a fine legislatura della Giunta Bresso: pensi a quanti anni di sua competenza da quando è stata nominata, Assessore.
La mia pazienza ha un limite. La pazienza di ogni uomo ha un limite.
Facendo ammenda del tempo perso dalla Giunta Ghigo (come vede, non sto facendo politica) e quello perso dalla Giunta Bresso, è vergognoso che si dica di pensare alle fasce deboli, alle persone ammalate, quando non siamo neanche nelle condizioni di approvare delle linee-guida sulla ventiloterapia.
Ma voi avete mai avuto in casa un malato che ha avuto bisogno dell'utilizzo della ventiloterapia? Qualche parente? Qualche amico? L'avete avuto? Non preoccupatevi, nessuno mi sostiene in questa battaglia. Nessuno! È la quinta volta che mi alzo in Consiglio Regionale per parlarne! Siete fortunati. Beati voi! Vi invidio personalmente e vi invidiano tutte quelle famiglie che a me si rivolgono chiedendo che queste linee guida sulla ventiloterapia vengano approvate. E difendiamo gli ammalati e i deboli... Ma quando mai?



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, la ringrazio.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2506 presentata dal Consigliere Cirio inerente a "Utilizzo del pangasio nelle mense pubbliche e private" (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera, sull'ordine dei lavori.



CAVALLERA Ugo

Mi ero iscritto a parlare prima delle notizie arrivate da Biella ed ero tentato ad intervenire in altra direzione, però volevo ricordare al Presidente e alla Giunta che è stato stipulato un accordo tra la Regione e Slow food, proprio riguardo le diete negli ospedali. Addirittura, si parlava di sperimentazioni, che salvaguardassero sia l'economicità sia la qualità.
Non è detto che chi è ricoverato in ospedale non abbia diritto ad avere un'adeguata dieta, che è anche una componente psicologica, oltre che dell'alimentazione, per superare momenti difficili. È vero che adesso si cerca di trattenere gli ammalati il meno possibile nelle corsie, e quindi nella fase acuta, l'aspetto della dieta può avere un'incidenza minore.
L'accordo di cui parlavo andrebbe esteso a tutte quelle realtà pubbliche in cui sono presenti delle mense; naturalmente, tale sperimentazione si sposerebbe con quel discorso della filiera corta, a chilometri zero, evitando così di importare il pesce dall'Estremo Oriente con gli immaginabili risultati in termini sia qualitativi sia economici.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Comunicazione del Presidente del Consiglio regionale inerente all'incidente all'Istituto "Q. Sella" di Biella (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech, sull'ordine dei lavori.



SCANDEREBECH Deodato

Intervengo in seguito all'annuncio drammatico che lei ha letto.



PRESIDENTE

Mi scusi, le notizie che arrivano sono confortanti, sono cose lievi.



SCANDEREBECH Deodato

Presidente, in quest'Aula talvolta raccontiamo delle favole, talvolta diciamo qualcosa di serio e qualche volta ancora qualcosa di meno importante. Nell'ultimo intervento riguardo l'incidente di Rivoli, mi ero permesso di dare dei suggerimenti all'Assessore Pentenero. Non solo: in qualche modo, mi offrivo, e mi offro ancora in questa circostanza, come uno degli esperti nel settore. Ma non è questo il punto. Non voglio fare il professionista, ho semplicemente evidenziato alcune cose, in quest'aula; in seguito, ho letto e ho visto, ma non ho detto niente: non ho presentato interrogazioni, però tutto ciò che ho detto 15 giorni fa si è verificato benedetto Iddio! Ancora una volta, manifesto qual è il problema delle strutture scolastiche e degli incidenti che possono capitare. Il problema è che in tutti i tetti, non solo degli edifici scolastici, ma anche degli edifici pubblici, vi sono infiltrazioni di acqua! Occorre prestare la massima attenzione: il problema non si presenta soltanto negli edifici scolastici.
Con il mio intervento intendo sollecitare l'Assessore Pentenero affinché costituisca urgentemente una Commissione tecnica, per avviare un'indagine ispettiva urgente sulle condizioni degli edifici, sia scolastici sia pubblici, dal punto di vista dell'impermeabilità dei tetti.
Il problema non è strutturale, né accidentale e neanche è causato da chi esegue lavori o lascia il rubinetto dell'acqua aperto, il problema è costituito dalle infiltrazioni d'acqua. Lo ripeto per la seconda volta affinché rimanga agli atti, nella speranza di interventi urgenti diversamente, pur con centomila leggi sulla sicurezza, se mancano gli interventi finisce tutto nel vuoto. Poi, tutti sono compromessi: è la politica che non interviene e che agisce male.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Mi riferisco alla questione sorta in precedenza con l'Assessore Artesio. Assessore, ogni Consigliere regionale non porta con sé, in quest'Aula, solo un bagaglio politico; spesso, infatti, riceve indicazioni da parte della gente, che riporta alla Giunta, a chi nomina i Direttori Generali, a chi sovrintende alle scelte sulle mense: questi ultimi sicuramente, non siete voi, ma siete voi che, nominandoli, li avete incaricati. A questo punto, vogliamo delle risposte.
Assessore, se vuole un consiglio, non si faccia più scrivere le risposte dai suoi funzionari... ogni tanto sia un po' più personale! Bastava che rispondesse dicendo che si sarebbe interessata del problema, e non sarebbe successo tutto questo "can can". Forse abbiamo un po' esagerato, ma è stata una reazione. Lei annuisce! Qui noi esageriamo sempre, però - vede - anche in questo momento lei non è capace di essere un po' più umile. Sostiene che esageriamo! Vede, non c'è dialogo con lei, non si può avere dialogo.



PRESIDENTE

Collega Monteggia, non ha detto una parola, abbia pazienza!



MONTEGGIA Stefano

Sì, non ha detto una parola, ma fa certe facce! Ci sono anche le espressioni, non solo le parole, Presidente!



PRESIDENTE

Sono seduto alle spalle della Giunta regionale, non sono in grado di vedere.



MONTEGGIA Stefano

Presidente, ho presentato interrogazioni ad altri Assessori e mai nessuno ha fatto faccettine, smorfiette e cose del genere! Abbia pazienza non veniamo qui per farci prendere in giro da qualche Assessore; veniamo a riportare problemi reali, che vogliamo siano risolti. Diversamente, mi dica cosa ci stiamo a fare, in aula, come Consiglieri regionali: dobbiamo stare sempre zitti, fare finta di niente e subire? Questo quanto intendevo dire non certo per ostruzionismo: termino subito e sto nei tempi concessi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida, sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie. Voglio ricordare all'Aula e all'Assessore che l'anno scorso quando abbiamo approvato il Piano Sanitario Regionale, abbiamo inserito la collaborazione col sistema universitario piemontese e anche con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che sta già collaborando con l'ASL di Alba-Bra sulla questione relativa alle mense e all'alimentazione ospedaliera, oggetto di convegni e approfondimenti negli ultimi anni. Perché non utilizzare gli strumenti esistenti? Forse attraverso questo tipo di approccio sarà più facile dare degli indirizzi al sistema delle ASL per ciò che riguarda i pasti negli ospedali. Volevo solo ricordarle questo, Assessore, ne faccia buon uso. Per quanto riguarda l'approccio alla questione dell'interrogante e della risposta, forse, com'è già stato detto, ogni tanto bisognerebbe prescindere dalla semplice lettura dei documenti che i funzionari propongono.
La politica si riappropri anche di questo rapporto fra Giunta e Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Guida.


Argomento: Musei

Interpellanza n. 2523 presentata dai Consiglieri Leo e Burzi, inerente a: "Realizzazione del progetto del nuovo allestimento del Museo Egizio"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 2523, dei Consiglieri Leo e Burzi.
La parola all'Assessore Oliva, per la risposta.



OLIVA Gianni, Assessore alla cultura

Il Consigliere Leo chiede se le opinioni espresse dal Consigliere Pino Chiezzi, nominato Consigliere nel Consiglio d'Amministrazione del Museo Egizio, corrispondano alle posizioni della Giunta.
Si tratta di una posizione espressa dal Consigliere Chiezzi nel Consiglio d'Amministrazione del Museo Egizio, a proposito del Piano di ristrutturazione del Museo stesso, che prevede anche l'abbattimento di un pezzo della scala storica, che risale alla seconda metà dell'800 e che fa parte dell'apparecchiatura aulica dello stabile.
Come il Consigliere Leo ben sa, nel momento in cui si nomina un rappresentante in un Consiglio d'Amministrazione, costui ha una sua autonomia nel muoversi, sulla base di un'indicazione generale.
L'indicazione generale è che il Museo Egizio è un gioiello dal punto di vista organizzativo, riconosciuto a tanti livelli; è un gioiello per la formula con la quale si è pensato di utilizzare un museo che prima era statale e aveva i limiti di una gestione vecchia, trasformandolo in una.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, il Museo Egizio è uno dei musei più importanti d'Italia ed ha attirato l'attenzione di molti, compresa quella del Capogruppo di Forza Italia e del collega Leo. Se a questa supposta attenzione corrisponde un brusìo del genere, quando si dice che per la cultura non ci sono le risorse, forse si ha anche ragione.
Prego, Assessore.



OLIVA Gianni, Assessore alla cultura

Dicevo che l'indicazione data al Consigliere è che il Museo Egizio è un modello, dal punto di vista organizzativo e strutturale, e quindi deve essere sostenuto e lanciato nelle sue attività e lavori, così come è stato fatto negli anni scorsi. Rispetto al merito, francamente non esiste una posizione della Giunta sull'abbattimento della scala del Museo Egizio, come non esiste una posizione del Governo.
Non credo che il Consigliere Leo, nominato nel Consiglio di Amministrazione del Museo Egizio, abbia interloquito con il Ministro Bondi per sapere se era favorevole o meno all'abbattimento. È evidente che quando si tratta di interventi di carattere artistico, ci sono opinioni divergenti. A me risulta che, all'origine del problema, ci siano opinioni divergenti tra gli stessi architetti che hanno avviato il progetto, e che sono arrivati alla conclusione di abbattere quella parte di scala.
Francamente non ho elementi tecnici per dire se sia giusto o sbagliato credo che, in linea di massima, valga il principio per cui quando s'interviene su un bene storico, si deve cercare di mantenere il più possibile la sua integrità, salvo che questa non sia assolutamente compatibile con la funzionalità e la sicurezza.
Pertanto non so - e non è competenza né mia né della Giunta - esprimere un parere tecnico nel merito.
Mi pare di aver capito che c'è stata una differente opinione e che questa stia per approdare al Consiglio Superiore dei Beni Culturali, che non è un organo di potere decisionale, ma, per il prestigio delle persone che ne fanno parte, potrà esprimersi in maniera sicuramente autorevole e importante.
Il Consigliere Leo sa bene che in questa città - ma non solo - si è discusso molto di quanto sia bello o brutto il piazzale Aldo Fusi, quanto siano giusti o sbagliati i grattacieli o quanto cambino lo skyline della città o meno. Suppongo che questi stessi dibattiti abbiano accompagnato la costruzione della Mole Antonelliana...
Ritengo il problema sarebbe stato sollevato indipendentemente dal Consigliere Chiezzi, quindi, dal nostro punto di vista, fatta salva l'indicazione di operare affinché il Museo Egizio continui a funzionare come ha funzionato finora, lasciamo all'individualità dei Consiglieri di esprimere un giudizio di merito sull'abbattimento. Se può essere evitato ne saremo tutti molto contenti, diversamente, saranno i Sovrintendenti ed il Consiglio Superiore dei Beni Culturali ad esprimere un parere.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Oliva.
La parola al Consigliere Leo, per la replica.



LEO Giampiero

L'Assessore Oliva mi ha dato una risposta democristiana, quindi non posso che essere contento...
Non posso assolutamente obiettare: i Consiglieri nominati sono liberi nelle loro decisioni e non c'è alcuna posizione della Giunta regionale in merito.
Quanto sostenuto dall'Assessore Oliva è sostanzialmente corretto e vero; mi permetto però di obiettare che è un po' particolare che un rappresentante nominato dalla Regione, che in qualche modo ha concordato sui lavori, ha interloquito, eccetera, avvii una campagna di questo genere forse avrebbe fatto meglio a muoversi in altri termini. È vero che non sarebbe stato il Chiezzi che ricordiamo - come sa il collega Moriconi, che lo conosce bene - se avesse proceduto istituzionalmente, in maniera moderata! Noi non abbiamo una posizione contrastante sul merito. Non ci è sembrato opportuno che non abbia discusso preventivamente con chi l'ha demandato, e che prima di uscire pubblicamente in maniera così clamorosa non abbia accettato passaggi di riflessione che pure erano stati proposti.
Siccome penso che tutto possa congiurare al bene, non mi scandalizzo per questo. Il dibattito è aperto: siamo in un'epoca di grande confusioni su ruoli e nessuno sa più qual è il proprio: capisco che in questa confusione. Secondo me, se ognuno, in qualche modo, si confrontasse con l'organo che l'ha nominato avremmo maggiore certezza e maggiore aderenza.
Se l'Assessore Oliva ha la stessa fiducia in Chiezzi che il dott. Bondi ha in me, per me va benissimo. Quanto fa rappresenta la Regione, dopodich sono contento che si discuta di questa questione. Comunque ribadisco che la vicenda poteva essere gestita in maniera un po' diversa. Ad ogni modo non lo imputo alla Giunta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione n. 1478 della Consigliera Cotto inerente a "D.D. n. 104 del 20/4/2007 'Bando per l'attivazione di un progetto in materia di servizio civico volontario delle persone anziane di cui a DGR n. 21-3418 del 17/7/2006. Approvazione graduatoria ed assegnazione risorse'" (Con il consenso dell'interrogante, è concordata risposta scritta)

Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1914 della Consigliera Cotto inerente a "Programma di governo 2005/2010 - Politiche di coesione sociale" (Con il consenso dell'interrogante, è concordata risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 1957 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale inerente a "Esuberi allo stabilimento Gaiero di Casale Monferrato" (Con il consenso degli interroganti, è concordata risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 2160 del Consigliere Cavallera inerente a "Procedura per la presentazione delle dimissioni volontarie" (Con il consenso dell'interrogante, è concordata risposta scritta)


PRESIDENTE

Ringrazio i colleghi per aver accettato le risposte scritte alle interrogazioni n. 1478 e 1914 della collega Cotto, alla n. 1957 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, e alla n. 2160 del Consigliere Cavallera, tutte rivolte all'Assessore Migliasso.
Comunicazione, affinché rimanga agli atti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori la parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Presidente Placido, le chiedo gentilmente anche perché è una delle poche persone che dà sempre risposte precise, se lunedì prossimo, sulla base di questa convocazione-commissione, si terrà o meno il Consiglio.
Regionale.? Dobbiamo tenerci liberi per il Consiglio?



PRESIDENTE

Caro collega Leo, "del doman non vi è certezza..." Al momento le direi di no, però. Non poniamo limiti alla Divina Provvidenza.



LEO Giampiero

Qui non c'entra la Divina Provvidenza: qui ci si occupa di previdenza e non di provvidenza. Grazie, Presidente Placido.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Esame disegno di legge n. 567 "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2008 in materia di tutela dell'ambiente"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g.: disegno di legge n. 567 "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2008 in materia di tutela dell'ambiente", relatore il Consigliere Reschigna.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, relatore

Cercherò di essere molto sintetico. Vorrei evidenziare come il disegno di legge che stiamo esaminando "Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2008 in materia di tutela dell'ambiente", raccoglie da un lato, una serie di articoli in origine inseriti all'interno della legge di assestamento del bilancio 2008 e, dall'altro, una parte contenuta all'interno del disegno di legge sulla legge finanziaria 2009.
Durante i lavori della Commissione si è ritenuto di inserire tali spezzoni di normativa in un disegno di legge molto corposo, che affronta una pluralità di temi.
Il capo primo, composto da tre articoli, è dedicato sostanzialmente ad una serie di interventi che riguardano i servizi al servizio integrato attraverso la possibilità, per l'amministrazione regionale, di costituirsi garante per contratti di finanziamento a favore degli ATO; tali programmi di investimento, condivisi dall'amministrazione regionale, devono prevedere il recupero in tariffa da parte dell'investimento così come è stato immaginato.
Si tratta di una serie di norme che consentono sostanzialmente di riportare in capo all'ATO una serie di competenze, attraverso l'individuazione degli stessi come soggetti deputati alla realizzazione di opere pubbliche.
Il capo secondo affronta il tema dei canoni di imbottigliamento delle acque minerali. Si tratta della quarta riscrittura di questa norma - in tempi nei quali ci sforziamo di operare in tema di semplificazione legislativa.
La legge n. 14 del 2006 istituiva il tributo; la legge n. 35 del 2006 prevedeva l'onere del pagamento a decorrere dal 2007; la legge n. 22 del 2007 prevedeva la ripartizione del canone tra Regione-Comune, Comune Comunità montane. Il disegno di legge in esame definisce, sostanzialmente che questa ripartizione si applica a partire dall'anno 2008.
Sarebbe bene che come legislatori prestassimo maggiore attenzione al riguardo; è un po' complicato immaginare che una materia, sia pure importante, ma non di per sé così complicata, abbia bisogno di quattro passaggi legislativi - compreso quello attuale.
Il capo terzo affronta il tema delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni in materia di fonti energetiche rinnovabili, con la previsione della delega in capo alla Giunta regionale dell'emanazione di uno più regolamenti che affrontino il tema con l'obiettivo di arrivare ad una semplificazione e ad una razionalizzazione delle procedure.
Anche questo è un elemento importante se consideriamo che l'amministrazione regionale punta, come strategia di sviluppo del Piemonte non solo sotto il profilo ambientale ma anche sotto il profilo economico ad uno sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili all'interno del nostro territorio.
Il capo quarto affronta il regime sanzionatorio, in materia di uso sostenibile a tutela delle acque.
Il capo quinto definisce l'ambito di esercizio dell'attività di controllo da parte della Regione sugli atti degli enti di gestione delle aree protette, limitandola agli atti più fondamentali: quelli di programmazione, quelli relativi ai bilanci, quelli relativi ai programmi operativi e alle relazioni annuali sull'attività.
Il capo sesto affronta le norme sui funghi epigei: nelle aree protette la raccolta viene vietata non in termini assoluti, ma solamente nelle zone delimitate dagli organismi di gestione delle aree protette e consente invece, la raccolta di chiodini e prataioli senza alcuna autorizzazione.
Il capo settimo - parte normativa contenuta nella legge finanziaria 2009, che si è ritenuto agganciare al disegno di legge n. 567 - contiene disposizioni tese a riformare in parte la legge regionale 20 novembre 2002 n. 28, con la quale erano state trasferite all'ARPA tutte le funzioni già di competenza dell'ex Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione in materia di prevenzione e previsioni di rischi naturali.
L'attuale riforma della legge regionale n. 28 si sostanzia nel riportare in capo all'amministrazione regionale le competenze affidate all'ARPA, in materia di attività costruttiva all'interno delle zone sismiche e tutto ci che attiene ai pareri sugli strumenti urbanistici.
Norma importante, collegata alla volontà di riportare queste due funzioni all'interno del servizio diretto dell'amministrazione regionale.
Gli articoli che ne conseguono, danno mandato all'amministrazione regionale e alla Giunta regionale di operare nel rapporto con il personale: sono 54 i geologi dell'ARPA coinvolti nei servizi riportati in capo all'amministrazione regionale, che opererà per quanto si riferisce alle modalità attraverso la quale tale volontà politica possa essere concretizzata. Grazie.



PRESIDENTE

aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Prima di intervenire sui singoli articoli, vorrei fare un ragionamento di carattere generale.
Ci troviamo di fronte ad una normativa che potremmo definire come un insieme di risposte a varie esigenze; ma tutte le volte che si interviene nelle varie materie con il metodo "taglia e cuci", non è detto che il risultato sia quello desiderato.
Indubbiamente, in materia ambientale vi sono parecchie questioni da regolare; le leggi vigenti debbono senz'altro essere riviste.
Faccio un esempio: a parere di qualche collega, la questione relativa all'ARPA pare aver subito una svolta con la sostituzione del Direttore generale. A mio avviso, non ho rilevato particolari svolte (in seguito presenterò un'interpellanza relativamente alla quantità di controlli, di verifiche, al rapporto con gli Enti locali, alle conferenze provinciali eccetera), e mi sembra che tutto proceda come prima, a parte la sostituzione di determinate persone, questione anche legittima, di competenza della Giunta Regionale, a mio avviso da non enfatizzare eccessivamente. Il rapporto tra politica, sindacato, organizzazioni pubbliche varie, secondo me, è uno di quei circuiti che contribuiscono al fatto che il cittadino dia un giudizio negativo sul funzionamento della macchina pubblica; il tutto viene assimilato al costo della burocrazia, se non al costo della burocrazia politicizzata e, alla fine, ai costi della politica.
Questo quanto intendevo dire come questione di carattere generale.
Potremmo dire che alcune definizioni sono di tipo doroteo: "facciamo prevalere il ruolo di coloro che hanno le responsabilità amministrative (Sindaci, eccetera)." Può essere che un soggetto autonomo dia un parere di tipo negativo...



(Commenti in aula)



CAVALLERA Ugo

Nella relazione vi sono alcuni passaggi dove si sostiene che... In una determinata realtà, laddove deciso di utilizzare il suolo, sentirsi dire che questo è soggetto a limitazioni crea dei problemi, potrebbe dare fastidio.
Ieri, durante la discussione dell'articolo 15 della finanziaria, seppur sotto altra forma, con altre condizioni e per altre questioni, ma sempre riferite in senso lato all'ambiente, abbiamo verificato un altro episodio.
Personalmente, ho vissuto varie stagioni politiche: stagioni di un certo lassismo o di una certa disorganizzazione nel difendere determinate questioni di tutela dell'ambiente, una stagione successiva, forse eccessiva, seguita a calamità, eccetera. Ora, nella fase del tentativo di messa a punto, le soluzioni adottate non mi paiono adeguate. Non è transitando le competenze da una struttura all'altra, che risolviamo il problema; il problema lo risolviamo facendo funzionare tutti gli ingranaggi, in modo che l'orologio o la macchina dia il risultato atteso.
Per quanto concerne, sempre in termini generali, il servizio idrico integrato, alcune questioni sono certamente condivisibili, però, anche qui confliggono con l'assunto di partenza, che affermava: per quanto riguarda il servizio idrico integrato, non essendo più in grado la mano pubblica di finanziare la realizzazione di determinate infrastrutture, cerchiamo di industrializzare il settore in modo da reperire risorse esterne da investire nel settore (attraverso la ricerca di concessionari all'altezza finanziaria del problema). Il tutto, naturalmente, va riportato sotto l'egida della tariffa, pur con dei piani di ammortamento molto lunghi senza ricorrere a derivati finanziari o swap: quelli li lasciamo all'Assessore Peveraro...: scherzo. Ho introdotto la battuta solo per rendere più diretto il mio intervento.
La Regione è su un piano inclinato: la gestione è tutta pubblica, è tutta in house, più o meno articolata e il finanziamento pubblico, sotto altre forme di garanzie, torna in auge.
Di fatto, la riforma nella nostra regione è quasi fallita, tant'è che lo scontento degli amministratori locali contro l'aver sottratto loro la gestione - pur con mille difficoltà -dell'approvvigionamento acquedottistico, in alcuni casi è stato vissuto - ed io ne sono stato un po' l'artefice, insieme ad altri - come un esproprio non dovuto, che non ha portato a migliorare la situazione. Effettivamente, se vogliamo essere obiettivi e verifichiamo come stanno funzionando i servizi pubblici in altri comparti, ad esempio quello dell'energia elettrica, se tutto fila liscio non c'è niente da dire, i contatori girano, ma nei momenti critici se per caso intervengono delle calamità come quelle di questi giorni, la capacità di risposta è inferiore a quella di qualche anno fa, quando in teoria si stava peggio. Per cui si conclude dicendo: ma allora si stava meglio quando si stava peggio.
Per questi motivi, il nostro voto non sarà d'approvazione, ma mediamente, d'astensione: su alcune questioni siamo nettamente contrari; su altre, riteniamo che le norme vadano raccordate.
Grazie ai lavori di Commissione alcuni problemi - esaminati e studiati a fondo - hanno trovato una formulazione finale migliore rispetto a quella iniziale.
Quest'intervento di carattere generale vuole manifestare il nostro stato d'animo, che è di preoccupazione.
Per quanto riguarda il servizio idrico integrato, aspettiamo che in Commissione si svolga il famoso dibattito, per capire quali sono gli orientamenti e le valutazioni dell'Assessore, ma anche e soprattutto della Commissione e, di conseguenza, del Consiglio. Occorre capire se si possano adottare dei correttivi per rimettere in carreggiata una riforma che secondo noi, non ha ancora apportato i miglioramenti attesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Riteniamo che il collegato abbia alcuni limiti. Uno è di carattere generale, perché, com'è inevitabile che accada, quando si discutono i collegati.



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! E' faticoso per chi interviene e quasi impossibile per chi ha intenzione di ascoltare. Prego di sciogliere i vari capannelli - ce ne sono tre o quattro, in giro - in cui la maggioranza e l'opposizione sono equamente rappresentate! Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Dicevo, vi è un aspetto di carattere generale relativamente al disegno di legge, che riguarda la natura del provvedimento stesso, cioè il fatto che sia un collegato alla finanziaria del 2008, in qualche modo la somma di provvedimenti stralciati dalla finanziaria stessa è in discussione il 19 dicembre 2008.
Questo, di per sé, pone un problema che più volte abbiamo sottolineato nella discussione di quest'anno: la legge finanziaria diventa una norma omnibus, all'interno della quale non vi sono solo le norme legate al bilancio, ma anche norme di carattere generale.
Di questo si tratta - poi faremo qualche esempio specifico all'interno del collegato. Vi è una serie di articoli, relativi tanto ai caratteri sanzionatori quanto alle disposizioni in materia di energia o ad altri aspetti attinenti alle competenze dell'Assessore De Ruggiero, che verosimilmente sarebbero dovuti essere normati con delle modifiche laddove si ritenesse opportuno - alle singole leggi. Se dovessimo procedere in questo modo per tutto il lavoro normativo della Giunta, dovremmo avere una legge finanziaria che tocchi l'intera Giunta e, ovviamente, le competenze dell'Assessore al bilancio, e poi, nel corso dell'anno, tutta una serie di collegati - non dico per singoli Assessori, ma quasi - con le singole modifiche delle norme afferenti ad un Assessorato.
Non credo che questa sia una modalità normativa corretta, perch ritengo sia compito del Consiglio intervenire rispetto alle modifiche delle leggi.
I Consiglieri, infatti, non presentano, né potrebbero presentare (lo potrebbero fare, ma non avrebbero alcuna possibilità che venissero affrontati ed approvati) - delle proposte di legge che vadano a modificare tutti quegli aspetti normativi attinenti ad un Assessorato, che si ritengano non siano più attuali o da correggere.
Quando il nostro Gruppo, o un collega di un altro Gruppo, ritiene di dover apportare una modifica ad una norma esistente, presenta un singolo progetto di legge rispetto alla norma che vuole cambiare.
Questo, uno dei limiti del collegato in esame.
Ve ne sono altri, rispetto ai quali entreremo nel dettaglio successivamente, di carattere assolutamente generale, dai quali però pu discendere una serie di interventi che la Regione è in grado di fare, sui quali il Consiglio non legifera. O meglio, legifera sommariamente, per punti, per capi.
È il caso - ma non è l'unico - del capo 3, che non interviene all'interno di una modifica di una norma esistente, e, di fatto - anche se è un sunto ed un aggiornamento del corpus normativo riguardante gli aspetti dell'energia - dà una serie di indicazioni che possono anche essere condivise, ma che si limitano ad un'elencazione per punti, come accade nell'unico comma dell'articolo 5, dalla lettera a) alla d), dove si danno indicazioni di carattere generale estremamente importanti, riguardanti la compatibilità degli interventi energetici, il conseguimento di maggiore efficienza, l'incremento delle fonti energetiche rinnovabili, la semplificazione delle procedure e il contenimento dei tempi di conclusione dei procedimenti.
Pertanto, è un articolo estremamente importante, dal quale pu discendere una serie di aspetti attuativi, da parte dell'Assessorato, di bandi o altro, che a tutti gli effetti rappresentano una nuova legge, senza conoscerne la copertura economica né con quali modalità verrà data attuazione all'articolo medesimo.
Questi gli aspetti sui quali nutriamo delle perplessità rispetto alle modalità con le quali è stato scritto il dispositivo.
Vi sono, poi, alcuni aspetti, sui quali riteniamo necessario intervenire con maggiore puntualità. In tal senso, abbiamo presentato una serie di emendamenti, ritenendo che questo collegato sia assolutamente sbilanciato a favore dei soggetti gestori. Proponiamo dunque di inserire una serie di tutele, di clausole e quant'altro a favore dei soggetti gestori, ma anche un regime sanzionatorio - che è già esistente e si va a variare - nei confronti di coloro i quali (cittadini o imprese) non rispettino la norma esistente.
Non si fa alcun cenno - né nel primo caso, quello degli aiuti, né nel secondo, quello delle sanzioni - ai soggetti gestori, che, in moltissimi casi violano - diremo perché quando arriveremo all'articolo in oggetto e all'emendamento presentato - i dispositivi nazionali e regionali, che ad oggi non sono sanzionabili da alcuno, né vi è stata la volontà di intervenire.
Ricordo uno dei primi interventi dell'VIII legislatura, in V Commissione, relativamente alle distorsioni dei soggetti gestori nella modalità di combinazione delle bollette sull'acqua. Non vi è stata nell'arco del tempo trascorso, alcuna volontà di intervenire a tutela dei cittadini che, in qualche modo, pagano tariffe maggiori rispetto a servizi che i soggetti gestori non erogano, ma che vengono inseriti all'interno della bolletta.
Nutriamo forti perplessità relativamente alla modalità con cui il collegato è stato presentato e, nel merito, relativamente ad una serie di articoli che affronteremo singolarmente. Un'ultima notizia, che nulla a che vedere con il collegato, ma che segnalo al Consiglio: alcune delle disposizioni potranno essere ritenute urgenti. Il documento è stato licenziato dalla Commissione il 3 dicembre: come Gruppo consiliare - la nostra, ovviamente, è una valutazione parziale, di parte - non riteniamo che fra le tante leggi licenziate o da licenziare dalle Commissioni, questa rappresenti, in questo momento dell'anno, una priorità.
Naturalmente, in sede di Conferenza dei Capigruppo, laddove si elabora il calendario dei lavori, è presente anche il Presidente del nostro Gruppo ma noi non siamo maggioranza, siamo all'opposizione. Ribadisco, comunque che non riteniamo una priorità il documento in esame, così come non lo era quella sul lodo Alfano, e molte altre discussioni abbiamo fatte nell'ultimo mese. Evidentemente, se il punto 3) è stato ritenuto una priorità da parte della maggioranza, discutiamolo, ma non ci si venga poi a dire che ci sono provvedimenti urgenti - ritenuti tali anche da noi, ad esempio il piano triennale - che non vengono discussi. Se si ritiene più urgente il collegato in materia di tutela dell'ambiente rispetto al piano triennale discutiamo del collegato in materia di tutela dell'ambiente.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media "Ippolito Nievo" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media "Ippolito Nievo" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Botta, che interviene in qualità di Consigliere sull'ordine dei lavori.



BOTTA Marco

Mi scusi Consigliere, mi è stata indicata l'esigenza di sospendere i lavori del Consiglio per riunire la Conferenza dei Capigruppo per fare il punto sulla situazione. Se lei non ha niente in contrario, è prenotato alla ripresa dei lavori.
Volevo dare un'informazione ai colleghi rispetto all'incidente accaduto nell'Istituto "Quintino Sella" di Biella. Gli alunni dell'Istituto avrebbero riportato solamente delle escoriazioni, per la caduta di calcinacci. Colleghi per cortesia, se neanche un'informazione del genere riesce a d attirare la vostra attenzione, incomincio ad essere seriamente preoccupato. Poi, si fanno parole su quello che succede...
Dicevo che gli alunni avrebbe riportato solamente escoriazioni per la caduta di calcinacci. Il crollo dell'intonaco è avvenuto nell'aula seconda A/C. All'esterno dell'aula sono in corso dei lavori di manutenzione. I ragazzi sono stati medicati al pronto soccorso e sottoposti a controlli nel reparto di pediatria, dove i medici hanno escluso possibili complicazioni.
Nel resto delle aule le lezioni proseguono regolarmente. Sono in corso ulteriori controlli rispetto ad alcune crepe nel soffitto ed eventuali infiltrazioni. L'Assessore Pentenero, come già comunicato inizialmente, ha abbandonato i lavori del Consiglio ed è presente sul posto. Ci ha fatto sapere che rientrerà appena possibile.
I lavori del Consiglio sono sospesi.
I Capigruppo sono convocati in sala A.



(La seduta, sospesa alle ore 12.37 riprende alle ore 13.08)



GARIGLIO DAVIDE



PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Comunico che non è ancora possibile riprendere i lavori, a causa del protrarsi della Conferenza dei Capigruppo.
Sospendo, quindi, nuovamente la seduta.



(La seduta è sospesa sino alle ore 14.46)



PRESIDENTE

Colleghi, comunico che i lavori della seduta riprenderanno presumibilmente alle ore 15.15



(La seduta riprende alle ore 15.53)



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 15.54)



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