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Dettaglio seduta n.391 del 12/12/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.02 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.45)



(La seduta ha inizio alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bossuto, Cavallaro Chieppa, Clement, Comella, Dalmasso, Deambrogio, Laus, Moriconi, Motta Robotti e Ronzani.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

b) Designazione Vicepresidente vicario


PRESIDENTE

Informo che è stata effettuata la designazione del Vicepresidente vicario. L'Ufficio di Presidenza ha preso atto che, a fare data dal 12 dicembre 2008 fino al 12 giugno 2009, ai sensi dell'articolo 6 del Regolamento interno del Consiglio regionale, svolgerà le funzioni di vicario la Vicepresidente Mariangela Cotto, in caso di temporaneo impedimento del Presidente del Consiglio.


Argomento:

c) Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che il 2 dicembre 2008 sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle adunanze consiliari del 26 novembre 2008, i quali se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.


Argomento:

d) Distribuzione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, i processi verbali delle adunanze consiliari del 2 dicembre 2008, i quali verranno posti in votazione nella prossima seduta.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

e) Comunicazione sulla modalità non elettronica di votazione


PRESIDENTE

Comunico che, a causa della non completa presenza dei funzionari che normalmente collaborano per il funzionamento delle strutture del Consiglio non sarà possibile far funzionare il quadro elettronico e avvalersi del badge, che, come avete potuto verificare, non vi è stato consegnato.
Quindi, le votazioni avverranno per alzata di mano e, in caso di appello nominale, con chiamata, come se si trattasse di una nomina.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Rocco Papandrea, deceduto il 10 dicembre 2008


PRESIDENTE

Colleghi, desidero farvi partecipi di un grave lutto che ci ha colpiti: mercoledì scorso, a Torino, è morto Rocco Papandrea, Consigliere regionale del Piemonte per due legislature, dal 1995 al 2005, aveva appena 59 anni era nato a Martone, in Provincia di Reggio Calabria, e come molti giovani del Sud era emigrato, da bambino, con la famiglia a Torino.
Operaio alla FIAT dal 1969, è stato componente del Consiglio di fabbrica a Mirafiori, membro del direttivo della V Lega FIOM dal 1990 e quindi, nell'esecutivo della RSU Meccanica a Mirafiori. Dirigente provinciale di Rifondazione Comunista, dal novembre 1998 ne è stato Segretario regionale. Con Rifondazione Comunista è entrato per la prima volta in Consiglio regionale nel 1995, rieletto Consigliere regionale per la VII Legislatura. Dal 2006 era Consigliere nella società partecipata regionale TNE.
Di Rocco Papandrea desidero ricordare la profonda umanità, la passione politica, il senso delle istituzioni e l'attenzione ai problemi del lavoro delle fasce deboli e dei diritti civili, temi a cui ha dedicato molto del suo impegno in quest'Aula e nelle Commissioni consiliari.
Alla moglie Daniela e ai figli Dafne e Gioele porgo le più sentite condoglianze del Consiglio regionale del Piemonte.
Grazie, colleghi.



(I presenti, in piedi osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Proseguimento esame disegno di legge n. 483, inerente a "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro"


PRESIDENTE

Relativamente al disegno di legge n. 483, di cui al punto 6) all'o.d.g., nella seduta pomeridiana del 9 dicembre 2008 abbiamo terminato l'esame del provvedimento con l'approvazione dell'articolato.
Passiamo ora alla fase successiva con le dichiarazioni di voto e l'approvazione dell'intero testo per appello nominale.
La parola al Consigliere Burzi per dichiarazione di voto.



BURZI Angelo

Su questa legge noi ci esprimeremo in senso negativo; peraltro, anche la sessione odierna è l'ultima, ma non la minore, delle dimostrazioni.
Abbiamo agevolato la discussione perché il tema è uno di quelli vitali per il Piemonte di questi giorni e di questa legislatura.
Noi riteniamo che questa legge - lo abbiamo detto in discussione generale e lo hanno molto evidenziato i colleghi; a noi compete riassumerlo, in maniera sintetica, soltanto alla fine di questi lavori, che avvengono, in qualche modo, anche in un clima lievemente surreale - sia inadeguata perché non permette di affrontare concretamente la drammaticità della fase attuale, e costituisce, a giudizio di molti - non certamente di tutti, non dei proponenti, altrimenti non ci sarebbe dibattito - un ulteriore aggravio burocratico, un ulteriore ispessimento procedurale, che è l'esatto contrario di quanto ci sembra provenire dal mondo del lavoro nella sua complessità.
Sappiamo che questo discorso è stato intrapreso nella fase precedente l'interruzione dei lavori per la pausa estiva, è stato sintetizzato da documenti che, ovviamente, sono regolarmente pervenuti sia nelle audizioni formali che nelle normali fasi concertative, che immagino si siano svolte nella normalità dei rapporti esistenti fra un esecutivo, una maggioranza e le associazioni che in maniera variegata rappresentano la complessità del mondo del lavoro.
Bene, il giudizio di inadeguatezza è ampio e si somma al fatto che la sintesi, se così vogliamo chiamarla, di cinque testi di legge precedenti non individua, tra le altre cose - difetto non marginale - aspetti economico-finanziari a sostegno di questa legge, che forse costituiscono l'unico argomento di cui oggettivamente, in questo momento, in sede di bilancio e di legge finanziaria, quest'Aula e le Commissioni competenti dovrebbero discutere con estrema urgenza, come i Gruppi di opposizione, non nella loro totalità, stanno richiamando.
Proprio per questo riteniamo burocratica e non prioritaria questa modalità; proprio per questo esprimeremo un voto in senso contrario.
In sede di dichiarazioni di voto, per mere esigenze tecniche e regolamentari, seguirà l'intervento del collega Leardi, che si esprimerà sullo stesso argomento in dissenso, onde poter esprimere, anche dal suo punto di vista, analoghe considerazioni.



PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altre richieste di intervento per dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Pensavo che, anche se brevemente, ci fosse una discussione più ampia per quanto riguarda le dichiarazioni di voto.
Tuttavia voglio solo far rilevare questo: il momento nel quale noi ci accingiamo a votare una legge quadro sul lavoro nel Consiglio regionale del Piemonte è, forse, uno dei momenti più complessi e più difficili per i lavoratori italiani e anche per i lavoratori piemontesi.
Ne abbiamo discusso a lungo in questo Consiglio, parlando della crisi abbiamo visto crescere giorno per giorno la cassa integrazione e anche il numero delle persone espulse dal sistema produttivo, ma anche i servizi sono stati colpiti da questa crisi.
In questi giorni, in tutto il mondo si sta prendendo coscienza, anche quelli che sono un po' in ritardo, della gravità della crisi e l'unico luogo forse nel quale ancora si stenta a capire la portata e la profondità di questa crisi è l'Italia.
Abbiamo il massimo rappresentante del nostro Paese, il Presidente del Consiglio, che ancora ieri sera ci diceva che i problemi della crisi sono problemi psicologici.
Non so se il Presidente del Consiglio ha avuto modo nel suo impegno di fare qualche giro anche nelle periferie, laddove si dovrebbe produrre, e se qualcuno gli ha passato i dati della disoccupazione che cresce e della cassa integrazione, se ha letto qualche volta le dichiarazioni del Governatore della Banca d'Italia sui bassi salari, se qualcuno gli passa un bollettino per raccontargli quanti lavoratori muoiono ogni giorno.
Se fosse così, forse avrebbe un'idea di che cos'è questo mondo del lavoro, di quali sono i drammi delle famiglie, di quali sono le incertezze dei giovani che non trovano lavoro e che, quando lo trovano, lo trovano precario e oggi con la crisi sono i primi a pagare.
Forse avrebbe conoscenza che, mentre si chiede di aumentare l'età pensionabili, i lavoratori non arrivano alla pensione perché sono espulsi dai luoghi di lavoro prima del tempo. E siccome l'aumento dell'età pensionabile è dato come scelta per risparmiare, vorrei fare notare che un lavoratore espulso prima della pensione continua a gravare sulle casse dello Stato più di un pensionato.
Quindi, siamo di fronte ad una situazione confusa. Purtroppo dobbiamo anche constatare per la giornata di oggi che i lavoratori vivono in modo drammatico la crisi, anche perché non hanno a loro sostegno un'unità sindacale che sarebbe indispensabile. Penso che su questo chi ha un po' di responsabilità dovrebbe adoperarsi per lavorare in questa direzione. Avere un sindacato unitario e forte in un Paese come il nostro è un qualcosa che va al di là della tutela dei diritti dei lavoratori, che pure è una cosa molto importante. È anche il segnale di una società più ricca dal punto di vista democratico.
La Regione Piemonte non può affrontare l'insieme di tutte queste questioni. Va tuttavia rilevato che si è avuta avuto la voglia, la pazienza e la tenacia di costruire un disegno di legge quadro che semplifica e che affronta tutti i temi di competenza della Regione per quanto riguarda il lavoro e si è costruita una proposta di legge attraverso un metodo che è quello della concertazione. È una parola che sconcerta i vertici del Governo italiano, ma la concertazione è importante, perché una volta fatte le leggi, bisogna applicarle e se c'è coesione, se c'è concordia e se c'è condivisione con le cose che sono state elaborate ed approvate, credo che le leggi si possano anche applicare.
Quindi, è partendo da queste considerazioni che voglio esprimere un apprezzamento particolare all'Assessore Migliasso per il lavoro che ha fatto e per i rapporti che ha tenuto con tutti i Gruppi consiliari compresi quelli dell'opposizione. Nonostante le polemiche e il voto diverso, vorrei anche far rilevare che, pur nella diversità delle proposte pur nei momenti anche di scontro su qualche punto, complessivamente ho visto positivamente anche il ruolo dell'opposizione, nel senso che c'è stata un discussione di merito e non c'è stato nessun segno di nervosismo di ostruzionismo. Quando è stato possibile, si sono trovate anche delle convergenze sia con la disponibilità dell'Assessore sia con la capacità di mediazione di alcuni membri della minoranza.
Credo che, al di là di qualche momento di difficoltà, la maggioranza abbia dato prova di volontà di dare a questa legge il risalto che merita.
Non risolveremo tutti i problemi, ma in un momento di grande difficoltà poter dire che la Regione Piemonte approva una legge quadro sul lavoro secondo me, è un segnale, è una luce in questo buio che oggi avvolge il mondo del lavoro, e spero che serva da esempio per proseguire in questa direzione anche ad altri livelli istituzionali.
Il nostro voto, ovviamente, è favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Come abbiamo avuto modo di dire nella discussione generale in merito a questa legge, noi crediamo che questa legge, come altre leggi che questa maggioranza ha presentato, ha discusso e in alcuni casi votato, abbia sostanzialmente due grandi limiti ed alcune positività.
Inizio dalle ultime. La positività è certamente che arrivare ad una semplificazione normativa secondo quanto previsto dall'articolo 66 con un'abrogazione consistente di leggi regionali o articoli di legge regionali è certamente un aspetto positivo, perché si crea quello che non possiamo definire un testo unico sul lavoro, ma una legge quadro sul mondo del lavoro. E questo è certamente un aspetto positivo che va riconosciuto al grande lavoro che la Commissione ha fatto e anche alla disponibilità della Giunta non solo di presentare un testo, ma anche di recepire una serie di indicazioni che venivano dagli altri provvedimenti di legge.
Però questo riguarda un aspetto di metodo, che se fosse seguito più spesso all'interno di questo Consiglio, credo che si potrebbero fare leggi tecnicamente migliori e, in alcuni aspetti, anche qualitativamente migliori. E questo è l'aspetto positivo.
Riteniamo anche, in particolar modo per quanto riguarda non tanto il nostro Gruppo consiliare, ma la cultura politica che abbiamo l'onore di rappresentare, che l'accoglimento dell'emendamento all'articolo 54 rispetto alla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa sia un aspetto importante. Il Piemonte è la prima Regione d'Italia che inserisce seppure in termini di indicazione generale - come sappiamo, questo è un dibattito che sta avvenendo nel Parlamento nazionale per l'applicazione dell'articolo 46 della Costituzione - una norma regionale che interviene e riconosce quello che è un dovere costituzionale.
Il nostro è un Paese strano; ci si straccia le vesti quando qualcuno dice di volere cambiare la Costituzione, ma a 60 anni dalla sua promulgazione, abbiamo ancora alcuni aspetti, come ad esempio la responsabilità civile dei partiti e dei sindacati, che sono previsti in Costituzione e non sono mai stati approvati con legge ordinaria. Ma questa è solo una digressione rispetto ad una valutazione sul testo.
Vi sono invece altri aspetti che ci piacciono meno all'interno della legge, e soprattutto per il secondo che andiamo ad indicare il nostro voto sarà benevolmente contrario.
Lo dico, perché quando s'interviene sul lavoro e quando si stanziano delle risorse, non possiamo non indicarlo come un aspetto di per s positivo, ma certamente vi sono alcuni aspetti che riteniamo non possano essere condivisi. Su un tema come quello del lavoro, ricordando che la nostra Costituzione si basa sul lavoro, è fondata sul lavoro (all'articolo 1), è inevitabile che culture differenti predispongano, discutano e votino proposte di legge differenti.
I motivi - dicevo - sono sostanzialmente due. Il primo: ci pare una legge che interviene in modo fin troppo dettagliato, andando a normare alcuni aspetti che erano già presenti nelle precedenti leggi.
Mi hanno insegnato, nel corso di questi anni, soprattutto se esiste già un corpus normativo, che emanare una legge molto dettagliata costringe il Consiglio regionale e la Giunta, qualora vi siano delle modifiche da attuare, a tornare in Consiglio, non potendolo fare con una modifica di Giunta, sentita la Commissione competente. E questo è un aspetto.
Il secondo aspetto, sul quale siamo intervenuti più volte in quest'Aula, è la grande differenza esistente fra le finalità che la legge si pone e le risorse economiche stanziate. Lo dico ai colleghi di maggioranza, perché, approvando oggi questo testo di legge, non avendo ancora approvato il bilancio né la finanziaria, è evidente che questo testo che aveva un numero come legge regionale, entrerà nell'allegato A della prossima legge finanziaria regionale, che riteniamo debba prestare particolare attenzione al mondo del lavoro e delle imprese.
Questa legge è certamente molto ambiziosa; non solo racchiude la normativa esistente, ma intende interviene, da un punto di vista economico nei cantieri di lavoro, nel sostenere l'inserimento lavorativo delle persone abili e disabili, nella costituzione di un fondo regionale per l'occupazione dei disabili, nei confronti dei tirocini estivi dell'intervento sulle crisi occupazionali e sui trattamenti integrativi degli incentivi alla stabilizzazione del posto di lavoro e altri aspetti presenti all'interno della norma.
Crediamo che le risorse stanziate, quelle esistenti negli anni precedenti in parte sulle leggi esistenti in parte su altri capitoli dell'Assessorato, non siano sufficienti. Forse erano sufficienti a svolgere quanto prevedevano le leggi precedenti, ma riteniamo che non siano sufficienti a svolgere interventi che la normativa regionale precedente non prevedeva e la normativa attuale, invece, prevede. Un esempio su tutti: gli incentivi alla stabilizzazione del posto di lavoro.
È evidente, pertanto, che c'è una profonda differenza fra la volontà del legislatore negli articoli scritti e votati e la disponibilità finanziaria.
È vero che è bene scrivere una buona legge - ovviamente lo dico pensando a quanto hanno detto i colleghi del centrosinistra - perché si dà un corpus normativo sul lavoro all'istituzione regionale, però è altrettanto vero che se gli interventi previsti all'interno della norma non trovano adeguata copertura economica, questa rischia di essere un boomerang o una presa in giro nei confronti dei cittadini piemontesi, rispetto alle indicazioni che la legge dà.
Queste sono le principali motivazioni per le quali, pur esprimendo una valutazione positiva sul lavoro svolto - e concludo - soprattutto per il metodo, esprimiamo un voto contrario nonostante siano state accolte alcune modifiche che il nostro Gruppo ha presentato, perché crediamo vi sia una copertura economica assolutamente insufficiente a garantire le indicazioni previste dalla legge.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Turigliatto; ne ha facoltà.



TURIGLIATTO Mariano

Ritengo che dell'importanza del lavoro svolto insieme rispetto a questa legge ci renderemo conto più nel prosieguo che adesso, perché il fatto di aver previsto una legge che riordina e affronta in modo un po' più attuale tutte queste tematiche è senz'altro un merito importante dell'Assessorato che ci ha lavorato e l'ha proposto, degli Uffici, oltre che naturalmente dell'Assessore, al quale va il nostro ringraziamento, ma anche dell'atteggiamento che complessivamente il Consiglio regionale - la maggioranza e l'opposizione - ha avuto.
Di questo va ringraziata in particolare l'opposizione, per essere intervenuta nel merito e aver consentito, con il suo atteggiamento, che la legge fosse, non solo approvata, ma anche migliorata.
Credo che il tema delle risorse richiamato da più Consiglieri, ma soprattutto dal Consigliere Vignale, sia la prossima scommessa, la scommessa per il futuro.
Una legge come questa ha bisogno di soldi per funzionare al meglio e ne ha bisogno soprattutto perché i tempi sono quelli che tutti conosciamo.
Pertanto, sarà interessante ed importante monitorarne gli effetti e gli sviluppi a partire da questo momento, ma soprattutto nel corso del 2009 per capire quali sono le risorse effettivamente impegnabili, ma anche quelle che sarebbe necessario impegnare, e quali sono gli aspetti di questa legge sui quali magari occorrerà intervenire per correggerne il tiro magari per manifesta inadeguatezza a fronteggiare i fenomeni che stanno emergendo.
Mi sembra che questo lavoro sia stato compiuto in tempi accettabili e che in tempi altrettanto accettabili dovremo lavorare per fare in modo che ci sia una corrispondenza fra quello che abbiamo scritto, che diventa volontà di questo Consiglio regionale, e quello che con gli strumenti economici e non solo, ma anche tecnici e di supporto, saremo in grado di fare.
Naturalmente, il mio voto è favorevole, proprio per le ragioni che ho detto. Sono dispiaciuto perché confidavo in un atteggiamento più benevolo della minoranza, visto il lavoro che abbiamo svolto insieme.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Turigliatto.
Aveva chiesto la parola il Consigliere Toselli, ma rinuncia all'intervento.
Non ci sono altre richieste di intervento per dichiarazione di voto.
Ricordo che il numero legale è 26 e che non saranno chiamati i colleghi in congedo, ma solo i colleghi che hanno firmato o che non risultano presenti.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 27 Consiglieri hanno votato NO 11 Consiglieri Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente. Naturalmente voglio esprimervi il mio ringraziamento e, se mi è consentito in un'Aula così austera, esternare la mia gioia per l'approvazione da parte del Consiglio, di una legge importante per il mondo del lavoro, ma credo anche per il mondo dell'impresa piemontese.
Prima di passare ai ringraziamenti dovuti, formali, ma molto sinceri intendo svolgere alcune brevissime considerazioni.
Questa legge ha avuto un iter molto complesso all'interno della Commissione regionale per l'impiego e quindi nella concertazione tra le istituzioni e le parti sociali, un iter lungo dovuto anche ai rapporti, non solo formalmente corretti, ma dovuti, nella dialettica tra maggioranza ed opposizione e all'interno della stessa maggioranza.
Tutto ciò fa sì che oggi noi approviamo una legge che non è solo un insieme di norme specifiche che regolamentano la materia sia dal punto di vista dei compiti istituzionali che nel merito. Non è una legge che si limita a coordinare tutto in un testo, che non a caso non abbiamo voluto chiamare testo unico delle leggi esistenti, ma guarda invece anche a parecchie nuove iniziative. Soprattutto, una legge che io penso abbia un forte impianto culturale.
Voglio dirlo in due parole. Dopo anni di silenzio, forse troppo prolungato, sui temi del lavoro, della sua qualità, della sua sicurezza della sua sostenibilità anche dal punto di vista economico, sociale guardando ad orizzonti di vita più distanti nel tempo di quello che pu essere consentito ad un lavoratore o ad una lavoratrice precaria, diamo una legge che rilancia il lavoro, la sua sicurezza, la sua stabilità soprattutto la sua dignità. Di qualsiasi lavoro si tratti, anche del più umile, noi dobbiamo parlare e dobbiamo rilanciarne il ruolo e la dignità.
Il Consigliere Burzi faceva alcune osservazioni che, con tutta tranquillità, io mi sento di smentire. Non c'è alcun appesantimento procedurale, anzi, se proprio volessimo immaginare qualcuno che penalizza il sistema del lavoro e il sistema delle imprese, consiglierei a questo qualcuno che accusa la legge regionale di appesantimento procedurale di leggersi il disegno di legge n. 185 del Governo, soprattutto gli articoli 18 e 19, che sono incomprensibili ai più, allo stato attuale inapplicabili e che già tutti dicono di voler modificare.
Lo stesso discorso vorrei farlo - e per questo mi rivolgo anche se in modo amichevole - al Consigliere Vignale, che ha usato, pur nella stessa espressione di voto, toni diversi, passione diversa, che ho molto apprezzato. Il collega ha fatto però un ragionamento sulla parte economica e finanziaria che mi sento in parte di condividere, ma al quale vorrei aggiungere alcune informazioni. Intanto, è ovvio che le cifre che abbiamo messo a bilancio sono quelle contenute nelle varie leggi che, fino all'abrogazione, sono sul bilancio del 2008; naturalmente, non appena verrà approvato il bilancio con le nuove cifre, s'incrementeranno, sia pure in modo sostenibile per le finanze regionali in questo momento, ma aumenteranno.
Vorrei considerare che naturalmente, quando normeremo con apposite delibere tutti gli aspetti nuovi della legge (per esempio gli incentivi per coloro che stabilizzeranno i lavoratori e le lavoratrici a tempo determinato, facendoli passare da interinali a tempo determinato a lavoratori a tempo indeterminato), saranno necessarie risorse aggiuntive anche se voglio sottolineare che non dobbiamo immaginare che le politiche attive e passive del lavoro questa Regione le faccia - e per fortuna, dico solo con le risorse finanziarie regionali, ma le si fa in gran misura sia per quel che concerne il lavoro, ma anche per quel che concerne la formazione professionale, con le risorse dell'Unione Europea, che stanzia per gli anni 2008, 2009 e 2010, quindi per il triennio di riferimento più immediato di questa legge, (e solo per le politiche del lavoro in senso stretto) 102 milioni di euro. Questo è quanto riguarda le tre annualità 2008, 2009 e 2010, sapendo già che altre cifre di pari ammontare, in seguito, saranno destinate al triennio successivo. Non c'è dubbio che dovremmo immettere anche delle risorse regionali a fianco di queste, che sono già consistenti e rilevanti.
L'ho fatta un po' lunga, ma mi sembrava un atto dovuto anche per fare chiarezza, perché sembra che facciamo una legge a costo quasi immodificato.
Sarebbe stato molto gradito, naturalmente, se potessimo far conto, sia per le politiche attive che per le possibili politiche passive, su più risorse da parte del Governo. Vedremo nelle prossime settimane se qualcosa cambierà.
Ringrazio tutti coloro che, a diverso titolo e con diversa passione politica, hanno contribuito a rendere possibile l'approvazione di una legge che, come ha detto il Consigliere Larizza con un espressione che mi ha molto commossa, rappresenta una luce, seppur piccola, in questo buio che ci circonda.
Il mio grazie va a tutti voi, in particolare al relatore, Consigliere Comella, ai Gruppi di minoranza, in particolare al Consigliere Vignale per il suo benevolo voto contrario che ha espresso a nome del suo Gruppo e per il contributo che, a volte, anche con i loro silenzi in Commissione, i Gruppi di opposizione hanno dato rendendo l'iter più veloce.
Un ringraziamento ai Gruppi della maggioranza che, con passione politica, hanno avanzato le loro proposte e le hanno difese; Gruppi ai quali mi spiace aver dovuto dire dei no, anche se sempre motivati, come tutti sanno, e mai pregiudiziali.
Infine, un ultimo grazie al personale tutto, ai dirigenti, ai funzionari della VII Commissione che in questo tragitto ci hanno assistito con competenza. Un grazie a tutto il personale del Consiglio regionale che mi ha supportato o - come dico sempre io - sopportato, in queste settimane.
Vorrei, soprattutto, anche se non è usuale, ringraziare in particolare quattro persone: il dottor De Pascale, che adesso non è più nell'organico regionale ma che quando era Direttore ha contribuito in gran parte a delineare la legge quadro, il dottor Maugeri, dirigente del settore, ma rivolgo un ringraziamento sentito e affettuosissimo soprattutto al dottor Fogliati e alla dottoressa Zito, che hanno partecipato a tutti i nostri lavori di Commissione, agli incontri di maggioranza e di minoranza e che hanno dialogato tecnicamente, ma con la passione civile che li contraddistingue, con tutti noi e con me.
Vi ringrazio molto e sono molto felice per quest'approvazione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Migliasso.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media di Pancalieri (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli allievi delle classi III B e III C della Scuola media di Pancalieri in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle considerazioni del Consigliere Burzi a seguito delle dichiarazioni dell'Assessore Migliasso successive all'approvazione del disegno di legge n. 483, inerente a "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro"


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Sono contento che siano con noi gli allievi della scuola media, perch così possono assistere a qualcosa di originale in quest'Aula.
Che io ricordi (non ho partecipato a tutte le sessioni), è una delle prime volte che capita (a suo tempo, qualcuno si sarebbe opposto) che all'inizio - perché non credo sia mai successo, a noi va benissimo, c'è sempre una fase innovativa, non dobbiamo collegarci necessariamente alle forme pregresse - ci sia, in fase di discussione generale sul tema, la conclusione della legge. Ma come è ben noto a tutti i colleghi, la Giunta ha sempre il diritto di parlare e noi, con rispetto, abbiamo sentito.
Quindi, adesso, dibattiamo secondo le regole del Regolamento vigente su quanto l'Assessore ci ha comunicato.
Ha finito la legge e c'è stata una comunicazione di Giunta. A meno che l'Ufficio di Presidenza - e non lo suggerirei - avesse delle eccezioni adesso facciamo un dibattito sulle comunicazioni della Giunta, ripartendo dal punto 1) all'o.d.g.
Con molto rispetto, soprattutto perché oggi vi è un tema che mi vede personalmente, più coinvolto per l'assenza di un amico, Rocco Papandrea che è una delle persone migliori che io abbia conosciuto in quest'Aula. Una delle persone più perbene per il poco che ho avuto modo di conoscerlo e che mi commuove soltanto il ricordo del fatto che non ci sia più. Mi spiace che alcuni colleghi, non tanti, soprattutto quelli più lontani della sua visione politica e non umana, non abbiano potuto conoscerlo perché è una perdita grave per quest'Aula, per la politica e per il modo serio con cui lui ha inteso, pur con una visione molto diversa dalla mia, la politica: come spirito di servizio e con altissimo rispetto delle istituzioni sempre.
Adesso torniamo al merito, alle comunicazioni innovative che l'Assessore Migliasso ci ha fatto. La Confindustria (solo perché le smentite devono valere), dice che il disegno di legge n. 483.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, mi scusi, volevo solo precisarle che sull'ordine dei lavori ha a disposizione solamente due minuti, sulle dichiarazione della Giunta cinque minuti.



BURZI Angelo

Vedrà che nei cinque minuti ci sto. Poi vedo se trovo qualche altra occasione per interpretare al meglio l'attuale situazione.
Ripeto, una comunicazione di Confindustria, che non rappresenta più l'attuale centrosinistra, che fino all'aprile 2008 gli era estremamente simpatica (ci sono dei momenti in cui ci si è più simpatici a seconda delle situazioni: gli Stati Uniti adesso, piacciono da morire, la Francia piaceva molto prima, adesso non è così), dice che il disegno di legge n. 483 è "figlio" di una fase concertativa imperfetta.
Non vorrei che qualcuno pensasse che Confindustria sia un organismo eversivo extraparlamentare di sinistra o di destra, perché qui sappiamo tutti di cosa parliamo. Con nota del 10 ottobre del 2007, il coordinamento delle associazioni imprenditoriali per il settore lavoro e formazione professionale aveva chiaramente espresso alla Presidente regionale Onorevole Bresso, all'Assessore al lavoro e welfare Migliasso e al Presidente della VII Commissione, dottor Bossuto, la sua palese non condivisione. Sollecitando l'attenzione di tutti i Gruppi consiliari, la nota dice a tale riguardo di confermare insoddisfazione sia sul piano dei contenuti che sul piano di un effettivo confronto.
Questo sta, carissima Assessore Migliasso, sulle smentite. Contenta lei, siamo contenti tutti.
Ma arriviamo alla parte più interessante. L'Assessore Migliasso ci ha detto che cosa succederà nel bilancio 2009-2011. È un interessante informativa, perché alcuni Gruppi di opposizione stanno attendendo da circa 20 giorni che la Giunta dica.



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Sono passati all'incirca 20 giorni e a noi non è arrivato niente questa mattina eravamo ai funerali dell'Onorevole Botta, che probabilmente, commemoreremo in un altro momento, ogni cosa a suo tempo.
Apprendiamo le anticipazioni in merito agli stanziamenti, perch probabilmente, l'Assessore Migliasso, a seguito di concertazioni e trattative, ci comunica quello che succederà.
Le anticipo, Assessore Migliasso, che la nostra visione sul tema del lavoro e dell'impresa, per quanto attiene il periodo 2009-2011, è contenuta nei documenti che noi abbiamo scritto e firmato - abbiamo la sciocca abitudine di scrivere i documenti, metterci una data e le firme di coloro che sono politicamente responsabili di quanto dicono - mi viene in mente diversa dalla sua. Relativamente a questo, credo che avremo modo di discuterne, in alcune Commissioni e soprattutto in quest'Aula, se e quando la Giunta di cui lei fa parte e la maggioranza che la sostiene e che oggi applaude una legge inutile e sottofinanziata si degnerà di occuparsi seriamente di lavoro e di impresa.
Buon lavoro, colleghi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Intervengo sull'ordine dei lavori perché sono arrivato quando ormai la discussione generale sulla legge del lavoro era stata chiusa, pertanto non sono potuto intervenire. In ogni caso, non voglio riprendere le questioni perché voglio evitare polemiche anche di carattere pretestuoso.
Sono sempre abbastanza preoccupato quando il collega Burzi chiude i suoi interventi augurandoci buon lavoro, perché, di norma, dopo quell'augurio - non dico che ci sia il diluvio - i lavori oggettivamente faticano ad andare avanti; quindi, non voglio creare ulteriori motivazioni per rallentare i nostri lavori.
Voglio semplicemente porre una questione e svolgere alcune brevissime valutazioni.
Per quanto riguarda la prima questione, voglio ricordare un mio professore di matematica che, quando terminava l'illustrazione dei teoremi diceva: "CVD", come volevasi dimostrare. Come volevasi dimostrare, oggi non era la giornata più utile e opportuna per convocare il Consiglio regionale.
Quindi, non voglio rinfocolare polemiche. Noi avevamo chiesto espressamente che oggi non venisse convocato il Consiglio regionale, avevamo avanzato anche una proposta che ci sembrava potesse cogliere le sensibilità di tutti i Gruppi, anticipando a ieri questo Consiglio, per poter oggi lavorare nelle Commissione che ieri non avrebbero potuto svolgersi, ma la scelta è stata diversa.
Il mio Gruppo e anche gli altri Gruppi della sinistra non sono ancora arrivati in aula, ma le manifestazioni stanno terminando. Non conosco quale sia stato l'esito dello sciopero nelle realtà produttive e in tutti i settori del nostro paese. So che questa mattina c'è stata una gran manifestazione di piazza a Torino, che ha ribadito un po' la parola d'ordine che era al centro di questo sciopero generale, cioè il fatto che non è possibile che, ancora una volta, siano le classi più deboli, i lavoratori e le famiglie a pagare questa crisi, che, sicuramente, non nasce da responsabilità oggettive di questi settori.
Per quanto concerne la seconda questione, molto brevemente, credo che la legge che abbiamo approvato questa mattina sia sicuramente positiva, ci fa fare alcuni passi in avanti e credo che - mala tempora currunt diceva qualcuno dei tempi che viviamo - quando il mondo del lavoro fa qualche passo in avanti sia sempre un segnale positivo, perché, sovente, in queste situazioni, vengono fatti pesanti passi indietro.
Noi abbiamo espresso una valutazione in termini positivi, io ho avuto anche la fortuna di poter esprimere il mio voto, essendo arrivato proprio in quel momento. In quest'Aula avremmo voluto ancora approfondire alcune questioni, relativamente alle quali non diciamo che la legge non sia corretta, ma, per alcuni versi, non ci sembra così adeguata ai tempi.
Abbiamo anche provato a farlo, l'ho già detto l'altra volta, ci siamo sbagliati pensando che quest'Aula non arrivasse a strumentalizzare la necessità di approfondire alcuni argomenti, pensiamo ai cantieri di lavoro ai tirocini e alle materie degli appalti.
Comunque, ritengo positivo il lavoro svolto in Commissione e in quest'Aula che ci permette di arrivare a quest'approvazione.
Mi dispiace sentire l'intervento del collega Burzi, anche perché, come Gruppi di maggioranza, soprattutto con l'apporto della Giunta, noi abbiamo cercato di lavorare in maniera approfondita in questi ultimi giorni. Da quanto mi risulta, ieri sera è stata inviata a tutti i Capigruppo di opposizione la nostra proposta rispetto alle vicende del bilancio che dovremo affrontare nelle prossime settimane. In questa nostra proposta sicuramente - mi auguro che il Consiglio decida di lavorare anche in tempi stretti per arrivare all'approvazione - ci saranno risorse maggiori che in parte sosterranno alcuni capitoli significativi di questa legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Qualora - anche se ho qualche timore - questo Consiglio andrà a modificare il Regolamento, inseriremo al termine della discussione un articolo nuovo a chiosa; ogni Gruppo consiliare si esprime per dire se la discussione svolta è stata di interesse, se la legge approvata lo ha in qualche modo soddisfatto.
Ne prendiamo atto, ma interveniamo perché sono state svolte alcune considerazioni non certo in merito al bilancio. Non conosco il documento magari lo ha ricevuto il Presidente del nostro Gruppo, ma, anche lo avesse fatto in tarda serata, ovviamente, non avrebbe potuto comunicare agli altri colleghi l'esito e il contenuto del documento. Relativamente ad alcune considerazioni dei colleghi, credo che di più all'opposizione non si possa chiedere.
Brevemente, ricordo che la discussione di questa legge, al di là dell'approfondimento o meno che è stato fatto all'interno delle Commissioni, ha visto la presentazione, se non ricordo male, di una decina di emendamenti da parte dei Gruppi di opposizione, alcuni da parte della Lega Nord e due da parte del nostro Gruppo consiliare, una ventina da parte della Giunta e circa venticinque-trenta - non ricordo esattamente il numero da parte dei Gruppi di maggioranza.
È evidente che l'approvazione odierna della legge non è imputabile al nostro Gruppo consiliare e tanto meno all'opposizione.
È altrettanto evidente - anche per i novizi come il sottoscritto, lo sono ormai da tre anni e mezzo, quindi, essendo trascorso il periodo di noviziato, ormai, conosco la modalità di comportamento - quella che è un'espressione di voto rispetto ad una discussione di legge, altro è poter o voler intervenire nel merito su ogni singolo articolo. Anche su questo adesso il collega Clement non c'è, ma non è nulla di particolarmente gravoso o seccante rispetto a quanto detto - se vi è un atteggiamento da parte di un Gruppo che legittimamente ritiene di presentare degli emendamenti all'interno dell'Aula consiliare, e quindi svolge un lavoro non all'interno della maggioranza, ma alla luce del sole all'interno del Consiglio - cosa che, come abbiamo già ricordato quando siamo intervenuti nelle scorse settimane, è assolutamente lecita - non si può poi pretendere che l'opposizione voti come la maggioranza pretende.
L'opposizione, relativamente all'emendamento sui cantieri di lavoro, ha espresso un parere favorevole. Ricordo anche che prima del voto vi è stata un'espressione che il sottoscritto ha fatto rispetto alla bontà dell'emendamento presentato.
Pertanto, non è stato un blitz dell'opposizione e anche qualora lo avesse fatto, ci mancherebbe che, come accade in tutte le democrazie parlamentari, quando una maggioranza va sotto, quasi sempre va sotto perch c'è la somma dei voti all'opposizione con un pezzo di maggioranza.
Questo accade al Parlamento nazionale, accade - quando accade - in quest'Aula ed accade in molti altri consessi elettivi.
Pertanto, chiedo solo che si rispetti quello che è il lavoro che i Gruppi fanno e che non ci siano i voti buoni e i voti cattivi. Dopodich non esprimiamo altra valutazione rispetto alla chiosa.
Certamente - lo dico ai molti colleghi che, prima del sottoscritto e anche dell'Assessore, hanno fatto valutazioni rispetto alle disponibilità economiche - è evidente che, avendo approvato oggi la legge e andando la legge ad essere iscritta nell'allegato A della finanziaria e trovando i fondi che la legge prevede o altri spazi in quello che sarà il bilancio che, a legge approvata, dovrà essere emendato, siamo certi che la maggioranza vorrà impegnare sulle indicazioni che questa legge già fornisce, già per il 2009 e - ci permettiamo di dire - soprattutto per il 2009, dei fondi consistenti ed anche maggiori rispetto a quelle che sono le risorse oggi imputate sia a bilancio sia sulle leggi che sono state abrogate dalla legge oggi approvata presenti in finanziaria.
Questo ci aspettiamo, e se accadrà, cioè se le risorse verranno aumentate anche in modo considerevole, saremo lieti in qualche modo di aver sbagliato rispetto ad una previsione di incapacità economica della norma finanziaria a rispettare quelle che sono le previsioni di legge. Se questo non accadrà, è evidente che potremmo aver fatto una legge che non riteniamo buona, ma che la maggioranza ritiene buona nell'articolato, un po' meno relativamente alla norma finanziaria, e a quel punto avremmo ragione noi.
Quando voteremo l'allegato A della finanziaria e il bilancio, lo vedremo.


Argomento: Formazione professionale

Esame proposta di legge n. 229, inerente a "Disciplina dei tirocini estivi di orientamento"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge n. 229, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Tale proposta di legge è stata licenziato a maggioranza con parere negativo dalla VII Commissione.
Sono relatori i Consiglieri Comella e D'Ambrosio.
La parola al Consigliere D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, relatore

Questa proposta di legge, la n. 229, presentata dai collega di Forza Italia Ghigo e Burzi, primi firmatari, intendeva disciplinare i tirocini estivi di orientamento per agevolare le scelte professionali dei giovani.
L'intervento legislativo regionale si rendeva necessario a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, che aveva dichiarato costituzionalmente illegittimo l'articolo 60 del decreto legislativo n.
276/2003, che disciplinava i tirocini di orientamento e formazione.
I contenuti della proposta di legge n. 229 sono però ampiamente contenuti nell'articolo 38 della l.r. n. 483 approvata poco fa. Pertanto questa proposta di legge si può ritenere recepita da quest'articolo 38.
Chiedo conferma al collega Comella.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Comella; ne ha facoltà.



COMELLA Piergiorgio, relatore

A me pare che il collega abbia sostanzialmente inquadrato il problema.
Noi intorno al punto relativo ai tirocini avevamo inserito alcune modifiche all'interno della l.r. 483, che sono da ritenere esaustive della richiesta che era stata formulata dai colleghi rispetto alla proposta di legge n.
229.



PRESIDENTE

Possiamo interpretare le dichiarazioni dei due relatori come suggerimento anche per un eventuale ordine del giorno di non passaggio all'esame dell'articolato del disegno di legge? Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire per ribadire nel merito quanto è scritto nella relazione di minoranza, ma soprattutto per prevedere se fosse possibile una modalità di esame un po' più articolata, non un accantonamento aprioristico del testo.
Quindi, volevo domandare se fosse possibile un esame articolo per articolo, con il risultato che sarà quello che sarà, piuttosto che un accantonamento aprioristico del testo, perché ritengo che comunque ci siano degli elementi positivi di cui si prende atto anche in quest'Aula solo se si fa un approfondimento punto per punto.



PRESIDENTE

Colleghi, se non vi è un accordo di non passaggio al voto del progetto di legge, procediamo con l'esame dell'articolato.
Faccio presente quanto espresso nella relazione dal collega D'Ambrosio che ha dichiarato che il testo è ricompresso nel provvedimento legislativo che è stato appena licenziato, con parere favorevole, dall'Aula.
Possiamo procedere con l'esame dell'articolato? Prego, Consigliere D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio

Riterrei utile discutere i vari articoli del progetto di legge.



PRESIDENTE

Procediamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Quando si vuole comprendere un testo all'interno di un altro, si fa una ricognizione ed eventualmente una fusione dei testi, un richiamo, secondo la graduazione che è consentita dalle procedure che sono in atto nel nostro Consiglio.
Questa è un po' la sottolineatura che volevamo fare.
Per quanto riguarda le finalità, è chiaro che sono legate agli articoli successivi, ma credo che, da un punto di vista di principio, diventa difficile non essere d'accordo con quanto individuato all'articolo 1.
Siamo, pertanto, in attesa di vedere l'atteggiamento di voto degli altri Gruppi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
TOSELLI Francesco (fuori microfono) Presidente, chiedo che la votazione avvenga per appello nominale.



PRESIDENTE

Collega Toselli, la pregherei, si tratta di.
TOSELLI Francesco (fuori microfono) La mia è una richiesta legittima.



PRESIDENTE

È assolutamente legittima; le chiedo, vista la sua sensibilità, di valutare l'opportunità di far effettuare queste votazioni per appello nominale, poiché, vista la carenza degli strumenti elettronici comporterebbe un aggravio ai colleghi Botta e Spinosa, che sono tenuti a verificare la votazione.



(Commenti del Consigliere Toselli)



PRESIDENTE

Va bene, collega Toselli.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 1.



(La Consigliera segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Colleghi, prima di procedere con la votazione dei successivi articoli riterrei opportuna una breve sospensione della seduta per ragionare con i Presidenti dei Gruppi consiliari sulla modalità di conduzione dell'aula e quindi sull'organizzazione dei lavori.
Prego i Presidenti dei Gruppi di recarsi in sala A.
La seduta riprenderà alle ore 12.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.13 riprende alle ore 12.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo con le votazioni.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione nominale sull'articolo 2.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 3.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 4



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 4.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 5.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 6



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 6.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 7



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 7.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 8



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 8.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 9.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo 10.



(La Consigliera Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Tutti gli articoli sono stati respinti, pertanto diamo sull'intero testo la stessa votazione data sull'articolo 1, che è avvenuta per appello nominale.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico Statale "Vittone" di Chieri (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Vittone" di Chieri in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Formazione professionale

Esame proposta di legge n. 229, inerente a "Disciplina dei tirocini estivi di orientamento" (seguito)


PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi. A causa di una difficoltà interpretativa, devo annullare l'ultima votazione per maggior corrispondenza al dettato regolamentare. Vi prego, quindi, di rifare l'ultima votazione sull'intero testo.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 34 Consiglieri Il Consiglio non approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame proposta di legge n. 211, inerente a "Approvazione di un progetto di legge regionale di modifica ed integrazione alla L. 55/84 e sue successive modificazioni: Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di Enti locali" - (licenziata all'unanimità con parere negativo) - Collegato ordine del giorno di non passaggio agli articoli n. 1086 dei Consiglieri Bossuto, Auddino, Comella, Bizjak, Pace Clement e Rostagno, inerente a "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro"


PRESIDENTE

Al punto 8) all'o.d.g. è stato presentato l'ordine del giorno n. 1086 che propone, ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento interno del Consiglio regionale, il non passaggio agli articoli della proposta di legge n. 211 presentata dalla Provincia di Torino, in quanto il suo contenuto è superato dal testo del disegno di legge n. 483, approvato dal Consiglio regionale.
La votazione sarà effettuata per alzata di mano.
La proposta di legge n. 211, di iniziativa degli Enti locali della Provincia di Torino, è inerente a "Approvazione di un progetto di legge regionale di modifica ed integrazione alla legge regionale 55/84 e alle sue successive modificazioni: Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di Enti locali".
Questa legge, come diceva il Consigliere Comella, è già stata abrogata.
È stato correttamente presentato un ordine del giorno per il non passaggio all'esame dell'articolato ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1086 dei Consiglieri Bossuto, Auddino, Comella, Bizjak, Pace, Clement e Rostagno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista la proposta di legge n. 211 "Approvazione di un progetto di legge regionale di modifica e integrazione della l.r. 55/1984 e successive modificazioni. Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di Enti locali", presentata dalla Provincia di Torino, assegnata all'esame della VII Commissione in data 11 gennaio 2006 ai sensi della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo) considerato che il testo del d.d.l. n. 483 "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro" licenziato in data 9 ottobre 2008, contiene una compiuta disciplina della materia considerato che, ai sensi dell'articolo 8, Comma 5, della l.r. 4/1973, la proposta di iniziativa degli enti locali deve essere portata all'esame del Consiglio nel testo redatto dai proponenti rilevato infine che l'approvazione del citato testo supera il contenuto della proposta di legge n. 229 approva ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento interno del Consiglio regionale il non passaggio agli articoli della proposta di legge n. 211 "Approvazione di un progetto di legge regionale di modifica e integrazione della l.r.
55/1984 e successive modificazioni. Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di Enti locali", presentata dalla Provincia di Torino, in quanto il suo contenuto è superato dal testo del d.d.l. n. 483 "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro".
Il Consiglio approva.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta rivolta dal Consigliere Burzi all'Ufficio di Presidenza affinché si provveda ad un'organizzazione degli Uffici tale da consentire la modalità elettronica di votazione anche in assenza del personale adibito


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
Svolgo una premessa che è ovvia, il diritto di sciopero non è oggetto del merito di quanto sto per dire, ci mancherebbe altro. Questa mattina lo ripeto, perché non tutti erano presenti nella riunione dei Ca pigruppo - onde consentire il numero legale, qualora fosse stato necessario, a causa dell'assenza di colleghi che legittimamente partecipavano a una manifestazione regolarmente indetta, noi avremmo garantito - poi non ce n'è stata la necessità - lo svolgimento dei lavori.
Ciò premesso, mi pare di avere colto che, in funzione di una vertenza sindacale, certamente legittima, se non altro nella forma, noi, oggi, non possiamo avvalerci del voto elettronico.
Credo che l'Ufficio di Presidenza se ne debba urgentemente occupare non certo al fine di limitare qualsivoglia espressione di vertenza sindacale sul merito, ma gli esiti sono quelli che abbiamo visto. Fossi l'Ufficio di Presidenza, farei qualche riflessione in merito, perch ritengo che l'argomento lo meriti. Spero di essere riuscito ad esprimermi.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, avremo modo di approfondire la questione per permettere una maggiore rotazione di tutto il personale nelle varie funzioni, in maniera tale da consentire in ogni caso un ottimale svolgimento delle sedute.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04)



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