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Dettaglio seduta n.387 del 04/12/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


CHIEPPA VINCENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boeti, Bresso, Buquicchio Cavallaro, Pace, Placido, Reschigna, Rabino, Robotti, Rutallo e Turigliatto.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Richiesta inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Le chiedo, per cortesia, se è possibile votare un'inversione dell'o.d.g. del Consiglio di oggi.



PRESIDENTE

Immagino sia una richiesta strumentale per verificare il numero legale.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Ovviamente sì.



PRESIDENTE

Cosa vuole invertire, Consigliere Caramella? Io metto in votazione l'inversione.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Chiedo se è possibile invertire il punto n. 24) all'o.d.g., la proposta di deliberazione n. 340, con gli altri punti, anticipandone l'esame.



PRESIDENTE

La consideriamo una richiesta di inversione del punto 24) anticipandolo al punto 3) bis.
Si tratta della proposta di deliberazione n. 340, "Approvazione del Piano territoriale della Provincia di Cuneo ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)".
Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sulla proposta di inversione all'o.d.g.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.37 riprende alle ore 11.07)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Rammento che era stata richiesta da parte del Consigliere Caramella l'inversione dell'o.d.g.
La votazione è andata deserta; era una modalità per verificare il numero legale, quindi dobbiamo ripetere la votazione.
Ricordo che il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interpellanza n. 2235 della Consigliera Ferrero, inerente a "Aumento di casi di morbillo in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 4) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze".
Nella riunione della Conferenza dei Capigruppo di ieri è stata sollecitata la risposta all'interrogazione n. 2462 del Consigliere Burzi inerente a "Spid srl". Peraltro, l'Assessore Bairati era disponibile a farlo già nella seduta scorsa.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Il collega Burzi sicuramente sta arrivando in Aula; chiedo se è possibile attendere un secondo, nel frattempo lo avvisiamo.



PRESIDENTE

L'Assessore Artesio, come sempre, peraltro, è presente in Aula e potrebbe rispondere all'interpellanza n. 2235 della Consigliera Ferrero inerente a "Aumento di casi di morbillo in Piemonte".
Passiamo, pertanto, all'interpellanza n. 2235 della Consigliera Ferrero.
La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interpellanza, depositata il 19 maggio 2008, chiedeva le cause dello straordinario aumento dei casi di morbillo in Piemonte.
L'epidemia di morbillo si è manifestata a partire dal settembre 2007.
Il caso indice è stato individuato in uno studente di Scuola media superiore che aveva contratto l'infezione in Gran Bretagna, nel corso di una vacanza studio, così come in alcuni altri casi secondari.
In Piemonte e nelle altre regioni italiane, nel triennio 2004/2006 è stata condotta l'attività del "Piano Nazionale di Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita" che prevedeva, fra l'altro, una campagna straordinaria di vaccinazione dei soggetti suscettibili (mai vaccinati per morbillo o che non hanno avuto la malattia) a partire dalla coorte di nascita del 1991.
Quest'impegnativo intervento di recupero alla vaccinazione con l'obiettivo dell'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, in Piemonte ha permesso di ottenere una buona copertura vaccinale nella fascia d'età pediatrica (prossima al 90% e superiore al 90% nei bambini da zero a sei anni).
Nella fascia dell'età adolescenziale, invece, l'adesione alla vaccinazione è stata inferiore e la copertura vaccinale raggiunta si attesta fra l'80 e l'85%.
Nella fascia d'età dei giovani-adulti, negli anni passati non ci sono stati interventi vaccinali strutturati, perciò, a partire dall'età adolescenziale in su si è venuto a creare un "serbatoio di suscettibili" che ha permesso all'epidemia di morbillo di dilagare.
La seconda domanda chiedeva se vi fosse intenzione di organizzare azioni di sensibilizzazione e di prevenzione verso le famiglie e le scuole.
L'attività di sorveglianza, controllo e contenimento dell'epidemia è stata avviata su tutto il territorio regionale. Ogni caso di sospetto morbillo è indagato attraverso un'accurata indagine epidemiologica che, oltre a confermare il caso con diagnosi di laboratorio, cerca tutti i contatti suscettibili di tutte le età, offrendo loro la vaccinazione. Per questa ragione, sono state somministrate alcune migliaia di dosi di vaccino. Gli operatori sanitari, oltre a informare capillarmente sui rischi dell'infezione da morbillo e delle sue complicanze verso le famiglie e verso i contatti, hanno sensibilizzato gli studenti attraverso le scuole e i soggetti a rischio della platea generale della popolazione attraverso comunicati sulla stampa locale.
Anche l'Ufficio stampa della Giunta regionale ha provveduto ad irradiare periodicamente comunicati rivolti alla popolazione.
Il terzo quesito: se si stiano attuando politiche sinergie per agevolare temporalmente le vaccinazioni contro il morbillo.
Tutti i servizi sanitari coinvolti nell'attività di controllo contenimento e prevenzione del morbillo, quindi i referenti del sistema pubblico delle malattie infettive, i referenti del sistema pubblico delle attività vaccinali, i referenti del sistema autospedaliero delle divisioni di malattia infettiva, i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale, sono periodicamente aggiornati sull'andamento dell'epidemia: casi sospetti, confermati, ricoverati, complicati e la loro distribuzione sul territorio regionale.
Tutti gli operatori sanitari sono invitati ad attenersi alle misure di controllo raccomandate a livello nazionale e internazionale.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Grazie, Assessore, per le risposte ai quesiti che abbiamo posto. Mi ritengo soddisfatta. Chiederei solo cortesemente la copia della risposta scritta. Grazie.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Interrogazione n. 2462 del Consigliere Burzi, inerente a "Spid s.r.l."


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 2462, presentata dal Consigliere Burzi.
La parola all'Assessore Bairati per la risposta.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

Grazie, Presidente. Il quesito posto è relativo a una società denominata Spid s.r.l., società che opera nel campo dell'innovazione digitale e sulle piattaforme multimediali in senso molto ampio, costituita nel 2005 e partecipata da un fondo di investimento che si chiama Piemontech, fondo di venture capital, quindi che investe capitali di rischio, creato dalla fondazione Torino Wireless, a sua volta partecipata da Finpiemonte S.p.A.
La società è stata richiesta da un creditore che, nella fattispecie, è il CSP (Centro Supercalcolo Piemonte), quindi altra strumentalità partecipata anche dalla Regione. Il collegio sindacale di CSP, vantando un credito nei confronti di "Spid srl" di circa 500.000 euro, ne ha chiesto il saldo e ovviamente sollecitato tramite una serie di ingiunzioni di pagamento. Questo non è avvenuto e quindi si è avviata la procedura di fallimento nei confronti di Spid S.r.l.
Premesso tutto ciò, si interroga la Giunta: a) se era a conoscenza dei sostanziosi contributi che Piemontech ha erogato a "Spid srl"; b) per quali attività e iniziative è stato erogato il contributo; c) se corrisponde al vero che, nei confronti di "Spid srl" è imminente l'avvio di una procedura di fallimento (rispondo subito dicendo di sì: è convocata un'udienza la prossima settimana, ma non conosco esattamente le date); d) se corrisponde al vero che "Spid srl" è debitrice di CSP per un importo pari a 500.000 euro. Sì, corrisponde al vero; e) se esistono rapporti di parentela tra i componenti degli organi societari di "Spid srl" e soggetti con alti incarichi nella Fondazione Torino Wireless e nel CSI Piemonte. Infine, si chiede quali sono i nominativi dei componenti degli organi societari della società di cui, come dicevo, è stata avviata la procedura di fallimento.
Tutto ciò premesso, gli elementi di risposta sono i seguenti.
Primo. Il fondo Piemontech ha investito nel capitale sociale di "Spid srl" (la data è novembre 2005) 39.000 euro. Con 39.000 euro ha acquisito il 20% del capitale sociale di "Spid srl" Questo in coerenza con le finalità del fondo, che è un fondo di capitale di rischio, cosiddetto seed capital cioè pochi soldi distribuiti secondo una logica di inseminazione diffusa e quindi con un elevatissimo margine di rischio. Quindi la partecipazione al capitale di "Spid srl" era rispondente alle finalità statutarie di Piemontech quale investitore in capitale di rischi in imprese ad alto tasso di innovazione.
Secondo. Non si tratta dunque di un contributo, ma di un investimento nel capitale di rischio; investimento deliberato sulla base del piano aziendale di "Spid srl", su cui - ripeto - Piemontech ha messo 39.000 euro e che prevedeva come core business lo sviluppo di piattaforme multimediali avanzate per il mercato dell'home entertainment.
Terzo. È stato reso noto al socio Piemontech che "Spid srl" ha nominato un liquidatore.
Quarto. È stato reso noto a Piemontech che era presente un accordo commerciale tra CSP e "Spid srl", nel quale "Spid srl" diventava partner di CSP per terminare lo sviluppo e la commercializzazione di un prodotto cosiddetto Tiub, sviluppato da CSP stesso e montato su una delle piattaforme di "Spid srl" Quinto. È consuetudine tra gli investitori, soprattutto tra gli investitori in capitali di rischio, nominare propri Consiglieri nelle società partecipate, ed è normale - prassi, non regola, ma prassi - che i venture capitalisti nominino nei Consigli di amministrazione delle società partecipate personalità di spicco del mondo accademico e dell'imprenditoria e persone che presentino qualche titolarità nel proprio curriculum rispetto all'oggetto sociale.
Vengo quindi al penultimo quesito. Piemontech ha nominato il professor Zich, Presidente della Fondazione Torino Wireless - suppongo che sia questo uno degli alti incarichi a cui faceva riferimento il Consigliere Burzi nel Consiglio di amministrazione di "Spid srl"; incarico prestato ovviamente a titolo gratuito, che ha ricoperto dal 19 giugno 2006 al 28 febbraio 2007, partecipando a una sola seduta del Consiglio di amministrazione convocata il giorno 15 settembre 2006.
Siccome si parla di soggetti, il secondo soggetto a cui suppongo si faccia riferimento è il dottor Carlo Rovaris, che ha rapporti di parentela con l'attuale Direttore del CSI. Il dottor Carlo Rovaris ha avuto un rapporto di consulenza verso "Spid srl" e, anche se qui non è specificato ha acquisito e poi ceduto il 5% delle quote di "Spid srl" stessa e non è mai stato componente degli organi della società. Il Consiglio di amministrazione della società stessa, prima della nomina del liquidatore era composto, nell'ordine, dai seguenti signori: Riccardo Di Battista Marco Pissarello e Giovanni Buriani. Le note sono allegate nella risposta scritta.
Come ho già detto, corrisponde peraltro al vero che non solo è imminente l'avvio della procedura di fallimento, ma è stata convocata la seduta presso il Tribunale e l'importo di debito è l'importo corrispondente effettivamente a quanto "Spid srl" deve a CSP. Grazie.



PRESIDENTE

Ovviamente, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Perché "ovviamente"? Scherzo, Presidente!



PRESIDENTE

Perché, ovviamente, è il primo e unico firmatario dell'interrogazione.
E dopo il suo cenno, aspettavo...



BURZI Angelo

Per il puro piacere di dissentire da lei...



PRESIDENTE

un piacere reciproco.



BURZI Angelo

Appunto. Però lei non se lo può permettere, da dove è seduto.



PRESIDENTE

Esattamente. Prego, Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Intanto faccio un primo commento sui tempi, perché, come l'Assessore Bairati facilmente converrà, tranne l'ultimo passaggio, che è totalmente attribuibile a cause indipendenti da noi due, perché lei era disponibile anche martedì a discutere di questa interrogazione...



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni (fuori microfono)

Anche il martedì precedente, ma era indipendente da noi.



BURZI Angelo

Diciamo che c'è stato un ritardo - in percentuali non equamente distribuite tra le parti, ma comunque distribuite - tra il 17 ottobre e oggi. Mi assumo, quindi, il 50% della responsabilità, con un concorso di...



(Commenti dell'Assessore Bairati)



BURZI Angelo

Sul ritardo mi accollo la colpa al 50%, solo su quello.
Il 17 ottobre era un mese e mezzo fa. E un mese e mezzo può essere poco e nulla a seconda di come si voglia considerare l'argomento in oggetto.
Adesso proverò a raccontarlo...



(Commenti dell'Assessore Bairati)



BURZI Angelo

Ma non è grave, tanto ci torneremo. Non si preoccupi, Presidente.
Proverò a raccontarlo per come a noi è parso di comprenderlo. Ringrazio per la risposta che, per ora, è solo parzialmente esaustiva, ma nel mio intervento c'è spazio - se l'Assessore lo riterrà opportuno - per un ulteriore contributo.
Ricominciamo dall'inizio. Nasce una società di capitale che si chiama "Spid srl", che si occupa di information technology in senso lato. Nasce con dei soci privati.
Non ho capito (o non è stato detto) chi fossero i soci costituenti di Spid al momento della sua nascita, ovvero nel 2005.
Questa Spid nasce - e meno male! Perché in questa terra, a mio avviso abbiamo bisogno di tante società che nascano - ma non ho capito se alcune delle persone citate...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi, ma il brusio è particolarmente fastidioso anche per chi parla, credo.



BURZI Angelo

Ci sono abituato.



PRESIDENTE

Vi chiedo la cortesia di abbassare il tono della voce. Grazie.



BURZI Angelo

Dicevo che non ho compreso - forse perché mi sono distratto? - chi fossero i soci costituenti di Spid al momento della creazione. Lo cito a titolo di esempio, solo per capirci: spero che non solo la Giunta, ma anche i colleghi, abbiano apprezzato che noi non usiamo i nomi delle persone in maniera strumentale.
Credo che chiunque abbia il diritto - anzi, io esprimo l'auspicio - di fare cose che servano allo sviluppo. È evidente che, a seconda dei cognomi che uno ha l'onore o l'onere di portare, cambiano le esigenze di opportunità.
Il Presidente Zich, che considero il Rettore del Politecnico, essendo un laureato in ingegneria, ha poi avuto una serie di ulteriori incarichi uno dei quali credo sia (o sia stato, cambia poco) quello di Presidente di Torino Wireless...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

evidente che, qualora Zich fosse tra i fondatori di Spid (oppure no) sarebbe un elemento di rilevanza; non perché non possa, ci mancherebbe! Ho detto prima che più società di capitale si formano in questa Regione meglio stiamo tutti in genere, a maggior ragione, oserei dire, in un momento come questo.
Nasce, quindi, questa società di capitale. Come ripeto, sarebbe interessante conoscerne i soci costitutivi.
Vi è, poi, Piemontech, che è una struttura pubblica. Ho compreso oggi perché non lo sapevo - che si trattava di un fondo: immagino sia un equity un fondo di investimenti. Le anticipo che nascerà una richiesta per comprendere chi, come, quando e in che sede abbia deciso di intraprendere un'iniziativa che non so giudicare, e di sicuro non l'Aula.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni (fuori microfono)

La Giunta.



BURZI Angelo

Appunto. Intanto fra Giunta e Aula vedo una certa... Perché quando si decide di utilizzare capitale pubblico con finalità di rischio, non necessariamente ne deriva una valutazione negativa. Ma certo ne deriva una valutazione, perché si assume che il capitale pubblico in quel momento sia utilizzato con finalità - legittime lo do per scontato - di rischio.
una scelta, di cui, comunque, l'Aula (perlomeno io) al momento non ne è informata.
Piemontech - capitale pubblico, fondo - decide di diventare socia di una società privata. Questo è un altro passaggio estremamente rivelante perché il pubblico, perlomeno per come lo intendiamo noi, non ha particolari esigenze di essere "attore", se non per finalità pubbliche.
Credo che buona parte dell'Aula - almeno queste prime due file, se avessero ancora un minimo di ricordo di che cosa vuole dire essere (o essere stati) comunisti - dovrebbe dire: "Va bene, abbiamo capitale pubblico". Il Consigliere Chieppa, se non fosse seduto dov'è seduto in questo momento, direbbe (ma lo dirà): "Ci manca per tutto e ci mettiamo a fare gli investitori di rischio? Inoltre ci mettiamo a farlo in un'azienda privata?", perché questo è ciò che l'Assessore ci ha raccontato un secondo fa.



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Sto soltanto raccontando la storia per come...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Non si preoccupi, tanto le preannuncio che ci sarà una sequela di altre interrogazioni sull'argomento. Comunque, ci mancherebbe che uno non prenda appunti! In terzo luogo, mi risulta - ma non se ne fa cenno nella sua risposta che oltre ai 39.000 euro, che sono l'acquisizione da parte di Piemontech di quote della società (quindi subentro al capitale sociale con una quota di "X" per cento)...



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni (fuori microfono)

Il 20%.



BURZI Angelo

Il 20%, un quinto. Quindi su 195.000 di capitale sociale, immagino versato senza avviamento - parliamo di una s.r.l. da quasi 200.000 euro - i soci fondanti decidono che è bene ed utile accedere o chiedere a Piemontech di diventare loro socio.
Cribbio! Sono nel settore privato, mi occupo di information technology e ho la capacità di trovare un fondo di investimenti pubblico della Regione Piemonte, che diventa mio partner al 20%: "Champagne!" mi verrebbe da dire perché in questa Regione chiunque si occupi di information technology sa che la gestione della stessa vede nel CSI un elemento non trascurabile di riferimento.
Quindi, se io - privato - riesco finalmente ad avere al mio tavolo indipendentemente da chi siano gli altri soci, Piemonte High Technology (Piemontech), è un giorno di festa, perché ho acquisito un partner strategico. Perlomeno io lo vedrei così.
Mi risulta - ma le chiedo conferma della notizia - che ci sia anche un finanziamento da Piemontech o da altre fonti pubbliche (Piemontech o Finpiemonte, scelga lei la trafila) a Spid per un ulteriore mezzo miliardo di euro... no, mezzo milione! Ho detto "mezzo miliardo" perché pensavo alle cose che devo dire all'Assessore Peveraro dopo; mi scusi, ho aggiunto uno zero. Rimaniamo, quindi, sul mezzo milione; un pezzettino per volta. Come dicevo, non ho la conferma di questa notizia: le chiedo qui se c'è un ulteriore finanziamento che derivi da Piemontech, da Finpiemonte o da altre strutture pubbliche, afferenti quindi alla Giunta, che da lì vada successivamente all'ingresso nel capitale sociale, per mezzo milione.
Questa è un'informazione che ho, ma al momento non è totalmente riscontrabile.
Abbiamo dunque formato l'assemblea dei soci e l'azienda parte. Dentro l'azienda ci sono persone che legittimamente vi siedono, come soci o come C.d.A., che hanno cognomi importanti (come ripeto, il fatto di avere cognomi importanti è un onore e un onere, un insieme delle due cose).
"Sfiga" direbbe un granata, ma soltanto nello sport: vorrei capire come mai le cose non vanno bene. Perché se le cose non vanno bene, succedono due cose: la prima è che nasce un rapporto "dare e avere" tra CSP, Centro di super calcolo, altra struttura prevalentemente pubblica, l'ha salvata la Giunta Ghigo dal fallimento (se volete possiamo audire Giovanni Ferrero): pubblica, il grano dentro il CSP, quello che è stato mangiato nel tempo e quello che c'è è pubblico, qualunque siano i soci oggi esistenti.
Credo che la Regione e la Provincia ne abbiano anche tutt'ora, forse anche con il Comune, una quota di riferimento o una quota di controllo.
Nasce una partita di mezzo milione di euro, ulteriore, da Spid a CSP, per forniture di servizi, ecc. che però Spid per incapacità aziendale, in senso lato, non può pagare, o non vuole pagare, comunque ne nasce un contenzioso.
I revisori di CSP - pubblico, pubblico, pubblico - dicono: basta, vi facciamo fallire. Nelle more, se non sbaglio...



(Scampanellio del Presidente)



BURZI Angelo

Abbia pazienza, sia tollerante, Presidente, mi lasci ancora qualche minuto.



PRESIDENTE

Sono estremamente tollerante, infatti è andato oltre gli 11 minuti.
Infatti, con grande tolleranza la invito a concludere.



BURZI Angelo

Si bruciano, di minimo, 39 mila euro, più forse un eventuale finanziamento da accertare. Sicuramente 500 mila euro da Spid a pubblico, e CSP pubblico. Ci sono persone di una qualche rilevanza nel mondo dell'information technology direttamente o indirettamente. Credo che la sede di questa società sia in Envy Park. Potrebbe non essere indirettamente inutile comprendere, perché è un'ulteriore fonte di accreditamento. Se avessi un ufficio in Giunta sarei accreditato.
Mi sembra un approccio molto minimale quello che lei ha scelto oggi.
Tuttavia, prendo un pezzo alla volta la risposta che lei ci ha dato e se è integrabile con un paio delle cose che ho detto, ci sarà utile. È un po' come in Romanzo Criminale, nel senso che è un serial - soltanto nel senso del serial - solo che è programmato il lunedì e il martedì in replica.
Adesso trasmettiamo la puntata n. 2 e, da una cosa che ha detto l'Assessore, anche la puntata n. 3.
Mi scuso con la Presidenza del Consiglio per l'abuso di 2.39 minuti che farò risparmiare nel corso della mattina, nel prossimo intervento.



PRESIDENTE

Ne sono certissimo, Consigliere Burzi.
La parola all'Assessore Bairati per replica.



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

La mia non è una replica.
Sui 500.000 euro, che in questo caso sarebbe un contributo, visto che siamo solo all'episodio n. 1, nell'episodio n. 2...



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

BURZI Angelo (fuori microfono)



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

Lei non ne è a conoscenza?



BAIRATI Andrea, Assessore alle telecomunicazioni

La domanda formale, come da interrogazione, è stata rivolta a Piemontech.
L'unico contributo che Piemontech ha dato a "Spid srl" è stata la sottoscrizione dell'aumento di capitale (quindi rispondo su una sua precisazione). Piemontech non è socio fondatore.
Nell'episodio n. 2, se ci sono i 500.000 euro, vedremo da dove provengono. È noto a tutti che l'operazione Torino Wireless e connessi nasce grossomodo agli albori del 2001, quindi è facile fare i conti sul senso politico dell'operazione. Ho un mio punto di vista sul capitale di rischio pubblico, ma magari nell'episodio n. 3 avremo modo di parlarne.
Come lei ben sa, i soggetti di cui parliamo sono tutti soggetti giuridicamente con natura mista: Fondazione Torino Wireless, gli Enti locali e una serie di soggetti privati che sottoscrissero l'accordo di fondazione come accordo per lo sviluppo del distretto dell'ICT.
Successivamente, il soggetto Torino Wireless andò a costituire due fondi uno di piccola taglia, cioè per piccoli investimenti CID, di cui abbiamo parlato questa mattina, e l'altro che si chiama Innogest per investimenti sempre di capitale di rischio, di maggior taglia. Si tratta di fondi che videro la partecipazione nel closing sia di risorse provenienti da Torino Wireless, quindi con quella natura mista, sia di investitori. Solo per precisare la filiera.
Mi riservo di dare la precisazione sui 0,5 e sui soci fondatori di "Spid srl" Lascio, sinceramente, al pronunciamento del Tribunale dirci se si tratta semplicemente di una società andata a ramengo perché ci sta negli investimenti ad alto rischio i fallimenti sono un fatto naturale.
Oppure, se nella procedura di avviamento fallimentare di "Spid srl" si rileveranno degli elementi di mala gestio, arriveremo ad altri tipi di considerazioni.
Chiudo precisando che sono 13 le società partecipate da Piemontech, su cui è stata avviata, e penso che sia in via di conclusione, una bella new diligence che potrebbe essere oggetto dell'episodio n. 4.



PRESIDENTE

Abbiamo esaurito il punto del sindacato ispettivo.
Passerei, così come da accordi presi nella Conferenza dei Capigruppo al punto 6) all'o.d.g.
Il Consigliere Casoni ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CASONI William

Volevo avanzare una richiesta all'Assessore Bairati, cioè se ci pu fare avere copia della risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame disegno di legge n. 483, inerente a "Norme in materia di promozione dell'occupazione, qualità, sicurezza e regolarità del lavoro"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 483, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Ricordo che nella seduta pomeridiana del 26 novembre 2008 abbiamo proseguito l'esame dell'articolato e degli emendamenti ed eravamo arrivati all'approvazione dell'articolo 31.
Abbiamo avviato anche l'esame dell'articolo 32, fino all'emendamento n. 9.
Passiamo pertanto all'esame dell'articolo 32.
ARTICOLO 32 Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Clement: Dopo il comma 1 dell'articolo 32 è inserito il seguente: "1 bis) Gli stessi enti di cui al c. 1 possono proporre progetti per l'attivazione di cantieri di lavoro presso gli organismi di diritto pubblico di cui al c. 26, art. 3, D. Lgs. 163/2006, fermo restando la funzione di coordinamento dell'attività e gli altri obblighi connessi in capo all'ente promotore. In tal caso gli organismi utilizzatori sono tenuti a proporre al termine del cantiere l'assunzione a tempo indeterminato ad almeno il 40% dei cantieri utilizzati, anche previa attuazione delle opportune iniziative formative".
Comunico che l'emendamento rubricato n. 32 è ritirato.
Emendamento rubricato n. 26) presentato dal Consigliere Clement: Al comma 4 dell'articolo 32 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "e per coloro che non hanno alcun reddito".
La parola al Consigliere Clement per l'illustrazione.



CLEMENT Gian Piero

Abbiamo presentato una serie di emendamenti sull'articolo 32, che è l'articolo che definisce i cantieri di lavoro. Credo che sia opportuno soffermarci un po' su questa vicenda, anche perché lo strumento del cantiere lavoro è uno strumento sicuramente datato e fa riferimento ad una legge che dimostra tutti i suoi anni ma, soprattutto, perché credo che il prossimo anno sarà una modalità che molti dei nostri concittadini, che non hanno nessun reddito e nessun tipo di ammortizzatore sociale, potrebbero utilizzare.
Con quest'emendamento chiediamo che sia data la possibilità di non avere una distanza di due anni tra un cantiere e l'altro, anche per chi non possiede alcun reddito.



PRESIDENTE

L'Assessore esprime parere negativo.
Indìco votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 25) presentato dal Consigliere Clement: Nel comma 4 dell'articolo 32 le parole: "di almeno due anni" sono sostituite dalle seguenti: "di almeno 12 mesi".
L'emendamento rubricato n. 25 è stato ritirato dal primo firmatario, il Consigliere Clement.
Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Clement, Comella Moriconi, Bossuto, Robotti: Nel comma 5 dell'articolo 32 le parole: "di almeno due anni" sono sostituite dalle seguenti: "di almeno 12 mesi".
La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Sostanzialmente, quest'emendamento si colloca sullo stesso filone che ho citato prima e propone di sostituire i 24 mesi con 12 mesi, per dimezzare rispetto a quanto propone la legge il periodo di tempo che intercorre tra un cantiere e la possibilità di riprendere questo tipo di occupazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non sono sicuro di avere capito la votazione precedente, ma non nel senso tecnico, perché sono certo che, come al solito, sia stata ineccepibile, nel senso politico. Esprimo cioè un dubbio, perché prevenire è meglio che reprimere.
Mi è parso di capire che l'emendamento appena votato (il n. 26) sia di provenienza di maggioranza, a meno che stamattina non mi sia perso delle notizie ansa su alcuni Gruppi che, meglio tardi che mai, si siano resi conto della situazione e siano usciti dalla maggioranza; questo mi indurrebbe a sinceri complimenti per il senso di responsabilità.
La maggioranza ha presentato un emendamento sul quale c'è stata una discussione non ampia, perché tutti sappiamo (come ci è stato ricordato ieri in sede di Capigruppo) quanto sia urgente il tema "lavoro" - ma non certamente questa legge - in questo momento e in questa regione. Tuttavia poiché questo emendamento è stato respinto, è come dire che una certa parte della maggioranza dissente da se stessa.
Poiché noi, o alcuni di noi, al momento facciamo opposizione, vorrei capirne il significato politico, perché non vorrei presumerlo. Quindi se qualcuno della maggioranza mi spiega il significato politico, evito di presumerlo, perché presumendolo potrei attribuire intenzioni diverse da quelle che potrebbe esprimere la maggioranza.
Se mi fossero spiegate queste intenzioni, mi rassicurerei; invece, se devo trovare una spiegazione da solo, magari faccio ipotesi diverse. Sono sempre fermo a quanto mi diceva il mio insegnante di disegno meccanico, il quale diceva: "Quando non sai chiedi". Sto chiedendo alla maggioranza che cosa stia succedendo, perché non sono riuscito a capirlo.
E poiché il Consigliere Casoni sostiene che ci sono altri esempi, sto cercando di capire cosa succede onde potermene fare un'opinione.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, è stato ineccepibile.
Ovviamente, il suo intervento è considerato come intervento nel dibattito generale sull'emendamento n. 36, così restiamo in un quadro di gestione dei lavori del Consiglio.
La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Intervengo per chiarire la collocazione politica di questi emendamenti come è stato richiesto dal Consigliere Burzi.
Abbiamo apprezzato e apprezziamo il lavoro svolto dagli Uffici dell'Assessorato su questa legge quadro sul lavoro. Una legge che, come avevo già detto in discussione generale, su alcuni articoli ci trova convinti in larga misura e della quale apprezziamo tutta una serie di articoli e di interventi.
Tuttavia, su alcuni articoli e su alcune specificità abbiamo posizioni non così univoche rispetto al testo di questa legge. Credo che ci sia una serie di questioni che avremmo voluto vedere inserite nel testo di legge che, mi auguro, la Giunta poi recepisca nei regolamenti e nelle disposizioni attuative. La motivazione politica è questa.
Per esempio, per quanto riguarda i cantieri lavoro, avremmo voluto dare un rafforzamento a questo strumento che, secondo noi, doveva essere inserito nella legge, ma per tutta una serie di motivi, alcuni anche dal punto di vista tecnico, non è stato possibile recepire le nostre sollecitazioni. Abbiamo comunque ritenuto opportuno presentare una serie di emendamenti, anche alla luce di quanto dicevo prima, augurandoci che alcuni suggerimenti poi saranno recepiti da eventuali provvedimenti di Giunta.
Approfitto per dire che non intendo illustrare gli altri quattro o cinque emendamenti che ho presentato, anche perché sono tutti abbastanza semplici, quindi si proceda pure con la votazione, senza particolari problemi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Credo sia noto (altrimenti, lo ripetiamo) come in più occasioni abbiamo sottolineato che nelle politiche attive del lavoro riteniamo e abbiamo ritenuto che i cantieri di lavoro, come i lavori di pubblica utilità e i lavori socialmente utili, non fossero lo strumento migliore per risolvere problemi di carattere occupazionale.
Rileviamo altresì che molte situazioni sono state utili per portare alcuni lavoratori all'ottenimento dei benefici pensionistici.
I colleghi che hanno seguito l'impegno economico che la precedente Giunta ha fatto in merito a questa tipologia lavorativa ricorderanno il problema che si verificò tanto sui cantieri quanto sui lavori socialmente utili, credo nel dicembre 2005, cioè quando andavano a scadenza alcune centinaia di persone e la Giunta non aveva dato copertura economica per il rinnovo dei cantieri.
Ma al di là di questo, quindi potendo parlare non soltanto con un aspetto di criticità rispetto ad una misura, ma anche con una certa qualche possibilità di esprimere delle valutazioni per ciò che fece la precedente Giunta, credo che, nel merito, l'emendamento sia di buon senso rispetto a ciò che la legge prevede.
La legge sostanzialmente prevede il cantiere di lavoro non soltanto per facilitare l'inserimento lavorativo, ma anche per accompagnare ai requisiti pensionistici alcuni lavoratori. Voi sapete che in moltissimi casi lo strumento dei cantieri vede come prioritaria l'individuazione di coloro i quali possono svolgere i cantieri, proprio come accompagnamento alla pensione.
Ora, il comma 2 dell'articolo 32 prevede che i cantieri abbiano una durata non inferiore a sei e non superiore a 12 mesi. Il comma 5 prevede che i soggetti sono utilizzati a distanza di almeno due anni.
Prendiamo quella che è la situazione più evidente all'interno dei cantieri di lavoro, cioè l'avvicinamento ai requisiti pensionistici. Non è solo questa, ma diciamo che c'è una percentuale consistente di persone presenti all'interno dei cantieri che sono impiegate con questa modalità.
Facciamo l'esempio pratico: una persona che è a tre anni dalla pensione, ha difficoltà ad un inserimento attivo nel mercato del lavoro entra in un cantiere di lavoro, lavora sei mesi, poi deve attendere 18 mesi per poter rientrare a fare un altro cantiere. Credo che il requisito dell'accompagnamento ai vantaggi dati dell'ottenimento dei benefici pensionistici venga in qualche modo meno. Diverso è se sono in mesi 12 perché può avere addirittura continuità o può avere un intervallo temporale massimo di sei mesi, in cui il lavoratore deve cercare in qualche modo di aggiustarsi intanto per vivere e poi per arrivare ad usufruire dei benefici pensionistici.
Pertanto, con le valutazioni che abbiamo fatto, e non solo in quest'occasione, relativamente allo strumento dei cantieri di lavoro crediamo che l'emendamento presentato sia un emendamento di buon senso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Esprimo parere negativo, ma voglio esprimerlo in modo motivato e non pregiudiziale, come sempre credo di essermi comportata laddove ho accettato o respinto degli emendamenti, e non deve scandalizzare che ci siano delle opinioni anche differenti all'interno della stessa maggioranza. Credo che qualunque maggioranza sperimenti questo piacere, a seconda di come ognuno lo vuole guardare, perché fa parte della dialettica politica.
Al di là di questo, se lei, Consigliere Vignale, legge con attenzione e lo dico anche ai Consiglieri di Rifondazione che l'hanno proposto l'articolo 32, comma 5, prevede che "i soggetti sono utilizzati nel cantiere a distanza di almeno due anni tra la fine di un cantiere e l'inizio dell'altro, fatta eccezione per coloro che raggiungono i requisiti pensionistici di anzianità", per i quali, naturalmente, siccome la legge prevede che i piani sono presentati dai Comuni, che sono a conoscenza della situazione delle persone, quindi "fatta eccezione per coloro che raggiungono i requisiti pensionistici di anzianità" e che quindi sono inseriti anche subito dopo nel cantiere successivo per consentirgli, come sempre abbiamo fatto, il raggiungimento del requisito dell'anzianità vecchiaia o assegno sociale nell'arco dei 24 mesi successivi alla fine del cantiere.
Per tutti gli altri, salvaguardata questa tipologia, con quest'emendamento vorremmo evitare l'eccessiva permanenza nei cantieri di persone che, grazie anche all'esperienza fatta nel cantiere stesso dove si fa monitoraggio, formazione oltre che lavorare, sono in grado di rivolgersi ai Centri per l'impiego, e anche, qualora siano fatte, accettare proposte di lavoro, proprio perché si sono rafforzati.
Non vorremmo creare una questione di troppa permanenza all'interno dell'ente pubblico delle spesse persone, con tutti i rischi che questo ha sempre comportato, che la vecchia esperienza degli LSU, che questa Regione ha completato e terminato solo un paio di anni fa e che, invece, in tanta parte del nostro Paese è ancora presente, dimostra.
Con le azioni vorremmo rafforzare le persone e non mantenerle solo nell'area assistenziale.
L'ho fatta un po' lunga, ma credo che questa spiegazione non di carattere burocratico né meramente tecnico fosse dovuta.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento né per dichiarazioni di voto, votiamo l'emendamento n. 36, che ha come primo firmatario il Consigliere Clement, sul quale l'Assessore ha espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Dopo avere ascoltato attentamente gli interventi del collega Clement del collega Vignale e poi il riscontro dell'Assessore, confesso di non capirci più.
Credo il collega Burzi abbia fatto una giusta osservazione dicendo che questo era un problema che, probabilmente, politicamente aveva qualcosa che non andava.
Credo di potere fare un invito perché, altrimenti, non vedo cosa ci stiamo a fare qua dentro. Vorrei fare un invito, siccome questo non è un ordine del giorno sul quale ci si può confrontare tra primi firmatari o meno.
Stiamo parlando di una legge molto importante e, pur riconoscendo la totale legittimità degli emendamenti proposti, vorrei invitare il collega Clement e il Gruppo che ha presentato questi emendamenti a ritirarli perché mi vorrei identificare in essi se voglio fare una votazione di maggioranza e capire se sono emendamenti legittimamente (da un punto di vista logistico) riconosciuti dall'Assessorato e quindi dalla Giunta altrimenti, credetemi, lo dico per il mio Gruppo, la cosa non è chiara. Non riesco a capire.
Confesso la mia profonda ignoranza, ma vorrei non andare avanti con questo sistema di spaccatura o di emendamenti sui quali l'Assessorato risponde negativamente, perché altrimenti mi astengo dal votare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Manolino. Ha fatto un intervento sull'ordine dei lavori chiedendo al primo firmatario dei successivi emendamenti di ritirarli e ha avanzato una proposta. Bene.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Chiedo una sospensione di un quarto d'ora, se siete d'accordo, perch se non siete d'accordo, possiamo anche non farlo. Visto che la minoranza acconsente, le chiedo, Presidente di sospendere il Consiglio per un quarto d'ora.



PRESIDENTE

Credo che non ci siano contrarietà.
Sospendiamo il Consiglio e lo riprendiamo alle ore 12.20.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Vorrei solo ricordare che noi abbiamo una conferenza stampa convocata alle ore 13. Per quanto ci riguarda, noi, alle ore 13, ovviamente, facciamo la conferenza.



PRESIDENTE

Facciamo la sospensiva così come richiesto dal Consigliere Muliere e riprendiamo il Consiglio alle ore 12.20. Ovviamente, chiuderemo la seduta mattutina al momento della conferenza stampa convocata.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.03 riprende alle ore 12.20)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Castello di Mirafiori" di Torino


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Saluto i docenti e gli alunni della Scuola elementare "Castello di Mirafiori" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, proporrei di chiudere la seduta mattutina e riconvocare, così come da ordine del giorno, il Consiglio alle ore 14.30. Così accogliamo le esigenze trasversali che sono in campo.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Intendevo anche l'esigenza legittima di tenere una conferenza stampa alle ore 13.
La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

La minoranza prende atto e, logicamente, è d'accordo. Comunico solamente che noi questa mattina eravamo disponibili a lavorare. Perdiamo la mattinata. Evidentemente non per colpa della minoranza, ma per dissidio nella maggioranza.



PRESIDENTE

Riferirò, ovviamente, questa considerazione della minoranza.
Grazie e buona giornata a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.25)



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