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Dettaglio seduta n.360 del 23/09/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 14.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Comella, Gariglio Robotti, e Rutallo.
Il numero legale è 30.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 554, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 554, di cui al punto 4) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Per informazione, volevo ricordare che questa mattina abbiamo approvato 14 emendamenti e abbiamo votato per la convalida di Consigliere regionale del collega Giovanni Caracciolo, a cui rinnovo il benvenuto.
ARTICOLO 1 - Allegato A Emendamento rubricato n. 7) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato A è integrato come segue: UPB DA17001 - 750.000,00 DA17051 + 300.000,00 DA17071 + 250.000,00 DA17081 + 200.000,00 Emendamento rubricato n. 36) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato A è integrato come segue: UPB DA17002 - 8.553.002,43 DA17062 8.553.002,43 La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervengo non sull'ordine ma sullo svolgimento dei nostri lavori.
Chiederei l'illustrazione sommaria di questi emendamenti, in quanto sono entrato in aula solamente adesso. Prima di votare vorrei essere messo nelle condizioni di farlo sapendo di che cosa stiamo trattando.
Ritengo di non chiedere troppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Mi unisco alla richiesta che ha fatto il Consigliere Cavallera. A nostre mani abbiamo un primo plico di emendamenti che iniziano con il nome Rutallo, proseguono con il nome Peveraro e...



PRESIDENTE

Consigliere Casoni, mi scusi, alcuni di questi emendamenti sono stati ritirati.



CASONI William

Gli emendamenti presentati dalla Giunta, perlomeno, dovrebbero essere illustrati. Evidentemente, in Commissione non sono stati trattati. Noi, al momento, ci siamo limitati a presentare degli emendamenti e vorremmo capire l'evolversi della situazione. Perlomeno, vogliamo sapere perché c'è una fila di emendamenti tutti a firma Peveraro, il che non è del tutto marginale.
Se in aula ci fossero illustrati, capiremmo e voteremmo con più cognizione di causa. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Casoni.
Sospendo la seduta per dieci minuti, in attesa dell'arrivo dell'Assessore Peveraro.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.04 riprende alle ore 15.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Possiamo riprendere i nostri lavori da dove erano stati lasciati.
In merito alla richiesta d'illustrazione degli emendamenti da parte di alcuni colleghi dell'opposizione, chiedo all'Assessore Peveraro di dare delucidazioni sull'emendamento n. 7 e, se può, anche sull'emendamento n.
36, inerente agli stessi argomenti (turismo, commercio e sport).
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Volevo prendere la parola già stamattina, poi siamo andati avanti con gli emendamenti dell'assestamento.
Nella Conferenza dei Capigruppo che si tenne la scorsa settimana durante i lavori del Consiglio, concordammo una sessione di Consiglio, con durata da stabilire, relativamente alla sanità.
Vorrei capire quando e se si terrà questo momento di approfondimento sulle tematiche relative alla sanità. In quell'occasione erano presenti il Presidente del Consiglio e l'Assessore Peveraro. Non era presente il Vicepresidente Placido. Sono sicuro di ricordare bene. Comunque, pongo nuovamente la richiesta.



PRESIDENTE

Nessuno mette in dubbio quanto dice. Bisognerà verificare poi con l'Assessore Artesio. Sono sicuro che, su questo, l'Assessore Peveraro possa dare, eventualmente, qualche informazione in più.
Quindi, Assessore Peveraro, oltre agli emendamenti n. 7 e n. 36, dovrà rispondere anche alla richiesta fatta testé del collega Vignale.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Se il Consigliere Vignale si riferisce alle questioni relative all'edilizia sanitaria, vi era un aspetto legato alla Città della Salute, a fronte della quale ho dato comunicazione in aula, su sollecitazione del Consigliere D'Ambrosio. Peraltro, venerdì 26 è convocata la IV Commissione per ulteriori approfondimenti sia su quest'aspetto sia sull'edilizia sanitaria più in generale.
Ovviamente, alle 9.30 di venerdì sarò in IV Commissione, dove affronterò gli aspetti di mia competenza. Non so se il Consigliere Vignale si riferiva a questo o ad altro.
Questo è comunque il punto che era rimasto in sospeso, fermo restando che, viceversa, a fronte dell'assestamento, alla collega Artesio era stata richiesta una comunicazione sulla delibera del 4 agosto che, peraltro, era stata effettuata (non ricordo più il giorno) nella settimana scorsa.
In merito ai due emendamenti, come i Consiglieri avranno visto, si tratta solamente di riclassificazioni nell'ambito della Direzione Turismo.
In particolare, le riclassificazioni che sono state fatte in parte consentono una maggiore disponibilità per il sostegno delle iniziative turistiche di cui alla legge 75/96 per il bando 2008; in parte consentono risorse all'unità turismo di CEIP (la 17071); in parte consentono di riportare (faccio riferimento all'emendamento n. 36) contributi in conto capitale di enti pubblici, per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento della qualità dei territori turistici e per interventi a sostegno dello sviluppo del turismo religioso.
Queste riclassificazioni si rendono necessarie alla luce di una migliore pianificazione all'interno delle UPB per il turismo e lo sport ma come vedremo più avanti per gli emendamenti successivi, anche per quanto riguarda la Direzione Cultura e per tenere conto di quelle che sono le esigenze dei prossimi mesi fino alla chiusura dell'anno.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sull'emendamento proposto dalla Giunta svolgo solo due riflessioni.
Se non ho sentito male, la sessione del mattino si è conclusa su un emendamento proposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio che, mi consentirà il Vicepresidente se sbaglio, aveva un'entità di alcuni milioni di euro (mi pare sei) spostati all'interno della stessa Direzione Attività produttive, di competenza dell'Assessore Bairati - di cui ho visto l'intervento solamente per video, che spostava sei milioni - mi corregga qualora sbagli - da parte investimenti a parte corrente, per le motivazioni che la Giunta ha assunto. Che corrisponde all'esatto opposto, nel piccolo esempio, di quanto noi, in linea di principio, chiediamo.
Vicepresidente, a noi sembra che ci sia il tentativo, ci rendiamo conto non particolarmente di successo in questo momento, in una certa disattenzione da parte un po' di tutti, ma non vorremmo dover utilizzare altre modalità per aumentare il livello di attenzione, di spostare troppe risorse in spesa corrente rispetto al livello di indebitamento. Troppo poche sugli investimenti e, soprattutto, nel caso specifico, nell'area della sanità.
È bene che il Vicepresidente, come rappresentante della Giunta, non soltanto per la legge che in questo momento stiamo discutendo, ma anche per le deleghe come autorevole rappresentante del collettivo, sia a conoscenza che ieri (lo dico per dirle qual è l'aria che soffia fuori dall'aula) un esponente autorevole della sua maggioranza, vaneggiando in termini di Regolamento (ieri stavamo vaneggiando in termini di Regolamento, ma a seconda delle droghe assunte, di giorno in giorno, visto che siamo insindacabili, e questo è uno dei grandi doni che abbiamo come esponenti politici, perché soprattutto quando parliamo qui vaneggiamo cambiando argomenti), sosteneva che è ora che le minoranze la smettano di proporre emendamenti all'ultimo minuto.
Alcuni dei presenti possono testimoniare. Tra l'altro, non è un cattivo pensiero, porrebbe ordine ai nostri lavori. Qualcun altro ha ricordato che nell'ultima parte di questa legislatura, gli emendamenti principali a questa legge - non gliene addosso affatto una responsabilità, constato soltanto degli elementi di fatto - arrivano dalla Giunta. "Scagli la prima pietra chi si sente esente da colpi in genere non lo dice più nessuno perché tutti si sentono veramente schegge di bomba, da cui il numero dei lapidati sta aumentando in maniera notevole: infatti, è una frase che nessuno usa più.
Vicepresidente, lei ha legittimamente l'esigenza, che comprendo benissimo, di fare in modo che la legge diventi operativa nel più celere tempo possibile. Comprensibile, condivisibile, non ci sembra al momento opportuno porre particolari ostacoli.
La emenda continuamente in diretta, oserei dire, e abbiamo una serie di bilanci on line. La emenda quando è nelle condizioni di dover esprimere un emendamento o un subemendamento, funzione della politica, si fa per dire che la sua Giunta esprime.
Emerge - qui non esprimo valutazioni - un'assenza da parte della maggioranza che, probabilmente, sta già facendo molta fatica. Dico cose che, non conoscendole, mi costringono ad ipotizzare, a supportare qualcosa di cui, forse, non sono totalmente o tutti pienamente a conoscenza, quindi seguono, e seguire è un atto di responsabilità politica non facile, ma immagino sia un meccanismo esile che si può rompere da un momento all'altro.
Trovi lei, trovi la maggioranza, il modo che questo dibattito dia almeno l'attenzione ai temi che stiamo sottolineando, se non altro nella forma, non pretendiamo di più. Ci rendiamo conto della forza dei numeri non è su questo che intendiamo far conto, ma almeno rispettiamo la forma perché finisce che, a forza di imporre un silenzio, il silenzio poi trovi delle forme d'espressione negative, e non ne vediamo l'esigenza.
Portare un problema è un modo, ma trovare delle soluzioni o immaginare delle soluzioni, credo che sia ancora più costruttivo.
È evidente che la manovra che lei sta suggerendo a tutti noi, non soltanto per le opposizioni, ha prevalentemente uno spostamento di spesa corrente sulla sanità. Non è vero?



(Commenti dell'Assessore Peveraro)



BURZI Angelo

Non è così? Non ci sono 200 milioni sulla sanità? Non è così Vicepresidente?



(Commenti dell'Assessore Peveraro)



BURZI Angelo

Forse mi sono perso delle battute, se sono in errore sul numero dei nani, modifico il mio pensiero. Mi pare che ci sia un congruo travaso di risorse, aumentando il punto di pareggio del nostro bilancio prevalentemente a favore della spesa corrente della sanità.
Voglia mettere, il Vicepresidente, i numeri al posto delle valutazioni essenzialmente qualitative che sto facendo, senza che attorno a questo tema sorga una qualunque forma di dibattito, né interlocuzione. Mi sembra eccessivo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Mi attengo all'emendamento in senso stretto. Nell'emendamento n. 7 abbiamo l'intervento sulle spese correnti prendendo dall'UPB 17001, che recita "Turismo commercio e sport. Segreteria Direzione".
L'emendamento n. 36, UPB 17002, spese in conto capitale, recita "Turismo commercio e sport. Segreteria Direzione".
Volevo fare una raccomandazione all'Assessore. Quando presenterà il bilancio 2009, se è possibile, faccia degli appostamenti più dettagliati a livello di UPB. Già noi, "poveri" Consiglieri regionali, esaminiamo il bilancio per UPB e quindi non conosciamo effettivamente quello che è o sarà il dettaglio che la Giunta andrà a decidere successivamente. Almeno non veniamo meno alla ratio e allo spirito della riforma della contabilità regionale, quando si sono individuate le UPB.
È chiaro che poi può essere più commercio, meno sport, più turismo sono le varie UPB. In questo caso cosa dobbiamo dire? Erano allocate appostate lì, di riserva delle risorse, e adesso le andiamo, in sede di assestamento, a destinare. Questo non credo sia un'operazione, se non in casi particolari, raccomandabile. È meglio sempre programmare a medio termine, altrimenti vado a vedere le graduatorie dei vari bandi, dopodich decido se incrementare o non incrementare determinate UPB. Questo, tutto sommato, può essere anche condiviso in qualche caso da tutto il Consiglio.
Sarebbe anche interessante apprendere non tanto dall'Assessore competente al bilancio, quanto dall'Assessore competente all'UPB, se con queste variazioni determinate graduatorie avanzano come possibilità di finanziamento o, al limite, come si era detto in qualche caso, vediamo se si possono esaurire. Piuttosto che imbastire nuove procedure costose e defatiganti, a volte è anche opportuno completare graduatorie già esistenti laddove, ovviamente, siamo di fronte a spese a bando (in altri casi ovviamente, è spesa diretta, quindi il meccanismo cambia completamente).
La mia raccomandazione è di non appostare risorse in modo generico all'interno delle Direzioni e degli Assessorati, ma se è possibile finalizzarle meglio. Saremo più attenti, in sede di bilancio di previsione del 2009, sotto questo profilo.



PRESIDENTE

Il numero legale è sempre 30.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7, sul quale, naturalmente la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato A è così integrato:



UPB D18001 +1.426.000,00

DA18002 - 110.000,00 DA18011 - 246.000,00 DA18022 - 200.000,00 DA18031 - 60.000,00 DA18032 - 250.000,00 DA18041 - 430.000,00 DA18051 - 290.000,00 DA18052 + 560.000,00 DA18061 - 100.000,00 DA18071 - 300.000,00 Emendamento rubricato n. 14) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato A è integrato come segue: UPB DA18001 + 271.506,90 DA18011 - 100.000,00 DA18041 - 30.000,00 DA18051 - 45.600,00 DA18061 - 95.906,90 Emendamento rubricato n. 15) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: l'allegato A è integrato come segue: UPB DA18002 + 546.798,26 DA18022 - 36.063,04 DA18032 - 590.735,22 DA18052 - 1.820.000,00 DA18072 + 1.900.000,00 La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Molto sommessamente, ovviamente non per contestare le considerazioni del Consigliere Burzi e anche del Consigliere Cavallera, ma voglio solo dire che questi emendamenti sono stati oggetto di una discussione specifica della Commissione, convocata a seguito di una sospensione del Consiglio regionale della settimana scorsa.
Quindi, credo abbiano avuto il giusto confronto e che sia stato anche rilevato in quella sede. Purtroppo, non ho potuto esserci, ma erano presenti il collega Borioli e il collega Oliva, peraltro direttamente interessati alla discussione e all'approfondimento di questi emendamenti.
Poi, c'è un ragionamento più complessivo che, invece, faceva il Consigliere Cavallera. Certamente, è necessario monitorare con grand'attenzione anche i trasferimenti da UPB a UPB. Salvo rarissime e documentate eccezioni, questi trasferimenti, in realtà, sono riclassificazioni tra UPB e UPB, nell'ambito della spesa corrente o della spesa d'investimento, non variando, appunto la manovra nel suo complesso.
Peraltro, l'emendamento n. 8, così come quelli successivi che riguardano la cultura, serve proprio per una migliore allocazione delle risorse, per rispondere adeguatamente alle esigenze che anche il Consiglio ha sollevato e sollecitato in più circostanze.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8 della Giunta regionale sul quale pertanto il parere è favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dai Consiglieri Leo, Burzi Cavallera: Allegato A Lo stanziamento previsto all'UPB DA18001 denominata Cultura Segreteria Direzione 18 è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 denominata Bilancio Bilanci è diminuito di pari importo.
La parola al Consigliere Leo per dichiarazione di voto.



LEO Giampiero

Svolgo una dichiarazione di voto dicendo che un mio voto è stato accolto, nel senso che ho firmato quest'emendamento con i Consiglieri Burzi e Cavallera. L'Assessore Peveraro, insieme al Vicepresidente Placido e alla Vicepresidente Cotto, ci ha spiegato che quest'emendamento trova allocazione all'interno della manovra complessiva sul 2011. Pertanto, la ringrazio per avermi oggi gentilmente illustrato così bene la questione.
Noi lo ritiriamo perché siamo soddisfatti rispetto a quanto fatto, ma volevo soltanto rafforzare il concetto che nell'allocazione complessiva ci fosse quella destinazione anche per il 2011, come del resto hanno previsto l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e la Giunta. Quindi, lo ritiriamo perché siamo soddisfatti.



PRESIDENTE

Avendo un Ufficio di Presidenza che va oltre la legislatura naturalmente, ha ritirato l'emendamento.
Emendamento rubricato n. 39) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: l'allegato A è integrato come segue: DA18001 + 270.000,00 DA11021 - 170.000,00 DA17041 - 100.000,00 DA10121 - 85.000,00 DA10001 + 85.000,00 DA14011 - 230.000,00 DA14111 + 230.000,00 DA17081 - 100.000,00 DA14022 + 100.000,00 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Apprezzo la sua celerità nel condurre i nostri lavori, però volevo domandare se l'emendamento n. 39 è stato esaminato in Commissione. Qualora questo non sia avvenuto, dato che tocca varie UPB, chiedo se l'Assessore sommariamente ci dà un'indicazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, che interviene in merito all'emendamento n. 39 sull'Allegato A.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Non è stato visto questa mattina perché è stato oggetto di una discussione con la minoranza, a margine della prima fase del dibattito.
Anche questo mette nelle condizioni di avere una quadratura globale della situazione e anche degli impegni che l'Amministrazione aveva assunto.
Come vedete, anche questo non modifica i fondi, ma riclassifica solo all'interno delle varie Direzioni, proprio per allineare alle esigenze le varie UPB.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
La Giunta esprime, dunque, parere favorevole.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 39.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39.
Il Consiglio approva.
Procediamo ora con l'UPB 19011 relativa a "Politiche sociali", in merito alla quale è stata presentata una serie di emendamenti.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato d'euro 1.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA17001 (Turismo, Commercio e Sport - Segreteria di Direzione : spese correnti) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 500.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB SA01051 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - Rapp. Con Società a Partecipazione regionale: spese conto corrente) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 500.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA17061 (Turismo, Commercio e Sport - Offerta Turistica interventi comunitari: spese correnti) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 1.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB SA01042 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - Affari Internazionali e comunitari: spese conto capitale) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UBP DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 2.500.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA17051 (Turismo, Commercio e Sport - Domanda Turistica eventi promozionali: spese correnti) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UBP DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 3.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB SA01002 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Segreteria struttura: spese correnti) è diminuito di pari importo.
Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UBP DA19011 (Politiche Sociali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 1.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB SA01041 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - Affari internazionali e comunitari: spese correnti) è diminuito di pari importo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale, per l'illustrazione di tutti gli emendamenti; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Vorrei soltanto fare una precisazione: è compreso l'emendamento rubricato n. 27 oppure no?



PRESIDENTE

Stiamo esaminando gli emendamenti rubricati ai n. 18, 23, 26, 19, 22 24 e 25.



VIGNALE Gian Luca

Perfetto.
Colgo l'occasione per illustrare tutti gli emendamenti rubricati dal n.
18 al n. 28, salvo il 27, che illustreremo separatamente.
Questi emendamenti hanno, sostanzialmente, una finalità: quella di reperire fondi da alcune UPB - Turismo, Commercio, Sport, Gabinetto della Giunta regionale, Relazioni esterne e altre - per cercare di sostenere maggiormente la Direzione intera delle Politiche sociali che, così come la Direzione Istruzione e Lavoro, soprattutto relativamente al comparto dell'Istruzione, ha subito dei tagli non indifferenti all'interno dell'assestamento (non parlo del Programma Operativo per non ripetere una discussione affrontata in molte occasioni).
Non credo sia più "anormale" che una Giunta di centrosinistra riduca le spese relative alle politiche sociali, e che il centrodestra ne sottolinei una maggiore attenzione. Credo che questo sia anche testimoniato da una serie di indicatori oggettivi, oltre che - ma questa, ovviamente, è una valutazione di carattere politico - dall'azione di governo e dall'attenzione che la precedente Giunta ebbe nei confronti delle politiche sociali. Da un punto di vista non certo qualitativo (perché non si pu all'interno di una discussione di bilancio, fare un ragionamento sulle singole misure finanziate dalla Direzione Politiche sociali) ma certamente da un punto di vista quantitativo è singolare, anche leggendo il programma presentato da questa maggioranza e le innumerevoli dichiarazioni degli esponenti della stessa, che due dei capitoli che sono stati maggiormente sacrificati all'interno di quest'assestamento siano "politiche sociali" e "istruzione e lavoro". Quello è un dato oggettivo, un dato numerico. Poi per carità, sulle valutazioni qualitative e sul dato numerico ciascuno potrà fare le considerazioni che crede. Noi riteniamo, invece, che questo capitolo debba essere potenziato. Ci siamo anche permessi - ovviamente è facile quando si scrivono degli emendamenti - di dare delle indicazioni, ma lo abbiamo fatto per dare una motivazione politica, come l'aumento dei posti letto per anziani non autosufficienti; ve ne sono alcuni che finanziano, all'interno delle politiche sociali, i fondi per le giovani coppie piuttosto che la residenzialità per le persone anziane non autosufficienti. Noi crediamo che questo sia un capitolo da mantenere inalterato rispetto a quello che era lo stanziamento di bilancio. Per questo motivo presentiamo questi emendamenti correttivi, che riteniamo interamente illustrati.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.
Vorrei solo precisare che, in realtà, la logica con cui abbiamo operato in questa fase - quindi non tanto in quella di predisposizione del Programma Operativo, su cui abbiamo fatto ulteriori ragionamenti - è la stessa che ho già illustrato in altre circostanze. In pratica, noi abbiamo considerato, UPB per UPB, quello che era il trend storico di impegno di risorse rispetto, appunto, alla storia.
Che cosa è emerso? È emerso che, effettivamente, alcune ipotesi di riduzione degli stanziamenti che sono state fatte, sono coerenti con quello che è un percorso di impegnabilità delle cifre. Tant'è vero - sono certo che al Consigliere Vignale, che è molto attento agli aspetti di bilancio non sarà sfuggito - che in sede di prima predisposizione di assestamento siamo anche intervenuti con aumenti di una certa consistenza di UPB sul Piano pluriennale 2009-2010, proprio per permettere, in quel processo di realizzazione degli impegni che l'Amministrazione ha assunto, di seguire quelli che sono gli anni in cui le cifre saranno effettivamente impegnabili.
Quindi anche eventuali riduzioni di stanziamenti effettuati sul 2008 trovano un corrispondente stanziamento adeguato, se ovviamente sarà necessario, sul Piano pluriennale già presente oppure integrato con interventi successivi fatti proprio in sede di assestamento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 18, in merito al quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22 Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'UPB 19032, inerente a "Politiche sociali". C'è un solo emendamento, a firma Vignale, già illustrato.
Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA19032 (Politiche sociali - Rete delle strutture: spese in conto capitale) è aumentato di euro 5.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB SA01002 (Gabinetto della Presidenza della Giunta: spese in conto capitale) è diminuito di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo il parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB DA20082 (Sanità: spese in conto capitale) è aumentato di euro 99.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA2009 (Sanità: spese correnti) è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è già stato precedentemente illustrato.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

In realtà era uno dei due emendamenti politici; non che gli altri non lo fossero, ma questo è quello di maggior significato presentato sull'assestamento. Intervengo solamente per dichiarazione di voto.
Il nostro voto sarà favorevole per il seguente motivo.
I 99 milioni che abbiamo previsto di stanziare sulle spese di edilizia sanitaria e non sulla spesa corrente non sono altro che la differenza (all'interno dei trecento milioni inseriti nell'assestamento) fra le spese trasferite per la copertura di bilancio della sanità nell'anno in corso e le spese obbligatorie che l'Assessore Peveraro e l'Assessore Artesio ci hanno ricordato in sede di IV Commissione.
Avanzano questi 99 milioni che riteniamo opportuno trasferire sull'edilizia sanitaria, proprio per dare una copertura al Piano di edilizia sanitaria che abbiamo votato nel luglio dell'anno passato e che oggi trova copertura soltanto con i fondi dell'ex articolo n. 20.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere rimane negativo.
Come appunto vedremo nelle prossime puntate, vi è già una copertura sul bilancio del 2008, quindi sugli stanziamenti attuali, considerando le variazioni che abbiamo fatto, che riteniamo adeguate rispetto alle esigenze.
È evidente che la macchina, su diversi interventi, sta partendo, quindi è evidente che si renderanno necessari interventi più significativi nel 2009 e negli anni a venire. Comunque, per rispondere anche alle esigenze del Piano di edilizia sanitaria (mi riferisco a Biella e a Novara), che sono quelle che hanno la necessità di integrazione di fondi, abbiamo nel bilancio 2008 degli stanziamenti che riteniamo adeguati.
Pertanto, il mio parere è negativo.



PRESIDENTE

Sull'emendamento n. 28, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo cogliere l'occasione perché parliamo di edilizia sanitaria. Ieri ho avuto l'opportunità di partecipare all'assemblea del Collegio Costruttori della Provincia di Alessandria. Era presente anche il collega Muliere.
Sono emerse due situazioni. Adesso siamo in coda all'Allegato A, ma prima che si finiscano le UPB, volevo sottolineare due questioni emerse in modo chiaro e che riguardano la Regione e non solo la Regione.
La prima questione riguarda una forte caduta degli investimenti pubblici. Nella loro relazione, i costruttori alessandrini indicavano un meno 45% nel corso dell'ultimo anno, una diminuzione delle commesse pubbliche e un allungamento dei tempi per il pagamento dei saldi o degli stadi di avanzamento lavori.
Sappiamo che ci sono ragioni di tipo nazionale. Ovviamente, non siamo in Regione da ieri, quindi conosciamo il pregresso e tutti i meccanismi.
Però, la segnalazione veniva fatta in modo molto, molto preoccupante.
A questo punto, credo che occorrerebbe davvero non rimandare come adesso è stato fatto dall'Assessore. Non ho dubbi che nel prossimo bilancio cercherà di inserire quanto possibile, ma converrebbe già da subito eventualmente ipotizzare un programma di emergenza, vista la situazione nella quale stiamo vivendo anche a livello internazionale, quindi un programma di emergenza e di attivazione di avvio di determinati investimenti. Naturalmente, per quanto possibile e per quanto legittimamente e finanziariamente sostenibile, servirebbe un'accelerazione delle procedure in modo tale da poter dare anche un elemento di fiducia anche alle imprese.
Sappiamo qual è il meccanismo della cassa integrazione o del non rinnovo dei contratti a termine. C'è tutto un problema, non solo economico ma anche occupazionale; sappiamo quanto pesa l'edilizia come volano di tutta l'economia, e in modo particolare dell'economia piemontese. Per i pagamenti, gli imprenditori, soprattutto, quelli medi o piccoli, dicevano: "Signori, noi stiamo finanziando gli Enti locali o gli enti pubblici. Siamo noi che andiamo in banca, presentiamo le fatture o i mandati, le liquidazioni che sono state fatte dagli uffici competenti che poi li rimandano alla ragioneria, però diventano titolo per la banca per erogare determinati finanziamenti". Quindi, domando all'Assessore.



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Cavallera, il fatto è che non si riesce a capire se parla di un ambulatorio, di un ospedale o di qualche altra cosa.
L'argomento è senz'altro importante anche per la risposta dell'Assessore Peveraro. Non vorrei che, mal interpretando, desse una risposta sbagliata.



CAVALLERA Ugo

Volevo chiedere, come prima cosa, se non è possibile ipotizzare un programma di emergenza e di velocizzazione dell'avvio di determinate opere che rientrano nei piani regionali, con un'accelerazione dovuta al momento critico che stiamo vivendo.
In seconda battuta, vorrei chiedere se, per quanto riguarda questi pagamenti, non è possibile ipotizzare un percorso con il sistema bancario in quanto le piccole e medie imprese non ce la fanno più a finanziare gli Enti locali (perché adesso succede questo). Hanno fatto i lavori, hanno mandato lo stato di avanzamento e la contabilità finale, ma i soldi molte volte non sono ancora arrivati, non per colpa degli uffici ma della deficienza di cassa che noi stiamo in qualche modo vivendo.
Il problema non riguarda solamente la Regione. Si potrebbe dire "mal comune, mezzo gaudio", ma è un problema serio, perché su queste due questioni (insieme all'urbanistica e alle infrastrutture) una categoria importante come quella dei costruttori edili ha incentrato un'assemblea annuale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

I temi che ha toccato il Consigliere Cavallera sono di grande interesse. Vorrei affrontarli in modo sintetico, ma spero e mi auguro esaustivo.
Sulla questione degli investimenti dell'ente pubblico, in particolare in momenti di crisi, al di là delle critiche che ho ricevuto su posizioni pubbliche che ho assunto in merito a questo tipo di atteggiamento condivido in pieno ciò che veniva detto dal Consigliere Cavallera.
A mio avviso, proprio nei momenti di difficoltà del sistema produttivo gli enti pubblici devono svolgere un ruolo efficace di promotore e volano di investimenti. Credo che, per esempio, l'esperienza di fine anni '90 del Comune di Torino in una fase di declino profondo della nostra città, del nostro sistema produttivo, l'investimento pubblico, non solo quello del Comune, ma quello della Regione certamente in quel periodo e quello dello Stato anche con l'approssimarsi dei Giochi Olimpici Invernali, abbia proprio consentito di mantenere un certo volume di affari e abbia consentito, a piccole e medie aziende, di sopravvivere per poi cogliere anche all'inizio degli anni 2000 gli elementi di ripresa economica che ci sono stati.
Oggi siamo in un momento di grandissima difficoltà che è, se vogliamo complicato da un sistema finanziario complessivo, anche del sistema degli enti pubblici, che complica ulteriormente la possibilità di investimento, o rende più difficile la capacità e la possibilità di investimento degli enti pubblici.
Nonostante ciò credo e resto convinto del fatto che sia proprio in questi momenti che gli enti pubblici - per quanto riguarda la Regione posso confermare che ciò faremo - debbano intervenire, sostenere, avviare ed, eventualmente, anche anticipare importanti investimenti.
Il Piano di edilizia sanitaria si inserisce, secondo me, a pieno titolo in questo filone. Molti sono gli interventi che avvieremo. Cito, fra gli altri investimenti importanti in Piemonte, quello relativo al palazzo unico della Regione, un altro importante intervento non solo di riqualificazione urbana, ma anche di investimento importante.
Ci muoveremo su questa linea e posso assicurare che, per quanto riguarda, in particolare, il Piano di edilizia sanitaria faremo tutto ci che è possibile per avviare al più presto gli interventi e i lavori.
Certo è più delicata la questione relativa alla situazione finanziaria e quindi anche alle difficoltà che, inevitabilmente, a cascata, cadono sul sistema produttivo nella difficoltà che le amministrazioni pubbliche, in generale, hanno di pagare i propri fornitori.
Credo di poter dare una buona notizia oggi dicendo che, proprio in queste ore, abbiamo definito con Finpiemonte un piano, secondo me importante, che, utilizzando anche la norma che abbiamo inserito nella finanziaria 2008, permette di utilizzare a vasi comunicanti le risorse disponibili, buona parte delle quali - penso almeno un centinaio di milioni di euro - possono essere messi nel sistema, nelle prossime ore, per affrontare le questioni più critiche. Un'emissione in tempi rapidi di circa 100 milioni permetterà di affrontare le questioni più critiche che riguardano la chiusura e il completamento dei DOCUP, come le questioni relative alla legge n. 34 e alle tendenze che detta legge si porta dietro in termini di debiti.
Ma proprio perché l'impressione è che il futuro non sia migliore rispetto gli ultimi mesi, mi rendo assolutamente disponibile a fare una verifica di approfondimento - ne parlavo anche con il Consigliere Laus, che aveva sollevato a suo tempo lo stesso problema - con l'ABI per vedere se si riesce, sottolineando il momento di crisi, a trovare una modalità che, in qualche modo, possa agevolare il sistema produttivo nell'incasso dei propri crediti a condizioni sostenibili.
Su questo credo che ci dobbiamo muovere, perché il 2009 sarà ancora un anno molto difficile.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dalla Giunta regionale, firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato A è integrato come segue: UPB DA20092 + 24.815.000,00 DA10002 - 4.815.000,00 DA20082 - 20.000.000,00 La parola all'Assessore per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Come accennavo prima, è una riclassifica nell'ambito della Direzione Sanità, sempre alle spese di investimento, proprio per mettere nelle condizioni di utilizzare al meglio le risorse disponibili.
Altresì, inserisce anche quattro milioni, che erano nella Direzione Ambiente, relativamente all'ARPA per gli investimenti, coerentemente con quanto è stato fatto sulla spesa corrente nella Direzione Sanità.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37.
Il Consiglio approva.
Occupiamoci ora dell'UPB 01071, relativa a "Gabinetto di Presidenza della Giunta regionale".
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, D'Ambrosio: Lo stanziamento previsto all'UPB SA01071 Cap. 149827 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - unzioni trasferite agli Enti Locali: spese in conto corrente) è aumentato di euro 2.000.000/00 e lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 (Comunicaz. Istituzionale Giunta - Relazioni esterne: spese conto corrente) è diminuito di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 20 l'abbiamo presentato raccogliendo le indicazioni che il Presidente dell'Unione delle Province Piemontese, il Presidente Saitta, dava alla Regione Piemonte chiedendo che il fondo unico per l'esercizio delle funzioni trasferite agli Enti locali, ai sensi della legge n. 34/1998 sul decentramento amministrativo, non avesse una riduzione di due milioni di euro.
Quindi, la valutazione negativa che si dà relativamente a questo emendamento non riguarda l'emendamento presentato da AN, in realtà si risponde negativamente ad una richiesta che è stata avanzata dalle otto Province piemontesi a firma del Presidente della Provincia di Torino Saitta.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Non essendoci altre richieste di intervento per dichiarazione di voto indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato al n. 20, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato B è integrato come segue: ENTRATA Anno Anno UPB 2009 2009 DA0902 + 92.721.988,74 + 95.203.995,78 SPESA UPB DA12031 + 92.721.988,74 + 95.203.995,78 Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'allegato B è integrato come segue: ENTRATA 2009 2010 UPB 0902 + 11.070.000 + 11.070.000 SPESA 2009 2010 UPB 14112 + 6.070.000 + 6.070.000 UPB 14122 + 5.000.000 + 5.000.000 La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Qui la logica è quella che ho rappresentato prima sulle spese sociali.
In realtà, questo riguarda un'UPB, ovvero la 14112, relativamente al pronto intervento; la 14122, invece, è relativa al Fondo nazionale della Protezione Civile.



(Commenti in aula)



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento n. 38.
Non vi erano stanziamenti sul Piano pluriennale, invece allibriamo importi analoghi a quelli già stanziati sul bilancio 2008, proprio per mettere nelle condizioni, se del caso, di potere utilizzare in prenotazione, eventualmente, anche gli importi del 2009 per il pronto intervento e la Protezione Civile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo solo chiedere un chiarimento, perché mi sembra che la manovra complessiva (2008-2009-2010) fosse superiore e adesso l'Assessore ha parlato del 2009 e del 2010. A fronte delle calamità, era stata stanziata una cifra che l'Assessore si era impegnato a fare risaltare a bilancio.
Adesso chiedo in quale altra UPB devo andare a vedere i fondi mancanti probabilmente nelle UPB del 2008.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questi non hanno a che vedere con gli stanziamenti fatti in sede d'assestamento e in sede di discussione per contabilizzare sui bilanci di previsione gli impegni del Governo centrale rispetto al finanziamento degli interventi per l'alluvione del maggio scorso.
Questi rappresentano il normale stanziamento che, per quanto riguarda la Protezione Civile e il pronto intervento, erano già allibrati sul bilancio del 2008, ma sul Piano pluriennale non vi erano stanziamenti.
Precauzionalmente, li abbiamo già inseriti anche nel bilancio 2009, in modo tale che, eventualmente, se malauguratamente fosse necessario, sia possibile fare delle prenotazioni.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 9) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'elenco delle spese obbligatorie è integrato con il capitolo 148118 relativo al trasferimento alla Provincia del VCO delle somme necessarie per riconoscere la riduzione di prezzo sui carburanti praticato alla pompa e con il capitolo 107621 relativo alle spese per gli accertamenti sanitari.
Informo i colleghi che è stato distribuito non un nuovo emendamento n. 9 ma una ristesura dello stesso, per renderlo nella forma più comprensibile dell'emendamento rubricato al n. 9, che viene ritirato.
L'emendamento 9 bis è lo stesso emendamento riscritto in maniera leggibile.
Ringrazio gli Uffici per averci lavorato.
Emendamento rubricato n. 9 bis) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: dopo il comma 1 dell'art. 4 è aggiunto il seguente: "1 bis. La spesa "Trasferimento alla provincia VCO delle somme necessarie per riconoscere la riduzione di prezzo sui carburanti praticato alla pompa (capitolo n. 148118) dell'UPB SA01071 (Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Funzioni conferite agli enti locali Tit. I spese correnti) e la spesa per gli accertamenti sanitari (capitolo n. 107621) dell'UPB DA07041 (Risorse umane e patrimonio Stato giuridico ordinamento personale Tit. I spese correnti) sono inserite nell'elenco delle spese obbligatorie e d'ordine del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008".
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Vorrei un chiarimento sulla spesa per gli accertamenti sanitari: di che cosa si tratta?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Chiedo scusa, ma non ho proprio sentito.



PEDRALE Luca

Il testo dell'emendamento recita: "Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - Funzioni conferite agli enti locali, Titolo I, spese correnti) e la spesa per gli accertamenti sanitari...". Vorrei capire di che cosa si tratta, visto che è collegato al discorso sulla riduzione del prezzo sui carburanti.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

In realtà, gli accertamenti sanitari sono quegli stanziamenti inseriti sul capitolo specifico 107621, che riguardano il complesso della spesa sanitaria. Ciò che si è detto è che considerandolo obbligatorio, può essere utilizzato e trasferito dai fondi generali 90011 al capitolo con un provvedimento amministrativo. Questo ci consente di arrivare a fine anno e di utilizzare, se vi sono delle risorse, la copertura complessiva della spesa sanitaria dell'anno nell'esercizio.
"Accertamenti sanitari" credo che tecnicamente sia...



(L'Assessore Peveraro si consulta con il dottor Lesca, Direttore della Direzione Bilancio e Finanze)



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Chiedo scusa, è un'altra cosa.
Quest'emendamento è stato recentemente elaborato: sono gli accertamenti sanitari previsti ai sensi del decreto del Ministro Brunetta relativi ai lavoratori in mutua.
Conseguentemente, occorre aggiungere delle risorse per sostenere le spese relative a quegli accertamenti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 9 bis presentato dalla Giunta regionale.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9 bis.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente: "Articolo 11 bis (Continuità territoriale) 1. La Regione intende favorire e promuovere la continuità territoriale per i collegamenti aerei tra Cuneo e Roma Fiumicino.
2. A tal fine la Regione partecipa agli oneri di finanziamento per i collegamenti aerei da Cuneo Levaldigi per Roma FCO con la somma di euro 150.000,00 per l'anno 2008; euro 150.000,00 per l'anno 2009 ed euro 150.000,00 per l'anno 2010.
3. Per la copertura finanziaria della spesa si provvede mediante le risorse finanziarie dell'UPB DA09011 (Bilancio - Bilanci - Titolo I - spese correnti) del bilancio regionale per l'anno 2008 e del bilancio pluriennale per gli anni 2008 - 2010".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento prevede un'integrazione di risorse per l'aeroporto di Levaldigi, al fine di attivare una gara per la selezione di un operatore per i voli sulla tratta Cuneo-Roma. Nella seduta di Commissione svoltasi mercoledì scorso il collega Borioli ne aveva spiegato le ragioni, mi auguro in maniera dettagliata ed esauriente.
Sostanzialmente, si è trattato di un accordo con ENAC, l'aeroporto di Levaldigi e la Regione proprio per avviare questo progetto su un aeroporto che, in realtà, ha vissuto dei momenti di importante difficoltà, ma che peraltro, in questo frangente, vive una nuova vitalità. Proprio questa mattina mi segnalavano che dall'aeroporto di Levaldigi, Ryanair ha definito dei nuovi collegamenti, in particolare con l'Inghilterra, a Gatwick e a Heathrow, con Dublino e con la Germania.
Tenete conto che l'aeroporto di Levaldigi registrava circa 30.000 passeggeri nel 2005; nel 2008 dovrebbe superare la soglia di 100.000 passeggeri. Con questo incremento di rapporti con Roma e con questi nuovi voli Ryanair nei prossimi due anni è atteso un traffico passeggeri che potrebbe raggiungere una punta di 200.000 persone, che, obiettivamente rappresenterebbe un buon risultato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato l'intervento dell'Assessore Peveraro. Non ho preso parte alla seduta di Commissione citata dallo stesso, ma faccio notare semplicemente che intorno all'aeroporto di Levaldigi - non me ne vorranno i colleghi cuneesi; non si sentano colpiti o feriti dal punto di vista dell'orgoglio territoriale - ad ogni passaggio intorno a questo aeroporto quindi in ogni legge finanziaria e in ogni assestamento si torna a discutere per immettere risorse senza alcuna capacità di argomentazioni sull'utilità complessiva di tale scalo, sulla sua capacità di stare "in piedi" con una sua autonomia vera e reale. Ricordo, fra l'altro, che ci siamo assunti anche impegni formali, che evidentemente non hanno avuto alcun esito se oggi se oggi ne discutiamo nuovamente.
Stiamo parlando di assestamento di bilancio, come altre volte in passato, con la grande difficoltà di reperire risorse. Penso che, a maggior ragione, dovremmo chiederci dove vengono destinate tali risorse, non tanto e non solo, per agire con efficienza, ma per capire quanto intendiamo veramente sviluppare.
Non sfuggirà ai colleghi la difficoltà che... Non parlo semplicemente degli aeroporti lombardi...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Deambrogio, è vero che non ho fatto il chierichetto da ragazzino, ma sto recuperando ampiamente.



DEAMBROGIO Alberto

Dicevo semplicemente che in queste settimane tutta l'Italia e, in modo particolare i lavoratori di Alitalia, stanno attraversando una crisi veramente importante: crisi di un assetto importantissimo per il futuro di questo Paese, che sta preoccupando tutti.
Penso che il Governo, da questo punto di vista, abbia proposto una soluzione pessima, che, dal punto di vista delle ricadute negative sugli aeroporti del Paese, potrebbe riguardare anche Caselle.
Forse varrebbe la pena di aprire una discussione sul ruolo di Caselle aeroporto molte volte sottoutilizzato. Non vorrei che si finisse, in qualche modo, per valorizzare un aeroporto che da Caselle dista pochissimi chilometri - e che, secondo me, non ha tutte le giustificazioni che gli accordiamo per rimanere in piedi - in una crisi complessiva che questo settore sta vivendo e che, in modo particolare, sta vivendo l'Italia.
Mi auguro (lo chiedo a tutti i colleghi) che su quell'aeroporto, e sulle politiche dei trasporti di questa Regione, si possa finalmente aprire una discussione seria. Penso sia arrivato il momento.
Non me ne vogliano i colleghi cuneesi se, su questo emendamento, il mio voto sarà di astensione. Invito però i colleghi ad una discussione più approfondita.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

A scanso di equivoci, dico subito che sono favorevole all'emendamento perché tutte le azioni utili per sostenere Levaldigi, e le esigenze di una Provincia importante come quella di Cuneo, che partecipa al PIL regionale e sostiene lo sviluppo regionale in modo molto significativo, sono da tentare.
Volevo cogliere l'occasione per annunciare al Vicepresidente che abbiamo schematizzato un'interpellanza che presenteremo domani, dove chiediamo con una certa urgenza cosa sta facendo la Giunta regionale e quali iniziative politico-amministrative sta intraprendendo per fronteggiare la prevedibile situazione (mi auguro il contrario) di fallimento dell'Alitalia o, comunque, di grossissima criticità.
Criticità che comporterebbe grandi difficoltà per i cittadini piemontesi, che rischiano di non avere i collegamenti con altre città italiane ed europee, ma soprattutto per i lavoratori direttamente occupati per l'indotto e per tutta l'economia dell'area torinese e piemontese. Non dobbiamo, a mio avviso, farci cogliere impreparati.
Ovviamente, in primis, vi sono le responsabilità di coloro che gestiscono lo scalo, ma la Regione è magna pars in questa vicenda.
Condivido la sottolineatura del collega Deambrogio, che sostiene che occorre parlarne al più presto.
Siamo assolutamente favorevoli sull'importante emendamento in esame, ma sottolineiamo la necessità di discutere le questioni del trasporto aereo nel loro complesso, vicende che interessano anche tutti gli altri aeroporti.
Faccio presente che il "fronte del no" ha fatto svanire l'unica soluzione che appariva al momento concreta e possibile, affossando anche l'ipotesi di potenziamento di Torino Caselle. Nel piano della CAI c'era anche il potenziamento dei collegamenti con Torino. Questo non va dimenticato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Credo che l'occasione della discussione di quest'emendamento, come afferma il collega Deambrogio, potrebbe meritare una discussione un po' più approfondita e non solo sulla base.



PRESIDENTE

Chiedo ai Consiglieri, in particolare alla Consigliera Ferrero, di lasciare parlare il Consigliere Moriconi.



MORICONI Enrico

Dicevo, appunto, che questa sarebbe l'occasione di affrontare l'argomento in una maniera più approfondita. Penso sia uno dei problemi della politica discutere per difendere o per tutelare posizioni territoriali e settoriali, senza guardare quello che succede intorno a noi.
Dati ufficiali ci dicono che, dal Piemonte al Veneto, esiste un aeroporto ogni 40 chilometri. Fonti ufficiali dicono che un aeroporto per funzionare deve avere almeno un milione di passeggeri l'anno.
Quindi, pur con le più rosee previsioni per Levaldigi, significa che noi ogni anno dovremo sostenerlo economicamente.
Contrariamente a quanto sosteneva il Consigliere Cavallera, ritengo che siano in atto molte speculazioni. Chiamare in causa il progetto della CAI sul salvataggio di Caselle mi sembra quantomeno un volo pindarico. Nelle intenzioni della CAI (Compagnia Aerea Italiana) si pensa ad una riduzione drastica dell'attività di Alitalia; non riesco a capire come in questa riduzione entrassero le ipotesi di sviluppo di Caselle.
Purtroppo il problema è quello solito. Non possiamo pensare che sia sufficiente investire e che bastino le nostre previsioni, peraltro, solo scritte sulla carta, affinché queste si realizzino.
Da ambientalista, non ritengo che si debba dire sempre "no", ma neanche che si debba dire, a priori, sempre "sì": le azioni andrebbero programmate.
Relativamente all'aeroporto di Biella, dove abbiamo investito peraltro, delle risorse, documenti ufficiali dicono che in un anno si alzano solamente 12 apparecchi. In tutto questo contesto, mi sembra che come dice Deambrogio - una revisione di quello che sta succedendo a Levaldigi, appurato che, un aeroporto, per vivere, dovrebbe almeno avere un milione di passeggeri l'anno, qualche riflessione potremmo farla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Devo fare un po' d'ordine, perché vedo che alcuni colleghi non conoscono esattamente le motivazioni del nostro emendamento. Preannuncio il voto favorevole dei fondi a favore della società che gestisce l'aeroporto di Cuneo Levaldigi.
Una premessa. La settimana scorsa Ryanair ha firmato un contratto per cui dal 20 dicembre partiranno da Levaldigi settimanalmente due aerei per Londra e Dublino. Di fatto, il numero di passeggeri, con l'inserimento ufficiale di Ryanair a Levaldigi, che sta tentando un'operazione simile a quella di Bergamo, andrà ad assestarsi. Questi fondi, invece, servono per un'operazione che si fa in tante parti d'Italia e che va sotto il nome di continuità territoriale.
Il Governo Berlusconi nel 2004 inserì Cuneo tra le aree disagiate per i sistemi di trasporto, vale a dire che era equiparata alla Sardegna, alla Sicilia e a Lampedusa, posti difficile da raggiungere. Ricordo che Cuneo com'è noto, è uno dei capoluoghi di Provincia dove, ancora oggi, non arriva l'autostrada.
Sono a disposizione dei fondi ministeriali che devono essere attivati solo con il concorso della società aeroportuale che gestisce l'operazione.
Questi fondi servono per la copertura della quota parte da aggiungere ai fondi nazionali, non a favore di qualcuno, ma per una gara di continuità territoriale.
Come molti di voi sanno, esistono già dei voli a tariffa agevolata che partono dalle nostre città per la Sardegna e per la Sicilia, per i residenti di quelle località. In questo caso, Cuneo può essere inserita in questo novero perché lo è per legge nazionale e ha una quota parte di fondi a disposizione.
Sarebbe stupido perdere la gara. Credo che ci sia oltre un milione di euro all'anno a disposizione per attivare questa gara; una volta che ci sono i fondi, si attiva la gara. Non sono fondi predestinati a qualcuno.
Parteciperanno alla gara le società che saranno in grado di garantire voli a tariffe agevolate verso Cuneo. Prendendo questo contributo pubblico si attiverà finalmente, in modo definitivo, un collegamento Cuneo-Roma che in questi anni è sempre andato avanti a singhiozzo.
Sentivo che molti Consiglieri auspicavano un chiarimento del ruolo di Levaldigi. Se viene attivata la gara della continuità territoriale Levaldigi è destinata a decuplicare il proprio traffico nel prossimo anno con i voli di Ryanair che ho citato prima.
Mi sembra stupido perdere un'opportunità e perdere dei fondi che andrebbero a favore della Sardegna, della Sicilia o di altre Regioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rostagno per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elio

I colleghi spesso fanno dell'ironia sul fatto che ci sia un secondo aeroporto in Piemonte. Un po' stanco di sentirli, mi accoderò a quanto detto adesso dal Consigliere Casoni per segnalare che, da quando quest'Amministrazione si è impegnata - lo aveva già fatto la precedente ed ha continuato ad impegnarsi a favore del potenziamento dell'attività sull'aeroporto di Cuneo Levaldigi, alcune cose sono cambiate e la situazione è migliorata. Sono successi fatti nuovi, qualche anno fa forse non prevedibili, che hanno modificato il contesto nel quale operiamo.
Oggi abbiamo non lontano da Cuneo, in località Levaldigi, quella che è stata definita, anche per le Olimpiadi di Torino, la seconda pista di atterraggio del Piemonte. Se a Caselle c'è un qualsivoglia problema, in Piemonte c'è una seconda pista che può permettere l'atterraggio della quasi totalità dei modelli di aerei esistenti.
Attualmente partono e arrivano tre voli alla settimana dai Paesi dell'Est, Bulgaria e Romania, aerei di una certa dimensione sempre pieni perché il mondo attorno è cambiato. Mentre un tempo era inimmaginabile che potesse esserci un'attività consistente da un punto di vista economico con compagnie dell'Europa dell'Est, oggi, invece, questo succede. Con i tre voli che andranno a Birmingham, Londra e a Dublino nel periodo invernale e con il contratto Ryanair poc'anzi citato, noi avremmo ogni settimana sei voli. È poco rispetto ad un aeroporto di medio-grandi dimensioni, è tanto rispetto al passato.
Queste attività che ci proiettano in una logica di collegamenti per il futuro come aeroporti di terzo livello, ma comunque inseriti in una rete regionale importante in Europa, sono state possibili perché c'è stato l'impegno da parte della Regione, della Provincia, della Camera di Commercio e dei Comuni.
In passato le perdite erano consistenti, adesso lo sono sempre di meno e sono legate, in modo significativo, al volo su Roma. A suo tempo, il Governo nazionale stabilì che era possibile operare con il criterio della continuità territoriale sull'aeroporto di Cuneo e stanziò per tre anni oltre un milione di euro. La quota che mette a disposizione la Regione Piemonte è indispensabile per concorrere all'assegnazione dei fondi per la continuità territoriale. Senza la quota della Regione non si può fare il bando. È vero che il bando non ha avuto partecipanti per due volte in passato, è vero che tra le attività che favoriscono il Piemonte e la Provincia di Cuneo forse il volo su Roma non è la principale, ma è anche vero che, con tutti i tentativi fatti, nel frattempo si è avviata, ad esempio, quest'attività di Ryanair che, secondo me, è stata la novità più importante.
Il fatto che per tre volte alla settimana arrivino aerei di turisti inglesi che vanno a sciare sulle piste del Piemonte è un segno, oltre a quelli che arriveranno su Caselle, di quell'interesse per la nostra regione che stiamo cercando di fare nascere e di stimolare sempre di più.
Se vogliamo avere un'attività turistica significativa, dobbiamo avere facilità di collegamenti. La presenza di una seconda pista, per altro rarissimamente con problematiche legate alle condizioni atmosferiche o altro, è un'opportunità importante. Mi sembra significativo il fatto che la Regione contribuisca a dare opportunità e possibilità all'aeroporto di Levaldigi partecipando al finanziamento per la continuità territoriale per una modesta quota.
Se, nel frattempo, altre società private continueranno ad attivare dei voli, pian piano avremmo ottenuto un risultato per l'intera area del Cuneese e per il Piemonte, non soltanto per Levaldigi o Cuneo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10 (che diventa articolo 12), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 bis Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11 bis, introdotto dall'emendamento rubricato n. 10.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: dopo l'articolo 11, aggiungere il seguente articolo 11 bis.
"Art. 11 /bis (Interventi di bonifica dell'amianto nelle case di edilizia popolare).
1. La Regione Piemonte promuove un piano regionale di interventi volti a bonificare le strutture di edilizia popolare della presenza di amianto.
2. Ai fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, la Regione Piemonte trasferisce a favore delle Agenzie Territoriali della Casa della Regione Piemonte la somma di euro 2 milioni in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2008".
La parola al Consigliere Casoni per l'illustrazione.



CASONI William

Intervengo brevemente per illustrare quest'emendamento, che mi sembra di buon senso.
Com'è noto, le ATC sono alle prese con le ristrutturazioni e in molte di queste abitazioni è presente l'amianto. Quest'emendamento puntava a favorire un piano di interventi per bonificare le strutture di edilizia popolare dall'amianto. Logicamente, è necessario destinare una quota per permettere alle ATC di fare queste bonifiche ambientali rispetto all'amianto. Quindi, auspichiamo un voto favorevole rispetto a questo emendamento.
Sappiamo che il problema dell'amianto dovrà essere affrontato al più presto, al termine di questo assestamento. Noi siamo disponibili ad affrontare immediatamente il tema; altresì riteniamo che, se mancano gli strumenti di bilancio per anticipare queste politiche, sia inutile affrontarle dopo una legge: prima occorre affrontare l'esigenza di bonifica degli appartamenti, essendo accertata la presenza di amianto.
Ci auguriamo che quest'emendamento venga accolto dalla Giunta, perch va nella direzione di tranquillizzare i cittadini su questo spinoso tema.



PRESIDENTE

Sull'emendamento rubricato n. 27 ha chiesto di intervenire il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Signor Presidente, ho ascoltato attentamente quanto il Consigliere Casoni ha testé sostenuto, però l'invito a ritirare quest'emendamento, non perché manchi l'attenzione di quest'Aula o della Commissione, che, come sa il Presidente, ha lavorato intensamente su un testo unico in materia di amianto, che spero possa vedere la luce appena terminato il percorso dell'assestamento. Penso che all'interno di quel testo, che credo il Presidente conosca - lo conosce molto bene il collega Botta - ci sia un articolo che allude esattamente ad un percorso chiaro e preciso, che va incontro anche alle esigenze contenute in quell'emendamento, tra l'altro affidando alla Giunta il dovere di stilare un regolamento che, in qualche modo, evidenzi i bisogni e le modalità con cui si fronteggia questa necessità.
Collega Casoni, non penso che così si rimandi il problema, è una legge che mi auguro venga approvata nelle prossime settimane. Forse, qui davvero, possiamo prenderci l'impegno di approvare quella legge velocemente, dotarla di strumenti finanziari all'altezza - è del tutto evidente che quella legge va dotata di strumenti finanziari - e finalmente, farla funzionare.
Da questo punto di vista, rinnovo la richiesta di ritirare quell'emendamento, sapendo che c'è un percorso - credo certo - su cui tutti ci possiamo impegnare qui oggi e nelle prossime sedute per approvare il testo di legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, anch'io ho ascoltato con attenzione l'intervento del collega Deambrogio, dopo quello del collega Casoni, però ritengo che, in qualche modo, si potrebbe essere d'accordo ad un eventuale rinvio del testo più che ad un ritiro, ad una condizione, che si prevedano risorse aggiuntive per la legge sull'amianto che è all'esame in Commissione.
Indubbiamente, sarà un testo significativo e importante, però, al momento della sua approvazione, occorrerà riprendere il discorso e, naturalmente avere maggiori risorse, perché la coperta è già stretta e, se anche questo lo carichiamo sulla legge, indubbiamente avremo grosse difficoltà.
È chiaro che la deamiantizzazione del nostro territorio è un obiettivo che noi tutti vogliamo perseguire. Giustamente, il collega Vignale ha colto l'occasione del passaggio dell'assestamento per prenotare una cifra, magari non sufficiente, ma adeguata per partire.
Se ci fosse un impegno in ordine alla legge sull'amianto, che potrebbe prevedere una normativa di questo tipo, credo si potrebbe esaminare la questione, altrimenti diventerebbe solo un rinvio senza alcuna via d'uscita.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Botta, in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Signor Presidente, il collega Deambrogio ha ricostruito esattamente la questione, ma il problema vero riguarda le risorse. La presentazione di questo emendamento da parte del nostro Gruppo avviene dopo aver riscontrato, in sede di V e IV Commissione, che hanno esaminato e portato alla fine l'esame del testo unico sull'amianto, la scarsissima disponibilità di risorse che la Giunta regionale ha dato per iniziare il lungo cammino atto a risolvere questo problema.
Il fatto che a due giorni dalla messa in onda di una ricostruzione televisiva, dalle tinte molto oscure, negative e pesanti, che sicuramente giustificano un impegno significativo in quel settore, il primo atto del Consiglio regionale, anche dopo una sollecitazione di livello indipendente e nazionale, su una rete televisiva pubblica, si concreti nel rifiutare l'immissione nell'assestamento di risorse aggiuntive, relativamente ad un problema così devastante, testimonia una scarsa sensibilità, che, a mio avviso, questo Consiglio potrebbe anche evitare di dare.
Non facciamo qui la discussione della legge sull'amianto, partiamo da quanto è stato fatto in Commissione, non ultimo una sorta di colpo di mano su un milione aggiuntivo che doveva essere stanziato per la bonifica ma che, invece, è stato spostato sulle questioni legali. Non mi aspettavo che un'idea del genere passasse da parte della Giunta, né che la I Commissione in assenza colpevole di alcuni Commissari, permettesse che avvenisse un tale fatto.
In questa sede affermo che non abbiamo voluto farne questioni pubbliche o di stampa - non è nostro costume agire in tal modo su queste questioni però tutti eravamo d'accordo che nelle mattinate del 31 luglio e del 1 agosto si dovesse aggiungere un milione di euro sulla questione delle bonifiche e, poi, troviamo 700 mila euro sulle spese legali! Per fortuna la legge arriverà in aula, ma non pensate che questo fatto possa essere tollerato, sarebbe uno schiaffo intollerabile e, tra l'altro una "presa per i fondelli" per tutti coloro che hanno lavorato a quella legge.
Ritorno a bomba. A mio avviso, questi due milioni di euro, che sono una sorta di prenotazione e che andrebbero a rafforzare il complesso dell'attenzione, essendoci anche una previsione espressa su quella legge proprio su questo tema, sarebbero veramente ben impiegati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per intervenire su questo argomento e dire che mi sembrano estremamente legittime le richieste di coloro che ritengono o che riterrebbero utile una maggiore sensibilità da un punto di vista...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Buquicchio.
Periodicamente si sollecita con grande interesse la questione dell'amianto, ma quando poi se ne parla mi sembra che l'argomento non interessi tutti. Prego dunque chi non è interessato all'argomento di accomodarsi fuori dall'aula.
Prego, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Come dicevo, è un argomento che non può non toccare la sensibilità di tutti. È un tema che, effettivamente, si potrebbe prestare a strumentalizzazioni da una parte o ad annunci demagogici dall'altra, ma dobbiamo trovare insieme una soluzione.
Allora, rivolgendomi proprio all'Assessore Peveraro, ribadisco che effettivamente è un argomento che non possiamo rimandare all'approvazione della legge.
Ammiro lo sforzo del collega Deambrogio nel sostenere, da una parte l'importanza dell'argomento, sottolineandone la sensibilità, e dall'altra "rimandare la palla" alla legge che è in via di approvazione, sperando, a quel punto, in una maggiore disponibilità economica.
Penso, comunque, che non sia opportuno rimandare più di tanto. In considerazione della situazione economica e della "coperta estremamente corta" che tutti conosciamo, oggi non è possibile stanziare quello che occorrerebbe (chi conosce l'argomento sa bene che anche un milione di euro per la bonifica nulla è rispetto al reale fabbisogno), ma se non possiamo mirare a raggiungere l'obiettivo reale del risultato che tutti auspicheremmo, diamo almeno un segnale politico di sensibilità, e quindi individui lei, Assessore Peveraro, quello che è possibile e quello che non lo è.
Però un segnale politico anche da questi banchi della maggioranza ce lo aspettiamo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
I temi della salute pubblica non possono certo essere disgiunti e la legge sull'amianto, anche grazie all'emendamento che il nostro Gruppo consiliare ha presentato, sottoscritto anche da altri colleghi, ha introdotto anche questo intervento di bonifica nelle case di edilizia popolare.
C'è un aspetto che, però, noi intendiamo sottolineare, e lo diciamo principalmente ai colleghi, oltre che alla Giunta.
Voi sapete che dal 1992 tutte le istituzioni pubbliche hanno il dovere di attuare un piano di bonifica e di monitoraggio rispetto a quello che è il loro patrimonio, perché l'amianto di per sé può non essere nocivo, salvo i casi in cui vi sia dispersione delle polveri.
Se prendete i piani delle sette ATC piemontesi, vedrete che c'è una necessità assolutamente superiore rispetto a quella che noi indichiamo sono piani totalmente sottostimati. Non lo diciamo con l'intento di accusare qualcuno - credo che sia una forma di autotutela per chi riveste il ruolo di Presidente o di Direttore delle singole ATC - ma c'è un dato che è evidente: nel momento in cui all'interno di un complesso abitativo ATC dismesso vi sono alcune unità abitative che vengono acquistate dai residenti, la gestione che non è più direttamente di ATC, ma, come tutte le case private, quelle in cui molti di noi vivono, ha un amministratore in quel momento accade che si fa una perizia e si verifica che l'amianto è in condizioni tali per cui va fatta una bonifica.
Io pongo l'esempio di alcuni quartieri torinesi, che molti colleghi ricordano. Abbiamo interi caseggiati per esempio a Mirafiori che hanno più di quarant'anni, in cui non è mai stato fatto un intervento. Non mi occupo ovviamente di amianto, né avrei le capacità tecniche per fare delle verifiche. Ma è verosimile che laddove si faccia una verifica (o laddove sia stata fatta) il Comune di Torino ha emanato le ordinanze con cui si obbligavano le singole persone a bonificare i tetti per fare questo tipo di intervento.
Ho posto l'esempio di Mirafiori, ma vi sono molte altre ordinanze del Comune di Torino per tutti i quartieri delle nostre città sempre riguardanti gli edifici di edilizia pubblica convenzionata.
Come ho detto, avevamo già presentato l'emendamento in sede di legge finanziaria, ma venne respinto. Lo abbiamo ripresentato oggi senza farlo votare (né in questo caso né per l'altro) in sede di Commissione, affinch non vi fosse un parere frettoloso per cui la maggioranza votava "no" l'opposizione votava "sì" e veniva in qualche modo respinto.
Non so come andrà a finire la votazione, anche se il parere della Giunta è già stato espresso.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

No, no!



VIGNALE Gian Luca

No? Chiedo scusa, allora. Mi auguro, però, che su questo tema si voglia dare un segnale. Perché il privato cittadino è libero di cambiare il tetto della casa in cui vive: se vuole fare una bonifica, non ha che da chiamare la ditta. Certo dovrà sobbarcarsene la spesa, ma è libero di farlo.
L'affittuario ATC, fintanto che ATC non decide il piano di bonifica, è costretto a vivere in una casa in cui vi è un altissimo rischio di salubrità. La differenza non è di poco conto.
Ne aggiungo ancora un'altra, ma è un tema un po' più complesso: io ho contratti del 2007 e del 2006, ma ATC continua a vendere in questi giorni case in cui si rileva la presenza di amianto a soggetti che le acquisiscono, nel cui contratto di vendita c'è scritto che l'acquirente si farà carico di mettere a norma l'appartamento dallo stato in cui lo trova e che ATC non è responsabile della vendita che ha effettuato.
Non so se dal punto di vista normativo questo sia corretto relativamente alla vendita.
Esiste un altro problema, che non è contenuto in questo emendamento ma che avevamo presentato in sede di legge finanziaria e che andrà a mio avviso rivalutato.
Sarebbe opportuno creare un fondo per coloro che sono diventati sì proprietari di case, ma acquisendo, magari con grandi sforzi, un edificio che era di proprietà della ATC e che gli è stato venduto in una situazione corretta da un punto di vista normativo, ma non da un punto di vista della salubrità personale. Anche in questo frangente, si registrano casi sociali che devono affrontare, come accade in questi giorni in molte ASL della nostra città, 2.000 o 3.000 euro per la sostituzione o la bonifica del tetto.
Credo che un'istituzione non possa non farsi carico di queste problematiche che attengono alla salubrità e alla salute pubblica dei cittadini piemontesi.
Un segnale io credo che vada dato: se non vuole essere l'assestamento l'Assessore ha precisato che presenterà, ovviamente a nome della Giunta regionale, la legge finanziaria - almeno che ci sia da qualche parte!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente.
Sarò breve perché gli interventi che mi hanno preceduta hanno evidenziato, ovviamente (lo sappiamo tutti), una situazione estremamente critica e pericolosa, in primis per la salute delle persone, in secondo luogo per l'ambiente.
Su questo tema, tutti quelli che hanno parlato, dal mio punto di vista hanno ragione. Nel senso che hanno sottolineato quella che è veramente un'emergenza. È un'emergenza, soprattutto, per il territorio piemontese che ha dato, sta dando e darà molto a questa problematica, dovuta alla presenza di amianto sul territorio e che ha fatto tante vittime.
Rispetto a questo, all'interno della V Commissione abbiamo predisposto un testo di legge unificato, che è venuto fuori con un valido contributo da parte degli Uffici e da parte dei Consiglieri che hanno presentato le diverse proposte di legge. Penso che, alla fine, abbiamo fatto un buon lavoro, perché la problematica viene vista in tutti i suoi aspetti e, nello specifico, proprio grazie ad un emendamento presentato da Alleanza Nazionale, è stato inserito un punto particolare rispetto alle bonifiche per gli stabili delle ATC, oltre ad interventi di contributi per i privati che fanno bonifiche sui loro stabili.
È stato altresì inserito, all'interno della legge, un monitoraggio e un censimento di tutti gli stabili e i materiali contenenti amianto presenti in Piemonte. All'interno di questa logica, che è quella di dire "diamo i contributi ma facciamo anche una mappatura; individuiamo anche dei criteri per stabilire come questi contributi devono essere dati e con quali priorità", concordo con la richiesta del Consigliere Deambrogio.
Chiedo ai proponenti, se possibile, di ritirare l'emendamento o magari, di trasformarlo in un ordine del giorno di sollecitazione e di impegno per la Giunta ad intervenire maggiormente all'interno della norma finanziaria prevista nella legge. Inoltre, con i Consiglieri prenderei l'impegno, la prossima settimana, di discutere e di approvare la legge.
Quindi, non c'è il problema di rimandare i termini, la faremo in una settimana, dandoci un affidamento reciproco per andare a modificare la norma finanziaria. Chiediamo alla Giunta di aggiungere ulteriori finanziamenti e, sicuramente, di correggere quello che, dal nostro punto di vista, è stato un errore fatto nella verifica della norma finanziaria in I Commissione, perché l'incremento che tutti insieme avevamo chiesto per la legge sull'amianto non era un incremento per la tutela legale, ma un incremento per le bonifiche e per gli interventi sulla salute delle persone.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Non mi trovo d'accordo con la collega Barassi, non sul senso di quanto ha detto, ma sul fatto che questi soldi sarebbero comunque subito disponibili, quindi si potrebbe cominciare a lavorare sul problema delle ATC.
Concordo con la collega Barassi e con il collega Buquicchio quando si dice che è un problema non più procrastinabile. Nel Novarese ci siamo trovati con interi Comuni (Bellinzago, per esempio) con sei/settecento tetti rovinati. Non tutte le famiglie sono nelle condizioni economiche, in questo periodo, di andare a cambiare un tetto e di fare uno smaltimento a 22/23/25 euro al metro quadro. Il Sindaco di Bellinzago, in occasione di una riunione in cui come Consigliere regionale ho partecipato, disse che i propri vigili correvano tutti i giorni nel parco del Ticino a recuperare e far recuperare mucchi di eternit che, purtroppo, chi non era nelle condizioni di poter smaltire, buttava via lasciandoli da qualche parte.
Siamo nel 2008, non dovremmo essere in queste condizioni. Purtroppo qualcuno potrebbe dire che sono problemi dei diretti interessati. Ma quando l'eternit è in giro, sono problemi di tutti. Non abbiamo più la possibilità di rimandare. Quando ci sarà la legge faremo pure subito un ordine del giorno, firmato da tutti, in cui si impegna la Giunta a rimpinguare notevolmente il capitolo ad essa destinato per andare ad intervenire, ma oggi cominciamo a lasciare questi soldi e impiegarli per cominciare a lavorare su una parte di quest'amianto. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore De Ruggiero per il parere della Giunta.
DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente Per la verità, sono particolarmente legato all'amianto perché ho conosciuto il Piemonte svolgendo un incarico di carattere sanitario per verificare la situazione che allora si presentava nelle scuole. Da giovane emigrante, ho conosciuto il Piemonte vedendo le tante scuole dove si presentava il problema dell'amianto.
È una di quelle situazioni drammatiche in cui, quando si va a cercare poi si trova. Il che vuol dire che bisogna veramente cercare e non bisogna fermarsi. Adesso è veramente importante fare il punto delle nostre case ATC, proprio perché in corso di vendita e, come diceva il Consigliere Vignale, si catalogano e si dà loro una maggiore attenzione. Però su questo faccio un'osservazione, riconoscendo l'importanza di quest'emendamento per sollecitare e mettere in primo piano la questione di una nostra responsabilità nella deamiantificazione del Piemonte.
Ricordo, fra l'altro, che due (due su sei) delle grandi politiche nazionali in Piemonte includono il problema dell'amianto. Ritengo che l'emendamento abbia colto nel segno, quindi l'impegno è di chiudere presto la partita della legge. In qualche maniera la legge è in contraddizione perché noi in Commissione ci siamo mossi. Ognuno ha fatto la sua parte per ragionare a 360 gradi sul tema dell'amianto, che è fatto di conoscenza sanitaria, assistenza legale e di verifiche dal punto di vista delle spese.
Ci siamo mossi a 360 gradi, riconoscendo i diversi aspetti e con molta responsabilità senza che nessuno, a partire dai testi presentati dai diversi Gruppi politici, rivendicasse la primogenitura del testo finale, ma è un testo finale sul quale alla fine è stato raggiunto un ampio consenso.
Secondo me, in questo momento, l'emendamento di AN raggiunge il suo risultato se si trasforma in un ordine del giorno che sollecita, da un canto, una veloce approvazione della legge (questo lo si dice più al Consiglio che alla Giunta); dall'altro, dal punto di vista dell'analisi (figuriamoci se non posso essere d'accordo io) della verifica delle compatibilità economiche dell'intero bilancio regionale e di quanto gli stanziamenti possano essere adeguati, anche se non lo saranno mai.
Questo è stato un punto delicato della legge.
È chiaro che una legge, che è così ambiziosa in termini di conoscenza e in termini di interventi, non può essere poi incoerente nella parte degli stanziamenti. Facendo parte di un organo collegiale, io posso ovviamente dire che è una priorità anche in relazione alla Giunta regionale, ma ovviamente mi auguro che la Giunta, nella sua collegialità, riuscirà a trovare le giuste risorse. In tal modo si risponderà ad una legge che, mi auguro, sarà approvata la prossima settimana, e così - perché no - una volta tanto daremo un senso di velocità ai lavori del Consiglio regionale.
Pertanto, sembra che ci siano le giuste convergenze e le giuste attenzioni.
Da parte mia, l'emendamento ha raggiunto il suo scopo, anche per la mia capacità di correzione verso le discussioni collegiali in Giunta sulle operazioni di bilancio. Se diventa un ordine del giorno, può essere una cosa molto utile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Ho sentito l'intervento dell'Assessore De Ruggiero, ma si rivolgeva all'Assessore Peveraro. Diceva: possiamo fare un ordine del giorno che auspichi, che faccia...
Noi sappiamo che gli ordini del giorno per il 99% rimangono spesso lettera morta. Abbiamo una legge che è da venire, ma noi diciamo sempre: pochi, ma subito. Per carità, aumentarli si fa sempre in tempo e c'è sempre l'occasione per farlo.
O il Vicepresidente ci dice che sulla legge mette tot, e allora facciamo il calcolo della compatibilità, altrimenti mi sembrerebbe più corretto dire: c'è un problema evidenziato nella legge, ha già la sua copertura finanziaria da domani mattina, cioè da quando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale l'assestamento. Perché rinunciarci? Quando affronteremo il tema della legge, chiederemo tutti più risorse da destinare ad altro, sempre in tema di amianto. Mi sembra un atteggiamento masochistico essere tutti d'accordo e dire: i soldi non li vogliamo adesso, li vedremo dopo. Siamo d'accordo che ce ne vogliono di più? Intanto oggi rinunciamo a due milioni che potremmo approvare subito.
Noi chiederemo comunque di votare l'emendamento, non lo ritiriamo.
Vedremo chi ha la sensibilità di fare quest'azione che, secondo noi, è necessaria. Chiediamo che tutti riflettano su questo tema, perché stiamo giocando sull'esigenza di molti cittadini che hanno un problema e noi abbiamo la possibilità di risolverlo, anche solo in parte. Questo non è un emendamento di lobby, va a favore di tutti coloro che hanno questi problemi e che vivono in abitazioni di edilizia pubblica residenziale.
Ci sono tanti soldi e tanti emendamenti in quest'assestamento. Perch non inserire i due milioni per la bonifica da amianto delle abitazioni che sono interessate da questa sostanza? Noi non lo ritiriamo, chiediamo che venga messo ai voti e ognuno si assuma, in coscienza, le sue responsabilità.
Chiediamo anche ai colleghi di Rifondazione e della maggioranza - noi ci saremmo comunque a chiedere più fondi - intanto di inserire i due milioni. Rinunciare ai due milioni è un segnale che non va assolutamente nella direzione che tutti auspicano a parole.
Ripeto, questi soldi fra dieci giorni sarebbero disponibili alle ATC.
Viceversa, se facciamo una legge, prima che la scriviamo, l'approviamo siano stabiliti i piani di priorità, siano date le risorse (perch comprenderà giustamente un piano molto più ampio di interventi a favore delle famiglie, a favore delle bonifiche delle aziende, a favore di tutta una serie di cose), tra un anno corriamo il rischio di non avere ancora i fondi disponibili alle ATC.
Con quest'emendamento potremmo renderli immediatamente disponibili alle ATC.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27, sul quale l'Assessore De Ruggiero, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 41) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente: "Articolo 11 ter (Edilizia sanitaria) 1. Al fine di garantire il completamento degli interventi in materia di edilizia sanitaria è autorizzata per il triennio 2011-2013 la spesa complessiva di euro 110.000.000 da iscrivere all'UPB DA 20082.
2. Alla quantificazione della spesa per i singoli anni e alla relativa copertura si provvede ai sensi dell'art. 30 della l.r. 2/2003".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Come abbiamo già rappresentato al Consiglio, a seguito di un attento esame sulla necessità degli interventi di manutenzione straordinaria e umanizzazione delle varie situazioni ASL e ASO, è stato definito un programma che ha trovato la sua esplicitazione in una delibera della Giunta regionale, peraltro illustrata anche in Commissioni successive, del 26 giugno.
A seguito di questo Piano abbiamo avviato una serie di interventi che si esplicitano in modo significativo: nel 2008, circa cento milioni di euro; nel 2009 altri 50 milioni di euro circa; altri 50 milioni di euro nel 2010.
Tuttavia è necessario - di qui nasce l'emendamento che viene portato all'attenzione del Consiglio regionale - prevedere anche per gli anni successivi, in particolare per il triennio 2011-2013, un ammontare ulteriore di risorse, stimato in 110 milioni di euro nel triennio, per completare il Piano che si è avviato nel corso del 2008, in relazione alla possibilità di avere una copertura ufficiale nel triennale 2008-2011.
Questa disposizione finanziaria offre una copertura negli anni successivi in modo tale che si possa procedere con lotti funzionali totalmente finanziati.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41, che diventa articolo 13.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 12 (che diventa articolo 14) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 (che diventa articolo 15) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 (che diventa articolo 16) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Muliebre Reschigna, Vignale, Manolino, Caracciolo, Buquicchio, Moriconi, Deambrogio Cavallaro, Dutto, Guida, Cavallera: 1. Dopo il comma 7 dell'articolo 32 della legge regionale 28 marzo 1995, n.
46 (Nuove norme per le assegnazioni e per la determinazione dei canoni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica), è inserito il seguente: "7 bis. Al di fuori dei casi previsti ai commi precedenti, è consentita previa autorizzazione dell'ente gestore, l'ospitalità senza limiti temporali di persone che prestano assistenza, purchè assunte con regolare contratto individuale di lavoro subordinato dall'assegnatario o da altro componente il nucleo familiare. Le persone che prestano assistenza non vengono computate nella definizione numerica del nucleo familiare, il loro reddito non concorre alla formazione del reddito familiare e non hanno in alcun caso diritto a divenire componenti stabili del nucleo familiare e a subentrare nell'assegnazione dell'alloggio".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
L'emendamento sarà coerentemente coordinato con il testo dell'articolo.
Il numero legale è sempre 30.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'articolo n. 15 (che diventa articolo 17).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 (che diventa articolo 18) Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 16.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 (che diventa articolo 19) Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 17.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 (che diventa articolo 20) Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 18.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 (che diventa articolo 21) Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 19.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 (che diventa articolo 22) Non essendoci emendamenti, indìco la votazione palese sull'articolo n. 20.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 11) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: articolo 20/bis (Modifica alla l.r. 75/1995) 1. Il comma 1 bis dell'articolo 3 della legge regionale 24 ottobre 1995, n.
75 è così sostituito: "1 bis. Su richiesta degli enti di cui al comma 1, la Regione Piemonte attua gli interventi di lotta alle zanzare di cui all'articolo 2 direttamente o attraverso il soggetto coordinatore. Il soggetto coordinatore provvede alla presentazione delle domande di cui all'articolo 4 e sulla base del preventivo di spesa predisposto dal soggetto coordinatore, gli enti richiedenti, versano alla Regione Piemonte le somme necessarie all'attuazione degli interventi, nel limite massimo previsto dalla legge".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione dell'emendamento n. 11.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento prevede solo l'inserimento della congiunzione "o" nella seconda riga.
Il testo di legge, così com'è oggi, prevede che i finanziamenti siano utilizzati direttamente attraverso il soggetto coordinatore, che, com'è noto, è l'IPLA.
In realtà, con l'inserimento della congiunzione, noi acconsentiamo all'utilizzo dei fondi attraverso l'IPLA o direttamente attraverso la Regione. Quindi, è una congiunzione che ha una sua importanza.



PRESIDENTE

Il numero legale è sempre 30.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11 (che diventa articolo 23).
Il Consiglio approva.
Naturalmente, per estensione, si istituisce l'articolo 20 bis.
ARTICOLO 21 (che diventa articolo 24) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 21.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 (che diventa articolo 25) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 22.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 (che diventa articolo 26) Indìco la votazione palese sull'articolo 23.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 (che diventa articolo 27) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 24.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 (che diventa articolo 28) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 25.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Dutto, Novero Rossi: articolo 25 bis (Modifica della l.r. 12/2008) La lettera g bis) del comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 23 settembre 2003, n. 23 (Disposizioni in materia di tasse automobilistiche) è sostituita dalla seguente: "g bis) nonché per cinque annualità, a decorrere dal primo periodo utile dopo l'entrata in vigore della presente, i veicoli di potenza non superiore ai 100 Kw conformi alla direttiva 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 marzo 1994 e seguenti, appartenenti alle categorie M1 e N1, su cui è installato un sistema di alimentazione a GPL od a metano collaudato dopo l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 (Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria) e per tre annualità se l'installazione è effettuata su veicoli di potenza non superiore ai 100 kw, immatricolati dopo il 31 dicembre 1989 che non rispettano la direttiva 94/12/CE." La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Chiedo che l'Assessore Peveraro mi ascolti.
Con la presentazione di quest'emendamento chiediamo la reintroduzione di una norma che è stata cassata con la precedente legge finanziaria. In sostanza, si concedeva a coloro che trasformavano in GPL l'impianto della propria vecchia auto alimentata a benzina l'esenzione del pagamento del bollo per tre annualità.
Con la legge finanziaria abbiamo eliminato questa possibilità, di cui ora chiediamo la reintroduzione, soprattutto perché chi ha già provveduto a questa trasformazione, sotto un certo punto di vista, rimane beffato da questo nostro provvedimento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro sul quesito illustrato dal collega Dutto.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il tema è questo: nella legge finanziaria del 2008 avevamo espunto la parte relativa al triennio di chi - mi sembra dopo il 26 novembre - aveva convertito l'impianto da benzina a GPL - quindi solo una parte di quella variazione che avevamo introdotto in sede di assestamento del 2007 - a seguito dell'impugnazione da parte del Governo centrale, che, se non ricordo male, l'aveva ritenuta contraria a disposizioni della normativa europea. Pertanto, aderendo alla richiesta, abbiamo provveduto allo stralcio.
La questione di coloro che hanno convertito, per usufruire del beneficio, è aperta e nota. Devo dire che si tratta di un numero molto limitato di casi, credo dodici o un numero di quel genere, che gestiremo con l'attenzione e la cura che dobbiamo avere nei confronti di cittadini che, prevedendo un risparmio futuro, ignari dei successivi provvedimenti hanno seguito una disposizione di legge e hanno provveduto ad un intervento.
Riconfermo, come peraltro già il Consigliere Casoni aveva sollecitato in più di un'occasione, che gestiremo questa questione con l'attenzione dovuta; resta il fatto che non possiamo reintrodurre la norma, salvo iniziare un "tira e molla", perché, se la inseriamo, poi ce la contestano.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Vorrei ricordare agli Assessori De Ruggiero e Peveraro che questo è vero solo in parte. Emerge un altro problema: nel 2008 molti cittadini (a noi risulta quasi 5.000, e non 12) hanno pagato il bollo a legge finanziaria non approvata, ossia quando era in vigore il vecchio emendamento che lo esentava. Qui non si può certo dire che chi ha pagato il bolla non può essere rimborsato, anche se successivamente lo Stato ha contestato questa norma, perché era una legge vigente. Poi, magari, è giusto non introdurla nella legge finanziaria successiva, che comunque entrava in vigore dalla tal data in poi.
Com'è noto, il bollo si paga solitamente nei primi mesi dell'anno coloro che hanno un'automobile per lo più pagano il bollo nei mesi di gennaio e febbraio. Tra l'altro, era accaduto anche un episodio illegittimo, che non so se sia mai stato chiarito. C'era una circolare regionale inviata agli uffici ACI secondo la quale si doveva far pagare il bollo a chi aveva l'auto euro 0 e euro 1 anche con la legge in vigore. La paternità di quella circolare fu poi disconosciuta dal Vicepresidente perché si trattava di una circolare contro la legge in vigore: era, dunque un assurdo legislativo.
Chiedo la sensibilità all'Assessore De Ruggiero, assieme al Vicepresidente Peveraro, nei confronti di questi poveretti, perché di certo chi ha trasformato un'auto euro 0 o euro 1 da benzina a GPL non è una persona abbiente, dal momento che continua a tenersi un'auto che ha più di dieci anni, spendendo pure dei soldi per trasformarla, dietro la spinta anche dell'Assessore che aveva vietato la circolazione di quelle auto (era stato uno dei primi provvedimenti).
Questi soggetti oggi si sentono veramente presi in giro dalla Regione perché giustamente sostengono che prima era stato detto loro di fare una cosa e poi era stata emanata la legge. Se sono pochi i casi, se n'era già parlato allora. L'impegno era dunque di trovare la forma più corretta: già la volta scorsa la situazione era stata impostata in questo modo. Si era detto che non poteva andare la legge, ma si sarebbe trovata una forma per rimborsare questi automobilisti.
Sarebbe una cosa semplice da fare, perché basterebbe chiedere a tali soggetti di presentare un'autocertificazione corredata da un dichiarazione di chi ha praticato la trasformazione. Potremmo chiamarlo "contributo straordinario" per coloro che hanno trasformato l'auto da benzina a GPL. È un provvedimento che l'Assessore potrebbe assumere persino da domani mattina.
A molti soggetti è stato fatto pagare il bollo. Parliamo di persone che con sacrifici (ci riferiamo, appunto, a persone che dispongono ancora di una FIAT Panda oppure di una FIAT Uno di dodici anni!) hanno trasformato il motore della loro auto da benzina a GPL per viaggiare, a cui poi abbiamo detto: "Guarda che abbiamo scherzato; continua a pagarti il bollo e magari te ne limitiamo in qualche modo l'utilizzo".
Ne avevamo già parlato mesi fa, ma da allora nessuno ha mosso un dito.
Io sono in contatto con l'associazione di coloro che lamentano questa situazione con pieno diritto. Abbiamo organizzato un incontro a Cuneo anche in presenza dell'Assessore.
Si trovi la strada per rimborsare chi ha pagato. Altrimenti, perlomeno si trovi il coraggio di dire: "Abbiamo scherzato. Vi Abbiamo preso in giro", e come al solito chi ne fa le spese è la povera gente, perché chi ha i soldi si è comprato l'auto nuova, magari con il sistema della rottamazione. I "poveri cristi" che non possono cambiarla, ma che si sono limitati a trasformarla, vengono ancora "mazziati" dalla Regione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Casoni.
Ha chiesto la parola l'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Solo un chiarimento, affinché non vi siano fraintendimenti.
Ho riferito di 12 (o forse 17) soggetti che, a seguito dell'introduzione della nostra normativa, cioè a seguito dell'approvazione dell'assestamento (credo che il discrimine fosse il 26 novembre; adesso ho in testa quella cifra), hanno fatto la conversione e, conseguentemente ritenevano di poter usufruire di quel beneficio. Quelli rappresentano un numero limitatissimo.
Sono svariate centinaia, invece, quelli che avevano già fatto la conversione prima e che hanno legittimamente, sulla base di quella disposizione...
CASONI William (fuori microfono) Si tratta di due anni fa. Il riferimento che lei fa non è di quest'anno, ma era del 2006 il limite; 26 novembre 2006.
Siamo nel 2008!



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

26 novembre 2006...
Io adesso stavo contestando il numero 17. Mi permetto di dire che i più danneggiati sono quelli che, a seguito di quel provvedimento, hanno convertito l'automobile per utilizzare il beneficio. Perché coloro che lo avevano fatto prima del provvedimento, lo avevano comunque fatto indipendentemente dal beneficio o dalla detassazione. Volevo soltanto precisare questo aspetto.
Ribadisco che comunque è in corso di predisposizione un provvedimento che sana tale questione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto, per dichiarazione di voto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Sulla base delle assicurazioni testé rilasciate dall'Assessore ritiriamo l'emendamento in questione.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 16 si intende ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Bellion, Reschigna Manolino: al Capo II dopo l'articolo 25 è aggiunto il seguente: "Articolo 25 ter (Modifica della legge regionale 1 luglio 2008, n. 19) 1. Il comma 9, dell'articolo 40 della legge regionale 1 luglio 2008, n. 19 (Disposizioni modificative della legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 "Testo unico delle leggi sulla montana"), è sostituito dal seguente: 9. E' abrogato l'articolo 4 della l.r. 7/2007 della legge regionale 2 aprile 2007, n. 7 (Soppressione Osservatori regionali).
2. E' confermato l'articolo 56 della l.r. 16/1999, come sostituito dall'articolo 6 della l.r. 7/2008".
La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta esprime parere positivo.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 42.
Ricordo che il numero legale è 30.
Collega Barassi, mi scuso, ma potrà poi intervenire in fase dichiarazione complessiva di voto, se ritiene di puntualizzare qualcosa. La ringrazio.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42, che diventa articolo 29.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 (che diventa articolo 30) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 26.
Il Consiglio approva Questo era l'ultimo articolo. Mi sembra che il lavoro svolto sia stato proficuo.
Ringrazio tutti i colleghi per la collaborazione.
I lavori saranno ripresi domani mattina come da convocazione a vostre mani per le dichiarazioni di voto, la votazione finale del provvedimento e gli eventuali ordini del giorno collegati.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.51)



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