Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.355 del 11/09/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.02 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cavallaro, Pizzale, Pozzi Reschigna e Robotti.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute consiliari del 22, 28, 29 e 30 luglio 2008. Saranno posti in approvazione nel corso della prossima seduta consiliare.
Come da prassi, i colleghi che vorranno avanzare osservazioni potranno rivolgersi ai competenti Uffici del Consiglio regionale.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla sospensione dei lavori del Consiglio per una convocazione della Conferenza dei Capigruppo


PRESIDENTE

Colleghi, se non ci sono indicazioni in senso contrario, prima di procedere alla discussione sui punti di cui all'o.d.g. ritengo opportuno effettuare una seduta politica, cioè senza il supporto tecnico amministrativo degli Uffici regionali, della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, per valutare le modalità con le quali procedere.
Prego i colleghi Capigruppo di recarsi in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.36 riprende alle ore 11.48)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Per cortesia, colleghi, vi prego di accomodarvi nei banchi.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Domenico Marchesotti


PRESIDENTE

Colleghi, penso sia doveroso ricordare la scomparsa, il 22 agosto scorso, di Domenico Marchesotti, Consigliere regionale dal 1970 al 1985 Assessore al commercio e artigianato nella II legislatura, dal 1975 al 1980, e per parte della III legislatura, fino al 1983.
Aveva 83 anni. Partigiano, dopo la fine della Resistenza della II Guerra Mondiale si era dedicato alla politica attiva. È stato, tra l'altro Segretario della Federazione del Partito Comunista Italiano di Alessandria quindi Consigliere comunale di Alessandria e membro del Consiglio di Amministrazione della locale Cassa di Risparmio.
Una rappresentanza del Consiglio regionale e della Giunta, con il Gonfalone della Regione, ha preso parte ai funerali che si sono svolti a Sarezzano, in Provincia di Alessandria, il 23 agosto scorso.
Ho espresso, e rinnovo qui, ai familiari le condoglianze dell'intero Consiglio regionale.
Propongo, quindi, di osservare un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione delle vittime del terrorismo ("Prima giornata mondiale in memoria delle vittime del terrorismo")


PRESIDENTE

Colleghi, penso sia giusto dedicare un attimo del nostro tempo alla ricorrenza della prima Giornata mondiale in memoria delle vittime del terrorismo, indetta dall'insieme delle Associazioni che nei vari Stati si battono per ricordare le vittime del terrorismo.
La data scelta non è casuale, perché oggi ricorre il settimo anniversario dell'11 settembre 2001, la data che è impressa nella memoria di tutti noi come quella del più eclatante attacco terroristico che la storia abbia mai conosciuto e che ha colpito il cuore di un'intera città: l'attacco alle Torri Gemelle di New York e il simultaneo attacco ad altri siti negli Stati Uniti d'America.
In particolare, l'attacco alle Torri Gemelle ha comportato 2800 morti 2800 vittime civili e uno strascico di invalidità che, come abbiamo visto in questi giorni, ha colpito moltissimi tra le migliaia di soccorritori.
Quindi, il computo di questa tragedia avrà dati ben più terribili di quelli che erano già drammaticamente noti a pochi giorni dall'attentato.
Questo attacco ha colpito non solo gli Stati Uniti d'America, ma tutto il mondo occidentale. Penso di poter dire di più: ha colpito l'intero mondo civile.
Negli anni successivi a questa tragedia, si è parlato molto, sui mezzi di comunicazione, di uno scontro di civiltà che si sarebbe aperto dopo l'attacco alle Torri Gemelle.
Non so se questo sia il termine più opportuno, ma ritengo che non sia corretto, perché non si può parlare di scontro di civiltà. In realtà, lo scontro è di natura diversa: è lo scontro tra chi accetta e chi non accetta che nel mondo esistano soggetti diversi, Stati diversi, culture diverse fedi diverse, capacità diverse, modi diversi di convivere, il tutto all'interno delle istituzioni sopranazionali; istituzioni che, non a caso sono figlie dei due grandi conflitti mondiali che hanno colpito il XX secolo e che hanno dato origine, prima, alla Società delle Nazioni, poi all'organizzazione delle Nazioni Unite (l'ONU). Quindi si tratta di uno scontro tra chi accetta queste regole internazionali, chi accetta la coesistenza di popoli con mentalità diverse, con origini diverse, con culture diverse e chi, invece, pretende di imporre la propria concezione del mondo, la propria concezione delle regole di convivenza e magari anche le proprie convinzioni personali, dal punto di vista della fede religiosa tra chi considera la vita un valore importante, un valore fondamentale e chi ha il disprezzo della vita umana e, tramite questo disprezzo, arriva a considerare i civili come soggetto su cui esercitare il terrore, la paura per condizionare i Governi.
Io penso che il mondo, dall'11 settembre 2001, sia cambiato. La paura ormai è diventata un sentimento che rischia di condizionare la vita di ciascuno di noi, anche nei momenti in cui si fanno delle scelte personali (la scelta delle vacanze, la scelta dei luoghi in cui andare all'estero).
Lo stesso sentimento di paura che in Italia abbiamo già provato negli anni del terrorismo, negli anni in cui la paura ha condizionato chiunque di noi vivesse in alcune città, come Torino o altre città del Piemonte in cui il terrorismo si è espresso.
Penso sia opportuno non piegarci alla paura e non lasciare che la violenza, il terrorismo, la pretesa di cambiare le regole dello Stato di diritto attraverso il terrore possano condizionare la nostra vita.
Questo noi in Italia l'abbiamo già affrontato, con la fermezza che tutte le forze democratiche hanno saputo opporre al terrorismo; la fermezza che ha fatto sì che lo Stato italiano, la Repubblica italiana abbia saputo uscire a testa alta, vittoriosa rispetto a chi pensava di cambiarne le regole attraverso l'uso del terrore.
Tutto ciò, in difesa dello Stato di diritto, in difesa dello Stato laico, dove ciascuno può avere delle convinzioni, anche religiose, ma rispettando quelle degli altri e senza avere la pretesa che le proprie convinzioni religiose si tramutino automaticamente in regole di legge, in norme giuridiche.
È per questo che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha voluto, proprio in questa data, proprio oggi, inaugurare una mostra. Il Consiglio regionale sarà sospeso dalle ore 17.00 alle ore 17.30, per dare la possibilità a tutti coloro che lo desiderano di salire al primo piano dove alla presenza delle Autorità locali, in particolare del Prefetto di Torino, sarà aperta la mostra sul terrorismo; una mostra che ripercorre 30 anni di terrorismo in Italia e anche di terrorismo internazionale.
Questa mostra illustra il terrorismo partendo dalle vittime dello stesso. Abbiamo fatto la scelta di dare voce ai familiari delle vittime del terrorismo, perché spesso capita, sui mezzi di comunicazione, sui giornali sui media, di vedere esprimere coloro che del terrorismo sono stati attori pentiti o che comunque hanno pagato con il carcere la loro sinistra opera.
Spesso, però, non c'è spazio per i familiari delle vittime.
Questa mostra vuole essere un atto simbolico dell'Istituzione Regione Piemonte per dare voce ai familiari di coloro che hanno perso la vita o hanno sofferto per fare, ciascuno nell'esercizio del proprio dovere, quello che era giusto secondo le regole della nostra libera convivenza e del nostro Stato di diritto.
Per questo invito tutti, alle ore 17, a salire al primo piano per dare l'avvio a questa mostra, che sarà una mostra itinerante che toccherà tutti i Comuni del Piemonte che desiderano ospitarla.
Colleghi, propongo ancora un minuto di silenzio.



(I presenti, in piedi, osservano un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Volevo ringraziare il Presidente per l'intervento appena svolto.
Personalmente mi trova totalmente condividente dalla prima all'ultima parola, quindi su questo non ho alcunché da aggiungere.
Aggiungo, invece, che la nostra vita è fatta di persone che se ne vanno. Non ho avuto la possibilità di conoscere il collega di cui è stata commemorata prima l'assenza, ma ricordo all'Aula che oggi si svolgono i funerali di una persona che molti di voi non hanno conosciuto. Mi riferisco all'onorevole Lavagnini, parlamentare di Forza Italia di Biella di alcune legislature fa. Per i molti che non l'hanno conosciuto mi permetto solo di dirvi che, tra le sue caratteristiche, vi era quella di essere definito come una persona per bene. Un tempo era una cosa statisticamente normale oggi non lo è più, quindi proprio per questo è ancora più utile ricordarne con dolore la dipartita quando viene a mancare. Di esempi ce ne sono tanti.
Fortunatamente ci sono anche dei compleanni. Oggi è il compleanno, per esempio, del collega Alfieri, Assessore del Comune di Torino. All'Assessore rivolgiamo gli auguri di buon compleanno e che la sua attività al Comune possa chiudersi utilmente il più presto possibile.
Il 29 settembre è il compleanno del Presidente del Consiglio. L'Equipe 84 gli dedicò una canzone che, non casualmente, si intitolava "29 Settembre".
Gente che va e gente che nasce. Bisogna prestare attenzione anche ai nuovi nati. Questa è una regione che ha bisogno di bimbi perché i bimbi sono la dimostrazione - di qualunque colore, sesso, religione, provenienza etnica - di fiducia. In quel paese, in quella provincia, in quella regione in quell'area dove non ci sono bimbi, ci sono problemi.
Ringrazio il Presidente per l'intervento e ci apprestiamo ai lavori dell'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare il Presidente per l'intervento che ha svolto. Credo sia condivisibile, certamente nell'impianto generale, sostanzialmente per due aspetti (un secondo ringraziamento va esteso anche all'Ufficio di Presidenza).
Il primo perché non si sono fatte facili confusioni fra quelli che sono fenomeni, tragedie terroristiche che, ricordiamo, oltre a colpire il continente americano hanno colpito molto da vicino anche la nostra Europa (Londra e Madrid) e altri interventi minori che, in qualche modo, hanno fortemente toccato la sensibilità collettiva.
Il secondo ringraziamento va per la realizzazione della mostra, che io non ho ancora visto, inaugurandosi alle ore 17. Da un po' di tempo, non molto per la verità, nel nostro Paese, finalmente, si è iniziato a dare spazio ai soggetti che, più di tutti, hanno patito gli anni del terrorismo gli anni di piombo, cioè i familiari delle vittime, coloro i quali si sono visti privare di una persona molto cara per una motivazione che era assolutamente folle, magari per quello che scriveva, per le idee che professava, per il comportamento che assumeva sul luogo di lavoro. Su questo punto non si fanno classificazioni di carattere politico n valutazioni, soprattutto all'interno di una sede istituzionale.
Per troppo tempo abbiamo visto e abbiamo letto, non soltanto sulle pagine dei giornali, ma anche su libri a volte anche a media e grande tiratura, i carnefici parlare di quegli anni. Parlare degli anni che hanno visto loro stessi insanguinare la nostra Nazione con un sentimento che in quegli anni fu molto più avvertito, rispetto a quello che si sente oggi.
Non vennero colpite soltanto le famiglie che persero un proprio caro - loro prima di tutto, ovviamente - ma venne colpita l'intera Nazione, in cui il sentimento di sicurezza e il sentimento di agibilità di alcune aree nel professare alcune idee era, in qualche modo, venuto meno e la difficoltà nel farlo era certamente maggiore.
Mi auguro che il ricordo doveroso dell'11 settembre sia un ricordo che possa accomunare tutti i Gruppi consiliari del Consiglio regionale. Credo che in questa data, per questi avvenimenti, forse non ci debba essere divisione di carattere politico.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Non voglio aprire alcun dibattito su questi temi, ci sono altre cose che da ieri attendono e che si prolungheranno per lungo tempo, temiamo.
È giusto ricordare la tragedia dell'11 settembre 2001 e i morti che vi sono stati e i danni drammatici che ha provocato, come è giusto ricordare tutti gli altri attentati di tipo sostanzialmente fondamentalistico che si sono verificati nei Paesi europei, non solo in questi anni.
È giusto e sacrosanto ricordare gli anni in cui in Italia vi sono stati i gravi fatti di terrorismo, le cui vittime sono state spesso dimenticate.
Continuo a dire - l'ho detto in un'altra seduta di Consiglio quando era stato proposto dal Consigliere Leo - che un inquadramento di quegli anni e una serie di convegni e di iniziative su quegli anni consentirebbero di comprendere quei fatti e di evitare semplificazioni drammatiche che spesso vengono fatte (io sono anche colpevole in molti casi).
Tuttavia credo, Presidente, che sia profondamente sbagliato dimenticare, quando si parla di questi fatti, le guerre che vi sono state in questi anni, quelle che hanno drammaticamente preceduto l'11 settembre 2001 e quelle che hanno seguito l'11 settembre. Non gliene faccio una colpa, è una semplice questione di differenziazione politica che esiste che abbiamo rimarcato in altri casi.
Noi continuiamo ad essere convinti del drammatico legame tra i due fatti: le guerre e la divisione che, nel mondo, si sta sempre più creando.
Nei prossimi decenni - lunga vita a tutti, naturalmente - temiamo conseguenze ancora più gravi di quelle che vi sono state fino ad oggi.
Quando si parla delle guerre, credo sia ovvio ricordare i tanti morti civili che anche in queste vi sono state, non sempre e non solo per errori.
Quelli che vi sono stati ancora poche settimane fa, cui le tv hanno dato qualche secondo di spazio.Credo sia giusto, quando si compie un inquadramento, ricordare anche questo.
Permettetemi di finire ricordando che in un film sull'11 settembre, Ken Loach, che fu ospite di questo Consiglio il 1° marzo 2006, parlava dell'11 settembre ricordando un altro drammatico 11 settembre, che quelli della mia età ricordano bene: l'11 settembre 1973, quando vi fu un colpo di stato in Cile che lasciò tracce di sangue e drammi per lungo tempo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Mi è venuto in mente un episodio del tempo passato. Ho visto una vignetta in cui c'era una vetrina dove c'erano parecchi mucchietti di lana in vendita. Sul primo, il meno costoso, c'era scritto "pura lana"; sul secondo, più costoso, era scritto "lana vergine", mentre sul terzo, più costoso ancora, c'era scritto "pura lana vergine". Poi c'era il massimo sul quale era scritto "lana".
Pensando a cosa potevo dire dopo avere sentito l'intervento del Presidente, ho pensato che avrei potuto parlare dieci minuti, ma sintetizzo con un verbo e un aggettivo: condivido - e bravo - quanto detto dal Presidente.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame proposta di deliberazione n. 385, inerente a "Assestamento del bilancio del Consiglio regionale per l'anno finanziario 2008"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 385, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Non essendoci interventi né dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 385, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 554, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare il disegno di legge n. 554, di cui al punto 4) all'o.d.g.
È relatore il Consigliere Reschigna, che dà per letta la seguente relazione: "L'analisi delle disposizioni del d.d.l. n. 554, 'Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e disposizioni finanziarie', può essere affrontata sulla base di una duplice prospettiva : finanziaria e normativa.
A livello finanziario la riduzione e la ricollocazione della spesa corrente e di quella di investimento effettuata dalla manovra di assestamento sul bilancio relativo all'esercizio 2008 trova una delle sue motivazioni nella necessità di rispettare i limiti derivanti da un Patto di stabilità, che per il 2008 prevede un incremento contenuto nei limiti del 2,5 % del complesso delle spese finali effettuate da ciascuna regione nel 2007 e calcolate assumendo il pieno rispetto del patto di stabilità interno (art. 1, comma 657 legge 27 dicembre 2006, n. 296, 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)'.
Nella manovra di assestamento 2008 è stato operato pertanto un taglio della spesa corrente pari a 90 milioni di euro, dei quali 75 milioni di euro a copertura del disavanzo della sanità per il 2008, mentre i rimanenti 15 milioni hanno integrato le disponibilità del fondo di riserva di cui all'UPB DA09011 (Bilancio Bilanci Titolo I Spese Correnti).
Della redistribuzione delle spese in conto capitale operata all'interno della presente manovra di assestamento, pari a 300 milioni di euro beneficia invece per 100 milioni il fondo di riserva di cui all'UPB DA09012 (Bilancio Bilanci Titolo II Spese in conto capitale), e tali risorse saranno destinate al finanziamento integrale della chiusura dei programmi DOCUP. I rimanenti 200 milioni di euro sono destinati alla sanità.
Ricordo brevemente che con il d.d.l. n. 554 vengono assegnati 5 milioni all'ARPA per consentirle di far fronte agli oneri derivanti dal rinnovo contrattuale 2004-2007 del personale dipendente, che i capitoli relativi alla reggia di Venaria registreranno una variazione in entrata e in uscita di 4.250.000 euro e che il finanziamento della legge regionale 21 dicembre 2007, n. 25 (Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro) verrà incrementato di un milione di euro.
Possiamo concludere queste brevi considerazioni di ordine finanziario ricordando che l'avanzo finanziario alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 viene quantificato in euro 278.771.794,86 (art. 2) , che all'interno della presente manovra di assestamento sono state inserite anche le variazioni da apportare agli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio pluriennale 2008-2010 (art. 3) e che si è ritenuto di incrementare a 837.000 euro le risorse destinate all'incentivazione del mezzo pubblico (art. 10). Spostando la nostra attenzione a livello normativo possiamo ricordare che all'interno del d.d.l. n. 554 hanno trovato collocazione alcune disposizioni stralciate dalla legge finanziaria 2008 e che durante l'esame istruttorio in I Commissione l'articolato del disegno di legge ha subito ulteriori modifiche per l'approvazione di alcuni emendamenti presentati dalla Giunta Regionale e in seguito alla decisione di rimandare a questa sede una eventuale riproposizione della disposizione finalizzata a promuovere i collegamenti aerei tra l'aeroporto di Cuneo Levaldigi e quello di Roma-Fiumicino. Soffermiamoci brevemente su alcune delle disposizioni presenti nel d.d.l. n. 554 nel testo licenziato dalla I Commissione in data 29 luglio 2008 : l'art. 16 provvede a trasferire in capo alle Province le competenze afferenti l'attività di distribuzione del GPL l'art. 23 individua i parametri che dovranno essere rispettati dai Comuni interessati dalla navigazione interna nella determinazione dei diritti di varo .
l'art. 25 ridefinisce, nel rispetto dei limiti individuati dal legislatore nazionale, al 2,9 per cento l'ammontare dell'aliquota IRAP prevista per le imprese editoriali".


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prima di iniziare il dibattito sul disegno di legge n. 554, credo sia opportuno sospendere l'esame del punto in oggetto ed affrontare alcune questioni che sono state oggetto di richieste degli interventi procedurali di ieri.
La Giunta regionale ha dato la disponibilità ad effettuare due comunicazioni. Quindi, sospendiamo l'esame del punto 4) all'o.d.g. ed interverrà la Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Artesio, che renderà le comunicazioni richieste nella seduta di ieri relativamente alle vicende connesse alla deliberazione n. 98-9422 del 1° agosto 2008.
Quindi, interviene l'Assessore Artesio.



(Commenti del Consigliere Burzi)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, perché probabilmente ho interpretato male.
Se i colleghi condividono sul fatto che la comunicazione si effettui in apertura della seduta pomeridiana.



(Commenti del Consigliere Burzi)



PRESIDENTE

La comunicazione dell'Assessore Artesio avverrà in apertura di seduta pomeridiana, che è convocata alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.13)



< torna indietro