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Dettaglio seduta n.353 del 10/09/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 10.03 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.54)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bresso, Pozzi, Robotti Rutallo e Spinosa.


Argomento: Informazione - Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

b) Impugnazione del Governo avverso leggi regionali, n. 12, recante "Legge finanziaria per l'anno 2008" e legge regionale 25 giugno 2008, n. 18 recante "Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale"


PRESIDENTE

Comunico che l'Avvocatura della Giunta regionale, con nota del 30 luglio 2008, ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato, con ricorso in via principale alla Corte Costituzionale l'articolo 2 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 12, recante "Legge finanziaria per l'anno 2008" per presunta violazione degli articoli 3, 117 secondo comma, lettera e), e 119, secondo comma, della Costituzione.
L'articolo 2 della nostra legge finanziaria disporrebbe, secondo la Presidenza del Consiglio ricorrente, una modifica della disciplina sostanziale dell'Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), in quanto introdurrebbe una nuova ipotesi di deduzione al di fuori di quelle previste "dalla legge istitutiva statale e in mancanza di una disposizione che preveda una qualsiasi facoltà di intervento del legislatore regionale per una diversa determinazione della base imponibile".
Comunico inoltre che l'Avvocatura della Giunta regionale ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato, con ricorso in via principale alla Corte Costituzionale, l'articolo 8, comma 1, lettera d), della legge regionale 25 giugno 2008, n. 18, recante "Interventi a sostegno dell'editoria piemontese e dell'informazione locale".
Detta norma, secondo la Presidenza del Consiglio dei Ministri ricorrente, violerebbe l'articolo 117, secondo comma, lettera e), o, in subordine, l'articolo 117, terzo comma, e l'articolo 119 della Costituzione, in quanto invasivo delle competenze statali, poich riducendo l'aliquota IRAP al 2,25%, si sarebbe posta in contrasto con la normativa costituzionale che prevede la competenza esclusiva statale in materia di sistema tributario e contabile dello Stato.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Variazioni di bilancio

d) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008


PRESIDENTE

Comunico infine che la Giunta regionale, in data 1° agosto 2008, ha trasmesso, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della legge regionale n. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte) n. 7 deliberazioni del 16 giugno 2008 e n. 22 deliberazioni del 7 luglio 2008. Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.
Procediamo con il punto 2) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze".


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Richiesta, da parte del Consigliere Larizza, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente a "Disponibilità organico suole materne"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Chieppa, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente a "Crisi Bertone"

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Chieppa, di una presa di posizione del Consiglio regionale o dell'Ufficio di Presidenza in merito a "Dichiarazioni e provvedimenti adottati dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa sul ruolo delle truppe della Repubblica di Salò"

Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Richiesta, da parte del Consigliere Leo, di poter assistere, giovedì 11 settembre alle ore 17, a Palazzo Lascaris, all'inaugurazione della mostra "Anni di piombo. Le voci delle vittime per non dimenticare", promossa dal Consiglio regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione e Associazione Italiana Vittime del terrorismo


PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Signor Presidente, intervengo solo per richiamare una questione che in questi giorni ha riempito le pagine dei giornali locali. Mi riferisco alla questione della scuola materna e al rischio - anzi, è quasi una certezza che circa mille bambini della nostra regione, con un'età compresa tra i tre e i sei anni, non avranno il diritto di usufruire del suddetto servizio secondo me, importante - che è il primo gradino della formazione di una persona in una società moderna.
Volevo segnalare che il fatto ha suscitato preoccupazioni in molte famiglie, pertanto varrebbe la pena avere da parte dell'Assessore qualche informazione più dettagliata, per sapere se, dopo le prime polemiche, ci sono novità e capire se è possibile affrontare questo tema come se fosse tutto interno alla formazione.
Mi chiedo se, ad esempio, ci fossero scarse risorse - come difatti è per le scuole elementari le istituzioni locali potrebbero accettare l'idea che mille bambini non frequentassero la prima elementare.
Siccome considero collegati i due livelli formativi, ritengo abbastanza grave l'idea che qualcuno possa essere discriminato a monte. Per questo chiedo se l'Assessore competente, nei prossimi giorni, potrà darci qualche informazione un pochino più precisa.



PRESIDENTE

L'Assessore regionale in questione oggi è impegnato a Roma. Comunque la Giunta regionale, nella persona del Vicepresidente, ha preso nota della richiesta e ha assicurato che provvederà a dare comunicazione ai signori Consiglieri il più celermente possibile.
Se giungono altre informazioni, potremmo anche immaginare di rispondere più sollecitamente, magari nella giornata odierna.
Procediamo con il sindacato ispettivo.
Comunicazioni sull'ordine dei lavori sono state preannunciate al termine del sindacato ispettivo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Signor Presidente, intervengo molto rapidamente su due questioni.
Nelle settimane scorse, ho inviato una richiesta al suo Ufficio chiedendole di intervenire presso la Giunta, al fine di ottenere una comunicazione informativa, poiché la vicenda Bertone ci preoccupa particolarmente. Tra poche settimane, se non interverranno delle novità potrebbe concretizzarsi il rischio di un esito infausto di quella crisi.
Noi vorremmo conoscere qual è il punto della situazione, considerata l'importanza dell'azienda, come marchio, e avuto anche riguardo al futuro di 1.300 lavoratrici e lavoratori. Quindi, è importante, da questo punto di vista.
Risollecito al Presidente e alla Giunta la questione esplicitata.
Per quanto riguarda la seconda questione - posso intervenire successivamente, ma preferisco esprimere entrambi gli argomenti, avendoli in qualche modo annunciati - a nostro avvisto - oggi, nella Conferenza dei Capigruppo, riporremo la questione - è opportuno che arrivi un segno o una risposta da parte del Consiglio regionale tutto o dell'Ufficio di Presidenza, se lo si riterrà opportuno, in relazione alle gravissime affermazioni pronunciate dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Sul nostro territorio ci sono città insignite della medaglia d'oro alla Resistenza, pertanto credo sia ignobile e vergognoso ricordare e onorare i soldati della Repubblica di Salò, come è avvenuto da parte di un esponente di primo piano dell'attuale Governo, che, in particolar modo nella nostra regione, si sono macchiati di crimini orrendi.



PRESIDENTE

Collega Chieppa, la invito ad avanzare la richiesta.



CHIEPPA Vincenzo

Credo che il Consiglio regionale dovrebbe dare un segnale per ribadire invece, la propria vicinanza e sostegno a quei valori per cui tanti nostri correligionari scelsero di schierarsi dalla parte del Movimento di Liberazione nazionale. È una questione molto seria, in particolare per noi piemontesi e per chi vive e lavora in questa regione. Credo che non possiamo far finta di non aver visto o sentito quello che è accaduto a Roma, ad opera del Ministro della Difesa. Porrò la questione in seguito, in Conferenza dei Capigruppo, per vedere se si riesce a concordare un ordine del giorno anche con le altre forze democratiche del Consiglio.



PRESIDENTE

Consigliere Chieppa, le due questioni erano già nell'elenco delle questioni da affrontare in sede di Conferenza dei Capigruppo. Per quanto riguarda la crisi Bertone, la Giunta regionale ha dato la disponibilità a dare comunicazioni sulla questione che, ovviamente, è una vicenda che si sta avvicinando verso momenti cruciali.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Il mio intervento è proprio strettamente, in questo caso, legato all'ordine dei lavori del Consiglio, perlomeno allo svolgimento degli stessi.
A proposito di chi è stato dalla parte giusta e di chi è stato dalla parte sbagliata (l'intervento del collega Chieppa è molto pertinente) vorrei complimentarmi con il Presidente Gariglio e con il Vicepresidente Placido per la bellissima mostra sugli "Anni di piombo. Le voci delle vittime per non dimenticare". Mi risulta, peraltro, che domani, alle ore 17, dovrebbe esserci l'inaugurazione. Mi rimetto, in maniera assoluta, alle decisioni del Presidente Gariglio e all'Ufficio di Presidenza, ma volevo solamente sottolineare che, personalmente, in quella mezzora mi assenter dal Consiglio (ritenga il Presidente di organizzarlo come meglio crede).
Se, giustamente, ci fu una parte che combatteva per la giustizia e una meno, penso che anche negli "anni di piombo", a maggior ragione, ci fu una parte che fu vittima della violenza.
Mi pare che l'iniziativa del Consiglio regionale meriti, Presidente Gariglio, un grande apprezzamento. Faccia, Presidente, come ritiene meglio per giustificare la mia assenza, in quanto vorrei essere presente a questa bellissima iniziativa che le fa tanto onore.



PRESIDENTE

Grazie delle sue parole, collega Leo. Vedremo domani di gestire la seduta cercando di dare l'opportunità, a tutti i colleghi che lo desiderano, di poter prendere visione della mostra.
Altre questioni sono state preannunciate. Nella fase successiva dei lavori c'è il sindacato ispettivo, di cui dobbiamo occuparci, se non ci sono altre questioni preliminari.


Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 1794 dei Consiglieri Cavallera, Cotto e Ferrero, inerente a "Affidamento di incarico dei trasporti pubblici attraverso appalto"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 1794, presentata dai Consiglieri Cavallera, Cotto e Ferrero.
Risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Siccome si tratta di un'interpellanza piuttosto "stagionata" perché è del settembre dello scorso anno, colgo l'occasione per aggiornare il Consiglio sulla vicenda, che direttamente ha a che vedere con la partita "trasporto pubblico locale" e modalità di affidamento dei servizi. In questo senso, qualche misura in qualche modo viene evocata nell'interpellanza.
Nella fase a cavallo tra la primavera e la pausa estiva, abbiamo completato il processo di rideterminazione delle risorse, anche alla luce di quelle integrative destinate al trasporto pubblico locale, previste dalla legge finanziaria licenziata nel dicembre dello scorso anno; ci naturalmente, sulla base di un riparto articolato tra le varie Province che sono titolari del trasporto extraurbano, i Comuni e le conurbazioni che sono titolari del trasporto urbano, adeguando, sostanzialmente, il modello di riparto che avevamo previsto nel nostro piano pluriennale e integrando complessivamente 43 milioni che poi si rimodulano in tutti gli anni successivi indicizzati. Tenuto conto dell'aumento dei costi di produzione abbiamo rideterminato i budget spettanti a ciascuno degli enti che sono poi chiamati per delega a gestire i servizi.
Su questa base abbiamo già deliberato, per quanto ci riguarda come Giunta, la rideterminazione complessiva del riparto, attraverso un processo di concertazione con gli Enti locali. Nelle prossime settimane sottoscriveremo con gli stessi Enti l'accordo relativo all'addendum di questa somma. Su questa base gli Enti procederanno, naturalmente, al prolungamento e alla proroga dei contratti sino alla fine dell'anno contestualmente (perché questa è una trascrizione precisa che abbiamo incluso nei nostri dispositivi di attribuzione delle risorse), in ottemperanza della legislazione nazionale, procederanno poi alla pubblicazione dei bandi per l'affidamento dei servizi tramite gara.
Questo riguarderà tutti - indistintamente - gli Enti locali, ivi compresa l'Agenzia della mobilità metropolitana, che è il consorzio che gestisce il trasporto in ambito metropolitano, con solo un paio di eccezioni che vanno a scadenza nel 2009: il Comune di Alessandria e il Comune di Asti (spero di non ricordare male) che, essendosi avvalsi in illo tempore del cosiddetto "lodo Buttiglione", hanno in essere tipologie di affidamento differenti.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, vi prego, se siete interessati a dialogare, di farlo fuori dell'Aula, perché così è difficile che l'interpellante e l'Assessore riescano ad ascoltarsi.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Dicevo soltanto che ci sono solo un paio di soggetti che sfuggono contingentemente, ma che nel 2009 dovranno allinearsi anch'essi alle modalità di affidamento attraverso gara: il Comune di Alessandria e il Comune di Asti, che, essendosi avvalsi del cosiddetto "lodo Buttiglione" introdotto dal Ministro Burlando per breve tempo per dare la possibilità di ritornare all'affidamento in house - stipularono allora contratti che hanno durata valevole fino al 2009. Quindi, fino alla scadenza dei contratti in vigore, non metteranno a gara i loro servizi, ma parliamo di una scadenza che è ormai prossima.
Questo è il meccanismo. Il budget complessivo di risorse stanziate (com'è noto, perché se n'è parlato anche qui) rispetto al 2007 integra nel 2008 i 43 milioni aggiuntivi che sono la somma del combinato disposto previsto dai due commi dell'ultima finanziaria.
Quindi, diciamo che l'obiettivo della Regione è portare a regime attraverso le modalità di affidamento per mezzo di gara, il sistema del trasporto pubblico locale entro i prossimi mesi, fatto salvo il tempo necessario per espletare da parte degli Enti locali le procedure legali.
Con analoga metodologia stiamo seguendo la partita del trasporto ferroviario, che è un po' più difficile, ma credo che per la fine dell'anno saremo nelle condizioni di lanciare le gare anche per il trasporto ferroviario che, invece, come il collega Cavallera sa, è una competenza direttamente (per quanto riguarda il trasporto regionale e interregionale) attribuita alla Regione.



PRESIDENTE

La parola all'interpellante, Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie all'Assessore Borioli per l'aggiornamento sulla situazione dell'appalto del servizio del trasporto pubblico locale. Se ho capito bene con qualche articolazione di data, andrà tutto a gara.
Naturalmente, capiamo bene che lo scopo dell'interpellanza non era proprio quello di dire "manteniamo la spesa storica". In queste settimane si parla tanto di spesa storica, anche in maniera più in generale per le questioni del federalismo fiscale. Mi domando, però, se manteniamo la spesa storica oppure andiamo a degli addendum, cioè rivediamo quello che sarebbe il controvalore di un servizio migliore, comunque più completo, e su quella base facciamo le gare, dove si vedrà l'efficienza e la capacità di contenere i costi dei vari concorrenti.
Adesso vedremo la delibera che farà la Giunta per arrivare a quest'accordo con le Province e i Comuni per i trasporti urbani, in modo tale da avere un quadro istituzionale certo e comunque condiviso per andare alle gare.
chiaro che bisognerà vedere anche con l'ottica del riequilibrio, nel senso che vi sono zone del Piemonte dove la spesa storica significava minori trasferimenti. Di questo se ne sarà senz'altro tenuto conto trattandosi di questioni che risalgono a decenni fa (quando il sistema è decollato, nel procedere sulla spesa storica si sono consolidate delle disuguaglianze). Il mercato è unico: vedremo se si riequilibrerà.
Rimane, tuttavia, un dubbio di grande attualità: qualcuno direbbe "che ci azzeccherà la fusione GTT, azienda di Milano, con questa procedura?".
Perché è chiaro che si formerà un soggetto di maggior consistenza, per cui avremo subito la possibilità di provare sul campo la capacità di avere una maggior incidenza anche in termini competitivi.
Credo, comunque, che non sia un aspetto secondario, per cui seguiremo con interesse tutta la vicenda, sia per questioni politiche relative alla conclusione del rapporto Torino-Milano e, più in generale, Piemonte Lombardia (tematica ormai aperta, che ha vari fronti su cui ragionare) sia, nello specifico, per verificare quale sarà il soggetto che verrà effettivamente costituito per andare a gara (naturalmente, parliamo del trasporto su gomma).
Per quanto riguarda le Ferrovie, facciamo gli auguri all'Assessore, nel senso che sappiamo come l'Amministratore Delegato Moretti abbia rivalutato tutti i costi dal suo punto di vista. Pare che le risorse, al momento, non ci siano, quindi bisognerà veramente farlo presente: io dico che è un regalo che vi ha fatto il Governo precedente, quello di prorogare fino all'ultimo e non risolvere il problema nella legge finanziaria 2008.
Comunque, se si vorrà presentare un ordine del giorno, ci penseremo anche noi. A mio avviso, si potrebbe trovare una convergenza al di là delle polemiche. Noi, ovviamente, non calcheremo la mano sul pregresso, ma ci attendiamo che, nell'interesse del trasporto piemontese, vi sia un atteggiamento pragmatico da parte di tutto il Consiglio, perché questa è veramente una vicenda che nella legge finanziaria del 2009 dovrà essere presa in considerazione. A quel punto, con una spesa accettabile messa a gara, altri soggetti potrebbero affacciarsi sul mercato piemontese - vista la nostra posizione geografica - e garantire ai pendolari magari un servizio migliore. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, mi permetto solo di ricordare che per quanto riguarda il finanziamento del trasporto pubblico locale - siccome si è parlato si spese storiche - è stato votato da questo Consiglio in modo pressoché unanime un ordine del giorno (immagino che sia stato oggetto di esame in sede di Commissione) che impegnava alla ridefinizione dei costi standard del servizio prima di procedere all'attivazione legale di cui parlava l'Assessore. Quindi già il Consiglio su questo si è espresso con un atto di indirizzo molto chiaro e puntuale.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 1910 della Consigliera Cotto, inerente a "Programma di Governo 2005/2010 - Il trasporto pubblico locale - valorizzazione del sistema ferroviario regionale"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1910, presentata dalla Consigliera Cotto.
Risponde l'Assessore Borioli; ne ha facoltà.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Nella risposta messa in cantiere tempo fa (anche questa interpellanza risale al novembre 2007 e nel testo scritto che le verrà consegnato fornir il dettaglio più puntuale) riportavo una serie di interventi di investimento che, attivando risorse della Regione (oppure programmando l'attivazione di risorse regionali), sono stati in questi anni messi in cantiere, naturalmente nei limiti consentiti dalle disponibilità di bilancio e dal fatto che quando parliamo, in modo particolare, della rete ferroviaria, ci riferiamo a beni per i quali il dovere di intervento primario compete chi ne ha la proprietà e la gestione, ossia la Rete ferroviaria italiana.
di prossima definizione, infatti - intervento molto atteso da una parte del Piemonte, per il quale abbiamo già stanziato le risorse e stiamo concludendo gli accordi con le Ferrovie dopo una lunga e penosa malattia (con le Ferrovie non è mai facile chiudere gli accordi!) l'elettrificazione della linea ferroviaria Casale-Vercelli.
Sono già stati realizzati interventi significativi per ottimizzare la gestione degli impianti e quindi la velocizzazione e la sincronizzazione del trasporto sulla linea ferroviaria Biella-Novara.
Abbiamo impegnato e finanziato risorse portando a compimento un protocollo di intesa, stipulato già dalla precedente Amministrazione, per la realizzazione della variante ferroviaria di Gozzano.
Abbiamo definito con il Ministero dell'Economia gli accordi di programma quadro che hanno individuato e messo a disposizione le risorse attraverso le quali il Gruppo Torinese Trasporti sta procedendo alla progettazione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres (che, in pratica, vuol dire Torino-Aeroporto di Caselle).
Siamo ormai in vista della definizione di un accordo finalmente operativo per inserire sul collegamento Pinerolo-Torre Pellice una nuova modalità di trasporto innovativa su ferro, che consenta, tra l'altro, di sperimentare in quell'area un modello di trasporto che potrebbe essere utile estendere anche ad altre linee secondarie.
Vorrei ricordare che con questa Amministrazione, su quella stessa direttrice, è stato riattivato il servizio di trasporto ferroviario Torino Pinerolo-Torre Pellice, interrotto dagli eventi alluvionali (nonostante fossero stati fatti i lavori di ripristino, il servizio non era mai ripreso).
Naturalmente stiamo seguendo, insieme ai vari Governi che si sono succeduti in questo periodo di Amministrazione regionale, la realizzazione e l'avanzamento della programmazione relativamente a molte altre grandi questioni che hanno a che fare con interventi la cui portata supera ovviamente, la scala di competenza esclusiva regionale.
A titolo di esempio, citerei due questioni di immediata e percepibile rilevanza: mi riferisco all'ammodernamento complessivo della direttrice di collegamento verso Cuneo-Savona, relativamente al quale (nei programmi di RFI non si capisce mai con quale stato di avanzamento progettuale e con quale livello di finanziamento) pare siamo ad una svolta importante per la realizzazione del primo lotto del raddoppio della ferrovia tra Cuneo e Fossano.
Stiamo seguendo tutta la partita che riguarda naturalmente i progetti di ammodernamento delle stazioni.
Inoltre, un tema di grandissima rilevanza per tutto il sistema del Piemonte riguarda il nodo di Novara.
Molte delle cose che avevamo in cantiere e che programmaticamente avevamo previsto di fare sono state avviate. Ovviamente, non parlo della linea Torino-Lione e del Terzo Valico ferroviario, non perché non siano importanti, ma perché sono su una scala diversa e sapete che la stiamo seguendo con tutte le complicazioni che questo comporta.
Certamente - mi ricollego anche alle considerazioni che venivano svolte prima - sappiamo anche che il tema del trasporto ferroviario nel suo complesso (e il tema del trasporto ferroviario regionale nello specifico) rappresenta oggi una delle grandi questione e delle grandi emergenze di questo Paese (prendo a prestito quello che diceva prima il collega Cavallera), che per la verità mai nessuno dei Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni ha saputo fino ad oggi risolvere né, forse affrontare con gli adeguati strumenti.
Da questo punto di vista, ritengo che senza un'iniezione robusta di programmazione e di investimenti sulle reti e sul materiale rotabile rispetto alla quale, ovviamente, le Regioni saranno chiamate e dovranno fare la loro parte, cioè se non c'è un primo motore acceso, in modo particolare anche in altri livelli di competenza, il problema del trasporto e del rilancio del trasporto ferroviario nel nostro Paese, quindi anche nella nostra Regione, sarà molto difficile da affrontare.
In questa condizione data, abbiamo cercato di introdurre, con uno sforzo di investimento non del tutto trascurabile, quei piccoli elementi di miglioramento che in alcune realtà hanno prodotto risultati significativi.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera per la replica.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Mi verrebbe da sorridere se la questione non fosse così grave, perché l'Assessore, nell'ultima parte della sua risposta demanda il problema al Governo, cosa che non aveva mai fatto rispetto alle innumerevoli interpellanze presentate e discusse fino a due mesi fa.
L'Assessore dice: "Si precisa che non sono pervenute comunicazioni alla Direzione regionale 'Trasporti' che possano, di conseguenza, aver legittimato un'istruttoria approfondita del problema oggetto dell'atto ispettivo di cui trattasi".
Assessore, se le comunicazioni non arrivano, si sollecitano. Abbiamo l'impressione di avere un Assessorato ai trasporti un po' disattento, poco irruente e poco decisivo quando dice: "Abbiamo difficoltà a chiudere gli accordi". Io direi che avete difficoltà anche a far rispettare gli accordi già conclusi.
E allora, troviamo i comitati dei pendolari che protestano, leggiamo tutti i giorni, sui giornali, articoli sui disservizi e adesso apprendiamo che la colpa è del Governo, che ci vuole un'iniezione robusta d'intervento statale e che comunque la Regione cercherà di fare la propria parte.
proprio la parte che deve fare la Regione che noi sollecitiamo, ma non una parte rassegnata, come abbiamo modo di constatare.


Argomento: Viabilità

Interpellanza n. 2063 del Consigliere Cavallera, inerente a "Realizzazione della circonvallazione di Tortona" Interpellanza n. 2108 del Consigliere Cavallera, inerente a "Doppia barriera sull'autostrada Alessandria-Tortona"


PRESIDENTE

Passiamo alle interpellanze n. 2063 e n. 2108, attinenti a questioni relative alle infrastrutture stradali sul territorio alessandrino.
La parola all'Assessore Borioli, per la risposta.
Assessore, se ritiene, può dare un'unica risposta, unificando le due interpellanze.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

Per quanto riguarda l'interpellanza n. 2063, anche come prodotto autoctono dell'Alessandrino, riconosco in essa la sollecitazione di un tema giusto, riguardante la realizzazione di un intervento molto significativo che rientra nel Piano degli investimenti licenziato, alcuni anni or sono da questo Consiglio.
Peraltro, ricordo che fu sollecitato per la sua rilevanza da un ordine del giorno consiliare, approvato da uno schieramento bipartisan - com'è solito dire oggi - che accompagnò la discussione sul bilancio del 2007.
Posso dire con molta trasparenza che questo intervento, che rientra nella nostra programmazione e per il quale abbiamo definito e consolidato proprio in questi giorni, le modalità di finanziamento nel rapporto con SCR, ha risentito di un allungamento dei tempi di appalto - peraltro le procedure dello stesso sono già state attivate - determinato proprio dalla fase di passaggio tra ARES e SCR.
L'interpellanza, ancorché risalga a un po' di tempo fa, mi dà spunto per dire che effettivamente, adesso che anche la partita finanziaria si è definita in maniera chiara e consolidata, ci compete sollecitare SCR a fare in modo che tutte le procedure siano espletate al più presto, affinch l'intervento in oggetto possa partire.
un intervento atteso e non c'è bisogno che lo spieghi al Consigliere Cavallera.
Per quanto riguarda la doppia barriera sull'autostrada Alessandria Torino, ricordo che il tema della riorganizzazione funzionale e tariffaria è presente nella programmazione regionale, prevedendo anche l'accorpamento a Trofarello delle due barriere di esazione, il che andrebbe a costituire sicuramente un miglioramento del servizio offerto.
chiaro che questo tema va ricondotto anche ad un processo, non semplice, di concertazione e ridefinizione con il sistema degli Enti locali, perché si tratta di intervenire anche sull'attuale meccanismo di pedaggio ed esazione in vigore sulla tangenziale. Com'è noto, questo lascia molti varchi di libero accesso, che costituiscono un vantaggio per i cittadini che ne fruiscono.
Occorre ridiscutere il problema complessivamente - e questo il Consigliere Cavallera lo sa bene - e mi auguro che, nel processo che ci porterà al completamento della riforma federale dello Stato, insieme al federalismo fiscale si registrino anche alcuni di questi meccanismi.
Per la Regione non è semplice gestire queste partite, per un motivo in più: ad oggi, sulla rete autostradale esistente, sui suoi meccanismi di gestione, sulla definizione dei piani finanziari delle società concessionarie, sulle funzioni di controllo e verifica circa la congruità del rapporto tra i pedaggi che si esigono e il servizio che viene prestato ai cittadini - pensiamo al caso della Torino-Milano di cui abbiamo parlato molte volte - le Regioni non possono svolgere che un ruolo e una funzione di sollecitatori politici. In nessuno di questi passaggi procedurali siamo chiamati ad esprimere formalmente e per potestà il nostro parere.
Non siamo consultati sui piani finanziari, e questo non semplifica il ruolo che potremmo svolgere meglio se avessimo potere reale in questa materia. Tuttavia, è chiaro che continueremo a svolgere la nostra funzione fin quando sarà possibile, solo su quel versante: in termini di pressione politica.
Mi auguro che, da questo punto di vista, il modello che abbiamo avviato costituendo una società concedente mista, che ci conferirà poteri ben diversi sulla rete che andremo a realizzare, si possa estendere anche a un coinvolgimento delle Regioni, più pregnante nell'ambito delle procedure che regolano il sistema autostradale.
Sapete che adesso la strada non è semplificata, perché sono prorogate le durate delle concessioni, incorporando anche meccanismi automatici di adeguamento tariffario, e, poiché i concessionari tendono poco a fare beneficenza, sarà piuttosto complicato intervenire.
In ogni caso, il problema sollevato è un problema vero e sarà nostro impegno cercare di risolverlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera, per la replica.



CAVALLERA Ugo

Le questioni sollevate nelle due interpellanze sono veramente emblematiche. Quella relativa alla circonvallazione di Tortona, a mio avviso, ha anche un risvolto di tipo finanziario. Sono probabilmente risorse trasferite dall'ANAS al sistema prima ARES, adesso SCR (comunque con la Regione come interfaccia).
Nel momento in cui non le spendiamo, abbiamo risorse che non emergono chiaramente, che sono tenute in frigorifero. In un momento come questo soprattutto per un sostegno anche agli investimenti pubblici, in momenti in cui leggiamo che il PIL è fermo a livello nazionale, dovrebbe esserci una strategia di emergenza della Giunta regionale nel senso di sollecitare chi di dovere a muoversi. Prendo atto degli impegni dell'Assessore. Purtroppo gliene hanno già fatti prendere altri in precedenza, e io non voglio pensare che l'Assessore non dica cose che non gli abbiano in precedenza assicurato i dirigenti di riferimento. È che la dirigenza ARES è cambiata adesso c'è SCR, il quadro è cambiato, c'erano difficoltà legate alla disponibilità effettiva degli investimenti.
Sulla questione di Tortona non aggiungo altro, ma è veramente una situazione che c'è costata ogni giorno delle lunghissime code. Se per caso succedesse qualche inconveniente all'attuale ponte, si dovrebbe passare per Castelnuovo Scrivia o per Voghera per prendere l'autostrada e poter venire da questa parte dello Scrivia.
Per quanto riguarda il doppio casello di Villanova e Trofarello indubbiamente siamo ormai rimasti in pochi a livello nazionale perché le interconnessioni le hanno fatte quasi ovunque.
Mi ricordo che avevo posto il problema, per la prima volta, nel lontano '94-'95 quando ho avuto la ventura di svolgere per un anno le incombenze di Assessore ai Trasporti. In allora le società autostradali cadevano un po' dalla luna, nel senso che si pensava che determinate situazioni fossero intangibili o, comunque, consolidate nel tempo. Devo dire che gli studi e le decisioni sono state adottate in seguito alle visite dei Ministri dei Lavori Pubblici in Regione (faceva parte del dossier). Questo per quanto riguarda le autostrade che sono state autorizzate da un punto di vista concettuale. Credo che la questione possa riguardare l'uscita di Santena.
Ho visto che a Trofarello hanno già fatto dei "casellini" nella nuova area industriale, quindi con la tecnologia al giorno d'oggi si possono raggiungere dei risultati anche con costi contenuti perché, da un lato, c'è l'esigenza dei Comuni che non danno l'ok per pedaggiare uscite che in precedenza erano libere, dall'altro c'è una questione di costi, perch esercire un casello di uscita in più, può determinare un costo in più che dovrebbe essere compensato dal fatto di avere una barriera sola.
Tutta la diatriba è su questo versante, cioè di trovare il giusto equilibrio tra le diverse concessionarie autostradali. Sarebbe un grosso risultato per il Consiglio, per la Regione Piemonte, avere un'unica barriera. Per chi viene dal sud del Piemonte - parla una persona che tutti i giorni passa per quella strada - significa fare due code e fermarsi due volte...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, so che tutti hanno interessi diversificati, ma consentite di poter ascoltare. Oggettivamente, il Consigliere Cavallera sta parlando nell'assoluta impossibilità di essere ascoltato anche dall'Assessore.
L'Assessore è attento alla risposta, ma non c'è materialmente la condizione per essere in grado di ascoltare.



CAVALLERA Ugo

Concludo velocemente dicendo che c'è anche un risvolto di tipo ambientale. Nel momento in cui ci sono meno rallentamenti e code, abbiamo un minor consumo di carburante e anche minor inquinamento lungo questa infrastruttura.
Mi auguro che ci sia un impegno personale dell'Assessore per sbloccare la situazione.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione n. 2304 del Consigliere Rossi, inerente a "Aree di Mirafiori" Interrogazione n. 1675 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti e Vignale, inerente a "Insediamento di aziende nell'area di Mirafiori"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare le interrogazioni n. 2304 e n. 1675, sulla quale risponde l'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria

Le due interrogazioni insistono su un unico tema che è quello della conversione delle aree di Mirafiori acquisite, al termine delle note trattative con la FIAT, dagli enti pubblici torinesi e messe in capo e in gestione alla società denominata "Torino Nuova Economia", che ha il compito di gestire operazioni della riconversione delle aree.
Più volte abbiamo discusso della vicenda, più volte sono intervenuto sia in Aula che in Commissione. Ricapitolo brevemente i termini della questione e poi arrivo al merito delle due interrogazioni che fanno riferimento a due questioni distinte.
Le intese relative al passato delle aree e relative a tutte le attività connesse, in particolare alle attività di caratterizzazione di bonifica sono state portate a termine nei tempi previsti dall'accordo. I ritardi generati a valle della consegna delle aree sono riconducibili a diverse questioni: all'individuazione nella fase finale di caratterizzazione ambientale di una vena di inquinamento in falda non locale, ma presumibilmente riconducibile ad un flusso di falda dall'area di Orbassano verso Mirafiori, che ha richiesto ulteriori attività di caratterizzazione ambientale, ai ricorsi che sono stati presentati relativamente alla gara bandita per la costruzione del primo lotto all'interno di una delle tre aree di Mirafiori, che sarà destinato all'insediamento di tutte le attività di ricerca e di didattica del Politecnico di Torino relativamente al disegno industriale.
Per fortuna i ricorsi sono stati respinti, quindi si è potuto procedere all'avvio del cantiere e sono iniziati i lavori di costruzione dell'insediamento che poi verrà occupato dal Politecnico di Torino.
La prima interrogazione, a firma del Consigliere Rossi, fa riferimento ad una presunta manifestazione di interesse all'acquisto di terreni FIAT presentata - e cito dal testo - da una multinazionale argentina interessata ad un accordo con FIAT per la produzione di una quota percentuale della Grande Punto (non si capisce dall'interrogazione se sia in Argentina o a Torino) e questo mancato interesse dell'impresa sugli spazi ceduti dalla FIAT per gli enti pubblici sia legata all'eccessivo costo di vendita del terreno, ed immagino ci si riferisca alla perizia sulla base del quale è avvenuta la transazione. Quindi, si interrogava la Giunta se le notizie di interesse del gruppo argentino sono rispondenti a verità o meno.
Ad informazione della Giunta non ci sono elementi che sono stati forniti né da TNE né da Finpiemonte Partecipazione circa una presunta manifestazione di interesse di una multinazionale argentina.
Nel merito della richiesta del Consigliere Rossi, si fa presente che il prezzo corrisposto da TNE a FIAT per l'acquisto delle aree di Mirafiori è di 60 milioni e non di 67, perché, come il Consigliere sa, i sette milioni sono relativi al passaggio di proprietà delle aree del Campo Volo di Collegno, che sono non di interesse del Comune di Torino ma del Comune di Collegno, che facevano parte integrante dell'accordo.
Questi costi ovviamente impattano i costi di bonifica del terreno che come prevede la legge, la parte venditrice si era impegnata a sostenere tenendo ovviamente indenne l'acquirente da ogni onere e costo per le indagini ambientali. A questo era connessa la durata della garanzia ambientale, che è stata fissata in 60 mesi dal completamento delle immissioni in possesso delle aree.
Tra le condizioni di compravendita era un altro elemento di rilievo il patto in forza del quale, ove la società TNE proceda, nei tre anni successivi all'acquisto o alla vendita a terzi, in tutta o in parte l'eventuale integrazione del prezzo di acquisto, quindi sul prezzo di compravendita ritenuto congruo, sarà corrisposto al venditore in una somma pari al 10% dell'eventuale differenza dedotti gli oneri e i costi elencati nel medesimo punto terzo. Quindi, questo a corrispondenza del fatto che il prezzo di perizia sulla base del quale è avvenuta la transazione è stato ritenuto un prezzo congruo, dettato dalle condizioni del bene ceduto e dalle parametrazioni di mercato che sono state usate a riferimento.
Questo elemento in parte è anche indirettamente collegato alla seconda interrogazione dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale relativa a tempi e modalità di insediamento delle aziende nei lotti stessi delle aree di Mirafiori.
Su questo, ribadisco ancora una volta che innanzitutto i tempi di manifestazione degli interessi erano legati al completamento delle immissioni in possesso e delle caratterizzazioni delle bonifiche che sono state completate e al completamento del PREC, che era il piano di caratterizzazione urbanistica necessario a fare il masterplan per l'insediamento sui primi lotti di 120 mila metri quadri, che sono quelli compresi tra Via Anselmetti, Via Plava e Strada della Manta.
Preciso, perché non è scritto nel testo dell'interrogazione ma posso facilmente integrare, che queste attività si sono concluse e quindi TNE è oggi in grado di mettere a bando i primi lotti per l'insediamento nell'autunno di quest'anno. Quindi, contiamo nel mese di ottobre di uscire con il bando per l'insediamento.
Preciso ancora una volta, per quanto riguarda la richiesta nominale dell'elenco dei soggetti che hanno manifestato interesse a localizzarsi che, a nostro giudizio, tale elenco è ancora riservato proprio a tutela degli interessi economici e industriali degli stessi soggetti che hanno allora manifestato l'interesse a trasferirsi e che, naturalmente, è a disposizione dei Consiglieri una descrizione qualitativa e quantitativa dei soggetti che hanno manifestato l'interesse stesso, ma - ripeto - a tutela delle imprese che finora hanno manifestato il loro interesse, il nome delle imprese stesse è tenuto riservato. Di questo abbiamo già discusso più volte e possiamo tornare a discutere.
Nell'articolazione e nella formulazione del bando sono stati definiti i primi criteri con cui verranno assegnati i lotti e costituiranno elementi preferenziali nella gara, ai fini della determinazione della graduatoria le caratteristiche innovative delle produzioni tecnologiche delle aziende che manifesteranno interesse. L'attrazione degli investimenti da fuori Torino, come i programmi di sviluppo delle aziende, dovranno indicare nella loro manifestazione di interesse la loro capacità di creare valore aggiunto ed occupazione ulteriore nella nostra città.
Questo è, in sintesi, lo stato di avanzamento dei lavori sul piano di trasformazione di Mirafiori. Naturalmente sono a disposizione dei Consiglieri per eventuali altre informazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Non sono granché soddisfatto della risposta dell'Assessore, a parte il fatto di aver dato una notizia negativa in più rispetto a quelle che noi già riportavamo nell'atto del sindacato ispettivo, cioè che non esisterebbe neanche questa società argentina interessata a costruire con un eventuale accordo con FIAT una parte di Grande Punto qui nel nostro territorio.
Quindi, la situazione è effettivamente grave, perché se neanche questa multinazionale argentina di cui si era sentito parlare ha mostrato interesse per questi terreni, ad oggi possiamo dire che non vi sono aziende seriamente interessate all'acquisizione di questi terreni, che all'ente pubblico sono costati non 67, ma 60 milioni di euro, che credo sia una cifra molto rilevante.
Se il fatto è legato veramente ad un prezzo fuori mercato di questi terreni rispetto ad altri terreni similari che vengono venduti da società sempre legate alla Regione Piemonte, sempre per lo stesso scopo, a prezzi ripeto - nettamente inferiori, vuol dire che qualcosa non ha funzionato.
Vuol dire che quei terreni sono stati sopravalutati e sovrapagati. Di chi è la responsabilità? Di chi ha fatto le valutazioni - e allora li vogliamo chiamare in causa - o di un'Amministrazione che per "favorire" FIAT ha pagato di più del dovuto terreni che in realtà valgono meno? Queste sono le risposte che noi vogliamo. Assessore, c'è la possibilità di vendere quel terreno realmente a quei prezzi e di rientrare dall'esborso, o rischiamo di tenercelo sulle croste e di doverlo poi vendere sottocosto, facendo perdere soldi pubblici ai cittadini piemontesi? La domanda reale è questa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Sono insoddisfatto della risposta dell'Assessore, non tanto relativamente ad una prima indicazione dei criteri - e lo leggeremo più attentamente nella risposta scritta che immagino verrà consegnata - ma per un altro fatto. E a tal proposito, Presidente, chiedo la sua attenzione.
Questa è la terza volta che discutiamo quest'interrogazione. L'abbiamo fatto due volte all'interno di quest'Aula ed una volta all'interno della VII Commissione.
da luglio 2007 che il Gruppo di Alleanza Nazionale chiede i nomi delle società, allorché l'Assessore Bairati - o forse la delega è ancora del Vicepresidente Peveraro - in VII Commissione disse che allora c'erano 47 società interessate a TNE, successivamente diventate 56.
Chiedo un parere agli uffici, perché oltre a quanto previsto dalla legge, cioè i dati sensibili da tutelare - e con i due livelli, cioè i dati sensibili che i Consiglieri richiedono ed ottengono ma che non possono divulgare, e i dati sensibili che i Consiglieri richiedono, ottengono e che possono divulgare - esiste un altro aspetto, che è questo: l'Assessore e i vertici di TNE possono conoscere i nomi delle società interessate, mentre il Consiglio regionale no. Cioè si mette un paletto, che in questo caso è economico, alla necessità di mantenere secretato l'interesse economico di alcune società, per cui i Consiglieri non li possono conoscere ma gli Assessori sì.
Visto che in TNE c'è una percentuale pubblica che è preponderante, noi vogliamo conoscere la lista dei 57 soggetti che hanno espresso una volontà.
Dopodiché, chiediamo formalmente al Presidente che gli uffici esprimano un parere per capire se la domanda che continuiamo a formulare da un anno e tre mesi va contro il Regolamento e lo Statuto di questa Regione. Perché se non va contro, è sufficiente mandare una lettera a TNE - lo fa l'Assessore Bairati o il Presidente del Consiglio - anche con un fax per chiederea TNcome o lo fa il prese baita by rati che entro non più di 30 giorni ci dia l'indicazione delle società.
Dopodiché, come accade per le persone disabili delle quali possiamo ottenere nome e cognome, ma essendo considerati dati sensibili non possiamo comunicarli all'esterno, e come accade anche per un'altra categoria, che la legge sulla privacy e quella sull'accesso agli atti individua come dati sensibili, quindi non comunicabili, se ci dicono che non sono comunicabili qualora lo facessimo, potremmo essere passibili di una denuncia.
Non voglio fare parallelismi con quello che accade in Consiglio comunale, ma questo è un luogo singolare, in cui vi è un Consiglio di Amministrazione che conosce i soggetti interessati ai lotti, e, attenzione perché non avremmo 56 bandi e 56 lotti, ma ne avremmo di meno, quindi, se vuole, può dialogare con loro perché li conosce tutti, mentre il Consiglio regionale, che è il soggetto che ha istituito TNE e che ha messo i soldi per TNE, non li può conoscere.
Sarebbe un aspetto perlomeno singolare; se è un aspetto che riguarda l'Assessore Bairati, riguarda l'Assessore Bairati. A noi non va bene perché il Consiglio regionale deve conoscere quella che è stata un'evidenza pubblica, in cui TNE dice alle società: "Abbiamo dei lotti. Siete interessati? Sì o no?".
Questa è una valutazione politica e ovviamente la risposta si può anche dare, ma vi saranno anche altri aspetti. Per esempio, ci si dice - e quello è un dato fondamentale - quante sono quelle della Provincia di Torino (noi ci accontentiamo), quante sono le piemontesi e quante sono le estere.
Perché se le piemontesi sono due, come qualche mese fa, significa che questo è un fallimento, perché trasferiremo realtà industriali montane o valligiane all'interno della città, creando uno scompiglio all'interno di TNE (Sandretto e i casi che abbiamo conosciuto in decine di occasioni ne sono un esempio).
Ed è l'ennesima dimostrazione che questo è un progetto fallimentare, ma queste sono valutazioni politiche che un Gruppo può fare in libertà, con quanto il Regolamento e lo Statuto prevedono, cioè la conoscenza delle informazioni che sono certo che l'Assessore e TNE (e soprattutto TNE) conoscono.
Pertanto, non presento un'altra interrogazione, perché non sono disposto a discutere quattro volte un'interrogazione per sapere una cosa che mi spetta. Mi scriva il Presidente, con un parere degli uffici dicendomi che questi dati non sono richiedibili, e io non li chiedo più.
Però me lo dovete scrivere.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, per quanto riguarda la sua richiesta, gli uffici mi hanno comunicato che la questione, a seguito delle sue osservazioni già eccepite in seduta non ricordo se di Consiglio o di Commissione, è già stata sottoposta allo studio degli stessi, che hanno già formato il proprio parere e hanno già dato indicazioni in materia. Ne risulta che il parere in questione, nel mese di febbraio, sia stato anche inoltrato alla Commissione competente.
Sulla questione da lei sottoposta c'è una lettera di trasmissione datata 19 febbraio da parte del Segretario Generale del Consiglio all'attenzione dei Presidenti della I e della VII Commissione. Quindi questa questione è stata ufficializzata come risposta e il parere è stato dato in sede delle due Commissioni.
Ora, non rammento il contenuto del parere, ma gliene inoltreremo una copia ed ovviamente il parere lo esamineremo anche nel corso della prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza. Comunque il parere degli uffici viene immediatamente consegnato brevi manu.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Comunicazione della Giunta regionale sulle inerente a "Organico scuole materne"


PRESIDENTE

stata richiesta ad inizio seduta, da parte del collega Larizza, una richiesta di informazioni sulla questione delle scuole materne e sulle presunte difficoltà di utilizzo di questo servizio.
A seguito della sua richiesta, abbiamo contattato l'Assessore Pentenero, che ora è presente e può rendere la comunicazione richiesta.
La parola all'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Sul tema avevo espresso alcune preoccupazioni. Durante il mese di luglio, a seguito della circolare ministeriale, che ormai da tre anni viene inviata, con la quale il Ministero invita gli Uffici Scolastici Regionali a lavorare con le Regioni per la definizione dell'organico di diritto e di fatto sul territorio, l'Ufficio Scolastico Regionale propone il piano e la Regione mette in evidenza eventuali difficoltà o situazioni di criticità oppure condivide quanto viene proposto dall'Ufficio Scolastico Regionale.
Durante il mese di luglio, nell'attuazione di questa parte di processo di lavoro che il Ministero ci invita a fare con l'Ufficio Scolastico Regionale, è emersa su tutto il territorio regionale la richiesta di 35 sezioni di scuola dell'infanzia. Conseguentemente, ho richiesto al Ministro l'attivazione di 35 sezioni di scuole dell'infanzia.
Nell'articolo ho inserito 30, perché mi rendevo conto che cinque di queste sezioni di scuola dell'infanzia avevano oggettivamente una lista d'attesa esigua, quindi abbiamo ridotto la richiesta ufficiale formulata nel mese di luglio.
Alla fine del mese di agosto e nei primi giorni di settembre non era ancora arrivata alcuna comunicazione da parte del Ministero che mettesse in evidenza l'assegnazione delle sezioni nell'organico di fatto per la Regione Piemonte in numero superiore rispetto all'anno precedente. E questo significava che i bambini che avevano effettuato l'iscrizione all'interno di una scuola correvano il rischio di non avere risposta.
Ho risollecitato il Ministero e l'Amministrazione del Ministero, che sta facendo degli sforzi, in base alle risorse che sono state assegnate.
Anche il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale ha risegnalato la situazione, perché, in base a conti fatti molto velocemente, ipotizzando che non ci vengano date 30 sezioni, calcolando che per ogni sezione la media dei bambini, all'incirca, va da 20 a 30, noi potremmo avere dai 600 ai 900 bambini che restano fuori.
Dopo quest'ulteriore sollecitazione, l'Amministrazione centrale ci ha assegnato altre 20 sezioni di scuola dell'infanzia. Oggi, l'Ufficio Scolastico Regionale sta individuando sul territorio le sezioni per le quali c'è una maggiore lista di attesa e, per quanto riguarda i bambini che potrebbero non essere ricompresi nelle sezioni che resterebbero fuori, si sta cercando di capire se hanno trovato risposta in qualche altro plesso scolastico del territorio. Certamente dove non si potrà avere una sezione di scuola dell'infanzia in più, saranno le famiglie a dover individuare un'altra risposta all'interno del territorio.
Oggi, insieme con l'Ufficio Scolastico Regionale, si sta cercando di capire quali sezioni hanno una lista d'attesa maggiore, per assegnare le 20 sezioni, e in quali scuole saranno inseriti gli altri bambini che erano iscritti nelle restanti 30 sezioni richieste a luglio, andando così a completare altre sezioni già esistenti all'interno della nostra programmazione. Quindi, si sta valutando che tutti i bambini, le cui famiglie lo hanno richiesto, possano entrare all'interno della scuola dell'infanzia.
Questa è la situazione al momento attuale.
Quindi, delle 30, di cui, oggettivamente, il nostro territorio necessitava, 20 ci sono state assegnate, con un differenziale di dieci, per il quale stiamo valutando qual è l'incidenza sulle famiglie e sugli alunni.
Grazie.



PRESIDENTE

Sulle comunicazioni dell'Assessore Pentenero ha chiesto di intervenire il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Semplicemente, volevo ringraziare l'Assessore per la tempestività e puntualità della risposta, altresì per il lavoro che sta compiendo su questo tema molto importante e delicato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Anch'io, Presidente Gariglio, approfitto della comunicazione dell'Assessore Pentenero per svolgere rapidamente due o tre considerazioni.
In primo luogo, non formalmente, voglio ringraziare l'Assessore Pentenero, anche per come, la volta scorsa, ha affrontato, su richiesta del nostro Gruppo e del collega Vignale, il dibattito in Commissione.
un'ovvietà dire che vorrei fosse a verbale - è ovvio che è a verbale perché ci tengo a dirlo: abbiamo apprezzato - lo voglio dire di fronte ai colleghi, anche perché l'Assessore Pentenero è una piacevole eccezione in questo momento - come l'Assessore ha affrontato con moderazione, equilibrio e garbo il dibattito su La Stampa anche su questa vicenda. Non è una battuta malevola, ma nel momento in cui - lo ha detto così bene il collega Rocco Muliere, che ha fatto un bellissimo intervento su La Stampa - tutti sparano, esagerano o caricano, l'Assessore Pentenero ha portato anche su La Stampa una nota di garbo, equilibrio e ragionamento.
Se posso dare atto del bene, sono sempre felice; quando devo criticare capisco, ma devo farlo - come mi diceva il Consigliere Chiezzi, è il mio mestiere, altrimenti non faccio opposizione.
Quindi, Assessore Pentenero, la ringrazio anche per il lavoro che sta facendo con la Direzione e per le comunicazioni abbastanza rassicuranti che ci ha fornito, che il collega Larizza ha fatto bene a chiedere.
Dovendo fare un po' d'opposizione, però, questo dimostra che la Presidente Bresso aveva torto.
Consigliere Burzi, sto facendo un'osservazione un po' audace: la Presidente Bresso aveva torto, come il solito, nel lanciare tutto quell'allarmismo, dicendo che il Governo ci distruggeva, e così ha creato preoccupazione. Come direbbe il Consigliere Burzi, la Presidente Bresso preoccupa, l'Assessore Pentenero, invece, se ne occupa - se n'è occupata molto bene.
Il sottoscritto, insieme ai colleghi Vignale e Cotto, aveva provveduto ad un comunicato che conteneva affermazioni in questo senso.
Quindi, ringrazio molto per lo svolgimento del dibattito. Penso che su ogni vicenda sia meglio porre la dovuta attenzione e serietà rispetto all'allarmismo, da qualunque parte provenga.
Approfitto di questo momento per manifestare l'atteggiamento di collaborazione con il quale intendo svolgere il ruolo che ho ricevuto dal Ministro Bondi per il Museo Egizio, di cui sono orgoglioso, affinché il lavoro sia positivo.
Infine, ringrazio l'Assessore Pentenero - tante volte abbiamo pensato che la Presidente Bresso fosse sopra le righe, ma questa volta non troppo più delle altre.



PRESIDENTE

Ha chiesto di replicare l'Assessore Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Intanto ringrazio per l'apprezzamento relativo al lavoro svolto.
Volevo solo aggiungere che le preoccupazioni espresse dalla Presidente riguardano il quadro complessivo, in particolar modo era stata espressa preoccupazione per quanto riguarda la scuola dell'infanzia.
La preoccupazione sul quadro complessivo è assolutamente molto condivisibile, ci sono altri due aspetti che ancora devono essere affrontati per partire con l'anno scolastico 2008/2009. Per quanto riguarda l'anno scolastico 2009/2010, quanto ci è stato preannunciato deve ancora essere affrontato dalle Regioni.
L'anno scolastico 2008/2009 avrà ancora delle sofferenze per quanto concerne l'educazione per gli adulti, ma è un tema rispetto al quale stiamo valutando qual è la reale incidenza di sofferenza che noi abbiamo, così come avviene anche relativamente agli insegnanti di appoggio.
Volevo soltanto esprimere la mia condivisione sulla situazione di preoccupazione generale, ma cerco di affrontare uno alla volta i problemi con la speranza di individuare una soluzione, così come la si è trovata per quanto riguarda le scuole dell'infanzia.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, di chiarimenti in merito al protocollo d'intesa per la realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Burzi, di una comunicazione della Giunta relativamente a "DGR n. 98-9422 dell'1/8/2008 - Definizione del fabbisogno di prestazioni sanitarie e della conseguente capacità produttiva"


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, intervenivo in ordine ad una questione sanitaria riservandomi, al termine di questo brevissimo intervento, di formulare una richiesta, anche perché sono un attento lettore della rassegna stampa della Giunta regionale e molte volte ho riscontrato delle omissioni, che, invece non si riscontrano nella rassegna stampa più ampia del Consiglio. Quando si tratta di fatti rilevanti ai fini dell'Amministrazione regionale, credo sia doveroso, come Consigliere, portare la questione anche in questa sede.
Nella pagina locale de La Stampa appaiono due notizie, di cui una a tutta pagina, relativamente ai Sindaci della provincia di Alessandria, che danno parere favorevole al manager Zanetta dell'ASL e parere non favorevole al manager dell'ASO. Poi, giustamente, con un altro articolo, si dà il dovuto risalto alla firma del protocollo d'intesa per il nuovo ospedale di Alessandria - era presente il Vicepresidente Peveraro a rappresentare la Regione e sulla "Rassegna stampa" della Giunta, si trova l'articolo relativo alla firma del documento.
Era presente un'ottantina di Sindaci - mancava qualche numero per il numero legale, ma poi si è fatto tardi e la gente ha dovuto andarsene.
L'altro fatto rilevante è che, ovviamente, i Sindaci dell'area di centrodestra hanno votato contrario e i Sindaci (scusate se semplifico, ma bisogna capirsi) dell'area di centrosinistra si sono astenuti. Visto che parliamo di decine e decine di Sindaci, rappresentanti dell'intero territorio provinciale, penso che questo sia di per sé un fatto significativo e assolutamente non trascurabile.
A volte mi dicono, in sede locale, nonché qualche collega, che seguo in modo quasi ossessivo le tematiche della sanità alessandrina: tranquillizzo tutti e assicuro che continuerò con maggiore intensità.
Volevo chiedere, essendo un fatto del tutto straordinario che riguarda tutto un territorio provinciale, una comunicazione da parte dell'Assessore alla sanità, almeno in sede di Commissione, ma vista la rilevanza del fatto, sarebbe importante avere un'informativa direttamente in Aula.
Mi sembra che due soli Comuni hanno votato a favore: un Commissario prefettizio di Vignole Barbera (sappiamo che i funzionari della Prefettura sono governativi per definizione) e un Sindaco di un Comune importante.
Comunque, la generalità dei Sindaci o ha votato contro o si è astenuta. Non è fatto secondario da passare sotto silenzio.
Sono curioso di conoscere il parere della Giunta regionale.
In sostanza, pare che il manager, non so in quale sede, perché non era presente in quella sede lì, abbia detto: "Mi sono limitato ad attuare le direttive della Giunta regionale". Ma questo cosa significa? I Sindaci, in materia di ASL, hanno promosso il manager della Giunta regionale, in materia di ASO l'hanno bocciato; ergo, per proprietà transitiva hanno bocciato la politica ospedaliera dell'ASO di Alessandria della Giunta regionale, oppure ci sono dei rilievi che anche la Giunta regionale fa al manager dell'ASO di Alessandria? Sono interrogativi che riguardando una delle sei/sette delle Aziende ospedaliere di rilievo nazionale della nostra Regione, quindi da non sottovalutare.



PRESIDENTE

Possiamo procedere con il punto 3) all'o.d.g., relativo all proposta di deliberazione n. 385, "Assestamento al bilancio del Consiglio regionale per l'anno finanziario 2008".
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; anzi, scusate, il Consigliere Burzi, sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Che parli uno o parli l'altro, la differenza è soltanto nel tono, ma il risultato è identico.
Mi scuso, Presidente, perché sarei voluto intervenire un attimo primo che lei proponesse di passare al punto 3) dell'o.d.g., che al momento non è oggetto di mio interesse.
Visto che oggi ricominciamo i nostri lavori e per noi è come il primo giorno di scuola, pongo subito un tema che porremo come pregiudiziale quando la discussione sulla proposta di deliberazione n. 385 diventerà operativa.
Siccome tendiamo, con buon senso, a prevenire, pongo una domanda.
Il 1° agosto è stata assunta una delibera che i membri della Giunta ricorderanno, avendola letta e riletta, con determinati contenuti e, a nostro avviso, di un certo peso. Chiedo, non tanto alla Giunta, che avendola assunta si è già espressa in merito, ma ai Capigruppo della maggioranza cosa ne pensano, partendo dal Capogruppo del PD. Magari anche lui, come me, non ha presente tutti i punti che ci siamo lasciati alle spalle quando si sono interrotti i nostri lavori; dal canto nostro, non solo non la condividiamo - ed è poco - ma, in sede di discussione del bilancio, la potremo ritenere pregiudiziale, chiedendone il ritiro alla discussione stessa.
Mi permetto un suggerimento, visto che sono le 12.20 e la sessione mattiniera si avvia faticosamente verso la fine, facendo un commento di aiuto, come quando "fuochin fuochin" ci avviciniamo al contenuto.
La delibera ha, come tutte le delibere, un estensore, un relatore e uno scrittore. In questo caso le tre persone coincidono nel dottor Demicheli che ha espresso opinioni, indirizzi, a nostro avviso, interessanti, come elemento di dibattito, sui rapporti tra la sanità pubblica, la sanità privata, sul mondo dei medici. Nemmeno noi, che abbiamo pensato dell'ex ministro Bindi ogni possibile male, nel senso di azione politica, abbiamo mai svolto nei fatti politici o di governo un attacco così duro alla legge Bindi.
Mi vien da sorridere, e credo che anche a voi potrebbe venir da sorridere semmai mi dovessi trovare nell'obbligo di difendere un documento su cui abbiamo, non soltanto in questa Regione, ma un po' in tutte le sedi cercato di opporci, ritenendo che avesse al proprio interno, pur essendo nota la competenza e autorevolezza politica dell'ex Ministro Bindi un'adesione totalmente antitetica rispetto al mondo della sanità.
Ritengo la delibera uno degli attacchi più duri mai svolti in senso di governo: è una delibera, non è un ordine del giorno di un qualunque Consigliere regionale o parlamentare, è una delibera della Giunta regionale del Piemonte.
L'ho letta e riletta (perché non ci volevo credere) e fatta anche rileggere, ma, come direbbe l'Assessore Peveraro, mai in tono aggressivo sono un ingegnere...



(Commenti del Vicepresidente Peveraro)



BURZI Angelo

Ha ragione. Io, non essendo sicuro, l'ho letta, riletta e fatta rileggere.
L'analogia che mi viene da proporvi (è l'unica che mi è venuta in mente) è di quel gruppo di militari giapponesi, irriducibili difensori di un principio - io ho molto rispetto per coloro che sono irriducibili difensori di un principio, sia esso o no condivisibile - che avevano due attitudini: una, che fa loro molto onore, è che prima di lanciarsi in un attacco kamikaze (vedo che il Presidente Gariglio si è sperso nella ricerca), com'è noto a tutti, si rassettavano la divisa. Nessun pilota giapponese kamikaze si è mai scagliato su un obiettivo senza la divisa a posto, perché se rito deve essere, che rito sia. Ma, soprattutto, quelli che, non essendo militari, ebbero un compito più semplice, quello di ritirarsi nella jungla e, ancora trent'anni dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, ritenevano di doverla combattere perché il loro Imperatore non gli aveva detto che era finita. Ma era finita trent'anni prima! In Corso Regina Margherita 143 (il collega D'Ambrosio mi conferma l'esattezza del numero civico, avendolo lui frequentato per un certo numero di anni, per cui è certamente più preciso di me) credo che abbiano lo stesso problema, la stessa sindrome. Ma è un problema loro: bisogna che vengano curati.
In primo luogo - infatti il tema è la sanità - se uno è malato occorre curarlo, intanto perché la malattia non proceda (prevenire è meglio che reprimere), ma poi perché quello che c'è scritto qui nemmeno l'ex Assessore Baiardi, uno dei più noti esponenti della sanità dell'ex PCI, nonché già autorevolissimo rappresentante di questo Consiglio regionale, avrebbe avuto il coraggio non di pensarla (perché la pensa di sicuro così) ma di scriverla, essendo sì comunista, ma intelligente ed aduso alla logica della politica. Non l'avrebbe mai scritta.
Mi sembra di avervi fornito delle indicazioni sufficienti.
Pertanto, non lo dico alla Giunta, che, avendola assunta, do per scontato che l'abbia lungamente discussa e meditata, ma lo dico ai colleghi della maggioranza, partendo, in primis, dal Gruppo del PD, sia per rispetto delle alleanze che abbiamo, sia per un fatto di numeri (ma non escludo nessuno, salvo i reduci della prima fila e anche di parte della seconda che hanno dei problemi che ben comprendo, ai quali, in senso di legittimità politica, tra l'altro sanno che mi associo): noi, da questo punto, che tra l'altro riguarda la sanità - non casualmente è uno dei temi marginalmente toccati dalla legge, quando ci accingeremo a discuterla, è il cuore (si fa per dire, in realtà mi viene in mente un altro organo del corpo umano; lo preciso perché non vorrei che qualcuno avesse avuto dei cattivi pensieri!) della manovra che il Vicepresidente ci propone come assestamento - minimo la discutiamo pezzettino per pezzettino, parolina per parolina, riferimento per riferimento.
Se, come credo (essendo un inguaribile ottimista, lo auspico), almeno la maggioranza non ne sa niente - essendo stato lungo il processo di formazione del PD ne provo una certa invidia; ci sono dei processi troppo lunghi e dei percorsi troppo brevi, chi sa mai perché non si riesce a trovare in questo nostro simpatico Paese, come direbbe D'Alema, che certamente non è normale, una ragionevole via di mezzo - do per scontato che non lo abbiano letto, perché se il PD condivide questa roba, allora di tutto il processo di formazione programmatico e politico, anche nell'ambito delle componenti del PD, non ho capito niente. Forse chiederò che venga fatto qui un seminario, in modo che io comprenda ciò che non ho capito, se hanno cambiato idea e che cosa è successo nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto. Perché, come ripeto, neanche il nonno di Krusciov pensa più queste cose (ammettendo che Krusciov abbia ancora degli eredi, ma glielo auguro, perché tra l'altro era simpaticissimo).
In Versiglia quest'anno ho visto di tutto, ma il nonno di Krusciov non c'era; probabilmente perché era insieme agli altri, assediato nel fortino di Corso Regina Margherita. Liberateli! È un'opera di bene per loro, ma soprattutto per noi.



PRESIDENTE

Poiché avevamo preannunciato il passaggio al punto 3) all'o.d.g., penso che le questioni sollevate nel lungo intervento del Presidente Burzi comportino anche la necessità di un approfondimento per tutti i colleghi del contenuto della delibera n. 98-9422, che è stata citata e che non era a mano di tutti i Consiglieri. Pertanto, se non vi sono indicazioni in senso contrario, sospendiamo la seduta.
Rammento ai Presidenti dei Gruppi consiliari che, con lettera, la Conferenza dei Capigruppo è stata convocata per le ore 14.30 in Sala dei Morando, come d'abitudine. Conseguentemente, la seduta d'Aula inizierà non più alle ore 14.30 ma alle ore 15.
Grazie, colleghi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.30)



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