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Dettaglio seduta n.345 del 08/07/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 15.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



(La seduta ha inizio alle ore 15.33)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bizjak, Bresso, Buquicchio Cattaneo e Moriconi.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 10 giugno 2008. Verranno posti in approvazione la prossima seduta consiliare.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 1017 dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Spinosa Placido, Leo e Chieppa, inerente a "Solidarietà ai Popoli Indigeni di Roraima" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Informazione

Ordine del giorno n. 1040 dei Consiglieri Gariglio, Placido, Cotto Spinosa, Botta, Chieppa, Bellion, Bossuto, Cavallaro, Comella, Turigliatto Travaglini, Dalmasso, Casoni, Leo, Nicotra, Ricca e Burzi, inerente a "Ricezione segnale RAI" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 1039 dei Consiglieri Placido, Chieppa, Dalmasso Bossuto, Laus, Clement, Moriconi, Turigliatto, Pace, Bellion, Muliere Larizza, Boeti e Gariglio, inerente a "Esuberi Telecom" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

stata richiesta l'iscrizione all'o.d.g. di tre ordini del giorno.
Il primo ordine del giorno, il n. 1017, a firma dell'Ufficio di Presidenza, riguarda la situazione del popolo indigeno dello Stato di Roraima, in Brasile. Il secondo ordine del giorno, il n. 1040, sempre dell'Ufficio di Presidenza, avente come oggetto "Ricezione segnale RAI". Il terzo ordine del giorno, il n. 1039, a prima firma del Consigliere Placido ha come oggetto "Esuberi Telecom".
Se non ci sono obiezioni, li considererei iscritti all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati - Interventi per calamita' naturali

Sollecitazione, da parte del Consigliere Cavallera, relativamente alla sottoscrizione da parte della Regione del documento del Ministero delle Finanze che consentirebbe l'attribuzione del codice necessario alle aziende alluvionate nel 2000 per recuperare l'IRAP pagata sui rimborsi per i danni subiti

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Boniperti, di chiarimenti in merito alle assegnazioni dei nuovi computer portatili dati in consegna ai Consiglieri regionali


PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Avrei auspicato la presenza della Presidente Bresso, comunque mi rivolgerò al Vicepresidente Peveraro.
Mi riferisco alla questione del rimborso dell'IRAP per i soggetti alluvionati del 2000. La Regione l'anno scorso, nella finanziaria, ha stabilito di compensare questo pagamento - ritenuto non dovuto anche dalla Regione - mediante una compensazione. Per fare ciò occorre stabilire un codice e, per attribuire tale codice - così è stato risposto ai parlamentari che hanno domandato in sede nazionale - bisogna firmare una convenzione tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Regione Piemonte. Ovviamente vi è un articolo oggi sul giornale che personalizza la firma in capo alla Presidente Bresso. Sembrerebbe che dal Ministero dell'Economia e delle Finanze abbiano inviato questa convenzione e questa modalità operativa convenzionale alla Regione e che questa la debba restituire.
Siamo agli sgoccioli del periodo degli adempimenti fiscali, quindi vi diamo corso adesso, oppure rischiamo di saltare un periodo d'imposta per quanto riguarda la compensazione, vale a dire che l'impresa o il cittadino devono aspettare per essere ricompensati.
Volevo richiamare l'attenzione del Vicepresidente, Assessore competente in materia, per chiedere se poteva informarsi. Data l'urgenza e il fatto che ne parlano anche i giornali, vorrei che fosse definita questa modalità operativa se è vero quello che hanno risposto - non metto in dubbio la parola degli uffici ministeriali - circa il fatto che la Regione deve sottoscrivere questa convenzione, quindi se è stata fatta oppure no. È una questione d'attuale interesse, per cui mi sono permesso di intervenire sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Ringrazio il Consigliere Cavallera, ma in questo momento non sono in grado di dare una risposta. Mi accerterò con gli uffici ben sapendo che il problema è esattamente quello dell'attribuzione.
Recentemente, abbiamo avuto presso la Prefettura di Vercelli un incontro in cui era stata posta e sollecitata una soluzione da parte dell'Intendenza di Finanza. Se così fosse, posso comunque assicurare che nel corso del pomeriggio, sarò in grado di dare una risposta, ma se la convenzione fosse nelle nostre mani posso assicurare che, nel più breve tempo possibile, la firmeremo per procedere. Nel corso del pomeriggio sar in grado di comunicare ulteriori informazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Intervengo per un motivo che esula dai lavori del Consiglio di oggi, ma penso sia anche interesse del Presidente ascoltare, perché è una voce che sta aleggiando nell'area e sta dando non poco fastidio a parecchi Consiglieri.
Parlo dei computer assegnati ai Consiglieri. Sono uno dei pochi che ha tenuto il vecchio computer dopo aver visto l'utilizzo da parte dei Consiglieri di quelli nuovi e dopo aver notato e potuto constatare le mancanze e le inefficienze dei nuovi computer.
Ragion per cui ho deciso di tenermi il computer vecchio, di non gravare ulteriormente sui costi della Regione, quindi di non ritirare quello nuovo.
Tuttavia il 3 luglio mi vedo recapitare una raccomandata in cui mi si chiede, con cortese sollecitudine, di restituire il computer vecchio per ritirare quello nuovo. Voglio ribadire che non ritirerò il computer nuovo perché, a detta di tutti - provvederò prima della fine della giornate a presentarle la lettera firmata dai Consiglieri - sono totalmente inefficienti, sono carenti di memoria e non funzionano bene.
Vorrei capire l'Ufficio di Presidenza cosa vuole fare. Vuole andare avanti e sottacere? Voglio far notare che con alcuni Consiglieri ci siamo tolti lo sfizio di guardare su internet qual è il costo di quei computer: 699 euro! Andate a vedere cosa lo paghiamo e poi scoprirete se è stato fatto un buon lavoro!



PRESIDENTE

Consigliere Boniperti, le comunico che, a seguito delle nuove assegnazioni all'Ufficio di Presidenza, la responsabilità passerà nelle mani del Consigliere Botta. Sono convinto che sarà sollecito e prudente nell'affrontare la questione.
Per quanto concerne la lettera che ha ricevuto, è un adempimento dovuto da parte degli uffici, un adempimento di cui eravamo consapevoli come Ufficio di Presidenza. È sua facoltà non ritirare il nuovo computer, ma le è richiesto, in base ai contratti dell'Ufficio di Presidenza, di restituire il vecchio portatile o, in alternativa, acquistarlo. Non è concesso, in base ai rapporti contrattuali con la società che ci aveva fornito i vecchi computer, un'altra soluzione.
Per quanto concerne la situazione dei computer, non sono in grado di valutarla. Recepisco, ho pregato fin da ieri il Consigliere Botta di affrontare, anche alla luce dei suoi rapporti consiliari di lungo corso, la questione e di valutare nel modo migliore come risolverla.
La parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Qualche Consigliere mi suggeriva di rivolgermi al Consigliere Ghiglia, ma Boniperti è Boniperti, Ghiglia è Ghiglia, Gariglio è Gariglio. Io sono un Consigliere eletto a Novara, sono stato eletto dai cittadini di Novara e comunque, al di là dell'appartenenza politica, porterò avanti le mie istanze.
Poi vorrei dire un'ultima cosa; non è mio uso e consuetudine, ma aspetterò che venga l'ufficiale giudiziario a pignorarmi il computer!


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
In data odierna è necessaria l'assunzione da parte delle minoranza di candidati per l'Agenzia regionale per le adozioni internazionali, della Commissione regionale per le Pari Opportunità, per il Centro di Ricerca e Studi del Forte di Exilles, per l'Ente di gestione del Parco di Stupinigi.
Quindi, è necessario che la minoranza indichi i suoi nominativi per questi enti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente. Chiederei una sospensione di dieci minuti, e ne abbiamo diritto, visto che è una votazione che prevede anche il contributo delle minoranze.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.46 riprende alle ore 16.02)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
In merito alle nomine da effettuare, si proceda alla distribuzione delle schede.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la scheda n. 1, le minoranze indicano il nominativo di Collidà Giampiero.
Le schede numero 2, 3 e 4 sono di competenza della maggioranza, quindi su queste schede è la maggioranza che deve indicare.
Sulla scheda n. 5 indichiamo il nome di Ranzato Samanta. Sulla scheda n. 6 chiediamo il rinvio, oppure, se c'è urgenza, si procederà per nomina di decreto del Presidente, in quanto in questo momento non siamo in grado di dare il nominativo relativo al Consiglio di Amministrazione del Forte di Exilles.
Per quanto riguarda la scheda n. 7, indichiamo Micheletti Ugo Lino.



PRESIDENTE

Questo passaggio era necessario, perché questi nominativi sono riservati alle minoranze.
Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Presidente, noi chiederemmo anche la distribuzione della scheda riferita al Difensore Civico.
Come maggioranza, sulla scheda n. 1 indichiamo come effettivi Caracciolo Francesco Antonio e Toto Mario, come supplenti Raviolo Giorgio e Castelli Antonella Maria.
Sulla scheda n. 2, Sindaco effettivo Boffa Pierantonio e supplente Ladda Giuseppe; sulla scheda n. 3 Ignì Carmelo; sulla scheda n. 4 Armand Hugon Marco. E per il Difensore Civico, Antonio Caputo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Solo per comodità nello scrutinio, la scheda n. 6 la strappiamo e s'intende ritirata. È quella relativa al Forte di Exilles, perché è un membro della minoranza ed oggi la minoranza non è in grado di esprimere un nome.



PRESIDENTE

Consideriamo non distribuita la scheda n. 6. Potete lasciarla in bianco e non sarà oggetto di spoglio, anche se rimanesse nel plico.
Rispetto alle osservazioni poste dal collega Travaglini, cioè di inserire nel pacchetto la scheda per il Difensore Civico, tengo solo a precisare che sul Difensore Civico è richiesto dalla legge il quorum dei due terzi dei Consiglieri assegnati a questo Consiglio, quindi di 42 voti favorevoli.
Quindi, è una votazione che può svolgersi se c'è un'intesa con i Gruppi di opposizione. Se vi è un'intesa tra i Gruppi procediamo con la votazione altrimenti la votazione non è fruttuosa.
Soprassediamo dalla votazione sul Difensore Civico.
Procediamo pertanto all'esame e alla distribuzione delle seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 372 "Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali - Collegio dei Revisori - (Art. 4, comma 3, l.r. 30/2001 e artt. 5 e 6 Statuto dell'Ente) -Nomina di 3 membri effettivi e di 2 supplenti"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 374 "Ente ACLI Istruzione Professionale En.A.I.P. Piemonte - Collegio Sindacale - (Art. 14, Statuto dell'Ente) Nomina di 1 Sindaco effettivo e di 1 Sindaco supplente"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 367 "COREP - Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente - Consiglio di Amministrazione - (Art. 11, Statuto dell'Ente) - Designazione di 1 membro in sostituzione della signora Angela Vignardi"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 352 "Consorzio - Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica del Territorio della Provincia di Torino - Consiglio Direttivo - (Art. 16, Statuto dell'Ente) - Designazione di 1 componente in sostituzione del signor Paolo Corradini"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 368 "Commissione Regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra Uomo e Donna (Art. 3, l.r. 46/8196 e s.m.i.): Elezione di 1 membro, con riconosciuta esperienza di carattere scientifico, culturale, professionale economico e politico sulla condizione femminile nei suoi vari aspetti, in sostituzione della signora Manuela Ulandi"

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 378 "Ente di Gestione del Parco naturale di Stupinigi - Consiglio Direttivo (Art. 4, l.r. 1/1992) - Nomina di 1 dei 4 rappresentanti previsti - Integrazione"


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Caramella e Barassi.
Prego la Consigliera Segretaria Spinosa di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda allo spoglio delle schede.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle richieste dei Consiglieri Toselli e Rossi di portare all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza la questione dei nuovi computer portatili dati in consegna ai Consiglieri regionali


PRESIDENTE

Il Consigliere Toselli ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con molta attenzione quanto ha riferito il collega Boniperti in merito alla questione dei computer e, francamente, sono rimasto stupito dal suo intervento.
La pregherei, Presidente, di audire il collega Boniperti in sede di Ufficio di Presidenza e di ascoltare le sue considerazioni al fine di mettere in atto le necessarie verifiche.
Perché in qualità di Consigliere, dopo avere ascoltato l'intervento del collega, francamente, avrei bisogno di essere fortemente rassicurato.
Prego dunque gli uffici del Consiglio di consegnare l'intervento stenografico del mio intervento, in quanto il Presidente in questo momento è "impegnato in altra conversazione", né più né meno di come fanno i gestori telefonici quando con la propria voce, in automatico, ti dicono "attendere", perché la persona che stai cercando è impegnata in altra conversazione. Allo stesso modo, sta facendo il Presidente: fa ben altro anziché sentire un umile Consigliere proveniente da un piccolo Comune di 5.000 abitanti; fa ben altro, anziché ascoltarlo. Mi chiedo: il Presidente non mi ascolta perché appartengo alla coalizione di minoranza? E pensare che abbiamo un buon rapporto personale e di stima reciproca.
Finalmente è finita questa benedetta riunione, che comprendo debba essere stata importante, ma ho colto l'occasione per chiacchierare liberamente (ovviamente, nulla di personale). Presidente, visto l'intervento del collega Boniperti, le chiedo la cortesia di audirlo in Ufficio di Presidenza e di spiegare all'Aula le determinazioni alle quali l'Ufficio di Presidenza giungerà, dopo aver ascoltato ciò che il collega ha sostenuto. Francamente, mi parrebbe il caso avere qualche risposta in merito.



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, innanzi tutto mi scuso per non averla potuta guardare. L'ho ascoltata, ma c'era un raggruppamento sedizioso di fronte che mi ha distolto dall'ascoltarla.
Ciononostante, come ho già avuto modo di formalizzare a seguito dell'intervento del Consigliere Boniperti, il collega Botta, con la sua cortese sollecitudine, affronterà la questione e l'Ufficio di Presidenza valuterà le determinazioni che il collega Botta vorrà proporre.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Mi associo a quanto detto dal collega Boniperti e chiedo che il collega Botta ascolti tutti i Consiglieri che hanno rivolto rimostranza, come il sottoscritto, che l'ha fatta anche per iscritto personalmente a lei Presidente, relativamente al pessimo funzionamento del computer dato in dotazione, nonostante l'alto costo dello stesso. Lamento anche il pessimo comportamento tenuto dall'azienda nei confronti dei Consiglieri regionali che, ad oggi, arriva anche a inviare raccomandate al collega Boniperti tramite gli uffici del Consiglio.
Riterrei che questa azienda (lo dico personalmente e a nome del Gruppo della Lega Nord) non dovrebbe più lavorare con il Consiglio regionale. Non basta sostituire i pessimi computer portatili che ci avete assegnato.
Le ricordo che ho acquistato un computer con memoria più ampia (rispetto a quello che ci avrebbero rivenduto a 420 euro più IVA), compreso il programma base, e l'ho pagato 800 euro IVA compresa. È più potente, è 17 pollici, con telecamera e con stampante in omaggio. Onestamente, penso sia superiore a quello che ci avete sostituito che, fra l'altro è usato, costa 420 euro più IVA, più il programma base e che, alla fine, viene a costare esattamente tanto quanto quello nuovo, ma migliore.
Credo che ditte di siffatta serietà non debbano più lavorare con il Consiglio. Ho già esposto le mie lamentele per iscritto ma glielo dico anche a voce in Aula, perché mi auguro che i computer vengano sostituiti e che questa ditta non lavori più per il Consiglio regionale.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati - Interventi per calamita' naturali

Comunicazione della Giunta regionale relativamente alla sottoscrizione, da parte della Regione Piemonte, del documento del Ministero delle Finanze che consentirebbe l'attribuzione del codice necessario alle aziende alluvionate nel 2000 per recuperare l'IRAP pagata sui rimborsi per i danni subiti


PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Se non vi dispiace, parlerei dell'IRAP. Vorrei, in particolare, dare comunicazione al Consigliere Cavallera, che aveva fatto richiesta, in merito alla questione dell'IRAP.
In effetti, Consigliere, le confermo che abbiamo ricevuto una convenzione a fronte della quale abbiamo fatto delle osservazione che sono state recepite dall'Agenzia delle entrate, ma in questo momento siamo in attesa del visto della Ragioneria dello Stato di Roma.
Le confermo che non appena il visto verrà dato, procederemo alla sottoscrizione della convenzione, che nelle parti formali è stata concordata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Ringrazio il Presidente, ma vorrei capire ancora un passaggio. Confido nella sua gentilezza.
Il Ministero delle Finanze ha mandato la convenzione, la Regione ha chiesto qualche perfezionamento. È stato ritrasmesso alla Ragioneria, che è l'organo che l'aveva inviato, se ho capito bene. Ecco, volevo capire il ruolo della Ragioneria, in quanto già il Ministero avrebbe dovuto mandarlo approvato dalla Ragioneria.
Punto di domanda.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

una domanda cui non so rispondere. So per certo che il soggetto che ha inviato la convenzione è l'Agenzia delle entrate. La convenzione è stata concordata e siamo, in questo momento, in attesa del visto della Ragioneria dello Stato. Nel momento in cui arriverà il visto, saremo pronti per la firma.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Esame testo unificato disegno di legge n. 386 e proposta di legge n. 45 inerente a "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 386 e della proposta di legge n. 45, di cui al punto 5) all'o.d.g. prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 1 La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Mi pare che nella mattinata si sia concordato un breve e sintetico esame dell'articolo, in modo tale che tutto il Consiglio sia informato sul contenuto per poter poi iniziare il dibattito articolo per articolo.
evidente che con il Capo I, che è composto da 5 articoli, affrontiamo la fase delle disposizioni generali. In particolare, illustrerei insieme se mi è consentito - l'articolo 1 e l'articolo 2, in modo tale che si possa procedere.
Sostanzialmente, l'articolo 1 individua l'oggetto e la disciplina dell'organizzazione degli Uffici della Giunta e del Consiglio regionale nonché della dirigenza del personale regionale, ad eccezione degli aspetti privatistici della disciplina del rapporto di lavoro.
L'articolo 2 ("Principi e finalità"), viceversa, enuncia i principi che ispirano l'azione amministrativa regionale e le finalità a cui tale azione è rivolta in sintonia con i principi enunciati dal testo unico sul pubblico impiego, nonché sulla base di quanto già previsto nello Statuto regionale.
In questa logica, l'articolo 2 in particolare individua, in termini di principi e finalità, l'obiettivo di accrescere la capacità di innovazione e flessibilità - tra l'altro, lo abbiamo detto questa mattina nel commento del testo - quale particolare interesse e puntualizzazione sulla crescita del personale e sulla flessibilità di questo strumento.
Un altro principio è la finalità e la realizzazione della semplificazione dell'organizzazione, la realizzazione della migliore utilizzazione delle risorse umane, promovendone la formazione e lo sviluppo professionale e prevedendo meccanismi che assicurino la piena responsabilità nel conseguimento dei risultati.
Questi sono, enucleati dall'articolo 2, i principi più forti del testo di legge, che tende ad aggiornare la legge 51/97.
L'articolo 3 - resto al Capo I, "Disposizioni generali" - è riferito alle fonti e ai poteri di organizzazione. In particolare, quest'articolo individua le fonti che disciplinano l'organizzazione regionale. Il dispositivo distingue le materie oggetto di regolamentazione diretta da parte della legge da quelle che sono, invece, materie oggetto di regolamentazione ad opera di provvedimenti di organizzazione: competenze dell'Ufficio di Presidenza, da una parte, e della Giunta dall'altra.
In particolare, trovano spazio in questo articolo i seguenti istituti e principi fondamentali - che, obiettivamente, sono un po' anche l'elemento innovativo di questo testo di legge - ovvero i principi e i criteri di organizzazione degli uffici; l'assetto complessivo delle strutture; il contenuto generale, le tipologie e le regole generali sul conferimento e sulla revoca degli incarichi dirigenziali; la disciplina generale di accesso alla dirigenza, di valutazione dei risultati e di accertamento delle responsabilità dirigenziali; la disciplina generale concernente le posizioni non dirigenziali; la disciplina generale concernente l'impiego delle risorse umane nelle strutture organizzative.
Sono demandate a provvedimenti di organizzazione la specifica disciplina delle linee di organizzazione e della gestione del personale nonché l'individuazione e l'istituzione delle strutture organizzative dirigenziali.
Spetta ai dirigenti - sempre nell'ambito dell'articolo 3 l'organizzazione interna della struttura diretta, anche tramite il conferimento degli incarichi di posizioni organizzative non dirigenziali e l'adozione di tutte le misure inerenti la gestione del rapporto di lavoro del personale, secondo i criteri definiti nei provvedimenti organizzativi a contenuto generale.
L'articolo 4 ("Criteri di organizzazione e gestione del personale") è obiettivamente un articolo abbastanza importante, in cui viene sottolineato come i provvedimenti di organizzazione attuano i principi e le finalità di cui all'articolo 2, nel rispetto dei criteri relativi alla funzionalità e flessibilità nell'articolazione delle strutture; nel raccordo e cooperazione tra gli organi politico-amministrativi; nella razionalizzazione e nello snellimento delle procedure; nel monitoraggio delle attività svolte dalle strutture stesse e nella pari opportunità per tutti negli accessi all'impiego.
L'articolo 5 è certamente un articolo di particolare rilievo, se vogliamo anche innovativo, che concerne i provvedimenti di organizzazione e in armonia con i principi di delegificazione, che, obiettivamente ispirano questo testo di legge, individua in modo specifico le materie oggetto di disciplina da parte dei provvedimenti di organizzazione, nel rispetto dei principi di legge e al di fuori delle materie oggetto di contrattazione collettiva.
Le più rilevanti materie che vengono disciplinate attraverso provvedimenti organizzativi riguardano la definizione del numero e delle attribuzioni delle strutture dirigenziali, dei criteri di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali, delle modalità e procedure di assunzione del personale e di accesso alla dirigenza, del sistema di valutazione delle attività dei dirigenti e dei procedimenti di accertamento delle loro responsabilità, dei criteri per l'attuazione della mobilità interna e esterna.
Con l'articolo 5 si chiude il Capo I, che, come ricordavo, riguarda le disposizioni generali.
In conclusione, alla luce di conversazione extra Consiglio, segnalo che sarebbe stato concordato lo svolgimento di una seduta di I Commissione nella giornata di martedì mattina, prima dello svolgersi del Consiglio regionale, ovvero con convocazione alle ore 9.30, per un approfondimento in sede di Commissione di nove emendamenti che la Giunta ha presentato e che sono in distribuzione. Il primo di questi nove emendamenti fa riferimento all'articolo 15, quindi abbiamo la possibilità di lavorare ancora nel pomeriggio di oggi, rinviando, invece, in sede di Commissione l'approfondimento specifico, per poi riaffrontare il testo e la prosecuzione dei lavori nell'ambito del Consiglio, che è convocato per le ore 10 di martedì prossimo. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, ma non in termini dilatori, perché è una materia attinente, sulla quale, evidentemente, il Vicepresidente, che è anche Assessore al personale, potrà fornire i documenti che sto per richiedere.
Risulta che a maggio sia stato emanato un bando per la cosiddetta "stabilizzazione di precari", che dovrebbe interessare 180 persone. Non ci sono chiare, in termini di trasparenza, le procedure di selezione di queste 180 persone, ovvero non vorremmo - non lo sappiamo ancora - che fosse scritto che, per esempio, si dà la priorità a chi nell'ultimo anno ha avuto contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Questo vorrebbe dire sanare tutti i consulenti assunti nell'ultimo anno dalla Giunta regionale che sappiamo bene vengono assunti con questa particolarità di contratto.
Addirittura, si dice che viene data priorità alle cooperative che hanno lavorato con la Regione Piemonte, che non ha alcuna attinenza con la trasparenza.
Comunque, non voglio esprimere giudizi, non avendo letto il testo di questo bando, che credo la Giunta potrà farci pervenire nell'arco di qualche ora. Noi vorremmo esaminare questo testo molto attentamente perché, se così fosse, non capiamo l'inserimento di regole all'interno di questa legge che vengono automaticamente scavalcate da un bando emesso in precedenza.
Allora, se dobbiamo approvare una modifica della legge n. 51, che prevede determinate modalità per le assunzioni, è evidente che non si possono mettere paletti che esulino la trasparenza e queste stesse modalità.
Va da sé che, rispetto alla legge n. 51, pur essendo d'accordo, in linea di massima, su un percorso, quello che vediamo ne esula completamente e ne scalfirebbe i principi che andiamo a ratificare.
Quindi, chiedo che il testo sia dato a tutti i Consiglieri - credo che la stabilizzazione di 180 persone interessi tutti i 63 Consiglieri di questa Regione - affinché sia possibile verificare le modalità con cui questa stabilizzazione viene attivata, perché se, in effetti, fossero quelle giunte al nostro orecchio, va da sé che, trattandosi di una sanatoria di amici e controamici, apriremmo un grande caso politico.
Ripeto: non provvedo in tal senso adesso, ma chiedo di vedere le procedure e i requisiti che vengono richiesti in questo atto amministrativo. Grazie.



PRESIDENTE

Il quesito è un po' insolito, noi stiamo trattando l'articolo 1 di un disegno di legge, però la materia è obiettivamente collegata.
L'Assessore Peveraro desidera intervenire subito; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Ovviamente, trasmetteremo al Capogruppo di Alleanza Nazionale verso il partito della libertà tutta la documentazione relativa ai bandi, che ovviamente, sono pubblici, su cui però voglio fare alcune precisazioni molto semplici, nel senso che la stabilizzazione di cui si parla riguarda l'assunzione eventuale con contratto a tempo determinato. La legge finanziaria 2008 ha introdotto alcuni elementi, che ritengo positivi e particolarmente innovativi, per questo tipo di stabilizzazione, che riguardava chi aveva già un contratto a tempo determinato, oppure chi aveva una collaborazione continuativa.
Solo per precisare: ovviamente, dalle collaborazioni continuative e, se non ricordo male, anche dai contratti a tempo determinato, è escluso specificatamente tutto il personale che aveva acquisito tale riconoscimento dal punto di vista politico. Cioè tutti gli organismi politici sono esclusi da questi benefici.
Nell'ambito della disposizione finanziaria 2008 era previsto un percorso che doveva garantire questo tipo di stabilizzazione attraverso concorsi pubblici. Cioè un concorso, quindi una selezione che avverrà nei tempi che gli uffici saranno in grado di garantire avendo accolto, se non ricordo male, circa 1.500 domande per la categoria D, 1.300/1.400 per la categoria C, 40 per la categoria B.
In relazione a questi numeri e in relazione alla prova concorsuale, la legge prevede che ci sia una quota riservata alle persone che hanno certe caratteristiche che abbiamo individuato e che la legge ha individuato.
Rispondiamo ad una legge finanziaria per la stabilizzazione, escludendo gli incarichi di natura politica.
La quota riservata è del 70%, ed è specificatamente previsto, per quanto riguarda il concorso che verrà bandito, che la quota del 30% è libera. Dopodiché, non vuol dire che si procederà ad assunzioni a tempo neanche determinato su quella graduatoria. È evidente che è l'unico serbatoio da cui le amministrazioni possono attingere per fare contratti a tempo determinato. È anche un percorso obbligato, se volevamo fare nuovi contratti a tempo determinato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Botta, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Certo, dopo l'illustrazione pregevole del Vicepresidente dei primi cinque articoli delle disposizioni generali, in particolare dell'articolo 2, ma poi degli articoli successivi della legge, con i principi e le finalità, gli impegni anche alti che questa legge contiene e che, rispetto ai quali, abbiamo già espresso un'attenzione che vogliamo ribadire sentirlo un po' remare controvento rispetto ad alcuni aspetti quasi scandalosi di questo concorso, ci fa vedere quanto sia diversa la realtà dall'immaginazione.
Sentire, come correttamente ha detto l'Assessore, che in un concorso da 180 posti disponibili, la quota del 70% è riservata a persone assunte negli ultimi anni, molto spesso negli ultimi tre anni, certamente non per compiti politici, ma sicuramente presso Assessorati gestiti da questa Giunta, certo qualche dubbio ce lo insinua. Vorremmo andare più a fondo rispetto a quello che ci ha detto l'Assessore, vorremmo vedere questi contratti coordinati e continuativi, vorremmo vedere le competenze che sottintendono a questi contratti.
Qui, in quest'Aula, ci siamo fatti togliere la pelle, tutti assieme per fare assumere circa 80 collaboratori che da anni svolgevano il loro lavoro e oggi, in una volta sola, con il fatto che...



(Commenti in aula)



BOTTA Marco

Avevano contratto coordinato e continuativo...



(Commenti in aula)



BOTTA Marco

Sì, c'è la finanziaria, ma non erano ai Gruppi consiliari, stavano solo agli Assessorati, oppure lavoravano presso le cooperative che noi avevamo assunto presso gli Assessorati. A questo siamo arrivati, adesso noi dobbiamo pensare che tutto ciò avvenga nella completa tranquillità.
Questo, cari signori, non è possibile. Non è possibile che abbiamo impiegato tre anni a stabilizzare una novantina di persone che erano anni che lavoravano - all'onor del mondo - presso i Gruppi consiliari e adesso facciamo un concorso che coprirà 180 posti, che verrà coperto al 70% da persone che magari stanno in Assessorato da un anno, di cui non conosciamo le competenze, di cui non conosciamo assolutamente le qualifiche ma che, in qualche maniera, fanno parte di una sanatoria che qualcuno mi dovrà spiegare se è tecnica o politica.
Questo è il punto. Qui si vuole dare un bel colpo alla questione; si vuole da una parte portare avanti una legge fatta di alti principi, di alte finalità, di richieste di trasparenza, di richieste di concorsi senza ombre e, dall'altro, si mette in moto un movimento di questo tipo.
Assessore, non basta la replica che lei ci ha fatto, fortunatamente andremo in Commissione anche venerdì e lì chiederemo maggiori informazioni su questo concorso.
Questo concorso ci puzza di sanatoria politica per fare entrare in Regione, nuovamente, una grande quantità di persone con un chiaro orientamento politico, a discapito, magari, dei precari veri. Noi sappiamo che in Regione ci sono precari veri, ci sono persone che da anni, alcune addirittura da dieci anni, svolgono il loro lavoro e che vengono parificate a quelli che hanno avuto la fortuna di essere stati assunti negli ultimi due anni e di andare a finire negli Assessorati giusti.
Non possiamo limitarci alla sua risposta, abbiamo bisogno di vederci più chiaro, perché non accettiamo che la politica venga messa alla berlina quando, giustamente, vuole dare un futuro a chi ha lavorato per tanti anni presso i Gruppi politici. Non accettiamo che si pensi che vada tutto bene aggirando l'ostacolo facendo passare queste come questioni tecniche.
Non ci stiamo, chiediamo maggiore chiarezza e maggiore trasparenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leardi; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente.
Condivido in pieno quanto è stato detto fino ad ora dal Capogruppo di Alleanza Nazionale in ordine a questo concorso. Credo nella crescita del personale e nella flessibilità nei posti di lavoro, nella realizzazione del miglior utilizzo delle risorse umane promuovendo anche corsi di formazione ma dobbiamo fare anche un ragionamento su come organizzare i corsi di formazione.
La risposta dell'Assessore mi ha convinto, ma non ho capito un passaggio, quando ha fatto riferimento alle collaborazioni coordinate e continuative che non derivano da organi politici. Vorrei capire bene cosa si intendeva per organi politici e in cosa sussiste questa limitazione.



PRESIDENTE

Ci sono altri Consigliere che desiderano intervenire sull'articolo 1? La parola al Vicepresidente Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Sarebbe opportuno, quando vengono dette certe cose e rilasciate certe dichiarazioni, come in particolare ha rilasciato il Consigliere Botta, che si conoscesse prima quanto meno la legge.
Noi ci siamo assolutamente attenuti a quella che è la disposizione della legge finanziaria, legge dello Stato, che se il gruppo di Alleanza Nazionale, in allora minoranza, voleva in qualche modo contrastare, poteva contrastare in quella sede.
Quando dico che non fanno riferimento ad attività politiche, voglio dire che non sono le CO.CO.CO. che derivano dagli uffici di comunicazione che è una bella differenza. È vero, il Consigliere Botta parla del fatto che ci sono dei dipendenti degli Assessorati. Tutti i dipendenti sono alle dipendenze degli Assessorati, ma non sono alle dipendenze degli Assessori che è una cosa ben diversa. E queste collaborazioni CO.CO.CO. sono certo alle dipendenze degli Assessorati.
In particolare, mi pare di ricordare che due sono gli Assessorati che hanno il numero più rilevante di questo tipo di collaborazione e sono l'Assessorato all'ambiente e l'Assessorato alle opere pubbliche, ma non sono contratti sottoscritti dagli organi politici.



PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto sull'articolo 1, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi riconnetto, utilizzando la dichiarazione di voto come strumento di interlocuzione, a parte della discussione che è stata fatta finora attorno al bando, che, se ho ben capito, è stato pubblicato l'8 maggio.
Premetto che non l'ho visto, però ho sentito gli interventi dei colleghi, quindi mi sembra che ci sia merito per approfondirlo.
Ho sentito la replica del Vicepresidente e, al di là del fatto che l'abbia trovata o meno convincente, che è irrilevante, però vorrei far riflettere il Vicepresidente su un aspetto, che non necessariamente è identico, ma per analogia gli risulterà facilmente convincente. All'inizio di questa legislatura c'erano due concorsi oggetto di discussione da parte del centrosinistra, tra cui quello relativo ai dirigenti, che venne inizialmente bloccato. Tra l'altro, con tutti gli aspetti delle comunicazioni esterne e delle polemiche ad esse connesse, poi venne ripristinato ed eseguito. È quello che, con una terminologia che francamente trovo odiosa, è stato (non da noi) chiamato dei "portaborse".
Credo che il Vicepresidente possa facilmente comprendere come sia importante il tema toccato dai colleghi del gruppo di AN verso il Popolo delle Libertà (per, tra, fra, su e tutte le preposizioni, ma tra o fra il Popolo della Libertà fa anche rima).
Tra l'altro, quando lei dà dei documenti ai colleghi, sia gentile e li dia a tutti - lo dicevo come battuta, non è una critica. Quando la Giunta ritiene di dare dei documenti ad un collega, li dia a tutti, così non c'è nessuno che si sente diverso.
E pare evidente dal tono del parlante che non sono così ansioso di vedere questo percorso né compiuto né compiuto, tantomeno in maniera priva di dibattito.
Secondo: lei ricorderà invece che nel dibattito in Commissione - ne ha fatto un fugace accenno stamattina quando parlava nella sua relazione di regolamenti attuativi e di prima attuazione - alla fine si è discusso (e lo riprenderemo quando alla fine di questa legge augurabilmente, come è negli intenti del Gruppo che ho l'onore di presiedere ad oggi, entro martedì prossimo si parlerà di quella che era una caratteristica della legge precedente e che oggi, a nostro avviso, erroneamente qui non è prevista) di come nella legge precedente si prevedeva che venissero definiti i confini anche numerici e anche quantitativi, entro i quali la Giunta e il Consiglio nei rispettivi ruoli si potevano collocare.
quella che viene chiamata pianta organica, ma che più correttamente chiamerei anche impiego di risorse. Infatti, credo che sarebbe più utile a coloro che gestiscono, sia in termini di esecutivo che in termini di Ufficio di Presidenza, il governo di codeste componenti importanti della struttura pubblica, ricevere in ogni modo per legge, volendo modificato ogni anno in termini di finanziaria, un limite di legge quantitativo, entro il quale loro si impegnano ad esercitare con la giusta flessibilità, che deve essere per forza delegata agli organi di governo, l'applicazione delle loro scelte discrezionali all'interno dei limiti.
Se lei mette quello che c'era alla fine della legge n. 51, pianta organica suddivisa con una certa caratteristica, che oggi nel testo di legge non c'è perché una parte viene demandata al regolamento - e le polemiche sui concorsi di cui ho fatto cenno ci furono, ancorché risolte con non poca fatica - credo che una riflessione anche da parte della Giunta su quanto è stato sinora detto vada fatta. Rimando all'approfondimento del tema, che avverrà prima della prossima riunione di Commissione, cioè martedì, e per quella data avremo già preparato gli emendamenti che lei intende proporci. Però inviterei la Giunta, data l'importanza del tema e le motivazioni che ho addotto, a fare anch'essa qualche riflessione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Intervengo per dichiarazione di voto.
Sono un po' sbigottito dalle questioni sollevate dal gruppo di AN, non tanto perché non le ritengo legittime, perché quando uno ha dei dubbi è giusto che chieda dei chiarimenti. Credo che però questo Consiglio regionale più volte abbia approvato degli ordini del giorno o addirittura come l'anno scorso, articoli di finanziaria regionale che impegnavano la Giunta a dare corso a tutte le procedure possibili previste dalle finanziarie nazionali per favorire percorsi di stabilizzazione.
Adesso che si arrivi, a distanza di due mesi, a mettere in discussione un bando che è uscito sul BUR dell'8 maggio, che ha sollevato per parte nostra alcune criticità, perché noi avremmo chiesto alla Giunta che fosse un bando che andasse non a stabilire delle assunzioni a tempo determinato ma a dare delle risposte vere di stabilizzazione con un tempo indeterminato, mi sembra un po' inaccettabile. Si è ritenuto che, in ottemperanza alle norme della finanziaria, quello fosse l'unico percorso possibile.
L'ho letto attentamente e l'ho verificato, se non altro perché più volte abbiamo sollevato la questione in quest'Aula in diverse occasioni.
Credo che, se ci sono da fare ulteriori verifiche, siano assolutamente possibili. Penso che nella prima riunione di Commissione utile si possa riprendere in mano questo argomento, avere tutte le delucidazioni ed avere elementi in più, i numeri delle domande e tutto quanto serva.
Mi sembra, senza voler urtare la suscettibilità di nessuno, un po' assurda la questione sollevata in questo momento. Come ripeto, se è stata mossa per ricevere ulteriori chiarimenti o per segnalare una contrarietà di principio alla stabilizzazione dei lavoratori, allora la comprendo. In caso contrario, mi sembra un po' pretestuosa.
Il nostro voto sull'articolo 1 sarà comunque favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Non solo dichiaro il nostro voto favorevole sull'articolo 1 e l'apprezzamento per il lavoro svolto dall'Assessore, ma aggiungo che da tempo aspettavamo un segnale preciso di accelerazione rispetto a questa fase di stabilizzazione dei lavoratori precari di questa Regione, che ritenevamo non rimandabile, necessaria, urgente ed utile. Prima si partirà e più celermente si riuscirà ad arrivare all'emanazione dei bandi che permettano di stabilizzare i tanti lavoratori precari.
Assessore, deve sapere sin da ora che avrà il nostro massimo sostegno e non accetteremo - lo dico con grande serenità anche ai colleghi del Gruppo di Alleanza Nazionale - strumentalizzazioni di alcun tipo. È evidente che può dar fastidio il fatto che questa Giunta incominci un percorso di stabilizzazione vero, che trasformi delle persone che non hanno la certezza del loro lavoro e del loro salario in lavoratori con un impiego certo, con la garanzia del tempo, del salario, della progressività e dei diritti.
Dà fastidio, me ne rendo conto. Ma ci darebbe fastidio anche il contrario. Però smettiamola di guardare al nostro interesse di parte, di bottega, e pensiamo, per una volta, agli interessi veri di queste persone in carne ed ossa, che servono questa Regione da anni, sotto funzioni e ruoli diversi, che adesso hanno oggettivamente la speranza di poter diventare dipendenti a tempo indeterminato.
Glielo dobbiamo a questi lavoratori. Glielo dobbiamo.
per questa ragione, Assessore, che le chiediamo tutti di proseguire con grande serenità, perché stiamo facendo la cosa giusta. Stiamo imboccando la strada migliore, anche nel riaprire e nel riannodare un rapporto vero con la nostra gente. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Alcuni colleghi sono abituati a ragionare per schematismo. Faccio presente che il più antico - credo anche l'unico, ma certamente il primo ordine del giorno presentato prima che la finanziaria Prodi prevedesse la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, in questa Regione è stato presentato dal Gruppo di Alleanza Nazionale.



(Commenti del Consigliere Robotti)



VIGNALE Gian Luca

Sono due cose assolutamente differenti quelle a cui facciamo riferimento, con una stabilizzazione che sarebbe sacrosanta nei confronti di dipendenti che operano all'interno di questa Regione da sei, sette otto, nove o dieci anni, che hanno operato con Giunte diverse e che sono stati mantenuti nel loro impiego per capacità e non per amicizie politiche.
Il primo aspetto che intendevo sottolineare è comunicare al collega Robotti che questi lavoratori non saranno assunti e non avranno i diritti dei lavoratori a tempo indeterminato, perché si crea soltanto una graduatoria per poter accedere a coloro i quali lavorano per contratto a tempo determinato.



(Commenti del Consigliere Robotti)



VIGNALE Gian Luca

Non sfumo, ma è ovvio che se credo che una graduatoria sia prioritaria per 180 dipendenti, avendo la Regione Piemonte una necessità di lavoratori a tempo determinato ben superiore, di fatto si crea, a tutti gli effetti una situazione che è di lavoratori a tempo indeterminato.
Il problema è relativamente alla scelta: o si sceglie di stabilizzare alcuni lavoratori, ma si deve entrare sui criteri, e su questo noi facciamo una polemica...



(Commenti del Consigliere Robotti)



VIGNALE Gian Luca

Pazienza. Lei ha fatto le sue riflessioni, io le ho ascoltate.



(Commenti del Consigliere Robotti)



VIGNALE Gian Luca

Ma è relativamente ai criteri. C'è un aspetto, per esempio, che assolutamente non è condiviso dal nostro Gruppo, quello che oltre ai lavoratori che operano all'interno di questa Regione con la contrattualistica più disparata (cioè quella esistente), si sia allargato anche a coloro che hanno operato all'interno di cooperative o imprese che hanno lavorato per la Regione. Questo è già un discrimine importante perché l'uno ha avuto un contratto con la Regione Piemonte, l'altro ha avuto un contratto con una cooperativo o un'impresa che ha operato per la Regione Piemonte. Quindi il distinguo è ben diverso, perché uno è un lavoratore di una cooperativa o di un'impresa che magari ha vinto un concorso e che lo può perdere come normalità negli aspetti dei servizi l'altro, invece, è un dipendente della Regione.
L'altro aspetto è relativo ai criteri: se si vuole inserire un criterio, che è quello certamente più giusto, ancorché si vada a fare una sorta di aspetto concorsuale, occorre tenere in considerazione la tempistica trascorsa all'interno della nostra Regione da un lavoratore.
Mentre, relativamente a quel bando, che uno lavori all'interno di questa Regione da nove anni o abbia maturato, a settembre 2006, un anno e mezzo ha le stesse...



(Commenti dell'Assessore Peveraro)



VIGNALE Gian Luca

Ci potremmo sbagliare. Ma è su quello che va fatta assolutamente una valutazione. Perché, altrimenti, il rischio che si operi una scelta molto più legata a quelli che sono i legami politici rispetto a quelle che sono le reali professionalità, è oggettivo. Volete un esempio? Prendiamo le progressioni verticali avvenute nell'ultimo periodo: ci sono tanti lavoratori che le meritavano, che hanno fatto...
Vogliamo prendere, come esempio, i soggetti che appartengono a vario titolo alle Segreterie degli Assessorati, che hanno partecipato? Vogliamo vedere che più del 90% di questi soggetti ha incredibilmente (perché erano i più bravi, li hanno scelti gli Assessori!) passato l'esame per la progressione verticale? Quello che un po' non tranquillizza il nostro Gruppo, per usare un eufemismo, è una scelta che può essere discrezionale rispetto ai lavoratori che operano all'interno di alcune strutture e la loro vicinanza politica piuttosto che la loro reale capacità e il tempo trascorso ad operare all'interno della nostra Regione.
Questa è la vera perplessità che nutriamo. Avremo modo, su questo, di confrontarci.
Dico anche al Presidente che siamo figli di un Dio minore, perché è vero che il Consiglio ha stabilizzato un certo numero di personale, ma non so se esistano dei lavoratori precari oggi all'interno del Consiglio (non parlo dei Gruppi consiliari): che di 180 non ce se fossero cinque all'interno da stabilizzare, devo dire che, in una logica contrattuale come viene peraltro indicata per esempio all'interno dell'articolo 2, se non ricordo male, della legge, dove Consiglio e Giunta intervengono nello stabilire quelli che sono alcuni criteri insieme, mi sembra anche questa una anomalia.
Comunque avremo modo di valutare non soltanto il bando uscito, ma soprattutto quando avverranno non tanto le stabilizzazioni quanto la pubblicazione del bando, temo che in qualche modo avremo ragione noi e si andranno a premiare non tanto e non solo i lavoratori che più lo meriterebbero, ma forse i lavoratori che hanno qualche vicinanza assessorile o di altra natura maggiore rispetto ad altri.



PRESIDENTE

Non essendovi più richieste di intervento per dichiarazioni di voto, pongo in votazione l'articolo 1. Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1.
Il Consiglio approva.
La votazione è chiusa. Per cortesia, colleghi, la votazione è valida. Il numero legale era, come sapete, 30.



(Proteste del Consigliere Botta)



(Alcuni Consiglieri della minoranza eccepiscono sulla regolarità della votazione)



PRESIDENTE

Prego i colleghi dell'Ufficio di Presidenza...
Per cortesia, colleghi, dispongo la ripetizione della votazione per appello nominale.
Per togliere ogni dubbio, dispongo la ripetizione della votazione, come ha chiesto il collega Cavallera, con appello nominale.
Collega Botta, la prego, nella sua qualità di membro dell'Ufficio di Presidenza, di verificare la correttezza dello scrutinio.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 1.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 29 Consiglieri hanno votato Sì 28 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Chiedo all'Ufficio di Presidenza di verificare attentamente quanto è avvenuto.
Intanto ricordiamo che il collega Botta è seduto qua ai banchi perch anche lui deve votare ed è membro dell'Ufficio di Presidenza e, quindi, pu contestare senza doverlo fare a titolo di Gruppo.
Vorrei dare un suggerimento al Presidente. Se siamo in 29 e non si avvicina nessuno ai banchi e diventiamo 30, vuol dire che c'è un pianista.
Questo è un dato di fatto assoluto. Visto che non è entrato nessuno eravamo 28, Laus non riusciva a votare, ha fatto il ventinovesimo e Larizza (ho visto il tabellone acceso) ha fatto il trentesimo, ma non era in aula...



PRESIDENTE

Collega Vignale, non dimentichi che qui c'è sempre una presenza di default, che è quella del Presidente, che non vota per prassi ma che è sempre presente, quindi concorre a determinare il numero legale.



VIGNALE Gian Luca

Infatti, la luce sul tabellone luminoso era azzurra e ha votato alla fine della votazione. Il Presidente ha votato prima dei due secondi finali in cui è comparso in modo etereo il...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, non è il caso di esasperare la situazione. Con l'aiuto dei due Consiglieri Segretari, avremo cura di garantire che tutte le votazioni siano fatte nel rispetto della presenza dei Consiglieri.
La parola al Consigliere Larizza.



LARIZZA Rocco

Non ho niente da insegnare ai colleghi di minoranza perché sono super esperti. Vorrei che guardassero il pannello del voto. Siccome hanno visto che era tutto blu, hanno pensato che io avessi votato. Stavolta non ho votato, è blu perché segna la presenza, perché la mia scheda è qui dall'inizio dei lavori. Capisco che chi è abituato a imbrogliare, pensa che tutti siano imbroglioni.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi prego di non esasperare la situazione.
L'Ufficio di Presidenza ha sempre verificato la correttezza delle votazioni, avremo cura di evitare incidenti del genere. Non mi pare che manchino i membri della maggioranza e, comunque, se ciò capiterà, avremo cura di prendere le conseguenti decisioni.



PRESIDENTE

ARTICOLO 2



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

In seguito discuteremo gli emendamenti dell'articolo 2, ma al momento vorrei solamente leggere l'articolo.
"1. In attuazione dei principi fondamentali dello Statuto, la disciplina dell'organizzazione degli Uffici e le disposizioni concernenti la dirigenza del personale regionale sono volte ad assicurare il rispetto e la realizzazione dei principi di imparzialità, trasparenza, efficienza efficacia, economicità, responsabilità, semplificazione e partecipazione dei cittadini ai procedimenti, accesso ai documenti amministrativi coordinamento e collaborazione tra organi e strutture, distinzioni tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di controllo degli organi di governo e le funzioni di gestione dei dirigenti, per il raggiungimento delle seguenti finalità: a) migliorare la capacità di conoscenza, analisi e risposta alle esigenze di sviluppo e competitività della Comunità amministrata, in conformità al pubblico interesse dalla soddisfazione dei bisogni dei cittadini b) accrescere la capacità di innovazione e flessibilità" - che credo sia stato un aspetto e un punto che è stato in qualche modo suggerito dai colleghi della sinistra, in particolar modo, non riguardo all'innovazione ma rispetto alla flessibilità - "per favorire l'attuazione della sussidiarietà e del decentramento, nonché del coordinamento e dell'integrazione con le pubbliche amministrazioni locali con quella nazionale e con quelle operanti a livello europeo ed internazionale c) realizzare il raccordo tra le attività di programmazione strategica quelle programmazione economico-finanziaria, quelle di gestione e quelle di controllo, al fine di assicurare il monitoraggio e la rendicontazione delle attività svolte, in coerenza con gli obiettivi individuati e con i mezzi disponibili d) realizzare la semplificazione dell'organizzazione e delle attribuzioni degli uffici, per favorire la speditezza delle attività e la razionalizzazione del costo di lavoro, entro i vincoli della finanza pubblica e) realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane impiegate nelle strutture regionali, promuovendone la formazione e lo sviluppo professionale, favorendone la mobilità e la rotazione, compatibilmente con le esigenze di funzionalità dell'Ente, e prevedendo meccanismi che ne assicurino la piena responsabilizzazione nel conseguimento dei risultati f) garantire le necessarie dotazioni tecnologiche, con particolare riferimento a quelli diretti ad analizzare l'integrazione dell'informazione e dei dati all'interno e all'esterno dell'Ente, assicurandone l'effettivo utilizzo nelle attività svolte g) garantire il necessario supporto nella valutazione delle politiche e nelle tecniche di redazione delle leggi e degli atti di alta amministrazione.
2. Il Consiglio regionale, nell'ambito delle finalità stabilite dalla presente legge, gode di autonomia funzionale ed organizzativa, che comporta disciplina regolamentare interna ed esercizio autonomo delle competenze attribuite dallo Statuto".
Questo articolo, ovviamente, è uno dei più importanti della legge perché individua quelli che sono, come recita il titolo, i principi e le finalità a cui la legge, in qualche modo, si rifà e le finalità che la legge si pone. I principi non possono che essere condivisi, perch l'imparzialità, la trasparenza, l'efficienza, l'efficacia, l'economicità la responsabilità, la semplificazione, la partecipazione dei cittadini ai procedimenti e l'accesso ai documenti amministrativi rappresentano uno degli aspetti più importanti.
Ci pare opportuno segnalare l'aspetto che concerne l'accesso ai documenti amministrativi. Credo che il nostro rimanga uno dei pochi enti di una certa rilevanza rispetto al quale l'accesso ai documenti amministrativi non è ancora possibile per i cittadini, i quali possono accedere alle leggi, alle proposte di legge, alle mozioni, alle interrogazioni e alle interpellanze, ma non ai documenti che la Giunta regionale vota e neppure ai documenti relativi alle determinazioni dirigenziali, che, come sanno i colleghi, invece, sono i provvedimenti importanti per valutare la congruità della spesa e anche la correttezza delle scelte che vengono compiute.
Noi auspichiamo - magari lo puntualizzeremo maggiormente con un emendamento all'articolo - che l'accesso ai documenti amministrativi, che in qualche modo, garantisce anche la partecipazione dei cittadini al procedimento, per lo meno la conoscenza dell'attività della Giunta, sia garantita nel momento in cui questa nuova legge verrà approvata.
Certamente, anche riguardo alle finalità, non possiamo non condividere alcuni aspetti che sono riportati all'interno dell'articolo 2, che concernono la realizzazione di un raccordo tra attività di programmazione strategica, economico-finanziaria, di gestione e controllo, affinché, come ricorda il punto c) dell'articolo 2, si possa garantire non soltanto una programmazione da parte della Giunta regionale, ma anche una verifica rispetto agli indirizzi che, prima il Consiglio e poi la Giunta regionale vengono dati ai propri dipendenti e l'attuazione dei medesimi.
In questo modo, alcuni aspetti che venivano ricordati nella discussione generale di questa mattina, da una parte, l'incentivo relativamente al lavoro dei dipendenti e maggiore formazione, ma, dall'altra, anche concetti di meritocrazia ad essa legata, davvero possono avere un riscontro funzionale e, soprattutto, oggettivo per i singoli dipendenti e anche nella verifica delle persone che hanno responsabilità maggiore, come i direttori i dirigenti, i vicedirettori e i responsabili di settore.
La semplificazione dell'organizzazione nell'attribuzione degli uffici è certamente un aspetto prioritario, che riguarda, da una parte, una legge sul personale, ma, dall'altra, lo snellimento di tutte le pratiche burocratiche.
In questa Regione, in moltissimi uffici non abbiamo tempi certi per i cittadini che vi accedono, cioè, a fronte di una pratica correttamente presentata, non vi sono tempistiche certe rispetto al momento in cui la Regione deve rendere un parere. I settori sono i più differenti, passiamo da quelli in cui vi è una relazione tra i differenti enti, che possono essere quelli legati alla programmazione o alla verifica dei piani regolatori, a mille altri settori dell'Ente rispetto ai quali è necessaria un'autorizzazione da parte dell'Ente stesso e a tutta una serie di settori produttivi e non, sui quali vi sono ancora competenze da parte di questo Ente, o tutte le moltissime competenze che, per esempio, esistono ancora oggi in capo all'agricoltura.
Crediamo che anche il passo relativo alle dotazioni tecnologiche e alla formazione professionale sia estremamente importante. Ovviamente riprendiamo la questione in articoli deputati, che entrano maggiormente nel merito e che prevedono, tanto da un punto di vista delle dotazioni tecnologiche, quanto da un punto di vista del migliore utilizzo delle risorse umane, di favorire la mobilità a rotazione e promuovere la formazione e lo sviluppo professionale. Queste sono parti sicuramente da condividere, così come non si può non condividere il comma 2 relativo all'autonomia funzionale e organizzativa del Consiglio regionale, anche in riferimento a quanto prevede lo Statuto della nostra Regione circa le parti referenti al Consiglio regionale.
Crediamo che questi principi di carattere generale, che, ovviamente vanno valutati laddove, in qualche modo, si estrinsecano, siano in qualche modo condivisibili, ma è doveroso fare alcune sottolineature in questo o in altri articoli, soprattutto in merito all'accesso a tutti i documenti amministrativi della nostra istituzione.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'articolo 2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 31 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'articolo 3.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, essendosi prima verificato un fatto che non aiuta questa legge ad andare avanti, come invece era stato concordato.
Capisco ci possano essere momenti di tensione, che si possa mettere in dubbio la legittimità o meno di un voto e le do atto di avere bene operato disponendone la ripetizione, perché, qualora ci sia un dubbio, legittimo o non legittimo, per correttezza e trasparenza, è sempre buon costume ripetere la votazione. Mi riferisco ad un collega, il Consigliere Larizza che in quest'Aula non ha mai alzato i toni, gliene do atto, non ha mai fatto in modo di alzare la tensione, però, il collega ha fatto una dichiarazione una dichiarazione, sulla quale non sono intervenuto subito del tipo "voi siete abituati a rubare, quindi lo fate...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



CASONI William

"Imbrogliare", "rubare", è la stessa cosa. Poiché noi non siamo usi ad imbrogliare e vogliamo lavorare in un clima sereno, chiedo al Consigliere Larizza, se questa non era la sua intenzione, di chiarirlo in aula. Lo dico per rasserenare il clima che, in questo momento, può essere turbato non a livello politico, ma a livello caratteriale ed umano.
Se questo chiarimento avverrà oggi, visto che il tempo che abbiamo per lavorare è abbastanza limitato (si è concordato di chiudere i lavori alle 18-18.15), entro le 18 potremmo fare passare un numero di articoli non preminenti e che arrivano al merito degli emendamenti e della questione.
Viceversa, mantenendo questo dubbio, è logico che ognuno di noi si sente tirato in causa.
Una precisazione del Consigliere Larizza potrebbe rasserenare il clima.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Di solito cerco di stare al mio posto e di votare, come credo si possa constatare.
Le mie intenzioni in quest'Aula sono quelle di fare produrre (passatemi questo termine) il più possibile il Consiglio regionale. Non vorrei essere io causa di un ritardo dei lavori del Consiglio.
Per la prima volta mi sono sentito sotto accusa, io o i miei colleghi come se avessi imbrogliato. A verifica fatta ho cercato di precisare, ma l'insistenza dei Consiglieri ha sottoposto a pressione anche la mia calma che, in genere, cerco di mantenere all'interno dell'Aula. Se ciò che ho detto ha offeso qualcuno, me ne dispiace, non era mia intenzione offendere.
Era una reazione al fatto che mi sentivo accusato di avere imbrogliato.
Tutti siamo in grado di valutare quali possono essere le ragioni di reazione di una persona che, invece, se deve combattere, combatte duramente dal punto di vista politico, ma non pensa di utilizzare escamotage per vincere sugli avversari. Non è mia abitudine.
Se devo chiedere scusa, chiedo soprattutto scusa ai Consiglieri della maggioranza perché sono arrivato in ritardo in Aula (per alcune dichiarazioni che ho rilasciato sulla situazione FIAT). Se i Consiglieri della minoranza si sentono offesi per un eccesso di parole, fate finta che non le abbia dette e le ritiro. Spero che voi riconosciate la correttezza del mio comportamento nell'azione di voto, come si può dedurre dai tabulati.



PRESIDENTE

Penso che sulla vicenda si siano un po' esasperati gli animi, ma conosciamo tutti il Consigliere Larizza, la sua correttezza e la sua prudenza nella gestione delle vicende d'Aula. Mi pare che, anche eventuali frasi, siano state motivate unicamente da un momento di tensione, non certo dalla volontà di offendere i Consiglieri.



PRESIDENTE

Dopo questo chiarimento, riprendiamo l'esame del disegno di legge n.
386 e della proposta di legge n. 45.
ARTICOLO 3 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Vorrei chiedere alcuni chiarimenti in merito al comma 2. Non riesco a percepire bene il significato del comma b), "gli atti di dirigenti che definiscono l'organizzazione interna della struttura dai medesima diretta ne assicurano il funzionamento, anche tramite il conferimento degli incarichi di posizioni organizzative non dirigenziali e l'adozione di tutte le misure inerente la gestione del rapporto di lavoro del personale secondo le direttive, i criteri e le modalità definiti nei provvedimenti di organizzazione".
Non riesco a capire se vengono conferiti incarichi a termine anche su posizioni non dirigenziali. A me risultava che l'unica possibilità di conferire incarichi a termine, fosse per ruoli direttivi e per specifiche competenze.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Anche nell'attuale ordinamento le posizioni organizzative sono a tempo determinato, sono contratti che vengono rinnovati. Tra l'altro, come ho accennato nella mia relazione introduttiva, è intenzione dell'amministrazione, come successiva fase rispetto alla riorganizzazione apicale dei settori, procedere ad una ridefinizione degli assetti delle posizioni organizzative, che sono i primi interlocutori dei livelli dirigenziali. Quello è così, e risulterebbe essere riconfermato.
Se devo dire la verità - e mi scuso - non ho capito a che cosa faceva specificatamente riferimento il Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Per capire. Mi risultava che potevano essere prese persone esterne all'amministrazione regionale per incarichi dirigenziali. Dalla lettura di questo comma non si capisce, almeno io non riesco capire. Non faccio parte della Commissione che si occupo del personale, quindi non ho seguito i lavori preparatori in Commissione. Si intuirebbe che, anche per incarichi non dirigenziali, si possano conferire incarichi e quindi anche esterni all'amministrazione regionale. Non è specificato.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Ho compreso e le posso confermare che questa modalità di affidamento di posizioni organizzative può avvenire solo per il personale dipendente dell'organizzazione. Negli altri articoli affronteremo la questione relativa alla possibilità di inserire nell'organizzazione personale dirigenziale esterno, ma è un'altra cosa. Dalla lettura, ho chiesto anche conferma, questo risulta essere anche il senso letterale del comma 2 che peraltro, parla degli atti dirigenziali di affidamento delle posizioni organizzative.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 3.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Ha chiesto la parola il Consigliere Novero.
Ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Penso che sia il caso di farvi notare che il punto c) lo trovo estremamente positivo nel momento in cui parla di "una ricerca sistematica di semplificazione".
Per quanto riguarda invece il punto b), faccio una domanda. Quando si parla di "distinzione delle diverse responsabilità di indirizzo e di gestione", visto che si parla prima di organo politico amministrativo da una parte e di gestione dall'altra, chiedo se non sia il caso di introdurre anche il concetto di controllo, che a mio parere deve essere fatto sia dagli organi politici e amministrativi, ma secondo me anche da quelli di gestione.
Per carità, va bene anche così, ma pongo solo all'Assessore la domanda.
Trovo sempre importante tenere presente l'indirizzo e il controllo.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Condivido le considerazioni del Consigliere Novero. Nella stesura del provvedimento si è immaginato che il punto e) sempre dell'articolo 4 in qualche modo andasse esattamente incontro a quelle che erano le richieste di controllo da parte dell'ambito politico-amministrativo.



PRESIDENTE

Non essendoci altre dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'articolo 4.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale Leardi, Burzi: "Articolo 5 - Dopo il comma 1. aggiungere il seguente comma 1.bis) L'Ufficio di Presidenza e la Giunta regionale adottano i provvedimenti di organizzazione previa informazione alla competente Commissione consiliare".
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ho la delega scritta del collega Cavallera per illustrarlo e devo dire che lo illustro con una certa difficoltà, perché temo che la Giunta lo accolga, e quindi il mio entusiasmo va scemando, a meno che la Giunta non cambi idea nel frattempo.
L'idea era di inserire, dopo il comma 1 dell'articolo 5, il comma 1 bis. Con la stessa logica si può modificare il comma 1 mettendo due virgole dopo i provvedimenti di organizzazione, ma questo è un fatto nominalistico.
Il concetto è quello di chiedere che Giunta ed Ufficio di Presidenza nell'adottare i provvedimenti di organizzazione e di rispettiva competenza li adottino previa un'informazione alla competente Commissione consiliare.
E anche qui volendo - ma lascio volentieri agli uffici legislativi o se si vuole alla Giunta - nel riscrivere l'emendamento, si può scrivere "alla competente Commissione consiliare", che è e rimane la I e non una qualunque, perché è la Commissione normalmente competente in materia di personale.
Quindi, la sostanza dell'emendamento è la richiesta di un'informazione in Commissione, per competenza di ruolo, prima dell'adozione da parte della Giunta e dell'Ufficio di Presidenza di provvedimenti organizzativi.
Poi lo si può scrivere in più modi.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Esprimo parere favorevole e l'organizzazione compete agli Uffici.
Volevo fare solo una considerazione rispetto all'intervento del Consigliere Burzi sull'articolo 1, che puntualizzava anche la richiesta di inserire anche nel provvedimento la dotazione organica attuale per avere un punto di partenza.
Credo che nell'allegato si possa immaginare di inserirlo, però vorrei puntualizzare quanto abbiamo inserito, nell'ambito della discussione delle Commissioni, all'articolo 31, commi 4 e 5, rispetto alla programmazione del fabbisogno di personale e dotazione organica di profili professionali.
L'indicazione è, in sostanza, che eventuali variazioni nella dotazione organica nel senso che affrontano lo stesso argomento - nel comma 5 vi è anche un riferimento alla struttura organizzativa - vengono inserite in allegato alla legge finanziaria, in modo tale che, in primis, possono essere oggetto di valutazione nell'eventuale variazione del costo complessivo e, in secondo luogo, come informazione di provvedimenti che l'Amministrazione assume nel corso dell'anno. Addirittura, per quanto riguarda la dotazione organica in realtà diventa l'elemento fondamentale mentre l'altra, relativamente alla struttura organizzativa, è un'informazione dell'evoluzione della struttura stessa.
Per la dotazione organica, invece diventa provvedimento determinante per l'accettazione o meno del cambio delle dotazioni organiche che si vanno a definire.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 10, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 5, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non intervengo sull'articolo 6 quanto, piuttosto, sull'ordine dei lavori. Probabilmente il mio sarà un intervento pleonastico.
Ci si era detti che sui vari articoli in qualche modo la Giunta avrebbe fatto una ricapitolazione. Non so se questa parte sia già stata svolta oppure no: se sì, non la chiedo; in caso contrario, la chiedo.



PRESIDENTE

Non era ancora stato svolto un riepilogo su questa parte.
La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Chiedo scusa, mi ero interrotto all'articolo 5. Commenterei ancora gli articoli 6 e 7, perché mi pareva che l'intesa fosse quella di arrivare a questo punto.
Il Capo II affronta le questioni relative alla struttura organizzativa.
L'articolo 6 è molto semplice, per dire la verità, un po' come l'articolo 7. Definisce l'articolazione della struttura organizzativa individuando le Direzioni, i Settori e le strutture temporanee e di progetto. Ovviamente, vi sono le strutture di supporto agli organi di direzione politico-amministrativa.
L'articolo 7, che si intitola "Coordinamento delle Direzioni regionali", specifica ed esplicita che il coordinamento delle attività svolte dalle Direzioni è assicurato mediante i Comitati di coordinamento istituiti rispettivamente per il Consiglio e la Giunta regionale.
Questo articolo, che è semplice, ha però una sua importanza, anche legata al fatto che il Comitato di coordinamento, come meglio si vedrà nell'articolo 9, ha delle funzioni piuttosto importanti, perché devono garantire la trasversalità dell'azione amministrativa in tutte le sue componenti. Il Comitato, a maggior ragione, assume una funzione significativa proprio in una struttura come questa, che ha nei Direttore regionali la posizione apicale della struttura regionale stessa.



PRESIDENTE

Procediamo con la discussione generale sull'articolo 6.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Probabilmente è già stato detto questa mattina nella relazione introduttiva che ha svolto il Vicepresidente: nell'ambito dell'articolo 6 se non ricordo male, si diceva, immaginando approvata la legge entro l'anno (per non porci dei limiti di tempo troppo pessimistici), che nel mese successivo la Giunta si sarebbe dotata di un Regolamento attuativo, che dovrà poi trovare corresponsione nell'ambito anche delle strutture del sistema informativo operante (immagino), onde la chiusura delle partite tra le vecchie strutture (o strutture esistenti) e quelle nuove, la chiusura dei conti, dei giroconti.
La domanda che intendevo porre è la seguente: nel punto 2 dell'articolo 6, oltre alle Direzione e i Settori, sia per quanto riguarda le strutture temporanee e le strutture di supporto, la Giunta intende farsi carico come impegno già nella prima attuazione, di definirle, senza degli aspetti di ragioneria formale ma con degli inquadramenti sostanziali che dicano non tanto all'opposizione, ma al Consiglio, come intende organizzare se stessa per la rimanente parte della legislatura?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al personale e sua organizzazione

Grazie, Presidente.
I tempi e le modalità per l'attuazione di questa fase di riorganizzazione sono quelli che ha ricordato.
Devo rammentare che dal momento in cui la Giunta approverà il Regolamento, che metterà nelle condizioni di procedere alla riorganizzazione dei Settori, sono necessari, secondo le stime del CSI circa tre mesi di lavoro per l'adeguamento dei sistemi alla nuova struttura operativa.
Il programma, dunque, prevede, sostanzialmente, un mese per il Regolamento e la delibera che definisce le strutture dei Settori, e tre mesi per ottenere dei supporti informativi adeguati alla nuova struttura.
L'auspicio sarebbe quello di poter far partire la nuova struttura con il 1 gennaio, permettendoci, oltretutto, di fare quel passaggio contabile "morbido" e non faticoso com'è stato, invece, il passaggio dalla struttura apicale, avvenuta il 1° ottobre dell'anno scorso.
In merito alle questioni relative alle strutture temporanee e di progetto, rilevo che non sono individuate fra le priorità. In questo momento, siamo nelle condizioni di dare un "vestito" a quelle che sono le strutture speciali che l'Amministrazione ha già attualmente e che probabilmente, grazie anche a questo provvedimento legislativo, potremo vestire con una organizzazione più consolidata. Ad oggi, però, non abbiamo ancora individuato quelle che possono essere definite le strutture temporanee e di progetto.
Il primo obiettivo è quello di ridefinire la struttura dei settori; a seguire, eventualmente, la collocazione e l'individuazione di eventuali strutture di progetto o strutture temporanee che, a mio avviso rappresentano comunque degli strumenti utili nell'organizzazione della macchina amministrativa regionale.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento, pongo in votazione l'articolo 6.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 6.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 7.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Come convenuto con i Presidenti dei Gruppi, con l'approvazione dell'articolo 7 terminiamo per oggi l'esame del disegno di legge n. 386.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 3) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti.
Proposta di deliberazione n. 372 "Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali - Collegio dei Revisori - (Art. 4, comma 3, l.r. 30/2001 e artt. 5 e 6 Statuto dell'Ente) -Nomina di 3 membri effettivi e di 2 supplenti".
Proclamo nominati, in seno al Collegio dei Revisori dell'Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali, quali membri effettivi i signori Caracciolo Francesco Antonio, Toto Mario e Collidà' Gianpiero, quest'ultimo in rappresentanza delle minoranze e quali membri supplenti i signori Raviolo Giorgio e Castelli Antonella Maria.
Proposta di deliberazione n. 374 "Ente ACLI Istruzione Professionale En.A.I.P. Piemonte - Collegio Sindacale - (Art. 14, Statuto dell'Ente) Nomina di 1 Sindaco effettivo e di 1 Sindaco supplente".
Proclamo nominati, in seno al Collegio Sindacale dell'Ente ACLI Istruzione Professionale - En.A.I.P. Piemonte, i signor i Boffa Pierantonio Stefano Sindaco Effettivo e Ladda Giuseppe, Sindaco supplente.
Proposta di deliberazione n. 367 "COREP - Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente - Consiglio di Amministrazione - (Art. 11, Statuto dell'Ente) - Designazione di 1 membro in sostituzione della signora Angela Vignardi".
Proclamo designato, in seno al Consiglio di Amministrazione del COREP Consorzio per la Ricerca e l'Educazione permanente, il signor Inì Carmelo.
Proposta di deliberazione n. 352 "Consorzio - Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica del Territorio della Provincia di Torino - Consiglio Direttivo - (Art. 16, Statuto dell'Ente) - Designazione di 1 componente in sostituzione del signor Paolo Corradini".
Proclamo designato, in seno al Consiglio Direttivo del Consorzio Agenzia di accoglienza e promozione turistica del territorio della Provincia di Torino, il signor Armand Hugon Marco.
Proposta di deliberazione n. 368 "Commissione Regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra Uomo e Donna (Art. 3, l.r.
46/8196 e s.m.i.) - Elezione di 1 membro, con riconosciuta esperienza di carattere scientifico, culturale, professionale economico e politico sulla condizione femminile nei suoi vari aspetti, in sostituzione della signora Manuela Ulandi".
Proclamo eletta, in seno alla Commissione Regionale per la Realizzazione delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna la signora Ranzato Samanta in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 378 "Ente di Gestione del Parco naturale di Stupinigi - Consiglio Direttivo (Art. 4, l.r. 1/1992) - Nomina di 1 dei 4 rappresentanti previsti - Integrazione".
Proclamo nominato, in seno al Consiglio Direttivo dell'Ente di Gestione del Parco naturale di Stupinigi, il signor Micheletti Ugo Lino, in rappresentanza delle minoranze consiliari.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame ordine del giorno n. 960 dei Consiglieri Gariglio, Placido, Cotto Chieppa, Spinosa e Ghiglia, inerente a "Adunata nazionale degli Alpini a Torino nel 2011 in occasione della celebrazione dell'Unità d'Italia"


PRESIDENTE

Se vi è il consenso delle parti, possiamo porre in votazione alcuni ordini del giorno ampiamente condivisi.
Proporrei di procedere col primo ordine del giorno, il n. 960, di cui al punto 9) all'o.d.g., firmato dall'Ufficio di Presidenza, avente per oggetto "Adunata nazionale degli Alpini a Torino nel 2011 in occasione della celebrazione dell'Unità d'Italia".
Non essendovi indicazioni in senso contrario, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 960, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che nel 2011 si celebreranno i Centocinquantanni dell'Unità d'Italia e che la città di Torino, prima capitale dell'Italia unita, si sta preparando con la realizzazione di grandi eventi internazionali valutato che il Corpo degli Alpini è uno dei più significativi e prestigiosi del nostro Paese, avendo contribuito, dalla sua costituzione ad oggi, ad importanti pagine della nostra storia moderna e contemporanea considerato che, per tradizione, la città di Torino, come tutto il Piemonte, è strettamente legata al Corpo degli Alpini ed in particolare alla Brigata Taurinense, costantemente impegnata, in Italia ed all'estero anche in concreti interventi a fianco della popolazione civile colpita da calamità naturali e nella ricostruzione in aree già interessate da conflitti tenuto conto, che il Consiglio regionale ha attuato, per la prima volta, la disposizione della legge regionale 31 maggio 2004, n. 15 (Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera e del sigillo della Regione Piemonte Abrogazione delle leggi regionali 16 gennaio 1984, n. 4, 24 novembre 1995, n. 83, 17 giugno 1997, n. 36), approvando la deliberazione di assegnazione di tale alto riconoscimento al Comando delle Truppe Alpine, in considerazione delle importanti attività di supporto tecnico-logistico nonché di sorveglianza per la sicurezza del territorio, svolte dalle truppe alpine della Brigata Taurinense e della Brigata Julia in occasione dello svolgimento dei XX Giochi Olimpici Invernali del febbraio 2006 e Paralimpici Invernali del marzo 2006 considerato, altresì, che la città di Torino ha accolto gli Alpini nelle adunate già tenutesi in passato con grande calore e con una considerevole partecipazione di pubblico valutato che sarebbe particolarmente importante e significativo che l'Adunata nazionale degli Alpini del 2011, avesse luogo a Torino in concomitanza con le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia tenuto conto, inoltre, che il sostegno economico dalla Regione Piemonte, in occasione dell'Adunata Nazione che si è tenuta a Cuneo nel 2007, ha favorito l'ottima riuscita della manifestazione esprime l'auspicio che la candidatura della Città di Torino, per ospitare l'Adunata degli Alpini nel 2011, sia coronata da successo, in considerazione del fatto che lo stesso anno è dedicato alle Celebrazioni per i Centocinquantanni dell'Unità d'Italia impegna la Presidente e la Giunta regionale ad intraprendere ogni iniziativa utile affinché la città di Torino possa essere la sede scelta per l'Adunata nazionale degli Alpini nel 2011 appoggiando la richiesta di candidatura avanzata dall'Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Torino, tramite il primo Raggruppamento Piemonte - Liguria - Valle d'Aosta, assicurando tutta la collaborazione ed il sostegno necessario per ospitare ed organizzare la manifestazione nella città e nel Piemonte".
Il Consiglio approva.


Argomento: Informazione

Esame ordine del giorno n. 1040 dei Consiglieri Gariglio, Placido, Cotto Spinosa, Botta, Chieppa, Bellion, Bossuto, Cavallaro, Comella, Turigliatto Travaglini, Dalmasso, Casoni, Leo, Nicotra, Ricca e Burzi, inerente a "Ricezione segnale RAI"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 1040, avente ad oggetto "Ricezione segnale RAI", presentato dall'Ufficio di Presidenza e sottoscritto da molti Consiglieri.
Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1040, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che in alcune Province ed aree del Piemonte non si capta il segnale Rai considerato che il problema, che si trascina ormai da molti anni, penalizza in modo significativo le comunità locali i solleciti inoltrati dagli Enti locali e dalle Istituzioni regionali al Presidente del Consiglio di Amministrazione Rai per trovare soluzioni adeguate in tempi brevi a oggi non hanno prodotto risultati significativi la fruizione di tutti i servizi resi dall'Azienda pubblica radiotelevisiva nazionale, ivi compreso quello dell'informazione locale e regionale, è un diritto per tutti gli abbonati Rai rilevato inoltre che in alcune zone dove è garantito il segnale Rai, viene captato il segnale del Tg3 della regione Lombardia, compromettendo così la funzione centrale e strategica dell'informazione regionale nella costruzione e crescita del rapporto cittadini-Istituzione impegna la Presidente della Giunta a intervenire presso il Consiglio d'Amministrazione Rai e il Direttore Generale per trovare le soluzioni che permettano, in tempi brevi, a tutto il territorio regionale di captare correttamente il segnale Rai e del Tg3 Piemonte a verificare quali azioni può intraprendere la Regione Piemonte per favorire la realizzazione dei suddetti interventi".
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 1039 dei Consiglieri Placido, Chieppa, Dalmasso Bossuto, Laus, Clement, Moriconi, Turigliatto, Pace, Bellion, Muliere Larizza, Boeti e Gariglio, inerente a "Esuberi Telecom"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 1039 avente ad oggetto "Esuberi Telecom", il cui primo firmatario è il Consigliere Placido.
Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1039, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale appreso che la Telecom ha dichiarato 5000 tagli occupazionali, precisando che questi non saranno contemplati nel futuro piano industriale ma sono solo un anticipo di ulteriori tagli legati alla prossima riorganizzazione per la prima volta nella sua storia la Telecom dichiara che non sarà possibile gestire gli esuberi attraverso la volontarietà accompagnata da un incentivo all'esodo, perché i 5000 esuberi sono identificati dall'azienda in specifici settori, ovvero: 880 nella divisione staff, 1860 nella divisione mercato e 2260 nella divisione operations i tagli occupazionali interessano 500 lavoratori piemontesi, di cui 360-370 a Torino considerato che la mobilità interesserebbe settori strategici, in particolare il centro ricerca e sviluppo di Tilab in ogni singolo settore sono state specificate esattamente le attività che comprendono gli esuberi senza considerare se esistono per tutti i lavoratori coinvolti le condizioni per utilizzare la mobilità in accompagnamento alla pensione gli stanziamenti economici per gestire la mobilità con incentivi coprirebbero solo parte degli esuberi previsti impegna la Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente ad attivarsi presso la proprietà dell'azienda e presso il Governo nazionale per evitare pesanti drammatiche ricadute economiche e occupazioni per i lavoratori Telecom di Torino e Piemonte ad intervenire con la massima urgenza presso Telecom al fine di stabilire criteri di utilizzo della mobilità che garantiscano il futuro dei lavoratori interessati".
Il Consiglio approva.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 1017 dei Consiglieri Gariglio, Cotto, Spinosa Placido, Leo e Chieppa, inerente a "Solidarietà ai Popoli Indigeni di Roraima"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 1017, avente ad oggetto "Solidarietà ai popoli indigeni di Roraima", presentato dall'Ufficio di Presidenza.
Non essendovi richieste di intervento, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1017, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che nello Stato di Roraima, in Brasile, i Popoli Indigeni, che costituiscono più del 50% della popolazione rurale complessiva, subiscono da decenni le violenze di agricoltori, cercatori di metalli preziosi e commercianti di legnami, che stanno perpetrando un vero e proprio etnocidio per impossessarsi delle terre indigene, con ogni sorta di violenze fisiche e culturali e con l'assassinio di decine di Indios visto che la Costituzione brasiliana del 1988, all'articolo 231, ribadiva il diritto degli Indigeni all'uso esclusivo del territorio ove sono ridotti ad abitare e aveva fissato l'anno 1993 come limite per il rispetto di tale condizione che il 15 aprile 2005 il Presidente del Brasile, Luiz Ignacio Lula da Silva, ha riconosciuto come Terra Indigena la Raposa Serra do Sol, nello Stato di Roraima, area in cui vivono più di diciottomila Indios di varie etnie quanto affermato dalla Convenzione 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione dell'ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni del 13 settembre 2007, i pronunciamenti di condanna delle continue violazioni dei diritti umani nella Terra Indigena Raposa Serra do Sol da parte del Comitato dell'ONU per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (Comitato CERD) dell'agosto 2007 e la discussione su Roraima all'ONU il 22 aprile 2008, nell'ambito del programma per i Popoli Indigeni e le Minoranze dell'Alto Commissariato dell'ONU per i Diritti Umani rilevato che nel marzo di quest'anno è stata avviata finalmente, da parte della Polizia Federale brasiliana, un'operazione denominata "Upatakon 3" (dal nome del mitico antenato degli Indios di Roraima) con cui s'intende liberare la terra degli Indigeni dagli occupanti abusivi e che, a tale azione governativa, gli occupanti hanno risposto con una vera e propria guerriglia, distruggendo ponti, lanciando bombe e catturando ostaggi visto che il Supremo Tribunale Federale, respingendo il ricorso dell'Avvocatura Generale dell'Unione, ha ordinato alla Polizia Federale accorsa per difendere i diritti degli Indigeni nell'operazione "Upatakon 3", di sospendere la sua azione "per evitare una guerra civile", come se gli Indios non fossero cittadini come gli altri e potessero impunemente essere assaliti dai risicoltori e dalle loro truppe, e che lo stesso Tribunale ha annunciato la possibilità di una riduzione della Terra Indigena Raposa Serra do Sol considerato che se ciò si realizzasse costituirebbe un precedente gravissimo nella legislazione brasiliana, poiché tutte le Terre Indigene del Brasile, già demarcate, omologate e registrate, potranno essere contestate e riviste il Piemonte ha sempre avuto legami strettissimi con Roraima, fin dal 1948 anno in cui iniziò la presenza di Piemontesi, religiosi e laici, a fianco dei Popoli Indigeni, che dura tutt'ora nel 1979 il Piemonte partecipò attivamente alla Campagna "Uma vaca por o indio", che dimostrò come gli Indigeni fossero capaci di utilizzare le loro terre, e li aiutò a ottenere il riconoscimento ufficiale di parte di esse nel 1991 la Regione Piemonte fece un pronunciamento ufficiale per la demarcazione della Terra Indigena Yanomani il 26 luglio 2005 vennero presentate alla Presidenza del Senato Italiano 44.000 firme, quasi tutte di Piemontesi, a sostegno della Campagna Internazionale "Nos existimos" anche per il riconoscimento della Terra Indigena Raposa Serra do Sol a Roraima Enti pubblici come la Regione Piemonte, il Comune di Torino, la Comunità Montana Valsesia, l'Ente Parco Naturale Alta Valsesia, il Politecnico di Torino ed associazioni private, come l'Istituto Missioni Consolata e il Comitato Roraima Onlus, sono impegnati in progetti di solidarietà in quello Stato il CIR (Consiglio Indigeno di Roraima) ha richiesto un'ampia mobilitazione per esercitare una pressione sulle Autorità brasiliane in difesa dei diritti dei Popoli Indigeni della Raposa Serra do Sol, promuovendo la Campagna Internazionale per il ritiro immediato degli invasori dalla Raposa Serra do Sol, allo scopo di ottenere: il rispetto del decreto di omologazione dell'aprile 2005 la ritirata degli invasori della Terra Indigena l'immediata cessazione delle violenze antindigene la fine dell'impunità degli autori di tali violenze il pieno riconoscimento del diritto dei Popoli Indigeni all'esistenza, alla cultura e alla terra esprime la propria solidarietà ai Popoli Indigeni di Roraima, condannando le violenze perpetrate contro di essi ed auspicando la liberazione delle loro terre abusivamente occupate invita il Governo della Repubblica italiana a fare pressione presso le Nazioni Unite e la comunità internazionale affinché chiedano con fermezza al Governo Federale del Brasile l'applicazione del decreto di omologazione, firmato nell'aprile 2005, e l'imposizione del ritiro degli invasori, nel rispetto della Costituzione Brasiliana e del Diritto Internazionale a sostenere presso le Autorità Brasiliane, attraverso tutti i canali possibili, le richieste formulate dal CIR a porre in sede comunitaria la questione di un'iniziativa forte dell'Unione Europea per il rispetto dei principi sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, oltre che nella stessa Costituzione brasiliana, al fine di riconoscere diritto all'esistenza, alla cultura e alla terra dei Popoli Indigeni di Roraima e di tutto il Brasile".
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 1033 del Consigliere Ricca, inerente a "Terziarizzazione del lavoro nella Pubblica Amministrazione" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Se non ci sono obiezioni, possiamo considerare iscritto all'o.d.g.
l'ordine del giorno n. 1033 del Consigliere Ricca.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Esaminiamo l'ordine del giorno n. 1033, avente ad oggetto "Terziarizzazione del lavoro nella Pubblica Amministrazione", presentato dal Consigliere Ricca.
L'ordine del giorno prevede l'impegno della Giunta regionale a prevedere, nei propri capitolati per l'affidamento a terzi della produzione e/o gestione di servizi ed in quelli delle proprie società ed enti partecipati, la condizione che la retribuzione minima da corrispondere ai lavoratori coinvolti da parte del soggetto appaltatore, soprattutto se socio di cooperativa, non sia inferiore e 6 euro netti per ogni ora di lavoro prestato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

In questo caso molto interessante, se proprio non è indispensabile non la ridurrei ad una mera approvazione o meno di un tema che è, a nostro avviso, molto complesso, ancorché non condivida il merito di quanto lo scrivente sottopone all'Aula, perché mi pare che l'argomento meriti un dibattito. Quindi, ridurlo ad una mera e semplice approvazione sarebbe come svilirlo.
Dopodiché, se tutti gli altri sono d'accordo, ben volentieri, ma vedo che anche il collega Casoni preferirebbe una discussione un pochino più corposa.



PRESIDENTE

L'intervento del Consigliere Burzi pone delle condizioni che non so se ci consentono di procedere nell'esame del documento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Evidentemente avrei preferito che l'ordine del giorno fosse approvato ma mi rendo conto che l'argomento non è un argomento qualunque. Raccolgo la sollecitazione dei colleghi Burzi e Casoni, con l'auspicio che si trovi la volontà di ricavare un po' di tempo, magari al termine della prossima seduta, per affrontare la questione, fare qualche considerazione e approvare l'ordine del giorno.
Naturalmente l'ordine del giorno è sottoscrivibile da tutti gli altri Consiglieri.



PRESIDENTE

Possiamo rimanere intesi che, nel corso della Conferenza dei Capigruppo di domani, verrà calendarizzato un ordine del giorno in tempi utili per essere esaminato nella prossima seduta.
Grazie, colleghi.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.09)



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