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Dettaglio seduta n.335 del 10/06/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.00 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.34 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(La seduta ha inizio alle ore 11.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g., "Approvazione verbali precedenti sedute", i processi verbali del 4, 5, 6 e 7 maggio 2008 si intendono approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boeti, Cotto, Lepri, Manolino Robotti e Travaglini.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

b) Designazione Vicepresidente Vicario fino all'11/12/2008


PRESIDENTE

A far data dall'11 giugno 2008 e fino all'11 dicembre 2008 il Vicepresidente Placido, ai sensi dell'articolo 6, comma 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale, sostituirà il Presidente Gariglio in caso di suo temporaneo impedimento.


Argomento: Parchi e riserve

c) Decisione della Corte Costituzionale in ordine a legge regionale 19 febbraio 2007, n. 3 ("Istituzione del Parco fluviale Gesso e Stura")


PRESIDENTE

Si comunica che in data 6 giugno 2008 è pervenuta comunicazione da parte della Corte Costituzionale circa la sentenza n. 180 del 19 maggio 2008, depositata il 19 maggio 2008, con cui si dichiara l'illegittimità costituzionale del comma 2, dell'articolo 12, della legge Regione Piemonte 19 febbraio 2007, n. 3 ("Istituzione del Parco fluviale Gesso e Stura") per violazione dell'articolo 145, comma 3, del d.lgs n. 42 del 2004 ("Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della l. 6 luglio 2002, n. 137") che, al tempo stesso, è norma interposta in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 7 e 8 maggio 2008. Saranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Prima di passare al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", desidero comunicare ai colleghi, ma lo troveranno sui banchi - e ringraziamo l'Assessore Caracciolo - che, in collaborazione con la Protezione Civile, è stato realizzato un DVD come ricognizione aerea effettuata il 1° giugno. È una raccolta d'immagini e fotografie dell'evento alluvionale del 28 maggio scorso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. Sulle comunicazioni, voglio solo porre una domanda: la Corte di Cassazione ha cassato un singolo articolo della nostra legge costitutiva del Parco?



PRESIDENTE

Sì, un singolo articolo.



DUTTO Claudio

Pertanto, tutti gli altri articoli restano validi...



PRESIDENTE

Gli altri articoli vivono. È il singolo articolo che è stato cassato quello che equipara il Piano d'area al Piano paesaggistico. È evidente che modificando l'articolo, vivendo tutti gli altri...



DUTTO Claudio

C'è l'intenzione di tornare sulla legge, riproporla...



PRESIDENTE

Le farò sapere, in termini regolamentari, la tempistica per riprendere la legge. Come lei sa, un provvedimento bocciato, non può essere riproposto prima dei sei mesi.
Comunque, le farò sapere entro la mattinata, in termini di Regolamento qual è il percorso per questo articolo della legge in questione.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Informazione

Richiesta, da parte del Consigliere Bossuto, di esaminare l'interrogazione n. 2033 dei Consiglieri Bossuto, Barassi, Chieppa, Clement, Dalmasso Deambrogio e Moriconi, inerente a "Raggiri e truffe tramite uso dei media regionali"

Argomento: Università

Richiesta, da parte dei Consiglieri Vignale e Leo, d'iscrizione all'o.d.g. e d'esame dell'ordine del giorno n. 1020 dei Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Leo e Giovine, inerente a "Ferma condanna alle forme di discriminazione e violenza nell'Università di Torino"


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Molto velocemente, Presidente, per sollecitare la risposta ad un'interrogazione che ho depositato tempo fa.
una sollecitazione che giunge in seguito alle ultime notizie di cronaca, legate al mondo della televisione e delle truffe che tramite la TV si possono attuare. La riconferma della condanna alla famiglia Marchi è un esempio che mi ha sollecitato in questa direzione.
Tempo fa abbiamo depositato l'interrogazione, relativamente al monitoraggio che il CORECOM può attuare su eventuali truffe, per intervenire tramite i media. È passato un po' di tempo e chiedo gentilmente se la Presidenza può intervenire affinché ci sia una risposta nelle prossime settimane su questa interrogazione. Non ricordo il numero e purtroppo non l'ho qui, ma l'argomento lo ricordo bene ed era quello che ho indicato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bossuto. Tramite gli Uffici recupereremo il numero dell'interrogazione e solleciteremo alla Giunta la risposta nel merito sapendo che l'Ufficio di Presidenza incontrerà a brevissimo il CORECOM. Su tutta la materia, inoltre, c'è una discussione nazionale che riguarda tutte le Regioni.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Intanto, se mi è consentito, torno un attimo sull'inizio delle sue comunicazioni. Mi pare che lei abbia affermato che c'è una delega fino al 21 luglio...



PRESIDENTE

Per prassi e per Regolamento, vi è fra i Vicepresidenti un avvicendamento come Vicepresidente Vicario al Presidente del Consiglio Gariglio. In questo caso, dall'11 giugno, cioè da domani, fino all'11 dicembre il Vicepresidente Placido assumerà anche la carica di Vicepresidente Vicario, in assenza o temporaneo impedimento del Presidente Gariglio.
Bisogna avere pazienza: ogni giorno ha la sua croce!



BURZI Angelo

Me ne rendo conto, già c'è il maltempo che ci colpisce!



PRESIDENTE

In questo caso, non posso fare commenti; rispetto al maltempo non ho responsabilità.



BURZI Angelo

Non credo le convenga! Tornando a quanto diceva il collega Bossuto, non so se fosse connesso ma lei stava parlando di CORECOM. La informo - le arriverà brevi mano diciamo secondo la forma, che tutto sarà tranne che brevi mano, forma connessa alle comunicazioni istituzionali - che stiamo chiedendo che il CORECOM ci racconti, nell'ambito delle sue attività istituzionali ed istitutive, cosa sta capitando o cosa è capitato recentemente nell'ambito delle trasmissioni televisive regionali.
Poiché abbiamo imparato che tra ciò che uno ha l'impressione di comprendere e ciò che è, talora ci sono differenze, prima di agitarci vorremmo che qualcuno ci dicesse come è. Poi, se come è, è, come a noi sembra, magari ci agitiamo, ma prima vorremmo che il CORECOM ci raccontasse come stanno andando o sono andati recentemente i fatti nell'ambito delle sue attività istitutive di controllo, in modo da accoppiarli con le nostre percezioni. Queste sono negative, ma non ce ne fidiamo, quindi vorremmo dei dati oggettivi da contrapporre o da sovrapporre alle nostre prefazioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi. Approfitto per comunicare - prima ho dato un'indicazione non precisa - che il 16 di questo mese, al pomeriggio l'Ufficio di Presidenza incontrerà il CORECOM e quella sarà anche l'occasione per concordare un'audizione, eventualmente del Presidente del CORECOM, presso la competente Commissione (penso sia la VI).
Comunque, la terremo informata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Per annunciare che presenterò alla Presidenza, dopo il mio intervento, un ordine del giorno di condanna alle forme di discriminazione e violenza accadute all'Università di Torino, la scorsa settimana.
Mi auguro che questo Consiglio voglia affrontare un problema che, al di là di quanto recita l'ordine del giorno - i colleghi lo vedranno - non pu essere sottovalutato. Pertanto, ne chiedo l'iscrizione all'o.d.g. e la discussione.
I colleghi e la Presidenza ben comprenderanno che discutere una vicenda accaduta la scorsa settimana e prendere una posizione come Consiglio regionale, dopo che è stata già presa da altre Istituzioni della nostra città, ha un senso se questo avviene in tempi brevi.
Non ha alcun senso se avviene con le tempistiche usuali delle discussioni degli ordini del giorno, all'interno del Consiglio.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, vorrei ricordare a lei, com'è già successo la scorsa seduta con i colleghi, che in base all'articolo 51, comma 5, del Regolamento, per un'eventuale iscrizione di ordini del giorno devono esserci almeno 42 firme di colleghi presenti. Al momento, non arriviamo a quel numero.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori, molto rapidamente.
Ringrazio il collega Vignale. Con lui avevamo già parlato di quest'argomento in Commissione. Non so se il nostro ordine del giorno è stato già presentato, ma comunque anche il nostro documento aveva la stessa intenzione. L'importante è che ci sia un documento, quindi mi associo e ringrazio il collega Vignale per aver posto la questione, condividendo tutto quello che ha detto.
Essendo così vecchio - ahimè - da aver visto l'inizio di queste vicende, che sembrava folcloristico e poi è finito in maniera drammatica sostengo che il collega Vignale ha perfettamente ragione, per cui mi associo a lui e chiedo anch'io che oggi si tenga la discussione e una precisa presa di posizione.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 1337 del Consigliere Cavallera, inerente a "Individuazione di un retroporto preferenziale nel Basso Piemonte"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 1237, presentata dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Borioli per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

L'interpellanza in oggetto, come capita spesso agli strumenti ispettivi, reca la data del 5 febbraio 2007, quindi ovviamente risente di qualche tasso di invecchiamento (come il vino buono).
Mi pare di poter assicurare che, rispetto ai quesiti che poneva il Consigliere Cavallera nell'interpellanza, l'evoluzione delle cose che si è prodotta nel corso di questi lunghi mesi mi consente di dare una risposta molto breve.
Per quanto riguarda l'individuazione del retroporto, ormai essa è suggellata da atti formalmente sottoscritti sia dalle due Regioni che dal sistema degli Enti locali tutti, oltre che dalle Autorità portuali.
Per comune decisione, è stato individuato nello scalo merci di Alessandria l'avamposto retroportuale del sistema dei porti liguri. A valle dell'accordo sottoscritto alcune settimane fa nella sede dell'Autorità portuale di Genova, il gruppo tecnico di lavoro, costituito ai sensi del protocollo d'intesa, si è già insediato e sta già cominciando a lavorare intorno alle questioni sostanziali, in primo luogo la definizione del piano di investimenti da parte del gruppo FS S.p.A., che si concretizzerà nella trasformazione di una parte dello scalo merci in una piattaforma logistica principalmente (non esclusivamente) gestita dalla nuova divisione FS logistica.
Peraltro la Regione, di concerto con il Comune, la Provincia e il sistema degli Enti locali, sta inquadrando la realizzazione dell'infrastruttura di collegamento stradale tra l'area dello scalo merci e la tangenziale di Alessandria, in prossimità del casello autostradale di Alessandria sud, perché è necessario dotare, oltre che del servizio di collegamento ferroviario, anche del servizio di collegamento stradale la nuova piattaforma.
Accanto a questo, si sta procedendo all'esame di quelle che possono essere le strutture giuridiche e societarie su cui impiantare la gestione di tutto lo scalo così rifunzionalizzato.
Nella stessa area di scalo, nelle parti che ovviamente non saranno direttamente impegnate dalla piattaforma logistica e dal movimento trasportistico, si realizzeranno, naturalmente d'intesa con i porti di Genova e Savona, quei sistemi e quei servizi che sono propriamente collegati all'attività portuale. Credo che tutto questo sviluppo possa già nella prossima seconda metà dell'anno trovare una sua definizione in un cronoprogramma concreto di interventi.
Per quanto riguarda le infrastrutture, anche la Regione Piemonte sta programmando la sua quota parte, soprattutto per la realizzazione della strada.
Per quanto riguarda gli investimenti di FS S.p.A., parliamo di un monte complessivo che si aggira sui 35-40 milioni di euro. Insomma, la questione sta cominciando ad entrare in una fase operativa concreta, con il coordinamento di SLALA e con gli strumenti di indirizzo e di inquadramento che sono stati licenziati non moltissimo tempo fa anche da questa Assemblea con l'approvazione della legge sulla logistica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Parlando di retroporto e comunque di risposte alle interrogazioni ed interpellanze, faccio presente che siamo ancora in attesa di una comunicazione sul famoso "bruco".
Durante la discussione sul bilancio, era uscita la notizia giornalistica relativa agli incontri con la Liguria, dove si era formulata l'ipotesi, da parte dei liguri, di realizzare una galleria ridotta che doveva ospitare il "bruco", che avrebbe portato le merci nella pianura verosimilmente tra Ovada e Novi. Si era detto: "Prima parliamo di bilancio poi facciamo la comunicazione".
Adesso l'Assessore sta rispondendo sul retroporto. Ricordo all'Assessore che innegabilmente i tempi trascorsi sono notevoli. Per quanto riguarda le risposte, sarebbe opportuno trovare il modo di fornirle in maniera più tempestiva, soprattutto quando non si riferiscono a fatti marginali, ma a scelte fondamentali per tutto un territorio.
Indubbiamente ha lavorato SLALA e ha lavorato la Regione, ma dobbiamo anche dare atto all'Amministrazione comunale di Alessandria per avere in qualche modo sollecitato e operato affinché si arrivasse tutti insieme ad una decisione.
In questa materia sono quarant'anni che si parla dei benefici che potrebbero arrivare per il basso Piemonte e per il basso Alessandrino dal decentramento delle attività connesse al porto di Genova. Finalmente un pilastro importante, quello ferroviario, si localizza - com'era naturale perché avendo un deposito e uno smistamento con trenta binari affiancati con instradamento automatico era, anche se ovviamente gli anni passano e la tecnologia si evolve, naturale che, su questi due milioni di metri quadri delle ferrovie, le stesse realizzassero qualcosa, visto che tutte le linee ferroviarie collegano Alessandria con la Liguria, la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia. Vale a dire con il mare, la pianura padana, la Svizzera e la Francia.
La realizzazione non compete alle ferrovie perché si tratta di collegamenti stradali, ma mi auguro che il Presidente di SLALA provveda a questi collegamenti, che non sono molti costosi. Per fortuna, l'autostrada A26 è tangente all'estremo del parco ferroviario e lo scempio ambientale che a volte è paventato, in questo caso non sussiste o è molto, molto limitato.
Prendo atto della risposta, ancorché tardiva, e attendo notizie sul "bruco" famoso se l'Assessore vuole comunicare in materia.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

Concordo con quello che diceva il Consigliere Cavallera circa la buona intesa raggiunta e l'operatività raggiunta con il Comune di Alessandria.
Comune, con cui siamo entrati nella fase operativa di definizione delle infrastrutture di collegamento stradale che, mi auguro in tempi brevi, si riescano ad inquadrare sentito, in primis, l'orientamento dell'amministrazione comunale insediata sul territorio.
Se il Consigliere Cavallera lo ritiene un approccio utile, vorrei dire rapidamente circa la questione che è stata definita "bruco". Ciò che noi chiamiamo "bruco" è il progetto di un collegamento su ferro, integralmente automatizzato a ciclo continuo, 24 ore su 24, a percorrenza lenta, che sarebbe destinato a connettere direttamente il porto con l'area retroportuale dell'Appennino.
Si stanno facendo ancora moltissimi approfondimenti, siamo ancora nella fase di fattibilità, ma credo che la soluzione migliore - rispetto all'istanza che proponeva il Consigliere Cavallera - per arrivare ad una fase successiva più articolata di comunicazione in Consiglio, potrebbe essere quella di una comunicazione in Commissione. Poiché l'inquadramento dell'oggetto richiede anche la possibilità di disporre di supporti audiovisivi e di illustrazione realizzata tecnicamente, in maniera compiuta, da coloro che lo stanno studiando, proporrei di concordare con il Presidente della Commissione una data in cui invitare i responsabili della società SITI, i cui soci fondatori sono la Compagnia di San Paolo e il Politecnico, che sta svolgendo gli approfondimenti, ad illustrare, in Commissione, la natura del progetto alla quale si sta lavorando per poi eventualmente, trarne uno spunto per una discussione più articolata in sede consiliare.
Se il Consigliere Cavallera è d'accordo, potremmo concordare un percorso di questo genere.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Intendendo che i lavori di Commissione sono lavori del Consiglio raccomandavo al Presidente e all'Assessore di non fissarla per il 25 giugno, perché il richiedente la comunicazione non sarà presente.


Argomento: Viabilità

Interpellanza n. 1886 del Consigliere Cavallera, inerente a "Programma di governo 2005-2010 - Le grandi rete viarie e ferroviarie, collegamento dell'area acquese con la Genova-Alessandria"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1886, sulla quale risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore alle infrastrutture

Lo stato dell'arte relativo al collegamento stradale evocato dal Consigliere nella sua interpellanza è il seguente.
A valle di un accordo di programma quadro stipulato con il Ministero dell'Economia, abbiamo finanziato con la Provincia di Alessandria otto milioni di euro per la progettazione preliminare e definitiva della cosiddetta bretella di collegamento tra l'autostrada A26 di Predona (la localizzazione puntuale del casello emergerà dal completamento dello studio progettuale) e Strevi che, in qualche misura, rappresenta la connessione del sistema autostradale ad Acqui e all'acquese.
La Provincia sta completando le fasi di progettazione. Credo che, nei prossimi mesi, saremo in grado di avere un quadro progettuale e di costi chiaro per un'opera che si prevede sia di carattere autostradale, quindi anche pedaggiata verso gli utenti.
Accanto a questo con ANAS e Autostrade per l'Italia, si sta procedendo all'individuazione della procedura più semplice per la realizzazione del casello autostradale. Un casello da inserire in un punto intermedio tra i due caselli che oggi servono quel tratto di autostrada verso la Liguria cioè il casello di Alessandria sud e il casello di Ovada. Un casello certamente di servizio alla connessione verso Acqui, ma che sarebbe anche molto utile a tutto il sistema di collegamenti localizzato in quella fascia che sta tra Pedrosa e Capriata d'Orba, dove si sono sviluppati, nel corso degli anni, alcuni insediamenti di qualche consistenza, anche di natura logistica (servizio dell'insediamento Saiwa recentemente realizzato da parte di FM logistica proprio in quella zona).
Il disegno ha questa natura. L'opera è stata inserita nell'elenco delle opere che sono state ricomprese nel protocollo di intesa sottoscritto poco prima della fine della scorsa legislatura nazionale tra Regione Piemonte ANAS e Ministero delle Infrastrutture, tra le opere da realizzare in regime di costituzione di società concedente mista ANAS e Regione per la quale proprio questo venerdì, avremo un ulteriore incontro con ANAS per iniziare a vedere se il testo dello statuto della società nei patti parasociali è gia pronto per essere sottoscritto.
Lo stato dell'arte è ancora in fase di progettazione, ma verso una definizione compiuta dell'analisi progettuale, che dovrebbe rilasciare la possibilità di procedere con la pubblicazione dei bandi per la ricerca di un soggetto che si candidi a fare il concessionario per realizzare e gestire l'opera e ricavare i proventi attraverso i pedaggi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Parliamo di un'opera che ha fatto riempire pagine di giornali, dagli anni '70 ai giorni nostri, nell'Alessandrino e nell'Acquese.
Prendo atto, per certi versi con soddisfazione, che si pensa di realizzare un collegamento autostradale. Chiedo conferma all'Assessore del fatto che si tratta di quattro corsie (due e due), in quanto il timore è che sia realizzata come la strada statale Alessandria-Asti, che ha due corsie, quindi ha forti limitazioni.
Non dimentichiamo che c'è un'esigenza, al di là del costo del gasolio o della benzina, perché l'autostrada litoranea ligure, da Genova verso il ponente, è indubbiamente molto intasata, per cui si era anche ipotizzato un prolungamento del collegamento, dopo Acqui, verso Carcare, verso l'autostrada Torino-Savona, addirittura verso la zona di Albenga.
Pertanto, il fatto di realizzare un breve tratto di collegamento autostradale risolve il problema della Strevi-Predosa, ma pone anche le premesse per ulteriori sviluppi.
Una semplice raccomandazione, che rivolgo all'Assessore Borioli: sarebbe opportuno, non appena sarà delineato questo progetto di massima che ci renda edotti con una comunicazione, magari in Commissione, in modo da essere informati ed evitare di fare ulteriori intemperanze.
Ultima questione, sempre pertinente alle strade: è stata notata l'assenza, nell'elenco di queste opere...



PRESIDENTE

Scusi, collega Cavallera, ma c'è un "Consiglio bis" in corso dall'altra parte. Se i colleghi devono parlare, sono invitati ad accomodarsi fuori, o a sedersi nei banchi. Vi ringrazio.
Prego, collega Cavallera, era una presenza sia di maggioranza sia di opposizione.



CAVALLERA Ugo

Il centrosinistra è abbastanza turbolento! Volevo dire, Assessore, che è stata notata l'assenza, in vari elenchi dell'arcinota circonvallazione di Tortona. Pertanto, vedendo l'elencazione di varie opere (un po' l'ANAS, un po' l'ARES, un po' la Regione, un po' la Provincia che l'ha già progettata), se può fornirci qualche informazione sulla data di inizio lavori, non sarebbe male.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 1936 del Consigliere Cavallera, inerente a "Trasporto pubblico regionale ferroviario"


PRESIDENTE

Passiamo all'interpellanza n. 1936 del Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Borioli, per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

L'interpellanza in oggetto riguarda il servizio di trasporto ferroviario.
Rispetto alla prima delle due questioni poste, la risposta della Giunta regionale è sì. Naturalmente, la sottoposizione del sistema del trasporto ferroviario regionale alle procedure di gara, che - sottolineo - sono rimaste l'unico strumento normativo in piedi (si parlava di una rivisitazione del decreto legislativo n. 422, ma in realtà non c'è stata) richiede naturalmente un'approfondita e preventiva analisi dell'individuazione del sistema di gara più efficace e dell'articolazione per lotti del complesso del trasporto ferroviario regionale. L'avvio di una gara su un unico lotto è già stata sperimentata da altre Regioni, ma produce un solo competitor, che è Trenitalia, perché non ci sono altri soggetti in grado di affrontare, soprattutto in una regione come il Piemonte, una partita così complicata.
La predisposizione dello strumento di gara che prevediamo di avere a disposizione entro l'estate di quest'anno comporterà l'avvio delle procedure per l'affidamento del servizio tra il 2008 e il 2009, in modo che tale affidamento a mezzo gara possa andare a regime del 2010.
Peraltro, rispetto agli andamenti dell'attuale contratto di servizio al Consigliere Cavallera non sfuggirà che il servizio del trasporto ferroviario regionale piemontese sta vivendo una situazione complicata come in genere stanno vivendo i servizi di trasporto ferroviario regionali nel nostro Paese.
Purtroppo le misure finora adottate dal punto di vista della dotazione delle risorse, non sono ancora assolutamente adeguate a segnare una svolta in questo campo. Voglio ricordare che l'Amministratore Delegato delle Ferrovie ha licenziato, lo scorso anno, un Piano industriale che prevede un investimento per circa 1.000 nuovi treni da destinare prevalentemente al trasporto ferroviario regionale; per quanto riguarda l'esercizio, si parla complessivamente di una cifra necessaria a riqualificare i servizi adeguandone la produzione agli aumenti dei costi intervenuti non nella stessa maniera, ma comunque con andamento analogo a quello del trasporto pubblico locale su gomma, per circa 700 milioni di euro come prima misura urgente, sul piano nazionale; 700 milioni da ripartire tra le varie Regioni.
Di questa somma, a oggi, ne sono stati erogati complessivamente 80 peraltro direttamente dal precedente Governo all'Azienda e non alle Regioni, come le Regioni avevano chiesto.
Per quanto riguarda lo stato presente, a oggi non si hanno notizie di quali orientamenti il nuovo Governo - ma naturalmente bisogna dargli il tempo di assumere valutazioni e decisioni - intenda fare. L'unica notizia preoccupante, questo lo voglio sottolineare, è che nel decreto legislativo con il quale sono state individuate le risorse per coprire verso i Comuni i mancati introiti derivanti dall'ICI, sono stati cancellati tutti i fondi che nella Finanziaria 2008 erano stati destinati all'investimento in materiale rotabile.
Per quanto riguarda la Regione Piemonte, erano 13 milioni, che integrati dal cofinanziamento regionale, ci avrebbero consentito di acquistare un certo numero di treni per fare un piccolo tratto di rinnovo del materiale rotabile.
Naturalmente, come Regioni ci siamo subito attivati per chiedere al Governo di tornare su questa decisione, oppure di reintegrare, nell'ambito dei prossimi strumenti finanziari, queste risorse.
Questa è una partita concertativa che si è appena aperta; vedremo come andrà a finire, ma la situazione del trasporto ferroviario regionale è questa.
Ritengo che lo strumento dell'affidamento a mezzo gara sia un passaggio ineludibile, non solo perché ci costringono le norme ad andare in quella direzione, ma perché credo possa essere un elemento utile a favorire complessivamente il miglioramento della qualità dei servizi.
Naturalmente l'importante è fare bene le gare, articolate in lotti che consentano davvero di aprire al mercato, altrimenti si vanifica di per s lo strumento che si intende adottare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Indubbiamente la questione del trasporto pubblico locale e del trasporto pubblico in genere sta assumendo, anche alla luce dell'evoluzione del costo del carburante, un ruolo sempre più importante per cui bisognerà cambiare. E questo vale per tutti.
Sentivo ieri una corrispondenza dagli Stati Uniti d'America: anche là dove ovviamente le strade sono ampie e l'auto privata non rappresenta solo uno status symbol, ma un modo per recarsi al lavoro oppure per spostarsi da una località all'altra, si stanno delineando programmi di investimento nel settore del trasporto pubblico locale.
giusto, a mio avviso, che si tagli l'ICI, perché la prima casa, tutto sommato, non rappresenta una rendita, ma una necessità per la famiglia quando la prima casa è contenuta entro valori non di lusso. Qui per comincia l'azione politica; gli Assessori l'hanno già fatta, ma anche noi che condividiamo gli orientamenti del Governo in materia di ICI, dovremo far presente che la questione del trasporto pubblico locale è indubbiamente una questione prioritaria.
Il Governo uscente ha lasciato non una patata bollente, ma un "patatone" bollente, nonché anche qualche esplosivo innescato, perché al 31 dicembre sono scaduti appunto i contratti di servizio; adesso siamo in regime di prorogatio e l'Assessore ha tratteggiato le ipotesi di messa a gara, che richiede del tempo. Nell'immediato bisognerà fare una proroga o un rinnovo breve, ma naturalmente pilotato a livello nazionale, con le Ferrovie dello Stato, le quali in modo proprio hanno deciso che i loro servizi, anche locali, costano di più (io dico, costerebbero di più se ci fosse il materiale rotabile decente, la puntualità e tante altre cose, in primo luogo la pulizia, cosa che tutti i giorni rende disagevole il viaggio dei pendolari).
Il nuovo Governo non solo si trova nella necessità di reperire le risorse per coprire l'ICI, ma deve assolutamente mettere in campo per il Piemonte - mi dicono - 70-80 milioni di euro (moltiplichiamolo per le varie Regioni) per garantire lo stesso livello di servizi, perché così hanno deciso le Ferrovie dello Stato.
chiaro che in futuro si dovranno fare le gare - assolutamente una necessità - augurandoci che, nella nostra posizione di confine con altri Stati, ci possano essere anche dei soggetti, magari svizzeri o francesi che si affaccino sul nostro mercato. Va bene fare anche dei lotti: probabilmente è più accattivante l'ingresso graduale piuttosto che una sostituzione totale dei gestori del trasporto pubblico locale.
indubbio che siamo in una grossissima criticità, e devo far rilevare all'Assessore il problema della prorogatio, ovvero dell'assenza di una possibilità di incidere della Regione in questo momento, perché - bontà loro - le Ferrovie prorogano le vecchie condizioni di servizio. Prima c'era la possibilità di fare delle multe, di avere dei bonus; oggi siamo nel limbo e queste cose non sono assolutamente previste.
Mi auguro che il nuovo Ministro delle Infrastrutture affronti di petto e faccia quello che il precedente Ministro non ha fatto, sapendo che comunque partiamo in salita, cioè che ci sono probabilmente 500 milioni di euro da reperire solo per mantenere i servizi com'erano prima, più tutte le altre cose (materiale rotabile, ecc.) che sono state ricordate.
Ci troviamo veramente in una situazione molto critica: questa è una consapevolezza che dobbiamo avere tutti. Personalmente, non essendo adesso soddisfatto della risposta, mi auguro che magari una futura interpellanza possa trovare, fra qualche mese, una situazione cambiata.


Argomento: Trasporti su ferro

Interpellanza n. 1947 del Consigliere Cavallera, inerente a "Riduzione del servizio ferroviario sulla linea di Acqui Terme"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interpellanza n. 194, presentata dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Borioli per la risposta.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Questo è un problema che, per la verità, è stato risolto.
Nell'interpellanza si paventava il timore relativo all'interruzione di un servizio, in alcune fasce orarie, in modo particolare relativamente alla stazione di Acqui Terme. Peraltro, essendo Acqui una località notoriamente vocata ad attrarre turismo, ciò avrebbe penalizzato in modo particolare la stazione termale.
Per la verità, rispetto a questo caso specifico si è trovata, con l'Azienda ferroviaria, un'intesa che ha comportato un piccolo sforzo di natura economica anche da parte della Regione, per garantire il presidiamento della stazione, che era la ragione per la quale si era deciso di sopprimere il servizio. In questo senso abbiamo lavorato anche d'intesa anche con l'Amministrazione comunale locale e siamo riusciti a tamponare il problema.
Naturalmente non riusciamo a fare questo sempre e dovunque, perch purtroppo questi casi, com'è noto, si stanno moltiplicando. Adesso stiamo cercando di fronteggiare il problema, che però dipende dalla Divisione nazionale passeggeri, delle stazioni di Arona e di Tortona, che sfuggono al controllo della Direzione regionale, quindi anche della Divisione Trasporto regionale. Queste due stazioni sono anche più complicate da gestire nei rapporti tra la Regione e l'Azienda Ferrovie, ma forse anche lì, rispetto agli annunci di questi giorni, pare possano esserci alcune evoluzioni per il momento positive; naturalmente si ufficializzeranno quando saremo in grado di farlo.
Per quanto riguarda Acqui, il problema per il momento è stato risolto ovviamente bisogna tenere la guardia alta, perché si tratta di problemi destinati, se non si risolvono i nodi che richiamavo prima, a riprodursi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Qui siamo sulla direttrice Asti-Acqui-Genova.
Quando abbiamo presentato l'interpellanza eravamo preoccupati perché si comincia dalla riduzione degli orari di presidio delle stazioni per poi far seguire altri provvedimenti, in una zona dove il trasporto ferroviario pu avere un grosso significato.
Nel frattempo, è successo che la linea Acqui-Nizza-Asti è stata colpita da una frana (mi sembra proprio in questi giorni, nei pressi di Alice Bel Colle), quindi volevo richiamare l'attenzione non solo dell'Assessore Sibille che starà operando per quanto riguarda l'intervento sul territorio ma anche dell'Assessore Borioli sul fatto che le Ferrovie, che già sono vocate a sostituire i treni con gli autobus, non esagerino, al di là dell'emergenza, a mettere autobus. Di conseguenza, la vigilanza l'ispezione e il controllo penso che siano un elemento assolutamente fondamentale.
Prendo atto della risposta; mi dichiaro soddisfatto, non ci sono problemi.
Presidente, visto che siamo sulle interpellanze, volevo comunicare che per due interpellanze si potrebbe andare a risposta scritta, così do un contributo per abbattere le giacenze. Una è l'interrogazione n. 2062 "Avvio del progetto Autozug", l'altra è l'interrogazione n. 2129, che riguardava un episodio pre elettorale, ma ormai le elezioni sono avvenute quindi non mi sembra il caso di tornare su una vicenda ormai conclusa.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione n. 2062 dei Consiglieri Cavallera e Ferrero, inerente a "Avvio del progetto Autozug" (Risposta scritta)

Argomento: Stemma - Gonfalone

Interrogazione n. 2129 del Consigliere Cavallera, inerente a "Violazione della par condicio da parte della Regione e della Provincia di Alessandria" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 2062 dei Consiglieri Cavallera e Ferrero, inerente a "Avvio del progetto Autozug" nonché all'interrogazione n. 2129 del Consigliere Cavallera, inerente a "Violazione della par condicio da parte della Regione e della Provincia di Alessandria".


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2026 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Sospensione delle prenotazioni per visita specialistica ortopedica presso l'Ospedale Civico di Chivasso"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2026, sulla quale risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

In merito all'interrogazione presentata è stata richiesta relazione all'ASL TO4, quindi leggerò i dati della relazione.
Le visite mediche presso gli ambulatori di Chivasso vengono svolte sia da ortopedici dipendenti sia attraverso specialisti convenzionati.
L'ambulatorio svolto in ospedale è viceversa effettuato solo dai medici del reparto ed è finalizzato a situazioni cliniche particolare dove è necessaria una particolare competenza specialistica (ad esempio sospetta mobilizzazione protesi, sospette metastasi, ecc.).
Dal 1/12/2007, a seguito del pensionamento anticipato dello specialista ortopedico dipendente che operava negli ambulatori, veniva provvisoriamente sospesa una delle agende per le prime visite ortopediche. Le altre agende proseguivano a garantire il servizio senza alcuna modificazione. I tempi di attesa accusavano un lieve peggioramento rimanendo comunque nettamente al di sotto dei 30 giorni previsti.
L'ambulatorio divisionale ospedaliero per patologie particolari continuava, rimanendo anche in questo caso all'interno dei tempi previsti.
In attesa del completamento delle procedure per la copertura del posto resosi vacante (il concorso si svolgeva nel mese di marzo), si provvedeva a bandire un incarico provvisorio per un altro medico specialista ortopedico convenzionato.
Tale nuovo medico ha recentemente preso servizio il 19 febbraio contribuendo a contenere ulteriormente i tempi di attesa per le primi visite.
Al fine di rassicurare sul fatto che i tempi di attesa non sono diventati critici si sintetizzano quelli per la prima visita di classe D (standard 30 giorni) rilevati nel giorno indice, nei due mesi a cavallo dell'evento.
Giorni di attesa al 5 dicembre 2007, prima visita ortopedica, 18 giorni. Giorni di attesa al 09/01/2008 20 giorni. Ambulatorio divisionale di ortopedia per particolari patologie fine anno 2007, 17 giorni; inizio 2008, 28 giorni. Ovviamente i Consiglieri sanno che i tempi per questa disciplina, come da definizione nazionale, sono di 30 giorni.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Nel ringraziare l'Assessore per la risposta chiediamo di avere copia della nota che l'Assessore ha letto. Siamo lieti di apprendere che per il posto rimasto vacante si è avviato il procedimento per la copertura pertanto chiediamo copia della risposta in forma scritta.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2027 dei Consiglieri Vignale, Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia, inerente a "Sorte dell'immobile destinato a laboratorio di sanità pubblica - Biella"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2027, sulla quale risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione fa riferimento alla destinazione dell'immobile destinato a laboratorio di sanità pubblica in Biella attualmente non utilizzato.
In merito alla destinazione di recupero dell'immobile di sanità pubblica sono in corso due ipotesi che si stanno confrontando negli ultimi mesi.
La prima ipotesi. L'ASL, la Provincia di Biella, il Comune di Biella e l'ARPA si sono incontrati per verificare la possibilità di destinare l'edificio, nel rispetto della vocazione originaria, ad ospitare uffici e servizi comunali, provinciali, regionali e dell'ASL che si occupano di temi ambientali nell'ambito della prevenzione.
Questa ipotesi è subordinata ad un accertamento delle condizioni tecnico statiche dell'edificio al fine del riuso. La questione è da ritenersi in fase di studio.
Seconda ipotesi. La Fondazione TERA, Istituto per la Diagnostica e Adroterapia Oncologica, si è fatta promotrice, per il tramite del Fondo Tempia, di un'iniziativa intesa a realizzare in Piemonte un presidio oncologico per la produzione di radioisotopi per la diagnostica, la radioterapia con sorgenti radioattive interne al corpo del paziente (radioterapia metabolica) e la ricerca in questi campi; per la cura dei tumori, in particolare pediatrici e del distretto capocollo mediante irradiamento e la ricerca clinica in questi campi; per la creazione di un istituto di cura e ricerca multidisciplinare dove esperti di vari campi dalla medicina alla fisica, dalla biologia, all'ingegneria, possano confrontarsi con lo scopo di offrire sistemi diagnostici e cure dei tumori sempre più efficaci; per la promozione sul territorio di un indotto industriale di alta tecnologia in grado di contribuire alla produzione e alla vendita in Italia e all'estero.
Tale orientamento, per la sua complessità e la sua valenza sovraziendale, non può che essere promosso dalla regione. L'AReSS è stata interessata all'argomento e ha avviato sedi di incontri preparatori sul tema anche perché nel frattempo i servizi sanitari pubblici, penso in modo particolare al servizio di medicina nucleare delle Molinette, si stanno avviando in questa direzione.
Al momento, si stanno facendo valutazioni sulla fattibilità delle due opzioni che sono in campo, relativamente alla destinazione. Peraltro, il secondo interlocutore, cioè la Fondazione TERA, sembra prioritariamente interessato alla semplice disponibilità dell'area.
In relazione alla prima questione, cioè alla valutazione in essere con il Comune e con la Provincia, si stanno facendo indagini in ordine alla tenuta dell'edificio stesso. Quindi, le opzioni sono: nel primo caso, in direzione dell'impiego della struttura, a cura della gestione pubblica; nel secondo caso, in direzione della concessione dell'area, verso un soggetto terzo - Fondazione - le cui attività, sia di ricerca applicata nella cura sia di attività economica, sono da configurarsi come più o meno compatibili all'interno di un quadro anti-programmazione più squisitamente sanitario la cui valutazione è in corso presso l'AReSS, che conduce la valutazione anche in rapporto ad analoghe attività svolte dalle strutture ospedaliere nella regione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Nel ringraziare l'Assessore per la risposta chiedendo la nota con cui ha provveduto a rispondere, intendiamo motivare l'interrogazione presentata.
Crediamo che il patrimonio pubblico debba essere valorizzato. Da molto tempo questo ormai ex laboratorio di sanità pubblica non viene utilizzato quindi ci auguriamo che al più presto, o la prima o la seconda ipotesi che l'Assessore indicava, siano valutate per riutilizzare quello che a tutti gli effetti è un patrimonio che, oltre ad avere dei costi ancorch minimali, perché non vengono svolte all'interno delle mansioni o dei servizi, è soprattutto un patrimonio a disposizione dei cittadini piemontesi (in questo caso i cittadini biellesi) che andrà - ci auguriamo riutilizzato al più presto.
Come è consuetudine, chiediamo copia solo della nota. Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2028 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, inerente a "Piano di Riqualificazione e Rientro (PRR) dell'ASO di Alessandria" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 2028 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2043 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, inerente a "Possibile chiusura del reparto di pediatria dell'ospedale di Acqui Terme"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2043.
La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'attuazione della pronta disponibilità infermieristica effettuata in via sperimentale presso il Dipartimento Materno Infantile del Presidio Ospedaliero di Acqui Terme ha preso avvio dal 1° luglio 2007, sulla base delle necessità assistenziali.
In data 19 settembre 2007, si è tenuta una riunione con il personale del Dipartimento al fine di far emergere difficoltà e punti di forza della procedura applicata. Si è provveduto a una raccolta di dati al fine di evitare una lettura più complessa della situazione assistenziale del periodo, estrapolando anche la tipologia clinica di ricovero e la relativa complessità assistenziale, inerente ai periodi notturni che vanno dalle ore 22 alle ore 7.00 del periodo indice del secondo semestre 2007.
Riguardo alla situazione attuale dell'assistenza, sono presenti in Dipartimento Materno Infantile le seguenti figure professionali...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore. Colleghi, per cortesia, siamo veramente oltre ogni limite. Abbiate pazienza, non si riesce proprio ad ascoltare! Prego, Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Turno del mattino (07/14): 1 CPSE coord. Pediatria 1 CPSE coord. Ginecologia 2 CPSI Ginecologia 1 CPS Ostetrica 1 CPSI Pediatrica 1 CPS Pediatrica/Puericultrice 1 00S personale di supporto assistenziale.
Turno pomeridiano (14/22): 1 CPSI Ginecologia 1 CPS Ostetrica 1 CPSI Pediatrica 1 CPSI Pediatrica/Puericultrice 1 OOS personale di supporto assistenziale.
Turno notturno (22/7): 1 CPSI Ginecologia 1 CPS Ostetrica 1 CPSI Pediatrica 1 CPSI Pediatrica/Puericultrice in pronta disponibilità (secondo accordo nota del 30 maggio c.a. prot. 1588/DS e note del 25 giugno e 26 giugno prot. n. 1881/DS e n. 419/SI).
A seguito delle disposizioni organizzative precedenti, sulla base dei dati di attività monitorati e sentiti i Responsabili Infermieristici dell'Area Materno Infantile, viene mantenuta la pronta disponibilità per le ore notturne, per l'anno 2008, per quanto riguarda la quarta figura assistenziale (pediatrica/puericultrice).
In effetti, i dati monitorati relativi al quarto semestre 2007 sono sovrapponibili a quelli analizzati nei tre mesi precedenti.
A tale riguardo si segnala che nessuna chiamata è stata effettuata per necessità assistenziali notturne pediatriche al di fuori degli interventi per parti. Si ribadisce che sono comunque presenti durante la notte al quinto piano dell'Ospedale, nel Dipartimento Materno Infantile dove sono situati il Nido, il Reparto di Pediatria e la Divisione di Ost.
Ginecologia, tre figure professionali qualificate (l'Infermiera Professionale della Ginecologia, L'Ostetrica, l'Infermiera Professionale della Pediatria) e che il ricorso alla reperibilità ha consentito di avere a disposizione la CPSI Pediatrica/Puericultrice, quarta figura reperibile in caso di parti o qualsiasi altra necessità durante le ore notturne, con un numero di chiamate che è stato, durante il periodo di osservazione contenuto.
Pertanto, nell'ottica di garantire una adeguata assistenza nell'ambito dell'ottimizzazione delle risorse umane, si ritiene che l'organizzazione sperimentata per un intero semestre abbia dimostrato di garantire risultati sufficienti al fabbisogno assistenziale del Reparto.
L'attività del Reparto continuerà comunque ad essere monitorata.
Ovviamente, questo modello consente di avere una maggiore quantità di personale disponibile durante il giorno, proprio quando si svolgono la maggior parte delle attività.
I problemi oggettivi di personale, legati alle difficoltà nelle assunzioni, sono diffusi e noti ma il ricorso a modelli sperimentali come quello suddetto, che chiamano in campo la responsabilità organizzativa della dirigenza infermieristica, più volte discussa dalla competente Commissione consiliare, va nel senso della migliore utilizzazione del personale, oltre che nel rispetto dei diritti dei lavoratori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente. Leggeremo in maniera approfondita la risposta dell'Assessore. L'importante è che sia stata smentita l'ipotesi di chiusura di questo Reparto.
Devo dire che sulla pediatria, in provincia di Alessandria, stiamo attraversando in maniera generale un momento un po' buio. È solo di pochi giorni fa, Assessore, la notizia stampa relativa ad un'ipotetica chiusura o comunque alle difficoltà riguardanti l'Ospedale di Casale Monferrato proprio per la mancanza di personale, in particolare di Pediatri.
Va bene trovare i moduli organizzativi migliori per far fronte a queste difficoltà; riteniamo, però, che sotto certi standard non si possa scendere e che soprattutto vada garantito il mantenimento del servizio, che è molto importante in città come Acqui Terme che sono bacino non solo per il territorio acquese, ma anche per una parte del territorio astigiano.



PRESIDENTE

Grazie, collega Botta.
Tratteremo ancora un'interrogazione. Chiedo ai colleghi Vignale e Botta se fra l'interrogazione n. 2048 ("Rimozione di una caposala all'Ospedale Sant'Anna"), la n. 2076 ("Sprechi di risorse pubbliche presso il Presidio Sanitario San Luigi di Orbassano") e la n. 2078 ("Presunta abolizione del CORESA"), ci può essere qualche risposta scritta.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Gradiremmo la risposta orale all'interrogazione n.
2048, mentre possono andare bene le risposte scritte alle interrogazioni n.
2076 e 2078.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale. Trattiamo, dunque, l'ultima interrogazione per quanto riguarda il tempo dedicato al sindacato ispettivo, con l'interrogazione n. 2048.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2076 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, relativa a "Sprechi di risorse pubbliche presso il Presidio Sanitario San Luigi di Orbassano)" (Risposta scritta)

Argomento: Consulte, commissioni, comitati ed altri organi collegiali - Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2078, dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Presunta abolizione del CORESA" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta alle interrogazioni n. 2076 e 2078 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione n. 2048 dei Consiglieri Vignale, Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia, inerente a "Rimozione di una caposala all'Ospedale Sant'Anna"


PRESIDENTE

Esaminiamo, pertanto, l'interrogazione n. 2048.
La parola all'Assessore Artesio, per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Poiché Consiglieri interroganti sono molto attenti agli aspetti organizzativi del lavoro nei Presidi, ma tali aspetti organizzativi hanno anche elementi di dettaglio molto particolari, per essere raccontati dovr leggere anche dei rapporti numerici, dei dati statistici; spero che la mia lettura sia comprensibile.
Primo quesito: le condizioni lavorative e le difficoltà vissute dal personale sanitario dell'ASO.
Le condizioni lavorative e le difficoltà del personale del Blocco operativo dell'ASO sono state evidenziate alla Direzione da un comunicato dell'Organizzazione Sindacale Nursing Up nel mese di marzo 2007 e successivamente riportate da un quotidiano.
Non esistono, agli atti, precedenti segnalazioni di grave disagio da parte del Coordinatore infermieristico, dei responsabili del Servizio infermieristico o del personale stesso.
Al momento della segnalazione - marzo 2007 - la situazione era la seguente: Organico infermieri: n. 20, di cui tre part-time Organico OSS: n. 6 Ore medie pro capite di straordinario: 200 Giornate di ferie medie annue fruite: 25 giorni Turni di reperibilità medi mensili: 18 turni infermieri e 16 turni OSS.
Nell'anno 2006 il turn-over era positivo: più 2 unità in ingresso.
Dal momento della segnalazione sono state adottate da parte della Direzione Sanitaria di Presidio e da parte della Direzione Infermieristica soluzioni organizzative che hanno previsto una migliore programmazione delle attività ordinarie e di urgenza ed un miglior utilizzo delle risorse umane, infermieristiche e di supporto e delle risorse materiali e tecnologiche utilizzate per rispondere agli obiettivi aziendali di riduzione del disagio organizzativo e del carico di lavoro, ponendo per sempre in primo piano l'attenzione ai bisogni degli utenti (bambini e famiglie) afferenti al servizio.
Sono stati rivisti l'orario di apertura della Sala operatoria, l'orario di servizio degli operatori e i piani di pronta disponibilità.
Quesiti 2, 3 e 4.
Con precisione, quando e a quanto ammonti la multa somministrata dall'Ispettorato del lavoro.
Quali diritti dei lavoratori siano stati violati, per quanto tempo e per quali motivi la Direzione non avrebbe mai preso provvedimenti.
Quali siano le reali contestazioni mosse dall'Ispettorato del lavoro all'Azienda sanitaria.
In data 24 ottobre 2007 l'Ispettorato del lavoro ha accertato alcune violazioni riferite ai periodi 01/01/2006-31/08/2007, ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo n. 66 del 2003, riguardanti il personale del Blocco operatorio dell'OIRM: superamento di 250 ore da parte di 9 operatori nel 2006 ed 1 operatore nel 2007 non concessione di 45 riposi giornalieri (11 ore consecutive nelle 24 ore) nel 2006 e 34 nel 2007 non concessione di 41 riposi settimanali (24 ore ogni sette giorni lavorativi) nel 2006 e 32 nel 2007.
Ed ha notificato, in data 21/11/2007, un illecito amministrativo ai Direttori Generali Gianluigi Boveri e Marinella D'Innocenzo, per una sanzione complessiva di 36.383,81 euro.
L'effettuazione da parte di alcuni operatori di più di 250 ore di straordinario è stata necessaria per garantire continuità sugli interventi di lunga durata e di alta specialità (cardiochirurgia e neurochirurgia espianti e trapianti) o per le chiamate per interventi d'urgenza. Solo alcuni operatori erano interessati dalla violazione (coordinatore strumentisti e perfusionista) e sono quelli maggiormente coinvolti in questa attività di alta specializzazione, poiché sono gli unici ad avere competenze professionali adeguate alle richieste. Competenze professionali di infermieri e strumentisti e perfusionista che sono frutto di anni di esperienza e formazione e che non sono facilmente trasferibili ad altri operatori se non attraverso percorsi di formazione ed addestramento strutturati e periodici.
La Direzione ha verificato che tali percorsi esistevano, ma non erano attivati se non in modo frammentato ed estemporaneo.
La non effettuazione delle 11 ore di riposo nelle 24 ore e la non effettuazione delle 24 ore di riposo ogni 7 giorni lavorativi per chiamate attive in urgenza non programmabili durante i turni di pronta disponibilità pomeridiana, notturna o festiva, peculiare all'organizzazione del lavoro dei Blocchi operatori, non si verifica più con la revisione del piano di organizzazione della turistica e delle reperibilità.
Situazione a dicembre 2007.
Organico infermieri: n. 20, di cui n. 3 part-time.
Organico OSS n. 5 + n. 3 operatori dedicati alla gestione ferri chirurgici.
Ore medie pro-capite straordinario: 176 ore.
Giornate ferie medie annue fruite: 30 giorni: Turni reperibilità medi mensili: 15 turni infermieri, 6,5 turni OSS.
I primi risultati sul personale infermieristico e di supporto nel 2 semestre riguardano: una riduzione dei turni di pronta disponibilità del personale infermieristico di circa il 20% e del personale OSS di circa il 50 (portati ai 6 contrattuali) un miglioramento sostanziale nella fruizione delle ferie annuali da parte del personale (5 giorni in più/pro capite all'anno rispetto al 2006, per un totale medio di giornate di assenze per ferie di circa 30 nell'anno 2007) una diminuzione dell'orario straordinario non legato alle chiamate di pronta disponibilità una miglior organizzazione del personale con una programmazione strutturata in modo uniforme e con una riduzione del disagio legato all'imprevisto.
stato attivato un processo di job rotation del personale quale strumento operativo per l'attivazione del processo di acquisizione di competenze allargate che consentirà di superare nel 2008 anche il problema dello straordinario eccessivo (superiore a 250 ore annuali) di alcuni operatori strumentisti.
Ulteriori azioni intraprese da inizio 2008: attivazione dal mese di febbraio c.a., per un semestre, di un servizio infermieristico aggiuntivo per la gestione di una sala che porterà a implementare l'attività con riduzione delle liste d'attesa e nessun aumento di disagio per gli operatori interni attivazione di un turno di presenza il sabato mattino, con recupero compensativo nella settimana precedente o successiva per ridurre orario straordinario in chiamata di reperibilità.
Si attuerà inoltre: una nuova rivisitazione del piano disponibilità con ulteriore riduzione dei turni una integrazione degli operatori di supporto (OSS) nelle équipe di sala per attività di aiuto e supporto all'infermiere con un ulteriore risparmio di tempo lavoro degli infermieri un'implementazione ed intensificazione, in modo strutturato e non estemporaneo del processo di job rotation del personale e di formazione e addestramento di strumentisti e nurse di anestesia la definizione del profilo di competenza del nurse di anestesia per un maggior apporto agli anestesisti.
Quesito 5.
Per quali motivi, con quale tipo di contratto e/o convenzioni (di cui si richiedono copie), con quale mansionario e con quale remunerazione sia stato assunto il consulente esterno.
L'Azienda ha stipulato ad inizio 2007 per un semestre, rinnovandola per un ulteriore semestre, una convenzione con un'Azienda accreditata di un'altra Regione per un contributo professionale di un infermiere esperto in ambito organizzativo di sala operatoria con curriculum di servizio e formativo adeguato. L'impegno è stato di circa 30 ore mensili remunerate come attività fuori servizio, con il compenso orario previsto dai tariffari nazionali della Federazione IPASVI per prestazioni professionali di alta specializzazione.
L'infermiere esperto in ambito di sala operatoria ha collaborato con la Direzione Sanitaria e il Servizio infermieristico interno all'analisi delle criticità del Blocco operatorio, fornendo un apporto sostanziale alle soluzioni relativamente alla: revisione dei percorsi relativi alle liste operatorie mensili settimanali e giornaliere e all'attività in urgenza ed emergenza elaborando specifiche flow-chart e modulistiche con miglioramento della pianificazione delle attività standardizzazione dei tempi infermieristici per singolo intervento al fine di determinare liste operatorie congrue revisione del registro operatorio.
Tutto ciò ha consentito la revisione degli orari di apertura del Blocco operatorio, dell'orario di servizio e dei turni di pronta disponibilità del personale infermieristico e di supporto.
Ha inoltre progettato: il processo di job rotation del personale e di acquisizione di competenze allargate da parte degli strumentisti e dei nurse di anestesia il trasferimento di attività improprie di lavaggio e preparazione dello strumentario svolte dagli infermieri del Blocco ad operatori di supporto OSS che operano presso la Centrale di sterilizzazione.
Ha proposto l'adozione di strumenti operativi di maggior tutela professionale nel controllo delle apparecchiature, della strumentazione dell'utilizzo dei farmaci e degli stupefacenti, della trasmissione dei pezzi istologici e della tracciabilità sui presidi e una cartella di continuità assistenziale con i reparti chirurgici.
Ha contribuito, infine, a segnalare alla Direzione tutta una serie di soluzioni per migliorare le criticità strutturali e tecnologiche, molte delle quali sono state adottate e hanno portato un significativo miglioramento nei percorsi, nelle zone filtro, nella zona lavaggio ferri e all'interno delle sale chirurgiche.
Progetti e strumenti che non appesantiscono ulteriormente il lavoro degli operatori, ma che in modo appropriato favoriscono condizioni di lavoro migliori, riducendo il disagio e diminuendo i livelli di rischio nelle procedure assistenziali, pur garantendo i livelli di attività richiesti e che si stanno gradualmente implementando presso il Blocco operatorio.
Quesito 6.
Di chi sia la responsabilità e per quali motivi sia stata rimossa dall'incarico la sola caposala.
Pare evidente, alla luce di quanto sopra esposto, la complessità nella gestione delle Sale operatorie.
L'ex coordinatrice infermieristica del Blocco operatorio, alla sua prima esperienza significativa di coordinamento, non è riuscita nel periodo 2004-2007 a rispondere agli obiettivi richiesti, visti i risultati presentati.
Considerato che è compito della Direzione utilizzare al meglio le professionalità di coordinamento presenti in Azienda, si è disposto il trasferimento della stessa in un Servizio a minor complessità gestionale dove le competenze di coordinamento richieste sono più confacenti al suo curriculum.
Contestualmente è stato individuato per la Sala operatoria un altro coordinatore con maggiore esperienza in campo organizzativo e di gestione delle risorse umane.
Quanto sopra nella piena titolarità dei dirigenti preposti di attribuire gli incarichi di responsabilità e di verificare i risultati degli stessi.
Quesito 7. Se non ritengono, come logica della gerarchie di responsabilità che le reali colpe relativamente al trattamento del personale e la susseguente sanzione non siano da attribuire alla Direzione generale.
Circa gli eventi in discussione pare proprio, anche ai sensi di recentissima sentenza della Cassazione, che le responsabilità debbano considerarsi in capo a più soggetti per il fatto che sussiste un'articolazione burocratica. A riguardo è stato inoltrato ricorso, anche per stabilire il reale peso della responsabilità.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Ringraziamo l'Assessore perché ha dato una risposta, magari non soddisfacente - poi dirò perché - ma certamente esaustiva rispetto alle domande poste. Questo è già un aspetto che, in qualche modo, sottolineiamo come positivo.
Non starò a ripercorrere i singoli punti, nonostante siano stati molto utili, individuati dall'Assessore, ne individuo soltanto due. Quello della criticità del lavoro del personale sia infermieristico che OSS e la scelta che la Direzione ha assunto di rimuovere la caposala dal proprio incarico.
Sottolineiamo il fatto che, come ha rilevato l'Assessore, la caposala per tutto il 2007, era stata affiancata da un consulente che aveva mansioni, come ricordato nella risposta, di carattere gestionale. Un percorso che si andava a migliorare, una prestazione che rimaneva di grande criticità - ma rimaneva - esistendo, come ha detto l'Assessore replicando al punto 7, una complessità che riguardava più soggetti nella gestione del personale infermieristico, anche se si è individuato un unico soggetto da "colpire".
Il consulente ha svolto bene il proprio lavoro, tant'è che gli è stato rinnovato l'incarico e quindi non è stato toccato; il Direttore generale in qualche modo, continua ad essere al suo posto - nessuno ne chiede la rimozione per un problema di criticità infermieristica, altrimenti dovremmo rimuoverli tutti - ma certamente non si è fatto carico delle violazioni ai diritti dei lavoratori e alle condizioni di lavoro che si riflettono sui pazienti ricoverati all'interno dell'ospedale. In tale complessità si è individuato un solo soggetto da rimuovere. È assolutamente anomalo.
Non soltanto è anomalo ma, a fronte della documentazione - che chiediamo perché estremamente utile - potremmo verificare come esistono altre decine di caposala da rimuovere in decine di altri reparti della sanità piemontese. Abbiamo delle situazioni in cui per l'orario di straordinario annuale, per reperibilità mensili, e per non rispetto dei turni relativamente ai riposi giornalieri o settimanali vi sono situazioni identiche. Perché non è stato rimosso un caposala del San Giovanni Bosco in cui vi è stato lo stesso intervento da parte dell'Ispettorato del Lavoro? Alle Molinette è accaduta la stessa cosa, per cui si sarebbe dovuto agire in modo omogeneo.
poi vero che le Direzioni sono autonome e quant'altro, ma anche su questo credo che un indirizzo da parte dell'Assessorato si dovrebbe dare e secondo me, c'è già stato.
Quando in IV Commissione discutiamo e prendiamo atto di un documento che consegna l'Assessore e che risponde al punto dell'o.d.g. della Commissione ("criticità del personale infermieristico") è assolutamente anomalo che, a fronte di una criticità che viene rilevata e sanzionata dall'Ispettorato del Lavoro, quindi da un'impossibilità di gestire bene le procedure lavorative dei singoli dipendenti, sia un soggetto solo che, in qualche modo, paga.
In altri tempi, se questo fosse accaduto e, ancora oggi, se questo fosse accaduto all'interno di un'impresa manifatturiera, si sarebbe detto che la proprietà avrebbe voluto colpire un soggetto sindacalizzato.
Ci pare che una parte della sinistra di questo Consiglio continui a mantenere, legittimamente, interesse per i lavoratori manifatturieri o precari, ma abbia scarsissimo o nessun interesse per i lavoratori del comparto pubblico della sanità, che hanno problemi tali o superiori a quelli di altri reparti.
Rilevo, e concludo, si fa al sabato mattina, a recupero, ma l'Assessore sa bene che quel recupero non esiste, perché ci dovrebbe spiegare come si recuperano 200 ore di straordinario gran parte delle quali non pagate.
Stanno a casa quasi un anno? Sono ore che non sono né recuperabili n pagate. Ma di questo pare che una grande fetta del mondo politico e sindacale non sia interessato a dare soluzione.



PRESIDENTE

Chiedo se c'è la disponibilità a dare risposta scritta a due interrogazioni, la n. 2117 e la n. 2198.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Sulla prima sì.
La seconda riguarda l'ospedale di Ovada, ma non vorrei ci fosse solo un errore nella trascrizione, per cui chiedo di aspettare il Consigliere Botta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 2117 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Medici 118" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 2117 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale.
Chiudiamo la fase di sindacato ispettivo. Attendiamo dal Consigliere Botta se è affermativa anche la risposta scritta per l'interrogazione n.
2198.


Argomento: Enti strumentali - Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Proposta di deliberazione n. 296, inerente a "Modifiche Statuto Film Commission Torino Piemonte" (Inversione punto all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La Consigliera Pozzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Approfittando delle presenza in Aula questa mattina dell'Assessore Oliva, ed essendo la proposta di deliberazione relativa a "Modifiche allo Statuto della Fondazione Film Commission Torino Piemonte" un argomento che credo interessi tutta l'Aula, chiederei se, alla fine della mattinata, sia possibile fare un'inversione all'o.d.g. e discutere della deliberazione.
Ricordo che già nello scorso Consiglio era stata sottolineata dal Consigliere Leo, se non ricordo male, questa urgenza e questa possibilità.
Immagino che questa richiesta possa essere condivisa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

La minoranza è d'accordo alla trattazione della delibera. Come ha ricordato bene la Consigliera Pozzi, l'avevo già proposto la scorsa settimana, ma non è stato possibile.
Proporrei di trattare subito la delibera e non a fine mattinata, in modo che, se ci sono delle informazioni da dare, non blocchiamo l'Assessore fino a tardi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Leo.
Mi sembra di essere tornato ad un positivo clima di collaborazione sui temi della cultura. Possiamo trattare subito la proposta di deliberazione n. 296, essendo ormai giunti a fine mattinata.
Se l'Aula condivide, in base all'articolo 51, comma 5, ci sono oltre 50 Consiglieri presenti per effettuare l'inversione all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione all'o.d.g.)


Argomento: Università

Ordine del giorno n. 1020 dei Consiglieri Vignale, Casoni, Botta Boniperti, Ghiglia, Leo e Giovine, inerente a "Ferma condanna alle forme di discriminazione e violenza nell'Università di Torino" (iscrizione all'o.d.g.) Ordine del giorno n. 1023 dei Consiglieri Pozzi, Bizjak, Auddino, Muliere e Giovine, inerente a "Condanna di ogni intolleranza e violenza all'interno delle Università" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Poiché il numero lo consente, come ho annunciato prima dell'inizio del sindacato ispettivo, chiedo che venga iscritto all'o.d.g., e discusso successivamente, quando la Presidenza lo riterrà comunque nella giornata di oggi, l'ordine del giorno relativo alle violenze accadute all'Università, giovedì scorso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale. Faccio solo una precisazione: l'articolo 51, comma 5, del Regolamento, riguarda l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. e non lo spostamento.
L'ordine del giorno è stato distribuito; essendoci i numeri, se l'Aula condivide, lo iscriviamo. Verificheremo, poi, la possibilità di discuterlo anche in base alla condivisione dei colleghi.
Pertanto, diamo per iscritto l'ordine del giorno n. 1020, primo firmatario il collega Vignale, cui si aggiunge l'ordine del giorno n. 1023 prima firmataria la Consigliera Pozzi, sullo stesso argomento verificheremo, poi, se trattarli o meno.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Enti strumentali - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame proposta di deliberazione n. 296, inerente a "Modifiche allo Statuto della Fondazione Film Commission Torino Piemonte" (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 171-26173 del 10 giugno 2008)


PRESIDENTE

Passiamo, dunque, ad esaminare la proposta di deliberazione n. 296, di cui al punto 17) all'o.d.g.
Sono stati presentati sei emendamenti da parte della Giunta regionale.
Prima di passare agli emendamenti, do la parola all'Assessore Oliva, per un'informativa sulla delibera.
Prego, Assessore.



OLIVA Gianni, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente. L'abbiamo già discussa in Commissione: si tratta di modifiche allo Statuto della Fondazione Film Commission, che permettono alla stessa di gestire un fondo di compartecipazione alle produzioni cinematografiche, per il quale erano richieste delle variazioni allo Statuto.
Queste, sono state presentate e condivise in Commissione.
L'altro punto riguarda la possibilità di creare un'Assemblea di sostenitori, alla quale aderiscono tutti coloro che sostengono le iniziative della Fondazione Film Commission (Fondazioni bancarie, privati o sponsor) e che, attraverso l'illustrazione di questa norma, hanno la possibilità di esprimere un loro rappresentante all'interno del Consiglio di Amministrazione.
Questo Statuto è già stato portato in Consiglio comunale di Torino, il quale, rispetto al nostro testo discusso in Commissione, ha apportato alcune modifiche formali, che sono oggetto degli emendamenti che si dovrebbero discutere adesso.
Presidente, la procedura è che io illustri ogni singolo emendamento? Bene. Le modifiche allo Statuto sono parte di un documento discusso in Commissione. Gli emendamenti, che ha introdotto il Consiglio comunale di Torino, nel momento in cui ha approvato lo Statuto modificato, sono i seguenti: All'articolo 3, laddove si parla di "Finalità dello Statuto Sociale" il Comune di Torino ha tolto le parole "dello Statuto Sociale" e ha lasciato il termine "Finalità".
Di conseguenza, nell'ultimo comma, laddove si diceva "funzionale e connessa o anche solo utile all'attuazione dell'oggetto sociale, sia direttamente che indirettamente", l'ha sostituito con una formula in cui si parla non più dell'oggetto sociale, ma del "raggiungimento dei propri fini istituzionali".
Questo è l'emendamento all'articolo 3.
L'emendamento all'articolo 4 è relativo al patrimonio. Al secondo comma vengono sostituite le parole "col proprio oggetto sociale " con la formula "con le proprie finalità istituzionali".
L'articolo 7 ha per titolo "Presidente" e poiché nell'articolo si parla anche della nomina di un Vicepresidente, il Comune di Torino ha inserito nel titolo, "Presidente e Vicepresidente".
L'articolo 7 bis, al sesto comma, laddove si dice "L'Assemblea delibera sulla nomina del proprio rappresentante", si aggiunge: "L'Assemblea delibera ogni anno sulla nomina del proprio rappresentate".
All'undicesimo comma, le parole "inerenti alle attività e ai fini istituzionali" vengono sostituite con le parole "atti al raggiungimento dei fini istituzionali".
All'articolo 8, al secondo comma, dopo la parola "esercizi" viene inserita l'espressione "fatta eccezione per i rappresentanti dell'Assemblea dei sostenitori che scade all'approvazione del bilancio consuntivo".
Al quinto comma, dopo la parola "Presidente", viene aggiunta l'espressione "con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione almeno quattro giorni prima di quello fissato per la riunione". Cioè anziché mandare il documento alla convocazione 15 giorni prima, si dice che si convoca con qualsiasi mezzo tale, affinché almeno quattro giorni prima della convocazione ci sia l'annuncio.
Con l''ultimo emendamento, relativo all'articolo 9, è abrogato l'ultimo comma, il quale recita: "Il Consiglio può anche deliberare il conferimento e l'incarico a più componenti esterni in merito a specifiche tematiche".
Quindi, il Consiglio non può affidare incarichi ai suoi membri.
Queste sono le sei modifiche, che sono sostanzialmente di carattere formale.



SPINOSA MARIACRISTINA



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Oliva, per l'illustrazione degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 1 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: all'articolo 3, (Finalità dello Statuto sociale) La rubrica dell'articolo 3 "Finalità dello Statuto Sociale" è modificata in "Finalità". Al penultimo comma, le parole "realizzare o" sono soppresse.
L'ultimo comma è sostituito dal seguente: "La Fondazione può assumere, al solo scopo di investimento, interessenze e partecipazioni in società consorzi o imprese aventi scopi analoghi, affini o in qualunque modo connessi con le proprie finalità; può inoltre compiere qualsiasi operazione mobiliare, immobiliare, industriale, finanziaria e commerciale che sia funzionale e connessa o anche solo utile, sia direttamente che indirettamente al raggiungimento dei propri fini istituzionali."



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Devo dire che non ho seguito le modifiche statutarie in sede di Commissione; mi sembra - lo cercavo nelle modifiche allo Statuto, che però non sono evidenziate, quindi si deve fare proprio una comparazione dei due testi - che uno dei temi centrali, se ho capito dalla relazione dell'Assessore - se non è così, mi blocchi - sia la possibilità di produrre che oggi Film Commission non ha.
Su questo faccio una riflessione. Nessuno è di per sé contrario al fatto che Film Commission, che negli anni è diventato un grande soggetto in grado di attrarre un capitale decisamente superiore a quello investito dagli Enti istituzionali, possa anche - con modalità che poi andremo a vedere, al di là di quanto c'è scritto all'interno delle modifiche statutarie - prevedere una sua coproduzione. Faccio una riflessione, che però pongo anche come oggetto di valutazione per un'eventuale risposta dell'Assessore: mi domando se questo non rischia di creare una concorrenzialità che oggi Film Commission non ha. Oggi Film Commission è sostanzialmente una società di servizi che incentiva la presenza di produzioni cinematografiche o di altro tipo all'interno della nostra regione. A fronte di due o tre milioni di euro investiti dai soggetti pubblici, c'è un indotto che Film Commission crea che supera i 40-50 milioni di euro perché non vi sono aspetti concorrenziali, cioè non è un soggetto che produce o coproduce, è un soggetto che in realtà garantisce servizi ai soggetti che producono, i quali garantiscono questo indotto. Ci dobbiamo domandare se un soggetto sostanzialmente di natura pubblica, che mette al proprio interno la produzione, sia pure con un altro soggetto, non rischia di perdere parte di quell'attrattività economica che le diviene dal fatto che non è concorrenziale. E questa è una valutazione.
La seconda valutazione da fare, invece, è nel momento in cui diventa un soggetto coproduttore, che ovviamente non si può scrivere sullo Statuto, ma è una riflessione che faccio in Aula non soltanto perché si modifica lo Statuto, ma perché si ha la possibilità di fare qualche considerazione su questo o altri strumenti che vi sono all'interno della nostra regione Lumiq è un altro - relativamente alla capacità non solo di attrarre soggetti terzi che vengono all'interno della nostra regione, ma anche di dare lavoro alle persone che operano nel mondo dello spettacolo.
Da qualche settimana ho presentato un'interrogazione proprio su Lumiq (in molti casi vale per Film Commission), in quanto ciò che lamentano gli operatori del mondo cinematografico - che io conosco, non sono neanche pochi, perché molto spesso le persone con cui uno parla sono i portavoce di cooperative o di associazioni o di operatori del mondo dello spettacolo - è che sostanzialmente la Regione dà disponibilità, risorse e servizi a soggetti terzi che arrivano e realizzano le loro produzioni con personale totalmente non piemontese, salvo comparse o un numero limitatissimo di doppiaggi. Faccio l'esempio - non c'entra con Film Commission, c'entra con Lumiq, così anticipo anche l'altra interrogazione e magari ottengo anche già la risposta - del Don Chisciotte della Lumiq, la cui sceneggiatura, i testi e quant'altro vengono realizzati da una cooperativa di operatori dello spettacolo piemontese, ma nel momento in cui si deve fare la produzione, questa si realizza a Milano con un soggetto veneto.
Allora voi capite che, soprattutto quando è il pubblico che investe, è vero che deve mirare a una potenzialità di attrattività - e dalla nascita a oggi Film Commission ha svolto in modo egregio questo compito - ma credo che dovrebbe anche badare a valorizzare quello che è il mondo degli operatori della cultura del cinema presenti all'interno del territorio perché altrimenti eroghiamo servizi per soggetti che da fuori portano tutto. È un problema che ci dobbiamo porre. Se si volesse fare un parallelo col mondo della manifattura, nel momento in cui la Regione finanzia un polo tecnologico dello stampaggio a Favria-Busano e arrivassero non soltanto dei capitali esteri dall'interno della nostra regione, ma a quei capitali seguissero tutte le maestranze, dal penultimo operaio al dirigente, aventi la stesso Stato di appartenenza del capitale, è ovvio che qualche problema ce lo dovremmo porre, in quanto avremmo fatto un investimento che è vero che attrae delle risorse all'interno della nostra regione, è vero che l'ha valorizzata come un soggetto importante all'interno del cinema italiano per le produzioni che si realizzano all'interno della stessa, ma è altrettanto vero che non sempre e in rari casi ha dato quelle aspettative, anche di occupazione, di utilizzo di personale (operatori dello spettacolo, del cinema e della cultura) che operano all'interno della nostra regione. Devo dire che noi avremmo preferito che Film Commission realizzasse un soggetto esterno, cioè entrasse all'interno di un soggetto terzo dentro il quale poteva avere anche una percentuale considerevole che però non era Film Commission e che era volta solo dalle coproduzioni con altri soggetti.
Questa è stata la scelta, che non contestiamo, però bisognerà che a tale scelta non sia data solo la modifica statutaria, punto, ma che, a modifica statutaria avvenuta, venga fatta anche una verifica che poi nelle coproduzioni una parte importante del mondo della cultura, dello spettacolo e del cinema piemontese si è in qualche modo "tirata" al proprio interno.
Peraltro, non sono 300 soggetti, sono cinque-sei-sette soggetti che hanno una certa importanza e dentro i quali si ritrovano gran parte di quegli operatori del mondo dello spettacolo che, non essendo star, per cui non hanno necessità di farsi rappresentare da soggetti terzi, si mettono insieme per cercare di avere un peso contrattuale, come fanno mille altri operatori di mille altre categorie lavorative, e in qualche modo anche un riconoscimento lavorativo, che ovviamente porta poi a un riconoscimento che non è soltanto economico, ma anche di crescita professionale e quant'altro.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: all'articolo 4 (Patrimonio), al secondo comma la parola "altre" viene soppressa e le parole "col proprio oggetto sociale" vengono sostituite da "con le proprie finalità istituzionali".
Indìco la votazione palese dell'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: all'articolo 7 "Presidente" viene modificata in "Presidente Vicepresidente".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: La numerazione dell'articolo 7 bis (Assemblea dei Sostenitori) viene modificata in 9 bis.
Al sesto comma, dopo la parola "delibera" vengono aggiunte le parole "ogni anno".
In calce al sesto comma vengono aggiunte le parole "e in regola con il versamento della quota annuale".
L'ottavo comma viene sostituito dal seguente "L'Assemblea viene convocata in ogni caso non oltre trenta giorni prima della scadenza del consigliere di amministrazione nominato dall'Assemblea, al fine di procedere alla nuova nomina".
All'undicesimo comma, le parole "inerenti le attività e i fini istituzionali" vengono sostituite con le parole "atti al raggiungimento dei fini istituzionali".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 5 bis) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: all'articolo 8 (Consiglio di Amministrazione).
Al secondo comma, dopo la parola "esercizi" viene inserita la seguente espressione "fatta eccezione per il rappresentante dell'Assemblea dei Sostenitori che scade all'Approvazione del Bilancio consuntivo,".
Al quinto comma, dopo la parola "Presidente", l'espressione: "mediante avviso scritto inviato ai membri del Consiglio almeno 15 giorni prima di quello fissato per l'adunanza" è sostituita dalla seguente espressione: "con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione almeno quattro giorni prima di quello fissato per la riunione"..
Al tredicesimo comma le parole "il contenuto" vengono sostituite dalle parole "la natura".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 6) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Oliva: L'ultimo comma è abrogato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Leo.



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Il mio è più un auspicio che un obbligo di collaborazione, che vorrei rivolgere all'Assessore Oliva e alla maggioranza di fronte ad un clima di collaborazione sulla materia.
I rappresentati della Regione nel Consiglio di amministrazione sono sostanzialmente tre: l'Assessore e i due esperti nominati dalla maggioranza.
Non poniamo nessun obbligo, né vincolo, né pretesa prima di votare perché il voto è, comunque, favorevole, ma se nella nomina, essendo tre i rappresentati, teoricamente uno dei tre fosse di minoranza, noi lo apprezzeremmo.



(Intervento fuori microfono dell'Assessore Oliva)



PRESIDENTE

Trovandoci già in fase di dichiarazioni di voto, l'Assessore Oliva non può intervenire. Il fuori campo dell'Assessore era, comunque, una battuta che abbiamo tutti interpretato.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Naturalmente il nostro voto sarà favorevole. Tuttavia vorrei anche esprimere la condivisione della maggioranza all'auspicio espresso dal Consigliere Vignale circa il fatto che l'occupazione prodotta dalle produzioni - scusate il bisticcio di parole - della Film Commission in coproduzione a Torino, vedano un'attenzione per i lavoratori e le lavoratrici del mondo dello spettacolo del nostro territorio.
Questo è un auspicio che condividiamo e auspichiamo che la Regione attraverso i propri rappresentanti, possa far valere anche questa attenzione per l'occupazione nel nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Le osservazioni sollevate e dal Consigliere Vignale e dal Consigliere Leo mi pare non siano fuori luogo. La prima è relativa ad un rapporto fra la Giunta e tutti coloro che, a livello locale, si occupano di cultura, di cinema e di teatro. Abbiamo già iniziato a parlarne in Commissione, ma credo che un dialogo maggiore, un confronto maggiore, un tentativo maggiore di incontrarsi con questi soggetti sarebbe utile non tanto per fini elettorali, quanto perché, tra i punti fondamentali che la Giunta aveva sostenuto tre anni fa, c'era quello di dare grande spazio non solo alle grandi compagnie, quanto ad un lavoro diffuso che sarebbe partito dal territorio, a giovani e non solamente giovani.
Sulla questione delle nomine, mi sembrerebbe opportuno non tanto inven tarsi modificazioni a quanto già discusso in Commissione quattro e più mesi fa - siamo indietro moltissimo con i lavori di Consiglio - quanto stabilire un rapporto che sempre debba valutare le competenze molto più delle appartenenze.
Sono formule spesso ripetute che credo, però, sarebbe opportuno mettere in atto.
E' mancata, nella discussione su questo provvedimento tecnico, inoltre una doverosa valutazione positiva sul lavoro meritorio svolto da Film commission e sul suo ruolo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 296, il cui testo verrà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Con questa votazione si chiudono i lavori della sessione mattutina del Consiglio regionale.
Ricordo ai Consiglieri che ne fanno parte che in Sala A si riunisce la Commissione Nomine.
I lavori riprenderanno alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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