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Dettaglio seduta n.330 del 20/05/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.00 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.20 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Gariglio, Moriconi e Robotti.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Variazioni di bilancio

c) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale in data 14 maggio 2008 ha trasmesso in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 3 deliberazioni del 27 marzo 2008, n. 3 deliberazioni del 31 marzo 2008, n. 3 deliberazioni del 7 aprile 2008, n. 2 deliberazioni del 14 aprile 2008 (Allegati a disposizione presso l'Ufficio Aula).


Argomento: Commemorazioni

Comunicazione del Vicepresidente del Consiglio regionale Placido sulla scomparsa dell'ex Presidente della Giunta regionale Gianpaolo Brizio


PRESIDENTE

È scomparso questa mattina a Ciriè Gianpaolo Brizio componente, dal 1980 al 1995, di questo Consiglio, prima come Capogruppo, poi come Assessore e Presidente della Giunta regionale. In attesa che la Conferenza dei Presidenti decida la data della commemorazione in Aula, desidero porgere ai famigliari le più sentite condoglianze della Presidenza e dell'Assemblea regionale.
Sarà cura dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio informare quando ci saranno i funerali, per dare modo a chi vorrà di parteciparvi.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Sollecitazione, da parte del Consigliere Toselli, per un interessamento delle istituzioni regionali ad accelerare l'utilizzo in campo medico delle cellule staminali mesenchimali adulte

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Formazione professionale

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, dell'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1009 dei Consiglieri Cavallera, Rossi e Muliere inerente a "Casa di reclusione San Michele di Alessandria - Chiusura classi corsi per geometri"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte del Consigliere Bizjak, dell'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1005 dei Consiglieri Bizjak, Comella e Pedrale inerente a "Crisi occupazionale Sorin Biomedica"

Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Richiesta, da parte del Consigliere Monteggia, di una comunicazione dell'Assessore Oliva, inerente a "Dichiarazioni Sindaco di Novara in merito al 150° Anniversario Unità d'Italia"


PRESIDENTE

Il Consigliere Toselli ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori, in merito a ci che è accaduto ieri a quel ragazzo, oggi in fin di vita, che si è dato fuoco all'interno della sua auto a Torino, nel cortile della ditta presso cui lavorava, e che è curato presso il Centro Ustioni di Torino.
Ricordo - ma vorrei chiedere lumi alla Presidenza della Giunta - i rapporti che intercorsero allora. Mi riferisco alla tragedia della ThyssenKrupp, a quel ragazzo ustionato e quindi curato e operato diverse volte al Centro Ustioni, che poi purtroppo mancò - anche lui come gli altri all'affetto dei suoi cari.
In quel periodo, vi fu, celermente, una lettera dell'allora Ministro Turco, in accordo con un'altra lettera della Presidente Bresso - e vorrei che ciò fosse verificato - in cui si pensava di procedere, attraverso delle operazioni (o un'operazione) diverse rispetto al mero e ottimo servizio che dava il Centro Ustioni. Mi riferisco alla cellule staminali adulte mesenchimali. All'epoca, non si poté fare, benché vi fosse il via libera da quanto mi risulta - sia da parte del Ministro Turco con lettera, sia da parte della Presidente Bresso a verificare strade alternative pur di salvare una vita.
Credo che, in questo caso, ci ritroviamo nella stessa situazione.
Ragion per cui, o pensiamo ad una sanità attenta alle esigenze del nostro territorio e alle emergenze, come in questo caso, e a provare delle soluzioni alternative, oppure io, come Consigliere, non rendo un buon servizio e non guardo oltre il mio naso.
Invito chiunque non conosca le cellule staminali mesenchimali adulte a consultare internet per verificare cosa sono e comprendere se, anche eticamente, sono possibili. Visto che allora si decise di andare in questa direzione e poi, perché le strutture e le lobby - mi pare, con beneficio di inventario - non lo permisero, chiedo che s'intervenga urgentemente e si facciano le stesse verifiche, dando la stessa opportunità; opportunità che all'epoca, non fu data, ma che sia data qualora vi siano caratteristiche simili per intervenire nella maniera in cui si pensava. E lo pensavano il Ministro Turco e la Presidente Bresso, che non fanno parte del mio partito ma che allora compresero che una vita umana poteva, eventualmente, essere salvata o, comunque, gli si poteva mettere una "pezza" affinché potesse sopravvivere. Cosa che non fu fatta all'epoca.
Mi chiedo se, invece, questa volta, le istituzioni abbiano intenzione di guardare un po' più in là, oltre il loro naso. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Toselli, lei sa quali sono gli strumenti e i percorsi per sollecitare. Il problema è drammatico e riguarda anche altre persone che si sono trovate e che, purtroppo, si potranno trovare nella stessa situazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ho consegnato alla Presidenza un ordine del giorno, firmato anche da altri Consiglieri, riguardante una situazione urgente che interessa la Casa di reclusione di San Michele di Alessandria dove da cinquant'anni sono attivi corsi per detenuti per conseguire il diploma di geometra.
Sono emerse delle decisioni operative interne al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che si coniugano con le regole della pubblica istruzione che fanno sì che questo polo formativo - che, a nostro giudizio, si concilia con quella richiesta di certezza della pena, ma una pena orientata al recupero - rischia di essere cancellato dall'autorità scolastica.
Occorre un pronunciamento del Consiglio. Abbiamo competenze in materia di ridimensionamento scolastico, di localizzazione dei corsi, quindi se il Presidente volesse mettere in discussione, dopo averlo iscritto quest'ordine del giorno nel corso della giornata, potrebbe essere una cosa veramente utile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Insieme ai Consiglieri Comella e Pedrale abbiamo presentato un ordine del giorno relativo alla crisi occupazionale della Sorin Biomedica. Ricordo a tutti che, tale azienda, è la seconda per numero di occupati della provincia di Vercelli.
Nel tardo pomeriggio di venerdì si è svolto un affollato Consiglio comunale aperto a Saluggia in cui è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che recepiamo nel documento che abbiamo presentato.
Chiedo al Presidente e all'Aula di iscrivere questo documento nella seduta di oggi del Consiglio regionale. Sarebbe importante che l'Aula, al termine della giornata, potesse approvare quest'ordine del giorno. Ci troviamo di fronte ad una crisi occupazionale grave, in cui la tempistica degli atti che le istituzioni assumono è assolutamente importante.
Presidente, le chiederei di iscriverlo oggi alla discussione dell'Aula e possibilmente, anche all'approvazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Sono d'accordo sia con la richiesta del Consigliere Toselli che del Consigliere Bizjak che sicuramente hanno evidenziato due problemi più importanti di quello che io sottopongo. Le chiederei, però, di ricordare all'Assessore Oliva che io avevo fatto una richiesta: di presentarsi in Aula e saperci dire qualcosa sulla vicenda del Novarese, sul discorso dell'unità d'Italia, sul convegno al Castello e su tutto quello che era successo la scorsa settimana.
Vedo che però in Aula non c'è nessuno: né la Presidente, che aveva partecipato attivamente alla discussione, né l'Assessore Oliva, che quantomeno avrebbe potuto darci un'informativa, una sua versione. Era intervenuto anche il Consigliere Cattaneo e aveva detto: "Ben venga l'Assessore Oliva, che così darà la sua versione dei fatti che sono avvenuti a Novara la scorsa settimana". Di conseguenza, Presidente riformulo l'invito: ci vorrebbe una risposta quantomeno da parte dell'Assessore, se non della Presidente. Non si pretende tanto, ma almeno si potrebbe sapere qualcosa sulla vicenda.
Tra l'altro, l'Assessore Oliva non ci sembra mai molto presente: almeno, sulla base di una richiesta di alcuni Consiglieri, venga a relazionarci su quello che è successo.



PRESIDENTE

Consigliere Monteggia, rispetto alle presenze dell'Assessore Oliva, non le ha mai fatte mancare, quando è stato il momento, su problemi e materie che lo riguardavano.
Relativamente al quesito che lei ha posto, oltre a parlarne nella Conferenza dei Capigruppo, la Presidenza inviterà l'Assessore Oliva - oggi non presente per motivi legati al suo ruolo - a fornire la risposta in Aula nella prossima seduta di Consiglio. Consigliere Toselli, la mia non vuol essere una risposta, ma ho preso in considerazione quello che lei detto.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Formazione professionale

Ordine del giorno n. 1009 dei Consiglieri Cavallera, Rossi e Muliere inerente a "Casa di reclusione San Michele di Alessandria - Chiusura classi corsi per geometri" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 1005 dei Consiglieri Bizjak, Comella e Pedrale inerente a "Crisi occupazionale Sorin Biomedica" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Per quanto riguarda i due ordini del giorno proposti, quello sulla Casa di Reclusione San Michele di Alessandria e in particolare quello sulla crisi della Sorin Biomedica, importante azienda della nostra regione in un settore particolare, in base all'articolo 51, comma 5, del Regolamento consiliare, ci sono i numeri e le condizioni per poterli iscrivere.
Se l'Aula è d'accordo, i due ordini del giorno sono iscritti.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Invito i firmatari, in particolare il Consigliere Bizjak, a verificare le condizioni per trattare il documento eventualmente a fine seduta. La Presidenza aspetta di ricevere indicazioni in tal senso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta da parte del Consigliere Toselli, di un coinvolgimento particolare della Presidente Bresso per un interessamento delle Istituzioni regionali ad accelerare l'utilizzo in campo medico delle cellule staminali mesenchimali adulte

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta da parte del Consigliere Chieppa, di una Comunicazione della Giunta regionale sulla situazione del gruppo Bertone

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Immigrazione

Richiesta, da parte del Consigliere Chieppa, di un interessamento delle Istituzioni regionali relativamente agli episodi di violenza contro immigrati nel nostro Paese


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Rubo solo due minuti. Presidente, non vorrei che diventasse una prassi consolidata quella di affrontare questioni abbastanza urgenti quando ormai sono già "trite e ritrite" al punto tale da non suscitare più alcun interesse.
In questo periodo, tutti i giorni sui giornali - almeno su quelli locali - questa vicenda è ampiamente trattata; ci sarebbe piaciuto che l'Assessore fosse venuto questa mattina in Aula a relazionare, perché non dobbiamo, tutte le volte, aspettare mesi e mesi.
Al di là della mia personale puntualizzazione sul fatto che l'Assessore Oliva non sia mai su questi banchi - credo di poterlo dire: sinceramente lo vedo pochissimo - oggi ci sarebbe stata proprio la necessità di sentirlo; credo che lui lo sapesse, ma non si è presentato. Non si è presentato: vedremo se la settimana prossima ci sarà e se ci dirà qualcosa.
Mi sembra sempre troppo tardi, comunque.



PRESIDENTE

Consigliere Monteggia, martedì prossimo sarà l'occasione per far riprendere l'argomento dagli organi di informazione del Novarese, anche perché l'Assessore Oliva, per impegni precedentemente assunti, oggi non ha potuto essere presente in Aula.
Ringrazio la Presidente Pozzi; nella VI Commissione è comunque prevista una relazione sull'argomento. Se non sarà esauriente, la questione sarà trattata anche in Aula con una comunicazione dell'Assessore Oliva nella seduta di martedì prossimo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Le chiedo solo una cortesia, Presidente: di avvisare la Presidente Bresso, di ricordare l'intervento che io ho fatto in Aula e la questione cui mi sono riferito. Se lo fa, sono convinto che la Presidente Bresso potrà riflettere e valutare se è il caso di intervenire sulla questione celermente.



PRESIDENTE

Collega, se lei lo permette, alla Presidente faremo arrivare lo stenografico del suo intervento precedente.



TOSELLI Francesco

Grazie. E se ho detto qualcosa erroneamente, non è neanche il caso che in Aula la Presidente lo corregga: è sufficiente che me lo dica.
Non è una questione politica: è solo una questione di buonsenso e sensibilità. Buonsenso e sensibilità che la Presidente ha già dimostrato da quanto mi risulta sapere - in una precedente occasione, quindi ha tutta la mia stima.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Invito gli uffici a trasmettere alla Presidente Bresso l'intervento svolto dal Consigliere Toselli sull'ordine dei lavori (antecedente a questo).
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente. Due cose, molto rapidamente. La prima riguarda una questione che è a conoscenza di tutto il Consiglio regionale: la vicenda della Bertone. Chiedo alla Giunta - o all'Assessore competente alle attività produttive - quando può fare una comunicazione all'Aula sugli sviluppi di quella vicenda, che non è chiusa.
In secondo luogo, Presidente, avanzo una proposta a lei, come Presidente dell'Aula, e alla Giunta, in considerazione di quello che sta accadendo nel nostro Paese. Sono veramente preoccupato, perché siamo su un piano inclinato che ci sta portando fuori dall'Europa e dal consesso dei Paesi civili. Mi riferisco alle aggressioni e agli atti di violenza contro immigrati, anche lavoratrici e lavoratori in regola nel nostro Paese.
Credo che la Giunta regionale e/o il Consiglio dovrebbe dare un segnale di attenzione attraverso un incontro da convocare rapidamente con le comunità che risiedono nel nostro territorio. Un segnale di attenzione, ma anche di prevenzione rispetto ad atti che non si sono compiuti direttamente nel nostro territorio - e di questo sono lieto - ma che potenzialmente potrebbero accadere anche qui.
Chiedo di non sottovalutare questa vicenda. Leggendo i giornali e ascoltando i media, complessivamente la situazione è estremamente pesante.
Domando davvero con grande forza di non sottovalutare questa situazione anche per ciò che riguarda la nostra regione, dando dei segnali chiari di vicinanza per quelli che sono i temi della sicurezza, diritto di tutti i cittadini, ma altrettanto chiaro il governo regionale deve essere rispetto alla difesa e alla tutela dei tantissimi uomini e donne che lavorano onestamente sul nostro territorio.
Presidente, lei sa che io intervengo raramente in Aula, ma sono davvero preoccupato per la china che sta prendendo il nostro Paese a causa di alcuni avvenimenti che, purtroppo, si sono già verificati.
Vorrei che nella nostra regione fatti di questo genere non debbano verificarsi; tuttavia, abbiamo letto proprio pochi giorni fa di un'aggressione ad un ragazzino delle scuole medie di un istituto torinese aggredito esclusivamente perché romeno, quindi neanche Rom. È stato aggredito esclusivamente perché romeno e si rifiutava di salutare romanamente, cioè di fare il saluto fascista.
Di fronte a questi avvenimenti, non possiamo girare il volto dall'altra parte. Dunque, chiedo di stilare, se il Consiglio e la Giunta lo ritengono un ordine del giorno congiunto che condanni questa tipologia di fatti, a nostro avviso, gravissimi.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Chieppa.
Naturalmente, se lei provvede a redigere l'ordine del giorno e a consegnarlo alla Presidenza, in base all'articolo citato precedentemente in presenza delle condizioni numeriche, sarà iscritto ed, eventualmente discusso e votato.
Sull'ordine dei lavori non ci sono altre richieste di intervento.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento - Bilanci preventivi

Esame ordine del giorno n. 978, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Rossi, Dutto e Novero, inerente a "Disposizioni in materia di federalismo fiscale"

Argomento: Bilanci preventivi - Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 999, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Lepri, Muliere, Boeti, Travaglini, Ferraris, Rostagno Rabino, Turigliatto, Valloggia, Motta, Cattaneo, Bizjak, Pozzi, Reschigna Clement, Auddino, Bossuto, Ronzani, Ricca, Pace, Rutallo, Buquicchio Ferrero, Manolino, Barassi e Robotti, inerente a "Servizi per il contrasto alla 'precarietà esistenziale'"

Argomento: Rapporti Regione - Parlamento - Bilanci preventivi

Esame ordine del giorno n. 1000, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Reschigna, Bizjak, Placido, Manolino, Muliere, Lepri Ricca, Ronzani, Motta, Turigliatto e Cattaneo, inerente a "Realizzazione del federalismo fiscale e solidale"

Argomento: Bilanci preventivi - Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Esame ordine, del giorno n. 1004, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Buquicchio, Ricca, Ferraris, Robotti, Rostagno, Spinosa Rutallo, Laus, Rabino, Pizzale, Casoni e Giovine, inerente a "Promozione del turismo sportivo nelle zone di montagna"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Ordini del giorno in materia di bilancio".
Sono stati presentati alcuni ordini del giorno: l'ordine del giorno n.
978: "Disposizioni in materia di federalismo fiscale" presentato dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero; l'ordine del giorno n. 999: "Servizi per il contrasto alla 'precarietà esistenziale'" presentato dai Consiglieri Lepri, Muliere, Boeti, Travaglini, Ferraris, Rostagno, Rabino, Turigliatto Valloggia, Motta, Cattaneo, Bizjak, Pozzi, Reschigna, Clement, Auddino Bossuto, Ronzani, Ricca, Pace, Rutallo, Buquicchio, Ferrero, Manolino Barassi, Robotti; l'ordine del giorno n. 1000: "Realizzazione del federalismo fiscale e solidale" presentato dai Consiglieri Reschigna Bizjak, Placido, Manolino, Muliere, Lepri, Ricca, Ronzani, Motta Turigliatto, Cattaneo; l'ordine del giorno n. 1004: "Promozione del turismo sportivo nelle zone di montagna" presentato dai Consiglieri Buquicchio Ricca, Ferraris, Robotti, Rostagno, Spinosa, Rutallo, Laus, Rabino Pizzale, Casoni, Giovine.
Relativamente all'ordine del giorno n. 1006, di cui è primo firmatario il Consigliere Botta, c'è qualche dubbio sul fatto che sia collegabile alla discussione del bilancio, anche se è legato ad un capitolo in quanto recita "Norme per la programmazione socio-sanitaria e riassetto del SSR",.
Eventualmente, in attesa dei due primi firmatari, invito il collega Vignale a fornirci qualche ragguaglio nel merito, dopo aver preso visione dell'ordine del giorno 1006, rubricato al n. 5.
Cominciamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 978 inerente a: "Disposizioni in materia di federalismo fiscale", di cui è primo firmatario il Consigliere Rossi.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Penso di poterlo illustrare, poi, eventualmente, evito l'intervento successivo.
Ritengo importante che questo Consiglio regionale dia un'indicazione al nuovo Governo su quanto si intende chiedere per quanto riguarda una reale forma di autonomia. Noi procediamo in tal senso indicando una serie di richieste, attraverso gli strumenti previsti dalla Costituzione, tramite una negoziazione in materia di compartecipazioni al gettito di tributi erariali, nel rispetto di una serie di principi e criteri direttivi. Un documento simile a questo è stato votato, di fatto, all'unanimità, eccetto il voto della sinistra estrema, proprio in Regione Lombardia. Quanto chiediamo è contenuto in una serie di punti, tra cui: le compartecipazioni regionali al gettito dei tributi erariali devono consentibile di finanziare quote rilevanti delle spese derivanti dall'esercizio delle funzioni nelle materie di competenza esclusiva e concorrente contestualmente all'abrogazione del decreto legislativo 18 febbraio 2000 n. 56 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale, a norma dell'articolo 10 della legge 13 maggio 1999, n. 133), occorre prevedere l'istituzione di una compartecipazione regionale all'IVA, in misura non inferiore all'80%, commisurata al gettito riscosso riferibile al territorio di ciascuna regione l'assegnazione alle regioni del gettito delle accisa, dell'imposta sui tabacchi e di quella sui giochi, riferibile al territorio di ciascuna regione l'assegnazione alle regioni del gettito dell'imposta sostitutiva, di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (Disciplina delle forme pensionistiche complementari), dei residenti in regione iscritti a fondi pensione complementare su base territoriale regionale la facoltà delle regioni di istituire a favore degli enti locali compartecipazioni al gettito dei tributi e delle compartecipazioni regionali la previsione di misure di incentivazione per le regioni e gli enti locali in relazione al maggiore imponibile accertato a seguito dello sforzo fiscale delle amministrazioni interessate il paniere dei tributi e compartecipazioni, individuato dalla lettera b) del comma 2 e dalla lettera b) del presente comma, deve perseguire l'equilibrio tra tributi manovrabili e non manovrabili, in modo da mantenere almeno un livello di flessibilità fiscale pari a quello attuale il versamento dei tributi regionali deve avvenire direttamente in capo alle regioni competenti superando il sistema della tesoreria unica.
Questo per quanto concerne la parte di illustrazione tecnica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna sull'ordine del giorno n. 978 illustrato dal Consigliere Rossi.



RESCHIGNA Aldo

Signor Presidente, noi siamo fortemente interessati a tutte le iniziative che sul tema del federalismo fiscale consentono di uscire da una fase di discussione accademica per entrare, invece, nel merito delle questioni.
Siamo fortemente interessati perché riteniamo che il sistema della finanza regionale, ma, più in generale, anche tutto il sistema degli Enti locali, non possa prescindere da risposte chiare e convincenti su questo punto.
Riteniamo che su questo tema si giocheranno anche gran parte delle coerenze e delle promesse che l'attuale Governo ha evidenziato durante la campagna elettorale: un federalismo fiscale che consenta a ciascuna regione di potersi dotare di risorse e di entrate proprie; un federalismo fiscale che, sostanzialmente, consenta anche di conservare un fondo perequativo tra le regioni, in grado di poter garantire quei livelli essenziali per l'erogazione dei servizi a ogni realtà regionale, che è diversa l'una dall'altra.
Sotto questo aspetto, voglio citare un recente studio apparso negli ultimi giorni della settimana scorsa nel quale sono stati confrontati i contributi di ogni regione rispetto al finanziamento del bilancio dello Stato e la ricaduta in termini di trasferimenti statali. La realtà delineata è fortemente diseguale all'interno del nostro sistema, che, in modo particolare, penalizza regioni come il Piemonte, che, sotto questo aspetto, presenta un delta negativo.
Riteniamo che su questo tema debba esserci una forte iniziativa da parte dell'Amministrazione regionale. Indubbiamente, l'ordine del giorno di cui è primo firmatario il Consigliere Rossi contiene elementi che noi condividiamo in modo forte, ad esempio, la necessità che le entrate tributarie della regione siano garantite attraverso un introito diretto da parte dell'amministrazione regionale e non attraverso un meccanismo di trasferimento dallo Stato, con tempi impossibili al sistema regionale.
Per quanto riguarda elementi tipo la contribuzione sulle accisa o sull'IVA occorre lavorare per costruire un forte e vero federalismo fiscale.
Riteniamo che il documento contenga molti elementi che, invece, devono essere ulteriormente approfonditi. È per questa ragione, avendo presentato un documento, come Gruppi di maggioranza, nel quale rilanciamo l'iniziativa regionale su questo tema e sfidiamo il Governo nazionale a manifestare gesti concreti in questa direzione, che il nostro voto sarà di astensione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 978, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che in Consiglio regionale si stanno discutendo ed approvando i documenti relativi al bilancio 2008 e al documento di programmazione economico finanziaria della Regione Piemonte dal dibattito politico in corso emerge chiaramente la necessità di procedere con atti concreti all'attuazione del federalismo fiscale.
è in corso in Commissione l'esame di proposte di deliberazione atte a dare l'avvio del procedimento di individuazione di ulteriori forme e di condizioni particolari di autonomia per Regione Piemonte ai sensi degli articoli 116, 117 e 119 della Costituzione considerato che per affermare nei fatti un'autentica autonomia, la richiesta - con una proposta di legge al Parlamento - di attuare in modo corretto e urgente la compartecipazione sul gettito fiscale prodotto dal territorio tra Regione Province e Comuni con lo Stato rappresenta il primo atto di un nuovo modello federalista che il Piemonte pretende in quanto occorre che alle fondate richieste di deleghe e competenze corrispondano anche adeguate disponibilità finanziarie impegna la Presidente della Giunta regionale ad avviare con gli strumenti previsti dalla Costituzione una negoziazione in materia di compartecipazioni al gettito di tributi erariali nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: a) le compartecipazioni regionali al gettito dei tributi erariali devono consentire di finanziare quote rilevanti delle spese derivanti dall'esercizio delle funzioni nelle materie di competenza esclusiva e concorrente b) contestualmente all'abrogazione del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale, a norma dell'articolo 10 della legge 13 maggio 1999, n. 133), occorre prevedere l'istituzione di una compartecipazione regionale all'IVA, in misura non inferiore all'80 per cento, commisurata al gettito riscosso riferibile al territorio di ciascuna regione c) l'assegnazione alle regioni del gettito delle accisa, dell'imposta sui tabacchi e di quella sui giochi, riferibile al territorio di ciascuna regione d) l'assegnazione alle regioni del gettito dell'imposta sostitutiva di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (Disciplina delle forme pensionistiche complementari), dei residenti in regione iscritti a fondi pensione complementare su base territoriale regionale e) la facoltà delle regioni di istituire a favore degli enti locali compartecipazioni al gettito dei tributi e delle compartecipazioni regionali f) la previsione di misure di incentivazione per le regioni e gli enti locali in relazione al maggior imponibile accertato a seguito dello sforzo fiscale delle amministrazioni interessate g) il paniere di tributi e compartecipazioni individuato dalla lettera b) del comma 2 e dalla lettera b) del presente comma, deve perseguire l'equilibrio tra tributi manovrabili e non manovrabili in modo da mantenere almeno un livello di flessibilità fiscale pari a quello attuale.
f) il versamento dei tributi regionali deve avvenire direttamente in capo alle regioni competenti superando il sistema della tesoreria unica".
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 999, n. 999 dei Consiglieri Lepri Muliere, Boeti, Travaglini, Ferraris, Rostagno, Rabino, Turigliatto Valloggia, Motta, Cattaneo, Bizjak, Pozzi, Reschigna, Clement, Auddino Bossuto, Ronzani, Ricca, Pace, Rutallo, Buquicchio, Ferrero, Manolino Barassi e Robotti, inerente a "Servizi per il contrasto alla 'precarietà esistenziale" Il Consigliere Lepri dà per illustrato l'ordine del giorno Ricordo che il numero legale è 30.
Non essendoci dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sulla mozione n. 999, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale considerato che nella nostra Regione sono molte le persone e le famiglie che vivono condizioni di povertà e di precarietà economica. Tra le diverse risposte approntate in questi ultimi anni dall'Amministrazione regionale si ricordano - oltre ai potenziati strumenti di sostegno previsti dai servizi sociali - l'esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci e la riduzione dell'addizionale regionale IRPEF per un'ampia fascia di popolazione, misure di sostegno economico a quanti perdono il posto di lavoro e vedono notevolmente ridursi il potere d'acquisto, l'avvio di percorsi di stabilizzazione del personale impegnato da tempo e con continuità negli organici regionali, un nuovo programma di edilizia residenziale pubblica agevolata e convenzionata e di recupero a fini sociali di patrimonio abitativo consapevole che accanto alle povertà di tipo economico e materiale, si diffondono -- e sovente si sommano - condizioni di precarietà esistenziale determinati da difficoltà nelle relazioni e/o nella gestione della vita quotidiana, nonché dall'assenza di servizi che, almeno in parte, potrebbero contribuire ad affrontarle.
Tali condizioni rappresentano la fatica di vivere di quanti, per svariate ragioni, ad esempio: esercitano con difficoltà le responsabilità genitoriali o non sono in grado di assumerle o programmarle incontrano problemi nel far crescere serenamente i figli neonati, anche in assenza di una rete capillare di servizi per la prima infanzia affrontano difficoltà nelle relazioni di coppia, in famiglia, con i parenti, i vicini, i colleghi sono dipendenti da alcool, droghe, giochi d'azzardo e/o denotano sofferenze di tipo psichiatrico vedono ridursi o negato il diritto a partecipare alla vita sociale in quanto persone fisicamente impedite impegna la Giunta regionale a migliorare ulteriormente la risposta alle "precarietà esistenziali" in particolare destinando misure e/o risorse riservate, nuove o aggiuntive con capitoli e stanziamenti dedicati, a favore in particolare del potenziamento dei consultori familiari, dell'accoglienza e dell'ospitalità alle gestanti e madri, della lotta alle dipendenze attraverso l'azione integrata degli enti ausiliari accreditati, della mobilità per le persone disabili a destinare almeno la metà dell'aumento previsto nel bilancio 2008 nel capitolo "Fondo a sostegno delle politiche per le famiglie" al potenziamento ed alla diffusione capillare dei "Centri per le famiglie" di cui all'articolo. 42 della legge regionale 8 gennaio 2004 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento), con previsione di modelli gestionali diversi, sia pubblici che su base associativa e no profit proseguire l'importante programma di investimenti per nuovi servizi per la prima infanzia varato a partire dal 2007 e confermato quest'anno destinando agli stessi servizi, fin dal prossimo assestamento di bilancio 2008 e per gli anni 2009 e 2010, una proposta di stanziamento ed impiego teso a contribuire, almeno parzialmente, anche alla copertura dei costi di gestione sostenuti dai Comuni e dalle famiglie".
Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "A. Astesano" di Villanova d'Asti


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media "A. Astesano" classe II C, di Villanova d'Asti, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Stiamo votando una serie di ordini del giorno legati al bilancio, che è stato approvato durante la scorsa seduta del Consiglio regionale.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento - Bilanci preventivi

Esame ordine del giorno n. 978, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Rossi, Dutto e Novero, inerente a "Disposizioni in materia di federalismo fiscale"

Argomento: Bilanci preventivi - Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 999, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Lepri, Muliere, Boeti, Travaglini, Ferraris, Rostagno Rabino, Turigliatto, Valloggia, Motta, Cattaneo, Bizjak, Pozzi, Reschigna Clement, Auddino, Bossuto, Ronzani, Ricca, Pace, Rutallo, Buquicchio Ferrero, Manolino, Barassi e Robotti, inerente a "Servizi per il contrasto alla 'precarietà esistenziale"

Argomento: Rapporti Regione - Parlamento - Bilanci preventivi

Esame ordine del giorno n. 1000, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Reschigna, Bizjak, Placido, Manolino, Muliere, Lepri Ricca, Ronzani, Motta, Turigliatto e Cattaneo, inerente a "Realizzazione del federalismo fiscale e solidale"

Argomento: Bilanci preventivi - Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Esame ordine, del giorno n. 1004, collegato al bilancio di previsione 2008 dei Consiglieri Buquicchio, Ricca, Ferraris, Robotti, Rostagno, Spinosa Rutallo, Laus, Rabino, Pizzale, Casoni e Giovine, inerente a "Promozione del turismo sportivo nelle zone di montagna"


PRESIDENTE

Passiamo all'ordine del giorno n. 1000, "Realizzazione del federalismo fiscale e solidale" dei Consiglieri Reschigna, Bizjak, Placido, Manolino Muliere, Lepri, Ricca, Ronzani, Motta, Turigliatto e Cattaneo.
La parola al Consigliere Bizjak, per l'illustrazione.



BIZJAK Alessandro

Grazie, Presidente. Una breve illustrazione su quest'ordine del giorno perché ritengo che il senso sia sufficientemente chiaro. Pertanto, tre brevi considerazioni e riflessioni.
La prima: questo ordine del giorno si ricollega strettamente al percorso che il Consiglio regionale, in particolare l'VIII Commissione del Consiglio regionale, ha svolto in questi mesi, relativamente agli articoli 116 e 119 della Costituzione.
La Giunta regionale ha predisposto una proposta di deliberazione che viene esaminata dall'VIII Commissione insieme alle proposte fatte da altri Gruppi.
Credo che oggi esistano le condizioni per arrivare a una proposta di deliberazione in breve termine, da sottoporre all'esame del Consiglio regionale, in modo da avviare il percorso, così come previsto dalla nostra Costituzione, per l'attribuzione, su determinate materie, di una serie di poteri e di una maggiore autonomia della Regione Piemonte.
La seconda considerazione: oggi il tema del federalismo fiscale è al centro del dibattito politico. Questo ordine del giorno mira non a diminuirei l'importanza di questo tema, tant'è che noi diciamo che il federalismo fiscale rappresenta uno strumento importante per la modernizzazione del nostro Paese, ma vuole un po' smitizzare questo tema e riportarlo all'elemento centrale di dibattito politico.
Non possiamo immaginare che attraverso il federalismo fiscale si risolvano tutti i problemi di funzionamento delle Istituzioni e del rapporto fra i diversi livelli istituzionali. Noi lo consideriamo una questione assolutamente importante sul piano della modernizzazione.
Da questo punto di vista, occorre fare qualche richiamo un po' più ampio, che è il seguente: vogliamo procedere su questo tema, sulla base dell'attuale testo costituzionale, che ha subito due validazioni, una in termini positivi, nel senso che il Governo di centrosinistra, nel 2001 - si può discutere sul metodo e sulle modalità - ha proposto, e questa proposta è stata validata da un referendum, le cosiddette modifiche al Titolo V della Costituzione.
Allo stesso modo, negli anni tra il 2001 e il 2006, il Governo di centrodestra ha proposto una serie di modifiche che invece non hanno trovato l'avallo del referendum confermativo. Con esse, si immaginava un processo federale che partisse dalla modifica degli equilibri fra i poteri dello Stato e quindi si andava a modificare la seconda parte della Costituzione, ma si andava a definire e modificare direttamente anche la prima parte della Costituzione, che, secondo noi, è la parte sulla quale si realizza la nostra convivenza civile, la parte che è alla base del funzionamento della nostra Repubblica e che riteniamo non debba essere modificata.
Pertanto, ragioniamo in questi termini sulla seconda parte della Costituzione. Siamo molto interessati a sfidare, da questo punto di vista il nuovo Governo e, naturalmente, proprio per queste ragioni, il federalismo, se è fiscale, è anche solidale.
Non possiamo, attraverso questi strumenti, rompere l'equilibrio politico presente nel nostro Paese e mettere in campo una politica che, al posto di ridurre le disuguaglianze, aumenta le forbici e la diversità tra le Regioni.
Chiediamo, dunque, un impegno alla Giunta regionale su tre punti fondamentali: continuare l'azione nei confronti del Governo nazionale, così come è stato fatto nei confronti dell'esecutivo Prodi, riguardante il pagamento urgente dei crediti che la Regione Piemonte vanta nei confronti dello Stato e del Governo nazionale; ottenere in capo alla Regione la titolarità dell'incasso dei tributi di competenza regionale e mettere in campo tutti gli strumenti necessari, che riguardano parzialmente la competenza regionale, ma anche le competenze nazionali, per quanto riguarda l'applicazione del federalismo fiscale.
Naturalmente, il tema e la discussione riguardano i fondi perequativi.
Noi pensiamo - lo diceva anche il collega Reschigna - che il modello lombardo non sia il più adatto, da questo punto di vista; immaginiamo un modello di tipo diverso, che consenta di mantenere una serie di equilibri fondamentali all'interno del nostro Paese. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

I Gruppi della sinistra intendono chiedere al presentatore dell'ordine del giorno di eliminare i due paragrafi ricompresi nel "considerato". A nostro giudizio, infatti, sono affermazioni "troppo impegnative" e abbastanza distanti dalla nostra sensibilità politica.
Per contro, siamo sicuramente convinti che i tre punti in cui si impegna la Giunta regionale siano importanti.
Vi chiediamo, dunque, di eliminare il paragrafo del "considerato": qualora la proposta venisse ritenuta accoglibile, siamo pronti a votare l'ordine del giorno in oggetto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Presidente e cari colleghi, prima non siamo volutamente intervenuti nella discussione generale, né in sede di dichiarazione di voto, perché il nostro ordine del giorno era forte dell'approvazione avvenuta con i voti favorevoli del PD in Regione Lombardia.
Ma, ahimè, probabilmente la Regione Lombardia e il suo PD sono nettamente più avanti di quanto lo siano invece il PD e la Regione Piemonte. Perché al di fuori della "zarina", che regolarmente vende sui giornali il federalismo come il "toccasana" di tutti i mali, che stringe accordi col Sindaco Chiamparino e crea associazioni, che parla di Sindaci e Amministratori del Nord per tutelare il territorio e portare a casa un po' di soldi, che mancano sempre... Abbiamo visto anche in fase di bilancio l'Assessore disperato, che si strappava i pochi capelli, lamentando che mancavano i soldi e non si potevano fare interventi.
(Commenti in aula fuori microfono)



ROSSI Oreste

Ne ha molti capelli: infatti, piangeva poco. Era una battuta ovviamente!



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, se si riferiva all'Assessore Peveraro, di capelli ne ha proprio tanti!



ROSSI Oreste

Era ovviamente una battuta, anche perché sa che l'ho soprannominato "l'orso buono Yoghi", quindi vuol dire che ne ha parecchi! Ma a parte questo, cerco anche di mettere la situazione sul ridicolo perché non è possibile, colleghi, che voi facciate delle affermazioni sui mezzi di informazione per bocca della Presidente della Regione federalismo, soldi, tasse che devono rimanere, bla bla bla... - ma nell'atto di votare un documento (che non è una legge, ma un ordine del giorno!) che chiede al Governo determinate competenze, chiede al Governo delle compartecipazioni, chiede al Governo di lasciarci più fondi sul territorio, pensate bene di astenervi.
Non avete neanche il coraggio di votare contro, ma vi astenete, sapendo che l'astensione, in base al nostro Regolamento, equivale ad un voto contrario. Vi astenete, dunque, sapendo che l'ordine del giorno sarà bocciato. E presentate voi un ordine del giorno che, di fatto, non parla di federalismo, eccetto nei paragrafi compresi nel "considerato", che una parte dei vostri alleati chiedono di eliminare, condizioni per votarlo o meno, perché negli impegni non chiedete niente.
Mi sembra ridicolo chiedere al nuovo Governo il pagamento urgente dei crediti che la Regione Piemonte vanta nei confronti dell'erario statale che ammontano a circa 2,2 miliardi di euro: questi sono soldi dovuti! Voi state chiedendo, in un ordine del giorno, che peraltro dovrebbe promuovere il federalismo, di darci il dovuto. Allora, avreste dovuto presentare un ordine del giorno dove si invitava il Governo a pagare i debiti nei confronti della Regione Piemonte: in questo caso, saremmo stati tutti d'accordo e lo avremmo anche votato.
Ma perché inserite il pagamento del dovuto come credito, ossia soldi che ci devono essere dati comunque, in un ordine del giorno che doveva trattare di federalismo? C'entra come i cavoli a merenda.
Tra l'altro, scrivete anche male, perché "...a richiedere fin da subito al nuovo Governo, in continuità con quanto già fatto dall'Esecutivo Prodi il pagamento urgente dei crediti": ma se voi stessi e il Presidente della Commissione bilancio avete lamentato che il Governo Prodi non pagava il dovuto alla Regione e che quindi eravate in crisi, per cui ritardavate di mediamente sei mesi i pagamenti alle imprese! E poiché il Governo Prodi non vi dava i soldi, voi scrivete sull'ordine del giorno sul federalismo - che non c'entra niente! - che chiedete al nuovo Governo di operare in continuità con quanto fatto da Prodi? Chiedete dunque, di darvi qualcosa, ma come aveva già fatto Prodi, che non vi aveva dato dei soldi. Delle due, l'una: o veramente non sapete scrivere o state facendo terrorismo politico o confusione. Perché chiedere di darvi dei soldi in continuità con quanto ha fatto Prodi, quando avevate denunciato che Prodi i soldi non ve li ha dati...
Spiegatemi: avrei il piacere che mi chiariste che cosa volevate dire e che cosa c'entra chiedere soldi dovuti dal Governo e dallo Stato alla Regione Piemonte in un ordine del giorno sul federalismo.
Inoltre, "...a ottenere in capo alla Regione la titolarità dell'incasso dei tributi di competenza regionale per le percentuali ad essa già oggi riconosciute": voi chiedere che lo Stato vi riconosca quello che già oggi è riconosciuto alla Regione? Dov'é il vantaggio, allora, del federalismo? Sì li riscuotiamo noi anziché lo Stato, ma la differenza qual è, scusate? Voi questo avete scritto: "...ottenere in capo alla Regione la titolarità dell'incasso dei tributi di competenza regionale per le percentuali ad essa già oggi riconosciute". Quindi chiedete che lo Stato vi riconosca quello che già vi deve. Perfetto, è bellissimo! Questo è il nuovo federalismo della Presidente Bresso, che dovrebbe portare dei soldi alla Regione Piemonte e far sviluppare l'economia piemontese grazie al federalismo. Va bene.
Poi chiedete la realizzazione di un federalismo fiscale e solidale chiedendo di aumentare la percentuale delle imposte, eccetera eccetera.
Voi capite che questo non è un documento impegnativo su un federalismo chiamiamolo pure "solidale" al Governo. Questo è un atto - che non è n carne né pesce - dove vi barcamenate fra le fazioni antifederalismo che avete al vostro interno, ahimè ancora molto pesanti a livello regionale (non di certo a livello nazionale, per fortuna), ma non chiedete niente.
Potrei anche essere d'accordo: se voi la pensate così, per cui ritenete che in un atto del Consiglio regionale sul bilancio - perché questi sono gli ordini del giorno allegati al bilancio e alla legge finanziaria - sia giusto chiedere che lo Stato vi dia quanto di deve, va bene. Vi dia quello che vi deve.
Inoltre, chiedete il pagamento dei tributi in base a quanto già concordato e previsto dalle norme di legge: di nuovo, che vi dia quello che vi deve.
Infine, che valuti... ma cosa cavolo avete chiesto sul federalismo? Va bene, lo accetto. Però dite alla vostra Presidente Bresso che non vada più a dire sui giornali che la linea del Piemonte è di pretendere gettiti pretendere soldi, pretendere tributi, che va a trattare con il Presidente Formigoni, con il Presidente Galan, col Presidente della Liguria e così via, per chiedere più soldi, più fondi, più interessi, più imposte di spettanza regionale, e poi voi votate un qualcosa che è esattamente l'opposto.
Se questo è il documento che il centrosinistra vota sul federalismo questo deve essere il documento che la Presidente Bresso va a vendere sui giornali, perché altrimenti veramente siete doppiamente falsi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chieppa; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Il documento presentato dal Partito Democratico lo giudichiamo equilibrato, poiché avanza richieste percorribili e concrete: chiede di poter avere, sostanzialmente, gambe per poter, a livello regionale, portare avanti una serie di politiche e di azione sul piano locale. Sono state già ricordate le tre richieste con cui si impegna la Giunta regionale, che ci paiono assolutamente condivisibili.
Tuttavia, ritengo che la discussione sul federalismo non si possa esaurire discutendo di ordine del giorno, quindi, in qualche modo, trovo esagerate le esternazioni del Capogruppo della Lega Nord su questo tema.
Questo è un ordine del giorno molto circoscritto, che tenta di ottenere, dalla situazione attuale, quello che ci spetta, ossia i crediti con lo Stato centrale, che ci sono dovuti, collega Rossi.



(Commenti del Consigliere Rossi fuori microfono)



CHIEPPA Vincenzo

Certo che dobbiamo ribadirlo, visto che non vengono versati! ROSSI Oreste (fuori microfono) Non c'entra col federalismo!



CHIEPPA Vincenzo

C'entra, centra! Così come sarebbe una buona riforma, ragionevole e fuori dalle bandierine più o meno ideologiche, ottenere che la quota di tributi che spettano alle Regioni - e io aggiungo agli enti locali - restino immediatamente alle Regioni e agli enti locali, senza transitare per lo Stato centrale. Mi sembra davvero una questione di ragionevolezza e di richiesta di miglior funzionamento della macchina amministrativa nel nostro paese.
Così come con la terza richiesta si chiede di attivare il fondo perequativo tra le Regioni, quello previsto dall'articolo 119 della Costituzione vigente. E dunque è un ordine del giorno che, se modificato come da richiesta che abbiamo avanzato al PD, può trovare il nostro sostegno.
Colgo l'occasione brevissimamente anche per riproporre un tema. Credo e noi comunisti crediamo, che bisogna affrontare la discussione sul federalismo con grande senso di responsabilità, evitando di far prevalere le spinte della ricerca del consenso facile.
Non introduco in questa fase il tema dell'unità di condizioni e dell'omogeneità di condizioni, servizi e diritti sul territorio nazionale questione che pure esiste. Mi interessa di più introdurre quest'altro non all'attenzione del Consiglio, che in questo momento ovviamente è indirizzata su altro, ma a beneficio del verbale.
Non crediamo che alcune politiche di sviluppo non possano essere portate efficacemente avanti sul piano regionale. In questo brevissimo intervento non parlo di servizi, non parlo di welfare, tanto sapete come la pensiamo; penso ai temi della ricerca, della cultura e quindi dell'Università.
Noi siamo davvero preoccupati che una spinta demagogica, che arriva dall'attuale maggioranza di Governo, alla rottura di questi sistemi possa fare arretrare ancor più di quanto già non è il nostro Paese, sul terreno del confronto a livello europeo ed internazionale.
Abbiamo letto i documenti; si parla di ricerca: la Lombardia e la ricerca. Credo che temi come questi non possano che essere affrontati sul piano nazionale. Se il nostro Paese non si dota di sistemi e di investimenti forti sul tema della ricerca, dell'Università e sul tema del sostegno alle attività produttive, perdiamo la scommessa.
Dietro questa grande campagna sul federalismo, che continuiamo a ritenere demagogica, c'è una tendenza ed una pulsione di alcune Regioni che vedono come capofila la Lombardia ed il Veneto, che vogliono semplicemente arrivare ad una rottura definitiva di qualunque rapporto con il resto del territorio nazionale, perché si nutrono dell'illusione che piccole realtà territoriali, anche economicamente "forti", ma deboli sul piano internazionale ed europeo, possano reggere la competizione, e quindi sollecitano gli istinti peggiori del tessuto imprenditoriale e del sistema della ricerca di quelle Regioni. Ma è una grande mistificazione.
Lo ripeto: a supportare questa tesi c'è il destino dei piccoli staterelli nati in Europa recentemente, incapaci di qualunque azione di politica interna seria. Sono semplicemente fuscelli sbattuti da una parte all'altra in questo sistema di globalizzazione economica.
Ma come si fa a non capire che il nostro Paese regge solo se regge complessivamente.
Dunque le richieste contenute nell'ordine del giorno presentato dal PD sono assolutamente responsabili da questo punto di vista e sono anche da noi comunisti condivisibili, perché sono questioni che si possono ottenere e che dobbiamo richiedere, perché evitano di cadere in facili demagogie e nello sbandierare aspetti che saranno difficilmente raggiungibili. E se saranno raggiungibili provocheranno un vero e proprio disastro nel nostro Paese.
Da questo punto di vista è bene che il centrodestra che governa il nostro Paese si renda conto che il tempo dello slogan è finito. E lo ricorderò ogni volta che ne avrò l'occasione, perché i cittadini hanno dato con grande chiarezza il mandato di governare il nostro Paese alla coalizione di centrodestra.
Il tempo degli slogan è finito - e lo dico in particolare alla Lega Nord - perché adesso devono governare. Se hanno un modello da portare avanti, lo portino in Parlamento con la larghissima maggioranza di cui godete, potete applicare qualunque tipo di controriforma, costituzionale e le chiamo controriforma appositamente - di modello istituzionale e di modello della nostra Costituzione.
Dunque ora è finito per loro il tempo della propaganda. Noi abbiamo cercato di non farla quando eravamo al Governo e cercheremo di non farla adesso che siamo all'opposizione ad altri livelli, purtroppo non in Parlamento.
Ma il tema del federalismo, e del federalismo fiscale in particolare, è un tema delicato, e noi Comunisti siamo lieti e sosteniamo queste posizioni, come quella del PD ma anche quella della Giunta regionale, che si accostano al tema consapevoli della complessità e della problematicità dello stesso. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Credo siano dovute alcune considerazioni. Non credo che la memoria mi inganni nel dire che la modifica all'articolo 119 della Costituzione votata dal Governo Amato nel 2001, vide il voto favorevole dei Comunisti Italiani. Quindi, il collega Chieppa dovrebbe avere solo un po' di memoria.
E' vero che sono passati sette anni, ma quando i Comunisti Italiani furono al Governo, avvallarono quella che fu una scelta che ha modificato la nostra Costituzione.
Questo soltanto per onore di verità, perché solo davvero si ragiona unicamente per slogan.
Credo che l'ordine del giorno sia estremamente poco coraggioso, perch ci troviamo di fronte, non essendo peraltro un ordine del giorno di coalizione, ad alcune dichiarazioni che poi non trovano alcun tipo di riscontro - lo diceva già il collega Rossi - in atti pratici.
A volte capita che questo accada a mesi di distanza, quindi la memoria consente di fare delle dichiarazioni che sono più degli annunci che non volontà politiche, e poi non rispettarle negli atti che si creano.
Ricordo - anche perché sono passati pochissimi giorni - la valutazione che fece il collega Ronzani sul federalismo fiscale e credo che quelle dichiarazioni, dentro questo ordine del giorno, sono assolutamente sfumate o meglio l'ordine del giorno rispetto a quelle dichiarazioni - per due motivi: innanzitutto si confonde il federalismo fiscale con il decentramento amministrativo che, da un punto di vista costituzionale, sono due aspetti assolutamente differenti.
Il federalismo è il trasferimento di deleghe totali alle Regioni ed abbiamo un piccolo caso di federalismo relativamente alla programmazione sanitaria.
Il decentramento amministrativo è invece quando lo Stato o le Regioni decidono di affidare alcune deleghe con il principio della sussidiarietà così come la Regione ha trasferito, ai sensi della legge Bassanini, che è una legge di decentramento amministrativo e certamente una legge federalista, alle Province tutta una serie di deleghe che si configurano sotto questo punto di vista.
L'ordine del giorno, soprattutto nella parte interessante, quella in cui impegna la Giunta regionale, mette insieme alcuni aspetti che poco hanno di omogeneo fra loro. Notiamo una tempestività che non abbiamo mai visto da un punto di vista di atti formali nella presentazione dell'ordine del giorno rispetto ai crediti che la nostra Regione ha con lo Stato. Un ordine del giorno che domandasse quanto oggi c'è scritto nel primo punto non lo ricordo.
Tuttavia ricordo un'intervista del Vicepresidente che lamentava il non conferimento da parte dello Stato di crediti che la Regione vantava ma, da un punto di vista formale, un documento presentato da un Partito del centrosinistra che rivendicasse ciò, non l'ho mai visto. È ovvio che questo sta nelle valutazioni che si fanno e che cambiano a seconda di chi è al Governo nazionale. Di esempi ne possiamo fare a decine.
Mentre questa - che è una richiesta che può essere condivisibile, anche se ha un po' l'odore della rivendicazione politica piuttosto che della volontà reale di richiedere quanto dovuto - certamente poco ha a che fare con il tema del federalismo fiscale. Nel senso che il primo è la richiesta del riconoscimento di fondi che lo Stato deve alla Regione, il secondo pone in campo una valutazione che l'ordine del giorno prima discusso e presentato dai Consiglieri della Lega Nord articolava anche con modalità di mantenimento di getti per l'interno della nostra regione in modo importante.
Credo - vedremo come si svolgerà, in merito alle richieste avanzate dal Consigliere Clement, il voto su questo documento - che sia tutto fuorché un documento coraggioso.
Se non soltanto la Presidente, ma molti esponenti nazionali e regionali del Partito Democratico hanno più volte invocato il federalismo fiscale vada anche declinato in quelli che poi - se si presentano, altrimenti si fa meglio a star zitti - se si presentano dei documenti, vada declinato tanto nell'intervista su La Stampa quanto nel documento che si presenta in aula.
Non è esattamente così perché, a fronte delle richieste di federalismo fiscale, addirittura di organizzazione federale dei Partiti in cui si milita, fare una richiesta che pone in essere tutti gli atti necessari, la realizzazione di un federalismo fiscale e solidale, è certamente condivisibile come principio, ma ormai sono tre anni che questa maggioranza è insediata, credo che siano circa due anni che è stato presentato un documento in VIII Commissione (non soltanto sul federalismo fiscale, ma sulla possibilità che le Regioni hanno di richiedere che lo Stato ceda loro alcune competenze), ma lì siamo rimasti.
Credo che il centrodestra sia omogeneo con quanto ha dichiarato non soltanto in campagna elettorale, ma anche con quanto ha fatto all'interno delle Regioni che governa, quindi della Lombardia e del Veneto soprattutto.
Sono molto interessanti anche le dichiarazioni del Presidente della Regione Sicilia, Lombardo, rispetto ad una condivisione di un percorso che non vede rischi di secessione, o rischi di un'Italia che vada a due motori.
Crediamo che il federalismo fiscale sia uno strumento importante perch responsabilizza gli enti e, soprattutto, coloro i quali governano una Regione. A fronte del federalismo fiscale si ha una garanzie di entrate che danno la possibilità ad una Regione di attuare le proprie politiche e qualora aumentino le spese non prioritarie o non utili, i cittadini valuteranno l'ente stesso senza che esso possa accampare delle giustificazioni nei confronti del Governo centrale.
Ci auguriamo che il Governo nazionale - ne siamo certi - attui politiche di federalismo fiscale che almeno vadano nella direzione di maggior competenza alle Regioni, non maggior decentramento amministrativo quindi il federalismo fiscale è sicuramente uno di questo, non sapendo ancora su cosa ci esprimeremo.
Non sappiamo se i primi due punti - che sono di per sé importanti anche se hanno quel vizio di cui parlavo - verranno mantenuti o meno.
Tuttavia, annunciamo che non ci sentiamo di esprimere una valutazione positiva rispetto ad un documento di partito e non di coalizione che quindi, non ha dovuto neppure tener conto delle necessarie mediazioni. È un documento estremamente poco coraggioso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto; ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Ritengo che su questo tema si possa dire molto e tanto, ma con poca chiarezza. Il tema federalismo è un tema molto complesso, che tocca molti punti della nostra vita amministrativa e quotidiana, non solo la vita fiscale.
Quando affrontiamo il tema federalismo, credo sia interessante analizzarlo nel suo concetto più ampio, per poi arrivare a suddividerlo nelle tante materie che si porta dietro. Altrimenti il pasticcio è dietro l'angolo.
Credo che, ad esempio, nell'ultimo intervento, le ragioni che il Consigliere Vignale ha portato al federalismo fiscale si sposino, malgrado la sua premessa, proprio con il decentramento (poi magari ho capito male, è una mia interpretazione).
Se ci fermiamo a quelle parole, la lettura che do io è quella che siamo di fronte ad uno stato molto centralizzato, molto caotico, in ritardo nei pagamenti, in ritardo nei trasferimenti che crea caos nella sua matassa burocratica e si aggroviglia in questa matassa. Si sentirebbe, quindi, la necessità forte di un decentramento reale che sia magari un primo passo verso altre forme di amministrazioni delle Stato, ma comunque passi da quella partita.
Oggi abbiamo uno stato che si perde nei meandri dei suoi uffici centrali, in cui le pratiche, sia quelle dei singoli cittadini che degli Enti locali, vanno a finire sotto pile di mucchi di roba e che crea sicuramente un ritardo in tutte le cose, anche un ritardo nello sviluppo del Paese.
Probabilmente una manovra di aggancio a questo problema e di istruzione potrebbe essere quello del decentramento. Credo che alcune cose devono avere dei passaggi importanti di verifica, fino ad arrivare a soluzioni estreme. In questo caso il termine "estremo" lo uso io, potrà far sorridere perché sono abituato a sentirmelo dare, ma credo che il federalismo sia una soluzione estrema.
Forse prima si è visto un percorso di quel tipo in seguito, ragionando su questo, siamo arrivati ad altre soluzioni. Certo che vedendo l'uso dei soldi pubblici che viene in alcune nostre Regioni, la spinta emotiva ad un federalismo fiscale può essere forte. Basta guardare i fondi sull'industria come sono stati gestiti in Sicilia, basta guardare anche alcune spinte autonomistiche di alcune Regioni come quella siciliana che, in questa ultima tornata elettorale, ha un forte mandato autonomista. Non voglio cadere in quella tentazione, ma non voglio cadere nella tentazione del tipo "la spinta è quella, a questo punto favoriamola e andiamo avanti".
Il rischio secessione che il collega Vignale ha detto essere lontano lo trovo davanti ogni qual volta sento parlare di uomini armati, di trecentomila uomini con il fucile. Probabilmente è retorica, probabilmente sono slanci demagogici o populisti di un leader che ogni tanto deve inventarsi qualcosa per finire sui giornali, ma quando uno Stato come il nostro, che ha visto un risorgimento complesso, si trova unificato, e sono pensieri che una volta Alleanza Nazionale faceva con più forza, parlare di federalismo può essere interessante, ma occorre anche mettere alcuni accenti, perché può essere che invece favoriamo una confederazione e chissà poi cos'altro, specialmente se alcune spinte demagogiche vanno avanti magari in alcuni momenti.
Credo che ad aiutarci in questo ragionamento sia un giornale che esce regolarmente e si trova in edicola: il Venerdì di Repubblica. Chiunque abbia visto l'ultima copertina del Venerdì di Repubblica avrà visto disegnata un'Italia strana: molto grande al nord e molto stretta al sud.
Ripeto, dopo alcune scelte di alcuni governi regionali del sud, potremmo anche dire "chi se ne frega", però quell'idea disegna, grazie a un federalismo fiscale che è quello che il Governo sta disegnando a sua volta un'Italia a due velocità, in maniera addirittura lampante e clamorosa.
Per questo l'ordine del giorno che abbiamo davanti agli occhi è un documento che, a mio giudizio, tiene conto anche di quei commenti e anche di quelli che sono i pericoli di un'Italia a due velocità ed è un ordine del giorno che probabilmente, a mio giudizio, potrebbe magari partire da un decentramento, ma che si rivolge a un federalismo fiscale in base a un principio di solidarietà che, sicuramente, può aiutare un percorso di questo tipo e rendere quell'Italia meno asimmetrica, forse un po' più unita anche nelle possibilità, per far sì che i soldi vengano utilizzati meglio.
Dal canto mio, però, credo che esprimerò un voto soltanto di presenza non per contrastare l'ordine del giorno che, in realtà, nel suo disegno condivido abbastanza, almeno per l'equilibrio che ha al suo interno, ma perché purtroppo devo dire che questo ordine del giorno va a un Governo che è un Governo che ha fatto alcune dichiarazioni importanti e che dubito riuscirà a recepire queste indicazioni, perché il disegno che ha quel Governo è molto diverso dalle indicazioni di questo ordine del giorno quindi la mia paura, con un voto a favore, è semplicemente quella di poter "armare" (scusate il bisticcio) di un potere in più il Governo e andare su una strada che non condivido assolutamente. Per questo motivo, ritengo che darò un voto che è di semplice presenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

So che il collega Rossi è piuttosto preoccupato, perché sa bene che il tempo della propaganda - come prima ricordava il collega Chieppa - è finito per loro, e cioè che, insomma, dopo questa attesa messianica di un federalismo fiscale, adesso bisogna che il Governo Berlusconi-Bossi lo realizzi per davvero.
Siccome dalle promesse ai fatti, com'è noto, passa un po' di tempo e di fatica, noi siamo propensi a fare una scommessa, e cioè che questi buoni propositi, contenuti anche nell'ordine del giorno firmato dalla Lega Nord resteranno tali. Resteranno tali perché abbiamo molte fondate e ragionevoli convinzioni per ritenere che, dopo un po' di propaganda per l'appunto Bossi si scontrerà non con la Lombardia, ma con Lombardo, che - come lui ben sa - è il Presidente della Regione Sicilia, che è ben contento del federalismo, ma è molto meno contento di rinunciare a buona parte di quei lauti trasferimenti alla Regione Sicilia a Statuto speciale; anzi verosimilmente a parole è molto favorevole, ma nei fatti sarà molto contrario. Quindi facciamo una previsione e crediamo che l'ufficio stampa del Presidente Lombardo - che, ripeto, è Presidente della Sicilia e non della Lombardia - continuerà con una folta presenza, che ad oggi è di 23 giornalisti, anche nel prossimo futuro.
Questo non per negare la speranza, insomma, che prima Rossi ricordava per il federalismo fiscale, ma per riportarlo un po' con i piedi per terra perché - ripeto - nonostante anche noi, con il nostro ordine del giorno siamo fortemente convinti della necessità di un federalismo fiscale solidale, siamo consapevoli e realisti nel ritenere che quel programma, che è stato annunciato dalla Lombardia e che viene riportato oggi nell'ordine del giorno della Lega Nord, sia un programma assolutamente propagandistico e velleitario. Ma saranno i fatti a dimostrare chi ha ragione.
Noi siamo convinti che tra un po' Bossi sarà sicuramente in difficoltà che il Ministro ombra Chiamparino svelerà la propaganda e le falsità contenute nell'ordine del giorno della Lega, ma saranno i fatti - ripeto a dare conferma alla nostra modesta intuizione.
Ci resta semplicemente, oltre a ricordare al collega Rossi che la visione dell'indipendenza della Padania non ci sarà e quindi ricordandogli di nuovo che il federalismo fiscale si fa con tutte le Regioni d'Italia e che quindi, se qualche Regione avrà di più, qualcuna ne avrà di meno, da ricordare, insomma, lo spirito del nostro ordine del giorno, che mi sorprende che il collega Rossi non colga nella sua concretezza.
Anzitutto evidenziando come, prima di parlare di federalismo fiscale occorra fare ciò che già oggi si è in grado di fare, cioè consentire alle Regioni di incassare tempestivamente i crediti di cui hanno diritto. Lo abbiamo ricordato nel corso del dibattito sul bilancio: il Governo Prodi sicuramente ha diminuito molto la mole dei crediti, ma certamente occorre arrivare a una situazione in cui questi crediti debbono essere pagati in poche settimane o in pochi mesi.
La seconda fase è quella che indichiamo nel punto 2). Riteniamo assolutamente necessario - e mi meraviglio che il centrodestra non sia d'accordo su questo, a meno che l'unica voce non sia quella di Oreste Rossi, quindi attendiamo fiduciosi che il Capogruppo Burzi esponga la linea verosimilmente della maggioranza del centrodestra - che, come seconda fase da subito le imposte riconosciute alle Regioni siano direttamente incassate dalle Regioni. Credo che su questo ci sia poco da discutere, quindi mi meraviglierei se il giudizio del centrodestra fosse contrario rispetto a questo orientamento.
Terzo, noi diciamo che la prospettiva non può che essere quella di un federalismo fiscale e solidale, cioè di un federalismo che riconosca sicuramente più risorse alle Regioni che contribuiscono maggiormente alla finanza dello Stato, ma che al contempo sia in grado di poter assicurare a tutti gli italiani quelle prestazioni minime essenziali, quei livelli essenziali di assistenza e di prestazioni di servizi pubblici locali, senza i quali avremmo un'Italia di serie A e un'Italia di serie B oppure di serie C.
Quindi questa è la sfida. Non siamo in grado, non vogliamo indicare percentuali di un'imposta piuttosto che di un'altra perché sarebbe, secondo noi, semplice propaganda. Questa ci pare la linea e su questa linea noi sfidiamo il centrodestra e ci aspettiamo che il Governo faccia la sua parte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Intanto devo dire che darò subito una delusione al collega Lepri, perché trovo che un intervento del collega Rossi, se possibile, sia un filino morbido, come accade ormai alla Lega da un po' di tempo, da quando è diventata prevalentemente una forza di governo e come tale si assume le responsabilità che al Governo competono.
Noi voteremo contro questo ordine del giorno mica per le cose che sono scritte nell'ordine del giorno, che evidentemente si prestano, come molto spesso capita nei documenti come questo, a una lettura differenziata.
Voteremo contro per un'analisi politica che non è detto debba essere affatto condivisa, ma che vorrei almeno fosse compresa soprattutto dai primi firmatari, cui va comunque il ringraziamento per essersi occupati in tempi sospetti, ma non così sospetti da impedirne una lettura, di un argomento importante.
Voi qui siete al governo da tre anni, l'ha ricordato prima il collega Vignale che arriva da una forza non federalista, che fa parte di AN, che ha fatto e credo stia facendo tuttora degli sforzi per aderire dapprima culturalmente e poi operativamente a un pensiero che non appartiene alle sue origini, e se ne deve dare atto, non soltanto all'inizio di questa legislatura, ma soprattutto in quella precedente, che è stata contraddistinta, durante il terzo Governo Berlusconi, da dalle dialettiche tutt'altro che morbide all'interno della maggioranza di Governo su questa tematica, nell'ambito del quale si è fatta molto meno di quanto, a mio avviso, si sarebbe potuto e, forse, dovuto, ma si deve dare atto, come dicevo, di avere mantenuto una capacità di coesione e di compagine governativa, pur nella differenza di visioni, che, sarebbe sciocco non ricordare, c'erano e, forse, in parte, ci sono tuttora tra i militanti di AN, i militanti della Lega e chi, all'interno di Forza Italia, al di là di chi vi parla, che era iscritto al Movimento Federalista Europeo quando ancora Emilio portava i pantaloni corti, ha visioni differenziate.
Voi siete qui al Governo da tre anni e su questo tema, come ha ricordato il collega Vignale - non è una critica, perché mi sembra sia un'ovvia conseguenza della formazione dell'attuale compagine di Governo in Regione - non avete fatto nulla. Si può dire che è grave, invece no perché, non avendo fatto nulla rispetto a tanti altri temi, praticamente nulla è stato fatto da nessuna parte, che preoccupazione c'è? La preoccupazione non c'è per noi in sede politica, ma per chi oggi non vede nulla e il dibattito di questa mattina, ove fosse enucleabile da tutto il resto del contesto, ne è di per sé solare interpretazione. Prima c'è un ordine del giorno, oserei dire classico, di scuola, firmato da Oreste Rossi, che dice una serie di cose, su cui il Partito Democratico sceglie non originalmente, ahimè, Capogruppo Muliere, la via dell'astensione, che qui, lo ricordo a tutti i pochissimi non capenti, significa"no", non ponendosi - capisco le difficoltà del Capogruppo Muliere, né le sottovaluto, né le invidio, non che io abbia problemi particolari con le mie - un tema rispetto alla sua Presidente, alla nostra Presidente - poi tornerò su questo punto di vista. La Presidente della Regione, più volte quando ancora si pensava che alle parole seguissero le azioni, ha parlato in tema di federalismo - senza volerlo declinare in una modalità piuttosto che in un'altra, a cui alcuni di noi hanno anche inizialmente creduto e anche in quest'aula, ma non solo, si sono dati disponibili a collaborare ad un tema, che è nostro - a cui nulla ha fatto seguito.
Perché nulla ha fatto seguito? Perché su questo tema nulla può tenere insieme i 39 voti che costituiscono l'unica, e null'altro che questa, base dell'attuale maggioranza di questa Regione.
Allora, con piacere, rinvio alla destinazione finale le sfide che in questo momento dalla Regione partono verso il Governo nazionale, che ne farà certamente buon uso, rispetto alle priorità che il Governo Berlusconi si darà. Ho l'impressione che questa non sia la prima delle priorità perché sono ben chiare a tutti, soprattutto oggi, prima della visita che il Governo domani farà a Napoli rispetto al problema, questo sì, epocale dei rifiuti, quali siano le priorità di questo Governo, né ho bisogno di fare campagna elettorale, almeno in quel senso, perché l'abbiamo appena vinta.
Occorrendo buone notizie al mattino, mi fa piacere ricordarmi che almeno due dei primi impegni annunciati in campagna elettorale, il discorso sull'ICI e il discorso di affrontare con serietà il problema degli sgravi fiscali sulla prima casa, stanno già diventando operativi.



(Commenti fuori microfono)



BURZI Angelo

Comprensivi anche del tema della detassazione degli straordinari, su cui, peraltro, tuttora, non è ancora definito totalmente il livello di copertura e, siccome la campagna l'abbiamo già vinta, vediamo quanto è da fare, inviando volentieri al destinatario finale le sfide.
Invece, mi pongo un problema rispetto a quanto questa maggioranza oltre ad occupare - che sia ben chiaro, la trovo una attività certamente legittima quanto commendevole e, dal punto di vista della dignità politica lo lascio agli interlocutori che se ne occupano - intende fare nei prossimi 19 mesi, perché non c'è nulla che possiate fare se vi elevate un millimetro da terra. Il pensiero del collega Chieppa, legittimo e logico, sul tema del federalismo, fondamentalmente, è conseguente a quello di rappresentanti delle prime due file, per carità, con pensieri diversificati e anche in evoluzione di buona parte delle prime due file o dei partiti che tradizionalmente, un tempo, caratterizzavano la permanenza in quest'aula iperlegittima e iperdemocratica, delle prime due file - partiti che francamente, di federalismo non hanno mai avuto nulla nelle loro radici dopodiché l'evoluzione, dice Darwin, non è negata a nessuno, non l'hanno negata nemmeno alle "sumie", figuriamoci se non possiamo pensare che i miracoli avvengano anche qui.
Il problema è che su questo tema, come su un numero infinito di altri dove servirebbe decidere, ove per governare non si intenda occupare una sedia, ma assumere decisioni, possibilmente utili, per la propria collettività, non necessariamente non portatrici al proprio interno di dialettica e di senso, siete nella impossibilità di farlo, ma non solo voi perché le vostre due strutture, in buona parte, oggi, sono antitetiche, con molta chiarezza, rispetto alle soluzioni che proponete ai vostri iscritti e ai vostri elettori nel resto di questo paese.
Allora, mi permetto di insistere su un punto. Chi vi parla, lo dice con franchezza, vede con invidia la formazione che ha portato alla nascita del Partito Democratico. È stato un percorso lungo e faticoso, che ha comportato più di due anni di lavoro, ha comportato e comporta tensioni divisioni e lacerazioni, ma credo sia l'unica modalità possibile, almeno non se ne vedono altre, per costruire un partito riformista. Poi, non so se ci siate riusciti o no, io me lo auguro perché c'è tanto bisogno di un partito socialdemocratico riformista - "socialdemocratico" lo dico per dargli una macrodefinizione, non vorrei che il collega Ricca si irritasse più del dovuto.
Credo che lo stesso percorso dovremo percorrerlo noi - siamo all'inizio però, buon dio, non c'è niente all'interno dei vostri programmi e delle vostre dichiarazioni, persino nei due ordini del giorno di questa mattina che ha visto quest'aula molto stanca. D'altronde, non tutte le tossine del duro ostruzionismo che la maggioranza ha fatto a se stessa negli ultimi 6 mesi sono state smaltite, dovete riavervi per cominciare a farvi ostruzionismo su qualche altro tema, se volete posso procurarvene alcuni esempi, dove sicuramente, ove li affrontaste, vi trovereste a dividervi.
Allora, rimane originale che anche la stampa, che, per carità, più libera è meglio è, anzi, lo trova divertente, si ponga il problema di cosa farà la Presidente Bresso nel futuro, originando larghi dibattiti immediate prese di posizione e immediate smentite, e nessuno si ponga il problema su cosa voglia e possa fare questa maggioranza, nei prossimi due anni - non nelle dichiarazioni, ma nei fatti - non essendoci nulla, ma proprio nulla, che tenga insieme, se non la stima personale e la presenza democratica, dal collega Clement su fino al Consigliere Rutallo.
Quando qualcuno della stampa vorrà porsi questo problema - meglio tardi che mai - potrebbe essere un elemento di dibattito, ma temo sia tardi per la vostra maggioranza, al di là delle sfide che potete portare in altra sede a chi ha vinto, porvi il problema di cosa potreste o dovreste fare per questa Regione.
Il resto attiene unicamente alla propria dignità personale, a quanto di orgoglio ci sia in questo mestiere di far politica, che, non casualmente, è così poco stimato da chi ci vota.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, oggi ho avuto una serie di shock, pur non essendo per me usuale, abituato da tanto tempo ad ascoltare interventi da parte dei colleghi più disparati.
Il primo intervento che mi ha shockato è stato quello del Consigliere Chieppa, non per quello che ha detto, che ho trovato perfettamente in linea con quanto, ormai, so che lui pensa da tempo, ma sono rimasto allibito quando mi ha detto che la Presidente Bresso non faceva più parte della Giunta regionale. Dire che la Giunta regionale approva quanto detto dal Consigliere Chieppa, vorrebbe dire che la Presidente Bresso non ha fa più parte della Giunta, però o è un suo pio desiderio oppure mi permetto di apportare una correzione. Guardi, collega, che la Presidente Bresso continua a fare parte della Giunta! Non solo, è il capo assoluto e indiscusso, nemmeno da noi, come capo, non viene più discussa.
Quindi, non credo si possa pensare che la Giunta sia sulla linea che il collega esprimeva, perché, oltre ad aver letto sui giornali tutte le dichiarazioni della Presidente sul federalismo, ma anche parlandole certamente si capisce che non è sulle posizioni della sinistra cosiddetta massimalista.
Altro motivo di choc me l'ha dato il collega-amico-compagno Juri Bossuto: collega, ma come fai ad avere paura? Non ci credo! Non credo che Bossuto abbia paura che per colpa dei lombardi, dei veneti e dei piemontesi ci siano dei rischi per l'Italia.
Collega Bossuto, stamattina, quando sono partito da casa, ascoltavo la radio, dove trasmettevano le notizie apparse ieri sui giornali.
Effettivamente mi è venuta una seria paura di un'Italia che non è unita non che non sarà, ma che non è unita e che bisognerebbe unire.
Finché la camorra e una certa Rosa Russo Iervolino continueranno a stare in Campania, come fa la Campania a fare parte dell'Italia, se la Lombardia e il Piemonte ne fanno parte? Allora, bisogna cambiare qualcosa, ma non siamo noi che vogliamo.



PRESIDENTE

Collega Novero, sa che i derivati della regione Lombardia sono collegati a quelli della regione Campania? Sarebbe una cosa interessante da verificare!



NOVERO Gianfranco

Perfetto! Quella, però, è un'ulteriore fonte di preoccupazione Presidente, perché se la Campania non risolve i suoi problemi, e mi pare che - non lo dico io, lo dicono decine e decine di persone illustri - oggi il problema dei rifiuti non sia un problema di incapacità dei camionisti a caricare i rifiuti sui camion! È come il problema dei Rom a Napoli: Ponticelli e i rifiuti sono il frutto di una camorra che ha preso possesso del territorio. Quel territorio non è più italiano, ma è di proprietà della camorra.
È questo che mi preoccupa, per cui lavoriamo per questo.
Il nostro federalismo non dice che non bisogna intervenire in questi casi, perché siamo tutti d'accordo che il corpo globale non deve avere delle parti in necrosi e delle parti che vanno avanti.
Il terzo colpo alla mia stabilità mentale di stamattina: il collega Stefano Lepri. Stefano Lepri è uno dei colleghi non dico più seri, perch parrebbe che gli altri non lo siano, ma sulla capacità di analisi, sulla correttezza delle posizioni, magari non condivisibili, ma logiche del collega Stefano Lepri non ho mai avuto dubbi.
Mi chiedo, però, come si possa scrivere su un documento come questo (che non sarebbe un documento così strano se non contenesse queste parole) "realizzazione del federalismo fiscale"? Collega, non si è mai consultato con la sua Presidente della Giunta? Non ha mai sentito le sue idee? Questa sarebbe la realizzazione? Potevate chiamarlo "ordine del giorno sul tema del federalismo fiscale", non mi sarei scandalizzato, ma non si può scrivere "realizzazione".
Non potete scrivere "realizzazione", con la Presidente che avete! Questi sono i due motivi per i quali voteremo contro, perché avremmo anche potuto astenerci.
Il terzo punto: qui siamo proprio al senso logico delle parole: noi abbiamo 2,2 miliardi di euro che lo Stato non ci paga? Chiediamo che ce li paghi? Ma chi è che non ha pagato? E, poi, diciamo "in continuità"? Potremmo scrivere "accelerando", ma non "in continuità"! A quei ritmi, i 2,2 miliardi i nostri concittadini se li sogneranno! Non può essere "in continuità", pertanto togliete quella parola.
"Realizzazione" e "continuità" offendono il buon senso e la logica.
Voterò sicuramente contro per quei due aggettivi.



PRESIDENTE

Colleghi, su quest'ordine del giorno era stata avanzata la richiesta da parte del Presidente Clement, di togliere il secondo e terzo capoverso cioè tutta la parte relativa a: "Considerato che".
È evidente che, per fare questo, i due primi firmatari, i Consiglieri Reschigna e Bizjak, devono essere d'accordo.
Prego, Consigliere Bizjak.



BIZJAK Alessandro

Va bene, Presidente.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno, pertanto, viene modificato, eliminando il secondo e il terzo capoverso.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Ricordo che il numero legale è 30.
Non essendoci dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1000, con la modifica proposta, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la Costituzione della Repubblica italiana prevede all'articolo 119 che le Regioni hanno risorse autonome, stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri e dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio impegna la Giunta regionale a richiedere fin da subito al nuovo Governo, in continuità con quanto già fatto dall'Esecutivo Prodi, il pagamento urgente dei crediti che la Regione Piemonte vanta nei confronti dell'erario statale e che ammontano a circa 2,2 miliardi di euro, ponendo così fine anche alla situazione di difficoltà in cui versano molti fornitori che lamentano ritardi nei pagamenti regionali a ottenere in capo alla Regione la titolarità dell'incasso dei tributi di competenza regionale per le percentuali ad essa già oggi riconosciute a porre in essere tutti gli atti necessari alla realizzazione di un federalismo fiscale e solidale, aumentando le percentuali delle imposte da trattenere e istituendo altresì il fondo perequativo previsto dall'articolo 119 della Costituzione che garantisca livelli essenziali di servizi a tutte le Regioni evitando così di penalizzare i territori con minore capacità fiscale per abitante".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 1004, dei Consiglieri Buquicchio, Ricca Ferraris, Robotti, Rostagno, Spinosa, Rutallo, Laus, Rabino, Pizzale Casoni e Giovine, inerente a "Promozione del turismo sportivo nelle zone di montagna" La parola al Consigliere Buquicchio, per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Sarò breve e sintetico.
Innanzitutto, voglio spiegare ai colleghi che si tratta di un ordine del giorno che nasce dalla presentazione di un emendamento poi ritirato sostituito appunto con questo documento, e l'argomento di cui parliamo riguarda il turismo montano con particolare riferimento all'innevamento artificiale.
Riteniamo che il turismo montano, anche quello sportivo, vada sostenuto, implementato e, dal punto di vista di uno sviluppo economico duraturo, che fa riferimento alle peculiarità del territorio, si debba poter contare, in termini economici, anche sul piano della necessaria competitività che si pone tra le varie zone.
Partendo dall'osservazione che in passato, subito dopo l'evento olimpico, ci sono stati dei particolari riguardi nei confronti di alcune località rispetto ad altre, considerammo questo non molto in linea con i livelli di legittimità amministrativa.
Quando si parla di finanziamenti pubblici, riteniamo vada fatta una rivisitazione totale su questo argomento. Facciamo presente che è a buon punto e proseguono i lavori nella Commissione competente del progetto di legge n. 493 del 2007, che parla - appunto - di "interventi relativi alla sicurezza, regolamentazione e sostegno dell'impiantistica invernale di risalita e delle piste da fondo". Questa proposta di legge, quando il gruppo tecnico di lavoro terminerà il proprio iter, darà la possibilità se approvata - di attuare finalmente la legge nazionale n. 363/2003 inerente a "Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo".
Si fa presente, inoltre, che la Giunta si è impegnata a presentare per il 2008 un disegno di legge che regolamenti in modo organico questa materia.
Tutto ciò premesso, ritenendo importante, dal punto di vista dello sviluppo economico, il sostegno alle stazioni sciistiche, con particolare riguardo alle problematiche dell'innovamento, ritenendo necessaria una più omogenea ed equa distribuzione di sostegno e di fondi in tal senso, noi crediamo che la Giunta possa impegnarsi a vincolare quello che era stanziato nel bilancio preventivo per il 2008 nella UPB 17002 - Turismo commercio e sport - che corrisponde a circa 10 milioni di euro finalizzandoli appunto alla realizzazione di interventi relativi alla sicurezza, alla regolamentazione e sostegno dell'impiantistica invernale di risalita e delle piste di fondo, con priorità alle esigenze d'innevamento artificiale.
Come concludo nell'ordine del giorno, noi riteniamo che questa attività sia una condicio sine qua non per la promozione del turismo montano, con una particolare attenzione che si dovrebbe avere nei confronti di quelle località che non fruiscono di altri contributi regionali in tal senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Essendo un ordine del giorno che manifesta una chiara attenzione territoriale - noi abbiamo definito una serie di suggerimenti e di sottolineature che hanno portato, poi, a concludere la discussione del bilancio - in questo senso merita, ovviamente, di essere valutato e credo che si possa convenire favorevolmente sulla proposta.
Tuttavia, poiché è un ordine del giorno impegnativo, tra virgolette dal punto di vista contabile, volevo porre una questione all'Assessore al bilancio.
Se tutto quello che è stato detto, da parte del Consiglio, nella sua totalità (vuoi perché ci sia da parte di alcuni un'attenzione alle situazioni x, y o z), mantiene la sua validità sulle UPB non rientranti nella sfera della montagna - naturalmente è da evitare una situazione in base alla quale ogni giorno cambiamo le priorità - per cui la Giunta cercherà di soddisfare e assicurare tutte le attenzioni che sono state presentate e accolte, è chiaro che il quadro ci vedrebbe favorevoli.
L'Assessore non si è ancora pronunciato sull'ordine del giorno, e proprio per questo, partendo da un ordine del giorno condivisibile, ho voluto chiedere come intende inserirsi la Giunta nel contesto.
Abbiamo anche ascoltato in apertura di seduta la comunicazione di delibere e di atti amministrativi che iscrivevano nuovi fondi sul bilancio.
Può darsi che il pareggio complessivo del bilancio dall'ultima seduta ad oggi sia cambiato (nel senso che sono entrati - sia in entrata sia in uscita - nuovi fondi). Ovviamente, quella del bilancio è una materia in continua evoluzione e solo l'Assessore ha la visione complessiva ed esatta.
In sostanza, evitiamo di fare il gioco di rivoltare la frittata (che poi è sempre quella!). In un quadro di composizione complessiva, votiamo l'ordine del giorno. Però vorremmo ricevere un'assicurazione in tal senso da parte dell'Assessore.



PRESIDENTE

Prima di cedere la parola al Consigliere Giovine, vorrei fare il punto della situazione: oltre a questo, risultano ancora da esaminare due ordini del giorno, uno presentato dalla maggioranza, l'altro dall'opposizione.
Poiché sono le ore 12.45, potremmo terminare l'esame degli ordini del giorno oppure terminare l'esame di questo, chiudere i lavori e riprendere la seduta pomeridiana con gli altri due ordini del giorno. Volevo appunto ricevere indicazioni da parte dell'Aula.
CASONI William (fuori microfono) Terminiamo l'esame di questo e poi riprendiamo gli altri nella seduta pomeridiana.



PRESIDENTE

La ringrazio. Quindi proseguiamo con questo ordine del giorno.
Al momento, risultano iscritti il Consigliere Giovine, che ringrazio per la pazienza, i colleghi Cirio, Ricca, Casoni, Barassi e Laus.
Approfitto anche per darvi un'informazione rispetto alla comunicazione di questa mattina sulla scomparsa del Presidente Brizio: i funerali si svolgeranno giovedì 22 maggio, alle ore 14.30 dall'abitazione e alle 14.45 nel Duomo di Ciriè (TO).
La parola al Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Non è un problema pazientare; sa benissimo, Presidente, che ha questa licenziosità nei miei confronti che pochi hanno in questo ed altri contesti, e già in passato lo abbiamo ampiamente dimostrato.
Entro nel merito dell'ordine del giorno per sottolineare la condivisibilità del provvedimento presentato dal collega Buquicchio. Tra l'altro, se il primo firmatario è d'accordo, vorrei sottoscriverlo.
Trovo quanto mai opportuno discutere - e si spera anche approvare dell'ordine del giorno presentato, dal momento che, nel prossimo mese, si andrà a discutere, di fatto, di montagna, di problemi montani e di tutto ciò che ad essa è correlato.
Non è un mistero che ieri si sia tenuta una ricca e partecipata audizione in merito al disegno di legge sulle Comunità Montane. Ce ne sono altri che riguardano la montagna e i problemi ad essa collegati: ne cito uno per tutti, la forestalizzazione, richiamato a più riprese nella seduta di ieri, alla presenza dei vari rappresentanti delle Comunità Montane e territoriali.
Discutere di organizzazione delle Comunità Montane, senza l'assegnazione di risorse affinché queste montagne possano vivere, credo che sia un palliativo. Sicuramente, il turismo sportivo che il Presidente Buquicchio ha voluto portare all'attenzione dell'aula non dico che sia una delle priorità, ma sicuramente è uno dei punti cardine su cui si pu ricostruire un rapporto con le nostre preziose e bellissime montagne.
Se il collega Buquicchio mi prestasse attenzione per un attimo, vorrei proporre in due punti una piccola modifica.
Nel terzo capoverso, quando si dice "Rilevato che è prossima l'approvazione da parte del Consiglio regionale di una proposta di legge la n. 493/2007 "Interventi relativi alla sicurezza e regolamentazione e sostegno all'impiantistica .. e risalita delle piste da fondo", penso che non ci sia alcun problema a portarlo in votazione quanto prima.
È legittimo averlo presentato così e sarebbe anche legittimo votarlo così, però dal punto di vista formale suggerisco di cambiare la formulazione per due motivi. Primo perché tutto sommato in teoria questo Consiglio regionale potrebbe anche non approvare la legge in oggetto inoltre perché una volta approvata la legge in oggetto, cambierebbe la numerazione e non sarebbe la n. 497/2007, perché questa è la data di protocollo.
Quindi, suggerisco, poi lascio al collega la scelta di accettare o meno il mio modesto suggerimento, di riscrivere in questo modo: "Rilevato che è stata presentata in Consiglio regionale una proposta di legge... ". In questo modo non stravolge il senso della frase, ma forse è più corretto dal punto di vista puramente formale.
Invece colgo l'occasione della presenza dell'Assessore per chiedere un chiarimento, anche molto breve e sintetico, sulla seconda pagina, dove è scritto: "rilevato altresì che la Giunta regionale si è già impegnata a presentare per il 2008 un disegno di legge che regolamenti in maniera organica la descritta materia." .
È un po' anche quanto ha chiesto il collega Cavallera a latere, cioè di farci un brevissimo sunto sulla tempistica e sulle linee guida che intende affrontare su questo d.d.l. che i proponenti hanno evidenziato come un impegno già preso in precedenza dalla Giunta regionale.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno di questo ordine del giorno e dei suoi contenuti che condividiamo e che quindi vedranno il voto favorevole del Gruppo di Forza Italia verso il Partito del Popolo della Libertà, perché come opportunamente segnalato anche dagli interventi che mi hanno preceduto questi contenuti ampiamente condivisibili sono all'interno di un disegno di legge attualmente in esame dalla Commissione tecnica, che ha come primi firmatari il collega Laus e il collega Vignale. Quindi, nasce come progetto di legge condiviso in modo trasversale dal Consiglio regionale.
Due aspetti soltanto di sottolineatura.
L'innevamento artificiale è fondamentale per garantire una stagione costante alle nostre montagne ed è fondamentale per poterle togliere dal rischio di condizioni atmosferiche sempre più strane e sempre più imprevedibili, per cui difficilmente danno la possibilità anche alle realtà turistiche piemontesi di fare determinati investimenti con delle previsioni pressoché certe.
A questo si associa il fatto che la neve negli ultimi anni - quest'anno è stato un anno eccezionale - è diminuita e soprattutto viene sempre a quote più alte.
Questo insieme di ragionamenti e di riflessioni fa sì che si debba intervenire necessariamente a tutela e sostegno di queste realtà turistiche, ma ponendo l'accento su due aspetti in particolare.
Il primo è quello dell'innevamento artificiale. L'innevamento artificiale peraltro viene trattato in modo molto intelligente dal disegno di legge. Voi sapete che l'innevamento artificiale ad oggi viene difficilmente coperto da contributi pubblici, perché la sua concezione giuridica non è chiara, mentre il disegno di legge in corso di discussione darebbe all'innevamento artificiale una figura giuridica di intervento di interesse regionale; una sorta di interesse pubblico nella necessità di finanziare l'innevamento artificiale proprio perché dall'innevamento artificiale deriva il turismo e l'indotto turistico, che sono una realtà ed una risorsa importante economicamente per il Piemonte.
Il secondo aspetto sul quale però è necessario riflettere ancora molto e sul quale credo non ci sia oggi un'unità di visioni tra Giunta e Consiglio, almeno da quanto ho potuto vedere, è quello della quota neve.
La cosiddetta quota neve è la quota al di sopra o al di sotto della quale i finanziamenti regionali possono andare a sostenere l'innevamento artificiale.
Considerate che la quota neve ad oggi in questo disegno di legge viene messa a 1100 metri per le piste da discesa e a 1000 metri per le piste da fondo, ed è un ragionevole compromesso che cerca di tenere insieme e di considerare insieme e di poter andare a finanziare l'innevamento di buona parte delle stazioni sciistiche piemontesi, perché la Giunta - queste sono state le parole dell'Assessore Bairati in un'intervista comparsa su La Stampa - riteneva che la quota neve, cioè la quota al di sopra della quale andare a finanziare l'innevamento artificiale, dovesse essere quella da 1600 a 1800 metri.
Capite che se pensiamo di finanziare con l'innevamento artificiale soltanto le stazioni sciistiche superiori ai 1800 metri, noi saliamo a Sestrière e tutto il resto non è possibile finanziarlo, non è possibile sostenerlo, perché queste sono le quote e la legge dice che si deve avere almeno il 60% dei chilometri di pista al di sopra di quella quota neve stabilita.
Quindi, la Giunta propone e ragiona su un'altitudine di 1600-1800 metri, che noi riteniamo molto elevata; nel disegno di legge in discussione si parla di 1000-1100.
Credo che questo valore dovrebbe essere difeso, proprio perch diversamente si rischierebbe di approvare un disegno sì importante, perch effettivamente dà la possibilità di finanziare l'innevamento artificiale ma per quei pochi che la neve ce l'hanno già. Invece noi abbiamo bisogno di garantire l'innevamento di tutte le stazioni del Piemonte che hanno bisogno di questo sostegno, quindi quelle del cuneese, del torinese e del Piemonte in generale.
Quindi, mi auguro che questo ordine del giorno possa, nelle dichiarazioni di voto collegate, portare anche questa riflessione, che so già avendo letto le posizioni espresse dalla Giunta, che sono diverse da quelle del Consiglio, potrà essere un argomento di dibattito interessante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Grazie, Presidente.
Velocemente per esprimere naturalmente il voto favorevole del mio gruppo all'ordine del giorno - non potrebbe essere diversamente visto che l'ho sottoscritto - e anche per richiamare l'attenzione del Consiglio alla necessità di dare corso in tempi rapidi alla discussione in sede di Commissione. Inoltre, auspico una pronta approvazione in Aula, vista anche l'ampia condivisione, della proposta di legge n. 493, più volte richiamata che mette ordine alla gestione degli interventi relativi alla sicurezza regolamentazione e sostegno dell'impiantistica di risalita e d'innevamento nella nostra Regione.
Peraltro su quella proposta di legge, che pure ho sottoscritto, ho presentato una serie di emendamenti; quindi, mi auguro che la discussione possa aprirsi presto in sede di Commissione ed accelerarne l'iter di discussione.
Voglio richiamare l'aspetto che il collega Cirio ha appena sottolineato, cioè la necessità di prendere in considerazione gli impianti di risalita, ma mi riferisco in particolare anche alle piste di fondo e alla necessità di sostenere l'innevamento artificiale anche in luoghi ad altitudini diverse da quelle che sono state richiamate.
Vi è certamente il comprensorio montano che la fa da padrone rispetto a questi temi, ma vi sono alcune realtà nella nostra regione dove con successo sono state realizzate delle piste di fondo anche in zone collinari, che riscuotono gran consenso di pubblico di partecipazione per un turismo che potremmo chiamare di prossimità, utilizzato da fasce sociali anche più deboli che non possono permettersi la domenica o il weekend in alta montagna e che si spostano dalla città alla collina con minore spesa e minore distanza. Quindi, di prendere in considerazione, attraverso questo stanziamento, anche la possibilità di finanziare gli interventi di innevamento artificiale per le piste di fondo, anche non in zone montane ma ricomprendendo anche le aree collinari.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Buquicchio per avere presentato quest'ordine del giorno che, in effetti, tocca un problema del quale abbiamo discusso in passato molte volte. Parliamo di come ridurre lo spopolamento della montagna, di come aiutare l'economia montana, vengono destinati centinaia di migliaia di euro per progettazioni che sono state finanziati, per esempio, dall'Assessore Manica, e vorremmo verificare quale finalità pratica, di aiuto alle località montane avranno nei prossimi anni (alcuni progetti sembravano scesi dalla luna).
Dare invece delle risorse e studiare un metodo affinché queste località possano avere un'impiantistica adeguata, un innevamento adeguato che negli ultimi anni, spesso, si è fatto attendere dal punto di vista naturale aiuterebbe le stazioni sciistiche in più cose. Primo fra tutte a preservare il valore immobiliare delle località che, invece, precipitano e hanno delle oscillazioni paurose a seconda di due o tre annate di innevamento rispetto a quelle che non ce l'hanno; i prezzi delle abitazioni oscillano anche del 30-40%. Bisogna dare stabilità a queste situazioni potendo garantire strutture che rispettano tutte le regole, poi la neve si può creare artificialmente.
Le condizioni di freddo a certe altitudine sono quasi sempre presenti e quindi ci può essere il tempo per adeguare, creare innevamento artificiale in tutte le stazioni che abbiano caratteristiche che possono rispondere anche ad altri requisiti: avere una dotazione organica di istruttori di sci, di organizzazione di pronto soccorso, di economia che, normalmente queste località hanno. Non sono località nate oggi, ma sono località che anche in passato hanno vissuto momenti felici o meno felici.
Sono favorevole a quest'ordine del giorno al quale apporrò la mia firma con l'autorizzazione del Consigliere Buquicchio. Importante che questi fondi non vadano ad intaccare altri fondi destinati al settore.
Questa è l'unica preoccupazione che abbiamo, la finalità è sicuramente importante. Anch'io critico l'impostazione che si è voluta dare in precedenza dalla Giunta regionale di elevare determinate contribuzione solo ai centri che hanno il 60% del territorio superiore ai 1600-1800 metri. Di fatto, una località come Limone Piemonte non so se rientra, figuriamoci tutte le altre.
Sembra una misura per soddisfare Sestriere, "ambienti Fiat". In Piemonte non esiste solo il Gruppo Fiat: gli abbiamo comprato i terreni a Mirafiori; abbiamo tolto a bilancio l'incentivo alle auto GPL euro 0 euro 1, perché la Fiat vuole vendere auto nuove; se adesso facciamo anche delle norme che aiutano Sestriere, diventiamo una regione totalmente dipendente dal gruppo economico torinese.
Ripeto: ci sono decine di stazioni piemontesi, dal Verbano al Cuneese altre zone che aspettano un segnale dalla Regione. Questo potrebbe essere un segnale importante, anche attraverso la legge che andremmo a discutere per dimostrare che la Regione non guarda solo Torino e il Gruppo Fiat.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Vorrei fare un intervento un po' fuori dal coro dai consensi su quest'ordine del giorno.
I Gruppi di Rifondazione Comunista e di Riuniti a Sinistra non daranno un voto favorevole all'ordine del giorno. Approfondiremo e discuteremo ulteriormente quando si discuterà la proposta di legge e l'eventuale disegno di legge presentato dalla Giunta.
Abbiamo una criticità molto forte rispetto al discorso dell'innevamento e anche rispetto al turismo montano che, probabilmente dovrebbe, anche alla luce dei cambiamenti climatici, alla luce della minor piovosità e del minor innevamento complessivo che abbiamo sul nostro territorio, forse, essere rivisto. Non si dovrebbe sempre rincorrere incondizionatamente ad una serie di esigenze che, rispetto alle condizioni attuali del nostro pianeta, forse non sono più così raggiungibili.
Votiamo contro anche perché pensiamo che l'innevamento artificiale crei dei grossi problemi da un punto di vista ambientale sia rispetto all'uso delle acque - sappiamo tutte le problematicità legate all'utilizzo dell'acqua - sia rispetto allo spreco energetico che gli innevamenti provocano, sia rispetto all'inquinamento dei territori che gli additivi che vengono inseriti all'interno dell'innevamento artificiale diffondono e fanno penetrare nei terreni.
Il nostro non sarà un voto favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Volevo ringraziare il Consigliere Buquicchio per avere avuto la sensibilità e l'attenzione politica di presentare quest'ordine del giorno.
Un ordine del giorno che non poteva non vedere la mia firma in quanto, con il Consigliere Vignale, sono primo firmatario dell'o.d.g. n. 493.
Mi permetto arbitrariamente di pensare, ogni tanto, e di entrare nella testa del Consigliere Buquicchio. Il Consigliere ha scritto nel suo documento: "rilevato che è prossimo l'approvazione da parte del Consiglio regionale" probabilmente perché ha registrato non solo da oggi - oggi abbiamo avuto più soddisfazione sulla base degli interventi - che c'è un accordo pulito, reale e trasversale. Volevo ringraziare tutti gli interventi, nel merito, in modo particolare dei Consiglieri Cirio e Casoni.
Non è questo sicuramente il momento per entrare nel dettaglio di questa legge. Una legge articolata, che ha una serie di vantaggi.
Volevo porre l'accento e l'attenzione soprattutto su due questioni.
L'innevamento artificiale consegna ai tour operator o, comunque, a tutti gli operatori, proprio a causa dei bruschi cambiamenti climatici, delle certezze per le stagioni sciistiche, quindi chi è operatore del settore capisce che cosa sto dicendo. Chi non è operatore del settore, ma è un politico attento allo sviluppo dell'occupazione, anche.
L'altro elemento è l'investimento sulla legge. Quindi questi fondi finalmente danno soddisfazione ad un intervento omogeneo su tutte le valli sciistiche e non solo nelle valli olimpiche. È un intervento e sono dei finanziamenti che guardano con attenzione tutta la nostra regione.
Devo, ahimè, registrare a malincuore, e me ne dispaccio, che i Consiglieri di Rifondazione Comunista votano contro quest'ordine del giorno, perché - l'avevano già anticipato in altre occasioni - non condividono questa politica dell'innevamento artificiale.
Sono dispiaciuto, perché - avremo modo poi di confrontarci in altre sedi - io la registro come una semplice preconcetta contrapposizione ideologica che non aiuta lo sviluppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Come il nostro Gruppo la pensa nel merito è già stato eccellentemente detto nell'intervento precedente svolto dal collega Cirio. A me serve continuare sul tema, che sembra fatto apposta, per far notare le sottile eleganza con cui la Consigliera Barassi afferma che il voto non sarà favorevole, perché qui, nell'ambito dell'ipocrisia, abbiamo dei voti molto alti di scritto e di orale, e questo ne è l'ennesimo esempio. Tra l'altro, posizione nota, legittima, legittimissima. A mio avviso, come ho detto anche sull'argomento prima, si sapeva anche da tempo.
Continuo a non capire, ma probabilmente perché sono un po' duro di comprendonio - io - che cosa ci azzecchi stare insieme fra persone che ripeto, su proprio tutti, tutti, tutti i temi che implichino delle decisioni hanno visioni opposte. Stamattina che ce n'è, da parte della maggioranza, una ricca messe di esempi, anzi pregherei i colleghi della maggioranza di non voler esibire tutti i motivi delle loro divisioni insieme, perché abbiamo difficoltà a processarli con un minimo di ordine.
L'esempio precedente si è attestato su un ordine del giorno dove, onde poter avere finalmente il numero legale e i voti favorevoli, c'era il titolo, la data e forse le firme - forse - che è l'unica modalità su cui l'attuale centrosinistra riesce ad esprimere, dal numero legale in su, se stessa; una modalità che evidentemente il centrosinistra ritiene molto soddisfacente per il proprio orgoglio, per essere un partito riformista (parlo del PD), per essere partito di governo qui, senza alcuna forma di vergogna (con la "v" minuscola).
Mi si permetta di commentare anche alcuni temi sostanziali, perch l'ambiente, caro Consigliere Chieppa, non è di una parte sola: l'ambiente è di tutti.
Noi viviamo in una città, pensi lei, dove la fiaccola olimpica venne fatta oggetto di attenzione di una certa efficacia da persone non lontanissime - io ritengo - dal suo pensiero.
Ricordo bene una piacevolissima giornata in piazza Sabotino, in cui persino i pazientissimi torinesi non ne poterono più e ci mancò poco che i disturbatori della fiaccola ottenessero il risultato giusto di quanto dovevano ottenere, cioè le prendessero, perché questo avvenne in piazza Sabotino, in un gradevolissimo pomeriggio.
Se qualcuno sapesse leggere e volesse leggere - perché poi uno dovrebbe leggere - potrebbe andare a vedere che cosa alcuni Gruppi oggi qui rappresentati pensavano delle Olimpiadi prima che avvenissero, per poi essere schieratissimi e a favore del successo che le Olimpiadi inopitamente - ma stavate governando voi - qui, là e un po' dappertutto ebbero.
È possibile, caro Consigliere Chieppa, che un soprassalto di dignità non vi pervada e non riusciate a dire che con questa maggioranza non c'entrate nulla? Potrebbe anche essere un modo per ritornare a essere della sinistra che voi avete per lungo tempo rappresentato.
Sia chiaro, non do consigli a nessuno, perché abbiamo opinioni molto diverse, non da ora, quasi su tutto.
Ricordo anche che questi sono gli anni del riscaldamento tecnologico sono gli anni della desertificazione di Torino, sono gli anni del brusco aumento della temperatura che ci avrebbe presto portati a una valle di deserto. Invito tutti i Gruppi, non soltanto quelli di sinistra, a frequentare un po' il Piemonte, perché fuori quest'Aula, oltre gli esercizi di ipocrisia, nulla avete fatto e nulla farete. Fuori piove, ma piove da un sacco di giorni.
Piove sul Governo di questa Regione, è piovuto sul Governo Prodi e adesso vediamo che fine farà sul nuovo Governo.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, mi riservo di replicare in un'altra occasione quando non sarò chiamato a gestire l'Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Non volevo intervenire, perché l'intervento è già stato svolto dalla Consigliera Barassi, poi sono stato "tirato per i capelli" da diversi interventi e quindi credo che sia opportuno ribadire alcune questioni.
Noi non crediamo che la questione dell'innevamento artificiale sia una questione ideologica o per partito preso. La Consigliera Barassi ha illustrato qualcuna delle motivazioni che ci vedono sostenere alcune tesi delle quali vorremmo parlare in maniera approfondita all'interno della discussione della legge che si è iniziato a trattare in Commissione. Sarà una discussione senza preclusioni, ma soprattutto sarà una discussione approfondita.
Non me ne vogliano i colleghi, ma parafrasando l'onorevole Cetto Laqualunque "più neve per tutti, a prescindere", discuteremo in maniera approfondita di questa legge. Il collega Buquicchio diceva che era in fase avanzata: abbiamo approvato il titolo e credo l'articolo 1, Consigliere Vignale, o poco più. Ci sono 54-55 articoli, discuteremo in maniera approfondita di questa vicenda.
Credo che alla fine, qualche soluzione la si troverà; soprattutto quando ci sono delle alleanze così trasversali, credo ci sia la possibilità per tutti di far emergere anche delle sensibilità e degli atteggiamenti diversi.
L'ultima tirata per i capelli mi arriva da parte del collega Burzi sulla vicenda olimpica. So che all'interno della sinistra, in senso ampio c'erano anche sulla vicenda olimpica sensibilità diverse. Tuttavia soprattutto all'interno delle istituzioni, tutti quelli che sono stati chiamati a lavorare su questo aspetto non si sono mai tirati indietro.
Personalmente, dal 2000 al 2005 ero Assessore allo sport al Comune di Pinerolo e ho lavorato fin dal primo momento perché la manifestazione riuscisse bene e servisse al futuro del Piemonte. Poi, che sia servita o che non sia servita o che i risultati che ha prodotto siano verificabili, è materia di discussione e ognuno di noi ha delle modalità per verificare.
Ad ogni modo, credo che anche all'interno di operatori turistici sicuramente non classificabili di sinistra o comunisti ci siano valutazioni diverse su quello che è stato l'impatto di questa iniziativa unica e irripetibile sul nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente. Per non essere ipocrita, non darò un voto favorevole a questo ordine del giorno e nemmeno mi asterrò, perché - come sapete, è noto - l'astensione equivale a voto contrario e reputo anche questo non corretto, anche se segnala comunque un problema.
Condivido la necessità, che nell'ordine del giorno viene evidenziata di esaminare e approvare queste leggi, perché credo che sia giusto e necessario normare il complesso dell'attività turistica legata agli sport invernali e in particolare l'attività sciistica. Come il collega Buquicchio e altri colleghi che hanno firmato l'ordine del giorno, condivido dunque anch'io questa necessità.
Non ho sentito atteggiamenti, neanche da parte della collega Barassi pregiudizialmente ostili ad un principio, che, comunque, vede enormi preoccupazioni. Sto parlando di innevamento artificiale, che non è l'unica tranquilla, scontata, normale conseguenza ai cambiamenti climatici, ci sono tanti altri sistemi, rispetto ai quali ne indicherò uno soltanto. Per sotto questo profilo, occorre avere grande attenzione, perché il tema è oggettivamente delicato. Per quanto riguarda l'innevamento in Piemonte rispetto al quale sono scaturite dal dibattito alcune osservazioni che non condivido, voglio soltanto leggervi un brevissimo tratto di un documento che, magari, sarebbe utile distribuire, di un certo valore scientifico, non lo ha scritto un parvenu come potrei essere io.
In questo documento ci viene fatto rilevare che, forse, occorre intervenire sotto il profilo dell'innevamento artificiale e dell'innovazione del sistema turistico invernale, ma, soprattutto, occorre un'idea diversa che tenga conto anche dei mutamenti climatici di turismo montano, perché, così come indicato, se è vero che sulle Alpi occidentali per località attorno a quota 1300 metri - è un documento che si riferisce a località del Piemonte: Prali, Bardonecchia, Usseglio, Balme - l'incremento di temperatura media di un grado, potenzialmente atteso attorno al 2030 secondo gli scenari più probabili che vengono individuati, potrebbe ulteriormente ridurre del 45% circa - alcune statistiche dicono che questo è un fenomeno che già da anni è in corso - la quantità annua di neve fresca, è di circa un mese la permanenza del manto al suolo.
Altresì, viene evidenziato uno scenario un po' più pessimistico secondo il quale un aumento di due gradi, che è atteso con un periodo leggermente più lungo, potrebbe ridurre la neve fresca totale dell'82 rendendo così il manto nevoso al suolo nettamente discontinuo e pressoch inadatto alla pratica dello sci, quando si tratta di altitudini inferiori ai 1300 metri.
Quanto affermo - il documento non lo ha scritto un parvenu ed è in linea con tutti gli studi compiuti - è per dire che noi abbiamo bisogno di avere una buona legge, di intervenire sull'innevamento artificiale, di potenziare il nostro sistema, ma non solo nelle valli vocate e storicamente sostenute anche da forti interventi pubblici. Al di sotto di certe quote occorre aprire la mente ad un'idea diversa - le ipotesi sono diverse - di turismo montano, che non veda unicamente la possibilità di innevare piste da fondo addirittura a quote basse, perché è un assurdo, non ha alcun senso.
Per questo, quando lo affronteremo, entriamo davvero nel merito senza pregiudizi, ma anche senza approssimazioni, che non hanno davvero ragione d'essere. Allora potremo fare un lavoro utile e indirizzare bene i finanziamenti pubblici. Essendo soldi di tutti, dobbiamo porci un problema affinché questi investimenti abbiano una prospettiva di utilizzo corretto e utile non solo per domani, ma per i prossimi decenni, per far sì che facciano sistema e non siano soldi buttati via per cose che non solo non hanno senso, ma creano danni all'ambiente, che non sono facilmente riparabili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, non mi ero iscritto prima perché pensavo fosse difficile svolgere un intervento che potesse non essere frainteso; dopo l'intervento del Consigliere Travaglini, però, mi sento in dovere di esprimere la mia opinione.
Non volevo intervenire perché non vorrei che qualcuno pensasse che sono contrario all'innevamento artificiale, però, abitando a 1400 metri di altezza, nel lato esposto a sud, posso dire che a 1400 metri di altezza la neve fonde. Nella mia valle, a Chialamberto, c'è un impianto di innevamento, che quest'anno è stato usato una settimana o due, perch l'acqua non gelava.
Gli interventi per quanto riguarda l'innevamento devono svolgersi magari con un potenziamento, però il discorso è molto complesso e difficilissimo da esaminare. Francamente, Consigliere Ricca, non riesco a capire come si possa pensare di innevare zone ad altezze ancora più basse.



(Commenti fuori microfono)



NOVERO Gianfranco

Per carità, se per caso si trova il sistema. Per esempio, anche a Torino si pattina sul ghiaccio, è una specie di innevamento che segue la stessa logica, perché sotto si riesce a mantenere bassa la temperatura dell'acqua.
Allora, non credo si possa pensare di realizzare una pista da fondo la cui base sottostante sia interamente raffreddata, anche se mi piacerebbe.
Purtroppo, i dati citati dal Consigliere Travaglini sono perfettamente giusti, pensiamoci bene e scriviamo la legge migliore possibile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Signor Presidente, intervengo brevemente per dire che non credo di essere il solo ad andare a sciare, non soltanto in Italia, ma anche in uno stato confinante, che è la Francia, in particolare in Alta Savoia. Qui prima di costruire le case e la rete commerciale locale, hanno realizzato le piste e, poi, hanno proceduto ad un adattamento di tutto ciò che le circonda e che permette allo sciatore di soggiornare e divertirsi in luoghi dove hanno fatto del turismo della neve la più preziosa risorsa.
Allora, anziché fare qualsivoglia ragionamento in tal senso, a volte, è sufficiente copiare, guardiamo in Francia l'altitudine alla quale innevano impariamo da chi è più bravo di noi, visto che sul nostro territorio prima si è provveduto alle abitazioni dei residenti e, poi, ci siamo inventati, a qualsiasi altezza, anche la più bassa, la costruzione di impianti di risalita. Così facendo, negli anni passati, sono stati spesi soldi pubblici che, dal punto di vista economico, per quel determinato territorio, non hanno avuto risultati economicamente positivi.
Allora, semplifichiamo, copiamo gli altri, è molto più semplice.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Peveraro, a nome della Giunta ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Ovviamente, non voglio entrare nel merito della futura legge, avremo i momenti con la collega Manica per partecipare al confronto; sono stato sollecitato ad intervenire, in particolare, dall'intervento del Consigliere Cavallera.
Posso tranquillamente dire che i 10 milioni stanziati nel bilancio sulla UPB 17002 erano destinati esattamente per intervenire sul fronte dell'innevamento.
Ricorderete che nell'assestamento del 2007 il Consiglio regionale era già intervenuto, sostanzialmente, focalizzando l'attenzione su un aspetto particolare, riguardante Sestriere, dove, peraltro, gli impianti di innevamento sono di proprietà della Regione. Mi pare che sia l'ordine del giorno e sia il testo in discussione in Commissione, invece, affrontino correttamente, in modo più complessivo, la questione dell'innevamento l'Amministrazione regionale non farà mancare il suo contributo nella fase di discussione e proposizione.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la fase della discussione generale.
Non essendoci interventi per dichiarazione di voto, procediamo alle operazioni di voto, ricordando che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1004, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la promozione del turismo sportivo nelle zone di montagna costituisce un'esigenza imprescindibile per il Piemonte, trattandosi di un segmento di particolare rilevanza per l'economia e la competitività e che garantisce uno sviluppo duraturo, in quanto collegato all'identità culturale del territorio premesso altresì che una promozione seria e lungimirante del turismo sportivo non può non tener conto della necessità di garantire agli sciatori la sicurezza di trovare piste accessibili innevate e sicure durante tutta la stagione invernale e fruibili anche d'estate, ove possibile, sia nelle zone collegate all'evento olimpico del 2006, sia nelle altre località piemontesi idonee ad accogliere questa tipologia di turismo rilevato che è prossima l'approvazione da parte del Consiglio regionale di una proposta di legge (la n. 493/2007 "Interventi relativi alla sicurezza regolamentazione e sostegno dell'impiantistica invernale di risalita e delle piste da fondo.") la quale, finalmente, dà attuazione alla legge nazionale n. 363/2003 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo), proponendo una disciplina organica di tutte le problematiche legate all'utilizzo delle piste da sci tanto in inverno che in estate, così da valorizzare l'alto valore ambientale e l'essenziale valenza socioeconomica dei territori montani e di tutte le aree sciabili e sviluppare le attività connesse alla pratica dello sci e di ogni altra attività sportiva invernale ed estiva rilevato altresì che la Giunta regionale si è già impegnata a presentare per il 2008 un disegno di legge che regolamenti in maniera organica la descritta materia tutto ciò considerato Impegna la Giunta regionale a vincolare almeno i fondi stanziati dal Bilancio preventivo per l'anno 2008 in corso di approvazione all'UPB 17002 (Turismo, Commercio e Sport Segreteria Direzione 17 Titolo 2: Spese in conto capitale) e pari ad euro 10.000.000,00 alla realizzazione di interventi relativi alla sicurezza regolamentazione e sostegno dell'impiantistica invernale di risalita e delle piste da fondo, con priorità alle esigenze di innevamento artificiale, attività che costituisce la condicio sine qua non per la promozione del turismo montano, e particolare attenzione alle località che non fruiscono di altri contributi regionali con questa finalità".
Il Consiglio approva.
Prima di terminare la seduta antimeridiana, ricordo ai Presidenti presenti in aula che la seduta pomeridiana è convocata per le ore 14.30, come da convocazione. Chiedo loro se è possibile riconvocare i lavori consiliari alle ore 15.00.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

All'unanimità dei consensi, comunico che si è deciso di riprendere i lavori consiliari alle ore 15.00 La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.31)



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