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Dettaglio seduta n.329 del 16/05/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 10.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Boeti, Bresso, Chieppa Moriconi, Placido e Robotti.



PRESIDENTE

Il Consiglio ha all'o.d.g. l'esame del disegno di legge n. 505.
Ricordo che si è svolta la discussione generale sull'articolo 1 ed è iniziato l'esame dell'emendamento n. 109, illustrato dall'Assessore Peveraro; sono seguiti gli interventi dei colleghi Cavallera e nuovamente dell'Assessore Peveraro.
Colleghi, per dar modo anche ai Presidenti dei Gruppi consiliari di definire le modalità con cui procedere all'esame dei vari emendamenti presentati, sospendo la seduta di Consiglio.



PRESIDENTE

I lavori riprenderanno alle ore 10.15.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(Alle ore 10.21 il Presidente Gariglio comunica che la seduta è aggiornata alle ore 10.40)



(Alle ore 10.44 il Presidente Gariglio comunica che la seduta è aggiornata alle ore 11.00)



(La seduta riprende alle ore 12.17)


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 505 inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008" e "Bilancio pluriennale 2008-2010"


PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'esame del disegno di legge n. 505, di cui al punto 2) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Comunico che è stato presentato un nuovo emendamento dalla Giunta regionale, rubricato al n. 145.
stato altresì presentato, da parte di tutti i Gruppi dell'opposizione, un emendamento che configuriamo come subemendamento all'emendamento della Giunta regionale.
Sono tutti emendamenti relativi alla tabella A dell'articolo 1.
Discuteremo e metteremo in votazione prima il subemendamento dell'opposizione e poi l'emendamento della Giunta regionale.
Colleghi, vi è anche una serie di emendamenti presentati dai Gruppi dell'opposizione ai vari Allegati, che immagino siano superati dal subemendamento che ho appena annunciato, perlomeno gli emendamenti all'Allegato A. Possiamo considerarli ritirati? Prego, Consigliere Casoni, prenda pure la parola.



CASONI William

Si, sono considerati ritirati perché compresi in questo subemendamento si tratta degli emendamenti n. 137, 138, 139, 140 e 141.
Chiedo sia messo a verbale. Grazie.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma vi sono anche altri emendamenti presentati dagli altri Gruppi di opposizione. Il Gruppo di Forza Italia ha presentato cinque emendamenti sempre all'Allegato A - immagino di poterli considerare ritirati - ed alcuni emendamenti presentati dal collega Lupi.
Emendamento rubricato n. 109) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Gli importi indicati all'articolo 1 sono così modificati: previsioni di competenza euro 18.060.751.856,29 previsioni di cassa euro 22.368.191.996,06".
Tale emendamento modifica gli importi dell'articolo 1 (non la tabella A). Su quest'emendamento è già stata fatta l'illustrazione da parte dell'Assessore Peveraro nel corso della seduta di ieri. È intervenuto il Consigliere Cavallera e ha replicato il Vicepresidente Peveraro.
Nessuno chiede la parola, quindi procedo con la votazione.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 109.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri si sono astenuti 11 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Colleghi, è pervenuta la comunicazione del Consigliere Lupi di ritiro degli emendamenti dal n. 3 al n. 105.
Procediamo con gli emendamenti all'Allegato A. Prima mettiamo in discussione e votazione il subemendamento n. 146, presentato dai Gruppi dell'opposizione. L'eventuale approvazione di questo subemendamento andrà a modificare l'emendamento presentato dalla Giunta regionale.
Subemendamento rubricato n. 146) presentato dai Consiglieri Burzi, Casoni Scanderebech, Rossi, Nicotra, Guida, Vignale e Cavallera: "Gli stanziamenti previsti alle UPB in tabella "A" (tabella conservata agli atti) sono diminuiti degli importi indicati.
Gli stanziamenti previsti alle UPB in tabella "B" (tabella conservata agli atti) sono aumentati degli importi indicati.".
Vi sono colleghi che desiderano intervenire? Nessuno chiede la parola; procedo con la votazione.
Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 146.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 53 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato Sì 52 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 145) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "145/1 Emendamento Allegato A ddl 505 (Tabella conservata agli atti).
145/2 Emendamento modificativo all'allegato A) del ddl n. 505 (Tabella conservata agli atti) ".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 145, per parti separate, così come emendato dall'approvazione del subemendamento n. 146.
La votazione è sospesa e annullata, poiché sono stati chiesti chiarimenti sul contenuto dell'emendamento.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Per la verità, credevo che stessimo ancora votando il subemendamento.
L'altro emendamento, che è quello della Giunta, si compone di due fogli. Il secondo foglio è l'operazione relativa alla riduzione e contenimento delle spese e contestuale riduzione della quota di entrate.
Poi vedremo in un altro emendamento il fronte debito.
La pagina 1 ricomprende tutte le variazioni in più e in meno indicate negli emendamenti che la Giunta ha presentato e che ovviamente sono ritirati.
Ovviamente le motivazioni che hanno originato gli emendamenti che sono a vostre mani, perché sono riportati negli emendamenti n. 117, 116, 115 114, 113, 136, 135, 134, 144 e 142 che ritiriamo, sono ricompresi in un'unica variazione.
A questo, a completamento del ragionamento, è aggiunto un emendamento di 40 milioni di euro, che accantona nei fondi di riserva (UPB 9012) 40 milioni dell'avanzo di amministrazione che andremo presto ad approvare con il bilancio consuntivo del 2007.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Non ho alcuna intenzione di discutere come si potevano separare gli emendamenti, perché non è questo lo scopo del mio intervento.
Volevo solamente assicurare che è chiaro che ci sono delle operazioni sulle quali conveniamo, anzi che abbiamo sollecitato, e ci sono altre proposte che in alcuni casi approviamo, in altri casi disapproviamo. Come prima richiesta, proprio da un punto di vista dell'impaginazione, chiederei se fosse possibile la votazione per pagine separate. Inoltre, non essendo possibile andare a cogliere fior da fiore nella prima pagina, volevo dire ad alcuni colleghi della maggioranza, che hanno reso noto il loro pensiero in diverse occasioni, e all'Assessore Migliasso, che è presente, che l'operazione riequilibrio delle tariffe delle case di riposo, è un'operazione che sul territorio regionale deve essere assolutamente portata avanti. Qui emergono le punte dell'iceberg, ma sotto c'è l'iceberg che è un grossissimo problema, soprattutto in determinate aree e casualmente nella Provincia di Alessandria, che è notoriamente sempre indietro nei riconoscimenti dei finanziamenti; infatti, la stessa lamentela la potrei fare per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e l'abbiamo fatta ieri intervenendo sulla sanità per quanto riguarda alcune attrezzature ed alcuni investimenti.
Oggi la facciamo per quanto riguarda la tariffa, perché probabilmente nel passato, sbagliando - sbagliando, si fa per dire - i gestori hanno accettato di partire con tariffe basse, sperando che con il tempo si arrivasse a qualcosa di meglio, anche grazie alla legge che aveva presentato la collega Cotto, la legge n. 1/2004.
Lasciamo stare il passato, però da oggi in avanti cerchiamo veramente di porre rimedio, perché faccio presente che questo lo pagano soprattutto i lavoratori. Ci sono le cooperative, che accettano di lavorare a condizioni proprio sull'orlo della redditività o del pareggio - a volte addirittura che rimettono - e quindi poi ne hanno un danno gli ospiti di queste case che, a volte, costituiscono uno sbocco dopo il ricovero ospedaliero e i lavoratori che, ovviamente, hanno dei trattamenti che non fanno invidia certo ai cosiddetti precari, di cui molte volte si parla anche in questa sede.
Per concludere, richiedo la votazione per pagine separate. Ovviamente non voteremo l'emendamento della Giunta, ma ciò non toglie che qualche punto, se potessimo votare riga per riga, potrebbe avere un accoglimento benevolo.
Però il voto ovviamente, essendo una manovra di bilancio, per quanto riguarda la prima pagina, sarà negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Prendiamo convintamene atto delle precisazioni dell'Assessore Peveraro che di fronte all'esigenza di compattare gli emendamenti, li ha ridotti naturalmente ricordando che le ragioni che hanno portato a questi emendamenti, che sono contenuti nelle motivazioni che erano previste negli emendamenti presentati dalla Giunta, restano nella loro validità e quindi saranno tenuti in considerazione in sede applicativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Grazie, Presidente.
Se ho ben capito, votiamo l'emendamento n. 145/1 che riassume una serie di altri emendamenti che già erano stati presentati, all'interno dei quali c'è una voce (due milioni all'UPB 19041 relativa al rifinanziamento della legge sugli oratori) che ha avuto qualche risalto sulle notizie di stampa di ieri.
Personalmente - e lo dico da laico - voto con convinzione e non per omologazione ad un accordo di maggioranza o perché distratto rispetto ad un elenco di UPB e di cambiamenti molto ampi. Da laico voto con convinzione un finanziamento che va a sostenere il ruolo dell'attività degli oratori.
Credo di dover sottolineare che la laicità non è un sistema di valori rigido, non è un'ideologia in opposizione ad altri sistemi di valori o di ideologie, ma lo ritengo frutto di un libero confronto tra i veri valori.
Ed è allo stesso tempo un valore e un metodo.
Questo modo di essere non ci impedisce certamente il riconoscimento, la valorizzazione e la funzione aggregativa, formativa e sociale svolta dagli oratori.
Credo quindi sia stato un errore quello compiuto da qualche componente della maggioranza e di opposizione ieri di voler enfatizzare uno stanziamento che ha trovato una condivisione ampia e che poteva essere il risultato di una valutazione più complessiva dell'intero Consiglio regionale.
Mi auguro anche che, nell'utilizzo di questi fondi, si pensi in futuro ad una modifica della legge regionale, privilegiando un rapporto anche di collaborazione, di confronto e di convenzione tra gli oratori e i Comuni in modo tale che soprattutto nelle piccole realtà non vengano a duplicarsi attività, magari sostenute dagli stessi finanziamenti regionali, rivolte al mondo giovanile di riferimento.



PRESIDENTE

Viene accolta la proposta avanzata dal Consigliere Casoni, pertanto procediamo alla votazione dell'emendamento n. 145 per parti separate ponendo prima in votazione l'emendamento n. 145/1, cioè la prima pagina, e successivamente, l'emendamento n. 145/2, entrambi presentati dalla Giunta regionale. Seguirà poi la votazione dell'articolo n. 1, che regge la tabella A.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 145/1.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 145/2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 52 Consiglieri votanti 51 Consiglieri hanno votato Sì 51 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 1, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 52 Consiglieri votanti 51 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri hanno votato NO 16 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 111) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Gli importi indicati all'articolo 2 sono così modificati: previsioni di competenza euro 18.060.751.856,29 previsioni di cassa euro 22.368.191.996,06".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 111.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri si sono astenuti 15 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 2, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri hanno votato NO 15 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Vignale sull'ordine dei lavori.



VIGNALE Gian Luca

Esattamente, nel senso che abbiamo votato l'emendamento all'articolo 2 su cui i Gruppi di opposizione si sono astenuti. Il Presidente ha chiesto se sull'articolo 2 si faceva la stessa votazione, abbiamo detto di no e abbiamo proceduto alla votazione elettronica, ma non abbiamo votato l'emendamento n. 147 relativo alla riduzione del deficit.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, la concitazione ci ha fatto commettere un errore pertanto, per chiarezza, procediamo a rifare le votazioni.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 147) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "L'importo dell'indebitamento è definito complessivamente in 1.594.267.462,73.".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 147.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 53 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato Sì 52 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 3, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 52 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato Sì 34 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri si sono astenuti 12 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 4.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri hanno votato NO 18 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 1 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 150) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Emendamento allegato B ddl 505 2009 2010 UPBDA16071 +170.000,00 +170.000,00 UPBDA09011 -170.000,00 -170.000,00".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 150.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 53 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato SÌ 52 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 151 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "L'allegato B è così modificato 2009 2010 UPBDA 18032 + 250.000 + 250.000 UPBDA 09012 - 250.000 - 250.000".
La parola all'Assessore Peveraro, per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento consente di inserire nel bilancio pluriennale, quindi 2009-2010, 250.000 euro l'anno per le società mutualistiche, che hanno solo ed esclusivamente lo stanziamento sull'anno, mentre dobbiamo dare un riconoscimento su un triennio e sul bilancio triennale non vi era l'ammontare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Faccio ricorso alla storia per ricordare che le società di mutuo soccorso nelle varie versioni (società agricole-operaie di mutuo soccorso società operaie di mutuo soccorso, società di mutuo soccorso) nascono soprattutto dal mondo agricolo e cattolico. Pertanto, l'auspicio è che ci sia una visione complessiva nell'utilizzazione di questi fondi.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, è una visione collettiva e propria di chi amministrando, deve guardare all'interesse generale di tutta la collettività e di tutti i territori.
Comunque, cogliamo il suo intervento come un atto d'indirizzo politico seppur non formalizzato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 151.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 53 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato SÌ 52 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 5, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 6.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 7.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione nominale sull'articolo 8.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri hanno votato NO 12 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 112) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Il fondo di riserva di cassa di cui all'art. 9 è determinato in euro 100.000.000,00".
La parola all'Assessore Peveraro, per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

un emendamento meramente tecnico, per ripristinare il fondo di riserva di cassa in 100.000.000 di euro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 112.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 13 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 9, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 50 Consiglieri votanti 49 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri hanno votato NO 14 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 148), presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Il fondo di riserva di parte corrente di cui all'UPB DA09011 è determinato in 78.000.000,00 euro in termini di competenza e di cassa.
Il fondo di riserva per spese di investimento di cui all'UPB DA09012 è determinato in 137.958.000,00 euro in termini di competenza e di cassa.".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 148.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 55 Consiglieri votanti 54 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 10, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento n. 149) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "L'avanzo finanziario presunto alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 è incrementato sulla base dei dati desumibili del consuntivo di 40.000.000,00 euro".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Intervengo semplicemente per precisare che applichiamo 40 milioni relativi all'avanzo del 2007, già sul bilancio di previsione.
Come i Consiglieri sapranno, 200 milioni di euro erano già applicati con questo, li integriamo di 40 milioni.
Colgo l'occasione per fornire una comunicazione tecnica che probabilmente avrei dovuto dare in sede di approvazione della tabella: i vari Capitoli saranno modificati, per esigenze tecniche, nella loro numerazione, ovvero passeranno da quattro a cinque cifre i Capitoli di entrata, e da cinque a sei cifre i Capitoli di spesa.
Ovviamente, la questione è meramente tecnica e nasce dall'esigenza di avere un campo più ampio per la determinazione della denominazione dei Capitoli. Naturalmente le UPB non saranno modificate.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 149.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 52 Consiglieri votanti 51 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 15 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 11, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 12.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 13.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 14.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione nominale sull'articolo n. 15.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 54 Consiglieri votanti 53 Consiglieri hanno votato Sì 36 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Sono stati presentati alcuni ordini del giorno tecnicamente collegati al provvedimento in esame. Mi pare di aver colto un ampio consenso da parte dei Presidenti dei Gruppi consiliari affinché tali provvedimenti non siano discussi e votati nella seduta odierna, ma nel primo Consiglio utile, che è quello di martedì prossimo.
Inoltre, per evitare ulteriori convocazioni di Conferenze dei Capigruppo - vista la concomitanza di conferenze stampa già convocate - se i colleghi convengono rimane inteso che la seduta di Consiglio di martedì prossimo avrà all'ordine del giorno, oltre a quanto già iscritto e non approvato nella seduta odierna (DPEFR), anche gli atti di sindacato ispettivo e gli ordini del giorno collegati. Così è disposto.
Procediamo, dunque, con le dichiarazioni di voto: vi sono richieste di intervento? (Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Se le dichiarazioni di voto fossero celeri, si potrebbe anche procedere all'approvazione dell'intero testo di legge, per poi chiudere definitivamente la seduta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi scusi, Presidente, ma ieri abbiamo chiesto una sospensione, che è stata accordata, per convocare una conferenza stampa. Sul motivo per cui sono le ore 13 e non le ore 11 non mi pare il caso di dibattere, dal momento che tutti i presenti hanno una propria opinione, che è probabilmente diversa. Noi desideriamo fare la conferenza stampa che abbiamo anticipato; poi torneremo e faremo delle dichiarazioni di voto come credo la materia richieda.



PRESIDENTE

Collega Burzi, non era intenzione di alcuno mettere in discussione quanto convenuto nella seduta di ieri. Volevo soltanto verificare la possibilità di evitare di tenere i colleghi impegnati qui fino a metà pomeriggio, laddove si fosse potuto utilmente chiudere il Consiglio. Ma vedo che questo non è possibile.
Vorrei soltanto capire dai colleghi i termini della sospensione. In tal senso, vorrei avere indicazioni anche dai Gruppi di maggioranza circa le loro necessità.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Il Consiglio riprenderà alle ore 14.
La seduta è sospesa.
(La seduta è sospesa alle ore 13.05) (Alle ore 14.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta riprenderà alle ore 14.10)



(La seduta riprende alle ore 14.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ci sono colleghi che desiderano intervenire per dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Siccome c'è stato questo piccolo rinvio ulteriore dalle ore 14 alle 14.10, chiederei alla cortesia della Presidenza di aggiornare brevemente la seduta per consentire a tutti i colleghi di tornare in aula. Grazie.



PRESIDENTE

I lavori sono aggiornati alle ore 14.25.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.20 riprende alle ore 14.31)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Per quanto riguarda l'esame del disegno di legge n. 505, abbiamo terminato la fase emendativa. Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'intero testo.. Ci sono colleghi che desiderano intervenire? La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Comincio io la serie delle dichiarazioni di voto.
Questa è una dichiarazione di voto chiaramente contraria, poiché non ci piace né questa finanziaria né questo bilancio. Di conseguenza, non possiamo che essere fortemente critici.
Perché? Perché è un bilancio non di grandi investimenti, è un bilancio che non rilancia il Piemonte, è un bilancio che vede ancora troppi fondi destinati a spese che noi riteniamo superflue.
Siamo invece soddisfatti non dei tempi, ma della soluzione finale che si è ottenuta, grazie anche a un atteggiamento di serie valutazioni sul bilancio e sulla finanziaria fatte dai Gruppi delle minoranze; serie valutazioni che hanno portato, dopo estenuanti lavori e trattative, ad un taglio importante sul bilancio relativamente a varie di voci di spesa, che si è trasformato in una riduzione del debito complessivo della Regione Piemonte.
Quindi, grazie a un'insistenza forte delle minoranze che si sono dimostrate unite come non mai, abbiamo ottenuto un taglio di 130 milioni di euro, che è stato portato prima come taglio alle spese e poi come taglio al debito della Regione. Ciò significa che il debito della Regione peserà un po' meno sulle spalle dei cittadini e delle persone che vivono in Piemonte.
Fra i tagli importanti, vogliamo segnalare il taglio che c'è stato per quanto riguarda la spesa a favore degli extracomunitari, il taglio importante (circa 10 milioni di euro) sulle spese relative al Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale - collaborazioni, il taglio che c'è stato sempre sul Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale segreteria, ecc.
Noi riteniamo che siano spese superflue. Avevamo denunciato anche la comunicazione della Presidenza: quasi 30 miliardi delle vecchie lire assegnate. Anche lì ci sono stati dei tagli importanti, e di questo non possiamo che essere soddisfatti.
Noi dicevamo che in Piemonte si doveva risparmiare su tante voci di spesa, tra cui le consulenze, la comunicazione, gli extracomunitari ed altro. In parte, siamo stati soddisfatti.
Certo, si poteva raggiungere lo stesso risultato se ci fosse stato un dialogo precedente alla presentazione del bilancio in Aula già in Commissione, ma così la maggioranza non ha voluto. Ci siamo scontrati spesso, raggiungendo anche toni a volte troppo accesi per un'Aula che dovrebbe lavorare solo nell'interesse dei piemontesi.
Grazie ai ritardi di presentazione del bilancio e dell'apertura dell'accordo e delle trattative, prima in Commissione e in Aula poi abbiamo impedito il regolare pagamento di mandati di pagamento scaduti a favore di numerosissime imprese, mandati che hanno dovuto essere sospesi per un periodo, per fortuna, comunque limitato, ma che non avrebbe dovuto esserci.
Noi avremmo dovuto approvare il bilancio non dico nei tempi previsti per legge, il 31 dicembre dell'anno scorso, ma almeno a gennaio, almeno a febbraio, almeno a marzo. Siamo arrivati a metà di maggio e siamo - ahimè la penultima Regione in Italia che approva il suo bilancio e la sua finanziaria, davanti solo alla Regione Calabria. E questo non può essere di certo un motivo di vanto né per la Presidenza della Regione né per la Giunta né per il Consiglio regionale.
Noi abbiamo chiesto più volte di discutere perché non è concepibile che non si tenga in minimo conto quello che pensa sia bene per il territorio della Regione Piemonte la minoranza, ma voi avete voluto tenere una linea di muro contro muro che ha danneggiato non solo i rapporti all'interno del Consiglio, ma tra Consiglio e Giunta, e alla fine comunque avete dovuto giustamente parlare con le minoranze. Anche perché ricordo ancora una volta che le minoranze non devono essere considerate nemici dalla Giunta, ma devono essere considerate una forza che serve a migliorare quello che la Giunta o la maggioranza propone.
Lo stesso Presidente Berlusconi ha annunciato, in fase di votazione di fiducia sia alla Camera che al Senato, piena disponibilità a discutere trattare, parlare, lavorare con le minoranze. Noi ci auguriamo che, dopo questa lezione di democrazia che le minoranze hanno saputo darvi in questa assise, la prossima volta sappiate discutere, parlare, trattare, lavorare con le minoranze, perché oggi siamo noi minoranze, domani magari le minoranze potrete rappresentarle voi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Che dire? Ho sentito la parte conclusiva dell'intervento del Consigliere Rossi e, in effetti, le considerazioni che sono da fare, a mio parere, sono tre. In primo luogo: come mai questo bilancio esce a maggio inoltrato, quando con le stesse condizioni che oggi voi, nel dialogo, avete accettato noi saremmo stati disponibili a farlo uscire probabilmente a fine gennaio o all'inizio di febbraio, però non si era sviluppato il dialogo n mai si è tentato di svilupparlo in questa direzione.
Sembra che qui ci muoviamo con dei rituali proprio della casta, nel senso che prima bisogna comunque fare dieci sedute a vuoto sapendo che bisogna fare dieci sedute a vuoto, per poi fare finta di avvicinarsi reciprocamente. Non sarebbe più corretto all'inizio dire il "prezzo" secondo voi, che oggi l'opposizione vi chiede di pagare? Se l'avessimo pagato a febbraio, da tre mesi staremmo lavorando nell'interesse della Regione Piemonte, nell'interesse del territorio, nell'interesse delle situazioni che, purtroppo, si stanno determinando con quest'approvazione.
Mi spiace che il Vicepresidente Peveraro abbia poco tempo per riposare forse potrà prendersi un weekend o due di riposo, ma poi dovrà mettere immediatamente mano all'assestamento, perché la legge regionale dice che l'assestamento va presentato entro il mese di luglio. Quindi, per lo meno entro il mese di luglio dovrà essere presentato dalla Giunta.
Quindi, aspettiamo con ansia l'assestamento per vedere come verrà "gestito" quello sforamento di 850 milioni di euro, che a questo punto è ridotto, grazie al nostro intervento, di 130 milioni di euro, sapendo che 850 meno 130 fa 720, e come saranno tagliati i fondi, i 720 milioni necessari per rientrare all'interno del patto di stabilità.
Una cosa abbiamo chiesto con chiarezza e lo diciamo anche in sede di dichiarazione di voto affinché sia verificato nella discussione sull'assestamento. Noi non vogliamo che queste decisioni siano prese dagli uffici; queste decisioni, cioè questi 720 milioni di euro, che tuttora rimangono di sforamento rispetto al Patto di stabilità, deve essere la Giunta e il Governo a dire dove dovranno essere tagliati in assestamento.
L'ha detto il Vicepresidente Peveraro: è un dato di fatto che ci sono 850 milioni di euro di sforamento dal Patto di stabilità.
Abbiamo ridotto di 130 milioni di euro la spesa, quindi fanno 720 milioni. Non lasciamo che poi sia la direzione amministrativa a dire l'anno scorso è successo alla fine di ottobre - che magari alla fine di agosto che non si può più impegnare nulla.
Sia la politica a dire dove devono essere indirizzati questi fondi; lo dico perché altrimenti avremo un'altra arma in più per far fare brutta figura a questa Giunta nell'assestamento e nel prossimo bilancio.
Infatti, vi diremo: "Non siete neanche stati in grado di determinare dove i vostri soldi andavano impegnati e spesi; avete lasciato che questa scelta la faccia il Direttore regionale del Patrimonio e dell'Amministrazione".
Questo è un abdicamento della politica, e so che la Presidente Bresso è sempre molto attenta sul fatto che la politica deve decidere e deve fare.
la politica che deve dire quello che si fa e non potrà lasciare 720 milioni di euro e che il dottor Lesca decida quando è il momento di chiusura rispetto al Patto di stabilità e dica: "Da oggi non si fanno più certe cose". Ma lo deve fare pubblicamente, non può farlo in modo carbonaro.
Lei deve dire a quest'Aula che rappresenta il Piemonte e se giustamente come lei mi sembra abbia intenzione di fare e l'ha confermato il Vicepresidente - questa Regione s'impegna a rientrare nel Patto di stabilità, allora lo dica, perché poi noi lo chiederemo sicuramente in assestamento in maniera più forte di quanto lo chiediamo oggi, a meno che l'assestamento non arrivi in Aula quando gli impegni sono già impediti dalla struttura. In quel caso diremo che questa Regione non ha nessuna capacità, neanche di determinare la spesa e che la lascia in mano agli uffici.
Mi avvio alla conclusione per dire che comunque siamo soddisfatti del taglio di 130 milioni di euro che siamo riusciti a far fare alla Giunta regionale rispetto al bilancio.
Ricordo che tutto il cancan che si sta facendo in applicazione anche alla legge sulle Comunità montane ci porterà ad un risparmio da 500 mila euro ad un milione di euro. Noi in una volta sola ne abbiamo fatti risparmiare 130 milioni.
Si ragioni sui costi della politica e sulla riduzione dei costi non a colpi di 500 mila euro, ma magari con prospettive più ampie come noi abbiamo dimostrato di sapere fare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Nel mantenere la dichiarazione di voto negativa sulla manovra che ci apprestiamo a votare, più che rivolgermi alle cose fatte, su alcune delle quali dobbiamo ancora procedere al voto finale, e alle difficoltà che questa fase ha contraddistinto e quindi agli elementi di differenza, vorrei vedere invece quelli che mi sembrano essere elementi di positività e che ci auguriamo, anzi siamo convinti, possano essere condivisi.
Io ne ho evidenziati particolarmente tre: i tempi, il debito e la sostanza del bilancio. I tempi sono palesemente insoddisfacenti. Nessuno qui, al di là dell'utilizzo polemico delle notizie, è particolarmente contento di arrivare in ritardo e di arrivare tra le Regioni in particolare ritardo.
Credo che si debba lavorare per arrivare nei tempi, non soltanto nel rispetto delle leggi, ma nell'interesse di chi questa Regione amministra.
Ce n'è la possibilità, attiene al mondo del regolamento.
Esiste nella Giunta per il Regolamento un lavoro appena avviato, basato su due documenti fondamentali; uno di formazione diessina, che poi è diventato parte del documento del PD e, se non ricordo male, l'ultima sessione della maggioranza che oggi governa in Regione. Esiste un documento proposto dall'opposizione che ha come nome "Statuto dell'opposizione".
Riteniamo che sia, non da ora, tempo di porvi mano e di arrivare ad un definizione dello stesso se ce ne sono le condizioni; siamo anche coscienti delle difficoltà esistenti non soltanto all'interno della maggioranza, ma all'interno dei Gruppi consiliari in senso lato. Ma ci sembra il momento giusto per farlo.
Sul debito abbiamo opinioni non identiche su come questo debito si sia andato formando; in alcuni casi sono anche opinioni che attengono al mondo della tecnica contabile. È una materia difficile, ma al di là della cultura con la "c" minuscola attorno alla natura contabile della gestione di un documento così complesso, com'è insieme tra finanziaria e bilancio pubblico, è comunque secondo me prendibile come elemento di positività che pur nella diversa impostazione e nelle diverse soluzioni andatesi delineando, ci sia anche da parte della Giunta la preoccupazione dell'entità del debito.
Questo è un tema che è stato sfiorato nell'ambito di questo dibattito e traspare anche dall'impostazione che il bilancio ha uscendo da quest'Aula di cui siamo orgogliosi perché abbiamo contribuito a formarla. Non abbiamo certamente l'orgoglio di pensare che sia stato risolto, ma si è avviato un percorso che a noi pare importante, perché nei bilanci degli Enti pubblici sia quello del Governo centrale sia quello degli Enti locali a qualunque dimensione o ordine appartengano, non credo che debba essere scritto che devono solo e solamente crescere.
Chi si occupa, come partito che abbia nella sua natura l'essere partito di governo in senso vero, del costo della politica, non può che trovare nel tentativo di ridurre la dimensione delle cifre assegnate agli amministratori pubblici di qualunque ordine, di qualunque colore essi appartengano: cifre più chiare e ridotte ad una modalità, quella che trovo più seria e, tra l'altro, più efficace per affrontare il tema del costo della politica in sede di serietà e di efficacia e non in sede di demagogia.
Credo che questo sia stato un contributo utile a tutti e certamente lo è stato per il mio Gruppo - spero e credo che lo sia stato sia per i colleghi dell'opposizione che della maggioranza - oggi, anche tramite un dibattito faticoso, talora aspro, pure più del necessario, comunque le cifre cardine attorno cui ruota il bilancio di questo Ente credo siano note a tutti.
Allora, il fatto che siano note le principali regole di gestione di questo strumento, credo sia utile a tutti i Consiglieri, indipendentemente dal Gruppo, sia della maggioranza che dell'opposizione. Come correttamente ha detto il collega Rossi, è transitoria l'appartenenza ad un'area piuttosto che ad un'altra, maggioranza od opposizione, mentre è importante il ruolo che ognuno di noi si assegna e la modalità che ognuno di noi si autodefinisce di svolgimento del proprio lavoro.
Abbiamo compreso le cifre cardine e l'utilità di ammodernamento delle leggi, pur buone e decorose, come, ad esempio, la legge n. 7, che presidia quanto qui con fatica abbiamo gestito; crediamo siano contributi e strumenti utili per il lavoro fin qui fatto e per quello che rimane da fare in questa e nelle prossime legislature.
Infine, per quanto riguarda la sostanza, credo appaia chiara a tutti pur nella diversità delle opinioni politiche - non lo dico in senso strumentale e polemico, come credo abbia fatto ieri l'Onorevole Morgando in un dibattito in sede confindustriale, quando ha sostenuto quanto è ai margini dell'ovvio, ma ogni tanto è bene ripetere le ovvietà - che la spesa sanitaria non di questa Regione, ma di questo paese, e le Regioni sono le delegate ad occuparsene, non è sotto controllo, chiunque la presidi.
Crediamo che il porla sotto controllo sia un'esigenza doverosa da parte di chi la gestisce, che sia un diritto non escludibile da parte di chi fa l'opposizione, ma sia anche il metodo unico per fare sì che attorno a queste cifre, che stanno dimensionalmente rappresentando sempre più non solo la parte prevalente, ma quasi la totalità dei nostri bilanci, ci possa essere quella ricerca di efficienza che ne consenta il reinvestimento anche all'interno di quella che non è soltanto più una sanità di acuzie, ma di quello che viene chiamato il wellness, lo "star bene".
Una Regione che sa di avere dei...



(Scampanellìo del Presidente)



BURZI Angelo

Dicevo, una Regione che sa di avere anche problemi anagrafici - arrivo subito alla conclusione - e una popolazione con un sempre maggior numero di persone appartenenti alla terza età, se ne deve occupare.
In tutto ciò c'è spazio di lavoro per i temi che l'opposizione, o per lo meno il Gruppo che ho l'onore di presiedere, cercherà di declinare nelle prossime fasi.
Mi toccano soltanto i ringraziamenti sinceri ai colleghi dell'opposizione, in quanto, una volta tanto, pur essendo stati spesso oggetto di critiche anche molto giustificate, ci siamo mossi come una squadra, sono uomo di squadra e questa squadra mi piace.
Ringrazio anche tutti i colleghi dei Gruppi di maggioranza con i quali abbiamo avuto un rapporto utile, di conoscenza, di dialettica, di contrasto; riteniamo siano stati utili i lavori che qui si concludono e soprattutto, i lavori di domani.
Con questa Giunta non c'è stato e non c'è alcun dialogo, lo dimostra anche la modalità con cui oggi i suoi componenti partecipano a questi lavori. Non credo che su ciò ci sia niente da aggiungere, ci auguriamo che si tolgano dai piedi il più presto possibile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Innanzitutto, rivolgo un primo pensiero al personale, che voglio ringraziare per l'ampia disponibilità data, che in questo periodo ci ha sopportati e che segue puntualmente il lavoro del Consiglio con grande professionalità.
La prima riflessione concerne la positività di questo bilancio, su cui ora non voglio dilungarmi, essendo già intervenuti in tal senso il collega Lepri e altri Consiglieri in dibattito generale, infine l'Assessore Peveraro nella replica. Vorrei sintetizzarlo con uno slogan: è un bilancio che, in un momento di difficoltà economica del paese, non appesantisce la pressione fiscale e, nello stesso tempo, guarda alle politiche d'investimento e di sviluppo, cercando di salvaguardare, e lo fa con fermezza, le proprie politiche nel campo sociale e difendendo le fasce più deboli della nostra regione, in continuità anche con i provvedimenti già assunti dalla Giunta regionale, quale l'innalzamento dell'esenzione dell'IRPEF, che il centrodestra aveva aumentato alcuni anni fa, e quello dell'esenzione sul ticket per i farmaci, portandola a 36 mila euro per tutti i cittadini piemontesi.
Relativamente ad una seconda riflessione, non credo sia possibile continuare a lavorare in questo modo, al di là delle responsabilità della maggioranza e della minoranza. Non è possibile che questo Consiglio regionale sia impegnato per oltre sei mesi a discutere di consuntivo assestamento e bilancio di previsione: tra le discussioni in Commissione e le discussioni in Aula, poi aggiungiamo il mese di ferie, poi c'è Natale Pasqua e a questo Consiglio regionale rimangono pochi mesi per fare quello che dovrebbe, cioè, oltre ad occuparsi di bilancio, emanare leggi utili per le politiche di sviluppo di questa Regione, pochi mesi per discutere di questo, sia in Commissione sia in Consiglio.
Abbiamo già avviato una riflessione relativamente al Regolamento di questo Consiglio regionale, crediamo sia giunto il momento di affrontarlo e di risolvere la questione, quindi procedere ad una sua modifica. È doveroso non per noi, non per il fatto che siamo costretti a stare qui sedici giorni per approvare il bilancio, ma per il Piemonte, se vogliamo che i nostri tempi siano adeguati alla società piemontese.
Mi rivolgo ai colleghi del Consiglio regionale: non facciamo del bene al Consiglio se stiamo qui sedici giorni a discutere del bilancio e, poi delle politiche di bilancio poche ore. Se, in qualche modo, vogliamo sfidare la Giunta e avere un ruolo autonomo e importante, dobbiamo modificare questo Regolamento, è indispensabile, se vogliamo essere utili alle politiche del Piemonte.
Per quanto ci riguarda, per essere conseguenti all'impostazione che abbiamo dato nei mesi scorsi, nelle prossime settimane e nei prossimi giorni lavoreremo e discuteremo per la modifica di questo Regolamento e mi auguro, anzi, ne sono certo, che lo faremo insieme alle opposizioni.
In merito ad una terza riflessione, è inevitabile che le opposizioni svolgano il loro ruolo contestando nel merito il bilancio che presenta una maggioranza. Si sta discutendo molto, anche in modo ironico, sbagliando secondo me, di quanto in questi giorni è avvenuto in Parlamento, dove è accaduto qualcosa di importante, che può decidere una svolta per il paese.
Questo non significa che nei confronti del Governo Berlusconi quest'opposizione sarà "molle", come è stata definita da qualche giornalista. Saremo severi, ma anche propositivi, del resto la proposta che abbiamo fatto come Partito Democratico di formare il Governo ombra va in questa direzione, preparare politiche alternative anche dall'opposizione.
Credo che da tutta questa vicenda non emerga la politica alternativa di bilancio da parte del centrodestra. Non è emersa la politica alternativa al nostro bilancio.
Anche nella discussione che abbiamo fatto - e non la voglio sottovalutare - sul debito e sulle proposte di taglio, una discussione utile per il bilancio, non è emersa la politica alternativa, la proposta alternativa del centrodestra.
Rispetto alle politiche dei tagli - non voglio tornare sulle proposte che avete fatto inizialmente sui tagli, subito abbandonate - faccio un esempio: anche in queste sedute avete insistito molto sulla questione della sicurezza, ma non avete presentato un solo emendamento per aumentare i fondi sulla sicurezza. Questa è una vostra debolezza! Noi lavoreremo sulle politiche di sicurezza, anche se abbiamo qualche ritardo per emanare i regolamenti, ma l'Assessorato sta lavorando in questa direzione, e su tali politiche vi vogliamo sfidare; vedremo anche i risultati nell'applicazione di questa legge.
Infine, mi permetta, Presidente, vorrei rivolgere un invito alla Giunta: dovete presentare il bilancio di previsione nei tempi previsti.
Nello stesso tempo, vorrei sfidare l'opposizione, che ha detto che il bilancio di previsione di quest'anno poteva essere approvato mesi or sono: se la Giunta presenterà il bilancio di previsione 2009 a settembre approviamolo nei tempi, entro il 31 dicembre. Faremo un servizio utile per tutto il territorio piemontese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Mi spiace che il collega Muliere si ritenga offeso perché il collega Giovine parla dopo di lui, ma - lo prego di credermi non era assolutamente né previsto né pensavo che la cosa potesse recargli così tanto fastidio. Gli chiedo, in futuro, anche al fine di stemperare il clima in questo consesso, di evitare questi atti di lesa maestà.
Ovviamente, rispetto alle sue considerazioni, la nostra contrarietà è assoluta e totale, anche perché ogni volta si cerca di spostare il problema da una situazione a un'altra.
Qualunque tipo di strumento e di procedimento si adotti per arrivare ad un risultato, ci deve essere a monte la volontà di arrivare a quel risultato e - permettetemi, colleghi - credo che non ci fosse realmente la volontà (questa è la mia modesta impressione), da parte di questa Giunta di arrivare in tempi rapidi all'approvazione del bilancio.
Credo sia importante, al di là della tempistica adottata, che il risultato finale sia un prodotto valido. Il prodotto non è validissimo rispetto a quello di cui il Piemonte necessita in questo momento, ma è sicuramente più valido di quello che era inizialmente, quando la Giunta ha presentato la sua prima proposta.
Fa piacere che il Consiglieri Muliere ammetta che anche la Giunta nella presentazione del bilancio ha manchevolmente delle colpe, perché lo presenta spesso e volentieri con dei ritardi, quindi certe accuse rivolte all'opposizione non possono essere completamente ascritte al ruolo peraltro doveroso, che l'opposizione fa ogni qualvolta rispetti il mandato elettorale.
Nella fattispecie, il voto su questo bilancio è contrario, perch riteniamo ci sia stata una finanziaria apatica, non particolarmente malevolo, ma semplicemente apatica. È stata corretta nell'articolato, per tutta la parte che riguarda l'agricoltura, giustamente sotto la spinta della minoranza, affinché tutto questo fosse conglomerato in un successivo provvedimento legislativo che nei prossimi giorni - spero quanto prima sarà sottoposto all'approvazione dell'Aula, e questo credo faccia parte del buon senso della nostra attività legislativa.
Per quanto riguarda il bilancio, è un bilancio senz'anima: non si capisce realmente qual è la direzione politica che questa Giunta e, di conseguenza, la maggioranza che la sostiene, voglia dare.
Capisco che ci sia una situazione congiunturale non facile; capisco che probabilmente ci fossero delle manchevolezze strutturali che non potevano essere risolte con la bacchetta magica, ma sinceramente quando si vedono certe scelte e certi capitoli finanziati (molto discutibili) e altri non finanziati, evidentemente significa che esiste una volontà politica, o meglio una non volontà politica, perché non si capisce realmente qual è l'obiettivo finale di questa Giunta.
Confermo - e rimango nel tempo previsto - il nostro voto negativo e mi auguro che successivamente, quando si vorrà ottenere un risultato politico si adottino precauzioni giuste e intelligenti per ottenerlo, ovvero il dialogo che è l'unica arma che in politica avrà sempre il sopravvento.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Il mio Gruppo esprimerà voto negativo sul bilancio regionale presentato dalla Giunta. Questo non significa che la valutazione complessiva sia assolutamente negativa.
In una delle sue opere principali, Cervantes fa dire a uno dei suoi personaggi: "Non esistono amori inutili", e così come non esistono amori inutili, non esistono lavori d'Aula inutili! Mi sembra, quindi, che tutte queste giornate trascorse in Consiglio regionale abbiano portato a una soluzione che ha delle caratteristiche di accettabilità per l'Aula, nella sua interezza.
Da questo punto di vista, dovremmo avere la capacità di fare tesoro di quest'esperienza, soprattutto dei tempi necessari per l'approvazione di un bilancio e, naturalmente, com'è già stato sottolineato da autorevoli Presidenti di Gruppo, sarebbe importante che dal prossimo anno la presentazione del bilancio regionale avvenisse in tempi diversi, non necessariamente ottemperando alle indicazioni di legge, ma che almeno si avvicinino a quello che la legge prevede per l'approvazione del bilancio.
Credo che, da questo punto di vista, auspicare per il prossimo anno una presentazione anticipata del bilancio regionale sia un punto su cui tutta l'Aula possa trovare un'intesa. Soprattutto, la richiesta di una maggiore apertura al dialogo da parte della Giunta, anche in tempi antecedenti alla presentazione del bilancio, in modo che una serie di normali rapporti interpersonali tra gli Assessori, i singoli Consiglieri e i singoli Gruppi possa, in qualche modo, portare ad un lavoro che precede la presentazione del bilancio tale che quando il provvedimento arriva in Aula, un minimo di dialogo sia stato già impostato e la parte di dibattito sia di stampo specificatamente politico.
Con quest'auspicio, ribadisco il voto negativo del nostro Gruppo e mi auguro, per il prossimo anno, che si voglia seguire un iter diverso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Io sono entrato in Aula quando il Capogruppo del PD, il collega Muliere, aveva già iniziato il suo intervento, lanciando messaggi di sfida e di collaborazione, per poi evidenziare l'importanza del cosiddetto Governo ombra, che il PD ha proposto a livello nazionale (proposta che peraltro, condivido in pieno).
Ritengo, infatti, che sia compito delle opposizioni promuovere delle iniziative politiche e programmatiche alternative al Governo. Pertanto, è giusto che ci sia un cosiddetto Governo ombra o delle opposizioni, volto a suggerire proposte alternative alla governabilità che oggi gestisce la Regione Piemonte.
Noi pensiamo di aver compiuto il nostro dovere. Tuttavia, a cose fatte rilevo purtroppo che abbiamo perso un po' tutti. In che senso dico questo? Non abbiamo certo perso del tempo. Ma nel tentativo di diffondere un messaggio politico, mi accorgo che abbiamo tolto 15 milioni di euro alle attività produttive rivolte alla promozione e allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Questo, a mio avviso, è un problema, Assessore Peveraro. Mi spiace e me ne assumo anche la responsabilità, perché quando dico che abbiamo perso tutti, mi ricomprendo anch'io in questa perdita. Ridurre di 15 milioni di euro le attività delle piccole e medie imprese, penso che sia un danno economico e sociale di cui tutti noi dovremmo farci carico.
Non vi è stato, infatti, quel dialogo, quel confronto e quel risultato che tutti noi, oggi, auspicavamo di ottenere, sia come opposizione che come maggioranza.
Un altro dato che vorrei evidenziare a questa Giunta riguarda l'analisi apparsa su La Stampa che vede la Presidente Bresso orientata verso l'Europa (come sapete, compro sempre il giornale all'una di notte, appena esce).
Dopo aver letto questo articolo mi sono un po' preoccupato, perché ho subito pensato di dovermi già organizzare la prossima campagna elettorale regionale! Battute a parte, ho cercato di comprendere se la notizia fosse vera oppure falsa e infondata, non per tranquillizzare me stesso, ma per capire qual potrebbe essere il futuro dei nostri cittadini, non certo il futuro di Deodato Scanderebech! Presidente Bresso, personalmente gradirei che lei rimanesse in carica fino alla fine del suo mandato: non lo dico perché io possa continuare a fare il Consigliere regionale, ma perché ritengo che il Piemonte ne abbia bisogno e perché la giudico una Presidente brava, tenace e capace. Questo glielo devo dire con assoluta sincerità! Che cosa è emerso, tuttavia, dal risultato politico? Che a Torino e in prima cintura voi avete tenuto testa al PDL, mentre non lo avete fatto altrove. Cosa vuole dire, dal punto di vista politico? Significa che lei è forte, ma non lo è la sua Giunta. E perché lei è forte, mentre non lo è la sua Giunta? Lei ha anche ricoperto la carica di Presidente della Provincia di Torino, per cui è ben radicata a Torino e nella prima cintura. Invece alcuni dei suoi Assessori - non tutti, ci mancherebbe! - non sono sufficientemente rappresentativi sul territorio.
Pertanto, due sono le possibilità: o è la Giunta e gli Assessori che non funzionano, oppure lo è questa maggioranza. Ma non intendo addentrarmi nel merito, perché ne ho già abbastanza di analisi da fare nel mio partito! Quindi lasciamo perdere. Però, oggi, purtroppo ho letto quell'articolo su La Stampa. Allora chiederei alla Presidente, se è possibile...



(Commenti della Presidente Bresso)



SCANDEREBECH Deodato

Un'altra volta, non c'è problema.
Fermo restando, quindi, che per quanto riguarda il bilancio, ripeto e sottolineo che se ci fosse stato più dialogo e più confronto anche sugli aspetti sostanziali, quindi anche sulla programmazione e non solo sul Regolamento o sull'aspetto tattico dell'Aula, forse saremmo arrivati prima allo stesso risultato o forse avremmo ottenuto un risultato migliore e certi tagli non li avremmo dovuti fare.
Sottolineo ancora una volta l'importanza del dialogo: è giusto che la Giunta e la Presidente svolgano il proprio lavoro, ma è altrettanto corretto che l'opposizione faccia la propria attività propositiva. Il mio auspicio è che questa riflessione valga per le prossime volte. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Parlo sempre poco, ma qualcosa vorrei dire anch'io.
Ho due motivi di soddisfazione per la conclusione di questo bilancio: innanzitutto, ridurre le spese di 130 milioni di euro è comunque un fatto positivo. Il Capogruppo del PD qualche minuto fa lo ha definito "utile".
Dunque, "utile" e "positivo" sono due aspetti che concordano.
Il secondo motivo di soddisfazione è dovuto al fatto che all'interno di questa sessione di bilancio credo che si sia avviata veramente una politica di contenimento e di chiarezza dei costi della politica. Fra il lavoro svolto in Commissione e quello completato qui in Aula ci sono due elementi che mi inducono a ritenere che si sia cominciato ad affrontare in modo serio i costi della politica. Mi spiego meglio.
In Commissione avevamo votato all'unanimità che nessuno stipendio delle partecipate e delle controllate della Regione Piemonte potesse superare il 70% dello stipendio del nostro capo del Governo regionale. Il Consiglio regionale in questi giorni ha altresì votato un ordine del giorno nel quale si precisava che tutti i tipi di benefit e di premi rivolti agli stessi dirigenti o ai membri del Consiglio di Amministrazione non potessero superare il 25%. Dunque abbiamo chiuso la porta e la finestra.
Abbiamo definito un quadro chiaro in cui si possono muovere gli stipendi che prima erano in "libera uscita"; erano centinaia i soggetti che prima beneficiavano di cifre senza alcun controllo.
Vorrei però precisare anche qual è il motivo di insoddisfazione, o meglio, di preoccupazione: non intendo ripetere quanto ha poc'anzi esposto il collega Scanderebech, perché non vorrei dare l'impressione di voler concorrere al prossimo Assessorato! Vorrei però ribadire che questa Regione ha eletto una leader, che è la Presidente Bresso, così come ha eletto un Consiglio regionale, che siamo noi.
La Presidente, che è la leader, e il Consiglio regionale devono dialogare di più, e non è detto che per fare questo si debba cambiare per forza il Regolamento. Magari è una cosa che andrà fatta, ma voglio portare un esempio, che è parallelo e che può spiegare meglio la situazione.
Noi abbiamo votato le politiche qualche settimana fa; prima tutti dicevano che quella legge elettorale aveva portato alla proliferazione dei partiti e alla ingovernabilità. La stessa legge ha eliminato 35 partiti senza che sia stata modificata di una virgola. Quindi, è la volontà politica che va al di là dei regolamenti, che possono essere migliorati, ma è la volontà politica che risolve i problemi.
Questa Regione ha una leader e ha un Consiglio regionale; bisogna aumentare il dialogo tra la leader e il Consiglio nell'interesse del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Il Consigliere Nicotra ha iniziato il suo intervento dicendo che aveva alcuni elementi di soddisfazione, che poi alla fine non sono trapelati in maniera forte dal suo intervento, anzi mi sembra che abbia posto l'accento più su tutta una serie di criticità.
Anche da parte mia non ci sono grandi motivi di soddisfazione, tranne il fatto che oggi chiudiamo una vicenda che è andata ben oltre i tempi regolamentari, supplementari e anche i rigori; credo che siamo già oltre ed oltre.
Avremo la possibilità di santificare la giornata festiva come riteniamo più opportuno, chi andando a messa, chi allo stadio. Diamo a questa Regione il bilancio che i cittadini di questa regione aspettavano, però credo che oggettivamente altri grandi motivi di soddisfazione non ci sono.
E credo che questo si evidenzi anche nella stragrande maggioranza degli interventi di dichiarazioni di voto che ho sentito finora. Sono dichiarazioni di voto che sostanzialmente rispecchiano in larga misura qual è stato l'andamento di questi venti giorni; quindi, pochissime discussioni nel merito del bilancio e grandi contrapposizioni su questioni regolamentari inizialmente e poi per capire da una parte e dall'altra - e da questo non voglio sottrarmi e credo che nessuno possa sottrarsi - se era possibile portare a casa qualcosa.
Credo che abbiamo perso un'occasione per riflettere seriamente sulla nostra regione e per capire in maniera più approfondita quali sono le cose che funzionano e quelle che funzionano meno, per capire dove servivano più risorse e dove ne servivano meno.
Credo che dovremmo tutti assieme porci l'obiettivo di affrontare determinati temi nelle occasioni che ci rimangono da oggi alla fine della legislatura e mi auguro anche della prossima legislatura. Infatti, mi unisco all'auspicio del collega Scanderebech: spero che la prossima legislatura, dal punto di vista della maggioranza e delle minoranze, sia sulla falsariga di quella odierna e che la Presidente Bresso continui a guidare questa Regione. Però non mettiamo limiti alla Provvidenza! Da oggi alla fine della legislatura proviamo ad affrontare questi momenti topici dell'attività del Consiglio nella maniera più produttiva; e la maniera più produttiva va sicuramente individuata nel fare i passi che occorrono nella direzione di rivedere il nostro Regolamento. Su questo credo che ci sia un'ampia convergenza delle forze di questo Consiglio per iniziare a mettere mano al regolamento, anche se difficilmente sarà possibile utilizzare in questa legislatura il nuovo regolamento che sarà elaborato e votato.
Credo che però - e lo diceva già il collega Nicotra - è sicuramente una questione di Regolamento, ma molte volte è anche una questione politica. Se politicamente ognuno assume fino in fondo il proprio ruolo ed è disposto a mettersi in gioco e a mettersi in discussione politicamente, non solo in base a questioni regolamentari, è disposto a mettere in gioco le sue proposte, a scontrarsi e fare delle battaglie anche impegnative su elementi politici o su questioni molto concrete che qualificano e possono evidenziare la situazione politica, credo che, anche senza grandi modifiche al Regolamento, si possano avere delle discussioni più approfondite e più concise che portano maggiori frutti.
Credo che questa sia una lezione che tutti dovremmo trarre dall'approvazione di questo bilancio, che ci può servire per andare avanti.
Siamo attesi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a scadenze impegnative, non solo su questioni di bilancio. Lunedì inizia il percorso della legge sulle Comunità montane con le consultazioni. Sappiamo tutti che abbiamo dei tempi stretti su questa vicenda. Vediamo se ad esempio rispetto ad una vicenda come questa potremo evitare il ripetersi di eventi come questo.
Più nel merito, credo che le caratteristiche positive del bilancio siano state già ricordate da altri interventi della maggioranza che mi hanno preceduto, e credo che alcune questioni potranno essere ancora evidenziate con l'approvazione degli ordini del giorno che martedì metteremo in discussione in quest'Aula.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo del disegno di legge n. 505.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 53 Consiglieri votanti 52 Consiglieri hanno votato Sì 35 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15.28)



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