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Dettaglio seduta n.326 del 14/05/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COTTO



(Alle ore 10.01 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Boeti, Bresso, Buquicchio Cattaneo, Chieppa, Placido, Robotti, Rutallo, Spinosa e Travaglini.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Colleghi, ricordo che nella seduta pomeridiana di ieri, martedì 13 maggio, è iniziato l'esame del disegno di legge n. 505, con la relazione del Consigliere Lepri e la discussione generale. Abbiamo rinviato ad oggi l'intervento di replica del Vicepresidente Peveraro.
Comunico, inoltre, che sono stati presentate n. 50 richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., a prima firma dei colleghi Vignale Boniperti, Casoni e Rossi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Presidente, stiamo per presentare un piccolo numero di emendamenti di merito; sono una revisione di quelli già presentati in Commissione, durante la fase analoga che si era svolta sulla legge stessa.
Le richieste d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g., presentate ieri sono state presentate - spero - per una comprensibile misura di salvaguardia. Purtroppo i banchi dell'opposizione, contrariamente a quelli della maggioranza, non sono ancora così puntualmente pieni (è una delle tante abitudini che dobbiamo prendere dalla maggioranza, quella di essere tutti presenti al momento giusto), per cui chiedo una piccola riunione di minoranza per decidere se partire dagli emendamenti o dagli inserimenti.
Se ci dà due minuti, Presidente, definiamo quale delle due linee, che sono indifferenti nel merito, ma cambiano solo nella modalità, tenere.



PRESIDENTE

Se non ci sono indicazioni in senso contrario, la richiesta è accolta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.36 riprende alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico "A. Straffa" di Orbassano


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Tecnico "A. Straffa" di Orbassano, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento sull'esito della riunione dei Gruppi di opposizione


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Solo perché manteniamo la buona abitudine, avendo fatto una riunione, di comunicare l'esito ai colleghi.
Abbiamo dibattuto delle due impostazioni e scegliamo quella dei nuovi inserimenti, per declinare agli interventi che seguiranno (speriamo siano utili in tal senso) una serie di sensazioni diverse che si richiamano all'insoddisfazione. Infatti, il messaggio che la nostra collaborazione sulla finanziaria intendeva dare, era finalizzato a un confronto più costruttivo di quello che finora è avvenuto sul bilancio.
Vogliamo spiegare ad alcuni, non tutti, fortunatamente, che ritengono il bilancio essere una "cosa" della Giunta, che il bilancio è una "cosa" del Consiglio, che sembra la stessa cosa, ma non lo è per nulla, e rientra nei doveri, oltre che nei diritti, dei Consiglieri tutti, non soltanto di quelli di opposizione, entrare nel merito delle scelte che quest'Aula fa basandosi evidentemente sulle proposte che sono state fatte dall'esecutivo.
Poiché alcuni dialoghi avvenuti anche solo ieri sono stati molto esemplificativi nella nostra ricerca di efficienza, per essere sempre estremamente chiari, perché i numeri hanno una loro magia, noi chiediamo, a fine maggio, che questa Giunta prenda atto che comunque gli impegni che potrebbe assumere, soprattutto nell'area capitale, sarebbero ben lontani da quanto ci propone. Chiediamo un'efficienza nell'ordine di pochi punti percentuali, che nel mondo esterno che fa riferimento a quest'Ente è considerata normale, quindi chiediamo pochi punti di efficienza sul totale.
Non comprendiamo la rigidità, ma ne prendiamo atto, e, nella maniera più chiara che l'opposizione ha, quindi in questo momento rinunciando a un dialogo che peraltro o non ci viene offerto o non viene offerto nella maniera che noi riteniamo utile, procediamo alla richiesta d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Dopo, se ci sarà un dopo, vedremo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Solo per sottolineare con rammarico che la strada che intraprende l'opposizione, quella delle inversioni, mi pare che non aiuti molto l'inizio di un confronto.
Devo sostenere che questa situazione è un po' strana, perché oggi è il quindicesimo giorno consecutivo di Consiglio, quindici giorni di Consiglio per discutere della legge finanziaria e del bilancio (bilancio di cui, tra l'altro, si è concluso solo ieri sera il dibattito generale) e come prima azione dell'opposizione, dopo il dibattito generale, c'è quella di presentare...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, vi prego di spegnere i cellulari; diamo anche un pessimo esempio...



MULIERE Rocco

Mi auguro che la scelta assunta dall'opposizione sia una scelta temporanea, perché non mi pare ci sia una rigidità da parte della maggioranza. Nel momento in cui abbiamo discusso della finanziaria, c'è stata piena disponibilità da parte della maggioranza a snellire l'articolato, come poi in realtà è accaduto.
stata fatta una richiesta da parte dell'opposizione, ci saranno delle valutazioni, il Vicepresidente dovrà replicare, ma, prima della replica del Vicepresidente, l'opposizione decide di chiedere le inversioni.
Mi pare che non sia un buon inizio di giornata! Il Presidente parlava di diritti e io credo ci sia un diritto della maggioranza - come c'è un diritto dell'opposizione - che è quello di governare e in questo caso vogliamo solo compiere un atto obbligato per la Regione: quello di dotarsi di un bilancio di previsione.
Se non è un diritto questo! Pertanto, se il Vicepresidente intende replicare, ascolterei con attenzione tale replica, augurandomi che la scelta e la strada intraprese dall'opposizione possano essere riviste.
Credo che non sia una buona cosa per il Consiglio, ma soprattutto per il Piemonte, continuare a ritardare l'approvazione del bilancio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Vorrei ricordare, proprio dal punto di vista dell'ordine del dei nostri lavori, che ci troviamo in una situazione un po' kafkiana, definiamola così: il DPEFR lo abbiamo di fatto declassato ad appendice di bilancio quando, invece, dovrebbe essere il documento strategico che dovrebbe esprimere la coesione e la condivisione di tutti i principi di politica sostanziale della maggioranza che sorregge la Giunta Bresso.
Ricordo, inoltre, che a causa del periodo elettorale in Commissione il dibattito sulla legge finanziaria è andato come è andato, cioè si è trasferito sostanzialmente in Aula. In Aula non siamo stati noi ad arrivare con una vagonata - qualcuno direbbe una "lenzuolata" - di articoli aggiuntivi, manifestando peraltro tutta la loro complessità. Abbiamo dato senz'altro una mano per trovare delle soluzioni e per demandare in sede di Commissione o ad un collegato alla legge finanziaria la definizione di alcune questioni importanti ma settoriali.
Adesso inizia il discorso del bilancio. Io credo che si debba riaffermare in quest'Aula che compete ai Consiglieri regionali valutare quelle che sono le appostazioni articolate per UPB, raggruppate nei vari Titoli e poi valutate sotto il profilo delle finalità, sia di rubrica sia di riferimento alle varie Direzioni regionali, che sono i bracci operativi della Regione, proponendo le eventuali modifiche.
Noi siamo ovviamente disponibili a definire modalità di confronto accelerato che portino a concludere i nostri lavori. Diversamente, a parte un periodo di riflessione di tutti, che sarà senz'altro agevolato dai lavori che ci accingiamo a fare questa mattina, è chiaro che personalmente mi ritengo in qualche modo sorpreso per l'evoluzione della situazione perché una serie di vulnus a quello che è l'iter complessivo dei documenti economici e finanziari della Regione non lo abbiamo certamente determinato noi. Siete voi che avete proposto di declassare il DPEFR ad appendice del bilancio. Siete voi che avete cercato di utilizzare la finanziaria come una legge omnibus per risolvere una serie di problemi che stanno a cuore alla Regione, ma stavano soprattutto a cuore agli equilibri politici della maggioranza. Noi ci siamo atteggiati di conseguenza, con un confronto che definire costruttivo mi sembra che sia il minimo del riconoscimento che ci compete in questa situazione.



PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Leo ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Io credo che vi sia una difficoltà di comprensione reciproca, perché ho l'impressione che ognuno veda a proprio modo e probabilmente in maniera distorta i segnali che provengono dall'una e dall'altra parte. Mi spiego meglio.
Qui c'é una questione di principio che ricordo esserci stata posta tante volte ai tempi del buono scuola, quando una parte della minoranza diceva: "Se non si apre un minimo di dialogo, e noi riteniamo che la decisione presa sia negativa per la Regione, noi ci sentiamo motivati ad attuare qualsiasi forma di ostruzionismo".
Poco fa sono stato incoraggiato dall'intervento del collega Muliere cui riconosco - non da ora e non solo in questa sede - capacità di ragionamento e di moderazione.
Ai colleghi della maggioranza, però, vorrei porre una domanda: vi sembra che rispetto alle interlocuzioni poste sia arrivata una qualsiasi risposta dalla Giunta? Pongo tre esempi, che ieri hanno ricevuto un'attenzione particolare dalla Presidente Pozzi.
In merito alla legge sui giovani - ne abbiamo parlato anche al bar non è stato neanche iniziato il percorso. L'Assessore mi ha risposto: "Non so se il Consiglio la voglia approvare o meno, quindi non la presento". Non è una risposta, collega Muliere e collega Pozzi.
Pongo all'Assessore Bairati la questione universitaria, ma mi risponde: "Non ne voglio neanche discutere".
Poniamo la questione dell'estate ragazzi, dal momento che oggi tutti i giornali ne parlano in maniera drammatica. L'Assessore Pentenero non ha dato il minimo cenno di risposta.
Come fate a affermare che non c'è un dialogo fruttuoso se in merito alle questioni che poniamo non c'é neanche un cenno di risposta? Siccome non sono passati secoli da quando eravamo in maggioranza ricordo che quando qualche collega poneva qualche questione specifica - ci sarà qualche Consigliere della passata legislatura o qualcuno attento alla democrazia, come Laus, che queste cose le sa! - io prendevo impegni e davo rassicurazioni.
Se questo è il vostro impegno, che tipo di sensibilità dobbiamo dimostrare noi? Infine - mi rivolgo ai colleghi della sinistra, che mi pare abbiano a cuore la questione, proprio perché hanno fatto una scelta coraggiosa e di possibile opposizione futura (non è che lo stia augurando) - la domanda che pongo è questa: possiamo sentirci rispondere come ha fatto un Assessore della Giunta, a Venaria, che ha detto: "Ma cosa volete? Il bilancio è un fatto nostro, solo della Giunta". Queste sono cose incostituzionali.



(Commenti del Consigliere Boeti)



LEO Giampiero

Sì, ma non ci danno una risposta, collega Boeti.
Le trattazioni che ho posto, hanno avuto una sola risposta? Nessuna.
Non è possibile.
Certo che si può parlare all'infinito: se non c'é nessuna risposta, il dialogo continuerà così. È evidente.
Credo che la posizione assunta adesso dal collega Muliere possa confortarci, però dobbiamo avere qualche risposta.
Dovessi giudicare dall'atteggiamento della Giunta, sosterrei che non vi è nessuna disponibilità al dialogo sulle questioni politiche concrete.
Non so perché quando le poneva l'opposizione di allora erano questioni nobili - come l'estate ragazzi, la cultura, i giovani e quant'altro mentre se le poniamo noi non sono degne.
Ci deve essere, comunque, un principio di base: o si riconosce alle minoranza e al Consiglio un ruolo sul bilancio oppure ci troviamo come per il Regolamento. Oggi ci rinfacciate che non è modificato il Regolamento, ne parlavo con il collega Boeti. Ma se la sinistra quando era all'opposizione avesse avuto un'apertura sul Regolamento, oggi non saremmo qui.
Viceversa, cerchiamo di essere democratici adesso, perché domani dovessero cambiare le maggioranze...



(Commenti del Consigliere Boeti fuori microfono)



LEO Giampiero

Non è che alcuni sono sempre giustificati, collega Boeti! Non è che la sinistra ha sempre ragione per antonomasia!



PRESIDENTE

Collega Leo, per cortesia! Il clima rischia di fare esagitare anche lei! Sarebbe una cosa incomprensibile!



LEO Giampiero

Presidente Gariglio, la vostra area politica parla di estate ragazzi di oratori, eccetera. Ma non c'è un Assessore che abbia dato un cenno di risposta sulle questioni poste.
Ieri l'Assessore Bairati mi ha risposto che non gliene importa niente della tv universitaria. Non è questo un dialogo.
Come sul regolamento: o concordiamo tutti che vada cambiato, così sulla democrazia in Aula, oppure la democrazia vale sempre. Ma un domani, quando cambieranno le maggioranze, sarà difficile invocarla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

vero che bisogna dotare il Piemonte, come diceva il Consigliere Muliere, di un bilancio, ma è anche vero che un bilancio non deve essere un fatto privato di una Giunta o di una parte politica, della maggioranza...se il Consigliere Boeti continua ad interrompere, poi penseremo noi ad interromperlo quando interverrà. Se dobbiamo seguire un certo ordine dei lavori, come chiede il Presidente, desidererei che quando si interviene non si fosse interrotti da qualcun altro....



PRESIDENTE

In genere controllo sempre, non mi pare che in questo caso il Consigliere Boeti sia stato così aggressivo...



MONTEGGIA Stefano

Come sempre ha ragione, ma non è questione di essere aggressivi, ma di intervenire senza essere interrotti o sentire sempre quel brusio che magari, ti fa dire qualche parola sbagliata e poi ci sono i professori che ti correggono. Capisce perché Presidente? Non sono così concentrato, sono uno di paese e ho bisogno di non sentire sempre un brusio.
Il bilancio, al di là di tutto, non deve essere solo un momento della Giunta e della maggioranza, ma anche dell'opposizione. Alla Giunta non interessa quasi nulla, è solo presente l'Assessore Deorsola, forse gli altri sono andati a combinare qualcosa per portare a casa il bilancio.
Sulla finanziaria abbiamo dimostrato che alla fine l'abbiamo fatta passare, al di là di tutto quello che è stato. L'opposizione esercita il suo diritto e le sue prerogative, non mi sembra che da altre parti, dove la sinistra non governa ed è all'opposizione, non ci siano degli ostruzionismi o degli interventi. Abbiamo seguito e trovato un accordo per cui abbiamo con voto contrario, fatto passare la finanziaria.
Una finanziaria che poteva essere licenziata prima se, da parte della Giunta, vi fosse stata una maggiore e convinta apertura al dialogo verso il Consiglio e l'opposizione. Non dimentichiamoci che questa finanziaria e il bilancio dovevano passare a gennaio, con scadenza il 31 dicembre. Non c'è mai stata un'apertura verso l'opposizione e siamo arrivati a maggio. Non certamente per colpa nostra. Se l'aveste portati prima in Commissione, se foste andati avanti prima, questa finanziaria e questo bilancio sarebbero passati prima.
Non riteniamo assolutamente che sia un ostruzionismo dell'opposizione noi esercitiamo il nostro diritto. Non arroccatevi su posizioni ferme, ma cerchiamo un dialogo come quello che c'è stato per la finanziaria e non vedo perché non ci possa essere per il bilancio.
Non alziamo delle barricate, non continuiamo a fare questo tipo di discorso che non ci porta da nessuna parte. Come non è stata data risposta al Consigliere Leo, così ad altri Consiglieri. Non c'è mai stata disponibilità da parte della maggioranza. Noi chiediamo delle risposte abbiamo fatto delle domande, vogliamo delle risposte.
Se voi non ci darete delle risposte è chiaro che ci arroccate da qualche parte. Pensateci bene, fateci delle proposte così potremmo andare avanti su una base non più ostruzionistica, ma di un corretto dialogo. Mi sembra che a livello nazionale ci siano state delle aperture da parte del centrodestra, alcune parti politiche hanno risposto che c'è una disponibilità. Fate voi le stesse richieste che al Governo ha fatto il centrodestra e vedete che avrete delle risposte che non sono così ostruzionistiche come voi volete sempre far credere. Avrete le risposte che noi vi diamo, cioè negative. Vediamo di trovare alcune risposte, altrimenti è chiaro che noi alzeremo le barricate. Se non lo vorrete fare, andremo avanti all'infinito, ma non ha nessuna importanza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve anche perché, proprio sull'ordine dei lavori, vorrei ribadire il senso della proposta che il Consigliere Muliere ha presentato all'inizio della seduta. Consentire che il Vicepresidente Peveraro possa fare la replica sulla discussione generale, per consentire, nello stesso momento, che possano proseguire i confronti in aula e nel rapporto tra i Gruppi di maggioranza e opposizione in merito a come intendiamo affrontare il disegno di legge sul bilancio.
Consigliere Leo, è un po' difficile lamentarsi del fatto che ai suoi e agli interventi di altri Consiglieri dell'opposizione nella seduta di ieri non sia stata data risposta, quando non si consente al Vicepresidente Peveraro di replicare in sede di discussione generale e, come tale intervenire anche nel merito delle questioni emerse nel corso del dibattito generale. Consigliere Leo, credo che abbiamo tutti una grande necessità: lasciare perdere un po' quelli che sono gli arzigogolamenti sotto il profilo procedurale che non rendono la nitidezza delle rispettive posizioni politiche. Questo è un problema che riguarda la maggioranza, ma riguarda anche la minoranza.
Il Consigliere Leo ha invocato ieri nel suo intervento maggiori risorse e maggiori stanziamenti per quanto riguarda l'Università, la cultura, le politiche giovanili, io sto sfogliando alcuni emendamenti che avete presentato sulla legge di bilancio, ma ci sono richieste di minori risorse sulle politiche culturali, sull'Università. Tagli, riduzione degli stanziamenti. Il tema, anche in una fase difficile e tribolata del confronto politico all'interno di quest'aula, di riuscire a mantenere coerenza che sia anche capace di essere espressa in termini di comprensibilità nei lavori d'Aula e verso l'esterno, riguarda tutti. Non possiamo immaginare di andare avanti in questa discussione con, ripeto proposte, iniziative che non consentono di entrare nel merito delle questioni.
Se vogliamo riprendere, con un minimo di logicità i nostri lavori, se vogliamo restituire chiarezza politica ai nostri lavori, questo credo che sia di giovamento per la Giunta, per la maggioranza e per la minoranza. Non possiamo, tutti insieme, anche voi, andare avanti con questo tipo di atteggiamento.
Si consenta la replica al Vicepresidente Peveraro, si entri nel merito delle questioni legate al bilancio in aula, ma anche nei rapporti che ci sono stati in questi giorni tra la Giunta, la maggioranza e la minoranza.
Scelte diverse e atteggiamenti diversi, rischiano di essere poco comprensibili, anche le vostre, non solamente le nostre.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Signor Presidente, oggi la maggioranza si scandalizza sul problema che abbiamo nuovamente presentato circa le proposte di inversione, però ricordo la distanza delle posizioni, avendo già ieri, nell'intervento che ho svolto nella discussione generale del bilancio, annunciato questo quadro. A fronte di uno sforamento di 800 milioni di euro del Patto di stabilità previsto nel bilancio, noi chiediamo una riduzione complessiva di spesa di 500 milioni di euro. Questa ci sembra già una proposta ragionevole perch comunque, avremmo potuto chiedere l'allineamento esatto agli 800 milioni di euro, quindi ci sembrava di essere partiti facendo un passo avanti.
Naturalmente, sappiamo che sulle proposte, specie quelle della minoranza, si può trattare, siamo disponibilissimi a rivedere questo importo, però, da parte della Giunta sono pervenute proposte che sono per lo meno ridicole. A fronte degli 800 milioni di euro di sforamento del Patto di stabilità e a fronte della nostra richiesta di ridurre complessivamente la spesa prevista in bilancio di 500 milioni, c'è stata una prima offerta di riduzione di 24 milioni, che, poi, è salita a 50 e ora, mi sembra a 85. Significa che le distanze sono enormi, nel senso che non ci è stato offerto il 20-30% di quanto avevamo chiesto, su cui si poteva aprire una trattativa, ma, inizialmente, l'offerta è stata meno del 5% e, successivamente, del 10%; capite che l'ordine delle cifre è enormemente distante.
Penso che si possa riprendere una trattativa e cercare un nuovo avvicinamento; senz'altro vi è questa disponibilità da parte nostra, per la discussione deve vertere su cifre di entità ragionevolmente vicine - non dico molto vicine, ma ragionevolmente vicine.
Quindi, noi ci aspettiamo un nuovo passo in avanti proprio da parte della maggioranza, perché, a fronte di quest'irrigidimento, chiaramente, da parte nostra non potrà che esserci un analogo comportamento.
Accanto a questa questione, che riguarda le cifre più elevate, ce ne sono altre che potrebbero apparire minimali all'interno del bilancio, se andiamo a vedere le somme stanziate, ma rientrano in questioni di principio: da parte del nostro Gruppo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la riduzione dei fondi stanziati a favore degli zingari, degli extracomunitari e la riduzione delle spese dell'Ufficio di Comunicazione della Giunta e delle consulenze.
E' chiaro che ridurre questi capitoli non serve ad avvicinare le cifre di cui ho detto precedentemente, per cui dovrà esserci una manovra maggiore. Noi abbiamo avanzato delle proposte, ma, ovviamente, è compito della Giunta individuare dove è possibile procedere in tal senso.
A livello di principio e di azione politica, noi pretendiamo altresì una riduzione sostanziosa, sotto il punto di vista percentuale, ma ridicola a livello complessivo, che riguardi questi capitoli. Anche su questo posso dire che di offerte non ce ne sono ancora state o, comunque, sono molto vaghe e inaccettabili.
Suggerisco di non perdere tempo con le inversioni, ma di riaprire una fase di trattativa. Invito la maggioranza a presentare un'offerta e a fare un passo verso le nostre richieste.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Signor Presidente, ho ascoltato con interesse l'intervento del collega Reschigna e anche le battute fuori microfono che si stanno facendo dopo l'intervento del collega Dutto. Mi stupisce molto lo sminuire la volontà che l'opposizione con questo bilancio ha voluto impostare rispetto ad una richiesta che si è fatta, che consiste, nell'ottica dei numeri di cui il Patto di stabilità ci indica il rispetto per non dovere sforare, nel fare noi uno sforzo, come opposizione, per ipotizzare dei tagli nell'ambito di quei numeri.
Adesso, collega Reschigna, l'opposizione ha formulato un'ipotesi, che è di buonsenso rispetto all'impostazione. L'opposizione assicura che il Patto di stabilità prevede che si parta dal consuntivo del 2007 più un 2,5%. La cifra dovrebbe essere 11,2 miliardi, noi addirittura prevediamo di quadrare a 11,5 miliardi. Questo significa che noi, semplicemente, con un po' d'anticipo rispetto a quello che farete voi, abbiamo cercato di fare un lavoro di taglio per impostare un bilancio che chiuderà con determinate cifre, non ci sono dubbi rispetto all'esito finale della vostra manovra finanziaria.
Mi rendo conto di quanto dice lei, che ha guardato i nostri emendamenti, che tagliano tematiche strategiche, significative, importanti e improponibili, ma, vivvadio, questo Consiglio è la sede all'interno della quale questa opposizione ha fatto una proposta con gli strumenti che aveva per poterla presentare. Avremmo preferito che da parte di questa maggioranza e di questa Giunta si partisse da questa proposta, magari per annunciare che il taglio di quei 500 milioni è sbagliato, però che si pu fare in un certo modo. Aggiungo un particolare: noi abbiamo tolto risorse dalle UPB e mi si potrebbe addirittura affermare che all'interno delle UPB ci sono capitoli dove, addirittura, noi prevediamo di non mettere neanche un euro, ma questo è verificabile rispetto alle intenzioni che voi avete e non certo rispetto alle nostre conoscenze.
Quindi, è ovvio che rispetto alla proposta avanzata potrebbero essere stati commessi degli errori o sottovalutazioni in buonafede, ma noi auspicavamo che il dibattito serio in quest'Aula potesse essere legato alla possibilità di valutare insieme questa proposta e capire come, rispetto ai limiti di impegni che avremo, affrontare la difficoltà che abbiamo più volte evidenziato in Commissione, in quest'aula, nelle riunioni dei Capigruppo, nelle riunioni informali e in quant'altro, che, di fatto esiste. Magari, in questo momento, voi non volete che avvenga questa condivisione con il Consiglio, per decidere da soli al momento opportuno dove tagliare, cosa che invece noi chiediamo - proprio perché non abbiamo altri fini - di fare in modo trasparente in quest'Aula.
Siamo a più di metà legislatura, quindi non c'è più tanto tempo per stravolgere le sorti di questo Piemonte. Le risorse sono limitate, abbiamo quindi tutti la consapevolezza e la volontà di dedicare il tempo che stiamo dedicando in quest'aula per fare una proposta che riteniamo seria e che riteniamo assolutamente immodificabile, ma in un'ottica non preconcetta.
Se ci limitiamo a affermare che questa discussione sarà soltanto legata alla valutazione positiva o negativa del singolo emendamento, è ovvio che quando uno dice "metto meno risorse rispetto ad un altro che ne ha messe di più" la risposta è abbastanza scontata, ma mi sembra anche abbastanza riduttiva l'impostazione che la maggioranza in quest'aula vuole dare alla serietà della proposta che noi abbiamo voluto fare. È assolutamente discutibile e modificabile, ma parte da dei numeri certi che non sono definiti né dalla maggioranza né dall'opposizione, ma da un patto di stabilità che deve tenere conto dei numeri. E noi da questi numeri siamo partiti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Non abbiamo alcuna difficoltà come opposizione a prendere atto del fatto che condividiamo il contenuto di alta valenza istituzionale dell'intervento del collega Reschigna.
Riteniamo che tale intervento sia anche a completamento del dibattito svoltosi ieri sul bilancio e che sia un completamento naturale anche la possibilità di replica, se il Vicepresidente riterrà opportuno farla.
Quindi, sottolineiamo la nostra disponibilità.
Quello che ovviamente chiediamo alla Presidenza è la possibilità, al termine dell'intervento del Vicepresidente della Giunta regionale, di prevedere una sospensione della seduta per dare modo sia alla maggioranza sia alla minoranza di valutare quello che verrà detto, oppure dal punto di vista regolamentare di poter procedere con la richiesta di inversioni.
D'altra parte, penso che sia importante dare una valutazione esatta al nostro ricorso allo strumento degli inserimenti.
Gli inserimenti sono semplicemente un indicatore temporaneo della nostra temporanea insoddisfazione rispetto all'atteggiamento collaborativo che, da parte dell'opposizione, era venuto negli ultimissimi giorni di lavori d'aula.
Credo che se la finanziaria negli ultimi giorni ha avuto un'accelerazione significativa, se una serie di emendamenti e di richieste di modifica della finanziaria sono stati ritirati, questo è dovuto non ad un effetto magico, ma al fatto che l'opposizione, naturalmente di fronte ad atteggiamenti di buona volontà da parte della maggioranza, ha ritenuto di assumere un atteggiamento responsabile, che ha permesso in un limitato lasso temporale, soprattutto nelle giornate di venerdì e lunedì, di portare la finanziaria alla sua approvazione.
Quindi, condividiamo in pieno l'intervento del collega Reschigna; siamo d'accordo sul fatto che sia necessario, se lo riterrà opportuno, un intervento di replica da parte del Vicepresidente della Giunta.
Chiediamo però alla Presidenza di garantire al termine di questo intervento la sospensione dei lavori oppure la possibilità di proseguire con lo strumento delle inversioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Devo annunciare che sicuramente non riprendiamo dagli inserimenti con piacere. Speravamo e pensavamo che questa fase di scontro frontale fosse superata, anche perché dopo 15 giorni di presenze in Consiglio praticamente consecutive, evidentemente tante sono le esigenze che i Consiglieri hanno anche rispetto alle presenze sui propri territori di appartenenza.
Ma rispetto a questa propensione a pensare che una fase si fosse chiusa e se ne fosse aperta un'altra più collaborativa, ancora una volta abbiamo dovuto prendere atto che così non è.
Perché le riflessioni che ci hanno portato a fare negli ultimi giorni di esame della finanziaria, giorni anche fruttuosi per la sua approvazione riflessioni che rimandavano tutti a dopo questa approvazione un momento di riflessione ampio ed approfondito sul destino del bilancio, quel momento che speravamo ci fosse subito dopo la chiusura della finanziaria e prima dell'apertura del bilancio, non c'è stato.
Le attenzioni, non dico le promesse, ma gli impegni ad aprire un dibattito serrato dal punto di vista politico per evitare che il bilancio si trasformasse, come modalità, in una nuova Finanziaria non ci sono state.
E quindi non si può certo imputare a questa minoranza se si ricomincia daccapo.
Evidentemente chi fa mancare il momento di attenzione politica, chi presenta un deficit di riflessione politica, chi pensa ancora una volta di risolvere i problemi in maniera muscolare - perché poi le notizie girano anche se vengono prese decisioni nelle segrete stanze - non può pensare che la minoranza sia qui a subire o, peggio ancora, a spaventarsi di fronte a minacciosi venti di convocazioni straordinarie.
Se noi riprendiamo il dialogo da dove l'abbiamo interrotto, cioè dall'attenzione che questa maggioranza e questa Giunta aveva promesso alla minoranza per arrivare alla definizione della Finanziaria, evidentemente la strada di questo bilancio potrà essere una strada in discesa, o perlomeno di ampia collaborazione.
Se evidentemente tutto ciò non avviene, se il bilancio vuole essere considerato una partita staccata dalla Finanziaria, su cui bisogna iniziare un nuovo ragionamento, ecco che il nuovo ragionamento non può che partire dagli inserimenti e da tutto quanto questo teatrino dell'approvazione di questa regione ormai ci ha dato ben conto in tutti questi mesi, ma anche in tutti questi anni.
Non so se questa sia la linea più fruttuosa sia per la nostra Regione in generale, ma anche per l'economicità e l'ottimizzazione dei lavori di quest'aula, ma evidentemente se manca la volontà politica che sta alla base anche del riconoscimento delle esigenze, che poi sono esigenze assolutamente minime che la minoranza ha posto a questa Giunta e a questa maggioranza, se non c'è questo ragionamento e questo riconoscimento, è evidente che non potremo che avviarci di nuovo su una strada sdrucciolosa su una strada di ritardo, su una strada di lungaggine non utile al Piemonte, ma ad un nuovo confronto di tipo muscolare che questa minoranza non ama, amando molto di più il ragionamento e il raggiungimento di obiettivi possibili, senza estremizzazione di parte, ma certo non è accettabile il prendere o lasciare o la volontà di chiudere in maniera muscolare questa importante partita di bilancio.
Con questo evidentemente c'è la piena disponibilità a riprendere un colloquio, sapendo che questo dialogo non può essere fatto su prove di forza o su accelerazioni prive di significato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Come ha detto il collega Laus, anche oggi iniziamo il calvario; un calvario che, onestamente, vorremmo evitare, anche se l'opposizione è attrezzata e ha elementi programmatici e tematici per confrontarsi ancora a lungo con la Giunta regionale e con la sua maggioranza.
Certo che gli echi di quanto ci viene riportato da colleghi e amici, di incontri e di colloqui, a volte casuali, a volte formali, fra esponenti della maggioranza e della minoranza, non depone per un miglioramento dei rapporti.
Pare che ieri un Assessore della Giunta regionale abbia detto a un nostro autorevole collega: "Il bilancio è un fatto nostro. Cosa volete? Smettetela di rompere le scatole". Allora noi, sommessamente, ci permettiamo di ricordare che in bilancio non è un fatto della Giunta regionale, ma è un fatto soprattutto del Consiglio regionale, sia delle sue componenti di maggioranza che di minoranza.
Probabilmente tra le fila della maggioranza consiliare ci sarebbero persone intelligenti e sensibili che forse vorrebbero o potrebbero anche sbloccare la situazione. Ma i venti che giungono dall'Esecutivo probabilmente bloccano anche questi minimi spiragli di disponibilità e di azione al dialogo e al confronto. Certo è che, a fronte di una nostra richiesta di un abbassamento del punto di pareggio del bilancio di 500 milioni, la proposta che è stata fatta di circa 85 milioni è davvero risibile. Qualcuno dell'opposizione l'ha addirittura ritenuta offensiva proprio per il significato e il momento storico e politico che stiamo attraversando a livello nazionale.
Pare che il Piemonte, il Consiglio regionale, ma soprattutto la Giunta regionale e la sua Presidente, siano enucleati dal contesto politico nazionale. In Parlamento soltanto ieri é stato aperto forse un confronto e un dialogo storico fra il centrosinistra e il centrodestra. Speriamo che la stagione dell'odio e della contrapposizione tout court e del pregiudizio fine a se stesso, sia finita. Qui ci accontentavamo di molto meno, ossia di approvare, in uno scambio dialettico e democratico, il bilancio della Regione Piemonte, tra una maggioranza di centrosinistra e un'opposizione di centrodestra. Ma non si riesce a fare. Ed è incredibile, proprio perché ci avviene in un momento in cui, a livello nazionale, si fanno passi da gigante verso la risoluzione dei problemi, senza contaminarci reciprocamente, ma assumendoci semplicemente le nostre responsabilità in un rispetto istituzionale dei ruoli.
Parafrasando quanto il Presidente del Consiglio Berlusconi ieri ha enunciato nel suo intervento, peraltro apprezzato in alcuni passaggi anche dai banchi dell'opposizione, si è detto che l'Italia non ha più tempo per perdersi in inutili contrapposizioni, rifiutando il dialogo.
Credo che anche in Piemonte non ci sia più la possibilità di dire pregiudizialmente sempre di "no" a quanto proposto e sostenuto dall'opposizione. Mi permetto, quindi, di fare una riflessione su quanto sostenuto da autorevoli colleghi della maggioranza, come il collega Reschigna: noi chiediamo un significativo abbassamento della spesa regionale. Il pareggio della nostra Regione raggiunge i 12 miliardi e noi chiediamo di portarlo a 11 miliardi e 500 milioni. Non possiamo dire che sia un grande risparmio di spesa, un risparmio significativo, ma almeno è una risposta - come ho detto ieri in un precedente intervento - a quanto ci chiedono gli italiani e i cittadini piemontesi.
Concludo, Presidente, riallacciandomi sempre all'intervento del Consigliere Reschigna, le cui considerazioni cercano sempre di essere puntuali, per cui vorrei cercare di essere altrettanto attento nella risposta: una volta che sarà abbassato il punto di pareggio - noi auspichiamo su una cifra vicina a 11 miliardi e 500 milioni - all'interno di ciò che rimane, quindi al netto di questo ribasso di spesa, si deciderà insieme come spostare le risorse e fare in modo che le istanze più importanti della Regione Piemonte siano accolte, per cui tutti quei pericoli annunciati dal Consigliere Reschigna di sottrazione dal bilancio di risorse in determinati settori non ci sarebbero, proprio perché dopo si aprirebbe una fase nuova di dialettica e di confronto, dove credo che sia nell'interesse di tutti dare risposte alle cose che sono più richieste e più importanti per la nostra comunità piemontese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Grazie, Presidente.
Questa mattina alla Camera dei Deputati, in merito al dibattito per della fiducia al nuovo Governo, in 55 minuti maggioranza e minoranza hanno espresso i loro desideri e responsabilità nelle azioni di Governo. Ma soprattutto, hanno instaurato un clima nuovo nel nostro Paese, quello del dialogo e dell'interesse di fare bene nel Paese.
E poiché - citando una frase dell'onorevole Veltroni - questi ultimi 15 anni sono stati negativi per il Paese, evidentemente è necessario un clima di solidarietà tra le forze politiche di maggioranza e minoranza per cominciare ad operare nell'interesse del Paese.
Se questo clima è necessario al Paese, io ritengo che sia necessario anche alla nostra Regione.
Nei mesi passati, ho personalmente dato molti segnali alla maggioranza di buon lavoro, soprattutto al lavoro della Presidente.
Vorrei ricordare quando l'ho dato alla Presidente per i 10 mila alloggi popolari, per i tentativi di accordo con la Regione Liguria, per il Piano di Edilizia Sanitaria. Quindi dalla minoranza ci sono atteggiamenti lodevoli nei confronti del Capo del Governo regionale o dell'azione della Giunta regionale.
Se a livello nazionale si ritiene che questo è il clima necessario per ricostruire o per ripartire o per far rialzare il Paese, nella Regione Piemonte, forse, ci sono meno problemi, ma questo clima è altrettanto necessario.
Se è così, non si capisce perché questa minoranza, invertendo quello che è un ragionamento consueto delle minoranze in generale, ossia che in presenza del bilancio, si chiede una maggior spesa - si è fatta carico di un'inversione di tendenza per favorire la politica del Consiglio regionale.
Per la prima volta, la minoranza chiede di contenere la spesa, perché il contenimento della spesa comunque porta a meno tassazioni e questo pu rappresentare, in parte, un segnale di rasserenamento per i nostri cittadini.
Su un bilancio di 12 miliardi, la nostra richiesta è stata di 500 milioni, ossia del 4%. La risposta della maggioranza e della Giunta, dopo tre settimane ininterrotte di Consiglio regionale, è stata dello 0.70 (voglio essere ottimista, per cui, forse, siamo più o meno vicini all'1 comprendendo magari l'assestamento e tutti quegli elementi che nelle varie riunioni ufficiali sono stati raggiunti).
mai possibile che in un dibattito di Governo a livello regionale bastino 55 minuti, dove il Presidente del Consiglio incaricato su una cosa sola ha detto che non medierà, che è il Ponte sullo stretto di Messina mentre su tutto il resto ha detto che è pronto alla mediazione con Veltroni, Bersani, eccetera eccetera, questo secondo dichiarazioni ufficiali ufficiali, non da bar.
Presidente, fateci una proposta. Noi siamo contenti che il principio di riduzione della spesa sia stato accolto, perché la risposta di 85 milioni vuol dire che il principio è stato riconosciuto ed accolto.
Facciamo il secondo passo. Dalla vostra proposta alla nostra c'è uno spazio, sappiamo cosa vuol dire mediare, allora il Vicepresidente si incontri in Sala A con leader della minoranza, trovate un punto di equilibrio, evitate che il Consiglio si riunisca ancora per tre settimane non per mancanza di volontà, ma perché non sarebbe molto serio e non sarebbe molto compreso dai piemontesi.
Dato che il principio è accolto, la riduzione della spesa pubblica è stata accolta dalla maggioranza, su nostra richiesta, ma non c'è ancora accordo sulla cifra, fate in modo che, nella giornata di oggi, la maggioranza insieme a noi trovi un accordo sulla cifra. Se poi ci dividiamo sulla distribuzione non è un problema, vuol dire che noi voteremo contro ma la cosa finisce lì. È un vostro diritto distribuire come meglio credete la spesa sui vari capitoli.
Rinnovo l'invito all'intero Consiglio regionale. Voglio ricordare che nel nostro Paese a livello nazionale c'è un'inversione di tendenza nei rapporti tra maggioranza e minoranza, ognuno di noi dai banchi di maggioranza e minoranza - non riconosco maggioranza e opposizione, ma maggioranze e minoranze - faccia in modo che la differenza che c'è dall'1 al 4 possa essere colmata con la buona volontà di tutti.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con le richieste di iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
Il Consigliere Leardi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LEARDI Lorenzo

Mi scusi, ma noi avevamo capito, anche a seguito di una richiesta che arrivava dai banchi della maggioranza, che adesso ci fosse la relazione del Vicepresidente rispetto alla quale noi eravamo assolutamente d'accordo.
Tanto è vero che ci siamo espressi a favore.



PRESIDENTE

Consigliere Leardi, ne prendo atto positivamente, ma ho 50 richieste d'iscrizione all'o.d.g. che non sono state ritirate. Se non vengono ritirate, le devo mettere in discussione.



LEARDI Lorenzo

Quindi lei non accoglie le argomentazioni del Consigliere Lupi.
Il Capogruppo Lupi aveva chiesto che ci fosse, come era stato richiesto dai banchi della maggioranza, un intervento del Vicepresidente e successivamente l'esame delle varie inversioni.



PRESIDENTE

Consigliere Leardi, non è che non ho tenuto in considerazione l'intervento del Consigliere Lupi, applico il Regolamento. Ho delle richieste d'iscrizione che o vengono ritirate, oppure il Consiglio fa quiescenza al fatto che procediamo con la replica del Vicepresidente Peveraro e quindi le richieste d'iscrizione non vengono esaminate perch iniziamo ad esaminare il punto 2. Se i Gruppi che hanno firmato le richieste d'iscrizione le ritirano bene, altrimenti procediamo con le richieste d'iscrizione. Non possiamo fare funambolismi regolamentari.
Prendo atto che i Consiglieri che hanno firmato le richieste d'iscrizione non le ritirano, quindi procediamo con la votazione della richiesta d'iscrizione.
Passiamo all'esame delle richieste di iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 739 avente ad oggetto "Azioni a sostegno dei minori" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola alla Consigliera Cotto per l'illustrazione.



COTTO Mariangela

Credo che il Presidente accetterà di discutere questo ordine del giorno relativo ad azioni a sostegno dei minori. L'ho sentita ieri nel suo intervento al Congresso nazionale di neonatologia organizzato a Torino al Lingotto e nel portare il saluto al Congresso ha sottolineato la sensibilità del Piemonte nel confronto di minori.
Credo che questo ordine del giorno che chiede azione, sostegno dei minori possa da lei essere accolto, magari influenza anche la sua maggioranza proprio pensando che in Italia si spende meno della metà della media europea per interventi a favore dei minori e per le loro famiglie e con un numero insufficiente di servizi per l'infanzia. Quante volte in questo Consiglio abbiamo parlato di servizi all'infanzia, di asili nido, di baby parking, di nidi famiglia, di risposte diverse perché diverse sono le domande.
Proprio ieri seguivo una trasmissione televisiva sul discorso dei servizi all'infanzia, sulle donne che lavorano e c'era una collega della maggioranza che sosteneva che di fronte a diverse domande bisogna variegare nella tipologia le risposte. I genitori, noi sappiamo, sono troppo spesso isolati, lasciati soli, non supportati adeguatamente nelle propria funzione genitoriale.
Ci sono poche misure a sostegno della cura dell'educazione dei figli. I minori sono sempre più frequentemente soli all'interno delle famiglie poco prolifiche e dai tempi di vita molto serrati; in contatto per la maggior parte del loro tempo non con coetanei, ma con adulti, quindi sono privati di esperienze sociali e condizionati da ritmi frenetici.
Noi conosciamo il disagio sociale in cui versa un considerevole numero di minori che, per diverse motivazioni - contesti familiari instabili abusi, tossicodipendenze, immigrazione - sono privati del pieno godimento dei diritti propri degli infanti e degli adolescenti.
Con questo ordine del giorno noi volevamo impegnare il Consiglio regionale del Piemonte, la Giunta a prevedere maggiori opere di sensibilizzazione, indirizzi perché il sistema Piemonte possa destinare più servizi per l'infanzia, più servizi di doposcuola, di centri estivi dedicati ai minori. Noi sappiamo che si cresce durante il periodo estivo e i bambini non possono essere lasciati troppo soli, senza servizi.
Inoltre, dobbiamo avere maggiore attenzione verso i minori che sono in stato di disagio, prevedendo aiuti specifici non solo economici, perché, a volte, sono veramente necessari aiuti psicologici ai minori e alle famiglie.
Per rendere più efficace la politica sanitaria di sostegno alle famiglie, voglio ancora ricordare l'intervento di ieri del Presidente al Congresso di neonatologia, che ho apprezzato, perché ha saputo veramente portare lo spirito che c'è in Consiglio nei confronti dei minori, peccato che, poi, la Giunta non concretizzi tale spirito.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Cotto, anche per l'apprezzamento personale, di cui le sono molto grato.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Pozzi; ne ha facoltà.



POZZI Paola

Signor Presidente, non me ne voglia la Consigliera Cotto, della quale conosco la sensibilità e l'attenzione per i problemi dei minori, che condivido insieme sicuramente a tutta la maggioranza. Il tema, però, è un altro: diamo a questa Regione il bilancio, poi discutiamo sugli interventi e sulle azioni che la Giunta, stimolata anche dal Consiglio, potrà effettuare in favore dei minori, cioè dei cittadini più giovani di questa Regione. Di questo parleremo sicuramente con attenzione, professionalità e impegno quando questa Regione avrà il bilancio e sapremo su quali risorse sarà possibile contare.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni. Novero e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 951 avente ad oggetto "Servizi di trasporto ferroviario di interesse regionale e locale resi da Trenitalia" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola per l'illustrazione al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Trattando l'aspetto finanziario dei trasporti, credo di poter tentare di essere al livello del collega Dutto.
Al di là delle battute, in apertura, volevo dire che anche noi siamo interessati a che la Regione sia dotata del bilancio, ma il bilancio viene valutato per le appostazioni nei vari settori. Quindi, anche noi vogliamo concorrere a dotare la Regione di un bilancio giusto, equo ed equilibrato secondo le finalità politico-amministrative, rispetto alle quali sono senz'altro preponderanti quelle della maggioranza, ma anche con il concorso dell'opposizione.
Questo ordine del giorno si riferisce ad un aspetto molto delicato - è una grossa grana che il Governo Prodi uscente sta consegnando al Governo Berlusconi - vale a dire che le Ferrovie dello Stato hanno presentato un piano di riorganizzazione, potenziamento e ammodernamento che, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, richiede un maggiore finanziamento per mantenere gli stessi servizi, in quanto hanno catalogato i servizi attualmente resi secondo una valorizzazione unitaria che, ad un primo approccio, comporta complessivamente la valutazione di un più 25%.
Ora, questo piano delle Ferrovie è stato approvato, però, ahimè, nella finanziaria nazionale 2008 le risorse necessarie non sono state stanziate tant'è che dal primo gennaio non è stata stipulata la nuova convenzione, o contratto di servizio che dir si voglia, con le Ferrovie dello Stato, ma per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, agiamo in regime di proroga. Prima, bontà loro, le Ferrovie hanno dato un periodo di 3 mesi fino al 31 marzo, poi, essendoci le elezioni e non volendo, probabilmente da parte dell'amministratore delegato, aggravare la situazione già grave di valutazione dell'operato del Governo uscente, è stato successivamente prorogato, per quanto mi risulta, fino al 30 giugno.
Attenzione, in questo periodo, essendo in regime di proroga, il trasporto pubblico locale non ha tutto quell'insieme di sanzioni che in regime ordinario, in modo anche attento, ad esempio, il nostro Assessorato applicava mensilmente per i ritardi. Siamo in una situazione di proroga e non ci sono le risorse maggiori che le Ferrovie dello Stato si attendono quindi, veramente, è una situazione esplosiva che il nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti senz'altro dovrà affrontare; avrò anche occasione di riferire al neo sottosegretario piemontese Giachino, che è stato proprio incaricato dei trasporti.
L'ordine del giorno, pur essendo stato da noi presentato il 21 febbraio 2008, mantiene interamente la sua validità, anzi, l'urgenza di discussione di questo ordine del giorno è richiesta sia dalla criticità della situazione, ma, soprattutto, dal fatto che siamo alle battute finali del bilancio, pertanto si potrebbe, anche in via autonoma, prevedere uno stanziamento integrativo rispetto a quello che senz'altro dovrà fare lo Stato. Quindi, per quanto riguarda l'attualità politica del documento, è quanto mai pertinente rispetto alla situazione di settore e altresì per quanto riguarda la competenza e il collegamento dell'ordine del giorno con il bilancio.
Peraltro, sarei certamente intervenuto successivamente in tema di bilancio. Per quanto mi riguarda, oltre ad illustrare l'ordine del giorno ho anche anticipato un'argomentazione di bilancio, quindi penso di non far perdere tempo dell'Assemblea.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni. Novero e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 976 avente ad oggetto "Sostegno alle case di riposo pubbliche nella Regione Piemonte" all'o.d.g.
della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
E' un ordine del giorno che si ricollega ad uno dei problemi più rilevanti che questa Amministrazione regionale sta cercando di affrontare negli ultimi tempi, cioè le difficoltà che le case di riposo pubbliche devono affrontare in questi ultimi mesi e settimane.
Sono un po' deluso, perché nei giorni precedenti ho presentato ben due emendamenti, entrambi nell'ambito della discussione della legge finanziaria. Uno prevedeva di riservare un 50% dei futuri posti per anziani non autosufficienti, da riservare una quota per le strutture residenziali pubbliche, IPAB, ex IPAB e comunali, oppure in alternativa quello di dare un contributo del 5-10% sui costi di gestione, in particolare sul personale, sui costi alberghieri delle medesime strutture residenziali sempre a favore delle strutture pubbliche.
In entrambe le occasioni vi è stato il voto contrario della maggioranza su indicazione della Giunta regionale. Speravamo che su tematiche così importanti ci fosse maggiore sensibilità, che la nostra proposta se non totalmente accolta, servisse almeno in parte in termini anche quantitativi a dare una prima iniziale, seppure parziale, risposta.
Questo non è avvenuto, e quindi facciamo un terzo ed ultimo tentativo almeno in questa sessione di bilancio, cioè quello di reiterare attraverso un ordine del giorno che venga poi collegato al bilancio stesso, un impegno politico istituzionale ed ufficiale da parte del Consiglio regionale, e quindi della stessa Giunta, affinché in futuro un 50% di nuovi posti per anziani non autosufficienti venga riservato alle strutture pubbliche.
Le motivazioni credo che siano abbastanza note, soprattutto in certe aree del Piemonte, dove i problemi sono ormai all'ordine del giorno ed emergono anche quotidianamente sui giornali.
La legge sull'assistenza, che ha dato giustamente la libertà di scelta per le famiglie e per gli stessi anziani, ha determinato sicuramente un effetto positivo nella libertà ed indipendenza di opzione nell'individuare le strutture residenziali più gradite da parte dei familiari e degli anziani stessi, ma nel contempo ha naturalmente ed indirettamente creato delle difficoltà di gestione da parte delle strutture pubbliche, che dovendo rispettare normative e regolamenti, processi temporali tipici delle strutture e degli enti pubblici, con ritardo rispetto alle strutture private accreditate, hanno potuto ammodernare e risanare le proprie strutture ed i propri edifici.
Con ritardo hanno potuto migliorare il livello assistenziale all'interno delle strutture stesse. Non l'hanno fatto spesso per cattiva volontà, ma è solo dovuto alle inevitabili lentezze che una struttura pubblica ha e che deve per forza rispettare, rispetto alla celerità insita in una struttura privata.
Un'istituzione come la Regione non può ignorare un problema così forte così importante e diffuso. Stiamo parlando di problemi che riguardano piccole e grandi comunità, piccoli e grandi Comuni. In alcuni casi la casa di riposo è l'unica nello stesso paese, nel senso che ce n'è una sola, sia pubblica che privata, quindi la chiusura di queste case di riposo pubbliche determina un disagio, perché anche gli anziani che vi risiedono sono poi costretti a cercare altre strutture assistenziali.
Vi è inoltre il problema non indifferente, quello dei dipendenti di tutto un mondo occupazionale legato a queste strutture che in Piemonte assomma a qualche migliaio di unità.
L'invito e speranza attraverso l'ordine del giorno è che vi sia un impegno per il futuro di riservare una quota dei futuri posti alle strutture private, magari attraverso una delibera di indirizzo, per un periodo temporale di 4-5 anni, il tempo necessario per consentire alle strutture pubbliche di adeguare i livelli assistenziali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Noi votiamo in maniera contraria rispetto a questo emendamento. Mentre ho la parola, per le considerazioni che faceva nel suo intervento il collega Pedrale, desidero fare anch'io qualche considerazione nei tempi consentiti.
Quelli che pensano che il rapporto tra maggioranza ed opposizione non sia solo utile, ma anche simpatico, hanno visto in maniera positiva l'intervento di ieri in aula del Presidente del Consiglio.
Un intervento equilibrato e di buonsenso che ha avuto anche degli applausi dall'opposizione. Abbiamo pensato che ci si potesse avviare verso la realizzazione di un paese normale, in cui maggioranza ed opposizione fanno il loro lavoro, ma con un rispetto ed un riconoscimento reciproco.
Ci viene il dubbio che questo si verifichi soltanto quando il centrodestra è alla maggioranza, perché quando il centrodestra è all'opposizione come succede in questa Regione da tre anni, l'atteggiamento come succede da 14 giorni - è un atteggiamento completamente diverso; è ostruzionistico ed impedisce, di fatto, al Consiglio regionale di lavorare.
Ieri sera sono stato a Rivoli, c'era una serata di Libera, che ricordava la figura di Peppino Impastato, un uomo al quale sono legato perché ho concluso la mia campagna elettorale tre anni fa offrendo ai rivolesi un ingresso gratuito per la visione del film "Cento passi". Avevo speso 400 euro, ma mi sembrava che fosse in qualche modo un impegno di onestà, di voglia di lavorare per la Regione in maniera seria. E Mattiello diceva "non riusciamo ad avere i finanziamenti dalla Regione perché il bilancio è bloccato". Come Davide Mattiello ci sono decine e centinaia di associazioni che aspettano le risorse che l'approvazione del bilancio potrebbe liberare.
Nello stesso tempo l'opposizione presenta emendamenti che parlano di 5.000 euro in più per l'acquisto di libri e riviste per le esigenze degli uffici. Questo caratterizza la serietà e anche la voglia di lavorare degli emendamenti, con i quali si propongono ad esempio 10 mila euro in più per l'acquisto carta e cancelleria, la UPB 07121.
Lo dico con un po' di rammarico: penso che un po' di vergogna, dopo 14 giorni, vi dovrebbe prendere!



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Sull'ordine dei lavori relativamente a convocazioni sedute consiliari dei prossimi giorni


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni, sull'ordine dei lavori.



CASONI William

Intervengo sull'ordine dei lavori. Vorrei sapere da lei, Presidente, se sono state convocate altre sedute del Consiglio, perché non abbiamo ricevuto convocazioni formali dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Avevo immaginato di convocare una Conferenza dei Capigruppo, come ho detto ad alcuni colleghi, fra cui lei, che era presente in Aula, ieri sera.
Poi, non essendoci una rappresentanza ampia dei Capigruppo, non ho più convocato sedute.
Lei pone un problema reale, quindi ritengo opportuno, visto che le convocazioni del Consiglio sono per la giornata di oggi e di domani (alle ore 10 e 14.30) convocare seduta stante una Conferenza dei Capigruppo per le ore 14.30, in modo da valutare se e come procedere con ulteriori convocazioni.
Pertanto, se non ci sono indicazioni in senso contrario, la Conferenza dei Capigruppo è convocata per le ore 14.30.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame delle richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni. Novero e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 613 avente ad oggetto "Mobilità FIAT" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Dutto, per l'illustrazione.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. L'ordine del giorno n. 613 è ormai datato. È stato presentato più di un anno fa e, purtroppo, quello che si temeva che si verificasse si è già verificato: la FIAT, da una parte, sta aumentando le proprie quote sul mercato, soprattutto quello europeo, quindi ha un andamento estremamente favorevole della produzione, ma evidentemente la produzione viene realizzata in altre città o nazioni, perché, dall'altra parte, per quanto riguarda gli stabilimenti di Torino, si continua a procedere a una riduzione degli occupati.
In questo ordine del giorno si parlava di 2000 lavoratori in mobilità lunga, e questo nonostante la Regione abbia proceduto, con una manovra discutibile, alla quale ci siamo opposti, all'acquisto di una parte dei vecchi stabilimenti di Mirafiori e del Campo Volo di Collegno, per una cifra di 70 milioni di euro, che sono entrati nella holding in FIAT e non sappiamo dove siano finiti. Almeno, apparentemente la città di Torino non ne ha assolutamente beneficiato.
Probabilmente questo ordine del giorno avrebbe bisogno di essere rivisto, corretto e aggiornato, ma rimane il problema di base, cioè un ridimensionamento occupazionale di tutto il gruppo per quanto riguarda gli stabilimenti di Torino, quindi è un problema più generale: quello della deindustrializzazione del Piemonte e del trasferimento delle produzioni all'estero, in Paesi in cui il costo del lavoro è decisamente inferiore perché le retribuzioni versate agli operai sono inferiori e perché manca un sistema pensionistico e un sistema sanitario come il nostro. Inoltre, sono inferiori le imposte che si versano allo Stato e tutta una serie di costi che vanno dai costi di trasporto a molti altri costi di produzione.
Sicuramente, è necessario mettere in atto una politica industriale molto forte per cercare di correggere questa situazione, perlomeno mettere in atto una politica industriale che se da una parte prende atto di questa situazione e quindi di questa deindustrializzazione e di questa riduzione di possibilità di offerta di posti di lavoro nel settore strettamente produttivo, dall'altra parte tenti nuove aperture su altri fronti. Ad esempio quello dei servizi o del turismo, o comunque di produzioni di nicchia e di elevatissima tecnologia, per riuscire perlomeno a pareggiare i conti, affinché i posti di lavoro che vengono persi nel settore industriale vengano recuperati in questi nuovi settori di cui ho detto.
Sarebbe quindi necessario discutere a fondo questo problema...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi!



DUTTO Claudio

...che ho appena prospettato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni, Novero e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 613 avente ad oggetto: "Misure strutturali finalizzate a ridurre l'inquinamento atmosferico e a migliorare la qualità dell'aria. Biglietto a tariffa unica per i mezzi pubblici nell'area metropolitana" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Leggerò il titolo dell'ordine del giorno, ma svilupperò un ragionamento in risposta a quello che ha detto - è sempre utile che se ne discuta - il collega Boeti nel suo intervento. Tanto, il tempo a disposizione è sempre di cinque minuti, e credo che sia più utile impiegarlo per scambiarsi delle ragioni piuttosto che per leggere quanto c'è scritto in questo ordine del giorno.
Il collega Boeti ha detto: "Non vi vergognate? State facendo ostruzionismo, state facendo di tutto e di più".
Siccome un po' di memoria ce l'ho, sono entrato in questa Regione nel 1995 e ricordo che da sempre, in tutte le sessioni di bilancio, si inizia un'interlocuzione quando si arena - dalla prima volta, non la decima! - una discussione che porta ad una trattativa tra virgolette continua, fino alla soluzione del tema.
Nei bilanci di questa Regione si è sempre attraversata questa fase anche quando governava il centrodestra, per cui era il centrosinistra a svolgere la parte dell'opposizione (tra l'altro, il collega Muliere era già membro di questo Consiglio, come altri colleghi di questa Aula, e potrà confermarlo): mai una volta non è successo questo! Sempre le opposizioni presentavano un pacchetto di richieste che veniva successivamente valutato.
Sebbene non mi piaccia fare esempi con nomi e cognomi, potrete chiedere ai Presidenti del Gruppi DS, Riba piuttosto che Marengo o Marcenaro; chiedete loro se questo non avveniva! Con ciò, non è che i bilanci venissero approvati a dicembre, però, quantomeno, a febbraio o a marzo. Peraltro, è avvenuto anche con voi negli ultimi due anni: durante la prima gestione di Susta e la prima gestione di Peveraro, definiamole così, più o meno è avvenuto ciò che accadeva in passato.
Quest'anno, forse per l'evento elettorale o per altre questioni, c' stato un irrigidimento (che trovo assurdo) da parte della Giunta nel non voler affrontare dei temi che noi abbiamo sollevato, sin dall'inizio, in tutte le riunioni. E volutamente, per evitare di farla a maggio (adesso siamo a maggio), un mese e mezzo o due mesi fa abbiamo indetto una conferenza stampa in cui elencavamo i nostri punti.



(Commenti dell'Assessore Peveraro)



CASONI William

Si può vedere.
Però, Vicepresidente, questo "non lo avete detto", "l'avete detto" non agevola il lavoro.
Il centrosinistra ha sempre fatto ben di più di quanto stiamo facendo noi adesso. Se preferisce, posso fare anche i nomi con le cifre di fianco starà poi a voi verificare - ma siccome non mi piace metterei in imbarazzo altre persone, non lo faccio. Probabilmente chi era presente nelle passate legislature lo ha appurato personalmente, oppure lo sa di riflesso.
Questo avveniva in tutte le situazioni, e non solo per il bilancio: avveniva per la nomina dei Direttori generali, per la nomina dei Direttori regionali e per altre occasioni, tanto è vero che - è riconosciuto da tutti c'erano dei Direttori di ASL chiaramente di riferimento al centrosinistra, c'è stato per dieci anni un Direttore dell'ATC a Torino di diretta espressione dei DS, ci sono stati Direttori regionali con la tessera dei DS o della Margherita in tasca, a conferma di quanto dico.
Poi, se una persona era competente, non si stava a guardare, così come se ci sono dei suggerimenti utili su certi capitoli, li si analizza e si verifica se è più utile spostare dei soldi...
Voi, invece, avete tentato di cavalcare anche l'antipolitica. Non è più utile, allora, spostare dei soldi dai costi della politica? Ma non solo quelli a cui si fa sempre riferimento, in generale, da lì alla legge n. 18 per esempio, che aiuta i Comuni a rifarsi le fognature che altrimenti saltano, ad altre situazioni reali che il Piemonte e il territorio chiede con forza.
L'Assessore Sibille, per esempio, ha detto: "Io non riesco a dare più di 30.000 euro". Se un Comune ne chiede 50.000 e ha 200 abitanti, non ha 20.000 euro da mettere, per cui non fa l'opera. Allora, siccome le pretese da noi avanzate non chiedevano la luna, si trovino dei momenti di interlocuzione e si dica che, nell'interesse generale, su un bilancio di 12 miliardi... Tra l'altro, la parte tra virgolette che noi chiediamo rappresenta lo 0,000..., se andiamo a quantificarla su questa base.
Quando non si vuole neanche concedere lo 0,000..., non si può certo dire all'opposizione che sta facendo un'opposizione strumentale.
Bisogna chiedersi come mai questo bilancio non va avanti, mentre negli anni passati sì.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Vignale, Boniperti Casoni. Novero e Rossi: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 896 avente ad oggetto "La finanziaria 2008 non riconosce lo sconto GPL a gasolio nei territori no forniti da metano" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno è certamente più attuale rispetto al precedente, perché riguarda la finanziaria nazionale relativa all'anno in corso.
Ora che è cambiato il Governo, posso fare un auspicio: spero che il nuovo Governo riesca ancora ad attuare quanto proponevamo e quindi a reintrodurre questi sconti. Cosa chiedeva quest'ordine del giorno? Negli anni precedenti esistevano, nelle varie leggi finanziarie, delle norme che prevedevano lo sconto su GPL e gasolio a favore di tutti i residenti in quei Comuni non serviti dalla rete di distribuzione di metano. Sappiamo infatti, che il costo del metano è inferiore rispetto a quello di questi due carburanti. Con lo sconto previsto dalle precedenti finanziarie, si cercava, dunque, di concedere un aiuto ai cittadini che, non potendo utilizzare il metano per mancanza di una rete di distribuzione - e risiedendo in Comuni perlopiù di montagna o comunque di vallata - erano costretti a spendere delle cifre più sostanziose e maggiori rispetto ai cittadini che, invece, potevano utilizzare il metano.
Era un provvedimento di giustizia, cioè un provvedimento che cercava di mettere sullo stesso piano i cittadini che utilizzavano le diverse forme di energia, soprattutto per il riscaldamento.
Quest'anno la finanziaria non prevedeva più questo bonus, evidentemente all'interno di manovre che prevedevano altre spese, che prevedevano altre riduzioni delle entrate o cose di questo genere. Per cui, con questo nostro ordine del giorno, chiediamo un intervento della Giunta presso il Governo centrale in modo da sollecitare il ripristino di quelle agevolazioni.
Ormai è tardi, nel senso che la finanziaria è stata approvata, pertanto questa agevolazione non esisterà, ma come dicevo potremmo ancora intervenire presso il nuovo Governo affinché apporti delle modifiche in corso, prevedendo la reintroduzione di questo sconto.
A lato di tutto ciò faccio notare come, a causa dell'aumento del prezzo del petrolio sui mercati mondiali, ci sia stato un aumento generalizzato di tutti i combustibili. Aumento generalizzato di tutti i combustibili che è molto sentito per quanto riguarda i prezzi della benzina, del gasolio per l'autotrazione. Questo forse perché è una spesa che tocca tutti immediatamente nel momento in cui si fa il pieno e che è meno sentito invece, per quanto riguarda il costo dei combustibili che però sono indispensabili per il riscaldamento e che incidono pesantemente sulle famiglie, magari tramite le spese di condominio e che, comunque, costi tuiscono un costo pesante per tutte le famiglie.
Occorrerebbe senz'altro un intervento generale al fine di defiscalizzare il costo dei combustibili in modo da aiutare chi in inverno deve scaldarsi.



PRESIDENTE

Non ho interventi in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Consiglieri, desidero ricordavi che alle ore 14.00 è convocata la Giunta delle Elezioni e alle ore 14,30 la Conferenza dei Capigruppo. Il Consiglio è convocato alle ore 15.00 La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.50)



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