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Dettaglio seduta n.323 del 12/05/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 14.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Boeti, Bossuto, Bresso Comella, Robotti e Spinosa.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Cirio ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente. Chiedo una breve sospensione dei lavori, per permettere una riunione delle minoranze. Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, collega. Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 15.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.02 riprende alle ore 15.28)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Grazie, colleghi, se occupate i posti iniziamo i lavori del Consiglio.
Ricordo che nell'ultima seduta avevamo votato tutti gli articoli della legge finanziaria, fino al 42 bis. Adesso dovremmo ripartire dall'articolo 1, più gli allegati e gli ordini del giorno.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Ricca di iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 993 del Consigliere Ricca, inerente a "Situazione occupazionale alla Eutelia"


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Grazie, Presidente. Chiedo all'Aula di acconsentire all'iscrizione di un ordine del giorno sulla situazione occupazionale dell'Eutelia. L'Eutelia è un gruppo toscano che ha acquisito partecipazioni importanti da Getronics, Bull e Noicom, ed è stata oggetto di una vicenda abbastanza polemica, due anni or sono, qui a Torino. Adesso sta smobilitando le attività e i piani industriali che qualche tempo fa aveva presentato. Ha dichiarato 772 lavoratori in esubero e 150 di questi lavorano tra Ivrea Volpino e Torino.
Chiedo, pertanto all'Assessorato, con un ordine del giorno, la convocazione immediata delle parti. Sollecito la Giunta ad iniziative in questa direzione; se l'Assessore vorrà dare un'indicazione in merito potremmo anche pensare di aver risolto la questione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ricca. Se non ci sono problemi, essendoci più di 42 firme, che è il numero minimo per poter iscrivere un ordine del giorno possiamo darlo per iscritto.
Ha chiesto la parola l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente. In accordo con l'Assessore Bairati, già domani pensiamo di concordare una data con le parti interessate, nella quale convocarli con una certa urgenza, insieme alle Istituzioni locali. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Per evitare che l'ordine del giorno sia superato dai fatti, lo farei distribuire e, se c'è l'accordo, eventualmente lo possiamo votare.
Prego di distribuire l'ordine del giorno.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiamo al Regolamento, da parte dei Consiglieri Burzi, Lupi e Giovine relativamente alla procedura da adottare in occasione di richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. e all'approvazione delle stesse qualora ottengano il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri regionali

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Questione sollevata dal Consigliere Burzi in merito alla procedura da adottare per l'esame e l'approvazione dei provvedimenti di carattere economico-finanziario e di bilancio iscritti all'o.d.g


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Nell'ambito del punto sollecitato dal collega Ricca, l'iscrizione è per me un fatto assolutamente acquisito, senza discussione.
La discussione dell'ordine del giorno è merito dell'organizzazione dei lavori, come molto meglio lei sa di quanto sappia io, che è una delle poche cose che non ho ancora fatto (quella di partecipare all'Ufficio di Presidenza; le altre aree della Regione le ho già in sostanza danneggiate quasi tutte!).
Mi è parso, ma so che su questo interverrà il collega Lupi, che nella sua spiegazione lei abbia toccato un punto sul quale siamo particolarmente sensibili, che era stato a suo tempo sollecitato dal collega Reschigna e demandato, in ipotesi, alla Giunta per il Regolamento, ma può darsi che io abbia frainteso.
Questo intervento non c'entra nulla con quello che poi vorrei fare quando questa parte si sarà conclusa, sempre sull'ordine dei lavori d'oggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lupi.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. Ovviamente, com'è stato già enunciato dal Consigliere Burzi, non c'è alcun problema riguardo all'inserimento dell'ordine del giorno né riguardo alla sua discussione.
Il riferimento da parte sua, peraltro correttissimo dal punto di vista formale, alla constatazione, che è un dato di fatto inoppugnabile e su cui siamo d'accordo, della presenza, in questo momento, dei 42 Consiglieri in Aula, ci preoccupa, nel senso che non vorremmo che questo suo enunciato in qualche modo si ricollegasse alla pregiudiziale eversivo-golpista...



PRESIDENTE

Consigliere Lupi!



LUPI Maurizio

Scherzavo.
Rispettiamo la fantasia interpretativa del Regolamento del Consigliere Reschigna, ma su di essa non siamo assolutamente d'accordo.
.Il suo riferimento, assolutamente corretto, nel senso che è la constatazione di un dato di fatto - che in questo momento in Aula ci sono 42 Consiglieri - non vorremmo fosse interpretato nell'altro senso, su cui assolutamente non siamo d'accordo, perché si tratterebbe di un'abusiva modifica del Regolamento; pericolosissima, in quanto significherebbe che da ora in poi, il quorum presente in Aula non si verifica più con regolare votazione, ma semplicemente con una pregiudiziale precedente all'esito della votazione. Su questo, siamo assolutamente contrari e riteniamo che qualunque quorum sia riscontrato in Aula debba essere verificato nell'unico modo ammissibile, cioè votando.
Questo avviene in tutte le democrazie occidentali e non, in tutti i consessi amministrativi: se esiste un quorum, detto quorum va verificato tramite votazione. Questo è un principio irrinunciabile e non vorremmo che il suo corretto riferimento ai 42 Consiglieri presupponesse che la famosa "forzatura Reschigna" avesse avuto un'interpretazione che da noi è assolutamente inaccettabile. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Lupi. Della serie: prevenire è meglio che curare era rispetto ad un'ipotesi di voto. Penso che sia stato chiaro.
Avendo ascoltato con attenzione i Consiglieri Burzi e Lupi sul fatto di dibattere dell'ordine del giorno, è evidente che l'ordine del giorno si intende iscritto, in quanto se c'è l'intenzione di aprire un dibattito, noi siamo sul dibattito sulla finanziaria.
Pertanto, dopo gli interventi sull'ordine dei lavori, ripartirei dall'articolo 1, gli allegati e l'ordine del giorno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Per ribadire i concetti espressi dal Consigliere Lupi e per far notare a questa maggioranza che se si vuole ancora riproporre quell'ignobile forzatura del Regolamento chiamata "lodo Reschigna", evidentemente non ci sarà più alcuna disponibilità da parte della minoranza di far iscrivere nuovi punti all'o.d.g., che saranno utili allo svolgimento dei lavori, perché non ci sono i numeri richiesti dal Regolamento.
Ahi voi, non avete ancora i 42 Consiglieri richiesti, quindi se non ci fosse ogni volta il supporto responsabile della minoranza, noi non avremmo mai la possibilità anche solo di modificare l'ordine del lavori, quindi occhio a forzature regolamentari che poi si ritorcono contro.
Peraltro, sulla richiesta del Consigliere Ricca, chiedo formalmente la votazione, anche per sottolineare che per iscrivere questo ordine del giorno c'è bisogno dell'apporto della minoranza, e non che sia dato per iscritto all'unanimità, com'ella ha voluto intendere, Presidente, anche perché è giusto che si sottolinei, col voto che adesso ci sarà in Aula, che sarà necessario, anche in questo caso, l'apporto della minoranza, affinch questo ordine del giorno, che peraltro condividiamo, sia giustamente iscritto e valutato dall'Assemblea.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo per fatto personale. Mi scusi, Presidente, lei era un po' distratto dal Consigliere Boniperti.
Innanzitutto al Consigliere Lupi vorrei solo ricordare che le copie sono sempre peggiori degli originali. Chissà perché queste affermazioni quando le usava il Consigliere Burzi, lo faceva con una vena di simpatia che me le faceva sembrare più gradevoli. Che il mio intervento sia stato giudicato come frutto di fantasia interpretativa ci sta, ma che il Consigliere Giovine abbia affermato che è stata una "ignobile interpretazione", Presidente, ci sta un po' meno. Chiedo quindi un suo intervento a tale riguardo. Grazie.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere, ma ero preso da un problema serio che riguardava un altro argomento. La ringrazio di aver ripetuto quanto detto dal Consigliere Giovine.
Avevo ripreso il Consigliere Lupi per un'affermazione assolutamente fuori della portata e dall'argomento, oltre che dalla sede. Lo stesso vale per il Consigliere Giovine: con tutta la simpatia, il collega sa che alcuni termini dovrebbero non essere mai usati in quest'Aula, meno che mai su una questione che, al momento, è interpretativa del Regolamento e sulla quale non si è entrati ancora nel merito.
Ricordo che qualche seduta fa siamo andati oltre, in quanto il numero dei Consiglieri in Aula era poi variato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ricominciamo da quello che per noi è l'inizio. Tra l'altro, come il collega Reschigna sa bene, non era tanto lui quello che valutavamo come responsabile dell'eversione, del golpe, bensì di chi gli ha dato spazio.
Questi, però, sono dettagli che vedremo al momento opportuno nella Giunta per il Regolamento. Tornando al tema d'oggi, voglio solo specificare che per quanto riguarda l'ordine del giorno sollecitato dal Consigliere Ricca ove la maggioranza ne chiedesse la discussione, sappia che noi siamo assolutamente disponibili, e sentito l'argomento - che non ho ancora letto potremmo anche votarlo, indipendentemente dal resto del nostro argomento che invece è l'articolo 1 della finanziaria. Per aggiornare coloro che non sono informati - perché non tutti hanno partecipato alle riunioni - a noi sembra che la ricostruzione dell'ultima giornata sia più o meno la seguente. C'è stata una riunione mista di Capigruppo di maggioranza e di minoranza, presente la Giunta, iniziata intorno alle ore 10.30, molto civile, che non ha trovato alcuna conclusione operativa.
Tale riunione è stata seguita - questi erano più o meno i programmi che ci si era dati - da una riunione di maggioranza, che credo si sia poi conclusa tra le 14.30 e le 15 e che, tra l'altro, è stata l'origine del nostro primo rinvio, e da una successiva riunione delle minoranze conclusasi alle 15.30 circa.
C'è stata unicamente una comunicazione informale - noi apprezziamo anche le comunicazioni informali - che pare sia avvenuta tra un collega Capogruppo di maggioranza e un collega di minoranza, e che noi abbiamo preso per buona, anche se la trasparenza deve essere sempre ricercata. Tale comunicazione, più o meno, suona così: quanto non siamo riusciti a costruire finora, qualora i Gruppi di minoranza consentissero un'approvazione della finanziaria d'oggi, sarebbe visto con maggiore attenzione e con maggiore predisposizione.
Questa è la comunicazione così come noi l'abbiamo informalmente recepita. La rendo formale, in modo che tutti se ne attribuiscano la paternità, sia di parola che di orecchie, e quindi diventi patrimonio di tutti. Su questo, noi abbiamo da fare tre considerazioni. La prima: chiunque era in Aula venerdì sa che, se non vi fossero stati alcuni interventi nel corso di quella giornata - non attribuibili alla minoranza ai Gruppi di apposizione - questo problema sarebbe stato risolto, perché la legge finanziaria sarebbe passata venerdì. Parte della discussione di venerdì, comprese alcune fasi estremamente confuse - che credo non siano mai utili a nessuno - è stata attribuita a scelte legittime di dibattito di altri temi da parte della Giunta/maggioranza e ha allungato un tema importante come la finanziaria oltre i termini. Primo fatto.
Oggi. Indipendentemente dalla maggiore o minore propensione della maggioranza a discutere la finanziaria, non comprendiamo alcune cose. Visto che siamo molto coscienti della chiarezza dei temi che abbiamo posto ai Gruppi di maggioranza questa mattina - ci siamo confrontati con i colleghi dell'opposizione: a tutti risulta essere molto chiaro ciò che abbiamo detto alla maggioranza, quindi nessuno di noi ha dei dubbi che la maggioranza non abbia capito - prendiamo atto che le risposte non ci sono. Se le risposte non ci sono, si apre il ventaglio delle ipotesi e vuol dire semplicemente che le risposte non ci sono.
Allora noi possiamo benissimo rimandare un atteggiamento di diversa disponibilità da finanziaria a bilancio, nel senso che un approccio meno morbido rispetto a quello che possiamo avere sulla finanziaria possiamo averlo sul bilancio, che tra l'altro è l'oggetto delle nostre contestazioni, quindi lo porteremmo semplicemente nell'ambito del campo su cui agiscono le contestazioni e le richieste da parte dei Gruppi di opposizione, e ci può anche star bene.
Tuttavia non comprendiamo perché questa comunicazione non sia avvenuta secondo la normale formalità che dovrebbe contraddistinguere i colloqui tra maggioranza e minoranza. Ci viene soltanto un dubbio tecnico, e siccome la creatività di Reschigna io so che è sempre in funzione 24 ore il giorno, lo espongo a tutti, poiché prevenire è molto meglio che reprimere.
In anni scorsi, emendamenti sul bilancio - perché è questo l'oggetto delle richieste da parte dei Gruppi di opposizione - anche a finanziaria approvata, hanno poi portato a una modificazione ulteriore dell'Allegato A.
Se questa prassi che c'è stata viene confermata dagli Uffici come possibile ma noi chiediamo che sia chiaro - a noi non crea nessun problema approvare la finanziaria dopo che tutto ciò che avevamo da discutere abbiamo discusso.
In sede di dichiarazione di voto, diremo anche cosa ne pensiamo, ove qualcuno ne abbia ancora dei dubbi, però vorremmo essere sicuri che eventuali discussioni sul bilancio che portassero a diverse determinazioni potrebbero ancora comportare, così com'è stato negli anni precedenti modifiche dell'Allegato A, che è una parte integrale, essendo l'articolo 1 della finanziaria.
Ove questo fosse convenuto da quest'Aula, per quanto ci riguarda si pu benissimo procedere.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 993 del Consigliere Ricca, inerente a "Situazione occupazionale alla Eutelia" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Andiamo per ordine. In base all'articolo 51, comma 5, del Regolamento come richiesto anche del Consigliere Giovine, mi sembrava che vi fosse consenso da parte dell'Aula.
Metto in votazione la richiesta di iscrizione dell'ordine del giorno n.
993 del Consigliere Ricca, "Situazione occupazionale alla Eutelia", anche con l'intervento dell'Assessore Migliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 993.
Il Consiglio approva.



(Alcuni Consiglieri dell'opposizione eccepiscono sull'esito della votazione)



PRESIDENTE

Colleghi, l'ordine del giorno non è iscritto.
(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, non siamo al mercato, abbiate pazienza! In base all'articolo 51, comma 5, quando c'è la richiesta di un Consigliere, non si può che mettere in votazione l'iscrizione dell'ordine del giorno. Sono a disposizione 60 secondi, se non votate non è certo mia responsabilità.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Rifacciamo la votazione, scusate.
Per cortesia, chiedo se è possibile rifare la votazione per appello nominale sull'iscrizione dell'ordine del giorno n. 993, inerente a "Situazione occupazionale alla Eutelia", presentato dal Consigliere Ricca con l'intervento dell'Assessore Migliasso, la cui votazione è stata richiesta, in base all'articolo 51, comma 5, dal Consigliere Giovine.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 993.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 50 Consiglieri votanti 49 Consiglieri hanno votato Sì 49 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Saluti agli alunni e insegnanti della Scuola media "A.Peyron-E. Fermi " di Torino


PRESIDENTE

Colleghi, prima di dare la parola sull'ordine dei lavori, volevo informare che stanno assistendo ai lavori del Consiglio regionale gli allievi della Scuola media "A. Peyron-E. Fermi", classe I C, di Torino tra l'altro, è la scuola dove il nostro collega Maurizio Lupi ha avuto occasione di insegnare - e i loro accompagnatori, che saluto. Stiamo discutendo la legge finanziaria della Regione Piemonte, rispetto alla quale manca soltanto l'approvazione di un articolo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Questione sollevata dal Consigliere Burzi in merito alla procedura da adottare per l'esame e l'approvazione dei provvedimenti di carattere economico-finanziario e di bilancio iscritti all'o.d.g. (seguito)

Argomento: Nomine

Richiesta, da parte del Consigliere Giovine, di chiarimenti relativamente alle nomine del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo


PRESIDENTE

Consigliere Burzi, lei ha posto un problema.
In base alle mie conoscenze di interpretazione del Regolamento confortato anche dagli Uffici, non è possibile, il bilancio è successivo alla legge finanziaria. Quindi, in fase di bilancio, non è possibile modificare l'allegato della legge finanziaria.
Comunque, siccome è un quesito non secondario, mi riservo un minimo di approfondimento per poterle dare una risposta nel merito.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Signor Presidente, voglio porre due questioni.
Per quanto riguarda la prima, che è relativa all'iscrizione all'o.d.g.
con rammarico abbiamo votato. Questo costituisce un precedente e spero che lo si possa rivedere. Se, invece, si vuole mantenere quest'impostazione per ogni volta che dovremo iscrivere un ordine del giorno e votare, è chiaro che non la condivido, ma se è questa che volete...



(Commenti in aula)



MULIERE Rocco

No, una parte, chi ha chiesto.
Comunque, non mi pare un metodo che aiuti la gestione dell'Aula e, in ogni caso, su questo possiamo ritornare, me lo auguro per tutto il Consiglio.
Per quanto concerne la seconda questione, noi abbiamo chiesto la possibilità di proseguire, come avevamo concordato, sulla legge finanziaria, per riprendere gli incontri tra una delegazione della maggioranza e la minoranza che questa mattina abbiamo interrotto; questo aiuterebbe - mi auguro - ad affrontare le questioni che sono state poste nel confronto.
Quindi, chiediamo di procedere nella discussione, come ci eravamo impegnati; naturalmente, non è responsabilità di nessuno il fatto di non aver terminato i nostri lavori venerdì.
Se l'Aula addiviene alla conclusione della legge finanziaria, al termine, mi auguro che si svolgerà questo incontro, come abbiamo annunciato in una comunicazione informale, che, come ha detto il Consigliere Burzi adesso ufficializziamo, come è giusto che sia, per proseguire il confronto appena terminata la legge finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
Mi scusi, Consigliere Burzi, il voto sul bilancio è successivo al voto sulla legge finanziaria. È evidente che non si può garantire, meno che mai può farlo la Presidenza del Consiglio, che ratifica quanto viene votato dall'Aula, che il voto del bilancio, in qualche modo, sia collegato alla legge finanziaria. Questo è non è assolutamente nelle mie possibilità, non tanto sotto il profilo personale, quanto perché la Presidenza del Consiglio ratifica quanto l'Aula esprime.
La parola al Consigliere Cavallera sull'ordine dei lavori.



CAVALLERA Ugo

Intendendo, ovviamente, per l'ordine del lavori l'ordine della procedura, vale a dire come si procede.
A questo punto, giustamente, il Presidente ha esposto una linea prudenziale, tale da garantire un sereno, proficuo ed efficace confronto tra tutte le parti presenti in Consiglio.
Quindi, a questo punto, non resta, una volta arrivati in fondo alla legge finanziaria, che sospendere il voto sull'Allegato A, in modo tale che si discuta il bilancio e, poi, alla fine, una volta che, ipoteticamente tutte le parti discrezionali e variabili sono state discusse, procedere ad una votazione finale della legge finanziaria e del bilancio. Altrimenti, si determina un gioco perverso, che, alla fine, potrebbe riservare conclusioni non desiderate da qualcuno e non è detto che quel qualcuno possa stare sempre dalla stessa parte del Consiglio. È meglio procedere nella trasparenza e, naturalmente, nella chiarezza.
Quindi, Presidente, a questo punto, ritengo che non ci siano altre soluzioni. Se non è possibile, e mi sembra anche logico, modificare successivamente quello che si è deciso a priori, sospendiamo l'allegato A procediamo con l'esame di tutti gli altri emendamenti e, dopo il bilancio concludiamo l'allegato A e il bilancio stesso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera, considero le sue affermazioni un complimento. La collega Cotto quasi conferma, non convinta.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, questo mi fa piacere, perché ero anche preoccupato.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non ce ne sarà mai.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Bene, sono confortato.
Scusate, colleghi, c'è un problema ed è forse opportuno un attimo di attenzione.
L'allegato A è collegato all'articolo 1, non è possibile svincolare l'allegato A dall'articolo 1. Se non si vota l'articolo 1 con l'allegato non si vota la legge finanziaria; se non si vota la legge finanziaria non si può votare il bilancio. Questo è quanto prevedono la legge e il regolamento, confortato, in questo caso, anche dagli Uffici.



(Il Presidente si consulta con l'Assessore Peveraro)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

Colleghi, ho avuto un breve scambio di opinioni con l'Assessore Peveraro. È evidente. Ripeto quanto ho già detto prima. La Presidenza del Consiglio, una volta votata la legge finanziaria...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Il bilancio viene dopo. L'Aula potrà modificare tutto quello che riterrà opportuno in sede di votazione di bilancio, rispetto alla finanziaria.
Ciò che non è possibile è che la Presidenza del Consiglio dia garanzie che il voto del bilancio avvenga in un certo modo, collegato alla finanziaria.
La Presidenza del Consiglio non potrà che prendere atto del voto che l'Aula, nei vari passaggi, esprimerà. Questo rientra fra le vostre possibilità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Presidente, ci stiamo avventurando su un terreno scivoloso, ma ci viene in aiuto l'esperienza.
Più di una volta abbiamo concluso i lavori di approfondimento della legge finanziaria, che abbiamo sospeso prima del voto, per passare al bilancio...



(Brusìo in aula)



BOTTA Marco

possibilissimo, Presidente.
Abbiamo terminato i lavori del bilancio senza giungere al voto, per poi "rientrare" sulla legge finanziaria e votarla, così come modificata da eventuali emendamenti di bilancio; abbiamo quindi votato la legge finanziaria e poi il bilancio.
La tecnica è giusta, nel senso che non si può votare il bilancio prima della legge finanziaria; ma basta lasciare aperta la finanziaria, andare sul bilancio, fare il bilancio, per poi ritornare sulla finanziaria e fare in sequenza, la fine della legge finanziaria e la fine del bilancio.



PRESIDENTE

Salutiamo nuovamente gli allievi della scuola media "A. Peyron-E.
Fermi" di Torino.
Rispetto a quanto proposto dal Consigliere Botta, conterei di dare una risposta definitiva a breve. Dovrebbe comunque essere impossibile, in base alla legge n. 7.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

L'anno scorso abbiamo fatto così.



PRESIDENTE

Per carità! Come ho detto, conto di darvi una risposta definitiva a breve.
L'articolo 8, comma 4 della legge n. 7 recita: "La legge finanziaria è approvata nella stessa sessione di approvazione del bilancio annuale e pluriennale, approvando nell'ordine la legge finanziaria e il bilancio annuale".
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Concordo con la Presidenza sulla votazione finale, che dovrà prevedere nell'ordine, la legge finanziaria e poi il bilancio. Credo che su questo si possa essere tutti d'accordo.
Riconoscendo questo principio, credo che si possa "mettere a posto" la costruzione. Durante l'iter di approvazione della legge finanziaria e del bilancio, quante volte si sono accantonati, anche per altri disegni di legge, degli articoli che sono stati poi successivamente ripresi? innegabile che la materia finanziaria di bilancio costituisca un unicum per cui deve essere in qualche modo apprezzata complessivamente.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, siamo in un passaggio delicato rispetto al prosieguo dei lavori. Con questo brusio di fondo diventa difficile sentire cosa dice chi interviene; e se non si riesce a sentire, diventa anche complicato dare delle risposte. Chi ha necessità di parlare, è invitato ad accomodarsi fuori dall'emiciclo.
Prego, collega Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Mi permetto di interpretare il suo intervento precedente nel senso di dire che certamente le votazioni finali devono avvenire nell'ordine da lei indicato. Ma per "votazione finale" sulla legge finanziaria si intende licenziarla da parte dell'Aula in modo irrevocabile, per poi passare al bilancio.
Durante l'iter di discussione dei due provvedimenti chiedo alla Presidenza - non vi intravedo nulla di male - di usare quella flessibilità che può essere utile per raggiungere l'obiettivo dell'approvazione finale di entrambi i provvedimenti.
Inviterei la Presidenza a riflettere in questo senso.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, alla luce di un'ulteriore richiesta di informazioni del Presidente Rossi, proverei a precisare meglio quanto detto prima.
In base alla legge finanziaria n. 7, all'articolo 8, comma 4, "La legge finanziaria è approvata nella stessa sessione di approvazione del bilancio annuale e pluriennale, approvando nell'ordine la legge finanziaria e il bilancio annuale". Questo mi porta a dover dire che prima si vota la finanziaria, completamente, e poi il bilancio.
La Presidenza del Consiglio non può garantire, in termini di contenuto l'esito del voto sul bilancio. È evidente che il bilancio, essendo successivo alla legge finanziaria, può modificare quanto votato nella legge finanziaria. Ma, va da sé, che questo lo potrà decidere l'Aula. Non pu essere certo la presenza del Consiglio a dire: "Vi garantisco che il bilancio, in fase di votazione, modificherà nei contenuti la legge finanziaria". Questo non potrò mai dirlo, perché sarà l'Aula ad esprimersi.
Votando quindi la legge finanziaria - compreso l'allegato A - e passando poi al bilancio, il bilancio potrà cambiare non solo l'allegato A ma anche altri aspetti della legge finanziaria stessa. Ma questo starà alla discussione e al voto dell'Aula.
Mi auguro, Presidente Rossi, di essere stato chiaro.



PRESIDENTE

ROSSI Oreste (fuori microfono)



PRESIDENTE

Molto chiaro.



PRESIDENTE

La ringrazio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Collega Placido, mi risulta che nella passata legislatura fosse presente. È lo stesso Placido che ho conosciuto nella passata legislatura che oggi presiede il Consiglio?



PRESIDENTE

una garanzia, collega.



TOSELLI Francesco

Perché dalla voce mi sembra che sia la stessa persona, ma siccome ho qualche diottria in meno di vista, potrei anche sbagliarmi.
Quando presiede, lei non può assumere un comportamento così rigido e quando sta dall'altra parte assumere un altro tipo di comportamento. Perché le dico questo? Perché lei era molto attivo sulla legge finanziaria, così come sul bilancio.
Farei torto alla sua memoria - ma anche alla mia, perché ho presieduto diverse sedute proprio su tale questione - se non le rammentassi che noi portammo la legge finanziaria fino all'approvazione dell'ultimo articolo senza votare cioè l'intero testo. Discutemmo quindi il bilancio, sempre fino all'approvazione dell'ultimo articolo, e poi votammo la finanziaria e immediatamente dopo il bilancio.
Lei mi può citare tutte le norme che vuole, ma restiamo alle prassi instaurate, che gli uffici mi auguro ricordino bene, come ricordano bene anche tutti gli altri Consiglieri che, come lei, erano all'opposizione.
Perché se vogliamo dimenticarci queste cose, ce lo diciamo, ma, in questo caso, ce ne dimentichiamo tante altre. Altrimenti ce le ricordiamo tutte.
Lo dico per aiutarla, Presidente, perché usare due pesi e due misure, a seconda che si stia da una parte o dall'altra, non è bello, non è corretto e non è rispettoso nel momento in cui lei presiede.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Toselli.
Collega Cirio, se non ha nulla in contrario, alterniamo gli interventi fra minoranza e maggioranza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Mi pare di capire che, al di là delle questioni di carattere tecnico la minoranza chiede se c'è un impegno politico da parte della maggioranza una volta approvata la finanziaria e affrontando la discussione del bilancio, modificare successivamente l'allegato A. Se c'è bisogno di questo impegno politico, noi siamo disponibili, attenendoci alle disposizioni testé annunciate dal Presidente del Consiglio, ad andare avanti sulla finanziaria, confrontarci, iniziare la discussione sul bilancio e affrontando la discussione del bilancio, modificare anche l'allegato A (se va modificato). Se c'è bisogno, come ha detto il Presidente, di un impegno politico in tal senso, questo impegno c'è.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Chiedo scusa, Presidente, faccio un appello all'Ufficio di Presidenza relativamente alla questione astutamente sollevata - non lo considero un gesto ignobile, ma intelligente - dal Consigliere Reschigna sulla questione dei numeri relativi alle richieste di iscrizione all'o.d.g.
Caro Presidente Gariglio, se l'Ufficio di Presidenza, uffici compresi continua a dare un'applicazione del Regolamento così incerta; se non arriverà mai, sull'applicazione del Regolamento, una parola chiara su come ci si deve comportare, noi continueremo ad andare avanti, all'interno di quest'Aula, ricordandoci di com'era una volta, di come aveva fatto uno e di come aveva fatto l'altro.
evidente che quello che diceva il Consigliere Toselli corrisponde a verità. Mi chiedo se anche gli uffici - visto che i Presidenti cambiano, ma gli uffici no - che da anni adottano questa prassi, oggi si siano dimenticati che questa prassi veniva adottata un tempo.
In più, aggiungo una considerazione. Non ho memoria storica della giurisprudenza di questo Consiglio perché non ne facevo parte nelle scorse legislature, ma la legge dice che non si può approvare la finanziaria prima del bilancio, che è ben diverso dal dire che non si può votare la finanziaria prima del bilancio. Il concetto di votazione e il concetto di approvazione sono concetti che, sotto il profilo giuridico, hanno una diversità sostanziale enorme. L'approvazione di un provvedimento di legge è l'atto conclusivo che, in sé, conduce al consenso, che fa diventare legge un determinato prodotto normativo che abbiamo realizzato in quest'Aula.
ben evidente, se non logico, razionale e di buon senso, che non si può fare il bilancio se prima non c'è la legge finanziaria. Un conto è parlare di approvazione, un altro è parlare di votazione di emendamenti, di analisi e di lavori di Aula e di Consiglio.
Mi permetto di considerare, con umiltà, per quanto posso capirne, che la legge non vieta assolutamente che si possa discutere della legge finanziaria, tenerla aperta all'ultimo articolo e poi analizzare il bilancio, sospendere il bilancio e approvare - ripeto, la legge parla di approvazione - la finanziaria e procedere all'approvazione del bilancio.
Caro Vicepresidente Placido e Presidente Gariglio se, una volta per tutte - magari prendete un consulente - l'Ufficio di Presidenza non è in grado di dare una linea chiara, potremmo discutere, perdere tempo e giorni per vedere gli usi e le consuetudini di questo o di altri Consigli.



PRESIDENTE

Conto di dare alcune risposte alla fine degli interventi sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale;ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

evidente il problema politico manifestato dalle opposizioni, cioè garantire che la discussione sul bilancio non sia una discussione già vincolata da un voto dato sulla finanziaria. Mi sembra che l'indicazione che dava il Consigliere Botta e che ricordava il Consigliere Toselli, per altro utilizzata nel voto della finanziaria del bilancio del 2007, cioè discutere tutta la legge finanziaria, lasciare aperto, non casualmente l'allegato A, discutere tutto il bilancio senza arrivare alla votazione tornare all'allegato A, fare le modifiche come da bilancio non approvato ma come da bilancio modificato e non ancora approvato, per poi procedere al voto della finanziaria e del bilancio, sia l'unica procedura perseguibile.
Lo dico anche al Consigliere Muliere: non è una questione di accordo politico, di impegno politico, la politica fa gli accordi o prende impegni relativamente al suo compito, cioè quello sulle scelte, su come scrivere o modificare una legge. Non si può fare o prendere impegni su ciò che non può.
Faccio un esempio banale. Noi oggi approviamo la legge finanziaria viene pubblicata d'urgenza sul BUR, fra cinque giorni votiamo il bilancio quel bilancio non può modificare la legge finanziaria. L'unica modalità che noi consigliamo, soltanto perché sempre utilizzata - quella che si è sempre utilizzata negli anni passati, non stiamo inventando qualcosa di nuovo - è di sospendere la discussione nel momento in cui stiamo per entrare nell'allegato A, procedere con la discussione del bilancio con i vari e relativi emendamenti, sospendere la discussione del bilancio prima del voto del medesimo e, come legge prevede, votare la legge finanziaria con eventuali modifiche all'allegato A, infine votare la legge di bilancio che viene votata dopo aver modificato parzialmente o completamente la legge finanziaria.
Ecco perché c'è una certa sorpresa da parte mia, in quanto essendovi una legge molto chiara - e prego di fare distribuire la copia dell'articolo 8, comma 4 - noi non possiamo che rispettare la legge.
Durante il bilancio le votazioni potranno modificare tutto quello che quest'Aula deciderà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Devo dire che concordo pienamente con quanto ha appena detto il Vicepresidente Placido. Volevo anche introdurre questo discorso e questa riflessione.
Il percorso che si fa in Aula è un percorso finalizzato al voto; come potremmo giustificare una discussione sul bilancio nel momento in cui non si arriverebbe al voto? Voglio dire, in altre situazioni abbiamo fatto percorsi di questo genere, ma ogni volta c'era una votazione su degli articoli che procedeva e poi, arrivati all'ultimo articolo, ci si fermava.
In questo caso il bilancio ha un voto unico, quindi se ipotizzassimo quel percorso, ci sarebbe la possibilità di riprendere totalmente la discussione che era già stata fatta.
Siccome non ci sarebbe un punto finale, non ci sarebbe eventualmente una discussione su un ultimo articolo da votare com'era successo altre volte. Con il percorso che si ipotizza, potremmo riprendere di nuovo successivamente la stessa discussione sul bilancio.
Credo che su questo specifico passaggio il processo che abbiamo seguito altre volte potrebbe essere una strada percorribile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Per rispondere parzialmente a quanto sollevato giustamente con preoccupazione dal collega Muliere.
La richiesta di mettere in votazione l'iscrizione all'o.d.g. precedente che l'Aula ha poi accolto era finalizzata semplicemente a sottolineare la pericolosità di una forzatura sulla famosa questione che qui è stata più volte ricordata dai colleghi, soprattutto di minoranza, relativo a quello che io chiamo il "lodo Reschigna".
Peraltro, vorrei togliere ogni dubbio sul fatto che non considero minimante ignobile né il Consigliere Reschigna né i suoi gesti né le sue azioni qui in seno al Consiglio regionale, anzi credo che sia una persona corretta, intelligente e di buonsenso.
Giudico poco nobili tutti gli atti che, tramite forzature di Statuto di Regolamento o di leggi, vanno ad inficiare quello che è il normale corso democratico.
Su questo - credo che i colleghi lo sappiano - sono sempre molto vigile, forse eccessivamente attento, però mi irrito un po' quando vedo delle forzature. Il Presidente Placido, visto che abbiamo avuto occasione di parlare apertis verbis, sa che ero molto irritato, pur non capendo peraltro perché non serviva a superare quel momento politico, ma essendo un momento politico, si doveva risolvere con la politica.
Consigliere Muliere, non credo che ci sia la volontà, da parte della minoranza, di proseguire in futuro ogni volta con la richiesta puntuale di iscrizioni di ordini del giorno se sono ampiamente condivisi. Peraltro, mi auguro che la questione del "lodo Reschigna" sia definitivamente archiviata, perché abbiamo dimostrato nei fatti alla prima occasione la pericolosità di un'interpretazione forzata ed erronea.
Ma ve ne sono altre di conseguenze negative e questa è semplicemente la più evidente.
Concludo, Presidente, anche al fine di stemperare un po' gli animi, se può essere utile alla Presidenza e all'Aula, dicendo che personalmente sono soddisfatto della conduzione dei lavori da parte sua e da parte anche del Presidente Gariglio, soprattutto in tema di interpretazione regolamentare.
Mi rendo conto che non sia facile sempre farlo correttamente. Quindi su questo mi permetto di distinguere un po' il mio giudizio dai colleghi della minoranza.
Personalmente mi ritengo soddisfatto, con tutti i limiti e con tutte le pressioni che Ella e il Presidente Gariglio subite quotidianamente anche da parte di altri Gruppi più facilmente appartenenti alla maggioranza.



PRESIDENTE

Mi permetto di aggiungere un'osservazione. Uso e consuetudine sono importanti, ma è evidente che in qualsiasi momento, se un Consigliere chiede qualcosa previsto dal Regolamento, la Presidenza non può che applicare quanto è previsto dal Regolamento. Questo indipendentemente dall'argomento o dal momento in cui ci si trovi.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non credo di essermi spiegato bene prima o di aver spiegato bene la procedura.
In questa legislatura abbiamo approvato con due modalità differenti negli ultimi due esercizi di bilancio, i documenti. Due anni fa abbiamo approvato prima la finanziaria e poi il bilancio.
L'anno passato abbiamo fatto l'iter che noi oggi consigliamo, cioè quello di arrivare fino all'allegato A, articolo 1, sospendere la discussione, discutere il bilancio fino alle dichiarazioni di voto, quindi dire o sì o no e non è più emendabile il bilancio, modificare l'allegato A come il bilancio l'ha modificato, votare la finanziaria e votare il bilancio.
Questa modalità - lo dico perché sia chiaro - non viola alcun comma o articolo del nostro regolamento. È una modalità.
Dopodiché, se ne può scegliere anche un'altra, che è quella di due anni fa. Perché noi chiediamo questa? Per un motivo. Due anni fa, quando presentavamo gli emendamenti al bilancio, se la legge finanziaria su un capitolo che riguardava squisitamente le leggi prevedeva che lì ci fossero ad esempio all'UPB 19011 legata alla popolazione nomade, 700 mila euro, e se io due anni fa su quello presentavo un emendamento in riduzione totale del capitolo, l'emendamento era dichiarato irricevibile, perché la legge finanziaria aveva già stabilito che lì sopra c'erano 700 mila euro.
A noi non interessa che si segua il percorso uno o il percorso due; a noi interessa avere rassicurazione. A noi pare che il percorso due, cioè quello che sospenda sull'Allegato A, si discuta il bilancio, si voti la finanziaria e si voti il bilancio, sia il percorso più chiaro. A noi interessa, Presidente, che a finanziaria approvata, tutti gli emendamenti presentati dal nostro Gruppo siano ritenuti ricevibili. Quando lei dice: "Consigliere, è ovvio che un provvedimento legislativo segue l'altro, per cui a finanziaria approvata, il bilancio può modificare integralmente la legge finanziaria", significa che noi possiamo presentare emendamenti che modificano in modo sostanziale ed integrale la legge finanziaria appena approvata.
Da un punto di vista del buon senso normativo, a me sembra poco intelligente, perché un giorno votiamo un documento che mette sei milioni di euro sulla sicurezza e cinque giorni o una settimana dopo i milioni di euro sulla sicurezza sono tre.
Il percorso legislativa che prima il collega Botta e poi il sottoscritto indicavamo dà garanzia rispetto alle allocazioni di bilancio e dà garanzia rispetto all'agibilità politica sulla discussione del bilancio.
Poi a noi interessa che ci diciate: "Noi votiamo la finanziaria, tutti gli emendamenti che presentate sono ricevibili".



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il Consigliere Vignale ha introdotto un elemento nuovo, su cui mi esprimerò, anche perché per quanto riguardava l'iter procedurale, quindi l'accoglimento degli eventuali emendamenti approvati in sede di bilancio nella legge finanziaria, si era già espresso il Capogruppo Muliere ed aveva già detto qual era la posizione e, conseguentemente...



(Commenti in aula)



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Calma. No, lei ha introdotto un elemento ulteriore sulla questione della ricevibilità degli emendamenti, perché, in realtà, modificano un allegato della legge finanziaria, che è già stato approvato.
In questo senso, avendo parlato, certamente, con il Presidente, ma anche con gli Uffici, posso assicurare l'opposizione che tutti gli emendamenti della minoranza verranno considerati ricevibili, il che ovviamente, non vuol dire che saranno approvati. Conseguentemente, nel momento in cui arriveremo a chiudere o accogliere eventuali emendamenti al bilancio, che, inevitabilmente, si rifletteranno sull'Allegato A procederemo alla modifica dell'Allegato A.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Mi richiamo all'intervento del collega Cirio.
La data di approvazione di un provvedimento si riferisce alla giornata in cui, con deliberazione legislativa, si approva il provvedimento stesso durante l'iter ci sono state dieci sessioni, dieci sedute, tante ore di lavoro, però, alla fine, l'approvazione è quella, tant'è che è prevista anche una modalità particolare, caratterizzata dall'appello nominale.
Adesso, in un concorso della Giunta a sostegno della Presidenza del Consiglio, abbiamo ascoltato che, secondo la Giunta regionale, tutti gli emendamenti dei Consiglieri saranno ammissibili. È vero, Presidente?



PRESIDENTE

una Giunta democratica.



CAVALLERA Ugo

In questo caso, sono totalmente d'accordo con il Vicepresidente quindi, non perché non abbia fiducia e non consideri sommamente l'operato e la persona del Vicepresidente, però, se il Presidente del Consiglio vorrà gentilmente ribadire o ampliare...



PRESIDENTE

Ormai, è agli atti.



CAVALLERA Ugo

Questo non farebbe male alla certezza regolamentare dei nostri lavori che qualcuno prima ha invocato; comunque, le regole sono fondamentali per giocare qualsiasi partita.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento sull'ordine dei lavori ritengo che l'ampia discussione sia servita ad approfondire la conoscenza dei regolamenti e delle leggi che regolano la legge finanziaria e il bilancio del Consiglio; quindi, l'utilità c'è.
Se non ci sono problemi in contrario, potremmo proseguire con la discussione sulla parte finale della legge finanziaria; tra l'altro, è stato presentato un ulteriore emendamento all'articolo 42, rubricato con il n. 219, che prego di distribuire, di cui sono primi firmatari i Consiglieri Boniperti e Bellion, riguardante un aspetto marginale in tema di caccia.
Pertanto, potremmo proseguire con l'esame dell'emendamento rubricato al n. 219 sull'articolo 42 septies-bis, per poi passare all'articolo 1 bis.
C'è un problema di coordinamento, perché, avendo eliminato alcuni articoli si deve procedere ad un riordino.
La parola al Consigliere Giovine sull'ordine dei lavori.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente.
Cambio un attimo argomento, impegnando cinque-dieci minuti, perché la settimana scorsa si è verificato un fatto particolare, rispetto al quale credo quest'Aula abbia il diritto e il dovere di essere informata. Mi rendo conto che sono molti i colleghi, mi riferisco alla parte del PD, che essendo magari già ampiamente informati, sono meno interessati, perché ho capito che lì giocano in casa.
Gradirei, visto che è presente il Presidente Gariglio, un'informazione esclusivamente tecnica sulla questione delle nomine nella Compagnia San Paolo, senza aprire un dibattito politico, che non è assolutamente intendimento del richiedente. Visto che dai giornali si evinceva che nella giornata odierna il Presidente Gariglio avrebbe avuto occasione si parlare con i legali della Regione, per capire se ricorrere o meno al Consiglio di Stato, chiedevo una minima sintesi per comprendere se già c'era stato un confronto e qual era la successiva decisione.
Non chiedo l'apertura del dibattito proprio per evitare di sottrarre spazio all'Aula, tanto avremo modo e occasione, in coda al bilancio eventualmente, di svolgere anche un ampio dibattito politico; credo che la mia sia una richiesta legittima e non peregrina.



PRESIDENTE

Il Presidente Gariglio è in Aula e l'ha potuta ascoltata.
Ritengo che alla fine della discussione sulla legge finanziaria e sul bilancio o, se lo ritiene, anche prima, è una sua facoltà, potrà dare un'informazione all'Aula su un argomento importante come quello da lei indicato.
La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori semplicemente per poter chiedere, in modo molto sommesso, ma anche determinato, una brevissima sospensione, affinché si possa confrontare all'interno della maggioranza questo nuovo emendamento che, in qualche modo, è venuto fuori e che è stato da lei appena illustrato.



PRESIDENTE

I lavori sono sospesi fino alle ore 16.45.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.34 riprende alle ore 16.36)


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 503 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2008" ed esame ordini del giorno collegati n. 987, 988, 989 e 990


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il tempo utilizzato per la sospensione è stato ampiamente inferiore a quello richiesto.
Procediamo proseguendo l'esame del disegno di legge n. 503, di cui al punto 2) all'o.d.g.
In base al Regolamento, è stato accettato l'emendamento rubricato n.
219, articolo 42 bis, presentato dai Consiglieri Boniperti e Bellion quali primi firmatari.
Emendamento rubricato n. 219 presentato dai Consiglieri Boniperti, Bellion Casoni, Botta, Cattaneo, Manolino, Ricca, Rutallo, Vignale e Cavallera: dopo l'articolo 42, aggiungere il seguente articolo 42/bis.
"Art. 42/bis. (Modifica alla l.r. 70/96) La lettera c) del comma 1 dell'articolo 49 della l.r. 70/96 è sostituito dal seguente: 'c) usare più di due cani per cacciatore e più di quattro per comitiva, ad esclusione della caccia al cinghiale e dei cani appartenenti ad una muta specializzata e per i quali l'Ente Nazionale Cinofila Italiana (ENCI) abbia rilasciato brevetto di idoneità;'".
La parola al Consigliere Boniperti per l'illustrazione.



BONIPERTI Roberto

Signor Presidente, abbiamo provveduto a presentare questa proposta di emendamento, che la seduta scorsa non avevo potuto illustrare.
sottoscritta da due cofirmatari proprio per far vedere che non è una questione politica, è una questione di buonsenso.
L'attuale legge n. 70/1996, che detta la normativa...



PRESIDENTE

Scusi, collega Boniperti.
Colleghi, per cortesia, perché, veramente, è una fatica capire, non in assoluto, ma capire è veramente complicato.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente.
La legge n. 70/1996 sancisce la regolamentazione della caccia e delle relative prove sportive collegate alla caccia. Nella fattispecie, si tratta delle prove sportive dei segugi, che, come è noto, sono cani da seguita che vengono utilizzati in mute, che devono essere composte da almeno sei esemplari, perché ognuno di loro deve avere caratteristiche ben specifiche che vanno a coprire delle fasi diverse dell'accostamento, dello scovo e della seguita della lepre.
L'attuale legge n. 70, alla lettera c), precisa che non si possono usare più di due cani per cacciatore e più di quattro cani per comitiva.
Qui vorremmo aggiungere "...ad esclusione della caccia al cinghiale e dei cani appartenenti ad una muta specializzata per la quale l'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) abbia rilasciato relativo brevetto di idoneità".
Questo consentirebbe a tutti gli appassionati di cani, che portano i loro animali a fare le prove anche in periodi di chiusura di caccia (le prove non vengono fatte con lo sparo e, quindi, con l'abbattimento del selvatico) di poter portare effettivamente la muta così come deve essere composta e non com'è stata invece dimezzata da questo articolo della legge n. 70.
Chiedo che quest'emendamento venga votato ora e non rimandato ad una successiva modifica, che non verrà mai applicata (sappiamo come funzionano da noi le Commissioni!).
Se l'emendamento venisse approvato adesso, tutti gli associati all'ENCI e gli appassionati di cinofilia potranno beneficiare di questa modifica. In caso contrario, alcuni cani dovranno rimanere chiusi nei recinti, perch non se ne potranno utilizzare più di quattro per volta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Boniperti, lei sa che, su quest'argomento in particolare da parte mia non c'è contrarietà, essendo stato sollecitato, come lei sa da più parti.
Emerge tuttavia un problema, collega: lo stesso emendamento, rubricato col numero 154, è stato bocciato sempre in fase di discussione.



(Commenti del Consigliere Boniperti)



PRESIDENTE

Capisco che non è stata una sua scelta, ma è stata la situazione. Per lo stesso emendamento - identico - è stato bocciato, per cui non può essere ripresentato nella discussione dello stesso provvedimento.



PRESIDENTE

BONIPERTI Roberto (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, lo modifico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Credo che sarà opportuno sentire anche il parere della Giunta.
Se mi è consentito, visto che la volta scorsa abbiamo accelerato per chiudere a un determinato orario i nostri lavori, volevo precisare che anche il nostro Gruppo è sostenitore di questa proposta e quindi ci auguriamo che si trovi la strada per farla diventare norma di legge vigente.
Su questo, ovviamente, aspettiamo dichiarazioni dall'altra parte della sala.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera. Alla luce della sua esperienza, riconosciuta e nota, capirà che lo stesso emendamento bocciato in questa discussione...
Le vie del Signore sono infinite, però è complicato.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Grazie, Presidente. Volevo fare soltanto due considerazioni.
Nel merito condividiamo l'emendamento, tant'è che lo stesso testo è contenuto nella norma di modifica della legge n. 70, che è stata approvata dalla Giunta e trasmessa in III Commissione per l'avvio dell'iter di merito, insieme a tutta una serie di altre modifiche che si sono rese evidenti e necessarie dall'esperienza maturata in questi anni.
Sul metodo, proprio perché non si parla di una sola questione, ma di un insieme di modifiche necessarie alla legge n. 70, riteniamo che sia utile verificare, innanzitutto, il percorso della norma giacente in III Commissione; e poi, qualora questo non fosse possibile, verificare altre strade.
Ritengo che non sia questo il percorso corretto, anche perché questo emendamento di finanziario non ha nulla. Credo, semmai, che debba essere oggetto di riflessione insieme agli altri temi.
Pertanto, pur essendo d'accordo sul merito, la Giunta esprime parere contrario all'inserimento nella legge finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Taricco.
Collega Boniperti, alla luce di quanto detto dall'Assessore Taricco ritira l'emendamento?



PRESIDENTE

BONIPERTI Roberto (fuori microfono) Sì, lo ritiriamo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 219, per le motivazioni esplicitate dalla Presidenza a seguito dell'intervento dell'Assessore Taricco, viene ritirato.
Comunico altresì il ritiro degli emendamenti rubricati n. 73, 74 e 75.
Emendamento rubricato n. 164 presentato dai Consiglieri Vignale, Boniperti e Casoni: "Art. 1 Allegato A La l.r. 22/1975 è incrementata nello stanziamento per l'anno 2008 di 2.000.000 di euro".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, ne ho copia, ma per mia disattenzione non ho acceso il computer. E, come dicevo, dalla lettura dell'allegato è difficile - salvo una buona memoria, cosa che mi difetta - ricordare non soltanto il numero della legge, ma anche a cosa si riferisce.
Posso sbagliarmi (non credo), ma se non ricordo male questa è una legge integrativa alla legge del 1973 sugli asili nido, che prevede fondi di gestione integrativi per gli asili nido.
In questo caso, abbiamo presentato un emendamento di 2 milioni di euro per sottolineare due aspetti, che necessiterebbero, innanzitutto, come abbiamo detto in molti casi, di una riscrittura dell'Allegato A almeno col titolo della legge, ma anche un lavoro che andrebbe fatto Assessorato per Assessorato, relativamente alle leggi esistenti. Perché sugli asili nido credo che questa Regione sia dotata, dal punto di vista giuridico, di quattro o cinque leggi differenti, del 1973, del 1975, del 2000 e del 2002.
Però, come è accaduto nella finanziaria del 2007, quando la Regione intende stanziare 14 milioni di euro - noi abbiamo sostenuto quell'emendamento, anche se abbiamo fatto delle valutazioni rispetto alle modalità con cui sono stati individuati i criteri di distribuzione delle risorse - a favore degli asili nido, non utilizza una legge già esistente ma inserisce un nuovo articolo in sede di legge finanziaria. Sono queste le modalità con cui dovremmo cercare di operare, tanto il centrodestra quanto il centrosinistra, insomma chi è al governo della Regione e, in particolare modo, l'Assessore Deorsola che ha il compito della semplificazione normativa. Altrimenti, relativamente ad alcuni aspetti, o abbiamo una legge con venti modifiche - per esempio, leggi sulla casa - oppure temi in cui leggi differenti, di anni differenti, continuano a prevedere una spesa.
Su questo tema, per noi estremamente importante come la legge del '73 la Giunta regionale ha inteso stanziare 17 mila euro per il 2008, 49 mila euro per il 2009 e 49 mila euro per il 2010. Riteniamo che, invece, sia una priorità stanziare fondi per questa finalità e stanziarli anche all'interno dell'Allegato A sulle leggi che prevedono un sostegno agli asili nido e non soltanto inserendoli in sede di legge finanziaria.
Pertanto, crediamo che - e l'abbiamo presentato solo sull'anno 2008 ovviamente lo stesso ragionamento lo si potrebbe fare per l'anno 2009 e 2010 - un incremento delle risorse finalizzate ad aumentare i fondi per la realizzazione di asili nido comunali sarebbe una priorità per questo ente.
Anche se per economie di tempo abbiamo ritirato un emendamento alla finanziaria che intendeva individuare una misura di sostegno per le famiglie, ricordiamo che, anche in questo caso, la Regione Piemonte è dotata di una legge sulla famiglia che interviene con la costituzione di un fondo per la famiglia dentro cui si dovrebbe trovare una serie di misure a vantaggio delle politiche familiari.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non vorrei dire una stupidaggine, ma mi risulta che la legge regionale n. 22 del '75 sia stata abrogata.



PRESIDENTE

La legge n. 22 del 75, così come altre, non è abrogata, ma anche se lo fosse ci potrebbe essere una gestione in corso a cui far riferimento con le cifre stanziate.
Infatti, Consigliere Reschigna, dovremmo mettere on line sia le leggi che gli emendamenti, così eviteremmo fotocopie inutili, spreco di carta e sarebbe molto più semplice per noi lavorare e anche per la struttura che ci aiuta nello svolgimento del nostro lavoro.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 164.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 165 presentato dai Consiglieri Vignale, Boniperti e Casoni: "Art. 1 Allegato A L.r. 51/1975: l'UPB SA01051 è ridotta di 617.414.96 euro per l'anno 2008 617.414,96 euro per l'anno 2009 e 617.414,96 euro per l'anno 2010 in quanto abrogata".
Ricordo che si tratta di una vecchia legge abrogata, ma ciò non esclude che ci siano ancora dei mutui aperti; una gestione aperta dove collegare le risorse indicate.
Ha chiesto di intervenire, per l'illustrazione, il Consigliere Vignale ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

L'emendamento presentato, in realtà, come vedremo in seguito, riguarda anche altre leggi dell'Allegato A. L'emendamento è dovuto al fatto che come annunciava il Vicepresidente, questa risulta essere una legge abrogata.
vero che possono esistere delle dipendenze ancora in corso o degli impegni economici presi dalla Giunta regionale rispetto alla legge in oggetto. Pertanto la legge, nonostante sia stata abrogata, continua ad avere un finanziamento, come, peraltro, avviene per molte altre leggi presenti all'interno dell'Allegato A.
La legge n. 52 del '75, infatti, è relativa ad interventi regionali per lo sviluppo dell'agricoltura e delle foreste negli anni '75, '76 e '77.
Immagino che, essendo iscritte delle risorse, queste siano giustificate da spese precedentemente assunte e a cui la Regione deve far fronte.
Ricordo peraltro che, e questo riguarda anche gli emendamenti n. 166 e n. 167, che le cifre stanziate ammontano a quasi due milioni di euro perché sono 617 mila euro ogni anno. Ripeto, non so dire se queste siano cifre che era obbligatorio inserire, pur essendo una legge abrogata, ma immagino di sì.
Dico immagino, senza averne certezza, perché vi è un numero elevatissimo di leggi abrogate che hanno ancora dei finanziamenti e un numero altrettanto elevato, anche se numericamente inferiore, di norme approvate negli ultimi tre anni e molte approvate nel 2007 che, nonostante abbiano un impegno sul testo della legge biennale, non trovano finanziamento all'interno dell'Allegato A. Questo per dire che vi è stata una volontà politica che ha ritenuto opportuno non finanziare leggi votate dal Consiglio e finanziare leggi che sono state abrogate.
Dico volontà politica per un motivo semplice. Credo che, anche in questo caso, un lavoro che è sempre demandato, per delega funzionale all'Assessore Deorsola richiederebbe anche la necessità di riscrittura e trasferimento di alcuni impegni su altri capitoli o su altre leggi che, in qualche modo, garantiscano non solo abrogazione, ma il non utilizzo di molte leggi regionali che, invece, sono presenti all'interno dell'Allegato A.
Se, come dicevamo, è già un documento di difficile lettura perch esclusivamente numerico (numero della legge, numero dell'anno, quantità economica nel triennio), senza neanche citare il titolo della legge diventa ancora più complesso leggerlo dandone una valutazione, considerato il fatto che non esiste una relazione di accompagnamento.
Se almeno avessimo una relazione di accompagnamento - ahimè, non è un atto dovuto per la legge di bilancio - che, in qualche modo, motivi le leggi abrogate che continuano ad essere rifinanziate per oneri precedentemente assunti e quelle che, invece, sono leggi approvate dal Consiglio anche in anni estremamente recenti e non finanziate, allora sarebbe più semplice da parte dei Consiglieri che leggono l'allegato A d'accompagnamento svolgere una verifica per comprendere.
Sto illustrando anche i due emendamenti a seguire.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie a lei.
Sarebbe molto più semplice effettuare una valutazione, che, in alcuni casi, non è una valutazione politica nel merito della legge. Stiamo parlando di una legge del 1975 che finanzia interventi in agricoltura per il 1975, il 1976 e il 1977, quindi, pensate quale rilievo politico possa avere per la discussione dell'Aula.
ovvio che su questo non si possono non fare delle valutazioni, noi le abbiamo fatte in termini che sono certamente qualitativi, la legge l'abbiamo letta su Arianna e poteva anche essere condivisibile al momento dell'approvazione, ma finanziando un triennio che ha concluso il proprio intervento 31 anni fa, voi comprendete che per la discussione odierna dell'Aula questo non abbia grande interesse di carattere politico, bensì nella volontà di riordino e razionalizzazione del corpus delle leggi regionali, che, secondo noi, dovrebbe avere un maggiore ordine.
Per quanto riguarda i numeri, occorrerebbe ridurlo, andando anche incontro agli impegni elettorali assunti da questa Giunta e questa maggioranza nel documento che è stato non soltanto consegnato ai Consiglieri, ma anche discusso e approvato da questo Consiglio.
Immaginiamo che non ci siano centinaia di migliaia di cittadini che accedono ad Arianna per le leggi del 1975 o del 1976, ma, da un punto di vista di accessibilità e conoscenza degli atti, sarebbe certamente più semplice svolgere una verifica su alcune norme votate 31 anni fa, alcune delle quali, invece, sono ancora in vigore e mantengono una loro validità come quella discussa precedentemente sugli asili nido. Questa, riguardante il Piano triennale dell'agricoltura, oggettivamente, non ha più alcun interesse se non per il fatto che continua ad essere iscritta nel nostro allegato e finanziata per quasi due milioni di euro.



PRESIDENTE

Qual è il parere della Giunta sugli emendamenti n. 165, 166 e 167?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario all'intero pacchetto.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 165, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 166 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera Lupi: "Art. 1 Allegato A L.r. 34/1976: l'UPB DA10052 è ridotta di euro 935.136,80 per l'anno 2008 in quanto abrogata.".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 166, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 167 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera Lupi: "Art. 1 Allegato A L.r. 35/1976: l'UPB DA10052 è ridotta di euro 935.136,80 per l'anno 2009 in quanto la norma è abrogata".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 167, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.


Argomento: Questioni internazionali

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla notizia di un terremoto in Cina nella regione di Sichuan


PRESIDENTE

Colleghi, prima di passare all'esame dell'emendamento rubricato n. 168 di cui è primo firmatario il Consigliere Vignale, volevo informavi circa l'arrivo di una notizia Ansa: c'è stato un terribile terremoto in Cina nella zona di Sichuan, secondo le prime stime, sono oltre 7 mila i morti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Certamente.
Adesso potrete verificare con i vostri canali d'informazione, ma credevo doveroso dare l'informazione. Faremo distribuire ai colleghi le notizie Ansa che man mano arriveranno anche dall'Ufficio stampa del Consiglio.
Invito il funzionario dell'Ufficio stampa a consegnare notizie Ansa sul tema, che verranno distribuite ai colleghi.
La parola al Consigliere Dalmasso sull'ordine dei lavori.



DALMASSO Sergio

Signor Presidente, non faccio perdere tempo. Questo fatto che ha avuto luogo in Cina nella mattinata odierna, che è legato a quanto già abbiamo detto in Consiglio relativamente ad un altro paese, la Birmania - attuale Myanmar - che è stato toccato nettamente la settimana passata, spinge ancor più a convocare velocemente la Commissione che nello specifico deve occuparsi di questi temi. Speriamo che, appena terminato l'esame del bilancio, sia fattibile convocare la Commissione e discuterne immediatamente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, voglio ricordare che il Sichuan è gemellato alla Regione Piemonte da decenni, fatto che, naturalmente, non cambia l'oggettività delle situazioni. Credo, comunque, si possa trovare il modo di contemperare tutte le sedute, comprese quelle del Comitato cui si riferiva il collega Dalmasso, perché, a fronte di situazioni così gravi occorre senz'altro riunire l'organismo deputato a discuterne e provvedere in tal senso. Poi, c'è l'Ufficio di Presidenza, che ha le proprie competenze, anche la collega Cotto ha sempre seguito questa materia.
Quindi, ritengo che saranno loro a indicare i momenti giusti; da parte nostra, condividiamo questa sensibilità.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 503, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2008" ed esame ordini del giorno collegati n. 987, 988, 989 e 990 (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 503, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Procediamo con l'esame degli emendamenti sull'Allegato A.
Emendamento rubricato n. 168 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera e Lupi: "Art. 1 Allegato A L.r. 24/1976: l'UPB DA10052 è ridotta di 935.136,80 per l'anno 2010 in quanto la legge è abrogata".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

In realtà, credo che i numeri fossero quelli (165, 166, 167), perch immaginavo che l'emendamento relativamente alla legge n. 51 fosse sul triennio, in realtà non era sul triennio, ma sulla 34 e li abbiamo inseriti sul triennio.
Quindi, illustro l'emendamento n. 168, che è relativo all'anno 2010: è una situazione assolutamente similare a quella precedente, nel senso che la norma riguarda il rifinanziamento della legge 4 giugno 1975: "Interventi a favore di consorzi tra enti locali per lo smaltimento di rifiuti".
La legge all'articolo 1 prevedeva la possibilità, da parte della Regione, di autorizzare una spesa di un miliardo e 400 milioni, provvedendo mediante un'accessione di mutuo, ad un tasso non superiore al 13%, e per una durata non superiore a 13 anni Essendo, di fatto, una legge che finanziava un intervento grazie all'accensione di un mutuo trentennale, verosimilmente immaginiamo che le cifre previste (anche quella per il 2010, cioè i 935.000 euro) siano una parte di rateo da pagare, da parte della Regione, relativamente alla legge in oggetto.
ovvio che, anche in questo caso, così come dicevamo per la legge precedente, al di là della lettura del contenuto della legge regionale diventa particolarmente difficile fare una valutazione. Perché immaginiamo di sapere quello che è, essendo una legge che accende un mutuo che deve essere estinto dalla nostra Amministrazione, anche se credo che, alla fine sarà stato un mutuo rinegoziato, perché altrimenti, essendo stato trentennale, sarebbe già dovuto scadere, essendo questa una norma del 1976.
Però, come dicevo precedentemente, questo ragionamento dovrebbe portare il Consiglio regionale su un terreno non certo semplice (ma non soltanto per le leggi abrogate, sulle quali rimane un finanziamento per onorare dei contratti precedentemente assunti), per molte altre motivazioni che abbiamo, per la verità, provato ad illustrare anche durante la discussione generale della legge finanziaria.
Uno dei punti che noi giudichiamo fondamentale sarebbe quello di rivedere, nella sua complessità, la legge di bilancio, anche per gli anni che la legge di bilancio ha. Non sempre una vecchia legge è una cattiva legge; anzi, vi sono leggi regionali molto datate che continuano a rimanere delle ottime norme.
Rispetto a tutta una serie di aspetti (non fosse altro quelli conoscitivi, il suo frazionamento non tanto nelle UPB, ma in questo rivolo immenso di capitoli che poi vanno a costituire le UPB stesse), se si volesse fare un paragone con la normativa degli Enti locali, è una legge che assomiglia molto di più alla legge di bilancio ante decreto legislativo del 1997 (poi Testo Unico degli Enti locali del 2000), che, da un punto di vista della semplicità di lettura, ma anche come documenti d'accompagnamento ai bilanci, tanto nel documento di previsione quanto nel documento consuntivo, dà la possibilità di una verifica che non è solo numerica, ma anche qualitativa di quelle che sono le politiche di bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 168, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 6 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 169 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera e Lupi: "Art. 1 Allegato A Legge regionale 47/1976: l'UPB DA11012 è ridotta per l'anno 2008 di 225.025,22 in quanto la legge è abrogata".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento si lega al n. 165, perché, in realtà, la legge n. 47 del 1976 è un rifinanziamento della legge n. 51 del 1975, "Interventi triennali in agricoltura".
Siamo nella situazione precedente (questo vale tanto per l'emendamento n. 169, legato l'anno 2008, quanto per l'emendamento n. 170 del 2009 e ancora per l'emendamento n. 171, relativamente al 2010): sono poste per tre leggi che, in realtà, finanziano tre trienni differenti in agricoltura sulle quali continuano ad esserci dei ratei che la Regione Piemonte deve ancora pagare.
Le considerazioni sono dunque quelle che abbiamo già fatto sugli emendamenti appena discussi, anche rispetto alla trasparenza, perché è ben chiara, dal lavoro disposto fra l'Allegato A da una parte e Arianna dall'altra (se no, sarebbe altrettanto chiaro, ma non conoscibile) la volontà dell'Amministrazione, così come è chiaro il motivo per cui una legge abrogata rimane ancora finanziata.
Credo, però, che la presenza di decine e decine di leggi abrogate, che hanno ancora una fonte di finanziamento (che è legittima, perché altrimenti verremmo meno a degli obblighi che abbiamo assunto nei confronti di istituti bancari o di terzi) sia difficilmente comprensibile per un occhio che non sia, appunto, quello di un Consigliere al quale è stata spiegata la motivazione. Infatti, la prima volta che ho letto l'allegato A, in cui si trovavano leggi regionali abrogate con finanziamenti (peraltro cospicui) mi erano sembrate un paradosso. Così non è, perché cerchiamo di assolvere com'è giusto che sia, a degli obblighi contratti dalle Amministrazioni precedenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Qui stiamo trattando la vasta gamma degli interventi a sostegno sia del mondo produttivo, sia, in altri casi, del sistema degli Enti locali, con una modalità molto diversificata, dai contributi in conto interessi, alle annualità per lunghi periodi (in agricoltura i "lunghi periodi" sono anche stati una caratteristica), a volte anche attraverso interventi verso il sistema degli Enti locali, singoli o associati.
Probabilmente, al fine di poter distinguere quelli che sono i fondi discrezionali e, come tali, possibili oggetto di attenzione per un loro riposizionamento verso altre priorità e, viceversa, individuare chiaramente i fondi che sono, comunque, da appostare per far fronte ad obbligazioni e ad impegni pluriennali adottati e decisi nel tempo dalla Giunta regionale.
Probabilmente si potrebbe pensare anche a modalità di tipo diverso, al limite facendo confluire, a maggior ragione, quelli che sono sorretti da leggi abrogate, magari all'interno di una definizione unica, al di là di quella che è la destinazione primaria di settore.
Certamente ci sono esigenze di rubricazione della spesa per varie finalità, così come, ovviamente, c'è il riepilogo della spesa stessa secondo le tipologie di spesa: da conto interessi, alle annualità piuttosto che al conto capitale, spese correnti, quindi servizi piuttosto che altre diversificazioni che sono indicate all'interno del bilancio. Quindi probabilmente, sarà necessario riflettere su un tema che affidiamo ai nostri tecnici, che sono esperti in materia.
Rimanga o non rimanga questo sistema di allegati su cui abbiamo discusso il bilancio quest'anno, come diceva anche il Consigliere Vignale e l'abbiamo già detto anche in altre occasioni e in altre sedute, a fianco del numero della legge deve essere indicato anche il titolo. Abbiamo leggi che si ripetono casualmente nel numero, pur trattando materie diverse.
Ricordo che sulla legge n. 11 del 2001, per quanto riguarda il Consorzio smaltimento dei rifiuti di origine animale, si è dovuta fare una legge di rettifica richiesta dall'Unione Europea; nel 2003, guarda caso, è di nuovo uscita la legge n. 11. In questo caso trattano le stesse materie, ma è opportuno esaminare sempre le leggi con il titolo.
Questo vale per tutti. Noi ci consideriamo non bene informati, ma mediamente informati, coloro che esaminano leggi tutti i giorni sono maggiormente informati, per i funzionari è il pane quotidiano, ma i documenti devono essere rivolti agli amministratori locali, alle organizzazioni sociali, alla cittadinanza.
Sotto questo profilo, aspettiamo anche quello che aveva detto la Direzione di Ragioneria, che aveva una proposta da fare per riformare tutti gli allegati. Questo è un elemento che esamineremo in quella sede. Il significato di determinati emendamenti è anche quello di richiamare l'attenzione sia sulla problematica specifica, sia sulla ragione primaria che ha mosso qualche collega a redigere determinati emendamenti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 169, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Clement ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Credo che venerdì ci sia stato un effetto "doping" legato al cinquantenario dell'IRES, adesso vedo che siamo rientrati nel nostro normale tran tran. La cosa è oltremodo preoccupante anche perché, ad inizio sessione pomeridiana, dopo la riunione dei Gruppi di opposizione, il Consigliere Burzi, credo a nome di tutta l'opposizione, ha chiesto alcuni chiarimenti, in specifico sulla questione dell'Allegato All'articolo 1, per capire se si riusciva, in tempi ragionevoli, ad andare avanti.
C'è stato un lungo dibattito procedurale tra l'Ufficio di Presidenza e diversi Consiglieri, ma credo che vada segnalata la mancanza nell'Ufficio di Presidenza dei Consiglieri Ghiglia e Chieppa, che hanno sempre favorito un confronto produttivo e sereno su queste vicende. Abbiamo chiuso anche questa partita. C'è stata la disponibilità da parte del Consigliere Muliere, appena approvata la finanziaria, di riprendere il confronto sugli elementi che mancano per definire il tutto. In seguito, sono iniziati gli emendamenti, puntualmente illustrati.
Chiedo se non sia opportuno sospendere un attimo la seduta per una Conferenza dei Capigruppo per capire qual è l'ordine dei lavori. In base al Regolamento, cui faceva riferimento il Consigliere Cirio, votiamo tutta la finanziaria ma non venerdì di questa settimana e neppure venerdì della prossima, se questo è l'andazzo.
Chiedo di sospendere i lavori e convocare la Conferenza dei Capigruppo per un minimo di verifica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

A me pare che la ricostruzione che ha fatto il Consigliere Clement sia ineccepibile. Posso anche aggiungere il mio intervento di chiarimenti, ma la procedura di chiarimenti non è stata così fluida e semplice come avrebbe potuto essere.
Per quanto mi riguarda, se serve una Conferenza dei Capigruppo, ben volentieri. Ribadisco, per quanto riguarda il mio Gruppo e non a nome di tutta l'opposizione, che non vi è alcun problema a procedere alla finalizzazione della finanziaria e poi andare avanti, viste le ampie chiarissime ed edotte assicurazioni ricevute, che peraltro sapevamo già dal dibattito dell'Aula. Se si vuole interrompere, va bene.



PRESIDENTE

convocata la Conferenza dei Capigruppo in sala A. Il Consiglio riprende alle ore 17.45.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.27 riprende alle ore 17.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Proseguiamo con l'esame degli emendamenti sull'Allegato A.
Emendamento rubricato n. 170 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera e Lupi: "Art. 1 Allegato A L.r. 47/1976: l'UPB DA11012 è ridotta per l'anno 2009 di euro 631.169,99 in quanto la legge è abrogata." La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Il numero legale è 31.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 170, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 171 presentato dai Consiglieri Vignale, Cavallera e Lupi: "Art. 1 Allegato A L.r. 47/1976: l'UPB DA11012 è ridotta per l'anno 2010 di euro 631.169,99 in quanto la legge in oggetto è abrogata." Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 171, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 201 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 6 del 1977 è diminuito.
Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è diminuito di 15.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione.



DUTTO Claudio

Signor Presidente, volevo sottolineare che questo è il primo di una serie di emendamenti sui fondi stanziati per la comunicazione della Giunta regionale. È un punto su cui noi della Lega abbiamo già fatto una lunga battaglia, che continueremo a fare, in quanto riteniamo che i fondi per la comunicazione siano troppi e che, invece, si possano risparmiare nonostante tutte le varie spiegazioni che già ci sono state date dalla Presidente e dalla Giunta.
Ora, proprio per aiutare i lavori dell'Aula, l'emendamento n. 201 potremmo ritirarlo, in quanto era un emendamento di 15 mila euro esattamente pari allo stanziamento previsto nell'UPB contestata. Capiamo che non è possibile azzerarlo, quindi lo ritiriamo, manteniamo, però, gli emendamenti successivi.
Quindi, l'emendamento n. 201 (di 15 mila euro) è ritirato - ripeto perché azzererebbe il capitolo e noi riconosciamo che è impossibile azzerare il capitolo.
Invece, manteniamo e chiediamo che siano votati gli emendamenti successivi, cioè il n. 200 (di 10 mila euro) e il n. 199 (di 5 mila euro).
Se da parte della Giunta ci fosse un cenno sul n. 198 (che è di 3 mila euro) e sul n. 197 (che è di 2 mila euro) - diciamo anche solo sul n. 197 e accettasse qualcosa, sarebbe un grande passo avanti verso l'approvazione di questo bilancio.
Da parte nostra avviene il ritiro del primo emendamento. Facciamo il primo passo e aspettiamo la replica dell'Assessore, ma manteniamo e chiediamo la votazione singola e nominale per gli altri quattro emendamenti.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, purtroppo, l'Assessore è sprovvisto degli adeguati emendamenti.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Mi dispiace, ma non siamo nella condizione di accettare alcuno degli emendamenti che sono stati proposti.
Nella successiva articolazione che faremo, le esigenze che sono state legittimamente poste anche dal Gruppo della Lega, ovviamente, saranno considerate, però, in un quadro di accordo complessivo.
Pertanto, sugli emendamenti non posso che esprimere parere contrario se mi è richiesto; altrimenti lo faccio di volta in volta.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 201 viene ritirato dal proponente e sarà conservato agli atti..
Emendamento rubricato n. 200 presentato dal Consigliere Rossi.
"Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 6 del 1977 è diminuito Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è diminuito di 10.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
Il numero legale è 31.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 200, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 199 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 6 del 1977 è diminuito Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è diminuito di 5.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 199.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 198 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 6 del 1977 è diminuito Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è diminuito di 3.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 198, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 197 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 6 del 1977 è diminuito Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è diminuito di 2.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 197.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 39 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Legge regionale n. 6 del 1977 è incrementata Lo stanziamento previsto all'UPB DA06011 è aumentato di euro 50.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo.".
Tale emendamento è ritirato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 33 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Legge regionale n. 45 del 1978 è incrementata Lo stanziamento previsto all'UPB DA18031 è aumentato di euro 100.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Ritiriamo l'emendamento rubricato n. 33, rimandando al bilancio la trattazione su questo argomento.



PRESIDENTE

Colleghi, sulla base delle risultanze della Conferenza dei Capigruppo che è terminata poc'anzi, vi comunico che il Consiglio regionale è convocato mercoledì 14 e giovedì 15 maggio, alle ore 10 e alle ore 14.30 sono confermate le sedute di domani.
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Ritiriamo anche gli emendamenti n. 43, 44, 45, 162, 37 e 42.



PRESIDENTE

Per quanto concerne gli emendamenti n. 205, n. 204 e n. 202, presentati dal Consigliere Rossi?



DUTTO Claudio

Li manteniamo.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 205 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 64 del 1989 è diminuito.
Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 è diminuito di 2.500.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è aumentato di pari importo".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 205, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 204 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 64 del 1989 è diminuito. Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 è diminuito di 2.000.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA 19011 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 204, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 202 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 64 del 1989 è diminuito. Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 è diminuito di 1.500.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA 19011 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 202, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
In merito all'emendamento n. 134, ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ci sono una serie di emendamenti - per la precisione sono il n. 134 che è identico al 155, quindi è uno solo, il 136, il 135, il 139, il 138 e il 137 - che riguardano la stessa UPB e lo stesso finanziamento delle leggi, in particolar modo in riferimento alla legge n. 64 del 1999 relativa agli interventi a favore degli extracomunitari residenti in Piemonte, e la legge n. 26 (o 23, non ricordo con precisione) del 1993 relativa agli interventi a favore della popolazione zingara.
Su questi aspetti, noi crediamo che lo stanziamento di tre milioni e mezzo rispetto alla UPB relativa alle politiche sociali, capitolo extracomunitari, e 700 mila euro legati all'UPB sempre delle politiche sociali relativamente alla popolazione nomale, siano sovrastimati e soprattutto, non prioritari.
Con questi emendamenti noi vogliamo sostenere maggiormente la legge n.
23 del 2007 sulla sicurezza, prevedere un'implementazione del fondo di solidarietà per le vittime del dovere e garantire maggiori trasferimenti anche alla legge n. 14 del 2007, quella relativa alla giornata contro tutte le mafie, anche a ciò che si prevede all'interno della legge.
Poiché riteniamo che tali priorità, inserite nella legge finanziaria possano anche essere discusse all'interno del bilancio, ritiriamo gli emendamenti citati - 134, 155, 136, 135, 139, 138, 137 e 160 - non perch non riteniamo siano importanti in seno alla legge finanziaria, ma avendo avuto rassicurazioni dalla Presidenza e anche dalla Vicepresidenza della Giunta che simili considerazioni potremo riavanzarle in sede di bilancio ovviamente, valuterà la maggioranza e la Giunta se accertarle o meno trasferiremo queste valutazioni durante la discussione del bilancio.



PRESIDENTE

Pertanto, gli emendamenti rubricati n. 134, 135, 136, 137, 138, 139, 155 160 sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 203 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A Lo stanziamento per l'anno 2008 alla legge regionale n. 64 del 1989 è diminuito. Lo stanziamento previsto all'UPB DA19011 è diminuito di 500.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA 19011 è aumentato di pari importo".
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Questo emendamento, relativo all'UPB 19011, intendiamo mantenerlo perché riguarda ancora gli interventi a favori degli immigrati extracomunitari.
Come sapete, la Lega considera il problema dell'immigrazione sotto un altro punto di vista rispetto a quello della Giunta.
Pertanto, riteniamo corretto ridurre questa UPB.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 203, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 34 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A Legge regionale n. 26 del 1993 Lo stanziamento previsto all'UPB DA19031 è diminuito di 600.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB DA 09011 è aumentato di pari importo".
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione.



DUTTO Claudio

L'emendamento riguarda un'altra delle battaglie portate avanti dalla Lega.
Noi chiediamo una riduzione dei contributi che tutti gli anni vanno a favore della popolazione zingara.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 34, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 41 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 allegato A Lo stanziamento previsto alla legge regionale n. 26/1993 è diminuito di euro 600.000 Lo stanziamento previsto all'UPB 19032 è diminuito di 600.000 euro e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 41, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Gli emendamenti n. 32, 35, 38 e 40 sono ritirati riservandoci, durante la discussione del bilancio, di ridiscutere la destinazione.
Ricordo all'Assessore Peveraro che l'emendamento n. 35, riguardante il finanziamento della legge relativa alle conservazioni degli immobili ferroviari e delle linee dimesse, è ritirato ma, se non sbaglio, c'era stata una comunicazione ufficiosa dell'Assessore, che ha dichiarato che il problema sarebbe stato risolto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questa è una legge che, al momento, non risulta finanziata, ma in sede di Commissione avevamo assunto l'impegno di finanziarla per un milione di euro. Sarà oggetto dell'emendamento che la Giunta presenterà. La legge verrà finanziata.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 32, 35, 38 e 40 sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 156 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: "Disegno di legge n. 503 'Legge Finanziaria per l'anno 2008 - Allegato A".
L.r. 2/2007: disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato.
Lo stanziamento previsto dall'UPB DA 15001 (formazione professionale) riguardante le spese della Formazione professionale, è diminuito di euro 40.000.000 e l'UPB DA15071 (formazione professionale e lavoro) è aumentato di pari importo".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Illustro gli emendamenti n. 156, 157, 158 e 159, che hanno una motivazione molto semplice.
Vi sono tre leggi del Consiglio regionale - la n. 2 del 2007, la n. 14 del 2007 e la n. 13 del 2007 - votate l'anno passato.
La prima legge, "Disciplina degli aspetti formativi nel comparto dell'apprendistato", è relativamente all'apprendistato; la seconda legge è sulla certificazione energetica; la terza legge è "Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie".
Nonostante siano state votate l'anno passato e tutte avessero nella disposizione finanziaria un impegno biennale, quindi non soltanto per il 2007, ma anche per il 2008 (la legge sull'apprendistato pari a 89 milioni di euro, la legge sulla certificazione energetica pari a un milione e 600 mila euro, la legge contro tutte le mafie pari a 700 mila euro), non trovano finanziamento nell'allegato A. Ho presentato, ovviamente, degli emendamenti per segnalare questo aspetto.
Ricordo che sono tre leggi importanti. Con quella che riguarda l'apprendistato, lo ricorderanno bene gli Assessori e i colleghi, abbiamo previsto l'obbligatorietà per gli apprendisti di fare non soltanto formazione professionale internamente alle aziende, ma anche 40 ore di formazione professionale esterna alle aziende. Visto che ciò comportava un onere per le aziende, abbiamo previsto che una parte di questo onere fosse finanziato dalla Regione Piemonte per 89 milioni di euro. Purtroppo questi 89 milioni di euro non trovano collocazione nell'allegato A. Ciò significa che verranno coperti senza essere in legge, ma non sappiamo come. Abbiamo visto che il capitolo relativo alla formazione professionale è implementato, ma è implementato senza che l'allegato A sia finanziato.
Una legge di bilancio, non ricordo quale, della Regione Piemonte all'articolo 30, dice pressappoco che qualora una legge non trovi finanziamento all'interno dell'Allegato A della legge finanziaria, non è da ritenersi finanziata (ho fatto un sunto, ma il principio è assolutamente questo).
Ci domandiamo, anche da un punto di vista dei contraccolpi occupazionali, cosa questo possa comportare. Nel senso che se le aziende non avranno garanzia che il costo della formazione esterna non sarà garantito dalla Regione, ovviamente si dovranno, loro stesse, accollare questo costo ed è verosimile che qualcuna, non potendosi accollare questo costo, faccia venir meno o non rinnovi il contratto di apprendistato.
Questo riguarda una legge relativamente importante per l'alto numero dei contratti di apprendistato e per il grande valore economico che la legge ha. Speriamo venga finanziata.
La seconda legge riguarda la certificazione energetica. L'Assessore De Ruggiero ricorderà bene che il nostro Gruppo consiliare presentò un emendamento approvato, anche su indicazione dell'Assessore e su voto della maggioranza, relativamente alla possibilità che le spese di certificazione energetica fossero coperte dalla Regione Piemonte, con un trasferimento economico di un milione. Anche in questo caso la legge prevedeva un finanziamento della medesima, tanto nel 2007 quanto nel 2008. Di nuovo questa legge non è finanziata.
I colleghi ricorderanno molto bene, soprattutto i colleghi della VI Commissione, quanto tempo abbiamo dedicato per fare la legge. Quanto tempo abbiamo dedicato per fare quella che io ritengo una buona legge, che non riguarda solo il finanziamento, 40 mila euro per la Giornata della Memoria (il 21 marzo, se non ricordo male), ma riguarda anche altri aspetti. Noi avevamo prestato particolare attenzione ad un articolo - l'articolo 7 - che inseriva un fondo a rotazione - forse i colleghi ricordano che modificammo la legge per consentire l'uso del fondo di rotazione - che poteva essere utilizzato da quelle associazioni che diventavano concessionarie di un bene confiscato alle organizzazioni mafiose, per la realizzazione di opere che ne garantissero il servizio sociale, sportivo o culturale ai cittadini, ma anche questa legge nell'allegato non è finanziata.
Noi crediamo - gli strumenti li lasciamo alla Giunta e alla maggioranza, ci auguriamo che qualche altro collega condivida le nostre preoccupazioni - che queste tre leggi trovino capienza economica in sede di Allegato A della legge finanziaria, altrimenti, in primo luogo, saremmo venuti meno ad un compito che il Consiglio ha dato alla Giunta, essendo biennale il finanziamento, e, in secondo luogo, al di là dell'indicazione chiarissima che il Consiglio ha dato alla Giunta, non finanzieremmo tre leggi che, da un punto di vista simbolico e pratico, sono estremamente importanti.
Quindi, mi auguro che a questi problemi la Giunta, o la maggioranza voglia, in qualche modo, dare soluzione. Con la presentazione dei nostri emendamenti intendevamo significare quanto detto e sottolineare che le tre leggi votate nel 2007 per noi erano molto importanti, anche se alcune non sono state approvate, come la legge n. 13 sulla certificazione energetica ritenendo opportuno non far pesare sulle tasche dei cittadini piemontesi una forma di obbligatorietà contrattuale, perché per locare o acquistare nuove case sarà obbligatorio allegare il documento di certificazione energetica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

un piacere intervenire dopo il collega Vignale, che ha già spiegato tecnicamente e politicamente così bene le questioni; volevo soltanto richiamare l'attenzione anche dei colleghi Pozzi e Auddino.
Questa è la legge sul contrasto alle mafie - non so se avete sentito l'intervento del collega Vignale, pertanto mi permetto di richiamare anche la vostra attenzione - che avete seguito con grande bravura e capacità.
Essendo stato correlatore con la Consigliera Pozzi di quella legge, volevo aggiungere le mie preoccupazioni.
Il Presidente Gariglio ha anche partecipato ad un'importante conferenza stampa in cui avevamo annunciato che era tutto a posto. Allora, sarebbe opportuno, per ragioni sostanziali, morali e culturali, mantenere gli impegni assunti e, anche per ragioni istituzionali, non deludere quel mondo con cui abbiamo così collaborato e con il quale, per una volta, il Consiglio ha mantenuto politicamente tutti gli impegni e fatto bella figura. Oltretutto, quella mafiosa, purtroppo, è un'emergenza che non diminuisce, pertanto è molto importante continuare a tenere alta la guardia e, almeno noi, fare tutta la nostra parte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Sull'apprendistato dirà la collega Pentenero; mi pare ci sia una ragione tecnica corretta per spiegare il motivo per cui non compare.
Invece, nell'esprimere parere contrario ai vari emendamenti, ritengo di accogliere l'emendamento n. 158, che, viceversa, colloca 250 mila euro sull'UPB 19011 relativa alla legge 14/2007, "Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia", perch effettivamente, sana e regola una carenza nell'Allegato A e conseguentemente, nel bilancio, ma, automaticamente, con questo emendamento lo recepiamo nella legge finanziaria e correggiamo l'allegata A.
Quindi, il parere è positivo sull'emendamento n. 158.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo per dichiarazione di voto.



LEO Giampiero

Ringraziamo l'Assessore Peveraro, che ha colto una questione importantissima, che anche i colleghi della maggioranza possono condividere e apprezzare. In particolare, ringrazio Gian Luca Vignale, che segue con tanta serietà e attenzione le vicende, e dichiariamo il voto a favore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi per dichiarazione di voto.



POZZI Paola

Anche io voglio rilevare la sensibilità dell'Assessore che ha voluto accogliere questo emendamento, evitando così che, in sede di discussione di bilancio, fossero avanzati emendamenti, che, sicuramente, avrebbero potuto esserci.
Questa sensibilità dell'Assessore ha sanato una situazione che aveva preoccupato tutti. Quindi, così come la legge era stata votata dall'intera aula, immagino che avvenga anche per questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, anche noi ringraziamo l'Assessore. Ci permettiamo di sottolineare che attendiamo - in assestamento, in sede di bilancio insomma, dove credete voi - che l'aspetto riguardante l'articolo 159 inerente al fondo rotativo, sia tenuto in considerazione, altrimenti la legge, in qualche modo, sarebbe monca, nonostante i finanziamenti sulle politiche sociali per alcuni interventi, che vanno benissimo e ringraziamo per questa disponibilità l'Assessore.
Ci terremmo che anche quello rispetto al fondo rotativo, che fa sì che i beni sequestrati alla criminalità organizzata non rimangano solo sequestrati e non di uso pubblico, ma trovi, quando e dove vorrete voi, una giusta collocazione.



PRESIDENTE

Abbiamo svolto le dichiarazioni di voto relativamente agli emendamenti che toccavano la legge contro le mafie.
Per quanto concerne la materia dell'apprendistato, la parola all'Assessore Pentenero per la replica.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Signor Presidente, volevo solo aggiungere che nell'allegato A non trovate la cifra relativa alla legge sull'apprendistato, poich l'Apprendistato trova copertura all'interno del POR FSE 2007-2013 sull'asse "Adattabilità" e, in parte, anche con risorse provenienti da fondi statali dedicati.
Quindi, la legge trova copertura sia all'interno del POR FSE, sia attraverso fondi statali; pertanto, i fondi regionali, siccome concorrono al solo cofinanziamento del POR FSE, non compaiono nell'Allegato A.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 156, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 11 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Comunico che l'emendamento rubricato n. 157 è superato, in quanto identico all'emendamento rubricato n. 156.
Emendamento rubricato n. 158 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: "Disegno di legge n. 503 "Legge Finanziaria per l'anno 2008 - Allegato A" Legge regionale 18 giugno 2007, n. 14: 'Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della 'Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie'".
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01981 (Gabinetto della Presidente.
Collaborazioni) è diminuito di euro 250.000 e l'UPB DA19011 (Politiche sociali) è aumentato di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 158, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 159 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Disegno di legge n, 503 "Legge finanziaria per l'anno 2008 - Allegato A".
"Legge regionale 18 giugno 2007, n. 14: 'Interventi a favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie'".
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01002 (Gabinetto della presidente Strutture) è diminuito di euro 1.000.000 e l'UPB DA 16072 (Artigianato Promozione e Credito al commercio) è aumentato di pari importo".
L'emendamento n. 159 è superato.



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

Presidente, non è superato l'emendamento n. 159.



PRESIDENTE

Ha ragione. Le chiedo scusa, collega Vignale; cambia il riferimento all'UPB.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 159, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 11 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 128 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A La legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2008.
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01001 è aumentato di euro 500.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Illustrerò anche gli emendamenti rubricati n. 129 e n. 130, poich cambia solo l'importo.
Noi chiediamo di incrementare i contributi a favore del Fondo di solidarietà per gli appartenenti alle Forze Armate, alle Forze dell'Ordine ai Vigili del Fuoco e altre Forze di Polizia locale piemontesi deceduti seguito dei servizi, e per i civili piemontesi periti a causa di atti terroristici.
Se l'Assessore volesse esprimere il parere favorevole almeno ad uno degli emendamenti, altrimenti potremmo votarli anche tutti insieme, perch cambia solo l'importo.



PRESIDENTE

Sono sei emendamenti consecutivi, dal n. 128 al n. 132.
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Purtroppo, la Giunta esprime parere negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Al di là del parere negativo, mi rivolgo all'Assessore che tiene i rapporti con il Consiglio regionale. Qualcuno oggi ha usato il termine "vergognoso", ma qui superiamo questo termine.
Il Regolamento dovrebbe sovrintendere all'assegnazione di questi fondi ai familiari delle vittime di atti di terrorismo, come il soldato italiano deceduto in Iraq lo scorso anno, a cui molti Consiglieri regionali hanno portato la loro solidarietà il giorno del funerale. Ma quelle vittime aspettano ancora di essere risarcite, perché noi impieghiamo non un mese non due, né tre, ma sei, sette e anche più (non so a quanti mesi arriveremo!) per varare un Regolamento.
Mi spiace che non sia presente l'Assessore Caracciolo, perché mi sarebbe piaciuto rivolgere direttamente a lui questa pronuncia. Però, caro Presidente, qui perde la faccia il Consiglio regionale.
Noi siamo andati a portare la solidarietà a Novi a quella famiglia straziata dal dolore, dicendo che avremmo emanato una legge che avrebbe alleviato questo dolore, e che sarebbe intervenuta nei confronti dei familiari; ma ad oggi il regolamento - un regolamento, non la Costituzione americana! - non è ancora pronto.
L'Assessore che cura i rapporti tra Consiglio e Giunta deve intervenire, perché queste sono quelle "brutte figure" che se vanno a finire sui giornali, portano discredito alla politica, che, a parole, è sempre pronta e bella, ma quando c'è da dare poi un segno oggi ai lavoratori magari deceduti sui luoghi di lavoro, domani alle nostre Forze dell'Ordine o alle Forze Armate, i cui appartenenti purtroppo talvolta cadono anch'essi nell'adempimento del dovere, ha questi tempi che assolutamente non sono ammissibili.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Vorrei solo permettermi di correggere quanto è stato detto, anche in riferimento alle considerazioni che ho fatto.
Nell'integrazione dell'Allegato A approvato in Commissione vi è un'integrazione di sei milioni sulla legge n. 23 del 2007: tre milioni nella partita di spese correnti e tre milioni nella partita di spese in conto capitale. La legge, dunque, è finanziata.



BOTTA Marco

Non ho detto questo.
Ho detto che manca il regolamento per dare i soldi.
Lo so che i soldi ci sono!



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Dal momento che l'emendamento chiedeva un'integrazione, a quello rispondevo (perché magari non era stata esaminata l'integrazione all'allegato A che prevedeva specificatamente l'integrazione delle risorse).
Vi è, poi, un problema di Regolamento; ne prendo atto.



PRESIDENTE

Va da sé, collega Botta, che su questo punto la sollecitazione c'è già stata ai competenti uffici della Giunta regionale.
Collega Rossi, procederei con la votazione degli emendamenti, a partire dal n. 128. Se ritiene, potremo dare la stessa votazione per gli emendamenti successivi.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 128, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 12 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 129 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A La legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2008.
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01001 è aumentato di euro 1.000.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 129, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 12 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 130 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A La legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2008.
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01001 è aumentato di euro 1.500.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 130, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 12 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 131 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A La legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2008.
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01001 è aumentato di euro 2.000.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Farò un unico intervento per gli emendamenti n. 131, 132 e 133, in quanto cambia l'importo.
Noi chiediamo di incrementare i finanziamenti per le politiche e le azioni per la sicurezza integrata, previste all'articolo 11 della legge regionale n. 23/2007 (la legge sulla sicurezza, per intenderci).
Crediamo che, visti i tempi che corrono, sia indispensabile incrementare i fondi a disposizione, perché sono veramente troppo pochi.



PRESIDENTE

La Giunta?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 131, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 132 presentato dal Consigliere Rossi: "Articolo 1 Allegato A La legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2008.
Lo stanziamento previsto all'UPB SA01001 è aumentato di euro 3.000.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09011 è diminuito di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 132, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 133 presentato dal Consigliere Rossi: "Art. 1 Allegato A Legge regionale n. 23 del 2007 è incrementata per l'anno 2010 Lo stanziamento previsto all'UPB SA01002 è aumentato di euro 4.000.000 e lo stanziamento previsto all'UPB DA09012 è diminuito di pari importo".
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 133, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 151 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Emendamento aggiuntivo al ddl 503.
L'allegato A è così integrato: L.r. 2/2008 UPB DA12042+4.000.000,00 euro Alla copertura si provvede mediante riduzione dell'UPB DA12022".
La parola al Vicepresidente Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questo è un emendamento giustappunto per finanziare la legge n. 2/2008 sul demanio idrico che non era finanziata, come si evince anche dall'allegato A, in relazione al fatto che è stata approvata successivamente alla predisposizione, da parte della Giunta, dell'allegato stesso e del bilancio finanziario.
I fondi sono prelevati all'interno dell'UPB della Direzione dei trasporti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Se ho capito bene, attiene al demanio lacuale e fluviale e quindi è l'attuazione della legge n. 2/2008.
Ma la cifra era stata prevista...



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

La cifra era stata prevista nella legge...



CAVALLERA Ugo

Come stanziamento, riservandosi poi l'imputazione al... Oppure determiniamo in questa sede l'ammontare annuale?



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Nella legge era specificato che i fondi e le risorse destinate a questa legge erano quattro milioni di euro, quindi era stato specificato l'ammontare. Noi non l'avevamo inserito, perché quando abbiamo predisposto in sede di Giunta, il documento non c'era ancora la legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

C'è un passaggio che non capisco. L'emendamento alla finanziaria presentato dalla Giunta - se non ricordo male - è stato presentato il 19 marzo, giusto? Non siamo in termini di finanziaria?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il 19 marzo non so che cos'è. So che il 7 dicembre è il giorno in cui abbiamo approvato in Giunta il bilancio e la legge finanziaria. Nel bilancio, legge finanziaria e Allegato A, ovviamente, c'era la lista delle leggi; questa legge è stata approvata successivamente: conseguentemente non era nell'allegato A.



BURZI Angelo

Rifaccio la domanda. Il 19 marzo - mi creda, lo verifichi - lei, per conto della Giunta, ha presentato un certo numero di emendamenti al disegno di legge n. 503. Non le risulta?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Può darsi...



BURZI Angelo

Cosa vuol dire "può darsi"? Non ha presentato degli emendamenti alla finanziaria in sede successiva al mese di dicembre? Era suo fratello, era un suo collega? Quindi vuol dire che, in sede successiva alla predisposizione del testo iniziale, la Giunta ha presentato degli emendamenti finanziari: il che sta semplicemente a significare che, in quella fase, vi siete - può capitare niente di grave - dimenticati di un pezzo dell'Allegato A, perché a marzo la legge di cui lei sta parlando - a meno che mi dica che sia stata approvata dopo - non era stata approvata. Tutto qua.



PRESIDENTE

La Giunta non intende replicare.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 151.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 10 presentato dai Consiglieri Burzi e Cavallera: "Emendamento all'articolo 1 del ddl 503 - Allegato A (tabella allegata conservata agli atti)".



PRESIDENTE

BURZI Angelo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ritirato.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 10 è ritirato dai proponenti.
Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione nominale sull'articolo n. 1, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 11 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Procediamo con gli emendamenti che introducono articoli aggiuntivi sotto forma di articolo 1 bis.
Emendamento rubricato n. 2 (Diventa articolo n. 2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Emendamento aggiuntivo al ddl 503: Dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis Ai fini della determinazione della base imponibile per il calcolo dell'Imposta Regionale Attività Produttive, sono esclusi i contributi regionali erogati nell'ambito del piano casa regionale '10.000 alloggi per il 2012' D.C.R. n. 93-43238 del 20 dicembre 2006".
La parola al Vicepresidente Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questa norma prevede di escludere l'IRAP per i contributi regionali che sono destinati al Piano casa dei 10.000 alloggi. Si era verificato il fatto, in particolare, per le ATC che, a fronte del contributo di 100 l'ATC era caricata dell'IRAP, e obiettivamente andava contro l'impostazione di riconoscere un determinato contributo.
Con questo emendamento annulliamo l'IRAP relativa a quei contributi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Indubbiamente è una questione molto delicata, che attiene alla quantità di finanziamento in gioco. Da un certo punto di vista, è come se fosse una partita di giro.
Il tutto dovrebbe essere inserito in uno sforzo complessivo. Noi lavoriamo e finanziamo i Comuni per la realizzazione di questi piani e non tutti i Comuni, da quanto mi risulta, sono particolarmente sensibili, per quanto riguarda l'ICI, a valutare benevolmente le esigenze delle ATC. Da un punto di vista strettamente logico sarei portato a votare favorevolmente ma il tutto si inserisce in un contesto complessivo della fiscalità riguardante gli alloggi di edilizia economica popolare, che dovrebbe essere discussa dalla Regione nella Conferenza Regione-Enti locali, per trovare un'intesa di tipo complessivo.
Sotto questo profilo, per segnalare questa criticità di tipo aggiuntivo, non direttamente legata alla competenza regionale, ma che attiene ad iniziativa politica della Regione, ci asteniamo con le motivazioni di cui ho detto. È un materia spinosa, perché è chiaro che si agisce su versanti diversi: un conto è il versante delle entrate, un altro è il versante delle uscite, un altro ancora sono gli introiti fiscali, me ne rendo perfettamente conto. Si tenga conto che, eliminando la base imponibile, se un domani ci sarà una compensazione, questa parte non risulterà.
L'Assessore è competente sotto questo profilo. Tant'è che alcuni teorizzano che è meglio dare di più in modo che poi si paghi l'IRAP, perch poi le cose pesano da un punto di vista complessivo.
Non voglio andare oltre, per le ragioni che ho detto che non sono di contrarietà alla proposta della Giunta. Mantengo una posizione di astensione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 2, che diventa articolo 2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato Sì 30 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 11 presentato dai Consiglieri Cotto, Burzi e Cavallera: dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis (Istituzione del fondo regionale per il sostegno nella gestione dei presidi socio assistenziali per anziani di IPAB e Comuni) La Regione contribuisce alle spese sostenute dalle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza e dai Comuni, titolari di presidi socio assistenziali per anziani, per la gestione della struttura.
Per le finalità di cui al comma precedente è istituito il 'Fondo regionale per il sostegno nella gestione dei presidi socio assistenziali per anziani di IPAB e Comuni' da utilizzare per il parziale rimborso dei costi di gestione sostenuti per la conduzione e il mantenimento del presidio.
La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente definisce i criteri e il metodo di riparto del fondo a favore dei Comuni e delle IPAB.
Per il fondo regionale di cui al comma 2, è istituito apposito capitolo di spesa all'interno dell'UPB DA19021, con uno stanziamento di euro 4.000.000,00 per l'anno finanziario 2008, di euro 5.000.000,00 per l'anno finanziario 2009 e di euro 5.000.000,00 per l'anno finanziario 2010.
Per gli anni successivi alla copertura degli oneri derivanti dal presente articolo si fa fronte con risorse finanziarie individuate con le modalità previste dall'art. 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (ordinamento contabile della Regione Piemonte)".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Quest'emendamento si collega ad un altro emendamento che abbiamo presentato nei giorni scorsi e che abbiamo anche discusso venerdì.
Purtroppo, vi è stato il voto contrario della maggioranza e il parere negativo della Giunta regionale.
un provvedimento, come quello che abbiamo affrontato la scorsa settimana, che va nella direzione di aiutare e di far superare la fase critica in cui si trovano le case di riposo, i presidi socio-assistenziali pubblici, le IPAB, le ex IPAB e comunali, che stanno attraversando un momento molto difficile a seguito dell'applicazione della legge regionale n. 1, con la possibilità della libera scelta da parte delle famiglie dei non autosufficienti e degli anziani non autosufficienti.
Scelta giusta, in quanto consente alle famiglie e agli stessi anziani di individuare il presidio e la residenza socio-assistenziale a loro più gradita, ma che ha creato dei disagi e dei problemi economici alle strutture pubbliche che sono più in difficoltà nel risanare le proprie strutture, quindi di adeguare o di aumentare i livelli e gli standard assistenziali. Questo, come dicevo, sta creando problemi alle stesse strutture, quindi a tutto il sistema occupazionale, ai dipendenti, ai lavoratori che operano in questa strutture e alle famiglie. I quali, in molti casi, hanno cercato, già negli scorsi anni, di adeguare le proprie strutture, ma incontrano quelle inevitabili lungaggine e difficoltà burocratiche normative che le strutture pubbliche hanno di per sé; problemi che, invece, non hanno le strutture private.
Il suggerimento dell'emendamento era quello di dare un contributo a queste strutture da parte della Regione per quanto riguarda i costi di gestione, in particolare per quanto riguarda il discorso personale e per le spese fisse come quelle del riscaldamento, che incidono parecchio per questi presidi socio-assistenziali e li costringono ad un aumento delle rette che, insieme alla libertà di scelta, determina una fuoriuscita di pazienti da queste stesse case di riposo.
Poiché venerdì scorso il provvedimento a cui facevo riferimento era quello di riservare una quota del 50% per gli anziani non autosufficienti alle strutture pubbliche, ai posti di futuro finanziamento e di futura istituzione, in quella occasione il Vicepresidente Peveraro ci disse che era un provvedimento interessante, importante, ma che non era possibile approvarlo.
Chiedo che, almeno in quest'occasione, su questo provvedimento magari di minor impegno politico ed economico, vi sia la disponibilità della Giunta ad accoglierlo. Tra l'altro penso che, da un punto di vista più politico in senso lato, si possa trovare all'interno della stessa maggioranza Consiglieri o Gruppi che sicuramente condividono questo problema che noi abbiamo enunciato con la presentazione dell'emendamento.
previsto anche un impegno di spesa per il 2008 di quattro milioni di euro.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il tema è importante, peraltro se n'è già accennato nel corso della presentazione di altri emendamenti fatti a questa finanziaria. Credo che sia un argomento su cui l'Amministrazione regionale si può impegnare ad assumere delle valutazioni, quindi ad intervenire concretamente in sede di assestamento. Questo è un impegno che abbiamo assunto e che riconfermo questa sera.
Il parere, al momento, sull'emendamento, è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 11, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 8 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 12 presentato dai Consiglieri Cotto, Burzi e Cavallera: dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis (Istituzione del Fondo regionale integrativo per il sostegno ai titolari di mutuo prima casa) La Regione Piemonte, nel rispetto dell'articolo 10, comma 1, dello Statuto, istituisce il Fondo regionale per il sostegno ai titolari di mutuo stipulato per l'acquisto di immobile adibito a prima casa.
Le dotazioni del Fondo di cui al comma 1 sono erogate in forma di contributo ai Comuni.
La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente,stabilisce annualmente i criteri, le modalità e i limiti di reddito per l'accesso ai contributi di cui al presente articolo.
La Giunta regionale determina annualmente la quota delle risorse regionali da assegnare al Fondo per il sostegno ai titolari di mutuo prima casa da destinare ad azioni di divulgazione della possibilità di accesso ai contributi.
Al finanziamento del Fondo integrativo per i mutui per l'acquisto della prima casa, il cui stanziamento annuale nel biennio 2008-2009 è pari a dieci milioni di euro, in termini di competenza, nell'ambito dell'unità previsionale di base (UPB) DA19011 (Politiche sociali Persona famiglia personale socio assistenziale Tit. I spese correnti) del bilancio regionale si provvede con le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003) ".
La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 12, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 8 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 13 presentato dai Consiglieri Burzi e Cavallera: dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis (Autovetture di servizio) A decorrere dall'anno 2008 la cilindrata media delle autovetture di servizio, assegnate in uso esclusivo e non esclusivo nell'ambito di ciascuna amministrazione regionale, non può superare i 1.600 centimetri cubici, escludendo dal computo le autovetture utilizzate dalla protezione civile".
La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 13, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 14 presentato dai Consiglieri Burzi e Cavallera: dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis (Utilizzo dei servizi 'Voce tramite protocollo internet' - Voip) La Regione è tenuta, a decorrere dal 1 gennaio 2008 e comunque a partire dalla scadenza dei contratti relativi ai servizi di fonia in corso alla data predetta, a utilizzare i servizi 'Voce tramite protocollo internet' (Voip) previsti dal sistema pubblico di connettività".
Tale emendamento è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 125 (Diventa articolo n. 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro.
dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 1/bis L'articolo 1 della legge 4 marzo 2003, n. 2, così modificato dall'articolo 1 della legge 28 dicembre 2007, n. 29, è da intendersi che esplica i suoi effetti sull'addizionale regionale sul reddito delle persone fisiche che deve essere versata a decorrere dal 1 gennaio 2008.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questo emendamento chiarisce - speriamo a titolo definitivo - che la riduzione della aliquota IRPEF dello 0,5 - quindi della quota aggiuntiva che, come ricorderete, abbiamo assunto con un provvedimento di fine dicembre, per i redditi fino a 15 mila euro - decorre dal 1° gennaio 2008.
In realtà, nel 2008, il prelievo avviene sulla base dei redditi 2007 e secondo una certa interpretazione, sostanzialmente, questa riduzione sarebbe decorsa dal primo gennaio 2009, quando iniziava il prelievo dell'addizionale sui redditi 2008.
Con questo provvedimento, invece, confermiamo che la riduzione dell'IRPEF per il 2008 decorre, appunto, dal primo gennaio 2008.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Questo è un fatto molto importante, che attiene anche ai rapporti che dovrebbero essere stretti e correnti, nonché corretti, con l'Agenzia delle entrate.
Sotto questo profilo - l'Assessore ha dato l'interpretazione regionale mi chiedo se siamo a posto, cioè se è un emendamento concordato con l'Agenzia delle entrate, affinché non nascano questioni successive, che sarebbero incresciose e deprecabili. Essendosi presentata questa necessità di precisazione, vuol dire che qualcuno - non può che essere l'Amministrazione dello Stato - segue una certa prassi, in ordine ai gravami fiscali, per l'attuazione delle decisioni. Pertanto, sotto questo profilo, sarebbe opportuno un chiarimento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Qui si è sommata un'altra questione, che, peraltro, è comparsa recentemente anche sui giornali. Effettivamente, taluni cittadini pensionati hanno rilevato un notevole aumento dell'addizionale nei primi mesi del 2008.
Principalmente, è accaduto che l'INPS ha adottato una diversa mensilizzazione del prelievo, non più su 11 rate, ma su 9.
Conseguentemente, è evidente che quelle rate lì aumentano, poi ci saranno dei mesi dove, invece, non ci sarà prelievo. Lì ha prodotto una prima conseguenza che, dal punto di vista finanziario, per dire la verità, ha anche effetti, perché è un'anticipazione di prelievo.
In secondo luogo, effettivamente, si è ritenuto necessario prevedere questo emendamento, perché il riferimento nuovo all'innalzamento del tetto di reddito esente dalla quota aggiuntiva è da intendersi sulle addizionali versate al primo gennaio e non sui redditi del 2008, in quanto sui redditi del 2008 avrebbe fatto scattare l'addizionale sul 2009, proprio per effetto dell'anno di slittamento.
In questo modo chiariamo che l'esenzione parte dal 2008; tuttavia, i cittadini continueranno ad avere delle negative sorprese, sostanzialmente per i primi nove mesi dell'anno, perché c'è questa anticipazione, poi invece, avranno un effetto di calo dell'addizionale negli ultimi tre mesi dell'anno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Signor Presidente, essendo questa stata concordata con l'Agenzia delle entrate, mi domando se, per essere più chiari, non valeva la pena, come ha detto il Vicepresidente, dopo il punto del primo gennaio 2008, specificare esattamente la competenza sui redditi del 2007, perché, dal primo gennaio 2008 in poi, chiunque verserà, a qualunque titolo, IRPEF sarà di competenza sui redditi 2007.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 125, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 41 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 140 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Boniperti, Cavallera, Guida e Rossi: dopo l'art. 1 inserire l'art. 1 bis: "È implementato della UPB DA16031 (Attività produttive) il fondo relativo alle incentivazioni economiche per gli emigrati che rientrano e intendono intraprendere una attività economica pari ad euro 200.000.
Alla copertura degli oneri si fa fronte con le maggiori entrate iscritte nell'UPB DA0902 (Bilancio e ragioneria) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e del bilancio pluriennale 2008-2010".



VIGNALE Gian Luca (fuori microfono)

ritirato.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 140 è ritirato.
Comunico la presentazione di una modifica di coordinamento da parte della Giunta regionale.
Modifica di coordinamento presentata dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "L'art. 6 bis, approvato il 7 maggio 2008 seduta pomeridiana, è integrato con la modifica del comma 4 dell'arti. 5 della l.r. 7/2001 che recita: '4. La mancata deliberazione del Documento di Programmazione Economico Finanziaria non impedisce, comunque, la presentazione, da parte della Giunta, del bilancio pluriennale, del bilancio annuale e della legge finanziaria'".
La Giunta regionale intende illustrarla? La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Si è reso necessario intervenire in tal senso perché nel corpo della legge, all'articolo 5, era rimasta, come data di approvazione ultima del DPEFR da parte del Consiglio, il 30 giugno.
Ovviamente, avendo fatto slittare la data di presentazione al Consiglio al 30 settembre, era necessario modificare anche questo termine.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Anticipo una parte delle considerazioni che farò in sede di dichiarazioni di voto, quando ci arriveremo.
Non saprei quale altra terminologia negativa utilizzare (rispetto a quella già usata) per giudicare la gestione che si sta facendo della legge n. 7/2001.
Ma, proprio per dare atto alla componente della maggioranza che se ne preoccupa, abbiamo ritirato nella ordinatissima gestione che c'è stata venerdì pomeriggio (prima di quello che il Capogruppo Clement ha definito "oasi IRES"), una serie di emendamenti che avevamo presentato su questo tema, perché ci è parso utile, riprendendo in parte un intervento che il collega Vignale aveva fatto nella sessione di oggi (destando, tuttavia poca attenzione), ripresentare un altro disegno di legge.
Quando la gestione di questo tema sarà finita - non di questo emendamento, che svilisce ulteriormente tutto il lavoro fatto a suo tempo da quest'Aula, in termini di presentazione della fase della programmazione regionale, che, essendo uno degli elementi fondanti della Regione ovviamente a questa Giunta non interessa assolutamente - la valuteremo in sede di dichiarazione di voto. Per cui, ritorneremo sull'argomento.
Invece di presentare degli emendamenti, che sarebbero stati visti inutilmente, e interpretati come elemento di disattenzione, articoleremo gli stessi su un disegno di legge, che sono certo troveremo il modo di far discutere in I Commissione con la dovuta attenzione non appena questo sarà possibile.
Qui voteremo contro, perché la modifica di coordinamento è l'ulteriore dimostrazione di non aver gestito con attenzione quell'emendamento, che ha "spostato" di tre mesi i documenti di programmazione regionale.
Forse sarebbe stato necessario porre un po' di più di attenzione, oltre che di rispetto - ma su questo, ormai, non è più il caso di tornare - alla fase più importante (secondo alcuni di noi, certamente rispetto a chi vi parla), che è la programmazione regionale.
Pertanto, voteremo contro con assoluta tranquillità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Sempre ricordando il documento di Governo presentato da questa Giunta se uno avesse potuto ricercare la parola "programmazione" all'interno del medesimo...
Ricordo anche un intervento della Presidente Bresso, quando ricoprì ad interim il ruolo di Assessore alla sanità (avevo già avuto la fortuna di seguire questa didattica poco applicata della modalità di gestire un Ente in Provincia). In quell'occasione ci fece una lunga dissertazione su come ogni atto nasceva dalla programmazione di un Ente o di alcune politiche di un Ente, sottolineando il fatto che la mancanza di programmazione sanitaria aveva portato a tutto quanto ci avete detto nel corso di quest'anno.
Se ad uno studente di scienze politiche facessimo esaminare questo emendamento, che elide il Documento di Programmazione, comprenderebbe, in modo assolutamente preciso, quanto è avvenuto quest'anno in tema di politica di bilancio e di programmazione politica: cioè nulla. Non c'è un documento di programmazione di bilancio. O, meglio c'è, ma è stato presentato tardi ed è stato illustrato poco o male. E prima dell'approvazione della legge finanziaria e della di bilancio, si decide di cassare quello che è un documento di programmazione.
Noi voteremo contro, perché, ovviamente, è un mancato rispetto della legge e di quelle che sono alcune prerogative statutarie e quant'altro.
Credo, però, che questo documento la dica lunga su quello che è lo stato di navigazione a vista da parte della maggioranza. Ovviamente, ciascuno potrà interpretare tutto questo come vorrà, nel modo più colorito che crede e quant'altro.
Il dato, però, è questo: il Documento di Programmazione della Regione viene ritirato.
In sede di dichiarazione di voto faremo altre considerazioni rispetto alla legge finanziaria, ma credo che questo sia l'antipasto adatto per svolgere la dichiarazione di voto sulla legge finanziaria.
Ovviamente, il nostro voto sarà contrario.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Vorrei soltanto fare una precisazione.
La legge n. 7 è una legge splendida. Ma al comma 4, dell'articolo 5 quella spettacolare legge recita: "Il Documento di Programmazione Economico Finanziaria è deliberato al Consiglio entro il 30 luglio". Benissimo.
Prosegue: "La mancata deliberazione del Documento di Programmazione Economica entro detto termine non impedisce la presentazione da parte della Giunta del bilancio pluriennale, del bilancio annuale e della legge finanziaria". Quindi si poteva tranquillamente procedere con la presentazione del bilancio e della legge finanziaria in pendenza del DPEFR anche nella legge n. 7.
Con questa norma di coordinamento abbiamo tolto il riferimento al 30 luglio, che, ovviamente, risultava contraddittorio con l'articolo che avevamo approvato, che inviava la presentazione del documento al 30 di settembre.
Costruirci sopra delle macchinazioni circa le capacità o meno di questa Amministrazione nel fare la programmazione, sinceramente mi sembra un po' esagerato. Ma lo dichiaro solo perché la legge n. 7 questo dice.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Anch'io sono sconcertato da questo emendamento spacciato per una modifica di coordinamento. Noi riteniamo che il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria sia un atto estremamente importante per un consesso come è la Regione Piemonte e che sia assurdo permettere come avviene con questo emendamento - di fare bilancio pluriennale bilancio annuale e legge finanziaria senza aver fatto il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria. Come dire: si presume di essere sempre in ritardo e non riuscire più a fare la normale gestione contabile e di programmazione della Regione, per cui rendiamo inutile il documento e passiamo direttamente alla finanziaria.
Mi pare veramente una cosa poco corretta dal punto di vista di un amministratore, che vuole invece proporre una programmazione seria e credibile all'Aula e alla Commissione.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, tengo solo a dire che, però, la norma va a riscrivere il quarto comma dell'articolo 5, riprendendo testualmente la frase "la mancata deliberazione non impedisce la presentazione del bilancio pluriennale". In sostanza, la norma non cambia; vi era nel testo che è vigente ad oggi e, approvando questa legge, la norma non cambia, ma viene soppresso implicitamente dall'articolo 5 il termine della deliberazione del DPEFR da parte del Consiglio entro il 30 luglio.
Indìco la votazione nominale sulla modifica di coordinamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno risposto SÌ 32 Consiglieri hanno risposto NO 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Procediamo con gli ordini del giorno collegati alla legge finanziaria.
Il primo è l'ordine del giorno n. 978 dei Consiglieri Rossi, Dutto e Novero, inerente a "Disposizioni in materia di federalismo fiscale".
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Questo era un ordine del giorno che immaginavo sarebbe stato discusso in fase di bilancio.



PRESIDENTE

Noi l'abbiamo considerato collegato alla finanziaria, ma possiamo considerarlo collegato al bilancio.



ROSSI Oreste

La ringrazio.



PRESIDENTE

Bene, resta così disposto il rinvio dell'esame dell'ordine del giorno n. 978.
Proseguiamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 987 del Consigliere Burzi, inerente a "Attuazione ordine del giorno n. 821 approvato il 24/10/08".
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. La proposta di ordine del giorno n. 987 si riferisce ad un ordine del giorno precedente, il n. 821, approvato da questo Consiglio regionale (non so dirle in che data, so dirle quando noi l'abbiamo presentato, che era il 17 ottobre). Credo che il n. 821 sia stato approvato in concomitanza all'approvazione del PSSR e stabiliva una moratoria.
Poi, quando arriveremo a parlarne - adesso l'Assessore Artesio è momentaneamente distratta, ma non è un problema - la moratoria tenderebbe a far immaginare agli ascoltatori che abbia un tempo.
Allora, da ottobre a maggio, come siamo oggi, la moratoria continua e quindi con l'ordine del giorno sollecitiamo semplicemente che venga applicato quanto già disposto nell'ordine del giorno n. 821, perché ci sembra - appunto - che le moratorie abbiano, per loro natura, una tempistica, scaduta la quale la moratoria non è più una moratoria, ma un'altra cosa.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 987, in effetti, cita l'ordine del giorno n.
821, licenziato da quest'Aula a grande maggioranza e, a quanto pare rimasto inattuato.
La Giunta regionale intende intervenire? La Giunta regionale non intende dare indicazioni al Consiglio regionale in materia di ordini del giorno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Adesso parlo ai colleghi Capigruppo della maggioranza.
ovviamente diritto - anche perché questo Regolamento lo consente della Giunta di fare un po' quello che il Regolamento vuole.
Un attimo fa abbiamo chiesto conto del non adempimento di un ordine del giorno - lo ricordo solo, anche se sono passati sei mesi - che era collegato all'approvazione di un documento a cui sembrava che la Giunta e anche la maggioranza tenessero molto, ovvero l'approvazione del Piano Socio Sanitario.
Come l'Assessore Artesio - che è dotata di buona memoria e normalmente di buona grazia, che non è necessario si esplichi sempre e in tutte le situazioni - ricorderà, nell'ambito degli accordi (chiamiamoli così) che allora vennero fatti in questa sede - ne ha fatti da altre parti? - questo ordine del giorno venne approvato.
Ringrazio la cortesia del Presidente del Consiglio, che dice "a larga maggioranza": era più che sufficiente ricordare che venne approvato. Se non ci sbagliamo, non è stato adempiuto. Poniamo il tema, non c'è risposta.
legittimo che non ci sia risposta; noi, ovviamente, voteremo a favore.
Ciò detto, mi domando: ma davvero codesta maggioranza ritiene, con questa modalità, di migliorare il clima e di renderlo costruttivo e cooperativo? Perché se sì, la inviterei - sommessamente, molto sommessamente - a riflettere.
Noi votiamo a favore dell'ordine del giorno che chiede l'adempimento di un documento già votato e che, insieme ad altri oltre cento documenti, è tuttora non adempiuto da codesto esecutivo.
Ricordo che dei cento ordini del giorno votati e non adempiuti, una certa parte, minoritaria peraltro, è espressione della maggioranza (il rapporto è, occhio e croce, uno a tre).



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Solo una precisazione di metodo e per rendere merito alla mia buona memoria. Quest'ordine del giorno non faceva riferimento ai dieci punti di intesa rispetto all'approvazione del Piano Socio Sanitario regionale (è stato presentato il lunedì dell'ultima settimana in cui abbiamo discusso il Piano Socio Sanitario).
Proprio perché non rientrava nell'ambito dei punti trattati sul Documento di Programmazione, è stato sottoposto all'esame dei Gruppi consiliari come elemento autonomo di proposizione durante il dibattito.
Questo per puntualizzare. Non sto discutendo del merito, ho solo fatto un riferimento di metodo.
Per quello che riguarda il merito e la sollecitazione avanzata alla Giunta, che peraltro è stata preceduta da sollecitazioni avanzate dal primo firmatario di quell'ordine del giorno, il Senatore Pichetto Fratin, volevo solo ricordare al Consiglio che, nel frattempo, sono intercorsi due atti di programmazione con le organizzazioni di rappresentanza delle parti dei gestori della sanità privata. Due ordini di programmazione trasferiti in atti deliberativi di Giunta, che facevano riferimento alla necessità di condividere il percorso di revisione delle leggi n. 5 e n. 55, che sovrintendono l'insieme della materia.
Gli elementi di connessione, quindi, sono tra il prendere in considerazione, singolarmente, le singole proposte, oppure prendere in considerazione le proposte nell'ambito del processo di revisione della legge di riferimento, così come sollecitato dagli stessi organismi di rappresentanza.
Questa è una semplice osservazione di ricostruzione dei tempi e dei fatti che nulla ha che vedere con le motivazioni e le opinioni che il Consiglio intende esprimere nel merito.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Ricordo perfettamente la discussione che si è svolta allora rispetto a quest'ordine del giorno, presentato dal Senatore Pichetto Fratin, che ci aveva visto votare a favore.
Le associazioni di categoria e gli stessi medici avevano interpretato in maniera distorta l'ordine del giorno. A nostra memoria c'era il fatto che i privati che volevano svolgere la professione dovevano avere semplicemente il diritto di farlo, quindi la Regione aveva il dovere di esaminare e valutare le domande presentate. Quindi la Regione doveva dare l'autorizzazione a chi aveva fatto la domanda e aveva il diritto di svolgere il lavoro.
Altro era il discorso relativo al convenzionamento e all'accreditamento che rientra in un altro capitolo e rispetto alla quale avevamo e abbiamo ancora oggi molte perplessità. Pensiamo che i discorsi economici della Regione devono essere concentrati, soprattutto, sulla sanità pubblica piuttosto che su quella privata. Tuttavia, eravamo d'accordo su quest'ordine del giorno e continuiamo ad esserlo, per cui voteremo a favore dell'ordine del giorno che il Consigliere Burzi ha presentato.
Pensiamo che mentre la Regione discute con le associazioni di categoria debba, nello stesso tempo, valutare ed esaminare i progetti presentati e se rientrano nel rispetto delle norme che regolano la Regione autorizzarli.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Contrariamente a quanto sostenuto dal Consigliere Boeti, il sottoscritto e altri Consiglieri della Sinistra Arcobaleno di allora votammo contro quell'ordine del giorno per le motivazioni che non sto a ripetere e che sono quelle annunciate e riassunte dell'Assessore Artesio.
Continueremo, quindi, a votare contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 987, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che con DGR n. 156-3676 del 2 agosto 2006, la Giunta regionale ha disposto una moratoria per le istanze, presentate successivamente alla data di entrata vigore del succitato provvedimento, per l'apertura e l'ampliamento di strutture sanitarie e socio-sanitarie, stabilendo che tali istanze 'potranno essere esaminate solo a partire dall'entrata in vigore della legge di riordino della materia'; considerato che il 24 ottobre 2007 il Consiglio regionale approvava l'ordine del giorno n. 821 (Sospensione del rilascio delle autorizzazioni per l'apertura e l'ampliamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie) con cui impegnava la Giunta regionale ad adottare ogni provvedimento necessario affinché fosse ripreso l'esame delle domande presentate successivamente all'entrata in vigore della DGR n. 156-3676 del 2 agosto 2006 ancora in sospeso tenuto conto che a oggi la Giunta regionale non ha ancora adempiuto al dispositivo di cui all'ordine del giorno n. 821 impegna la Giunta regionale ad adempiere, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge finanziaria per l'anno 2008, agli impegni di cui all'ordine del giorno n.
821".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 10 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 989 dei Consiglieri Rabino, Rostagno Bellion, Pozzi, Rutallo, Comella, Pace, Cavallaro, Reschigna, Motta Pizzale, Giovine e Bizjak, inerente a "Fornitori della Regione Piemonte".
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Signor Presidente, non si può non intervenire su questo ordine del giorno della maggioranza, che contesta i ritardi nei pagamenti da parte della Regione a favore dei fornitori. Praticamente, la maggioranza scrive un ordine del giorno alla sua Giunta contestando i ritardi nei pagamenti da parte della Regione a favore dei fornitori, i quali, oltre a creare grave difficoltà ai diretti interessati, mettendo a rischio il futuro delle loro imprese e quello dei loro dipendenti, generano un complessivo effetto negativo sul sistema economico piemontese. Il bello è che si rivolge alla Giunta l'impegno di individuare gli strumenti più idonei per dare soluzione ai suddetti problemi - qui è facile, Assessore, basta pagare, scade e si paga la fattura a 90 o 180 giorni - e di studiare la possibilità di istituire un fondo di garanzia diretto a rimborsare i maggiori costi finanziari subiti dai creditori determinati dai ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.
Quindi, Assessore, se capisco bene, la sua maggioranza le sta dicendo: voi pagate in ritardo i fornitori e, così facendo, mettete in crisi i fornitori e create problemi, perché l'effetto negativo si riflette sul sistema economico piemontese; il sistema economico piemontese vi chiede di trovare il sistema per pagare nei tempi dovuti - che mi sembra anche corretto - ma, addirittura, vi dice di valutare l'istituzione di un fondo per pagare i danni subiti dagli imprenditori che ricevono il pagamento in ritardo. Ho capito bene? Questo è l'ordine del giorno che propone alla Giunta la maggioranza che governa questa Regione.
Ovviamente, io sono favorevole a questo ordine del giorno, perché noi questo lo diciamo da sempre, però, quando lo dicevo, leggendo le dichiarazioni rilasciate all'Eco di Biella dal collega Ronzani, dalla Giunta arrivavano facce esterrefatte, sembrava che quanto dicevo fosse incredibile.
Vedo, comunque, che la sua stessa maggioranza gliel'ha messo nero su bianco. Adesso, Assessore, mi auguro che lei dia parere favorevole a questo ordine del giorno, così, almeno - uno - pagherete le imprese a tempo debito e - due - gli pagherete anche i danni, ma - tre - vi ricordo che, pochi giorni fa, avete tenuto una conferenza stampa nella quale avete accusato la minoranza di ritardare i pagamenti con i suoi atti di intervento in aula.
Quindi, Assessore, se la sua maggioranza l'accusa di pagare in ritardo e creare gravi danni all'economia piemontese, perché voi avete accusato la minoranza della stessa cosa, delle due l'una? O una mano non sa cosa fa l'altra o, veramente, trovatevi prima di venire in aula, perch sinceramente, Assessore, c'è da morire dal ridere a leggere una cosa del genere, dopo quello che voi avete dichiarato.
Allora abbiamo ragione noi: voi siete in ritardo nei pagamenti, voi mettete in crisi l'economia piemontese, voi dovete risarcire per i danni i fornitori che vengono pagati in ritardo, non la minoranza, caro Assessore!



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Signor Presidente, purtroppo, non ho avuto piacere di firmare questo ordine del giorno. Con piacere ho ascoltato l'intervento del collega Rossi.
Personalmente, sono soddisfatto che il collega Rossi aggiunga la firma e voti a favore.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Per cortesia, collega Robotti! Grazie.



LAUS Mauro

L'ordine del giorno è coerente con l'onestà intellettuale, perché il collega Rossi sa benissimo che in tutta Italia, in tutti gli enti, non ce n'è uno che possa dire di pagare puntualmente tutti i fornitori, al di là che la maggioranza sia di destra o di sinistra - qui, per la maggior parte sono stati tutti amministratori.
Il collega Rossi, poi, ci insegna e ci spiega che c'è una direttiva europea che calcola anche il tasso di interessi che deve essere assegnato in favore delle società fornitrici. La situazione in cui una società fornitrice, al di là dei conflitti di interesse, firma un contratto a 90 giorni con un ente - quindi, c'è un contratto trasparente, giusto? - e poi, a distanza ancora di 120 o 190 giorni, non riceve il pagamento, è vero che determina un'esposizione nei confronti delle banche, quindi ci sono oneri finanziari.
La ragionevolezza del Consigliere Rabino sta proprio nel dire che questo è vero e chiedere se c'è la possibilità per la Giunta di trovare uno strumento per andare incontro alle - purtroppo - inadempienze della struttura pubblica - non è una questione della Regione, anche se stiamo parlando della Regione Piemonte - per dare soddisfazione al mondo delle partite IVA, che è il mondo che produce e da quel mondo nasce l'occupazione.
Per questo motivo, il collega Rossi non poteva votare contro questo ordine del giorno e, per lo stesso motivo, la ragionevolezza del Consigliere Rabino trasferisce questo ordine del giorno nell'aspirazione al giusto epilogo, cioè, do per scontato che questo ordine del giorno possa essere votato all'unanimità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, intervengo per dichiarare che anch'io appongo la mia firma al presente ordine del giorno e per dichiarare che voterò a favore.
Oltre al brillante intervento del collega Rossi, sono stato colpito dall'illuminante intervento del collega Laus, che l'ho notato stranamente e particolarmente preparato e acceso sulla materia, quasi accalorato.
Ricordo che difendiamo anche il popolo delle cooperative, giustamente che vanno difese, essendo un pezzo importante del mondo del lavoro. Forse il collega Laus se n'era curiosamente dimenticato e mi sembrava doveroso integrare questo suo intervento. Tra l'altro, l'idea di un fondo di garanzia è assolutamente non peregrina e intelligente, anche se, proprio in relazione alle normative europee già citate precedentemente dai colleghi non so quanto realizzabile.
Caro Assessore Peveraro - sicuramente, lei stesso ne sarà conscio - è un problema che rischia, in qualche modo, di attanagliare e rallentare l'economia regionale. Peraltro, credo che, alla fine, sia utile a tutto il sistema economico, compreso il sistema finanziario e bancario.
Termino non volendo ulteriormente prendere tempo all'Aula. Ovviamente il mio voto sarà favorevole.
Grazie, colleghi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Dopo il dotto intervento del collega Laus, quella che poteva essere risolta come una "rabinata" - non me ne vorrà il Consigliere Rabino diventa, invece, un tema d'interesse assolutamente centrale, che giustamente impegnerà questo Consiglio in una discussione lunga approfondita e pregnante anche sugli esiti futuri.
In realtà il tema è importante: parliamo di aziende, parliamo di ritardi nei pagamenti, parliamo di oneri finanziari, parliamo delle difficoltà del nostro tessuto produttivo che entra in contatto con gli Enti pubblici in generale, ma, in particolare, con la Regione Piemonte.
Caro Consigliere Rabino, lei non è un "Pierino"; anzi, è una persona che, forte di ideali, di idee di libertà e di liberismo, persino in una discussione così serrata, come quella relativa alla finanziaria regionale riesce a porre dei temi assolutamente pregnanti, come suggerisce il collega Robotti.
Il problema esiste, perché purtroppo - sottolineiamo purtroppo - la situazione dei pagamenti di questa Regione nei confronti dei suoi fornitori è andata via via peggiorando. Ormai, caro Assessore, non so se abbiamo già superato i 12 mesi di ritardo o se stiamo veleggiando addirittura oltre. La situazione, almeno dalle informazioni in nostro possesso, è certamente difficile. Quindi è giusto ciò che sostiene il collega Rabino, che giustamente rivendica anche il fatto di essere il primo firmatario, sebbene sia stato accompagnato da tanti colleghi che con lui hanno sottoscritto quest'importante documento, dimostrando che quando il Consiglio vuole assumere una posizione autonoma nei confronti della Giunta, e non teme di toccare discorsi che potrebbero essere sgraditi alla Giunta, può farlo in maniera efficace. Perché noi riteniamo che quest'ordine del giorno otterrà la giusta considerazione dall'Aula.
Certo, come si usa dire da chi è "vecchio" in questo Consiglio, un ordine del giorno non si nega mai a nessuno. Sarà dunque necessario vederne gli sviluppi.
Il collega Burzi ricordava gli oltre cento ordini del giorno, sia di maggioranza sia di minoranza, votati e non rispettati. Probabilmente abbiamo votato un po' di tutto. Ma un ordine del giorno che, al di là dell'ilarità del momento, dettata forse anche dall'ora tarda, tocca un argomento importante e reale che le nostre aziende avvertono sulla propria pelle, e che incide, di conseguenza, anche sui loro dipendenti, dovrebbe essere sentito non solo da noi Consiglieri regionali, ma soprattutto da chi tiene i cordoni della borsa e deve quindi saperli allargare in maniera tale da non far morire il tessuto aziendale che entra in contatto con la Regione.
L'argomento di quest'ordine del giorno non potrà che ricevere il parere favorevole dell'Aula, naturalmente supportato anche dall'appoggio della Giunta, che non deve vedere questo documento come un documento denigratorio, critico e contrario al suo operato. Ma nel riconoscimento di una difficoltà, un gruppo di Consiglieri "illuminati", diciamo così, offre delle soluzioni a una problematica che è sotto gli occhi di tutti. Non vi è alcun'intenzione di creare un distacco tra Giunta e Consiglio; semmai vi è la volontà di un Consiglio, composto da Consiglieri illuminati (in questo caso di maggioranza, per cui noi ne prendiamo atto con piacere), di mettere in luce un problema. Penso, quindi, che la Giunta non potrà che esprimere il parere favorevole su un documento di questo rilievo. Oppure, potremmo lasciare al Consiglio la potestà di prendere una decisione così importante lasciando che la Giunta sia poi "attuatore" di quanto scritto nell'ordine del giorno. Perché, evidentemente, senza il lavorio continuo dell'Assessore Peveraro e l'attenzione verso gli esiti di quest'ordine del giorno, lo stesso potrebbe cadere, come tanti altri, nel dimenticatoio. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Larizza; ne ha facoltà.



LARIZZA Rocco

Grazie, Presidente.
Soltanto due parole per esprimere un parere del tutto personale.
Il problema dei termini di pagamento nel nostro Paese è enorme: basterebbe confrontare i termini di pagamento delle forniture industriali dell'Italia con quelli degli altri Paesi europei per rendersene conto.
Però, indubbiamente, per la Pubblica Amministrazione il problema potrebbe essere addirittura più pesante.
Condivido, quindi, la necessità di sollevare la questione come hanno fatto i colleghi firmatari dell'ordine del giorno. Tuttavia, per esprimere un parere favorevole, per quanto mi riguarda, bisognerebbe almeno eliminare l'ultima parte, fermandosi al paragrafo, che recita "individuare gli strumenti più idonei per dare soluzione ai suddetti problemi". Perch dettare, con l'ultimo comma, come devono essere risolti i problemi, mi sembra un po' assurdo. Nel senso che ritardiamo i pagamenti e poi ci facciamo anche...
Cerchiamo, allora, di pagare in tempo, altrimenti non ha alcun senso.
giusto sollevare il problema, ma se rimane l'ultima parte, per quanto mi riguarda mi asterrò.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intanto credo che sia corretto suddividere i meriti tra il primo firmatario, che certamente ha avuto l'onore di presentarlo, e gli altri quindici, occhio e croce, che lo hanno sottoscritto. Perché questo è giustamente - lo dico senza alcun'ironia - un ordine del giorno che ha raccolto ampi consensi nell'ambito della maggioranza un po' di tempo fa ossia il 30 aprile (dieci giorni fa), e che ha adesso sta riscuotendo anche ampi consensi da parte dell'opposizione.
La contraddizione, però, nasce da un'altra parte e si riferisce al fatto che più o meno due o tre giorni dopo c'è stato un incontro tra la Presidente Bresso, il Vicepresidente Peveraro e i giornalisti - sarebbe improprio definirlo "conferenza stampa", perché è stato un incontro casuale dal quale è emerso, sempre leggendo dagli organi di stampa, che la responsabilità della criticità dei pagamenti è di codesta opposizione.
Questo, eventualmente, è l'elemento contraddittorio.
Ma abbiamo sorpassato ben altre difficoltà, quindi figuriamoci se ci fermiamo a delle dichiarazioni rese casualmente, durante un incontro tra la stampa e la Giunta! Il tema è condiviso, per cui voteremo favorevolmente dopo aver ascoltato il parere della Giunta.
Aggiungerei due considerazioni, per conoscenza non tanto del collega Laus, quanto dei colleghi: non è sempre stato così - se ne stava discutendo già prima - perché non c'è sempre stata una situazione di difficoltà di liquidità dovuta ai rapporti tra le Regioni e il Governo, qualunque Governo ci fosse. E su questo, quando la I Commissione riprenderà a lavorare basterebbe chiedere un'audizione alla attuale Direzione bilancio che c'era già anche prima, e c'era prima, e c'era prima, che potrebbe utilmente raccontare la storia dei pagamenti di questo Ente nei riguardi dei suoi fornitori. Quindi non è sempre stato così.
In secondo luogo, c'è stato un tempo in cui si poteva supplire - e veniva fatto - utilizzando capacità di finanziamento autonome (utilizzavamo proprio la forma delle anticipazioni in attesa che il Governo centrale supplisse), perché si riteneva che attribuissero importanza all'immagine che l'Ente ha nei riguardi dei propri fornitori, che è un problema di immagine dell'Ente oltre che, come è stato detto anche in altri interventi un tentativo di risolvere un problema che, per il mondo dei fornitori, è non di immagine, ma è una questione sostanziale.
Rimane quindi da comprendere quale sia il parere della Giunta su questo ordine del giorno perché, se l'attribuisco al parere molto largamente condiviso dall'Aula, dovrei dire che sarà favorevole, ma se fosse favorevole, chissà che fine fanno le dichiarazioni che la Presidente Bresso e il Vicepresidente Peveraro hanno fatto nei riguardi delle responsabilità dell'opposizione sul dramma dei fornitori derivanti dal comportamento dell'opposizione, che sempre - ripeto - a stare a quello che dicono i giornali, sembrerebbe...
Ah, ricordo sempre, per quanto riguarda i documenti che abbiamo chiesto circa dieci giorni fa a questo proposito, insieme ad altri colleghi, sui mandati di pagamento e che ci sono stati promessi per martedì scorso, che domani è il martedì successivo e a oggi continuano a essere, sempre che io non mi sia distratto, non ancora resi disponibili. Con ciò, aggiungiamo la firma (se evidentemente i firmatari l'accettano) e ovviamente votiamo a favore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Il mio è solo un suggerimento, perché ho ascoltato con piacere l'intervento del collega Larizza. Lui giustamente - se ho capito bene - intende emendare il testo. Il primo firmatario o, comunque, i primi firmatari possono proporre al collega Rabino di scrivere "impegna la Giunta regionale a individuare gli strumenti più idonei per dare una soluzione ai suddetti problemi" e mettere un punto, in modo che poi la Giunta possa operare nel modo più consono.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rabino; ne ha facoltà.



RABINO Mariano

Naturalmente i buoni consigli si accettano sempre volentieri e quindi accolgo la proposta.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno viene emendato dai proponenti con la soppressione del secondo impegno, per cui il documento diventa "impegna la Giunta regionale a individuare gli strumenti idonei per dare soluzione ai suddetti problemi".
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

A questo punto, abbiamo notevolmente indebolito l'ordine del giorno rimane acqua fresca, aria fritta.
Poi, signori, al di là di tutto, l'Assessore potrebbe alzarsi e dire "ci sono i soldi, paghiamo". Perché qui non è che bisogna andare a chiedere a un altro, cioè il conoscitore delle giacenze di cassa... Poi, attenzione noi abbiamo una colonna nel bilancio, che è il bilancio di cassa, che trascuriamo, non guardiamo a fondo, non esaminiamo a fondo, però dovremmo anche fare una riflessione su quello, perché credo che sarebbe meglio governare i flussi di cassa piuttosto che lasciarli andare per conto proprio e, alla fine, poi pagare degli interessi.
Comunque, l'ordine del giorno così emendato è debolissimo. Io, a questo punto, mi astengo perché non contiene gli elementi precisi che vincolavano la Giunta. L'avete talmente indebolito! Pensate anche voi, che avete firmato l'ordine del giorno, se non sia il caso di mantenere o meno la sottoscrizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Intervengo in dichiarazione di voto per dire che cambiamo voto, perch noi avremmo votato a favore in quanto assolutamente in linea con quanto già dichiarato da noi in fase di discussione sulla finanziaria, relativamente ai ritardi nei pagamenti, ed eravamo assolutamente in linea con questo ordine del giorno, che chiedeva innanzitutto di risolvere il problema dei pagamenti, ma anche per istituire un fondo di garanzia diretto a rimborsare, appunto, le aziende che subiscono danni.
Ricordo che le dichiarazioni del collega Ronzani, Presidente della Commissione bilancio - che invece la Presidente Bresso aveva negato esistessero, quando le avevo dette, riportate - erano proprio relative al fatto che le aziende, sapendo che c'erano ritardi nei pagamenti di sei mesi e anche oltre, quando partecipavano cercavano di fare in modo di alzare i costi; alzando i costi, si tutelavano poi nei ritardi dei pagamenti. Questo l'aveva dichiarato appunto il Presidente della Commissione bilancio Ronzani; non solo, aveva detto che questa grave situazione danneggiava ulteriormente i cittadini piemontesi.
La Bresso si era lamentata, faceva sceneggiate da cartoon dal suo banco, si è alzata ed è andata via furibonda, ma a questo punto l'hanno poi detto i colleghi della maggioranza. Immagino che sia arrivata una telefonata dalla "zarina", in cui abbia detto ai colleghi di ritirare la parte su cui lei non era d'accordo, perché mi pare strano...
Ha telefonato lei, collega? Ah, ha telefonato il collega Larizza. Va bene.



(Commenti in aula)



ROSSI Oreste

Fate un ordine del giorno e poi lo modificate pesantemente. Poi c'è un Assessore al bilancio che sembra presente...



(Commenti del Vicepresidente Peveraro)



ROSSI Oreste

L'orso si arrabbia, si agita tutto, è furibondo... Dai, Assessore, non prendertela, sei troppo arrabbiato, stai tranquillo.
Stavo dicendo che, purtroppo, questo ordine del giorno non è più quello originario, che avremmo con piacere votato e sottoscritto. Come ha detto prima il collega Cavallera, ci asterremo perché riteniamo sia stato emendato e sia diventato troppo morbido.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'ordine del giorno n. 989, come modificato, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale rilevato che i ritardi nei pagamenti da parte della Regione a favore dei fornitori, oltre a creare gravi difficoltà ai diretti interessati mettendo a rischio il futuro delle loro imprese e quello dei loro dipendenti generano un complessivo effetto negativo sul sistema economico piemontese preso atto che con l'attuazione del D.Lgs. 9 ottobre 2002, n. 231, recante "Attuazione della Direttiva 200/35 relativa alla lotta contro i ritardi nel pagamento delle transazioni commerciali", si è introdotta una speciale normativa in materia di interessi di mora a tutela del creditore considerato che la corretta applicazione di tale normativa si è rivelata poco idonea a risolvere in maniera decisa la gravosa situazione di cui sopra impegna la Giunta regionale a individuare gli strumenti più idonei per dare soluzione ai suddetti problemi".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 24 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere Si sono astenuti 19 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Procediamo esaminando l'ordine del giorno n. 990 dei Consiglieri Rutallo Muliere, Gariglio, Rossi e Casoni, inerente a "Trasporto pubblico locale Gare per la gestione dei servizi".
La parola al Consigliere Rutallo per l'illustrazione.



RUTALLO Bruno

Grazie, Presidente.
Com'è noto, il 31 dicembre sono scaduti i termini della legge statale per effettuare la gara di appalto del trasporto pubblico locale. Alla luce di queste scadenze, nei prossimi mesi dovranno essere bandite le gare in tutte le province piemontesi.
Visto che fino ad oggi sono state bandite unicamente da parte del Comune del Cuneo per il servizio della conurbazione e da parte della Provincia di Cuneo per il servizi del bacino provinciale - procedura quest'ultima, che è andata deserta per l'inadeguatezza dei corrispettivi servizi previsti nel bando - quest'ordine del giorno impegna la Giunta a provvedere preventivamente all'indizione delle prossime gare di appalto e comunque non oltre due mesi, ad approfondire una verifica dei costi industriali dei servizi di trasporto pubblico sia urbano che extraurbano in modo da poter determinare un congruo livello di corrispettivi dei servizi messi a gara, evitando fenomeni di dumping e di mancato rispetto delle garanzie dei lavoratori del settore.
Impegna inoltre la Giunta a provvedere alla conseguente determinazione dei servizi minimi essenziali come previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 422/1997 e dell'articolo 3 della legge regionale n. 1/2000 sopprimendo i servizi che nella situazione attuale non rappresentano più carattere di essenzialità.
Inoltre, invita la Giunta a valutare una nuova regolamentazione del settore del trasporto pubblico locale che unifichi le due forme di finanziamento (contributi in conto esercizio per la gestione e contributi in conto capitale per l'acquisto dei mezzi) in un unico fondo di contribuzione all'esercizio che consenta, quindi, di procedere alle gare avendo piena certezza delle risorse erogate nel periodo messo a gara eliminando l'attuale aleatorietà costituita dal sistema di contribuzione all'acquisto dei mezzi, che consenta di procedere alle gare, avendo piena certezza delle risorse erogate nel periodo messo a gara, eliminando l'attuale aleatorietà costituita dal sistema di contribuzione all'acquisto dei mezzi.
Infine, il documento invita la Giunta ad integrare il programma triennale 2007-2009, riconoscendo per intero l'inflazione programmata e ci in ragione del recente vorticoso incremento del costo del gasolio, e ad informare la Commissione consiliare competente circa l'adempimento dei suddetti impegni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Questo è un ordine del giorno che, se non viene emendato, ci vede favorevolissimi, anche perché abbiamo affrontato i problemi relativi al trasporto pubblico locale nella discussione svolta su una serie di articoli della legge finanziaria. Assolutamente, riteniamo vi siano grossi problemi per il trasporto pubblico locale, visto l'aumento dei costi relativamente al gasolio e al personale, in quanto gli aggiornamenti erano fermi eccetto l'aumento legato all'inflazione - al 1993; quindi, è assolutamente importante cercare di sistemare questa situazione. L'ordine del giorno tenta di mettere ordine e, conseguentemente, invita la Giunta a regolamentare meglio le prossime gare di appalto e a valutare la verifica degli attuali costi industriali dei servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, in modo da poter determinare un congruo livello dei corrispettivi dei servizi messi a gara e anche le garanzie per i lavoratori del settore. Quindi, siamo assolutamente favorevoli a questo ordine del giorno. Presidente, ne approfitto, la invito anche a rinviare la discussione degli altri punti ad altro momento, perché, ormai, sono le ore 20.05 ed è opportuno che il Consiglio chiuda i lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Signor Presidente, intervengo molto velocemente. Non voterò a favore di quest'ordine del giorno, perché tutta la partita degli impegni è sottesa ad un ragionamento che, sostanzialmente, prevede l'indizione di gare per il trasporto pubblico locale.
Ora, è del tutto evidente che tutto il percorso compiuto dall'ex Ministro Lanzillotta su questo tema, rispetto al quale la mia forza politica ha tentato di ribadire più volte la necessità di poter prevedere anche una gestione in house del servizio, non è stato portato a conclusione. È pur vero, però, che il precedente Governo Berlusconi prevedeva tre possibilità di gestione del servizio: in house, privata e di acquisizione del privato tramite gara.
Credo questo ordine del giorno sia abbastanza intempestivo, almeno per la mia forza politica, che, in qualche modo, si è impegnata per una gestione diretta da parte dell'amministrazione locale, perché, per quanto mi riguarda, occorrerebbe, forse, aspettare un attimo e capire, anche tramite il prossimo Documento di Programmazione Economico-Finanziaria, qual è l'intenzione del nuovo Governo.
Quindi, da questo punto di vista, aspetterei senza avventurarmi nel prevedere le gare come qualcosa, ormai, da considerare come obbligatorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, le gare sono già state indette, da un punto di vista della decisione politica generale, anche perché sono collegate a disposizioni europee. Quindi, a questo punto, se si sta in Europa, si attuano determinate procedure per l'affidamento dei servizi, oppure si esce da questo sistema! Il problema è un altro: occorre verificare - visto che il collega Deambrogio appartiene alla maggioranza - cosa spende di proprio la Regione Piemonte per il trasporto pubblico locale. Prima delle modalità - comunque le gare sono state indette da anni, ma non vengono mai espletate, siamo sempre in regime di proroga - dovremmo domandarci se gli attuali stanziamenti previsti per il trasporto pubblico locale, che interessa soprattutto lavoratori e studenti, rispetto alle nostre risorse, non solo quelle provenienti dallo Stato che noi giriamo alle Province, sono sufficienti o se, invece, visto che anch'io condivido l'attenzione politica alle esigenze del trasporto pubblico locale, non sia il caso di incrementare questi stanziamenti. Una volta individuata una base di spesa storica più alta, potremo discutere circa lo svolgimento delle gare o della gestione diretta.
A mio avviso, l'ordine del giorno non deve preoccupare più di tanto perché sono anni che sentiamo parlare delle gare - almeno dal 2005, prima con la Giunta Bresso, poi con il Governo Prodi - ma, attualmente, sono state indette solo in teoria, in pratica non si vede all'orizzonte l'espletamento delle gare stesse.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Signor Presidente, il tema - lo dimostrano soltanto gli ultimi tre interventi - è rilevante.
Come ha già ricordato prima il collega Rossi, su questi articoli della legge finanziaria - il 2 e il 4 - quest'Aula ha dibattuto superficialmente per alcuni momenti.
Credo che sul merito di quanto suggerito dal Consigliere Rutallo noi avremmo il diritto ad intervenire ed essendo le ore 20.08 - non è un tema sollecitato dalla minoranza e, poi, siamo tutti qui da questa mattina - le chiederei la cortesia di chiudere la sessione che si doveva chiudere alle ore 8, di riaprirla domani mattina alle ore 10.
Noi ci impegneremo anche su questo tema ad essere brevi e concisi e a votare, se non viene emendato, a favore dell'ordine del giorno, per avendolo discusso.



PRESIDENTE

Colleghi, per quanto riguarda la discussione, abbiamo già svolto una serie di interventi, ora è stata avanzata una propo sta, possiamo passare al voto finale oppure rinviare la discussione.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la proposta del Consigliere Burzi è di non passare al voto dell'ordine del giorno n. 990. Il Consigliere Vignale vuole intervenire, così come altri. Allora sospendiamo la seduta, riprenderemo domani mattina con gli interventi sull'ordine del giorno n. 990.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 20.09)



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