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Dettaglio seduta n.322 del 09/05/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.04 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.42)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bresso, Buquicchio Clement, Comella, Deambrogio, Placido, Pozzi, Robotti e Rutallo.
Pertanto, il numero legale è 27.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, nella seduta di ieri si era convenuto di dedicare uno spazio iniziale di questo Consiglio alla commemorazione di Aldo Moro. La Prefettura ci ha suggerito, come ogni anno, essendo oggi la "Giornata del ricordo delle vittime del terrorismo", di dedicare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.
Proporrei - ne ho già parlato con alcuni colleghi presenti in Aula ad inizio di seduta - di unificare i due momenti e quindi, alle 11.55 sospenderei i lavori per dedicare qualche minuto alla commemorazione di Aldo Moro ed osservare un minuto di silenzio. In tal senso, è già stata diramata a tutti gli Uffici del Consiglio regionale l'invito ai dipendenti a sospendere le attività per un minuto alle ore 12.00 Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Grazie, Presidente. Non chiediamo il minuto di silenzio, ma vorremmo ricordare che nel tragico giorno in cui fu ucciso Aldo Moro, quasi contemporaneamente venne assassinata un'altra persona. A Cinisi, Peppino Impastato fu ucciso dalla mafia, anche se il fatto che la mafia lo abbia ucciso venne riconosciuto, dopo depistaggi e silenzi, solamente 24 anni dopo.
Non chiediamo - ripeto - il minuto di silenzio per Peppino Impastato ma crediamo giusto associare ad un fatto politicamente più grave e collettivo anche questo dramma, che poi è continuato nell'Isola, e non solo in questa, per molto altro tempo.



PRESIDENTE

Colgo le osservazioni del collega Dalmasso.
Nella seduta di ieri abbiamo esaminato e votato gli articoli 2, 3 e 4 della legge finanziaria, con i connessi emendamenti. Nelle sedute precedenti avevamo votato gli articoli, dal 5 all'11, quindi rimane da votare l'articolo 1, su cui la discussione è già stata completata e alcuni emendamenti sono già stati votati. Poi, ovviamente, l'articolo 11 bis e successivi.
A latere, c'è stato un incontro tra la Presidente Bresso e il Gruppo consiliare della Lega Nord, quindi propongo una breve sospensione della seduta per non iniziare senza i colleghi Consiglieri.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.45 riprende alle ore 10.51)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego i colleghi di accomodarsi nei banchi, in modo da poter procedere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente. L'aria condizionata è sicuramente una delle più grandi invenzioni.



PRESIDENTE

Ho già provveduto in materia, collega Lupi.



LUPI Maurizio

.nella storia dell'umanità, però lei sa bene che ci sono studi sugli effetti anche negativi; soprattutto in giornate in cui il differenziale termico non è esagerato, mi sembra che una modulazione di detto utilizzo potrebbe essere particolarmente utile per la salute di tutti i Consiglieri.
Oltretutto, c'è anche un riscontro in campo energetico, nel senso che è energia del tutto sprecata. Fin quando non abbiamo una situazione climatica esterna che lo richieda, penso che sarebbe opportuno evitare un utilizzo così pesante dell'aria condizionata. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Lupi, ho già provveduto in materia. Alcune posizioni ovviamente sono più a rischio, vista la vicinanza ai bocchettoni; altre lo sono meno quindi purtroppo la situazione non è omogenea in tutta la sala. Abbiamo cercato di porre soluzione al problema, che è stato segnalato. Comunque, la ringrazio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Comunicazione della Presidente della Giunta regionale, Bresso relativamente ad alcune sue affermazione pubblicate in articolo apparso sul quotidiano "La Stampa"


PRESIDENTE

La Presidente della Giunta regionale desidera rendere comunicazione al Consiglio regionale.
La parola, pertanto, alla Presidente Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Mi scuso, ma ieri non ero presente in Aula perché, come sapete, c'era la cerimonia inaugurale della Fiera del Libro, alla presenza del Presidente della Repubblica, pertanto non ho seguito le polemiche sorte.
Intanto, vorrei ricordare che - naturalmente - godo di diritti politici che mi permettono di rilasciare delle dichiarazioni ai giornali. Tengo a precisare, inoltre, che le dichiarazioni in oggetto riguardavano le terribili vicende avvenute a Verona e a Torino, sulle quali a moltissimi politici sono stati richiesti dei pareri.
Io ho espresso il mio parere, dicendo che le due vicende, riguardando una un assassinio e l'altra il fatto che sia stata bruciata la bandiera di Israele, sono vicende diverse. Certamente è più grave l'assassinio, su questo credo non ci siano dubbi; ma va condannata anche la cultura dell'odio e della discriminazione nei confronti di un gruppo, di un'etnia di una categoria. Ormai i genetisti sostengono che non esistono "razze"; la parola "razza" a volte può essere usata per giustificare odio, assassini e delitti contro l'umanità.
L'oggetto della polemica era l'invito alla Fiera rivolto a un Paese nato a seguito delle drammatiche vicende della prima metà del secolo scorso e poi della Seconda Guerra Mondiale. Quindi, io personalmente ho ribadito che ritengo gravissimo bruciare le bandiere perché è iniziando a bruciare le bandiere che poi si bruciano le persone.
In quel contesto, ho ricordato come sia noto che anche i Rom siano stati nei millenni oggetto di discriminazione. I rom sono un popolo - credo che possano essere chiamati "popolo", ma anche qui la definizione non è semplice - con una storia per certi versi simile a quella di Israele, pur provenendo da situazioni completamente diverse. Diffusi in tutta Europa, i rom sono stati discriminati e sono stati oggetto di persecuzioni, nel tempo, in moltissimi Paesi europei.
Hanno, quindi, una storia complessa e sono sempre stati oggetto di conflitti nei Paesi in cui arrivavano.
Fermo restando la necessità e il dovere delle Forze di Polizia di compiere il loro lavoro e quindi di reprimere i crimini, io ho sottolineato la continua proposizione al ludibrio pubblico - da parte di un Consigliere della Giunta e della maggioranza del Consiglio regionale per il finanziamento di una legge del 1993, la quale prevede la possibilità di finanziare campi nomadi (quindi non per i Rom, ma per qualunque tipo di popolazione nomade) e consentire ai Comuni di attrezzare delle aree evitando i fenomeni di degrado urbano che gli accampamenti selvaggi provocano nel tempo.
Ritengo quindi assolutamente inopportune dichiarazioni che possono indurre a identificare un gruppo di persone, in questo caso un'etnia, una popolazione, come criminale. Questo è il processo attraverso il quale si identifica il diverso, il cattivo, quello da cacciare, e su cui poi si alimenta il razzismo.
Si tratta di un ragionamento politico che può essere condiviso o non condiviso, ma che non era in alcun modo da porre al ludibrio; era una critica politica del tutto legittimata a muovere.
Come ho già fatto notare ai colleghi della Lega Nord, se prendiamo i verbali del Consiglio e verifichiamo la quantità di insulti e accuse che mi sono stati rivolti, presente o non presente in aula, forse risconteremo che in termini di arroganza nei comportamenti o di tendenza a criminalizzare l'altro, il bilancio non è a mio sfavore.
Mi spiace che qualcuno si sia sentito offeso, la mia era una critica politica senza alcuna intenzione di accomunare tutti gli esponenti della Lega Nord come fautori di comportamenti razzisti, anche se nutro forti preoccupazioni rispetto a molte posizioni che alcuni di loro hanno assunto durante la campagna elettorale.
La mia è una preoccupazione politica; voi avete vinto le elezioni benissimo - però vi invito a riflettere sul fatto che battaglie politiche che coinvolgono fenomeni di questo tipo possono sfuggire dalle mani a chiunque.
Episodi come quello di Verona rivelano che collettivamente alcune cose ci stanno sfuggendo di mano. "Collettivamente", perché la responsabilità è di tutto un Paese, in questo momento nel mirino dell'Europa rispetto a una serie di avvenimenti che dimostrano come il razzismo inciti al razzismo.
Ciò vale - va detto anche questo - anche per l'alleanza di centrosinistra; e mi auguro che domani, alla manifestazione, non avvengano fenomeni di intolleranza e di razzismo, in questo caso nei confronti di Israele.
Ieri c'è stata una splendida cerimonia, in cui tutta la collettività piemontese e italiana ha riaffermato due principi fondamentali: che Israele, come da risoluzione dell'ONU, ha il diritto di esistere e di avere un proprio Stato e, in secondo luogo, rispettando anche l'altra parte della risoluzione dell'ONU, che si crei uno Stato anche per i Palestinesi.
Credo che questi siano i due pilastri di qualunque ragionamento.
Bruciare le bandiere di un Paese democratico, che in questo momento è ospite del nostro territorio con la sua letteratura - grande letteratura è un fatto grave. Quindi, ragioni di attenzione politica e di equilibrio politico ce ne sono per tutti. Se su questa necessità di equilibrio politico ho un po' ecceduto, me ne scuso. Ribadisco che i problemi sono reali, così come la mia preoccupazione, espressa in quell'articolo, al di là del modo con cui le cose sono state riportate. Come vedete, non riguarda solo l'altra parte politica, la prima preoccupazione è anche per la mia parte, a dimostrazione che non stavo facendo propaganda, ma stavo esprimendo una preoccupazione politica.



PRESIDENTE

Sulle comunicazioni della Presidente Bresso, ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Presidente, posso capire tutto, posso capire che in momenti di tensione come possono essere quelli che prolungano la discussione di un bilancio ci si possa lasciar andare a frasi magari poco felici. Sicuramente l'equivoco che lei adesso in parte ha chiarito - che poteva esserci leggendo le rassegne stampa, l'articolo apparso su l'Unità, di un eventuale abbinamento della Lega Nord o dei suoi appartenenti a comportamenti nazisti era sicuramente non solo spiacevole, ma assolutamente fuori luogo. Innanzitutto perché, per quanto riguarda la Lega Nord, le posso assicurare che, ad oggi nessun suo esponente ha mai ammazzato o ucciso esponenti rom, esponenti extracomunitari, ma neanche avversari politici.
Questo, invece, non lo possiamo dire di persone appartenenti alla sinistra o alla destra. Negli anni bui e ancora recentemente, gruppi che si rifanno all'ideologia di estrema sinistra o all'ideologia di estrema destra hanno ucciso e bruciato persone anche vive. Ricordo il rogo di Primavalle uno per tutti? O ricordo le Brigate Rosse? Devo ricordarvelo? La Lega Nord invece può dire di non avere le mani insanguinate, nel modo più assoluto.
Quindi accomunare anche solo lontanamente l'ipotesi che dichiarazioni di qualche Consigliere della Lega Nord fatte in quest'Aula possano portare a quello che lei a detto è folle. Completamente folle.
Lei, prima di accusare di comportamenti di questo tipo appartenenti alla Lega Nord, doveva guardare negli appartamenti di altre forze politiche, che invece - purtroppo - anche nel recente passato, hanno ucciso per motivi ideologici. Questo la Lega non l'ha mai fatto, e mi auguro che non lo farà mai.
Falsa anche la dichiarazione che qualcuno di noi abbia accomunato come tutti delinquenti extracomunitari o rom. Io ho spiegato chiaramente - e i miei colleghi anche - che noi non diciamo che sono tutti delinquenti: noi diciamo che nulla vogliamo avere a che fare con coloro che nel nostro Paese vengono per delinquere, che non sono tutti. Tant'è che al collega Chieppa il quale mi accusava di una cosa simile - lasciando perdere una parte nazista, ma il fatto di essere indiscriminatamente contro tutti gli extracomunitari - ho ricordato che la Lega Nord ha candidato alle ultime elezioni comunali di Alessandria un rumeno regolarmente residente in Alessandria, con tanto di moglie e figli, ed è il primo dei non eletti in Comune di Alessandria, eletto in Circoscrizione (era candidato anche in Circoscrizione).
Quindi non c'è nessun problema con chi viene qui per lavorare. Il problema c'è con chi viene qui per delinquere. E noi siamo dell'idea che se una persona viene qui per lavorare, è in grado di pagare i servizi che gli vengono dati come ogni cittadino piemontese e/o italiano.
Siamo contrari a utilizzare fondi pagati dai cittadini nostri e da coloro che sono venuti qui a lavorare per mantenere persone senza arte n parte e che vengono qui per fare altro: rubare e/o delinquere oppure fare i mantenuti. Dunque la questione è molto diversa.
Noi diciamo: ne abbiamo le scatole piene di quelli che vengono qui per farsi mantenere con i nostri soldi, e magari buona parte di loro delinque anche. Nulla abbiamo da dire contro chi viene qui, lavora, ha i suoi soldi paga le tasse e si deve pagare i servizi come ce li paghiamo noi. Punto. Di conseguenza, anche quell'affermazione, cara Presidente, era assolutamente falsa.
Le ricordo ancora un'altra cosa: che a volte le battute possono essere battute, ma non si può scherzare sullo sterminio di milioni di persone.
Le ricordo, Presidente, che 20 giorni fa sono stato ad Auschwitz ad accompagnare i giovani delle scuole per conto della Regione Piemonte e ho tenuto il discorso commemorativo proprio davanti al monumento eretto in memoria di circa 1 milione e 300 mila morti nel campo di concentramento.
Secondo lei, cara Presidente, io andavo ad Auschwitz ad accompagnare i giovani e tenevo un discorso per ricordare gli oltre 1 milione e 300 mila morti finiti bruciati nei forni crematori, se avessi avuto una qualche idea di simpatia nei confronti dei nazisti o del nazifascismo? No. Quindi Presidente, capisce che quello che lei ha dichiarato mi ha profondamente offeso anche per le mie radici ideologiche, che sono contro ogni totalitarismo.
La Lega Nord, essendo per il popolo, non può essere a favore di nessun totalitarismo, perché la dittatura - lo dice il nome - non è libertà e se la Lega Nord si batte per la libertà dei popoli, non può essere vicina a nessun tipo di dittatura.
Mi permetto un'ultima battuta. Si può dire tutto, è vero, però le ricordo che il suo braccio sinistro - non dico destro, perché è sinistro ha annunciato in Aula che voleva querelare un collega di minoranza perch reo di aver fatto una battuta scherzosa su una sua presunta appartenenza a un club, ma specificando che era - e ho segnato la frase riportata nel Consiglio - una nominale panzana. Bene, uno fa una battuta, dichiara anche che è una nominale panzana e rischia di essere querelato.
Presidente, ci sono battute e battute. Se uno fa una battuta, non mi offendo. Io le assicuro che fa più male essere accusati di fomentare questioni come quelle nei confronti degli ebrei, dei campi di concentramento e sterminio e del nazismo rispetto alla battuta "frequenti un club un po' osé, ma ovviamente sto scherzando mentre lo dico". È evidente che è molto diverso, c'è una differenza enorme.
L'ultima cosa e concludo, Presidente. Le ricordo che se vi è qualche rigurgito di antisemitismo, anche lì - ahimè - non guardi nei confronti della Lega Nord: guardi nei confronti di colleghi che la stanno sostenendo nella sua maggioranza, che stanno organizzando la manifestazione anti israeliana di domani.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Non so se lo svolgimento dei lavori consente il mio intervento, ma sar telegrafico.
Ebbene, intervengo semplicemente per ricordare al collega Rossi che la sua posizione, che sarà discussa nel merito come emendamento che lui ha presentato in sede di discussione di bilancio, non passerà inosservata.
Noi non vogliamo intervenire in questo momento nel dibattito. La Presidente ha sicuramente chiarito la sua posizione e noi la condividiamo.
Annunciamo molto modestamente che non ci accontenteremo di dire di no al suo emendamento, ma lo discuteremo con molta convinzione.



PRESIDENTE

Colleghi, voglio comunicare a tutti che, in accoglimento di una richiesta manifestata ieri formalmente da alcuni Presidenti dei Gruppi l'Ufficio di Presidenza ha indetto, per le ore 15.30, una conferenza stampa a cui possono partecipare tutti i Consiglieri che lo desiderano, al fine di esprimere solidarietà agli organizzatori del Salone del Libro e all'iniziativa del Salone del Libro. È un'iniziativa che è stata condivisa nel corso della seduta di ieri.
Chiuderò la seduta alle ore 15.20 per convocare una breve Conferenza dei Presidenti dei Gruppi al fine di definire il prosieguo dei nostri lavori.
Ricordo che alle ore 12 verrà osservato un minuto di silenzio, come convenuto nella giornata di ieri.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 503: "Legge finanziaria per l'anno 2008"


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame della legge finanziaria, in particolare degli emendamenti che inseriscono l'articolo 11 bis.
Emendamento rubricato n. 163) presentato dai Consiglieri Guida, Monteggia Boniperti, Cirio, Cavallera, Vignale: Dopo l'art. 11 è inserito l'art. 11 bis (Interventi a favore dei comuni interessati da fenomeni straordinari d'inquinamento dell'aria).
"La Regione Piemonte interviene con appositi accordi di programma a sostegno delle iniziative dei comuni con meno di 50.000 abitanti che hanno come scopo la riduzione delle polveri sottili. Gli accordi possono essere stipulati con i comuni dove la concentrazione di polveri (PM10) abbia superato per più di 25 volte nell'anno i limiti previsti dalle normative vigenti.
Con provvedimento di Giunta sono stabilite le disposizioni relative al tipo di interventi che possono essere oggetto degli accordi.
All'onere previsto in euro 2.500.000,00 per l'anno finanziario 2008 si fa fronte mediante riduzione corrispondente dell'importo nell'UPB DA09012 (Bilanci e Finanze Bilanci Tit. II)." La parola al Consigliere Guida per l'illustrazione.



GUIDA Franco

L'emendamento nasce dalla necessità di una maggiore collaborazione da parte della Regione Piemonte verso quei Comuni...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, anche a seguito degli interventi di ieri abbiamo ricevuto un sacco di polemiche sulla gestione del Consiglio e sul comportamento dei Consiglieri. Vi prego di consentire lo svolgimento degli interventi, grazie.



GUIDA Franco

Non ho capito: cos'è che ha ricevuto, Presidente?



PRESIDENTE

Abbiamo ricevuto osservazioni di cittadini polemiche sul fatto che l'Aula non è sempre proprio nelle condizioni di ascoltare i relatori e quindi richiamavo i colleghi a creare le condizioni idonee.



GUIDA Franco

Bene, questo vuol dire che qualcuno segue i lavori dell'Aula via internet, credo, perché non è che qui la presenza sia formidabile, però non sarebbe male che, almeno ai Capigruppo, fossero date le copie di queste mail, così almeno vediamo di che si tratta. Secondo me possono essere un contributo a migliorare, a tarare meglio la nostra attività. Come dicevo Presidente, l'emendamento nasce dalla necessità di migliorare la collaborazione fra la Regione Piemonte e quei Comuni che nono sono Comuni al di sotto dei 50 mila abitanti, ma che hanno gli stessi inconvenienti di quelli maggiori. Nella fattispecie, mi riferisco agli sforamenti per le polveri PM10, che nel caso previsto nel mio emendamento avvengono almeno 25 volte all'anno.
Cosa fare? Occorre dare a questi Comuni la possibilità di realizzare interventi consistenti al riguardo. Mi spiego. Se vogliamo pedonalizzare un centro storico, se vogliamo spostare delle aree a parcheggio, se vogliamo trattare le pavimentazioni stradali con materiali particolari che diminuiscano la presenza di polveri sottili, se vogliamo concedere la possibilità a piccole aziende che si trovano ancora nell'ambito del centro (non dico del centro storico, ma del centro) di spostarsi, se non diamo cioè qualche soldo in più ai Comuni, come sarà possibile per loro riuscire a diminuire le polveri sottili? Ricordo che, proprio in questi giorni, il Sindaco di Firenze e il Presidente della Regione Toscana sono stati rinviati a giudizio per non avere assunto iniziative tendenti a diminuire le polveri sottili. Mi sembra che i pochi contributi che sono stati concessi l'anno scorso da parte della Giunta, nella fattispecie dall'Assessorato all'ambiente, non è che possano dare un grande aiuto.
Mi è stato risposto che i contributi venivano concessi in base alla grandezza del Comune e al numero di abitanti. Si tratta di un criterio, a mio parere, assolutamente sbagliato: dovrebbero essere concessi in base all'effettivo inquinamento del Comune. Anche perché il Comune può essere grandissimo ma avere una superficie in gran parte agricola o montana mentre l'inquinamento avviene soltanto nella zona abitata. Allora credo che si possa trovare anche un accordo su questo emendamento, e mi spiace che non sia presente l'Assessore all'ambiente; però c'è l'Assessore al bilancio. Io sono anche disponibile a modificare l'emendamento, e cioè a togliere la cifra indicata e a trasformarlo in un emendamento in cui chiedo che la Regione attui accordi di programma con i Comuni su questo argomento.
Secondo me, sarebbe già un segnale importante. Vorrei sapere cosa ne pensa l'Assessore Peveraro. Sono disponibile, ovviamente, a riprendere il discorso su questo tema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Guida che ha elaborato questo emendamento, che anch'io ho provveduto a sottoscrivere.
È importante partire dal presupposto che l'inquinamento è un fatto ubiquitario, per cui non ci sono confini amministrativi comunali che distinguono una zona con aria inquinata rispetto ad un'altra.
Certamente, sotto questo profilo sono rilevanti le conurbazioni, per cui sappiamo che ci sono dei Comuni che hanno un'ampiezza demografica rilevante ed altri confinanti con ampiezza demografica minore, ma con gli stessi problemi.
Questi Comuni hanno le maggiori difficoltà ad intervenire, perché hanno i problemi delle grandi città, ma le risorse non sono proporzionate; a volte sono sproporzionate rispetto alla gravità delle questioni da affrontare.
Sappiamo che esiste una legge di qualità dell'aria, per quanto riguarda i provvedimenti che vengono coordinati dalle Province, su direttiva della Regione, e che poi i Comuni devono attuare. Sappiamo che non sempre questo metodo, che si basava sul coinvolgimento e la partecipazione dei Comuni, da parte della Provincia, a prendere le decisioni porta a convergenze unanimi tant'è che abbiamo avuto anche delle polemiche (caso classico a Torino, tra il Comune di Torino e alcuni Comuni della cintura).
L'emendamento, però, va oltre; va alla situazione specifica, ovviamente a quelle più rilevanti, e ipotizza un intervento a supporto da parte della Regione, indirizzato verso quelle realtà dove i problemi sono maggiori perché ci sono dei corridoi di passaggio, autostrade o strade di scorrimento, ecc., per cui i problemi sono veramente importanti.
E' stato indicato il parametro (probabilmente di tipo cuneese langarolo) dei 25 sforamenti, però, cercando di estendere questo parametro a tutto il Piemonte, merita sollecitare un atteggiamento più interventista da parte della Regione, piuttosto che un atteggiamento non dico burocratico, ma formale o formalista. Quello, cioè, di dare le direttive alle Province, attendere che queste facciano i loro Piani di intervento e di conseguenza, i Comuni agiscano con quei provvedimenti riguardanti il traffico; altri divieti o altre prescrizioni che devono essere rivolte, non solo al sistema della mobilità dei trasporti, ma anche al sistema della produzione del riscaldamento, dell'acqua calda e della climatizzazione degli edifici, piuttosto che le altre attività che hanno rilevanza per l'inquinamento dell'aria, che sono quelle produttive, industriali energetiche, e non solo.
L'emendamento, pertanto, è attuale e impegnativo e si può anche diminuire la cifra, ma se non avesse nessun importo - collega Guida sarebbe solamente un ordine del giorno.
Può esserci anche una cifra simbolica, ma se venisse azzerata sarebbe puramente una norma messaggio e non una norma incisiva nel nostro ordinamento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente. Devo riconoscere che l'emendamento del collega Guida è molto utile per la nostra comunità, in particolare per i paesi di non grandissime dimensioni, come sono la stragrande maggioranza dei Comuni piemontesi.
È un emendamento che rivela anche il buon senso e il pragmatismo di chi è stato amministratore comunale, quindi è una proposta che ritengo possa essere accolta, al di là delle normali divisioni degli schieramenti politici.
Ormai la consapevolezza del problema delle polveri sottili è diffuso lo scorso anno sono state promosse diverse iniziative anche dirompenti, a livello regionale: il blocco del traffico e altre limitazioni che, per sono state rivolte soprattutto al discorso della repressione, con scarsi esiti e risultati positivi.
Questo, invece, è un emendamento che cerca di rimuovere il problema alla fonte, quindi punta soprattutto sulla prevenzione e cerca di risolvere il problema radicalmente, senza puntare ad inutili provvedimenti tampone che, negli anni passati, anche questo Consiglio regionale ha saltuariamente approvato.
L'obiettivo è, quindi, un corposo finanziamento ai Comuni che hanno una popolazione inferiore ai 50 mila abitanti, ad esempio per creare maggiori zone pedonali, però questo comporta interventi di tipo urbanistico e di ristrutturazione e risanamento dei centri storici, con un importo e un impegno economico di una certa rilevanza. Il rifacimento dell'asfalto con trattamenti moderni che assorbono le polveri sottili, non vengono rimessi.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi Consiglieri, vi prego di consentire lo svolgimento dei lavori, grazie.
Collega Pedrale, recupereremo il tempo, non vorrei che lei urtasse i colleghi che parlano, col suo intervento.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente, ma né io urto né loro mi urtano! Anche la politica del decentramento delle aziende, degli insediamenti produttivi più nocivi, deve cercare di spostare questi ultimi dalle zone concentriche e urbanistiche verso la periferia, nelle aree industriali che con grande fatica, specie per i Comuni di piccole dimensioni, si cerca di realizzare.
Tra l'altro, in questo caso potrebbe emergere una sinergia tra i normali e auspicabili sviluppi economici dei piccoli centri, come la creazione di aree attrezzate, rispetto alle quali la Regione ha da tempo emanato normative e leggi specifiche. Questo - come ho detto - per agevolare l'insediamento nelle aree attrezzate esterne alla zona storica dei paesi.
Questa politica potrebbe essere ulteriormente incentivata attraverso degli accordi di programma finalizzati, in questo caso, proprio al trasferimento delle aziende (quelle particolarmente più nocive) verso le zone periferiche dei paesi e delle città.
Ribadiamo, quindi, la necessità e la convinzione forte di una politica di prevenzione e rimozione rispetto all'origine dei problemi, piuttosto che inseguire il problema delle polveri sottili - come si verifica tutti gli anni - con blocchi del traffico a volte addirittura anacronistici.
Alcuni piccoli Comuni della mia provincia hanno applicato il blocco del traffico lo scorso anno; la desertificazione di questi paesi era già presente normalmente e purtroppo è aumentata, anche in seguito alla chiusura delle attività commerciali e al calo della popolazione. Infatti questo ulteriore provvedimento ha dato l'ultimo colpo, per cui nei periodi in cui veniva effettuato il blocco del traffico, in alcuni paesi vi era davvero una situazione di desolazione, che sarebbe auspicabile evitare puntando a provvedimenti di questo tipo.
Ricordo che lo scorso anno il blocco del traffico fu suggerito caldamente alle Amministrazioni comunali, perché, chi non avesse rispettato il blocco del traffico, non avrebbe potuto accedere ai finanziamenti regionali. Pertanto, visto che le comunità piccole sono quelle che hanno più sofferto ed avuto maggiore difficoltà nel rispettare il blocco del traffico e le normative restrittive degli scorsi anni, questo potrebbe essere un provvedimento premiale, proprio per quelle Amministrazioni virtuose che negli scorsi anni hanno rispettato le indicazioni.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "Padre Turoldo" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti delle classi 2' A e 2' B della Scuola Media "Padre Turoldo" di Torino, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Stiamo discutendo della legge finanziaria; è un'ulteriore riunione in cui discutiamo di questa legge importante e adesso alcuni Consiglieri stanno illustrando delle proposte di emendamento, cioè delle proposte di correzione del disegno di legge che originariamente era stato proposto al Parlamento regionale.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 503: "Legge finanziaria per l'anno 2008" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 503.
È iscritto a parlare il Consigliere Rossi, sull'emendamento n. 163; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Credo che questo sia un emendamento estremamente interessante, perché il problema della riduzione dell'inquinamento atmosferico colpisce tutti i Comuni, da quelli più grossi (come Torino o i capoluoghi di provincia), a quelli più piccoli, anche sotto i 50 mila abitanti.
Evidentemente, più il Comune è piccolo più ha problemi economici per poter attivare sistemi idonei all'abbattimento degli inquinanti. È chiaro che una proposta come quella scaturita dalla Regione, di limitare il traffico in determinati orari della giornata, è stato disapplicato dai Comuni, perché i Comuni erano sì obbligati ad applicare, in alcune zone, il divieto di passaggio delle auto in determinate ore della giornata, per evitare il mancato riconoscimento di finanziamenti da parte della Regione ma è anche vero che i Comuni riescono a raggirare facilmente le leggi o hanno scelto orari in cui il traffico non c'era o, in alternativa, hanno scelto zone dove c'era scarso passaggio durante le ore della giornata di divieto.
Non solo, c'è una terza ipotesi: spesso e volentieri, dove vengono messi i cartelli di divieto di passaggio, non vengono mandati i vigili a fare le multe. Sono convinto che se si facesse un controllo serio di quante multe sono state tolta per passaggio di autoveicoli negli orari in cui è vietato il passaggio, specie nei Comuni periferici, beh, il numero delle multe effettuate sarebbe veramente minimo.
In realtà, dunque, non si è ottenuto il risultato che si voleva ottenere. Non solo, chiudere grandi zone della città all'attraversamento dei veicoli comporta problemi grossi per chi in quelle zone va a lavorare se una persona ha un negozio, un'attività, lavora in un ufficio o va in quelle zone anche solo per fare acquisti, è chiaro che viene danneggiata quindi danno per chi vi lavora, per la difficoltà di raggiungere il posto e doppio danno per chi ha un'attività, perché rischia che i clienti non vadano più nel proprio negozio, per scomodità di parcheggio, scomodità di raggiungere l'attività, e così via.
Questo va ad avvantaggiare i centri commerciali, normalmente posizionati nella cintura delle città, in zone facilmente raggiungibili in auto, con parcheggi spesso e volentieri gratuiti.
In sostanza, si rischia di impoverire i centri delle città e anche dei Comuni medio-piccoli, di farli morire perché le attività, chiudendo lasciano degli spazi non più controllabili e controllati che favoriscono invece l'insediamento di personaggi senza scrupoli, i quali poi trasformano i centri delle città in zone pericolose, sempre più abbandonate da chi prima ci abitava o ci lavorava e invece se ne deve andare, se ne deve allontanare.
Per questo motivo, è importante trovare degli altri sistemi per ridurre l'inquinamento. Ad esempio, una cosa intelligente che ha fatto la Regione Puglia - e non è di centrodestra, è una Regione gestita dal centrosinistra è stata quella di installare dei distributori di idrogeno per le auto che viaggiano ad idrogeno. Tutti dicono: "È vero che ci sono poche auto che viaggiano ad idrogeno", ma è anche vero che, se non si mettono gli impianti, saranno sempre poche le auto che viaggiano ad idrogeno; se non si trova il rifornimento, ovviamente non si acquista l'auto ad idrogeno.
La stessa cosa vale per gli impianti a metano. Penso al collega Rocchino Muliere, che ha l'auto a metano e che deve fare una fatica terribile per rifornirsi di metano perché in Piemonte ci sono pochissimi distributori che lo forniscono. Io stesso avrei comprato l'auto a metano ma diventerebbe di fatto impossibile fare rifornimento, essendo l'unico distributore in provincia di Alessandria in Alessandria: ogni volta sarei costretto a cercare il distributore per poter venire a Torino.
Ecco, questa è un'operazione interessante che potrebbe fare anche la Regione Piemonte. In questo senso rivolgo un invito alla nostra Presidente Bresso, che è vicina e capisce i problemi ambientali. Perché non fare un'operazione tipo quella della Puglia? Magari, anziché sull'idrogeno, che è effettivamente futuristico, si potrebbe farla con l'installazione di un numero maggiore di distributori di metano. Questo potrebbe già permettere un abbattimento importante dell'inquinamento.
Anche i mezzi pubblici: pensiamo a quanto potrebbe rendere, dal punto di vista ambientale, trasformare tutti i mezzi pubblici oggi in mobilità sul territorio della regione Piemonte in mezzi a metano, con un impatto ambientale quasi nullo. In definitiva, aiutare i Comuni piccoli a fare interventi in questo senso crediamo che sia assolutamente auspicabile quindi siamo assolutamente favorevoli all'emendamento presentato dai colleghi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Caramella; ne facoltà.



CARAMELLA Luca Giuseppe

Grazie, Presidente. Anche noi siamo particolarmente attenti a questo tema, che (per dirlo in maniera bipartisan) non può interessare una parte politica, ma è un tema che vede tutti coinvolti: tutti i cittadini, tutti i territori della nostra regione e delle nostre province.
È il tema dell'ambiente, particolarmente caro soprattutto a chi ha grandi problemi di gestione finanziaria del proprio bilancio, quindi i piccoli Comuni e, a maggior ragione, i Comuni 50 sotto i mila abitanti, ai quali è rivolta una parte di questo emendamento.
È ovvio che intervenire per ciò che concerne la gestione del traffico e la gestione del miglioramento della situazione ambientale per un piccolo Comune è particolarmente complesso. È necessario, quindi, cercare di trovare la strada attraverso la quale la Regione possa, con questi piccoli Comuni, stabilire degli accordi di programma per la soluzione di problemi che talvolta sono davvero risolvibili con delle idee e con la buona volontà, ma anche con l'ausilio di situazioni economiche che le piccole realtà non possono sostenere e che, invece, con un aiuto regionale potrebbero affrontare (eventuali realizzazioni di impianti).
Diversa è ovviamente la realtà della grande città come Torino, ma anche Novara o altre città del Piemonte, che hanno una grande viabilità e che quindi, pur chiudendo determinate zone, hanno la possibilità di trovare delle viabilità alternative, ma per quanto riguarda i piccoli Comuni spesso e volentieri questi sono formati da due, tre, quattro strade principali e il controllo degli accessi in determinati periodi dell'anno quando la concentrazione di polveri sottili è maggiormente presente potrebbe contribuire di certo a risolvere il problema.
È un problema da affrontare sicuramente non con interventi straordinari come possono essere quelli manifestati attraverso iniziative solo ed esclusivamente temporanee (la chiusura in determinati giorni), ma probabilmente con un controllo maggiore degli accessi e con un maggiore coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni locali.
Si potrebbero realizzare interventi atti ad un maggiore controllo ovviamente senza arrivare a ciò che è riuscita a fare l'Amministrazione comunale di Milano con il sistema dell'Ecopass, ormai famoso a livello nazionale e internazionale, ma certamente interventi tipo l'accesso controllato in determinate zone.
Faccio un esempio banalissimo. La zona nostra (provincia di Novara) è ricca di situazioni turistiche e moltissimi sono gli autotrasportatori pare incredibile, ma di fatto è così - che hanno molto più piacere a percorrere le strade del lago e quindi a percorrere la litoranea (diciamo così) semplicemente per poter fare un tratto di strada più gradevole rispetto alla possibilità di percorrere non dico l'autostrada, ma altre viabilità. Questo cosa comporta? Che proprio nei centri, nei piccolissimi centri talvolta vi è un afflusso non di grandissimi mezzi, ma di mezzi di medie dimensioni che, comunque sia, compromettono l'equilibrio e la stabilità della gestione delle polveri sottili.
L'ausilio di sistemi elettronici in grado di rilevare, per esempio, chi ha l'autorizzazione all'accesso, un po' come avviene per le ZTL, ma con un gestione più semplificata, attraverso la possibilità di registrarsi presso il Comune di transito, credo che potrebbe rappresentare un grande filtro e potrebbe portare le piccole Amministrazioni ad avere una più facile gestione del territorio.
Anche perché quello che diceva il collega Rossi è perfettamente vero: la gestione del territorio da parte della Polizia municipale è complessa e molto costosa. Sostituire, laddove fosse possibile, questi controlli con sistemi automatizzati, sia a livello di telecamera ma anche a livello di accessi veri e propri (in tutta Europa esistono, per il controllo degli accessi nei centri, congegni automatici che si alzano e si abbassano elettronicamente al riconoscimento del veicolo), aiuterebbe moltissimo quei centri che da soli non potrebbero realizzare questo genere di sistemi, ma con un aiuto e con un accordo di programma lo potrebbero fare.
Non stiamo parlando di spargere i fondi regionali a pioggia sulle piccole Amministrazioni che, con una semplice domanda, possono accedere al contributo, ma intendiamo attraverso un accordo di programma, quindi studiato, su singoli progetti, che giustamente un ufficio deve valutare e vagliare.
Ritengo che in questo modo potrebbe esserci la possibilità di realizzare degli ottimi sistemi di controllo in grado di aiutare davvero le piccole Amministrazioni a trovare una soluzione quasi definitiva del problema.
In conclusione, sono sicuramente d'accordo con l'emendamento, per il quale verrà espresso il voto favorevole, ma chiedo che ci sia un impegno vero della Presidenza e dell'Assessorato competente affinché si possa trovare una strada attraverso la quale dare un aiuto alle piccole e piccolissime Amministrazioni.



PRESIDENTE

È iscritto a parlare il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Siamo d'accordo anche noi su questo emendamento che porta la prima firma del collega Guida, perché riteniamo sempre utile ritornare a parlare di inquinamento dell'aria, in particolare dopo una stagione che ha visto questo tema molto sugli scudi, ma con soluzioni molto spesso poco efficaci forse più legate alla volontà di momentanee pubblicità, momentanei momenti di gloria, ma con pochi ritorni dal punto di vista dell'utilità e soprattutto molti disagi subiti dai cittadini; che ha visto i Comuni, in particolare quelli medi o piccoli, esecutori a volte, indipendentemente dalla loro volontà, di provvedimenti calati dall'alto che, oltre a non risolvere i problemi, hanno creato e creano tuttora tutta una serie di problemi.
Non possiamo dimenticare le domeniche senz'auto, le chiusure estemporanee della circolazione dei veicoli a seconda del numero di targa (pari o dispari), le immediate chiusure di diversi centri in alcuni momenti di particolare picco delle polveri PM10. Certo il problema esiste, ma perché possa essere perlomeno affrontato in maniera seria non sono sicuramente questi, secondo noi, i provvedimenti che vanno incentivati.
Va incentivata una seria politica a livello comunale, che vuol dire un trasporto pubblico diverso. I Comuni avrebbero necessità di trovare risorse per mettere all'ordine del giorno una politica seria di intervento di diminuzione delle PM10, e le proposte serie sono molte, partendo soprattutto da un'analisi profonda del fenomeno PM10, che è troppo facile attribuire quasi esclusivamente all'inquinamento automobilistico.
Noi sappiamo che in particolare l'inquinamento automobilistico è causato dalle automobili private; sappiamo anche quanto, ad esempio, questa Regione investa nella sostituzione di molti treni con servizi bus, e questo potrebbe già essere il primo elemento di una contraddizione molto grave per questa Amministrazione regionale.
Ci sono poi le statistiche, ci sono i dati che ci dicono in maniera chiara come l'inquinamento da PM10 sia fondato su due gambe importanti: certamente quello dell'inquinamento dei mezzi veicolari, ma sicuramente ed ugualmente importante quello dettato dal riscaldamento. E qui il ruolo dei Comuni può essere molto importante.
Intervenire sulle fonti di riscaldamento non solo contribuendo al mutamento delle ancora non moltissime, ma purtroppo ancora presenti, fonti a gasolio e a naftone che hanno un inquinamento altissimo, ma anche poi nel trattamento, nella manutenzione del riscaldamento a gas, ad esempio, con una banalità: la pulizia dei camini, che alcuni Comuni stanno effettuando ma che comporta un notevole miglioramento di queste emissioni nell'atmosfera.
Ecco, il fatto è importante soprattutto perché, a mio avviso, dà una dimensione diversa di questo fenomeno. Noi dobbiamo passare da una visione impositiva, obbligatoria, che fa scendere le cose dal centro sulla periferia, a un momento, invece, che parta dal basso, con interventi che possono essere condivisi dalle Amministrazioni comunali, fatti propri dai cittadini, senza criminalizzare nessuno, rendendoci tutti conto che il problema esiste e che può anche essere affrontato con non moltissime risorse e tanta buona volontà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente. Intervengo anch'io su questo emendamento, che noi riteniamo assolutamente di prioritaria importanza anche rispetto agli obiettivi che il governo regionale si è dato sin dall'inizio della legislatura.
Questi obiettivi di intervento nel settore dell'ambiente non devono essere vanificati da una non approvazione da parte della Giunta dell'emendamento in questione. Anche perché il collega Guida, che ne è il primo firmatario, è entrato nel merito in modo puntuale, conoscendo egli stesso, come tutti noi, la morfologia del Piemonte.
Se potessimo fare una fotografia dei nostri Comuni e delle nostre terre, ci renderemmo conto che di piccoli Comuni ce ne sono molti e molti sono al di sotto dei 50 mila abitanti.
Per questa ragione, lo scopo, la ratio di questo emendamento è quello di intervenire, con appositi accordi di programma, a sostegno delle iniziative di questi Comuni, che si pongono come scopo la riduzione delle polveri sottili.
Le polveri atmosferiche sono prodotte sia da sorgenti naturali che antropiche. Sappiamo che comportano, dal punto di vista della salute, in qualsiasi individuo, a seguito della loro respirazione, conseguenze che possono portare anche a gravi malattie.
Ecco perché sarebbe opportuno non solo incentivarne una soluzione, ma avanzare delle proposte alternative che vedano la Regione protagonista, in materia di ambiente, nella tutela della salute pubblica.
Bisognerebbe anche incentivare le case automobilistiche, visti gli ingenti finanziamenti pubblici che ricevono, a destinare gran parte dei finanziamenti alla ricerca di soluzioni alternative ed utili a realizzare auto con motori.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, invito il collega Toselli, se ci sono queste situazioni, a sospendere il suo intervento perché è totalmente inutile, in quanto nessuno è in grado di ascoltarlo.



TOSELLI Francesco

Non parlo certo per me stesso, Presidente, ma credo ci sia qualcuno collegato via Internet! Colgo l'occasione per chiedere se vi è modalità di capire quanti siano collegati su Internet e seguano le nostre sedute consiliari. Anche perché gli investimenti che operiamo nel settore dell'informatica e della trasparenza dell'Ente verso l'esterno sono importanti, tali da indurre la Presidenza del Consiglio regionale a implementarli, anche per dare delle situazioni differenti che possano vedere protagonista chi a casa ci segue - mi auguro appassionatamente anche se so che non è sempre così.
Tornando nel merito, sappiamo che le PM10, le polveri sottili, sono un problema del nostro pianeta ed è per questa ragione che per contrastarle oltre al blocco del traffico che la Giunta ha attuato in diversi Comuni sarebbe opportuno proporre delle soluzioni alternative.
Il collega Guida tenta di venire incontro al governo regionale, credo in modo assolutamente puntuale - lo dicevo all'inizio del mio intervento chiedendo di stipulare accordi di programma a sostegno di quei Comuni con meno di 50 mila abitanti, che hanno come scopo la riduzione delle polveri sottili.
Le Amministrazioni comunali non hanno nelle proprie casse danaro per la manutenzione ordinaria delle strade e quant'altro, quindi se la Regione intende intervenire approvando questo emendamento, ritengo che saprà dare dimostrazione di entrare nel merito, con la praticità di un'azione molto forte, nel raggiungimento dell'obiettivo della salvaguardia della salute di ogni singolo cittadino. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto



DUTTO Claudio

Intervengo per esprimere la mia condivisione rispetto all'emendamento presentato dal collega Cavallera e altri, e per fare alcune osservazioni sulla lotta della Regione contro l'inquinamento, sull'efficacia di questa e soprattutto sul fatto che tanti Comuni si trovano in situazioni particolari per cui i loro cittadini sono penalizzati, ma senza colpe.
Faccio l'esempio tipico della città di Bra, ma potremmo considerare anche Cuneo, anche se ha più di 50.000 abitanti, cioè Comuni attraversati da arterie di comunicazione con molto inquinamento atmosferico, ma anche acustico.
Questi Comuni non sono dotati di circonvallazioni, o perlomeno sono dotati di pezzi di circonvallazioni ancora incomplete, che non possono intervenire efficacemente in questo senso.
Un'altra opera infrastrutturale che avrebbe una certa importanza per evitare l'inquinamento è senz'altro l'autostrada Asti-Cuneo, che per finisce nei campi. Stiamo attendendo inutilmente che riprendano i lavori perché proprio dove servirebbe di più, l'opera è incompleta.
Cosa succede a questi Comuni? Succede che l'entrata in vigore nelle norme contro l'inquinamento ha penalizzato pesantemente i cittadini, ma il traffico cittadino ha un'influenza minima rispetto a tutto il traffico passante, per cui la barzelletta è che i cittadini non possono più raggiungere i centri storici, con problemi per il commercio, per lo sviluppo del centro storico, con enormi problemi dei cittadini che non possono più girare liberamente, ma sono soggetti a limitazioni, ad orari ecc. Inoltre, di fronte a questi enormi sacrifici, si vedono passare quell'immenso traffico veramente inquinante, che ricade anche su di loro, e di fronte a questo c'è una doppia beffa: da una parte, le grossissime penalizzazioni che ricevono i cittadini e dall'altra la mancata soluzione infrastrutturale di quello che potrebbe veramente intervenire favorevolmente a ridurre l'inquinamento. Quindi, mi sembra quanto mai azzeccato fare degli interventi a favore dei piccoli Comuni, in modo che possano intervenire efficacemente e senza penalizzare troppo i cittadini.
Grazie.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, sospendiamo i lavori per un momento di commemorazione e silenzio, come convenuto nel corso della giornata di ieri.
Voglio comunicare che, visto l'andamento dei lavori, per cercare di dare un andamento fruttuoso ai nostri lavori, se non ci sono indicazioni in senso contrario, propongo di anticipare la Conferenza dei Capigruppo, al termine di questo breve momento di commemorazione, in modo da valutare come far procedere i nostri lavori ed anche quando convocare le sedute d'Aula per la settimana entrante, in maniera tale che tutti i colleghi lo possano sapere con anticipo.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'on. Aldo Moro


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, oggi si celebra la "Giornata della memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi", istituita dal Parlamento italiano lo scorso anno, nell'anniversario dell'assassinio dell'on. Aldo Moro.
Aderendo all'invito che ci è giunto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, osserveremo un minuto di silenzio e di raccoglimento per rivolgere il pensiero a quanti hanno dato la vita in difesa dei valori fondanti della nostra carta costituzionale.
In questa giornata ricordiamo anche il tragico epilogo del rapimento dell'on. Aldo Moro. Trent'anni fa, come ricorderete, in via Caetani, in pieno centro di Roma, venne fatto ritrovare dalle Brigate Rosse il cadavere dello statista democristiano, 55 giorni dopo il suo rapimento e dopo l'uccisione della sua scorta. Il sacrificio di Aldo Moro, come quello di tutte le vittime del terrorismo, è la dimostrazione che la democrazia e la libertà non si conquistano una volta per tutte; è anche nel sacrificio di autentici servitori dello Stato che si costruisce il futuro della democrazia di tutti noi. Ricordiamo, quindi, quei terribili momenti ed assumiamo l'impegno a non dimenticare. L'istituzione della "Giornata per le vittime del terrorismo", voluto dal Parlamento, come ha dichiarato il Presidente Napolitano "colma un vuoto di memoria che molti avevano dolorosamente avvertito". Ogni anno, dunque, il 9 maggio diverrà momento utile per ricordare per capire, per insegnare a chi non c'era come è stato il terrorismo e quali ferite ha lasciato.
Oltre a questo simbolico momento di commemorazione, il Consiglio regionale si impegna con grande passione e attività attraverso il lavoro che da sempre, con qualsiasi maggioranza presente in Consiglio, porta avanti il Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione.
Ricordo solo che dal 1967 ad oggi a causa del terrorismo sono morti in Italia circa 200 persone, di cui 19 a Torino e in Piemonte. In memoria dell'on. Aldo Moro e di tutte le vittime del terrorismo, propongo un minuto di silenzio.



(L'Aula, in piedi osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Ricordo che alle ore 12.05 è convocata la Conferenza dei Capigruppo. La seduta verrà sospesa e riprenderà alle ore 12.20.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Presidente Gariglio, intervengo sulla sua comunicazione e chiederei l'attenzione, sempre graditissima, del Vicepresidente Placido. Quanto lei ha detto è importantissimo, Presidente Gariglio. Tant'è vero che stamattina, all'Università, al termine della splendida commemorazione del Rettore Pellizzetti, dell'on Bodrato e del Presidente Sanlorenzo, è stato chiesto da chi presiedeva, rivolgendosi agli studenti e citando sette, otto casi gravissimi - Presidente Gariglio, alcuni dei più gravi e tristemente famosi - se qualcuno ne sapesse qualcosa.. Ebbene, non ha alzato la mano nessuno e alcuni hanno detto: "Ma a noi nessuno ha mai parlato di questo in Università". Tra l'altro, c'è un articolo su La Stampa di oggi: "Almeno per un giorno tacciano".
Allora io vorrei pregare e invitare il Comitato per l'affermazione dei valori della Costituzione e della Resistenza ad assumere iniziative forti e significative in questo senso. Per esempio, propongo che il Presidente del Consiglio faccia ristampare e distribuire il libro di Sanlorenzo o intraprenda altre iniziative simili, perché è veramente triste sentir dire da 300 giovani su 300: "Non sappiamo nulla".
Tra l'altro, questo Consiglio regionale, ai tempi delle elezioni universitarie, fu garante della libertà di voto, per cui ha una tradizione molto seria. Lancio questo invito alla Presidenza del Consiglio, al sempre attentissimo Presidente Gariglio e al Vicepresidente Placido.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo. Valuteremo senz'altro come procedere sui suggerimenti che lei ci ha appena dato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Velocemente, come il Consigliere Leo.
C'è stata una trasmissione televisiva, qualche giorno fa, in cui a giovani di vent'anni è stato chiesto se sapevano chi fosse Aldo Moro. Leggo due risposte testuali: "Mah, è quello che fotografava i vip, quello dello scandalo" - Lele Mora - "Non so, non sono mica comunista io e in classe dormivo quando si parlava di questo".
È chiaro che fatti accaduti trent'anni fa siano lontani dai giovani come poteva essere la guerra di Spagna per me, cronologicamente. Al tempo stesso, è molto più vero, rispetto ad anni fa, che se i giovani vivono appiattiti sull'oggi (come dice un grande storico marxista inglese) è estremamente difficile far presente loro i fatti passati.
Quindi chiederei anch'io - adesso non mi era neanche venuto in mente ma senza fare robe bipartisan, è tanto bravo il Consigliere Leo, ecc.
evitiamo questo - se in una prossima riunione del Comitato che è stato ricordato non si possa ragionare e pensare a qualche iniziativa, non tanto la processione nelle scuole, quanto qualche iniziativa significativa e collettiva, che cerchi di mettere in luce i fatti in modo chiaro, evitando per favore, spiegazioni unilaterali. Gli anni '70 non sono stati solamente violenza, ma sono stati anche altro: il diritto di famiglia, la legge Basaglia e mille altri aspetti di questo tipo.
Credo che sarebbe utile non solo per Torino, ma per la regione intera.



PRESIDENTE

Grazie, colleghi. Sospendo la seduta e prego i Presidenti dei Gruppi di recarsi in Sala A: è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
I lavori consiliari riprenderanno alle ore 12.20.



(La seduta, sospesa alle ore 12.08 riprende alle ore 12.52)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto "P. Boselli"


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto "P. Borselli" (II superiore) di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 503: "Legge finanziaria per l'anno 2008" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del punto 3) all'o.d.g.
Sull'emendamento n. 163 non ho più richieste di intervento.
La Giunta regionale intende esprimersi? Prego, Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Il tema, ovviamente, richiederebbe un approfondimento maggiore, anche perché è evidentemente molto importante. In realtà, il collega De Ruggiero ha già impostato una serie di iniziative e anche di incentivi alle città che, ampliando anche le zone di salvaguardia, in qualche modo vanno in questa direzione. Pur condividendo lo spirito dell'emendamento, ho ovviamente problemi ad accoglierlo anche in relazione all'onere previsto.
Peraltro, lo considero e lo trasmetto al collega come un importante suggerimento o indicazione che magari nella legge di assestamento in modo più articolato potrà essere ricompreso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Con rammarico apprendiamo la decisione della Giunta. Crediamo che sia un'occasione persa, perché era importante dare un segnale all'interno della finanziaria sulla materia dell'inquinamento atmosferico in casi straordinari (nelle città in cui viene superata di 25 volte la soglia delle polveri fini).
È probabile, Assessore, che presenteremo quanto prima un ordine del giorno che in qualche modo riprende i contenuti dell'emendamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 163), sul quale l'assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 192, 193, 194, 195 e 196 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
ARTICOLO 12 Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Ferrero, Burzi Cavallera: L'art. 12 è abrogato.
Il parere della Giunta regionale?



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 39 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
L'articolo 12 è soppresso, pertanto decadono gli emendamenti rubricati n.
20 e dal n. 89 al n. 95 su tale articolo.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

ARTICOLO 13 (diventa articolo 14) Indìco la votazione nominale sull'articolo 13.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 (diventa articolo 15) Comunico che gli emendamenti rubricati n. 21, 22, 96/A e dal n. 97 al n. 118 sono ritirati - ringrazio il Consigliere Burzi.
Non essendovi richieste d'intervento, indìco la votazione nominale sull'articolo n. 14., nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 (diventa articolo 16) All'articolo 15 non sono stati presentati emendamenti.
La parola al Consigliere Burzi sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Mi era parso - naturalmente il Vicepresidente avrà l'elenco aggiornato che una serie di articoli, tra i quali proprio il n. 15, attinenti la materia del personale, avessimo concordato di ipotizzarli collegati alla legge n. 51. Non ho a mie mani l'elenco degli articoli che avevamo deciso di scorporare dalla legge finanziaria; sono sicuro del n. 16, non ricordo cosa avevamo deciso relativamente al numero 15.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'articolo n. 15 era quello attinente l'Ufficio di Presidenza, e quindi avevamo deciso di mantenerlo.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di interventi per dichiarazione di voto, indìco la votazione nominale sull'articolo 15.
Il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 177) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente articolo 15/bis: "Art. 15/bis (Prestazioni di assistenza protesica nell'ambito del servizio sanitario regionale) 1. La Regione Piemonte persegue politiche per la modernizzazione dei presidi protesici erogati dal servizio sanitario regionale.
2. In particolare, la Regione tutela i portatori di protesi ortopediche e garantisce l'assistenza protesica elettronica ai soggetti che per prescrizione medica necessitano di questi particolari presidi ortopedici. A tal fine, la fornitura delle protesi elettroniche è equiparata a quella dei presidi non elettronici erogati dal sistema sanitario regionale, come livello essenziale di assistenza.
3. Ai fini della realizzazione delle prestazioni di assistenza protesica di cui al comma precedente, viene stanziata nell'UPB DA20121, la somma di euro 500.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2008.
4. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo, in termini di competenza e di cassa, dell'UPB DA20121 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008.".
Emendamento rubricato n. 178) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente articolo 15/bis: "Art. 15/bis (Risorse per il trattamento accessorio nel comparto della sanità) 1. La Giunta regionale è autorizzata ad integrare il pagamento delle indennità, già previste dai vigenti contratti collettivi di lavoro ed in particolar modo per indennità di turno, festività, struttura intensiva e reperibilità, effettuate dal personale sanitario del sistema socio sanitario regionale avente titolo impegnato presso le strutture sanitarie regionali.
2. Le risorse impegnate al fine di garantire il trattamento accessorio aggiuntivo non saranno inferiori ai 38 milioni di euro annui che garantiranno le seguenti maggiorazioni: quattro euro giornalieri aggiuntivi per l'indennità turno, quattro euro giornalieri aggiuntivi per l'indennità intensiva, quindici euro aggiuntivi per l'indennità festiva, trenta euro aggiuntivi per ogni singola reperibilità.".
Emendamento rubricato n. 179) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente articolo 15/bis: "Art. 15/bis (Risorse per incrementare la produttività nel comparto della sanità) 1. La Giunta regionale è autorizzata a trasferire maggiori risorse alle Aziende sanitarie ed ospedaliere regionali, per un importo annuo non inferiore ai cinque milioni di euro, al fine di garantire un maggior trattamento economico ai medici i quali concertino con le Direzioni generali progetti volti ad aumentare la produttività della sanità regionale.
2. La Giunta regionale stabilità criteri e metodi di ripartizione alle singole ASL e ASO che vadano a premiare le Aziende che garantiranno maggiori benefici per i cittadini piemontesi in quantità e qualità delle prestazioni erogate.".
Emendamento rubricato n. 180) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 15, aggiungere il seguente articolo 15/bis: "Art. 15/bis (Retribuzione prestazioni straordinarie del personale del comparto della Sanità regionale) La Giunta regionale è autorizzata a disporre il pagamento delle prestazioni straordinarie, anche in deroga a quelle retribuibili a norma dei contratti collettivi di lavoro, effettuate dal personale avente titolo impegnato nel comparto della sanità pubblica piemontese che abbia superato le cento ore straordinarie annue.".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Come annunciato nella Conferenza dei Capigruppo gli emendamenti rimangono perché riteniamo siano emendamenti importanti alla legge finanziaria. Brevemente, cercherò di illustrare congiuntamente i quattro che riguardano la parte sanitaria: quelli rubricati n. 177, 178, 179 e 180.
Gli emendamenti sono di due tipi. Il n. 177 chiede che "la Regione Piemonte finanzi anche l'attività protesica elettronica". I colleghi sanno che tale attività non è prevista dagli extra LEA della Regione Piemonte stiamo parlando di un numero limitato di casi, molto gravi, per cui è difficile poter utilizzare arti artificiali non elettronici, per esempio coloro i quali subiscono amputazioni agli arti inferiori, con minima parte residuale di arto, con difficoltà nella funzionalità articolare. E questo vale tanto per gli arti inferiori quanto per quelli superiori; ovviamente per quelli inferiori significa poter camminare in modo quasi normale oppure no.
Personalmente, ho fatto una seppur sommaria verifica, con alcuni Uffici dell'Assessorato e delle ASL; in realtà le domande sono in numero molto limitato: non comporterebbe, quindi, una grande spesa per l'Ente, contro un significativo miglioramento della qualità della vita per persone che oggi non possono camminare, se non con un arto elettronico, oppure che vi riescono ma in un modo molto pericoloso per la loro stessa salute: devono mettere in conto di poter cadere.
Il motivo per cui abbiamo presentato l'emendamento è che, non intervenendo l'istituzione pubblica e avendo questo tipo di protesi costi molto elevati - intorno ai 20/25.000 euro - ancora una volta facciamo una distinzione per censo. La famiglia che può permettersi di poter acquistare questo tipo di arto al figlio, ad un parente, può garantire loro una deambulazione quasi normale, chi non può permetterselo, no. Questo il motivo della presentazione dell'emendamento rubricato n. 177.
Gli emendamenti rubricati n. 178, 179 e 180, in realtà vogliono intervenire sul problema della carenza di personale soprattutto nelle corsie ospedaliere. O meglio, tendono a dare un'indicazione di riorganizzazione dell'uso del personale, che riguarda soprattutto infermieri professionali, gli infermieri generici, gli OSS e gli OTA.
Queste categorie di infermieri contano quattro tipi di indennità salariale: indennità di turno, festività, l'operare in struttura complessa reperibilità.
Queste integrazioni attualmente hanno un valore economico molto basso pertanto, fra l'infermiere professionale che opera nel poliambulatorio pur svolgendo una mansione assolutamente importante - che ha il grande vantaggio di avere un orario di lavoro fisso, di non lavorare di notte e durante le festività e non dover garantire la reperibilità, e l'infermiere che lavora in corsia o in un presidio ospedaliero, con i disagi di cui dicevo prima, la differenza economica media è fra i 100/200 euro.
Dunque, a fronte di una differenza economica così ridotta, molti infermieri cercano di lavorare in strutture meno complesse o, ed è un elemento secondo noi molto preoccupante, moltissimi di loro optano per il part time, facendo una valutazione sulla loro qualità della vita a fronte di un'indennità economica non così elevata.
Come Gruppo riteniamo che incentivando il trattamento accessorio legato al lavoro notturno, festivo, alla reperibilità, a quello svolto in strutture complesse, aumentando di 4 euro al giorno l'indennità di turno di 4 euro l'indennità intensiva, di 15 euro l'indennità festiva e di 30 euro quella di reperibilità, creeremmo una differenza più elevata tra l'infermiere che lavora in poliambulatori o in strutture non complesse e gli altri. Si arriverebbe dai 400 agli 800 euro di differenza.
Questo non solo darebbe dignità economica al lavoro svolto, ma incentiverebbe anche molti infermieri professionali a tornare a lavorare all'interno degli ospedali e porterebbe anche i giovani a ipotizzare di praticare la professione di infermiere e di operatore socio-sanitario.
Attualmente, lavorare in un'istituzione pubblica con un salario certo decisamente dignitoso, è certamente fatto cui moltissimi giovani potrebbero ambire, e che potrebbe risolvere il problema dell'utilizzo degli infermieri, e, in parte, anche del numero del personale non medico presente all'interno delle nostre strutture sanitarie.
Un altro emendamento prevede che vengano corrisposti gli straordinari a tutti gli operatori sanitari che superano 100 ore di straordinario annuo.
Altro paradosso è, infatti, che molti operatori del comparto sanità contano un numero smisurato di ore di straordinario che non vengono pagate e che non possono essere recuperate, poiché, qualora decidessero di recuperarle metterebbero in ginocchio molti reparti.
L'ultimo emendamento prevede progetti mirati tra le ASL e i singoli reparti medici per garantire maggior produttività delle stesse ASL e maggior attribuzione economica per i medici.
Il filone che lega i quattro emendamenti non è l'aumento indiscriminato degli stipendi, ma che vi sia, a fronte di una presenza e di un lavoro più disagiato di alcune categorie, un maggiore riconoscimento economico. Tutto questo garantirebbe maggiore produttività e un ritorno economico maggiore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente, credo che gli emendamenti presentati dai colleghi del Gruppo di Alleanza Nazionale siano meritevoli della massima attenzione e abbiano validità e implicazioni che è giusto mettere in risalto anche in questa sede.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 177, relativo alla protesica, che si dovrebbe rivolgere anche valorizzando le tecnologie elettroniche, ecc.
ovviamente non sono competente in questa materia e ci sono colleghi che senz'altro possono parlare in modo molto più approfondito del mio. Voglio solo dire che molte volte abbiamo sentito anche l'Assessore alla ricerca Bairati, parlare della valorizzazione delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, che possono fare della sanità il momento di spinta o l'innesco di filiere di alta tecnologia. Queste possono trovare nella nostra regione il giusto collegamento con un'industria ad alta tecnologia, con un Politecnico, un'Università che indubbiamente non è seconda a nessuno.
Credo, dunque, che, al di là dei valori economici e finanziari richiamati dall'emendamento, ci sia un collegamento con gli orientamenti che la Giunta regionale ha messo in campo.
Per quanto riguarda gli altri tre emendamenti, che ovviamente sono indirizzi, impegni di priorità all'interno dei fondi sanitari, occorre considerare che proprio in questi giorno il nuovo Governo ha dichiarato che porterà avanti la detassazione delle prestazioni straordinarie. Questa è una manovra molto innovativa che, da un lato, porterà alla riduzione del costo del lavoro e degli oneri a carico del lavoratore dipendente incentivando senz'altro la produttività, dall'altro, si prefigge di spostare dall'imposizione sui redditi all'imposta sul consumo (quindi con un eventuale aumento dei consumi) il riequilibrio dei conti pubblici, non solo assicurato dal comportamento dei soggetti interessati, ma anche dall'aumento della produttività che il sistema dovrebbe registrare.
Sono intervenuto non per aggiungere qualcosa all'illustrazione esaustiva del collega, ma per richiamare la necessità di essere molto attenti anche sotto il profilo dell'aspetto produttivo e di ricerca che gravita intorno al mondo della sanità, anche dal punto di vista dei supporti protesici o quant'altro di tecnologia possa essere necessario al comparto sanitario. Inoltre, per richiamare le nuove politiche di tassazione fiscale (il cosiddetto salario accessorio o comunque derivante dalle prestazioni straordinarie), che credo sarà veramente interessante seguire perché si tratta di un provvedimento senz'altro innovativo. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento n. 177.
Ricordo che il numero legale è 30.



(Il Consigliere Botta chiede di conoscere il parere della Giunta)



PRESIDENTE

Ringrazio il collega Botta. Il parere della Giunta ci era parso negativo. Sospendo la votazione e do la parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Gli emendamenti presentati intercettano questioni molto serie, che meritano una trattazione in un articolato completo e capace di rappresentare tutte le fattispecie che qui si vogliono richiamare.
Ricordo brevemente che siamo reduci dal recente licenziamento, presso la Conferenza Stato-Regioni, dei nuovi LEA, in cui si fa una nuova declinazione dell'assistenza protesica e non dubito che l'attenzione e la sensibilità del nuovo Governo riterranno di integrare e perfezionare ulteriormente questo intervento di carattere riabilitativo.
Gli aspetti fin qui richiamati dai colleghi Consiglieri mettono a fuoco un tema centrale dell'organizzazione dei servizi sanitari, che riguarda, da un lato, la dotazione organica, dall'altro, la corretta possibilità di impiego del personale sanitario, infermieristico ed assistenziale all'interno dei modelli ospedalieri e territoriali.
È certo che, con una migliore capacità di governo della spesa, in futuro si potrà anche considerare la prospettiva di superare l'attuale congelamento nel tetto della spesa del personale sanitario, al quale fin dal 2005 le Regioni si sono dovute sottoporre. Quindi, in futuro avremo modo di ampliare il reclutamento nelle professioni sanitarie ed assistenziali, stante il rilievo importante che qui viene attribuito alla remunerazione e alle attività straordinarie.
Le proposte avanzate, ancorché fondate su una valutazione di necessità che potremmo approfondire, saranno considerate più compiutamente allorquando, assumendo il livello nazionale i procedimenti di detassazione delle ore straordinarie, noi si possa introdurre con un unico tetto legislativo le condizioni di maggior favore che derivano dal livello nazionale e quelle che certamente intenderemo assicurare.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Mi scusi, naturalmente il parere è relativo a tutti gli emendamenti, visto che il collega Vignale li aveva illustrati complessivamente?



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Il parere della Giunta è negativo, con l'impegno a considerare, alla luce delle trasformazioni legislative, un disegno di legge organico, in quanto la Giunta non solo è sensibile, ma riconosce e condivide la necessità di valorizzare il lavoro delle professioni sanitarie assistenziali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Abbiamo visto, in alcuni momenti di questa discussione, che ormai, con un Governo non più amico, diventa semplice scaricare al Governo nazionale le responsabilità che attengono esclusivamente alle Regioni, come la programmazione sanitaria. Ma ognuno ha il proprio concetto di rapporti fra Istituzioni e di responsabilità rispetto alle competenze esclusive.
L'Assessore sa bene che la protesica di questo tipo viene definita dalle Regioni e non dal Governo nazionale e sa altrettanto bene che la detassazione non riguarda questo tipo di incentivi, salvo la parte relativa agli straordinari.
Detto questo, venga avviato o meno dal Governo centrale - cosa che siamo certi verrà fatta quanto prima - un principio di detassazione rileviamo un aspetto: relativamente a questo tema definito "di interesse" il governo di centrosinistra affronta da tre anni un'emergenza quale prima mai c'era stata.
Come strumento ha avuto quello di rispondere in questo modo, pertanto da un punto di vista meramente politico, fa il nostro gioco: noi presentiamo tre emendamenti - secondo noi di buonsenso - a tutela delle professioni e delle persone che necessitano di protesi, ma che non riescono a pagarle e la risposta proveniente da parte di una cultura che bada principalmente alla giustizia sociale è di questo tipo.
Per noi va benissimo; nel gioco dell'opposizione a noi va bene.
Questi emendamenti hanno provato a fare un ragionamento e non casualmente Alleanza Nazionale ha presentato una proposta di legge di riorganizzazione delle proposte infermieristiche. Nonostante siamo all'opposizione, abbiamo provato a fare un ragionamento di responsabilità.
Ognuno, ovviamente, lo può giudicare come crede e può anche augurarsi che il Governo nazionale risolva i problemi che non si riescono a risolvere in sede locale.
Ognuno fa politica e amministra la cosa pubblica come meglio ritiene.
Queste sono le proposte di Alleanza Nazionale e su questo chiedo un voto, anche a nome dei colleghi Botta e Boniperti, per appello nominale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi per dichiarazione di voto.



BURZI Angelo

Per una sintetica dichiarazione di voto sul gruppo di emendamenti illustrati e discussi da parte del collega Vignale, con la risposta dell'Assessore Artesio.
Ovviamente voteremo a favore di questi emendamenti. La collega Artesio ricorderà che questo è un tema che abbiamo già discusso quando abbiamo avuto il piacere di conoscerci in sede di PSSR, e già allora mi pare lei abbia detto più o meno le stesse cose che ha detto oggi (io oserei dire identiche), con l'unico dettaglio che poi verranno rimandate a un quadro di insieme legislativo (sintetizzo la sua risposta).
Ci sono temi che, per certi versi, sono più urgenti; se avete dei testi di legge sul tema da presentare, tenuto conto - anche questa è un'informazione che non vorrei risultasse stupefacente, non ai colleghi, ma a voi - che i testi di legge hanno dei tempi per essere discussi consultati e magari approvati, invito la Giunta ad adempiere alle proprie volontà, che in questo caso sembrerebbero, almeno nelle parole, sinergiche con quelle degli emendamenti auspicati. Perché il tema, non tanto e non solo, o non principalmente, per il trattamento accessorio cui in questo caso specifico venivano collegati, lei sa bene, è uno dei problemi - non l'unico - della sanità della nostra Regione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 177, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario Il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 178, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 179, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 180, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 16 (diventa articolo 17) Indìco la votazione nominale sull'articolo 16, nel testo originario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 43 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 (diventa articolo 18) Indìco la votazione nominale sull'articolo 17.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 43 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Ferrero, Burzi Cavallera: L'articolo 18 è abrogato.
Il parere della Giunta regionale?



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Grazie. Com'è stato convenuto, il contenuto di questo - eventualmente rivisto come dall'emendamento che avevamo presentato e che ovviamente ritiro - sarà oggetto di un inserimento nell'ambito della legge di riforma della 51 e pertanto il parere è favorevole, in modo tale che si possa poi stralciare.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 23.
Ricordo che con l'approvazione del succitato emendamento, tutti i restanti presentati all'articolo 18, rubricati n. 185, 188, 122, 123, 119, 124, 120 121, 189 sono decaduti e che l'emendamento rubricato n. 7 è ritirato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 23, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'art. 18 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 18/bis (Cooperazione Sanitaria Internazionale) 1. La Regione, nel quadro delle Azioni di cooperazione sanitaria internazionale a favore dei Paesi in via di sviluppo, sostiene le Organizzazioni non Governative (ONG) riconosciute dal Governo italiano nonché le associazioni e istituzioni di volontariato internazionale, aventi sede nella Regione, responsabili dell'attuazione di specifici progetti di intervento. Tale sostegno avviene, attraverso l'attività svolta dal personale sanitario volontario dipendente dalle strutture sanitarie pubbliche del Piemonte.
2. Per i fini di cui al comma 1, il personale sanitario dipendente delle strutture sanitarie pubbliche del Piemonte con contratto a tempo indeterminato, disponibile a svolgere attività di volontariato all'estero può usufruire di un periodo di aspettativa retribuita della durata complessiva non superiore a un mese per ciascun anno solare. Tali periodi sono utilizzati per l'attuazione di specifici progetti sanitari approvati preventivamente dalla Regione.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, valutati in euro 500.000,00 per l'esercizio finanziario 2008, si fa fronte, secondo quanto disposto dal comma 4, art. 13 della legge regionale 17 agosto 95 n.
67 con gli stanziamenti iscritti nella UPB DA20051 (Programmazione sanitaria, Titolo I spese correnti) dello stato di previsione della spesa del bilancio annuale e pluriennale della Regione Piemonte. Per i successivi esercizi finanziari si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

L'emendamento inserisce e dà la possibilità alla Regione di poter continuare a sostenere e quindi a pagare gli stipendi di quei medici che affrontano dei periodi di distacco rispetto alla loro professione locale con attività di organizzazioni non governative.
Fino ad oggi sostanzialmente non c'era una regolamentazione del rapporto e soprattutto dell'anno (mesi, ma fino a un massimo di un anno) che veniva utilizzato per attività finalizzate al sostegno di organizzazioni non governative e c'era un congedo senza retribuzione.
Invece, con questo emendamento noi autorizziamo ovviamente il mantenimento del distacco attraverso progetti finanziati e autorizzati dalla Regione e consentiamo il pagamento dei lavoratori dipendenti fino a un massimo di 500.000 euro complessivi all'anno, con un rimborso diretto da parte dell'Amministrazione regionale alle ASL.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Mi scuso perché non sono riuscita a illustrarlo prima dell'Assessore Peveraro.
Come sapete, esiste un'autonoma decisione di alcuni medici di fare cooperazione sanitaria con paesi in via di sviluppo. In questo caso prendono dei congedi non pagati, sotto la loro responsabilità.
Molte ASL o ASO hanno, nel tempo, avviato degli accordi di cooperazione sempre in materia sanitaria e, in qualche caso, hanno deciso di rimborsare gli stipendi, non essendo però la cooperazione internazionale di competenza delle Aziende sanitarie. Allora per evitare, da una parte, di dover dire di no, cioè di richiamare il fatto che la cooperazione non è fra i loro compiti e, dall'altra parte, ricondurre anche questi progetti alle decisioni della Regione - abbiamo individuato lo strumento giuridico in base al quale è possibile realizzare questi accordi, attraverso un rimborso da parte della Regione alle ASL o alle ASO degli stipendi di coloro che vanno a fare cooperazione. Questo, per evitare che si possano creare degli atti di illegittimità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Faccio salvo il commento che questa tematica, pur per le parti che ritengo siano condivisibili, ci azzecca poco con la finanziaria, ma questo pare che non interessi.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

È la base giuridica di uno stanziamento.



BURZI Angelo

Non è previsto nella legge. Guardi, nella legge regionale 7, le assicuro che questa roba qui non ci starebbe. Ma fatto salvo questo, che ormai pare non dia più fastidio a nessuno, tanto le leggi sono dei suggerimenti, vorrei capire una cosa.
Se ho ben compreso la spiegazione data dalla Presidente, questo serve per dare legittimità giuridica a un percorso. Mi sembra un obiettivo più che condivisibile, il che però significa che prima - oltre alle parti esercitate dai singoli medici a titolo volontario - questo percorso dovrei dedurne - non era del tutto a posto dal punto di vista giuridico o comunque non era chiaro. Prima considerazione.
Secondo passaggio. Nel punto b) dell'emendamento si dice "progetti preventivamente definiti dalla Regione ". Ove se per Regione s'intendesse il Consiglio regionale, il che vuol dire che il Consiglio regionale secondo una periodicità, esamina i progetti che, essendo stati presentati da qualcuno, possono essere condivisi e condivisibili e quindi rientrerebbero all'interno degli accordi con la legittimità giuridica di cui lei qui sostiene l'utilità, ovvero se fosse il Consiglio regionale a sancirne l'utilità per la Regione e quindi la pagabilità, dico subito che mi va bene. In sostanza, qui il termine Regione non mi è chiaro cosa voglia dire.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà



ROSSI Oreste

Stupirò la Presidente Bresso probabilmente, ma per quanto riguarda la Lega Nord siamo estremamente favorevoli al permettere che professionisti in questo caso, medici - che lavorano presso strutture sanitarie possano per brevi periodi di tempo, andare "garantiti" nei paesi dove ci sono i problemi ad aiutare con delle ONLUS. Ricordo che la ONLUS COPAM (cooperazione padana nel mondo) si occupa proprio anche di organizzare interventi di questo tipo.
Noi siamo dell'idea che sia molto meglio aiutare i popoli che soffrono a casa loro, sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista dell'istruzione sia dal punto di vista del fare progetti per creare lavoro là dove ce n'è così tanta necessità.
Sono però assolutamente d'accordo anche con la richiesta del Consigliere Burzi: sarebbe bene che l'indicazione dei progetti a cui aderire (diciamo così) potesse fare un passaggio veloce e conoscitivo in Aula o in Commissione. Questo sarebbe auspicabile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà



COTTO Mariangela

Conosco abbastanza bene l'argomento, perché in passato la Regione ha finanziato tanti progetti che hanno visto il coinvolgimento di molti medici. La differenza, se comprendo bene, è che adesso l'aspettativa viene retribuita dalla Regione, mentre prima non si poteva perché c'è una legge nazionale che prevede che chi vuol fare cooperazione internazionale pu mettersi in aspettativa. Adesso noi interveniamo per retribuire questa aspettativa se viene richiesta per un mese e fa parte del progetto.
Sono anch'io d'accordo, è un discorso che avevamo già fatto anche nella legislatura passata, è però importante su questo sentire la Commissione.
Abbiamo fatto anche un convegno - l'avete fatto voi, per la verità, noi abbiamo partecipato - e l'abbiamo proposto come Comitato di solidarietà. In sede di cooperazione internazionale sono richiesti interventi in campo sanitario, agricoltura e quant'altro, decida la Giunta regionale. É altresì importante, laddove vi siano medici intenzionati a partire, favorire il loro distacco, prestando però attenzione alle nostre esigenze. Mi riferisco ai pediatri; in Piemonte abbiamo una grave carenza di pediatri - una mia interrogazione arriverà a giorni. In tal senso, è importante dare flessibilità alle ASL perché possano sostituire velocemente chi aderisce a progetti di cooperazione internazionale.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Chiedo aiuto agli Uffici legislativi: la ragione per cui è indicato il termine "Regione" è che relativamente alla cooperazione internazionale è previsto che sia approvato dal Consiglio un Piano triennale della cooperazione. In secondo luogo, tutta la parte relativa al Sahel è direttamente approvata - anche se gli atti amministrativi sono compiuti dalla Giunta regionale - da una Commissione consiliare.
E' stato indicato "Regione" per questa ragione. Se si ritiene meglio indicare "dalla Giunta regionale" e dal "Consiglio regionale", a seconda delle competenze previste da due diverse leggi, che prevedono due diverse procedure, va bene.
Mi rivolgo al Consigliere Burzi: effettivamente, c'è stato qualche caso di progetti su cui ASL o ASO avevano dato l'ok. Noi abbiamo fatto presente che non era possibile, poiché non fa parte dei loro compiti. Un periodo di congedo è garantito dalla legge nazionale solo se non è retribuito. Siccome spesso, invece, nella cooperazione servono determinate competenze, la persona chiede almeno di essere normalmente retribuita, pur andando a fare un lavoro molto più pesante. A questo punto, noi la autorizziamo, in modo che l'atto sia legittimo: la competenza sulla cooperazione è della Regione e non dell'ASL. Occorre sempre avere la base giuridica, molto importante per evitare, magari anni dopo, una contestazione da parte, ad esempio della Corte dei Conti.
Gli Uffici mi dicono che è corretto indicare "Regione" proprio perch si tratta di un atto complesso che coinvolge già il Consiglio regionale; in ogni caso, in Commissione, quando richiesto, presentiamo i progetti dettagliandoli.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 8, istitutivo dell'articolo 18 bis, (diventa articolo 20) presentato dal Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Emendamento rubricato n. 57) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 19 è abrogato.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Nel senso individuato di alleggerimento della finanziaria, l'articolo 19 è abrogato.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione nominale dell'emendamento rubricato n. 57.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 (diventa articolo 21) La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervengo per un chiarimento dalla Presidente o dall'Assessore Migliasso.
Relativamente alla dichiarazione nell'articolo "Qualora la forma associativa adottata per lo svolgimento degli interventi e dei servizi abbia natura consortile, (...) tale consorzio riveste natura obbligatoria" l'avete concordata anche a livello di Conferenza Stato-Regioni? A livello nazionale c'è un accordo in questo senso?



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare

Sì: è stato concordato in sede di Conferenza Regioni-Autonomie locali.



(Commenti fuori microfono della Vicepresidente Cotto)



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare

No, non era possibile; nelle altre Regioni esistono forme differenziate. Abbiamo scelto la forma consortile anche per la peculiarità del nostro territorio; forma studiata e individuata - penso - alla perfezione.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'articolo 20.
Il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 181) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 20, aggiungere il seguente articolo 20/bis: "Art. 20 bis (Istituzione del Fondo regionale per l'infanzia ed il sostegno alle famiglie) 1. La Regione promuove programmi ed interventi a favore delle famiglie piemontesi con uno o più figli di età non superiore ai 36 mesi.
2. Per le finalità di cui al comma 1, è istituito il "Fondo regionale per l'infanzia ed il sostegno alle famiglie" da utilizzare per il sostegno di nuovi servizi per l'infanzia e le famiglie.
3. Le disponibilità del fondo sono assegnate a favore di soggetti privati attraverso procedure concorsuali di finanziamento, previa determinazione da parte della Giunta regionale, previa informativa alla Commissione consiliare competente, delle modalità di finanziamento degli interventi programmati, delle tipologie degli interventi finanziati, dei criteri per l'accesso e l'erogazione dei contributi.
4. Ai fini dell'individuazione dei beneficiari del contributo regionale di cui al comma 2, la Regione assegna un criterio di priorità: alle famiglie, regolarmente costituite, con reddito ISEE complessivo non superiore a 29.000,00 euro alle famiglie, regolarmente costituite, con almeno un figlio di età compresa tra gli 0 ed i tre anni.
5. La Regione nell'attribuzione del contributo prioritariamente individua: le famiglie di nazionalità italiana residenti in Piemonte le famiglie provenienti da Stati comunitari residenti in Piemonte le famiglie provenienti da Stati con comunitari residenti in Piemonte.
6. I contributi di cui al comma precedente sono finalizzati a sostenere le famiglie nelle spese relative: alle quote di iscrizione degli infanti in asili nidi pubblici o privati, in micronidi, in baby parking pubblici o privati, in asili nidi aziendali spese relative a babysitteraggi, purchè regolarmente retribuite.
7. Ai fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, viene stanziata nell'UPB DA19011, la somma di euro 2 milioni in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2008.
8. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo, in termini di competenza e di cassa, dell'UPB DA09011 del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008.".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Brevemente, anche perché vorremmo ripresentare l'emendamento sotto forma di disegno di legge, così come annunciato quando abbiamo avuto lungamente modo d'intervenire in merito al sostegno per gli asili nido.
Crediamo che oggi - guardando ad un Paese vicino, la Francia, che ha più di trenta misure a sostegno dell'infanzia - mantenere in modo classico il potenziamento degli asili nido, senza, per esempio, valutarne i costi sia un errore. Lo stanziamento è certamente molto importante, ma andrebbe ampliato in altre misure.
In tal senso, abbiamo previsto l'emendamento rubricato n. 181; crediamo si tratti di problema sul quale intervenire non solo con le misure individuate dalla Regione Piemonte, con un sostegno alla realizzazione di nuovi asili, ma anche con forme di sostegno vero per le famiglie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere sull'emendamento n. 181.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario. Peraltro il Consigliere Vignale ha prospettato una via che verrà esaminata strada facendo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale l'assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 11 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 21 Emendamento rubricato n. 58) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 21 è abrogato.
Tale emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Non essendovi richieste né di interventi né dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'articolo n. 21.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 206) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Artesio: L'art. 22 è sostituito dal seguente: "Art. 22 (Programmi di sperimentazione gestionale) 1. I programmi di sperimentazione gestionale autorizzati dalla Regione ai sensi dell'articolo 9 bis del d.lgs. 502/92 per i quali è scaduto il termine del primo triennio di sperimentazione possono essere prorogati dalla Giunta regionale per un periodo non superiore a tre anni previa ridefinizione dei programmi in conformità alle previsioni del Piano socio sanitario regionale 2009-2010 e del Piano regionale di rientro 2008-2010.
2. La Giunta regionale può autorizzare la costituzione di una società mista fra le ASL interessate e le società Azienda Sviluppo Multiservizi Cooperativa Sociale P. G. Frassati onlus o loro aventi causa per la gestione dell'immobile sito in Settimo Torinese, via Santa Cristina n. 3 sia ai fini sanitari che socio-sanitari di durata quinquennale prorogabile dalla Giunta regionale di cinque anni in cinque anni sino al compimento del piano finanziario approvato dalla Giunta regionale.".
Ha chiesto la parola l'Assessore Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora, Assessore tutela della salute e sanità

Si tratta di un emendamento che l'Amministrazione regionale ha inserito nella legge finanziaria in ordine ad una previsione che le normative di riferimento, in modo particolare il decreto legislativo n. 502/92 prevedono per le sperimentazioni gestionali.
Per la verità, al momento della loro attivazione, ma nulla vieta che possa essere realizzato in corso o nelle occasioni di proroga, prosecuzione ed evoluzione, laddove le Amministrazioni regionali adottano sperimentazioni gestionali, queste devono essere normate all'interno di un provvedimento anche regionale, oltre che derivando dalla normativa di carattere nazionale.
Quindi, qui si prevede che possa essere data alla Giunta regionale la possibilità di proroga, previa ridefinizione dei programmi, in conformità alle previsioni del piano.
Poiché alle sperimentazioni gestionali storiche avviate e mantenute dalle Amministrazioni regionali che, nel tempo, si sono succedute, si è aggiunta - e abbiamo avuto occasione di presentare i requisiti delle relazioni al momento intercorse in IV Commissione - la istituenda sperimentazione gestionale riguardante "Hospital du Piemont", è parso opportuno fare riferimento alla regolamentazione complessiva nel comma 1, e specificare l'elemento di novità rispetto a quanto già attuato da questa Amministrazione nel biennio ed avviato da quella precedente, aggiungere la novità di "Hospital du Piemont".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Premetto che siamo favorevoli all'articolo 22 anche per le motivazioni che abbiamo più volte espresso in sede di Commissione. Mi domando soltanto perché, pur non avendo nulla in contrario, si debba inserire un comma 2, in cui il Consiglio dà mandato alla Giunta a fare una cosa che può fare senza l'indicazione consiliare. Almeno così credo.
Se non esistesse il comma 2, la Giunta può tranquillamente autorizzare le singole società per la costituzione di una società mista.
Poi se lo si vuole mettere per chiarezza e si individuano i singoli soggetti, va bene, ma da un punto di vista normativo credo sia pleonastico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Anche a me pare ci sia tra il comma 1, o se volete la versione originale dell'articolo 22, e il comma 2 della versione emendata un'assoluta eterogeneità.
Sull'articolo 22, o se volete sul comma 1 dell'articolo 206, siamo anche noi favorevoli perché stante che sono le ore 14,10 e poi qualcuno ci rimprovera - si fa per dire - di essere in ritardo, non abbiamo voglia qui di discutere di tutto il tema che è sotteso, perché con questa sottile vena di ipocrisia che pervade, qui di AMOS non si vuole discutere. Dico questo perché tra il tema AMOS e le versioni all'interno dell'attuale maggioranza perché se si dice che ha opinioni diverse sembra quasi che si vuole provocarla - c'è una lievissima eterogeneità. E visto che questa lievissima eterogeneità non si vuole discutere, si adotta la modalità tappeto, nel senso che si alza il tappeto, si mettono sotto per 3 anni e dopo ci si pensa.
Noi siamo favorevoli alla versione AMOS. Se l'Assessore Artesio ritiene di voler parlare di AMOS, siamo qui disponibili in qualunque momento, anzi l'abbiamo più volte chiesto.
Ieri abbiamo discusso tra "può avvalersi" o "si avvale" del project financing, che evidentemente è nata per un altrettanto interessante dibattito, perché qualcuno ritiene che "avvalersi" sia un indicativo presente, ma il Presidente Moriconi ha giustamente detto che "pu avvalersi" implica possibilità su cui loro sono orientati.
L'abbiamo già votato. Quella era l'ipocrisia di ieri e questa è l'ipocrisia di oggi, ma noi sull'articolo 22 siamo favorevoli alla proroga se non altro per la teoria della riduzione del danno.
E' il due che non ci azzecca proprio nulla, perché da un lato, come ha detto il collega Vignale, a legge esistente è fattibile; secondo, o torniamo al Consiglio regionale di un tempo in cui quando si parlava di creazione di società, alcuni Consiglieri prevalentemente di sinistra - ma si sa che era la sinistra di un tempo. All'epoca però quando la pensavate così, in Parlamento vi votavano.
Lo prendo solo come dato storico. La pensate così anche adesso.
All'epoca quando si parlava di società, in quest'aula se per caso qualcuno voleva modificare di una società anche soltanto minimamente il capitale sociale, qualcuno motivatamente diceva che bisognava parlarne.
Non so se sia giusto o meno, dico però che succedeva questo. Noi avevamo altre tesi, però questo era il passato.
Oggi non ci azzecca nulla con le modifiche e "autorizzabile" serve soltanto non capisco a che cosa, ma non ho voglia neanche di pensare male.
Dico solo che non ci azzecca nulla.
Quindi, se si mantiene così, io non comprendendo, voto contro.
Se invece si torna all'articolo 22, per quanto mi riguarda lo voto a favore.



PRESIDENTE

Presidente Burzi, se l'Assessore Artesio non ha problemi, sospenderemmo l'articolo 22, in quanto c'è un problema di riscrittura sul quale ho chiesto un parere agli Uffici del Consiglio regionale, concordando naturalmente con l'Assessore.
Se anche l'Aula non ha problemi, sospendo l'esame dell'articolo 22 e proseguo con gli altri articoli. Grazie.
ARTICOLO 23 Emendamento rubricato n. 59) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'articolo 23 è abrogato.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

È nuovamente un emendamento frutto del percorso d'alleggerimento che è stato individuato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 Emendamento rubricato n. 60) presentato dalla Giunta regionale, a firma dall'Assessore Peveraro: L'articolo 24 è abrogato.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Idem come sopra.



PRESIDENTE

Non ci sono richieste d'intervento sulla proposta della Giunta regionale di abrogare l'articolo 24, pertanto indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 60.
Ricordo che il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 43 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 Indìco la votazione nominale sull'articolo 25.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 29 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Cirio, Rossi Casoni: Dopo l'articolo 25 è aggiunto il seguente: "Art. 25 bis. Partecipazione dei soggetti privati agli enti pubblici 1. La Giunta regionale, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la Commissione consiliare competente, di concerto con gli operatori del settore, individua le modalità di adeguamento degli enti regionali a partecipazione mista pubblico-privata in applicazione dell'articolo 13 del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito in legge con legge 4 agosto 2006, n. 248. Nelle more dell'attuazione della presente disposizione, al fine di consentire il regolare funzionamento e la continuità operativa dei suddetti enti la Giunta regionale, per l'anno 2008, procede all'erogazione dei contributi regionali secondo quanto previsto dalle leggi vigenti".
La parola al Consigliere Cirio per l'illustrazione.



CIRIO Alberto

L'emendamento è ritirato, perché è sostituito dall'emendamento rubricato n. 208.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 52), pertanto, è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 173) presentato dal Consigliere Nicotra: Dopo l'art. 25 è aggiunto il seguente: "Art. 25 bis) I benefit derivanti dalle cariche assunte in organi gestionali di società di capitali controllate e partecipate dalla Regione ai sensi dell'art. 2359 del codice civile non possono in nessun caso superare il 15% del trattamento retributivo lordo annuo".
La parola al Consigliere Nicotra, per l'illustrazione.



NICOTRA Riccardo

Mi pareva, quando abbiamo discusso l'emendamento in Commissione, che il Vicepresidente avesse una proposta di modifica.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

No, obiettivamente i termini indicati nell'emendamento non sono allineati con l'impostazione e gli indirizzi che l'Amministrazione regionale ha assunto, con un DDL che è in discussione in Commissione relativamente ai compensi agli organi di Amministrazione e alle retribuzioni dei direttori.
In realtà, l'emendamento indica nel 15% la quota massima dei premi cui i direttori, non è neanche specificato, ma suppongo che a quello si riferisse, perché era in retribuzione, possano ambire.
In realtà il nostro disegno di legge prevede che per le direzioni generali la quota massima di premio possa arrivare fino al 25%.
Bisogna riesaminarlo, perché mi pare ci sia una confusione (anche se non è la parola giusta) di funzioni tra organi amministrativi e organi gestionali delle aziende controllate.
In più, si fa riferimento alla possibilità di dare quell'indicazione non solo per le società controllate, ma anche per le società partecipate.
In realtà - come è noto - dove siamo minoranza non possiamo far prevalere la nostra volontà nelle Assemblee; può essere una proposizione, quindi chiedo se è possibile immaginare, anziché un'indicazione da legge finanziaria, che dovrebbe essere assolutamente rivista, un ordine del giorno, un'indicazione stringente, ma che sia coerente con quanto l'Amministrazione prospetta.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Peveraro.
La parola al Consigliere Nicotra.



NICOTRA Riccardo

Se il discorso è del 25% anziché del 15, come si discuteva in Commissione, non credo che questo sia un problema, purché siamo d'accordo sugli obiettivi.
Quali sono gli obiettivi? Gli obiettivi sono che bisogna evitare, per il futuro, che stipendi certi a dirigenti o a Presidenti di società controllate o partecipate sfuggano al controllo, perché si assegnano benefit che a volte sono superiori allo stipendio stesso.
Questo è quello che chiediamo: mettere un limite certo a quelli che sono i premi o i benefit che i dirigenti o i Presidenti di società controllate o partecipate percepiscono. Mi riferisco - ripeto - alle società controllate e partecipate. Specifico meglio: alle società partecipate, così ci comprendiamo.
Nessuno pensa che nelle società partecipate, dove siamo in minoranza possiamo imporre qualcosa, però è chiaro che i rappresentanti della Regione Piemonte si devono attenere, con il loro voto, a questi principi.
Se la maggioranza è fatta di privati o di altri soggetti, quella maggioranza voterà benefit e stipendi che saranno al di fuori dei principi che la Regione Piemonte stabilirà.
Semplicemente questo. Se su questo siamo d'accordo, non ho nessun problema a sospendere o ritirare l'emendamento e trovare un accordo con il Vicepresidente Peveraro.



PRESIDENTE

Assessore Peveraro, rispetto a quanto detto dal Consigliere Nicotra qual è il parere della Giunta sull'emendamento n. 173?



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

È il contrario e lo ribadisco: ci sono due elementi che devono essere corretti e, in più, inserirlo in una norma finanziaria è un po' peculiare anche rispetto al fatto che, come è noto, abbiamo un disegno di legge in discussione (mi dicono anche in stato avanzato di discussione).
Se mi viene chiesto il parere su questo, è senz'altro contrario, perch qui non si fa quella distinzione, secondo me necessaria, per cui per le società partecipate la Regione può solo prospettare e non può certo pretendere di condizionare l'Assemblea.
L'emendamento, quindi, andrebbe rivisto e ribadisco la proposta di farne un ordine del giorno, che troverà certamente il mio consenso, per quello che può servire visto che è il Consiglio che lo deve approvare, che definisca meglio il limite del 25%.
Questo è l'indirizzo della Regione e, per quanto riguarda le società partecipate, quindi le società che non sono sotto il controllo della Regione, ci impegniamo con il nostro rappresentante a prospettare quest'eventualità.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Prego Consigliere Nicotra.



NICOTRA Riccardo

Sono d'accordo, pertanto ritiro l'emendamento. Facciamo un ordine del giorno rispetto a quanto ha detto il Vicepresidente.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 173) è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Prima di passare agli altri emendamenti, ha la parola il Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Un attimo fa avrei parlato sull'emendamento, sono stato preso alla sprovvista.



PRESIDENTE

Penso non le manchino gli argomenti su cui parlare. Prego.



BURZI Angelo

Essendo stato ritirato l'emendamento, direi che posso parlare sulla comunicazione del Vicepresidente, che ha prospettato la soluzione che ha portato al ritiro dell'emendamento.
Ho avuto una consultazione informale con il mio consulente preferito in materia, il Consigliere Ronzani, che considero tuttora, in quest'Aula, uno dei più dotti conoscitori della metodologia delle partecipate, non nel caso specifico, per ricordare alcuni punti che magari potranno servire nel prosieguo di questa sfortunata legislatura.
Sulle partecipate, se non mi è sfuggito qualcosa, siamo sempre in attesa, Presidente Bresso - in questo caso credo sia lei l'Assessore competente - come lei sa, e non sarebbe inutile - non lo dico in sede polemica - procedere in sede di Consiglio a quella che viene chiamata due diligence delle partecipate. Anche perché, sebbene una delle modalità che normalmente la gente utilizza, nella stragrande maggioranza degli argomenti, sia quella di parlare preferibilmente su temi che non si conoscono, quando però le informazioni non vengono fornite, oltre che mantenere l'abitudine a parlare su temi che non si conoscono, c'è anche da discutere su come mai questa Amministrazione non voglia procedere.
Lo diceva già il Presidente Ronzani - oggi Presidente, all'epoca semplice Consigliere di minoranza - la scorsa legislatura, quindi non consideri questo un dibattito di parte, perché la renitenza delle Giunte a fornire informazioni è purtroppo endemica.
Come dicevo al collega Reschigna, ci sono due errori: su uno abbiamo perso, e noi consideriamo questo un buonissimo auspicio perché anche in questo senso si pareggi.
Quindi sulle aziende partecipate questo Consiglio è fondamentalmente ignorante, in questo caso in maniera non colpevole, poiché non gli vengono fornite le informazioni. È colpa del Consiglio? Mi stavo confrontando con il Consigliere Moriconi, che però mi ha detto di avere un caso grave di assenza di voce che gli impedisce di esprimersi. Se le informazioni non vengono fornite, è difficile conoscerle. Punto uno.
Punto due. Nel merito delle retribuzioni, personalmente non credo che con un disegno di legge si risolva il problema, ma ognuno può suggerire le modalità che ritiene opportune. C'è questo disegno di legge; quando sarà arrivato a maturazione di discussione - avrei detto decomposizione, ma la maturazione è comunque una fase precedente alla decomposizione del soggetto maturo - ne parleremo.
Rimane il terzo punto, quello che piacevolmente mi sorprende di più perché il Vicepresidente - e apprezzo, quindi in questo caso non c'è nessuna ironia - ha parlato di ordine del giorno stringente. Io lo accolgo volentieri. Visto che il collega Nicotra ha già accettato, figuriamoci se non mi adeguo all'ordine del giorno stringente, ove per stringente immagino si alluda ai tempi dell'esecutività dell'ordine del giorno.
Ricordo solo a quest'Aula che abbiamo un elenco che, purtroppo, è un pochino obsoleto. Nell'ultimo mese abbiamo perso il conto, ma l'ultimo passaggio rubricava 122 ordini del giorno approvati, molti dei quali di maggioranza - abbiamo anche l'abitudine che la maggioranza fornisca ordini del giorno che vengono approvati - che al momento non hanno avuto alcuna attuazione. Forse non erano abbastanza stringenti, però prendo atto che c'è, nell'ambito della finanziaria, una nuova innovazione dell'ordine del giorno stringente, e mi adeguo volentieri.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
Emendamento rubricato n. 182) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente articolo 25/bis "Art. 25/bis (Promozione delle discipline sportive minori) 1. La Regione Piemonte, nell'ambito della programmazione annuale degli interventi per la promozione sportiva, promuove le discipline sportive "minori" definite tali sulla base del numero di tesserati praticanti.
2. La Giunta regionale provvede in spesa diretta a finanziare le Associazioni sportive senza fine di lucro, le Federazioni e gli Enti di promozione sportiva per le attività sportive ed agonistiche, per l'avviamento alla pratica sportiva anche amatoriale per un importo non superiore al 50% del bilancio annuale delle Associazioni e non superiore al 15% per il bilancio annuale delle Federazioni e degli altri Enti di promozione sportiva.".
Emendamento rubricato n. 187) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente articolo 25/bis "Art. 25 bis (Interventi di bonifica dell'amianto nelle case di edilizia popolare) 1. La Regione Piemonte promuove un piano regionale di interventi volti a bonificare le strutture di edilizia popolare della presenza di amianto.
2. Ai fini della realizzazione del Piano di cui al comma precedente, la Regione Piemonte trasferisce a favore delle Agenzie Territoriali della Casa della Regione Piemonte la somma di euro 2 milioni in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2008".
Emendamento rubricato n. 186) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti: Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente articolo 25/bis "Art. 25 bis (Indicazione alle Agenzie Territoriali per la Casa della Regione Piemonte a realizzare nuovi alloggi da destinare ai cittadini piemontesi con la formula del riscatto o mutuo sociale) 1. La Giunta regionale dà mandato alle Agenzie Territoriali per la Casa del Piemonte di utilizzare il 30 per cento dei fondi trasferiti per la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica con la formula del mutuo sociale.
Tali alloggi, verranno costruiti principalmente nei capoluoghi di provincia su terreni di proprietà della Regione, delle pubbliche amministrazioni o del Demanio dello Stato, e saranno messe in vendita con la forma, per l'acquirente, del mutuo sociale a rate fisse senza interessi applicati alle rateizzazioni. La priorità di vendita è assegnata a favore delle famiglie più deboli, che acquisteranno la proprietà dell'immobile all'estinzione del mutuo sociale.
2. La Giunta regionale provvederà a realizzare un Regolamento, sentita la Commissione competente, all'interno del quale saranno previste priorità di assegnazione, reddito massimo per poter accedere a tale beneficio, soggetti beneficiari, modalità di progettazione e costruzione".
Emendamento rubricato n. 217) (che sostituisce il n. 183) presentato dai Consiglieri Vignale, Rabino: Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente art. 25/bis.
"Art. 25/bis (Intervento della Regione a favore della Fondazione Filadelfia) 1. Nella volontà di salvaguardare la memoria storica e sportiva della Città di Torino, la Regione Piemonte promuove, in qualità di socio fondatore, la costituzione della "Fondazione Stadio Filadelfia", di concerto con il Comune di Torino e il Torino F.C..
La Fondazione opera quale ente di diritto privato, ai sensi delle norme vigenti del codice civile".
Passiamo all'emendamento rubricato n. 182, primo firmatario il Consigliere Vignale. Mi scusi, collega, lei è primo firmatario di alcuni altri emendamenti correlati. Svolge un'illustrazione unica? La ringrazio.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

L'avrei detto iniziando l'intervento. Li illustro in ordine numerico per economia dei lavori. Purtroppo, a differenza degli emendamenti precedentemente illustrati, non hanno un tema unico.
L'emendamento n. 182 prevede che la Regione Piemonte, nell'ambito della programmazione annuale degli interventi per la promozione sportiva promuova e quindi riservi una quota definita relativamente alle discipline sportive minori.
Voi sapete che all'interno della nostra Regione esiste una legge ad hoc sulla palla tamburello e la palla pugno che destina risorse legittimamente a questa disciplina minore. Dopodiché il bando che viene fatto per tutte le discipline sportive e quindi anche quelle minori a volte sconta un limite che è fisiologico (non è responsabilità dell'Assessorato): si richiede il rispetto di parametri, oltre che qualitativi, anche quantitativi. Ma ovviamente, in molti casi, le società che gestiscono le discipline minori hanno inevitabilmente un numero minore di praticanti.
Di conseguenza, con questo emendamento chiediamo un impegno politico che si può trasformare - se vi sarà - in una riforma della legge 75 o che può essere anche una semplice modifica dei bandi. Insomma, è una proposta un'indicazione.
Per tanti sport minori esistenti - molti dei quali abbiamo visto diventare poi, fortunatamente, non più sport minori - è praticamente impossibile accedere ai corsi di base. Noi ricordiamo che gli sport del ghiaccio, fino ad alcuni anni fa, erano a tutti gli effetti da considerare sport minori e oggi fortunatamente, anche e soprattutto con le Olimpiadi invernali, possediamo un'impiantistica di rilievo.
L'emendamento n. 186, così come il n. 187, interviene sul problema della casa. L'emendamento n. 187 è relativamente più semplice da illustrare, non da risolvere. Oggi, purtroppo, abbiamo ancora molto del patrimonio abitativo di ATC che ha una presenza di amianto, perch costruito negli anni in cui l'amianto era un materiale dell'edilizia che andava per la maggiore. L'ATC non ha risorse sufficienti - almeno questa è la spiegazione - per bonificare queste case. Pertanto un'istituzione pubblica come la nostra, che in qualche modo deve non solo fare le norme ma anche verificarne il rispetto - al di là degli aspetti in cui entra in campo la Magistratura - è la prima ad essere inadempiente rispetto al patrimonio abitativo. Teniamo conto che non è qualche fabbricato all'interno del patrimonio di ATC regionale, ma stiamo parlando di centinaia di fabbricati, di interi condomini.
Noi crediamo che occorra dare un segnale relativamente a questi fabbricati. Pur avendo messo una cifra simbolica di 2 milioni di euro, con cui si bonifica qualche palazzo forse, sarebbe invece importante fare un piano straordinario sulla bonifica. Anche perché - in questo caso, lo dico a chi è sensibile, al di là degli schieramenti politici - quando vi sono i grandi interventi infrastrutturali o quando si avanzano dei legittimi timori per la realizzazione di un termovalorizzatore o di mille altre cose simili, ci dimentichiamo che magari il palazzo davanti al quale passiamo ogni giorno con l'autovettura o quello vicino a casa nostra ha una presenza di amianto estremamente nociva per la salute, come è ormai noto a tutti.
L'emendamento n. 186 invece prevede l'istituzione, nella realizzazione degli alloggi di edilizia pubblica, della formula del mutuo sociale. La formula del mutuo sociale non è altro che la formula a riscatto con la quale centinaia di famiglie torinesi negli anni '50-'60 sono diventate proprietarie di un'abitazione.
Noi riteniamo che il pubblico non debba pensare a garantire l'abitazione, ma che debba provvedere a garantire la proprietà dell'abitazione. Questo innanzitutto per un motivo di carattere culturale perché noi crediamo che la casa sia lo strumento principale sulla quale si crea una famiglia, le si dà sicurezza e quant'altro. In secondo luogo, per un aspetto anche funzionale: una casa di proprietà sarà mantenuta e curata certamente meglio di una casa non di proprietà.
Oggi abbiamo nel patrimonio dell'ATC centinaia e centinaia di alloggi che versano in condizione di tale precarietà abitativa che non possono neppure essere concessi a terzi, perché un cittadino non vi potrebbe entrare a causa di problemi che li rendono inabitabili (crepe pericolose nei muri, pavimenti sconnessi, servizi igienici divelti, ecc.). Questo non è mai avvenuto nelle case che negli anni sono state acquisite a riscatto nelle case che nel tempo gli inquilini hanno acquistato.
Badate bene, da un punto di vista pratico non cambia nulla. Diceva un grande poeta americano che l'affitto è usura, cioè pagare tutta la vita un bene anche oltre a quello che è il valore del bene stesso diventa non più il pagare un servizio, ma una cosa che si avvicina all'usura.
Al di là di queste valutazioni, da un punto di vista pratico, per l'Ente pubblico, una volta incassato il costo dell'abitazione in ratei mensili che non si configurano come un affitto, ma come pezzi di un mutuo sociale, appunto, che arrivano a fare acquistare una casa, non cambia assolutamente nulla, perché non credo che la finalità del pubblico sia quella di guadagnare su un alloggio magari costruito 45 anni fa e che si è già ampiamente pagato con l'affitto nel corso del tempo. Su questo naturalmente, va fatta una media. Ovviamente l'affittuario che oggi paga 80 euro, con difficoltà riuscirà a riscattare la propria casa, ma su questo si possono mettere in atto misure differenti.
In ultimo, l'emendamento classificato n. 217, che è sostitutivo del n.
183. I colleghi sanno che sulla rovina del già Campo Torino e Stadio Filadelfia è nata una Fondazione (Fondazione Stadio Filadelfia), dentro cui vi è il Comune di Torino, che ha già messo a disposizione 3,5 milioni di euro, e il Torino Calcio. Noi crediamo che la Regione Piemonte non possa non essere fra i soci fondatori di questa Fondazione.
Il primo emendamento indicato prevedeva anche l'ammontare economico che noi volevamo fosse pari a quello del Comune di Torino. Abbiamo stralciato i commi 2 e 3 dell'emendamento n. 183 per lasciare solo il comma 1, in modo tale che si sancisca il principio che la Regione sarà uno dei soci fondatori dell'esistente Fondazione. Dopodiché può essere discrezionale la valutazione in merito all'intervento economico che si intenderà fare su quello che, oltre ad essere un monumento tutelato dalla Sovrintendenza, è un pezzo della storia sportiva e non della nostra regione, un fiore all'occhiello.
Pertanto noi crediamo che la Regione non possa esimersi dall'essere presente come socio fondatore all'interno della Fondazione stessa.
Richiedo la votazione per parti separate.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Manica per esprimere il parere della Giunta.



MANICA Giuliana, Assessore al turismo

Ho sentito l'illustrazione del Consigliere Vignale. Certamente questo è un problema importante e di cui tenere conto. Il fatto che le società minori possano vedere un riconoscimento significativo anche dal punto di vista del contributo, non iscriverei in legge l'elemento di percentuali che lei ha definito.
Pertanto, per questa ragione non accogliamo l'emendamento, però mi impegno a sottoporre questa questione agli uffici, in modo che nei prossimi bandi venga contemplata e possa trovare una risposta.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 182 viene ritirato dai proponenti e conservato agli atti L'emendamento rubricato n. 183 è sostituito dall'emendamento n. 217, è anch'esso ritirato dai proponenti e conservato agli atti Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187 sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186 sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 208) (diventa articolo 27) presentato dai Consiglieri Cirio, Guida, Casoni: Dopo l'articolo 25 è aggiunto il seguente: "Art. 25 bis.
1. La Giunta regionale, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, propone al Consiglio regionale le modalità di adeguamento degli enti pubblico-privati a partecipazione regionale in applicazione dell'articolo 13 del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito in legge con legge 4 agosto 2006, n. 248. Nelle more dell'attuazione della presente disposizione, al fine di consentire il regolare funzionamento e la continuità operativa dei suddetti enti, la Giunta regionale, per l'anno 2008, procede all'erogazione dei contributi regionali secondo quanto previsto dalle leggi vigenti".
La parola al Consigliere Cirio per l'illustrazione.



CIRIO Alberto

Solo per segnalare e dare atto alla Giunta, all'Assessore Manica e all'Assessore Peveraro, di aver pazientemente affrontato con la minoranza l'argomento.
Crediamo di essere pervenuti, anche grazie al collega Reschigna, ad una soluzione generale che permette di affrontare il tema di quella che volgarmente viene definita la "bersanizzazione" dei soggetti misti pubblico privati a partecipazione regionale. Questo ci permette di affrontarlo con un anticipo di almeno sei mesi e di proporre poi gli adeguamenti effettivi che saranno i migliori e permetteranno anche ai privati di continuare a svolgere il ruolo che hanno sempre svolto; un ruolo profondamente prezioso.
Con quest'emendamento si introduce una forma di moratoria complessiva, che però prenderà atto della volontà di questi soggetti di adeguarsi alle normative del Bersani, ma che, nello stesso tempo, per il principio superiore della necessaria continuità dell'azione amministrativa di tutti gli Enti regionali - e sono tanti - permetterà di continuare, secondo le leggi regionali vigenti, nell'erogazione dei contributi ordinari e straordinari da parte della Giunta.
Quindi, un ringraziamento opportuno, anche se crediamo di aver contribuito alla soluzione perlomeno provvisoria di una tematica rilevante alla quale abbiamo lavorato direttamente parlando di ATL, estendendo insieme al collega Guida, la tematica a tutti gli altri soggetti a partecipazione regionale.



PRESIDENTE

Il parere della Giunta sull'emendamento?



MANICA Giuliana, Assessore al turismo

Il parere è positivo. Questo emendamento è una parte del problema ATL che affrontiamo all'interno di questa finanziaria; l'altro sarà in un articolo successivo.
Questi due articoli, se votati, consentiranno alle Aziende di poter continuare il proprio lavoro di funzionamento in questi mesi, mentre la Giunta e il Consiglio, attraverso un'apposita legge, avvieranno il processo più complessivo di riforma.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Manica.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208), sul quale l'Assessore Manica, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Ricordo che il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta regionale sull'emendamento rubricato n. 217



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Questo è veramente il grande "inciucio" di questa legge finanziaria.
A differenza del mio collega e compagno di partito, che al Comune di Torino, essendo "granatino", ha fatto una battaglia per impedire alla Juventus di avere una giusta collocazione allo stadio "Delle Alpi", voter adeguandomi agli accordi presi tra maggioranza ed opposizione, per ritengo, a parte gli scherzi, che la questione vada affrontata in maniera specifica.
Nell'emendamento c'è un'indicazione molto precisa e credo vada approfondita nelle sedi opportune, dove occorre trovare le modalità che ci permettano di andare avanti.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, sospendo per un minuto il Consiglio.



(La seduta, sospesa alle ore 14.53 riprende alle ore 14.55)



PRESIDENTE

Colleghi, l'argomento è più importante di quanto possa sembrare.
Sospendiamo l'esame dell'emendamento n. 217, ultimo dell'articolo 25 bis, e torniamo all'articolo 22.
Dopo aver richiesto l'ausilio degli Uffici è stato concordato con l'Assessore Artesio l'emendamento rubricato n. 206 (diventa articolo 23): L'art. 22 è sostituito dal seguente: "Art. 22 (Programmi di sperimentazione gestionale) 1. I programmi di sperimentazione gestionale autorizzati dalla Regione ai sensi dell'articolo 9 bis del d.lgs. 502/92 per i quali è scaduto il termine del primo triennio di sperimentazione possono essere prorogati dalla Giunta regionale per un periodo non superiore a tre anni previa ridefinizione dei programmi in conformità alle previsioni del Piano socio sanitario regionale 2009-2010 e del Piano regionale di rientro 2008-2010.".
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Facendo grazia di questo "va' e vieni su e giù" per la finanziaria...
Visto che l'Assessore e la Giunta regionale ci tengono, potrebbero dividere l'emendamento rubricato n. 206 in due parti: l'una, il vecchio articolo 22, comma 1, sul quale - ripeto - per le motivazioni già addotte votiamo a favore; e l'altra, contenente l'emendamento, sul quale saremmo contrari. Diversamente ci obblighereste a votare contrariamente sull'intero testo dell'articolo: della seconda parte dell'emendamento continuo a non vederne alcuna logica: né metodologica né di legittimità né politica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

Il parere della Giunta regionale che si dedichi una numerazione specifica alla seconda parte dell'emendamento è favorevole.



PRESIDENTE

L'articolo 22 diventa il comma 1 dell'attuale emendamento rubricato n. 206.
Il comma 2 dell'emendamento diventa l'articolo 22 bis, naturalmente ai sensi del precedente articolo con la modifica proposta.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 206 sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 41 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 206/A) - (diventa articolo 24) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Artesio: "Art. 22/bis 1. La Giunta regionale può autorizzare la costituzione di una società mista fra le ASL interessate e le società Azienda Sviluppo Multiservizi Cooperativa Sociale P. G. Frassati onlus o loro aventi causa per la gestione dell'immobile sito in Settimo Torinese, via Santa Cristina n. 3 sia ai fini sanitari che socio-sanitari di durata quinquennale prorogabile dalla Giunta regionale di cinque anni in cinque anni sino al compimento del piano finanziario approvato dalla Giunta regionale".
La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Presidente fatico veramente a ravvisare l'urgenza di inserire nella finanziaria - anche se non ostacoleremo la cosa - un emendamento presentato ieri, oltre la scadenza naturale dell'approvazione del bilancio, che prevede la costituzione di nuove società, senza che passino al vaglio perlomeno delle Commissioni, dell'Aula e di quant'altro.
Se si trattava di un provvedimento urgente, occorreva presentare l'emendamento per tempo. Voglio che resti a verbale, mettendo in rilievo che stiamo autorizzando la costituzione di nuove società. Vorremo avere un riassunto di tutte queste nuove creazioni, che anziché alleggerire il nostro impianto lo stanno appesantendo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 206/A) L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri hanno votato NO 11 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 24 è decaduto.
Riprendiamo l'esame dell'emendamento rubricato n. 217: si propone di sostituire la parola "promuove" con "partecipa".
Sull'emendamento interviene l'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Assumerei l'impegno di portare in I Commissione lo Statuto, affinch possa essere esaminato. Perché questa, in termini molto generali, è un'adesione. Si sono aggiunti altri firmatari, come il Consigliere Chieppa e lo stesso Presidente Gariglio. Pertanto, credo che debba essere considerato "aperto", come possibilità di firma.
Il parere, dunque, è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 217) (che sostituisce il n. 183) come modificato, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole (diventa articolo 28) Ricordo che il numero legale è 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 (diventa articolo 31) Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'articolo 26.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 27 (diventa articolo 32) Indìco la votazione nominale sull'articolo 27.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 Emendamento rubricato n. 61) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 28 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 61.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 29 (diventa articolo 33) Indìco la votazione nominale sull'articolo 29.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Colleghi, per problemi di tempo, se non vi sono indicazioni in senso contrario, darei per approvata la votazione dopo 30 secondi (anziché 60).
LAUS Mauro (fuori microfono) Va bene, Presidente.
CAVALLERA Ugo (fuori microfono) Anche per noi va bene.



PRESIDENTE

Grazie.
ARTICOLO 30 (diventa articolo 34) Indìco la votazione nominale sull'articolo 30 L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31 Emendamento rubricato n. 175) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: L'articolo 31 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 175.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 32 Emendamento rubricato n. 62) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 32 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 62).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 33 Emendamento rubricato n. 63) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 33 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 63).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Con questo emendamento è stato abrogato l'articolo 33.
ARTICOLO 34 Emendamento rubricato n. 64) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 34 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 64).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Con quest'emendamento è stato abrogato l'articolo 34.
ARTICOLO 35 Emendamento rubricato n. 65) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 35 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 65).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Con questo emendamento è stato abrogato l'articolo 35.
ARTICOLO 36 Emendamento rubricato n. 66) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'art. 36 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 66.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 Consiglieri votanti 38 Consiglieri hanno votato SÌ 38 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Con quest'emendamento è stato abrogato l'articolo 36.
ARTICOLO 37 (diventa articolo 35) Indìco la votazione nominale sull'articolo 37.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 38 Emendamento rubricato n. 67) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'articolo 38 è abrogato Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 67).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 7 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 39 (diventa articolo 26) Emendamento rubricato n. 216/B) - (diventa articolo 26) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Sostituzione dell'articolo 39.
"1. Al fine di agevolare il regolare funzionamento e la continuità operativa delle ATL, nelle more dell'adeguamento delle medesime ai principi di evidenza pubblica e di tutela della concorrenza, la Giunta regionale per l'anno 2008, ripartisce il contributo di cui all'articolo 14 della l.r.
75/1996, tra le ATL che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano avviato con apposita delibera le necessarie modifiche statutarie volte alla pubblicizzazione del capitale sociale. Le risorse sono ripartite sulla base dell'entità del contributo ordinario erogato nel 2007.
2. La Giunta regionale è comunque, per le ATL che adeguano i propri statuti a quanto richiamato nel comma 1), autorizzata ad acquistare, in concorso con gli altri soci pubblici e al valore nominale, le quote di capitale dimesse da parte dei soci privati e pubblici, ovvero nuove quote in sede di ricapitalizzazione.
3. Agli oneri derivanti da quanto previsto dal comma 1 si fa fronte mediante le risorse stanziate nella UPB DA17071 (Turismo, Commercio e Sport Organizzazione turistica, turismo sociale, tempo libero).
Agli oneri derivanti da quanto previsto dal comma 2 si fa fronte mediante lo stanziamento nella UPB SA01052 (Gabinetto della Presidenza - Rapporti con società a partecipazione regionale) - Titolo II spese in conto capitale della somma di euro 1.000.000,00, alla cui copertura si provvede riducendo, di pari importo, la dotazione finanziaria della UPB DA09012 (Bilancio - Bilanci Titolo II spese in conto capitale) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Non ripercorro tutta la discussione che è stata fatta e anche gli approfondimenti che sono stati effettuati con l'opposizione. L'emendamento n. 216.b è la versione finale che permette comunque la continuità delle ATL per il 2008, in attesa che si intervenga legislativamente nel corso dell'anno per dare un confezionamento allo sviluppo e alla "bersanizzazione" delle ATL coerente, appunto, con la legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Intervengo per annunciare il voto favorevole del centrodestra su quest'emendamento, che è la parte tecnica che permette appunto con la funzionalità operativa delle ATL piemontesi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 216/B.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 43 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 40 (diventa articolo 31) Indìco la votazione nominale sull'articolo 40.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere si sono astenuti 8 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 41 Emendamento rubricato n. 68), presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'articolo 41 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 68).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 41 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
ARTICOLO 42 Emendamento rubricato n. 69) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: L'articolo 42 è abrogato.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 69).
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 41 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 9) - (diventa articolo 4) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'art. 42 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 42 bis (Integrazione articolo 15 l.r. 22/2007) 1. Quanto stabilito dall'art. 15 della l.r. 5/12/2007 n. 22 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario e disposizioni finanziarie" è riferito anche al canone dovuto per l'anno 2007.".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questa modifica permette di estendere quanto indicato nell'assestamento del 2007, relativamente alle tariffe sulle acque minerali, all'arco di tutto l'anno 2007. C'era un'interpretazione non così convincente che sembrava poterlo concentrare solo dal momento dell'introduzione della legge di assestamento, con questo invece chiariamo che la tariffa si applica dall'intero anno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Contrari eravamo all'istituzione del tributo, contrari siamo alla dilatazione, anche se l'acqua non è soggetta a dilatazione, però in questo caso la Giunta compie una magia.



PRESIDENTE

Passiamo dunque alla votazione.



CAVALLERA Ugo

Scusi, Presidente, ma non vorrei incorrere nel detto "chi male intende peggio risponde".
Questo è riferito ai tributi ridotti o ai tributi imposti? Perch volevo capire se era surrettiziamente l'applicazione di un trattamento di favore o se invece era l'attuazione della nuova imposizione con decorrenza dall'1/1.
DE RUGGIERO Nicola, Assessore acque minerali e termali È un emendamento che chiarisce un punto delicato.
Nella finanziaria dell'altro anno, avevamo definito un canone per le acque minerali, poi nell'assestamento era stata definita una suddivisione dell'entrata regionale a favore di Regione, Comunità montane e Comuni secondo una percentuale definita. Era rimasto un punto interrogativo: questa suddivisione si intende anche per il 2007, vale a dire primo anno di vigenza del canone di imbottigliamento? Così è, nel senso che anche nel 2007 la suddivisione delle entrate viene fatta tra i diversi Enti, così come definito in assestamento dal Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere un parere favorevole sull'emendamento, perché sostanzialmente chiarisce e va a sanare quello che un è pregresso.
Nel 2007 abbiamo sancito un principio, che però è entrato in vigore nel 2008, avendolo votato in sede di assestamento. Questo modo consente di applicare lo stesso principio indicato in assestamento anche per l'anno 2007, quindi esprimo un punto voto a favore rispetto all'emendamento n. 9.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Con il chiarimento dell'Assessore De Ruggiero, tutto si è messo a posto e quindi possiamo anche noi votare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 9.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 26, presentato dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cotto: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "Art. 42 bis (Modifiche della l.r. 1/2004) 1. La lettera h), del comma 2, dell'articolo 5, della legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento), è sostituita dalla seguente: 'h) competenze in materia di asili nido di comuni e di IPAB ed erogazione dei relativi contributi".
L'emendamento rubricato n. 26 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Burzi Cavallera,Cotto: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "Art. 42 bis (Modifiche della l.r. 3/1973) 1. Il comma 1, dell'articolo 1, della legge regionale 15 gennaio 1973, n.
3 (Criteri generali per la costruzione, l'impianto, la gestione ed il controllo degli asili-nido comunali costruiti e gestiti con il concorso dello Stato di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1044 e con quello della Regione), è sostituito dal seguente: '1. I comuni, singoli o associati nelle forme previste dalla legge, le comunità montane o collinari e le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (ipab), possono usufruire dei contributi dello Stato, ai sensi della normativa vigente, e di quelli della Regione, a norma della presente legge, sia per la costruzione e l'impianto, sia per la gestione degli asili nido e micro-nidi'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Presidente, lei ha fatto tutto un elenco di emendamenti, alcuni dei quali sono a mia firma. Ebbene, io non ho nessuna difficoltà a ritirarli.
Sono le ore 15.27: qualcuno ha qualche modalità da suggerire per il prosieguo dei nostri lavori? Posso suggerirne una, eventualmente.
Noi ritiriamo volentieri gli emendamenti, a questo punto non particolarmente utili, ma rimangono alcuni adempimenti legati all'allegato A e - banalizzo solo - le dichiarazioni di voto sulla finanziaria, cui francamente non intenderemmo rinunciare. È il minimo.
Visto che nessuno si pone il problema.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Burzi, per aver proposto di fare il punto della situazione.
Considerando che c'è una conferenza stampa dell'Ufficio di Presidenza e dei Capigruppo consiliari e che l'Aula ospiterà il "50° anniversario dell'IRES", al quale tutti i colleghi sono invitati a partecipare l'intenzione è quella di proseguire il più celermente possibile i lavori fino alle ore 15.50.
Gli emendamenti rubricati n. 27, n. 28 e n. 29 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 48) - (diventa articolo 37) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'art. 42 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 42 bis (Modifiche alla l.r. 24 gennaio 2000, n. 3) 1. Dopo l'articolo 2 della l.r. 24 gennaio 2000, n. 3, come modificata dalla l.r. 2 luglio 2003, n. 14, è aggiunto il seguente articolo: 'Art. 2 bis (Misure a sostegno della mobilità delle persone disabili) 1. Al fine di sostenere il diritto alla piena integrazione sociale e contrastare in modo efficace il rischio di emarginazione delle persone disabili, la Regione Piemonte, per il triennio 2008-2010, concede contributi diretti ad incentivare l'acquisto di autovetture attrezzate alla mobilità delle persone disabili con le seguenti modalità di trasporto: servizio taxi con autovettura servizio di noleggio con conducente e autovettura.
2. I contributi sono concessi in conto capitale o in conto canone per l'acquisto, anche in locazione finanziaria, di autovetture nuove di fabbrica, attrezzate ed allestite all'agevole incarrozzamento diretto delle persone disabili, anche gravi, per le quali non sia possibile prevedere il trasferimento sul sedile, fino al 20% delle spese sostenute con un limite massimo di 3600 euro per autovettura.
3. I contributi sono concessi per la sostituzione di autovetture che alla data di presentazione della domanda di contributo abbiano più di 3 anni di anzianità calcolata dalla data di immatricolazione e siano possedute dal soggetto richiedente.'.
2. All'articolo 4, della l.r. 24 gennaio 2000, n. 3 il comma 1 è sostituito dal seguente comma: '1. I contributi non sono ripetibili rispetto allo stesso beneficiario e non sono cumulabili con alcun tipo di contributo previsto da norme statali regionali e comunitarie. I contributi di cui agli articoli 2 e 2bis sono tra loro cumulabili.'.
3. Dopo l'articolo 6, comma 1 della l.r. 24 gennaio 2000, n. 3 è aggiunto il seguente comma: '2. Per l'attuazione di quanto previsto all'articolo 2 bis, è prevista nel triennio 2008-2010 una spesa complessiva di 1.000.000,00. A tal fine è stanziata nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione per l'anno 2008, nell'unità previsionale di base (UPB) DA12032 (Trasporti Trasporto pubblico locale Titolo II - spese di investimento), la somma di 300.000,00 euro in termini di competenza e di cassa. Alla copertura della spesa, per l'anno 2008, pari a 300.000,00 euro si fa fronte riducendo la disponibilità finanziaria dell'UPB DA09012 (Bilancio - Bilanci - Titolo II spese in conto capitale) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008. Alla copertura delle spese, per gli anni 2009 e 2010, stimate per ciascun anno in 350.000,00 euro, in termini di competenza, si fa fronte con le risorse dell'UPB DA13002 del bilancio pluriennale 2008-2010.'." La parola al Vicepresidente della Giunta regionale per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento prevede un intervento a sostegno della mobilità delle persone disabili; in particolare prevede che nei prossimi anni siano stanziati circa 300.000,00 euro l'anno per interventi di modifica dei mezzi pubblici - taxi e servizio di noleggio con conducente - in modo da poterli attrezzare per il trasporto delle persone disabili.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 48.
Il numero legale è sempre 30.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva Emendamento rubricato n. 49) presentato dai Consiglieri Burzi Cavallera,Cotto: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "Art. 42 bis (Modifica della l.r. 28/99) Dopo il comma 2, dell'articolo 18, della legge regionale 12 novembre 1999 n. 28 (Disciplina e sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte (in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114) sono aggiunti i seguenti: '2 bis. La Regione concede ai piccoli comuni, così come individuati dalla l.r. n. 15/2007, contributi in conto capitale per la realizzazione,.
Ristrutturazione e manutenzione delle spese pubbliche, nelle misure e secondo le modalità stabilite con provvedimento della Giunta regionale sentita la Commissione consiliare competente.
2 ter. Per l'anno 2008 è prevista una spesa di euro 500.000,00 alla cui copertura si provvede mediante la dotazione dell'UPB DA17022.
2 quater. Per gli anni successivi alla copertura degli oneri derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 2 bis e 2 ter, si fa fronte con risorse finanziarie individuate con le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte).'".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Visto che siamo ai "saldi" di fine giornata, l'emendamento prevede un intervento straordinario per aiutare i piccoli Comuni a sistemare il Peso pubblico, importante presidio soprattutto nelle zone rurali.
Chiederei un esame benevolo: si tratterebbe di stanziare 500.000,00 euro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Purtroppo non ho letto l'emendamento n. 48 presentato dalla Giunta regionale; il mio intervento, pur in sede di esame del n. 49, sarà quindi sull'emendamento precedente.
Chiedo al Vicepresidente Peveraro di valutare, e possibilmente modificare - se ritiene - il comma 2 dove si dice "i contributi sono concesse solo per le autovetture nuove di fabbrica". Le segnalo che molti per approfittare di un grosso risparmio, circa 20/25%, acquistano vetture di fatto nuove, ma con la formula "kilometri zero", che non rientrerebbero nell'agevolazione.
Le chiedo, se, con qualunque modalità, fosse possibile intendere "autovetture nuove o a kilometri zero". Vetture di fatto nuove, ma con un grosso risparmio per chi le acquista.



PRESIDENTE

Collega Rossi, sta intervenendo sull'emendamento rubricato n. 48?



ROSSI Oreste

Sì, Presidente: me ne sono accorto dopo averlo votato....



PRESIDENTE

A voce della Presidente Bresso, la Giunta regionale terrà conto delle sue osservazioni.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Purtroppo non sono nelle condizioni di esprimere parere favorevole per una mera questione di risorse.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 49, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato SÌ 14 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Pedrale, Burzi Cavallera: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "Articolo 42 bis (Modifiche della l.r. 1/2004) 1. Al comma 3, dell'articolo 29, della legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento), è aggiunto il seguente periodo: 'Alle strutture residenziali pubbliche è riservata una quota del 50% dei posti per anziani non autosufficienti finanziati dalla Regione.'".
La parola al Consigliere Pedrale per l'illustrazione.



PEDRALE Luca

Probabilmente, nella confusione, l'emendamento rubricato n. 30 sottoscritto da me e dai Consiglieri Burzi e Cavallera, s'intendeva ritirato; in realtà, lo vogliamo discutere e votare.
Si tratta di un emendamento non banale alla legge finanziaria, con il quale chiediamo che si riservi una quota del 50% dei futuri posti per anziani non autosufficienti alle strutture pubbliche: exIPAB, le strutture residenziali comunali.
L'emendamento è stato presentato per correggere una situazione che si sta creando un po' in tutto il Piemonte, a seguito della legge regionale n.
1, che ha consentito la liberalizzazione della scelta, da parte degli utenti e delle loro famiglie, di individuare la residenza preferita. Si è venuta però a creare una situazione di sofferenza e disagio da parte di molte strutture residenziali pubbliche, le quali devono osservare parametri assai rigidi nell'ammodernare, nel risanare, nel "mettere a norma" le proprie strutture per elevare i propri livelli assistenziali. Parametri per cui queste situazioni, indirettamente, sono fortemente penalizzate.
L'emendamento s'intende, naturalmente, per i posti a divenire per gli anziani non autosufficienti; una futura delibera della Giunta regionale potrebbe regolamentare tale riserva, per un periodo transitorio - 4/5 anni sufficiente per consentire alle strutture pubbliche di adeguarsi, di recuperare tempo e raggiungere livelli qualitativi maggiori di quelli che attualmente possono offrire agli utenti.
Ovviamente, si tratta di situazione da valutare e considerare soprattutto per strutture pubbliche vetuste - purtroppo sono molte, in Piemonte - ospitate in immobili di parecchi anni, che quindi denunciano evidenti limiti di efficienza.
Spero dunque che l'Aula, o successivamente la Giunta regionale individuino un percorso per dare una risposta adeguata alle strutture pubbliche attualmente in difficoltà.



PRESIDENTE

La parola alla Giunta per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il tema è interessante. La praticabilità di questo percorso dovrà essere oggettivamente valutata e peraltro lo dice lo stesso Consigliere.
Quindi, c'è il parere negativo sull'emendamento, ma c'è l'impegno dell'Amministrazione a verificarne la fattibilità ed eventualmente, già in sede di assestamento, prevedere l'introduzione di questa clausola.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale l'assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 10 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 31) (diventa articolo 38) presentato dai Consiglieri Burzi, Cavallera: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "Articolo 42 bis (Modifiche alla l.r. 12/2004) 1. All'articolo 28 (Norme transitorie) della legge regionale n. 2 del 17 gennaio 2008 (Disposizioni in materia di navigazione interna, demanio idrico della navigazione interna e conferimento di funzioni agli enti locali), sono aggiunti i seguenti commi: '3. Le istanze, di cui all'articolo 2 (Disposizioni per il rilascio delle concessioni per l'utilizzo di aree o beni appartenenti al demanio della navigazione interna), commi 8 e 9 della l.r. 18.05.2004, n. 12 (Disposizioni collegate ala legge finanziario anno 2004), devono essere presentata alla autorità concedente territorialmente interessata, entro e non oltre il 31 dicembre 2008, pena la nullità della valenza dei documenti presentati.
4. Per i soggetti appartenenti alle casistiche riportate all'articolo 2 commi 8 e 9 della l.r. 18.05.2004, n. 12, la mancata presentazione dell'istanza, nei termini di cui al comma 3, determina il divieto ai fini demaniali al mantenimento dell'occupazione in essere.
5. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare disciplina con proprio regolamento, le modalità operative e gestionali derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 3 e 4 del presente articolo.'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

L'emendamento n. 31, che riguarda il demanio idrico e che tratta una questione su cui dispongo di un appunto di 2 pagine, che non sto a leggere sarebbe da votare e da accogliere perché fa delle precisazioni che possono essere utili.
Vorrei sapere che cosa ne pensa l'Assessore.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 34 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 150) presentato dai Consiglieri Burzi, Rossi: Dopo l'articolo 42 è aggiunto il seguente: "42 bis. (Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa) 1. In applicazione di quanto previsto dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003), le leggi regionali di cui all'allegato A sono rifinanziate nell'importo ivi indicato.
2. Le disposizioni delle leggi regionali abrogate nell'allegato A di cui al comma 1, continuano ad applicarsi ai rapporti sorti nel periodo della loro vigenza e per l'esecuzione degli accertamenti dell'entrata e degli impegni di spesa assunti così come previsto dall'articolo 2 della legge regionale 1 agosto 2005, n. 13 (Legge regionale di semplificazione e disciplina dell'analisi di impatto della regolamentazione).".
L'emendamento rubricato n. 150 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 154) presentato dai Consiglieri Boniperti, Casoni Botta, Vignale: Dopo l'articolo 42, aggiungere il seguente articolo 42/septies: "Art. 42/septies. (Modifica alla l.r. n. 70/96) La lettera c) del comma 1 dell'articolo 49 della l.r. 70/96 è sostituita dal seguente: 'c) usare più di due cani per cacciatore e più di quattro per comitiva, ad esclusione della caccia al cinghiale e dei cani appartenenti ad un muta specializzata e per i quali l'Ente Nazionale Cinofila Italiana (ENCI) abbia rilasciato brevetto di idoneità'.".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale l'assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 172) (diventa articolo 29) presentato dai Consiglieri Ricca, Vignale: Dopo l'articolo 42, aggiungere un nuovo articolo: "Art. 43 (Modifica Piano di tutela delle acque).
1. La lettera d) dell'articolo 23 (Aree a elevata protezione) del Piano di tutela delle acque, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n.
117-10731 del 13 marzo 2007, è abrogata".
La parola all'Assessore per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 172, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 4 Consiglieri Il Consiglio approva.
Gli emendamenti rubricati n. 176 e n. 184 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 190) (diventa articolo 39) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 42 è inserito il seguente articolo: "Art. 42 bis (Modifiche alla legge regionale 23 aprile 2007, n. 9) 1. All'articolo 54, comma 1, della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 dopo le parole 'agli invalidi di guerra' aggiungere le parole ', agli invalidi per servizio'".



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

È l'estensione anche agli invalidi per servizio dell'esenzione sui biglietti del trasporto pubblico.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 190.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 215) presentato dai Consiglieri Vignale Boniperti, Monteggia, Ferrero, Reschigna, Bizjak, Rostagno, Ricca: Dopo l'articolo 42, aggiungere il seguente articolo 42/bis "Art. 42 bis (Modifica alle l.r. n. 44/2000) L'articolo 69 (Funzioni delle Comunità montane) 1. Sono trasferite alle Comunità montane le seguenti funzioni amministrative: a) progettazione, approvazione, realizzazione e gestione di opere pubbliche di loro competenza b) dichiarazione di urgenza ed indifferibilità dei lavori, nonché funzioni amministrative connesse all'espropriazione per pubblica utilità e all'occupazione temporanea d'urgenza per la realizzazione di lavori o interventi di pubblica utilità realizzati da altri enti pubblici o soggetti privati e localizzati nell'ambito territoriale delle comunità montane stesse, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 66, comma 2, lettera a).
2. Sono altresì delegate alle Comunità montane le funzioni relative a: a) dichiarazione di pubblica utilità, nonché funzioni amministrative connesse all'espropriazione per pubblica utilità ed all'occupazione d'urgenza per la realizzazione degli impianti funiviari in servizio pubblico per il trasporto di persone disciplinate dalla l,r. n. 71 del 14 dicembre 1989 b) funzioni amministrative connesse all'espropriazione per pubblica utilità ed all'occupazione d'urgenza per la costituzione coattiva delle servitù connesse alla gestione delle aree attrezzate sciabili di cui all'art. 2 comma 3 della l. 363 del 24 dicembre 2003.".
Emendamento rubricato n. 216) presentato dai Consiglieri Vignale Boniperti, Monteggia, Ferrero, Reschigna, Bizjak, Rostagno, Ricca: Dopo l'articolo 42, aggiungere il seguente articolo 42/bis: "Art. 42/bis (Modifica alle l.r. n. 5/2001) L'articolo 9 (Integrazioni alla l.r. 44/2000. Inserimento del titolo VII artt. 87-104) è così modificato: 'Dopo il comma 3 dell'art. 98 (Funzioni dei Comuni e delle Comunità montane) aggiungere il seguente comma 4): 4. Ai Comuni non appartenenti alle Comunità montane sono attribuiti le seguente funzioni amministrative: a) l'approvazione di progetti per la realizzazione di nuovi impianti a fune, ascensori e scale mobili e per l'ammodernamento di impianti esistenti, nonché l'approvazione del Regolamento di Esercizio e del piano di soccorso, l'assenso alla nomina del Direttore e del Responsabile di esercizio ed il benestare per l'apertura al pubblico esercizio degli impianti funiviari, ascensori e scale mobili stese b) la vigilanza sulla regolarità dell'esercizio di impianti a fune ascensori e scale mobili: c) l'approvazione dei progetti relativi a sotto servizi agli impianti funiviari, ascensori e scale mobili.".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Illustro entrambi gli emendamenti perché sono simili. I colleghi vedranno che è stato presentato come Commissione post-Olimpiadi e questo per un motivo molto semplice.
Nel 2000 la Regione Piemonte fece la legge n. 44, con la quale trasferì alle Comunità montane o ai Comuni le deleghe relativamente alla progettazione, approvazione, realizzazione e collaudo degli impianti di risalita.
In questo trasferimento di deleghe mancò un pezzo, cioè la dichiarazione di pubblica utilità. Pertanto ad oggi la Regione non lo pu più fare, perché con la legge n. 44 ha trasferito le deleghe alle comunità montane e le comunità montane non lo possono fare perché questo pezzo di norma non è stata trasferita a loro.
Come i colleghi vedono è stata presentata come Commissione post Olimpiadi, perché quando facemmo le audizioni sulle cinque proposte di legge relativamente all'impiantistica, alcuni Presidenti di comunità montane auditi ci presentarono i due emendamenti così come oggi sono stati presentati, in modo tale che sanassero la mancanza della legge. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Intervengo perché ci siamo consultati. Lo verifichiamo, perché esiste un d.d.l. sulle comunità montane. Ho capito qual è il tema, ma dovete lasciarci il tempo di verificare; anche perché avete criticato la Giunta su alcune cose, ma questo non ha niente a che vedere con la finanziaria.
Noi abbiamo sempre cercato di attenerci a questioni che abbiano stretta attinenza con questioni finanziarie, ma qui siamo di fronte ad una delega.
Esiste un disegno di legge già in Aula, nel senso che è già stato trasmesso dalla Giunta e che riguarda le comunità montane. Lo verifichiamo e se vi è un problema lo inseriamo, tanto abbiamo un vincolo di tempo altrimenti salta un terzo delle comunità montane del Piemonte.
Quindi, a quella legge, con tutte le opportunità e le modifiche del caso, bisognerà arrivare e inseriremo questo, anche avendo tempo di verificare se il testo è corretto. Quindi, il parere è negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per dichiarazione di voto.



VIGNALE Gian Luca

Per dichiarazione di voto.
Pur comprendendo le motivazioni non comprendo la contrarietà.
Vi è però un problema che anche il collega Reschigna l'altro giorno correttamente fece presente che lo potevamo inserire nella legge sulle comunità montane.
Questo può andare benissimo per l'emendamento n. 215), ma vi è il problema che questa delega riguarda anche Comuni non appartenenti alle comunità montane sedi di impianti di risalita.
Ovviamente questa delega, anche qualora la andassimo ad inserire anche in tempi brevi per i motivi che ricordava la Presidente relativamente alle comunità montane, non lo potremmo fare per i Comuni.
Quindi, chiedo per una questione di buon senso e lo dico da Presidente della Commissione a cui i Presidenti delle comunità montane hanno presentato gli emendamenti, approviamo almeno l'emendamento n. 216) che riguarda i Comuni e non le comunità montane.
Lo dico perché mi sono fatto portatore di una richiesta che proveniva dagli Enti e dal territorio.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 215), sul quale l'assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 218) (diventa articolo 40) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: "Articolo 42 bis (Modifica della l.r. 28/1993) 2. Dopo il comma 1 dell'articolo 17 della legge regionale 14 giugno 1993 n. 28 (Misure straordinarie per incentivare l'occupazione mediante la promozione e il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e per l'inserimento in nuovi posti di lavoro rivolti a soggetti svantaggiati) è inserito il seguente: '1 bis. Le Direzioni regionali e le Aziende sanitarie regionali destinano alle convenzioni di cui all'articolo 5 della legge 381/1991 e s.m.i. e ad altre forme di affidamenti con clausole sociali quali l'articolo 52 del d.lgs 163/2006, una quota non inferiore all'1,5% del volume degli affidamenti dell'anno per l'acquisto di beni o servizi. Entro la suddetta percentuale e compatibilmente con il tipo di attività da prestare, le Direzioni regionali e le Aziende sanitarie regionali possono definire una quota di inserimenti di persone con disabilità intellettiva, disabilità fisica con limitata autonomia e malattia mentale.'".



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento rubricato n. 218) prevede che le Direzioni regionali e le Aziende sanitarie su una quota non inferiore all'1,5% del volume degli affidamenti utilizzino imprese che ai sensi dell'articolo 5 della legge 381/1991 utilizzano l'inserimento di persone con disabilità intellettiva disabilità fisica con limitata autonomia e malattia mentale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Rispetto alla votazione precedente, abbiamo votato il n. 215, che è stato non approvato; rimane il n. 216.



PRESIDENTE

Avevo chiesto la stessa votazione per il n. 216, collega.



VIGNALE Gian Luca

E io avevo detto di no.



PRESIDENTE

Se lo richiede formalmente, lo rimetto in votazione.
Se è d'accordo, votiamo prima l'emendamento n. 218, presentato dalla Giunta, già illustrato, e poi torniamo sul n. 216.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 218, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 32 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
L'ultimo emendamento è quello rubricato n. 216.
Il proponente, collega Vignale, richiede la votazione per appello nominale.
Indìco la votazione nominale sull'emenda mento rubricato n. 216), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 9 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Con questa votazione è costituito l'articolo 42 bis.
Questa era l'ultima votazione.
Colleghi, vi prego di conservare la documentazione nei cassetti.
La Conferenza stampa si tiene nella Sala dei Presidenti al piano terreno.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15.58)



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