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Dettaglio seduta n.307 del 29/04/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.04 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.31 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Boeti, Botta, Bresso Cavallera, Deambrogio, Moriconi, Pozzi, Rossi e Spinosa.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che è stato distribuito ai Consiglieri, prima dell'inizio della seduta odierna, il processo verbale dell'adunanza consiliare del 22 aprile 2008, il quale sarà posto in votazione nella prossima seduta.


Argomento: Innovazione tecnologica

Interrogazione n. 1813 della Consigliera Ferrero, inerente a "Misura di sostegno 'Voucher'"


PRESIDENTE

In merito al punto 1 bis) dell'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 1813, presentata dalla Consigliera Ferrero.
Risponde l'Assessore Bairati.



PRESIDENTE

BAIRATI Andrea, Assessore alle politiche per l'innovazione e l'internazionalizzazione



PRESIDENTE

L'interpellanza si riferisce ad una misura d'investimento prevista dalla legge n. 4 sulla ricerca, che utilizza lo strumento dei voucher banalizzo: una sorta di contributi in forma unica, sotto forma d'assegno per azioni e servizi nel campo della ricerca industriale e precompetitiva dello sviluppo sperimentale, della protezione della proprietà intellettuale e dell'accompagnamento in materia d'innovazione tecnologica al processo cosiddetto "Basilea 2", che introduce un nuovo sistema di certificazione dei bilanci delle aziende.
L'interrogazione della Consigliera si riferisce ad un primo bando gestito da Finpiemonte S.p.a., destinato alle piccole e piccolissime imprese, interrogando la Giunta circa il fatto che i fondi siano effettivamente destinati a finalità di ricerca, se non si intenda sospendere la procedura visto che con il sistema dei voucher potrebbero essere finanziati interventi o soggetti estranei alla ricerca stessa, e circa quali provvedimenti si intendano adottare per evitare conflitto di interessi tra la Finanziaria regionale e i soggetti, in particolare un soggetto denominato "Eurocons", che ha avuto in termini numerici di domande un forte peso sul primo sportello aperto con la prima dotazione di sei milioni d'euro.
Infine, se il sistema dei voucher, che ha una dotazione massima di 30 mila euro si ritiene inadeguato o adeguato rispetto agli scopi che si prefigge, visto che, come rileva la Consigliera Ferrero, affidabili progetti di ricerca hanno, ovviamente, costi più elevati.
Premesso che non lo troverà nella risposta scritta, ma oralmente, la misura in oggetto introdotta in applicazione di uno degli assi della legge n. 4 è una misura espressamente richiesta in particolare dalle associazioni di rappresentanza e tutela degli interessi delle piccole e piccolissime imprese, che ritengono, anche con alcuni motivi assolutamente condivisibili, che una parte dei bandi finora lanciati sulla legge n. 4 e sui fondi europei di sviluppo regionale abbiano dimensioni e processi di riqualificazione più complessi rispetto alla dimensione e alla effettiva capacità dell'impresa artigiana di costruire filiere che possono intercettare questa opportunità. La misura dei voucher è stata introdotta proprio per avvicinare e accelerare l'accesso dell'impresa artigiana su tre questioni: primo, la ricerca; secondo, la tutela alla proprietà intellettuale; terzo, l'accompagnamento al processo denominato "Basilea 2".
Allora, le tre tipologie di servizio cui facevo riferimento previste dalla misura sono riconducibili in maniera diretta e indiretta a un percorso che dovrebbe consentire alle piccolissime imprese di ottenere, in particolare su Basilea 2, un rating migliore rispetto a quello che potrebbe derivare dalla sola considerazione dei fattori oggettivo-quantitativi iscritti a bilancio.
La ratio del finanziamento risiede innanzitutto nella deliberata volontà, peraltro concertata in sede di Comitato esecutivo della ricerca di consentire l'accesso al credito alle imprese il cui merito creditizio non traspare immediatamente dalle attività patrimoniali.
Per quanto riguarda la prima sessione di valutazione cui di cui si chiede anche conto, il consuntivo distribuito per tipologia di servizi quindi ricerca, diritti di proprietà intellettuale, accesso al credito, è stato il seguente: 718 domande pervenute complessivamente, di cui 235 relative all'asse 1 (Progetti di ricerca), 27 relative all'asse 2 (Diritti di proprietà intellettuale), 456 relative all'asse 3 (Accesso al credito).
Delle 718 domande, attraverso un percorso piuttosto rigoroso di valutazione, ne sono state ritenute ammissibili 384 e, in particolare, di queste 384 domande 134 sono state ritenute ammissibili sui progetti di ricerca per un ammontare complessivo di circa 3 milioni e 400 mila euro; 22 sui diritti di proprietà intellettuale, per un ammontare complessivo di 342 mila euro; 228 per circa 3 milioni di euro sull'asse dell'accesso al credito, per una dotazione complessiva di 6 milioni 785 mila euro.
La misura è stata interrotta dal 13 gennaio, la decisione dell'interruzione dello sportello è stata presa in considerazione del notevole scostamento all'apertura del primo sportello tra il numero delle domande presentate, come ho riportato secondo i numeri, e le risorse finanziarie regionali disponibili nella prima dotazione, misura che peraltro, viene rifinanziata adesso con un secondo sportello da sei milioni di euro.
Per quanto riguarda la questione specifica relativa al conflitto di interessi, nelle domande relative alla tipologia di accesso al credito Eurocons figura come un soggetto erogatore del servizio e non come soggetto beneficiario, cioè come un soggetto che ha intermediato domande e offerta accompagnando le imprese alla presentazione della domanda dello sportello stesso.
Inoltre, non esiste alcun conflitto di interesse societario tra Finpiemonte S.p.a. ed Eurocons in quanto, com'è noto, Finpiemonte S.p.a.
la parte in house, per capirci - non partecipa ad Eurocons; Finpiemonte Partecipazioni - cioè, la holding di Partecipazioni, per capirci partecipa ad Eurofidi e tra Eurofidi ed Eurocons non ci sono rapporti societari, in quanto Eurocons è un consorzio autonomo. Se posso aggiungere una breve considerazione di merito, valgono due osservazioni. La prima: è evidente che una parte degli obiettivi che lo sportello si prefiggeva, in particolare quelli che derivavano da forti sollecitazioni del tessuto imprenditoriale, cioè intervenire a tutela della proprietà intellettuale della piccola e piccolissima impresa, richiamata come una delle questioni critiche nel sistema piemontese, è un obiettivo oggettivamente da rivalutare. Da rivalutare o per l'effettivo ruolo di accompagnamento che il sistema associativo riesce ad avere verso le proprie imprese, o per la natura stessa della misura, perché bisognerà riconsiderare se quella sia effettivamente una questione sentita e ritenuta di importanza così strategica, come da molti elementi sembrava essere.
La seconda: ritengo che la taglia, per la natura dei progetti che erano presentati dallo sportello, sia coerente con i percorsi che, più che di ricerca sperimentale e industriale, sono di innovazione incrementale, che la piccola e la piccolissima impresa sono prevalentemente chiamate a gestire e verso la quale sentono più chiaro il proprio ruolo e la propria missione. Anzi lo strumento dei voucher, per la sua rapidità, flessibilità di utilizzo e possibilità di essere utilizzato su diverse misure e assi della legislazione e dei documenti di programmazione che abbiamo varato in materia di competitività e di ricerca, sarà uno strumento che utilizzeremo anche in futuro, magari riconsiderando e rimodellando le misure di indirizzi su cui utilizzarli.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero, per la replica.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Molto brevemente, anche perché è un'interrogazione di qualche tempo fa, che esprimeva una preoccupazione legata ad una serie di considerazioni che avevamo appreso da diversi articoli comparsi sui giornali. Ovviamente, chiederemo alla cortesia dell'Assessore di poter avere copia della risposta, per analizzare una serie di considerazioni che sono state fatte rispetto alla parte un po' più delicata, sulla quale era utile avere un chiarimento, che era quella legata all'aspetto di Eurocons.
Pertanto, mi limito a svolgere una valutazione più complessiva rispetto al ragionamento che faceva l'Assessore, sul discorso del voucher.
Anche noi riteniamo possa essere utile lo strumento del voucher attraverso il quale si permette al sistema delle imprese un accesso veloce ad una serie di opportunità che l'Assessore ha indicato nelle tre categorie.
Il problema del rapporto con Finpiemonte è un problema che abbiamo sollevato anche in altre sedi, relativamente alla capacità di essere conseguenti e veloci rispetto alle opportunità che sulle diverse misure sono messe a disposizione, in base alle varie risorse. Mi permetto di affermare che, probabilmente, nel momento in cui si mettono a disposizione delle opportunità che, dal numero di domande presentate, risultano anche abbastanza appetibili per il sistema economico, bisognerà calibrare nuovamente, in senso quantitativo, le risorse messe a disposizione su certe misure.
Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola "Leonardo Da Vinci" di La Loggia (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola "Leonardo Da Vinci" di La loggia in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
State assistendo alla fase iniziale dei lavori del Consiglio; in questo momento la Giunta regionale, tramite gli Assessori, sta rispondendo alle interrogazioni poste dai Consiglieri.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 1408 della Consigliera Ferrero, inerente a "Crisi LIRI"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1408 della Consigliera Ferrero.
La parola all'Assessore Bairati, per la risposta.



BAIRATI Andrea, Assessore all'industria ed energia

Grazie, Presidente. L'interrogazione in oggetto fa riferimento alla crisi della LIRI, azienda chimica con sedi a Nichelino e Pont Canavese. Vi lavorano circa 350 addetti. È una crisi prevalentemente di natura finanziaria, che l'Assessorato all'industria ha seguito. Questo è l'oggetto dell'interrogazione della Consigliera Ferrero, cioè l'opera svolta dall'Assessorato all'industria e quali iniziative s'intendano adottare per il necessario supporto all'attività della Liri.
Il lavoro si è svolto su due piani, ovviamente derivanti dalle competenze che l'Amministrazione ha, sia sul versante delle politiche attive sia sul versante delle politiche più di ammortizzazione, dal novembre 2007, in cui la crisi si è manifestata con evidenza più forte presso la direzione lavoro della Regione Piemonte, Organizzazioni Sindacali e azienda hanno definito e concordato al tavolo regionale il ricorso agli ammortizzatori sociali, in particolare alla cassa integrazione straordinaria, per una durata complessiva di dodici mesi a decorrere dallo scorso dicembre 2007.
La cassa integrazione riguarda un numero di circa 110 dipendenti, di cui 60 occupati presso lo stabilimento di Nichelino e 50 presso lo stabilimento di Pont Canavese.
I lavoratori interessati dalla cassa integrazione a rotazione sono stati definiti e articolati su un piano concordato tra Organizzazioni Sindacali e Azienda.
Questo sul versante dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Parallelamente a ciò, il piano industriale di risanamento predisposto dall'Azienda è stato valutato positivamente dalla relazione del perito esperto nominato dal Tribunale di Torino, basandosi anche sulla disponibilità che il sistema bancario aveva dato alla messa a disposizione della finanza necessaria alla ripartenza industriale dell'Azienda, con quattro punti qualificanti che sono stati discussi anche al tavolo regionale.
Primo, un forte impegno sul versante commerciale per un'azione più forte di fidelizzazione della clientela. Secondo, la ricerca di nuovi sbocchi di mercato attraverso una maggiore competitività del prodotto facendo leva su investimenti tecnici e sul versante del processo finalizzati a una riduzione degli scarti di produzione e a interventi organizzativi volti a semplificare il ciclo produttivo, quindi anche alla riduzione dei suoi costi; terzo, riduzione dei costi di struttura e delle voci di spesa corrente anche attraverso - questo è l'aspetto più delicato il ridimensionamento degli organici, cioè circa 65 lavoratori, di cui buona parte - circa una cinquantina - in possesso già dei requisiti pensionistici, e la quota restante di lavoratori che hanno lasciato e lasceranno volontariamente l'azienda attraverso un percorso di mobilità.
Quarto, attraverso interventi mirati a ridurre l'esposizione finanziaria dell'Azienda su due versanti: riduzione del magazzino di prodotti finiti e razionalizzazione degli acquisti delle materie prime.
La Direzione Attività produttive, quindi non Lavoro, segue l'avanzamento del piano di risanamento industriale. L'assetto complessivo che prende il gruppo è sintetizzabile in questi termini. Intanto, una razionalizzazione delle attività, perché l'azienda che appartiene al gruppo LIRI opera sì nel versante chimico, ma all'interno di un gruppo che ha più attività industriali (mobili, arredamenti, ecc.).
Il processo di ristrutturazione non ha riguardato ovviamente soltanto le unità produttive piemontesi, ma l'intera holding e ha portato la struttura del Gruppo da undici società operative a cinque; una di queste la LIRI Industriale S.p.A., come dicevo, è quella localizzata con gli stabilimenti in Piemonte a Pont Canavese (produzione laminato) e a Nichelino (produzione laminato in continuo attraverso altro processo). Le altre quattro divisioni del Gruppo sono localizzate una in Belgio e le altre tre sono aziende di distribuzione sui mercati europei.
Il fatturato della LIRI Industriale (attività localizzate in Piemonte) ha registrato nel quinquennio 2001-2005 una continua contrazione, passando da circa 70 milioni di euro a poco più di 42 milioni di euro, e solo l'esercizio 2006 (quello che ne ha avviato i necessari interventi di ristrutturazione) ha segnalato una positiva inversione di tendenza, anche se ancora troppo debole rispetto alla natura dei problemi industriali del Gruppo, risalendo a 44,6 milioni di euro.
Le cause della crisi sono quelle che abbiamo indicato, ovvero: riduzione dei volumi di vendita; elevata incidenza del costo delle materie prime; costi di struttura; forti oneri finanziari.
Quindi, in conclusione non posso che ribadire il fatto che, sia sul versante dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali sia sul fronte del monitoraggio del piano industriale, le due Direzioni competenti seguono il dossier aziendale.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Ferrero, per la replica.



FERRERO Caterina

Grazie, Assessore. Le chiedo gentilmente di fornirmi una copia scritta di questa risposta.
Ebbene, la motivazione che mi aveva spinto a presentarle l'interrogazione in oggetto, anche se il tema - come giustamente lei ha evidenziato - coinvolge più Assessorati della Regione Piemonte, era prevalentemente relativa alla preoccupazione che questo ridimensionamento dovesse compromettere una serie di realtà territoriali della nostra provincia in modo consistente.
ovvio che, nell'ambito della prima cintura, quella di Nichelino è una realtà importante, e mi permetto di fare una valutazione ancora più preoccupata rispetto a quella di Pont Canavese semplicemente perché in quel luogo insiste una crisi, una difficoltà delle realtà economiche e imprenditoriali più consistente.
Mi è parso di capire che però, nell'ambito di questa ristrutturazione la realtà di Pont Canavese avrà una sua dignità di esistenza e quindi in questo senso anche noi saremo vigili e attenti allo sviluppo di questo piano di risanamento, che ci auguriamo possa essere di aiuto rispetto all'esigenza di questa azienda di risollevarsi. La ringrazio ancora per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Toselli di una comunicazione della Giunta regionale in merito all'affidamento dell'Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità all'ASL Torino 1 della gara di aggiudicazione del vaccino contro l'infezione da HIV (Papilloma virus) (interrogazione n. 2103 del Consigliere Toselli inerente a "Vaccinazione contro il virus del papilloma umano")


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente. Mi permetto di interrompere i lavori del Consiglio in merito alle risposte sulle interrogazioni e interpellanze date dalla Giunta ai Consiglieri per sottoporre ancora una volta la questione relativa all'offerta attiva del vaccino contro l'infezione da HIV (papilloma virus) che, come ben lei ricorda, già in precedenza avevo in quest'Aula sollecitato, richiedendo la cortesia di una risposta da parte dell'Assessore, e l'avevo richiesta specificamente in Commissione. Siccome le cose stanno procedendo, Presidente, e la risposta in Commissione non mi è stata data, colgo l'occasione - e vorrei la risposta in mattinata da parte dell'Assessore, poiché credo sia nelle condizioni di potermela fornire - per chiedere se la gara di appalto che la Giunta regionale si appresta a fare è in linea con il parere dell'Avvocatura della Regione Piemonte. Se così non fosse, mi si deve motivare perché viene fatta una scelta diversa, quali vantaggi e quali svantaggi derivano da tale scelta.
Avrei piacere, Presidente, che anziché questa risposta mi giunga in Commissione prossimamente, vista l'imminente gara di appalto, mi fosse data stamani: l'Assessore ha il tempo di alzare il telefono, verificare e rispondermi nel merito. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, abbiamo già fatto quanto è di nostra competenza rispetto alle sue precedenti richieste.
L'Assessore Artesio avrà modo di intervenire al riguardo, se lo ritiene.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interpellanza n. 2099 della Consigliera Cotto, inerente a "Diffusione del DVD 'AIDS: se domani... voci dal mondo che lotta contro l'AIDS'"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interpellanza n. 2099, presentata dalla Consigliera Cotto.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

La Consigliera prendeva ad oggetto della propria interrogazione il tema relativo alla distribuzione del DVD "AIDS: se domani... voci dal mondo che lotta contro l'AIDS".
Siamo in grado di rispondere ai quesiti posti dalla Consigliera ricordando come premessa che ovviamente gli interventi di prevenzione dell'Assessorato regionale alla sanità non si concentrano né si concludono nelle campagne di comunicazione, ma riguardano una fitta rete di assistenza e cura, nonché una costante attività di informazione, in modo particolare all'interno dei servizi sanitari.
I dati epidemiologici che abbiamo a disposizione evidenziano come nel 2006 siano aumentate le diagnosi in persone adulte di età superiore ai 45 anni. Inoltre, l'aumento delle infezioni attribuibili a contatti eterosessuali è in costante crescita: in cinque anni si è registrato un incremento del 15%. In diminuzione, invece, i casi di chi ha contratto l'infezione attraverso l'uso di droghe per via endovenosa.
Oggi di AIDS, quindi, si ammalano persone giovani-adulte tramite i contratti eterosessuali e non possiamo più parlare di specifiche categorie esposte al rischio, ma di una popolazione esposta al contagio rappresentata da coloro che hanno una vita sessuale attiva.
La distribuzione del documento AIDS ha scelto quindi, in base a questa valutazione della platea potenzialmente interessata, di utilizzare i canali del cinema, delle stazioni ferroviarie di Trenitalia e quelle gestite da GTT, coinvolgendo persone senza distinzione di età, di genere o di condizioni sociali ed economiche. Inoltre, coloro che scelgono di andare al cinema sono generalmente più predisposti alla visione di materiale video.
In questa fase sono stati distribuiti circa 150 mila DVD in 56 sale cinematografiche, 42 stazioni ferroviarie, dieci stazioni gestite dal Gruppo Torinese Trasporti e cinque uffici clienti di GTT.
Inoltre le Aziende Sanitarie Regionali stanno realizzando piani di distribuzione del documentario specifici e mirati, differenziati in base al territorio per un ammontare di altre 40 mila copie.
In ogni caso il DVD sarà messo a disposizione presso i principali punti di accesso dei servizi sanitari, dai centri di prenotazione ai punti consultoriali, dagli ambulatori di specialistica agli URP, dalle sale di attesa ai punti prelievo.
Inoltre, oltre a questi punti fissi, ogni azienda valuterà quali altri strumenti utilizzare.
Naturalmente è pensabile ed auspicabile una collaborazione stretta con la scuola, con la quale - come sempre - si propone l'impiego di materiale di varia natura solo se adeguatamente supportato dalla possibilità di una rielaborazione culturale da parte della composizione classe e da parte del supporto del docente.
Ogni idea, come quella suggerita dalla Consigliera Cotto, di ampliare la distribuzione ed offrire nuove occasioni di confronto, è quindi benvenuta, facendo riferimento in modo particolare al fatto che, nei confronti delle politiche di prevenzione che impiegano come canale preferenziale il settore della formazione scolastica, è opportuna, perch questi materiali ritrovino senso nella comprensione e nella discussione dei ragazzi, una collaborazione con le figure professionali dei docenti referenti per la salute, quindi possano essere inserite nel piano dell'offerta formativa.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera.



COTTO Mariangela

Grazie, Assessore.
Quest'interpellanza parte proprio dal fatto che la distribuzione del DVD avrebbe dovuto coinvolgere le scuole, i consultori, i medici di famiglia e le associazioni. Siamo rimasti veramente molto stupiti quando abbiamo visto che sono stati consegnati solo alle sale cinematografiche uffici GTT e 42 stazioni ferroviarie, come lei evidenzia nella risposta.
Quindi, l'impressione è che si sia persa proprio un'occasione in questa campagna di comunicazione. Poi siamo d'accordo che la prevenzione non termina con la campagna di comunicazione, però è un peccato quando la campagna di comunicazione non raggiunge lo scopo dopo che, con una precedente delibera e con una precedente determina, si sono fissati degli obiettivi che poi vengono modificati in corso d'opera.
Lei afferma che è auspicabile la collaborazione con la scuola, ma il termine "auspicabile" forse lo dovremmo utilizzare di più noi Consiglieri che siamo quelli che auspichiamo. La Giunta invece deve decidere, non deve auspicare.
Quando ordina 190 mila copie del DVD, deve già sapere che ci sono degli insegnanti formati a fare vedere questo DVD nelle scuole; altrimenti già subito, a monte, si sostiene che non è il caso di mandarlo nelle scuole, lo facciamo perché chi passa alla stazione può vedere questo DVD, può vederlo nelle sale cinematografiche.
Quindi, la considerazione che un po' viene spontanea è che si aveva intenzione di fare una cosa e non ci siamo riusciti, ed è veramente un peccato.
So che una volta era stato messo in moto un osservatorio delle campagne di comunicazione per controllare i risultati. Sarebbe interessante chiedere a quest'osservatorio - se c'è ancora - di osservare i risultati. Grazie.


Argomento: Assistenza farmaceutica (organizzazione, servizi ecc.

Interrogazione n. 2037 del Consigliere Burzi, inerente a "Procedure complicate per l'ottenimento dell'esenzione dal ticket"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 2037, cui risponde l'Assessore Artesio che pertanto facoltà di intervenire.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione fa riferimento alla determinazione assunta dalla Giunta regionale di estendere, a partire dal 1° gennaio, la fascia di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica, e in modo particolare alle difficoltà che si sarebbero verificate da parte degli utenti nell'accesso alla dichiarazione di esenzione in ordine ad una presunta insufficiente comunicazione ed al mancato utilizzo della nuova tessera sanitaria.
In ordine alla pratica cui abbiamo assistito nell'inizio dell'anno 2008, periodo nel quale si sono concentrate le richieste di accesso per il rilascio degli attestati degli aventi diritto, credo non si possa fare riferimento ad un'insufficiente informazione, non solo perch l'informazione è stata divulgata con circolari applicative verso le ASL da parte della Regione e dalla Regione verso i propri uffici di comunicazione con il pubblico, non solo perché la documentazione era inserita nel sito internet dal quale era scaricabile il modulo regionale presentabile in tutte le ASL, non solo perché è stata riportata dai media, ma perché, di fatto, le persone hanno dimostrato di conoscere quest'opzione visto l'afflusso che si è registrato alla presentazione degli sportelli delle ASL.
Piuttosto, la preoccupazione che il Consigliere evidenzia, e che io condivido e che quindi allerta future eventuali situazioni analoghe, è la mancata previsione in ordine al fatto che i cittadini hanno ritenuto di concentrare in un unico arco temporale, quello immediatamente successivo all'emanazione del provvedimento, la propria disponibilità di recarsi agli uffici delle ASL per ottenere, sulla base dell'autocertificazione l'attestato di esenzione.
Vi è inoltre la preoccupazione, in particolare per quelle fasce che ne erano già titolari - e che continuavano ad esserlo, e continuano ad esserlo fino a giugno 2009 e per le quali quindi non occorreva alcun rinnovo - di dover essere con quest'esenzione nuovamente chiamati in causa e quindi di doversi recare, in modo inappropriato, soprattutto per la loro fatica e non certo per gli sportelli dell'ASL, verso questa nuova opportunità.
Quindi, concordo sulla base dell'esperienza che è preferibile la possibilità di snellire più che deburocratizzare, perché francamente l'autocertificazione era elemento più snello di qualunque dichiarazione così come la possibilità di delega. Quindi, snellire l'accesso, immaginando che si possano individuare altri punti di richiesta di esenzione che non siano quelli degli sportelli delle ASL, è evidentemente una preoccupazione che condivido e che riterrò di prendere in considerazione come proposta alle Aziende nell'eventuale riproposizione di situazioni di questa natura.
In alcuni casi è avvenuto su base volontaristica, perché non apparteneva alle materie trattate con le rappresentanze di questi professionisti, ma i medici di medicina generale si sono resi disponibili all'interno di quella specifica relazione di fiducia e di conoscenza che intercorre fra questi professionisti e il paziente, a surrogare l'attività dell'Azienda Sanitaria.
In ultimo, la nuova tessera sanitaria non può essere utilizzata in sostituzione di un attestato rilasciato sulla base della dichiarazione del proprio reddito che i cittadini devono presentare ogni anno, atteso che i dati contenuti non sono correlati alla situazione reddituale del titolare.
Non discuto - non è materia di mia competenza, se non come fornitore - del fatto che l'eventuale tessera sanitaria possa essere utilizzata per semplificazione di passaggi burocratici e, quindi, al di là dell'originaria motivazione che la sta rendendo praticabile e utilizzabile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, per replica; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ringrazio l'Assessore per la risposta e per la condivisione, come ha più volte precisato nel suo intervento, di alcune preoccupazioni. Ma avremo modo, nei prossimi giorni, quando e se si parlerà di bilancio - anzi, se e quando si parlerà di bilancio, di cui la componente che lei gestisce è la parte preponderante - di trovare altre implicazioni tra il mondo dei ticket, delle esenzioni e delle applicazioni formali delle procedure, siano esse eccessivamente burocratizzate o meno.
Mi sembra di doverle peraltro ricordare - a meno che io abbia letto con superficialità, il che è possibile, ma qualora così fosse, la pregherei di darmene una smentita operativa immediata - che anche negli ultimi documenti dei PRR, che, in qualche modo, stanno diventando, come già si disse prima che il PSSR venisse approvato, una delle poche modalità di discussione tra le Aziende - si fa per dire "Aziende" - e l'Assessorato - si fa molto per dire "Assessorato" - non mi pare che ci sia (io non li ho letti tutti però) una soverchia traccia, all'interno di questi documenti, la cui approvazione da parte della Giunta è recentissima, o molto recente, di un'attenzione specifica attorno ai temi che lei tocca, che sono, verso l'Assessore al bilancio, un problema di entrate. Perché adesso che la fase elettorale per un attimo si è acquietata, credo che chiunque sia seduto nel banco che lei occupa, o nei banchi che occupiamo noi, e si occupi del tema del ticket, sa che il ticket è un problema estremamente variegano nella sua complessità, che troppo spesso è stato affrontato, non soltanto dalla parte politica che voi rappresentate, con superficialità elettorale, perch questo è stato sia per quando venne applicato che per quando venne tolto.
Una delle cose divertenti che si potrebbe fare sarebbe quella di andare a vedere le dichiarazioni dei partiti-persone sui ticket, e scadenzarle all'interno di un percorso temporale: si vedrebbe come le dichiarazioni su questo tema soffrano di una influenza non casuale in vicinanza di momenti di "epidemie elettorali".
Chi parla, per esempio, sostiene che il ticket rivesta anche una funzione di ostacolo ad un incremento della spesa farmaceutica o, dal punto di vista diagnostico, degli esami, visto che nell'attuale modalità operativa in cui la Regione si muove, la collaborazione in tal senso con il mondo della medicina di base e della medicina generale, sebbene non sia mai stata eccellente, viva in questi giorni una fase di maggior complessità inerente alle tensioni che fra una parte dei loro sindacati e l'Assessorato e la Regione si situa: da un lato c'è "a che cosa serve il ticket, quando e come deve essere applicato, e a chi"; in merito al quesito "a chi" e a tutte le forme di esenzione o di sburocratizzazione, mi sembra evidente non solo in quest'area, che questa Regione possa e quindi debba fare di meglio.
Chiunque abbia l'occasione di frequentare uno dei nostri ospedali verifica de visu che queste complicazioni, anzi queste procedure indipendentemente da chi le ha studiate, risultano non sempre facilmente praticabili per coloro che, per grado di istruzione o per età, le avvertono come ostacolo. E siccome la nostra Regione ha certe condizioni socio economiche note, credo che trattasi di verificare con quale modalità questo possa o non possa essere applicato.
Mi permetto anche di ribadire che il suo intervento sarebbe per me più facilmente condivisibile - non è oggi la giornata particolare delle critiche, perché noi siamo molto tolleranti e ci sembra che dobbiate subire un problema alla volta; già oggi è una giornata non nata, per quanto mi riguarda, sotto una buona stella, quindi rimando ad altre occasioni e ad altri momenti, che certamente non mancheranno - se fossimo nella primavera estate 2005, quando questa Giunta (non lei, ma questa Giunta, che è elemento di continuità riassunta e sintetizzata eccellentemente nella Presidente dell'Esecutivo, che, contestualmente, è anche il capo della maggioranza, come i giornali hanno con grande "lietitudine" riepilogato nei giorni scorsi) tutta una serie di cose disse, che noi, purtroppo, non tanto perché abbiamo buona memoria, ma perché abbiamo dei buoni archivi ricordiamo, molte delle quali, per "n" motivi o non sono avvenute o stanno avvenendo con un grado di complicanza decisamente maggiore. Oggi mancano ventitre mesi alla fine di questa legislatura e credo che la domanda non sia più che cosa vorrete fare, ma che cosa state facendo oggi perch forse, abbia una qualche efficacia domani, nell'ambito di questa come di altre procedure inerenti alla sanità piemontese.
Ma, come ho detto, se e quando parleremo di bilancio, siccome la parte della sanità è preponderante all'interno del bilancio della Regione, avremo modo di tornare anche su questo tema.


Argomento: Zootecnia

Interrogazione n. 2060 del Consigliere Toselli, inerente a "Finanziamenti per gli impianti di trattamento dei reflui"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 2060 presentata dal Consigliere Toselli inerente a "Finanziamenti per gli impianti di trattamento dei reflui" Risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
L'interrogazione del Consigliere Toselli, relativamente alla situazione di crisi del comparto suinicolo e all'adeguamento in corso alle direttive comunitarie per quanto concerne l'utilizzo dei reflui zootecnici conseguentemente all'applicazione della direttiva nitrati, chiedeva quali provvedimenti la Giunta regionale e la Regione intenda adottare a sostegno delle aziende agricole per accompagnarle nell'adeguamento tecnologico e se non si ritenga opportuno prevedere specifici e adeguati strumenti finanziari regionali a sostegno degli allevatori.
Due considerazioni di fondo. La prima è che tra i tanti momenti in cui poteva capitare la necessità dell'adeguamento alle normative comunitarie la pesante difficoltà del comparto della zootecnia da carne in generale ma, nello specifico, del comparto suinicolo, sicuramente non è la cornice ideale per affrontare un adeguamento di sistema importante come quello che ci è richiesto dall'adeguamento alla direttiva nitrati.
Ricordo solo che la direttiva nitrati è stata emanata dall'Unione Europea nel 1991, in conseguenza di una serie di problemi di molte aree europee legati all'entrofizzazione, e cioè all'eccesso di nutrienti presenti nei corsi d'acqua che portavano, soprattutto se abbinati a condizioni di temperatura più alta, a fenomeni di abnorme proliferazione di alghe, con conseguente inquinamento ulteriore delle acque.
Questa direttiva intendeva appunto perseguire l'obiettivo di riequilibrare la presenza della zootecnia sul territorio e soprattutto di ridurre - nello specifico questa direttiva si occupa di nitrati, ma seguirà una direttiva fosfati, relativa alla presenza di nitrati e di fosfati nei corsi d'acqua.
Lo Stato italiano ha recepito, con decreto legislativo n. 152 del 1999 questa direttiva comunitaria. La Regione Piemonte ha recepito, con un primo adeguamento normativo nel 2002, un regolamento, il 9R, che sostanzialmente stabiliva le aree che in un primo tempo venivano individuate come aree vulnerate, cioè nelle quali i corsi d'acqua avevano già percentuali eccedenti le percentuali ammesse dalla normativa comunitaria e stabiliva le regole con cui su queste aree era obbligata ad attenersi alla zootecnia.
Questa designazione è stata ritenuta del tutto insufficiente e inadeguata da parte dell'Unione Europea, che ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del Piemonte come, peraltro, le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna.
A titolo di chiarimento, la Regione Piemonte aveva designato, in quel momento, circa il 25% del territorio regionale come soggetto alla direttiva nitrati.
La Regione Lombardia una percentuale di poco inferiore, la Regione Emilia Romagna intorno al 34-35%. La Regione Veneto aveva designato immediatamente il 61% del territorio regionale, di fatto togliendosi dalle Regioni che erano oggetto di procedura di infrazione.
Conseguentemente alla questione della procedura di infrazione, c'è stata una serie di tavoli a livello nazionale che hanno coinvolto le Regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Alla fine di questo lavoro portato avanti di concerto con il Ministero dell'Ambiente, si è trovata una quadratura che prevede, sostanzialmente, in Piemonte il 52,6% del territorio designato ai sensi della normativa e, in Lombardia e in Emilia Romagna, circa il 56% del territorio. Come ho detto prima il Veneto aveva già designato il 61% del territorio.
Con queste designazioni, dovremmo riuscire a chiudere la procedura di infrazione.
ovvio che queste designazioni hanno creato sul territorio piemontese una serie di problemi. Portando, in alcuni casi, da 500, in altri casi da 340, a 170 chilogrammi di azoto come massima equivalente produttivo degli allevamenti sull'unità di superficie, cioè su ettaro, questa situazione ha creato una situazione per la quale in molti casi le aziende devono adeguarsi perché la normativa prevede, a seconda dei casi, da un minimo di 120 ad una massimo di 180 giorni di stoccaggio obbligatorio per permettere a questi materiali di maturare, quindi di non impattare troppo negativamente sull'ambiente, quindi servono vasche di stoccaggio ecc pozzetti di ossigenazione, e tutta una serie di altre tecnologie.
Dall'altra parte ha richiesto, necessariamente, la messa in campo di provvedimenti che permettono di ridurre la quantità di azoto contenuta per metro cubo da apportare sul terreno per rendere compatibile il sistema della zootecnia della Valle Padana con il contesto ambientale soggetto alla direttiva nitrati.
La Regione Piemonte ha messo in campo una serie di strumenti che possono adeguatamente gestire la situazione e che sono stati oggetto di una serie di incontri con il mondo agricolo cui abbiamo spiegato tutta la questione. In sostanza, il lavoro che abbiamo messo in campo prevede, in questa fase, entro la fine dell'anno, un'attività di monitoraggio e di assunzione puntuale di tutte le informazioni relative alle aziende agricole, alla percentuale di terreno che hanno in proprietà, in affitto ed, eventualmente, in asservimento (cioè terreno che viene utilizzato per concimare con i reflui zootecnici provenienti dagli allevamenti).
Alla luce di queste informazioni, metteremo in campo gli strumenti puntuali per mettere in condizione le aziende agricole di affrontare questo necessario ammodernamento, sostanzialmente basandosi su due grossi pilastri. Nel mese di febbraio abbiamo negoziato, con l'Unione Europea l'autorizzazione ad utilizzare le risorse del PSR per un programma finalizzato a questo problema e che vareremo nel mese di ottobre-novembre dovremmo concordarlo nel dettaglio entro il mese di luglio (di fatto è già accordato, ma formalizzato lo sarà tra fine giugno e metà luglio). A ottobre-novembre faremo il bando che, alla luce delle informazioni che avremo, metterà in condizioni le aziende di adeguarsi strutturalmente.
Nella finanziaria regionale, in discussione in questi giorni, c'è un articolo che prevede la possibilità di agevolare gli impianti di biogas che costituiscono la prima fase di prelavorazione di questo refluo zootecnico.
Sono allo studio una serie di strumenti ulteriori per mettere in condizione le aziende, da un punto di vista giuridico e normativo, di non incorrere in tutte le complicazioni burocratiche che la normativa vigente, in questo momento, creerebbe loro. Io credo, anche alla luce del confronto con il mondo agricolo, che questa operazione dovrebbe metterci in condizioni di affrontare non dico con facilità, ma sicuramente con gli strumenti adeguati, la complessità del passaggio che stiamo vivendo.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Mi dichiaro soddisfatto della risposta.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 2104 del Consigliere Toselli, inerente a "Pagamento degli indennizzi dei danni dagli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 2104, sulla quale risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

L'interrogazione del Consigliere Toselli chiede informazioni relativamente ad una serie di problematiche emerse, soprattutto nell'ultimo semestre 2007, attinenti all'indennizzo di incidenti da fauna selvatica sulla viabilità.
Chiede quali sono i provvedimenti che la Regione intende adottare per tutelare i cittadini nei confronti del non soddisfacente funzionamento del sistema assicurativo in essere in quel momento e come divulgare, far conoscere le risposte e recuperare le osservazioni e sollecitazioni che venivano forniti dai tanti utenti su questo tema.
Alla luce della complessità che si era venuta creando, soprattutto nell'ultimo semestre del 2007 - in realtà già precedente - circa il fatto che la Regione nel 2004 aveva stipulato un'assicurazione, un sistema assicurativo che mirava, pagando un indennizzo ad una Compagnia, a mettere in condizioni questa di indennizzare le persone che avessero subito un incidente.
Per una serie di interpretazioni discutibili - ma che giuridicamente avevano retto sostanzialmente e che portavano all'assurdo che la Regione investiva oltre un milione di euro l'anno tra assicurazione e gestione delle pratiche senza, di fatto, riuscire ad ottenere che coloro che avevano un incidente avessero un indennizzo adeguato - nel 2007 abbiamo messo a punto una modifica del sistema, oggetto dell'approvazione di una norma in finanziaria 2007 che, sostanzialmente, ha abolito il sistema dell'assicurazione.
Dal 1° dicembre 2007 non esiste più, e si è creato un sistema di fondo di solidarietà, gestito dalle Province, con fondi regionali e in via di definizione in questi giorni come regolamento attuativo. Semplicemente tutte quelle risorse che noi spendevamo per assicurazioni e cose varie e che non portavano da nessuna parte, saranno oggetto di un fondo di solidarietà che le Province gestiranno. La normativa non prevede più la responsabilità diretta della Regione, ma un intervento a fianco degli incidentati, in forma di fondo di solidarietà, per il danno che hanno avuto urtandosi contro un animale selvatico. Nelle prossime settimane questo regolamento sarà operativo, quindi ci metterà in condizioni di avviare la costituzione di tavoli che gestiranno le risorse a livello provinciale andando a intervenire, con questo strumento, su tutti gli incidenti che partono dal 1° dicembre 2007. Il sistema è completamente nuovo.
Noi crediamo che sia molto più snello ed efficiente, abbiamo approvato in III Commissione 15 giorni fa il regolamento che detterà le regole alle Province per far funzionare tutto il sistema di erogazione. Entro l'estate sicuramente inizieranno ad essere erogati i contributi relativi agli incidenti dalla conclusione del vecchio sistema, quindi dal 1° dicembre 2007 in poi.



PRESIDENTE

La parola, per la replica, al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Assessore, l'importante è che vi sia copertura finanziaria da parte della Regione, perché, ovviamente, lei andrà a recuperare quanto le è possibile rispetto all'esperienza passata, il modulo assicurativo, per avete verificato le Province?



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura (fuori microfono)

Sì, è tutto concordato.



TOSELLI Francesco

Grazie.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interpellanza n. 2112 del Consigliere Toselli, inerente a "Danni alle produzioni di castagne a causa del Balanino e della Cidia"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 2112, presentata dal Consigliere Toselli.
Risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

L'interrogazione del Consigliere Toselli, alla luce di crescenti danni da parte di tante fitopatie tra le quali anche il Balanino e la Cidia per le castagne, chiede quali provvedimenti la Regione intende adottare per sostenere il settore castanicolo e se non si consideri opportuno intervenire nei confronti del Ministero affinché si possa ottenere il riconoscimento a livello comunitario di patologie quali il Balanino e la Cidia.
Relativamente a questi insetti, il Balanino e la Cidia sono indigeni cioè da sempre sono presenti sul nostro territorio. Quindi, sotto questo profilo, assicuriamo che la verifica, sia con il fitosanitario sia giuridico, ha confermato in modo assolutamente inequivocabile che non esiste alcuna possibilità di riconoscimento comunitario in quanto questa non è una nuova fitopatia che arriva, ma è da sempre esistente sul territorio: da sempre chi coltiva castagne sul nostro territorio è stato chiamato a dover convivere con questo tipo di fitopatia.
Sotto questo profilo, nella consapevolezza che, comunque, non è facile gestire questo tipo di problematica, abbiamo avviato un lavoro di verifica tecnica da parte del Servizio Regionale fitopatologico per capire quali strumenti adottare. In questo senso, ricordo solo che sul tema del Cinipide galligeno, l'altro grande "guastatore" della castanicoltura piemontese proprio alla luce di un grosso lavoro di studio e d'approfondimento fatto con il concorso dell'Università di Torino, è stato messo a punto il sistema della lotta fitosanitaria. Infatti, tale studio ci viene oggi richiesto come consulenza tecnica in tutta Italia e in tutta Europa, perché la nostra esperienza fa scuola su come si affrontano questi tipi di problemi. Abbiamo chiesto alla nostra Università di avviare lo stesso tipo di procedura nei confronti della Cidia e del Balanino.
Per quello che riguarda l'intervento 2007-2013 che abbiamo avviato questo tipo d'approfondimento sarà oggetto di uno specifico studio approfondimento fatto sui due lati delle Alpi, proprio per trovare soluzioni a questo problema. Un'ultima annotazione generale: per sostenere la castanicoltura, nelle modifiche alla legge n. 24, quella sui funghi, una norma che prevede la possibilità di dare contributi ad una corretta gestione dei castagneti da frutto. È in predisposizione il regolamento attuativo. Pensiamo che, nell'arco di un paio di mesi, sarà definito. La norma è stata approvata alla fine dell'anno scorso, quindi la stanno definendolo nel dettaglio. Non risolverà il problema del Balanino, ma pu essere un aiuto per questo settore, che di sventure in questi anni ne ha avute più di una.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Interrogazione n. 1412 del Consigliere Pichetto Fratin, inerente a "Blocco degli aiuti di Stato regionali 2007/2013" (Risposta scritta)

Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario

Interpellanza n. 1836 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Sostegno per la presentazione di progetti per bandi europei" (Risposta scritta)

Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Artigianato

Interpellanza n. 1906 del Consigliere Pichetto Fratin, inerente a "Programma di governo 2005/2010-sostegno alle imprese artigiane" (Risposta scritta)

Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Industria (anche piccola e media)

Interpellanza n. 1907 del Consigliere Pichetto Fratin, inerente a "Programma di governo di sostegno alle imprese" (Risposta scritta)

Argomento: Interventi a favore delle zone depresse

Interrogazione n. 1978 del Consigliere Pichetto Fratin, inerente a "Attuazione della mappa degli aiuti italiana" (Risposta scritta)

Argomento: Rapporti delle Regioni con l'ordinamento comunitario - Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1984 del Consigliere Pichetto Fratin, inerente a "Impatto dell'applicazione delle regole di 'Basilea 2'" (Risposta scritta)

Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Commercio ambulante - Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione n. 1945 del Consigliere Toselli, inerente a "Attuazione della Direttiva 9 novembre 2007 'Esercizio del commercio in aree di valore culturale di cui all'art. 52 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42' del Ministero per i beni culturali" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta da parte degli Assessori competenti alle seguenti interrogazioni e interpellanze: interrogazione n. 1412 del Consigliere Picchetto Fratin, inerente a "Blocco degli aiuti di Stato regionali 2007-2013" interpellanza n. 1836 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Sostegno per la presentazione di progetti per bandi europei" interpellanza n. 1906 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Programma di governo 2005/2010-sostegno alle imprese artigiane" interpellanza n. 1907 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Programma di governo-sostegno alle imprese" interrogazione n. 1978 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Attuazione della mappa degli aiuti italiana" interrogazione n. 1984 del Consigliere Pichetto Fratin inerente a "Impatto dell'applicazione delle regole di 'Basilea 2'" interrogazione n. 1945 del Consigliere Toselli, inerente a "Attuazione della Direttiva 9 novembre 2007 'Esercizio del commercio in aree di valore culturale di cui all'art. 52 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42' del Ministero per i beni culturali".


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Comunicazioni della Giunta regionale Assessore Artesio in merito all'affidamento dell'Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità all'ASL Torino 1 della gara di aggiudicazione del vaccino contro l'infezione da HIV (Papilloma virus) (Interrogazione n. 2103 del Consigliere Toselli inerente a "Vaccinazione contro il virus del papilloma umano")


PRESIDENTE

L'Assessore Artesio ha comunicato di essere disposta a fornire le informazioni richieste dal Consigliere Toselli.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Intervengo per una precisazione a seguito delle richieste avanzate in Aula dal Consigliere. Io mi sono regolarmente presentata in Aula e in Commissione, evidentemente non c'è stata la possibilità di avere le due presenze contemporanee.
In secondo luogo, il Consigliere chiede all'Assessore informazioni in merito al comportamento dell'Azienda incaricata dello svolgimento della gara, vale a dire l'ASL Torino 1, ovvero se questo comportamento sia conforme all'indicazione che l'Assessorato ha acquisito dall'Avvocatura regionale.
Il Consigliere rivolge domande all'Assessore, ma il Consigliere è bene informato, perché so che intrattiene richieste di informazioni con gli uffici competenti; forse si vuole verificare se l'Assessore sia altrettanto informata.
Io non ho la consuetudine, una volta assegnata la titolarità di un procedimento di gara, di intervenire sui comportamenti dei soggetti deputati allo svolgimento di quella gara. Quindi, le informazioni ottenute le ho acquisite per via telefonica, in occasione della sollecitazione del Consigliere, e posso soltanto dispensare notizie in ordine alle modalità di preparazione della gara stessa, che riassumo brevemente.
Si sa che la vaccinazione contro il Papilloma virus rientra nei LEA definiti dallo Stato. Si sa che questa vaccinazione deve dare copertura in riferimento al Papilloma virus e non ai condilomi, almeno nella copertura della campagna di vaccinazione nazionale. Si sa che questa copertura ammonta al 50% delle risorse nazionali e le restanti vanno reperite nei bilanci regionali. Si sa che la Regione ha deciso di introdurre due raggruppamenti: quello delle dodicenni e quello delle sedicenni.
Si sa, inoltre, che stiamo parlando di prodotti farmaceutici che fanno riferimento a due esclusive case produttrici, una delle quali dichiara la possibilità di copertura, oltre che in relazione alla difesa dal Papilloma virus, anche in relazione ai condilomi. Si sa che alcune Regioni, per quanto riguarda questa seconda opzione, hanno fatto riferimento alla possibilità che questo secondo vaccino potesse tutelare successivamente la popolazione adulta dalla contrazione di quella seconda infezione e, quindi potesse essere ritenuto un risparmio, rispetto a future esposizioni a costo del Sistema Sanitario, dare una copertura vaccinale ulteriore e aggiuntiva a quella prevista dai livelli essenziali di assistenza.
Queste sono le cose note, sulla base della complessità di questa vicenda, e per la preoccupazione della massima correttezza procedurale.
L'Assessorato, prima di indicare l'avvio del procedimento all'ASL, ha acquisito presso la propria Avvocatura il parere del Garante della Concorrenza e, quindi, l'Azienda Sanitaria adesso agisce sulla base di indicazioni tecniche dell'Assessorato, che riguardano esclusivamente il numero di popolazione interessata alla campagna di vaccinazione, quindi il numero delle dosi, e il parere del Garante della Concorrenza.
Presumiamo, posso dire per avere acquisito l'informazione, che l'ASL agirà in uno avvalendosi, oltre che degli aspetti di carattere amministrativo e giuridico, quindi di materia afferente agli appalti, anche di una Commissione scientifica.
Credo che il Consigliere conosca gli esiti della discussione di questa Commissione scientifica sui temi della equivalenza, oppure sui temi della diversità delle proposte delle vaccinazioni, delle configurazioni delle due vaccinazioni, ed anche sulla base dei riferimenti che abbiamo acquisito dal Garante della Concorrenza.
Risulta peraltro, ma non l'ho visto, che in data odierna sarebbe pervenuto all'Amministrazione regionale un ulteriore parere del Garante della Concorrenza.
Questi sono gli elementi che attengono alle caratteristiche formali nelle quali è stato istruito, attraverso un affidamento dell'Assessorato all'ASL Torino 1, l'avvio della gara di aggiudicazione.
Nel merito delle valutazioni della Commissione, dei tempi delle discussioni interne, non intendo intervenire. Ovviamente, la valutazione della correttezza delle procedure attiene a un esercizio di controllo, che può essere fatto, ma che riguarda la responsabilità dei componenti della Commissione, ed è un esercizio di controllo a posteriori.
Non intendo intervenire e credo che durante lo svolgimento della gara non sia nemmeno previsto un intervento di carattere politico dell'Assessore o del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Artesio. Consideriamo la risposta che ha dato come risposta all'interrogazione n. 2103 del Consigliere Toselli.
La parola al Consigliere Toselli, per la replica.



TOSELLI Francesco

Chiedo all'Ufficio Resocontazione una copia dell'intervento dell'Assessore Artesio. Credo che segnandosi punto possano darmela entro breve.
La ringrazio, innanzitutto, Assessore, per la puntualità delle sue risposte e da quanto credo di avere recepito - e lo riassumo in due punti ben precisi - il primo è che le linee guida che l'Assessorato regionale alla sanità fornirà saranno solo ed esclusivamente di carattere tecnico rispettivamente ai numeri cui si prevede effettuare la vaccinazione. Il secondo punto è che l'ASL 1 recepirà il parere dell'Avvocatura, per cui non solo ne terrà conto ma credo procederà in tal senso. Se è così, questo mi rassicura. Grazie.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interrogazione n. 2023 dei Consiglieri Leo e Cotto, inerente a "Sistema scolastico serale"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 2023, dei Consiglieri Leo e Cotto.
La parola all'Assessore Pentenero, per la risposta.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente. L'interrogazione era volta a conoscere quali sono gli intendimenti della Giunta regionale in merito al sistema di riordine dell'istruzione degli adulti.
In merito, è necessario fare una premessa: intanto l'istruzione degli adulti rappresenta per noi un elemento essenziale di tutto il percorso dell'apprendimento permanente ed assume una rilevanza prioritaria progettare delle modalità di intervento che consentano di riportare in formazione il più alto numero possibile di persone adulte, anche perch questo è un obiettivo che la stessa strategia di Lisbona ci richiede.
Se questi percorsi vengono fatti attraverso un'offerta il più possibile flessibile e diversificata, che sia integrata fra il mondo scolastico, il sistema della formazione professionale ed il sistema del lavoro, che sappia rispondere alle esigenze formative delle persone e che possa essere anche diffusa capillarmente su tutto il territorio regionale, allora noi pensiamo che in questo modo la nostra Regione possa in questi anni aver sviluppato e attivato dei percorsi davvero molto validi.
In tal senso il decreto del 25/10/2007 del Ministro della Pubblica Istruzione ha inteso riorganizzare l'istruzione degli adulti, che peraltro così come è oggi, mancando di un disegno organico, è il risultato di successivi aggiustamenti di percorsi tradizionali.
I precedenti provvedimenti più significativi hanno riguardato l'istituzione dei CTP, nati dallo sviluppo delle 150 ore, oggi non più in grado di rispondere a tutte le richieste.
Negli anni, proprio all'interno dei CTP e all'interno dei corsi serali si sono sviluppati interessanti sperimentazioni con l'obiettivo di offrire delle risposte alle reali esigenze di un'utenza sempre più ampia e variegata, con esigenze differenti, determinate da una società che è sempre più multiculturale, globalizzata e in evoluzione, con evoluzioni anche molto rapide che richiedono un continuo arricchimento e un continuo cambiamento delle competenze che dobbiamo essere in grado di fornire ai nostri cittadini.
I CTP e i corsi serali hanno rappresentato in questi anni gli strumenti più idonei per riportare in formazione persone a rischio e fasce deboli. La nuova organizzazione dell'istruzione degli adulti dovrà innanzitutto tenere conto dei risultati raggiunti e delle buone pratiche che sono presenti all'interno del nostro territorio.
Non intendiamo assolutamente procedere cancellando quanto è stato fatto, ma cercando di valorizzare le esperienze che sono presenti all'interno del nostro territorio.
Quindi, la riorganizzazione del sistema dell'educazione, anche alla luce del decreto che è stato pubblicato all'inizio del mese di febbraio deve tenere in considerazione queste premesse: predisposizione di un Piano regionale concordato con i soggetti interessati, tenendo in considerazione la normativa vigente; attenzione alla distribuzione dei CIPIA, che sono le nuove autonomie scolastiche previste all'interno del decreto pubblicato nel mese di febbraio e delle rispettive sedi di erogazione del servizio sul territorio; attuazione graduale del piano regionale; monitoraggio e valutazione delle esperienze; sostegno ai processi di innovazione didattica e tecnologica; sostegno all'integrazione tra i sistemi dell'istruzione e della formazione professionale; integrazione e collaborazione tra i CIPIA e gli Istituti scolastici che svolgono corsi serali.
Credo che quello che in modo particolare interessa al Consigliere sia legato al fatto che, a seguito della pubblicazione del decreto del mese di febbraio, c'è stato un livello buono di confronto tra le esperienze dei CTP e dei progetti Polis che, peraltro, sono stati assunti quali sperimentazione importante anche a livello nazionale, e i corsi serali.
Nel programma di riorganizzazione, alla luce del decreto e nell'attesa di individuare i CIPIA nella nostra regione - deve esserne individuato almeno uno per ogni Provincia - ovviamente per la Provincia di Torino, per territorio più significativa ed importante, bisognerà immaginare d'avere più di un'autonomia scolastica dedicata alla formazione per gli adulti.
Terremo in considerazione le due esperienze significative che si sono sviluppate all'interno della nostra regione, quindi i percorsi Polis che stanno all'interno dei CTP e, parallelamente, l'esperienza dei corsi serali, sviluppati dalle singole autonomie scolastiche in modo prioritario per quello che riguarda gli istituti tecnici o professionali. Quindi, il nuovo Piano dovrà tenere in considerazione le due esperienze, le esperienze pregresse e le progettualità sviluppate in questi anni, e dovrà trovare la giusta rispondenza su tutto il territorio delle otto Province. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo per la replica.



LEO Giampiero

In realtà, Assessore Pentenero, nessuna replica, anzi la voglio ringraziare per la costante precisione: si vede che c'è sensibilità da parte sua e bravura degli uffici competenti.
La ringrazio per la rassicurazioni sulle scuole serali, perché - come lei ha detto molto bene - alcune sono storiche, importanti, hanno un rapporto coi loro allievi, hanno un significato.
Eravamo preoccupati, a causa di alcuni articoli apparsi giornali, per queste scuole, che per giunta seguono gli allievi più deboli e abbiamo chiesto rassicurazioni. Lei ci ha assicurato che queste scuole serali saranno considerate nel Piano. Ne approfittiamo per ri-raccomandarglielo.
Grazie.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interrogazione n. 1946 del Consigliere Guida, inerente a "Buono scuola" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

L'Assessore Pentenero risponde in forma scritta all'interrogazione n.
1946 del Consigliere Guida, inerente a "Buono scuola".


Argomento: Trattamento economico e normativo del personale

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Casoni di aderire alla richiesta di un incontro, da parte dei rappresentanti dell'ANAV (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), con i Capigruppo del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente. Intervengo solo per assicurare che è arrivata copia di una richiesta di incontro.
Oggi, venendo a Torino, ho visto la città paralizzata dagli autobus di servizio pubblico locale che stanno scioperando in tutta la città e qui c'è una richiesta ufficiale di incontro, che credo sia opportuno convocare velocemente prima che, oltre alla viabilità cittadina, ne risentano i servizi di trasporto dei lavoratori. E qui si pone un problema molto importante: evidentemente non hanno avuto risposte politiche dall'Assessore. Chiedono di incontrare i Capigruppo consiliari.
Ritengo opportuno che questo incontro sia fissato assolutamente al più presto. Oggi sono arrivato un po' in ritardo e ho visto che praticamente tutto Corso Vittorio e tutto Corso Unità d'Italia sono intasati addirittura ci sono i blocchi con la Polizia all'ingresso della città e in questo momento la città è paralizzata da questi cittadini che reclamano un incontro, una risposta dalla Regione. La Giunta non gliela dà: almeno noi come Capigruppo consiliari, sentiamoli e cerchiamo di capire i loro problemi. A me sono noti, ma mi farebbe piacere che anche gli altri Capigruppo sentissero le difficoltà che questa categoria evidenzia.



PRESIDENTE

Consigliere Casoni, ho ricevuto copia della lettera che lei ha in mano e nel corso della seduta ho provveduto a farla distribuire ai Presidenti di Gruppo presenti in Aula.
Se i Gruppi convengono, posso farmi carico di rintracciare il firmatario della lettera, ovvero il rappresentante dell'Associazione di Confindustria e individuare un momento di confronto. Immagino che non sia praticabile nel corso della seduta antimeridiana; potremmo provare a vedere se riusciamo a tenere l'incontro alle ore 14.30, prima della seduta del Consiglio.
Quindi, se non vi sono indicazioni in senso inverso, cerco di raggiungere telefonicamente gli organizzatori della manifestazione.


Argomento: Bilanci preventivi - Esercizi provvisori

Disegno di legge n. 505 inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010" - (preavviso scritto ai sensi dell'articolo 51, comma 4, del Regolamento interno) (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo di disporre l'iscrizione all'o.d.g. del disegno di legge n. 505 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010" - (preavviso scritto ai sensi dell'articolo 51 comma 4, del Regolamento interno).
Dobbiamo semplicemente prendere atto che è stato licenziato dalla I Commissione e quindi iscriverlo all'o.d.g. dell'Aula.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 981 inerente a "Preoccupazione per il mancato rispetto dei diritti civili in Iran" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Presidente, mi è stato riferito che oggi ci sarebbe dovuto essere un dibattito sullo stato dell'Unione, l'avanzamento del programma e quant'altro, prima di passare alla legge finanziaria. Queste erano le intese delle ultime riunioni.



PRESIDENTE

In apertura di seduta antimeridiana, sentendo i Presidenti dei Gruppi avevamo convenuto di iniziare a trattare la legge finanziaria con la relazione e quindi di sospendere la seduta antimeridiana. In apertura di seduta pomeridiana, erano previste delle comunicazioni da parte della Presidente Bresso, dopodiché il proseguimento del dibattito sulla legge finanziaria.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

La volta scorsa, Presidente Gariglio, avevamo raccolto una serie di firme - ricordo il collega Boeti, la collega Barassi e tanti colleghi sull'ordine del giorno n. 981 relativo alle sevizie in Iran.
Siccome quell'ordine del giorno è stato già approvato e la versione depositata con le firme è andata smarrita, lo abbiamo ripresentato. Chi volesse cortesemente apporre nuovamente la propria firma, è depositato presso il Presidente Gariglio.
Seconda cosa. Chiederei cortesemente di iscriverlo e votarlo in questi giorni, perché c'è una riunione del Comitato per la difesa della democrazia in Iran che vorrebbe fare un'assemblea pubblica e si sentirebbe confortato da questo ordine del giorno, che - ripeto - nella stessa forma è già stato votato dal Comune di Torino.



PRESIDENTE

Se l'Aula non solleva osservazioni in proposito, diamo per iscritto l'ordine del giorno n. 981, presentato dai Consiglieri Leo, Spinosa, Guida Novero, Valloggia, Bizjak, Dutto, Gariglio, Pizzale, Monteggia, Boniperti Ronzani, Ricca, Rabino, Dalmasso, Cattaneo, Auddino, Muliere, Rostagno Larizza, Barassi, Lupi, Rutallo, Ferrero, Casoni, Bossuto, Chieppa, Pace Moriconi, Cotto, Boeti, Ferrarsi, Motta, Reschigna e Pedrale.
I colleghi possono passare a sottoscriverlo e, se vi sarà il consenso si potrà metterlo in votazione nel corso della seduta pomeridiana.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 503, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2008"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 503, di cui al punto 2) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Lepri per la relazione.



LEPRI Stefano, relatore

Grazie, Presidente. Sulla Finanziaria abbiamo fatto un lungo lavoro in I Commissione, tant'è che molte delle indicazioni contenute nella legge finanziaria stessa sono frutto di un'attività emendativa a seguito del lavoro in quella sede.
Sostanzialmente, la legge finanziaria si suddivide in due grandi articolazioni: il Capo I, che riguarda le disposizioni di carattere finanziario e quindi dà principalmente indicazioni di spesa accompagnate da indicazioni legislative senza le quali, appunto, queste spese non avrebbero avuto una chiara destinazione, ed è per questo che sono inserite all'interno della legge finanziaria e non invece direttamente all'interno delle voci di spesa del bilancio.
Il secondo blocco di articolato fa invece riferimento a modifiche di leggi regionali. Si tratta di 18 articoli che fanno riferimento a 18 modifiche di leggi regionali accompagnate in non pochi casi anche da indicazioni di spesa.
Si tratta, quindi, di una legge finanziaria che anche quest'anno, come gli altri anni, prevede modifiche di leggi regionali già in vigore integrandole con provvedimenti che la Giunta - e noi consigliamo anche la maggioranza del Consiglio - intende sostenere.
Passando alla descrizione dei diversi articoli - naturalmente non mi soffermerò su ciascuno di questi, perché la discussione in I Commissione è già stata molto ampia ed esaustiva - ricordo solo quelli che, a mio modo di vedere, richiedono maggiore attenzione ed evidenziano i maggiori livelli di interesse. Anzitutto l'articolo 1, che naturalmente, come in tutte le finanziarie, assicura che leggi regionali di cui all'allegato A abbiano la copertura di spesa e siano quindi rifinanziate.
L'articolo 2 è oltremodo importante, perché conferma, attraverso la descrizione delle modalità con cui saranno assicurati i fondi, l'impegno da parte della Regione a stanziare per il prossimo quinquennio le risorse necessarie per i programmi triennali dei servizi, di cui all'art. 4 della legge regionale 1/2000.
Voglio segnalare l'articolo 4, che fa sempre riferimento a programmi trasportistici, in questo caso realizzativi di nuove infrastrutture viarie.
La novità è piuttosto significativa, perché si prevede che la Regione possa promuovere la costituzione di una società mista con ANAS e realizzare tratti autostradali o extraurbani principali di livello nazionale e regionale soggetti a concessione attraverso anche la finanza di progetto.
Voglio segnalare l'articolo 7, relativo al programma di meccanizzazione agricola, che ha avuto anche nel percorso di consultazione un'attenzione favorevole da parte delle organizzazioni datoriali e di imprenditoria cooperativa.
Un articolo importante e sicuramente anche di grande impatto è quello relativo all'avvio di programmi di aiuto alla cosiddetta "filiera corta" cioè la possibilità di realizzare luoghi in centri abitati presso cui stabilire un rapporto diretto tra consumatore e produttore di prodotti agricoli.
Si prevede che la Giunta possa portare con propri provvedimenti stabilire questo piano di iniziative a favore della filiera corta.
Credo importante anche l'articolo 10, quello relativo al finanziamento per la costruzione e l'ammodernamento di impianti di smaltimento e depurazione dei reflui zootecnici. Proprio pochi minuti fa l'Assessore Taricco ha risposto ad un'interrogazione su questo tema.
L'articolo 13 è da segnalare, perché dà concretezza alla legge regionale n. 21, recentemente approvata, quella che ha fatto seguito ai tragici eventi della Thyssen, con cui si costituì un fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro. Con l'articolo 13 si dà sostanza, quindi si finanzia questo fondo.
L'articolo 14 conferma ciò che già nelle precedenti due legislature e nelle due precedenti tornate di finanziarie di bilancio abbiamo approvato cioè lo stanziamento per il fondo speciale per il sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati o a rischio di disoccupazione. Anche quest'anno questo fondo e questa linea di sostegno viene confermata con apposito articolo della Finanziaria.
Segnalo anche per la sua importanza l'articolo 20, che riguarda la gestione associata delle prestazioni socio-assistenziali, escludendo sostanzialmente i consorzi che erogano queste attività dalle indicazioni contenute nella scorsa legge finanziaria nazionale, che impone l'unificazione delle attività consortili per l'erogazione dei servizi pubblici locali. Quindi, i consorzi socio-assistenziali in altri termini rivestono natura obbligatoria, quindi possono essere esclusi da questo percorso di unificazione dell'attività consortile.
L'articolo 22 consente alla Giunta di prorogare le sperimentazioni gestionali in sanità, naturalmente previa ridefinizione dei programmi e in conformità al piano sanitario regionale.
L'articolo 26 e l'articolo 27 sono due misure importanti a sostegno dei piccoli Comuni che integrano la recente legge a sostegno dei piccoli Comuni, consentendo agli stessi di poter fruire dell'attività di difesa legale in cause riguardanti l'applicazione di leggi, regolamenti e provvedimenti con il sostegno della Regione Piemonte, così come la possibilità di destinare le risorse attribuite attraverso la legge ai piccoli Comuni anche per favorire l'insediamento stabile di persone e di nuovi abitanti in Comuni con meno di mille abitanti. Segnalo anche, tra i tanti articoli, l'articolo 36, quello che consente alla Giunta di potere riconoscere alle organizzazioni nazionali di rappresentanza del movimento cooperativo contributi in conto capitale. L'articolo 39 è molto significativo, perché in coerenza con le indicazioni nazionali che puntano a garantire la tutela della concorrenza, favorisce la pubblicizzazione delle agenzie di accoglienza e promozione turistica locale. Sono queste tra le tante, le misure più rilevanti che la Giunta intende proporre all'approvazione del Consiglio; credo che dopo questa veloce introduzione saremo in grado di discutere nel merito del provvedimento.



PRESIDENTE

confermato l'incontro con l'ANAV alle ore 14.30 presso la Sala Viglione. Conseguentemente, la seduta pomeridiana inizierà alle ore 15.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12 .39)



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