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Dettaglio seduta n.301 del 11/03/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.01 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio e Robotti.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Variazioni di bilancio

c)Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007


PRESIDENTE

Comunico che la Giunta regionale in data 6 marzo 2008 ha trasmesso, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 3 deliberazioni dell'11 febbraio 2008, n. 1 deliberazione del 18 febbraio 2008.
Gli Allegati a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

d) Distribuzione processi verbali verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 15, 20, 21 e 27 novembre 2007. Saranno posti in votazione nella prossima seduta consiliare.



PRESIDENTE

Prima di iniziare i nostri lavori, desidero esprimere la solidarietà di tutto il Consiglio regionale al Consigliere Gian Luca Vignale.
Abbiamo appreso solo nella mattinata odierna che la sede del suo ufficio, e comunque la sede dell'attività di famiglia, che peraltro ho avuto l'occasione di conoscere, è stata sottoposta ad atti di danneggiamento, presumibilmente legati all'attività politica del Consigliere Vignale.
Si tratta di un atto assolutamente non qualificabile. Esprimo al Consigliere Vignale e al suo Gruppo consiliare la solidarietà di tutto il Consiglio regionale.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Comunicazione della Giunta regionale in merito alle disposizioni che la stessa intende assumere affinché i Comuni possano redigere la valutazione ambientale strategica per i nuovi Piani regolatori, richiesta dal Consigliere Cavallera


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere una comunicazione della Giunta su una questione che ritengo molto importante.
entrato in vigore l'obbligo di redigere la valutazione ambientale strategica per i nuovi Piani regolatori o le proprie varianti. È entrato in vigore all'improvviso, con metodo consono al Ministro Pecoraro Scanio che non si è curato di far votare dal Parlamento adeguate norme di raccordo.
Pertanto, dal mese di luglio dello scorso anno, tutti i nuovi Piani regolatori adottati nel frattempo e che arrivano in Regione, vengono restituiti ai Comuni, perché devono dotarsi di questo studio obbligatorio.
Le direttive europee avevano già previsto di sottoporre a valutazione strategica i Piani e i programmi, ma naturalmente lasciavano alla legislazione nazionale il compito di raccordarla con l'ordinamento del Paese membro.
Pertanto, denuncio e segnalo in questa sede che moltissimi Comuni e moltissimi progettisti di varianti di Piani regolatore sono fermi, perch oltre alla norma nazionale, anche la Regione deve emanare una disposizione operativa, precisando in cosa consiste questa valutazione ambientale strategica, quali documenti e quali articolazioni deve contenere, a seconda delle varie casistiche.
Parliamo tanto di sviluppo e di semplificazione (non vedo l'Assessore semplificante, l'Assessore Deorsola, ma è presente l'Assessore De Ruggiero e non vedo nemmeno l'Assessore Conti, che poi è l'Assessore primario ad avere la competenza per l'urbanistica), ma voglio riportare in questa sede una situazione di disorientamento e chiedere che la Giunta regionale comunichi all'Aula, al più presto, come intende porre rimedio ad una questione nazionale. A mio avviso, potrebbe essere risolta provvisoriamente con un provvedimento amministrativo regionale che dica come ci si deve comportare, a seconda delle varie casistiche. Se si tratta di un Piano regolatore nuovo, occorrono determinati studi; se si tratta di una variante generale di un certo tipo, ce ne vogliono altri.
Credetemi, i Comuni piemontesi non sanno come comportarsi e anche gli uffici non sono in grado di rispondere.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Brevemente, l'Assessore Conti non è presente, pertanto gli chiederò di fare prossimamente una comunicazione sul tema.
Concordo con il Consigliere Cavallera che il tema è di rilievo e pertanto va affrontato, pur essendo tutti d'accordo che questa diventerà una prassi per i nuovi Piani regolatori, mentre i Piani regolatori che sono in corso di approvazione potrebbero subire ulteriori rallentamenti.
Le disposizioni che daremo saranno oggetto di una prossima comunicazione da parte dell'Assessore.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Comunicazione della Giunta regionale in merito al decesso del bambino Martino Audibert avvenuto all'Ospedale Regina Margherita richesta dal Consiliere segretario Ghiglia


PRESIDENTE

Il Consigliere segretario Ghiglia ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori, in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Non vorrei indispettire la Presidente Bresso, che sostiene che tentiamo spesso di costringerla ad un question time, ma voglio porre all'attenzione dell'Assessore Artesio la questione dell'Ospedale Regina Margherita.
Colleghi, è il secondo bambino che muore, in tre mesi, al Regina Margherita. Probabilmente, sarebbe morto ugualmente: lo dico qua e non c'è nessuna strumentalizzazione (lo abbiamo già detto la volta scorsa), per non confondiamo il fatto che, per non strumentalizzare, non si dice niente e si tace.
In tre mesi, al Pronto Soccorso del Regina Margherita sono morti un bambino ed una bambina.
I genitori hanno denunciato inefficienze. Io non so: la bambina era stata mandata a casa ed è morta poche ore dopo; per il bambino, sembra che non ci fosse neanche il medico.
Voglio sapere se, in questa tragica situazione del Regina Margherita la Regione sta zitta. È tragica, e si sa benissimo che lo è, perché in questo intermezzo di tre mesi è stato denunciato più volte il fatto che nei corridoi ci fossero le file delle barelle, con dentro i bambini.
Voglio sapere se è tutto normale! Se è normale che nel polo materno pediatrico infantile, che dovrebbe essere di eccellenza, muoiano due bambini ogni tre mesi, al Pronto Soccorso. È normale? Assessore Artesio, ha già promosso una Commissione d'inchiesta interna? Ha già promosso un'indagine amministrativa? Ha fatto qualcosa? O aspetta che siano i magistrati, fra due o tre anni, ad accertare eventuali responsabilità penali? Noi, Presidente, chiediamo che l'Assessore Artesio intervenga su questo, perché non si può continuare ad ignorare questa situazione; non si può continuare a chiudere gli occhi e non si può continuare a coprire inefficienze.
Il destino avrà sicuramente giocato il suo ruolo tragico e beffardo però non è possibile far finta di non vedere che il Pronto Soccorso dell'Ospedale Regina Margherita è uno scandalo. E lo è in condizioni ordinarie, nel senso che ci sono le barelle in coda nei corridoi, perch avete tagliato i posti letto al Pronto Soccorso.
Vogliamo sapere cosa ne pensa l'Assessore Artesio, perché non si pu parlare di tutto un po' e, poi, sulle questioni gravi, che interessano tutti i giorni le nostre persone, le nostre mamme e i nostri papà e soprattutto i nostri figli, si fa finta di niente.
Sono rimasto allarmato dal fatto che, anche leggendo i giornali di oggi, ci sia l'assordante silenzio dell'Assessore su questo. Ma da chi dipende il Regina Margherita? Non dipenderà veramente dal Direttore generale arrivato l'altro ieri o dal Direttore sanitario, no? La Regione non c'entra? L'Assessore non ha nulla da dire? Non si interviene su quanto si è verificato al Regina Margherita? Noi, Presidente, pretendiamo di sapere qualcosa dall'Assessore. Non chiediamo, ma pretendiamo di sapere qualcosa dall'Assessore. E' lei che avrebbe dovuto prendere l'iniziativa, se ci fosse un minimo di serietà, di attenzione e di sensibilità in questa Regione, e non solo il tentativo di tagliare per risparmiare qualche soldo.



PRESIDENTE

L'Assessore Artesio ha chiesto di intervenire sulla questione.
Peraltro, faccio presente ai colleghi Consiglieri che il tema del cosiddetto question time è stato da me più volte portato all'attenzione nella Conferenza dei Capigruppo. Nel nostro ordinamento non è previsto, non è un dovere rispondere: è una cortesia che può essere fatta. Sono convinto che un intervento sul nostro Regolamento dovrebbe introdurlo.
Auspicherei che questa potesse essere una riforma regolamentare da introdurre nel corso di questa legislatura, perché mi pare in effetti spiacevole discutere - come adesso citava il Consigliere Ghiglia - di tutto un po', perdendo a volte l'opportunità di intervenire su cose che hanno maggiore rilievo.
Ringraziandola per la disponibilità ad intervenire, lascio la parola all'Assessore Artesio per la comunicazione richiesta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Non so se in questo Consiglio regionale sia esistito un tempo in cui si evitava di fare riferimento a casi personali per non essere accusati di strumentalizzazioni; certamente, in questo tempo non si è mai evitato di fare riferimento a casi personali, quindi questo Consiglio ne ha sempre discusso.
Per quel che riguarda l'iniziativa dell'Amministrazione regionale in ordine all'accertamento delle vicende, ho provveduto a richiedere una relazione. Non credo si chiami "commissione d'inchiesta", si chiama "relazione sui fatti".
Vorrei anche formulare alcune precisazioni. Innanzitutto, non si tratta di un episodio di pronto soccorso. L'incidente è avvenuto alla pista di Bielmonte e l'intervento di soccorso medico avanzato, nonché di elisoccorso, prende le mosse direttamente da quel punto di partenza.
Ho una relazione che è stata redatta per mia informazione e che immagino verrà messa a disposizione per eventuali ulteriori accertamenti in cui, con l'ordine dei minuti, si fa riferimento alla mobilità dei diversi mezzi di soccorso.
Il minore non è stato ricoverato al Regina Margherita: è stato ricoverato all'Ospedale di Novara e, in ordine alla complicazione dei traumi riportati, è stato trasferito al Regina Margherita.
Poiché si è fatto continuamente riferimento al pronto soccorso del Regina Margherita, ricostruisco i fatti. In questo caso, il pronto soccorso del Regina Margherita c'entra nulla. In ragione della complicazione dei traumi, il minore è stato trasferito al Regina Margherita. Anche qui ho i tempi di percorrenza in ordine al trasporto da Novara al Regina Margherita.
Le relazioni successive riguardano gli interventi messi in atto dalle competenze cliniche all'interno del Regina Margherita, e in modo particolare nei due reparti di rianimazione e di otorinolaringoiatria, nei quali il bambino è stato ricoverato e assistito.
Le relazioni successive fanno riferimento agli interventi medici e alle consulenze specialistiche che sono state effettuate nel caso.
Non ritengo di dover fare riferimento in quest'Aula al numero di interventi realizzati di tipo diagnostico, di terapia antalgica, di consulenza specialistica, così come non ritengo di dover intervenire su una questione che ha oggi un tempo di attesa in ordine all'accertamento delle cause della morte, ricordando che la Direzione sanitaria del presidio ha chiesto autonomamente di poter procedere all'esame autoptico per accertare le cause del decesso, ritenendo (la stessa Direzione sanitaria) di aver agito con scienza e coscienza, al di là del drammatico esito che tutti conosciamo.
Quindi non ritengo, in linea di principio, che ci possa essere l'ingerenza di un livello amministrativo e politico sull'operato professionale e clinico, perché mi sembra del tutto ragionevole che non si possa costruire una filiera di questa natura.
Ritengo che sarebbe necessario intervenire laddove ci fossero disfunzioni di carattere organizzativo.
Per gli elementi a mia conoscenza, sia sui trasporti sanitari sia sulla gestione del paziente all'interno del reparto, non ci sono elementi ascrivibili a disorganizzazione.



PRESIDENTE

Colleghi, è stata chiesta una comunicazione e l'Assessore Artesio l'ha resa.
Io riterrei opportuno che, su temi di questo tipo, si calendarizzasse una discussione con modalità adeguate all'interno o della Commissione o del Consiglio, ma pianificandola: non possiamo introdurre o aprire a dibattiti extra ordinem. Pregherei i colleghi Consiglieri di attenersi a questo.
Mi rendo conto che si tratta di una questione delicata. Purtroppo, di questioni delicate ce ne sono molte che capitano in questo settore, quindi vi pregherei di attenervi anche al rispetto della pianificazione dei lavori consiliari e della conduzione ordinata dei lavori, per quanto possibile.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Sarò brevissimo.
Intervengo solo per significare che non possiamo accettare qualunque risposta che sia sempre dello stesso tipo. Io credo che anche il lettore più disattento dei giornali cittadini, non un Consigliere regionale che si occupa di sanità, comprenda che negli ultimi anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, vi è un problema gravissimo di organizzazione al Regina Margherita, che riguarda il bambino che attende 23 ore al pronto soccorso o le decine di bambini mandati via o la bambina mandata a casa che muore o il bambino con un trauma grave che viene lasciato dolorante in un settore dove non c'è la guardia medica.
I giornali di oggi riportano - poi magari se lo sono inventato, ma è tutto virgolettato - che i responsabili del Regina Margherita dicono: "Interessa sapere anche a noi per quale motivo è accaduta questa morte perché era fuori pericolo".
Allora, non rendersi conto che oggi esiste un problema al Regina Margherita significa: a) non essersi mai recati, a livello di pronto soccorso, durante l'orario notturno o di domenica, in quell'ospedale; b) non aver avuto mai la sfortuna di veder ricoverato un proprio caro in quell'ospedale. Altrimenti si rileverebbe e si noterebbe che i problemi di organizzazione - non lo diciamo solo noi, ma anche altri soggetti - sono assolutamente evidenti.
Voler mettere una mano sopra gli occhi facendo finta di niente è rendersi corresponsabili di scelte sanitarie errate, di organizzazioni sanitarie errate.
Ovviamente, nessuno discute sulla buona fede dei medici. Ci mancherebbe che il Regina Margherita, polo italiano noto per la cura infantile, non avesse fatto tutte quelle consulenze, interventi e quant'altro per garantire la salute dei suoi ricoverati!


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 957 dei Consiglieri Leo, Cavallera, Cotto, Ferrero Vignale, Rossi, Ghiglia, Lupi e Burzi, inerente a "Irruzione allo sportello Movimento per la vita" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 958 dei Consiglieri Chieppa, Barassi, Dalmasso Deambrogio, Valloggia e Spinosa, inerente a "Sportello Movimento per la vita dell'Ospedale Mauriziano" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie. Volevo solo comunicare al Presidente Gariglio e all'Aula, a nome di tutti i colleghi del centrodestra, che abbiamo depositato un ordine del giorno di condanna degli avvenimenti che sono successi contro il Movimento per la Vita all'interno dell'ospedale Mauriziano.
Ci sembra, Presidente Gariglio, che rispetto a questo non possiamo fare come è successo per il Papa a La Sapienza, di lasciarlo a "bagno maria" e di non discuterlo, anche perché è un evento che è accaduto nella nostra città e registra un certo clima.
Abbiamo apprezzato il primo documento presentato dai Consiglieri cattolici del PD e siamo disposti a ragionare con tutti per presentare eventualmente, un documento comune: speriamo che non avvenga come per altre circostanze, in cui sebbene si dicano le stesse cose, per puri ordini di scuderia ci si comporta in maniera diversa. È già stata praticata questa schizofrenia fra ciò che si dice e ciò che si fa, per cui vorrei sperare che questa volta non ci sia.un tale atteggiamento Noi diamo la disponibilità a convergere in maniera significativa.su un documento comune.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Leo. È stato presentato il suo ordine del giorno avente per oggetto "Adozione dello Sportello Movimento per la vita".
Un altro ordine del giorno è stato presentato qualche minuto fa, a prima firma del Consigliere Chieppa, avente ad oggetto "Sportello Movimento per la vita".
Conformemente alla prassi, se non vi sono indicazioni in senso contrario, li consideriamo iscritti all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla presentazione di n. 59 richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, sull'ordine dei lavori.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Sull'ordine dei lavori, le chiederei di partire con l'esame delle varie richieste di iscrizioni nuovi punti all'o.d.g., in quanto sono state regolarmente depositate.
Approfittando dell'intervento sull'ordine dei lavori, volevo altresì chiarire il motivo per cui il centrodestra e tutta l'opposizione oggi farà ostruzionismo.
Il motivo di tale ostruzionismo è politico, perché legato ad un atto politico di grave scorrettezza compiuto, o comunque permesso, dall'attuale maggioranza che governa il Piemonte.
In data 4 marzo, in occasione della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Alessandria, era stato predisposto un ordine del giorno che prevedeva prima l'approvazione del nuovo Regolamento e poi la votazione per la scelta del luogo ove ubicare la sede legale dell'ASL Unica della Provincia di Alessandria, che i Sindaci del centrosinistra, più alcuni di zona, per ovvi interessi, vogliono a Casale Monferrato anziché nel capoluogo, come avviene, invece, nelle altre province piemontesi e italiane.
Lei sa che parte dell'ostruzionismo attuato in occasione della discussione del Piano Sanitario era legato a quella scelta, che la Giunta voleva imporre alla Provincia di Alessandria. Alla fine, in un incontro svoltosi alla presenza della Presidente Bresso, dell'Assessore Artesio, del sottoscritto e degli altri Consiglieri regionali della Provincia di Alessandria, si era adottata, a mio avviso, una scelta democratica, che aveva interrotto il nostro ostruzionismo, ma, dall'altra parte, aveva portato la Giunta ad accettare che, per quanto riguardava la scelta della sede dell'ASL Unica in Provincia di Alessandria, fosse dato mandato ai Sindaci; Sindaci che dovevano votare - ricordo bene quanto aveva detto l'Assessore Artesio - in base al loro peso, quindi legando il voto del Sindaco non in base al numero dei Consiglieri comunali di ciascun Comune ma in base al peso legato al numero degli abitanti di ogni Comune. Ci significa che col vecchio sistema di votazione una città come Alessandria di circa 93.000 abitanti pesava 40 Consiglieri, quindi 40 punti. Il Sindaco di un piccolo Comune di 120 o 130 abitanti, con 12 Consiglieri, pesava 12 punti.
Il Regolamento è stato steso, in accordo sicuramente con gli organi regionali, perché era all'ordine del giorno, e prevedeva dei punteggi ben diversi: il Sindaco di Alessandria pesava 510 contro 40, mentre i Sindaci dei piccoli Comuni 3, anziché 12. Voi capite, quindi, che non si trattava di una differenza poco significativa, perché portava a risultati completamente diversi. Questo era l'accordo.
Quel pomeriggio, in sede di votazione, un gruppo di Sindaci del centrosinistra, avente per il capofila il Sindaco di Molare, Bisio, propone un documento pregiudiziale che, nel suo insieme, comprende non solo l'individuazione della sede legale dell'ASL a Casale Monferrato, ma include anche il Regolamento (che dà questi nuovi pesi ai Sindaci) e la definizione dell'assetto territoriale della nuova ASL.
Questo documento viene posto in votazione non usando il Regolamento concordato, che doveva essere votato ed era posto al primo punto all'o.d.g., ma utilizzando il metodo preesistente, quindi, evidentemente valutando - è agli atti - il peso del Sindaco di Alessandria 40 anzich 510, il peso del Sindaco di Mongiardino Ligure, che ha 130 abitanti, 12 anziché 3, stravolgendo, ovviamente, il risultato del voto, che risultava quindi fuori norma rispetto a quanto concordato coi massimi livelli istituzionali e regionali, in disprezzo di quello che era un accordo chiamiamolo fair play politico - per approvare il Piano Sanitario Regionale e far scegliere ai Sindaci la sede unica dell'ASL di Alessandria, con un affronto politico per noi inaccettabile. Perché ci siamo sentiti beffati e presi in giro da chi ci doveva rappresentare. Questo per noi è inaccettabile.
Voi avete utilizzato la forza, perché avevate, come teste, il maggior numero di Sindaci in Provincia di Alessandria. Noi, adesso, visto che voi ci avete tradito e avete tradito la parola data e presa con il sottoscritto e con gli altri colleghi, utilizzeremo quello che ci permette di fare il Regolamento per riportare la democrazia in un ambito dove non è stata rispettata.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Rossi.
In questo momento, risultano presentate n. 59 richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g. Vi sono ancora alcuni colleghi che desiderano intervenire. Potremmo svolgere un dibattito sull'ordine dei lavori preliminarmente agli interventi relativi alle richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Tra l'altro, avevo anche partecipato tra il pubblico a queste assemblee.
A mio avviso, dobbiamo assolutamente, con senso di responsabilità trovare delle soluzioni, perché penso che non interessi a nessuno e sia assolutamente sbagliato acuire una situazione di tensione tra Sindaci che hanno già mille problemi; sarebbe assurdo, quindi, creargliene altri.
Emerge, a questo punto, un problema di regole. D'altronde, stiamo mettendo in difficoltà anche il Direttore Generale, il quale, ovviamente essendo un comune mortale, deve governare quotidianamente una realtà molto complessa, la cui complessità deriva dal fatto che tre ASL vengono unite in una sola, costituendo, forse, se non la prima, la seconda ASL come dimensione territoriale del Piemonte.
stata ipotizzata, come diceva il collega Rossi, una soluzione per cui, dopo il primo passaggio ovviamente per l'approvazione del Regolamento stesso, da quel momento in poi si assumono le varie deliberazioni. Lì si è tentato di far passare un documento di indirizzi come se fosse un documento che assorbiva tutte le deliberazioni e quindi da sei punti iscritti all'o.d.g. ne veniva fuori uno. Non a caso, adesso, hanno detto "chiediamo un parere ad un legale".
Comunque, qui, passaggi del genere non ne abbiamo mai visti. Il collega Rossi ha fatto anche degli interventi come ex Presidente del Consiglio dicendo di mettere i piedi per terra e seguire la linearità. Le iscrizioni all'o.d.g. servono per creare un momento di riflessione alla Giunta e all'Aula.
Allora, cosa ci attendiamo noi? Che si riprenda l'ordine del giorno dell'assemblea dei Sindaci, così come correttamente il Direttore generale l'ha impostato: prima il Regolamento, poi la questione dei distretti, la questione della Presidenza dell'assemblea e la scelta della sede legale.
Sono tutti passaggi stabiliti dal Direttore che, tra l'altro, è un avvocato, a norma della legge regionale vigente.
Non è una questione in cui "io do una scarpa a te e tu dai una scarpa a me". Naturalmente, si prenderanno le varie decisioni sulla base di un confronto democratico, poi si voterà e buonanotte! Sdrammatizziamo un po' la situazione, altrimenti creiamo un pathos, un clima che è assolutamente di scontro.
Mi sembra che dare un peso articolato ai Comuni in base al peso demografico, naturalmente senza creare un singolo Comune che abbia il 51%... Per fortuna ad Alessandria questo non esiste perché il Comune capoluogo a malapena arriva al 20% della rappresentanza, quindi, deve avere l'apporto degli altri Comuni per arrivare al 51%. Peraltro, per certe decisioni il Regolamento prevede anche una maggioranza qualificata. Quindi è già una Provincia articolata di natura, non andiamo ancora a complicare le cose.
stata fatta un'ipotesi di Regolamento. Questa ipotesi di Regolamento venga approvata nei termini che indicava il collega Rossi, che l'ha illustrata nel dettaglio. L'Assessore si impegni a dare un'indicazione e si impegnino anche le altre parti politiche a dire ai loro referenti che un bottone dopo l'altro si arriverà a fare tutta l'abbottonatura! Altrimenti alla fine, per la volontà di far diventare prima l'ultima decisione rischiamo di creare una situazione caotica che poi nessuno è più in grado di controllare.
Ribadisco che la nostra presa di posizione è per trovare una soluzione politica che eviti contrapposizioni - scusate il termine e scusino il termine i Sindaci - a quei poveri Cristi dei Sindaci di dipanare la matassa che andiamo non a sbrogliare ma, se fossimo inerti, ad aggrovigliare ancora di più.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
vero che di tale questione ne abbiamo parlato in Aula nel momento in cui abbiamo discusso il Piano regionale Socio Sanitario. Però, in un articolo viene detto che, per quanto riguarda la sede o altre questioni relative, dal punto di vista organizzativo delle aziende sanitarie locali viene assunta una decisione dal Direttore generale...



PRESIDENTE

Per cortesia, prego i colleghi di accomodarsi nei propri banchi.



MULIERE Rocco

In quell'articolo si diceva che il Direttore generale...



PRESIDENTE

Consigliere Muliere, è un complotto all'interno del suo stesso Gruppo.
Colleghi, vi pregherei di accomodarvi fuori dall'aula.



MULIERE Rocco

Il Direttore generale avrebbe deciso, sentito il parere dell'assemblea dei Sindaci. L'accordo che abbiamo preso in quest'Aula prevedeva che il parere dell'assemblea dei Sindaci della Provincia di Alessandria diventasse vincolante per la Giunta. Questo è l'accordo. Non altro! Questa è l'intesa che avevamo raggiunto in Aula.
Tra l'altro, io porterei un po' di rispetto ai Sindaci. Tra chi ha votato a favore e chi ha votato contro ci sono Sindaci di centrosinistra e di centrodestra. Quindi, la forzatura che il collega Rossi ha indicato come una forzatura dei Sindaci del centrosinistra non sta in piedi. Il collega Rossi era presente a quell'assemblea. Io ero in Consiglio, ma il collega Rossi, che era andato ad assistere all'assemblea dei Sindaci, ha potuto verificare che c'erano Sindaci del centrosinistra che hanno votato in modo diverso rispetto a quello che il centrosinistra avrebbe indicato.
Comunque, io raccolgo l'invito del collega Cavallera che diceva "Bisogna un po' sdrammatizzare!". Bisogna sdrammatizzare nel senso che i Sindaci hanno votato e hanno preso delle decisioni nella loro assemblea dei Sindaci. Com'è andata questa assemblea dei Sindaci? L'assemblea dei Sindaci era presieduta dal Sindaco di Alessandria, non era presieduta da un altro Sindaco o dal Direttore generale. Quindi, era presieduta dal Sindaco della Città capoluogo della Provincia di Alessandria, cioè dal dottor Fabio, il quale aprendo l'assemblea ha chiesto ai Sindaci, dopo che era stata presentata la mozione da un altro Sindaco, se la mozione stessa poteva essere votata.
I colleghi, eventualmente, mi correggeranno perché io non c'ero, ma i colleghi Rossi, Cavallera e Botta erano presenti. Dopodiché i Sindaci hanno votato ed è stata dichiarata l'ammissibilità al voto da parte dell'assemblea dei Sindaci. A quel punto, il Presidente dell'assemblea ha presentato un emendamento ad una mozione, dichiarando che, se l'emendamento veniva respinto, il documento veniva approvato nel suo testo iniziale.
L'emendamento presentato dal Sindaco Fabio è stato respinto. A quel punto, dopo questa seconda votazione, il Sindaco di Alessandria che presiedeva l'assemblea ha messo in votazione il nuovo Regolamento abbinato alla mozione. Quindi, ha detto che approvando il Regolamento si approvava anche la mozione e i suoi contenuti. Con questa aggiunta, che ha fatto il Presidente dell'assemblea, è stata votata - mi pare - con due voti contrari dall'assemblea dei Sindaci.
Perciò il nuovo Regolamento è entrato in vigore. La legge dice che in assenza di un nuovo Regolamento, vige... In quel caso, hanno votato con il Regolamento vigente della vecchia ASL 20 che dava una rappresentanza ai Sindaci in rapporto ai Consiglieri comunali rappresentati e quindi la mozione è stata approvata dai sindaci con il Regolamento allora vigente.
Adesso c'è un nuovo Regolamento.
A me pare, questa è la mia opinione, che i Sindaci abbiano deciso in piena autonomia in modo democratico, in modo legittimo i contenuti di quella mozione che prevedeva anche la nuova sede legale dell'azienda sanitaria locale provinciale. Dichiarare ostruzionismo sulla vicenda oggi mi pare sbagliato, Consigliere Rossi. I Sindaci hanno deciso sulla base di regole vigenti, non c'è stata alcuna forzatura.
Mi pare che la decisione assunta dall'assemblea dei Sindaci della provincia di Alessandria sia legittima e democratica.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola Elementare "P. Gobetti" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola Elementare "P. Gobetti" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Ricordo che state assistendo alla fase iniziale dell'attività del Consiglio regionale. Spero che la visita sia di vostro gradimento e speriamo di trovare qualcuno di voi all'interno dei banchi del Consiglio tra qualche anno.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla presentazione di n. 59 richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Spero davvero che gli allievi di questa scuola possano trovare il bandolo della matassa della discussione che questa mattina ci apprestiamo a fare. Ad un osservatore esterno risulta veramente incomprensibile la discussione che ci predisponiamo a fare.
Credo che il Consigliere Muliere quasi ricostruendo una situazione in punta di diritto, facendo la cronaca dell'assemblea dei Sindaci che si è svolta qualche giorno fa, ricostruendo quella situazione, abbia restituito alla situazione medesima un punto di verità e, soprattutto, credo abbia restituito ad un voto costruito democraticamente da parte di un'assemblea dei Sindaci, il valore e il peso che io penso debba avere. Anch'io penso che, da questo punto di vista, non bisogna drammatizzare la situazione, ma per non drammatizzare la situazione lì bisogna stare. Se vogliamo fare una ricostruzione in punto di diritto per capire come sono andate esattamente le cose bisogna che, effettivamente, da quella lettura, ne deduciamo gli esiti finali.
Questo per dire due cose. Da una parte che secondo me, l'ho detto anche pubblicamente - mi è capitato di lasciare anche breve interviste ai giornali locali - oggi chi deve decidere in via definitiva dove allocare la sede legale dell'ASL di Alessandria, ha tutti gli elementi per porre in atto una decisione definitiva. Mi pare che non solo da un punto di vista "di diritto legale" le cose si siano svolte correttamente, ma che, in qualche modo, da lì si possa persino recuperare una dinamica e un indirizzo politico molto chiaro.
Lo dico perché nelle scorse settimane, negli scorsi anni, negli scorsi mesi intorno a questo tema, lo sanno benissimo anche i Consiglieri dell'opposizione, si è sviluppato un dibattito politico assai acceso che ha visto, a seconda dei momenti, soprattutto su questi ultimi elementi e a seconda dei momenti, schierarsi esponenti politici, anche dei partiti di opposizione, localmente: a Casale in un modo, ad Alessandria in un altro a seconda dell'abbisogna. Questo era un argomento che, in qualche modo faceva gioco anche ad una polemica politica costruita localmente in un modo e in provincia in un altro.
Posso ricordare, per esempio, il Consigliere Botta - mi spiace parlare di un Consigliere assente - delle sue espressioni per una sede a Casale a tutti i costi, adesso che la sede c'è dirà: "sarà solo una targhetta", gli esponenti della Lega Nord dire la sede deve essere assolutamente a Casale e non si può pensare diversamente. In Provincia si dice altro. Ho visto parecchi arlecchini servitori di più padroni. Ma questo sta magari dentro alla polemica politica.
Oggi, secondo me, c'è un elemento costruito di decisione finale che va semplicemente portata a compimento e che, molto probabilmente, mette queste posizioni politiche anche di fronte alle proprie responsabilità. Secondo me, oggi, è possibile andare avanti e chiudere la vicenda esattamente a partire dal voto democraticamente espresso. Se oggi ci troviamo ad un incipiente fenomeno ostruzionista, non vorrei che questo fenomeno nascondesse altri fini che non sono del tutto esplicitati. Lo capiremo nei prossimi giorni e nelle prossime ore, se oggi si andrà avanti con questa impostazione per l'ennesima volta, così come è già capitato anche durante la discussione del Piano Socio Sanitario Regionale, ci disporremo ad una colossale perdita di tempo e anche ad uno spreco di denaro.



PRESIDENTE

Lungi da me l'intento di sospendere il nostro dibattito, ma prima di procedere ad interventi di replica e di contro replica riterrei opportuno una breve sospensione dei nostri lavori per affrontare, in sede di Conferenza dei Capigruppo, le modalità con cui procedere. Dopodiché, se lo conveniamo, riprendiamo il dibattito e dedichiamo tutta la giornata al dibattito.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente Vorrei chiarire soprattutto a coloro che non erano presenti all'assemblea quali sono i termini del problema, e mi rivolgo a lei che è Presidente di un'assemblea...



PRESIDENTE

Mi pare che siano stati abbastanza chiariti.



CAVALLERA Ugo

Mi permetta, poi valuti, mi censuri a posteriori, ne ha tutta l'autorità e la possibilità.
C'è la convocazione di un'Assemblea con sei punti all'o.d.g. Il primo punto è "Adozione del Regolamento dell'Assemblea" (non poteva essere diverso); il secondo punto: "Nomina del Presidente dell'Assemblea"; terzo punto: "Rete dei distretti". Ad un certo punto: "Sede legale dell'ASL".
stato presentato un documento preliminare in cui si diceva cosa fare su tante cose, come integrare il Regolamento che assomigliava più ad un documento programmatico di indirizzi che, semmai, l'Assemblea avrebbe dovuto approvare in seguito.
Per esempio quando il Consiglio si insedia, il documento programmatico della Giunta lo sentiamo dopo 15 giorni, è la Giunta che lo illustra. Prima ci si insedia, prima ci si da al Presidente e poi cominciamo a funzionare.
Il Presidente dell'Assemblea, che non è nato ieri, ha detto "guardate che questo documento" - che è comprensibile, con contenuti da approfondire "lo voteremo". Bisogna, prima di tutto, evitare situazioni contraddittorie. Cosa può succedere? Può succedere che, avendo votato il documento in termini pregiudiziali dove vigeva, per analogia, quel Regolamento dell'ASL 20 a cui faceva riferimento il Consigliere Muliere poi si è votato con quel Regolamento - e tutti erano d'accordo sul testo del nuovo regolamento - ma quando andiamo a votare la delibera n. 3, n. 4 n. 5 e n. 6 varranno i nuovi pesi, per cui potrebbe anche verificarsi una situazione contraddittoria. Si è voluto forzare di votare il documento di indirizzi all'inizio, quando vigeva un Regolamento provvisorio, ma si è andati a regime con il nuovo Regolamento, dove ci sono pesi molto più calibrati e le decisioni potrebbero essere diverse. Il Presidente dell'assemblea aveva detto: "Guardate che non è il caso, andiamo uno a uno e raggiungiamo il risultato".
Questo è quello che voglio sottolineare, perché non c'è nessun piantagrane, e il fatto di dover andare a chiedere ad un avvocato un parere legale - peraltro l'ha chiesto un Sindaco del centrosinistra - è perché si è capito che la situazione era aggrovigliata.
Pertanto, la forzatura che denunciamo è questa: si è tentato di ingabbiare tutte le decisioni che devono essere collegate solo per accordi politici, quando sono sei delibere, e non ci sono escamotage di altro tipo.
Capite che, se per caso, un'Assemblea dà un parere magari errando, pu sempre essere riconvocata per correggere il tiro.
Quindi, signori, ci troviamo in quell'Assemblea di Sindaci in questo modo: è stato approvato un documento preliminare con dei pesi provvisori relativamente ai vari Comuni, ed è stato approvato, per fortuna - a mio avviso - il nuovo Regolamento, che ha pesi diversi. Rischiamo, pertanto di avere delibere, sui vari punti, diverse da quel documento di indirizzo.
Non vorrei che su questo venisse fuori la teoria del "tu dici in un modo e poi fai in un altro!".
Bisogna riportare le cose nell'alveo e le cose nell'alveo sono che tutte le Assemblee dei Sindaci devono dotarsi di un Regolamento, a mio avviso il più fedele possibile ai pesi che i vari Comuni hanno, evitare che un Comune da solo possa determinare l'indirizzo di tutta l'Assemblea prevedere delle maggioranze qualificate sulle grandi decisioni, ecc.
Poi, democraticamente, risolveranno il loro problema.
Io posso essere d'accordo o non d'accordo che la sede legale vada in un luogo o nell'altro, però voglio solo evitare - non so se sono riuscito a spiegarmi, Presidente - che si verifichi una situazione di caos incipiente e di conflitto assicurato.
Solamente la politica e solamente l'Assessore, la Giunta o la Presidente della Giunta, possono intervenire per riportare su un alveo di vivibilità l'Assemblea dei Sindaci dell'ASL di Alessandria.



PRESIDENTE

Prima di procedere nei nostri lavori, per accogliere l'iscrizione all'o.d.g. delle varie proposte ritengo opportuno convocare la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.36 riprende alle ore 12.34)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico l'esito della Conferenza dei Capigruppo, che si è appena conclusa: si è deciso di sospendere a questo punto l'attività mattutina del Consiglio regionale.
Il Consiglio regionale è convocato, come d'avviso, alle ore 14.30, in seduta pomeridiana.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.35)



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