Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.299 del 04/03/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Dalmasso, Deambrogio.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle sedute del 24 e 30 ottobre, 6 e 13 novembre 2007, che verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Variazioni di bilancio

d) Deliberazioni di variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 27 febbraio 2008 ha trasmesso, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte), n. 5 deliberazioni del 26 novembre 2007, n. 6 deliberazioni del 29 novembre 2007, n. 3 deliberazioni del 3 dicembre 2007, n. 8 deliberazioni del 10 dicembre 2007, n. 15 deliberazioni del 17 dicembre 2007, n. 2 deliberazioni del 21 dicembre 2007, n. 1 deliberazione del 21 gennaio 2008, n. 1 deliberazione del 28 gennaio 2008, n. 1 deliberazione del 4 febbraio 2008.
Gli allegati sono a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Richiesta, da parte del Consigliere Leo, di chiarimenti sull'attività del Comitato Italia 150

Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Richiesta, da parte del Consigliere Toselli, di una comunicazione in IV Commissione sull'attività del comitato scientifico dell'ASL 1 in materia di vaccinazione del papilloma virus (HPV)

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Chieppa, di un'espressione di condanna del Consiglio regionale in merito alle operazioni condotte dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza


PRESIDENTE

Il Consigliere Leo ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Presidente, la ringrazio per la consueta cortesia ed efficienza. Volevo soltanto approfittare per chiedere, avendo visto i giornali di oggi, due informazioni su vicende che, per la verità, avevamo già sollevato in Consiglio.
Chi rappresenta la Giunta, oggi?



PRESIDENTE

rappresentata dal Vicepresidente Peveraro, che è appena entrato in Aula.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Sono nel Palazzo dalle ore 9.30.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Non c'è fretta, Vicepresidente Peveraro. È una richiesta che potevo rivolgere anche ad un altro collega. Ho chiesto soltanto a chi potevo rivolgermi.
Nella VI Commissione consiliare, con la Presidente Pozzi abbiamo parlato di avere un'audizione sul Comitato 2011. Ora, l'ho detto altre volte, il Comitato 2011 non si riunisce molto. Fra l'altro, il collega Ricca è sempre presentissimo. Siamo gli unici due rappresentanti sempre presenti, mentre Comune e Provincia sono un po' meno presenti.
Avevamo chiesto di relazionare in Commissione consiliare, prima di dare notizie alla stampa. Oggi, su la Repubblica c'è un articolone - un articolone positivo, per carità! - sul Comitato 2011. Non so quali strumenti possa avere. Credo che alla Presidenza del Comitato ci sia la Presidente Bresso. Quindi, avevamo chiesto cortesemente di convocare il Comitato e, prima di dare le informazioni al pubblico - il Consigliere Ricca ed io siamo membri del Comitato, lo facciamo per rispetto al Consiglio regionale - di fare un passaggio, come si è fatto in Comune, in Commissione consiliare da parte dell'Assessore competente.
Non c'è niente di grave, non sto protestando. Anche perch l'opposizione non la so fare tanto! Lo dico soltanto come logica, perch c'era questo impegno: prima di andare sui giornali, bisogna passare in Comitato o in Commissione. Ormai, è passato sui giornali e non chiedo nessuna censura. Però, almeno che si vada rapidamente o al Comitato o in Commissione.
Mi sembra una richiesta de minimis legittima. Siccome l'Assessore Peveraro è solito ascoltare le richieste che vengono dal Consiglio gestirle bene e valutarle, mi rivolgo alla sua cortesia. Non ho presentato interrogazioni. Si tratta soltanto di un fatto di puro costume politico.
vero che oggigiorno se ne fanno di tutti i colori, ma comunque...



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
So che il bando di gara, che verrà effettuato dell'ASL 1 sul papilloma virus (HPV), verrà presto presentato anche attraverso le indicazioni fornite dell'Assessorato.
L'Assessorato fa capo ad una delibera del 2000.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori...



TOSELLI Francesco

Vorrei soltanto spiegare alcune questioni, altrimenti diventa complicato motivare la richiesta di intervento sull'ordine dei lavori.
La Commissione scientifica, che pare abbia emesso un parere come atto di indirizzo, è composta dal dottor Mario Valpreda, dal dottor Vittorio Demicheli come referente regionale SIMID dell'ASL 20 e dalla professoressa Carla Zotti. Mi sembra che il Comitato scientifico che si è espresso sull'HPV non sia un Comitato scientifico legittimato da una delibera perché se si fa capo alla delibera del 2000 il dottor Valpreda - ahimè non c'è più e il dottor Demicheli è diventato Dirigente regionale.
Il Comitato scientifico si è riunito con il dottor Demicheli e la professoressa Zotti. Quindi, se fossero stati in disaccordo, erano uno a uno: come potevano esprimere un parere? Oppure, era presente anche l'Assessore? Quali indicazioni verranno fornite all'ASL 1? Arrivo alla richiesta, Presidente: chiedo che vi sia un passaggio in Commissione di informativa rispetto a tutta la documentazione prodotta dall'Assessorato regionale, dal Comitato scientifico e dal gruppo di lavoro regionale sulle attività vaccinali, sempre previsto da questa delibera del 2000, che ritengo non sia assolutamente più valida.
Quindi, che validità hanno gli atti che sono scaturiti, rispetto alle indicazioni che le persone preposte danno, sia come gruppo di lavoro che Comitato scientifico all'ASL 1? Non chiedo e non pretendo una risposta in Aula, ma almeno che vi sia un passaggio in Commissione con documenti alla mano, affinché tutti i Consiglieri siano informati di ciò che sta realmente accadendo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Toselli. Non so se lei ha già presentato un'interpellanza o un'interrogazione in merito. Sarà premura dell'Ufficio di Presidenza sollecitare all'Assessore competente perché ci sia una comunicazione in IV Commissione all'interpellanza 2103, se i numeri sono giusti.
La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere sull'ordine dei lavori.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Il Consiglio regionale si è occupato in almeno altre due occasioni a mia memoria - non so se propriamente o impropriamente, ma comunque l'ha fatto - di questioni internazionali. Ricordo - ma sicuramente lo ricordano anche tutti i colleghi - la mobilitazione del Consiglio regionale sul tema del rispetto dei diritti civili e politici del popolo tibetano; ricordo un'altra occasione in cui la stragrande maggioranza dei Consiglieri esibiva un fazzoletto arancione al taschino, in occasione della repressione della giunta militare birmana, di qualche mese fa, ai danni del popolo di quel Paese.
Dunque, non so se, propriamente o impropriamente, il Consiglio regionale si è occupato di questo. Ricordo addirittura che, per ciò che riguarda la Birmania, Paese con il quale non abbiamo rapporti, come Regione, è stato votato addirittura un ordine del giorno urgente da parte del Consiglio regionale.
Ho detto questo, perché avanzo una proposta sui lavori dell'o.d.g. e non vorrei che mi venisse risposto che la richiesta che faccio non compete alle possibilità di azione e discussione del Consiglio regionale, perché le regole devono valere per tutti e devono essere applicate in maniera uniforme.
Chiedo, Presidente, di poter discutere e votare una mozione di condanna per l'aggressione militare israeliana avvenuta in questi giorni, che ha provocato circa 120 morti tra i civili palestinesi.
Ritengo sia questione sulla quale il Consiglio regionale, considerato che si è già occupato di questioni internazionali rispetto a Paesi con i quali non abbiamo alcun tipo di rapporto, debba esprimersi.
Sarebbe necessario - ripeto - che arrivasse, dal Consiglio regionale al Governo del nostro Paese, una mozione di condanna sulle stragi di civili che hanno assunto ormai dimensioni drammatiche e intollerabili in quell'area del mondo, per chiedere al Governo del nostro Paese di intervenire nei consessi internazionali affinché cessino immediatamente le uccisioni di inermi civili (parliamo di donne e bambini).
Non so se un morto palestinese valga meno di un morto birmano; noi Comunisti Italiani continuiamo a credere di no.
Quindi, se il Consiglio regionale si è occupato della repressione in Birmania, credo che con le stesse buone ragioni debba occuparsi delle ormai decennali repressioni che accadono in Palestina. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chieppa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Non sono Capogruppo, ma mi dichiaro d'accordo con il collega Chieppa e sono pronto a discutere la vicenda.
Oggi, in particolare, c'è una Presidenza del Consiglio - il Vicepresidente Placido - che sulle vicende della democrazia e delle libertà ha dato una testimonianza straordinaria.
Ne approfitto per ringraziare il Vicepresidente Placido e do la disponibilità al collega Chieppa, ma mi rimetto alle valutazioni del Presidente del Consiglio, che, su tutte le materie, in particolare in questa, ha dimostrato un'attenzione, un equilibrio e una sensibilità sopra la norma.



PRESIDENTE

Grazie, collega Leo. Gli Uffici stanno cercando l'ordine del giorno sulla Birmania.
Voglio ricordare che la Regione non ha competenze in materia estera che competenza, invece, al Governo nazionale. Nella scorsa legislatura ci occupammo di un problema che riguardava un nostro collega, attuale parlamentare, che fu incarcerato nel Laos.
evidente, collega Chieppa, che per poter iscrivere un ordine del giorno, questo va presentato. La possibilità è di discuterne all'apertura dei lavori della seduta pomeridiana, sempre che l'Aula acconsenta di inserire il nuovo ordine del giorno.
Accolgo la posizione del collega Leo, di condivisione del problema.
Nel frattempo, prima di passare al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", comunico che alcuni colleghi hanno fatto notare il vuoto, alle spalle della Presidenza.
Voglio informare che quel quadro era appeso alle spalle della Presidenza da martedì 22 novembre. Era un'opera d'arte del Castello di Rivoli, dell'autore contemporaneo tedesco Franz Ackermann, intitolata "Unsafeground II" ("Paesaggio urbano II"), restituita al Castello di Rivoli, per una mostra particolarmente importante.
Per la prossima settimana, dovrebbe essere collocata una nuova opera di cui non vi dico il soggetto; un po' di sorpresa penso non guasti.
Dopo questa informazione, che soddisfa la curiosità dei colleghi più attenti, e anche di chi fino adesso non l'aveva notato, passiamo alle interrogazioni e interpellanze.


Argomento: Commercio

Interrogazione n. 1751 del Consigliere Cavallera, inerente a "Sicurezza alimentare"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 1751, presentata dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione riguarda l'allarme, segnalato da alcuni mezzi di informazione, sulla presenza di tracce di diossina in alcuni prodotti alimentari confezionati in Paesi extraeuropei e importati in Italia.
In data 6 agosto, il Ministero della Salute ha segnalato la presenza di diossina e pentaclorofenolo nell'additivo alimentare "guar gum" proveniente dall'India.
Il prodotto, principalmente utilizzato dalle industrie alimentari per le sue proprietà addensanti e stabilizzanti, risultava distribuito in diversi Paesi della Comunità Europea: Austria, Repubblica Ceca, Francia Olanda, Germania, Danimarca, Polonia, Ungheria, Finlandia e Regno Unito.
Preparati a base di frutta prodotti con il "guar gum" contaminato risultano essere stati distribuiti in Irlanda, Spagna, Francia e Olanda.
L'Italia non risulta tra i Paesi interessati al problema.
In data 10 agosto, si è provveduto a informare i servizi territoriali delle ASL in merito al problema, richiedendo controlli su un eventuale utilizzo del prodotto segnalato da parte delle industrie alimentari territoriali.
In data 14 agosto, le ditte piemontesi autorizzate alla produzione e al confezionamento di additivi chimici sono state informate in merito alla contaminazione dell'additivo alimentare.
I controlli effettuati da parte dell'ASL 19 di Asti hanno consentito il ritrovamento, presso un esercizio di produzione di semilavorati per gelateria, di una partita di "guar gum", individuandone l'importatore in Lombardia.
In data 30 agosto, è stata effettuata segnalazione all'Assessorato alla sanità della Regione Lombardia e al Ministero della Salute. La Regione Lombardia, in data 5 settembre, ha attivato il sistema di allerta.
La Commissione Europea ha aggiornato, in data 5 ottobre 2007, gli Stati membri sulla situazione e ha comunicato le seguenti informazioni trasmesse alla Regione Piemonte, nel corso di una riunione tenutasi a Roma nell'ottobre 2007.
I controlli, a seguito del riscontro di positività, fanno pensare che il problema possa essere circoscritto alla produzione di una sola azienda indiana. Al riguardo, non sono ancora state chiarite le cause della contaminazione né da quanto tempo fosse in atto.
La Commissione ha comunque invitato a controllare anche "Guar gum" di altra provenienza.
In questi giorni si sta svolgendo un'ispezione in India, che comprende una visita alle aziende produttrici e al laboratorio di analisi indiano.
Ovviamente, l'ispezione non è da parte dei Servizi Sanitari Regionali piemontesi, ma dei rispettivi servizi veterinari europei.
Pur giudicando grave la situazione, la Commissione considera limitate le conseguenze, in considerazione della diluizione potenziale antecedente alla scoperta del problema, in prodotti derivanti e ribadisce i limiti massimi tollerabili già individuati.
In base a tali indicazioni, a rafforzamento delle azioni già intraprese da parte dell'Assessorato regionale alla tutela della salute e sanità nei riguardi delle industrie alimentari e delle ditte che producono e confezionano additivi chimici, anche le imprese interessate alla produzione di alimenti destinati ad una alimentazione particolare, di integratori alimentari e di alimenti arricchiti con aggiunta di vitamine e minerali potenziali utilizzatrici di tale additivo alimentare, sono state invitate ad assumere tutte le misure necessarie a verificare l'eventuale contaminazione dei prodotti in autocontrollo.
Allo stato attuale, si sta definendo un piano di campionamento con il Dipartimento ARPA (Laboratorio di La Loggia, Polo Chimico Alimenti, per la ricerca Pentaclorofenolo, Laboratorio di Grugliasco per la ricerca Diossine) per la programmazione di prelevamenti da parte dei SIAN delle ASL.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
Naturalmente, mi rendo perfettamente conto che la questione ha risvolti nazionali e internazionali.
Ovviamente, come piemontese, penso di interpretare il pensiero di tutti, nel senso che occorre sempre più rafforzare l'indicazione dell'origine dei prodotti, che può avere, da un lato, un risvolto positivo sulla valorizzazione della qualità e, dall'altro, porta senz'altro a circoscrivere le zone di controllo per quanto riguarda la pluralità dei componenti nel confezionamento dei diversi cibi e dei diversi prodotti alimentari.
Quindi veramente occorre una politica che forse deve essere rimessa a punto, soprattutto a livello agricolo e a livello agroalimentare, perch poi queste scelte hanno risvolti dal punto di vista sanitario.
Credo che il consumatore debba essere rassicurato. Il fatto che i servizi regionali siano allerta e facciano dei piani preventivi di controllo certamente rassicura me e rassicura penso tutti i cittadini, per bisogna trovare delle risposte anche a livello di sistema, in questa economia che va sempre più globalizzandosi.
chiaro che la globalizzazione, se non è bilanciata da regole precise e da controlli accurati nel campo agroalimentare, può essere foriera, a volte, di situazioni di alto rischio.
Ad ogni modo, pur vedendo la smagliatura del periodo pregresso, dove l'allarme non era stato dato, possiamo comunque dire che, in termini campionari, in termini probabilistici, senz'altro sono stati adottati dei provvedimenti abbastanza adeguati. Dico questo da profano, ma da quello che ho capito sentendo la risposta dell'Assessore e anche sulla base delle cose che conosco, certamente non si sono corsi particolari rischi.
Tutto ciò non esclude il fatto che occorre veramente fare della prevenzione sempre più incisiva e sempre più ampia e diffusa per quanto riguarda il comparto agroalimentare.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1756 dei Consiglieri regionali Boniperti, Casoni, Botta Ghiglia e Vignale, inerente a "Atto blasfemo presso Ospedale Maggiore di Novara"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 1756, presentata dai Consiglieri regionali Boniperti, Casoni, Botta, Ghiglia e Vignale.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

Sulla ricostruzione dell'episodio richiamato nell'interrogazione in oggetto, ovviamente l'Assessorato ha interpellato la Direzione di Presidio e la relazione prodotta dalla Direzione di Presidio non riporta i fatti secondo lo stile con il quale sono stati riportati dalla stampa locale. In modo particolare, vi sono due distinte segnalazioni, ognuna delle quali non induce a ritenere che sia avvenuta alcuna forma di lancio di un crocifisso da una finestra.
Quali sono le due distinte segnalazioni? In data 29 giugno c.a., la Direzione di Presidio ha ricevuto la segnalazione di un medico del Servizio di Radiologia relativa al ritrovamento, nel seminterrato del padiglione C di un crocifisso danneggiato; successivamente, un'altra segnalazione di un medico della Unità Operativa di Chirurgia Ospedaliera che comunicava la mancanza di un crocifisso precedentemente appeso alla parete di una camera di degenza.
Disponendo solo delle due succitate segnalazioni, dalle quali non si desume che il crocifisso non più presente alla parete sia stato buttato dalla finestra, si è ritenuto di non prendere alcuna posizione per mancanza di elementi significativi. Né si può rilevare, in termini di sospetto non dimostrabile, il fatto che la camera di degenza nella quale non risultava presente il crocifisso era stata utilizzata precedentemente per ricovero da un paziente extracomunitario.
Si assume quindi che l'episodio segnalato nell'interrogazione non sia ascrivibile a materia oggetto d'indagine né si possono individuare accertamenti di responsabilità di atti blasfemi in carico a degenti o altro personale. Ciò nonostante, la Direzione di Presidio ha raccomandato un'intensificazione della sorveglianza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente. Intanto vorrei segnalare che Gesù Cristo l'hanno messo in croce, ma purtroppo non cammina adesso, perciò qualcuno in quel posso l'ha messo, Assessore. Non possiamo negare l'evidenza dei fatti.
Dalle risultanze, dall'articolo di giornale e comunque dalle informazioni avute direttamente dall'Ospedale Maggiore della Carità, il crocifisso è stato comunque buttato giù dalla finestra, raccolto da persone che hanno avuto un po' di decenza e spostato nel luogo dove le è stato segnalato. Mi sembra un po' leggero dire "non è successo nulla, passiamoci sopra", perché andando avanti di questo passo, veramente butteranno gi anche noi tra un po' dalle finestre.
Noi rispettiamo gli altri: è giusto che gli altri rispettino le nostre leggi, la nostra religione, lo Stato in cui si trovano.
L'episodio è successo. Mi spiace proprio che una persona come lei, che reputo seria e corretta passi sopra con leggerezza su queste cose.


Argomento: Veterinaria

Interrogazione n. 1757 dei Consiglieri regionali Boniperti, Casoni, Botta Ghiglia e Vignale, inerente a "Interventi regionali per il contenimento delle colonie dei piccioni"


PRESIDENTE

Trattiamo ora l'interrogazione n. 1757, presentata dai Consiglieri regionali Boniperti, Casoni, Botta, Ghiglia e Vignale.
La parola all'Assessore Artesio per la risposta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

In merito alla materia, la Direzione Sanità pubblica, Settore Sanità animale ha elaborato il documento "Linee guida per la gestione del colombo di città", aggiornando la conoscenza in campo gestionale e normativo.
Questo documento si propone, quali obiettivi, le analisi delle motivazioni per un possibile intervento di contenimento delle popolazioni di colombi, l'individuazione dei metodi più efficaci di controllo e l'identificazione delle persone giuridiche da coinvolgere.
In particolare, si specifica che a seguito della giurisprudenza in materia, il colombo di città viene classificato "fauna selvatica" rientrando a pieno titolo nelle competenze della legge n. 157/92, "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio". Pertanto, è possibile ricorrere alla possibilità di attuare programmi di contenimento ai sensi di questa legge, stabiliti dalle Amministrazioni provinciali, piani di contenimento che possono essere assimilati a quelli dei Piani di contenimento dei corvidi, purché condotti nel rispetto dei principi di salvaguardia del benessere animale.
La proposta di protocollo operativo, contenuta nelle linee guida regionali, prevede, come primo passo, il censimento delle colonie di colombi, quale base di partenza per attuare qualunque programma di intervento. Il censimento delle popolazioni di colombi dovrebbe quindi essere la prima azione intrapresa dai Comuni per affrontare concretamente la problematica.
A titolo di esempio, si comunica che alcune Amministrazioni (Caramagna Piemonte, Carignano, Carmagnola, Lombriasco, Racconigi, Villastellone) nell'ambito delle attività dell'Agenda 21, hanno stipulato delle convenzioni sovracomunali proprio per attivare programmi di contenimento delle popolazioni di colombi dopo aver effettuato il censimento precedentemente richiamato, affidandolo ad esperti del settore.
Per quanto attiene gli aspetti sanitari, sebbene in bibliografia esistano molti studi riferiti all'isolamento dal colombo di agenti di varie patologie, risultano scarsi i lavori tesi a chiarire quale sia l'effettivo ruolo epidemiologico del colombo nella presenza e nella diffusione di infezioni che colpiscano l'uomo. In particolare, emerge che nei colombi possono albergare, soprattutto in colonie indebolite dal sovrannumero germi patogeni. Il loro ruolo è tuttavia normalmente secondario nel favorirne la trasmissione all'uomo, perché per la prevenzione sono usualmente sufficienti comuni norme di igiene.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente.
Passiamo ad un argomento più profano.
Innanzitutto ringrazio l'Assessore per la sua esposizione, sebbene anche in questo caso, mi lasci un po' perplesso.
Si tende a scaricare la questione dei colombi - che lasciano spanne di escrementi ovunque, anche su tutti i nostri monumenti, e sicuramente, al di là del rischio epidemiologico, non è un bello spettacolo! - sul settore agricoltura e caccia.
Tuttavia, la stessa cosa non è stata fatta in occasione di una famosa delibera - della quale, sicuramente, non posso incolpare l'Assessore Artesio, posto che ha ricoperto successivamente il ruolo di Assessore relativa alla questione della tularemia delle lepri: in quella circostanza quella specie, pur essendo anch'essa cacciabile e, quindi, soggetta alla legge n. 157, è stata "aggredita", mediante una delibera dell'Assessorato alla sanità, che, di fatto, ha completamente distrutto la popolazione delle lepri sul territorio, impedendo addirittura l'importazione di animali comunque sani dall'Est europeo, dall'Argentina o dai Paesi del Sudamerica.
Tornando, invece, alla questione dei piccioni e dei colombi, è vero Assessore, che sono specie cacciabili e, quindi, regolamentate dalla legge n. 157. Ma è pur vero che all'interno delle città e dei nuclei abitati la caccia non può essere praticata, e nemmeno può essere attuato il Piano di abbattimento.
Mi piacerebbe, dunque, ricevere dall'Assessore una risposta chiara su come si intende intervenire per evitare queste situazioni: oltre al problema relativo alla salute dei nostri cittadini, si stanno purtroppo danneggiando anche quelle strutture vincolate da decreto regionale ai sensi legge 42/2004 come particolari manufatti di pregio architettonico e storico, perché queste colonie di piccioni, in centinaia, vi si appoggiano sopra e lasciano i loro escrementi. Ultimamente, hanno iniziato addirittura a "beccare" la salgemma dei coppi e dei mattoni, distruggendoli e facendoli crollare. Può sembrare strano, ma in tantissimi casi, i tetti di alcune chiese e i manufatti dei castelli sono stati distrutti e fatti crollare da queste colonie di animali.
A mio giudizio, al di là della posizione puramente sanitaria, la Regione dovrebbe intervenire anche dal punto di vista culturale e agricolo (caccia) per far sì che, effettivamente, si riescano a limitare queste colonie.
Come l'Assessore ha testé ribadito, non emerge un accertato rischio epidemiologico; tuttavia, per chi abita in queste zone antiche di ricetti e chiese, vedere centinaia di volatili che tutti i giorni depositano i propri escrementi sulle finestre, sulle grondaie e ovunque, non è un bello spettacolo.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Dato che la risposta pervenuta dall'Assessore Artesio innova fortemente e correttamente la materia, perché riporta l'orientamento finale dell'Unione Europea, che ha ribadito che il piccione è una specie cacciabile, vorrei ricordare che avevo presentato un'interpellanza che ritengo sia stata assegnata all'Assessore Taricco (ovviamente, bisogna modificare la legge regionale n. 70).
Visto che siamo scesi nel profano, volevo sollecitare la Presidenza affinché, a sua volta, solleciti l'Assessore Taricco ad essere diligente come l'Assessore Artesio e rispondere all'interpellanza sempre relativa alla presenza abnorme di questi volatili, che potrebbero essere controllati attraverso l'intervento legislativo della legge n. 70. Altrimenti, le due cose non stanno in piedi: giustamente l'Assessore ha fatto il quadro della situazione dal punto di vista legislativo, con le dovute considerazioni sanitarie sulle quali non intendo entrare nel merito, perché non ho presentato io l'interpellanza. Ma per quanto concerne la questione venatoria è necessaria una risposta da parte dell'Assessore Taricco.
Conto, dunque, sulla Presidenza per sollecitare tale risposta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera.
Si potrebbe dire che la sanità sopravanza l'agricoltura, il che fa ben sperare per tutti quanti!


Argomento: Veterinaria

Interrogazione n. 1780 del Consigliere Cavallera, inerente a "Lotta alle zanzare"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 1780, presentata dal Consigliere Cavallera, inerente a "Lotta alle zanzare".
Risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione presentata dal Consigliere Cavallera chiedeva all'Assessorato di valutare l'attività dell'IPLA, ai fini di acquisire elementi di conoscenza utili a impostare la lotta alle zanzare nelle prossime stagioni e a verificare eventuali difficoltà di coordinamento tra i soggetti che operavano per conto dell'IPLA.
L'istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente - IPLA, Ente strumentale della Regione Piemonte - è stato incaricato, con delibera di Giunta regionale del dicembre 2006, del coordinamento delle iniziative e degli interventi di lotta alle zanzare per gli anni 2007, 2008 e 2009.
Interpellata anche in funzione dell'interrogazione, ha comunicato quanto segue.
Il problema delle zanzare in Piemonte origina in larga misura dalle risaie. La Regione Piemonte ha quindi provveduto, tramite l'IPLA, ad una campagna di lotta prevalentemente concentrata in ambito risicolo organizzando gli interventi in un unico grande progetto a scala regionale.
Inoltre, sono stati valutati e coordinati da IPLA tutti i progetti in ambito non risicolo che siano stati presentati dagli enti proponenti secondo le modalità definite dalla legge 75/95.
Gli enti proponenti i cui progetti sono stati valutati dalla IPLA sono i seguenti: Acqui Terme - intervento in ambito urbano sulla zanzara tigre Alessandria - interventi in ambito rurale, urbano, risicolo e sulla zanzara tigre Asti - intervento in ambito urbano sulla zanzara tigre Ente Parco Laghi di Avigliana - intervento in ambito rurale e lacustre Provincia di Biella - intervento in ambito urbano e lacustre Casale Monferrato - intervento in ambito urbano, rurale e sulla zanzara tigre Castello D'annone - intervento in ambito rurale e sulla zanzara tigre Comunità collinare Unione dei Colli Divini - intervento in ambito rurale Leinì - intervento in ambito urbano, rurale e sulla zanzara tigre Montalto Dora - intervento in ambito urbano, rurale e sulla zanzara tigre Novara - intervento in ambito urbano e zanzara tigre Rivarolo - intervento in ambito urbano e in risaia S. Mauro Torinese - intervento in ambito urbano, rurale e zanzara tigre Torino - intervento in ambito urbano e zanzara tigre Torrazza Piemonte - intervento in ambito urbano, rurale e zanzara tigre Vercelli - intervento in ambito urbano e zanzara tigre Verbania - intervento in ambito urbano e zanzara tigre Veruno - mappatura iniziale e zanzara tigre.
Dall'osservazione dei dati climatici rilevati dalla rete meteorologica regionale riferiti al periodo invernale 2006/07 e primaverile-estivo del 2007 si possono trarre alcune considerazioni sulle dinamiche legate a questa popolazione di insetti.
L'inverno 2006/07 si è presentato come uno dei più caldi degli ultimi anni e questo ha influenzato direttamente la sopravvivenza delle uova presenti nel terreno.
Le miti temperature invernali hanno infatti ridotto la mortalità embrionale aumentando il carico potenziale di zanzare per il periodo primaverile. I trattamenti eseguiti a terra sulle prime generazioni di larve in risaia hanno permesso di compensare tale situazione.
Per contro, nel periodo primaverile-estivo si sono verificate temperature di poco inferiori rispetto alle medie stagionali storiche; tale situazione non ha ridotto il numero di generazioni di zanzare, ma ha influenzato negativamente gli spostamenti degli adulti che sono migrati in modesto numero dalle aree non trattate verso quelle interessate dalla campagna di lotta.
L'attività dell'IPLA, oltre ad aver utilizzato le tecniche di lotta in risaia già ampiamente consolidate, ha attuato sperimentazioni su larga scala al fine di individuare possibili alternative ai metodi tradizionali.
Alcuni esempi delle attività attuate: istituzione del Comitato Tecnico Scientifico per la redazione delle linee guida; coinvolgimento delle associazioni di categoria dell'Ente risi, dei Consorzi e delle aziende risicole al fine di ottenere una strategia condivisa per la lotta in tale ambito territoriale; applicazione sperimentali in acque di risaia di prodotto larvicida di sintesi: ben 152 aziende risicole, distribuite tra le province di Alessandria, Biella, Novara e Vercelli, hanno dato la disponibilità ad eseguire i trattamenti durante la fase di semina e di diserbo.
La Regione Piemonte, tramite l'IPLA, ha fornito ai risicoltori il prodotto da utilizzare e la necessaria assistenza tecnica, permettendo così di trattare 12.500 ettari, con dati di mortalità larvale riscontrati prossimi al 100%.
Sperimentazione con un prodotto larvicida biologico granulare: sempre grazie alla collaborazione fornita dai risicoltori è stato possibile attuare un'ampia sperimentazione durante le fasi di concimazione del riso.
Hanno aderito all'iniziativa 108 aziende, il che ha premesso di trattare una superficie di 7500 ettari. La mortalità rilevata si è attestata sul 75%.
Sperimentazione con prodotto larvicida biologico in polvere: tale attività eseguita su piccola scala, ha dato risultati confortanti per quanto concerne la miscibilità dei formulati in polvere con i concimi.
Attività tradizionale con liquido distribuito da elicottero. L'acquisto centralizzato del prodotto ha permesso per economia di scala, il trattamento di una superficie più estesa degli anni precedenti: 40790 ettari di territorio con un mortalità accertata superiore al 90%.
Il prodotto larvicida è stato distribuito dall'IPLA direttamente ai risicoltori che, in seguito alla campagna informativa, hanno manifestato la volontà di aderire all'iniziativa mediante la compilazione di un modulo di adesione che riportasse i dati aziendali, agronomici e la disponibilità del numero di ettari da trattare.
A tale proposito, si precisa che il prodotto impiegato ad un dosaggio di 200 ml su ettaro non produce significative contaminazioni e traslocazioni verso altre componenti ambientali. La Regione Piemonte tramite l'IPLA e tramite altri Servizi regionali preposti alla valutazione dei rischi dovuti all'uso di presidi medico chirurgici, attuerà gli opportuni monitoraggi, nel caso tale attività venga ampliata per le campagne di lotta future.
Monitoraggio della popolazione adulta. Dall'esame dei dati rilevati tramite le trappole attrattive poste in prossimità delle aree risicole soggette a trattamento, si evince una riduzione del 41% del numero di insetti adulti rispetto al 2006, con la sola eccezione per i dati di cattura registrati in prossimità della città di Novara, ove il gradiente di fastidio registrato dalla popolazione è risultato mediamente inferiore al previsto.
La presenza degli adulti è stata puntualmente ed occasionalmente limitata tramite gli interventi adulticidi eseguiti secondo le prescrizioni della LR n. 75.
Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la lotta alla zanzara tigre, ben prima delle infezioni da zanzara tigre segnalate nelle aree dei dintorni di Ravenna, con conseguente intensificazione dell'attività di lotta in Emilia Romagna, la Regione Piemonte aveva provveduto, tramite l'IPLA per la campagna 2007, a svolgere le seguenti attività: gestione della rete di monitoraggio della specie e in caso di individuazione di siti positivi, segnalazione ai Servizi di Igiene pubblica in merito alla presenza di focolai attivi al fine di adottare provvedimenti sanitari di competenza; consulenza per l'organizzazione e la gestione delle attività di disinfestazione operata dai Comuni; supporto per l'elaborazione statistica e cartografica ai fini di verificare l'efficacia delle strategie di lotta adottate; predisposizione di materiale divulgativo.
Ovviamente, la Regione ha previsto all'interno del proprio bilancio finanziario il proseguimento della campagna per l'anno 2008.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Indubbiamente è una partita pesante nel bilancio regionale, perch credo che sia sui 7 milioni di euro. L'Assessore Artesio mi ha risposto, ma penso che l'attività sia di concerto anche con l'Assessore Taricco.
Mi sembra che la relazione dell'IPLA tutto sommato contenga elementi condivisibili rispetto alla scorsa annata, perché c'è stato un andamento meteo-climatico particolare. Soprattutto noi che abitiamo nelle zone interessate avevamo indirettamente colto che c'era qualcosa di diverso.
Quindi, la temperatura più bassa rispetto alla media nel periodo di diffusione indubbiamente ha inciso sul contenimento di questa trasmigrazione da una zona all'altra.
Credo che il discorso invernale abbia inciso poco, ma lo scopo dell'interpellanza era quello di chiedere di porre attenzione alla valutazione finale: aspettiamo due o tre anni. Si tratta di una questione complessa, si devono riformare degli equilibri biologici e agroambientali che possono e devono essere valutati solamente sul piano pluriennale.
Credo che, a questo punto, si debba proseguire da un lato con un adeguato stanziamento di risorse - e questo lo verificheremo nel bilancio dall'altro, attraverso la valorizzazione del comitato scientifico. Sotto questo profilo, è molto importante il trasferimento a livello regionale di tutte le novità che vengono avanti a livello internazionale.
Mi sono trovato ad un convegno presso l'Università di Alessandria e non c'era una presenza rilevante della Regione in quell'occasione. L'Assessore ha detto che, comunque, vi è un'attenzione sotto questo profilo, tutto è affidato all'IPLA; in qualche modo incarichiamo anche l'IPLA a tenere rapporti di questo tipo. Ci sono esperti appartenenti a scuole di pensiero anche diverse. Noi che siamo in Italia, tra Piemonte e Lombardia, la zona risicola più rilevante dell'Europa, indubbiamente possiamo far scuola, ma dobbiamo anche avvalerci delle scuole che ci sono e di tutte le esperienze: riso in asciutta, riso non in asciutta, alzo il livello della sommersione lo abbasso, uso il bacillus ingentis, piuttosto che il prodotti di sintesi lo diluisco con i concimi, non lo diluisco.
L'Assessore ha trattato tutte queste questioni, molte sono in termini sperimentali e in termini ancora dubitativi. Bisogna assolutamente confermare la lotta alle zanzare come un obiettivo prioritario perché per certe zone - vedasi il Monferrato e anche le zone di pianura - se non lo si inserisce entro un livello di accettabilità, tutte le strategie turistiche vanno a farsi benedire. Sono zone che attraggono anche per la residenza magari persone che vengono da zone cittadine o metropolitane nel periodo estivo, dopo 15 o 20 giorni cambiano orientamento.
un'azione sanitaria. Sappiamo le infezioni che portano, i pericoli sono veicoli di inoculazione di batteri o di infezioni che possono avere una rilevanza con costi ben più alti qualora dovessero innescarsi situazioni che, per fortuna, non riguardano la nostra regione. Sappiamo che la prevenzione alla vigilanza non è mai troppa.
Andiamo avanti, manteniamo l'impegno, rafforziamolo perché, sotto questo profilo, siamo a metà del guado.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media "Ignazio Vian" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media "Ignazio Vian" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Ricordo che siamo trattando il punto 3) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", chiamato anche sindacato ispettivo, in cui singoli o più Consiglieri pongono delle questioni alla Giunta e ai vari Assessori.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione n. 1951 del Consigliere Pedrale, inerente a "Territorialità delle cure domiciliari"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1951, sulla quale risponde l'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'interrogazione del Consigliere Pedrale riguarda l'organizzazione del servizio delle cure domiciliari territoriali e, in modo particolare, la considerazione di questo servizio all'interno del piano di riqualificazione dell'assistenza e del riequilibrio economico finanziario presentato dall'ASL di Vercelli.
Nella prima bozza del Piano, la Struttura Semplice Cure Domiciliari era stata prevista, quale ipotesi di lavoro, come struttura a valenza dipartimentale nell'ambito del Dipartimento di Riabilitazione Integrata Ospedale-Territorio, cui compete il presidio del percorso riabilitativo di continuità assistenziale tra ospedale e territorio.
A seguito dei confronti tenutesi con il Collegio di Direzione dell'ASL il Consiglio dei Sanitari e le organizzazioni sindacali delle diverse categorie è stata rivista l'organizzazione aziendale e, pur avendo mantenuto la Struttura Semplice Cure Domiciliari nell'ambito del Dipartimento di Riabilitazione Integrata (ricordo che il dipartimento di riabilitazione integrata è dipartimento funzionale, non strutturale e, in quanto tale, rientra sia nella funzione ospedaliera, sia in quella territoriale e, pertanto, nelle strategie di Distretto), la stessa è stata collegata strutturalmente all'interno dell'assetto organizzativo distrettuale.
Quanto detto trova compiuta precisazione e definizione nella versione definitiva del Piano di Riqualificazione dell'Assistenza e di Riequilibrio Economico-Finanziario dell'ASL di Vercelli.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Sono soddisfatto della risposta dell'Assessore, anche della correzione che è stata apportata tra la prima bozza e la bozza definitiva del PRR.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interrogazione n. 1992 del Consigliere Ghiglia, inerente a "Ritrovamento carcassa di lupo sul territorio del Comune di Oulx" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 1992 del Consigliere Ghiglia.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1804 dei Consiglieri Boniperti, Casoni, Botta, Ghiglia e Vignale, inerente a "Abolizione Ente Risi"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1804, sulla quale risponde l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
L'interrogazione del Consigliere Boniperti chiedeva, ad ottobre 2007 chiarimenti relativamente al fatto che era giunta informazione dell'inserimento, nella finanziaria nazionale, della soppressione dell'Ente Risi. Come il Consigliere saprà, la Regione Piemonte, così come altri Enti si è immediatamente mossa per segnalare questa assoluta incongruenza e follia istituzionale di inserire tale soppressione nella finanziaria. Il Ministero ci aveva subito confermato che si trattava di un refuso che non si capiva bene da chi fosse partito. Un emendamento approvato dalla Commissione bilancio ha stralciato l'articolo per cui non c'è più pericolo per l'Ente Risi di essere soppresso.
stata l'occasione per ribadire l'assoluta importanza e funzione per il territorio che questo Ente riveste tuttora per l'economia del territorio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e anche per il fatto che con buon senso abbia ribadito l'importanza che un ente come l'Ente Risi, nato a supportare l'agricoltura del basso Piemonte (la parte vercellese e novarese), rimanga e anzi venga potenziato perché in momenti come questi dove l'agricoltura sta soffrendo la concorrenza che arriva dal Nord Europa sul latte e su tutti gli altri prodotti che arrivano fuori Europa. Quindi tenere un ente come l'ente risi che valorizza i nostri tipi di risi e la produzione locale è di importanza fondamentale.
Grazie ancora all'Assessore e mi auguro che da ora in poi supporti ancora il nostro ente risi.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati - Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione n. 807 dei Consiglieri Ferrero e Cavallera, inerente a "Danni subiti dagli agricoltori per le opere olimpiache" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 807 del Consigliere Cavallera.
A questo punto, non riuscendo ad incastrare la presenza degli Assessori con gli interpellanti, potremmo dare per concluso il punto 3) all'o.d.g.
avendo utilizzato l'ora che dedichiamo alla parte del sindacato ispettivo.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 355, inerente a "Integrazione alla deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2007 n. 119-11692 'Indizione della giornata del volontariato (l.r. 38/1994. Articolo 7, comma 1)" - (preavviso scritto ai sensi dell'articolo 51, comma 4, del Regolamento interno)


PRESIDENTE

A questo punto, propongo di iscrivere all'o.d.g., come punto 3 bis), la proposta di deliberazione n. 355.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi, sull'ordine dei lavori.



ROSSI Oreste

Presidente, le ricordo che nell'ultima Conferenza dei Capigruppo era stato chiesto alla Giunta di fare una relazione sulle dichiarazioni dell'Assessore Artesio, relativamente alle nuove modalità di nomina dei direttori generali sanitari delle Aziende sanitarie piemontesi.
Prendo atto che la relazione non è stata fatta e chiedo se è intenzione della Giunta, del Presidente e dell'Assessore fare questa relazione e riferire all'Aula in merito. In caso contrario, chiedo una sospensione di dieci minuti, perché come minoranze dobbiamo incontrarci. Chiaramente, il nostro atteggiamento potrà cambiare rispetto al comportamento e alla risposta eventualmente mancata della Giunta.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Rossi. L'Assessore Artesio, che era presente nella parte dedicata al sindacato ispettivo, è stata chiamata da impegni di ufficio. Se dovesse rientrare nella mattinata o nel pomeriggio... Comunque verificheremo se l'Assessore Artesio tornerà in Consiglio e darà risposta al quesito che lei ha sottoposto.
La parola alla Consigliera Pozzi, sull'ordine dei lavori.



POZZI Paola

Grazie, Presidente.
Vedo che al punto 6) all'o.d.g. c'è la proposta di legge n. 366 "Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti".
Poiché in questo Paese abbiamo due drammi che non ci fanno essere parte del consesso dei Paesi civili: le morti sul lavoro e la violenza sulle donne, in particolare la violenza domestica. È una legge che ha come relatrice la Consigliera Spinosa e come correlatrice la Consigliera Cotto si tratta quindi di una legge approvata e presentata in modo trasversale.
Essendo prossimi all'otto marzo, giornata in cui si sprecano celebrazioni, feste e occasioni a volte un po' retoriche sull'importanza della donna e della difesa del suo ruolo nella società, volevo auspicare e chiedere l'attenzione della Presidente, ma anche dei colleghi, perché oggi questa legge possa essere approvata. Cosicché il Consiglio regionale del Piemonte potrebbe affrontare a testa alta la giornata dell'otto marzo di quest'anno, avendo compiuto un atto concreto per aiutare le donne vittime di violenze e maltrattamenti attraverso il sostegno per il patrocinio legale che questa legge prevede per loro.
Sarei grata a tutti i colleghi se insieme con me avessero la stessa attenzione per questo argomento e potessimo di oggi approvare questa legge.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Intervengo solo per sostenere appieno la richiesta della collega Pozzi.
Credo che oggi faremmo un ottima cosa se utilizzassimo il tempo di questo Consiglio anche per approvare la proposta di legge richiamata, che riguarda il patrocinio per le donne vittime di violenza. Ritengo che daremmo un segnale importante anche in relazione ad una scadenza che riguarda la festa dell'otto marzo, che corre il rischio molte volte di diventare un appuntamento rituale e non affrontato in termini di riflessione dovuta, ma come un momento di aspetto commerciale (a volte, prevalgono di più le mimose che le riflessioni concrete).
Oggi, abbiamo l'occasione per dare un significato importante a questa ricorrenza.



PRESIDENTE

La parola alla Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Anch'io mi unisco all'appello della Consigliera Pozzi, perché è da parecchio tempo che questa proposta di legge è all'o.d.g. dei lavori del Consiglio. Ne abbiamo discusso molto e riteniamo che l'approvazione di questa legge possa essere veramente il modo migliore di pensare all'8 marzo.
una legge che può avere un iter veloce, perché è una proposta condivisa.
Ricordo che, in occasione del bilancio di previsione 2007, un emendamento accolto dalla Giunta ha stanziato 250 mila euro per iniziare il discorso della tutela legale alle donne, vittime di violenza. Quindi, già nel 2007 è stato fatto un tentativo per contrastare il discorso della violenza sulle donne.
Penso che l'8 marzo 2008 possa essere ricordato come il momento in cui il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge, presentata da tutte le donne Consigliere regionali. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Cotto.
La parola alla Consigliera Segretaria Spinosa, che interviene in qualità di Consigliera.



SPINOSA Mariacristina

Grazie, Presidente. Anch'io sollecito la discussione di questa legge.
finalmente una legge utile per tutte le donne maltrattate, vittime di violenza, di cui tutti i giorni sentiamo parlare.
Come scrive oggi un giornale: "meno mimose e più fatti concreti".
Anticipare la discussione di questa legge potrebbe essere un fatto concreto a favore delle donne. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Spinosa. Se i colleghi Barassi e Travaglini, che sono i relatori dei disegni di legge n. 307 e n. 357, sono d'accordo potremmo modificare l'o.d.g., considerando che l'argomento che andremo a trattare non dovrebbe occupare un tempo importante. Infatti, la legge che i colleghi hanno sollecitato, la n. 366, essendo ampiamente condivisa dovrebbe avere un iter veloce.
Questo ci permetterebbe di licenziare una legge importante, ricordando che siamo a pochi giorni dalla ricorrenza dell'8 marzo.
Mimose o meno - condivido quanto diceva la collega Spinosa - penso possa essere un segnale importante, nel merito.
La parola al Consigliere Travaglini.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente. Non ho obiezioni particolari, a condizione, essendo dei provvedimenti legislativi che hanno un'ampia condivisione, di occupare il minor spazio possibile nel dibattito, anche perché gli altri due disegni di legge iscritti all'o.d.g. hanno un'importanza particolare e da tempo io sottolineo, da troppo tempo - attendono di essere dibattuti ed approvati.
Pertanto, non obietto e prendo atto di questa richiesta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Presidente, capisco che lei sia molto ottimista, però credo sia meglio rispetto all'istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, esaminare adesso con un'inversione dell'o.d.g., il testo della legge. Per il resto, ne dobbiamo discutere.
Le chiedo, quindi, di porre in votazione l'inversione dell'o.d.g. e di portare subito in discussione la proposta di legge n. 366.
La Lega Nord ritiene fondamentale che il Consiglio faccia un atto concreto a favore delle donne vittime di violenza, in un periodo come questo.
Anche noi siamo dell'idea che, piuttosto del mazzo di mimose, che ci sta sempre, come gesto galante, siano meglio i fatti concreti. Approviamo questo provvedimento; per il resto, vedremo volta per volta, cosa si riuscirà a fare.


Argomento: Assistenza e sicurezza sociale: argomenti non sopra specificati

Inversione all'o.d.g. ed esame della proposta di legge n. 366, inerente a "Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti"


PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Dopo gli interventi in Aula, penso di poter concordare e passare subito alla discussione del punto 6) all'o.d.g., prima del punto 3) bis. Pertanto con la condivisione e l'approvazione dell'Aula all'unanimità, passiamo a trattare il punto 6) all'o.d.g., la proposta di legge n. 366.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Prego gli Uffici di distribuire il testo del provvedimento, in quanto la relazione è già stata svolta, con gli interventi delle due relatrici, la Consigliera Spinosa e la Consigliera Cotto.
La parola alla Consigliera Barassi.



BARASSI Paola

Grazie, Presidente. Molto velocemente, per sottolineare l'importanza di questa legge, sottoscritta da tutte le Consigliere regionali.
Questa legge, discussa e votata oggi, rappresenta anche simbolicamente un momento estremamente importante, legato anche all'8 marzo, festa internazionale della donna. È una legge importante, perché siamo di fronte ad un fatto in continuo aumento: la violenza sulle donne è l'unico reato in continuo aumento, non solo all'interno della nostra società, ma all'interno di tutto il mondo occidentale e non. Ci rendiamo conto che non è un provvedimento esaustivo rispetto alla problematica della violenza alle donne, ma ci sembra un segnale importante che la Regione deve dare in questo momento, per incominciare a dare una risposta alla problematica e aiutare le donne a far emergere questi problemi, spesso nascosti e tenuti nell'ombra per una serie di motivi, non ultimo quello economico.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi di carattere generale sul provvedimento passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 1), presentato dalle Consigliere Spinosa e Cotto: l'articolo 6 (Norma finanziaria) è così riformulato: "Articolo 6 (Norma finanziaria) 1. All'istituzione del fondo di solidarietà finalizzato al patrocinio legale a favore delle donne vittime di violenza e maltrattamenti, il cui stanziamento, a partire dall'esercizio finanziario 2008, è pari a un milione di euro per ciascun anno, in termini di competenza e di cassa, ed è iscritto nell'ambito dell'unità revisionale di base (UPB) SA01001 (Gabinetto della Presidenza Segreteria struttura S1 Tit. I spese correnti) del bilancio regionale, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità individuate secondo le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n.
2 (Legge finanziaria per l'anno 2003).".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6, come emendato.
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Rossi ha chiesto la parola per dichiarazione di voto sull'intero testo; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Il Gruppo della Lega Nord è assolutamente favorevole a questo provvedimento, anche perché noi abbiamo più volte sollevato questioni tristi di abusi su donne, di violenze perpetrate anche all'interno di famiglie, ma specialmente all'esterno.
Ho ricordato in quest'Aula la serie di stupri che si erano verificati lo scorso anno ai danni di giovani donne nel Parco del Valentino a Torino ma anche in altre realtà.
Noi non possiamo assistere impotenti a situazioni di gravità inaudita e non permettere alle giovani di poter uscire tranquillamente di sera. In particolare, è successo che delle donne sono state drogate in discoteca o in locali da ballo, poi trasportate o trascinate in auto o in casolari dispersi e lì violentate.
Poi ci sono tutte le altre sfaccettature delle violenze: le violenze familiari; le violenze di mariti, conviventi o persone della famiglia nei confronti di donne; a volte, addirittura le violenze di figli nei confronti di madri, magari ree di non dare i soldi per la droga, per la dose di eroina.
Altre volte si tratta di casi di violenza - chiamiamola così - tribale di persone magari extracomunitarie nei confronti sempre delle loro mogli.
Al riguardo, non dimentichiamoci che la donna, per alcune realtà straniere viene considerata una persona priva di diritti.
Ci sono stati documentari anche di rilievo nazionale, trasmessi appunto su reti nazionali, che rappresentavano come proprio a Torino vi siano famiglie di immigrati, regolari e non, che maltrattano abitualmente le donne di famiglia, che siano queste figlie o mogli.
Purtroppo tutto ciò accade spesso sotto il totale silenzio, perch queste donne o i loro familiari non hanno il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti all'interno della propria casa.
Occorre quindi un'opera di sensibilizzazione per queste donne che vengono nel nostro Paese, per quanto ci riguarda quelle che sono regolarmente presenti nella nostro paese, affinché sappiano che nel nostro paese le donne hanno pari dignità, pari diritti e in particolare il pieno diritto alla tutela quanto gli uomini e non possono essere fatte oggetto n di abuso sessuale né di maltrattamenti né di violenze gratuite.
Questo va fatto tramite i volontari, secondo noi, ma anche tramite i servizi socio-assistenziali. Dobbiamo dare a queste persone la piena informazione sui loro diritti e, purtroppo, tante volte dare il coraggio alle nostre donne, che vengono anche loro magari picchiate o maltrattate o alle donne e alle ragazze che vengono violentate o sono vittime di tentati abusi, di denunciare chi le ha abusate o le ha sfruttate.
Penso anche a tutta la questione relativa allo sfruttamento della prostituzione, dove giovani ragazze o donne vengono avviate a un'attività che poi diventa per loro un obbligo e la pena, quando si ribellano, è anche la morte, non solo il maltrattamento.
Casi di omicidi efferati di prostitute ci sono stati sia nel Torinese ma, ahimè, anche nella provincia di...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Rossi, se la interrompo.
Colleghi, per cortesia, rispetto a un argomento così importante, che tocca le sensibilità penso della stragrande maggioranza, intervenire per dichiarazione di voto in queste condizioni è veramente complicato. Quindi invito chi è impegnato su altri argomenti ad accomodarsi fuori dall'Aula.
Così non ci sono le condizioni minime per poter intervenire.
Prego, Consigliere Rossi, continui il suo intervento.



ROSSI Oreste

Continuo dicendo che, in base ai dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, 1 donna su 5 ha subito abusi fisici o sessuali.
Come ben sappiamo tutti, è un dato assolutamente sotto quotato. La realtà è che probabilmente quasi due donne su cinque nella loro vita vengono o maltrattate o abusate. Questo non vuol dire che tutte quelle abusate abbiano subito violenza, ma si parla di tentativi di violenza o magari semplicemente aggressioni fisiche.
importante che la Regione Piemonte in un momento come questo, dove si avvicinano le celebrazioni della giornata delle donne e tutti i Comuni e le Amministrazioni locali, gli Enti e le Associazioni fanno e costruiscono eventi all'uopo, ricordare tutte le donne che hanno subito violenze, e noi lo stiamo facendo con un atto concreto. Lo stiamo facendo approvando una proposta di legge, la n. 366, firmata dalle donne presenti all'interno del Consiglio regionale, ma approvata - mi auguro - dall'unanimità dei Consiglieri, uomini e donne, per dare un segnale forte.
una legge che prevede a bilancio una cifra anche abbastanza congrua perché credo che un milione di euro all'anno possa permettere di svolgere un'attività abbastanza forte sul territorio. È chiaro che l'impegno deve essere in un miglioramento di questo servizio. Se ci saranno richieste e sarà necessario, dovremo saper anche incrementare la cifra messa a disposizione.
In conclusione, ribadisco il voto a favore, convintamene a favore, del Gruppo della Lega Nord.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Grazie, Presidente.
Naturalmente esprimerò, a nome del Gruppo Socialista, un voto favorevole alla proposta di legge in oggetto. L'avevo già anticipato precedentemente, dichiarandomi favorevole all'inversione punti all'o.d.g.
una legge che tutela la dignità della donna e che consente di dotarsi di uno strumento in più per opporsi e difendersi nei casi di violenza. È la strada principale attraverso la quale poter godere appieno anche dei diritti individuali delle parità tra i sessi.
Vorrei soltanto sottolineare che ci accingiamo ad approvare questa legge a sessant'anni dall'approvazione della Costituzione. Qualche tempo fa, proprio in questo Consiglio, avevamo ricordato anche i sessant'anni dal primo voto alle donne.
Sessant'anni sono un arco temporale molto ampio, sebbene nel nostro Paese le donne non siano ancora giunte alla completa parità, o perlomeno a poter godere appieno dei diritti di parità che la Costituzione e il nostro Stato sanciscono. Questo aspetto la dice lunga sulle difficoltà reali che si incontrano, al di là delle volontà delle leggi, così come la dice lunga la lotta iniziata tanto tempi fa, al quale il Movimento Socialista, con le sue donne, ha offerto un ampio contributo, e rispetto alla quale noi oggi aggiungiamo un piccolo tassello.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento per dichiarazioni di voto pongo in votazione l'intero testo di legge.
Ricordo che il numero legale è 31.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
In riferimento alla Festa dell'8 marzo, il Consiglio regionale non poteva offrire un contributo migliore se non con l'approvazione del Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.
Grazie, colleghi.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame proposta di deliberazione n. 355, inerente a "Integrazione alla deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2007, n. 119-11692 'Indizione della Giornata del volontariato (l.r. 38/1994, articolo 7, comma 1)'" (Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 166-11067 del 4 marzo 2008)


PRESIDENTE

Procediamo all'esame della proposta di deliberazione n. 355, relativa a "Integrazione alla deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2007 n. 119-11692 'Indizione della Giornata del volontariato (l.r. 38/1994 articolo 7, comma 1)'", di cui al punto 3 bis) all'o.d.g.
Vi rammento che i documenti erano già stati distribuiti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Credo che la proposta di deliberazione in oggetto possa anche essere votata così, poiché emerge un'oggettiva urgenza oltre che un accordo unanime, posto che è stata firmata da tutto l'Ufficio di Presidenza. Lungi da me, quindi, a voler mettere in discussione la vicenda.
Volevo semplicemente portare all'attenzione del Consiglio l'ordine del giorno approvato in data 13 febbraio dal Consiglio regionale del volontariato, il cui testo recita: "Al fine di consentire la programmazione dei lavori delle numerose iniziative locali di promozione del volontariato chiede che la "Giornata del volontariato" istituita dal Consiglio regionale con deliberazione 119-11692 in data 20 marzo 2007 non sia soggetta a variazione di data e coincida, in modo stabile, con l'ultima domenica di settembre". Questo è il testo dell'ordine del giorno che il Consiglio del volontariato ha presentato ed approvato.
A mio giudizio, manda un segnale molto preciso a questo Consiglio perché, oggettivamente, la data che abbiamo individuato rischia tutti gli anni di rendere impossibile la programmazione delle iniziative: quest'anno si terranno le elezioni politiche, il prossimo anno quelle provinciali l'anno dopo quelle regionali. Inoltre, non ho ancora guardato il calendario, ma sicuramente nei prossimi anni cadrà anche la Pasqua nell'ultima domenica di marzo.
Potremmo dunque approvare questa delibera oggi, assumendoci insieme l'impegno di trovare in questa sede una soluzione che fissi, in maniera definitiva, come chiede il Consiglio regionale del volontariato, l'ultima domenica di settembre come data della "Giornata regionale del volontariato".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Naturalmente siamo d'accordo sulla delibera, però concordo anche con le considerazioni svolte poc'anzi dal Presidente Clement perch effettivamente, se mantenessimo questa data, saremmo costretti, ogni anno ad approvare una delibera che rinvii e fissi in un'altra giornata la tenuta della "Giornata del volontariato".
Approvando questa delibera, dovremmo altresì assumerci l'impegno a fare una riflessione sulla Giornata del volontariato e decidere quando fissarla: può essere anche presa in considerazione l'indicazione offerta dalle organizzazioni del volontariato. In ogni caso, credo che l'impegno che oggi ci dobbiamo assumere è quello di rivedere questa data, perché se dovessimo essere costretti ogni anno a seguire il calendario delle varie elezioni diventerebbe difficile dare ordine e importanza alla Giornata del volontariato. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Vicepresidente Cotto, che interviene in qualità di Consigliera; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Concordo, sostanzialmente, con le osservazioni che sono state mosse anche se non penso che il prossimo anno saranno indette di nuovo le elezioni, perché quelle amministrative si terranno a giugno, per cui a fine marzo si potrà fare.
Tuttavia, le osservazioni sollevate sono assolutamente puntuali, per cui direi di approvare la delibera così com'é, e affrontare successivamente il discorso in sede di Commissione. Perché, forse, anziché l'ultima settimana di settembre, sarebbe preferibile a metà ottobre, per dare la possibilità alle scuole di discutere anche di volontariato. Però non ho un'idea precisa, per cui concordo sulle considerazioni sin qui svolte e chiederei un approfondimento sull'argomento in sede Commissione, una volta approvata questa delibera.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di delibera.
Ricordo che il numero legale è 31.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 355, il cui testo verrà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola media "Don Belliardo" di Costigliole Saluzzo


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola "Don Belliardo" di Costigliole Saluzzo in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro una buona permanenza.
Ragazzi, state assistendo ai lavori del Consiglio regionale. Abbiamo appena licenziato una deliberazione della Giunta regionale sull'indizione della Giornata del volontariato.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Mentre è in distribuzione la documentazione relativa al punto 4) all'o.d.g., il disegno di legge n. 307, 'Tutela e valorizzazione del paesaggio'", ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. C'è un po' di comprensibile confusione, ma credo che derivi da ciò che accade anche al di fuori di quest'Aula.
Il mio non è certo il tentativo di riassumere alcunché, ma desidero informarla che, per quanto riguarda il nostro Gruppo e i Gruppi di opposizione, c'è - l'abbiamo detto anche nella sede dell'ultima riunione dei Capigruppo e in altre sedi ugualmente ufficiali - una notevole insoddisfazione derivante da una carenza nel dialogo con la Giunta, sia nella forma che nella sostanza.
Proprio per questo...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Burzi. Prego la Giunta di essere presente.



BURZI Angelo

Se dicevo che era assente... A me interessava sottolineare non tanto un'assenza formale, quanto piuttosto un'assenza sostanziale. Ringrazio comunque l'Assessore Bairati di essere così cortese da starci a sentire.
Dicevo che noi, per essere chiari, vorremmo - non appena tutti i Gruppi di opposizione saranno presenti - chiedere l'autorizzazione a fare una brevissima riunione dei Gruppi di opposizione, che al più tardi potrebbe avvenire alla riapertura dei nostri lavori (ipotizzo che possa essere intorno alle ore 14.30).
Subito dopo questa riunione dei Gruppi di opposizione - che, se l'intera struttura dei Capigruppo fosse presente, avrei già organizzato chiederemo un contatto con i Capigruppo di maggioranza per informarli sui motivi delle nostre insoddisfazioni, sulle ragioni e sulle conseguenze, in modo che con loro si possa, anche informalmente, vedere che tipo di iniziative intraprendere.
La informo, Presidente, solo perché questo sarà oggetto delle nostre prossime richieste.
Cito solo un esempio, che ha avuto un esito positivo (ma non sempre per ottenere dei risultati bisogna utilizzare procedure non formali): chi ha partecipato alla riunione dei Capigruppo di mercoledì scorso e, a maggior ragione, chi ha partecipato alla IV Commissione (sanità) di venerdì mattina sa che noi ci siamo, per così dire, lamentati. Non si è trattato solo dei Gruppi di opposizione, ma a ciò si sono uniti nella sostanza anche esponenti dei Gruppi di maggioranza, per quanto riguarda il risalto che sui media hanno avuto alcune esternazioni in merito ad alcune modifiche procedurali circa le nomine dei responsabili delle Aziende sanitarie accompagnate da valutazioni su presunte o ipotizzate migliorie in termini di trasparenza e una serie di altre notizie, che peraltro non ci risultano smentite né nei fatti né nella forma.
Abbiamo ricordato nell'assemblea dei Capigruppo e, a maggior ragione all'Assessore Artesio in IV Commissione che il tema ha, a nostro avviso non da ora un'importanza notevole e che quando i temi hanno importanza notevole, se uno non fa campagna elettorale, si svolgono prevalentemente nelle sedi delle istituzioni. Quindi la Giunta, per quanto attiene alla propria competenza - ed è certamente competenza della Giunta definire i criteri - e nella misura in cui ritenesse opportuno sentire il parere della Commissione o del Consiglio, dovrebbe svolgere l'idonea attività di consultazioni formali e informali nella sede delle Commissioni e poi del Consiglio.
L'Assessore spiegò in quella sede che nessuna delibera era stata al momento presa, il che a mio sommesso avviso costituisce un aggravante specifico, perché si continua nell'abitudine di parlare con tutti dicendo cose, a mio avviso, anche importanti e gravi, senza aver assunto alcun atto di governo.
So che l'esito di questo dibattito, alla fine, ha preso la piega giusta e quindi l'Assessore Artesio - mi riferiva il Presidente della Commissione sanità - si è impegnata a dibatterne nella Giunta, nelle sedi e nei tempi che l'esecutivo riterrà opportuni, al fine di definire l'ipotesi di un atto di governo e di portare questo atto di governo in sede informalmente consultiva nelle sedi consiliari (IV Commissione o Aula). In sostanza, il percorso giusto.
Mi verrebbe da dire: ci voleva così poco a partire dall'inizio, anzich dalla fine? E ho citato un esempio positivo, dove la storia è partita male ma parrebbe finire - almeno dal punto di vista della forma - bene. Poi vedremo nella sostanza attorno a questo tema, che è un tema importante, che cosa la Giunta deciderà, sentite le parti che riterrà opportuno e/o doveroso sentire.
Perché ho fatto questo esempio? Perché, viceversa, su tutta una serie di altri temi, come ho detto all'inizio, la Giunta tace nella forma e nella sostanza. E la pazienza su questo "silenzio degli innocenti" (noto film premiato a suo tempo, che ogni tanto bisognerebbe rivedere) si è, ahimè esaurita. Mi scuso se non ho dei toni passionali, ma mi creda, Presidente la pazienza si è davvero esaurita.
Concludo chiedendo adesso una riunione dei Capigruppo di opposizione per ridefinire la nostra posizione politica. Credo che sia di interesse dei colleghi di maggioranza essere informati su ci che i Gruppi di opposizione avranno pensato e deciso, in modo che poi l'Aula possa procedere nella maniera meno inutile possibile.
Perché lo cito? Perché, visto che lei stava chiamando all'ordine dei lavori una legge di cui non mi interessa in questo momento il merito - mi pare che sia la n. 307 - e tanto meno la nostra maggiore o minor condivisibilità, diciamo che non siamo particolarmente orientati, al momento, senza aver risolto i temi che noi riteniamo prioritari, a facilitare in maniera specifica i lavori di quest'Aula.



PRESIDENTE

A questo punto, i lavori terminano qui per permettere lo svolgersi della riunione dei Capigruppo dell'opposizione.
Colleghi, credo che alle ore 14.30 in Sala A vi sarà anche la disponibilità dei Capigruppo di maggioranza per un incontro di tutti i Presidenti dei Gruppi.
Il Consiglio è convocato per le ore 15.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.23)



< torna indietro