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Dettaglio seduta n.287 del 22/01/08 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 10.01 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 la Vicepresidente Cotto comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bossuto, Cattaneo Dalmasso Moriconi, Rabino e Robotti.



PRESIDENTE

Essendoci sette congedi, in apertura di seduta, il numero legale è 29.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Disegno di legge n. 510 inerente a "Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2007, n. 14 (Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della 'Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie')" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proposta di deliberazione n. 335 inerente a "Spostamento dei Comuni di Venaria, Pianezza, Druento, S. Gillio, La Cassa e Givoletto dall'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria Torino 4 all'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria Torino 3" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Colleghi, per quanto riguarda l'ordine dei lavori, ho alcune richieste di iscrizione, però, desidero comunicarvi in apertura di seduta la proposta, che faccio mia, di iscrivere all'o.d.g. del Consiglio l'esame del disegno di legge n. 510, "Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2007, n.
14 (Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della 'Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie')", appena licenziato dalla Commissione competente, e altresì di iscrivere la proposta di deliberazione n. 335, "Spostamento dei Comuni di Venaria, Pianezza, Druento, S. Gillio, La Cassa e Givoletto dall'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria Torino 4 all'ambito territoriale dell'Azienda sanitaria Torino 3".
Se non ci sono osservazioni, come da prassi, diamo per accolta l'iscrizione all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Personale del servizio sanitario

Richiesta da parte del Consigliere Ghiglia di chiarimenti in merito alla nomina del nuovo Direttore generale dell'ospedale Sant'Anna/Regina Margherita

Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Richiesta da parte del Consigliere Ghiglia di chiarimenti in merito alle azioni della Regione Piemonte per la sistemazione dei rifiuti provenienti dalla Campania.

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta da parte del Consigliere Ricca di chiarimenti in merito al futuro dei lavoratori dello stabilimento ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni


PRESIDENTE

Hanno chiesto di parlare sull'ordine dei lavori i Consiglieri Ghiglia Ricca e Toselli.
La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
So che la Presidente Bresso vorrebbe instaurare il question time relativamente al quale sono anche d'accordo, però, in attesa di una modifica del Regolamento, Presidente, le chiedo chi rappresenta la Giunta.



(Commenti fuori microfono)



GHIGLIA Agostino

Lo chiedo formalmente, perché devo chiedere due cose, a chi le chiedo?



PRESIDENTE

La Giunta è presente in aula. Come da comunicazione inviataci all'inizio dei nostri lavori, la guida della Giunta, in questo momento, in Aula è rappresentata dall'Assessore anziano, che presumo sia l'Assessore Caracciolo.



GHIGLIA Agostino

Va bene.
Ci sono due questioni, Assessore, su cui vorrei riferiste in giornata perché non è colpa nostra se la politica va più avanti della Regione.
Per quanto riguarda la prima, è una settimana che il Direttore generale del Sant'Anna comunica a mezzo stampa: "Me ne vado, non me ne vado, manca la firma di Marrazzo; forse vado al 118 del Lazio".
Avrei gradito che l'Assessore alla sanità spiegasse alla dottoressa D'Innocenzo che la sanità piemontese non è un pullman. Visto che lei era stata bocciata dalla Puglia perché non aveva i titoli, è venuta qui per fare il Commissario, le avete fatto maturare i titoli per farla direttore generale e, dopo neanche un anno, questa dice che per motivi familiari magari, torna nel Lazio, però, non lo sa perché Marrazzo deve firmare.
Allora, per la dignità vostra, per la dignità della sanità piemontese per il Sant'Anna, che, oggi, è di nuovo immeritatamente, visto il valore della struttura, oggetto dei disonori delle cronache, chiedo cosa volete fare.
Volete aspettare che Marrazzo firmi o vi volete decidere a fare una scelta di dignità e dire alla Dottoressa D'Innocenzo che possiamo anche fare a meno della sua preziosa collaborazione? indecente, Assessore, li avrà letti anche lei i giornali, che per tutta la settimana hanno riportato il "me ne vado, non me ne vado"! In vita mia non ho mai visto una cosa così! Non ho mai visto in vita mia una cosa così! Su questo vi pregherei di avere una risposta.
Relativamente alla seconda questione - non la faccio lunga, abbiamo svolto il dibattito la settimana scorsa - non so se arriveranno 100 mila tonnellate di rifiuti in Piemonte, anche se prendo atto con contentezza e sollievo che il PD piemontese sta smettendo di litigare con i rifiuti.
Però, è certo che se la discarica di Pianura viene chiusa dalla Magistratura - fa anche rima - servono spazi che non ci sono, quindi è verosimile e molto possibile che in Piemonte arrivino dei rifiuti.
Vorrei sapere cosa sta facendo in queste ore la Giunta regionale su questo tema, se ci sono stati dei contatti con il Commissario di Governo se ci sono delle disponibilità, se ci sono dei numeri, delle quantità possibili, perché anche questo credo sia un tema del giorno.
Mi spiace, Presidente Bresso, so che lei vorrebbe il question time; non è neanche colpa nostra se i fatti capitano prima che noi ci vediamo e non è neanche colpa nostra - ho esordito con la Dottoressa D'Innocenzo - se da una settimana la Dottoressa D'Innocenzo dice: "Vadu, vadu nen; forse Marrazzo firma, forse Marrazzo non firma!".
Questa situazione la ritengo poco dignitosa per tutti indipendentemente dalle polemiche, però vorrei che assumesse una posizione perché già il Sant'Anna, come si vede, non naviga in buone acque - e non lo diciamo noi - se, poi, permettiamo ancora che tutta la struttura debba attendere che la signora decida di farsi fare o meno la firma di Marrazzo per il 118 del Lazio, lo ritengo veramente scandaloso!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Signor Presidente, intervengo per chiedere una comunicazione da parte degli Assessori competenti circa la vicenda della ThyssenKrupp non in questa seduta del Consiglio, possibilmente nella prossima.
Credo che su questa vicenda sulla quale tanto si è discusso, anche in questa Assemblea, non possiamo allentare la tensione e non possiamo ritenere esaurito il nostro compito con l'espressione di solidarietà importante che abbiamo manifestato con l'approvazione di una legge di sostegno alle famiglie, che è sintomo della gran civiltà della nostra Regione. Dobbiamo avere la consapevolezza - che credo ci sia, perché penso che gli Assessori regionali stiano seguendo da vicino la vicenda - sul futuro dei 160 lavoratori della Thyssen, che sabato scorso ho incontrato in delegazione. Mi è stata da loro manifestata gran preoccupazione relativamente al rischio che, calata la tensione rispetto alla tragedia avvenuta, si pensi alla solidarietà delle famiglie, che è importantissimo e già si è provveduto, e non al futuro di 160 persone con un'età media molto bassa.
Quindi, chiedevo di capire quali interventi sono previsti come ammortizzatori sociali nell'immediato, ma, soprattutto, quali sono le iniziative che anche come Regione sollecitiamo, mettiamo in campo o cerchiamo di attivare in relazione alle prospettive future di questi lavoratori dell'area della Thyssen, perché, in primo luogo, si parla di reindustrializzazione e di progetti per i quali non si capisce bene quali siano le linee d'intervento e chi prende l'iniziativa per coordinare i possibili progetti sull'area. So che c'è una Commissione del Senato al lavoro, sarebbe utile che gli Assessori c'informassero in modo più dettagliato possibilmente nella prossima seduta dei lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Siccome oggi è una giornata importante per tutti gli sportivi e amanti del calcio, chiedevo se si poteva attivare il maxischermo nella Sala Viglione e collegarci con il Senato al fine di verificare la finale di coppa oggi come procede.
A parte questa battuta, Presidente, la mia richiesta, quella seria, è la seguente: volevo comprendere se ella aveva sollecitato l'Assessore competente per individuare una soluzione per le nostre associazioni di volontariato dotate di mezzi, per fare in modo che le stesse possano essere dotate di parcheggio. Siccome sta diventando una telenovela infinita, mi sembra Dallas o qualche altra a puntate, continuerò ad intervenire sempre con tale richiesta fino a quando non avrò almeno uno straccio di risposta.
Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola "A. Cruto" di Piossasco


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della I C, della scuola media "A.
Cruto" di Piossasco, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Ci auguriamo che la visita sia di vostro gradimento. Siete intervenuti nella parte iniziale del Consiglio regionale; potrete assistere, in seguito, alla discussione delle interrogazioni che i Consiglieri rivolgono alla Giunta regionale. Grazie e buona visita.


Argomento: Rapporti Regioni - Enti pubblici nazionali

Ordine del giorno n. 899 inerente a "Riforma organizzativa della rete territoriale approvata dal Consiglio Superiore della Banca d'Italia" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rostagno, sull'ordine dei lavori.



ROSTAGNO Elio

Signor Presidente, per chiederle di inserire all'o.d.g. la discussione di un ordine del giorno proposto, nelle scorse settimane, da me e da alcuni colleghi primi firmatari, fra gli altri i colleghi Ferraris e Guida relativo alla riforma organizzativa della rete territoriale approvata dal Consiglio Superiore della Banca d'Italia.
Il Consiglio Superiore della Banca d'Italia ha approvato questa riforma che prevede, per il Piemonte, soluzioni particolarmente penalizzanti rispetto ad altre Regioni, e precisamente la chiusura delle filiali d'Alessandria, Asti e Vercelli, e la riduzione alla semplice funzione d'unità di vigilanza gerarchicamente dipendente dalla sede del capoluogo regionale, quindi Torino, per la filiale di Cuneo.
Questo comporta una serie di difficoltà, sia per i soggetti che hanno rapporti con la Banca d'Italia per le varie attività, sia per i dipendenti.
Pertanto, con questa proposta d'ordine del giorno chiediamo di rivolgere un invito al Consiglio Superiore della Banca d'Italia a riconsiderare il Piano in oggetto, per quanto riguarda la Regione Piemonte al fine di garantire il mantenimento di un maggior numero di filiali rispetto a quanto previsto, oppure, in subordine, ad ipotizzare la trasformazione delle più importanti filiali in succursale, soluzione intermedia che potrebbe rispondere alle necessità di ridurre le spese da parte della Banca d'Italia, ma, nello stesso tempo, garantire una continuità dei servizi al nostro territorio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Colleghi, propongo di considerare iscritto l'ordine del giorno dei Consiglieri Rostagno, Guida e Ferraris, sulla Banca d'Italia.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Resta inteso che il documento sarà esaminato al termine dei nostri lavori.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, è stata chiesta una comunicazione della Giunta regionale, da parte del Consigliere Ghiglia, in merito alla permanenza in carica del direttore generale attuale. È stata chiesta un'indicazione, non una discussione, della volontà della Giunta regionale. Restiamo intesi che la comunicazione è data senza dibattito successivo, perché non è oggetto di pianificazione, ma la Giunta regionale è disponibile a rendere la comunicazione in oggetto.
Sempre il Consigliere Ghiglia, ha chiesto un aggiornamento sulle consegne dei rifiuti.
Il Consigliere Ricca ha chiesto un aggiornamento sulla questione ThyssenKrupp, non oggi, ma nei prossimi Consigli. Consigliere Ricca dovremo avere cura di affrontare l'argomento nella Conferenza dei Capigruppo di domani, per capire come e in quale sede riaprire la discussione.
Il collega Toselli ha chiesto per l'ennesima volta, come ha ricordato informazioni circa la questione che, sinteticamente, definisco "parcheggio per disabili".
Mi sono fatto carico, collega Toselli, nella giornata dello scorso Consiglio, di formalizzare ulteriormente, tramite lettera, la questione.
Chiaramente continueremo a sollecitare la questione.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Comunicazioni delle Giunta regionale relativamente a "Annunciate dimissioni Direttore generale S. Anna"


PRESIDENTE

Affronterei, pertanto, la prima delle questioni sollevate dal Consigliere Ghiglia. La Giunta regionale, tramite l'Assessore Artesio rende le comunicazioni richieste.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

La notizia diffusa dai giornali, in ordine alla possibilità che la dottoressa D'Innocenzo sia incaricata, dalla Regione Lazio, del coordinamento dell'ARES Lazio - l'equivalente del nostro sistema di emergenza 118 - è una notizia corrispondente al vero.
Infatti, la dottoressa D'Innocenzo è stata presa in considerazione per la proposizione di una serie di incarichi dirigenziali, peraltro ripetutamente riportati dalle agenzie ANSA e ripetutamente smentiti dalla diretta interessata, in quanto dichiarazioni di interesse.
L'ipotesi di candidatura cui il Consigliere Vignale si riferisce incontra, invece, la valutazione della dottoressa D'Innocenzo.
Su tale ipotesi, il Presidente della Regione Lazio ha informato la Presidente della Giunta regionale che la candidatura della dottoressa D'Innocenzo veniva valutata come una candidatura significativa e attendibile, sulla quale la Regione Lazio stessa aveva delle aspettative.
Si tratta di una candidatura formalmente individuata dall'Amministrazione regionale, ma che non si è ancora tradotta in una formale assunzione di atto di incarico.
Evidentemente, nelle altre Regioni, come nella nostra, intercorrono dei tempi da quando maturano delle indicazioni a quando diventano formalmente concrete.
L'attuale tempo di latenza è il tempo durante il quale la dottoressa D'Innocenzo si riserva di esprimere un'opzione definitiva.
Pertanto, avendo acquisito un'informazione di cortesia istituzionale che la Regione Lazio ha voluto fornire nei confronti della nostra Regione ed avendo acquisito l'orientamento della dottoressa D'Innocenzo, che non poteva che essere espresso su un'indicazione non ancora puntuale nei tempi e nella certezza, non possiamo che attendere la determinazione conclusiva che riteniamo avvenga nei prossimi giorni.
Adotteremo i procedimenti conseguenti, laddove la decisione della dottoressa D'Innocenzo confermasse quella che sembrerebbe la sua intenzione iniziale, cioè considerare quest'offerta significativa, lusinghiera e confacente alle sue aspettative professionali e personali.
All'atto odierno, però, non ci sono atti ufficiali che possano determinare comportamenti conseguenti da parte nostra.



(Il Consigliere Rostagno chiede la parola)



PRESIDENTE

Consigliere Rostagno, non è previsto un dibattito su questo. Se vuole può chiedere la parola su altri argomenti, però la prego di non aprire una discussione su questo. Se lo desidera, lo mettiamo come punto all'o.d.g.
del prossimo Consiglio regionale e affrontiamo la discussione così come convenuto.
Passerei all'esame delle risposte della Giunta regionale. Approfitterei della presenza dell'assessore Artesio per rispondere alla prima interrogazione.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 1746, dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Botta, Boniperti e Vignale, inerente a "Ipotesi di chiusura del Poliambulatorio dell'ASL 8, in borgata Santa Maria a Moncalieri"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 1746, cui risponde l'Assessore Artesio.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità

La struttura oggetto dell'interrogazione, situata nella borgata Santa Maria di Moncalieri, non è un poliambulatorio, ovvero non è una struttura nella quale si effettuano visite e indagini specialistiche, ma è un presidio che svolge attività di minore complessità.
In particolare: le prenotazioni delle visite specialistiche; la scelta e la revoca del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, per tre volte la settimana, per tre ore per ciascuna presenza settimanale; un punto prelievi a cadenza mensile, previa prenotazione; un ambulatorio infermieristico, su prenotazione, per la somministrazione di farmaci e la misurazione della pressione arteriosa, secondo protocollo del medico di medicina generale; un ambulatorio di psicologia, a tempo parziale.
Al primo piano della struttura esiste una sede periferica del consorzio socio-assistenziale. Gli abitanti che risiedono attualmente nella borgata sono 2396.
I dati di attività di tale presidio sono i seguenti.
Nel 2006 sono stati effettuati nell'intero anno 258 prelievi, 430 iniezioni, 718 misurazioni della pressione.
Nel primo semestre 2007 i prelievi sono stati 77, le iniezioni 237, le misurazioni della pressione 326.
Le prenotazioni di visite specialistiche effettuate presso il presidio sono state, in media, 3 ad ogni apertura dello sportello; al proposito, si tenga presente che nell'ASL 8 è da numerosi anni attivo il servizio di prenotazione telefonica (ragione che evidentemente spiega la scarsa presenza di prenotazione di persona).
In vicinanza della Borgata sono presenti la sede del distretto sanitario di Moncalieri in Via Vittime di Bologna e la sede distaccata di Piazza Brennero, dove l'offerta dei servizi è completa ed è garantito l'accesso diretto ai prelievi, evitando in tal modo il doppio passaggio da parte del cittadino (prenotazione e accesso).
Entrambe le sedi, situate in direzione contrapposta rispetto alla Borgata S. Maria, distano dalla Borgata stessa, che ne è centrale, circa 3 chilometri e sono facilmente accessibili.
L'attuale sede della Borgata S. Maria, situata in Via Saluzzo n. 18 oltre a essere decentrata all'interno della Borgata stessa, si presenta in condizioni strutturali precarie e ha gravi problemi di accessibilità per la presenza di barriere architettoniche.
Il Comune di Moncalieri, all'interno del programma di recupero urbano Borgata S. Maria, sta per concludere i lavori per la prossima apertura di un centro polifunzionale.
L'ASL 8 sta procedendo a stipulare una convenzione con il Comune di Moncalieri per organizzare presso il futuro centro polifunzionale alcuni servizi sanitaria più qualificati di quelli attualmente esistenti.
In sintesi, si sta procedendo al superamento di una struttura precaria ed inadeguata per una collocazione più completa nella nuova struttura polifunzionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale per la replica.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Vi è stata una lunga e doverosa premessa per giustificare quella che in realtà, è una riduzione dei servizi. In qualche modo, i cittadini valuteranno se si tratta di una razionalizzazione o se invece è un taglio dei servizi vero e proprio. Ne prendiamo atto.
Già in sede di discussione del Piano, avevamo evidenziato che relativamente ai servizi - dove, al di là dei posti letto, volutamente non si entrava, nonostante fosse una programmazione relativamente semplice non si diceva quali sarebbero state le soglie sotto le quali i servizi sarebbero stati mantenuti o meno.
ovvio che questo dà la possibilità di fare interventi che hanno un carattere di assoluta soggettività, in qualche modo giustificata dalla presenza o meno di interventi diagnostici o di altra natura che si fanno all'interno delle strutture stesse.
Relativamente alla scelta fatta, noi ovviamente esprimiamo una valutazione negativa, perché in qualche modo - è accaduto per il S.
Giovanni Vecchio, per alcuni reparti di neonatologia e altri servizi assistenziali o soprattutto medici - rileviamo che, dall'approvazione del Piano Socio Sanitario in poi, una serie di servizi che esistevano sono stati razionalizzati o, meglio, tagliati da questa Giunta.
Chiediamo di avere copia della risposta scritta. Grazie.


Argomento: Incarichi e consulenze esterne

Interpellanza n. 1600 dei Consiglieri Burzi, Casoni, Rossi, Scanderebech Nicotra e Monteggia, inerente a "Incarichi esterni per le attività di promozione turistica"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 1600, presentata dai Consiglieri regionali Burzi, Casoni, Rossi, Scanderebech, Nicotra e Monteggia.
Prima di dare la parola all'Assessore Manica per la risposta, ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ringraziamo per la sollecitudine, che apprezziamo molto. In realtà, ci aspettavamo - ma ci va benissimo - che rispondesse la Presidente.
Anticipo, non sapendo se l'Assessore Manica leggerà un documento o parlerà a braccio, che in entrambi i casi vorrò disporre del testo scritto.



PRESIDENTE

Registriamo agli atti la sua richiesta.
La parola all'Assessore Manica.



MANICA Giuliana, Assessore al turismo

In riferimento a quanto richiesto con l'interpellanza n. 1600, avente ad oggetto "Incarichi esterni per le attività di promozione turistica" presentata dai Consiglieri regionali Burzi, Casoni, Rossi, Scanderebech Nicotra e Monteggia si precisa quanto segue.
Si evidenzia che i dati delle presenze turistiche rilevano un incremento percentuale del 2006 rispetto al 2005 del 8,67%.
Presenze 2005: 10.209.190. Presenze 2006: 11.094.330. Percentuale presenze 2006 rispetto 2005: 8,67%.
Tabella riassuntiva dei flussi in Piemonte dal 2000 al 2006 che rende evidente la ragione per la quale nel quadro nazionale il Piemonte sia considerato una regione emergente dal punto di vista turistico.
Arrivi e presenze in Piemonte dal 2000 al 2006: Anno Arrivi Presenze 2000 2.532.630 8.092.269 2001 2.682.994 8.770.355 2002 2.651.068 8.591.889 2003 2.810.110 8.944.345 2004 2.872.642 9.341.598 2005 3.289.398 10.209.190 2006 3.313.508 11.094.330.
noto, peraltro, che i dati rilevati dall'Osservatorio turistico regionale per essere trasmessi all'ISTAT non tengono conto della realtà delle seconde case, delle residenze olimpiche e sono quindi largamente sottostimati. Per questo, l'Osservatorio turistico oltre a realizzare analisi qualitative e analisi su specifici segmenti turistici come il settore congressuale, sta elaborando una proposta che consenta una lettura più completa dei dati sul fenomeno turistico.
Dato atto che i bilanci di promozione turistica dal 2000 al 2006 hanno avuto le seguenti assegnazioni.
Stanziamenti cap. 13530 (ex 14600) dal 2000 al 2006: 2001. 6.197.482,79 2002. 6.197.482,79 2003. 6.532.880,31 2004. 5.343.546,99 2005. 5.500.000,00 2006. 10.000.000,00 2007. 11.000.000,00.
Si rileva che, in termini di risorse, facendo il confronto con altre Regioni italiane, dal Rapporto annuale sul Turismo 2006/2007, emerge come la Regione Piemonte sia agli ultimi posti per stanziamenti destinati alla promozione turistica. Nel 2006, il Trentino Alto Adige ha investito 46.000.000 di euro, la Lombardia 30.000.000 di euro, il Veneto 26.000.000 di euro, il Friuli Venezia Giulia 23.000.000 di euro. La Regione Piemonte ha investito 10.000.000 di euro per la promozione turistica nell'anno olimpico, con un importante aumento realizzato da questa Amministrazione (raddoppio) considerata l'importanza strategica dell'evento e date le risorse disponibili.
Con l'avvio dell'attività della nuova Amministrazione nel giugno 2005 nell'imminenza dell'evento olimpico, l'Assessorato al Turismo, in accordo con il Gabinetto della Presidente e con il Settore comunicazione istituzionale, ha scelto di avvalersi di competenze esterne altamente professionali (Martin Brackenbury, di cui si può allegare il curriculum) che consentissero di cogliere il momento olimpico, unico ed irripetibile per costruire un posizionamento della destinazione Piemonte sul mercato turistico nazionale e internazionale.
Relativamente alle modalità con cui sono state investite le risorse per promuovere il Piemonte olimpico e post-olimpico, si evidenzia innanzitutto che, per evitare la polverizzazione delle risorse della promozione - che è un dato negativo per quanto riguarda l'Italia, poiché tutti fanno promozione in modo non coordinato - la Giunta regionale, con una sua delibera, ha costituito un tavolo di coordinamento della promozione al quale siedono, insieme all'Assessore regionale, gli Assessori provinciali al turismo, l'Assessore al turismo della Città di Torino, e le ATR piemontesi.
A questo tavolo sono state decise e coordinate tute le iniziative di promozione prima, durante e dopo l'evento olimpico, sulla base di un piano di sviluppo condiviso, elaborato anche grazie all'aiuto del professor Brackenbury, che ha individuato prodotti e mercati prioritari.
In particolare, data la scarsità delle risorse, si è deciso in una prima fase di limitare le attività di promozione ai paesi a maggior potenziale e con i migliori collegamenti verso il nostro territorio, come da indicazioni turistiche, di esperti di turismo (si deve fare e si fa nei posti dove al mondo si sono realizzati i risultati maggiori). In particolare l'Italia costituisce il 60% dei flussi turistici piemontesi, la Germania, la Gran Bretagna, il Benelux, la Francia, la Spagna e gli Stati Uniti. Dati confermati dai flussi che abbiamo avuto in seguito agli eventi olimpici e nella fase post olimpica.
Ogni attività si è svolta in coerenza con il "Programma annuale tecnico di indirizzo e di coordinamento delle attività di promozione, informazione ed accoglienza turistica", approvato annualmente dalla Giunta regionale ai sensi della legge regionale 75/96, nel quale vengono previste, tra l'altro azioni di promozione, comunicazione ed immagine utili a favorire la diffusione della conoscenza del territorio turistico piemontese in ambito nazionale ed estero ed un aumento dell'incoming verso la Regione Piemonte.
Data la quantità, la qualità e la varietà delle iniziative realizzate non è stato possibile realizzarle tutte solo all'interno della struttura regionale (che attualmente è composta, per quanto riguarda la promozione da dieci persone), impegnata oltre che nel coordinamento di tutte le attività, nella redazione dei relativi atti amministrativi e nella partecipazione a fiera in Italia e all'estero, anche nello svolgimento dei bandi relativi all'articolo 16 e all'articolo 17 della legge regionale 75/96 per un valore complessivo di euro 2.307.000,00 nel 2005; 3.517.000,00 nel 2006 e 4.0555.00,00 nel 2007 (bandi realizzati dalla struttura regionale), nelle varie compartecipazione agli eventi di rilievo sul territorio ( per un valore complessivo di euro 442.66,00 euro nel 2005 euro 466.000,00 nel 2006 e euro 812.000,00 nel 2007) e nella predisposizione di materiale promopubblicitario.
La necessità di sviluppare nuovi prodotti turistici e nuovi mercati e in occasione dell'evento olimpico, potenziare la visibilità della Regione ed utilizzarla come volano per lo sviluppo dell'immagine turistica piemontese in Italia e all'estero (obiettivo che si è realizzato) ha comportato la necessità di utilizzare professionalità specifiche con conoscenze relative ai diversi mercati.
Per quanto riguarda il mercato Italia, nel 2005 è stata indetta regolare gara pubblica per l'affidamento di un incarico del valore di euro 30.000,00 ad un'agenzia di promozione turistica, comunicazione e destination management. L'offerta più vantaggiosa, ai sensi dell'articolo 31, comma 1, lettera g) della legge regionale 8/84, è risultata quella proposta dall'Agenzia Adam &Partner Italia S.r.l.
Alla stessa agenzia è stato affidato nel 2006 dall'ATR un incarico pari ad euro 41.136,00.
Per il Regno Unito e l'Irlanda, sempre a seguito di gara pubblica, è stata affidata dal Settore Comunicazione Istituzionale all'Agenzia Mc Cluskey International Limited il progetto "Short Breaks in Piemonte" che ha avuto l'approvazione e il cofinanziamento dell'Enit per euro 540.00,00 di cui il 50% finanziati a livello nazionale da Enit.
Relativamente agli Stati Uniti l'ATR ha affidato nel 2006 l'incarico all'agenzia di pubbliche relazione Partner &Concepts per una campagna promozionale rivolta al tour operator dell'East Coast, la più alta propensione verso l'Europa (per euro 40.000,00). Nel 2007 in collaborazione con Turismo Torino, l'ATR di Torino ha organizzato il "Torino Piemonte Food Festival", cui ha partecipato il Sindaco Chiamparino presso la Delegates Dining Room sita all'interno della sede delle Nazioni Uniti a New York che ha visto coinvolte 400 persone il giorno, comprendenti capi di stato ambasciatori, delegati, personale delle Nazioni Unite oltre ai media a livello mondiale. Ha realizzato un successo significativo della promozione torinese e piemontese in quel paese, ma anche a livello più complessivo a livello internazionale.
Per la Repubblica Federale Tedesca l'ATR ha affidato nel 2006 l'incarico all'agenzia di pubbliche relazione BZ.Com per la predisposizione di un piano per la promozione del territorio turistico piemontese sul mercato tedesco per euro 53.000,00.
Nel 2007 è stata invece selezionata dall'ATR l'operatore tedesco Der Tour per una campagna di comarketing rivolta a promuovere gli specifici prodotti piemontesi (enogastronomia, cycling, golf, short breaks) in significativi ritorni nei flussi turistici da questo Paese su questi settori.
Analoghi incarichi sono stati dati all'agenzia Design Placet Sherwood per la Francia (euro 40.000,00) e all'Agenzia Ulled per la Spagna (euro 20.000,00).
Gli incarichi alle diverse agenzie da parte delle ATR sono stati pagati con fondi ATR e non sono stati oggetto di singoli incarichi da parte del settore promozione. Le agenzie hanno curato anche le campagne stampa sui media dei rispettivi paesi durante l'evento olimpico e nell'immediato post olimpico.
Accanto al supporto delle agenzie in termini di relazioni pubbliche e di campagne di comunicazione sui media, è stato predisposto un roadshow cioè un programma di presentazioni e workshops al quale hanno partecipato 61 operatori dell'offerta regionale e 160 operatori della domanda sia del segmento congressuale che leisure. Fatte in coordinamento con tutte le ATR del Piemonte. Queste presentazioni sono sempre state accompagnate da forti campagne di comunicazione sui media per un budget complessivo di 1,1 milioni di euro per 11 tappe su otto paesi (New York, Amburgo, Zurigo Bruxelles, Parigi, Londra, Francoforte, Monaco, Milano, Amsterdam, e Roma) al 20% finanziate dal Settore della Comunicazione istituzionale.
E' poi proseguita la presenza a tutte le più importanti fiere per il segmento leisure che il segmento congressuale, per il quale siamo parte del progetto interregionale con altre Regioni italiane che si chiama "Italia For Events" finanziato dalla L. 135/2001 nazionale, con un crescente coinvolgimento degli operatori turistici piemontesi e la realizzazione di eventi catalizzatori in fiera.
Numerosi sono stati gli educational tour organizzati in collaborazione con l'Agenzia Turistica regionale, con le ATL del Piemonte e con gli altri enti e soggetti interessati, per complessivi 274.791,00 nel 2006 e euro 290.724,00 nel 2007 al fine di far conoscere il territorio piemontese e le sue eccellenze ad opinion leader che possano, in seguito ad una visita guidata, proporre e divulgare le conoscenze dei siti più interessanti della nostra Regione.
noto che la presenza di testimonial informati e soddisfatti determina un aumento della propensione turistica di quei paesi a visitare un territorio, una regione.
Quanto agli incarichi alle agenzie di destination marketing, visti i vantaggi in termini di know-how e di relazioni che avevano prodotto, sono stati prorogati dall'ATR fino al 31 giugno 2007, in attesa di completare le procedure di bando di gara internazionale per consentire all'Assessorato alla Regione di avvalersi di un unico supporto professionale sulla promozione turistica per un periodo di tre anni.
La spesa per l'anno 2007 sostenuta da ATR è stata: Agenzia Adam Partner 36.000,00; Agenzia Mc Cluskey International 48.000,00; Agenzia Design Placet Sherwood 30.000,00; Agenzia BZ.Com 30.000,00; Agenzia Partner Concepts 30.000,00; Agenzia Ulled Comunication 11.000,00; Agenzia Travel Marketing Company 15.000,00.
La gara internazionale di cui ho parlato si è conclusa in data 19.10.2007, in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e Settore Comunicazione della Giunta, con assegnazione dell'incarico alla RTI Leo Burnett Company S.r.l. (mandatario capogruppo).
Relativamente agli incarichi affidati dai Settori regionali o direttamente dall'ATR non risulta invece alcun contratto con lo Studio Ponzano di Torino di Federico Ponzano, come richiesto nell'interrogazione.
Per quanto concerne la European School of Management sono stati affidati incarichi da parte dell'ATR con fondi propri, relativamente a progetti di sviluppo dei prodotti golf, wedding, fishing, cycling wellness, montagna estiva, montagna invernale ed enogastronomia per un valore complessivo di 105.000 euro nel 2006 e di 45.000 euro nel 2007.
La European School of Management Italia è una business school internazionale con cinque campus europei: Torino, Parigi, Londra, Madrid e Berlino. È tra le 40 top business school al mondo per Executive MBA, unica in Italia nel settore. Ha status di "Grande Ecole de Management" in Francia ed ulteriori riconoscimenti in Germania e nel Regno Unito.
L'Università di Torino, la Camera di Commercio di Torino e la Chambre de Commerce et d'Industrie de Paris sono tra i fondatori della European School of Management Italia, che è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT.
diretta dal professor Ciravegna, e del Consiglio d'Amministrazione fa parte anche il direttore della CCIAA di Torino, oltre che il dottor Corradini in qualità di direttore di ITP (tutti senza percepire alcun emolumento).
Si tratta quindi di un ente altamente qualificato che ingloba in sé le migliori professionalità del territorio ed utilizza esperti di livello internazionale.
Le ricerche effettuate per conto dell'ATR sono state coordinate dal professor Davide Sola, Vicepresidente della European School of Management Italia e Direttore del Campus di Londra.
Si ritiene che il servizio prestato abbia permesso di contribuire a conoscere meglio le eccellenze turistiche piemontesi e a formare il personale di ATR e delle ATL sul processo di sviluppo di prodotti e sulla loro commercializzazione.
La European School of Management ha lavorato per altre strutture di questo territorio che avevano al loro interno membri del Consiglio di Amministrazione. Faccio presenti i numerosi lavori svolti per la Camera di Commercio di Torino.
Imprescindibile per la diffusione dell'immagine turistica Piemonte era la realizzazione di un sito che potesse offrire in modo accattivante il prodotto turistico del Piemonte, dato che è noto che la maggior parte dei turisti ormai si informa via web e la maggior parte delle vacanze sono costruite direttamente dal turista come si dice taylor made, senza passare dalle agenzie. Avere un sito efficiente, un sito che possa diventare in prospettiva anche e-commerce è un elemento importante per una Regione italiana e per un territorio.
I dati medi di accesso al sito www.torinopiemonte.com dimostrano l'interesse verso il sito.
Pagine viste: 50.000/mese.
Visite: 17.000/mese.
Pagine per visita: 3,18.
Tempo medio sul sito: due minuti.
Visite nuove: 84%.
I paesi di provenienza dei visitatori sono principalmente Italia Germania, Francia, Svizzera, UK, USA e Olanda.
Per diffondere una nuova immagine del Piemonte è stato inoltre necessario provvedere alla stampa di materiale informativo cartaceo e alla realizzazione di filmati in grado di esprimere il piacere di trascorrere un periodo di vacanza in Piemonte e di evidenziare la bellezza e la varietà delle nuove strutture olimpiche. Filmati e stampe che sono state anche illustrate alla Commissione consiliare competente.
Relativamente alla Piemonte Card, tessera turistica unica valida in tutta la regione, si precisa che la stessa, nata per l'evento olimpico sulla base delle esperienze di tutte le maggiori località turistiche europee, è stata conglobata con la tessera valida solo nel Comune di Torino, creando per la prima volta la "Torino+Piemonte card", la cui realizzazione e gestione è stata affidata all'ATL Turismo Torino.
Si evidenzia come sia stata un'iniziativa apprezzata dai turisti che ne hanno acquistate 35.000 nel 2006 e 35.000 nel 2007. Quindi, anche l'anno successivo alle Olimpiadi è stato confermato l'interesse per questa carta turistica prepagata, anche grazie ad un sempre maggior numero di operatori turistici privati che aderiscono all'iniziativa e permettono di ampliare la gamma di gratuità, sconti ed agevolazioni offerte su tutto il territorio regionale.
Nell'ambito del processo di internazionalizzazione del sistema Piemonte e al fine di razionalizzare, coordinare e valorizzare, tra gli altri, gli interventi in materia di internazionalizzazione dell'offerta turistica piemontese, la Regione Piemonte, con legge regionale 13 marzo 2006, n. 13 ha avviato un processo di graduale unificazione degli organismi che vi provvedono, promuovendo la costituzione della CEIP-PIEMONTE.
La citata legge regionale n. 13/2006 ha altresì disposto alcune modifiche alla legge regionale 75/96 relative alla soppressione dell'ATR.
La legge regionale 24 aprile 2007 n. 9, "Legge finanziaria per l'anno 2007", all'articolo 57 ha demandato alla Giunta Regionale la costituzione anche nella forma di cui all'articolo 2362 del codice civile, di un organismo con il compito di svolgere le funzioni nel settore del turismo non affidate alla società consortile prevista dalla legge regionale 13 marzo 2006, n. 13, laddove il loro esercizio richieda un'organizzazione specialistica non presente tra quelle regionali.
La Giunta Regionale, con atto n. 50 - 6261 del 25 giugno 2007, in ossequio a detta legge regionale n. 9/2007, ha deliberato la costituzione della società a responsabilità limitata, a totale partecipazione regionale denominata "Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l.".
La necessità della costituzione di detta società deriva dalla passata attribuzione dell'Osservatorio regionale per il turismo all'ATR, unico caso tra le Regioni italiane, invece che mantenere le funzioni dell'Osservatorio obbligatorie per legge all'interno della struttura regionale, come avviene in molte altre regioni italiane, e quindi, con la chiusura della ATR, si è determinata la necessità di provvedere alle funzioni previste dalla legge nazionale. Tali funzioni, così come previsto dalla DGR 50-6261 del 25 giugno 2007, sulla base delle indicazioni dell'articolo 57 della legge finanziaria per il 2007, sono conferite a "Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l.", in attesa - ed è scritto chiaramente nella delibera - che le necessarie modifiche normative (L.R. 51/97) ne consentano la riconduzione che noi riteniamo importantissima, all'interno delle strutture regionali competenti.
Pertanto è stato stipulato un Protocollo d'Intesa e una convenzione tra Regione Piemonte - Assessorato al turismo e CEIP, con cui si disciplina l'incarico al CEIP stesso di svolgere attività internazionali ai sensi della legge regionale 13/2006.
Il Protocollo d'Intesa è stato approvato con DGR n. 96-7622 del 26/11/2007; la convenzione è stata approvata con successiva determinazione dirigenziale n. 234 del 29/11/2007.
Con detto protocollo è stato riconosciuto a CEIP, per le attività della sezione turismo, comprensive delle attività di start up e per l'attività ordinaria propedeutica all'attivazione di singoli progetti, un compenso a forfait di euro 2.140.800 da liquidarsi entro il 2009 in tre tranche.
Per l'esecuzione di singoli progetti è stato affidato a CEIP un incarico del valore di Euro 600.000 nell'anno 2007 (determina n. 110 del 8/11/2007) e si è in attesa di ricevere e concordare il programma 2008 per effettuare i relativi impegni di spesa.
Contestualmente è stato stipulato un Protocollo d'Intesa e una convenzione tra Regione Piemonte - Assessorato al Turismo e Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l. con cui si disciplinano i rapporti inerenti l'espletamento di progetti, attività ed iniziative di analisi, di informazione e valorizzazione turistica del territorio di competenza dell'Osservatorio turistico regionale e del coordinamento dei settori turistici così com'è scritto della legge e della delibera.
Il Protocollo d'Intesa è stato approvato con DGR n. 97-7623 del 26/11/2007; la convenzione è stata approvata con successiva determinazione dirigenziale n. 235 del 29/11/2007.
Si precisa che, in base all'accordo sindacale siglato in data 25 ottobre 2007, tutto il personale dell'ATR è stato assorbito da CEIP e Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l., in quanto Osservatorio turistico regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Intanto, ringrazio l'Assessore per l'ampia risposta e, sinteticamente passo a dire qual è il pensiero mio e del Gruppo. Assessore, mi spiace che non ci sia la Presidente, ma troveremo il modo in altra sede di sollecitarne l'attenzione. Siamo certi che impegni istituzionali più coinvolgenti la impegnino pur sapendola presente fuori dall'aula. Comunque non ne facciamo questione di principio.
Consideriamo, dopo due anni e otto mesi dall'inizio di questa Giunta la gestione del suo Assessorato uno dei punti di minima. Probabilmente, il punto di minima di questa Giunta in tre delle materie principali in cui credo un Assessorato e l'Assessore competente debba essere misurato: il merito, il rispetto istituzionale e la trasparenza. Affronto molto velocemente i tre temi in modo da lasciare poi non soltanto agli altri interroganti, ma soprattutto alle fasi successive lo sviluppo - che assicuro non sarà né semplice, né breve - nel corso del prosieguo di questa legislatura degli altri temi.
Sul merito. Credo che nell'ultima sessione della Commissione competente sia stato presentato il Piano regionale del turismo dal neodirettore nella sede competente. Avremo modo in quella sede di Commissione, nella connessione tra quel documento e i documenti di bilancio e di finanziaria e parlando e raccogliendo la grande soddisfazione che gli operatori perlomeno quelli che incontriamo noi, ci testimoniano giornalmente, di aiutare lei, ma soprattutto i colleghi della maggioranza a vedere se una pur tardiva modifica di un'azione, che noi consideriamo molto favorevole dal punto di vista del consenso perché sembra stia aiutando molto - quindi la ringrazio di ciò - ma che temiamo sia lesiva degli interessi di tutti gli operatori piemontesi, possa essere pur tardivamente modificata.
Le Istituzioni. Lei oggi risponde ampiamente a un'interrogazione di una qualche aggressività firmata non casualmente da tutti i Capigruppo di opposizione, che noi firmammo il 22 giugno dell'anno scorso. Ora, qui chiedo alla cortesia del Presidente del Consiglio, che è anche pro tempore non come Presidente del Consiglio perché questo l'abbiamo ahimè già risolto, ma per parte che mi è competente della Commissione Regolamento credo che ricorderà cosa dice l'articolo 2 sia nella versione attuale sia in quell'emendanda - lascio volentieri fare le valutazioni di quale sia la tempestività di risposta in merito a quest'interrogazione e a quali azioni sino all'Ufficio di Presidenza abbia o non abbia a prendere per quel che non considero certamente una celere risposta.
Aggiungo che, come anche l'Aula ricorderà, abbiamo fatto una serie di altre richieste in merito alle attività dell'ATR, precisamente quattro solleciti, l'ultimo dei quali già indirizzato al liquidatore della suddetta ATR. Dopo un lungo tentativo di elusione prima e di evasione dopo, i documenti ci sono stati consegnati alle ore 17.59 di ieri sera. Noi li esamineremo velocemente, perché buona parte dei dati li avevamo già, ma ci mancava la fonte ufficiale, e rientreremo nel merito di quanto in quell'interrogazione chiedevamo non appena passerà un tempo ragionevole dalle ore 17.59 di ieri sera (sempre per la cortesia dell'Aula che, molto spesso, parla di efficacia e di efficienza).
Vede, Presidente, la lettera con la quale l'Assessorato ci rispondeva dopo quattro solleciti e dopo non userei il termine minacce, ma ipotesi di ricorso ad altri organi di competenza che, per esercitare un diritto, sono state svolte solo in sedi competenti (Commissione, Capigruppo e Aula) parte il 14 gennaio 2008 - non so bene dove sia la sede dell'Assessorato, forse dalle parti della Caserma Cernaia - e arriva nei miei uffici alle ore 17.59 del 21 gennaio. Questo sempre per farle capire, Presidente, quanto ancora la sua Giunta ha da migliorare per la trasmissione anche solo fisica dei documenti.
Su elusione ed evasione di volontà ho già detto e non intenderei ripetere. Vado più in là, in uno dei passaggi citati nell'intervento, dove si parla di sviluppo, turismo e Piemonte; anticipo al Presidente del Consiglio, che è il garante statutario in nome e per conto di tutti noi che crediamo che la creazione di "Sviluppo Piemonte Turismo", correttamente ricordato con un emendamento autorichiesto dalla Giunta nella sede della Finanziaria, è, a nostro avviso, una violazione della riserva statutaria ai sensi dell'articolo 60, comma 3. Lo cito per dichiarare prima in quale direzione andremo, perché su questo tema ci torneremo, sulla creazione di sviluppo, Piemonte e turismo.
Sul merito, è talmente palese a tutti che è un tentativo tardivo di mantenere in vita il più possibile quello che si riusciva a fare dell'ATR dopo aver resistito, resistito, resistito allo svuotamento di essa. Su come sia stata gestita ho già detto che arriveremo nel prosieguo del nostro lavoro, dotandola dei fondi che la Giunta ha ritenuto competenti sull'utilizzo dei quali, ripeto, arriveremo. Sulla trasparenza, mi pare di aver detto. Chiudo perché non vorrei essere lungo.
Tra l'altro, chiedo scusa all'Assessore Manica e ai colleghi se il mio intervento si è svolto prevalentemente in italiano, ma il mio livello culturale, purtroppo, m'impedisce di accedere con facilità ad altre lingue.
Con il compagno Novero parlo spesso in dialetto, ma siccome sappiamo che il rispetto della lingua piemontese non è così condiviso non vorrei creare differenze. Quindi, vorranno scusarmi se ho parlato specificamente in italiano. Spero, lo stesso, di essere riuscito a farmi capire.
Concludo dicendo che noi consideriamo questo tassello, che è durato due anni e otto mesi, un'esperienza unica, per quanto mi riguarda, di rispetto della trasparenza dei ruoli istituzionali tra una Giunta pur tecnica, ma costituita da persone molte delle quali, pur avendo oggi un approccio tecnico alla gestione delle deleghe, hanno esperienza politica. Garantiamo nell'interesse del merito dell'argomento, ma soprattutto del rispetto istituzionale di quella trasparenza di cui crediamo ci sia particolarmente bisogno, e continueremo da questa settimana riprendendo i temi cui abbiamo considerato lavorare.
Vogliate consentirmi di dire che mi sono commosso perché l'accenno a quest'elenco di persone, che agiscono tutte senza emolumenti, che da ora in poi chiamerò la pattuglia di eroi, credo guidata dal Capitano o Colonnello Maggiore Corradini, mi ha particolarmente toccato. Quando sento parlare di eroi piemontesi, di cui c'è molto bisogno, mi ritiro in buon ordine, ci rifletto per prenderne l'esempio e tornerò per illustrare, se sarà necessario, nelle sedi competenti, le attività che tanto questa pattuglia di eroi, che agisce finalmente in totale spregio dei contenuti concreti, ma solo e solamente per spirito di servizio, abbia aiutato il turismo di questa Regione e un po' tutti, perché noi di esempi dati da fulgidi eroi ne abbiamo tanto, tanto, tanto bisogno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
Qualche giorno fa è stato consegnato in Commissione il Piano di Sviluppo Regionale del Turismo. Se ne è discusso velocemente e quindi mi riservo di analizzarlo e di verificare le percentuali che sono state indicate relativamente al turismo nel nostro Piemonte. Mi risulta comunque che a due anni e otto mesi dal suo mandato come Assessore al Turismo non siano stati raggiunti importanti incrementi in campo turistico.
E' da sottolineare, inoltre, che la sua nomina ha coinciso con gli eventi olimpici ma nelle nostre montagne, quelle che avrebbero dovuto dare maggior impulso al turismo, i turisti stranieri sono poco presenti. Ci saranno, forse, molti italiani ma di svizzeri, tedeschi, giapponesi americani o francesi non ne vedo assolutamente. Dico questo perché ho avuto occasione di andare a sciare in quelle zone ma ho visto pochissimi turisti stranieri.
La regione Piemonte aveva un'ATR che, a mio giudizio, poteva funzionare bene, ma che è stata smembrata per lasciare il posto a consulenze di svariati personaggi od organizzazioni turistiche, quasi tutte straniere che hanno avuto scarsa risonanza sul nostro territorio.
Ora esiste un nuovo problema, Assessore, di cui dovrà tener conto: il vostro Governo sta cercando di limitare l'operatività di Malpensa, uno scalo che apporta un enorme flusso di turisti non solo verso la Lombardia ma anche verso il Piemonte. Come già accennato poc'anzi, al momento sulle nostre montagne c'è molta neve ma vediamo solo qualche italiano e pochissimi stranieri.
Quando mi recai a Mosca per promuovere il discorso turistico della Provincia di Novara, trovai un operatore del turismo piuttosto importante nella fattispecie, Besson - che cercava clienti per i suoi alberghi nella zona di Sauze d'Oulx perché pareva che molti turisti russi preferissero le montagne francesi. Potenzialmente, quindi, i tanti turisti russi che si ritrovano a spendere fior di quattrini sulle montagne franco-piemontesi potrebbero passare alle nostre montagne. Purtroppo non mi risulta che questo sia avvenuto.
Inoltre, sempre nell'ambito della promozione turistica del territorio novarese rivolta ad altre nazioni, ho riscontrato che l'avvenimento olimpico non era poi così percepito e considerato all'estero, pur essendo questo un evento importante e molto sentito a Torino.
Bisogna quindi insistere, andando di persona con i nostri operatori e tour operator all'estero; ma ne servono tanti per portare a casa i turisti dall'estero. Perché se dopo un simile evento olimpico il 60% dei turisti che si registrano sono italiani, mentre il 40% sono stranieri (le cifre sono più o meno queste, ma se non è così potrà smentirmi), è evidente che non c'è stato un grande intervento sul turismo straniero per promuovere le nostre zone, per venire a sciare o anche solo per far vedere le nostre montagne in estate.
Ritengo, quindi, che le operazioni da Lei effettuate non siano state sufficienti, anche perché forse non si è tenuto conto del fatto che abbiamo tanti personaggi italiani che potrebbero assisterLa nella promozione turistica, senza necessariamente appoggiarsi a consulenze estere, come invece succede da quando Lei ricopre il ruolo di Assessore nella Regione Piemonte.
Non intendo dilungarmi ulteriormente, anche perché non ho neanche cifre o percentuali che mi possano confortare. Ma le valuterò, farò un'analisi ispettiva sul discorso dello sviluppo del Piano Turistico Regionale e ci ritroveremo in quest'Aula per discuterne ancora. Perché non ritengo che il suo operato in due questi due anni e otto mesi abbia portato al turismo piemontese un incremento. Anzi, lo considererei un decremento.
Ci ritroveremo comunque in Aula per affrontare il discorso sul Piano Turistico Regionale e ne potremo discutere ampiamente.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento da parte degli interroganti mi spiace, collega Vignale, ma non posso concederle la parola poiché non è un interrogante - dichiaro concluso il tempo dedicato al sindacato ispettivo.
Ai sensi del Regolamento desidero precisare, riguardo all'osservazione sollevata dal Consigliere Burzi in materia di costituzione della società "Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l.", che la medesima questione era già stata affrontata dall'Ufficio di Presidenza, che aveva incaricato i competenti settori ed era stata oggetto di una risposta comunicata al Presidente Burzi in data 3 agosto 2007. È agli atti della Presidenza per ogni informazione.
Il Consigliere Vignale chiede copia di tale osservazione: si provvederà senz'altro a fornirne copia.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Mozione n. 905 inerente a "Dileggio sommo Pontefice Benedetto XVI" (iscrizione all'o.d.g.) Ordine del giorno n. 914 inerente a "Tutela della libertà e del diritto di opinione" (iscrizione all'o.d.g.) Ordine del giorno n. 917 inerente a "Solidarietà al Papa e al Rettore dell'Università La sapienza di Roma" (iscrizione all'o.d.g) Ordine del giorno n. 918 inerente a "Solidarietà a Papa Benedetto XVI" (iscrizione all'o.d.g.) Ordine del giorno n. 922 inerente a "Partecipazione del Papa all'inaugurazione dell'anno accademico presso l'Università La Sapienza" (iscrizione all'o.d.g.) Ordine del giorno n. 924 inerente a "Intolleranza all'Università 'La Sapienza' di Roma" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Chiedo scusa per il disguido, ma il Consigliere Leo aveva richiesto l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 917 e dei relativi allegati, aventi ad oggetto "Solidarietà al Papa".
Se non vi sono osservazioni in senso contrario, come da prassi li considero iscritti in calce all'o.d.g. dei nostri lavori.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Se i Consiglieri lo riterranno opportuno, potranno chiedere eventualmente l'inversione dei punti all'o.d.g.


Argomento: Difensore civico

Esame proposta di legge n. 481 inerente a "Modifica dell'articolo 20 della legge regionale 9 dicembre 1981, n. 50 (Istituzione del Difensore Civico)"


PRESIDENTE

Procediamo all'esame della proposta di legge n. 481, "Modifica dell'articolo 20 della legge regionale 9 dicembre 1981, n. 50 (Istituzione del Difensore Civico)", di cui al punto 3) all'o.d.g..
Relatore è il Vicepresidente Placido, cui lascio la parola.



PLACIDO Roberto, relatore

Grazie, Presidente.
La presente proposta di modifica interviene sull'articolo 20 della legge regionale 9 dicembre 1981, n. 50, relativamente alle indennità rimborsi spese e di trasferta che spettano al Difensore Civico.
In particolare, la previsione normativa vigente prevede che al Difensore Civico sia corrisposta la stessa indennità e gli stessi rimborsi spese e il trattamento di missione dei Consiglieri regionali. La proposta mira a fissare l'indennità erogata al Difensore Civico alla metà di quella erogata ai Consiglieri regionali alla data di entrata in vigore della presente legge, mantenendo gli stessi rimborsi spese e il trattamento di missione spettante ai Consiglieri regionale, come attualmente previsto.
Si sottolinea che la proposta è presentata in un'ottica di riflessione sulla razionalizzazione delle risorse, nonché nel pieno rispetto degli importanti compiti e delle nevralgiche funzioni di tale istituto di garanzia a cui lo Statuto della Regione Piemonte attribuisce l'importante ruolo di tutela dei diritti di chi svolge una pubblica funzione di salvaguardia, quindi dell'imparzialità, buon andamento e trasparenza dell'azione amministrativa.
Peraltro, la presente proposta tiene conto che, in forza delle cause di impedimento alla nomina nonché delle cause di incompatibilità previste dalla legge, la funzione del Difensore Civico è stata svolta da soggetti che hanno messo a disposizione dell'Amministrazione regionale e dei cittadini la loro peculiare esperienza lavorativa e la professionalità maturata nel periodo di attività.
La VIII Commissione consiliare permanente ha esaminato ed approvato il provvedimento nella seduta del 3 dicembre 2007.



PRESIDENTE

Per cortesia, prego gentilmente i signori Consiglieri e Assessori, se non interessati al dibattito, di recarsi fuori dell'Aula. Grazie.
Prima di aprire la discussione generale, il Consigliere Vignale aveva chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, avevo chiesto la parola prima dell'intervento del Vicepresidente Placido.



PRESIDENTE

Mi dispiace, non l'avevo vista, le chiedo scusa.



VIGNALE Gian Luca

Non è un problema, lo dicevo per giustificare un intervento sui lavori a proposta di legge illustrata.
Mi sembra soltanto, considerando anche che abbiamo iniziato alle ore 11, ovviamente per volontà comune, nel senso che mancava il numero legale che ridurre il tempo del sindacato ispettivo ad un'ora, potendo svolgere se non ricordo male, due interrogazioni e interpellanze, sia un po' riduttivo. È ovvio che, relativamente alle risposte richieste in Aula avremmo sempre di più un ritardo, perché il Consiglio regionale in una settimana, al di là degli arretrati prodotti nell'arco di molti mesi produce molto più di due interpellanze.
Per cui, lo dico al Presidente e lo farò presente anche al Presidente del nostro Gruppo consiliare, varrebbe la pena tener conto di un periodo dato per il sindacato ispettivo da quando inizia il Consiglio; è ovvio che se il Consiglio inizia alle ore 10, fare sindacato ispettivo fino alle ore 12 può essere sufficiente, se, invece, il Consiglio inizia alle ore 11 è assolutamente insufficiente.



PRESIDENTE

Collega Vignale, per prassi, al sindacato ispettivo è dedicata un'ora.
Mi rendo conto che, purtroppo, questo non è sufficiente, ci sono moltissime risposte già pronte in attesa di essere rese dalla Giunta regionale, come vedete nei documenti che vi sono stati consegnati. Chiederò al Direttore dell'Aula di procedere nel sollecitare con lettera i Gruppi consiliari che hanno predisposto le interrogazioni, per cui è pronta la risposta, a verificare se si possono ricevere per iscritto alcune di queste risposte in modo da favorire l'acquisizione di informazioni già formalizzate in testi scritti, che per motivi tecnici non possono essere rese nel corso della seduta.
Comunque, sarà mia cura verificare che nel prossimo Consiglio ci sia maggiore spazio per il sindacato ispettivo come lei richiede, in maniera tale da poter svolgere un maggior numero di interrogazioni. Comunque, per tutte le interrogazioni già predisposte dalla Giunta regionale in attesa di essere rese occorrerebbe parecchio tempo. Quindi, prego i Consiglieri di selezionare tra quelle già pronte le risposte che ritengono politicamente più rilevanti per poterle renderle in Aula, mentre le altre si possono utilmente ricevere in forma scritta. Comunque, sarà nostra cura anche sollecitare ulteriori risposte da parte della Giunta regionale.
Dichiaro aperta la discussione di carattere generale.
Non essendoci richieste d'intervento, passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 1), presentato dai Consiglieri Placido, Spinosa Cotto, Chieppa, Ghiglia e Gariglio: all'art. 1 sono soppresse le parole: "nell'entità" e "alla data di entrata in vigore della legge".
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio approva.
Il Consigliere Ghiglia per un fatto tecnico non ha potuto votare ed esprime indicazione di voto in senso favorevole.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 2 presentato dai Consiglieri Placido, Spinosa Cotto, Chieppa, Ghiglia e Gariglio: dopo l'art. 1 è aggiunto il seguente: "Art. 1 bis (Disposizioni finali) 1. Le disposizioni di cui all'art. 1 si applicano con riferimento all'entità dell'indennità corrisposta ai Consiglieri regionali alla data di entrata in vigore della presente legge." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2, che diventa articolo 2.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 35 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di legge n. 480 inerente a "Modifiche alla legge regionale 3 agosto 2004, n. 21 (rapporti tra il Consiglio regionale e i Consiglieri cessati dal mandato)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge n. 480, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Placido.



PLACIDO Roberto, relatore

Grazie, Presidente.
Illustre Presidente, Egregi Consiglieri, la presente proposta di legge regionale, nel rispetto dell'articolo 84 del Regolamento, ripresenta, nel testo a suo tempo licenziato dalla I Commissione e recependo l'emendamento approvato in Aula, la proposta di legge n. 180.
Si ripropone di intervenire sulla legge regionale 3 agosto 2004, n. 21 (Rapporti tra il Consiglio regionale del Piemonte e i Consiglieri cessati dal mandato), alla luce della sua recente esperienza applicativa e del dibattito politico avvenuto sulla materia.
A tal fine introduce modifiche alla disciplina dei rapporti tra il Consiglio regionale del Piemonte e i Consiglieri cessati dal mandato sostituendo integralmente l'articolo 1 e modificando l'articolo 5 della legge regionale 3 agosto 2004, n. 21.
In particolare, il nuovo testo dell'articolo 1 della legge regionale 21/2004 modifica il titolo di Consigliere regionale, prevedendo che all'indicazione della legislatura o delle legislature nelle quali si è svolto il mandato, seguano l'indicazione dei relativi anni, oppure, nel caso non sia stata portata a termine un'intera legislatura, solamente degli anni in cui i Consiglieri hanno ricoperto la carica.
La proposta, poi, individua le tutele e le prerogative spettanti ai Consiglieri regionali cessati dal mandato, al fine di consentire loro di svolgere l'attività istituzionale: il tesserino di riconoscimento e il diritto di accesso alle banche dati o ad altre informazioni accessibili.
I Consiglieri regionali cessati dal mandato possono, inoltre, fruire dei servizi di biblioteca e documentazione del Consiglio regionale del Piemonte, nonché ricevere le pubblicazioni della Regione e ogni altra informazione inerente all'attività istituzionale dell'Assemblea regionale e le manifestazioni e gli eventi promossi dall'Ente.
L'VIII Commissione consiliare permanente ha ritenuto opportuno audire nella seduta del 7 gennaio 2008, i rappresentanti dell'Associazione fra Consiglieri regionali già facenti parte del Consiglio regionale del Piemonte. All'audizione sono intervenuti il Presidente e le due Vicepresidenti dell'Associazione.
Secondo la nuova formulazione dell'articolo 1 della legge regionale 21/2004, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e la Giunta regionale possono richiedere ai Consiglieri cessati dal mandato di partecipare alle missioni della Regione Piemonte, senza però riconoscere come avveniva precedentemente, alcun rimborso delle spese di viaggio sostenute per raggiungere il luogo della missione.
Il comma 5 dell'articolo 1 prevede la possibilità per i Consiglieri regionali cessati dal mandato di aderire alle convenzioni definite per il Consiglieri regionali in carica, senza oneri per l'ente e nei limiti e secondo i criteri definiti dall'Ufficio di Presidenza. Recependo una proposta di modifica del comma 5, formulata durante l'esame in Commissione è prevista inoltre la possibilità per i Consiglieri cessati dal mandato di aderire anche ai servizi definiti per i Consiglieri regionali in carica.
I commi 6 e 7 dell'articolo 1 attribuiscono all'Ufficio di Presidenza le competenze a definire le modalità di esercizio del diritto di accesso riconosciuto ai Consiglieri regionali cessati dal mandato e a emanare le disposizioni necessarie per l'attuazione dei diritti e delle prerogative riconosciute ai Consiglieri regionali cessati dal mandato.
L'articolo 2 della proposta di legge modifica il comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 3 agosto 2004, n. 21, al fine di coordinarlo con le modifiche introdotte all'articolo 1 della medesima legge regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Apriamo la discussione generale.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Credo sia opportuno che il Vicepresidente, oltre a leggere la relazione, o l'Ufficio di Presidenza comunichino l'importo della spesa che il Consiglio regionale ha sostenuto per i viaggi e le missioni degli ex Consiglieri regionali.
Dico questo, perché conosco l'entità di quella spesa, che è assolutamente irrisoria; lo dico, altrimenti questo appare come un atto di moralizzazione della Pubblica Amministrazione. Gli atti di moralizzazione se sono seguiti anche da un risparmio oggettivo, sono utili; diversamente sono strumenti utili a comparire sui giornali, ma non a far risparmiare alcunché.
Non sarà sfuggito, nell'articolo che richiamava la proposta fatta dal Capogruppo del Partito Democratico, di ridurre complessivamente i costi della politica - lo chiosava il giornalista, non lo diceva il Presidente del Gruppo - come, nel periodo natalizio, decine e decine di ex Consiglieri regionali abbiano approfittato di questo ingiusto beneficio, per trascorrere, loro e le loro famiglie, delle vacanze in giro per il mondo.
Questo non è vero ed andrebbe precisato, quando vengono scritte cose del genere.
Dico però all'Ufficio di Presidenza, che è solerte nell'intervenire nelle materie di competenza consiliare, dichiarando che il Consiglio regionale, nello scorso bilancio, ha risparmiato otto milioni di euro (io ho votato a favore) - scelta, secondo me, errata, perché si poteva investire, per esempio, in immobili e non pagare più affitti, o in molti altri ambiti - che il Consiglio regionale non spende un euro rispetto alla comunicazione istituzionale, a fronte di milioni di euro che spende la Giunta regionale.
Allora, Presidente del Consiglio, intero Ufficio di Presidenza e Vicepresidente Placido, che in molte occasioni ha dimostrato di essere pungolo nei confronti dello stesso Ufficio di Presidenza per andare a ridurre delle spese assolutamente irrisorie, o per cercare la verità relativamente a coloro i quali non rispettano la legge: applicate gli stessi metodi all'interno dei vostri partiti - lo dico al Vicepresidente anche in virtù del potere di persuasione morale, che certamente il Presidente del Consiglio ha - e alla Giunta regionale.
Se non ricordo male, il rimborso che la Giunta regionale riconosce tanto per fare un esempio, al signor Pierpaolo Mazza - che credo faccia parte dello stesso partito, già DS, di cui faceva parte il Vicepresidente e di cui credo faccia parte lo stesso Assessore - solo per l'anno 2006 è superiore a quanto i Consiglieri regionali e gli ex Consiglieri regionali hanno speso, per viaggi di missione, in due anni e mezzo.
Quindi, a noi va bene intervenire per ridurre i costi della politica però ci deve essere parità. Non possiamo, da una parte, fare i puri, fare coloro che vanno a intervenire sulle spese residuali. Qui si dice che non si devono più dare rimborsi per motivi che non sono solo risparmi di spesa o per motivi tecnici che il Vicepresidente ha spiegato e sui quali posso anche avere una condivisione: va benissimo. Ma utilizziamo la persuasione morale all'interno dei nostri partiti e all'interno della Giunta regionale.
Altrimenti, ci facciamo prendere in giro, perché il bilancio della Giunta lo vota il Consiglio regionale, non la Giunta al suo interno.
Non esistono due soggetti distinti - Consiglio e Giunta - i quali, in modo un po' anarchico, si muovono come credono. Se siamo rigorosi, nel bilancio che abbiamo iniziato ad approfondire in queste settimane e che andremo a votare nei mesi a venire, dobbiamo essere assolutamente rigorosi rispetto a tutte le spese di comunicazione, di collaborazione, di consulenze, ecc. ecc., che la Giunta regionale utilizza abbondantemente e rispetto alle quali, salvo i partiti d'opposizione, nessuno dice mai nulla.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente. Questo provvedimento arriva in Aula dopo una lunga gestazione. Se ne è parlato più volte; man mano che appariva un articolo sul giornale, dai toni scandalistici, sui privilegi della politica, uno degli argomenti che veniva sollevato era proprio quello degli ampi benefici di cui godrebbero gli ex Consiglieri regionali.
Questo Consiglio non può dividersi tra chi sostiene i benefici agli ex Consiglieri e il partito del rigore, che sostiene che bisogna tagliare tali benefici, perché questo non sarebbe lo specchio reale della realtà.
Del resto, spero che questo Consiglio non si divida tra chi crede nella dignità del Consiglio regionale e chi invece è più prono a piegare la testa e le spalle a qualsiasi campagna di stampa relativa all'antipolitica che si manifesti di giorno in giorno. Se così fosse, sarebbe un brutto servizio che noi diamo non solo agli ex Consiglieri, ma alla politica intesa nella sua più alta accezione.
Devo dire che il provvedimento contiene anche degli aspetti positivi perché sostanzialmente riordina il ruolo e anche alcune prerogative proprio degli ex Consiglieri regionali, facendo chiarezza e dando una maggiore dignità agli ex Consiglieri regionali.
Il momento che anche nelle consultazioni rappresenta il momento topico di questo provvedimento, che da una parte forse vorrebbe essere anche fatto passare come il momento di massima moralizzazione della vita politica in esso contenuto, è il taglio alla possibilità che gli ex Consiglieri regionali oggi avevano di godere dei trasporti gratuiti, nell'ambito delle loro attività istituzionali, tra la loro sede di residenza e la sede del Consiglio regionale o altri luoghi a livello nazionale dove si svolgessero delle attività istituzionali. Prerogativa che è ben nota a molti, anche perché è prerogativa praticamente di tutti i Parlamenti nazionali e di gran parte dei Consigli regionali.
Non mi pare che il Parlamento abbia statuito qualche modifica su questo cosiddetto beneficio per i Parlamentari, e potrebbero essere gli ex Parlamentari presenti in quest'Aula, che sono numerosi, a dirci se hanno ricevuto avviso di decadenza dai benefici sul trasporto di cui essi godono e di cui, mi pare, non abbiano fatto rinuncia. A me non risulta che il Parlamento nazionale abbia in qualche maniera statuito su questo fatto, ma per il Parlamento del Piemonte e per la nostra Assemblea legislativa appare importante dare un segnale, quindi privare i circa 200 ex Consiglieri della possibilità di avere un rimborso relativamente ai trasporti di cui essi stessi usufruiscono per seguire attività istituzionali a cui ritengono dover essere ancora legati.
Il collega Vignale faceva una domanda retorica, ma io non attendo la risposta del Vicepresidente, perché è giusto che si sappia quanto spendaccioni, quanto portatori di un sentimento di antipolitica tra la nostra gente siano i 200 ex Consiglieri regionali del Piemonte, quanto senza che nessuno abbia avuto la dignità di smentire questo fatto, caro Presidente - sia vera la notizia comparsa sui giornali che questi ex Consiglieri regionali per Pasqua e per Natale vanno a fare viaggi e viaggetti con le famiglie (è una notizia comparsa ancora pochi giorni fa su un importante giornale nazionale), su cui abbiamo assistito al silenzio delle istituzioni, perché non fa fine dire che i giornali a volte prendono delle sonore cantonate e contribuiscono al clima di antipolitica che poi tutti noi respiriamo e con cui ci confrontiamo.
Ebbene, diciamola, cari amici, questa cifra così rilevante, parliamo di questo spreco su cui si abbatte la mannaia moralizzatrice del nostro Consiglio regionale. In due anni e mezzo di legislatura, i 200 ex Consiglieri regionali del Piemonte hanno sottratto risorse alla nostra Regione per ben 16.000 euro: poco più o poco meno di 5.500 euro all'anno.
Beh, la moralizzazione parte anche dalle piccole cose, con quella cifra forse ci siamo comprati il campanello della sede regionale di Bruxelles o forse la rastrelliera dove si imbucano le lettere sempre della nostra sede di Bruxelles costata dieci milioni di euro, però il messaggio che si vuol dare è quello che qui si incomincia a risparmiare, perché ormai l'unico dato che sembra provenire da questo Consiglio regionale è che tendiamo al risparmio.
Poi a cosa serva questo risparmio, quando si impedisce ai Consiglieri regionali di svolgere il loro ruolo di controllo sulle attività che la Giunta svolge in tutto il mondo senza più coinvolgere nessun Consigliere regionale, togliendo la possibilità al Consiglio regionale di effettuare la sua attività di verifica delle attività della Giunta, il cui bilancio viene votato da questo Consiglio regionale, è un fatto assolutamente insignificante. L'importante è che si possa andare sui giornali a dire che quest'anno si è risparmiato otto milioni, un altr'anno sette, un altr'anno nove, come se il dato numerico quantitativo giustificasse il fatto che qui non si svolgono più controlli sulle attività istituzionali della Giunta regionale.
Non c'è più un Consigliere regionale che sa di un'attività italiana o estera della Giunta regionale, che spende centinaia di milioni di euro per attività all'estero e non viene più controllata da nessuno. Vanno i funzionari: 700.000 euro per una cena a Vienna, caro Assessore Bairati 700.000 euro per una cena a Vienna con tutto il mondo convocato. Ma evidentemente il Consiglio regionale non può essere chiamato a partecipare.
Nessuno ci tiene ad andare lì a cena né a Vienna, ma visto che, tra i nostri doveri, il nostro ruolo richiede anche quello di verificare se per promozionare il turismo nell'Est Europa sia necessario anche questo tipo di interventi, sarebbe interessante sapere come mai nessun Consigliere regionale viene più chiamato da mesi e mesi a svolgere una missione di controllo, di valutazione, di verifica rispetto a quello che la Giunta regionale fa in giro.
Però certo è giusto fare provvedimenti moralizzatori che ci tagliano 5.500-6.000 euro all'anno per le spese di trasporto agli ex Consiglieri regionali, che sono l'anello più debole della catena della politica.
Purtroppo sono ex, quindi probabilmente non ritorneranno più a essere Consiglieri regionali, almeno molti di questi 200, non tutti. Mi auguro che qualcuno ritorni, perché sicuramente avremo bisogno di iniezioni di persone di esperienza, che hanno creato e che hanno dato dignità a questo Consiglio regionale, quella dignità che qualcuno vuole incominciare a diminuire.
Torneremmo ad essere un bel Consiglio comunale allargato ai territori perché questo è l'andazzo, non più un'Assemblea legislativa, ma un bel "Consiglione" comunale, però almeno qualcuno potrà dire che i risparmi magari da otto milioni di euro saranno passati a nove milioni di euro.
Devo dire che ho assistito tanto alle audizioni quanto alle discussioni che sono seguite nella Commissione. Nell'audizione, con grande dignità l'Associazione degli ex Consiglieri non ha preteso nulla, però ha messo in rilievo alcuni elementi relativi alla tematica dei trasporti qualora si ritenesse di dover incidere su questo tema.
Mi pare che non siano stati, almeno fino a questo momento, depositati emendamenti su questo tema, quindi evidentemente la maggioranza ritiene che la migliore soluzione sia di cassare tout court un beneficio di cui ripeto, negli ultimi due anni e mezzo pochi colleghi hanno usufruito con cifre modeste.
Si accampano motivi di natura tecnica. Se dovessimo, per problemi di natura tecnica, tagliare i finanziamenti a questa o a quella legge, caro Vicepresidente, dovremmo sì farne di risparmi su leggi della Giunta! I motivi tecnici si superano con formulazioni attinenti alla giusta realtà delle cose.
Il nostro partito non assumerà una posizione negativa sul provvedimento; spiace che si parta, tanto a livello regionale, quanto a tutti i livelli, con i settori più deboli della partecipazione politica alla nostra vita. Tagliamo le circoscrizioni che non si possono difendere tagliamo i consorzi che non si possono difendere, ma i grandi momenti di spesa per la politica rimangono inalterati. Nessuno riesce a dare l'esempio per primo e chiedere poi agli altri di essere ad esempio. Questo è un cattivo costume italiano cui anche noi, con questo provvedimento, spinti dalla necessità di dare delle risposte alla piazza, ci uniformiamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Credo che l'intervento del Consigliere Vignale sia esemplare e perfetto. Lo descrivo in questo modo, perché mi sembra che fotografi una realtà che è quella reale. Ancora una volta, in quest'Aula, si fa demagogia su un provvedimento che non porta nessun tipo di risparmio al nostro Ente.
Corriamo dietro alla peggiore antipolitica che, ormai, quotidianamente, ci descrive come dei fagocitatori di risorse pubbliche, senza dare appieno e in modo totalizzante il nostro impegno per il bene della collettività piemontese.
Sappiamo che non è così. Sappiamo tutti quanti quanto e quale sia il nostro lavoro qui dentro. Ritengo sia sbagliato, da parte dell'Ufficio di Presidenza, correre dietro a questa bassa demagogia che una certa stampa e una certa parte di opinione pubblica sta scatenando contro chi onestamente, fa il proprio lavoro, come tutti i Consiglieri che sono seduti in quest'Aula.
Sappiamo invece benissimo che, da un lato la Giunta - ma credo che sia stata una dimenticanza - dall'altro anche i Gruppi, hanno finanziamenti enormi, senza nessun tipo di controllo. Su quelli, magari, sarebbe stato opportuno aprire una riflessione vera, su come, magari, decidere una normativa nuova che permetta una maggiore trasparenza e anche una maggiore codificazione della spesa che i Gruppi ogni anno effettuano, con i rimborsi che ricevono dal Consiglio regionale.
Non si può decidere di tagliare un finanziamento, come ha detto il Consigliere Botta, di 5.500 euro - mettiamo anche che arrivi a 10 mila euro all'anno, quando sappiamo che i nostri Gruppi, tutti insieme, ricevono parecchi milioni di euro all'anno.
Piuttosto, apriamo una discussione, una riflessione vera sulle modalità di finanziamento dei Gruppi e su come i Gruppi spendono queste risorse. Non corriamo dietro alla peggiore demagogia.
Noi non ci opporremo. Quando si tratta di tagliare e di ridurre la spesa, noi Comunisti siamo i primi a dire di sì, però ci opponiamo a questa modalità. Una modalità sbagliata, fatta con la fretta, fatta inseguendo la demagogia, fatta sostenendo l'antipolitica.
Noi non siamo né frettolosi né siamo per sostenere quelli che dicono che la democrazia ha un costo inutile. La democrazia ha un costo giusto perché senza il costo non può esserci il libero dibattito, la libera discussione e la libera scelta dell'assemblea liberamente eletta dai cittadini di questa Regione o di qualsiasi altra Regione.
Se qualcuno ha in mente di limitare le funzioni di questo Consiglio anche di coloro che sono stati qui dentro e che possono ancora dare un contributo, questo qualcuno si sbaglia e sappia che, da adesso in avanti troverà nel nostro Gruppo, ma credo in tanti altri colleghi, coloro che lo richiameranno ad un maggiore senso di responsabilità e ad un maggiore senso di concretezza anche nei confronti di come oggi la politica viene svolta di quali sono i costi e la funzionalità della politica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Grazie, Presidente.
Credo che gli interventi dei Consiglieri Vignale e Robotti abbiano messo nella giusta luce quello che dovremmo fare, e anche abbastanza in fretta.
Apprezzo le iniziative del Vicepresidente e le condivido, ma il problema non è questo. Pregherei il Presidente dell'Assemblea, che si trova quotidianamente a leggere articoli di giornali sull'antipolitica e su spese più o meno veritiere, di fare attenzione ad un'altra questione.
Stiamo discutendo in I Commissione dei futuri costi delle aziende partecipate della Regione Piemonte; sono perfettamente d'accordo a discutere dei costi della politica, ma in modo serio, senza fumi e senza fughe; partendo dai costi dei Gruppi ma, soprattutto, arrivando ai costi delle partecipate, dove ci sono le vere spese della politica del Consiglio.
Voglio fare un esempio. Qualche direttore di aziende partecipate della Finpiemonte percepisce 500 mila euro di stipendio all'anno (sommando stipendi, benefit, ecc. ecc.). In I Commissione sono state presentate proposte di emendamento per dire che non basta mettere il tetto del 70% in riferimento allo stipendio del capo del Governo regionale, che oggi è la Presidente Bresso; infatti, se con i benefit si eroga il doppio dello stipendio, siamo punto e a capo. Se il riferimento deve essere il gettone dei Consiglieri, anche in quel caso, tutti gli emolumenti devono essere rapportati al 70%. Oggi abbiamo consiglieri di partecipate che, oltre a "beccare" megastipendi, prendono gettoni di 300 euro a seduta.
Caro Presidente, la pregherei di fare attenzione, perché questo sarà oggetto di dibattito vero, dove saranno presentati molti emendamenti, se non chiariremo bene che i costi della politica vanno affrontati seriamente.
Questo per due motivi.
Primo, e soprattutto, perché lo dobbiamo ai nostri concittadini secondo, per definire, una volta per sempre, che i costi della politica non sono in quest'Aula, ma fuori, pur essendo decisi anche da noi, quindi vanno affrontati.
Dunque, la pregherei, Presidente, di coordinare meglio tutti questi discorsi, per discutere un giorno in Aula - e la pregherei di farci sapere quando - dei costi complessivi della politica della Regione Piemonte, sia del Consiglio che della Giunta, ma soprattutto delle partecipate.
Che senso ha comunicare, attraverso un'interrogazione, che un direttore percepisce 250 mila euro di stipendio base - questo è un dato ufficiale - e poi affermare non possiamo rendere pubbliche tutte le altre indennità perché c'è la privacy.
Caro Presidente, la pregherei di farsene carico, altrimenti questi temi saranno oggetto di emendamenti infiniti. Noi vogliamo conoscere esattamente anche cosa hanno guadagnato tutti i direttori delle partecipate della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Vi chiedo scusa, non voglio intervenire nella discussione. Ho registrato sia la sollecitazione del Consigliere Nicotra sia quella del Consigliere Robotti.
Per quanto riguarda la sollecitazione del Consigliere Nicotra, ci faremo parte attiva nel fornire ai Consiglieri regionali la documentazione che lei ha richiamato, in maniera tale da consentire ai Consiglieri di avere un quadro cognitivo definito dei costi di tutti i manager del sistema pubblico. La Giunta mi dice di aver già in parte acquisito documentazione quindi verificheremo.
Avremo dunque modo di riflettere su questa proposta, così come su quella avanzata dal Consigliere Robotti, di intervenire sulle spese dei Gruppi consiliari. Sarà mia cura portare la questione all'attenzione della Conferenza dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Vorrei solo fare alcune precisazioni su questo provvedimento, alla luce degli interventi dei colleghi che si sono succeduti.
Prima precisazione. Questo è un provvedimento che viene proposto all'Aula dall'intero Ufficio di Presidenza. Ufficio di Presidenza che ricordo a tutti, abbiamo recentemente rinnovato a larghissima maggioranza.
Quindi questo è un provvedimento che, in qualche modo, essendoci proposto dall'intero Ufficio di Presidenza, dovrebbe rispecchiare una rappresentanza ampia.
Non sottovaluto la questione, ma nemmeno credo vada enfatizzata dal punto di vista politico, così come è stata fatto.
La seconda precisazione riguarda il merito del provvedimento. Anch'io ho assistito alle consultazioni e a me pare che la nostra associazione di ex Consiglieri abbia posto soprattutto una questione di merito che condivido e che, peraltro, nel provvedimento è ben specificata, cioè l'accesso da parte degli ex Consiglieri alle banche dati e alla documentazione della Regione, così come oggi è previsto per i Consiglieri in carica.
Oggi esistono strumenti per cui dal punto di vista tecnologico non dovrebbe essere un grosso problema garantire questo anche agli ex Consiglieri, seppure senza mandato attivo, per lo svolgimento della loro attività istituzionale.
Peraltro, per quanto riguarda la questione del rimborso dei viaggi, mi pare che la proposta di legge sia sufficientemente chiara, soprattutto per quanto riguarda il comma 7 dell'articolo 1, dove si dice che è l'Ufficio di Presidenza proponente a riservarsi, nell'ambito delle disponibilità del bilancio, questo tipo di possibilità.
un provvedimento la cui natura economica è già stata specificata dai Consiglieri di AN, però credo vada detto che s'inserisce in una politica più generale dell'Ufficio di Presidenza, che ha previsto per quest'anno nel bilancio del Consiglio regionale un consistente e significativo risparmio rispetto alla propria attività.
Quindi, questo provvedimento va inserito in un ambito più ampio.
Certamente la questione posta dai colleghi, che riguarda il tema dei costi della politica e, in particolare in questo caso, per quanto di competenza e di riferimento al Consiglio regionale, presuppone un dibattito che, dal nostro punto di vista, va affrontato ed organizzato.
Occorre definire le sedi e l'organizzazione del dibattito. Su questo mi pare di dover dare, a nome del Gruppo del Partito Democratico, la disponibilità ad affrontare seriamente la questione, ed è naturalmente con questo spirito che voteremo la proposta di legge oggi posta all'attenzione dall'intero Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
La questione che ha posto il Consigliere Nicotra è assolutamente una questione che anch'io reputo prioritaria.
Presidente, la invito ad ascoltarmi un momento, perché non ci accontentiamo di ricevere della documentazione tanto per riempirci di carta.
Riceviamo la documentazione che lei e la Giunta intenderanno inviarci ma auspichiamo che vi siano delle schede e delle note esplicative, al fine di evitare di perdere tempo e per entrare attraverso questa documentazione nel merito delle questioni, facilmente comprensibili.
E poiché, Presidente, mi reputo un po' stupido, che siano a prova di stupido. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Toselli, lei è tutt'altro che stupido, però sicuramente dovremmo avere cura che le informazioni siano anche facilmente e chiaramente leggibili e comprensibili.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Solo due brevi considerazioni per dire che sono assolutamente d'accordo con il disegno di legge presentato questa mattina.
Quello che sta succedendo nel Paese in questi anni dimostra quanto la politica non sia assolutamente in sintonia con i cittadini. Non lo è a livello nazionale, non lo è a livello regionale e nemmeno forse a livello provinciale. Lo è un po' di più a livello comunale, dove i cittadini riconoscono quando c'è un buon lavoro svolto dai sindaci, di centrodestra o di centrosinistra che siano.
Quando facevo il sindaco, ero affezionato all'espressione pro tempore cioè sentivo di svolgere quel servizio per un certo periodo della mia vita e che, terminato quel periodo, non avrei dovuto avere diritto a niente in cambio.
Credo che questo debba valere anche per i Consiglieri regionali.
Abbiamo naturalmente un grande rispetto per chi ha servito gli anni precedenti la nostra Regione, ma credo che quando il Consigliere regionale termina il suo mandato, debba diventare un cittadino come gli altri.
Secondo me, non deve avere assolutamente il diritto di utilizzare le risorse dei cittadini per andare in viaggio né all'estero né in Italia.
Può, se interessato all'attività che il Consiglio regionale svolge, come succede frequentemente, poter accedere agli atti e alla documentazione così come mi pare che il disegno di legge riconosca.
Credo sia sbagliato dire che bisogna cominciare da un'altra parte quando si decide di utilizzare meglio i soldi dei cittadini, diminuendo il compenso ai Direttori generali, diminuendo il compenso ai Consiglieri regionali, cose sulle quali sarei anche d'accordo.
Credo che non importi da dove si cominci, basta che si cominci, quindi voto con convinzione questo disegno di legge.



PRESIDENTE

Non essendoci più interventi, chiudiamo la discussione generale con la replica del Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio i colleghi che sono intervenuti.
Mi permetto di dare qualche integrazione alla relazione, che ovviamente non poteva che essere asettica rispetto al problema.
Il provvedimento nasce dalla necessità di trasferire in legge una situazione che era demandata alla discrezionalità dell'Ufficio di Presidenza. Personalmente ritengo - e penso di poter parlare per l'intero Ufficio di Presidenza - che un provvedimento del genere debba entrare in una legge e non lasciato alla discrezionalità dell'Ufficio di Presidenza.
evidente che non sono i 15.867,80 euro spesi fino ad oggi in questa legislatura che moralizzano i costi della politica. Ritengo - ma non è questa l'occasione - che se quest'Aula lo riterrà, si potrà avviare un approfondito dibattito su degli interventi necessari che si possono e si debbono fare. Lo diceva il collega Robotti ed anche qualche altro collega.
L'obiettivo di questa proposta di legge comunicata, concordata e in buona parte condivisa dalla stessa associazione dei colleghi delle altre legislature - e chi era in Commissione ha avuto occasione di poterlo ascoltare con le proprie orecchie - parte anche dal fatto di riconoscere una dignità politica. Non voglio anticipare l'articolato, ma all'articolo 4 si riconosce ai Consiglieri regionali delle altre legislature non la possibilità di chiedere di poter viaggiare, di andare a Roma o da qualche altra parte, ma di utilizzare le esperienze, le capacità e le professionalità in particolari missioni, potendo queste essere richieste sia dalla Giunta che dal Consiglio regionale.
Segnalo ai colleghi che la normativa attuale, tra l'altro, riconosce e condivide tutta una serie di richieste dei colleghi delle altre legislature, specialmente in merito ai tesserini, all'accesso agli atti e alle banche dati. Può sembrare ovvio, può sembrare naturale, ma fino ad oggi non è stato così. E questo provvedimento va in quella direzione.
L'altro punto importante riguarda i viaggi, e sottolineo che il problema non sono certamente i 15.867,80 euro. Attualmente, un Consigliere regionale di un'altra legislatura chiede all'Ufficio di Presidenza di essere autorizzato a svolgere un viaggio sul territorio nazionale e l'Ufficio di Presidenza ha discrezionalità di decidere oppure no mettendosi nella condizione - cosa che abbiamo fatto fino ad ora, ma non è più accettabile da questo Ufficio di Presidenza - di essere chiamati dalla Corte dei Conti a rispondere in solido su una decisione non coperta da una legge della Regione Piemonte. Questo è il problema.
Cari colleghi, se qualcuno ritiene - parlo a nome personale in questo caso, non per l'Ufficio di Presidenza - di volere inserire in legge e riconoscere i costi dei biglietti sul territorio nazionale ai Consiglieri delle altre legislature, può presentare un emendamento, in seguito lo si vota e se passa diventa legge. Dopodiché, essendo legge, l'autorizzazione non è demandata alla discrezionalità dell'Ufficio di Presidenza.
semplicissimo.
Mi rendo conto che i costi della politica non sono questi. Abbiamo appena votato - e di questo vi ringrazio - un provvedimento che dimezza il compenso al Difensore civico perché si faceva riferimento ad una formulazione risalente a più di vent'anni fa (parliamo dell'anno 1981). In effetti, abbiamo dovuto effettuare anche un emendamento tecnico, perché il compenso era la metà dell'indennità del Consigliere regionale nel 1981, il ché sarebbe stato eccessivo.
L'operato di questo ufficio di Presidenza, nei limiti del possibile sulle materie di competenza, va nella direzione di proporre alcuni provvedimenti che diano il segno. È evidente che sulla sostanza mi auguro che questo Consiglio voglia esercitare il suo ruolo, e non mancherò di dare il mio contributo in quella direzione, senza furie iconoclaste per chissà quale abbattimento di costi. Ma non è questo il caso.
Mi auguro di essere stato chiaro. Qual è il problema da risolvere? È la discrezionalità, con il rischio di dover rispondere alla Corte dei Conti.
Non parliamo tanto di dove vanno i colleghi o di dove sono andati, perch conta relativamente. Ecco perché con convinzione, al di là della delega che ricopro dell'Ufficio di Presidenza, ho sottoscritto e presentato questo provvedimento. Mi auguro e sono convinto che, al di là di opinioni e sfumature più che comprensibili che danno un contributo a votare il miglior provvedimento possibile, quest'Aula voti favorevolmente la proposta di legge n. 480, presentata e firmata dall'intero Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Ha chiesto di intervenire in Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Ne approfitto per parlare dell'articolo 1, ma intervengo anche sull'intervento del collega Placido, che ha evidenziato con maestria i motivi che hanno indotto l'Ufficio di Presidenza a presentare questo disegno di legge. Vede collega Placido, quando lei dice che la Corte dei conti mette in discussione l'onere di questi ipotetici viaggi e che la cifra, in effetti, non è quella, ma che c'è questo vulnus. Al contrario facciamo l'emendamento lo mettiamo in legge e quindi non ci sono delle responsabilità da parte di chi deve certificare. Ho capito bene? Sì, questo è vero. Però, mi chiedo - visto che qui vogliamo ridurre i costi della politica e dare un segnale di moralizzazione - cosa è più morale: avere degli Assessori, che non sono stati eletti dal popolo, che percepiscono uno stipendio e nell'insieme dispongono di un budget tale da coprire tutti i viaggi di tutti i nostri colleghi? Collega Placido, parlo dell'onere della struttura di un solo Assessore esterno (non eletto dal popolo).
Allora, prima di insegnare la morale agli altri, sia voi dell'Ufficio di Presidenza, sia voi che governate, guardate casa vostra e riducete prima di tutto i costi in casa vostra. Ripeto, il budget di un solo Assessore esterno (non eletto dal popolo) in meno coprirebbe tutti i costi. Collega Robotti, mi ascolti anche lei. Per quanto mi riguarda, i costi dei Gruppi questi sono da raddoppiare. Non so se anche per il Consigliere Burzi sono da raddoppiare? Per quanto riguarda me i costi sono da raddoppiare perché la politica deve essere mobilitata. Dal momento in cui non ci sono più i partiti e ci sarà la politica dei vistosi e costosi convegni... La gente viene sempre esclusa da questa partecipazione popolare e per poterla coinvolgere ognuno di noi, che è stato eletto sul proporzionale...
Per esempio, io sono stato eletto su Torino e provincia, dove ci sono un milione e duecentomila abitanti. Bene, per documentarli e cercare di comunicare con questi abitanti quello che abbiamo non è sufficiente! Allora, dobbiamo distinguere qual è la buona politica? Quella di comunicare con i cittadini o di andare a mangiare in giro per il mondo o di avere un Assessore in più, che costa di più di tutti i costi dei Gruppi e dei viaggi di tutti i nostri colleghi fatti fino ad oggi? Quindi, collega Placido non venga a fare a noi la morale o ad insegnarci cosa è morale o immorale.
Personalmente, anche se questo documento è impopolare per qualcuno, non sono d'accordo. Non ho alcun potere, anche se presento un emendamento.
Avrei lasciato tutto ai nostri ex colleghi, soprattutto nel momento in cui i nostri ex colleghi hanno lavorato, hanno prodotto, hanno tenuto alto il nome di questa Regione e soprattutto molti di questi sono stati eletti dal popolo. Invece, molti di quelli che oggi non sono qui davanti a me, non sono stati eletti dal popolo, non hanno sostenuto campagne elettorali, non sono andati a prendersi la preferenza in giro.
Cari amici, sapete quanto sarà difficile nei prossimi anni andare a prendere le preferenze? Lo dico sia per noi, che per voi. Quindi, dal momento in cui sarà così difficile andare a prendere la preferenza...
Perché andare a prendere la preferenza vuol dire mettere il cittadino in condizioni di scrivere sulla scheda elettorale il nostro cognome. Come avete potuto vedere da tutti i sondaggi, la politica non è credibile. Certo che questo provvedimento, collega Placido, non aiuta la situazione perché è figlio di un'ipocrisia che noi tutti ci portiamo dietro. Quindi, non è il documento che moralizza, né riduce le spese del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Voglio fare una domanda tecnica e interpretativa. Al punto 4 si dice: "L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e della Giunta regionale possono richiedere ai Consiglieri cessati nel mandato di partecipare a manifestazioni, eventi o missioni promosse dalla Regione Piemonte". Nel caso in cui sia l'Ufficio di Presidenza o la Giunta a chiedere agli ex Consiglieri di partecipare a manifestazioni, almeno in questo caso non dovrebbero avere diritto al rimborso? È una domanda la mia.
Visto che ho la parola, faccio un'osservazione generale che segue quella dei miei colleghi. Con un provvedimento come questo andiamo a tagliare dei costi ridicoli, quando i costi della politica di questa Regione hanno avuto un incremento enorme nel momento in cui sono stati nominati quattordici Assessori esterni. Sappiamo che in precedenza gli Assessori esterni inizialmente non esistevano e poi erano rarissimi (ce n'era uno). Passare a 14 ha significato un incremento enorme! Sotto questo profilo, preannuncio che il mio Gruppo presenterà delle proposte di legge per modificare questa possibilità, perché gli aumenti dei costi della politica vanno cercati laddove sono avvenuti.
Qui buttiamo sul piatto della bilancia un risparmio ridicolo, magari per fare un po' di demagogia dove non era neanche il caso.
Come ripeto, siamo d'accordo a risparmiare i costi della politica. Ho posto quella domanda tecnica perché mi sembra che proprio nel caso in cui si inviti un ex Consigliere, lo stesso abbia il diritto di partecipare magari non per un viaggio di sua iniziativa - ed ottenere un rimborso spese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola innanzitutto per una doverosa precisazione all'Aula: nella foga oratoria avevo parlato di 700.000 euro per una cena ma si trattava di 700 invitati, e 700.000 euro erano relativi a Melting box, caro Assessore. I 15.000 euro costano come un invio di piccolo materiale di Melting box. Questo, comunque, lo dovevo precisare.
In merito al punto sollevato dal Consigliere Dutto, volevo ricordare che il Vicepresidente aveva assunto un impegno in Commissione, sollecitato anche dalla collega Pozzi, la quale aveva fatto rilevare l'assurdità per cui il Consiglio regionale chieda ad un collega in pensione di partecipare ad una missione e non gli metta a disposizione il sostegno per il viaggio.
Nella relazione si legge: "L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e la Giunta regionale possono richiedere ai Consiglieri cessati dal mandato di partecipare alle missioni della Regione Piemonte senza per riconoscere, come avveniva precedentemente, alcun rimborso delle spese di viaggio sostenute per raggiungere il luogo della missione". Ma a che gioco stiamo giocando? Lei si era impegnato, Vicepresidente, a modificare questo testo. Altrimenti ci prendiamo tutti in giro! Questo aspetto era stato condiviso da tutta la Commissione. Ha fatto bene il collega Dutto a porre in rilievo questo passaggio affinché venga modificato, così come stabilito in sede di Commissione, a fronte del fatto che bisogna intervenire anche con una procedura emendativa non tanto del testo, quanto della relazione.
Se la relazione chiarisce in senso difforme rispetto all'intendimento dell'Aula, bisogna modificarla. Ma visto che sono le ore 13.30, sarebbe anche doveroso chiudere i nostri lavori e riaggiornarli nel primo pomeriggio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente e grazie colleghi.
Mi soffermerò pochi secondi sul problema sollevato dai colleghi Dutto e Botta.
Confermo l'impegno assunto: è evidente che questa è la relazione ufficiale che era già stata presentata in Commissione. Ringrazio ancora una volta la Consigliere Pozzi che aveva fatto notare l'incongruenza.
già stato espunto. Ma è evidente che - al di là del fatto che vale l'articolato, ove fosse licenziato, e non la relazione - anche nella relazione che accompagna il testo sarà modificato, perché sarebbe oggettivamente incoerente invitare i colleghi delle precedenti legislature a loro spese.
Confermo l'impegno e sarà modificato nel testo ufficiale, se lo stesso sarà votato dal Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Ma allora modifichiamo anche il testo di legge, non solo la relazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Forse non sono stato sufficientemente chiaro nella replica, e me ne scuso. L'incongruenza esiste solo nella relazione; nell'articolato non emerge la contraddizione di invitare un collega di una precedente legislatura e chiedergli anche il rimborso spese.
Quindi la modifica, come da impegno assunto in sede di Commissione sarà apportata nella relazione che accompagna il provvedimento. Pertanto, è evidente che i colleghi delle precedenti legislature invitati dalla Giunta regionale o dal Consiglio avranno lo stesso trattamento dei Consiglieri regionali, in termini di missioni, spese e quant'altro. A tal riguardo, non c'è differen za di trattamento. Ci mancherebbe ancora!



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.



(Commenti del Consigliere Botta)



PRESIDENTE

Mi scuso, collega Botta, per non aver chiesto se vi fossero interventi per dichiarazioni di voto, ma non avevo scorto alcun intendimento dei colleghi. Comunque me ne scuso, ha ragione lei.
Per quanto riguarda la proposta di sospensione dei lavori, non avevo ritenuto che fosse stata avanzata in senso formale. Mi spiace, perch altrimenti l'avrei posta in votazione.
Prima di procedere al voto finale sull'intero testo di legge, rimane ancora da esaminare l'articolo 2. Il Consigliere Botta ha testé richiesto di sospendere i lavori. È indifferente, per cui se i colleghi preferiscono possiamo aggiornare i nostri lavori alla seduta pomeridiana, riprendendo con l'esame dell'articolo 2.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non ci sono difficoltà a sospendere i nostri lavori.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.19)



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