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Dettaglio seduta n.28 del 29/09/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 12.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri, Bresso, Larizza, Reschigna Ronzani.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

c) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Caracciolo


PRESIDENTE

Comunico inoltre che, con decreto n. 92 del 23 settembre 2005, la Presidente della Giunta regionale, Bresso, attribuisce temporaneamente le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale, per le giornate del 29 e 30 settembre 2005, all'Assessore Caracciolo.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 113 e del disegno di legge n. 121 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005 e disposizioni finanziarie per l'anno 2006"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 3) all'o.d.g.: "Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 113 e del disegno di legge n. 121". Nella giornata di ieri, abbiamo chiuso la fase della discussione e della votazione degli emendamenti e degli ordini del giorno, considerati collegati ai sensi dell'articolo 78 del Regolamento. Oggi dobbiamo procedere alla fase delle dichiarazioni di voto sul testo finale.
Prego i Consiglieri di prestare un minimo di attenzione. Cercando di adeguarci alla richiesta pervenuta dal Consigliere Buquicchio, oggi proviamo un nuovo meccanismo di prenotazione dell'intervento.
Vi prego di prenotare il vostro intervento sia tramite alzata di mano sia premendo il pulsante verde presente sul vostro scranno, alla destra del microfono. In questo modo utilizzeremo i due sistemi e ne testeremo la funzionalità; dopodiché, in Conferenza dei Capigruppo, vedremo come regolarci per le sedute successive. Nulla di sostanziale cambia.
Passiamo quindi alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rabino; ne ha facoltà.



RABINO Mariano

Intervengo in qualità di relatore della legge, prima del rito degli interventi in dichiarazione di voto da parte degli esponenti della maggioranza e della minoranza.
Riassumendo il lavoro di due mesi tra le riunioni di Commissione e le riunioni di Consiglio regionale, credo che si possa fare un bilancio positivo di questa legge di assestamento.
A questa legge hanno contribuito, in misura diversa, in modo e secondo forme anche originali, i diversi Gruppi; in particolare, credo che vada salutata positivamente la votazione di questo provvedimento, avvenuta dopo alcune schermaglie, dopo alcune giornate di studio, con una sostanziale condivisione della necessità di arrivare ad una conclusione rapida. Ed è proprio su questo che mi permetto di fare una riflessione tecnico-politica al mio Capogruppo, ai vari Gruppi di maggioranza e opposizione spetteranno poi gli interventi di merito sull'assestamento di bilancio.
Credo che si debba fare una riflessione...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Rabino, se la interrompo. Ai sensi dell'articolo 64 del Regolamento interno del Consiglio regionale, in sede di dichiarazione di voto è concessa la parola a un rappresentante per Gruppo per 5 minuti, salvo posizioni dissenzienti e quindi interventi in dissenso.



RABINO Mariano

Io però pensavo di poter intervenire come relatore della legge indipendentemente dal parere del mio Gruppo, perché non ero a conoscenza di questa norma regolamentare.
La riflessione che volevo fare è sostanzialmente quella per cui ci deve essere una consapevolezza forte, un patto forte tra maggioranza e opposizione sui tempi di approvazione di questi documenti, soprattutto dei documenti contabili, dei documenti di bilancio.
Abbiamo di fronte a noi la grande questione della riforma del Regolamento del Consiglio regionale. In attesa di questo aggiornamento credo che dobbiamo fare tutti lo sforzo e impegnarci per garantire ai cittadini, alle imprese, agli Enti locali, a quanti guardano alla Regione per finanziamenti, contributi e bandi, la certezza dei tempi di approvazione.
Credo che non sia davvero un elemento di riconoscimento e di apprezzamento per i lavori del nostro Consiglio regionale lasciare la comunità piemontese nell'incertezza e nella confusione circa la conclusione di questi provvedimenti; provvedimenti che contengono risorse, contengono scelte, contengono contributi, contengono quelle chiavi di volta che possono costituire lo sviluppo di tante comunità, di tanti Enti, di tante imprese, di tante associazioni, di tanti cittadini.
Allora l'invito che mi sento di fare, anche a nome de La Margherita soprattutto in vista del bilancio preventivo 2006, è: troviamo un accordo tra maggioranza e minoranza per darci una data, una scadenza precisa per poter garantire certezza di risorse. Credo che questo sia un compito che come Consiglio regionale, ci dobbiamo dare, per rispetto della comunità piemontese.
Per quanto riguarda il punto di vista de La Margherita, naturalmente esprimiamo un parere favorevole a questo disegno di legge, cercando di far emergere, di sottolineare alcuni aspetti positivi. Innanzitutto, essendo un documento che nasce come aggiornamento di un preventivo fatto dalla precedente maggioranza, si è cercato di introdurre alcuni elementi di novità e di discontinuità nella continuità delle iniziative positive e virtuose. Voglio sottolineare tutti quegli interventi, anche sollecitati dall'opposizione, sui quali la maggioranza e la Giunta - ringrazio l'Assessore Susta per aver coordinato al meglio i lavori dell'assestamento e per aver consentito un sostanziale positivo accordo con la minoranza hanno rilanciato; penso all'investimento, alla significativa posta contabile destinata ai micronidi e agli asili nido.
Credo che, ancora una volta, vada sottolineato questo assestamento per la voce relativa all'innovazione, a quello stanziamento significativo ancora sul 2005 che accompagnerà il disegno di legge che andrà in Commissione e in aula nelle prossime settimane sull'innovazione, la ricerca e l'internazionalizzazione. Credo che questo rappresenti davvero l'elemento di novità distintivo di questo assestamento per il lavoro futuro e per il preventivo 2006.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Questo sarà un breve intervento, anche perché di interventi ne ho fatti parecchi, specie sugli emendamenti di merito.
Nel momento in cui si è trattato di intervenire in discussione generale, ho ricordato una cosa. Quando si sceglie il muro contro muro come aveva fatto la Presidente Bresso fino a quando non ha delegato il Vicepresidente Susta a trattare, a parlare con le minoranze, non si ottiene nulla, anzi,si bloccano i lavori del Consiglio e delle Commissioni e rimangono fermi provvedimenti che potrebbero essere utili al Piemonte specie se condivisi.
Ma non è solo la minoranza a dire queste cose, addirittura autorevoli componenti della maggioranza lo dicono, e sui giornali di oggi la dichiarazione del Vicepresidente Susta che contesta la mancanza di dialogo all'interno della stessa maggioranza, addirittura su dichiarazioni fatte dalla Presidente Bresso non concordate e non discusse all'interno della maggioranza, ne è la dimostrazione.
Non solo: l'autorevole collega Lepri interviene, contestando il comportamento della Presidente Bresso, ancora con più forza rispetto al Vicepresidente Susta, addirittura dicendo: "Stia più zitta e si consulti sui grandi temi etici".
Da parte nostra abbiamo dato disponibilità ad essere coscienziosi ed avere la volontà, in cambio del rispetto di alcune delle richieste portate avanti dal nostro gruppo e concordate anche con le forze di minoranza, di essere disponibili a lavorare per il bene della Regione Piemonte. Non interessa a nessuno che un assestamento di bilancio o, in futuro, un bilancio o, in futuro, un documento di programmazione economica finanziaria o delle norme di legge importanti, restino ferme per dei mesi.
Però è chiaro che siamo mandati in questa assise per fare politica, per lavorare per gli interessi del territorio della Regione Piemonte e, se ci viene impedito di farlo, usiamo e useremo tutti i sistemi e metodi che abbiamo a nostra disposizione, compreso l'ostruzionismo.
Nel caso in cui invece si possa discutere, lavorare e portare avanti un qualcosa di condiviso, anche in un insieme di cose non condivise, cambia anche il nostro atteggiamento.
Per arrivare all'argomento, siamo contenti che, grazie alla mediazione del Vicepresidente Susta - oggi non è presente, ma lo sapevamo già per impegni presi - siamo riusciti come minoranze ad ottenere una variazione sull'assestamento di bilancio di oltre 17 milioni di euro, tutti finalizzati ad interventi importanti per il nostro territorio, dai contributi per gli asili, ai contributi per le pensioni per le persone anziane e per e famiglie, per arrivare anche ad un rimpolpamento del fondo che era stato cassato per il patrimonio della nostra lingua, per il patrimonio culturale della Regione Piemonte.
Siamo riusciti ad ottenere degli ordini del giorno che impegnano per il futuro questa Giunta sull'ospedale di Novara. Sull'ospedale del Canavese abbiamo votato un ordine del giorno proposto da un Consigliere che fa parte della maggioranza. Abbiamo ottenuto che la PET, una macchina estremamente importante per rilevare in tempi molto rapidi le patologie tumorali, venga assegnata all'ASL di Alessandria, che non l'aveva, mentre altre Province l'avevano già. Quindi, una serie di interventi importanti. E devo dire che nonostante all'ultimo momento ieri sera ci siamo fatti prendere dalla stanchezza e il penultimo ordine del giorno non è riuscito a passare per un disguido - se vogliamo dirlo in un rapporto sincero e sereno - apprezzo la dichiarazione del Vicepresidente Susta che ha dichiarato comunque che nonostante quell'ordine del giorno fosse stato bocciato perché c'erano delle parti - ed è vero - non concordate, per quanto riguarda i due punti concordati, e precisamente la nuova Tangenziale per Torino e il famoso ponte di Gassino non c'erano problemi perché la sua Giunta e questa maggioranza si sarebbero impegnati a realizzarlo e a reperire naturalmente chiedendoli allo Stato centrale, i fondi. Quindi, devo dire che l'impegno c'è stato. Siamo riusciti come minoranze ad ottenere importanti risultati e ci auguriamo che, in futuro, si possa continuare a lavorare in questo modo.
Ci auguriamo che la Presidente Bresso segua l'esempio di altri rappresentanti della sua maggioranza e della sua Giunta, e poi l'ultima cosa che voglio ricordare è che c'è stata una risposta debole, ma c'è stata, sulla sicurezza.
La sicurezza è uno degli argomenti più sentiti dai cittadini piemontesi. Dobbiamo insistere sulla sicurezza e l'invito va sia alla Giunta, ma in particolare all'Assessore competente per la Polizia urbana e per la Polizia locale.
E' necessario coordinare, lavorare sul territorio ed investire in sicurezza. Il nostro voto sarà chiaramente contrario, perché non condividiamo questo tipo di manovra, che comunque ha dato ancora soldi agli uffici di comunicazione della Giunta, ma sicuramente questo tipo di lavoro ci ha permesso di non fare più ostruzionismo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, il Gruppo l'Italia dei Valori in questo momento è chiamato ad esprimere un parere sul voto che a breve si dovrà pronunciare e vuole fare prima alcune considerazioni.
La minoranza sa bene qual è l'atteggiamento del sottoscritto e di tutto il gruppo dell'Italia dei Valori, atteggiamento assunto sin dalle prime sedute di questo Consiglio, che è sempre stato attento agli interessi delle minoranza in senso lato. Questo l'abbiamo dimostrato in Commissione e in diverse occasioni anche in Consiglio.
Ci sembra però di dover sottolineare che il metodo adottato dalla Giunta, e quindi in questo caso dobbiamo assumercene la responsabilità tutti e quindi dalla coalizione, di individuare trovare a tutti i costi un compromesso non abbia rispettato e tenuto fede a quello che in campagna elettorale si era tanto rimarcato.
Si era parlato a torto o a ragione di una discontinuità di governo tra l'amministrazione di centrodestra di Ghigo e quella che sarebbe presumibilmente subentrata.
Molti commentatori hanno rilevato, e questo a noi dell'Italia dei valori dispiace moltissimo, che è stata messa una croce definitiva sulla tanto millantata discontinuità. E questo perché probabilmente oltre ad avallare determinate cose, che abbiamo fatto bene ad avallare, perché anche nell'ambito di una discontinuità è assurdo immaginare di dovere cambiare tutto perché tutto quello che è fatto dai predecessori è fatto male. Questo non è giusto, non essere giusto e così non è.
Ci sono delle cose che, in effetti, potevano, devono non essere cambiate; ve ne sono altre che rientrano forse in tematiche più generali che avrebbero richiesto - e l'Italia dei Valori avrebbe veramente desiderato - che si potesse verificare, cioè che si potesse assistere ad un reale cambiamento.
Così non è stato e lo vedremo ancora meglio prossimamente, oltre quella che sarà la formalizzazione dell'approvazione di un assestamento di bilancio.
Per cui l'Italia dei Valori, anche se con amarezza, ancora una volta si mostra leale a questa coalizione e darà, in questa occasione, il suo voto favorevole, ma con l'auspicio che le cose possano cambiare, ma cambiare in modo radicale, non solo a parole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Il mio sarà un breve intervento: mi limiterò a dichiarare il voto favorevole del Gruppo dei Comunisti Italiani all'assestamento di bilancio e a fare alcune brevissime riflessioni.
Proprio in queste ore, da una veloce lettura dei giornali, possiamo scoprire che il Governo sta per tagliare ulteriormente fondi e risorse agli Enti locali, tagli che andranno ad incidere pesantemente sulla possibilità di costruire il Welfare, di fare politiche di investimento e di sviluppo tagli che non consentiranno agli Enti locali, a partire dalle Regioni, di costruire quella programmazione e di definire quelle scelte strategiche che potevano permettere il rilancio e la ripresa dello sviluppo sui nostri territori.
Ebbene, pur in questa ristrettezza, e nell'impossibilità di far conto su risorse indispensabili, che provengono, lo dico in maniera chiara per tutti, dalle tasse dei piemontesi ma che rimangono a Roma perché tagliate dallo Stato nei trasferimenti - Governo che è sostenuto e ha Ministri anche leghisti - abbiamo deciso di trovare un punto di equilibrio; abbiamo scelto di dialogare e di trovare una strada che si potesse percorrere insieme alle minoranze, affinché le istanze, le necessità e i bisogni che arrivavano dal mondo, dalle sensibilità e dagli orientamenti espressi da questa minoranza fossero raccolte e accolte all'interno dell'assestamento di bilancio.
Spero che questo clima di dialogo non diventi - lo dico alla minoranza ma soprattutto alla nostra maggioranza e alla Giunta- una tendenza consociativa che contraddistingua l'attività dei prossimi cinque anni di Governo.
Voi siete minoranza e, come tale, dovete comportarvi, stimolando controllando e verificando.
Noi siamo maggioranza e dobbiamo governare con delle scelte chiare e nette, che in qualche modo concretizzino e rendano forte il programma di Governo che insieme abbiamo siglato.
La convivenza civile, il dialogo e il confronto sono elementi fondamentali di rafforzamento e di sviluppo della democrazia.
La mancanza di chiarezza e la necessità che sempre le scelte vengano siglate insieme non distingue, per quanto riguarda la nostra forza politica, il nostro modo di lavorare e il modo di lavorare che dovrà avere questa maggioranza.
Noi chiederemo in futuro - lo faremo nella definizione del bilancio per il prossimo anno - maggiori risorse da investire nelle politiche sociali nelle politiche del lavoro e nello sviluppo di questo territorio.
Sono stati fatti sforzi importanti, che hanno riguardato soprattutto il settore dello stato sociale (Welfare) e il rilancio del nostro comparto industriale, a partire degli accordi siglati con Fiat.
Noi riteniamo che questo non sia ancora sufficiente: occorre maggiore volontà, ma soprattutto più risorse laddove esse ci sono. Lo diciamo con molta chiarezza: se è necessario ricorrere agli strumenti della tassazione laddove ci sono maggiori risorse, questo dovrà essere fatto, e noi questo chiederemo che venga fatto, perché servono risorse ed economie che vengono liberate e girate a chi oggi sta peggio, a chi oggi ha di meno.
Questo assestamento va nella direzione giusta. Lo voteremo con una volontà positiva e soprattutto con l'idea che questo assestamento possa servire ad aprire nuove prospettive per chi, in questa società piemontese ha di meno, per di chi, in questa società piemontese, è rimasto più indietro, per chi, in questa società piemontese, chiede al centrosinistra attraverso scelte precise, di cambiare rotta e di poter guardare verso un futuro meno greve di quello che ha di fronte oggi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Caro Presidente del Consiglio, rappresentanti della Giunta, ma soprattutto colleghi Consiglieri, anche se dovrò essere necessariamente rapido desidero fare questo intervento, a nome del Gruppo di Forza Italia per esprimere un concetto unitario.
Vorrei parlare al Consiglio, perché ritengo sia un'istituzione estremamente importante. I minuti sono pochi, pertanto mi limiterò ad alcuni concetti essenziali. Non potrò delinearli completamente, però ci tengo a farlo perché, come sosteneva lo stesso collega Dalmasso, la democrazia sostanziale di aula ci è cara - sarà perché sono della prima Repubblica - e non le decisioni prese al di fuori o in altri ambienti.
Noi abbiamo registrato un riconoscimento, anche se tardivo - le conversioni, com'è noto, sono sempre le benvenute - rispetto al ruolo della minoranza; una minoranza che ha saputo essere competente, propositiva e che ha avanzato proposte concrete, serie ed utili al bene del Piemonte.
vero che abbiamo ruoli diversi, ma, una volta eletti, l'unico obiettivo dev'essere il bene del Piemonte.
Il secondo riconoscimento implicito, lo dico a vantaggio di tanti colleghi ex Assessori, è rivolto, gran parte, all'attività della Giunta precedente: passata l'ubriacatura dei primi tempi, molti aspetti sono stati riconsiderati e ragionati. Da questo punto di vista, mi permetto di elogiare e di sottolineare quei Consiglieri, come Motta o Boeti, che prima ancora avevano già anticipato il fatto che bisognava distinguere su queste vicende.
Al Capogruppo Robotti vorrei dire quanto segue: esprimete pure una linea di maggioranza, ci mancherebbe; ma non sarà semplicissimo, con una maggioranza che si allarga a dismisura ogni giorno.
"La voce del popolo", un giornale a me caro, oggi mi ha fatto alzare ben felice con un articolo in prima pagina, in cui leggiamo: "Non si rischierà, come in Piemonte, in una linea politica della Regione, senza collegamenti con il documento presentato dal centrodestra agli elettori?".
Come si dice in questo articolo, c'é una linea politica gestita esternamente diversa da quella concordata ed espressa dalla maggioranza consiliare.
Io sono per le mediazioni impossibili e la mediazione fra voi non è certo semplicissima, perché le posizioni sono molto diverse, in alcuni casi è persino evidente. Riconoscendo la grande onestà intellettuale del collega Dalmasso, vorrei ricordare che ieri, durante la Conferenza dei Capigruppo diceva: "Alcuni di voi sono molto più simili al di fuori delle maggioranze che all'interno di una maggioranza". È un fatto culturale storico, e lo diceva con la sua onestà intellettuale. Gliene rendo merito.
Il bilancio che esce dall'Aula, quindi, è meno lontano di quello che una volta, in Giunta, l'Assessore Ferrero, l'Assessore Cotto ed io avremmo voluto: non diciamo assolutamente che sia coincidente, ma è sicuramente meno lontano dopo il dibattito d'aula. Ci sono dei punti dolenti - sui quali non mi soffermo - come la sanità, in cui è necessario fare chiarezza.
E ci sono alcuni aspetti sugli Enti Locali in cui si predica bene, ma si razzola male (basta osservare l'intervento del Presidente Saitta, quando ha denunciato un rapporto non certo positivo fra Regione e Provincia su una serie di questioni).
Il terzo riconoscimento, che mi sta a cuore più di tutti, è il ruolo del Consiglio - maggioranza e minoranza - e, dal punto di vista legale, il ruolo dei Consiglieri.
Chiedo scusa se cito nuovamente l'intervento del collega Boeti, ma l'ho sentito dire: "Vogliamo essere coinvolti - tutti i Consiglieri - in un progetto politico di elaborazione". Sarebbe uno spreco non coinvolgerli.
La nostra posizione, condivisibile o meno, prevede che questo Consiglio regionale sia un buon Consiglio regionale, con dei Consiglieri competenti e con delle ricchezze.
Il nostro giudizio è che la Giunta sia più debole di quella precedente. Non rivelo certo dei segreti se affermo che decine di Consiglieri di maggioranza la pensano come me, non importa. Il Consiglio regionale è molto forte e molto qualificato e sarebbe un peccato non approfittare di queste competenze e di queste capacità.
Rilevo che il Vicepresidente della Giunta, Susta, è stato interlocutore attento al dibattito, così come la Presidenza del Consiglio. Viceversa non era mai capitato - e per brevità non posso raccontare una serie di episodi che durante un dibattito sul bilancio fosse così assente la Giunta. Sia il sottoscritto che gli altri Assessori, nella passata legislatura, non hanno mai perso un intervento sul bilancio per segnare o replicare a qualche Consigliere. Durante tutto il dibattito sul bilancio non è possibile che un Consigliere faccia un intervento di merito senza l'Assessore di riferimento: a chi si rivolge? Il Vicepresidente Placido ricorderà cosa ha dovuto inventarsi, un volta, per non farmi uscire dall'aula, perché se ci si muoveva dall'aula era scandaloso.
Per le ragioni sostenute, per le debolezze che ci sono, per gli equivoci sulla sanità, per le impostazioni, noi voteremo contro il bilancio di assestamento. Tuttavia penso che debba emergere da questi dibattiti - la minoranza ha dato un contributo positivo, significativo e opportunamente riconosciuto - un ruolo del Consiglio regionale forte: siamo eletti, siamo eletti dal popolo, siamo eletti con preferenze, siamo eletti da gente che ci sceglie non per liste bloccate.
Il Consiglio ha un ruolo fortissimo e noi ci batteremo per esaltare tale ruolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Ribadiamo il nostro giudizio positivo sull'assestamento di bilancio ragion per cui garantiamo il nostro voto positivo. Ricordiamo le difficoltà da cui siamo partiti collettivamente, non è questo il luogo per le responsabilità, ma siamo davanti a difficoltà economiche complessive, ad avanzi infinitamente minori rispetto a quelli di precedenti bilanci.
Vi è stata oggi in città una manifestazione di un settore sociale importante e fondamentale, segno di una crisi reale e tangibile dal punto di vista sociale: fabbriche in difficoltà, fenomeni di cassintegrazione disoccupazione, giovani che non trovano occupazione. Per noi è questo il paese vero e reale per cui le priorità assolute, che qualunque governo locale e nazionale deve scegliere, sono legate a queste situazioni. Qualche difficoltà è emersa su un problema maggiormente complesso: la sanità. Non è questa la sede per verificare le grandi responsabilità, ma siamo davanti ad un problema reale - che molto correttamente ci veniva ricordato ieri che porterà anche a discussioni nelle singole realtà. Non è certamente semplice e facile davanti alle spinte legittime e doverose che dal territorio provengono.
Hanno comportato sofferenze - almeno per noi, ma penso anche per altri Gruppi - le difficoltà emerse sui trasporti locali. Noi abbiamo sostenuto che nella questione trasporti debbano emergere delle priorità: linee che sono in condizioni difficilissime, tempi di percorrenza che sono quelli di cinquant'anni, sessant'anni fa. Cito un esempio, provenendo dalla provincia di Cuneo, la linea Savona-Torino: linea storica (ne parlò anche un grande scrittore in un suo libro quando fu inaugurata) che oggi è in condizioni deprimenti, terrificanti.
Anche dalle dichiarazioni del Consigliere Bossuto conoscete la nostra posizione su temi quali cultura e giovani, conoscete la nostra posizione sulla FIAT. Un voto positivo all'accordo attuato, ma con un'attenzione costante a come finiranno i fondi, a quali garanzie vi saranno per i lavoratori cassintegrati, a quali garanzie vi saranno per un rilancio produttivo serio che non si fermi ad una "verniciatura", magari olimpionica, e che da marzo in poi proponga questioni complesse.
Anche ieri davanti ad alcune scelte urbanistiche abbiamo sollevato come sono grandi questioni ambientali, ma che attengono anche ad un'idea di società differente che è quella per cui le città devono avere sistemi di trasporto di un certo tipo, scelte urbanistiche (ne abbiamo criticato una che la Giunta ha assunto recentemente) anche di altro tipo che salvaguardino non solo l'ambiente e il verde, ma anche le condizioni di vita nei singoli quartieri.
Un'altra questione che abbiamo sollevato riguarda i rapporti con la minoranza ....



PRESIDENTE

Scusi se la interrompo, Consigliere Dalmasso. Per cortesia Consiglieri capisco le discussioni a margine ad illustrazione di emendamenti di tipo ostruzionistico, ma siamo alle dichiarazioni di voto su una legge importante, come l'assestamento di bilancio. Nessuno è costretto a stare in Aula, non è necessario garantire il voto, il Consigliere Dalmasso sta tentando, faticosamente, di intervenire per superare il brusio; è persona che dimostra sempre una sensibilità istituzionale e un'attenzione a tutti i Consiglieri, vi chiedo di rendergli la cortesia.
Prego, tutti coloro che non sono Consiglieri, di allontanarsi dagli scranni del Consiglio e tutti i Consiglieri che vogliono parlare o telefonare, di accomodarsi fuori dall'aula. Quando ci saranno le votazioni saranno preavvertiti in tempo utile senza "sfracellarsi" sui gradini.
Grazie.



DALMASSO Sergio

Grazie Presidente, ma è colpa mia che sono noiosissimo, quindi non tengo l'attenzione.
Abbiamo sollevato la necessità di regole comuni accettate collettivamente e che permettano che il Consiglio diventi veramente un luogo di dibattito e di confronto politico. La responsabilità è certamente collettiva, ma raramente vi è stato un confronto politico in questi mesi.
Allo stesso tempo, abbiamo sollevato la necessità che vi siano scelte chiare sui grandissimi nodi. Consigliere Leo, con la massima simpatia senza farci complimenti reciproci, quando si parla di scuola solleviamo sempre la preoccupazione per i tagli apportati, per l'elemento involutivo che la legge Moratti porta nella concezione complessiva di cultura e di formazione, di trasmissione tra una generazione e l'altra che per noi deve essere massimamente libera, aperta a tutti, ecc.
Quando si parla di servizi sociali ricordiamo gli elementi involutivi che sulla questione immigrazione sono emersi, ma anche su altre; quando si parla di questioni ambientali, vediamo un degrado progressivo che non appartiene solo ad una formula governativa che non va molto più in là.
Le scelte - lo abbiamo detto - saranno secondo noi fondamentali per il bilancio 2006. Su questo il nostro Gruppo tenterà di portare ragionamenti valutazioni e proposte sia nella maggioranza sia nel Consiglio (aperte quindi a tutti). Certamente, speriamo che il nostro ruolo possa essere incisivo, magari più di quanto siamo riusciti a fare in questi primi quattro mesi di legislatura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Arriviamo al voto sull'assestamento di bilancio attraverso un percorso che non è stato certamente facile, ma che si conclude positivamente. Anche per questo il Gruppo dei Socialisti Democratici Italiani esprimerà un voto favorevole al documento.
E' stato un assestamento non routinario, per alcuni motivi che richiamerò più avanti. Certamente il confronto ha risentito molto delle code post scadenza elettorale. Credo sia questo l'elemento che ha irrigidito le posizioni sia della minoranza , sia della maggioranza, più che una volontà, a non aprire un dialogo con le opposizioni. Infatti attraverso una mediazione forte, anche del Vicepresidente, si è arrivati ad un punto di incontro che ha consentito di accelerare l'iter di approvazione e all'assunzione di decisioni che hanno portato, complessivamente, ad un miglioramento dell'impostazione dell'assestamento inizialmente prospettato.
Non si tratta di un assestamento routinario, dicevo. Occorreva definirlo, per una rettifica in corso di esercizio delle politiche impostate dal documento approvato dal Governo uscente della Regione, e per fare il punto della situazione in un momento di discontinuità, perlomeno sul piano istituzionale, dovuto al cambio della maggioranza. Sul bilancio iniziale troppi capitoli erano a "zero" ed era necessario riallocare risorse per dare risposte ad esigenze che, invece, in passato avevano trovato risposta proprio attraverso quei capitoli.
Vi era poi un'altra esigenza: garantire l'equilibrio di bilancio.
bene ricordare che l'avanzo di amministrazione, approvato qualche settimana fa, non aveva raggiunto il risultato preventivato nel documento di previsione e, quindi, senza la copertura di 226 milioni di euro l'equilibrio del bilancio regionale non sarebbe stato garantito. Su questa questione voglio sottolineare che i risultati a consuntivo degli ultimi anni del bilancio regionale tendono a diminuire. Un avanzo di amministrazione contenuto potrebbe anche essere sintomo di un'alta efficienza amministrativa, cioè di una capacità di riscuotere le risorse quasi in tempo reale e di spendere soprattutto con grande efficacia e rapidità. In effetti non è così, e credo di poter dire che la contrazione dell'avanzo di amministrazione non è un indice di efficienza gestionale, ma è un problema che dovrà essere tenuto in considerazione in futuro, perch anche quelle risorse, che di solito sono assicurate da un risultato fisiologico dei bilanci degli Enti pubblici, tendono ad assottigliarsi.
Detto questo, detto delle difficoltà che si sono incontrate, esprimo comunque un giudizio positivo sul fatto che, attraverso la manovra che l'Esecutivo ha impostato e che i Gruppi consiliari e il Consiglio, con un confronto positivo anche in Commissione, hanno migliorato, si sono date valide risposte a questioni riguardanti il mondo della scuola, i trasporti la sanità, il sociale. Si sono contenuti tagli in alcuni settori, come quello della cultura, che pure erano quelli destinati, per la carenza di risorse, a subire maggiormente le conseguenze di un drastico ridisegno dell'allocazione delle risorse. Si sono individuate risorse per l'innovazione, la ricerca e, soprattutto, per il sostegno dell'accordo FIAT, che mette in campo un vero e proprio impegno di politica industriale da parte della Regione Piemonte; scelta, questa, lo voglio sottolineare che ci chiama ad un ulteriore impegno, perché non si esaurisce con lo stanziamento di questi fondi, ma richiederà una continua iniziativa per contribuire a ridisegnare il futuro di Mirafiori e di quanto si potrà allocare in quell'area.
Devo anche dire che il confronto, aperto negli ultimi giorni con la minoranza, ha portato a riallocare risorse consistenti su alcuni capitoli.
Ciò non è da considerare come una sorta di merce di scambio rispetto ad un atteggiamento mutato in Aula, ma come una condivisione, da parte della maggioranza e del Consiglio delle stesse indicazioni. Credo che il Consiglio, che non può essere inteso soltanto come un organo di mera ratifica di decisioni dell'Esecutivo e il cui ruolo va sicuramente tenuto nella giusta considerazione, abbia dimostrato, anche in questa occasione di saper svolgere il suo ruolo.
Concludo sottolineando come il vero confronto sul piano programmatico avverrà con la preparazione del bilancio 2006 e con la presentazione del Documento di Programmazione Economico Finanziaria. In quell'occasione davvero ci sarà la possibilità di verificare la capacità di questa maggioranza di tradurre, in scelte di bilancio, le indicazioni di carattere programmatico.
In uno scenario preoccupante sul piano nazionale, l'ultima Finanziaria è stata percepita come un uragano finanziario per gli Enti locali e le Regioni. Vedremo nei prossimi giorni se si tradurrà in uno tsumani o se sarà declassata a tempesta.
Termino il mio intervento confermando il voto favorevole ed esprimendo il ringraziamento per i Consiglieri che ieri, assecondando l'approvazione dell'ordine del giorno sull'ospedale del Canavese, hanno consentito di fissare un richiamo forte all'Esecutivo, rispetto a questioni di grande interesse per il mio Gruppo, da inquadrare in modo coerente con le indicazioni del decidendo piano sanitario regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente. Inizio il mio intervento sperando che la Presidente Bresso rientri velocemente dalla vacanza. Non lo dico in tono polemico, ma se durante le precedenti amministrazioni il Presidente Ghigo fosse stato in vacanza in occasione dell'approvazione di un assestamento di bilancio sicuramente si sarebbero bloccati i lavori dell'Aula. Noi non lo abbiamo fatto, siamo al voto finale; anche per dimostrare uno stile che ci contraddistingue.
Premetto che sono perfettamente d'accordo con un passo dell'intervento del Consigliere Robotti: la maggioranza deve fare la maggioranza e l'opposizione deve fare l'opposizione. Se la maggioranza non riesce a portare avanti provvedimenti, dovrà necessariamente vedere con l'opposizione quali sono quei punti che l'opposizione ritiene preminenti e subirli o rifiutarli.
Questo è il rapporto tra maggioranza e opposizione; non ci deve essere politica concertativa preventiva. Non ci devono essere accordi preventivi sulle politiche e sui temi che si affrontano. Noi non siamo mai stati consociativi; non lo saremo mai. Credo che questo sia un elemento che porteremo sempre avanti con forza. Ovviamente, parlo per quanto riguarda il Gruppo di Alleanza Nazionale. Credo che i nostri elettori vogliano questo; siamo sempre cresciuti in questo spirito e continueremo ad andare avanti in questo senso. Sappiamo che a volte ci sono tentazioni di tipo diverso, quindi non possiamo garantirlo per tutti.
Anch'io voglio rimarcare la presenza, non della Presidente Bresso, ma del Vicepresidente Susta, cui do atto di aver svolto un ruolo fondamentale per riuscire a far sì che i tempi di questa approvazione fossero i più brevi possibili, ma non si è mai visto, anche in questo caso, una discussione in tema di bilancio, che ha visto intervenire decine di Consiglieri su decine di argomenti, senza la presenza di un Assessore di merito che stesse ad ascoltare le tematiche introdotte con gli emendamenti e con le discussioni.
Normalmente, quando si discute in materia di bilancio, una politica di ampio respiro, gli Assessori sono tenuti a essere presenti quando si discute di temi che a loro volta affrontano. Questo compito non può essere svolto da un Vicepresidente che tenta di raggiungere telefonicamente i vari Assessori in giro per il territorio, tentando di fare la mediazione. Non siamo un mercato; siamo il Consiglio regionale del Piemonte; siete la Giunta regionale del Piemonte. Quando si discute di bilancio, la presenza deve essere forte e in Aula. Noi abbiamo forzato presentando i nostri emendamenti e poi, per aiutare l'approvazione di questo assestamento abbiamo fatto in modo che alcuni temi specifici - ad esempio, la sicurezza saranno portati avanti come politica anche dalla Giunta regionale.
Sull'agricoltura, sugli aiuti alle Pro Loco che sono disseminate in tutto il Piemonte (perché, come abbiamo già detto, non esiste solo Torino, esiste tutto il Piemonte), sulla montagna, quindi aiutare chi è più in difficoltà e per finire la collina.
Guarda caso, prima si parlava di politiche sociali, ma le uniche correzioni sui tagli che questo assestamento ha inferto ai capitoli della politica sociale sono state generate dai nostri emendamenti. Parliamo dei soldi assegnati per i contributi per l'acquisto della prima casa delle giovani coppie, dei soldi messi a disposizione con l'emendamento relativo al contributo e agli aiuti alla locazione, dei soldi per aiutare le famiglie che vogliono tenere gli anziani a casa. Ebbene, tutti gli emendamenti che hanno fatto aumentare questi capitoli rispetto ai tagli che, nella presentazione dell'assestamento, erano evidenti e chiari, sono nostri.
Voi che dite di difendere le politiche sociali, dovreste essere i primi a chiedere a questa Giunta come mai erano stati fatti quei tagli in quei settori e perché, nonostante i nostri emendamenti, non siamo ancora arrivati alle dotazioni finanziarie in cui le precedenti amministrazioni avevano adottato questi capitoli. Perché? Perché sappiamo che c'è un problema importante, sicuramente, per tutta la Regione, quello dell'accordo FIAT.
L'accordo FIAT è importante per il Piemonte, è importante per Torino non deve essere una svendita privata di terreni. Su questi terreni, che garanzie ci sono? Lo dico anche ai Consiglieri di maggioranza perché so che, come noi, non hanno in mano un documento scritto: qualcuno ci fa vedere l'accordo che si sta scrivendo? La Presidente Bresso e la Giunta ci vogliono presentare questo documento in modo che lo possiamo leggere chiaramente? I 70 milioni di euro che si danno alla FIAT per acquistare questi terreni sono o no inclusivi delle bonifiche su questi stessi terreni? Non vorremmo parlare di 70 milioni di euro che diventano 200 o 250.
Concludo, quindi, questo intervento dicendo che noi continueremo nella nostra posizione dura, intransigente, ma anche rivolta agli interessi del Piemonte, dei più deboli, dei territori che si sentono abbandonati, delle politiche che abbiamo portato avanti negli scorsi anni. Non ci si venga a dire che, se ci saranno ulteriori difficoltà finanziarie, prima erano dovute al disavanzo della Giunta Ghigo e adesso saranno dovute alla Finanziaria che il Governo sta presentando. C'è sempre una scusa pronta per chi ha detto qui, davanti a noi: "Noi siamo per fare", ebbene faccia, ci dimostri che sa fare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha la facoltà



SCANDEREBECH Deodato

Nel mese di luglio con la presentazione dell'assestamento di bilancio tanto in Consiglio quanto soprattutto in Commissione, si è aperto un clima di tensione tra opposizione e maggioranza tra opposizione e maggioranza.
Ritengo che l'UDC sia stato il primo partito a stendere le reti antigrandine e lo abbiamo dimostrato sia io sia il collega Guida - che ringrazio per il lavoro svolto in Commissione - perché ritenevamo che il dialogo, il confronto fosse l'unico mezzo, per difendere quei capitoli di spesa necessari per dare risposte alle problematiche sociali, di sviluppo e occupazione che gravano su un numero sempre maggiore di cittadini piemontesi. Ringrazio in modo particolare il Vicepresidente Susta della sua grande disponibilità, anche per gli impegni politici che si è assunto nei confronti di questo Consiglio sullo sviluppo del territorio e sull'occupazione, secondo i principi di sussidiarietà che noi tutti stiamo portando avanti per cercare di dare delle risposte al declino economico industriale della nostra Regione.
Noi dell'UDC abbiamo presentato solo tre emendamenti di merito che già tutti hanno evidenziato: l'emendamento sull'aumento del capitolo per l'acquisto della prima casa alle giovani coppie, del capitolo sui finanziamenti alle famiglie che abitano con degli anziani non autosufficienti, e infine, degli emendamenti che vanno nella direzione delle piccole e medie imprese. Perché delle piccole e medie imprese? Per non portare avanti soltanto il discorso FIAT, come già il collega Casoni ha evidenziato molto bene. A luglio, in commissione, ho portato avanti una battaglia, durata un'intera giornata di lavori, nell'intenzione di offrire il mio contributo su un tema che sta a cuore non solo a me, ma a tutta la cittadinanza.. In quella circostanza siamo venuti a conoscenza che c'era un Protocollo di intesa - che ad oggi non abbiamo ancora.. Dunque, non conosciamo il contenuto di questo documento, non sappiamo dove vanno a finire i 70 milioni di euro e, soprattutto, non sappiamo quale sarà la destinazione d'uso dell'area che gli Enti locali compreranno. Se l'intervento, ad esempio, dovesse andare a beneficio di iniziative di civile abitazione, avremmo commesso un grave errore, agevolando ancora di più le grandi lobby, invece di sostenere lo sviluppo e promuovere l'occupazione di quei cassaintegrati che stanno ancora aspettando risposte.
Quindi, noi dell'UDC siamo soddisfatti del risultato raggiunto. Siamo anche soddisfatti del dialogo ....



(Interruzione del Presidente)



SCANDEREBECH Deodato

...che - concordo con il collega Robotti - non deve portare al consociativismo, ma deve essere un dialogo costruttivo,che sia di interesse della nostra collettività.



PRESIDENTE

Non volevo interromperla ma volevo chiedere ai Consiglieri di moderare i toni, anche nelle ultime file di evitare eccessivi brusii in Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha la facoltà.



MORICONI Enrico

Anche noi, come Verdi, daremo voto favorevole a questo assestamento di bilancio.
In ogni caso, non posso non ribadire quanto detto all'inizio del percorso e ripetendo in parte parole già ascoltate: noi viviamo questo bilancio, questo assestamento, come la chiusura di un percorso iniziato non da questa maggioranza;i problemi e tutti i punti che non ci trovano del tutto concordi, li ascriviamo, appunto, ad un percorso non sentiamo nostro.
Ugualmente, il discorso del dialogo con l'opposizione: noi riteniamo positivo arrivare alla conclusione della discussione dopo un confronto con la minoranza, però riteniamo anche che il bilancio, soprattutto quello futuro del 2006, debba rappresentare più chiaramente ed efficacemente quelle che sono le scelte alternative che deve esprimere la nostra maggioranza, rispetto ai 10 anni di Governo passato. Alternative che devono trovare risposta e indicazioni precise nel bilancio di previsione che sarà presentato a breve, perché - non dobbiamo dimenticarlo - dobbiamo rispondere alle domande di coloro che ci hanno votato, e non, chiaramente soltanto di coloro rappresentati dall'opposizione.
Ad esempio, ieri ci siamo astenuti sull'ordine del giorno che riguardava il mantenimento delle difese spondali, anche perché durante la discussione alcuni avevano parlato di un ordine del giorno sulla pulizia dei fiumi. Quell'ordine del giorno era un documento troppo generico nella sua formulazione; poteva rappresentare una posizione condivisibile, ma allo stesso modo poteva presentare l'ipotesi che gli interventi sui fiumi si dovessero realizzare semplicemente procedendo ad opere di escavazione o anche ad opere di costruzione di difese spondali, entrambe attività che come ambientalisti, abbiamo nel mirino e ci permettiamo di controllare e di verificare, in quanto sovente non portano beneficio, ma anzi portano ulteriori disgrazie oppure favoriscono i fenomeni che vorrebbero invece limitare.
Per questo noi chiederemo che nel prossimo bilancio 2006 sia rivolta una particolare attenzione nel predisporre le risorse per l'ambiente. Si è parlato molto di sviluppo nella nostra Regione; chiediamo che conformemente a quello che si sta verificando in varie parti del mondo, si incominci a pensare e a ragionare in termini di economia ecologica o, come veniva detto, di eco-economia. Pensiamo che un segno di svolta importante sia quello di comprendere non è solo la scelta della infrastrutturazione della cementificazione del territorio che può dare uno sviluppo, ma c'è un'economia ecologica che, credo, una maggioranza di tipo diverso deve incominciare a guardare con occhi diversi.
Lo stesso discorso vale per il sociale. Noi già abbiamo avanzato, con altre forze politiche, l'ipotesi di ragionare sul salario sociale (salario di accesso), sul quale già altre Regioni hanno incominciato a muoversi. Noi chiediamo che di tutto questo si parli nel prossimo bilancio.
Sappiamo che quello delle risorse è un problema fondamentale; a questo proposito, continuiamo a ripetere quella che è la nostra posizione: crediamo che sia sempre più ragionevole parlare di tasse giuste, perch solo con una giusta imposizione fiscale è possibile avere le risorse per produrre delle politiche di tipo sociale e di tipo ambientale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Ancora questa mattina alcuni amici cittadini mi chiedevano: "Lo avete approvato questo bilancio?", perché all'esterno i cittadini pensano che il Consiglio regionale stia discutendo il bilancio della Regione Piemonte mentre noi sappiamo che stiamo discutendo l'assestamento di bilancio, anche se alcuni colleghi dell'opposizione mi sembrava che intervenissero facendo una dichiarazione di voto sul bilancio di previsione della Regione Piemonte.
Noi stiamo assestando un bilancio fatto dal centrodestra quando governava la Regione Piemonte. La Giunta ci ha presentato un assestamento che doveva rimpinguare capitoli che erano stati azzerati e cercare di spalmare le risorse che c'erano per non lasciare vuoti alcuni capitoli.
Abbiamo fatto quest'operazione cercando di cominciare a delineare un cambiamento nella politica di bilancio, naturalmente in manovra difficile che è quella dell'assestamento di bilancio. Quindi vorrei che, da questo punto di vista, almeno qui in quest'aula, tra di noi, affermassimo che stiamo assestando un bilancio approvato dal centrodestra.
Il prossimo anno naturalmente dovremo assestare il bilancio che abbiamo approvato col bilancio di previsione e dovremo cercare di fare un'operazione di un certo tipo, ma quest'anno - ripeto - stiamo assestando un bilancio approvato dal centrodestra in una fase particolare, che era quella preelettorale.
Spero che anche il centrodestra possa dire che otto mesi fa ha approvato un bilancio in una situazione nazionale di difficoltà evidente con una finanziaria che già allora tagliava i trasferimenti agli Enti locali e anche alle Regioni, perché la finanziaria che oggi varerà il Governo è una finanziaria che deve preoccupare tutti, non soltanto la maggioranza perché è una finanziaria varata dal centrodestra, ma perché è una finanziaria che metterà in forte difficoltà i Comuni, gli Enti locali le Regioni e anche la nostra Regione, per quanto riguarda i trasferimenti la politica sanitaria e tutte le altre politiche che noi vorremmo e dovremmo cercare di fare.
Oltre a questo, vorrei evidenziare solo un altro punto. Credo importante - lo hanno già fatto altri colleghi della maggioranza e dell'opposizione, vorrei sottolinearlo con forza perché non è sempre stato così, tra di noi bisogna anche essere onesti - che anche in un'operazione particolare e difficile come quella dell'assestamento si sia aperto un dialogo, un confronto serio tra la maggioranza e l'opposizione. Ritengo che ciò sia un fatto positivo, nell'ottica che diceva anche il collega Leo: per dare un forte ruolo al Consiglio regionale.
Non è sempre facile dare un ruolo al Consiglio regionale, ma il confronto tra la maggioranza e l'opposizione può aiutare a far crescere il ruolo del Consiglio regionale. Personalmente penso che questa disponibilità al confronto sia una disponibilità di tutta la maggioranza, e questo è un fatto positivo.
Il fatto che, a tre mesi dall'inizio del nostro lavoro, quindi in una fase comunque iniziale, siamo stati chiamati ad approvare l'assestamento e in questa fase abbiamo attuato questo confronto credo che sia un fatto positivo per tutti, che può far crescere il ruolo del Consiglio regionale e può esprimere delle politiche condivise, non in un'azione consociativa sono d'accordo - su alcune questioni importante.
Mi rivolgo alla minoranza dicendo che però questo confronto deve continuare. Noi crediamo che il confronto sia utile sulle scelte, ma deve continuare anche sulla questione delle regole (non soltanto, abbiamo detto sulla questione delle regole, ma anche sulla questione delle regole). Ecco perché credo che il confronto tra noi della maggioranza e voi dell'opposizione debba continuare.
Noi, come maggioranza, abbiamo un compito: esprimere una politica di cambiamento - lo abbiamo detto e lo dobbiamo fare - che sappia coniugare la modernizzazione della nostra Regione pensando allo stato sociale. Voi dovete cercare di esprimere una politica alternativa.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 51 Consiglieri votanti 50 Consiglieri hanno votato SÌ 33 Consiglieri ha votato NO 17 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 42 relativa a "Convalida elezione Consiglieri regionali (ai sensi dell'articolo 17 della legge 108/1968 dell'articolo 36, comma 2 dello Statuto e degli articoli 15 e 16 del regolamento interno del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g., relativo alla convalida dell'elezione dei Consiglieri regionali, ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 108/68 dell'articolo 36 dello Statuto e degli articoli 15 e 16 del regolamento interno del Consiglio regionale.
La parola al Consigliere Dutto, Presidente della Giunta per le elezioni per la lettura della relazione.



DUTTO Claudio, relatore

Successivamente all'insediamento, la Giunta per le elezioni ha iniziato l'esame della condizione dei Consiglieri eletti il 3-4 aprile 2005. Ai sensi dell'articolo 15, comma 2, ha proceduto all'esame della condizione di ciascuno dei Consiglieri, iniziando dai propri membri e dal Presidente della Giunta regionale.
Nella seduta del 4 luglio 2005, la Giunta per le elezioni aveva constatato, sulla scorta delle dichiarazioni presentate, che non sussistevano cause di incompatibilità per i seguenti Consiglieri: Allasia Auddino, Barassi, Bellion, Bertetto, Bizjak, Boniperti, Bossuto, Botta Buquicchio, Burzi, Casoni, Cattaneo, Cavallaio, Chieppa, Clement, Comella Cotto, Dalmasso, Deambrogio, Dutto, Ferrero, Ghigo, Larizza, Leo, Lepri Manolino, Monteggia, Moriconi, Motta, Muliere, Nastri, Pedrale, Pichetto Pizzale, Placido, Pozzi, Rabino, Reschigna, Robotti, Ronzani, Rossi Rostagno, Rutallo, Scanderebech, Spinosa, Travaglini, Valloggia e Vignale.
Per gli altri Consiglieri, la Giunta per le elezioni aveva richiesto integrazione di documentazione.
Nella seduta del 18 luglio 2005 la Giunta per le elezioni aveva constatato, dopo l'esame dell'ulteriore documentazione, che anche per i Consiglieri Boeti, Bresso, Cavallera, Costa, Ferraris, Giovine, Lupi Ricca, Turigliatto non sussistevano cause di incompatibilità.
Nella seduta del 21 luglio 2005 aveva proseguito con l'istruttoria relativa alla condizione del Consigliere Cirio. Nella seduta del 12 settembre la Giunta ha concluso l'esame della condizione dei Consiglieri Cirio, Gariglio, Ghiglia, Guida e Laus, verificando l'insussistenza di cause di incompatibilità.
La Giunta ha pertanto votato all'unanimità di proporre al Consiglio regionale la convalida di tutti i Consiglieri regionali.



PRESIDENTE

Dichiaro aperto il dibattito sulla relazione del Presidente della Giunta per le elezioni.
Non essendoci richieste d'intervento, passiamo alla votazione. Siccome il parere prevede un giudizio di convalida di tutti i colleghi, penso che si possano semplificare le operazioni, prevedendo che venga espresso un voto complessivo sull'elenco dei Consiglieri, conformemente a quanto deliberato dalla Giunta per le elezioni.
Si proceda alla distribuzione delle schede.
Nomino scrutatori i Consiglieri Bossuto e Scanderebech.
Si proceda all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione.



PRESIDENTE

Prego la Consigliera Segretaria Spinosa e i Consiglieri scrutatori Scanderebech e Bossuto di procedere allo spoglio delle schede.



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 52 Consiglieri hanno votato SÌ 50 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri Proclamo convalidata l'elezione dei 63 Consiglieri regionali.



PRESIDENTE

Comunico ai colleghi Presidenti dei Gruppi che, se non vi sono problemi, la Conferenza dei Capigruppo è convocata per giovedì, alle ore 12.30.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 14.07)



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