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Dettaglio seduta n.277 del 19/12/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 14.49 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



COTTO MARIANGELA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio, Ferraris, Gariglio Giovine, Laus.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione di Rosario Rodinò, operaio della ThyssenKrupp


PRESIDENTE

Colleghi, questa mattina è morto, all'ospedale "Villa Scassi" di Genova, dove era ricoverato nel reparto grandi ustionati, Rosario Rodin l'operaio di 26 anni rimasto gravemente ferito nell'incendio alla ThyssenKrupp, del 5 dicembre scorso.
È la sesta vittima del tragico incidente all'acciaieria di Torino.
Ancora una volta, come abbiamo fatto nei giorni scorsi, porgiamo alla famiglia ed ai colleghi di lavoro di Rosario le più sentite condoglianze.
Propongo ai colleghi un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Esercizi provvisori

Esame disegno di legge n. 506 inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2008"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 506, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Ieri è stata svolta la relazione dal Consigliere Lepri. Nella discussione generale è intervenuto il Consigliere Burzi, cui è seguita la replica del Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Chiedo alla cortesia della Presidenza e dell'Aula una breve sospensione, richiesta che peraltro sono costretto a rimandare perché mancano alcuni colleghi.
Abbiamo la necessità - così avevamo concordato telefonicamente - anche in seguito all'incontro con i Sindacati ed ai lavori che si sono svolti stamattina in I Commissione, di un brevissimo confronto come Capigruppo d'opposizione.
Evidentemente, è inutile iniziare in assenza di almeno due dei colleghi che di questa categoria fanno parte. Quindi, per quanto ci riguarda possiamo iniziare i lavori sull'esercizio provvisorio e, non appena i colleghi Casoni e Rossi ci raggiungeranno, rinnoverò alla cortesia dell'Aula la richiesta di cinque minuti di sospensione.



PRESIDENTE

Passiamo alla discussione generale.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Intervengo - l'avevo preannunciato in coda alla seduta di ieri - per porre una questione all'Assessore Peveraro, sempre in ordine all'esercizio provvisorio.
Voglio chiedere all'Assessore a quale documento facciamo riferimento senz'altro al documento della Giunta regionale, che ha approvato la proposta di bilancio.
È chiaro che l'esercizio provvisorio è un periodo delicato, nel quale si naviga a vista sulla base di un dodicesimo degli stanziamenti annuali del 2008. In questo periodo, sono possibili prenotazioni - chiamiamole come vogliamo - di fondi sul bilancio pluriennale 2008-2010, vale a dire sugli esercizi 2008-2010? Questo è un aspetto non secondario, anche se che qui non è previsto perché si parla solamente di un dodicesimo dello stanziamento annuale quindi dovrebbero essere in esercizio provvisorio solo gli stanziamenti del 2008.
Chiedo, appunto, come ci si muova in questo periodo, perché leggiamo molte volte sul giornale che determinati interventi sono previsti sul pluriennale, accordi di programma, ecc.
Ora, fino al 31 dicembre non c'è problema: vige l'attuale bilancio 2007 2009 e quindi siamo nella perfetta regolarità. Invece, il testo che ci è sottoposto - ovviamente molto stringato, quanto basta per garantire l'esercizio provvisorio - nella sua indeterminatezza, a cosa si riferisce? Da quel che capisco io, dovrebbe riferirsi solo ai dodicesimi del 2008.
Una seconda questione che volevo porre all'Assessore - può valere per l'esercizio provvisorio, ma potrà valere anche per quanto riguarda il bilancio definitivo - è quella delle priorità di cassa.
Qui ci sono già delle indicazioni precise sugli impegni che possono andare oltre il dodicesimo (spese obbligatorie, calamità, ecc.) e che automaticamente comportano anche esigenze di cassa, perché se una spesa è urgente, è urgente come impegno e con ogni probabilità anche come liquidazione.
Sotto questo profilo, mi chiedo - più che altro è una prenotazione di questione - se non sia il caso, anche in regime ordinario, di stabilire delle priorità di cassa, perché è un aspetto non secondario, visti i tempi dei pagamenti. Ma forse, per quanto riguarda i pagamenti, sono previsti dei miglioramenti.
La terza domanda che volevo rivolgere all'Assessore è: come vengono gestiti i residui nel periodo d'esercizio provvisorio? Adesso, fintanto che sono residui attivi, vengono introitati, al limite si mettono nei famosi capitoli delle entrate da definire - ce ne fossero di tesoretti! - e poi si fa presto a spalmarli.
Invece, per quanto riguarda la spesa, autorizziamo la movimentazione di un dodicesimo per ogni stanziamento di bilancio del 2008. Chiedo adesso all'Assessore come funzionerà la gestione dei residui nel periodo dell'esercizio provvisorio.
L'Assessore ha già fatto riferimento ai residui nella sua introduzione di ieri, dicendo: "Ormai andiamo verso la chiusura dell'esercizio. Poi avremo delle determinazioni più precise e diverse da quelle che potevano esserci un bilancio di previsione presentato a settembre nei termini canonici".
È una serie di considerazioni per capire come avverrà la gestione delle risorse finanziarie in attesa del bilancio definitivo, per capire se in questo periodo transitorio d'esercizio provvisorio saremo in un periodo di vacche magre o se, viceversa, saremo in una specie di limbo. Forse nel frattempo sarà possibile determinare delle movimentazioni, al di là di quelle che sono le previsioni che si potrebbero fare leggendo il testo perché ovviamente nell'esercizio nuovo 2008 c'è il pluriennale, ci sono i residui e così via.
Grazie per i chiarimenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Assessore, le rivolgo due domande semplici, che in parte si collegano a quanto detto dal collega Cavallera.
La prima domanda è: la Regione, quando riprenderà a pagare? A gennaio anche con l'esercizio provvisorio, la Regione riprenderà a saldare molti dei conti rimasti in sospeso? Questa è una domanda che si fanno in tanti lei lo sa; non si tratta di una domanda politica, casomai è una questione concreta che riguarda molti fornitori.
La seconda domanda è la seguente: io so che è sua intenzione, in questa vicenda del bilancio 2008, proseguire sulla strada degli accordi di programma presi nell'esercizio attuale. Nel bilancio 2008 saranno reiterati gli accordi di programma che non sono stati controfirmati e non sono stati attuati nel corso dell'esercizio? Non mi riferisco soltanto agli accordi di programma che sono stati inseriti con emendamenti e intese tra maggioranza e minoranza nel bilancio di previsione, ma anche agli accordi di programma cosiddetti "politici", che fanno parte di quella contrattazione che avviene nel corso dell'anno alla luce del sole tra Consiglieri e Assessori.
In base a quello che accadrà, per ciò che riguarda la mia persona e il mio piccolo Gruppo, è già possibile capire quale sarà il nostro atteggiamento nei confronti del bilancio di previsione.



PRESIDENTE

Prima era stata formalizzata una richiesta di sospensione.
L'Assessore risponde alle due domande subito e dopo provveder all'interruzione dei lavori.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie. Rispondo alle domande che mi sono state poste, onde non spezzettare il ragionamento.
Questione cassa: riguarda sia la domanda del Consigliere Cavallera che quella del Consigliere Guida. La cassa è indipendente dall'esercizio provvisorio, è ovviamente rigidamente, rigorosamente dipendente dal patto di stabilità. È evidente che noi abbiamo rallentato, per tutto ciò che non è obbligatorio, il pagamento e quindi gli esborsi di cassa a fine anno perché avevamo l'obiettivo - e abbiamo l'obiettivo, anche per il patto di stabilità che riguarda la cassa - del raggiungimento del patto di stabilità stesso.
Da gennaio riprenderemo i pagamenti, io credo anche con un certo vigore in relazione al fatto che entro il 31 dicembre dovrebbe essere incassata l'intera tranche che a suo tempo era stata concordata in sede di Ministero delle Finanze.
I Consiglieri, in particolare quelli che partecipano alla Commissione sanità, certamente sapranno che c'era stato un blocco e un congelamento di una quota del 2005 che, in virtù dei provvedimenti che sono stati assunti nella Giunta di lunedì, dovrebbe essere sbloccata. Conseguentemente dovremmo disporre di risorse finanziarie significative, che ci metteranno nelle condizioni di procedere al pagamento della parte più significativa degli arretrati già nel mese di gennaio.
Questione relativa agli accordi di programma. Nel bilancio 2006 - chi ha avuto modo di vederlo, avrà potuto coglierlo - vi sono 105 milioni di euro stanziati per gli APQ e gli accordi di programma. Quell'ammontare copre ovviamente gli APQ, quindi le delibere CIPE per la quota a carico della Regione, e gli accordi di programma che sono stati oggetto di accordo in sede di bilancio 2007, che però non si sono potuti firmare sottoscrivere e conseguentemente impegnare sul bilancio del 2007, nonché un numero consistente di altri accordi di programma non ancora sottoscritti e firmati perché altrimenti escono dalla voce "accordi di programma".
Sinceramente, mentre sono in grado di attestare che quelli che sono stati frutto dell'accordo, a livello di Consiglio, sono dentro - ricordo perfettamente che li abbiamo elencati - per quanto riguarda gli altri posso dire più genericamente che c'è un certo numero di accordi di programma che erano frutto di considerazioni più di carattere politico, se si vuole, ma non dell'accordo a suo tempo stilato (la cifra è consona).
Ovviamente lì dentro ci sono anche la quota parte delle intese con le Province, cioè la quota parte che immaginiamo di impegnare nel 2008. Con questo credo di avere risposto al Consigliere Guida.
Invece, relativamente alla questione dei residui, che poneva il Consigliere Cavallera, anche questi sono indipendenti rispetto all'esercizio provvisorio, perché la competenza è già stata registrata. È evidente che sono più legati alle disponibilità finanziarie, ma possiamo intervenire in qualsiasi momento.
Più delicata è la questione legata al pluriennale, nel senso che il disegno di legge prevede specificatamente che i dodicesimi si riferiscano al bilancio di esercizio 2008.
Relativamente al bilancio pluriennale, è possibile prenotare sugli anni 2009 e 2010 sulla base del vecchio bilancio approvato, che quindi è altra cosa. Non è possibile prenotare su questo bilancio, perché, in realtà l'oggetto dell'approvazione è solo il bilancio di esercizio 2008, quindi non c'é un bilancio pluriennale.
La legge n. 7, quella relativa all'esercizio provvisorio del bilancio autorizza l'accertamento e la riscossione delle entrate, l'impegno e il pagamento della spesa sulla base del bilancio presentato al Consiglio, cosa che invece non può essere effettuata per quanto riguarda il bilancio pluriennale.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola "Falletti di Barolo" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della classe 5° B della scuola elementare "Falletti di Barolo" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
V' informo che stiamo discutendo in merito all'esercizio provvisorio per il bilancio 2008.


Argomento: Esercizi provvisori

Esame disegno di legge n. 506 inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2008" (seguito)


PRESIDENTE

Su richiesta dei Capigruppo di minoranza, che hanno l'esigenza di convocare una breve riunione, la seduta è sospesa fino alle ore 16.10.



(La seduta, sospesa alle ore 15.51 riprende alle ore 16.47)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale con una prima comunicazione: sentito il Presidente Ronzani, vi informo che domani, alle ore 14.30, è convocata la I Commissione, per la trattazione della proposta di deliberazione n. 319 "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2008. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per lo stesso periodo, ai sensi degli articoli 42 e 43 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7".
Rimane convocato il Consiglio regionale, che inizierà, ovviamente, al termine della seduta di I Commissione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Confermo che a noi va benissimo la convocazione che lei ha test comunicato ai colleghi, pur non essendoci formalmente le 24 ore necessarie per la convocazione; da parte nostra, quindi, non vi sarà alcuna forma di contestazione, né formale né sostanziale.
Invece, chiediamo che venga confermata la Conferenza dei Capigruppo prevista per le ore 18.00, perché sull'organizzazione dei lavori ritengo che ci debbano essere oggettivi momenti di discussione. Tale Conferenza peraltro, era già stata convocata, per cui si tratta meramente dell'esercizio di una cosa in essere.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo, sull'ordine dei lavori.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Sarò rapidissimo.
Una serie di colleghi di maggioranza e di minoranza (Dalmasso, Auddino Bossuto, il sottoscritto, Vignale e altri ancora) hanno presentato un ordine del giorno in merito alla vicenda di Villa Capriglio.
Siccome la questione ha dei termini, chiederei alla Presidenza - non urgentemente - di pensare alla sua calendarizzazione, quantomeno nei primi giorni di gennaio, quando riprenderemo i nostri lavori. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Siccome ieri abbiamo ricevuto una delegazione del San Giovanni antica sede e alcuni Gruppi consiliari hanno presentato degli ordini del giorno in merito, evidenzio a tutti voi che la situazione, essendo così grave e delicata, andrebbe discussa il prima possibile.
Abbiamo letto i giornali, ieri abbiamo ricevuto la delegazione, ci sono degli ordini del giorno in tal senso depositati e la situazione è grave ed esplosiva (anzi, implosiva, come si usa dire oggi a livello politico). Non so come, quando e in che termini discuterne, però ci appello a lei Presidente, e a tutta l'Assemblea, poiché si tratta di questione che riguarda tutti.
Si parla di una chiusura o di una semi-chiusura, abbiamo sentito di documenti o di delibere che spariscono da un giorno all'altro. Insomma, è una situazione delicata ed importante sotto l'aspetto politico istituzionale, regionale e amministrativo. Parliamo di ospedali, non di noccioline.
Per chiarezza di intenti, quindi, mi affido a lei, Presidente, visto che non so più a che santo rivolgermi.
Attendo una risposta in tal senso. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Scanderebech.
Confermo che un ordine del giorno sullo stesso argomento è iscritto all'o.d.g.. Si tratta dell'ordine del giorno presentato ieri dal Gruppo di Alleanza Nazionale, oltre al suo presentato in data odierna. Ovviamente saranno tutti raggruppati.
Vedremo, nel prosieguo, quando sarà presente l'Assessore alla sanità per la loro trattazione.
Lo organizzeremo, comunque, nel corso dei lavori.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Dovendo entrare nel merito ed essendo programmati i lavori per oggi pomeriggio, domani mattina e domani pomeriggio, salvo decisioni diverse dei Capigruppo, sarebbe opportuno, come avevamo preannunciato, trovare delle intese che permettano un accordo, sempre che si voglia. Per parte nostra c'è la piena disponibilità a venire anche dopo Natale, ma sarebbe auspicabile cercare dei punti di intesa piuttosto che no - e a noi va benissimo che sia un no così come che si trovi un'intesa.
Su questo tema non veniamo digiuni di casi precedenti nella Regione Piemonte per mille autorizzazioni all'esercizio provvisorio del bilancio.
Ricordo al Vicepresidente Peveraro - e sicuramente lo sa già benissimo ma qualora non abbia letto i precedenti verbali, può chiedere al dottor Lesca che anche allora era il direttore preposto allo schema di bilancio che tutte le autorizzazioni all'esercizio provvisorio sono state fatte per mensilità, vale a dire che a dicembre si approva quella per il 31 gennaio poi si ha quella per il 28 febbraio, ma magari al 28 febbraio si approva il bilancio. Se non si approva per fine marzo, se ne fa un'altra, anche perch questo costituisce uno stimolo all'avanzamento del bilancio. Vale proprio in questo senso.
Abbiamo sempre detto che ci sono due strade per arrivare alla fine dei provvedimenti: o raggruppare tutto in fondo per poi dire che dobbiamo farlo, ma ho paura che se adottiamo questa linea potrebbe succedere che la Regione Piemonte rimanga senza bilancio.
Se invece facciamo dei provvedimenti che abbiano scadenze più ravvicinate, quel periodo potrà servire per fare i primi ragionamenti sull'avanzamento del bilancio e sia la Giunta sia il Consiglio saranno stimolati ad andare avanti su queste procedure.
È su questo che vorrei un chiarimento dal Vicepresidente. Se questa è la linea che si vuole seguire, noi anche su questo provvedimento siamo disponibili a trovare il punto di mediazione. Se viceversa il Vicepresidente ci dice: "No, su questo andiamo avanti fino al 30 aprile" noi non faremo altro che prendere il plico di emendamenti che abbiamo pronti e presentarli al Presidente del Consiglio.
Non li abbiamo ancora presentati, ma se lei ci dice che su questo è disponibile a seguire un percorso, siamo disponibili; altrimenti possono essere presentati a giorni, cioè entro il 1' gennaio, il 2 gennaio, il 3 gennaio e così via fino a tutti i giorni che intercorrono fino ad aprile.
È logico che lei a quel punto dichiarerebbe il diniego al dialogo quindi noi faremo la sana, la dura ed intransigente opposizione anche ostruzionistica al provvedimento.
È una cosa che vorremmo conoscere in anticipo, perché non siamo disponibili a mobilitare i colleghi e a farli stare qui senza sapere qual è l'orientamento della Giunta così autorevolmente rappresentata dal Vicepresidente su questa materia. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Invito il collega Casoni e i colleghi dell'opposizione a fare una riflessione. La questione è rimessa alle valutazioni del Vicepresidente e Assessore al bilancio. Tuttavia noi abbiamo un problema oggettivo, da cui secondo me dipende anche la data cui fare corrispondere l'esercizio provvisorio.
Qual è il problema oggettivo? In I Commissione abbiamo fissato le audizioni il 16 gennaio, convenendo tutti insieme su questa valutazione.
Ora per l'esperienza che abbiamo, è difficile pensare, avendo la I Commissione organizzato le audizioni al 16 gennaio, che la scadenza dell'esercizio sia il 28 febbraio, perché il provvedimento deve essere trasmesso alle Commissioni di merito per i pareri. In quelle sedi ci sarà un confronto di merito vero, come è sempre stato.
Quindi, inviterei il collega Casoni a fare una riflessione su questo punto, perché è difficile pensare di traguardare l'esercizio provvisorio a fine febbraio con quel calendario dei lavori, cioè con le audizioni fissate a metà gennaio, con i pareri che esprimeranno le varie Commissioni di merito, le discussioni in I Commissione che dovrà poi essere fatta per intero, ragionando anche sui pareri che hanno espresso le varie Commissioni.
Da questo punto di vista invito il collega Casoni, ma anche i colleghi dell'opposizione presenti a fare tesoro dell'esperienza.
Se le audizioni sono convocate il 16 gennaio, l'esperienza maturata in questo Consiglio regionale e il fatto che non avremo nelle Commissioni un confronto formale, ma sostanziale, mi fa dire che non possiamo prendere in considerazione l'ipotesi di febbraio; non dico di gennaio, ma neppure di febbraio.
Del resto, l'esperienza degli anni passati da questo punto di vista dovrebbe venirci un po' in soccorso, nel senso di considerare un tempo ragionevole per evitare che la I Commissione si trovi nella condizione di dovere essere lei a sollecitare una proroga dei termini, essendo stato impossibile esaminare nelle Commissioni di merito e nella I Commissione il bilancio nei termini pattuiti.
Ragionando sulla base di questi fatti, abbiamo avuto anche la presunzione di tentare un ragionamento sulla riforma della legge n. 51.
Ricordo che il collega Burzi - molto opportunamente per la verità ed io condivisi questo ragionamento - chiese alla Giunta di soprassedere rispetto alla delibera che riorganizzava i settori, partendo dalla presunzione che avremmo voluto tentare la riforma della legge n. 51, sulla base del presupposto che tale riforma poteva essere forse varata da questo Consiglio regionale nei primi due mesi dell'anno prossimo.
Mi permetto di dirvi che se anche questo obiettivo rimane valido tutto può essere modificato e io da questo punto di vista mi rimetto alle valutazioni politiche dei gruppi - per noi c'è anche un vincolo riguardante il fatto che abbiamo deciso di congelare l'esame della deliberazione sui settori.
A maggior ragione, questo deve consigliare, secondo me, una proroga che non sia soltanto limitata al 28 febbraio.
Quindi, mi rimetto alle valutazioni che farà il Vicepresidente Peveraro. Ai colleghi pongo però due questioni: una questione oggettiva cioè l'impossibilità di prorogare l'esercizio al 28 febbraio, e una questione politica in merito che riguarda il fatto che noi avremmo convenuto sull'esigenza di utilizzare il primo mese dell'anno per andare ad una stretta sulla riforma della legge n. 51. Obiettivo che abbiamo condiviso insieme, fermo rimanendo l'esigenza che si sviluppi un confronto di merito per capire se e come trovare le ragioni condivise per approvare la riforma della legge n. 51.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
È dovere del Consiglio approvare il bilancio dell'esercizio 2008 quanto prima possibile. Per questo ritengo che sia interesse comune, non solo del governo regionale; quindi è interesse anche dell'opposizione, al di là del salvaguardare il legittimo percorso di dibattito. In merito alle considerazioni che facevano i Consiglieri Ronzani e Casoni è necessario quindi, trovare una conciliazione.
Ritengo abbia ragione il Consigliere Ronzani quando dice "abbiamo fissato le consultazioni al 16 gennaio", purtroppo scontando il fatto che la Giunta regionale ha presentato il bilancio a metà dicembre, quindi colpevolmente il Vicepresidente Peveraro, a nome della Giunta, ha presentato il bilancio molto tardivamente. Se l'avesse presentato nei termini, le consultazioni si sarebbero effettuate nel mese di novembre quindi le valutazioni sui tempi di discussione potevano rimanere, al limite, operando su quello che era l'iter nelle Commissioni di merito.
Ciò non è avvenuto quindi, partendo dalla considerazione che al 16 gennaio ci saranno le consultazioni, deve essere dato alle Commissione il tempo opportuno per svolgere in modo sereno la discussione, naturalmente compatibilmente con altre programmazioni che i Capigruppo vorranno dare inserendo altri argomenti, quali la modifica alla legge n. 51 (su questo ha già detto tutto il Presidente della I Commissione).
Ritengo importante stabilire una data che non sia l'imbuto finale con l'obbligo di approvazione del 30 aprile. Inserire il 30 aprile significa innanzitutto, mettere l'opposizione nella condizione di dire "voi avete la responsabilità di far approvare, altrimenti la Regione rimane senza bilancio e non c'è più legge di copertura". D'altra parte è un termine eccessivo se, come è nella pratica, dal 16 gennaio si può operativamente lavorare sul bilancio di esercizio del 2008, ecco perché un ragionamento se non a mese come svolgeva il Consigliere Casoni, ma a bimestre, lo si pu fare. È un termine che il Consiglio ha la facoltà di slittare come vuole ma è anche uno stimolo, ai Consiglieri, alle Commissioni, alla maggioranza all'opposizione, a dare alla Regione, il prima possibile, lo strumento finanziario per operare.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Voglio proprio cogliere il riferimento allo stimolo che faceva il Consigliere Pichetto perché credo che noi dobbiamo giocare la sfida di approvarlo il più presto possibile. Siamo stati un po' poco ambiziosi, lo ammetto, nella presentazione del disegno di legge, ma credo che, se tutto il Consiglio conviene nella ricerca di una soluzione che acceleri l'approvazione, trova l'amministrazione regionale pienamente consenziente.
Credo che il 29 febbraio sia una scadenza ragionevole. Ambiziosa, ma ragionevole, quindi lavoriamo stimolati per i prossimi due mesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Devo ringraziare l'Assessore Peveraro che dà dimostrazione di essere un vero statista accettando questa sfida contro il tempo, quindi noi ci scappelliamo di fronte a tanta lungimiranza.
Speriamo che lo stimolo sia soprattutto politico, e non di altro tipo perché non augureremo mai di passare tutto questo tempo su stimoli di altra natura all'Assessore Peveraro che, in questa maniera, giustifica e salva una spudoratezza politica, cioè quella di chiedere uno spostamento di quattro mesi. Questa sarebbe stata veramente un'offesa al Consiglio che è così portato a lavorare e a produrre provvedimenti, da non poter accettare una dilazione così ampia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Vorrei fare ben cinque interventi sull'ordine dei lavori.
Vorrei chiedere qual è l'utilità di iniziare un Consiglio regionale alle 16.55 quando alle 18 è convocata la Conferenza dei Capigruppo, ma questa è semplicemente una domanda che le rivolgo perché in questo momento è lei che presiede. Mi chiedo se non era meglio che le riunioni di maggioranza si facessero prima.
Secondo, mi chiedo se è normale che un Capogruppo, in una riunione di Conferenza dei capigruppo con soggetti esterni, si possa permettere di offendere i soggetti esterni che hanno chiesto l'incontro: questa è una domanda che rivolgo per cui attendo una risposta (è successo oggi nella riunione con i rappresentanti delle scuole).
Terzo, chiedo quando c'è intenzione di dare spazio all'Assessore alla Sanità per rispondere ad una serie di domande che avevamo sollevato, tra cui l'episodio di malasanità, gravissimo, che ha portato alla morte di un uomo non soccorso al Pronto Soccorso di Chivasso. L'Assessore mi ha detto che avrebbe una risposta disponibile dell'indagine interna ma, ahimè, il Consiglio ha mai dato la possibilità all'Assessore, almeno nelle ultime settimane, di rispondere. Gradirei sapere se e quando si potrà avere questa risposta.
Le segnalo ancora due questioni. La prima se siete a conoscenza che la sanità ha intenzione di creare un nuovo dipartimento per il 118. Questo comporterà, a livello di ogni Provincia, una struttura con primariati sul 118, ma non solo. Emerge un piccolo problema perché dove c'è l'ASO coesistente con l'ASL, verranno trasferiti d'ufficio i medici convenzionati che non potranno più essere convenzionati, ma diventeranno dipendenti dalle ASL alle ASO, cosa non prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro. Segnalo che il tutto, cara Presidente, è stato fatto nonostante le reiterate richieste da parte dei sindacati dei medici di aprire un tavolo di trattativa. I medici interessati non sono mai stati convocati dalla Regione, dall'Assessorato; non hanno mai potuto esprimere il loro parere in un tavolo ufficiale.
Gradiremmo capire se questo è il metodo di lavoro che utilizza la sinistra, cioè togliere i medici convenzionati dal 118, farli diventare dipendenti delle ASO o delle ASL con un atto di imperio decidendo come quanti e quali devono essere assunti. Il tutto, ripeto, senza convocare alcun tavolo di trattativa con le Organizzazioni Sindacali.
Ultima cosa che chiedo di sapere è relativamente al libro inviato ad una serie di strutture sul territorio che va dagli Assessorati alle politiche sociali, alle pari opportunità, ai Consigli territoriali per l'immigrazione, alle Prefetture, alla rete di enti e associazioni che operano in Piemonte, ai Consorzi socio assistenziali, ai direttori delle aziende sanitarie del Piemonte, ai Sert, ai direttori di dipartimento di salute mentale del Piemonte. Il libro si intitola: "Transessualità oltre lo specchio", il costo di copertina è di 10 euro, ed è stato inviato con tanto di lettera di accompagnamento, dell'Assessore Migliasso. Il libro affronta tutti gli aspetti connessi alla transessualità e i transgender e offre dice la lettera firmata dall'Assessore allegata al libro, anche un ampio panorama delle risorse presenti sui diversi territori, che offrono aiuto specifico ecc. Chiedo che, oltre a questa copia.
Se così è stato fatto, ma c'è la lettera ufficiale e ho visto anche il libro (costo di copertina 10 euro), è stato inviato anche un libro agli analoghi soggetti riguardante le famiglie formate da uomo e donna riguardante le persone cosiddette normali, ma che oggi sembrano così strane; è stato mandato anche un volume sulle politiche femminili, sulle politiche maschili, sui bambini e magari anche su lui disabili.
Mi piacerebbe saperlo dall'Assessore e mi piacerebbe anche sapere quanto è costato l'invio di questi volumi.



PRESIDENTE

Solo una puntualizzazione per la riunione dei Capigruppo, l'accordo era al termine dei lavori. Non ho visto una comunicazione che fissava la riunione alle ore 18, ma a fine lavori. Comunque, l'Aula è sovrana e deciderà.
Consigliere Rossi, per quanto riguarda il secondo punto, quello che lei denuncia è successo probabilmente in una riunione dove noi non eravamo presenti. Lei può fare una segnalazione all'Ufficio di Presidenza, che verrà circostanziata perché non sappiamo neanche - almeno, io non lo so - a quale riunione si riferisce.
Riguardo alle risposte dell'Assessore alla sanità, aveva fatto presente all'Ufficio di Presidenza che già da ieri aveva delle risposte.
Gli altri due punti, chiaramente quello sul 118 può essere oggetto di una comunicazione della Giunta, così come la sua richiesta per quanto riguarda il libro inviato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Mi pare che lei l'abbia già detto all'interno della sua cortese risposta all'intervento del collega Rossi. Perlomeno uno dei punti che il collega ha citato, quello concernente l'incontro tra persone esterne alla Regione o Capigruppo, credo che meriti un approfondimento.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Clement)



BURZI Angelo

No, non merita neanche un approfondimento?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Clement)



BURZI Angelo

Non so, riferivo quanto sentito in aula, non ero a nessun incontro, non ero per strada, ma ero qui che attendevo che la maggioranza facesse la propria riunione rispetto a un'interruzione che abbiamo chiesto noi, ma questo è ancora un altro argomento.
Ci tengo a ritornare su un intervento, che ho ritenuto fortemente costruttivo, da parte del collega Ronzani, non casualmente. Vorrei da un lato non tranquillizzare perché non c'è nessuno che si è agitato, ma contribuire; dall'altro anche sottolineare alcuni aspetti.
Vede collega Ronzani, se qualcuno andasse a rivedere gli atti che hanno formato il primo Statuto di questa Regione, un'eccellente Dirigente della stessa, che è tuttora membro, se non sbaglio, di uno dei CDA di Finpiemonte, alludo alla dottoressa Rovero (essendo un complimento non credo che sia grave, anzi lo reputo un fatto positivo, citarne il nome e il cognome) partecipò alla stesura dello stesso e potrebbe raccontarci - a parte il fatto che gli atti sono stati stampati all'epoca della prima Commissione Statuto - come lo Statuto venne fatto dai legislatori di allora, da coloro che ne avevano il diritto-dovere, fondamentalmente (intanto perché appartenevano ad un'altra generazione con un senso civico probabilmente, diverso dal nostro) perché c'erano dei termini perentori.
La perentorietà degli impegni, che temo nel corso delle generazioni non sia altro che peggiorata rispetto all'ordinatorietà degli stessi, pone in genere gli amministratori di fronte alla possibilità di impiegare in un certo modo il tempo, dovendosi decidere di doverlo fare entro una certa data.
Non è casuale che la data degli esercizi provvisori sia stata posta, e per ora non cambiata, nel 30 aprile che, come lei ben sa, è una data che ci deriva in senso apparentemente perentorio dalla legislazione nazionale.
Poi, abbiamo visto casi, mi pare, la Regione Calabria, per citarne uno, che è stata per lungo tempo inadempiente e non è successo nulla, almeno per quanto attiene il bilancio, ma in quella regione sono successe tante altre cose che meriterebbero commenti.
Cosa voglio dire con questo esempio? Parliamo della legge n. 51, dove lei stesso - e la ringrazio - è buon testimone. L'ha fatto anche recentemente, se la discussione non è ancora iniziata, a enne cose pu essere attribuita, tranne all'indisponibilità dell'opposizione. Per mantenendo la disponibilità e conoscendo abbastanza bene, ma non sono l'unico, i temi che eventualmente distinguono i due disegni di legge, non la vedo una cosa così difficile effettuare il confronto ed arrivare a definire se dal confronto può emergere un accordo o meno.
Questo si può fare o mai, che è il modo migliore, non iniziandolo, sia in maniera brevissima, se iniziasse. Ove iniziasse, si potrebbe in termini abbastanza brevi arrivare a comprendere, se il clima è quello del confronto che può portare ad un accordo sui temi o meno, ma se non si inizia.
Seconda cosa, c'è del buon senso, evidentemente, in quello che dice, ma c'è altrettanto buon senso in quello che diciamo noi. Ieri - questo è un tema che dovremo approfondire - incidentalmente, siamo stati informati in quest'Aula che lo Statuto della Fondazione postolimpica - non di Cortina 1956, parlo di Torino 2006 - è tuttora, nell'ambito delle amministrazioni che sono coinvolte (il Comune di Torino, governato da un emulo di Berlusconi, la Provincia di Torino, governata mi pare da un membro della segreteria dello stesso Berlusconi, oltre che della Regione che è qui più che degnamente rappresentata) non ancora approvato.
Lei comprenderà che è una sorta di qualche non dico diffidenza, ma di qualche ritrosia considerare l'efficacia e gli impegni delle Giunte - parlo in questo caso di quella specifica, a cui faccio riferimento - sia consentito non soltanto dalla legittimità del ruolo, ma anche dei fatti che in questi due anni e mezzo si sono succeduti. E cito solo l'ultimo esempio di ieri! Noi vediamo la necessità di porre degli stimoli, perché in tal senso apprezziamo che il Vicepresidente li abbia immediatamente recepiti, non perché riteniamo che con questo stimolo automaticamente il bilancio verrà approvato, ma perché riteniamo che nell'ambito di una capacità di ascolto anche delle proposte dell'opposizione e non solo, evidentemente il dibattito possa essere più celere. Infine, lo dico in questo caso non più parlando con lei, ma con i colleghi Capigruppo di maggioranza ogni discorso vada ad essere calato nel momento in cui avviene. Oggi, è mercoledì pomeriggio, il clima è decisamente avverso, avverto dei segni di guerra all'orizzonte. Siccome tendo ad essere, come tutti coloro che mi conoscono sanno, un sostenitore della non violenza, se non indispensabile, ma, come diceva un noto premio Nobel "Se vuoi la pace, prepara la guerra", lo dico prima: vedo nubi fosche all'orizzonte. Allora, se ci sono le nubi fosche all'orizzonte, i contadini coprono le sementi, altri prendono i parapioggia o gli impermeabili. Insomma, non mi sembra che il clima attuale sia dei migliori per avere quel dialogo proficuo che molti di noi, fra i quali mi ci metto, in più sedi, sostengono. Come ha detto più volte, è difficile litigare al mattino qua e andare d'accordo al pomeriggio là. Noi tendiamo anche per età, ad avere un'unica posizione e a litigare sempre o a collaborare sempre. Oggi, il treno degli uccelli che vedo passare mi dice guerra, ma si sa gli uccelli cambiano volo, al momento però i segni non sono particolarmente orientati verso momenti di tranquillità, caro Consigliere Ronzani e me ne dolgo molto.


Argomento: Esercizi provvisori

Esame disegno di legge n. 506 inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2008" (seguito)


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 506, di cui al punto 2) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 1 Se non vi sono richieste d'intervento di carattere generale sull'articolo 1, passiamo all'esame dei singoli emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale, ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Solo per annunciare che ritiriamo gli emendamenti presentati.



PRESIDENTE

Quindi, gli emendamenti dal n. 5 al n. 10 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 1, presentato dal Consigliere Burzi: al comma 1,dell'articolo 1 , le parole: "non oltre il 30 aprile 2008" sono sostituite dalle seguenti: "non oltre il 31 gennaio 2008".
Tale emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Burzi: al comma 1, dell'articolo 1, le parole: "non oltre il 30 aprile 2008" sono sostituite dalle seguenti: "non oltre il 29 febbraio 2008".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Burzi: Al comma 1,dell'articolo 1 , le parole: "non oltre il 30 aprile 2008" sono sostituite dalle seguenti: "non oltre il 31 marzo 2008".
Tale emendamento è dichiarato superato.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Burzi: al comma 1, dell'articolo 1, le parole: "per l'esercizio finanziario 2008 contenuti nel disegno di legge n. 505 (Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2008 - 2010) presentato al Consiglio regionale" sono sostituite delle seguenti: "per l'esercizio finanziario 2007".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

È una questione discutibile. Di solito l'esercizio provvisorio viene riferito al bilancio presentato dalla Giunta regionale, che molte volte arrivava per tempo - da quando lei è Assessore, i tempi sono cambiati quindi c'era la possibilità, per i Consiglieri, di rendersi conto complessivamente, dell'articolazione del documento.
L'esercizio provvisorio, quindi, era riferito ad un documento di proposta di bilancio conosciuto.
Il bilancio di previsione 2008-2010 è in distribuzione, noi non l'abbiamo ancora esaminato, pertanto la ratio della proposta è: poich conosciamo bene il bilancio dell'esercizio corrente, quello del 2007 proponiamo di fare riferimento a tale bilancio.
Questa è la motivazione che sottende alla proposta.
Credo che si potrebbe parlare a lungo, dicendo che è meglio il riferimento ordinario al bilancio nuovo, oppure dissertare circa il riferimento al bilancio corrente.
Non mi imbarco in questa discussione. Dico solo che, ovviamente, per un Consigliere che vota, il bilancio 2007 è più conosciuto in tutte le sue articolazioni, quindi si sa a cosa si fa riferimento.



PRESIDENTE

Grazie collega. La parola all'assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo, anche perché tecnicamente non è possibile accogliere l'emendamento.
Voglio, però, far rilevare al Consigliere Cavallera che il bilancio così come il pluriennale 2008-2010, è a disposizione della Commissione dalla giornata di martedì 11 ed era disponibile nel corso della Commissione di martedì 12.
Certo, è voluminoso, però questo non significa che non fosse disponibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, come emendato Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ovviamente, il nostro voto è stato di astensione sul singolo articolo in quanto vi è stata l'accettazione di una modifica non secondaria proposta dal fronte dell'opposizione. Ma per quanto riguarda l'intero provvedimento il voto sarà contrario, perché non vi è stato neanche il tentativo di presentare il bilancio nei termini previsti dalle leggi regionali vigenti.
Peraltro, gli orientamenti nazionali - Conferenza Stato-Regioni - sul testo della Finanziaria e quant'altro si sono conosciuti molto prima della Finanziaria massacrante dello scorso anno. Pertanto, se ci fosse stata la volontà politica di rispettare i termini, si poteva almeno dare atto di un approccio di tipo diverso.
Ovviamente, il nostro voto contrario non è contro le poche righe dell'articolo unico di esercizio provvisorio, ma proprio sulla modalità di gestione della partita del bilancio in generale e del bilancio 2008-2010 in particolare, che costituiscono la base del provvedimento che stiamo discutendo.
Per quanto ci riguarda, ribadisco che il nostro sarà un voto contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Intervengo per dichiarare il voto contrario del nostro Gruppo, perch al di là del fatto che ormai lo spostamento del bilancio sia diventato quasi una consuetudine, rimane il fatto che sia una consuetudine negativa che fa il paio ormai con tutte le scadenze relative ai bilanci che si sono perse nelle notti dei vari tempi. Lo dicevamo per l'assestamento, oggi per il bilancio preventivo. Insomma, ci vorrebbe chiaramente un nuovo Regolamento, che tanto si chiede ma che tarda ad arrivare.
È francamente non giusto - direi quasi non etico - continuare con queste forme falsate di allungamento dei tempi su uno degli atti principali del Consiglio regionale, e non per colpa del Consiglio stesso - questo è importante rimarcarlo e sottolinearlo due volte a penna rossa! - perch purtroppo, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una mancanza della Giunta, che si assomma a molte altre di contenuto (ma questa è anche di forma), non dipendente certo dalla volontà dell'Assessore, che fa del suo meglio per chiudere i "buchi" anche formali che questa Amministrazione invece apre.
Rimane il fatto sostanziale che, pur avendo limitato al 28 febbraio questa prima scadenza, e sperando che diventi quella definitiva, rimane comunque il vulnus ripetuto, reiterato e ormai quasi considerato "normale".
È di questa "normalità normale" che dovremmo iniziare seriamente a preoccuparci, anche perché questo Consiglio aveva sentito negli anni scorsi roboanti dichiarazioni secondo le quali tutto sarebbe rientrato nei giusti canali, nei giusti tempi e nei giusti limiti. Ma, purtroppo, come molto spesso accade quando questi proclami vengono fatti anche da autorevoli personaggi istituzionali del centrosinistra, rimangono proclami e parole.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento per dichiarazione di voto, pongo in votazione l'intero testo di legge.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 43 Consiglieri hanno votato SÌ 34 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento:

Richiesta inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Al punto 4) all'o.d.g. sono previste le "Nomine".
Questo punto riguarda la nomina dei componenti indicati dal Consiglio nell'ATL della Provincia di Torino. È urgente perché domani dovrebbe essere convocata la prima riunione, per cui sarebbe indispensabile indicare i nominativi del Consiglio regionale.
Per questo motivo, chiediamo, se possibile, un'inversione punti all'o.d.g., per affrontare la questione "Nomine" prima di procedere all'esame del punto 3).



PRESIDENTE

Se non vi sono interventi in senso contrario, potremmo passare alla trattazione del punto 4) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale, sempre sull'ordine dei lavori.



VIGNALE Gian Luca

Noi non abbiamo particolari contrarietà. Vorremmo solo capire come funzionano i lavori del Consiglio.
Precedentemente, eravamo a conoscenza di una Conferenza dei Capigruppo convocata per le ore 18.00. Successivamente, la Presidente ha detto che verosimilmente sarebbe in coda ai lavori del Consiglio.
Vorremmo solo capire, al di là dei punti in oggetto, come continueranno i lavori. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Nella convocazione a mie mani si legge: "Comunico che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari è convocata in Sala A per il giorno mercoledì 19 dicembre 2007 al termine della seduta consiliare pomeridiana".
Questo era quanto mi risultava, così come avevo anticipato prima.
Per quanto riguarda l'ordine dei lavori, direi di procedere alla votazione delle nomine, per poi sentire che indicazioni danno alla Presidenza i Capigruppo.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g. che reca: "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta deliberazione n. 323 "Consorzio - Agenzia di accoglienza e promozione turistica del territorio della Provincia di Torino - (Articolo 16, Statuto dell'Ente) - Consiglio Direttivo - designazione di 2 componenti"


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Travaglini e Vignale.
Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(La Consigliera Segretaria Spinosa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede.



PRESIDENTE

Proclamo designati i signori Corradini Paolo e Sonzini Mauro.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Esame testo unificato del disegno di legge n. 346 inerente a "Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa" e della proposta di legge n. 385 inerente a "Diritto allo studio e all'apprendimento per l'intero arco della vita"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) all'o.d.g. inerente il testo unificato sul diritto allo studio.
Relatore di maggioranza il Consigliere Muliere, relatore di minoranza il Consigliere Leo.
Ha quindi la parola il Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi affrontiamo un tema estremamente importante e vorrei fare alcune considerazioni, quelle scritte che trovate a vostre mani nel testo del disegno di legge, ed altre considerazioni a seguire.
La revisione del titolo V della Costituzione per un verso, e la riforma dei cicli scolastici per un altro verso, hanno, come è noto, profondamente mutato il contesto istituzionale e normativo generale in cui vanno oggi a collocarsi le competenze legislative regionali in materia di istruzione ed istruzione e formazione.
Il nuovo sistema di competenze nazionali e regionali in materia di istruzione, delineato dalla riforma del titolo V della Costituzione incontra infatti precisi limiti, ribaditi anche dalla Corte costituzionale.
La Consulta, a tal proposito, ha chiarito che l'ambito territoriale di operatività costituisce la linea di demarcazione tra norme generali e principi fondamentali. I principi fondamentali sono stabiliti dallo Stato e costituiscono il limite entro il quale può essere esercitata la potestà legislativa concorrente della Regione.
Le regioni, secondo la giurisprudenza costituzionale, sono pienamente competenti sulla programmazione della rete scolastica e sull'offerta di istruzione con la correlata allocazione sul territorio delle dotazioni organiche del personale assegnate a livello nazionale, fermo restando peraltro, un principio di cedevolezza in base al quale lo Stato, fino a quando le singole Regioni non abbiano ordinato con specifiche normative le proprie competenze, continua, seppur come supplente, ad esercitare tali funzioni.
Le regioni, infine, sono competenti sulla gestione e sull'organizzazione del servizio scolastico e di formazione.
Alla luce di quanto espresso risulta evidente come la legislazione piemontese in materia d'istruzione e formazione professionale necessiti di una completa razionalizzazione e aggiornamento.
Si rende assolutamente imprescindibile l'esigenza di varare al più presto una compiuta normativa che, in linea con le riforme costituzionali citate e con l'evoluzione normativa nazionale di riforma del primo e del secondo ciclo del sistema di istruzione e dei livelli di obbligo formativo raccolga in un testo organico le norme regionali in materia di istruzione e libera scelta educativa.
Vorrei tralasciare altre considerazioni che potete leggere, chi lo vorrà fare, nella relazione scritta e vorrei fare alcune considerazioni sottolineando le questioni importanti presenti nell'articolato del testo di legge. Come dicevo poc'anzi, questa legge, noi crediamo, è un primo passo per costruire, e già un segno molto evidente di una politica organica nei confronti della scuola. È una legge che si occupa del diritto allo studio.
Stiamo affrontando una delle leggi principali di questa legislatura.Vedo caos nell'Aula, ma, in ogni caso, Presidente, vado avanti ma sia bene chiara una cosa che quando discuteremo degli articolati se qualcuno dirà delle cose, anche rispetto alla relazione che ho letto, che non corrispondono al vero, diciamo che non va assolutamente bene. Chi vuole ascoltare, ascolti, non mi interessa molto, poiché il Consigliere Leo è interessato, se ascolta lui, per me è sufficiente.
È una legge che si occupa del diritto allo studio dal punto di vista economico. All'interno della legge ci sono misure importanti che affrontano il trasporto, le mense scolastiche, ecc. E' una legge importante dal punto di vista culturale perché mette in campo progetti contro la dispersione scolastica. In Piemonte, così come in Italia, il fenomeno della dispersione scolastica è un fenomeno diffuso e noi dobbiamo affrontarlo e con questa legge noi lo affrontiamo.
Affrontiamo anche le questioni legate all'impedimento che emerge nelle nostre realtà. Parlo delle difficoltà che hanno i portatori di handicap parlo dei bambini che provengono da altri paesi che hanno difficoltà ad entrare nel sistema scolastico della nostra regione. Nella nostra legge affrontiamo questi temi.
L'articolo 24 prevede l'anagrafe regionale degli studenti. Anche questo è un elemento importante se vogliamo monitorare continuamente la frequenza scolastica dopo la scuola dell'obbligo. Questo si ricollega alla questione che ricordavo prima.
Riteniamo anche molto importante la scelta di istituire la conferenza regionale per il diritto allo studio e la libera scelta educativa perch coinvolge tutti i soggetti interessati a questa politica: dalle forze sindacali, agli insegnanti, agli enti locali. È un'istituzione molto importante prevista dalla legge.
Il ruolo del Consiglio viene valorizzato e questo grazie anche al confronto emerso in Commissione. Il Consiglio dovrà varare il piano triennale. Credo che questo sia un altro elemento fondamentale del testo di legge: il coinvolgimento del Consiglio regionale. Nel momento in cui il Consiglio regionale dovrà varare, discutere il piano triennale, credo che questo sia un coinvolgimento fondamentale per la gestione della legge.
Nella legge vengono definiti anche i confini e i ruoli dei vari enti: il ruolo della Regione, della Provincia, degli Enti locali secondo le proprie competenze e responsabilità per elaborare progetti che questi dovranno elaborare insieme alle scuole.
Emerge una questione fondamentale sulla quale abbiamo discusso moltissimo all'interno della maggioranza e poi all'interno della Commissione confrontandoci con le minoranze: le risorse che destiniamo alla legge. Un totale di 111 milioni di euro: uno sforzo straordinario che vorrei sottolineare con forza. La Regione impegna 111 milioni per affrontare il tema della scuola: la scuola statale e la scuola paritaria.
Credo che sia uno sforzo straordinario che la Regione Piemonte non ha mai fatto sino ad oggi in questa dimensione. Quando parliamo di scelte politiche, parliamo anche di risorse, quindi questo aspetto credo sia estremamente fondamentale. Riconosce la libera scelta educativa. Riconosce la libertà di scelta alle famiglie. Credo che con questa legge riconoscendo questa scelta, evitiamo anche di penalizzare, nello stesso tempo, la scuola statale, troviamo un equilibrio importante all'interno della legge.
Vorrei soffermarmi su un'altra questione per fare chiarezza. Il centrosinistra si è battuto fermamente contro la legge che la precedente Giunta aveva elaborato e il Consiglio approvato. Ci siamo opposti fermamente perché ritenevamo quella legge iniqua, sbagliata non perch affrontava la libera scelta educativa, ma per il metodo che si instaurava.
So che il Consigliere Leo non sarà d'accordo perché è il padre di quella legge, però penso anche che se nella scorsa legislatura il centrosinistra avesse avuto una capacità maggiore di confronto con l'allora maggioranza forse potevamo raggiungere risultati migliori rispetto a quelli che invece, la legge del centrodestra aveva definito.
Detto ciò credo che l'impegno che noi prendiamo nei confronti della scuola statale sia un impegno straordinario: aumentiamo fortemente le risorse nei confronti della scuola statale. Questo è un fatto estremamente positivo.
Una differenza molto forte nei confronti del passato non è tanto riconoscere la libera scelta educativa, ma il fatto che con questa legge aumentiamo fortemente le risorse nei confronti della scuola statale e nello stesso tempo, rendiamo migliore e più trasparente il metodo d'attribuzione delle risorse alle famiglie che mandano i propri figli alla scuola paritaria.
Credo che questo sia un equilibrio importante e fondamentale in questa legge. Permettetemi, infine, di sottolineare come la maggioranza in questi due anni ha fatto un lavoro estremamente importante. Noi ci siamo presentati al confronto con la minoranza con una proposta forte.
La maggioranza, lo sappiamo perché ne abbiamo parlato apertamente e pubblicamente, aveva anche visioni diverse su questo tema, ma su una questione così delicata ha saputo elaborare una proposta e si è presentata compatta al confronto con la minoranza. All'interno della VI Commissione voglio ringraziare particolarmente la Presidente Pozzi e la maggioranza per il ruolo che hanno saputo giocare nel dibattito e per la capacità di sapersi confrontare con la minoranza.
L'intesa di massima che abbiamo raggiunto con la minoranza è un aspetto interessante. Perché abbiamo lavorato per raggiungere un'intesa su alcuni punti con la minoranza? Perché eravamo consapevoli che il confronto e il raggiungimento di un'intesa, su alcuni punti, con la minoranza poteva aiutare il percorso e il confronto in Aula su questo importante testo di legge.
Noi superiamo il vecchio testo perché lo riteniamo sbagliato. Mentre ritengo fondamentale il lavoro che ha fatto la maggioranza al proprio interno e anche nel confronto con la minoranza.
Cari colleghi, vorrei terminare con una questione altrettanto importante. Se il Consiglio sarà in grado di approvare questa legge entro la fine dell'anno, la Regione sarà in grado, lo possiamo annunciare alle famiglie piemontesi, di emanare il bando su questo nuovo testo di legge entro il mese di gennaio. Questo è un messaggio importante e fondamentale per tutte le famiglie piemontesi che debbono iscrivere i propri figli alle scuole, entro la fine di gennaio. Questo è un compito che coinvolge tutti che coinvolge l'intero Consiglio regionale.
Quindi, se saremo in grado di approvare questa legge attraverso un confronto che su alcune questioni ci troverà anche divisi all'interno di quest'Aula, come è naturale, e se alla fine il nostro punto di partenza è di approvare con il tempo che sarà necessario entro la fine dell'anno questo importante disegno di legge, daremo un grande contributo a tutte le famiglie piemontesi, alla scuola piemontese sapendo che saremo in grado di emanare il bando su questo nuovo testo entro il mese di gennaio.
Questo è un messaggio fortissimo che coinvolge tutti i Consiglieri e l'intero Consiglio regionale. Ecco perché faccio un appello a tutti noi affinché ci sia un dibattito importante e interessante, con il tempo necessario, che ci porti ad approvare questo importante disegno di legge entro la fine dell'anno perché questo sarebbe davvero un messaggio forte dell'intero Consiglio regionale alle famiglie piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al relatore di minoranza, Consigliere Leo.



LEO Giampiero, relatore

Se ho compreso bene quello che si diceva, ma chiedo conferma ai Capigruppo, ho inteso che questa sera avremmo fatto le relazioni ed iniziato il dibattito domani. Comunque, sono e siamo disponibili anche ad iniziare oggi il dibattito. Soltanto per capire.
Vengo alla sostanza. Abbiamo lavorato tanto con molti colleghi della maggioranza, con il collega Vignale, la Consigliera Cotto e altri colleghi di minoranza. Devo dire che il 97% di quello che ha detto il collega Muliere lo condivido. Ci sono tre punti che ci differenziano. Questi punti ovviamente, non sono semplici e sarà capacità del Consiglio scioglierli o meno. Certo, è stato fatto un grande lavoro.
Oggi, svolgo con grande piacere il ruolo di relatore sul testo unificato.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



LEO Giampiero

Oppure facciamo una grande coalizione. Scusi, collega Robotti, presto sempre attenzione a quello che dice.



PRESIDENTE

Collega Robotti, la prego di lasciare terminare l'intervento del Consigliere Leo.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



LEO Giampiero

Scusi Presidente, ma ho cercato di essere cortese.



PRESIDENTE

Troppo preziosa la sua presenza. Consigliere Leo, non si faccia distrarre.



LEO Giampiero

Vorrei specificare e ricordare a tutti, lo dirà adeguatamente il Consigliere Vignale, che questo è un testo unificato - vero collega Vignale? - stiamo parlando di un testo unificato che è uscito da un lavoro di Commissione. Quindi, non è un testo unico della Giunta o di un raggruppamento.
Ho accettato di fare il relatore di minoranza per rispettare il Regolamento e questa era la dizione possibile. Però, parlando con verità, e quello che ha detto il Consigliere Muliere lo rivela adeguatamente, non pu non essere evidente a chi ha seguito onestamente tutto l'iter di questa legge che in realtà noi vogliamo fare una relazione non di minoranza, ma piena, senza pregiudiziali e che cerca di rendere con verità la realtà di questo testo unificato.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Capisco, anche perché ho apprezzato la sua relazione, lo sforzo e il lavoro fatto.
Vorrei fare alcune osservazioni. Si tratta di sottoporre al voto un testo unificato fra la proposta della Giunta e quella della minoranza, di tutta la minoranza. Noi oggi parliamo di questo, di un testo unificato.
Seconda osservazione: il titolo del testo unificato è: "Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa".
Libera scelta educativa, cioè il contenuto essenziale, il principio per cui ci siamo battuti per anni, non solo adesso, anche ai tempi del pentapartito, anche ai tempi del centrosinistra.
La Democrazia Cristiana - il mondo cattolico - si è sempre battuta per questo principio, anche quando era in minoranza, nelle Giunte del vecchio centrosinistra, quello storico.
Avevo già presentato, ai tempi della Giunta Brizio-Marengo, un disegno di legge in questo senso, quindi, abbiamo dato attuazione, per la prima volta, a questo principio nella passata legislatura.
Comprendo la simpatia e il lavoro del Presidente Muliere, ma dire che la sinistra allora fosse d'accordo sulla libera scelta educativa, è veramente azzardato.
Guardo negli occhi colleghi di grande onestà intellettuale, come Moriconi, Chiezzi, Tapparo e altri: Consigliere Muliere, i colleghi che ho citato erano contrari al principio, e lo confermano anche adesso.
Dico questo, per esprimere un grande apprezzamento nei confronti della sinistra radicale, che ha fatto questo sforzo - non lo dico polemicamente il collega Dalmasso.



ROBOTTI Luca

Presidente, il collega Leo sta facendo un intervento di maggioranza o di minoranza? Se è di minoranza, deve essere contro la legge; sta facendo un intervento di maggioranza.



PRESIDENTE

Stia calmo, collega Robotti. Intanto, per Regolamento, lei deve chiedere la parola, se vuole intervenire. Io lascerei concludere il Consigliere Leo, che svolge la relazione come ritiene opportuno svolgere.
Dopodiché, i Consiglieri possono chiedere la parola e dire quello che pensano.



LEO Giampiero

Non capisco, con i colleghi abbiamo sempre cercato di ragionare; stiamo cercando di fare uno sforzo, sinceramente non capisco! Comunque, proseguo. Dicevo questo, perché per esempio.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Consigliere Leo, prosegua, non si faccia intimidire.



LEO Giampiero

Questo principio oggi viene accettato e riconosciuto. Questo solo fatto basterebbe, insieme a un'affermazione importantissima del collega Muliere il quale ha detto che se nella passata legislatura avessimo dialogato di più, avremmo emanato una legge migliore.
Sono convinto che sia così e voglio ricordare che, nella passata legislatura, le rigidità erano presenti da entrambe le parti. Ha ragione il collega Muliere: se avessimo dialogato, avremmo fatto di più già nella passata legislatura.
Pertanto, il centrodestra, la Margherita, il mondo cattolico, hanno sempre portato avanti battaglie per la libertà di educazione, che oggi divengono un patrimonio ancora più grande.
Terza osservazione: l'accettazione del principio della libera educazione non era il nostro unico obiettivo. Ne avevamo altri, altrettanto importanti.
Uno era quello di realizzare un testo unico sul diritto allo studio.
Questo è quanto ho tentato di fare e non è certo colpa della maggioranza se non ci riesce. Voglio ricordare, ad onor di storia, per il verbale, che in quell'occasione l'allora Capogruppo dei DS, Marcenaro, ci disse: "Non accettiamo il testo unico, perché voi volete infilare la libertà educativa surrettiziamente. Abbiate il coraggio di presentarla frontalmente, non all'interno di un testo che ci creerebbe dei problemi nel votarlo, perché è come dare un contributo a due cose opposte".
Pertanto, accettammo la proposta del Consigliere Marcenaro.
Peraltro, il testo della passata legislatura fu elaborato dalla prof.ssa Poggi, che ha poi lavorato anche con l'Assessore Pentenero, quindi con la Giunta successiva.
Possiamo dire, dunque, che le dinamiche consiliari non l'hanno permesso. Non voglio introdurre elementi di polemica; se ci saranno elementi di polemica, sapremo usarli, ma adesso non è il caso. Oggi ci sono dei colleghi che erano presenti nella passata legislatura: a loro la memoria.
Un altro obiettivo era dotare il sistema scolastico di risorse adeguate. Complimenti, in questo caso, alla Giunta e alla maggioranza Consigliere Muliere.
Bisogna ricordare che è importante avere un accordo; pensate al diritto allo studio universitario, dove non ci fu una contrapposizione ideologica e fummo la prima Regione - l'Assessore Bairati lo ricorda - a dare le borse di studio al 100% degli studenti bisognosi. Quella era scuola statale e riuscimmo a farlo perché c'era un accordo.
Questo, a dimostrazione che, da parte nostra, non c'era alcuna prevenzione verso il sistema statale universitario, anzi con il collega Placido - il quale sul buono scuola ci ha fatto vedere i sorci verdi infatti, oggi, correttamente, si astiene dal dibattito - abbiamo fatto un lavoro comune sulla legge universitaria, dove stanziammo 101 miliardi.
Il Piemonte, sul sistema statale universitario, è la Regione che ha fatto il massimo sforzo, perché c'era una convergenza del Consiglio e non uno scontro.
Ultimamente, io e il collega Vignale abbiamo presentato un emendamento che aggiunge 10 milioni di euro all'intero sistema, portandolo da 101 milioni a 111 milioni, che è stato approvato all'unanimità.
Quarta osservazione: per queste ragioni, con i colleghi di opposizione non abbiamo fatto azione di boicottaggio, ma abbiamo lavorato incessantemente per migliorare, dal nostro punto di vista, il testo della legge.
Questo testo - che non abbiamo votato in Commissione - ha bisogno di un ulteriore ragionamento, su due questioni molto delicate. L'abbiamo sempre detto e lo ribadiamo - io lo dico sommessamente, altri potrebbero dirlo molto più vigorosamente - uno sull'ISEE e uno sull'handicap: sono due punti delicati che andrebbero ripresi.
Venendo alla legge, sottolineo alcuni punti, per non annoiare i Consiglieri, ma pregando chi volesse capire compiutamente il nostro pensiero di leggere i verbali della Commissione, perché non posso dire oggi, cose diverse da quelle che ho detto in Commissione (non sono ancora così schizofrenico!).
Continuo a difendere le posizioni che avevo da giovane democristiano, a sette anni, quindi evidentemente.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

A sette anni ero già democristiano! Vorrà dire che i miei genitori mi hanno mandato dallo psicologo, ma ero già democristiano allora!



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Non mi offendo! A sette anni ero già democristiano e quando la maestra mi ha eletto capoclasse, ho detto: "Non va bene, perché devo essere eletto democraticamente"! Non volevo essere un Assessore esterno, volevo essere un Assessore eletto! Per quanto riguarda l'articolo 1 - questo è molto importante, lo sottolineo, l'ha già fatto il collega Muliere - il comma 3) dice: "Programmazione e interventi per garantire il diritto allo studio e la libera scelta educativa, istituzioni scolastiche autonome statali e paritarie", come con la riforma Berlinguer.
Voglio ricordare che il collega Chiezzi diceva: "Berlinguer ha aperto un'autostrada e voi vi ci siete infilati!". Il casello, però, lo ha aperto Berlinguer e Chiezzi, infatti, diceva che erano contrari ad aprirlo.
Noi, comunque, abbiamo seguito una legge statale. Sono contento che ci sia sempre l'onestà intellettuale! Anche il punto 4) della legge: "Sviluppi lungo tutto l'arco della vita", è un punto che era presente nel nostro disegno di legge, collega Muliere, non so se lei può ricordare anche questi dettagli.
Era un punto di una nostra proposta di legge, che è stato assorbito nel testo unico, per cui siamo soddisfatti del lavoro che è stato fatto.
Salto vari articoli e vado all'articolo 10, per non leggerli tutti.
Colleghi, per quanto riguarda l'articolo 10, il cui titolo reca: "Valorizzazione delle eccellenze e del merito", si è svolto in Commissione un dibattito vigoroso. Forse, dovremmo ancora un pochino modificarlo perché i limiti di merito scolastico, esemplificati in un altro articolo di cui poi dirò, mi sembrano eccessivi. Parlo contro il mio interesse. Si dice che l'eccellenza è data solo alla media del 10 o al 110 e lode. Io l'ho sempre preso, non mi hanno mai dato niente, non essendoci la legge però, mi sembra un po' restrittivo. Comunque, non è una questione sulla quale facciamo opposizione, volevo soltanto farlo presente.
Sulla questione del merito voglio ricordare che in Commissione c'è stato un dibattito importante e anche lì si è trovato un punto d'incontro tra maggioranza, sinistra (sinistra-sinistra) e centrodestra, perch c'erano posizioni diverse sul riconoscimento del merito - vi ricordate? Si è trovato un punto di accordo anche lì.
Non leggo tutto l'articolo 10, ma vi prego di guardarlo perché è molto importante quest'inserimento.
Relativamente agli articoli 11 e 12, il comma 5 fa riferimento al piano triennale.
Poi, all'articolo 14 c'è un emendamento al comma 4.
Gli articoli 15 e 25 sono già stati illustrati dal collega Muliere.
L'articolo 26 fa riferimento alla Conferenza, che è molto importante essendo un elemento di vera democrazia: valorizza le consulte provinciali degli studenti. Tra l'altro, ho appreso che per la prima volta in Provincia di Torino è stato eletto Presidente di consulta provinciale degli studenti un appartenente al centrodestra. Mentre, per quanto concerne l'Università abbiamo un accordo tra cattolici e centrosinistra per avere un accordo unitario.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Esatto, le buone abitudini occorrerebbe riprenderle.
In merito all'articolo 27 abbiamo fatto una gran battaglia affinché il Piano sia approvato dal Consiglio. Non tutta la maggioranza era d'accordo collega Muliere - che il piano fosse approvato dal Consiglio (entro il mese di maggio), ma la pazienza della Presidente Pozzi, con vari aggiornamenti e riunioni, ha portato a questo.
Già quando ero in maggioranza mi battevo per l'approvazione del piano da parte del Consiglio, non ho cambiato idea. Quindi, il piano è approvato dal Consiglio, sentita la Commissione, entro il mese di maggio dell'anno di scadenza del precedente piano - questo è importantissimo.
Complessivamente, l'Assessorato ha fatto un eccellente lavoro rimangono dei punti discriminanti fortissimi per noi, ma non sono sull'impianto generale, certo, sono un paio di questioni particolari, per determinanti.
Negli articoli 28 e 33 si stabiliscono i criteri.
L'articolo 34 contiene la clausola valutativa, che ritengo essere molto importante e significativa, perché, finalmente, permette di fare un lavoro serio. Il comma 2 dell'articolo recita: "Trascorso un anno dall'entrata in vigore della legge, la Giunta regionale presenta alla Commissione consiliare competente una relazione in ordine all'istituzione...". Quindi il Consiglio continua a essere coinvolto, anche sulla base dell'integrazione con le altre politiche regionali. Questo è importantissimo, me ne compiaccio, vuol dire che c'è un disegno complessivo, che, tra l'altro, va un po' a bilanciare il discorso sul Piano giovani, che, come sapete, non è più stato affrontato in maniera complessiva. Noi, innanzitutto colleghi quale il Consigliere Dalmasso, lo abbiamo sostenuto fortemente.
A questo proposito, ricordo che sull'ordine del giorno su Villa Capriglio, firmato da gran parte della maggioranza e della minoranza riguarda proprio questi argomenti.
Infine, termino con l'articolo 35 che è la norma transitoria.
Francamente, tutto questo lavoro sarebbe vanificato da un ISEE, come quello indicato, perché, in qualche modo, lederebbe il concetto di libertà inserito: vi diamo la libertà, però possono usufruirne soltanto pochi.
Ho proposto, come ho detto prima al collega Lepri, che commissioni di tecnici svolgano delle simulazioni; poi, il Piano triennale e l'Osservatorio consentiranno un adeguamento.
Secondo le nostre valutazioni e da quanto ci dicono gli utenti il numero è terribilmente basso: gli utenti sostengono che il 70-80% degli aventi diritto sarebbe tagliato fuori e che un livello ragionevole sarebbe quello di 35 mila euro.
Relativamente a questo, mi rimetto anche a valutazioni tecniche. Per quanto riguarda la questione dell'handicap, che ho segnalato all'Assessore Pentenero, mi dispiace che per la scuola non statale non si provveda più mentre noi provvedevamo al discorso dell'handicap, però, è un'altra questione.



(Scampanellìo del Presidente)



LEO Giampiero

Ho terminato, Presidente Lo dico in mezzo minuto.
Penso che questo lavoro potrebbe essere positivamente...



(Commenti in aula)



(Scampanellìo del Presidente)



LEO Giampiero

Parlano due dei Capigruppo, io sono rispettoso.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

Era per rispetto.



PRESIDENTE

La prego di concludere.



(Commenti in aula)



LEO Giampiero

No, quello era tolemaico, non siamo tolemaici.
Consigliere Robotti, era per loro.



PRESIDENTE

Consigliere Leo, la prego di concludere.



LEO Giampiero

Scusa, almeno il mio controrelatore deve sapere cosa...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

Collega Leo, la invito a concludere, per cortesia. Grazie.



LEO Giampiero

Ha sentito, non faccio questioni.
MULIERE Rocco (fuori microfono) Sto ascoltando.



LEO Giampiero

Abbiamo fatto questo lavoro, che può essere inficiato da pregiudiziali che, a questo punto, potrebbero essere solo ideologiche, perché non chiediamo di aumentare i fondi, all'interno di quei fondi semplicemente chiediamo un'attenzione diversa.



(Scampanellìo del Presidente)



LEO Giampiero

Adesso, avendo fatto il relatore, non ho sollevato alcuna polemica e non ho risposto nemmeno alle particolari provocazioni del collega Robotti.
Quando poi, interverrò come Consigliere, potrebbe essere anche un'altra musica. Intanto ringrazio il collega Muliere per la reazione. Lascio agli atti questo: chi volesse, può vedere anche i verbali della Commissione.



PRESIDENTE

Mi rivolgo un attimo ai Capigruppo che mi avevano detto, terminate le relazioni, di voler svolgere la riunione dei Capigruppo per organizzare l'ordine dei lavori. Chiedo se siete d'accordo a concludere i lavori dopo le relazioni per lasciar spazio alla riunione dei Capigruppo, come diversi Capigruppo mi hanno annunciato qui al tavolo della Presidenza, e a rinviare la discussione a domani mattina.
Vedo cenni di assenso, solo il Capogruppo Robotti non è d'accordo e chiede di intervenire.
La parola al Consigliere Robotti sull'ordine dei lavori.



ROBOTTI Luca

Sono esterrefatto, nel senso che avevo posto alla dottoressa Bertini presente in Commissione, la domanda specifica se il relatore di minoranza dovesse presentare una relazione di minoranza e la dottoressa Bertini aveva detto: "Certo, deve fare una relazione di minoranza, deve fare una relazione contraria alla proposta di legge presentata".
Adesso, vengo al banco, chiedo a lei, lei mi allontana dicendomi: "Adesso non mi disturbi, Consigliere, che sono attenta a sentire l'intervento di così alto profilo del collega Leo", io mi sono immediatamente allontanato per non disturbarla, però, insomma...
Cosa ho detto?



(Commenti in aula)



ROBOTTI Luca

Ho sbagliato, lapsus freudiano! Però, la dottoressa Bertini mi confermava che la relazione deve essere di minoranza, quanto meno doveva concludersi con una dichiarazione di voto contraria alla legge. Ora, mi sono sopportato 20 minuti di intervento del collega Leo di totale, assoluta, incredibile adesione al progetto di legge quindi c'è qualcosa che non funziona.
Se il collega Leo doveva fare una relazione di minoranza, per quale ragione ha svolto una relazione di maggioranza? LEO Giampiero (fuori microfono) È un testo unificato!



ROBOTTI Luca

Tu non sei il correlatore, sei il relatore di minoranza e, in quanto tale, devi fare una relazione di minoranza.
Se non è così, d'ora in avanti, l'Ufficio di Presidenza dovrà chiarire meglio ai Presidenti di Commissione la possibilità di attribuire ai colleghi la facoltà di assumere il ruolo di relatore di minoranza, perch non è più accettabile che un collega che dichiara di fare una relazione di minoranza, venga in Aula ad esporre una relazione, per venti minuti, di totale assonanza e adesione al progetto di legge. È una vergogna! È uno sfottò fatto apposta dal collega Leo anche per inserire elementi di divisione all'interno della maggioranza. È un gioco a cui noi non ci prestiamo, che sia chiaro! Perché noi sappiamo com'è stata "costruita" questa legge; sappiamo quali sono state le difficoltà nel costruire una legge che fosse imperniata, in modo esclusivo, nel grande ruolo centrale della scuola pubblica; sappiamo quali sono state le difficoltà, anche all'interno della maggioranza, rispetto ai temi della scuola paritaria.



(Il Presidente invita il Consigliere Robotti a concludere il suo intervento mediante richiamo sonoro)



ROBOTTI Luca

Non mi sollecitate, perché il collega Leo ha parlato per quasi ventidue minuti! Sappiamo tutti che il dibattito dei prossimi giorni e delle prossime ore s'incentrerà non sui contenuti di questa legge, ma sulla strumentalizzazione politica che ciascuno cercherà di dare a questa legge.
Questo è il dato reale, così come è accaduto oggi, con questa vergognosa farsa delle scuole paritarie che fuori chiedevano "Libertà! Libertà!".
Altro che libertà! 14 milioni di euro vanno alle scuole paritarie, mentre ci sono scuole elementari di questa e di altre città piemontesi che non hanno neanche i soldi per fare le fotocopie! Questa è la realtà di questo Paese, e dovrebbero vergognarsi coloro che sostengono questo modello imperniato sull'egoismo sociale. Questo è il dato reale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Come vede, la persona responsabile dei miei ritenuti ingiustificati insulti nell'audizione, chiamiamola così, tenutasi oggi fra alcuni Capigruppo, alcuni Consiglieri regionali e i rappresentanti delle scuole private, è venuta allo scoperto: è il collega Luca Robotti, che, molto educatamente, ha dato, di fatto, degli "elemosinieri" alle persone che erano ascoltate dai Consiglieri regionali.
ROBOTTI Luca (fuori microfono) Ho detto che avevano la faccia come il didietro.



ROSSI Oreste

E che dovrebbero anche avere vergogna.
Io credo che quando si hanno degli ospiti in casa, si debbano trattare con riguardo, specie se non si è i soli ospitanti, posto che gli ospitanti sono i Consiglieri che rappresentano l'istituzione "Consiglio regionale del Piemonte". Ma tant'é, ognuno ha l'educazione che ha e ognuno dà quel che può.
Per quanto riguarda la questione relativa alla relazione di minoranza o di maggioranza, ritengo che non vi sia alcuna legge e/o norma che vieti alla minoranza di essere d'accordo con una proposta di legge licenziata dalla Commissione mettendo insieme, tra l'altro, la proposta di legge n.
385, di cui è firmatario il centrodestra, e il disegno di legge n. 346 predisposto, invece, dalla Giunta. Per cui, non si capisce perché il relatore di minoranza non possa, pur facendo dei distinguo - ci mancherebbe altro - esprimere un parere favorevole di massima ad un testo licenziato dalla Commissione.
Teoricamente, il collega Robotti avrebbe dovuto essere felice di una situazione di questo tipo. Perché una volta tanto, com'è successo nel caso degli operai della Thyssen, ma anche nel caso degli aiuti alle vittime per cause dipendenti dal lavoro, hanno visto l'intero Consiglio unito e favorevole.
Non ho capito perché in quel caso il collega Robotti non si è stracciato le vesti dicendo, ad esempio, che era uno scandalo che maggioranza e minoranza fossero d'accordo.
Credo, invece, che la questione sia un'altra, Presidente, ossia che la maggioranza abbia dei grossi problemi e che in realtà il collega Robotti e il suo Gruppo non vogliono far passare questa legge nel modo più assoluto per cui faranno il possibile per stuzzicare la minoranza - o chiamatela opposizione, perché ritengo che noi oggi siamo maggioranza in questa Regione, anche se abbiamo, ahimè, perso le elezioni - affinché questa legge venga ulteriormente ostacolata.
Ma stia tranquillo, collega Robotti: a noi della Lega Nord questa legge così com'é non piace, perché riteniamo che ci siano dei termini inaccettabili; gli emendamenti non sono stati presentati adesso, ma ieri: li potete visionare perché sono già stati distribuiti.
Il Gruppo della Lega Nord, che è una parte dell'opposizione, tenterà di modificare questo testo, perché non è d'accordo sul testo così com'è.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Io ero presente anche nella precedente legislatura e credo che valga sempre il concetto per cui chi interviene, esprima delle posizioni personali, sulle quali si può essere d'accordo o meno, ma non credo che si possano indicare a chi parla, siano essi relatori o contro-relatori, i termini o i confini entro cui attenersi.
Inviterei tutti, anche i colleghi della mia parte, a prestare attenzione al comportamento d'Aula.
Noi abbiamo condotto battaglie molto dure nella passata legislatura, ma non siamo mai scaduti in "battaglie fuori microfono".
Per quanto riguarda il provvedimento in oggetto, è chiaro che questa legge pone dei problemi ad una parte della maggioranza, ma credo che, per quell'impegno che ci siamo assunti con la coalizione, la sosteremmo anche se non ci piace e anche se alcuni dei contenuti esposti dal correlatore (o relatore di minoranza) Leo mi trovano assolutamente concorde.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola perché sinceramente sono rimasta un po' stupita dall'atteggiamento del Consigliere Robotti, anche per la modalità di comportamento nei confronti del collega Leo...
ROBOTTI Luca (fuori microfono) È solo l'inizio!



FERRERO Caterina

...che, sinceramente, è abbastanza ingiustificabile, perché il collega Leo ha un comportamento sempre molto rispettoso di quest'Aula e dei colleghi.
ROBOTTI Luca (fuori microfono) Mieloso.



FERRERO Caterina

In questo senso, quindi, lo inviterei ad essere un pochino più educato nei confronti dei colleghi.



PRESIDENTE

Collega Robotti, per cortesia! Se vuole intervenire...
ROBOTTI Luca (fuori microfono) Mi espello da solo.



PRESIDENTE

La ringrazio. Mi risolve il problema.
Prego, collega Ferrero.



FERRERO Caterina

Detto questo, rispetto alla relazione che ha fatto il collega Leo, o che comunque vengono demandate a quest'opposizione rispetto ai vari provvedimenti di legge che vengono discussi in quest'Aula, non è iscritto da nessuna parte che una relazione dell'opposizione debba essere, a priori negativa rispetto, tra l'altro, ad un lavoro prezioso che è stato svolto in Commissione, frutto della sintesi di progetti di legge presentati dalla maggioranza e dall'opposizione.
Mi sembra, quindi, un comportamento assolutamente insensato rispetto ad un dibattito sul quale, sicuramente, ci saranno da fare molti approfondimenti, che faremo senz'altro, come opposizione e come Gruppo perché vi sono ancora alcuni punti che non ci convincono. Ma ciò non toglie che in quest'Aula anche il collega Leo, in rappresentanza dell'opposizione sia assolutamente titolato a raccontare in senso positivo il lavoro che c'è stato in Commissione rispetto ad una proposta pervenuta dalle due parti del Consiglio regionale. In questo senso, l'Aula cercherà di sintetizzare in un testo, che sarà quello finale, sul quale quest'opposizione deciderà quale tipo di voto esprimere.
Pregherei veramente il collega Robotti di mostrare un pochino più di rispetto di quest'Aula, così come ha fatto il collega Moriconi nelle sue parole, che ringrazio, richiamando una modalità di comportamento che dovrebbe indurre a riflettere il collega Robotti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Sempre sull'ordine dei lavori per dire che avevamo convenuto che alla fine delle due relazioni il Consiglio fosse sospeso per una riunione dei Capigruppo.
Quindi, direi di chiudere questa partita, perché credo che le dichiarazioni del Consigliere Robotti si commentino da sole.
Non ho mai sentito in ormai 13 anni che sono in questa Regione sindacare sul merito di quello che dice un Consigliere in un suo intervento.
Ricordo che un relatore di minoranza può anche dire che condivide totalmente una legge e comunica che la minoranza è d'accordo su quella legge. Peraltro il Consigliere Leo non ha detto quello, ma ha iniziato dicendo: "Sono d'accordo con il 97%". Ed io confermo che per il restante 3%, anche per noi non è a posto.
Quindi, chiudiamo qui questa querelle, domani iniziamo la discussione generale e in quel momento entreremo nel merito dei problemi e si capirà chi vuole modificare questa legge e in quale direzione.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Concordo nel senso che forse a questo punto è giusto sospendere e tenere la riunione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Penso che l'ultima richiesta fatta dal Consigliere Muliere sia la più adeguata e la più consona alla situazione.
Per quanto riguarda il collega Robotti devo dire che continuo a non capirlo; con lui ci becchiamo spesso, ma poi finisce tutto nel modo più tranquillo perché abbiamo sempre rispetto delle reciproche posizioni.
Infatti le reciproche posizioni vanno sempre rispettate.
Chiederei però ufficialmente al collega Robotti delle scuse, perch visto che siamo nel periodo natalizio è importante dare un gesto di solidarietà all'amico e collega Leo che per ben due anni e mezzo nella passata legislatura ha portato avanti delle battaglie. E il Presidente che sta gestendo l'Assemblea in questo momento è testimone della battaglia portata avanti dal collega Leo insieme a tutto il centrodestra, facendone una bandiera. Poi proprio perché non siamo riusciti a colorarla molto bene con i colori con i quali il nuovo PD sta costruendo il suo futuro, non ci siamo riusciti, e quindi la Presidente ci ha "fregati".
A maggior ragione il collega Leo, come potete constatare, con tutto il lavoro che ha fatto in Commissione, grazie alla splendida dirigenza della Presidente Pozzi è riuscito a portare avanti un discorso che può essere ancora completato qui, e quindi necessita di una concertazione che tutti noi auspichiamo in qualsiasi circostanza.
Premetto al collega Robotti che tante leggi, come ad esempio il disegno di legge votato un anno e mezzo fa sulla FIAT, ci hanno visti tutti positivi, perché magari abbiamo votato in Commissione.
Tutto quello che va nell'interesse del diritto allo studio, a maggior ragione va portato avanti. Quindi, riconosciamo al Consigliere Leo quello che è giusto; talvolta anche lui esagera un po' con il suo ecume nismo, però è talmente bravo che bisogna dire che in questa circostanza merita anche le scuse del Consigliere Robotti.
Quindi, collega Robotti, faccia un atto di gentilezza, ma soprattutto di solidarietà nei confronti del Consigliere Leo. Grazie.



PRESIDENTE

Mi sembra che con l'ultimo intervento del Consigliere Scanderebech si possano chiudere i lavori della seduta di questo pomeriggio.
È convocata la riunione dei Capigruppo in sala A per decidere il calendario e i provvedimenti da trattare nelle ultime sedute dell'anno.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.48)



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