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Dettaglio seduta n.270 del 28/11/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GHIGLIA AGOSTINO



(Alle ore 15.15 il Consigliere Segretario Ghiglia comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 15.35 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(La seduta ha inizio alle ore 16.03)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti.
La seduta è aperta.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola elementare "Italo Calvino" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare "Italo Calvino" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Boeti, Bresso, Cavallaro Chieppa, Laus, Manolino, Moriconi, Rutallo, Travaglini, Turigliatto e Valloggia.



PRESIDENTE

Il numero legale è 26.



PRESIDENTE

Comunico, inoltre, che la seduta ordinaria della VII Commissione, già convocata per il 29/11/2007, non avrà luogo. Domani si terrà, invece, una seduta di Consiglio regionale, con decorrenza dalle ore 15.00. Rimangono le consultazioni indette per le ore 14.00 e 14.30.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 468 inerente a "Assestamento di bilancio di previsione 2007 nonché disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Come convenuto in sede di Conferenza dei Capigruppo, la seduta pomeridiana inizia con l'esame del disegno di legge n. 468 "Assestamento di bilancio di previsione 2007 nonché disposizioni finanziarie", iscritto questa mattina all'o.d.g. al punto 4) bis. Se non vi sono osservazioni, ne propongo, pertanto, l'inversione, per portarlo al punto 3) bis all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 468, di cui al punto 3) bis all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Paolo, relatore

Signor Presidente, signor Vicepresidente della Giunta, colleghi Consiglieri, il documento contabile d'assestamento del bilancio ha lo scopo di aggiornare i dati dei residui attivi e passivi, l'ammontare delle entrate che si prevede di riscuotere e delle spese di cui si autorizza il pagamento, l'avanzo d'amministrazione e il fondo cassa nonché le variazioni nel rispetto dei vincoli indicati all'art. 10, comma 7 della legge regionale 7/2001. I documenti che stanno alla base dell'assestamento di bilancio sono il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007 e il rendiconto della Regione per l'anno 2006, con le sue determinazioni sui risultati della gestione dell'Ente.
La nota di variazione del disegno di legge n. 468 ammonta a 217.792.441,62 euro e la variazione contenuta nell'Assestamento del bilancio di previsione 2007 rispetto alla previsione iniziale, in termini di competenza, ammonta a 113.678.324,09 euro.
L'esame del disegno di legge sull'assestamento al bilancio di previsione per l'anno 2007 è stato approfondito nelle Commissioni consiliari competenti per materia, che hanno espresso il loro parere favorevole. La Commissione referente ha esaminato il testo legislativo e in particolare, ha svolto, in seduta congiunta con la Commissione Sanità un approfondimento delle questioni sulla manovra d'assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007 relative alla materia della tutela della salute.
In sede di Commissione, il disegno di legge è stato emendato e, per motivi d'organicità, il testo legislativo è stato ripartito in due capi: un primo capo contenente le disposizioni finanziarie d'assestamento; un secondo capo relativo alle modifiche di leggi regionali.
Nello specifico, al capo I sono previsti i seguenti articoli: l'articolo 1 approva le variazioni degli stanziamenti apportati in sede d'assestamento rispetto a quelli attualmente definiti, con i riferimenti alle nuove unità previsionali di base, a seguito della riorganizzazione delle strutture regionali; l'articolo 2 contiene l'utilizzo dell'avanzo finanziario alla chiusura dell'esercizio 2006; l'articolo 3 prevede disposizioni generali per gli enti strumentali di gestione delle aree protette regionali; l'articolo 4 riguarda spese pluriennali regionali l'articolo 5 introduce modalità di versamento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti; l'articolo 6 tiene conto delle esigenze di sviluppo economico post-olimpiche che si sono determinate nel territorio regionale



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Se non siete interessati alla discussione, vi prego di accomodarvi fuori dell'aula.
Capisco che si tratta di una relazione, con rispetto verso il collega che la sta leggendo, che riguarda dati tecnici non particolarmente interessanti, in quanto dati numerici. V'invito, però, a prestare un attimo d'attenzione.



CATTANEO Paolo

Il capo II contiene modifiche di leggi regionali. In particolare dall'articolo 9 all'articolo 11 e dall'articolo 13 all'articolo 15, sono contenute disposizioni di coordinamento di leggi regionali.
Le principali modifiche legislative che sono state introdotte riguardano: l'addizionale regionale all'accisa sul gas naturale (articolo 7); la deroga dei termini ai Programmi annuali d'attuazione dei Piani triennali di distretto dei vini, per l'annualità 2007 (articolo 8); la tariffa del diritto d'escavazione (articolo 12); gli usi civici (articolo 16); l'Istituto finanziario regionale piemontese (Finpiemonte S.p.A.) e la Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. (articolo 17); la Società di committenza Regione Piemonte S.p.A. (SCR-Piemonte S.p.A.) (articolo 18). Sono previste disposizioni in materia di bonifica ed irrigazione (articolo 19) e in tema di Osservatorio regionale sulla riforma amministrativa (articolo 20).
Nella seduta di lunedì 26 ottobre c.a., la I Commissione ha approvato a maggioranza, il disegno di legge in oggetto e ne ha sottolineato l'urgenza.
Ho notato, Presidente, che in quest'ultima parte l'Aula era attenta e c'era molto silenzio: forse era perché si era giunti al termine. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cattaneo.
Dichiaro aperta la discussione generale sul disegno di legge n. 468.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
In merito all'assestamento partirei da una prima considerazione: seguendo quelli che sono i dettami statutari, regolamentari e le norme di contabilità, verso la fine novembre o all'inizio dicembre dovremmo essere impegnati in quest'Aula a discutere del bilancio di previsione del 2008.
Dunque, in questa giornata, avremmo dovuto, semmai, ascoltare le manifestazioni di intenzione del Governo regionale per l'esercizio finanziario prossimo, e le azioni politiche che il Governo regionale intendeva portare avanti.
Inizio, quindi, col manifestare una preoccupazione: cosa ha idea di fare sul 2008 questa Giunta regionale e questa maggioranza? Ha intenzione di presentare non solo al Consiglio regionale piemontese e anche ai piemontesi il proprio programma 2008 e quelle che sono le linee direttrici del 2008? Oppure ci fermiamo ad un provvedimento meramente tecnico? In una battuta in Commissione con il Vicepresidente Peveraro dissi: "Anche l'assestamento a questo punto è un atto inutile e diventa dannoso perché fa perdere due giorni di Consiglio regionale".
Di fatto, ad oggi noi dovevamo discutere e approvare entro il termine ragionevole il bilancio di previsione 2008, e nell'ambito del bilancio di previsione 2008 dovevano esserci tutte le modifiche della politica regionale che si ritenevano opportune, vista anche l'esiguità del tutto.
Devo dire che correttamente il Vicepresidente mi ha risposto che vi era una necessità su alcuni capitoli, che continuo a non capire, perch dall'impegnare al 30 novembre all'impegnare al 2 gennaio, le differenze sulle spese di investimento in particolare sono del tutto nulle. Anzi, per l'Assessore al bilancio più tardi s'impegna, quasi sempre meglio è.
Quindi, è con un certo disagio che possiamo dire che oggi e probabilmente domani ci vediamo impegnati a discutere di pochissimo o di nulla.
Seconda considerazione: utilizziamo la norma di assestamento, ma questa è una considerazione che va fatta non alla Giunta ma al Consiglio regionale, che deve porre tal elemento come riflessione sui propri comportamenti nel futuro, utilizzando le norme di assestamento come un treno per agganciare provvedimenti che dovrebbero avere natura autonoma e dovrebbero essere oggetto di leggi autonome o semmai, essere oggetto di un collegato alla finanziaria dell'esercizio successivo. Comunque, se fossimo oggi, come giustamente dovrebbe essere, impegnati a discutere del bilancio della legge finanziaria e del collegato alla finanziaria per il 2008 probabilmente nel collegato potrebbero starci tutta una serie di norme dagli usi civici ad alcune modifiche di vario tipo e anche tariffarie, che invece la Giunta ha ritenuto di dover agganciare ad un provvedimento che doveva essere fatto nel mese di luglio 2007.
Infatti, il senso dell'assestamento è proprio quello di andare a correggere il percorso a metà anno, prendendo atto del conto consuntivo dell'esercizio precedente, e quindi dare luogo alle azioni di conseguenza.
Quindi, possiamo dire che politicamente siamo in presenza di un gravissimo ritardo da parte del governo regionale, della non conoscenza ad oggi del programma della maggioranza regionale per il 2008. Forse anche alcuni dati di votazione fanno emergere questo disagio che c'è nella maggioranza.
Il secondo elemento è l'inutilità di un provvedimento come quello che stiamo discutendo o la quasi inutilità; forse tecnicamente sistema alcune cose e toglie un fastidio per il futuro, ma non è certamente un documento che assume quella valenza politica che dovrebbe avere l'assestamento.
anche l'occasione di ricordare che l'entità di 100 milioni di euro - i fondi del titolo VI comunque sarebbero iscrivibili con provvedimento amministrativo, quindi non c'è una necessità di legge - è un'entità molto ridotta. Mentre la Giunta preme per avere l'approvazione di questo documento e ignora che doveva presentarcene un altro, uno dei dati che ci teniamo a far rilevare è il fatto che abbia omesso di farci una comunicazione, almeno in sede di Commissione durante la discussione sull'assestamento, riguardo al fatto che attivava ulteriori mutui o comunque, linee di credito per un miliardo e 400 milioni.
Vorrei chiarire: non che non fossero autorizzate, perché la legge di bilancio dell'anno scorso e quella di due anni fa già le autorizzava.
Quindi, non c'è un abuso di norma da parte della Giunta regionale, perch ha utilizzato i propri poteri, ma l'entità della nuova linea di credito trasformabile in mutuo è tale che, essendoci state ripetute riunioni di Commissione, certamente le occasioni da parte della Giunta regionale per darne comunicazione al Consiglio ci sarebbero state.
Inoltre, qualora fossero attivati completamente i nuovi bandi per mutui a questo punto il Vicepresidente ha l'occasione per dirlo all'Aula - si arriverebbe a oltre cinque miliardi di indebitamento della Regione Piemonte, ben oltre gli 800 milioni o il miliardo di fondi reimpostati quindi, da aggiungere al miliardo e 800 milioni presente al 31 dicembre 2004.
Insomma, si pone un problema proprio di tenuta complessiva del bilancio regionale.
Capisco le carenze di cassa, ma al momento non c'è stata alcuna valutazione di utilizzare tutta una serie di altri fondi che sono fermi.
Ricordo che su Finpiemonte - mi riferisco ai dati della Corte dei Conti quindi non ad una valutazione fatta da una parte politica che potrebbe essere oggetto di valutazione soggettiva strumentalizzabile - siamo con una giacenza media superiore ai 600 milioni, quindi ci sarà spazio eventualmente per fare rientrare per i pagamenti una parte di questi fondi.
Così come sul sistema allargato degli enti strumentali regionali risulta che ci siano fondi fermi su conti che non sono utilizzati da anni e che potrebbero rientrare ed essere utilizzati. Questo è un aiuto, sono qui per aiutare, quindi è un aiuto che do all'Assessore Peveraro. Ritengo che quella dell'assestamento sia anche un'occasione da parte della Giunta per chiarire la situazione effettiva delle finanze regionali, alla luce dei dati emersi negli ultimi giorni.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Sarò sicuramente molto più breve del collega Pichetto. Volevo in qualche modo intervenire soprattutto riferendomi al bilancio di cassa quella colonna aggiuntiva che è comparsa sui bilancio degli Enti locali e delle Regioni da qualche anno ma che, a mio avviso, non viene, forse adeguatamente scandagliata dai Consiglieri quando si fanno le discussioni in Commissione. È chiaro che, certamente, la maggioranza, ma forse un po' tutti, siamo figli della politica degli annunci: abbiamo stanziato tot per questo. Si pensa che il problema sia stato risolto, ma non è così. Lo sanno bene gli addetti ai lavori, in modo particolare l'Assessore al bilancio.
Dovremmo fare di tutto per sostituire, in prospettiva, la politica degli annunci con la politica dei risultati e con la politica della serietà.
Una politica più seria, a mio avviso, dovrebbe anche contenere, quando si emanano provvedimenti o si dà affidamento ad un Ente locale, anche minore, che ha scarse dotazioni finanziarie proprie, i tempi per l'erogazione dei finanziamenti. Finanziamenti che, ovviamente, solamente una parte sono dati in acconto, ma la cui maggior parte viene trasferita quando i programmi vanno avanti, ad avanzamento lavori o a presentazione del rendiconto finale.
Posso dirvi, ma non è una novità, che vi è tutto un sistema operativo fatto di imprese, di prestatori di servizi ecc., che sono - probabilmente non è solo la Regione - in forte difficoltà sotto questo profilo. Non possiamo non tener conto di questo.
Al di là dei mutui che si possono contrarre per migliorare la situazione di cassa della nostra Regione, vi è la voragine della sanità che è dotata di idrovore tali che diventa difficile salvaguardare risorse per altre finalità. Questo è un problema che dovrebbe essere affrontato.
Devo dare atto alla ragioneria che, in termini di ascolto della realtà a volte, si fa carico delle sollecitazioni che hanno anche una forte valenza sociale o una forte valenza di corretti rapporti con coloro che partecipano alla realizzazione degli interventi previsti dalla nostra legislazione o programmati tramite la Regione.
un problema che, a mio avviso, dovrà, in qualche modo, non potendo essere affrontato in questa sede - perché, come diceva il Consigliere Pichetto, siamo in zona Cesarini - dovremmo assolutamente affrontare perch distorce, a mio avviso, una realtà che gli Enti locali minori hanno, in qualche modo, risolto adottando sistemi che garantiscono, entro termini accettabili, i pagamenti dei loro fornitori. Il problema si manifesta quando questi entrano in programmi regionali. In tale occasione tutto salta, perché non avviene il trasferimento a monte in tempi certi.
Lo volevo sottolineare al Vicepresidente affinché venga affrontato esaminato e, magari, si possano trovare soluzioni. La più semplice sarebbe quella di dire, a fronte di una richiesta di erogazione, una volta evasa la pratica, "deve essere pagato entro 15 giorni". Dico un termine banale per farmi capire, in modo tale che si possa, veramente, assicurare il sistema che c'è un funzionamento regolare. Se tutto avviene casualmente o a seconda degli andamenti, rendetevi conto che è una delle tante anomalie italiane.
All'estero, a volte, fanno fatica a capire come va avanti la baracca ma la baracca va avanti nonostante situazioni di questo genere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Prendo brevemente la parola per commentare l'assestamento non solo e non tanto dal punto di vista contenutistico, quanto piuttosto dal punto di vista temporale e formale.
Ricordo, cari Consiglieri, (non dico l'Assessore Peveraro che allora non c'era, quindi può avere una scusante) un vibrante intervento del Consigliere Ronzani all'assestamento del 2005 quando, proprio dal suo posto e forte della sua responsabilità di Presidente della I Commissione, si sbilanciò come mai bisognerebbe sbilanciarsi - soprattutto per quelli che hanno qualche capello bianco in politica - dicendo, forse il mese di ottobre, inizio novembre: "Non succederà mai più che si arrivi, ad ottobre o ad inizio novembre, con l'assestamento".
"Colleghi, perdonate" - sintetizzo il Consigliere Ronzani "ereditavamo una situazione, ci siamo insediati da poco, non dubitate, vi faremo vedere noi come si gestiscono queste cose, i tempi saranno rispettati: luglio per questo, agosto e settembre per quello. Sarà tutto a tempo di record".
Penso che oggi noi battiamo il record: il record di ritardo. Tanto che dobbiamo, come se niente fosse, convocare un Consiglio, con appena le 24.01 ore previste dal Regolamento, per approvare l'assestamento perché mai nella storia di questa Regione, si è arrivati così tardi. Neanche quando governavamo noi, che è tutto dire, che eravamo abbastanza dei dilettanti senza nulla togliere agli Assessori al bilancio che erano bravissimi, ma che avevano a che fare con una maggioranza un po' allegra.
Il primo ragionamento, e forse l'unico, basterebbe già a togliere ogni significato a quest'assestamento e a mortificare il ruolo e il senso di questo Consiglio. Un Consiglio che non esiste più, un Consiglio che si permette di non venire a votare l'Ufficio di Presidenza: 15 componenti del Consiglio assenti! Lasciamo stare il discorso della Presidente su cui abbiamo già interloquito ieri, ma tale è. Il fallimento, anzitutto, è questo: lo sfibramento di questo Consiglio, ormai l'inutilità, arrivare all'assestamento a fine novembre-inizio dicembre, e farlo in fretta altrimenti andiamo fuori da qualsiasi termine legato non solo alla forma ma anche al buon gusto.
Il Consigliere Ronzani è colui che dovrebbe far funzionare le cose in I Commissione, dovrebbe farsi garante di quelle promesse. Adesso che abbiamo superato metà legislatura, sarebbe necessaria una modifica del Regolamento.
Noi lo avevamo già detto: spostiamo i termini! Visto che non ce la fate modifichiamo i termini, così facciamo meno brutte figure. Andare oltre un certo termine, poi non è più possibile, perché fare l'assestamento del 2007 nel 2008 comporta qualche piccolo problema.
Al di là di ogni battuta, è veramente imbarazzante dover essere costretti a discutere di assestamento, senza che ci sia stata nessuna forma di ostruzionismo. Se noi arrivassimo in Aula dopo una battaglia ostruzionistica pesante dell'opposizione, che ha monopolizzato i lavori di Commissione, ha fatto le barricate, voi potreste dirmi: "Che discorso fai tu che hai tenuto ferma la nostra possibilità di andare avanti per mesi!".
Però, non è così! Evidentemente, questo tipo di normativa di bilancio poco interessa. Gli obiettivi primari erano evidentemente altri, quindi si è preferito sostanzialmente far passare in secondo piano questo dispositivo, seppur legato a scadenze precise. Quindi, poco senso ha parlare di contenuti assestamento, sapendo che anche la distribuzione di risorse entro il 30 novembre si chiude.
A parte il fatto che noi l'abbiamo già chiusa preventivamente, perch in questo l'Assessore è stato intelligente ed ha previsto tutto. Già un mese fa, ha chiamato a raccolta tutti i dirigenti della Regione, magari anche per interposta persona e ha detto "Cari ragazzi, da oggi, non si paga più niente!". Mi risulta che ad oggi questa Regione sia nella situazione per cui tutti i mandati di pagamento che vengono trasmessi dagli Assessorati alla Ragioneria, passano a un supercontrollo.
Normalmente, l'andamento era che l'Assessorato fa il pagamento, lo manda alla Ragioneria, che dopo qualche mese (uno, due, tre, sei mesi) paga. Adesso, non è così, perché c'è un filtro tra la Ragioneria, che paga o che dovrebbe pagare, con i suoi tempi, e l'invio dagli Assessorati c'è un superorgano di controllo che segna una "U" di urgente, e in questo caso pu andare in pagamento, oppure i sei mesi diventeranno otto, nove o dieci mesi.
L'urgenza evidentemente è un criterio su cui potremmo scrivere delle enciclopedie italiane, delle Treccani perché tutto è urgente, niente lo è.
Quindi, evito anche di essere malizioso. Tra l'altro abbiamo una Regione sostanzialmente commissariata nei pagamenti da qualcuno che decide non su una valenza temporale, ma un'ipotesi di urgenza. La conseguenza è che ci sono pagamenti che passano prima, perché sono considerati urgenti. Però, da un organo che non ha questo come compito istituzionale...
Ripeto, a maggior ragione, questo tipo di assestamento non ha alcuna validità. Tra l'altro. Si tratta di un assestamento molto limitato, che evidentemente tiene conto del fatto che è un assestamento fantasma, tra quelle cose che bisogna fare e lo facciamo. Perdiamo due giorni di Consiglio, se ce la facciamo, ok! Altrimenti, in qualche maniera faremo! Proprio per questo scarso significato, perché non devo certo dire a delle volpi del bilancio che una cosa è fare l'assestamento a settembre, a metà settembre o alla fine di settembre avendo qualche mese a disposizione per poi dar corso alle norme di assestamento e una cosa è fare un assestamento che il giorno stesso non ha più significato.
Benissimo, riuniamoci oggi, domani... Tanto dovremo mettere delle tende, Vicepresidente, in Consiglio regionale, facciamo un campo tendato così viviamo costantemente in Consiglio. Continuiamo con due o tre Consigli alla settimana grazie ai ritardi accumulati per far passare le vostre cosiddette leggi bandiera, che creeranno il danno che stanno già creando e mi riferisco, in particolare, alla sanità.
Al di là di questo, ripeto, è un assestamento che non ha nessun significato, che è scarso nei contenuti e che quasi toglie la voglia di fare emendamenti, eppur tanti sarebbero gli argomenti perché tante sono le cose importanti. Ne voglio citare solo una, che non c'è in quest'assestamento.
Avete fatto una norma per dare un contributo sulla prima casa ai giovani, sono arrivate migliaia e migliaia di domande, ma non vi siete chiesti pur essendoci quasi 15 milioni di euro già in dotazione che portano 2000-2500 domande ad essere soddisfatte, visto che di domande ce ne sono 5000, se si poteva mettere qualche soldino anche lì? Noi lasciamo inevase, ad esempio, 2000-3000 domande di giovani che aspettavano un contributo sull'acquisto della prima casa. Faccio un affare a se, ma evidentemente non sono questi i temi che sono interessanti per questi assestamenti kleenex. Va bene così, ma noi daremo il nostro contributo pur sapendo che sarà poco utile.



PRESIDENTE

Consigliere Botta, come ricorderà, sulla questione della tenda non sarebbe la prima volta, perché c'è già stato un precedente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Credo che il nuovo Ufficio di Presidenza appena rieletto abbia esordito, non per colpa esclusivamente sua, non nel modo migliore, lo ricordava già il Consigliere Botta. Non credo che la convocazione di in Consiglio, il mercoledì per il giovedì, su un tema importante, ma su una calendarizzazione assolutamente prevedibile sia un buon segno di rispetto delle attività dei Consiglieri.
Lo dico perché, come già dicevamo precedentemente, ci troviamo di fronte a una calendarizzazione che era assolutamente prevedibile. Il Consiglio regionale ha certamente tante priorità da affrontare, sapeva con certezza che vi erano due urgenze o dettate dall'agenda politica della Giunta o dettate proprio dal calendario dell'anno solare. La prima era la legge sulla sicurezza, la seconda era l'assestamento di bilancio.
Allora, è un po' anomalo che si scopra nella Conferenza dei Capigruppo delle 14.30 del mercoledì che - poi, torneremo sui tempi della presentazione e approvazione dell'assestamento - vi è la necessità di approvare in tempi rapidi l'assestamento non soltanto perché vi è una necessità formale di votare l'assestamento, ma anche perché vi è un bisogno materiale nel vero senso del termine di poter fare in modo che l'assestamento produca la possibilità di realizzare degli impegni di spesa prima che, in qualche modo, finisca il tempo utile per fare i medesimi.
Tant'è che riguarda molte parti dell'attività di Giunta. Il Vicepresidente Peveraro sa bene di alcune dimenticanze nei confronti del Consiglio regionale e dell'opposizione, però noi crediamo che, al di là di questo vada fatta una riflessione sulla presentazione dei documenti di bilancio.
Il primo anno lamentavamo, anche a mezzo stampa, i ritardi. Ricordavo al collega Botta che le giustificazioni erano quelle di un treno preso in corsa e non di una programmazione che veniva fatta dall'inizio di gennaio.
La Presidente Bresso, in qualche modo, ha provato a insegnarci, non riuscendoci granché, soprattutto perché nella vita gli esempi sono strumento fondamentale per l'insegnamento, che la programmazione è un dato fondamentale. Noi ci troviamo non soltanto al 27 o al 28 di novembre dovendo approvare in fretta, oggi o nella giornata di domani l'assestamento di bilancio, ma al 28 di novembre questo Consiglio regionale non ha ancora in mano né il bilancio né la Finanziaria dell'anno 2008.
Quindi possiamo preventivare, pur non avendo capacità vaticinatorie, ma conoscendo l'attività del Consiglio regionale che lavoreremo in esercizio provvisorio e quant'altro, come gli anni precedenti. Peraltro, se va bene le leggi di bilancio le voteremo a primavera inoltrata, con tutto ciò che comporta un ritardo nell'approvazione di una legge di bilancio.
Credo che riassisteremo ad una serie di passaggi quasi liturgici: una delibera che approva l'esercizio provvisorio al 28 febbraio, che poi viene posticipato a marzo, e che in alcuni casi viene posticipata al 30 aprile.
Non è solo una questione di tempi, è proprio una questione di programmazione. Badate, il rischio di sforamento del Patto di stabilità non può essere solo una questione legata a un limite che da anni, peraltro, la legislazione nazionale pone ai Consigli e alle Giunte regionali. È anche una questione di verifica, mese per mese, delle spese che si stanno sostenendo.
Allora, è verosimile che alcuni bandi, che hanno impegnato decine di milioni di euro che noi non riteniamo fondamentali per lo sviluppo di questa Giunta, dimostrino che, in realtà, ci troviamo di fronte a tutto fuorché di fronte ad una programmazione.
Faccio un esempio su tutti: i 57 milioni di euro impegnati sul turismo ma ne potremmo fare molti altri. Facciamo presenti altri aspetti che certamente affronteremo anche in alcuni casi con la presentazione di emendamenti, in altri casi, come in questo momento, con la denuncia.
Ricordiamo che, per esempio, ci sono pezzi di legge finanziaria che, ad oggi, la Giunta regionale non ha ritenuto opportuno rispettare.
Ricordiamo (lo dico anche al Vicepresidente e ai colleghi) che due articoli della Finanziaria impegnavano la Giunta regionale a stanziare delle risorse per le associazioni d'arma in un caso e per la stampa periodica locale nell'altro. Erano indicazioni che provenivano dal Consiglio, così come provenivano dal Consiglio i 13 milioni di euro per gli asili nido. Se non ricordo male, si trattava di 13 milioni di euro per l'incremento salariale e di altre indicazioni che il Consiglio regionale ha inserito in sede di finanziaria, su indicazioni che provenivano dai Consiglieri di maggioranza.
L'attuazione delle medesime, con la delibera di Giunta comunicata alla Commissione, è stata abbastanza repentina, quindi nei mesi di maggio giugno, luglio o al più tardi di settembre si sono fatte le delibere. Ad oggi, non sono ancora state fatte le delibere di regolamentazione della concessione dei contributi né per l'articolo della legge finanziaria che riguarda le associazioni d'arma, né per gli articoli della legge finanziaria che riguardano la stampa periodica locale. Anche se poi (lo dico sul secondo aspetto, perché stiamo discutendo una legge in sede di Commissione) sembra che su questo vi sia un largo consenso da parte di tutte le forze politiche. Allora la domanda è: per quale motivo non c'è stato il tempo di formulare una banalissima delibera di criteri (fra l'altro, delibera ponte), ben sapendo che è in corso di discussione, ed è stata quasi totalmente approvata in sede di Commissione, la legge che andrà a sostituire quell'articolo previsto in sede di Finanziaria? Queste, purtroppo, sono soltanto le premesse. Poi spendiamo, nel poco tempo che rimane, due parole sull'assestamento, che certamente, rispetto agli anni precedenti, non è un assestamento significativo da un punto di vista quantitativo. Ci sarebbero da fare molte osservazioni relativamente alla spesa sanitaria. Non è certamente questa la sede, non ve n'è il tempo ma farei soltanto una battuta.
Sarà bene iniziare a considerare la spesa complessiva che la Regione impegna per la sanità pubblica e non badare soltanto all'interesse maggiore che la Giunta ha, che è quello di andare a vedere, come fanno alcuni colleghi soprattutto di maggioranza, qual è il deficit di fine anno.
M'interessa abbastanza poco. Per carità, può interessare che il deficit facendo verosimilmente una proiezione rispetto all'ultimo trimestre, è di cento milioni di euro, ma se vediamo che poi quello che è stato allocato per garantire la spesa sanitaria è decisamente aumentato rispetto all'anno precedente, va fatta una riflessione. Dico una riflessione e mi fermo qua perché non potrei andare oltre.
Un'ultima riflessione. Certamente quest'assestamento vede una riduzione importante relativamente a quelli che sono i capitoli di sviluppo economico, quindi gli undici milioni e settecentomila euro sulla promozione e sviluppo delle piccole e media imprese, piuttosto che i cinquecentomila euro sulla disciplina e tutela dell'artigianato e i cinque milioni di euro su promozione, sviluppo e credito dell'artigianato. Anche in questo caso non sorprende per motivazioni che oggi non comprendiamo e che, per la verità, non sono mai state ben spiegate.
Questa è una delle poche Regioni d'Italia che ha smesso di dare sostegno alle piccole e medie imprese sulla base di tutta una serie di leggi nazionali esistenti, che demandano alla Regione le loro applicazioni: la Sabatini, i Piani integrati d'area, la 598 ecc.
Noi ci auguriamo che sul bilancio del prossimo anno si possano fare delle modifiche da un punto di vista politico. Annunciamo poi la presentazione di alcuni emendamenti, quindi li presenteremo e entreremo nel merito. Uno soprattutto riguarda le acque minerali. Lo diremo illustrando l'emendamento, ma io credo che questo è il momento in cui si restituiscano ai territori da cui proviene il canone di imbottigliamento i proventi del canone stesso. È bene farlo oggi, perché se lo faremo con la legge finanziaria del 2008, i colleghi sanno che quelle risorse si prenderanno nei territori di provenienza dal 1° gennaio del 2009 e non dal 2008.
Questo è un altro punto fondamentale, oltre al rispetto delle indicazioni date da norma, perché si possa procedere ad un'approvazione veloce dell'assestamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Alcuni interventi dei colleghi, rappresentanti i Gruppi di opposizione mi sollecitano a tornare su alcune delle questioni che sono state poste in questa prima parte della nostra discussione.
vero che approviamo i documenti di bilancio e le leggi di assestamento in ritardo, ma non è una novità, collega Botta - purtroppo dico io - nel senso che mi rendo conto che esiste un problema vero.
Gli uffici mi hanno riassunto in una tabella le scadenze entro le quali abbiamo approvato nel corso degli anni l'assestamento di bilancio e le leggi finanziarie: in molti casi, li abbiamo approvati nel mese di ottobre.
Questa non vuole essere una giustificazione, ma una considerazione, che solleva, innanzitutto, un problema generale di corresponsabilità del Consiglio nel discutere le politiche, gli strumenti e i documenti di bilancio.
Questo documento di assestamento è stato presentato nel mese di luglio o agosto di quest'anno, se non ricordo male. I tempi per approvare l'assestamento c'erano tutti: il problema è che, per una serie di ragioni questo non è avvenuto.
Vorrei ricordare, però, un aspetto non secondario (lo ricordo non per giustificare il fatto che approviamo l'assestamento nel mese di novembre): questo Consiglio regionale è stato impegnato nei mesi scorsi a discutere questioni altrettanto importanti (penso al Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte).
Come ripeto, non è una giustificazione, ma è un dato di fatto che quella discussione, per un complesso di motivi - non sto attribuendo responsabilità - ci ha visti impegnati in alcune sedute di Consiglio regionale e in molte sedute di Commissione. Alcuni colleghi, intervenendo in Aula sul Piano Sanitario, hanno fatto una comparazione tra le sedute di Commissione necessarie per approvare il Piano Sanitario in altre Regioni rispetto a quelle utilizzate per approvarlo in questa Regione. È una constatazione anche questa.
Ma se questo era l'ordine di grandezza dei problemi, è difficile pensare che tutto questo non incidesse anche sui tempi di approvazione del bilancio di assestamento. Del resto - vengo ad una considerazione più di merito - il Piano ha un legame diretto con le questioni della politica finanziaria di una Regione che si pone il problema di governare la politica di bilancio e i conti della sanità.
Noi abbiamo approvato un Piano e alcune delibere di accompagnamento che intervengono, per esempio, sulla riorganizzazione delle Aziende Sanitarie o sulla politica degli acquisti delle stesse. Penso che tutto questo abbia un legame diretto con la politica di bilancio e con i conti della sanità di questa Regione.
Da questo punto di vista, quindi, considero essenziale aver dotato questa Regione del Piano e degli altri strumenti che reputo essenziali per tornare ad una politica di governo dei conti della sanità piemontese.
Questo ragionamento mi consente di fare un'altra considerazione Presidente (l'aveva già fatta il collega Vignale, ma la riprendo anch'io): questo assestamento contiene un intervento che non è secondario, che riguarda, per l'appunto, la sanità.
C'è stata una discussione in Commissione e la Giunta ha deciso di impegnare, per quanto riguarda la sanità, 100 milioni di euro. Era una scelta che, in parte, potevamo anche rinviare al prossimo anno: fare, cioè il consuntivo a fine anno e poi decidere come intervenire sui conti della sanità per il 2007. Altre volte è avvenuto. Anzi, per molto tempo, abbiamo affrontato ex post tale questione, e i colleghi sanno quali conseguenze questo ha comportato per il bilancio complessivo della sanità e per il debito della sanità.
Non è questa la linea di questa Regione e di questa Giunta regionale.
Noi con l'assestamento interveniamo impegnando 100 milioni di euro per quanto riguarda la sanità e questo non soltanto è il "pezzo" più importante, il contenuto più qualificante di questa manovra di assestamento, ma mi consente anche di dire che in questo modo mettiamo in sicurezza i conti della sanità per il 2007.
Non intendo però sfuggire - questa è la terza considerazione - alla questione politica che ha posto il collega Botta, quella di ragionare immaginando che diventi fisiologica - come dovrebbe essere - l'approvazione dell'assestamento entro il 31 luglio e del bilancio e della legge finanziaria entro il 31 dicembre. Che non sfugga tale questione, perch esiste. E credo che un modo per affrontarla sia quello di dar seguito a quanto previsto dallo Statuto, che deve essere, però, regolamentato.
Noi prevediamo nello Statuto della Regione Piemonte lo strumento della "Sessione di bilancio". Rimane aperta la questione, perché rimane aperto il problema di regolamentare tale Sessione di bilancio.
Questo problema non riguarda soltanto la maggioranza o la minoranza, ma la totalità delle forze politiche presenti in questo Consiglio regionale.
Perché quale che sia la maggioranza di Governo che governa la Regione, è interesse di tutti far diventare fisiologica l'approvazione dei documenti di bilancio secondo le scadenze stabilite e prefissate. Questo è un vincolo per tutti, o perlomeno dovrebbe esserlo, sia per la maggioranza che per la minoranza.
Maggioranza e minoranza si confrontano sugli indirizzi della politica di bilancio: la maggioranza tenta di realizzare una politica di bilancio la più conforme possibile ai programmi di Governo con i quali si è presentata agli elettori, mentre la minoranza ha il diritto di utilizzare la Sessione di bilancio e i documenti di bilancio come strumento e come sede per avanzare proposte alternative di politica di bilancio. Ma tutti dovremmo convenire sull'esigenza del rispetto dei tempi, perché è interesse complessivo del Consiglio e delle forze politiche tornare a questa fisiologia del rispetto dei tempi.
Questo, colleghi, lo dico con franchezza, perché mi sono assunto anche la responsabilità di riconoscere che il problema esiste.
Talvolta capita, invece, perché il confronto non è soltanto di merito.
Molto spesso, il rinvio dell'approvazione dei documenti di bilancio o della manovra di assestamento diventa uno strumento con il quale svolgere un'attività di opposizione o di interdizione.
Come ripeto, la Giunta ha presentato l'assestamento il 4 agosto, se non ricordo male, e nulla c'impediva di approvarlo entro la fine di settembre.
Hanno tuttavia concorso una serie di ragioni.
Ribadisco, comunque, che sono pronto ad assumersi la responsabilità per la parte che compete la maggioranza. Ma se vogliamo tornare a quella fisiologia di cui parlavo poc'anzi, caro collega Botta, il problema riguarda sia la maggioranza che la minoranza, le quali - e concludo - pur dividendosi sugli obiettivi dei documenti finanziari, sulle politiche di bilancio, sulle scelte che la Giunta fa in merito alla sanità, alla formazione, all'innovazione, devono considerare un vincolo il rispetto dei tempi; quei tempi che abbiamo indicato nella legge sulla contabilità e che vanno rispettati, da questo punto di vista, attraverso un concorso di forze e di responsabilità. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Dividerò il mio intervento in due parti. La prima è in risposta alle affermazioni testé svolte dal collega Ronzani.
Come ho precisato più volte in quest'Aula, se si vuole affrontare l'argomento, lo si affronta. Ogni tanto colgo delle aperture che poi, per non si traducono, nella realtà dei fatti, in iniziative concrete.
Come sosteneva compatta l'opposizione (Alleanza Nazionale in particolare), ma credo che lo possa riconfermare ancora oggi, se si vuole parlare di "riforme regionali", quindi tutta la partita del Regolamento dello Statuto, della legge elettorale, di nuove regole da attivare in questa Regione, noi siamo disponibili a farlo. Siamo però disponibili a farlo con decorrenza dal primo giorno della prossima legislatura, in modo che non sembri un aiuto a chi in quel momento sta governando, visto che l'esito delle prossime elezioni oggi non lo possiamo ancora conoscere.
Quindi, non sapremo chi "godrà" di questi benefici, però è anche necessario che ci siano dei segnali su questa strada che si muovano nel rapporto politico tra le parti.
Si può avere una durissima competizione sul tema delle leggi "politiche", come l'abbiamo avuta sulla sicurezza e su tante iniziative che l'opposizione non ha condiviso. Ci potrebbe essere invece un percorso comunemente definito di accelerazione di questi processi, qualora venissero riconosciuti alle opposizioni dei ruoli istituzionali, per esempio nelle Commissioni consiliari.
Quando si chiede di fare un percorso comune, non si può dire "modifichiamo le regole, però noi occupiamo tutte le posizioni". Si pu dire: tanto un Presidente di Commissione non determina cambiamenti nella linea politica che adotterà quella Commissione, però può fare in modo che da parte dell'opposizione sia recepito un segnale che viene dalla maggioranza, nel senso di dire che questo serve per creare un clima positivo per accelerare alcuni processi che siano condivisi anche trasversalmente sulle regole, sulle procedure e sulle riforme regionali.
Questo è un discorso al quale noi siamo aperti, ma che presuppone visto che noi siamo l'opposizione, una disponibilità della maggioranza.
L'ho già detto più volte e non lo dirò più; abbiamo rinnovato la Presidenza del Consiglio, oggi le Vicepresidenze e gli organi statutari.
Nella settimana prossima bisogna rinnovare le Commissioni.
Lo dico chiaramente e l'abbiamo già detto da prima: è logico che anche la nostra richiesta di un cambiamento che fosse di garanzia quando abbiamo chiesto la Presidenza del Consiglio, non aveva il senso di una sfiducia nei confronti del Presidente Gariglio, tant'è vero che lo abbiamo votato quanto di mandare un segnale molto chiaro, cioè che non ci sentiamo rappresentati da questa maggioranza e da questa Giunta.
Quindi, non chiedeteci sforzi straordinari quando da parte vostra non c'è nessun segnale che vada nel tentativo di coinvolgere le opposizioni.
Questo si riflette anche un po' sul tema in oggetto, cioè l'assestamento di bilancio e anche oltre al bilancio. Non voglio parlare solo di assestamento di bilancio, perché, avendo fatto il Vicepresidente di questa Regione per otto anni, so bene che un assestamento di bilancio approvato oggi, oltre alle iniziative già impostate, darà poco spazio per altre iniziative, ma il bilancio del 2008 è un discorso di prospettive e di visione.
Se non c'è, e questa volta non c'è stata - perché attendo una risposta dal Vicepresidente Peveraro - una risposta chiara a quelle che sono le intese e le situazioni che erano state condivise in sede di approvazione del bilancio 2007, e ad oggi ci risulta che ci siano ancora tante e troppe partite aperte, difficilmente riusciremo ad accompagnare velocemente l'approvazione non tanto di quest'assestamento, che è un tema sul quale sappiamo di non poter esercitare una forte pressione, perché con la fine di questo mese non saranno più possibili deliberazioni di spesa. A parte che le deliberazioni di spesa sono già state bloccate dal Vicepresidente Peveraro per mancanza di liquidità delle finanze regionali, quindi c'è poco margine. Invece ci potrebbe essere molto margine se le questioni di bilancio venissero affrontate con la dovuta urgenza.
Queste cose le dico, perché voglio mettere le mani avanti e so che probabilmente non succederanno, poi però non ci si venga a dire, come è accaduto oggi, che l'assestamento deve essere approvato assolutamente entro venerdì, perché il Vicepresidente e la Giunta hanno avuto mesi di tempo per affrontare questa questione.
Mi dispiace, non è colpa sua, perché c'è stato il Piano Socio Sanitario, la legge sulla sicurezza ed altre urgenze che si sono frapposte ma, come diceva il collega Ronzani, condivido che le poste di bilancio debbano avere dei canali prioritari, però queste volontà potevano anche essere espresse in assenza di Regolamento.
Non siamo stati noi a portare oggi in Aula l'assestamento. Già la nostra Giunta lo portava tardi, ma andando a memoria posso dire che noi abbiamo sempre approvato gli assestamenti al massimo entro la fine di ottobre, in modo che rimaneva un mese per reimpegnare i fondi che venivano liberati dall'assestamento.
Oggi quest'operazione non sarà possibile. C'è un emendamento sulla sanità per tappare il buco che rende operativo quel finanziamento diretto sul sistema del finanziamento al settore socio-sanitario. Quello sì, ma non è un assestamento propriamente detto. Si sistema qualche partitina qua e lì, si liberano qualche centinaia di migliaia di euro più che altro per sbloccare pratiche già autorizzate, non pagate, perché sono in attesa della copertura finanziaria. Io non la definisco una manovra di assestamento seria.
Se vogliamo, questo mio intervento è più rivolto al bilancio che all'assestamento. Non ci si venga poi a dire a febbraio o a marzo che non c'era stata una volontà o una proposta per lo meno per dire: "Fateci capire le vostre linee di bilancio, le poste di bilancio, dove intendete mettere risorse, quali saranno le realtà che saranno introdotte nel 2008" e sentire il parere dell'opposizione, in modo da capire quelli che sono i margini operativi.
Concludo perché non voglio dilungarmi. Al Vicepresidente Peveraro chiedo una rassicurazione nel suo intervento su poste e partite che, senza oggi neanche richiamarle, dovevano già essere automaticamente coperte.
Quindi, non è una richiesta che faccio a nome del mio partito e della minoranza di mettere risorse, ma è una cosa che avrebbe dovuto già fare la struttura regionale, perché così era scritto sul bilancio 2007.
Quindi, chiedo solo che ci dia le garanzie perché gli inadempimenti regionali del settore vengano sanati, perché ci sono degli inadempimenti regionali rispetto a poste sul bilancio del 2007.
Concludo dicendo, Vicepresidente, che vorremmo da parte sua garanzie e parole rassicuranti che gli inadempimenti che fino ad oggi ci sono stati saranno sanati. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro per la replica.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente. Tengo a precisare alcuni aspetti in merito a quanto emerso nel corso del dibattito, anche perché su talune questioni sono stato anche direttamente chiamato in causa.
La prima questione riguarda i tempi di approvazione. In particolare ai Consiglieri del Gruppo di Alleanza Nazionale voglio sottolineare che, in realtà, l'assestamento è stato approvato dalla Giunta regionale a fine luglio e poi è passato in Commissione. Se non è arrivato prima all'approvazione del Consiglio regionale la responsabilità è un po' di tutti. O avevamo altro da fare nelle Commissioni competenti, visto che hanno lavorato con grande impegno, oppure l'assestamento ha richiesto un impegno e un approfondimento straordinario.
Mi sento di dire che, e questo converge nei giudizi di tutti i Consiglieri, in realtà, il peso di questo assestamento poteva essere un peso che, nelle Commissioni competenti, poteva viaggiare anche un po' più velocemente rispetto a quanto ha viaggiato. Siamo stati costretti a fare l'ultima riunione della I Commissione, se non ricordo male, lunedì scorso per chiudere e lanciare in Consiglio l'assestamento.
C'è un impegno di tutto il Consiglio ad accelerare i tempi delle Commissioni, per cui credo che, dal punto di vista tecnico, il rispetto degli impegni previsti nel Regolamento può essere pienamente assolto.
chiaro che questo è come un gatto che si morde la coda, perché il ritardo nell'approvazione dell'assestamento ci porta ad avere un ritardo certamente più impegnativo e più preoccupante sull'approvazione del bilancio di previsione dell'anno successivo e, conseguentemente, ci porta inevitabilmente, all'esercizio provvisorio che, non tanto dal punto di vista dell'Assessore al bilancio, ma da amministratore della Regione non è certo una cosa corretta per l'organizzazione della Regione.
Non posso fare altro che, su quest'aspetto, confermare l'impegno della Giunta ad approvare l'assestamento nei tempi previsti dal Regolamento.
Certo non posso assumere impegni circa l'approvazione da parte del Consiglio regionale perché, ovviamente, non mi compete. Peraltro, il Consiglio straordinario convocato per domani, come sapete, è dovuto anche al fatto che la programmazione dei lavori prevedeva l'intera giornata di oggi dedicata all'assestamento, quindi al completamento dei lavori nella giornata di oggi. L'interruzione di ieri pomeriggio ha complicato e fatto slittare i lavori del Consiglio regionale e, conseguentemente, ha reso necessaria la convocazione del Consiglio di domani.
Sul merito del provvedimento. Il Consigliere Pichetto Fratin diceva che si poteva evitare la predisposizione dell'assestamento. Con ogni probabilità, giunti al 30 novembre, posso confermare che quella poteva essere anche un'impostazione in relazione alla pochezza del contenuto dell'assestamento stesso. Nel contempo, però, come è già stato segnalato dal Consigliere Ronzani, voglio segnalare e sottolineare che, in realtà quest'assestamento apporta un elemento di una certa importanza. Ovvero impegna quest'Amministrazione regionale, sull'esercizio 2007, a coprire sostanzialmente, la quasi integrale perdita dell'anno. Penso, per la prima volta, che siamo nella situazione di avere nell'anno la copertura integrale delle spese dei costi della sanità. Mi sembra che il risultato non sia da poco.
Questioni legate ai problemi finanziari. Sulla questione mutuo da un miliardo e 400 milioni, già il Consigliere Pichetto ha ben rappresentato qual è la situazione. Certo è un po' più fastidioso leggere sul principale quotidiano cittadino che la Regione accende un mutuo da un miliardo e 400 milioni quando questo non è vero ma, come certamente i Consiglieri sanno nell'approvazione del bilancio previsionale del 2007, hanno già autorizzato l'accensione fino ad un "massimo di". Prevedere la possibilità di accendere un mutuo fino ad un "massimo di" non vuol dire, necessariamente, doverlo accendere per quel massimo. Posso confermare, come peraltro mi è stato richiesto di fare dal Consigliere Pichetto che, certamente, non è intenzione di quest'Amministrazione accendere un mutuo di quell'importo. In realtà, gli aspetti finanziari di fine anno sono in fase di definizione quindi credo che potremmo contenere di molto il debito. Penso che potremmo anche essere nelle condizioni, al 31 dicembre, di non accendere nessun mutuo. Nel corso dell'anno è possibile che saremo nelle condizioni di dover accendere un mutuo per una stima, in questo momento, di 500 milioni di euro circa, quindi una bella differenza rispetto alla notizia di stampo giornalistico che è stata data ieri.
Perché non ne abbiamo parlato in Commissione? Mi sembrava una cosa talmente naturale che un atto già autorizzato dal Consiglio regionale, con una specifica delibera, che è quella di approvazione della legge finanziaria, non dovesse trovare conferma in una comunicazione alla Commissione competente, ma fosse solo un atto di amministrazione per rispondere ad un impegno già assunto in sede di approvazione della legge finanziaria 2007. Quindi, nessuna novità. Quando dico "nessuna novità", non dico che, necessariamente, le questioni e i problemi che abbiamo di gestione finanziaria complessiva della situazione siano risolti.
Certamente, i fondi che attendiamo prima di fine anno, di una certa consistenza, ci permetteranno di contenere in maniera significativa l'indebitamento, quindi l'accensione di nuovi mutui. Ci metteranno nelle condizioni di trasferire risorse importanti alla sanità perché questa possa procedere al pagamento dei propri impegni con maggiore regolarità.
evidente che, peraltro, l'Amministrazione regionale, anche sul fronte della cassa, ha un vincolo che è il vincolo del Patto di stabilità, che non riguarda solo la competenza, ma anche la cassa. È vero che i vincoli e il Patto di stabilità non sono una novità di quest'anno. La novità di quest'anno è che il vincolo del Patto di stabilità riposiziona i dati sull'anno 2005, tra l'altro riducendoli, com'è noto, dell'1,8%. Com'è noto il 2005 è stato un anno particolare per l'amministrazione regionale piemontese perché è un anno di elezioni, quindi un anno con un periodo abbastanza lungo di inattività o ridotta attività amministrativa. Dal punto di vista dei movimenti, sia in parte di competenza, sia in parte di cassa il 2005 è già stato un anno disgraziato per l'Amministrazione regionale.
Se, a quello, dobbiamo ancora togliere l'1,8% e riposizionare i movimenti del 2007, è facile comprendere le difficoltà nella gestione della cassa.
Su questo fronte è evidente che dobbiamo, come abbiamo fatto, gestire con cura i movimenti. Rispetto all'osservazione del Consigliere Vignale circa la necessità di una programmazione mensile dei movimenti in termini di competenza e di cassa.
Voglio solo ricordare che, in particolare, rispetto al problema della competenza, è difficile fare una movimentazione mensile per gestire e tenere sottocontrollo il movimento annuale, anche perché buona parte degli impegni si concentra nella seconda metà dell'anno. Infatti, voglio ricordare che, per esempio, sul Titolo II (parte di investimenti) nel giugno del 2007, eravamo a poco più di 100 milioni di euro di impegni assunti e al 30 settembre, eravamo sostanzialmente a oltre 650 milioni di euro, quindi con una forte concentrazione.
Ovviamente, ciò deriva da un primo elemento che è legato all'approvazione, nel corso dell'anno, del bilancio e della legge finanziaria, perché com'è noto anche quest'anno l'abbiamo approvata nel quarto mese dell'anno e poi è evidente che per impegnare delle cifre vi è un procedimento, un percorso amministrativo che richiede del tempo e l'espletamento di alcuni atti che mandano in avanti l'effettivo impegno delle cifre. Quindi, quel tipo di programmazione è un po' difficile, per cui dovrà essere necessariamente assunta in sede di predisposizione del bilancio di previsione. È lì che sostanzialmente bisogna monitorare i saldi rispetto ai dati e ai vincoli legati al patto di stabilità. Sulla questione relativa alla situazione finanziaria, l'ho già detto in Commissione e lo riconfermo in Aula, gli impegni che a suo tempo furono assunti per l'approvazione della legge finanziaria, che non riguardano l'approvazione della legge di assestamento, sono impegni che, se non erano più ricompresi nel bilancio, sono stati inseriti in assestamento; così come se non sarà possibile completare alcune operazioni nel corso dell'anno, evidentemente andranno in economia nel corso dell'anno e saranno riproposte, riprodotte e riportate sul bilancio del 2008.



PRESIDENTE

terminata la discussione generale.
ARTICOLO 1 Possiamo aprire la discussione generale sull'articolo 1.
Non essendoci richieste d'intervento, passiamo all'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dai Consiglieri Cavallera, Ferrero Pichetto Fratin: "Lo stanziamento previsto all'UPB 11991, denominata 'Programmazione valorizzazione Agricoltura Direzione' è aumentato di euro 5.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata 'Bilanci e Finanze Bilanci' è diminuito di pari importo" La parola al Consigliere Cavallera per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo

Parlare al Vicepresidente nonché Assessore al bilancio è sempre un onore. Però, per competenza dovrebbe esserci anche l'Assessore all'agricoltura. Presidente, noi dobbiamo anche rimarcare alcune condizioni, che lei aveva già rilevato questa mattina, dato che non ci troviamo di fronte ai vari Assessori. È chiaro che gli emendamenti si presentano anche per porre dei problemi. Questo la dice lunga sulla considerazione da parte della Giunta nei confronti del Consiglio, perché il fatto che la Presidente della Giunta diserti tutta una sessione di nomina di rinnovo dell'Ufficio di Presidenza è molto significativo, ma l'hanno già detto altri colleghi dell'opposizione e non sto qui a sottolinearlo.
Ci troviamo di fronte alla chiusura del periodo di programmazione fondi europei 2000-2006. Parliamo di 900 milioni di euro in un lungo periodo.
Rispetto all'ammontare complessivo rimangono delle questioni che in termini quantitativi sono minimali, ma per gli interessati si tratta dei problemi della loro vita.
Hanno aperto dei bandi sul territorio, peraltro nel periodo 2000-2006 è stata delegata dalla Regione alla Provincia l'attività di agricoltura quindi ci sono delle situazioni che sono pendenti, definiamoli pure trascinamenti di cose vecchie. Noi non siamo convinti che la questione si risolva solo con questo emendamento, ci sono altre modalità, compreso il bilancio del 2008.
Se ci fosse l'Assessore competente, potrebbe dire che ci assicura il suo interessamento oppure che si tratta di attività amministrativa tale da andare a individuare all'interno di qualche UPB delle risorse che già ci sono e che possano con i poteri del Giunta, che articola il bilancio in capitoli, prevedere un capitolo specifico. Noi abbiamo preparato un emendamento qualora servisse una copertura legislativa.
Quindi, non vorrei farla troppo lunga, segnalo un problema che comunque va risolto in qualche modo. Penso che sia condiviso da tutti i colleghi dell'opposizione, faremo tutte le azioni ripetute e necessarie perch questo problema, prima o poi, vada a soluzione. Trattandosi di un problema omogeneo sul territorio, ma che assume in determinate Province, come Asti e Alessandria, una connotazione particolarmente rilevante come incidenza, lei può immaginare che la nostra attenzione e la mia personale sarà molto rilevante affinché il problema vada in porto.
Ritengo che con questo stanziamento si sarebbe potuta dare quella copertura finanziaria immediata. Però, a me interessa che il problema vada alla soluzione in tempi accettabili.



PRESIDENTE

evidente che il Vicepresidente della Giunta sostanzia in sé tutte le deleghe in sede di assestamento di bilancio. È ovvio che sarebbe auspicabile che gli Assessori competenti fossero presenti quando si trattano argomenti di loro competenza.
La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Per fare in modo che ci siano meno interventi sui singoli emendamenti e che si vada a fare un sostanziale tira e molla su alcune situazioni, se fosse possibile, chiederei una sospensione anche solo di cinque o dieci minuti, senza neanche uscire dall'aula, in modo che possiamo vedere con il Vicepresidente di fare in modo non dico di approvarlo addirittura stasera ma se ci fossero delle situazioni per le quali si dimostrasse un'apertura alle nostre richieste già evidenziate, concretata con degli emendamenti credo che possa essere interesse di tutti evitare lungaggini che non ritengo opportune.



PRESIDENTE

Credo che una sospensione fino alle 17.45 sia una soluzione saggia.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 17.30)



(Alle ore 18.00 il Consigliere Segretario Ghiglia comunica che la seduta riprenderà alle ore 18.10)



(La seduta riprende alle ore 18.14)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Colleghi, prego di accomodarvi nei banchi.
L'assessore Peveraro vuole esprimere il parere sull'emendamento rubricato n. 3.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Ho avuto anche modo di parlare con il collega Taricco in merito al problema sollevato dall'ordine del giorno. Quello che posso confermare e che è sotto monitoraggio dell'Assessore. Sono, come dire, gli effetti di trascinamento del completamento del PSR.
Riguardano principalmente la Provincia di Alessandria ed è l'impegno (il collega Taricco me lo ha confermato e, peraltro, è un impegno già comunicato alla Provincia di Alessandria) di assumere sul bilancio di previsione 2008 gli impegni che saranno necessari per completare le richieste che sono pervenute su quest'aspetto.
Quindi, il parere è negativo in merito allo specifico e nello specifico all'emendamento, ma, comunque, non si sottovaluta il problema in questione che sarà contato in sede di bilancio di previsione 2008.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Volevo chiedere, visto che lei ha riassunto la presidenza, se pensiamo di chiudere i lavori del Consiglio alle ore 19, giusto per poterci organizzare.



PRESIDENTE

Penso che porteremo avanti i nostri lavori il più possibile.



CAVALLERA Ugo

Avrei però piacere che arrivassero gli Assessori. Avranno finito i loro importanti incontri nei loro Assessorati. Noi siamo qui e dobbiamo andare avanti fino alle 20 o alle 21, e gli Assessori possono anche andare in giro per il Piemonte. Va bene.
Comunque, chiedevo se si può vedere di chiudere i lavori ad un'ora decente, considerato che siamo in inverno.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera, condivido la sua osservazione. Sarà mia cura non prorogare troppo i lavori del Consiglio. Tuttavia, non dimentichi che gli Assessori non sono più membri del Consiglio e quindi non sono tenuti ad essere presenti in aula per le votazioni.



CAVALLERA Ugo

Non difenda troppo gli Assessori, Presidente.
Detto questo, prendo atto della comunicazione del Vicepresidente Peveraro e mi auguro di vedere le cifre comparire nel bilancio di previsione 2008. Comunque, manterrei l'emendamento, perché, con un'eventuale bocciatura, rimane agli atti ed è un dato di riferimento per i nostri lavori futuri.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Presidente, sono le 18.30. Abbiamo detto che dovevamo chiudere ad un orario decente. Manca il numero legale. Mi sembra evidente che lei, per rispetto verso i Consiglieri che le hanno anche manifestato l'esigenza di chiudere entro un orario decente, non ci debba obbligare a stare qua ancora mezz'ora se poi manca il numero legale. La maggioranza non era presente.
mancato il numero legale, lei chiuda la seduta. Il Consiglio è già convocato per domani. Lo riconvochi e che tutti siano presenti puntuali domani alle 15 per riprendere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pichetto Fratin; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Sì, Presidente. Solo per analizzare la giornata di oggi.
Questa mattina, come di consueto, la maggioranza non aveva il numero legale all'ora prestabilita. Vorrei far presente, Presidente, che oggi pomeriggio ci sono stati due rinvii. La prima volta c'era la giustificazione che era ancora in corso la Conferenza dei Capigruppo, ma i Capigruppo comunque erano convocati alle 14.30, quindi alle 15 doveva esserci il numero legale. Il secondo rinvio è avvenuto alle ore 15.30 quindi, abbiamo iniziato la seduta un'ora dopo la convocazione del Consiglio.
dunque un dovere della maggioranza, almeno durante la seduta mantenere il numero legale e non sospendere per mezz'ora. Poi, se ritiene valuti lei. Noi ci comporteremo di conseguenza.



PRESIDENTE

Abbiamo sempre avuto attenzione, collega Pichetto Fratin, a creare un modo di procedere del Consiglio che cercasse d'esprimere il consenso e la condivisione sostanziale delle due parti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Purtroppo, per un disguido di carattere tecnico, è mancato il numero legale, ma - come avete visto - il collega Ricca era con noi a discutere sulla questione degli emendamenti.
Purtroppo, queste cose capitano. In ogni caso, Presidente, aggiorniamo a domani.



PRESIDENTE

Colleghi, prendiamo atto dell'ecumenicità della richiesta.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.22)



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