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Dettaglio seduta n.255 del 24/10/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(La seduta ha inizio alle ore 10.06)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Larizza, Rabino, Robotti e Rutallo (il numero legale è 29).


Argomento: Gruppi consiliari

b) Variazione denominazione Gruppo consiliare "Gruppo della Libertà"


PRESIDENTE

Con deliberazione n. 149 del 22 ottobre 2007, l'Ufficio di Presidenza ha preso atto che a decorrere dal 1° novembre 2007, la componente del Gruppo Misto "Progetto Nord Ovest per l'autonomia del Piemonte", cui appartiene il Consigliere Stefano Monteggia, assume la denominazione "Gruppo della Libertà".


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 161 inerente a "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010"


PRESIDENTE

L'o.d.g. prevede la prosecuzione della seduta dell'altro ieri essendosi svolto ieri il Consiglio straordinario sulla "Città della salute" e tematiche legate alla sanità.
Pertanto, passiamo all'esame dei subemendamenti, siamo arrivati al subemendamento rubricato n. 46, ma, in assenza dell'opposizione, sospendo la seduta per cinque 5 minuti, in attesa della sua presenza; in una democrazia compiuta c'è la maggioranza, ma anche l'opposizione.



(La seduta, sospesa alle ore 10.08 riprende alle ore 10.13)



PRESIDENTE

Apriamo i lavori del Consiglio, dopo la sospensione di cinque minuti il numero legale è 29.
Prego di dare copia del subemendamento al Presidente Burzi, al Consigliere Cavallera e alla Presidente Bresso.
Subemendamento rubricato n. 46) presentato dal Consigliere Rossi: pag. 242 c. Punti nascita e rete delle attività pediatriche dopo le parole: "L'impostazione generale che prevede una rete diffusa sul territorio per la preparazione e l'aiuto alla gestione del percorso nascita, si basa sul sistema di servizi che devono garantire il buon esito del percorso e sulla gestione corretta ed efficiente delle situazioni problematiche, il cui contenimento dipende anche dal coordinamento di tali fasi e, ovviamente, dalla formazione ed organizzazione del personale dedicato. Quest'aspetto particolare della rete ospedaliera non può pertanto prescindere dalle necessarie indicazioni per i servizi territoriali. I punti nascita", dopo la parola "nascita" sono inserite le parole: ", di nuova istituzione,".
La parola al Presidente Burzi.



BURZI Angelo

Signor Presidente, sto solo faticando a trovare il foglio, ma, nel frattempo, desideravo ringraziare i colleghi della maggioranza per quella che un tempo sarebbe stata un'usuale cortesia. Siccome i tempi non sono usuali, apprezzo molto il tentativo che si sta compiendo per riportare la situazione ad una norma di consuetudine che tutti dovrebbero rispettare quindi è apprezzato.
Se adesso trovassi anche il foglio cui lei ha gentilmente alluso svolgerei un durissimo intervento a sostegno dell'emendamento, cui per posso anche rinunciare, qualora l'Assessore avesse già trovato il foglio.
"Punti nascita e rete delle attività pediatriche" è questo?



(Commenti fuori microfono)



BURZI Angelo

Presidente...



PRESIDENTE

Prego, Presidente Burzi.



BURZI Angelo

"Punti nascita e rete delle attività pediatriche"?



PRESIDENTE

Esattamente.



BURZI Angelo

Mi sembra che il testo dell'emendamento suggerito, che reca quale prima firma quella del collega Capogruppo Rossi, sia autoesplicante, non so se l'Assessore Artesio abbia avuto modo di leggerlo.
Vedo ampi cenni di consenso, pertanto mi considero esentato dallo spiegarlo, ma non dal sentire la motivazione con cui l'Assessore quasi certamente ci dirà di no, io aspetto sempre volentieri di comprendere le motivazioni del diniego. Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

L'emendamento che chiede di aggiungere, dopo la parola "punti nascita" "di nuova istituzione", che riguarda in modo implicito il criterio previsto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è ripreso nel Progetto Obiettivo materno-infantile relativamente al numero minimo di parti annuali dei punti nascita, affinché questi possano garantire condizioni di sicurezza e l'accompagnamento al parto biologico, piuttosto che a quello cesareo classico della medicina difensiva, evidentemente, non è accoglibile una modificazione secondo la quale si accolgono i requisiti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della normativa nazionale solo da una data "x" in avanti.
Ovviamente, l'emendamento non è ingenuo, fa riferimento alla questione della discussione in atto nei territori relativamente ad alcuni punti nascita che effettuano un numero di parti inferiore a quello previsto dal Piano nazionale, rispetto alla cui conservazione si può ragionare non estraendoli dalla normativa generale, ma valutando nel contesto territoriale l'opportunità e l'eventuale necessaria attività di supporto del resto del sistema ospedaliero, affinché quell'esercizio venga svolto in sicurezza.
Quindi, l'emendamento non è accolto dalla Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Rossi per dichiarazione di voto.



ROSSI Oreste

Mi dispiace che l'Assessore continui a respingere tutti gli emendamenti presentati dai Gruppi d'opposizione, in questo caso si tratta di un subemendamento che aveva presentato il Gruppo della Lega.
Capisco l'Assessore cosa vuole dire quando si rifà alle regole generali per il mantenimento dei punti nascita. È anche vero che il caso d'emergenza è meglio curarlo in un punto nascita particolarmente attrezzato e preparato, non c'è dubbio. Altresì, se in Valle Bormida una donna si sente male e deve raggiungere il punto nascita più vicino, sopprimendo il punto nascita di Acqui Terme, deve arrivare ad Alessandria e, anziché impiegarci 30 minuti, occorreranno 30 minuti più 45.
Le posso assicurare che, se una donna sta male, c'è una grossa differenza tra arrivare ed essere assistita dopo 30 minuti o dopo 30 minuti più 45. Non vorrei mai che per scelte che io ritengo sconsiderate, cioè la chiusura di punti nascita localizzati in zone particolari del territorio piemontese, qualche persona, qualche donna o qualche nascituro rischiasse di lasciarci la pelle, perché qualcuno ce l'avrebbe sulla coscienza, caro Assessore.
Allora, vogliamo ridimensionare la rete? Parliamo per il futuro, le realtà esistenti, almeno per quanto riguarda le più difficili, come quella che le ho accennato, ma sicuramente ce ne erano altre in Piemonte, noi dobbiamo salvaguardarle in tutti i modi, perché ogni persona che riusciamo a curare in tempo, specie quando si parla di emergenza - non è il caso che dica a lei cosa significa un distacco di placenta, dove l'ossigeno al bambino deve essere garantito entro pochi minuti e non entro un'ora e un quarto o altri casi simili - conta e conta più dei soldi che voi non volete destinare a questi punti nascita, preferendo chiuderli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Per quanto riguarda lo specifico, credo che si debba valutare anche un'altra questione.
Noi sappiamo che i ricoveri vengono ridotti al minimo, nel senso che la struttura ospedaliera è riservata proprio al momento critico. Rispetto alle condizioni nelle quali prima si poneva ipoteticamente il collega Rossi dobbiamo anche considerare questo: quando parliamo di territori molto distanti dalle sedi centrali nelle quali si garantiscono più di 500 parti all'anno, ci sono delle realtà dove magari questo valore non lo si raggiunge a volte per differenza di poche decine. Al riguardo, credo che debba essere in qualche modo valutato l'insieme delle questioni.
Quando si parla di distanze di 40-50 chilometri, è chiaro che, se il ginecologo visita la prossima partoriente 2-3 giorni prima del parto, in una situazione precedente era anche ipotizzabile uno stazionamento nel reparto, in attesa del lieto evento, ma oggi questo non è più possibile: il momento di presenza nell'ospedale deve essere riservato solo alla fase del parto. Quindi è una situazione veramente delicata.
A me sono giunte anche notizie di casistiche relativamente a questo fatto, cioè alla non accessibilità più di tanto, se non in caso di estrema gravità diagnosticata, ma a volte le situazioni possono peggiorare anche improvvisamente e la distanza dal punto nascita (come lo chiamiamo adesso) credo debba essere valutata anche sotto questo profilo.
Penso che questo subemendamento sottintendesse un qualcosa, ma quello che non sottintende è il tentativo di riservare sul territorio un servizio molto importante, che ovviamente si rivolge a delle situazioni particolari.
Alla fine, non siamo più di fronte alle famiglie numerose di una volta dove vi era anche un certo tipo di collaborazione familiare nel trasporto senza il ricorso all'ambulanza, perché parliamo di zone decentrate è dunque tutto è più difficile.
Di conseguenza, mi auguro che l'Assessore voglia eventualmente ripensarci, ma qualora così non fosse, dovremmo in qualche modo trovare un correttivo ad una condizione che a volte crea veramente preoccupazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Vignale ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. I colleghi hanno già detto in merito alla maggiore garanzia di presenza di presidi ospedalieri all'interno della nostra regione, anche quelli che non raggiungono i 500 parti.
Al riguardo, viene citato come dato da tenere in considerazione quello relativo gli standard minimi che individua l'OMS. Gli aspetti, però, sono due: o consideriamo le indicazioni che dà l'OMS sempre, e allora non dobbiamo considerarle solo relativamente ai parti, ma anche relativamente al personale e a molti altri elementi, e poi dobbiamo ricordarci che piaccia o non piaccia - abbiamo una rete ospedaliera che è unica nel mondo nel senso che il rapporto fra presidi ospedalieri e abitanti non è certo quello degli altri paesi occidentali o comunque dove vi è la presenza di una rete ospedaliera diffusa. Quindi credo che non sia un dato che pu essere in qualche modo utilizzato, se non in termini generali, per dare un'indicazione generale.
Vi è però un altro aspetto che mi preme sottolineare, non perché non ritenga quello della sicurezza più importante, ma perché l'hanno già trattato i colleghi, cioè quello di garantire l'identità di un nascituro in alcune realtà.
noto che nascere in un ospedale piuttosto che nel capoluogo non rappresenta soltanto una migliore - poi è da verificare - possibilità e garanzia di salute, ma rappresenta anche il radicamento di alcune popolazioni o di un cittadino rispetto al luogo in cui nasce. Secondo noi questo è un aspetto estremamente importante da tenere in considerazione.
Soprattutto, noi crediamo che questa parte, come altre che sono presenti all'interno del Piano che abbiamo contestato, di nuovo ricada nella logica del tentativo di risparmio con la chiusura di servizi.
Ai colleghi che rammentavano che nulla verrà chiuso con il nuovo Piano socio-sanitario suggerisco di prendere la tabella 9 e guardare i presidi che fanno meno di 500 parti: se il Piano verrà attuato - cosa che si dovrà fare, su questo punto noi ci auguriamo di no, altrimenti ve lo scrivete alcuni presidi non avranno più il reparto di neonatologia e crediamo che anche quello di pediatria infantile potrà subire non certo tagli, ma razionalizzazioni (come scrivete in altre parti del Piano).
uno dei tanti esempi di come, con una cultura di carattere economicistico e non di gestione oculata e intelligente della sanità, si prova a risparmiare facendo danni o rischiando di arrecare dei danni per i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato Sì 5 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva Subemendamento rubricato n. 47) presentato dal Consigliere Rossi: pag. 243 c. "Punti nascita e rete delle attività pediatriche" dopo le parole: "La razionalizzazione della rete dei punti nascita avverrà in modo progressivo,*" sono inserite le parole ,"*a partire da quelli di nuova istituzione," Ha chiesto di intervenire, per l'illustrazione dell'emendamento, il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Anche questo subemendamento va nel senso di cui parlavo prima in dichiarazione di voto, cioè quello di tutelare i punti nascita esistenti sul territorio. Chiediamo che la razionalizzazione di eventuali punti nascita sia da considerare valida solo su quelli di nuova istituzione, non su quelli esistenti.
La motivazione è sempre la stessa. Stiamo spendendo sia a livello locale sia a livello nazionale, fondi importanti a favore della famiglia si dice che i fondi non sono mai sufficienti, ce ne vorrebbero sempre di più. Le famiglie hanno problemi ad avere bambini, quelle che decidono di avere figli devono avere il diritto ad essere seguite e curate. Più che mai, il punto nascita, è indispensabile per la mamma in attesa di un bambino, nei giorni del parto e per i giorni post parto.
Per noi è fondamentale mantenere una rete capillare di punti nascita presenti sul territorio, in particolare, in quelle aree della nostra regione vicino a comunità montane o collinari dove ci sono piccoli comuni piccole realtà anche con pochi abitanti e che non possono garantire 500 parti l'anno. Non è possibile, per alcune realtà del nostro territorio garantire 500 parti l'anno.
invece indispensabile che noi amministratori garantiamo alle famiglie che decidono di avere figli, un'assistenza adeguata, non ci devono essere cittadini di serie A che vivono in città e nei grossi centri, e cittadini di serie B, che vivono nei piccoli comuni e nei territori montani. A questi ultimi dovremo dare la possibilità di potersi spostare, di avere un posto di lavoro vicino al punto nascita. Una donna in gravidanza non è detto che abbia bisogno del punto nascita solo al momento del parto, può averne bisogno dopo un mese, due mesi, tre mesi, sei mesi dall'evento. Dobbiamo garantire un punto nascita sufficientemente vicino, in caso di necessità.
Dobbiamo garantire ad una donna in gravidanza nei primi sei-sette mesi di gestazione - periodo in cui deve continuare a lavorare, se lavora - un punto nascita vicino al luogo di lavoro, oppure, in alternativa, alla propria abitazione. Non avere un punto nascita vicino ad una gestante significa non dare un servizio, quindi significa considerarla una cittadina diversa da altri. Eppure è un soggetto che paga le tasse per cui ha il diritto di essere tranquilla, garantita e sicura quando decide, insieme al marito o al compagno, di avere un figlio.
Caro Assessore la invito, ancora una volta, a garantire il territorio piemontese tutto. Un territorio variegato, con realtà collinari, montane e piccoli comuni dislocati sul territorio.
Chiudere punti nascita come quello di Acqui Terme è un errore incredibile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

possibile ritenere che il dibattito che si svolge in quest'aula diventi tanto più efficace, quanto più si costruisce sull'interlocutore un vestito caricatura perché questo vestito caricatura è facilmente aggredibile.
Intanto vorrei sottolineare un aspetto. Quanto detto prima è esattamente coerente con la pagina 243 dove si parla di razionalizzazione da realizzarsi in maniera progressiva. L'accompagnamento all'evento della nascita deve avvenire attraverso un percorso di affiancamento e di consulenza professionale che noi riteniamo opportuno, secondo anche i sentimenti e le attese della persona, attraverso una diffusione della rete dei servizi consultoriali e, non necessariamente, attraverso l'attività ospedaliera. Questo è non solo un elemento di organizzazione territoriale ma è il buon senso che lo dice.
Gradirei che la nostra discussione - lo dico con serenità - non prendesse i toni che sono stati presi nel primo intervento secondo il quale, l'eventuale condizione di difficoltà o avvenimento di tipo infausto che possa accadere rispetto all'esito del parto, possa essere attribuito a modalità di organizzazione della rete ospedaliera o dei servizi. Credo che la politica abbia un dovere generale, da qualunque parti si collochi, di non produrre insicurezza nei cittadini. Non dirò mai all'interlocutore laddove avvenisse un infortunio di questo genere, in un punto nascita non attrezzato da affrontare le emergenze, che la colpa di quell'accadimento è di chi l'ha voluto mantenere.
Se stabiliamo categorie fondamentali di non rinfacciarci, con questo stile, delle responsabilità che attengono a scelte politiche e organizzative, forse riusciremo a parlare di questo tema, che ha un aspetto sanitario, mi rendo conto anche simbolico, in maniera più rilassata e forse, anche, con maggiori dati di fatto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Mi spiace che l'Assessore Artesio (capisco che qualche mese fa non era ancora Assessore) non sappia, o faccia finta di non sapere, che non sempre l'alto livello qualitativo dei punti nascita più eccellenti del Piemonte dà garanzie.
Il principale punto nascita del Piemonte è il Sant'Anna di Torino ricordo che in quell'ospedale ben otto donne hanno rischiato di morire per un'infezione post parto. Quindi non stiamoci a raccontare, Assessore, che il punto nascita sicuro e qualitativamente avanzato, secondo i suoi canoni garantisce di più le donne rispetto al piccolo punto nascita che invece interviene in emergenza quando una persona sta male. Se una persona sta male e ha il tempo per raggiungere un grande centro comunque si dirige lì altrimenti si dirige in uno più piccolo che trova lungo il percorso e che magari le salva la pelle.
Le ricordo anche che se il livello standard qualitativo, come lei dice è uguale in tutti i punti nascita del Piemonte, la invito ad informare coloro che lavorano presso i punto nascita, delle modalità che esistono.
Come lei sa, e ho sollevato anche una polemica in quest'aula, se si chiama l'uno o l'altro punto nascita o, comunque, una struttura ospedaliera del Piemonte che segue donne in gravidanza, qualcuno sosterrà che il vaccino antinfluenzale si deve fare, qualcun'altra che non si deve fare, è assolutamente sconsigliato. Almeno, Assessore, prima di fare certe affermazioni, si informi, verifichi se è veramente così, se non è così si mette in riga. Le assicuro che se una donna sta male e rischia di morire è meglio che si rivolga ad un punto nascita che fa 350 nascite all'anno piuttosto che ad una struttura che fa 5000 nascita l'anno, ma poi fa rischiare di morire ben otto donne per un'infezione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo, per quanto mi riguarda, precisare che siamo in sede di Piano socio sanitario, quindi affrontiamo dei discorsi che, ovviamente, sono nei limiti delle nostre competenze e anche della nostra capacità di valutare soprattutto, le condizioni organizzative, lasciando ai professionisti e alla rete di valutazione delle singole situazioni, le decisioni specifiche.
Non vi è assolutamente alcuna volontà di entrare in un merito che non ci compete. Avendo una certa pratica di organizzazione e di servizi sul territorio, ritengo che in una regione come quella del Piemonte occorre coniugare affermazioni di principio e orientamenti di carattere generale che possono derivare dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dal livello nazionale, da "chi più ne ha più ne metta", tenendo conto delle condizioni esistenti sul territorio. E noi, forse più di altri, siamo in grado di fare confronti fra le aree fortemente urbanizzate, le aree metropolitane e le aree decentrate.
Sotto questo profilo, sottoponiamo ai colleghi valutazioni e domande suggeriamo soluzioni e chiediamo, su determinate questioni, un supplemento di riflessione.
Naturalmente, per poter tirare delle conclusioni, occorre essere documentati e possedere un'ampia casistica.
Ad ogni modo, ribadisco che determinati servizi e realtà, al di là del loro significato e valore emblematico, costituiscono una rete e un sistema di presenza sul territorio, coniugata anche con gli orientamenti del Piano che però, ovviamente dovranno tenere conto delle scelte individuali e delle valutazioni del medico che ha seguito il caso.
Un sistema con una certa articolazione, rispetto ad un altro comporta diversità in termini d'accessibilità. Il tendere a far stazionare pazienti di ogni tipo all'interno delle strutture ospedaliere per meno giorni possibili, è un orientamento di fondo che ha incidenze diverse a seconda delle varie casistiche e patologie, con conseguenze di tipo anche socio economico e organizzativo su quella che è la vita delle famiglie e sulle varie condizioni sociali ed economiche dei diversi soggetti.
Sotto questo profilo, per quanto mi riguarda, il problema è aperto prendiamo atto che l'Assessore si allinea su quelli che sono gli enunciati storici del nostro Piano.



PRESIDENTE

Non ci sono altre dichiarazioni di voto.
Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 47), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 8 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Rossi: pag. 244 dopo il periodo: "Priorità assoluta, ai fini di limitare esiti invalidanti in neonati critici, dovrà essere quella di organizzare il Servizio di Trasporto Neonatale (STEN) articolato in riferimento ai punti nascita di 3° livello con particolare riferimento a quelle aree, prima fra tutte quella di Torino, che attualmente ne sono sprovviste." è' aggiunto il periodo: "Nell'ambito della tutela della salute materno-infantile, viene inserita tra gli obiettivi del Piano Socio Sanitario, la prevenzione della Sindrome della morte in culla - Sudden Infant Death Sindrome e della morte inaspettata del feto- SIUD. A tal fine, la Regione Piemonte recepisce la legge n. 31 - 2006 (G.U. n. 34 del 10 febbraio 2006) nelle finalità di prevenzione, ricerca, aggiornamento professionale e sostegno psicologico alle famiglie colpite".
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Prima di intervenire, gradirei sentire la posizione dell'Assessore Artesio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Di questo subemendamento abbiamo parlato più volte. Stavo giusto accertando le ultime informazioni che mi occorrevano per rispondere su quest'emendamento.
So benissimo che il comportamento della Giunta verrà - proseguendo questo stile - interpretato come indifferenza rispetto alla tutela della salute materno-infantile e, ancora peggio, come un'indifferenza alla sindrome della morte in culla.
La telefonata che stavo svolgendo era volta a verificare se le informazioni che avevo acquisito in fase di discussione in Commissione risultavano fondate o enfatizzate dagli ultimi esiti del Coordinamento romano delle Regioni e dagli Assessorati regionali alla sanità.
Non solo la Regione Piemonte si preoccupa e si occupa della "sindrome della morte in culla", ma il Piemonte è, insieme con altre sei Regioni, una delle Regioni che a livello nazionale ha attuato un proprio programma, che ha come coordinatore scientifico il professor Ghigo. Quindi, quanto qui raccomandato di fare, non solo si condivide che sia fatto, ma si fa.
Come ripetutamente ho detto in Commissione, che senso ha scrivere in un Piano che la Regione deve applicare una legge? Il senso ci sarebbe laddove non l'applicassimo, ma dato che non solo l'applichiamo ma siamo all'avanguardia sul piano nazionale, si rende abbastanza incomprensibile aggiungere questo tipo di raccomandazione. Diversamente, possiamo scrivere in ogni riga che siamo tenuti all'applicazione della normativa riguardante la tutela delle persone affette da diabete e che dobbiamo avere le linee guida sul diabete mellito, e così via.
Francamente, non solo si condivide, ma si promuove con coscienza e scienza questa materia. Siamo fra gli anticipatori della scala nazionale, è una raccomandazione inutile, quindi la Giunta non è d'accordo sull'emendamento.



PRESIDENTE

Ci sono dichiarazioni di voto dopo l'intervento dell'Assessore Artesio? La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Ho fatto bene a richiedere l'opinione dell'Assessore, perché si dimostra come sia, di fatto, sempre contro. Se l'Assessore ritiene che il Piemonte si preoccupi molto di quest'argomento, avrebbe dovuto non esprimere parere contrario, ma richiedere il ritiro dell'emendamento.
Non capisco perché, mentre dà un parere favorevole, dice: "No, votiamo contro. È inutile. Ritiriamolo perché noi non lo recepiamo". "È recepito di fatto è già recepito". Io, in buona fede, ritiro l'emendamento, perch se il Piemonte è all'avanguardia, ne sono ben contento.



PRESIDENTE

Il subemendamento rubricato n. 32 è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Subemendamento rubricato n. 83) presentato dai Consiglieri Burzi e Cavallera: al fondo della lettera a), del punto 5, pagina 260, è aggiunto il seguente periodo: "Al fine di garantire il fabbisogno di posti letto e la continuità di assistenza ai pazienti, le strutture per attività riabilitative per i soggetti affetti da gravi cerebrolesioni acquisite post coma (cod. 75) sono di norma collocate all'interno degli ospedali sede di Dea di II livello".
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Rubo la prima parte dell'intervento per dire che sono totalmente d'accordo con un intervento precedente dell'Assessore Artesio quando sosteneva, se ho ben compreso, la necessità che le categorie mentali anche della comunicazione all'interno di quest'Aula - abbiano delle linee di rispetto reciproco, onde non causare, in questo caso, turbative all'esterno, ma anche per migliorare il rispetto istituzionale che, tra le parti, credo ci debba sempre essere.
Si può litigare nel senso politico e contrapporsi in maniera durissima cercando di mantenere alto il livello dell'istituzione che, come tutti ben sappiamo, i cittadini non apprezzano granché. Credo che, se potessimo dare il nostro contributo, non sarebbe male.
L'emendamento in oggetto è molto tecnico. Cosa prevede l'emendamento? Lo dico sempre per mia madre, perché so già come la pensa l'Assessore. C'è una serie di strutture convenzionate con la Regione, fondamentalmente di natura privata, che tendono a recuperare o riabilitare, dove possibile, i pazienti affetti da gravi cerebrolesioni acquisite in fase di post-coma qualunque sia l'origine del coma.
Attualmente, sempre che l'Assessore non mi dica delle cose contrarie il numero di posti necessari nell'ambito dei DEA della nostra struttura sanitaria, a giudizio del firmatario dell'emendamento - io stesso e il collega Cavallera - è insufficiente per le necessità di questa Regione. Una delle cose che mi ha molto colpito, parlando con la Presidente Nasi, è che le norme che hanno introdotto - non è certamente l'unica causa - i caschi obbligatori, nell'ambito della circolazione su motoveicoli, hanno avuto un eccellente risultato nel ridurre in maniera drastica le morti.
Però, hanno avuto come conseguenza negativa, ancorché meglio di prima il fatto che ci siano un numero di handicap derivanti da incidenti non più connessi con una mortalità, ma che hanno come conseguenza degli eventi o handicap permanenti, talora anche di natura cerebrale.
I posti oggi disponibili nell'ambito della struttura sanitaria sono, a giudizio dello scrivente, non sufficienti. Qual è il problema che si pone? Mentre, condividerei, ove la disponibilità di posti fosse sufficiente non soltanto in termini di pianificazione, ma nell'ambito dell'esistente, che fosse esclusivamente all'interno dei DEA.
Noi riteniamo che il mondo dell'emergenza del Pronto soccorso, che questa Regione ha l'onore di guidare, se non sono cambiate le regole nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, per conto dell'intero comparto italiano il mondo dell'emergenza torinese non soltanto ospedaliero, ma anche universitario ha sempre avuto una posizione di leadership non solo nella gestione, ma anche nella proposizione di sviluppo delle stesse tematiche.
Ad oggi, non essendo sufficienti si chiede di ripristinare quello che già un precedente accordo Stato-Regioni aveva sancito nel 2002 che preferibilmente, ma non esclusivamente, siano da ritenersi soltanto quelli presenti nel DEA per semplice mancanza di disponibilità. Quindi ripristinando ciò che nel 2002 era sancito e che una circolare, invece dell'aprile 2007 riesclude specificandone soltanto l'esclusività apparirebbe al momento eliminare.
Voglia l'Assessore Artesio aiutarci a capire se il tema - che, ripeto è un tema tecnico, ancorché tocchi le conseguenze di traumi estremamente importanti - sia suggeribile quindi accoglibile o, in altro modo non soltanto in termine programmatorio, non si debba inutilmente attendere che sia il pubblico a fare quello che deve, su cui noi condividiamo si debba investire, ma che evidentemente richiederà il tempo necessario perché venga reso disponibile per tutti coloro affetti dalle conseguenze di questi gravissimi traumi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Ovviamente, non aggiungo nulla a ciò che ha detto esaurientemente il collega Burzi. Visto che parliamo di posti letto e di criteri per definire la rete ospedaliera - naturalmente, un metro di misura o comunque un indicatore convenzionale è proprio quello dei posti letto - colgo l'occasione per ricordare a me stesso e anche ai molti colleghi, sia di maggioranza sia di minoranza, che sono stati assidui anche ai lavori di Commissione, che era stato detto - penso dalla Presidente Bresso - che il giorno dopo che avremmo approvato la strutturazione delle ASL e delle ASO avrebbe consegnato l'elenco dei posti letto.
Mi sembra che la collega Cotto fosse particolarmente attenta a questo fatto. Nel senso che non siamo in grado di darvi, se non per aree funzionali sovrazonali, come è stato allegato al Piano, l'indicazione complessiva dei posti letto perché non sappiamo quale sarà la struttura organizzativa delle ASL e delle ASO finché il Consiglio non si è pronunciato.
Però, fu detto "noi i dati li abbiamo tutti, il giorno dopo che si è approvata la strutturazione delle ASL e delle ASO, siamo in grado di consegnare l'elenco disaggregato" che riconduce, ovviamente, a quel totale che qui è già indicato area per area. Adesso sono a chiedere, prima della chiusura dei nostri lavori, per evitare di rimandare alle calende, la conoscenza di questi dati che, a mio avviso, avendo scelto di invertire il 162 con il 161, al momento sarebbero inseribili nel Piano.
Prima, fu detto "non possiamo inserirli a livello di ASL e di ASO perché non sappiamo cosa si deciderà in sede di ristrutturazione"; adesso avendo seguito un percorso di tipo diverso a richiesta della Giunta, visto che siamo alle pagine finali, chiedo di avere questa articolazione e almeno, consegnarla ai Consiglieri. La cosa migliore sarebbe, addirittura sostituire le pagine, visto che adesso conosciamo la struttura definitiva che il Consiglio regionale ha deciso per le Aziende sanitarie nella nostra Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

La materia di riferimento di quest'emendamento riguarda un tema che sarà oggetto di una deliberazione di indirizzo di carattere attuativo in ordine alle attività riabilitative. Ricorderanno i Consiglieri che recentemente, è stata emanata una deliberazione riguardante il principio della continuità assistenziale in riabilitazione e del garante del percorso. Da questo punto di vista, la stessa delibera dà delle indicazioni applicabili in via preferenziale e, laddove sia possibile, ne prevede l'applicazione.
evidente che l'indicazione ottimale vale laddove la risorsa sia reperibile. Altrimenti, in via subordinata, si cercano delle soluzioni egualmente qualificate, ancorché non classificate come ospedali di secondo livello. Quindi, accedere all'indicazione di norma è prevedibile. Di conseguenza, il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento per dichiarazione di voto.
Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 83). Sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 40 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Prendo atto dell'accoglimento di quest'emendamento ed essendone cofirmatario, ringrazio l'Assessore Artesio.
Da tempo avevamo richiesto l'elenco di posti letto disaggregato per Aziende Sanitarie: a tal riguardo, volevo sapere se è prevista l'attuazione di ciò che aveva detto la Presidente Bresso, ovvero che un minuto dopo l'approvazione della delibera di accorpamento sarebbero stati in grado di fornirci l'articolazione per Aziende Sanitarie. Chiedevo soltanto questo.



(Commenti dell'Assessore Artesio fuori microfono)



PRESIDENTE

Sia pure fuori microfono, mi pare che vi sia stata comprensione del pensiero dell'Assessore Artesio da parte del Consigliere Cavallera.
Subemendamento rubricato n. 96) presentato dai Consiglieri Vignale Ferrero, Cavallera: pag. 262: c. la situazione della rete dei presidi ospedalieri e la sua revisione.
Dopo: ".....delle ASL 20 e 22" cassare da: "Inoltre sono state considerate fino a .....], con la riunificazione in un unico presidio di più stabilimenti ospedalieri".
La parola al Consigliere Vignale, per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
un subemendamento che riprende le valutazioni di ieri in merito al Consiglio aperto sulla "Città della salute".
Il secondo paragrafo di pagina 262 individua, in modo assolutamente chiaro, la scelta operata dalla Giunta e dalla maggioranza di individuare l'ospedale della "Città della salute" a Collegno-Grugliasco e prevedere la chiusura di alcuni stabilimenti ospedalieri, così come annunciato peraltro, dalla Presidente Bresso in più occasioni.
Non lo stiamo desumendo, ovviamente, ma lo diciamo perché è scritto: "Pare opportuno che siano affrontati in via prioritaria i problemi che riguardano i nodi centrali della rete ospedaliera che presentano problematicità, come l'area metropolitana di Torino, anche in relazione alle proposte inerenti la progettazione della Città della salute. Inoltre sono state considerate quelle situazioni che possono prevedere una razionalizzazione dell'attuale attività - segue la parte che riteniamo più negativa - con la riunificazione in un unico presidio di più stabilimenti ospedalieri".
Crediamo che questo individui, in modo chiaro ed inequivocabile, quello che sarà il futuro che il Piano tratteggia, cioè la Città della Salute a Grugliasco-Collegno, all'interno della quale vi saranno alcune specializzazioni di ospedali oggi presenti nella rete ospedaliera torinese siano essi - perché lo ha detto la Presidente in più comunicazioni alla stampa locale - il CTO, piuttosto che il Sant'Anna o il Regina Margherita.
Crediamo che questo sia ben lontano dalle indicazioni che anche alcuni esponenti di maggioranza davano nel Consiglio di ieri, ovvero la costruzione della Città della Salute e il mantenimento delle strutture ospedalieri oggi esistenti, anzi il loro potenziamento. Per cui siamo fortemente contrari.
Sottolineo un altro aspetto al quale non abbiamo e non avremo risposta: in questo Piano tagliamo 641 posti letto. La vecchia tabella 15 - cioè quella dei posti letto divisa per ASL, che è stata presto cancellata, ma non sono cancellati i posti letto in incremento - prevede un incremento di 150 posti letto relativamente alle strutture in funzione nelle sedi di Asti e Mondovì, 104 posti letto per le postacuzie ad Alessandria... Insomma avevamo fatto un conto: peraltro, è divertente vedere che nel sub emendamento precedente alle elezioni amministrative della primavera scorsa si evince, casualmente, che l'aumento dei posti letto andava sempre a ricadere su città in cui si votava (Moncalieri, Domodossola, Alessandria eccetera). Ma è certamente un caso! Quindi se uniamo i 641 posti letto che dobbiamo tagliare e che il Piano taglia nella tabella 14 (cioè quella non disaggregata) e i circa 400 posti letto di maggiore assegnazione, e non c'è la Città della Salute, noi sappiamo che vi saranno 400 nuovi posti letto più 600 che s'indica nella tabella macro - quindi 1.000 posti letto in totale - che dovranno essere tagliati nella rete ospedaliera piemontese.
Per questo motivo, noi crediamo che se si potessero cassare le ultime quattro righe si darebbe maggior possibilità al Consiglio di fare una valutazione sulla Città della Salute, reputando che vi sia ancora la possibilità di non compiere l'errore dell'individuazione che oggi la Giunta ha fatto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio, per esprimere il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

L'articolazione del pensiero del Consigliere Vignale è sicuramente molto approfondita, e introduce connessioni che onestamente mi sfuggono forse anche perché nella discussione di ieri mattina non ha potuto seguire la parte relativa all'analisi dei DRG sul presidio Molinette e quindi non ha potuto verificare la mobilità che oggi affluisce al presidio stesso.
Quindi non vedo connessioni rispetto alla proposta di subemendamento e al discorso di programmazione qui richiamato.
introdotto un criterio di programmazione che prevede anche razionalizzazioni in tre siti rispetto a prestazioni oggi sparse. Come tutte le programmazioni, continuiamo a affermare che fortunatamente non siamo l'unica sede di consultazione e nemmeno l'unico livello decisionale di programmazione, perché esistono livelli territoriali ai quali evidentemente, attribuiamo più fiducia di quanto ne attribuiscano altri.
Pertanto, quindi questo subemendamento soppressivo vede il parere contrario della Giunta.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 31.
Indìco la votazione nominale sul subemendamento n. 96), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 9 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Rossi e Dutto: pag. 268 Al punto e) "L'attività attualmente svolta dovrà essere riorganizzata, compatibilmente con lo sviluppo dei necessari adeguamenti strutturali e organizzativi della rete dei presidi dell'area metropolitana prevedendo lo sviluppo delle attività di oculistica negli altri presidi della rete ospedaliera in particolare in quelli sede di D.E.A., per consentire la necessaria integrazione con altre discipline e per il trattamento dei traumi oculari".
Sono premesse le parole: "Premessa la funzione dell'ospedale Oftalmico nell'ambito della rete oculistica regionale per le caratteristiche di eccellenza in campo oftalmologico e di centro di riferimento regionale per oftalmologia infantile, glaucomi, retina, maculopatia, patologie corneali, ipovisione oftalmologia plastica, traumatologia, oncologia".
La parola al Presidente Rossi.



ROSSI Oreste

Signor Presidente, forse, su questo argomento riuscirò a non litigare con l'Assessore Artesio, poiché dovrebbe essere un testo sostitutivo della vecchia formulazione, che, però, l'Assessore dovrebbe accettare. Ne do lettura: praticamente, al punto e) sono premesse le parole "premessa la funzione dell'Ospedale Oftalmico nell'ambito della rete oculistica regionale per le caratteristiche di eccellenza in campo oftalmologico e di centro di riferimento regionale per oftalmologia infantile, glaucomi retina, maculopatia, patologie corneali, ipovisione, oftalmologia plastica traumatologia, oncologia".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Fatta questa premessa, il periodo prosegue nella formulazione che inizia con il "così modificato". Questo è un testo integrativo in premessa si concorda sulla proposta.



PRESIDENTE

Il numero legale è sempre 31.
Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 4), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente presenti 45 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato Sì 41 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Rossi e Dutto: pag. 269 dopo il punto f) viene inserito: Giaveno - Valsangone (ASL 5) "A fronte delle risorse già stanziate e delle caratteristiche territoriali dell'area, considerate le istanze degli Enti locali interessati viene valutata l'opportunità di ripristinare il pronto soccorso per le 24 ore potenziare il reparto di chirurgia, potenziare i laboratori diagnostici, di dare la possibilità di effettuare cure oncologiche".
La parola al Presidente Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Signor Presidente, in questo caso, per quanto riguarda l'Azienda Sanitaria n. 5 Giaveno-Val Sangone, noi chiediamo che, a fronte di risorse già stanziate e delle caratteristiche territoriali dell'area, considerate le istanze degli Enti locali interessati, venga valutata l'opportunità di ripristinare il pronto soccorso per le 24 ore, quindi potenziare il reparto di chirurgia, i laboratori diagnostici e dare la possibilità di effettuare cure oncologiche.
Di fatto, chiediamo che l'ospedale competente rimanga una struttura dotata di reparti di diagnosi, cura e - importante - pronto soccorso 24 ore su 24, perché, purtroppo, spesso e volentieri, le urgenze si risolvono solo trovando in tempi rapidissimi un adeguato servizio di pronto soccorso. Se il Pronto Soccorso è chiuso o in una parte della notte non fa servizio indubbiamente, il rischio per la salute di chi si trova in condizioni disperate è molto alto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla tutela della salute e sanità programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Ovviamente, il parere della Giunta è contrario, non perché debba esserlo, data la provenienza della proposta da parte dell'opposizione, ma in quanto abbiamo già ripetutamente discusso in Commissione in relazione al ruolo che i presidi ospedalieri svolgono all'interno della rete e anche all'inopportunità in un atto di programmazione di predeterminare per i presidi ospedalieri il funzionamento dei reparti, quali particolari specializzazioni debbano essere mantenute piuttosto che potenziate, salvo laddove questo sia già avvenuto, come vedremo in altri paragrafi e in altri passaggi, in una valutazione di programmazione della rete ospedaliera territoriale. Quindi, il parere è negativo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 31.
Non essendoci richieste di dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale su tale subemendamento rubricato n. 5, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato Sì 10 Consiglieri hanno votato NO 33 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 66) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta, Boniperti e Ghiglia: A pagina 269 S.S. Revisione Rete ospedaliera Collegno (ASL 5) aggiungere: "A fronte delle necessità indicate dal territorio nell'ospedale di Susa s'intendono garantire i servizi diagnostici in particolar modo relativamente alla mammografia clinica già esistente, ma non in funzione e potenziare i servizi di screening mammografico".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, questo subemendamento è riferito ad un aspetto che abbiamo già trattato in sede - credo - di Consiglio o di incontri con l'Assessore - non ricordo - relativamente al mammografo presente all'Ospedale di Susa. Oggi, non esiste in quella città un servizio di mammografia...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Vignale.
Colleghi, abbiate pazienza, ma, arrivati ad un certo punto di decibel devo intervenire. Mi scuso di disturbarvi, ma il Consigliere Vignale deve poter esprimere il suo parere sul subemendamento n. 66.
Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Non esiste nella città di Susa un servizio di mammografia e neppure di screening mammografico, nonostante sia stato acquistato dalla Regione Piemonte un mammografo non più di due o tre anni fa ed esista il tecnico di radiologia in Susa con un'iniziativa che ha fatto Alleanza Nazionale: sono state raccolte più di 900 firme che verranno depositate all'Assessore in merito a questa mancanza di servizio, che oggi è parzialmente o in toto garantito da una struttura privata (anche se l'Assessore ha avuto indicazioni difformi, glielo confermo) esistente a 20-30 metri dall'ingresso dell'ospedale di Susa, che invece svolge un numero consistente di mammografie.
Gli uffici lavorano ovviamente in buona fede, ma capire quella che è tutta la realtà del territorio regionale credo non sia sempre facile.
Certamente gli uffici avranno contattato il Direttore generale dell'ASL 5 il quale però ha indicazioni differenti, se non altro rispetto alle necessità di una popolazione.
Ripeto, consegneremo le 900 firme, che in una città come Susa non sono certo poche, raccolte per avere uno screening mammografico, perché in tutta la realtà locale c'è un servizio assolutamente parziale e in moltissime occasioni lo stesso viene erogato a Ulzio e nell'ASL 5 dell'ospedale di Rivoli. Quindi voi capite che, anche da un punto di vista logistico, per chi abita nella Valle di Susa, è un problema non irrilevante.
Noi, al di là di come finirà la votazione (mi sembra di capire che salvo alcuni emendamenti, è in qualche modo scontata), ci auguriamo che proprio in questi, che sono ospedali di "frontiera", cioè che servono una popolazione che in qualche modo si attesta sulle realtà montane (lo dico per la provincia di Torino, vale per Susa come vale per Lanzo, come per altri presidi), ci sia soprattutto da un punto di vista diagnostico una struttura che consenta ai cittadini di utilizzarne il servizio.
L'altra valutazione è di carattere economico. Esiste un patrimonio della Regione, che è la macchina che fa le mammografie nell'ospedale di Susa: se rimane ferma, non solo inutilizzata, come a volte è già accaduto diventerà uno strumento non più utilizzabile.
In conclusione, la nostra seconda valutazione è che si faccia un ragionamento anche sulle spese che sono state sostenute per attrezzare quell'area per effettuare questo tipo di servizio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Estinguerei la risposta su due profili. Il primo riguarda il giudizio sull'emendamento, che è un giudizio negativo non tanto per esplicite ragioni di contenuto, quanto - come sempre - per la coerenza che si cerca di mantenere nelle indicazioni delle funzioni tra ciò che può essere programmabile in un Piano, come anche edito di una programmazione territoriale già concordata e preesistente, e gli elementi di introduzione rispetto a funzioni e prestazioni che arrivano dalla sensibilità e dalle informazioni locali del Consiglio, ma che non sono aggregate in un percorso di programmazione compiuto. Quindi il parere sull'emendamento è contrario.
Nel merito, invece, già sulla base della prima sollecitazione del Consigliere avevo acquisito dal Direttore generale dell'ASL 5 le informazioni che in questo intervento vi erano o sembrano essere non così complete come mi erano state rappresentate.
In modo particolare, ricordo che la programmazione locale, già confrontata anche con l'Amministrazione del territorio, prevede un potenziamento della funzione relativa ai tumori femminili presso il presidio di Avigliana, e che il tecnico di radiologia è egualmente impiegato nell'ospedale di Susa e nel servizio territoriale di Ulzio; ci al fine di ottimizzare il suo tempo-lavoro.
Non risulterebbe al Direttore generale dell'ASL che il numero di mammografie richiesto al presidio di Susa, che si aggirava intorno alla ventina settimanali, sia espletato in forma maggiore presso un presidio privato, cui le persone ricorrerebbero in assenza di un'offerta pubblica.
Ma poiché questa opinione permane e persiste, evidentemente i dati dei cittadini riportati dal Consigliere Vignale la confermano.
Al riguardo, chiederò una relazione al Direttore generale dell'ASL, in modo tale che ci si possa confrontare sulla difformità di valutazione di dati che a oggi sono a nostre mani.
Quindi sull'emendamento parere contrario, sull'interessamento invece provvedo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 66), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 8 Consiglieri hanno votato 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Ghiglia, Botta Vignale e Casoni: pag. 270 Moncalieri - aggiungere: "la Giunta si impegna, nel triennio, a reperire le risorse per la realizzazione del nuovo nosocomio secondo le previsioni del Piano di Edilizia Sanitaria recentemente approvato" Subemendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Ghiglia, Botta Vignale e Casoni: pag. 270 Ivrea e Castellamonte - aggiungere: "la Giunta si impegna, nel triennio, a reperire le risorse per la realizzazione del nuovo nosocomio secondo le previsioni del Piano di Edilizia Sanitaria recentemente approvato".
La parola al Consigliere Vignale, che illustra entrambi i subemendamenti.



VIGNALE Gian Luca

L'emendamento, come altri che abbiamo presentato - quindi illustro anche il n. 13 perché cambia solo l'indicazione geografica - prevede di stanziare delle risorse per gli ospedali di Moncalieri e l'ospedale del Canavese, considerato che la delibera di edilizia sanitaria non stanzia delle risorse per gli stessi, nonostante indichi, nel periodo in cui avrà valore la delibera stessa, la realizzazione di questi ospedali.
Bisogna dire che l'Assessore Artesio ha presentato un subemendamento che, in qualche modo, li recepisce entrambi, così come un altro emendamento presentato dal collega Botta. Io attenderei non in merito a questi emendamenti, ma rispetto all'emendamento rubricato n. 67, il parere della Giunta.
Ovviamente io non posso illustrare l'emendamento presentato dall'Assessore Artesio, ma potendo intervenire nel merito, vorremmo sapere qual è l'intervento della Giunta rispetto all'emendamento n. 67, anche se è presentato dalla Giunta stessa. Se la valutazione fosse positiva potremmo anche ritirare gli emendamenti n. 12 e n. 13



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Nella Conferenza dei Capigruppo sono state esaminate le ultime proposte di emendamento pervenute. Si è discusso a lungo sulla modalità con la quale recepire una volontà politica espressa dai proponenti gli emendamenti relativamente a dati di credibilità in ordine all'effettiva volontà di perseguire, anche con supporti economici, le intenzioni della programmazione in ordine ai nuovi presidi.
Pertanto, avendo considerato come questioni esemplari, il presidio di Alessandria, quello di Moncalieri e quello del Canavese, una modalità che si riteneva di condividere era quella di impegnare l'amministrazione regionale al finanziamento degli studi di fattibilità una volta che il livello territoriale avesse, con certezza e credibilità, definito l'ambito territoriale di realizzazione. Stiamo parlando di situazioni nelle quali è più o meno avanzato lo studio locale in ordine alla collocazione dei presidi stessi.
La formulazione che avevamo individuato e che ipotizzavamo di collocare a pagina 277 è di questa natura: "Nel triennio di validità del Piano saranno reperite, previa individuazione delle rispettive aree di insediamento, le risorse necessarie a finanziare gli studi di fattibilità dei nuovi ospedali, previsti dalla delibera di Consiglio regionale", ad esempio, Alessandria, Canavese, Moncalieri. La delibera del Consiglio regionale citata è quella dell'edilizia sanitaria.
La Giunta ha verificato anche con l'Assessore Peveraro, la disponibilità sostanziale di mantenere e onorare questo impegno, quindi confermo l'intenzione della Giunta di presentare l'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Ci esprimeremo in merito, anche solo per dichiarazione di voto all'emendamento n. 67 e ritiriamo gli emendamenti n. 12 e n. 13, pur avendo indicazioni differenti.
Gli emendamenti n. 12 e n. 13 prevedevano lo stanziamento delle risorse per la realizzazione degli ospedali, quello della Giunta prevede il finanziamento per gli studi di fattibilità. Considerato le valutazioni che faceva l'Assessore, che sono corrette, cioè che non è stata ancora individuata, soprattutto in due casi, l'area, ci pare che avere garanzia sulla possibilità di realizzare gli studi di fattibilità dei tre presidi ospedalieri, sia comunque un passo avanti importante.



PRESIDENTE

I subemendamenti rubricati n. 12) e 13) sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Gli emendamenti rubricati n. 6), 22) e 62) verranno discussioni congiuntamente Subemendamento rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Rossi e Dutto: pag. 222 Novara (ASO 905) Si prevede (compatibilmente con le risorse disponibili) una nuova struttura ospedaliera, in considerazione dell'importanza dell'Ospedale e della sua vetustà e delle caratteristiche di presidio di riferimento sovrazonale con attività universitaria.
Aggiunto: L'ASO comprenderà oltre che il presidio di Novara, anche quello di Galliate.
Al punto sono abrogate le parole: "(compatibilmente con le risorse disponibili)" Subemendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Nastri Cavallera e Cotto: Al punto 5.5 Revisione della rete ospedaliera piemontese, nella parte relativa a Novara (ASO 905) le parole: "Si prevede (compatibilmente con le risorse disponibili) una nuova struttura ospedaliera" sono sostituite dalle seguenti: "Si prevede di assicurare la disponibilità di adeguate risposte finanziarie per una nuova struttura ospedaliera".
Subemendamento rubricato n. 62) presentato dai Consiglieri Cattaneo Cavallaro e Valloggia: Area Novara (ASO 905) pag. 271 Sopprimere le parole: "(compatibilmente con le risorse disponibili)." La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione del subemendamento rubricato n. 6)



ROSSI Oreste

Si tratta di un emendamento concordato con l'Assessore. Di fatto, si elimina la parte fra parentesi "compatibilmente con le risorse disponibili" e il periodo rimane: "si prevede una nuova struttura ospedaliera in considerazione dell'importanza dell'ospedale e della sua vetustà...
relativamente l'ASO di Novara".
Ripeto, viene eliminata la parte "compatibilmente con le risorse disponibili" anche perché l'Assessore ha dato informazione che ha trovato ulteriori fondi - rispetto a quelli che aveva già concordato con la struttura ospedaliera - relativamente ad ulteriori 50 milioni di euro suddivisi in cinque anni (dieci milioni di euro l'anno).
Dovrebbe essere un emendamento accettato dall'Assessore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Nastri per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 22).



NASTRI Gaetano

Si tratta di un emendamento che dovrebbe avere l'appoggio della maggioranza. Visto che ho qualche minuto a disposizione, vorrei parlare dell'ospedale di Novara. Sicuramente, in questi due anni, il pungolo fatto dall'opposizione ha portato a fare passi in avanti, visto che sono stati stanziati diversi milioni di euro per la costruzione del nuovo nosocomio nella città di Novara. Non dimentichiamo che Novara è la seconda città del Piemonte, quindi necessitava, e necessita, di una nuova struttura per evitare la mobilità passiva verso la vicina Lombardia.
Questo mi porta a fare delle considerazioni a livello generale. Va bene che l'emendamento venga approvato, tuttavia ci sono almeno due quesiti che attendono risposta. Una è quella sull'alienazione delle proprietà dell'ospedale. Ne ho parlato qualche girono fa con l'Assessore, sicuramente questo è un problema. Sappiamo perfettamente che le proprietà dell'ospedale sono tantissime, non soltanto fabbricati, ma anche terreni e tutto quello che concerne una proprietà ricca. Il problema è che tali proprietà sono vincolati da contratti che hanno delle scadenze, quindi bisogna capire come procedere e quale percorso avviare affinché anche questi contratti vengano svincolati o, nello stesso tempo, visto che si tratta di aziende agricole come si pensa di collocare nei casi in cui queste persone dovessero lasciare.
L'altro questione è legata a quando verrà sottoscritto il protocollo di intesa che sarà e dovrà essere propedeutico all'accordo di programma.
Un'altra questione è il valore delle proprietà dell'ospedale. Si parlava di una valutazione di 115 milioni di euro, mentre una perizia fatta qualche anno fa, sempre dall'ospedale, il valore era di 120 milioni di euro.
Verificare bene come voler procedere.
interessante capire se si vuole procedere con un project, oppure con un project costruendo, capire qual è il percorso e, soprattutto, i tempi.
Non credo che arriveremo alla posa della prima pietra a gennaio 2008, anche se lo vedo abbastanza vicina come data.
Questi sono i quesiti che andrebbero chiariti, visto che stiamo per approvare questo emendamento che ha un accordo sia di maggioranza sia di minoranza. Sono quesiti importanti cui non si può, sicuramente, non dare delle risposte.
Uno è relativo all'alienazione da parte dell'ospedale e, soprattutto (questa è un'altra domanda), se questo denaro sarà utilizzato per la costruzione dell'ospedale di Novara o sarà posto in un fondo per la costruzione di nuovi ospedali. Occorrerà capire: oggi non c'è chiarezza.
Altri due aspetti importanti: i vincoli delle aziende e le alienazioni di queste proprietà.
Terzo punto è capire se i quattrini che, eventualmente, dovessero arrivare dalla vendita di questi beni, saranno utilizzati per la costruzione dell'ospedale di Novara oppure per altre situazioni in Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cattaneo



CATTANEO Paolo

Anch'io insieme ai colleghi Cavallaro e Valloggia, ho presentato un sub emendamento - direi - identico ai colleghi che mi hanno preceduto nell'illustrazione.
Innanzitutto, vorrei ricordare al collega Nastri che ha pubblicizzato il fatto sostenendo che era stato accolto un emendamento presentato dal Centrodestra per l'ospedale, che gli emendamenti sono stati presentati sia dalla maggioranza sia dall'opposizione. Quando l'abbiamo presentato, non sapevo neanche che ne fosse stato presentato uno molto simile dai Consiglieri Rossi e Nastri; pubblicizzare mezze verità è un certo modo di fare politica che non mi trova d'accordo.
Devo aggiungere che, evidentemente, deve essersi trattato di una svista da parte della Giunta regionale; l'Assessore Bairati, nel luglio di quest'anno, illustrando nell'Aula Magna dell'ospedale Maggiore di Novara questa nuova realtà e questo nuovo progetto, aveva parlato in termini certi e aveva già reso delle risposte.
Il Consigliere Nastri non era presente, ma la scelta del project leasing, doveva essere approfondita ma mi sembra di aver capito che dopo la finanziaria dello scorso anno..



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Cattaneo. Il discorrere della maggioranza può essere interessante, ma non in sala Consiglio.
Prego, collega Cattaneo.



CATTANEO Paolo

Mi sembra di capire che ci si sia orientati verso il leasing, che allora non era possibile e che oggi, dopo l'ultima Finanziaria, si è reso tale.
Per quanto riguarda le risorse, mi sembra di ricordare che il costo era di 350 milioni; di cui 33 già disponibili secondo l'accordo Stato-Regione e altri 50 disponibili negli anni successivi.
Quindi, tutti i proventi delle proprietà dell'ospedale che verranno vendute man mano che si libereranno le cascine, verranno usati per costruire queste strutture. Ci sono già dei contatti con l'ISMEA su questo discorso.
L'Assessore Bairati aveva anche indicato delle date, e devo confermare che si sta procedendo e operando sul territorio finalmente in modo celere.
Termino il mio intervento asserendo che la cosa positiva è verificare che le realtà locali sono tutte concordi nel costruire e portare avanti l'iniziativa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Prendo la parola sull'ordine dei lavori e sul fatto personale, per rispondere anche al collega Cattaneo.



PRESIDENTE

Consigliere Nastri potrà intervenire in sede di dichiarazione di voto.
La parola all'Assessore Artesio per rispondere sugli emendamenti n. 6 n. 22 e n. 62, che potrebbero in qualche modo riguardare anche l'emendamento n. 7.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Ho sottomano solamente il n. 6) e il n. 62).



PRESIDENTE

Mi scusi Assessore, sono il n. 6), n. 22) e n. 62); all'eventuale accoglimento dell'emendamento rubricato n. 6, decadrebbero e verrebbero assorbiti il n. 22, il n. 62 e il n. 7.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Per intenderci, una sequenza di emendamenti riguarda la soppressione della frase contenuta "compatibilmente con le risorse compatibili".
Emendamenti che hanno tra i sottoscrittori il Consigliere Nastri, il Consigliere Cattaneo e il Consigliere Rossi.
Su questo emendamento c'è il parere favorevole della Giunta in ragione delle argomentazioni illustrate dai Consiglieri intervenuti. In tal senso possiamo solo aggiungere qualche elemento di informazione.
intenzione dell'Amministrazione assegnare - attraverso la Giunta regionale - al Direttore generale dell'Azienda sanitaria la competenza per l'attivazione delle relazioni amministrative, volte alla definizione degli Accordi di programma, ovvero la titolarità di convocazione e di organizzazione dei percorsi per la definizione dell'Accordo di programma.
Questo permette un livello locale di governo dei tempi evidentemente più vicino alle esigenze e alle conoscenze locali di quanto potrebbe essere la programmazione centrale.
Attivo in questo percorso e in questa responsabilità, anche la risoluzione di una serie di quesiti più specifici posti, chiarendo soltanto che il reperimento delle risorse derivanti dall'alienazione è funzionale al finanziamento dell'ospedale, non ad altro tipo di orientamento, in altri tipi di funzione.
Il finanziamento della struttura è fondato sul trasferimento delle risorse centralmente definite e su quante acquisibili dai percorsi di alienazione dei beni delle ASL. In tale direzione, si è aggiunto un impegno da iscrivere nella Finanziaria del 2008, relativamente alla predisposizione di un impegno annuale - per cinque anni - di dieci milioni di euro, volto a configurarsi come quota di partecipazione per il leasing in costruendo ovvero, per alleggerire l'ammortamento annuale che la stessa azienda dovrebbe fare in ordine alla costruzione dell'immobile e al suo utilizzo.



PRESIDENTE

Assessore, se ho inteso bene, lei accoglie il 6) e il 22). Accogliendo il 6, di fatto vengono assorbiti e superati sia il 22), sia il 62) - e anche il 7).
La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Intanto, ringrazio l'Assessore Artesio per una parte delle precisazioni che mi ha fornito. Per quanto riguarda, invece, l'Assessore Bairati che come ha già detto il collega Cattaneo, aveva costruito, all'interno dell'Aula Magna, tutto il percorso per arrivare poi alla costruzione di un nuovo ospedale, ritengo opportuno che invece l'Assessore stesso risponda in Aula, in modo tale che tutto questo rimanga agli atti e non nell'Aula Magna dell'ospedale di Novara.
Quindi, i quesiti che ho posto qualche minuto fa rimangono perché su una parte ha risposto l'Assessore Artesio, sull'altra dovrebbe rispondere l'Assessore Bairati in Aula e non sicuramente nell'Aula Magna dell'ospedale di Novara.
Chiaramente, siamo favorevoli all'emendamento. Per precisazione, in modo tale che rimanga agli atti, si associa alla votazione, nel senso che ha appoggiato in pieno questo emendamento, anche il collega Stefano Monteggia che, in questo momento, è assente per problemi di salute.


Argomento: Varie

Saluto del Vicepresidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media statale "G. Bella" di Acqui Terme


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media statale G. Bella classe 2D, di Acqui Terme in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 161, inerente a "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010" (seguito)


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Poiché su questa materia si è verificata una convergenza e una presa d'atto comune degli impegni dell'amministrazione rispetto alle diverse articolazioni degli emendamenti, volevo capire, solo per acquisire il testo finale a mani della Giunta, se anche la modalità prevista dall'emendamento 22 che non solo abroga la parentesi, ma dà come indicazione la previsione delle adeguate risorse sia testo sul quale gli altri Consiglieri non ritengono più di intervenire, riconoscendosi nella sintesi che viene fatta nell'emendamento 22.
Solo per sapere a quanti interlocutori devo rispondere. Perché se così fosse, si risponde un'unica volta. Se anche il Consigliere Cattaneo, che è capofila delle altre firme, si adegua al contenuto dell'emendamento rubricato n. 22 senza dichiarazioni di voto, il parere della Giunta si esprime in modo favorevole sia sul n. 22, sia sul n. 6. Sapendo che il n.
22 assorbe il n. 6. Siete d'accordo? No, allora ho fatto bene a porre la domanda.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi. Solo per informare i colleghi su come si svolgeranno le votazioni. Voteremo un emendamento alla volta. Invito l'Assessore a dare il parere della Giunta emendamento per emendamento.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto? La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Personalmente, mi sembra più chiaro l'emendamento che prevede di togliere la parte tra parentesi, che era quello che avevamo concordato con l'Assessore: "Si prevede una nuova struttura ospedaliera". Dire: "Si prevede di assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per una nuova struttura ospedaliera" lo vedo ancora più...



(Commenti in aula)



ROSSI Oreste

Se diciamo: "Si assicura la disponibilità di adeguate risorse finanziarie", sta all'Assessore dire di sì. Altrimenti, io lo vedo molto chiaro con "Si prevede una nuova struttura ospedaliera". È ovvio che nel "Si prevede" ci saranno anche le risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallaro; ne ha facoltà.



CAVALLARO Sergio

Penso che anche noi ci adeguiamo a questa versione dell'emendamento e la facciamo, sicuramente, nostra anche perché comprende la parte che riguarda l'ospedale di Galliate, che è già un accordo era in progresso e che vorremmo venisse concluso completamente.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento per dichiarazione di voto.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Sono favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole. L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato Sì 43 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Passiamo al subemendamento rubricato n. 22). Collega Nastri, lo mantiene o lo ritira? La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Invece di scrivere: "Si prevede di assicurare", io proporrei: "Si prevede una nuova struttura ospedaliera con adeguate risorse finanziarie".
Presidente, modifichiamo solo questo. Le porto la parte corretta.



PRESIDENTE

Consigliere Nastri, se ci fa avere il testo della sua proposta proviamo a vedere se è coerente con quanto votato in precedenza dall'aula.
L'emendamento rubricato n. 22) è stato riformulato aggiungendo, dopo il testo approvato, quanto segue ", con adeguate risorse".
Prima di porre in votazione il subemendamento rubricato n. 22), chiedo il parere della Giunta regionale.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Sono favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo; ne ha facoltà.



CATTANEO Paolo

Presidente, potrebbe dare lettura dell'ultima dizione, per cortesia?



PRESIDENTE

Il testo recita: "Si prevede una nuova struttura ospedaliera in considerazione dell'importanza dell'ospedale e della sua vetustà e delle caratteristiche di presidio di riferimento sovrazonale con attività universitarie, con le adeguate risorse".



CATTANEO Paolo

Praticamente si aggiunge "...con adeguate risorse". Mi sembra ovvio comunque va bene.



PRESIDENTE

Melius abundare quam deficere: presumo sia questo l'intendimento del Consigliere Nastri.
Indìco la votazione nominale del subemendamento rubricato n. 22), come riformulato, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 42 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Collega Cattaneo, ritengo che l'emendamento n. 62) sia assorbito dai due sub-emendamenti precedenti. Intende ritirarlo?



CATTANEO Paolo

Presidente, non ricordo cosa preveda il Regolamento, però questo non è assorbito. Forse bisognava votare assieme l'emendamento n. 6 e il n. 62.



PRESIDENTE

Possiamo dare la stessa votazione anche per il subemendamento 62? Assessore Artesio, sul subemendamento rubricato n. 62) diamo la stessa votazione?



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Ovviamente, il parere della Giunta è favorevole.



CATTANEO Paolo

Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 62), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 42 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Rossi e Dutto: Pag. 222 Nel periodo: Novara (ASO 905) "Si prevede (compatibilmente con le risorse disponibili) una nuova struttura ospedaliera, in considerazione dell'importanza dell'Ospedale e della sua vetustà e delle caratteristiche di presidio di riferimento sovrazonale con attività universitaria".
Aggiunto: L'ASO comprenderà oltre che il presidio di Novara, anche quello di Galliate.
Dopo la parola "Galliate" sono aggiunte le parole: "che ospiterà attività ospedaliera tra cui il reparto di oculistica".
La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Anche quest'emendamento è stato concordato con l'Assessore. Si parla dell'ospedale di Galliate, che dipenderà dall'ASO di Novara.
L'emendamento prevede quanto segue: dopo le parole "di Galliate" si chiede di aggiungere le parole "...che ospiterà l'attività ospedaliera tra cui il reparto di oculistica". Ovviamente è relativo al presidio di Galliate.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per esprimere il parere della Giunta regionale.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

La Giunta esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 7, sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 Consiglieri votanti 43 Consiglieri hanno votato Sì 43 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Rossi, Dutto: pag. 223 Vercelli (ASL 11) Occorre quindi prevedere una differenziazione più consistente dell'offerta degli attuali presidi, in coerenza con gli effettivi bisogni delle popolazioni, secondo le indicazioni sui fabbisogni di posti letto per disciplina del presente documento.
Si prevede perciò di concentrare le funzioni per acuti a Vercelli e a Borgosesia, procedendo ad una ridefinizione delle funzioni degli ospedali di Gattinara e Santhià da trasformarsi in Presidi Sanitari Polifunzionali che dovranno garantire assistenza residenziale, prestazioni sanitarie ambulatoriali, nonché la presenza di hospice nella sede di Gattinara e di dialisi in quello di Santhià.
Dopo la parola "hospice" sono inserite le parole: "e di prestazioni chirurgiche ambulatoriali" La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione.



ROSSI Oreste

Anche questo è un emendamento concordato: dopo le parole "nonché la presenza di hospice", si chiede di aggiungere le parole "...e di prestazioni chirurgico-ambulatoriali".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per esprimere il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Chiedo scusa per l'attimo di disattenzione: si tratta dell'emendamento che prevede di inserire, dopo la parola "hospice", le parole "...e di prestazioni chirurgico-ambulatoriali"?



ROSSI Oreste

Sì.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Sono d'accordo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 8), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 42 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 89) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta: Al capitolo 5, paragrafo 5.5, capoverso "Area funzionale sovrazonale del Piemonte Nord - Biella (ASL 12)", pagina 272 dopo il primo paragrafo aggiungere il seguente: "Completare i lavori dell'immobile conosciuto come il "Laboratorio di Sanità", ubicato vicino al prossimo ospedale di Biella, ove verranno ospitati tutti i servizi di prevenzione presenti sul territorio (Spresal Arpa, etc) oltre ai servizi di prevenzione provinciali e dove potrà trovare allocazione "Tessile e salute", organizzazione che tende a coniugare il tessile con la qualità sanitaria del prodotto che viene a contatto con la pelle." La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Come dice l'emendamento crediamo che sarebbe importante completare i lavori dell'immobile - noto come laboratorio di sanità - ubicato vicino al costruendo ospedale di Biella, dove potranno essere ospitati servizi di prevenzione sul territorio, oltre ai servizi di prevenzione provinciale dove potrà trovare locazione "tessile e salute", un'organizzazione che coniuga il tessile con la qualità sanitaria del prodotto a contatto con la pelle. In merito all'ultimo aspetto estremamente importante tanto da un punto di vista sanitario, quanto da un punto di vista industriale.
Relativamente alla qualità dei tessuti, da una parte, e alla pericolosità dei tessuti dall'altra, cioè quelli importati, è estremamente importante fare un'opera di informazione che, nell'area del Biellese, si sta facendo in modo molto appropriato. Se si prevedesse, nel Piano, di completare l'immobile faremmo una cosa importante per l'area del Biellese.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Il parere della Giunta è contrario.
Quest'emendamento è stato presentato a conclusione del percorso di confronto con i Gruppi e con la Conferenza dei Capigruppo. Al di là del tempo limitato per l'approfondimento, è un emendamento che, come alcuni precedentemente respinti, introduce criteri di programmazione molto puntuali usando la scala territoriale regionale per determinare non la definizione della rete ma, addirittura, delle funzioni prima che la scala territoriale le determini.
Questo livello di specificazione e di indirizzo, posto in capo al territorio non è, in questa fase della programmazione, condivisibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 89), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato Sì 13 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 90). Presentato dai Consiglieri Vignale Casoni, Botta: Al capitolo 5, paragrafo 5.5, capoverso "Area funzionale sovrazonale del Piemonte Nord-VCO (ASL 14)", pagina 273 dopo il primo paragrafo aggiungere il seguente: "Al fine di rispondere a tutte le esigenze del territorio s'introduce l'Emodinamica tra le specialità previste per l'ASL 14".
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione dell'emendamento il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Crediamo importante prevedere, all'interno del Piano, l'introduzione dell'emodinamica tra le specialità previste nell'ASL 14 perché oggi non è presente.
Sappiamo quali sono le indicazioni che, in più occasioni, ha dato l'Assessore in merito al Piano, cioè il carattere non programmatorio del Piano stesso. Pertanto immaginiamo, e non ci va molta immaginazione, che l'emendamento possa essere respinto. Tuttavia, ci auguriamo che quest'aspetto venga tenuto in debita considerazione.
Che un'intera ASL possa utilizzare dei servizi, per la verità non proprio vicini come quelli degli ospedali dei capoluoghi confinanti con la provincia di Verbania, crediamo debba essere valutata attentamente. In realtà, la vicinanza è maggiore agli ospedalieri lombardi, quindi si rischia, per tutti gli interventi relativi all'emodinamica, di avere una mobilità passiva importante verso le aree lombarde relativamente a quello che potrebbe essere non soltanto un servizio in più erogato, ma anche quello che potrebbe rappresentare un costo in più per la sanità piemontese.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio per il parere della Giunta.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Il Consigliere Vignale è ben consapevole di quali sono le indicazioni del Piano e i limiti delle proposte dei Consiglieri. Non si può accogliere l'indicazione dell'introduzione delle emodinamiche quando l'amministrazione regionale sta percorrendo la necessità di costruire un atto d'indirizzo su tutti i servizi d'emodinamiche. Rispetto al quale atto d'indirizzo, una specifica indicazione per un determinato ambito territoriale, produrrebbe un disequilibrio, una disparità di trattamento rispetto ad una programmazione che va fatta su criteri di carattere generale il più possibile oggettivi tenendo conto non soltanto del dato della compensazione territoriale, ma della strumentazione necessaria a far funzionare un'emodinamica. Cioè, quali servizi di supporto e competenze professionali visto che la qualificazione di emodinamisti non è così diffusa quanto s'immagina moltiplicando e facendo proliferare le richieste di emodinamica territoriale.
Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 90), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 47 Consiglieri votanti 45 Consiglieri hanno votato Sì 13 Consiglieri hanno votato NO 32 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 91) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni Botta: Al capitolo 5, paragrafo 5.5, capoverso "Area funzionale sovrazonale del Piemonte Nord-VCO (ASL 14)", pagina 273 dopo il primo paragrafo aggiungere il seguente: "Al fine di garantire la maggiore offerta alla cittadinanza sul territorio occorre mantenere la sperimentazione gestionale del Centro Ospedaliero Cusiano (già COQ)".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione dell'emendamento.



VIGNALE Gian Luca

Quest'emendamento segue un po' uno dei primi emendamenti presentati.
A me risulta che non si chiami più centro ortopedico di quadrante di Omegna -come, peraltro, è scritto nell'emendamento che la Giunta fa al Piano - ma Centro Ospedaliero Cuciano. Perlomeno quello è quanto è riportato presso la struttura ospedaliera di Omegna.
Avendo indicato all'interno di un nostro emendamento la positività di questa forma di sperimentazione che ha migliorato i servizi per i cittadini, diminuito la mobilità passiva, aumentato la mobilità attiva e dato un incremento economico netto in parte per la società che gestisce, ma per la maggior parte (51%) all'ASL stessa, riteniamo che, al di là di quelle che saranno le attività che la programmazione regionale assegnerà al centro ortopedico di quadrante di Omegna, si debba mantenere quella che è la sperimentazione gestionale del centro ospedaliero Cusiano.
Diciamo anche - non l'abbiamo emendato - che è vero che un Piano pu essere programmatorio, ma è altrettanto vero che o non si citano alcuni presidi oppure dire "tenendo conto delle attività che la programmazione regionale assegnerà al centro ortopedico di quadrante di Omegna" è ovviamente tutto e niente, cioè può significare o non significare nulla anche in questo caso e non è neppure un'indicazione generale che viene data rispetto a questo presidio.
Noi, comunque, ci auguriamo, al di là di quello che sarà l'esito dell'emendamento come più volte detto, che quest'esperimento positivo valutato da un punto di vista oggettivo, venga mantenuto; poi può essere per carità - implementato, certamente la programmazione regionale deve intervenire per valutare quali possono essere le migliorie in termini di offerta sanitaria da apportare.
Credo però che questo tipo di sperimentazione vada mantenuta.
Comunico soltanto - non c'entra niente col n. 91 - che ritiriamo l'emendamento n. 92, perché, di fatto, è già previsto nella delibera n. 162 che abbiamo votato e quindi è sostanzialmente inutile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Il parere della Giunta è contrario.
La sperimentazione gestionale in quanto sperimentazione gestionale si chiama centro ortopedico di quadrante. La valutazione sulla sperimentazione gestionale è arrivata alla scadenza. Non è corretto iscrivere l'esito di una valutazione che non compete esclusivamente al Consiglio regionale e si fonda su dati della relazione della Direzione generale, su dati di valutazione di andamento economico e di offerta di qualità della prestazione, che quindi non attengono a quest'organo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 91), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 10 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Comunico che il subemendamento rubricato n. 92) è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Subemendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Dutto, Rossi: pag. 226 Il punto: Mondovì (ASL 16) La conclusione dei lavori di costruzione a Mondovì nel nuovo ospedale prevista entro il 2006, con l'incremento di circa 100 posti letto rispetto all'attuale presidio, ed il contemporaneo mantenimento dell'ospedale di Ceva pongono problemi gestionali, che dovranno essere risolti prevedendo un riassetto organizzativo all'interno della rete ospedaliera dell'Area funzionale sovrazonale.
Aggiunto: Occorre garantire il DEA di primo livello di Mondovì con le discipline ritenute essenziali per un adeguato servizio ai bisogni del territorio e per il presidio di Ceva un miglioramento della gestione dell'emergenza.
Le parole: "pongono problemi gestionali, che dovranno essere risolti prevedendo un riassetto organizzativo all'interno della rete ospedaliera dell'Area funzionale sovrazonale" sono abrogate.
La parola al Consigliere Dutto, per l'illustrazione.



DUTTO Claudio

Come sapete, a Mondovì stanno per terminare i lavori di costruzione del nuovo ospedale. A fronte di questo, il Piano sanitario prevede la conclusione dei lavori e il contemporaneo mantenimento dell'ospedale di Ceva, però dice una frase che, a mio avviso, non ha senso di esistere in un Piano sanitario: "...pongono problemi gestionali che dovranno essere risolti prevedendo un riassetto organizzativo all'interno della rete ospedaliera dell'area funzionale sovrazonale".
In sostanza, il Piano pone un problema, ma non dà le soluzioni. A mio avviso, nel Piano dovrebbe prevedersi, sì, la conclusione dei lavori di costruzione di Mondovì, ma anche il contemporaneo mantenimento dell'ospedale di Ceva. Punto.
Ci sarà il nuovo ospedale di Mondovì che sostituisce il vecchio ospedale di Mondovì e ci sarà l'ospedale di Ceva così come oggi è, che continuerà a dare i servizi che oggi ci sono. Non vedo un collegamento.
Pertanto quest'emendamento prevede proprio di cancellare quelle parole che ho prima citato, cioè proponiamo di cancellare le parole "pongono problemi gestionali che dovranno essere risolti prevedendo un riassetto organizzativo all'interno della rete ospedaliera dell'area funzionale sovrazonale". Quindi ci fermiamo al "contemporaneo mantenimento dell'ospedale di Ceva".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Parere contrario della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Credo che mantenere la dizione così com'è vuol dire calare una cortina fumogena su quello che è il pensiero o la volontà della Giunta regionale in ordine a questa realtà territoriale.
Ritengo che, al di là del merito che ha illustrato molto bene il collega Dutto, non sia accettabile in un Piano, altrimenti non si capisce perché andiamo ad approvare un documento di tale spessore e che dà indicazioni in tutte le direzioni, ma che indicazioni? Poi vedremo bisognerà fare all'interno della legge...
Sono giri di parole che, alla fine, tendono solamente a prendere tempo mantenere le mani libere, ma lasciano interravvedere poco di buono, visto anche da un'ottica locale.
Penso che sarebbe stato meglio, da parte della Giunta, esporre chiaramente i propri punti di vista, naturalmente affrontando anche le eventuali conseguenze che ci possono essere, magari momentaneamente, in termini di dissapori o di incomprensioni con la realtà locale, ma mantenere dizioni di questo tipo, a mio avviso, non è utile per nessuno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 10), sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 10 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Subemendamento rubricato n. 10 bis) presentato dai Consiglieri Dutto e Rossi: pag. 226 Il punto: Mondovì (ASL 16) La conclusione dei lavori di costruzione a Mondovì nel nuovo ospedale prevista entro il 2006, con l'incremento di circa 100 posti letto rispetto all'attuale presidio, ed il contemporaneo mantenimento dell'ospedale di Ceva pongono problemi gestionali, che dovranno essere risolti prevedendo un riassetto organizzativo all'interno della rete ospedaliera dell'Area funzionale sovrazonale.
Occorre garantire il DEA di primo livello di Mondovì con le discipline ritenute essenziali per mantenere un adeguato servizio ai bisogni del territorio e per il presidio di Ceva un miglioramento della gestione dell'emergenza.
Dopo le parole: "gestione dell'emergenza" inserire le parole: "assicurando il mantenimento di un adeguato servizio ai bisogni del territorio".
La parola al Consigliere Dutto per l'illustrazione.



DUTTO Claudio

L'emendamento riguarda la stessa questione del precedente, anche se va a modificare un passo successivo. Devo commentare che la mancata accettazione del nostro precedente emendamento, getta un velo oscuro su quello che sarà il futuro dell'ospedale di Alba.
Con quest'emendamento, laddove si parla di Ceva (siamo alla fine del secondo capoverso del testo) e dove si scrive, relativamente al Presidio: "un miglioramento della gestione dell'emergenza" chiediamo di aggiungere le parole "Assicurando il mantenimento di un adeguato servizio ai bisogni del territorio". Questo, per quanto riguarda il presidio di Ceva.
Vista la bocciatura del precedente emendamento chiederei di inserire almeno questa dizione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Artesio, sul subemendamento 10/bis.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Chiedo un minuto di tempo per una verifica sul subemendamento.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, per permettere una verifica all'Assessore passiamo all'emendamento. Non è usuale ma l'Aula è sovrana...
Ha chiesto la parola l'Assessore Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Il Consigliere Dutto nell'illustrazione dell'emendamento ha affermato che la questione avrebbe "gettato un velo oscuro sull'ospedale di Alba".



(Intervento del Consigliere Dutto fuori microfono che interviene per correggersi: non si tratta di Alba, ma di Ceva)



PRESIDENTE

Le voci fuori microfono non sono registrate, quindi, nell'attesa di chiarire, passiamo al successivo subemendamento: Subemendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Cirio, Casoni Guida: Nel punto 5.5 lettera d) "Principali criticità nella rete ospedaliera" al punto "Alba (ASL 18)" tutto il secondo periodo, dalla parola "L'ASL" fino al termine, viene sostituito dalle parole: "Fino al suo completamento sarà mantenuto il livello di prestazioni attualmente garantito dai presidi esistenti".
La parola al Consigliere Cirio per l'illustrazione.



CIRIO Alberto

Qui sì che si parla dell'ospedale d'Alba, ma i colleghi cuneesi a volte si confondono.



PRESIDENTE

La "provincia d'Alba" è in provincia di Cuneo, no?



CIRIO Alberto

Per il momento; è una vecchia disputa ma visto che siamo nel Comitato promotore della provincia d'Alba ci permettiamo un chiarimento con i colleghi che confondono Alba con Mondovì...
In ogni caso, tornando alla serietà dell'emendamento che vado ad illustrare, lo abbiamo proposto in seguito ad una discussione avvenuta in sede di Commissione, quando il collega Guida sulla garanzia dei servizi nei Presidi d'Alba e di Bra, aveva chiesto un espresso impegno da parte della Presidente Bresso (eravamo nella fase in cui l'attuale Assessore non aveva ancora ricevuto la nomina), a che i servizi negli ospedali d'Alba e di Bra non venissero ridimensionati nell'attesa della realizzazione, dell'avvio effettivo del nuovo Presidio sanitario d'Alba-Bra.
Il paradosso - e lo dico da albese - che ritengo non derivi soltanto da una questione di logica territoriale, ma di principio generale, è che se questo Piano sanitario ha l'obiettivo di razionalizzare e, quindi diminuire e ridurre i costi, è strano che l'unico episodio piemontese in cui un territorio ha scelto di rinunciare a due ospedali per farne uno solo, compaia citato al capitolo "criticità". Noi avremmo sperato fosse...
Assessore, capisco che i cuneesi la disturbino appositamente, affinch non si possa parlare di Alba...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia!



CIRIO Alberto

In una scelta che riteniamo intelligente, una scelta lungimirante, una scelta anche rara, se vogliamo, perché rinunciare al campanile di due Presidi ospedalieri per farne uno solo a metà strada è sicuramente qualcosa di raro, ci ha sempre incuriosito che tale Presidio venga inserito nell'ambito delle criticità.
Al di là di quest'aspetto, abbiamo richiesto all'Assessore l'accoglimento dell'emendamento perché, paradossalmente, da domani, cioè dal momento in cui questo Piano sanitario sarà in vigore, le previsioni tecniche dello stesso rischierebbero - se applicate agli attuali Presidi d'Alba e di Bra - di mettere in seria discussione il mantenimento di determinati servizi. Sarebbe paradossale perché, rispettate totalmente e completamente le tabelle predisposte, si arriverebbe al paradosso per cui a fronte di una scelta di razionalizzazione rara e lungimirante, si sconterebbe una penalizzazione, invece che un vantaggio o un atteggiamento premiante.
Per questi motivi abbiamo richiesto all'Assessore che il secondo periodo della pagina n. 290, in cui si parla dell'ospedale di Alba e dell'ospedale unico, sia sostituito dalla dicitura che prevede che fino al completamento del nuovo ospedale unico sia mantenuto il livello di prestazioni attualmente garantito dai Presidi esistenti.
Faccio ancora notare che la dicitura di quest'impegno, che la Presidente Bresso aveva dichiarato - e del quale, peraltro, abbiamo avuto modo di prendere atto e di ringraziare in sede di Commissione competente non fa altro che - expressis verbis - palesare un impegno nella sostanza già assunto.
Richiediamo dunque che venga accolta la proposta dell'emendamento, di sostituzione a pag. 290 dalla parola "ASO" alla parola "Piano" con "Fino al suo completamento sarà mantenuto il livello di prestazioni attualmente garantito nei Presidi esistenti".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida.



GUIDA Franco

Ha detto bene il collega Cirio: quando abbiamo presentato l'emendamento, a fronte dell'illustrazione dello stesso o in discussione dello stesso argomento in Commissione (se ne ricorderà sicuramente il Presidente Rostagno e l'Assessore pro-tempore, la Presidente Bresso) avevamo parlato della vicenda in termini di premialità, per la decisione di due comunità di chiudere i loro ospedali e costruirne uno nuovo a Verduno.
I lavori sono iniziati, però se si applicasse il Piano immediatamente verrebbero applicate anche le tabelle, obbligatoriamente riferibili oltre che alla ginecologia-ostetricia per l'ospedale di Bra, anche al numero di posti-letto conteggiati. In tal senso, occorre però tener conto della presenza sul territorio di alcune cliniche private, che costituiscono uno dei pochi poli di sanità privata, che sì funzionano, ma non soltanto per i cittadini d'Alba, ma anche per quelli della Liguria, piuttosto che della Lombardia o della Valle d'Aosta, che vengono conteggiate nell'ambito dei posti-letto.
Secondo me, quest'inciso, previsto nell'emendamento, toglie dalla precarietà i due presidi di Alba e di Bra, in attesa che l'ospedale nel 2012, come sembra, forse anche prima, entri in funzione.



PRESIDENTE

Mi sembra che la Provincia di Cuneo sia coperta in termini di interventi sull'emendamento in questione.
La parola all'Assessore Artesio.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Per la verità, avevo come indicazione, con lo stesso contenuto, una versione che, forse, avevamo visto dopo la prima stesura, che recitava così: "L'ASL in fase di realizzazione dovrà ridefinire la struttura per adeguarla alle previsioni del presente Piano, mantenendo fino al trasferimento nel nuovo ospedale di Verduno i reparti e i servizi offerti dalla...".
Dopodiché, letterariamente si può fare tutto. Credo che, dal punto di vista letterario, su questo Piano abbiamo già fatto di tutto, anche mettere un punto ogni due parole.
Quindi, poiché il contenuto è chiaro, non poteva essere equivocato anche secondo le illustrazioni dei Consiglieri. Sul contenuto si conveniva anche in funzione delle rassicurazioni già date in Commissione. Avevo proposto una formulazione che mi sembrava conseguente. Non sembra sufficientemente assertiva da parte dei Consiglieri che dimostrano una gran fiducia, limitatamente alla mia capacità di tradurre in letteratura l'emendamento stesso.
Il contenuto è condiviso nella forma desiderata dall'Aula.



PRESIDENTE

Quindi, se ho interpretato bene, il parere è favorevole.
La parola al Consigliere Burzi per dichiarazione di voto.



BURZI Angelo

Siccome più volte sostengo la tesi che sarebbe opportuno che tutti i colleghi, non solo quelli di opposizione, si ricordassero di essere Consiglieri regionali in questa Regione che è fatta di tante province. A mio avviso, troppe. Io sono tra coloro che ne auspicherebbe l'abolizione ma a questo penseremo non appena avremo...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

No, sono per l'abolizione di tutte le Province, non di una Provincia.
Poi, si parte dalla lettera A di Alba e si arriva fino all'ultima in ordine alfabetico.
M'interessa, invece, sostenere la tesi, che era sottocutaneamente messa all'interno dell'emendamento, della premialità che, personalmente, leggo come meritocrazia, un'altra di quelle cose di cui rarissimamente si parla.
Ritengo, infatti, che se se ne parlasse, le opinioni sarebbero diverse sempre che i partiti non abbiano perso del tutto le radici da cui provengono però, c'è sempre spazio per sorprenderci. Ed è particolarmente importante nell'area della Sanità.
Assessore, non si dolga della mancanza di fiducia. Lei l'italiano lo conosce. Siccome non è una materia così diffusa, sappia che io, su una formulazione da lei scritta, in genere, propenderei perché sia più chiara ed efficace della maggior parte di quelle scritte dai colleghi non soltanto presenti in Aula, ma anche e soprattutto da coloro che scrivono le leggi e molto spesso sono funzionari per altri versi eccellenti. Quindi sull'italiano non abbia dubbi lei è promossa, almeno per quanto mi riguarda, a pieni voti.
La fiducia è una cosa da conquistarsi. L'attenzione, che lei ci sta dedicando, è certamente una componente che noi non formalmente apprezziamo.
Le chiederemmo di riflettere, quando avrà finito la sua vacanza in Aula.
Lei non lo sa, ma questa per lei è vacanza, infatti, la guerra comincerà quando queste delibere saranno state approvate e lei dovrà semplicemente fare l'Assessore. Di spazio per la meritocrazia ce n'è moltissimo nell'area che lei governa.
Le ricordo un aneddoto. Nel 1999, facevo l'Assessore al bilancio. Anche allora la sanità non andava bene con i conti. La differenza che dai banchi dell'allora minoranza - di quella che anche oggi è minoranza, ma non lo sa perché manca il voto a certificarne il fatto quantitativo - alcuni personaggi autorevoli, tra cui il Presidente della Provincia, Saitta, altri hanno fatto carriera, alcuni fanno l'Assessore, non soltanto ritenevano di accusarci di gestione non efficace e non efficiente, ma abbondavano nell'uso di termini che lei ha auspicato, nell'intervento di questa mattina, venissero eliminati, quando non indispensabili, dal nostro modo di confrontarci. Personalmente, ritengo che in quella strada bisogna cominciare a mettere dei mattoni.
Le dicevo, facemmo una delibera che chiamai del buon Governo, che aveva come unico scopo di ridurre le polemiche e di tagliare i costi della sanità. In quanto, ritengo che tagliare i costi non significa ridurre i servizi, ma procurare delle risorse per fare altre cose. L'elenco delle cose che dalla sanità piemontese, pur eccellente, meriterebbe venissero finanziate è molto, molto lungo. La delibera sanitaria ne è un esempio, ma di esempi lei ne troverà centomila e anche di casi in cui lei vorrebbe intervenire, ma le risorse non le ha.
Non è vero che non le ha. Andarsele a procurare, richiede di compiere un'azione rivoluzionaria, perché di questo si tratta, andando a rompere meccanismi di conservazione di cui la sanità piemontese è ricchissima in ogni e qualunque azienda e in ogni e qualunque categoria delle persone che lavorino, siano esse interne o esterne.
Nel concetto di premialità, che qui veniva invocato per motivare un emendamento, che ci fa molto piacere sia stato accolto, significherà che nei prossimi budget non usi soltanto le serie storiche per definire le prossime valutazioni - perché a ciò verrà indotta dai Direttori e Funzionari del suo Assessorato - ma usi anche qualche modalità innovativa.
Altrimenti, continueremo, e di esempi le assicuro ce ne possono essere mille, a premiare chi è stato o inefficiente e, semplicemente, verrà giustificata una sua continuità di inefficienza, o chi è stato bravo in quell'arte che io chiamo del tarocco, su cui lei sa insisto molto perch sul taroccare i dati non solo questa Regione, ma anche questa Regione ha delle attitudini che ormai arrivano dal 1971. Ci sono degli artisti nell'ambito della gestione della contabilità delle aziende, che già per sua natura è molto complessa.
Allora, partendo da Alba -in attesa che Alba non diventi Provincia e tutte le altre vengano eliminate nell'interesse dei cittadini, cosa su cui cercheremo di darci da fare, facendo quello che ci compete e proponendo disegni di legge -se lei volesse fare qualche esempio di premialità o di efficienza, sappia che troverà delle sponde non facilmente recuperabili.
Quindi, recuperiamo più risorse possibili. Poi, magari litighiamo sul dove metterle, ma intanto recuperiamole.
Perché, senza auspicare e neanche sottolineare aspetti di malasanità che non ci interessano, né ci competono, di sprechi di inefficienza ahimè anche questo sistema è ricchissimo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sul subemendamento rubricato n. 18) sul quale l'Assessore Artesio, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 44 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Se siete d'accordo, considerando che ci sono ancora sette emendamenti e posto che la maggioranza aveva segnalato una riunione nella pausa pranzo in sala A, potremmo concludere i nostri lavori antimeridiani con la votazione dell'emendamento n. 10 bis e riprendere la seduta pomeridiana alle ore 14.30, per terminare gli ultimi sette sub-emendamenti e l'esame degli ordini del giorno collegati.
Dal momento che non vedo cenni contrari, passiamo all'esame dell'emendamento 10 bis.
Il subemendamento rubricato n. 10 bis) risulta già illustrato dal collega Dutto, con la correzione indicata da alcuni colleghi.
La parola all'Assessore Artesio, per esprimere il parere della Giunta regionale.



ARTESIO Eleonora, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al Welfare

Poiché questa proposta di emendamento è stata oggetto di discussione in più sedi, io ricordavo una correzione che mi sembrava condivisa ma che, non avendo sentito citare dal Consigliere Dutto non riuscivo più a ricostruire se si riferisse a questo paragrafo o meno.
Io ero favorevole a questa formulazione: "Occorre garantire il DEA di primo livello di Mondovì con le discipline ritenute essenziali per un adeguato servizio ai bisogni del territorio, e per il presidio di Ceva un miglioramento della gestione dell'emergenza per mantenere un adeguato servizio".
Ero consapevole di confrontarmi con questa versione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Va bene. Modifichiamo l'emendamento come proposto dall'Assessore.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento rubricato n. 10 bis, con le modifiche proposte dall'Assessore e accolte dal primo firmatario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 39 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
I lavori riprenderanno alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.57)



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