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Dettaglio seduta n.239 del 03/10/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO



(Alle ore 10.33 il Vicepresidente Pichetto Fratin comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Bresso, Buquicchio Moriconi, Pedrale, Pizzale e Valloggia.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta del Consigliere Muliere di anticipare la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi al termine dei lavori del Consiglio

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta del Consigliere Burzi di chiarimenti in merito alla situazione dell'Ordine Mauriziano


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Sull'ordine dei lavori, le chiedo se è possibile prendere in considerazione la possibilità di anticipare di mezz'ora o un'ora la Conferenza dei Capigruppo prevista per le 18.30.



PRESIDENTE

La Conferenza dei Capigruppo era stata prevista per le 18.30, ma, se vi è consenso, si può anche prevedere per le 18.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non essendoci alcun consenso ieri, ci è assolutamente indifferente la variazione d'orario oggi, quindi i Capigruppo di maggioranza, ovviamente si possono riunire quando ritengono opportuno.
Tra l'altro, mi risulta sia prevista una riunione di maggioranza alle 13, e in questo mi permetto di chiederle, ove ciò sia confermato, perché mi piacerebbe che le notizie che riguardano i nostri lavori fluissero in aula come questo sia sinergico con i nostri lavori. Non le sfuggirà, Presidente che sono le 11.03. Ieri sera abbiamo sentito - io purtroppo le ho sentite solo via rete, quindi non so se la trasmissione via rete fosse fedele rispetto a quanto avveniva in Aula - una serie di ulteriori lezioni supplementari su quanto quest'Aula sia inutile e sul fatto che ci si stia opponendo in maniera che sta tra il ricattatorio, il fascista, e una serie d'altri aggettivi che per comodità non uso replicare.
Come dicevo, sono le 11.03 e siamo in una modalità di aula che non abbiamo convocato, come Gruppi di opposizione - perché, poi, uno perde il filo e quando è in mezzo al fiume si dimentica perché c'è entrato rispetto a una forzatura di cui siamo, ove possibile, ancor più critici di quando è iniziata e di cui non ci prendiamo alcuna responsabilità, n sostanziale né politica. Dopodiché, vorremmo capire senza alcuna fretta non vogliamo che la gente parli, come talora spesso capita, prima di pensare - come questa maggioranza intende andare avanti nei nostri lavori.
Quando e se ci saranno delle idee chiare, leggeremo volentieri dei documenti, perché - lo anticipo - delle parole, molte e molto controverse pur avendo tutt'ora una memoria decorosa, diciamo che ce ne facciamo un po' poco cale.
Quindi, se la maggioranza ha delle cose da dire, prenda carta e penna un video o un'altra modalità, scriva delle cose, metta delle date e delle firme. Capisco, è una modalità medioevale, ma a noi piace così: ci piace leggere onde poter riflettere, confrontarci e capire, perché non comprendiamo bene perché siamo in ritardo, perché non si discuta.
Poi, la riunione dei Capigruppo la facciano quando si riterrà opportuno.
Alle 14 dovrebbe iniziare la riunione del pomeriggio, ma temo di fare un facile pronostico: se c'è una riunione di maggioranza, dubito che la seduta inizi alle 14. Allora, la cortesia vorrebbe che venisse posticipata cosa alla quale noi facilmente accondiscenderemo: alle 14, o meglio all'inizio della sessione pomeridiana, i Capigruppo di minoranza - anticipo avranno un'esigenza di confronto al loro interno per commentare gli ultimi confusi avvenimenti delle ultime ore. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Presidente Burzi, ma ferma la legittimità della scelta di partecipazione a una formale Conferenza dei Capigruppo, quindi alla libertà di partecipazione da parte dei Gruppi...



BURZI Angelo

Formale in che senso?



PRESIDENTE

C'è stata una formale convocazione nella giornata di ieri, per iscritto, per le 18.30, ma la politica ha i suoi riti, di conseguenza direi che, prima della chiusura della mattinata o comunque entro un ragionevole lasso di tempo, sentendo anche il Presidente Gariglio, si potrebbero organizzare, se loro ritengono - e questo è interesse di tutto il Consiglio, non solo della maggioranza o dell'opposizione - i lavori del pomeriggio, che possono anche quadrare con gli orari, perché, come è stato comunicato, c'è una riunione di maggioranza intorno alle 13.
La consuetudine ci porta anche a considerare che difficilmente i lavori si apriranno alle 14, quindi potrebbe anche esserci la Conferenza dei Capigruppo in un momento appena successivo, intorno alle 14.30, con un Consiglio che riparte alle 16, in modo da fare alcune valutazioni di organizzazione, almeno sotto l'aspetto personale, prima ancora che come valutazione dei Gruppi. Mi riservo, però, di sentire il Presidente Gariglio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Probabilmente, mi sono perso qualche puntata.
Mi è parso che ieri, nella parte finale della giornata, si sia anche parlato - capisco che sia un argomento di dettaglio, e come tale mi scuso con i colleghi se porto del fervore nei nostri lavori - dell'ipotesi (che non è più tanto un'ipotesi) che il Mauriziano venga commissariato.
Ripeto: mi secca disturbare quest'Aula con un problema di così modesta entità, e che probabilmente qualcuno prenderà come tendenza a perder tempo.
Sul tema del Mauriziano e su come l'Ordine di San Maurizio e San Lazzaro abbia avuto l'esito che ha avuto (c'è voluto un certo numero di secoli a costruirlo e un po' meno d'anni per renderlo nelle condizioni non eccellenti in cui oggi versa), pare che le modalità che il Consiglio regionale nella scorsa legislatura si diede, legiferando in tal senso Fondazione e quant'altro - abbiano ricevuto una serie di richiami, sia formali, dal punto di vista giuridico, sia sostanziali, se - come sembra essere - si riparla di commissariamento.
Poiché anche il giornale "Sua Stampità" afferma che il Mauriziano dice, perché io non ho elementi, in quanto stiamo parlando di cose ben più importanti - ha tutt'ora una serie di criticità, a noi sembra utile che, su questo tema, qualcuno dica qualcosa.
Qualcuno, evidentemente, che ne ha le responsabilità, tradotto: la Giunta, nelle sedi che ritiene opportune. Quando parlo di sedi ho sempre l'abitudine a pensare alla sede delle Commissioni o dell'Aula, ma si pu fare anche una conferenza stampa a Pollenzo o a Verbania, si può fare un'intervista, ma io tendo sempre a privilegiare, per ora, le fasi istituzionali.
Noi, rispetto a questo tema - l'abbiamo anche scritto nel nostro documento, e, con questa pessima abitudine, abbiamo scritto, messo una data e firmato - ritenevamo ieri, l'altro ieri e riterremmo oggi di aver dato una certa rilevanza per il Piemonte.
Pertanto, ci attendiamo senza fretta che anche di questo si parli.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame delle 62 inversioni di punti all'o.d.g.
presentate in data odierna.
Richiesta inversione rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 36 Proposta di Legge n. 414 "Contributi per l'applicazione della musicoterapica-effetto Mozart" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Anche oggi proviamo a riproporre a questo Consiglio una discussione relativa ad una proposta di legge presentata dal nostro Gruppo - la prima firmataria, tra l'altro, è la collega Cotto - rispetto ad un argomento importante. Il tema, come lei prima giustamente citava attiene ai contributi per l'applicazione della musicoterapia (o anche "effetto Mozart").
Questa proposta di legge è volta a sostenere l'utilizzo della musicoterapia come strumento d'attività da svolgere nell'ambito degli ospedali o nelle strutture socio-sanitarie.
Perché questo progetto di legge presentato da un componente del nostro Gruppo? L'iniziativa nasce dalla consapevolezza che la paura, l'ansia e l'angoscia sono sensazioni quotidiane che vengono vissute dai malati e dalla convinzione che la musica possa essere un importante supporto alle cure mediche, perché attraverso questo strumento si può cercare di modificare positivamente lo stato psicofisico dell'organismo umano.
In alcune strutture considerate all'avanguardia, sia in Italia sia all'estero, questa terapia è già utilizzata attraverso gruppi di giovani musicisti diplomati al Conservatorio o specificatamente formati, che svolgono questa attività all'interno delle strutture ospedaliere nei confronti dei malati ospitati in tali strutture.
I dati che noi abbiamo rilevato dagli studi e dalle esperienze che si sono verificate sia in Italia sia all'estero ci dimostrano che, attraverso la musicoterapia, si riesce ad instaurare un rapporto migliore con i pazienti, i quali si sentono meno soli di fronte alla paura e accompagnati ad affrontarla in modo più sereno. E spesso sotto lo stimolo delle note che cambia anche in meglio l'atteggiamento dei medici e degli infermieri nei confronti dei pazienti.
Secondo i ricercatori della State University a Buffalo, i pazienti anziani che vengono operati in anestesia locale, mentre sono sottoposti a musicoterapia, hanno meno rischi d'avere quegli sbalzi di pressione o di frequenza cardiaca che spesso sono consueti durante tali interventi.
Gli esperimenti condotti da altre Università che utilizzano la musicoterapia ormai da dieci anni dimostrano anche la capacità di stimolare alcune funzioni cognitive, in modo da rallentare il declino della capacità mnemonica dei malati di Alzheimer, per esempio.
Sono tanti i campi di azione di questa modalità, sia come terapia che come corsi di preparazione al parto, trattamento di disturbi emotivi quali ansia, depressione, attacchi di panico, insonnia e quant'altro.
La Regione Piemonte si è dimostrata sempre attenta alla qualità della vita e al trattamento dei pazienti nelle proprie strutture e in questo senso il nostro provvedimento propone di poter regolamentare una modalità di utilizzo di questo strumento nelle varie strutture.
La proposta di legge consta di quattro articoli; all'interno di questi articoli è anche stabilita una quantificazione di risorse che s'immagina possa essere messa a disposizione per alcune prime sperimentazioni su questo versante.
Noi ci auguriamo che questa proposta possa essere discussa e possa essere affrontata. È anche un tema che, se vogliamo, attiene agli argomenti che sono in discussione - o che, prima o poi, lo saranno - in questo Consiglio. Quindi noi ci permettiamo di proporre la discussione di questa proposta di legge.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media Statale di Carmagnola


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media Statale di Carmagnola, che sono venuti in visita a Palazzo Lascaris, augurando loro buona permanenza.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste inversioni punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta inversione rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 37 Proposta di legge n. 415 "Disposizioni attuative del D.M.
12 Maggio 2006 'Requisiti minimi per l'istituzione, l'organizzazione e il funzionamento dei Comitati etici per le sperimentazioni cliniche dei medicinali'" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Anche questo secondo argomento che noi proponiamo alla discussione di questo Consiglio attiene ad una proposta di legge presentata dal nostro Gruppo, una proposta del febbraio 2007 che fa riferimento ad un articolo (articolo 12 del decreto legislativo n. 502 comma 9) che prevede il riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge n. 421.
Sostanzialmente questo articolo assegna alle Regioni il compito di disciplinare l'organizzazione e il funzionamento dei Comitati etici per le sperimentazioni cliniche dei medicinali.
Questo Decreto Ministeriale, che è del maggio 2006, ha indicato ovviamente i requisiti minimi che devono essere tenuti in considerazione per permettere poi alle Regioni di disciplinare la materia; requisiti minimi per l'istituzione, l'organizzazione e il funzionamento dei Comitati.
Questa proposta di legge sostanzialmente tende a interpretare, sulla base dei principi generali che vengono indicati dal Decreto Ministeriale una sorta di modalità - che noi proponiamo - attraverso la quale potrebbe essere individuato il Comitato etico. In particolare, attenendo alle attribuzioni di programmazione che spettano al Consiglio regionale (questa funzione è riferita all'articolo 28 del nostro Statuto). La proposta di legge in esame prevede che, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge, l'assemblea istituisca con deliberazione i comitati etici e ne individui le sedi e le aziende sanitarie ad esse afferenti.
Nei trenta giorni successivi all'istituzione, l'organo di amministrazione di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1 del decreto ministeriale di maggio 2006 (decreto che attiene alle strutture sanitarie pubbliche o ad esse equiparate o ad istituti di ricovero e cura di carattere scientifico privato) prevede di emettere avviso pubblico per la nomina del comitato etico.
Per quanto attiene alla nomina dei componenti, il progetto fa riferimento alle disposizioni, sempre del decreto ministeriale del 2006 di cui parlavo prima, secondo cui questa deve avvenire secondo precise modalità, assicurarne il pluralismo etico e culturale. Il provvedimento stabilisce che la nomina dei componenti venga effettuata su designazione del Consiglio regionale. Le domande pervenute a seguito dei bandi di nomina devono essere trasmesse al Presidente del Consiglio regionale che ne cura l'assegnazione alla Commissione consultiva per le nomine.
Infine, il progetto di legge dispone, in ordine ai comitati etici già istituiti all'entrata in vigore della legge, che questi decadranno nel momento in cui la nuova nomina e designazione verrà effettuata dal Consiglio regionale.
ovviamente, una proposta di legge molto semplice, che fa riferimento a criteri e indicazioni contenuti in provvedimenti del Governo nazionale.
una discussione che prenderebbe pochissimo tempo perché trattasi di tre articoli, quindi potrebbe essere una discussione che si conclude in un tempo molto breve. Visto che fino alle ore 11 siamo stati intrattenuti in Consiglio ad aspettare che la maggioranza potesse raggiungere il numero legale, questo potrebbe essere un modo per concludere la giornata con un provvedimento di facile discussione e approvarlo già nella mattinata di oggi.



PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 38 Proposta di legge n. 426 "Deleghe in materia edilizia ai Comuni ricadenti nell'ambito di applicazione della Legge 9 luglio 1908, n.
445 (Legge concernente i provvedimenti a favore della Basilicata e della Calabria" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Per oggi è stata annunciata un incontro dei Consiglieri di maggioranza.
Poiché la politica è mediazione, per fare politica è indispensabile capire le ragioni degli altri, per favorire un momento di riflessione rimango in silenzio per il tempo a me riservato.



(La Consigliera Cotto utilizza il tempo rimasto a disposizione per il suo intervento rimanendo in silenzio)



COTTO Mariangela

Per concludere, Presidente, anche su sollecitazione del collega Laus che si era distratto, ricordo che la politica è mediazione; la politica è capire le ragioni degli altri.
Mi auguro che durante la riunione di maggioranza ci sia la possibilità di fare tesoro di questi minuti di silenzio per un'approfondita riflessione.



PRESIDENTE

In senso contrario, ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro



PRESIDENTE

Nell'intervento precedente almeno sono state usate alcune parole.
Almeno una parola sarebbe il caso di spenderla.
Pongo in votazione la richiesta d'inversione punti all'o.d.g. Vi ricordo che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 39 Proposta di legge n. 235 "Interventi a sostegno degli esercizi di vicinato nei Comuni disagiati di minori dimensioni" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Botta, che interviene a favore; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Innanzitutto vorrei chiedere, dopo l'intervento silenzioso della Consigliera Cotto, se posso fare un intervento cantato. Però vi avverto che sono stonato, per cui dopo un momento di riflessione, ci sarà un momento di ilarità generale.
Non so se è previsto nel Regolamento, Presidente, un intervento cantato, ma la mia dignità mi impone di non sottoporvi a questa supplica che mi pare fuori luogo.
Comunque, al di là delle battute, la proposta che stiamo esaminando è certamente importante, perché riguarda il sostegno degli esercizi di vicinato nei Comuni disagiati di minori dimensioni. Sono ormai diverse legislature che tale proposta è stata portata all'attenzione del Consiglio regionale da più Gruppi consiliari, e ha avuto anche un parziale accoglimento in una legge proposta dalla Giunta regionale, votata, se non erro, proprio nel 2007. Ma benché un provvedimento ci sia stato, il problema non può essere considerato risolto.
evidente che, soprattutto nei Comuni di piccole dimensioni assistiamo a quel fenomeno di chiusura indiscriminata degli esercizi commerciali, che talvolta è portato alla sua estrema conseguenza, ovvero alla scomparsa in molti piccoli Comuni degli esercizi commerciali.
Le cause, come sappiamo, sono molteplici; dipendono chiaramente dallo spopolamento dei nostri piccoli Comuni, in particolare quelli di montagna e di collina, dalle politica aggressiva delle grandi aggregazioni commerciali, dovute alle leggi liberalizzatrici che, in particolari i governi di centrosinistra, hanno proposto, favorendo molto spesso gruppi di grande distribuzione molto ben etichettabili, e poi dal fatto che evidentemente, nei paesi rimangono soltanto le persone anziane, la cui capacità di acquisto e di consumo è molto ridotta.
Ciò non vuol sostenere che come Regione dobbiamo subire passivamente questa situazione. Pertanto, oltre ai provvedimenti che già sono stati avviati, mi pare che quello che viene richiesto con questa proposta di legge del collega Cirio vada nella direzione giusta, inquadrando innanzitutto, il limite dimensionale dei Comuni da considerare beneficiari delle eventuali provvidenze, cioè i Comuni con popolazione non superiore a mille abitanti. Poi, indubbiamente, i Comuni montani e collinari.
La finalità vera e propria è la distribuzione di contributi al fine di mantenere gli esercizi di vicinato, che si affianca alle norme esistenti in Regione Piemonte finalizzate alla creazione di nuovi esercizi di vicinato.
chiaro che questi esercizi di vicinato potrebbero essere arricchiti nella loro tipologia commerciale, anche da una serie di servizi che normalmente eseguono altri soggetti.
In qualsiasi Paese europeo, in particolare quelli del Nord Europa spesso l'unico esercizio presente funge anche da posta, da giornalaio, da tabaccheria: insomma, riesce a dare veramente un servizio completo a tutta la popolazione, diventando un presidio al mantenimento della popolazione all'interno di quei Comuni.
La nostra volontà è proprio quella di poter approvare questo importante provvedimento.



PRESIDENTE

Contro tale richiesta, interviene il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Siamo contrari alla richiesta d'inversione. Mentre ho la parola, volevo dire al collega Botta che poteva anche cantare. Questa roba è così dispendiosamente inutile che qui può succedere tutto e il contrario di tutto. Secondo me, prima il Consiglio regionale finisce la sua attività e meglio è per questa Regione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Il Consigliere Monteggia ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
L'intervento del Consigliere Boeti è stato veramente illuminante perch questo Consiglio regionale è talmente inutile che vorrei leggerle solo un comunicato che mi è arrivato in questo momento: "Presidente Bresso assente; Vicepresidente Peveraro, assente; Assessore Migliasso, assente Assessore Taricco, assente; Assessore Caracciolo, assente; Assessore Conti assente; Assessore De Ruggiero, assente; Assessore Deorsola, assente Assessore Manica; Assessore Oliva, assente; Assessore Pentenero, assente Assessore Sibille, in arrivo, ma prima assente..."



(Commenti in aula)



MONTEGGIA Stefano

"Assessore Bairati, assente; Assessore Borioli, assente".
Devo fare un plauso all'Assessore Artesio che, in questo momento, è in aula e ci sta ascoltando da questa mattina.
Sarà anche colpa nostra, ma sta di fatto che in questo momento gli Assessori non ci sono. Quindi, se il Consigliere Boeti ci dice che questo Consiglio è inutile, lo è anche perché gli Assessori non ci sono e quindi non hanno interesse a sentire o non sentire quello che noi abbiamo da dire.
Pertanto, inviterei la Giunta a stare in aula, almeno con i suoi maggior rappresentanti, quantomeno il Vicepresidente o chi lo sostituisce. Tanto fra cinque minuti si ripeterà la situazione ed io tornerò a ripetere l'elenco degli assenti.
Consigliere Boeti, non mi riferisco ai Consiglieri, sia chiaro. La questione che mi preme farvi notare è che gli Assessori della vostra maggioranza non ci sono. Quindi, non deve essere un rispetto solo per la minoranza, ma anche per la maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Vedo che castori e lontre da un lato, termiti dall'altro continuano attivamente a confrontarsi; quando finisce la partita, vedremo i risultati.
Ci tenevo solo a ricordare una cosa, ma non vorrei che sembrasse un sollecito. Penso che non sia da escludere che, prima o poi, in una di queste riunioni di Capigruppo, si parli di un tema, non ho ancora ben capito quale, che ieri sera la Presidente Bresso mi pare abbia sollevato in Aula.
Siccome non ci sono documenti... Magari potrebbe darsi che fossi totalmente d'accordo, ma mi piacerebbe avere della carta da leggere. Ove la Presidente non abbia pensato utile al momento distribuirli, avevo chiesto alla cortesia degli Uffici, con i quali mi scuso per l'onerosità di questo inutile lavoro che stiamo imponendo, se potessero far avere ai Gruppi i resoconti degli interventi della Presidente di ieri sera, onde poterli leggere e poi, su questa base, potere anche prendere delle posizioni.
La ringrazio, Presidente.



PRESIDENTE

Mi è stato comunicato che gli Uffici stanno provvedendo a preparare i resoconti stenografici di ieri sera.
Richiesta inversione rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 40, Proposta di legge n. 425, "Modifica della legge regionale n. 10 del 12 marzo 2002 (Testo unico delle leggi regionali in materia di raccolta, coltivazione, conservazione e commercializzazione dei tartufi)" con l'o.d.g. n. 2, Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Dutto, che interviene a favore; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Vi faccio sognare. In realtà, questa proposta di legge non riguarda tanto il tartufo, quanto la sburocratizzazione del nostro Ente e, direi più in generale, di tutto il carico burocratico che abbiamo in Italia.
Se vediamo la questione dalla parte dei cittadini, notiamo che il proliferare di leggi nazionali e regionali, nonché di delibere e regolamenti provinciali e comunali, fa sì che ci sia una burocratizzazione eccessiva: per fare qualsiasi cosa, il cittadino è costretto a chiedere autorizzazioni e visti, pagare bolli e tasse. Ciò comporta, oltretutto gravi perdite di tempo.
Questa proposta di legge va nel senso di sburocratizzare tutto questo apparato messo su dalla macchina burocratica statale e regionale.
Sicuramente riguarda un settore relativamente piccolo, che è quello della raccolta dei tartufi. Ogni anno, tutti coloro che intendono raccogliere tartufi devono affrontare una serie di incombenze, che questa proposta di legge cerca perlomeno di limitare.
Vediamo in particolare in cosa consiste nel merito la proposta di legge. Essa apporta delle modifiche alla legge regionale n. 12 del 2002, al "Testo unico delle leggi regionali in materia di raccolta, coltivazione conservazione e commercializzazione dei tartufi", e propone appunto di semplificare le norme che sono in vigore con questa legge regionale.
Sappiamo che il tartufo sta diventando un prodotto di una vasta fascia del territorio piemontese; è ormai un prodotto particolare, conosciuto in tutto il mondo, ed è diventato come un ambasciatore del Piemonte nel mondo.
Grazie al tartufo, sicuramente, l'offerta turistica del nostro Piemonte ha avuto un'immagine decisamente più favorevole.
Ora, illustro la questione relativa alla raccolta. Questa proposta prevede l'abrogazione dell'articolo 8 della legge n. 12/2002, che prima ho citato, la quale regolamenta la vidimazione annuale del tesserino per la raccolta dei tartufi, che ha validità decennale, però, tutti gli anni deve essere rinnovato. Con tale proposta si intende semplificare la procedura di rinnovo del tesserino, per il quale non occorrerebbero ulteriori esami dopo l'acquisizione nel primo anno, ma, semplicemente, l'apposizione di una marca da bollo.
Solo la non apposizione della marca da bollo renderebbe inutile la presenza del tesserino per l'anno in corso e, in questo modo, ogni anno l'interessato verrebbe di fatto autorizzato a raccogliere tartufi senza dover nuovamente sostenere tutta una serie di domande ed esami, secondo una procedura di semplificazione.
Visto che siamo nella stagione dei tartufi, sarebbe il momento giusto per discutere di questa proposta di legge.



PRESIDENTE

Collega Dutto, avendo fatto riferimento alla stagione dei tartufi pensavo che la conclusione del suo intervento sarebbe stata un po' più sostanziale rispetto all'importante discussione della proposta di legge, ne prendo atto.
Mi stupisce che non ci siano interventi in senso contrario rispetto alla discussione della proposta di legge, nel senso che, probabilmente, si poteva esprimere contrarietà rispetto alla discussione della proposta di legge e non certamente nei confronti di una sostanziale valutazione sulla stagione dei tartufi.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione sulla richiesta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 42 Proposta di legge n. 96 "Conservazione, recupero e salvaguardia del patrimonio e dell'assetto ambientale. Abrogazione della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Signor Presidente, traduco in termini più comprensibili la dicitura della legge: è la famosa legge sulla caccia, alla quale si vogliono apportare modifiche e di cui tanto si interessò il Consiglio regionale nella passata legislatura. Sicuramente, i colleghi che anche allora appartenevano a questo consesso ricorderanno che i lavori della III Commissione andarono avanti per un anno. Il mio richiamo è anche per memoria storica, perché non c'è solo il tema della sanità che ci costringe in Aula o in Commissione, anche la legge sulla caccia fu esaminata a lungo nella Commissione competente.
Tra i colleghi Commissari ricordo, molto attento, il collega Muliere il collega Valvo e, naturalmente, l'Assessore Cavallera, che coordinava tutto il lavoro. Ogni aspetto della legge fu approfondito e, nonostante la presenza importante di colleghi, quale il Consigliere Moriconi e altri che, evidentemente, non vedevano di buon occhio la proposta di questo provvedimento, dopo un anno di sedute di Commissione, tutte legate al merito, si riuscì a licenziare il provvedimento. Purtroppo, poi, non vi furono le condizioni per portare tale provvedimento in Aula, anzi, alcune volte si tentò di iscriverlo all'o.d.g. del Consiglio per iniziarne la trattazione, ma l'esame ci fu impedito dai tempi, dall'impegno sullo Statuto e dalla fine della legislatura.
Bene ha fatto il Gruppo di Forza Italia, all'inizio da questa Legislatura, a riproporre quel testo, scaturito da una lunga mediazione politica, che, sicuramente, rispondeva alle esigenze del mondo venatorio per la difesa dell'ambiente e delle specie animali.
Tra l'altro, la caccia - ne abbiamo avuto la prova poche settimane fa rimane un argomento caldo per questo Consiglio regionale, che crea, al di là delle maggioranze o minoranze, divisioni e lacerazioni profonde. È un argomento rispetto al quale, prima o poi, occorrerà porre mano. Sarò facile vate, ma è chiaro che questa maggioranza, relativamente ad un argomento così importante e significativo, è ampiamente divisa e ben si guarda di prendere in esame qualche proposta migliorativa quale quella che noi invece, vorremmo immediatamente porre in discussione.
Intanto, però, nelle nostre campagne, anche nelle immediate vicinanze delle città, avvengono fatti veramente eclatanti, che richiederebbero un intervento forte da parte dei legislatori regionali. Non dimentichiamo che soltanto per i danni causati dalle diverse specie di ungulati il Piemonte spende alcuni milioni di euro per i risarcimenti.
Ricordiamo che a causa degli incidenti causati da questi animali il Piemonte è chiamato in giudizio centinaia di volte all'anno, i quali molto spesso si concludono con la sconfitta della nostra Regione e con la vittoria delle parti che ci citano in giudizio. Altresì, non dimentichiamo che, ormai, gli incidenti causati da animali ungulati, in particolare caprioli e cinghiali, sono numerosi e i piemontesi coinvolti ogni anno sono migliaia. Questi animali danneggiano le proprietà, le auto e, a volte hanno provocato anche gravi episodi di ferimenti e addirittura la morte.
Sulla questione, in particolare, dei cinghiali, se fossimo un consesso serio dovremmo intervenire per salvaguardare prima la vita degli uomini e poi quella degli animali, ma evidentemente siamo attratti da altri argomenti.



PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 43 Proposta di legge n. 162 "Norme sulla protezione dalle esposizioni a radiazioni ionizzanti" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Solo una comunicazione di servizio, se me la consente e se sono d'accordo i colleghi ad ascoltare.
Nella Finanziaria, oltre alla riduzione dei costi della politica, è prevista l'ottimizzazione dei servizi per le strutture pubbliche, cioè l'ottimizzazione dei servizi per tutte le strutture pubbliche.
Nella Finanziaria, oltre alla riduzione dei costi della politica, è prevista anche l'ottimizzazione dei servizi degli enti pubblici. Uno dei principali obiettivi è quello di adoperare il sistema VoIP per la telefonia nei servizi pubblici.
Chiedo qui in Aula se si può intervenire il prima possibile. Presidente Placido, se mi ascolta, visto che sta lavorando al computer, non so se ha letto bene la Finanziaria. Ripeto, oltre ai costi della politica, che vanno ridotti, c'è anche un capitolo specifico sull'ottimizzazione dei servizi degli enti pubblici. Fra queste ottimizzazioni degli enti pubblici è previsto di adoperare il sistema VoIP per la telefonia.
Non voglio entrare nel merito degli Assessori, perché non so se è chiaro cosa vuol dire sistema VoIP: vuol dire accendere il computer con un telefono abbinato al computer.
VoIP è un protocollo internet che trasforma i pacchetti di dati in voce. Quindi vuol dire sapere adoperare il computer, sapere adoperare internet ecc., ma arrivo al dunque. A me interessa moltissimo come Gruppo ma penso che interessi tutti, perché ci permetterebbe di ottimizzare alcune risorse, quindi possiamo essere utili anche alla Finanziaria, ma anche ai cittadini, riducendo le spese di questo capitolo così importante.
Cosa facciamo? Organizziamo un corso, facciamo una riunione? Lancio la palla all'Ufficio di Presidenza, perché la Giunta si organizzerà a modo suo, e noi lo faremo a modo nostro come Consiglio. Quindi, cosa facciamo? La politica sta correndo e va bene così. Boeti, come vedi, vengono fatte anche delle cose su cui noi siamo perfettamente d'accordo quando si fanno riduzioni dei costi della politica. Tutto si può ottimizzare, quindi anche noi possiamo usufruirne sotto l'aspetto qualitativo e quantitativo dal punto di vista economico.
Quindi lancio la palla. Parlatene, Presidente Placido, mi raccomando qui dobbiamo correre perché è una cosa importante, che ci riguarda tutti.
Dobbiamo correre. Ognuno di noi si ristruttura a modo suo secondo il personale che ha. La Giunta provvederà, non tocca a me dire cosa deve fare.
Voi, come Ufficio di Presidenza, vedete se riuscite a fare qualcosa. Tutto quello che ritenete opportuno. Partiamo, perché questo è un capitolo che ci riguarda tutti e che condivideremo tutti, perché siamo all'altezza di adeguarci ai tempi,però dobbiamo intervenire e io anticipo i tempi.
Ritornando all'ordine del giorno, volevo fare il punto della situazione, se Boeti mi volesse dedicare qualche minuto della sua attenzione, perché ci tengo che tra colleghi ci sia un rapporto di correttezza, non solo sotto l'aspetto dialettico ma anche sotto l'aspetto comportamentale. Nel protocollo della Città della Salute ad un certo punto è scritto: "Le leggi finanziarie per gli anni 2004/2005 prevedono una spesa quindicennale di 8,5 milioni di euro nel 2005 per il parco della salute delle nuove Molinette". Nell'agosto 2004, l'organismo di indirizzo dell'ASL San Giovanni Battisti produce un primo documento, con il modello di ospedale di eccellenza e i poli universitari, basato su dipartimenti di organo e strutture di alta specializzazione, e sulla definizione di circa 1.200 posti letto, in base alle esigenze didattiche...



PRESIDENTE

già scaduto il suo tempo. Semmai, Consigliere Scanderebech riprenderà nei successivi cinque minuti a sua disposizione.



SCANDEREBECH Deodato

Volevo chiarire un punto fondamentale, visto che loro hanno la riunione di maggioranza, se posso essere...



PRESIDENTE

Visto che successivamente c'è un'inversione all'o.d.g., può utilizzare i minuti dopo, perché non siamo sull'ordine dei lavori. La ringrazio.
Tra l'altro, le preciso che la questione del sistema VoIP sta occupando i pensieri costantemente del delegato dell'Ufficio di Presidenza, che è il Consigliere Ghiglia. Naturalmente questo impone che tutti utilizzino le strumentazioni adeguate per riuscire a lavorare meglio. Sicuramente sarà già avanti in queste valutazioni.
Non ci sono richieste di intervento in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 8 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 43 Proposta di legge n. 162 "Norme sulla protezione dalle esposizioni a radiazioni ionizzanti" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Eravamo arrivati al punto di pagina 6 del progetto della Città della Salute e della Scienza, che ha come sottotitolo "Programma regionale per lo sviluppo di un nuovo distretto medicale per la salute".
Ci tengo che il collega Boeti mi dedichi qualche minuto di attenzione così focalizziamo il problema. Poi si vedrà come si potranno utilizzare queste mie notizie e vediamo di che cosa voi siete al corrente più di me.
A pagina 6 dice: "Nell'agosto del 2004 l'organismo di indirizzo dell'ASO San Giovanni Battista produce un primo documento. Il modello di ospedale di eccellenza e polo universitario è basato su dipartimenti di organo e strutture di alta specializzazione e sulla definizione di posti letto (circa 1200) in base alle esigenze didattiche. I moduli previsti per l'attività della 'Città della Salute e della Scienza' sono: bioingegneria strumentale, biotecnologia genomica e post genomica e varie tecnologie correlate, farmaco-genomica e farmaco-proteomica, sviluppo di software sanitari e gestionali.
Le modalità di finanziamento indicate sono miste: fondi pubblici (europei, italiani, regionali, della Città), la vendita dell'attuale area Molinette, contributi e donazioni private...".
Mi soffermo un momento al finanziamento tramite la vendita dell'attuale area Molinette. Questo è il primo punto.
Andiamo a pagina 17, dove dice: "L'Amministrazione ha affidato uno studio di fattibilità specifico a CSI Piemonte, attualmente in fase di completamento".
Poi andiamo a pagina 22, dove dice: "La Regione Piemonte, al fine di procedere alla definizione degli aspetti realizzativi del programma di concerto con gli enti interessati, ha promosso la costituzione di un tavolo tecnico congiunto con l'Università degli Studi di Torino e Città di Torino.
La prima fase di attività del tavolo tecnico, supportata da esperti e professionisti selezionati, si è sostanziata nello sviluppo di un'analisi di fattibilità relativamente all'insediamento della Città della Salute e della Scienza di Torino. L'attività è stata volta alla formulazione condivisa della proposta attuativa dell'intervento, secondo quanto riportato dal presente dossier.
I risultati raggiunti dal tavolo tecnico congiunto fra Regione Piemonte, Università degli Studi di Torino e Città di Torino sono stati oggetto di un accordo sottoscritto in data 11 giugno 2007 (all. 16)".
Quindi, qui è scritto così. Ad agosto, su sollecitazione del collega Lepri e di tutto il gruppo La Margherita, hanno redatto una deliberazione scritta in base ad un emendamento proposto in Aula.
stato scritto all'ultimo periodo "di rafforzare, ovviare l'intesa con le Amministrazioni locali, la consultazione con l'Università, i sindacati e le categorie professionali, la cittadinanza attiva in modo che i criteri di realizzazione e collocazione della Città della Salute e della Scienza di Torino siano contestuali alla rimodellazione della rete di assistenza metropolitana e alla riorganizzazione del sistema ospedaliero torinese e in particolare delle sue ASO, anche valutando la loro ricomposizione e ricollocazione".
A me sta bene, vediamo e precisiamo, ma intanto questo è attuativo.



PRESIDENTE

Consigliere, la invito a chiudere.



SCANDEREBECH Deodato

Oggi avete una riunione e vediamo di chiarire, di mettere a fuoco e di produrre un documento.
Mi piacerebbe che la Città della Salute venisse fatta a Torino, però se non sarà possibile perché ci sono altre contestualità, vediamolo, ma ci vuole un atto definitivo.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 9 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 44 Proposta di legge n. 168 "Contributi in favore delle associazioni combattentistiche e d'arma" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta, che interviene a favore; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Questa è una proposta di legge presentata dal nostro Gruppo che riteniamo estremamente importante.
Devo dire, per onore di verità, che gran parte di questa proposta di legge è già stata recepita nella legge finanziaria di quest'anno, quindi nella legge finanziaria che abbiamo votato ad aprile 2007, ma ciò non toglie che sia giusto ribadire, anche in questo momento, il significato di questa proposta di legge, strettamente collegato al ruolo che svolgono le Associazioni Combattentistiche e d'Arma nel nostro Paese. Riteniamo che l'attività svolta dalle Associazioni Combattentistiche e d'Arma sia un'attività ricca di ideali e valori e che costituisca una parte importante nella tradizione e nella storia del Piemonte e dell'Italia.
Il sostegno che questo Consiglio regionale ha stanziato in finanziaria 2007, è stato un sostegno assolutamente simbolico; 200 mila euro di stanziamento rappresentano veramente una lacrima nel mare delle necessità di queste Associazioni, che fino a oggi si sono rette nel volontariato più assoluto, prive di ogni forma di aiuto da parte della Regione.
Devo dire che questi cinque minuti ci danno anche la possibilità di sperare di sottoporre alla Giunta regionale, ma un po' a tutto il Consiglio regionale, la possibilità che nella finanziaria 2008, che probabilmente approveremo verso aprile, maggio, a seconda dei tempi della politica, un incremento di finanziamento su questo capitolo, che siamo riusciti a creare, ma che va rimpolpato.
Proprio in questi giorni, grazie anche all'interessamento degli Uffici stiamo lavorando per far sì che questi 200 mila euro arrivino alle Associazioni Combattentistiche prima del 30 novembre, perché anche questa piccola goccia può rappresentare per molte di esse una boccata di ossigeno.
Perché rivolgersi a questo mondo? Perché è un mondo che, a nostro avviso, per i valori che esprime, per la presenza che e le attività che svolte, di ricerca, di studio, ma anche molto spesso legate al mondo del volontariato e della Protezione Civile, necessita di una particolare considerazione.
Ci siamo rivolti alle Associazioni Combattentistiche d'Arma presenti nella nostra regione, sia a livello regionale sia provinciale, e riteniamo che i contributi possano rivolgersi, sia per le attività di funzionamento l'attività in campo storico, nel campo della ricerca e dello studio - sia per le attività di acquisto, di ristrutturazione o di affitto delle sedi che, molto spesso rappresentano una delle voci più difficili a cui devono fare fronte.
chiaro che questa normativa si integra con la normativa statale di riferimento, perché a livello nazionale esiste già un Albo delle Associazioni Combattentistiche. In Albo che dovremmo introdurre anche noi per regolare con criteri certi il conferimento di questi finanziamenti; un albo da cui discende anche un finanziamento statale, ma per le Associazioni a livello nazionale.
Riteniamo che anche a livello locale, provinciale e regionale sia giustificato il sostegno a questi raggruppamenti di uomini che, nel passato, hanno dato tanto alla Patria, ma che continuano a dare tanto mantenendo vivi valori e ideali non sempre così comuni.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 10 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 45 Proposta di legge n. 171 "Misure straordinarie per la manutenzione ed il restauro dei campanili" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo, per l'illustrazione.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente. Mi spiace che non ci sia l'Assessore Deorsola perché, parlando di campanili, potrebbe essere interessato, se non altro come simbolo dell'UDEUR, che in questi giorni ci dà varie versioni interessanti e interessate sulla consistenza possibile delle maggioranze.
Non è questo il tema, ma, Presidente Gariglio, visto che ieri la Presidente Bresso chiedeva lumi per l'interpretazione del Regolamento approfitterei della presenza dell'Assessore Manica che, nella passata legislatura, come Capogruppo dei DS, si era molto esercitata su questo e aveva dato le sue versioni, che paiono discordare totalmente con quelle della Presidente Bresso, oggi.



(Commenti dell'Assessore Manica)



LEO Giampiero

Detto questo, mi pare che l'ordine del giorno si commenti da sé.
L'Unione Europea, forse in maniera un po' violenta, propone di abolire Regioni e Province, ma di dare un grande ruolo ai Comuni e ai campanili ecc.
Allora, si può conservare il patrimonio storico del Piemonte e, in effetti, campanili, torri e campanarie sono un simbolo anche affascinante accattivante, simpatico, piacevole della storia del Piemonte.
Pertanto, prevedendo l'erogazione dei contributi agli enti di culto non possiamo escludere gli enti di culto proprietari di campanili.
Spero che questo non sia letto da parte di qualche minoranza estrema non del Consiglio, ma religiosa, come mancanza di rispetto della religione perché si parla solo di campanili e di torri campanarie.
Mi fa piacere vedere che il Sindaco di Bologna, Cofferati, sta prendendo posizioni sempre più rigorose, sensate e severe rispetto a queste vicende.
La Giunta regionale determina i fondi per l'approvazione. Ebbene, è importante poter restaurare i campanili, poter dare ai Comuni questo aiuto questo segnale per una riqualificazione urbana; oltre tutto abbiamo visto come le opere di riqualificazione urbana contribuiscono a un fatto identitario, alla qualità della vita, a un'affezione, a una storia.
Da questo punto di vista, credo che in quest'Aula nessuno sia sensibile al richiamo identitario del campanile, all'affezione comune, e per certi versi lo sono ancora di più i colleghi che vengono dalle province. Magari chi è di grandi città ha meno questa sensibilità, ma indubbiamente chi viene da piccoli comuni prova maggiormente questo sentimento. Parlando dei colleghi del mio Gruppo, penso all'amore che la Consigliera Cotto ha sempre riservato alle vicende del suo comune, dei comuni più piccoli dell'Astigiano, trasmettendo una simpatia, un legame col territorio, un fatto identitario sicuramente molto piacevole.
Oggi abbiamo bisogno di ricostruire identità condivise, identità sentite dalla popolazione, luoghi di aggregazione in una società dove nessuno si identifica più in niente e dove l'unica regola è la libertà assoluta che porta alla limitazione della solidarietà, perché pensare soltanto a se stessi, soltanto all'interesse proprio o al massimo a quello dell'azienda per cui si lavora toglie solidarietà, toglie concezione di unità, di identità.
Da questo punto di vista, mi sembra che questa proposta - di cui il primo firmatario è Ugo Cavallera, a cui faccio i complimenti, seconda è Mariangela Cotto, poi Caterina Ferrero - abbia una valenza. Di conseguenza vi invito a votare questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Non ci sono richieste d'intervento in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Comunico che il Presidente Gariglio convoca la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per le ore 18 di questa sera. Pertanto, la seduta pomeridiana avrà termine alle ore 18.
Rimane confermata la seduta serale delle ore 20.30.
Richiesta inversione rubricata n. 11 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 46 Proposta di legge n. 205 "Istituzione delle agroteche regionali"con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

La proposta in oggetto, datata dicembre 2005, nonostante siano passati quasi due anni, è di piena attualità, che ha a che fare sempre col tema ormai sempre più caro e credo anche sempre più imprescindibile, della tutela della qualità delle nostre produzioni agricole.
Quando si parla di tutela della qualità delle produzioni agricole evidentemente non si fa un ragionamento soltanto ed esclusivamente legato agli aspetti dell'agricoltura, ma parlando di prodotti agricoli di qualità e, soprattutto, parlando di prodotti agricoli conosciuti ormai in tutto il mondo, si fa riferimento ad un veicolo turistico importante. Si tratta di quello che viene definito "turismo enogastronomico e agroalimentare" praticato dai cosiddetti "gastronauti", quelli che vanno alla ricerca delle varie produzioni di qualità e delle eccellenze del nostro Piemonte, che evidentemente vanno non solo promosse - perché già sono conosciute, anche se non bisogna mai smettere di farle conoscere - ma anche tutelate.
Il disegno di legge in oggetto prevede un termine molto brutto.
"Agroteca" è probabilmente una parola che andrebbe modificata, anche perch è di scarsa, se non nulla, comprensione alla percezione esterna.
L'agroteca è un qualcosa che deve contenere quelli che sono gli elementi di eccellenza di questo territorio, sostanzialmente con due scopi.
Il primo è quello di creare dei punti che costituiscano oggetto di attrazione per quanto riguarda l'interesse del visitatore, ma anche del piemontese stesso, poiché non va mai dimenticato che i primi promotori di un territorio sono coloro che lo vivono e che, nel momento in cui vanno all'esterno, parlano di esso, ma vi è anche la necessità di promuovere all'esterno le produzioni qualitativamente eccellenti. Per promuoverle bisogna innanzitutto riconoscerle e quindi censirle.
Ecco allora che il primo scopo di questo disegno di legge è quello di andare a censire la ricchezza e la complessità del settore agroalimentare.
In tal senso, abbiamo già svolto un lavoro molto puntuale, efficace e concreto per quanto riguarda tutto il discorso dei capi bovini, dei capi ovini e dei caprini, come anche di tutta la consistenza avicola territoriale piemontese, quindi tutto il discorso della carne (naturalmente la carne della razza piemontese, e io aggiungo anche la sottorazza albese).
Alle nostre carni di qualità assoluta nel mondo vanno aggiunti evidentemente i nostri vini. In Piemonte abbiamo 46 vini DOC e 8 DOCG. È un caso che ci fa eccellere non solo sotto il profilo quantitativo, ma anche qualitativo, nel panorama enologico mondiale.
Abbiamo poi i formaggi, le nocciole, i dolci, nonché tutta una serie di produzioni agricole (e non cito il tartufo perché non è una produzione agricola, quindi lo dobbiamo tenere ben distinto) che sono invece produzioni agricole piemontesi riproducibili e coltivabili, le quali per vanno innanzitutto censite, in secondo luogo ufficializzate e quindi promosse attraverso il meccanismo promozionale delle agroteche soprattutto, vanno rese fruibili al visitatore esterno.
Il visitatore esterno, il turista di qualità che viene in Piemonte è un turista attento. A un turista attento bisogna far sempre percepire il carattere romantico che contraddistingue alcune delle nostre produzioni per la loro storia, per la loro tradizione, per il colore e il calore di coloro che li hanno prodotti, ma nello stesso tempo gli si deve fornire un'informazione compiuta, un'informazione scientificamente provata relativamente a quelle che sono queste tipologie di produzione relativamente a quello che sono state in passato e, soprattutto, a quelle che sono le prospettive future.
Ecco che un sistema di agroteche, ripeto, cambiando loro il nome perch è un nome improponibile. Un sistema di esposizioni delle eccellenze agricole piemontesi potrebbe sicuramente e ulteriormente arricchire un Piemonte che, sul turismo, sta facendo passi in avanti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione rubricata n. 12 presentata dai Consiglieri Casoni Botta, Boniperti, Ghiglia, Vignale, Burzi Cavallera, Cotto, Cirio, Ferrero Pichetto Fratin, Leo, Rossi, Dutto e Scanderebech: per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 47 Proposta di legge n. 236 "Vita dalla vita" con l'o.d.g.
n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Botta per l'illustrazione.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Come lei sa, Presidente, anche presso il Consiglio regionale del Piemonte ormai da anni assistiamo a quella bella iniziativa che porta decine e decine di ragazzi di istituti superiori del Piemonte diventare Consiglieri per un giorno. Ragazzi che propongono all'attenzione dell'Aula quindi di un'Aula fatta di ragazzi delle scuole medie superiori, una serie di proposte di legge di diversa natura, con diverse finalità, che seguono sensibilità diverse ma che, sicuramente, hanno il pregio di essere fresche vivaci, a volte molto importanti e non paludate, come molto spesso succede invece, per i veri attori del Consiglio.
un'iniziativa significativa, è un'iniziativa che porta i ragazzi ad entrare in contatto con le istituzioni regionali e che si affianca alle molte altre iniziative che il Consiglio organizza per avvicinare il mondo della scuola, non solo quello della media superiore, ma anche media inferiore, e del ciclo primario, alle istituzioni. Noi tutti ne siamo testimoni, in particolare i componenti dell'Ufficio di Presidenza, che molto spesso sono chiamati a salutare o far visitare i propri uffici da delegazioni di studenti.
un'iniziativa che dura da anni, è un'iniziativa molto positiva in un momento in cui l'educazione civica non viene più svolta in nessun ciclo scolastico. La possibilità di avvicinarsi all'assemblea legislativa del Piemonte ritengo faccia piacere ai giovani all'interno dell'iniziativa "Ragazzi in Aula", quella in cui questi giovani propongono le loro proposte di legge che poi vengono respinte o approvate.
A volte mi è capitato di essere presente ad alcune di queste sedute e anche con dispiacere, ho visto proposte interessanti che non hanno ricevuto il plauso dell'aula, quindi sono state rifiutate. Se ne distingue una fra tutte: "Vita dalla vita". Così è stata intitolata dai giovani dell'Istituto Tecnico Commerciale "Leonardo da Vinci" di Alessandria, la mia Provincia.
Il senso di questa proposta di legge era la sensibilizzazione della società al tema della donazione del cordone ombelicale. Un tema etico molto significativo, che richiama il titolo della proposta.
Il tema della donazione del cordone ombelicale ormai da tempo è uno dei più affrontati dalla medicina moderna, essendo noto alla comunità scientifica che le cellule staminali, presenti all'interno del cordone che lega una donna gestante al figlio che porta in grembo, sono le medesime che vengono prodotte dal midollo osseo e che vengono opportunamente trapiantate in soggetti malati di leucemie, linfomi per rendere possibile la produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrina.
Comunemente, lo sappiamo, subito dopo il parto viene eliminato il cordone ombelicale non essendoci altro utilizzo se non quello della donazione a fini terapeutici. In considerazione degli innumerevoli vantaggi che il cordone ombelicale può apportare ai soggetti aventi gravi malattie si rende necessaria una campagna di sensibilizzazione sul tema.
Questa proposta di legge, frutto dell'intelligenza e della sensibilità dei ragazzi dell'istituto tecnico alessandrino "Leonardo da Vinci" propone accanto all'informazione, anche un apporto effettivo delle istituzioni, a partire da quelle regionali per sensibilizzare le comunità nei confronti di questa tematica. In secondo luogo apportare un contributo alle aziende ospedaliere che aderiranno all'iniziativa.
Ritengo che la proposta di legge meriterebbe di essere affrontata in una sede meno distratta di quella attuale, quindi possa essere portata in votazione ed approvazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Siccome parecchi di noi hanno visto chi ha votato al posto della Consigliera Spinosa, intanto chiedo di avere la "strisciata", perché la Consigliera Spinosa non c'era.
Poiché avevamo già posto la questione qualche giorno fa, penso che non sia il caso di avvelenare ulteriormente il clima.



PRESIDENTE

La "strisciata" può essere data, altrimenti si può ripetere la votazione per appello nominale.
Direi che, proprio per non avvelenare il clima in questo momento chiudo la seduta antimeridiana e ci rivediamo nel pomeriggio. Così il clima sarà un po' più sereno.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.51)



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