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Dettaglio seduta n.237 del 02/10/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.30)



(La seduta ha inizio alle ore 14.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Larizza, Lepri, Pedrale Reschigna, Robotti e Rutallo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Visto che presiede lei personalmente, volevo ricordare che, in occasione delle discussioni che si sono svolte a luglio, avevamo convenuto che, comunque, una volta alla settimana nel giorno canonico del Consiglio si sarebbe garantita un'ora, come prevede il Regolamento, di sindacato ispettivo. Va bene le sedute ripetute, allora in quella sede, nei giorni aggiuntivi, si trattano gli argomenti straordinari.
Però, raccomanderei alla Presidenza di salvaguardare, comunque, uno spazio per il sindacato ispettivo perché ci sono delle interrogazioni e delle interpellanze urgenti che si accumulano e gli Assessori poi lamentano che non sono in grado di rispondervi tempestivamente. Quindi, non facciamo uno sgarbo agli Assessori.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cavallera. Ce ne prendiamo guardia dal fare sgarbi agli Assessori. Ovviamente, avremo cura di tenere in conto le sue considerazioni nelle prossime calendarizzazioni dei lavori che, spero, ci consentano anche di rimettere in discussione le modalità con cui è stato costruito il calendario attuale, che non sono modalità efficienti di lavoro come dimostra l'andamento attuale dei nostri lavori.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'iscrizione nuovi punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Colleghi, sono state presentate circa 70 richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. procederei al loro esame.
Richiesta rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno/mozione n. 793 avente oggetto: "Ridimensionamento della rete di collegamenti a lungo raggio sull'hub di Malpensa" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Chiediamo di iscrivere quest'ordine del giorno, che condividiamo e che era stato proposto dal Gruppo della Lega Nord, perché è un argomento sul quale abbiamo avuto modo di chiedere un approfondimento già nelle scorse sedute del Consiglio regionale. Tra l'altro, un argomento sul quale la Giunta è stata impegnata, in queste settimane, in un'attività di ricerca di una soluzione rispetto ad una serie di notizie che noi abbiamo letto sui giornali.
Immagino che la Giunta ne fosse informata prima che la notizia fosse pubblicata sui giornali, dove, sostanzialmente, veniva posta in evidenza la notizia del ridimensionamento della rete dei collegamenti a lungo raggio sull'hub di Malpensa.
Quest'ordine del giorno, tra l'altro, contiene una serie di premesse che adesso vi leggerò, che danno un contenuto tecnico rispetto alle motivazioni che ci hanno indotti a richiedere una discussione e un approfondimento in questo Consiglio, che parte da una serie di informazioni legate alle linee guida del piano industriale 2008-2010 di Alitalia.
Queste linee guida erano state approvate dal Consiglio di amministrazione ad agosto del 2007. Esse sono state definite, proprio dai vertici aziendali, come misure atte a garantire solo la sopravvivenza e la transizione dell'azienda allo scopo di mantenere nel breve periodo la continuità dell'operato aziendale.
In realtà, le linee guida modificano profondamente le strategie aziendali che, fino ad oggi, sono state perseguite e fanno registrare cambiamenti relativi al posizionamento competitivo di Alitalia, che si estendono anche a medio lungo termine con effetti, dal nostro punto di vista dannosi per l'intero sistema di trasporto aereo nazionale.
Questa scelta di ridimensionamento della rete di collegamenti a lungo raggio sull'hub di Malpensa a vantaggio di Fiumicino, come ipotizzato nel nuovo piano industriale prospettato, ha suscitato grandi perplessità e grandi allarmi rispetto al sistema aeroportuale del nord perché abbiamo poi letto nei giorni successivi che il problema non era soltanto su Malpensa ma era anche legato sostanzialmente a un depotenziamento di altre realtà aeroportuali nel nostro territorio e nello specifico in Piemonte e nello specifico a Caselle.
Quindi, ha suscitato allarmi sul futuro della Compagnia aerea nazionale che, per esempio, su Malpensa oggi ha il 46% del proprio traffico.
Sostanzialmente, la metà del traffico della Compagnia aerea di bandiera ha in questo momento, quasi il 50% del traffico proprio su Malpensa. Questa scelta fa ritenere che l'obiettivo dichiarato è quello di un ridimensionamento che, in concreto, comporterà una marginalizzazione della Compagnia aerea e quindi un'attività di depotenziamento su tutto il nostro Paese.
La strategia di intervento rappresenta un segnale di rinuncia da parte della nostra Compagnia aerea. Per cui, questo rappresenta per il sistema aeroportuale del nostro Paese e, complessivamente, della nostra area territoriale, ovviamente, un grosso problema. L'area aeroportuale di Malpensa raccoglie 1.296.800 imprese attive e i tassi di crescita sono in aumento.
La scelta di puntare sullo sviluppo di Fiumicino per la sopravvivenza della Compagnia aerea nazionale sembra essere dettata da ragioni politiche e non da ragioni di economicità e da ragioni sensate rispetto allo sviluppo economico del nostro Paese.
Ecco perché si chiede a questa Giunta di impegnarsi nei confronti del Governo a considerare le reali cause che hanno portato a questa scelta e a prendere una posizione di non condivisione, ancora una volta, del sacrificio dell'economia aeroportuale del nord del nostro Paese, come al solito, nei confronti di una scelta squisitamente romana.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno/mozione n. 792 avente oggetto: "Riconoscimento di 'Holodomor' come genocidio del popolo ucraino" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Pichetto, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Alle ore 17 ci sarà l'interruzione per un'iniziativa a favore del popolo della Birmania, un fatto tutto interno alla Birmania.
L'ordine del giorno di cui si chiede l'inversione riguarda il riconoscimento dell'Holomodor, che è il genocidio del popolo ucraino avvenuto 75 anni or sono. Il termine Holomodor significa infliggere la morte attraverso la fame. Tale catastrofe umanitaria non fu la conseguenza di una carestia dovuta a cause naturali, bensì allo sterminio programmato e pianificato di milioni di ucraini, soprattutto contadini, colpevoli di essersi opposti alla repressione politica, economica e culturale dei bolscevichi deliberatamente perpetrato dal potere sovietico, quindi da un soggetto esterno all'Ucraina, quindi per fini più gravi, parificabile a quella che, in altri paesi, era stata l'invasione nazista. È accompagnato dalla discussione sistematica del patrimonio scientifico, patrimonio culturale e religioso di quel popolo.
Quest'ordine del giorno è di attualità. Anche le ultime elezioni avvenute l'altro ieri in Ucraina hanno visto una sostanziale parità - lo dice uno che avrebbe votato Yanukovich, il filorusso - dei due maggiori partiti che determinerà, purtroppo, ancora un Governo fragile in quella realtà.
Considerato questa premessa, il Presidente dell'Ucraina si è rivolto alla comunità internazionale affinché riconosca, come genocidio del popolo ucraino, l'Holomodor. Tale appello, ricordo, è già stato accolto da diversi paesi quali: gli Stati Uniti, il Canada, il Belgio, la Polonia, l'Ungheria la Lituania, la Georgia. Non a caso molti Paesi dell'Europa dell'Est che per vicinanza geografica, maggiormente hanno il ricordo di quel difficile momento.
Si chiede di decidere, pertanto, di riconoscere l'Holomodor come genocidio del popolo ucraino e di aderire alle iniziative del Presidente dell'Ucraina, che invita la comunità internazionale a partecipare alla giornata nazionale della memoria del genocidio ucraino fissata a novembre di ogni anno e farsi promotore di iniziative al riguardo.
in distribuzione nelle scuole, nelle associazioni e negli enti culturali un documento redatto dagli storici dell'Ucraina e dei docenti del mondo accademico con competenze sull'oggetto.
Si chiede l'impegno del Consiglio regionale e degli organi di Presidenza ad inviare una richiesta scritta al Presidente della Camera, al Presidente del Senato, al Presidente del Consiglio, al Ministero degli Esteri, invitando il Parlamento e il Governo italiano a riconoscere l'Holomodor come genocidio del popolo ucraino e a proporre e sostenere analoghe iniziative verso il Parlamento europeo e in sede ONU.
Trasmette, naturalmente, il testo della presente deliberazione del Consiglio regionale, alle associazioni, agli enti e all'ambasciata Ucraina della Repubblica italiana, oltre che al comitato scientifico umanitario che si occupa di tale iniziativa.



PRESIDENTE

Ci sono richieste in senso contrario? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Siamo contrari alla richiesta d'inversione dell'ordine del giorno.
Ho continuato la mia piccola indagine sull'approvazione da parte degli altri Consigli regionali del Piano Socio Sanitario. Credo che sia interessante per il Consiglio sentire come lavorano gli altri Consigli regionali...



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di mantenere un po' di attenzione e un po' di silenzio.



BOETI Antonino

Un paragone utile serve per capire come funzionano gli altri Consigli regionali.
La Regione Veneto ha approvato il suo Piano Socio Sanitario con dieci sedute di Commissione e quattro sedute d'Aula. La Regione Emilia Romagna con quattro audizioni, sette Commissioni e una seduta d'Aula.
interessante l'approvazione del Piano Socio Sanitario da parte della Regione Toscana: il 18 ottobre 2004 la Giunta lo adotta, il 21 ottobre viene assegnato alla Commissione competente, il 10 febbraio 2005 vi è il voto favorevole della Commissione referente, il 16 febbraio viene approvato dal Consiglio regionale.
utile riflettere su questi dati, che dimostrano che la nostra Regione non è in grado di legiferare, che l'opposizione, nelle altre Regioni, forse è un po' più responsabile di quella che siede in questi banchi. Può essere utile riflettere. Prima della fine del Consiglio, presenterò anche i dati delle altre Regioni. Siamo contrari alla richiesta di iscrizione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 3 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
La votazione è stata effettuata con appello nominale, al fine di controllare la regolarità delle votazioni.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Presidente Burzi sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Lei mi ha anticipato. Dato che una o due votazioni fa c'è stato un minimo, più che comprensibile, di disordine, la pregherei, da adesso in avanti, di svolgere tutte le votazioni per appello nominale, onde ai colleghi sia consentito, ove servisse, procedere ad una piccola verifica per evitare inutili discussioni.
Del resto, essendo sul tema, ringrazio il collega Boeti per i dati che ha cominciato a fornirci. In questo modo, svolge un'opera di utilità e se continuerà in tal senso chiedo ci fornisca anche i supporti meccanografici.
Da almeno due anni e mezzo noi siamo convinti che, rispetto ad altre Regioni, qui le cose funzionino peggio e non si riesca a legiferare.
Altresì, invitiamo i colleghi della maggioranza, soprattutto la Giunta, a prenderne atto e porre fine a quest'agonia, consentendo così agli elettori di riprendere un cammino che per 35 anni è andato avanti tra alti e bassi ma, adesso, purtroppo, in questi due anni e mezzo ha subito una battuta d'arresto.
Mi fa piacere che i suoi dati riguardassero Regioni di colore politico diverso, perché è sistemico, è proprio un problema del Piemonte, di questo siamo convinti anche noi.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO FRATIN


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'iscrizione nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO FRATIN

Richiesta rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta: si chiede l'iscrizione della mozione n. 702 avente oggetto "TAV, l'Unione Europea fissa i termini per l'assegnazione dei finanziamenti" all'o.d.g.
della seduta odierna.



PRESIDENTE

Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'iscrizione della mozione n. 702 avente ad oggetto: "TAV, l'Unione Europea fissa i termini per l'assegnazione dei finanziamenti".
La parola al Consigliere Cavallera, che interviene in senso favorevole.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, quest'ordine del giorno è stato presentato nel maggio 2007, ma, tuttora, nel mese di ottobre, mantiene intatta la sua validità. Tutt'al più, qualora venisse iscritto con voti largamente maggioritari, potremmo o dovremmo individuare la modalità per apportare qualche integrazione nelle premesse e, poi, nella parte dispositiva, da un punto di vista prettamente formale, anche se, ovviamente, si conclude dicendo che bisogna esprimere parere favorevole alla linea Torino-Lione e attivarsi affinché il Governo assicuri tutti i finanziamenti complessivamente necessari.
Ora, noi sappiamo che su questa vicenda sarà difficile che la Giunta regionale possa coinvolgere il Consiglio in una presa di posizione, in quanto, facendo lo slalom, si seguono delle linee di comportamento per sottrarre al Consiglio il diritto di pronunciarsi su una questione che è cruciale per la Regione Piemonte.
Si parla tanto del fatto che non si consente al Consiglio di deliberare in merito al Piano Socio Sanitario, però, posso dire che in questa legislatura, dal 2005, sono sempre stati individuati tutti gli artifici possibili per presentare documenti che su questa vicenda dicono ben poco in quanto sappiamo che persiste una netta divisione tra una parte della maggioranza, che è favorevole alla realizzazione dell'opera, ovviamente, a determinate condizioni di compatibilità ambientale, e una parte che invece, è pregiudizialmente contraria, indipendentemente dalle condizioni di compatibilità ambientale.
Questo è un nodo politico che, prima o poi, dovrà essere sciolto. I malesseri che esistono a Torino come a Roma, certamente, non sono procurati dall'opposizione, che non fa altro che svolgere il suo mestiere, perch naturalmente, le questioni sono collocate all'interno della maggioranza stessa, così come si capisce seguendo la discussione in corso sul Welfare e l'attività del Ministro delle infrastrutture Di Pietro. Questo Ministro pu essere criticato dall'opposizione e da chiunque, ma certo non lo si pu criticare per il fatto di non essere chiaro nel suo modo di esprimersi soprattutto in questa materia.
Indubbiamente, il coinvolgimento di soggetti qualificati, come il dottor Virano o altri componenti dell'Osservatorio, a mio avviso, non fanno che rafforzare la capacità di valutazione del progetto e di rapporto con le Comunità locali, però, signori, alla fine, si deve arrivare a quanto chiedeva il collega Boeti per quanto riguarda la sanità: si deve decidere.
Allora, sfido la maggioranza a proporre un documento articolato modificando questo. È l'occasione per iscrivere un punto all'o.d.g. chiaro e netto che sancisca il pensiero di questo Consiglio, dove vi una larga maggioranza favorevole alla realizzazione di quest'infrastruttura. Eppure questa larghezza di consenso, a determinate condizioni di compatibilità ambientale, in questo Consiglio non può manifestarsi, perché dobbiamo evitare che si vedano le crepe nella maggioranza. Allora, in qualche modo cerchiamo di stuccare la parete, per evitare che ci sia un colpo d'occhio che, alla fine, rovini l'immagine della Giunta e della sua Presidente decisionista e autorevole in tutte le materie, nelle quali, ovviamente, non vi è una congenita divisione come in questa che riguarda la TAV.
Credo di avere argomentato le motivazioni politiche che consigliano l'iscrizione di un ordine del giorno di questo tipo, anche se, qualora iscritto - lo faccio già presente - occorrerebbero emendamenti per aggiornarlo, essendo queste materie sensibili al trascorrere del tempo. Il trascorrere delle settimane e dei mesi porta sempre qualche novità, ma come dicevo, il nodo è sempre quello.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 3.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 5 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 703 avente oggetto "Ruolo delle Comunità Montane" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 703 inerente a: "Ruolo delle Comunità Montane".
La parola al Consigliere Botta, per l'illustrazione.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente. Direi che mai come oggi quest'ordine del giorno è attuale, perché sul ruolo delle Comunità Montane, unitamente al ruolo di tante altre Istituzioni del nostro Stato, si sta discutendo.
In particolare, si discute di Comunità Montane anche in seguito ad alcune denunce pubbliche, contenute ad esempio, nel famoso libro di Stella e Rizzo, "La Casta", e si è aperta una polemica dai toni a volte anche assai accesi.
Polemica non nuova, Presidente, perché ricorderà che, anche negli anni scorsi, sia da destra che da sinistra, si era richiesta una riflessione sul ruolo delle Comunità Montane. Ricordo quanto scalpore fece, negli ultimi mesi di governo del centrodestra, la richiesta della loro abolizione.
Oggi il dibattito è nuovamente aperto; emergono momenti evidenti di abuso del ruolo delle Comunità Montane e, in particolare, dell'istituzione di alcune di esse, che stanno a pochi metri sul livello del mare e quindi fanno gridare allo scandalo, mettendo poi in difficoltà anche quelle Comunità Montane che invece svolgono un ruolo importante.
chiaro che questo, che è un ragionamento un po' generale sui costi della politica e sul significato dei vari momenti istituzionali in cui la politica si esplica.
Non riguarda - come sappiamo - solo le Comunità Montane, perch accanto alla necessità da più parti presentata di una loro abolizione o di un loro ridimensionamento, ci sono anche parole forti nei confronti delle Circoscrizioni, che qualcuno chiede vengano eliminate per tutti i Comuni inferiori ai 200-250 mila abitanti.
Così accade per l'Ente Provincia, che è uno degli altri momenti su cui si appunta la critica di tanta politica e antipolitica. Del resto, dati certi attestano che, fatti salvi gli investimenti e il personale, il risparmio per l'abolizione delle Province sarebbe di circa 5 miliardi di euro, quindi cifre significative. Poi, salendo, conosciamo i discorsi relativi ai Consigli regionali, al numero degli eletti, al Parlamento, e così via.
chiaro che tutto questo bisbiglio di un tempo, oggi invece grido mette sotto accusa il discorso della partecipazione.
Se dovesse prendere piede il discorso dell'eliminazione tout court di uno o più momenti di partecipazione istituzionale - ma prima c'è quella popolare - è chiaro che dovremmo fare i conti con una diminuzione anche del dibattito, del dialogo, della discussione, sostanzialmente un impoverimento della nostra democrazia.
Naturalmente, le storture vanno eliminate e i casi emblematici segnalati vanno sanzionati. Noi tutti abbiamo bisogno di maggiore sobrietà non solo comportamentale, pertanto l'ordine del giorno, che richiede una significativa diminuzione dei componenti delle Comunità Montane, ma mantiene il significato e il ruolo dell'organo, ci pare possa essere oggetto di riflessione di quest'Aula. Infatti, va in una direzione non estremizzata, ma apre un dibattito, perché si rende conto del clima in cui stiamo vivendo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 4.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 33 Consiglieri hanno votato SÌ 4 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 705 avente oggetto "Sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico locale" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Continuiamo con una splendida pantomima, grazie alla nostra Presidente della Giunta regionale, che vuole dimostrare di essere coraggiosa e dura e di non volersi ammorbidire (diciamo così) nei confronti di oltre il 50% dei cittadini piemontesi, rappresentati dall'oggi minoranza consiliare.
La scelta è tutta sua. E' una scelta che comporta problemi per tutti specie perdita di denari pubblici, perché il Consiglio che resta operativo anche alla sera, fino a mezzanotte, comporta costi in più, che la comunità piemontese deve pagare.
E questo tutto perché la "zarina" del Piemonte ha deciso di tenere una linea dura. Per carità! Non ci facciamo certo intimorire. Fino a quando lei non riterrà di scendere a più miti consigli e di modificare in senso per noi migliorativo i documenti che abbiamo all'esame, noi non abbiamo problemi a rimanere qua a dimostrarle che non abbiamo di certo paura di lei e dei suoi personaggi.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 705, si parla di sicurezza.
Sicurezza, in questo caso, sui mezzi di trasporto pubblico locale. E io credo che, se il Consiglio regionale si decidesse ad approvare la legge sulla sicurezza, che da tempo il povero Assessore chiede di inserire prioritariamente all'o.d.g., ma -ahimè - le sue richieste continuano a rimanere lettera morta. Ricordo che in ben due riunioni di Capigruppo, in cui si era detto di dare una priorità alla legge sulla sicurezza, legge che non condividiamo così come è scritta, ma - per carità - è meglio che niente, una volta ce la siamo trovata come priorità al settimo punto, la volta dopo al sesto, dopodiché è sparita del tutto, per il richiamo in aula dei provvedimenti sulla sanità.
Quindi, la legge sulla sicurezza continua a rimanere lettera morta. I nostri cittadini continuano a rischiare di più; i nostri Comuni continuano ad attendere, sperando che qualcosa dalla Regione arrivi, non investono in sicurezza o, perlomeno, investono meno in sicurezza, perché sono in attesa di fondi che la Regione da mesi (se non da anni) promette proprio su quest'importante e delicato argomento.
In questo caso si parla di un aspetto della sicurezza che probabilmente si poteva attuare, e cioè di un controllo attuabile tramite un sistema satellitare da inserire su tutti i mezzi pubblici che circolano sul territorio piemontese.
Questo perché c'è stato un caso gravissimo: un autobus di linea in partenza da Alessandria con destinazione Acqui Terme è stato dirottato da parte di tre malviventi che hanno tenuto in ostaggio per diverse ore, sotto la minaccia delle armi, decine di persone. Questo è stato un caso limite però, spesso e volentieri, leggiamo sulla cronaca di aggressioni ad autisti, aggressioni a persone che sono sugli autobus, comunque di problemi di micro e macro criminalità che avvengono proprio a bordo di mezzi pubblici, di linea e non. Se questi mezzi pubblici avessero un sistema di controllo satellitare per dare immediatamente l'allarme, essere bloccati e quindi non più in grado di muoversi e, in tempi rapidi, essere raggiunti dalle forze dell'ordine, probabilmente potremmo dare più sicurezza sia a coloro che fanno il lavoro d'autista, sia a coloro che sull'autobus devono viaggiare.
Invece, come stavo dicendo prima, questa maggioranza preferisce sapendolo, perché non può dire che non lo sa - perdere tempo su provvedimenti che, così come sono scritti, non passeranno mai all'approvazione di questo Consiglio. Sapere e continuare ad insistere con provvedimenti che non passano, sinceramente, significa voler veramente tenere sotto scacco i piemontesi e non far approvare altri provvedimenti che invece potrebbero tranquillamente essere approvati.
Aggiungo che ci sono momenti particolarmente importanti, che vanno affrontati. Ad esempio, in questo periodo c'è anche tutto il problema legato all'indulto, che ha portato in libertà circa 26.000 personaggi, tra cui molti criminali. Questi criminali sono liberi di circolare sul nostro territorio e si stanno comportando male, tant'è che circa il 22% di coloro che sono usciti grazie all'indulto sono tornati nelle patrie galere. Noi siamo qui a perdere tempo e non approviamo la legge sulla sicurezza che potrebbe essere utile per il nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Presidente della Giunta regionale, Bresso ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Con l'occasione, visto che sono qui, rispondo io per esprimere il voto contrario da parte della maggioranza.
Credo che sia fondamentale che questo Consiglio si occupi delle materie di sua competenza. Il problema dell'indulto esiste, è vero, ma nulla possiamo fare sul tema, invece possiamo fare molto per la sanità dei piemontesi e ritengo che questo sia il nostro compito e il nostro dovere.
Ribadisco che trovo quantomeno inverosimile e certo non foriero di democrazia il fatto che dall'opposizione si continui a dire che la maggioranza non può approvare provvedimenti che ritiene essenziali per il proprio programma politico, cosa che è scritta anche nello Statuto e che questo Consiglio, nella persona del suo Presidente, dovrebbe assicurare..



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 5.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione della mozione n. 706 avente oggetto "Monitoraggio e analisi delle condizioni di vita delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Con la richiesta rubricata al n. 6 si domanda l'iscrizione della mozione n. 706, avente per oggetto: "Monitoraggio e analisi delle condizioni di vita delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Utilizzerò i cinque minuti a mia disposizione dividendoli, se riesco, in due parti: una sul tema e una per sviluppare il ragionamento testé fatto dalla Presidente Bresso.
Secondo noi, un aspetto particolarmente importante - volendo vedere l'elemento utile di quest'inutile fase della vita consiliare a cui abbiamo già detto il perché ci sentiamo, ahimè, obbligati - tocca il tema del controllo.
La collega Cotto, che è ben più attenta di me a questo tema, mi correggerà. Noi, nel corso della prima legislatura in cui fummo al governo (1995-2000), nonostante il Regolamento fosse lo stesso di oggi (mi sembra) e nonostante i Gruppi consiliari, al di là di alcuni cambi di nome, fossero più o meno uguali, tentammo e ottenemmo - con una procedura che, mi rendo conto, era molto originale, non viene più usata, si chiamava dialogo concertazione - di sviluppare delle iniziative piuttosto importanti su questo tema. Buona parte delle strutture socio-assistenziali, sia per persone autosufficienti che non, hanno avuto un significativo incremento a partire da quella legislatura e in quella successiva, grazie all'attenzione e ai fondi segnalati anche dall'allora opposizione (non c'è mai stato contrasto sull'iniziativa né sui fondi), consentendo di porre rimedio almeno a una delle falle, ovvero il numero di posti.
Mi esprimo in maniera un po' grezza, ma d'altronde noi siamo di Forza Italia e quindi è già tanto che riusciamo a mettere in fila due o tre pensieri, purché non troppo complessi. Punto.
A nostro avviso, quello che è rimasto non esaurito (non solo su questo tema) è l'area dei controlli, perché la Regione, nata nel 1970 come organo di programmazione e indirizzo (questo c'è scritto sulla legge istitutiva) è diventata, con il contributo di tutti, purtroppo talora prevalentemente un organo di gestione e non credo - da amministratore, non soltanto da liberale - sia o debba essere prevalentemente l'attività di un'Aula legislativa.
Nell'ambito del ridurre le cose inutili che il pubblico fa, perché non sempre al proprio interno ha le competenze per fare, tolti coloro che all'interno delle prime due file, per ideologia io trovo obsoleta, ma molto chiara, ritengono che il pubblico dovrebbe fare tutto, di più e sempre di più, che è un'ideologia legittima che evidentemente noi non condividiamo per nulla, quasi tutte le aree, non soltanto del centrodestra (l'area dei riformisti, l'area dei liberali, direi tutti, tranne alcune componenti della sinistra che legittimamente lo dicono da sempre), dovrebbero suddividere le competenze del pubblico tra il fare e il controllare chi fa.
Quella dei controlli è una delle tante aree che anche nella nostra Regione è insufficiente e dovrebbe essere approcciata in maniera sistemica.
Si può controllare, per esempio, se nel numero notevole di iniziative che abbiamo applicato sul socio-assistenziale, le condizioni di vita degli assistiti, le rette che il pubblico eroga, l'assistenza che viene garantita siano in linea con i parametri che la legge richiede.
Questo concetto che io oggi qui, a titolo esemplificativo, evidenzio sul tema dell'ordine del giorno n. 706, evidentemente è estendibile a buonissima parte delle iniziative che il pubblico finanzia e troppo raramente controlla nell'efficacia delle azioni che ha intrapreso.
Mi sembra che l'area dei fondi comunitari sia un esempio evidente di grandi iniziative, dal punto di vista della direzione, dello spirito dei fondi che vi sono dedicati, il controllo dei quali, talora, a mio avviso è carente, Poiché il tema è complesso, lo riprenderò in seguito.



PRESIDENTE

La parola in senso contrario al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Dichiariamo la nostra contrarietà all'inserimento di questo punto all'o.d.g.; però, visto che ho la parola, tento di interloquire, in questo caso con il Consigliere Burzi.
A me piacerebbe, Consigliere Burzi, poter discutere di quello che lei dice essere un atteggiamento obsoleto ed ideologico. Lo dico semplicemente perché penso che "il pubblico che controlla e il privato che fa" a lungo termine è uno schema che può avere sicuramente dei problemi.



(Commenti del Consigliere Burzi)



DEAMBROGIO Alberto

Io penso che ci siano degli esempi. La storia non dice mai nulla di definitivo, ma intanto dice qualcosa. Penso che il pubblico che semplicemente detta le regole e non fa finisce per non sapere più esattamente quello che il mercato fa; quindi, rischia di non essere neanche in grado di sapere quel che chiedere (questa è la mia impressione).
Detto questo, penso che invece il nostro atteggiamento non sia affatto ideologico; quello che noi chiediamo è un pubblico che, attraverso la partecipazione, possa rendere più efficace, più efficiente e più controllato quello che il pubblico fa.
Sono sicuro - e su questo penso che in parte potremmo condividere - che non sempre l'atteggiamento e il fare del pubblico sono corrispondenti ad un'esigenza di qualità e di qualità percepita da parte delle persone.
Questo, secondo noi, si risolve con la partecipazione diretta da parte delle persone.
Detto questo, Consigliere Burzi, mi piacerebbe poter discutere con lei anche di questo, ma discutendo di Piano sanitario. Spero che arrivi l'ora e che arrivi tra non molto.
Intanto, votiamo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 6.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 711 avente oggetto "Individuazione delle funzioni locali in materia di navigazione e porti lacuali" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 711 avente oggetto "Individuazione delle funzioni locali in materia di navigazione e porti lacuali" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Caro Presidente, la questione dei trasporti è estremamente importante per una Regione di confine com'è il Piemonte. Capisco però che la richiesta delle sinistre di voler discutere una proposta di ordine del giorno adesso lo chiediamo noi, ma l'hanno presentata loro - riguardante i porti lacuali non sia poi così importante per il Piemonte.
Invece, la questione dei trasporti, come dicevo prima, è fondamentale ed è una questione che le sinistre dovrebbero verificare a casa loro perché, a partire dalla TAV per arrivare al terzo valico, stanno facendo una confusione incredibile. Rispetto alla TAV, sappiamo tutti cos'è successo; sappiamo che vi sono dei Gruppi politici importanti, che fanno parte di questa maggioranza, che addirittura hanno acquistato spazi a pagamento su la Repubblica per esprimere la loro contrarietà alla TAV; si tratta di gruppi formati da 10-11 Consiglieri, quindi indispensabili al mantenimento della maggioranza che sostiene la Giunta Bresso. Per quanto riguarda il terzo valico, abbiamo una situazione che ha lo stesso dell'assurdo, perché si diceva che il terzo valico era indispensabile per costituire il famoso Limonte - questa strana unione ibrida, che non capiamo molto, fra Liguria e Piemonte - però il Presidente del Consiglio Prodi, in visita a Genova, ha dichiarato, pochi mesi fa, che non aveva interesse al terzo valico, mentre l'ex ministro Burlando, noto per aver viaggiato contromano in un raccordo autostradale, pochi giorni ha invece dichiarato che la Liguria è addirittura disponibile a trovare i soldi da sola per farsi il terzo valico.
In tutto questo via vai di dichiarazioni di politici illustri, noi invece assistiamo al silenzio totale della Giunta regionale piemontese.
Infatti, la Giunta regionale piemontese, dopo le promesse fatte a Burlando nel famoso incontro che c'è stato in Liguria sull'ok al terzo valico, non ha più parlato, neanche dopo le dichiarazioni contrarie in tal senso del Presidente del Consiglio Prodi, che dovrebbe essere poi il rappresentante dell'organismo Stato, Governo, che eroga la parte preponderante dei finanziamenti necessari alla costruzione dello stesso.
Vorremmo dunque capire, magari con un bel Consiglio straordinario, che cosa volete fare, in modo definitivo. Facciamo fare il terzo valico che passa sul territorio della Provincia di Alessandria (e che fino a prova contraria è piemontese) a spese di Burlando, se mai troverà i fondi? Collaboriamo anche noi? C'è una trattativa a livello nazionale per trovare fondi, insieme a quelli di Burlando e magari qualcosa di piemontese, per cui il terzo valico si fa? Oppure, anche in questo caso, una fetta importante della maggioranza farà la battaglia contro il terzo valico? Questi sono dubbi che ci assalgono e che riteniamo assai più importanti dei dubbi che assalgono voi sulla questione relativa ai porti lacuali: per carità, possono essere un oggetto utile per discutere di cose più importanti.
Viste le battute fatte dalla Presidente Bresso su un mio precedente intervento, continuo a ribadire che lei sa benissimo qual è la situazione in questo Consiglio, che fortunatamente (dico io) ha un Regolamento che permette di fare un certo tipo di lavoro di Aula, anche finalizzato all'impedire che provvedimenti ritenuti non utili per il Piemonte possano essere bloccati. Se è vero che lei vuole fare approvare altri provvedimenti utili per il Piemonte, accantoni momentaneamente questi due provvedimenti che abbiamo in esame e che trovano una contrarietà totale da parte delle minoranze; facciamo passare - con alcune modifiche, facendo un lavoro d'Aula e di Commissione normali - gli altri provvedimenti in attesa; diamo un servizio ai piemontesi; facciamo vedere che lavoriamo in modo serio e utile per il territorio. Successivamente, in una seconda battuta o in una seconda sede, magari nelle stanze adeguate cioè quelle della Commissione continueremo la trattativa sul Piano Sanitario e sulle delibera sugli accorpamenti.
Ancora una battuta, cara Presidente Bresso, che tra l'altro si è allontanata (ma è il suo modo di fare). Non credo che possa permettersi, in questo Consiglio, di accusare il Presidente del Consiglio, perché il Presidente Gariglio sta facendo il suo lavoro, che è quello di essere soggetto sopra le parti e di farsi carico anche di cercare di armonizzare le varie posizioni politiche, cosa che lui sta cercando di fare.
La Presidente Bresso deve capire che c'è un Regolamento e c'è uno Statuto (che ha un certo valore) che vanno rispettati. Il Presidente del Consiglio ha il compito di rispettare quello che le norme che ci siamo date in questo Consiglio dicono, né più né meno: che alla Presidente Bresso ci piaccia o non piaccia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Siamo contrari alla richiesta di inversione dell'o.d.g. Dato che il Consigliere Burzi ha fatto riferimento all'Inghilterra (lo dico per il Consigliere Deambrogio), durante la "cura" Thatcher per il sistema sanitario inglese, l'Inghilterra ha fatto una convenzione con Francia e Germania per consentire ai pazienti inglesi di essere operati in quelle due nazioni, perché la lista di attesa per una protesi d'anca e di ginocchio in Inghilterra era arrivata a cinque anni.
Quindi, non userei l'Inghilterra come riferimento o come sistema ottimale di tipo socio-sanitario da utilizzare anche per il nostro Paese perché non è un riferimento straordinario.
Siamo contrari alla richiesta di iscrizione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 7.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 35 Consiglieri hanno votato SÌ 7 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 712 avente oggetto "Richiesta di verifica dell'entità dei danni alle colture nel territorio della provincia di Asti" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola, a favore, il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intervengo proprio perché il tema "richiesta di verifica" in qualche modo si ricollega, pur essendo specifica ad un'altra tipologia "danni" e ad un territorio specifico all'argomento dei controlli che, dopo le parole del collega Boeti, mi rendo conto di non avere spiegato bene, perché il tempo è quello che è.
Esaurisco subito il tema, perché è palese che nella Provincia di Asti per ragioni squisitamente politiche che tutti voi potete ben comprendere in questo momento è palese che non c'è bisogno di controllare nulla, perch va tutto bene.
Ma non è che da un esempio positivo necessariamente si debba poter estendere l'esempio all'intero territorio piemontese e ad altre tipologie.
Proprio per la logica dei controlli o, se si vuole, quella di ridurre il fare per privilegiare il controllare chi fa, che non è detto necessariamente debbano essere i privati.
Capisco, collega Deambrogio, quando diceva "se non lo fa il pubblico chi lo fa?". Non c'è mica soltanto la Regione, ci sono tante interessanti comunità locali, ci sono le Province, e prima che vengano eliminate le Province e una serie di altre comunità locali che certamente alleggeriscono il costo della politica e rendono più tempestivo il tempo della decisione perché questo è quanto loro sostengono...
Magari si potrebbe fare come a Foligno, ci sono tante città che ancora non hanno le circoscrizioni.
La legge n. 142 è stata una delle leggi - si chiama decentramento - che ha certamente innovato in maniera positiva il territorio italiano. Cito Foligno perché si tratta di 60 mila abitanti e 10 circoscrizioni, sempre per rimanere nell'ambito di esempi positivi che si possono estendere anche ad altre Province che ancora non hanno beneficiato di questa modalità.
Questa è la modalità del pubblico, che il collega Boeti confonde sull'ambito del socio-sanitario.
Quindi, i casi sono due: o la Thatcher era comunista e io mi sono distratto e non me ne sono accorto, oppure qualcuno pensa che ci sia qualche chance che le prime due file, senza fulmini e senza andare verso Damasco, diventino liberali. Il che mi sembra ancora più improbabile di quanto avvenne a Saulo prima di diventare ed essere noto a noi, in maniera ben più celebre, come San Paolo.
Risolto il problema della necessità, secondo me non derogabile, che l'Amministrazione pubblica si orienti ai controlli - e lo cito perch chiederò poi al collega Caracciolo di volere riferire in una delle prossime riunioni ai colleghi di Giunta - nell'interpretazione della legge n. 51 che la Giunta sta facendo, tutto si può discutere e si discuterà quando la nuova legge verrà esaminata, ma non si evince alcun segno di un'attenzione al mondo dei controlli. O per lo meno io non riesco ad evincerlo; magari il Vicepresidente Peveraro, nel corso dell'estate prossima, quando inizierà il dibattito sulla deliberazione o sulla legge, avrà modo di spiegarci come risolverà il teorema dei controlli.
Torno invece ad un passaggio nel poco tempo che mi rimane e mi spiace che la Presidente Bresso ci abbia dovuti abbandonare, ma chiederò sempre al collega Caracciolo di riferire.
La Presidente Bresso nel penultimo intervento di venerdì - poi lo definiremo in un momento in cui sia presente onde il dialogo diventi più interessante - si è mostrata stupita di quelli che io chiamato, e riconfermo, tentativi di prevaricazione da parte sua - in senso lato e in sede politica - nell'ambito del Consiglio.
Cinque minuti fa nel suo intervento, che non ho considerato una comunicazione ma una replica negativa ad un ordine del giorno, quindi non si è aperto alcun dibattito, me ne ha dato di nuovo la dimostrazione perché nella sua testa, nelle sue Ansa e nelle sue dichiarazioni, secondo lei, il Presidente del Consiglio, chiunque esso sia, è quella persona che seduta dove sta seduto lei in questo momento o nel suo ufficio, dovrebbe avere, come compito, quello di tradurre i problemi della maggioranza sui testi di legge e delibere, in fatti.
un desiderio comprensibile, ma non è quello che dice il nostro Statuto, che ci rendiamo conto essere limitativo, pessimo e migliorabile ma tant'è; lo Statuto dice con una certa chiarezza che cosa deve fare il Presidente del Consiglio quand'anche non si chiami Gariglio. Con la differenza che Gariglio, essendo buono - che è un problema suo - non dice alla Presidente tutto ciò che alcuni suoi autorevoli predecessori, siano essi uomini o donne, avrebbero detto se la Presidente Bresso avesse espresso queste cose. Ne conosco alcuni che non le avrebbero nemmeno consentito di arrivare in via Alfieri e che all'incrocio fra via Alfieri e via XX Settembre, dove avrebbero posto dei controlli, avrebbero detto: "Dove stai andando, bella? Perché questo qui è il Consiglio". Non sono più quei tempi d'oro, ma non credo che la Presidenza del Consiglio del pur non più così autorevole Consiglio regionale sia un organo di trasmissione dei pensieri della maggioranza e della Giunta.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 8.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 4 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 202 avente oggetto "Tutela del patrimonio linguistico piemontese" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 202, avente per oggetto "Tutela del patrimonio linguistico piemontese" La parola al Consigliere Rossi, che interviene a favore; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente. Le farò recuperare anche i venti secondi in più che ho utilizzato prima e che lei, magnanimamente, mi ha concesso.
In quest'ordine del giorno la Lega Nord crede sicuramente, perché le battaglie compiute prima dal collega Dutto e poi dal collega Novero sul patrimonio linguistico piemontese sono note a tutte. In particolare, il collega Dutto è la terza legislatura che si batte in Consiglio regionale per ottenere il riconoscimento ufficiale di lingua piemontese, ad oggi riconosciuta solamente con un ordine del giorno il 30 novembre 1999 approvato all'unanimità dal Consiglio regionale.
Noi gradiremmo moltissimo che tale dizione fosse riportata nei testi dello Stato, così come è stato per la lingua francoprovenzale, occitana e walser che, pur essendo realtà minoritarie delle lingue territoriali piemontesi, per quanto ci riguarda non sono il piemontese.
Va ricordato, inoltre, che il piemontese è stato riconosciuto dall'UNESCO, dal Consiglio d'Europa, proprio perché ha una sua grammatica ed esistono delle opere scritte in lingua piemontese. Per cui, non si riesce a capire perché lo Stato nazionale non voglia riconoscere il diritto dei piemontesi di vedersi definitivamente riconosciuta la propria lingua.
Questo, Presidente, non è da accreditare né ad un Governo di sinistra quello oggi di Prodi, né ad un Governo di centrodestra come quello che c'era, perché ambedue, quando hanno governato, non hanno riconosciuto la lingua piemontese, quindi le responsabilità sono da dividersi assolutamente in modo equo. Sta a noi, Consiglio regionale del Piemonte, insistere col Governo che c'é in carica (in questo caso, il Governo del Presidente Prodi) affinché sia modificata quella legge nazionale e sia inserito anche il piemontese quale lingua riconosciuta in modo ufficiale dallo Stato italiano. Perché chiediamo questo? Perché siamo convinti che in Piemonte ci sia una lingua vera ufficiale piemontese. Tanti sostengono che non è così, perché sul territorio pensiamo all'Alessandrino, al Novese, al Novarese, o a realtà vicine alle Valle d'Aosta o al Cuneese - il piemontese subisce varianti importanti tanto che addirittura sembrano quasi lingue diverse. Ma, in realtà, quelle sono koinè differenti, come dire dialetti della lingua piemontese, quindi modifiche che hanno risentito dell'influenza per Novara della Lombardia per la provincia di Alessandria ancora di più, nel Tortonese dalla Lombardia, dalla parte di Casale è più simile al piemontese vero, quella che noi riteniamo lingua, dalla parte del Novese chiaramente influenze liguri. Addirittura, la lingua di alcune realtà (penso ad Arquata Scrivia Serravalle Scrivia, Novi Ligure, l'Ovadese) è più simile al ligure che alla lingua piemontese. Però sono varianti.
Noi abbiamo una letteratura in piemontese importante, pubblicata più volte, ripubblicata da case editrici che riescono a sopravvivere a fatica in quanto sono pochi i contributi che possono essere concessi, proprio perché non è previsto il riconoscimento dallo Stato della nostra lingua piemontese. È fondamentale, quindi, che questo Consiglio s'impegni affinch venga definitivamente riconosciuta la nostra lingua. Dopodiché, ben vengano i riconoscimenti delle altre lingue minoritarie sul nostro territorio che già ci sono (walser, provenzale, occitano, francoprovenzale e quant'altro) ma sono realtà a volte veramente marginali. Penso che i parlanti walser non siano che alcune centinaia in Piemonte e, forse, qualche migliaia dalla parte valdostana. Eppure la loro lingua è riconosciuta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 9.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 33 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 713 avente oggetto "Spaccio e consumo di droghe nelle scuole, inserimento di un'ora facoltativa di prevenzione" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione della mozione n. 713, avente per oggetto "Spaccio e consumo di droghe nelle scuole, inserimento di un'ora facoltativa di prevenzione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta, che interviene a favore.
Ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Prima di iniziare l'illustrazione di questa mozione, vista la presenza della Presidente in sala e tenuto conto che la stessa ha così gentilmente lanciato un appello all'Aula di riprendere i lavori in maniera normale, mi permetterà di precisare che, sinceramente, non piace neanche a noi stare qui a fare queste cose. Sono giorni e giorni, però, che le diciamo che ci vogliono anche dei fatti significativi da parte di chi amministra questa Regione per far mutare quest'atteggiamento alla minoranza.
Presidente, fino a quando lei si ostinerà a non ricevere il Sindaco della terza città più importante del Piemonte, che da due mesi le ha chiesto un incontro...



BOTTA Marco

DEAMBROGIO Alberto (fuori microfono)



BOTTA Marco

Venerdì.



BOTTA Marco

Ci fa piacere che sia venerdì! Dopo due mesi, arriviamo a venerdì - e siamo già fortunati! - a ricevere il Sindaco della terza città del Piemonte.
Venerdì c'é anche il Presidente Prodi ad Alessandria, magari l'incontro lo faranno lì...



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Per la verità, l'Assessore lo ha convocato e gli ha dato più disponibilità. È lui che non ne ha.Però l'Assessore sta cercando di fissargli un appuntamento.



BOTTA Marco

Sta cercando, dopo due mesi, di fissargli un appuntamento! Non è un fatto da poco!



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Con gli impegni del Sindaco....



BOTTA Marco

Questa è già una questione importante.
Veniamo alla seconda questione, Presidente. Mi spiace che non ci sia l'Assessore Artesio.
Fino a quando la sua Giunta emanerà DGR come quella del 3 agosto, con cui si declassa un laboratorio di analisi come quello di Casale Monferrato tanto da suscitare non l'ira dei Consiglieri regionali di minoranza, ma una lettera del Direttore generale dell'ASL stessa, che, tra l'altro, sostiene che "...il declassamento in fascia B del laboratorio di analisi di Casale Monferrato non tiene conto delle caratteristiche dell'ospedale stesso, per cui è concettualmente inappropriato e praticamente irrealizzabile per la limitazione funzionale che comporterebbe all'ospedale stesso, salvo una ridefinizione delle attività, delle specialità e delle attuali potenzialità dell'ospedale". In pratica, il Direttore generale dell'ASL - quindi non Marco Botta o Ugo Cavallera o qualsiasi Consigliere comunale di quella città, ma il Direttore generale di quell'ASL - dice: "A parere di questa Direzione, l'impossibilità di gestire in loco attività di laboratorio fondamentali per i reparti di Rianimazione, Cardiologia, Terapia intensiva Malattie infettive, Oncologia - con quello che vuol significare per Casale Diabetologia, Pneumologia, solo per citare alcuni esempi, comporterebbe problematiche che inciderebbero troppo pesantemente sulla puntualità dei reparti stessi".
Quando un Direttore - che non ha nominato Marco Botta o Ugo Cavallera ma la Presidente Bresso - scrive una lettera così alla Regione senza ricevere alcuna risposta, come si fa a pensare che si vada contro un muro sulla questione del Piano Sanitario? Come si fa, se non vengono rimossi questi disastri che, spero, siano inconsapevoli - lo spero perché, se fossero consapevoli, sarebbero quasi criminali - come si fa a pensare di avere collaborazione e dialogo.
Questa mozione sullo spaccio e sul consumo delle droghe è importante e voleva tendere ad inserire un'ora di prevenzione nei programmi scolastici.
Caro Presidente, il Comune di Torino ha già risposto a questa mozione che invece di prevenire con le ore di prevenzione nelle scuole, apre direttamente alle narcosalas e dà una risposta che, tutti noi, possiamo giudicare in coscienza su questa problematica che, come ho già detto una volta, illustrando la stessa mozione, ha delle ricadute così pesanti e tragiche sulla nostra società.



PRESIDENTE

Aveva chiesto di intervenire la Presidente Bresso che, in questo momento, è al telefono.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Mi spiace sostituire la Presidente nella risposta perché credo che avesse sicuramente qualcosa da dire, da questo punto di vista.
Innanzitutto, annuncio il nostro voto contrario all'iscrizione del punto all'o.d.g. e intervengo in qualche modo, anche se velocemente rispetto ad alcune affermazioni che il Consigliere Botta ha fatto e che, in queste settimane, hanno tenuto banco sugli organi di informazione; io stesso sono intervenuto in questo dibattito. Credo che, da questo punto di vista, un po' di chiarezza vada fatta.
Il fatto che un Direttore generale sostenga alcune cose, secondo me senza tener conto fino in fondo dell'impianto complessivo che l'Assessorato ha voluto impostare con una delibera del 3 agosto, non aiuta e non ha aiutato finora a stemperare le polemiche che, da questo punto di vista, ci sono state.
Credo che, nei prossimi giorni, si potrà fare chiarezza. Lo potrà fare in prima persona l'Assessore e l'Assessorato perché su questo, come su altre vicende del recente passato, in modo particolare tutta la vicenda che riguarda l'accorpamento delle ASL, penso si sia passata la misura sul territorio del Casalese.
Ancora una volta, come altre volte, si è passata la misura come riferiscono in qualche modo le stesse parole del Consigliere Botta per quanto riguarda l'atmosfera e la situazione. Per cui, sembra quasi che nell'ospedale di Casale ci sia difficoltà persino ad intervenire con esami di routine durante gli interventi. Lo stesso Consigliere Botta ha sostenuto nella Commissione competente che il servizio di anatomia patologica durante un intervento addirittura, non sussista più.
Ma, non è di questo che si tratta. Tra l'altro, penso che la Regione Piemonte abbia applicato le normative presenti nella scorsa finanziaria con assoluto giudizio, lasciando anche un margine di discrezionalità ai Direttori generali che devono farsi carico di responsabilità che sono loro.
Quindi, mi pare che la delibera sia stata assolutamente razionale e applicata con giudizio, ma ci sarà spazio - che non va riempito solo da me per un opportuno intervento dell'Assessorato competente nelle prossime settimane.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 10.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 35 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 4 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 714 avente oggetto "Solidarietà ai vigili del fuoco" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Ancora una volta, siamo in attesa che questo Consiglio possa verificare se esistono le condizioni per iniziare una discussione serena rispetto ai contenuti del Piano Socio Sanitario ed anche sulle proposte che quest'opposizione ha cercato, molto sommessamente, di proporre alla discussione di questo Consiglio.
Noi rimaniamo a proporre la discussione su una serie di argomenti che riteniamo questo Consiglio debba discutere per prendere una posizione anche su un tema così importante come quello dei vigili del fuoco.
Diciamo questo perché, ancora una volta, il Governo nazionale - mi fa piacere che sia presente l'Assessore Caracciolo - ha previsto nell'ambito delle risorse da mettere a disposizione dei vigili del fuoco, ovviamente un taglio drastico di risorse. Questo crea una serie di problemi che già sono consistenti nell'ambito dell'operatività di questo corpo così importante.
Conoscete benissimo la distinzione che c'è a livello nazionale tra il corpo dei vigili del fuoco ed i vigili del fuoco volontari.
Paradossalmente, il primo, che è funzionale all'attività dello Stato, è in una quantità inferiore rispetto al secondo che, invece, è un'associazione di volontari su questa materia.
Quest'ordine del giorno è datato giugno 2007 proprio perché, all'epoca ci fu una manifestazione dei vigili del fuoco su tutto il territorio nazionale volta a contestare questa totale disattenzione del Governo nazionale nei confronti di questa realtà per noi molto preziosa.
Nella passata legislatura, la Regione Piemonte aveva intavolato con il Governo nazionale una discussione profonda rispetto alla necessità di mantenere questo corpo come un corpo di rilevanza nazionale e se non fosse stato forse più utile, vista la sintonia del sistema di Protezione civile a livello locale con questo importante organismo, iniziare un percorso di ragionamento legato alla regionalizzazione di questo sistema.
Noi chiedevamo e continuiamo a chiedere alla Presidente, in particolare all'Assessore Caracciolo, di proseguire in quest'attività di lavoro con il livello nazionale, proprio per comprendere attraverso quali modalità si pu essere utili a questo sistema, anche con la dignità del lavoro che si va determinando.
Noi ribadiamo la richiesta di discussione di quest'argomento e l'impegno della Giunta a poter essere parte attiva su un problema così sentito e così reale sul nostro territorio come su tante altre Regioni del nostro Paese.


Argomento: Varie

Saluti ai membri dell'Associazione "Società degli artisti e operai di Mutuo Soccorso" di Cuneo


PRESIDENTE

Saluto i membri dell'Associazione "Società degli artisti e operai di Mutuo Soccorso" di Cuneo in visita a Palazzo Lascaris.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'iscrizione nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Turigliatto, che interviene in senso contrario.



TURIGLIATTO Mariano

Intervengo solo per annunciare che non siamo d'accordo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 11.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 Consiglieri votanti 36 Consiglieri hanno votato SÌ 6 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Mi scuso, prima volevo risponderle, ma, avendo su Biella un problema che credo lei conosca, per la definizione della carta degli Aiuti di Stato avevo in corso una telefonata molto importante che non potevo evitare.
In primo luogo, relativamente alla sua richiesta, noi abbiamo ricevuto non so se da parte dell'intera opposizione o di una parte - credo sia di tutta l'opposizione - una traccia di elementi che si vorrebbero vedere considerati. Pertanto, l'Assessore sta predisponendo una risposta che contiene quanto noi riteniamo possa essere accoglibile, parzialmente accoglibile o non accoglibile, sforzandoci di individuare formule ragionevolmente di compromesso. Quindi, non è vero che non siamo disponibili, quando ci si parla con buonsenso siamo sempre disponibili.
Successivamente, l'Assessore sarà disponibile ad illustrare la questione della deliberazione.
Attualmente, il punto è il seguente: i laboratori sono considerati efficienti e funzionali, dal punto di vista della qualità dei risultati e dell'economicità della gestione, intorno ai 10 milioni di analisi, ma in relazione a questa dimensione ne resterebbero pochissimi in Piemonte. La nostra disposizione di transizione è molto morbida, perché anche a noi appare chiaro che avendo una cinquantina, cioè un numero assolutamente ridondante, di primari per le analisi di laboratorio, non necessitandone in quella definizione più di cinque, tutti capiscono cosa significa in termini di riduzione di costi, senza alcun danno per i cittadini, perché le analisi migliorano. È chiaro che un laboratorio più grande ha attrezzature maggiormente adatte e, soprattutto, avendo una gran dimensione di casi possiede anche maggiore capacità analitica e di confronto tra i diversi casi.
Quindi, anche dal punto di vista della crescita della capacità di analisi e comprensione delle analisi sono molti i vantaggi aggiuntivi.
Questa disposizione è discutibile, nel senso che può essere discussa, tanto è vero che, come lei ha ricordato, il Direttore ha inviato una lettera credo non opportunamente, ai giornali, perché noi ascoltiamo tutto quello che ci dicono i direttori. Quindi, nell'analizzare la sua lettera valuteremo la presenza di elementi che è opportuno accogliere. È successo con il Mauriziano, che, avendoci segnalato che solo loro facevano alcune analisi, sono stati autorizzati a continuare in tal senso.
comunque una riorganizzazione assolutamente interna al sistema, che non incide in alcun modo, se non migliorandolo, sulla qualità del servizio ai cittadini. Se ci sono elementi tecnici - non politici, perché non è una questione politica - che il Direttore vuole discutere con l'Assessore le annuncio che l'Assessore sta procedendo nelle convocazioni - non so se li ha già convocati - e insieme ai tecnici potrà esserci un incontro per valutare la fondatezza di alcuni suoi rilievi.
Ieri sera ci siamo anche visti a Casale, lei avrebbe fatto meglio ad entrare, invece di stare fuori con il cartello, è stata una bella ed interessante serata in omaggio a Mario Soldati. Comunque, ieri sera, mi sono ripromessa alla prima occasione di illustrare brevemente la questione poi l'Assessore potrà entrare nel merito più dettagliatamente. Ribadisco che non si tratta di questioni giornalistiche o politiche, sono questioni che riguardano aspetti tecnici, che sono pronti per la discussione con il Direttore.
Richiesta rubricata n. 12) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 715 avente oggetto "Solidarietà al Generale Speciale e alla Guardia di Finanza" all'o.d.g.
della seduta odierna.



PRESIDENTE

Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 715 avente ad oggetto: "Solidarietà al Generale Speciale e alla Guardia di Finanza".
La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Signor Presidente, il fatto di affrontare un ordine del giorno subito dopo la comunicazione della Presidente Bresso mi permette di interloquire solo per pochi secondi sulla stessa comunicazione.
L'atteggiamento oggi palesato dalla Presidente è diverso rispetto a quello che noi abbiamo colto dai giornali e dai rappresentanti della maggioranza intervenuti su questo tema. Presidente, volevo soltanto farle presente - non è una polemica - che rispetto ai laboratori di analisi che sono stati mantenuti in fascia C, cioè quelli che, praticamente, possono fare tutto, noi abbiamo Novi Ligure e Chivasso che producono grandemente meno rispetto a Casale, sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.
Occorre vedere un quadro, non è una polemica politica, perché laddove si rilevano anomalie inconsapevoli, cioè frutto di buonafede, non c'è nessun tipo di problema: è giusto che vengano sottoposte agli organi decisori. Appare strano che il Direttore generale, che è colui coadiuvato dal Direttorio sanitario, dai vari Direttori di struttura e da trenta Primari dell'Ospedale di Casale - le assicuro che questi non sono né di centrodestra né di centrosinistra, perché fossero stati due o tre si poteva pensare che, magari, li avessimo nominati noi negli anni scorsi, ma trenta sono eccessivamente troppi - dica: "Attenzione che si creerebbero dei problemi".
Secondo me, è solo la dimostrazione di una volontà da parte del suo Assessore di dire: "Prendiamo in esame questa situazione". Non penso che il Direttore generale e il Direttore sanitario siano dei pazzi, non penso che i 30 primari siano dei pazzi (tra l'altro non sono neanche dei politici per cui non si può pensare che lo facciano strumentalmente).
Devo dire che ieri sera sarei entrato a sentire lei e tutti gli ospiti purtroppo l'Amministrazione di Casale ha avuto l'intelligenza di svolgere un Consiglio comunale serale dalle 21.30 in poi e quindi abbiamo dovuto andare a fare il nostro dovere di oppositori purtroppo anche in quella sede. Ritornando a bomba sull'argomento, sulla solidarietà generale e speciale, tocca sempre a me - l'ho già fatto due o tre volte, lo so quasi a memoria - ribadire che è una tematica di grand'attualità. Addirittura non si sa se questo Governo cadrà sulla mozione presentata dal centrodestra su questo tema; certo è che la gestione di questa situazione da parte sia del Viceministro Visco sia del Ministro Padoa Schioppa ci pare perlomeno criticabile.
Voi tutti sapete che sulla questione s'è aperto anche un contenzioso giudiziario, terminato con l'archiviazione delle responsabilità rispetto al Viceministro Visco, il cui comportamento è stato ritenuto non penalmente rilevante, ma illegittimo. Non essendoci una questione di tipo penale, il giudice non ha potuto intervenire, ma ha voluto comunque sottolineare l'illegittimità di quel comportamento. È una delle vicende che, insieme a molte altre che ha vissuto questo Governo in questi mesi, hanno fatto cadere anche un po' il ruolo e la credibilità dell'Italia nel mondo. Forse solo nella Repubblica delle Banane si possono allontanare alti ufficiali in questo modo, perché non sostituiscono alcuni ufficiali che hanno indagato su particolari gruppi (in questo caso cooperativi). Quindi una vicenda che ci fa male, una vicenda per la quale noi chiediamo la solidarietà speciale così come la chiede il Parlamento, che riteniamo la meriti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

Intervengo intanto per dire che respingeremo l'iscrizione all'o.d.g.
ma anche per chiedere un po' più di rispetto. Presidente, chiedo che a noi sia garantito il rispetto perché è già la terza volta, con questa, che respingiamo queste iscrizioni e inversioni dell'o.d.g. Se non è ostruzionismo questo, mi spieghi lei che cos'è.
Presidente, le chiederei, per favore, di metterci in condizione di poter affrontare l'o.d.g., cioè di poter parlare davvero del Piano sanitario e dell'accorpamento delle ASL, perché ormai, a forza di ripetere sempre le stesse cose, anche i colleghi di minoranza non sanno più che cosa dire (tra l'altro, sono sempre gli stessi).
Le chiedo, per favore, di metterci in condizione di poter lavorare così come auspicava il Presidente Rossi. Grazie.



PRESIDENTE

Diciamo che c'è una distinzione tra quella che può essere la regola dove ad ogni seduta uno può chiedere l'iscrizione o l'inversione da quella che può essere, al limite, la valutazione di avere temi diversi, ma questo fa parte... Speriamo che anche questo serva a trovare una soluzione all'impasse del Consiglio regionale, a questo punto.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 12.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 716 avente oggetto "Sospensione della revisione degli studi di settore" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Con la richiesta rubricata al n. 13 si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 716, avente per oggetto: "Sospensione della revisione degli studi di settore".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente. Lei conosce bene quest'ordine del giorno. Devo dire che le questioni fiscali sono di fondamentale importanza sia per quanto riguarda la vita dei cittadini sia per quanto riguarda la pressione fiscale sulle imprese, soprattutto la piccola e media impresa. Proprio stamattina è stato ricevuto in Presidenza il Ministro dell'Economia dell'Uruguay e ho avuto modo di constatare che quella è una repubblica nella quale la pressione fiscale complessiva è del 27% e dove, da parte del nuovo Governo (di centrosinistra, se così lo vogliamo definire), si porta avanti una politica di sostegno agli investimenti attraverso una sostanziale defiscalizzazione sia degli investimenti sia degli utili reinvestiti sia di tutte le spese che concorrono anche a creare nuovi posti di lavoro. Quindi credo che si debba usare la leva fiscale con gran parsimonia.
Quella che sta avvenendo nel nostro Paese è una lettura di tipo giustizialistico, che poi è tutta da vedere, perché per avere la certezza che tutti paghino le tasse, bisogna fare delle analisi approfondite.
L'unica cosa che sappiamo è che nel nostro Paese la pressione fiscale attualmente è arrivata oltre il 43%, quindi è ad un livello molto alto.
Se teniamo conto dell'andamento dell'euro, del costo dell'energia e delle materie prime, in un'economia come la nostra, che sostanzialmente importa materie prime semilavorate e tradizionalmente ha sempre esportato prodotti finiti, bisogna considerare la leva fiscale come una leva che deve essere usata in termini di riduzione. Il Governo parla di revisione degli studi di settore. Non a caso, tutte le Associazioni di categoria hanno preso posizione perché si dovrebbe parlare meglio di revisioni in aumento degli studi di settore, come se il lavoratore autonomo, soprattutto quello medio-piccolo, fosse aprioristicamente un evasore fiscale o comunque una categoria da guardare con sospetto. Io credo invece che si debba offrire a questa parte rilevante del nostro sistema produttivo una specie di nuovo contratto, nel senso di dire, da una parte, ti semplifico gli adempimenti in senso lato, quelli burocratici e quelli fiscali e, per contro, tu t'impegni anche forfettariamente, a determinate scadenze, a corrispondere una partecipazione al gettito fiscale.
Però, se ci sono state reazioni da parte delle categorie, vuol dire che i provvedimenti prefigurati (prima ho sfogliato la bozza della finanziaria ma non ho ancora esaminato il decreto legge di accompagnamento) non fanno ben sperare per le categorie delle piccole e medie imprese.
Come recita giustamente quest'ordine del giorno, noi abbiamo la consapevolezza della miriade di piccole e medie imprese che ci sono nella nostra Regione, delle imprese artigianali che costituiscono l'ossatura produttiva della nostra Regione che sì, è conosciuta per la FIAT e per tanti altri insediamenti di alta tecnologia e quant'altro, ma che ha proprio in quest'area di lavoro autonomo o di piccola impresa, un grosso pilastro; pilastro su cui regge tutta l'economia piemontese, che va anche aiutata ad andare maggiormente all'estero, attraverso una politica di sostegno all'internazionalizzazione. Credo che - come dice l'ordine del giorno - sia necessario improntare sempre più i provvedimenti all'articolo 53 della Costituzione, che prevede la massima equità nel concorso di tutti alle spese dello Stato, attraverso un sistema fiscale chiaro, trasparente e, soprattutto, equo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Travaglini ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Ovviamente siamo contrari all'inversione. Visto che l'intervento che mi ha preceduto è quello di un collega che stimo particolarmente molto, il collega Cavallera, colgo l'occasione per rassicurarlo che noi siamo pronti considerato che è un lavoro che dobbiamo fare io e lui, insieme al Presidente Gariglio - ad avviare la fase istruttoria di revisione regolamentare (tema che da 17 anni è sui nostri tavoli senza una risposta).
Prescindendo dal dibattito di oggi, mi pare ci siano le condizioni e la necessità per fare il lavoro che in Giunta si è ipotizzato di concludere entro il 2008, con l'approvazione del nuovo Regolamento in quest'Aula affinché venga consegnato alla prossima legislatura (per cui entra in vigore con la prossima legislatura). Credo che prima metteremo mano seriamente a questo tema e prima faremo gli interessi, fino in fondo, dei piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Travaglini, anche per le valutazioni contenutistiche della dichiarazione contraria.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 13.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
In merito alla richiesta d'iscrizione rubricata n. 14, ho una richiesta di rinvio da parte del primo firmatario (Consigliere Nicotra) dell'ordine del giorno "Autodenuncia rimborso dei danni provocati dai propri figli"; chiedo agli altri firmatari presentatori se acconsentono.
Viene dunque ritirata per presentarla successivamente.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Sull'ordine dei lavori (relativamente a "Commissariamento del Mauriziano")


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ho una richiesta d'intervento del Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Credo che quello che stiamo facendo non abbia molto senso. Però, visto che si vuole parlare di sanità, chiederei alla Presidente Bresso se è vero che è stata informata del commissariamento della Fondazione Mauriziano.
Se ciò fosse vero, credo che quest'Aula dovrebbe occuparsene e ricevere una comunicazione. Chiedo solamente se è vero, perché potrebbe anche essere una notizia infondata, che è volata di telefono in telefono. Tuttavia, se fosse vero, una comunicazione in tal senso sarebbe estremamente utile al Consiglio.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

La risposta è sì. Non sono stata informata: l'ho letto sul collegato alla finanziaria, che è un decreto. Come tale, poiché il commissariamento deve avvenire entro 7 giorni dalla pubblicazione - il decreto, ieri, non mi sembrava pubblicato, oggi, confesso non ho verificato - dal momento in cui sarà pubblicato, entro 7 giorni verrà nominato il commissario. È un decreto ed è collegato alla finanziaria. E' l'articolo 5, se ricordo bene comunque, se i Consiglieri lo desiderano, è reperibile via internet o sul Sole 24 Ore; non so se l'ho portato con me, ma se lo desiderate, ve lo far avere domani.
Naturalmente, se avremo modo di discuterne, esprimerò la mia opinione al riguardo. Con l'occasione, informo il Consiglio che stiamo facendo il possibile per accelerare alcuni adempimenti che avevamo in corso con l'attuale Fondazione, per evitare che nella fase di transizione si perda ulteriore tempo e quindi che i nostri fondi scadano.



(Commenti in aula)



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Non siamo stati informati di questo. Siamo informati del fatto che il Ministro Turco ha chiesto di mettere delle risorse nell'ambito dell'edilizia sanitaria, ma che lei destinerà - non a noi perché si ripeterebbe il problema del non potere comprare una cosa già assegnata per risarcire il Mauriziano. Così ha detto. Lei ci ha informato, ma di questo non siamo stati informati.



PRESIDENTE

Peraltro, la nuova finanziaria e il decreto collegato sono stati inviati ieri per posta elettronica a tutti i Consiglieri.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'iscrizione nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 718 avente oggetto "Condanna morale dell'iniziativa 'Boy love pride'" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 718 avente oggetto "Condanna morale dell'iniziativa 'Boy love pride'" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Poiché questo ordine del giorno esprime una condanna verso chi vuole istituire una giornata "dell'orgoglio pedofilo", ricordando quanto la Regione Piemonte ha fatto con le campagne d'informazione e sensibilizzazione contro maltrattamenti e abusi sui minori, ricordando i tanti manifesti che riportavano la scritta "Ascolta anche quello che non dicono", credo che il silenzio sia veramente la migliore forma per riflettere su iniziative che purtroppo sono all'o.d.g.



(La Consigliera Cotto utilizza i minuti a sua disposizione rimanendo in silenzio)



COTTO Mariangela

Per rendere più importante e significativo il silenzio, come succede quando si tratta di vittime - e queste sono vittime di abusi e di violenza mi fermo qui, in modo da aver accordato un minuto di silenzio.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento contrarie, indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 15.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 29 Consiglieri votanti 28 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 719 avente oggetto "Solidarietà al sindaco di San Damiano d'Asti" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta d'iscrizione rubricata n. 16.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno recita "Solidarietà al sindaco di San Damiano d'Asti". Gli organi di informazione, nel mese di giugno, hanno riportato il resoconto di questo grave episodio di cui è stato vittima proprio il primo cittadino di San Damiano d'Asti, il cui frutteto di proprietà, che annovera circa 600 piante di mele, è stato tagliato, sradicato e distrutto ripetendo un gesto che definire vandalico o intimidatorio credo sia poco.
Si ripeteva quindi un evento criminoso che già si era verificato.
Credo che, quando ci troviamo di fronte a delle intimidazioni verso pubblici amministratori, non si sbagli a chiamare il fenomeno con il suo nome giusto, che è quello di un avvertimento di stampo mafioso.
Ora è chiaro che la repressione di questi reati è di competenza delle Forze di Polizia e della Magistratura, che senz'altro hanno fatto e faranno tutte il loro dovere con professionalità nell'ambito del mestiere cui sono preposti. Però ci va anche un'attenzione di tipo politico e certi segnali non vanno sottovalutati.
Qui non è che ci troviamo di fronte ad un tifoso che uscendo dallo stadio, ha trasceso perché la sua squadra ha perso. Questa veramente è una situazione nella quale si trova un amministratore dei 1206 Comuni del Piemonte. Noi abbiamo sempre considerato quella degli amministratori locali una rete di tipo civile, sociale e anche di sviluppo economico molto importante. I nostri amministratori comunali svolgono delle funzioni che vanno ben al di là dei loro doveri, sono dei veri e propri agenti di sviluppo, sono dei punti di riferimento per le loro comunità. Hanno sempre rappresentato, anche memori della gran tradizione della nostra Regione che risale nei secoli, una categoria con un grande senso dello Stato e sono sempre stati ovviamente in contatto con le Prefetture, con le Forze dell'Ordine e con l'Arma dei Carabinieri che è molto presente sul territorio.
Credo che, al di là di tutto, si debba non seppellire quest'ordine del giorno nell'archivio e nel mucchio dei tanti ordini del giorno da approvare.
Propongo che questo sia enucleato e si approvi magari al termine dei lavori di oggi. Ci vorrebbe un minuto soltanto e naturalmente siamo disponibili ad apportare eventuali integrazioni qualora richieste dalle altre parti politiche del Consiglio. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

Non essendoci richieste d'intervento in senso contrario, indìco la votazione nominale sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
rubricata n. 16.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.40 è rinviata alle ore 18.00)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 18.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 18.30)



(La seduta riprende alle ore 18.32)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Intendevo semplicemente chiedere l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 783, sottoscritta da tutti i Gruppi consiliari, relativo a "Norme in materia di disciplina del benessere e bio-naturali". Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio, le richieste di iscrizione di mozioni e ordini del giorno, per Regolamento, devono essere presentate unicamente all'inizio di seduta. Se i colleghi non eccepiscono, la diamo per iscritta.



PRESIDENTE

CAVALLERA Ugo (fuori microfono)



PRESIDENTE

La votiamo.



PRESIDENTE

Chiedete di votare l'iscrizione? Non abbiamo palesemente i 42 voti per porla in votazione.
Presidente Buquicchio, non penso che insista di volerla porre in votazione in una situazione in cui non ci sia l'unanimità. A questo punto ne proporremo l'iscrizione all'inizio di seduta. Per prassi, le abbiamo accolte tutte all'unanimità, e se si vorrà votare, si voterà.
Non mi pare che al momento vi siano le condizioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Chiederei, se fosse possibile, la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Collega Cavallera, per verificarlo pongo in votazione la richiesta di iscrizione n. 17, sempre che qualcuno non desideri illustrarla prima.
Vi ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 17.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 Consiglieri votanti 32 Consiglieri hanno votato SÌ 4 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 722 avente oggetto "Ristrutturazione Casa Bocchetta" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 722, avente ad oggetto "Ristrutturazione Casa Bocchetta".
La parola al Consigliere Cavallera, che interviene a favore; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Abbiamo appreso, dell'aggiornamento delle comunicazioni attraverso la rassegna stampa, che si tratta di un intervento nell'ambito del Socio Sanitario Assistenziale, sul quale vi erano state delle sollecitazioni, cui ha partecipato anche il nostro Gruppo, attraverso il Consigliere Nastri.
La questione s'inserisce nel più ampio tema degli investimenti nel settore sociale e sanitario, naturalmente con un punto di visuale particolarmente interessante ed importante nella realtà Novarese, dove si parla di una Città della Salute, un polo che intende mettere in rete sia l'insediamento e il presidio ospedaliero, sia la facoltà universitaria, che rappresenta il polo di ricerca nel settore privato in campo farmaceutico e non solo, anche delle biotecnologie.
Questo è stato trattato - nell'insieme - con la delibera di edilizia sanitaria, ma esistono tutte le altre realtà dal punto di vista socio assistenziale che devono trovare la loro giusta collocazione anche in una sinergia tra la Regione, gli Enti locali e le istituzioni locali.
Sotto questo profilo, ovviamente, so che vi erano state delle polemiche e delle sollecitazioni specifiche, pertanto l'iscrizione di questo ordine del giorno dovrebbe essere significativa.
Tra l'altro, siamo analizzando la nuova legge finanziaria che reca anche lo stanziamento di fondi nel comparto, così com'è stato preannunciato anche da comunicati del Governo e dal Ministro Turco in particolare.
Se è giusto - lo dico anche da rappresentante di una Provincia periferica del Piemonte - prevedere risorse nei centri più qualificanti della ricerca e dell'assistenza ospedaliera, non dobbiamo però dimenticare una equilibrata suddivisione delle risorse anche nella direzione delle realtà di Province decentrate sul territorio, che hanno comunque le loro necessità. Vuole dunque essere un auspicio sotto questo profilo.
Per quanto riguarda la problematica specifica e particolare, rimando alla lettura dell'ordine del giorno che i colleghi provenienti dalla realtà locale ovviamente conoscono molto bene.
Comunque, un'iscrizione all'o.d.g. consentirebbe a tutti di poter entrare nel merito e di affrontare questo tema con l'attenzione dovuta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 18.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 31 Consiglieri votanti 30 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 724 avente oggetto "No ai parcheggi a pagamento per ingresso a Parco La Mandria di Venaria" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Per la seduta di Consiglio regionale odierna si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 724, avente ad oggetto "No ai parcheggi a pagamento per ingresso al Parco La Mandria di Venaria" La parola al Consigliere Cirio, che interviene a favore; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente.
Il tema trattato da quest'ordine del giorno, di cui si richiede l'iscrizione all'o.d.g., affronta la contingenza di un problema specifico relativo all'ingresso al Parco La Mandria di Venaria, ma, evidentemente, è esportabile anche in un ambito più generale e più astratto, relativamente all'accesso ai luoghi pubblici da parte dei cittadini.
La ratio che si frappone a quest'utilizzo libero da parte di tutti i cittadini è quella, evidentemente, di considerare che i beni della collettività debbano essere messi a disposizione della stessa collettività senza che possano essere introdotti dei vincoli, dei limiti o soprattutto dei costi.
Il ragionamento che si fa all'interno di quest'ordine del giorno prende atto di una situazione attualmente esistente che riguarda una delle vie di accesso al Parco La Mandria di Venaria, quello che viene comunemente definito ingresso del "Ponte Verde", che attualmente già prevede una regolamentazione per quanto riguarda il fine settimana, che si configura nell'obbligatorietà di sostenere il pagamento di una sorta di "pedaggio" o di "passaggio di sosta" che ammonta a 7 euro.
Dal momento che l'opinione comune, sulla base delle informazioni raccolte in merito a questa vicenda, consolida il pensiero che si tratta di un primo passaggio finalizzato poi all'istituzione anche di altre aree di sosta a pagamento, ciascuna per le diverse entrate o ingressi al Parco La Mandria, pone il dubbio sulla necessità o, meglio, sull'opportunità di introdurre una sorta di biglietto di ingresso ad un parco pubblico, che è uno dei pochi polmoni verdi in quest'ambito metropolitano, è una delle poche realtà in cui le famiglie, soprattutto nel fine settimane, possono recarsi per trascorre qualche ora del loro tempo libero in un ambiente adeguato all'aria aperta.
Il ragionamento è proprio quello di capire se è corretto. Capire evidentemente, è legittimo. Ma al di là dell'aspetto di legittimità, e quindi di rispetto delle norme che regolano questa materia, c'è tutto un aspetto di opportunità politica. È corretto obbligare i cittadini piemontesi a pagare un qualcosa che è di loro proprietà? È corretto obbligarli a pagare, quando hanno già pagato? Tutta quanta la ristrutturazione di Venaria, il parco della mandria e gli interventi, che sono stati molteplici e di qualità, che hanno prodotto dei risultati e che sono stati sostenuti grazie all'impegno economico della Regione Piemonte che, evidentemente, attinge alle proprie fonti di entrata che poi ricadono sul cittadino.
dall'imposizione che si ha all'interno delle casse della Regione Piemonte, attraverso le tasse pagate dai cittadini, che si possono fare questo tipo di interventi. Allora, il concetto è capire se il diritto alla salute è uno di quei diritti veramente fondamentali dell'individuo, che non devono essere compressi attraverso nessun tipo di pagamento di biglietto.
Soprattutto, non dimentichiamo che, molto spesso, la situazione difficile in cui versano le casse pubbliche degli Enti locali, in particolare dei livelli comunali, impone la necessità di introdurre attraverso un'autonomia impositiva, che i Comuni non hanno, ed attraverso questi meccanismi, delle fonti di entrata alternative e nuove che possano permettere il fine della manutenzione.
Perciò, sarebbe meglio dire che serve far passare quelli indirizzati alla mandria perché non abbiamo i soldi per mantenere la cura del verde, la sicurezza e l'illuminazione e non, invece, spacciare questo tipo di intervento come una sorta di regolamentazione del traffico, come unica forma di regolamentazione del traffico che ha ben poco senso.
Quindi, ci auguriamo che quest'ordine del giorno, se non oggi, un giorno possa essere accolto da questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste d'intervento in senso contrario indìco la votazione nominale sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 19.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 3 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 20) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 727 avente oggetto "Proposta di legge n. 206: non passaggio agli articoli, ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento" all'o.d.g. della seduta odierna Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Si tratta della questione funghi epigei. I funghi si distinguono in queste due grandi famiglie: quelli che crescono al di fuori del terreno e quelli che crescono al di sotto del terreno. Quest'ordine del giorno presentato da diversi Consiglieri regionali della maggioranza, è più di natura tecnica che non di natura sostanziale perché fa riferimento ad una proposta di legge relativa alla modifica della legge regionale n. 32/82 sulle norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale.
una proposta di legge finalizzata a ridefinire le norme per conservare il patrimonio naturale e l'assetto ambientale piemontese, in considerazione del fatto che all'interno di questo macroinsieme, così genericamente definito, c'è anche una parte relativa alla tutela della flora e della fauna e, in particolare, alla tutela dei prodotti della natura e dei prodotti del sottobosco.
Si fa riferimento, in particolare, alla necessità di non ammettere il passaggio degli articoli, ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento, della proposta di legge n. 206, che è stata presentata da alcuni Comuni della Provincia di Cuneo (Valmala, Sampeyre, Bellino, Rossana e Dronero) Presidente, lei saprà che viene data la possibilità di iniziativa popolare degli Enti locali da parte di un procedimento di legge che provenga dal basso e che questo procedimento è arrivato. Questa proposta si è fatta sentire e prevedeva alcune modifiche nella forma di poca importanza, ma che se lette nella sostanza del provvedimento normativo assumevano davvero una grave e forte rilevanza.
I Consiglieri che richiedono l'inserimento di quest'ordine del giorno di cui cerco di farmi interprete, chiedono sostanzialmente che, in applicazione a quanto prevede il Regolamento, quest'ordine del giorno preveda al suo interno che gli articoli, così proposti all'interno della proposta di legge su iniziativa popolare degli Enti locali, non abbiano ad essere accolti.
argomento di cui spesso si è parlato in sede della V Commissione.
Questi sono argomenti molto spesso già superati da questa nuova proposta di legge che è già stata licenziata dalla Commissione e che introduce nell'ordinamento regionale una nuova disciplina in materia di funghi epigei spontanei.
una nuova regolamentazione che crediamo sia importante. Per quanto riguarda la materia che regolamenta la raccolta di funghi, crediamo che si debba riuscire a superare il livello troppo locale per trasferire in ambito regionale la materia e, soprattutto, che a fianco dell'imposizione dell'acquisto di quello che, comunemente, viene definito tesserino, la Regione, le Province o chi per esse prevedano una forma di controllo effettivo ed efficace perché, diversamente, queste norme rischiano di essere lettera morta.
In Piemonte, abbiamo una situazione, per quanto riguarda la raccolta dei funghi, molto diversa a seconda non solo delle Province, ma addirittura delle vallate inserite all'interno di Province diverse, dove ci sono sensibilità più attente alla prevenzione e al controllo, ci sono efficaci verifiche da parte delle autorità competenti, mentre in altri posti questo non avviene.
Quindi, non avvenendo questo, si creano quelle sacche, che credetemi in Piemonte sono molto ampie, di abusivismo (perché anche quello che avviene nella ricerca dei funghi epigei è un abusivismo) legittimato dal fatto che i controlli non ci sono.
Allora, per evitare che all'interno di una legge vengano abrogati o vengano inseriti elementi che sono già superati dalla nuova legge approvata dalla Commissione, quest'ordine del giorno auspica che il Consiglio non ammetta il passaggio degli articoli, ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste d'intervento in senso contrario indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 20.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva. .
Richiesta rubricata n. 21) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 728 avente oggetto "Adesione alla manifestazione 'Salviamo i cristiani'" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 728 inerente a "Adesione alla manifestazione 'Salviamo i cristiani'".
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, relativamente a questo ordine del giorno si potrebbe obiettare la perfetta inutilità della riproposizione, perché si tratta di un ordine del giorno che invitava ad una manifestazione nazionale svoltasi il giorno mercoledì 4 luglio 2007.



(Commenti in aula)



NOVERO Gianfranco

Il fatto che nessuno ascolti dimostra che ho ragione: tutti i colleghi pensano che la riproposizione sia perfettamente inutile.



(Il Consigliere Novero attende l'attenzione da parte dei colleghi)



NOVERO Gianfranco

Ringrazio il collega.
Allora, proseguo per omaggio..



(Commenti fuori microfono)



NOVERO Gianfranco

Lo so.
Presidente, l'unico Consigliere che mi ascolta mi ha fatto notare che non riesce a sentirmi.



PRESIDENTE

Ha ragione, collega Novero.



(Scampanellìo del Presidente)



NOVERO Gianfranco

La ringrazio, Presidente.
Quando ero in Provincia, in una seduta in cui vi era una simile atmosfera, volendo a tutti i costi che i colleghi mi sentissero, in fretta e furia - lì, sotto questo aspetto, sono più organizzati - sono riuscito a farmi stampare da una gentile addetta ai servizi del Consiglio il testo de "La vispa Teresa", che non conoscevo a memoria. Dopodiché, ho cominciato a leggere tale testo fino a quando i colleghi, uno dopo l'altro, hanno alzato gli occhi. Quando, alla fine, tutti mi stavano guardando, ho fatto presente che si trattava di una provocazione per farmi ascoltare.
Colleghi, qui, non voglio neanche farmi ascoltare, perché - per carità! mi rendo conto che ci sono problemi maggiori, ma questo ordine del giorno, che concerne una manifestazione che, ormai, ha avuto luogo, non è detto che non abbia una valenza nel significato attribuito da chi l'ha proposta.
Allora, si può non essere d'accordo, ma ritengo sia difficile non essere d'accordo relativamente a questo ordine del giorno - io l'ho letto e riletto - anche in riferimento a persone che non condividano troppo le idee e i pensieri del collega Leo e della collega Cotto, penso sia difficile del collega Toselli.
Mi rendo anche conto che si potrebbe dire - anzi, qualcuno lo dirà - di affrontare questioni più importanti, invece di impiegare - non si può dire "perdere" - il nostro tempo per questo ordine del giorno, che avrebbe un'utilità minima.
Il Consiglio regionale è stato interrotto per una manifestazione che purtroppo, sarà vana, se sarà l'unica, ma anche se sarà accompagnata da altre nostre azioni non illudiamoci di risolvere il problema dei birmani anche se, magari, avremo dato un minimo contributo.
Ho aderito volentieri alla manifestazione svoltasi in Piazza Castello però, rispetto a questo ordine del giorno, qualcuno dei colleghi deve spiegarmi il motivo della contrarietà. Se i colleghi fossero favorevoli a questo ordine del giorno sarebbero sufficienti cinque minuti per votarlo e approvarlo. È vero che occorrono cinque minuti, che la manifestazione è già stata svolta e che i risultati sarebbero quelli che sono, ma, in ogni caso secondo me, sarebbero cinque minuti ben impegnati.
In tutto questo discorso non ho nemmeno nominato l'argomento, in quanto presuppongo che i colleghi abbiano letto l'ordine del giorno stesso, che ritengo talmente evidente nelle sue motivazioni che credo non necessiti d'essere illustrato, è il caso di perorarlo, pertanto vi invito a votare a favore di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 21.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 2 Consiglieri hanno votato NO 29 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 22) presentata dai Consiglieri Rossi, Burzi Cavallera, Cirio, Cotto, Ferrero, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Leo Casoni, Botta, Novero: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 729 avente oggetto "Soppressione comitati provinciali e regionali dell'INPS" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Si chiede l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 729 inerente a "Soppressione Comitati provinciali e regionali dell'INPS".
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Diamo per illustrata tale richiesta di iscrizione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 22.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 Consiglieri votanti 31 Consiglieri hanno votato SÌ 3 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.02)



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