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Dettaglio seduta n.235 del 28/09/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 20.30 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 21.00)



(La seduta ha inizio alle ore 21.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Barassi, Bresso, Buquicchio Deambrogio, Ferraris, Laus, Leo, Motta, Pedrale, Placido, Rabino, Ricca Rutallo e Spinosa.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle dichiarazioni rese dal Consigliere Chieppa nel corso della sessione antimeridiana del Consiglio regionale del 28 settembre 2007


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni che chiede d'intervenire sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



CASONI William

Intervengo sull'ordine dei lavori. Se non sbaglio - io non ero presente, quindi chiedo lumi a lei - si dovrebbe parlare delle dichiarazioni (o forse erano state posticipate la sera) fatte questa mattina, intorno a mezzogiorno, dal Consigliere dell'Ufficio di Presidenza Chieppa.
Non vorrei avere ricevuto una notizia sbagliata; io non ero presente quindi mi rivolgo a lei, che probabilmente ha gli atti del Consiglio, per capire se quello che dico risponde effettivamente al vero, nel qual caso chiederemmo che si proceda a questo tipo di discussione.



PRESIDENTE

In effetti, il Consigliere Ghiglia si era riservato di intervenire sulle dichiarazioni rese in chiusura della sessione antimeridiana dal Consigliere Chieppa; non lo ha fatto nel pomeriggio, perché il Consigliere Chieppa era impedito. Correttamente, non si voleva ripetere quanto avvenuto nel corso della giornata di ieri pomeriggio ai danni del sottoscritto ossia intervenire su Consiglieri assenti. Quindi il Consigliere Ghiglia è stato estremamente corretto; se volete, possiamo tranquillamente dedicare una parte dei nostri lavori ad eventuali interventi sul tema.
Sul punto ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Credo che sinora ci sia sempre stata una sana e costruttiva - a volte non costruttiva - polemica tra la minoranza e la Presidente della Regione o degli Assessori. Mai noi ci siamo permessi di favorire o di incrementare le polemiche, anzi abbiamo sempre utilizzato parole d'apprezzamento per il lavoro dei colleghi della maggioranza, perché dobbiamo capire che un conto è il lavoro di Consiglio, un conto è il rapporto che il Consiglio deve avere con gli altri organismi, e la Giunta regionale è un organismo diverso da questo. Quindi, i toni devono essere sempre commisurati; mai si deve arrivare... La polemica ci può stare, ci può essere tutto.
Ieri, noi avevamo criticato la Presidente Bresso, che però ha risposto in Aula alle nostre osservazioni. Lei aveva detto che questo provvedimento era fermo perché la minoranza ricattava la Presidente, al che abbiamo chiesto di motivare questo intervento. La Presidente ha replicato che non era quello il senso che intendeva dire; come al solito, ha rigirato la "patata" ai giornalisti, dicendo: "Abbiamo detto tante cose; questa è stata una libera interpretazione della stampa, dell'Ansa, anche se quelle parole erano virgolettate e quant'altro.
Noi non abbiamo acceso la polemica, ben sapendo che, probabilmente quelle cose lei le ha dette; peraltro, mi è parso anche che nell'intervento svolto in Aula, nella parte finale, seppure in altro modo, le abbia confermate. Però, per questo, non è stata attivata una polemica forte né ci si è permessi di usare epiteti o di accusare la Presidente di manifesta bugiardaggine.
Noi sappiamo benissimo che lei lo ha detto; in Aula lo ha negato, per abbiamo delle registrazioni che ci confermano che lo ha detto. Tuttavia non vogliamo alimentare polemiche - non abbiamo l'abitudine di tirare fuori certi argomenti in un Consiglio - e quindi molto ci ha stupito, questa mattina, l'intervento peraltro di un membro dell'Ufficio di Presidenza, che dovrebbe essere un organismo super partes. Un componente può, ovviamente scendere dagli scranni dell'Ufficio di Presidenza e intervenire come semplice Consigliere, ma dovrebbero essere elementi che non tendono a rinfocolare o aizzare o provocare i lavori del Consiglio.
Nel suo intervento, il membro dell'Ufficio di Presidenza, Chieppa, ha usato toni molto forti, peraltro ripresi anche da dichiarazioni della Presidente, che noi non avevamo nemmeno criticato. Se le fa la Presidente è legittimata a farle: come noi le facciamo a lei, lei ne può fare a noi.
Ma all'interno di quest'Aula, è alquanto inopportuno che un membro dell'Ufficio di Presidenza, che dovrebbe essere colui che cerca la mediazione e la concordia per tentare di arrivare a delle soluzioni, tenti invece di provocare reazioni che comunque non ci saranno. Consigliere Chieppa, stia tranquillo: io non sono fascista né mi dà fastidio che lei mi dia del fascista; non lo sono, ma non mi dà fastidio. Se per lei sono fascista, mi va bene, nel senso che so di non esserlo.
Con questi piccoli mezzi, lei tenta di scatenare delle provocazioni, di alzare ulteriormente il tono dello scontro. Io penso che sia già abbastanza alto. Oggi, il collega Burzi ha chiesto che qualcuno all'interno di questo Consiglio, anziché esasperare il clima, che è già alto per via delle discussioni che abbiamo fatto, contribuisca invece a riavvicinare le posizioni a piccoli passi. I passi possono essere sicuramente molto piccoli in questa fase. Lei, con quest'intervento, invece, ha fatto in modo che ci sia un ulteriore malumore da parte della minoranza. Con un intervento che pensava fosse utile ad accelerare i lavori, lei ha contribuito ad allungarli - se questo le serve sapere - perché da parte nostra noi diciamo che, comprendendo lo spirito con il quale lei ha fatto queste dichiarazioni, pur non sentendoci coinvolti, capiamo bene che lei lo ha fatto con astio. Lo ha fatto pensando fra sé e sé: "Adesso a questi do una lezione". All'interno di quest'Aula, però, mai sono successi fatti di questo genere, specialmente da parte di membri dell'Ufficio di Presidenza.
Quindi, chiedo che l'Ufficio di Presidenza si riunisca e, se è il caso faccia capire a tutti che i membri dell'Ufficio di Presidenza devono mantenere un determinato atteggiamento. Sono sicuro che il nostro membro dell'Ufficio di Presidenza, Agostino Ghiglia, glielo ricorderà. Sono convinto che affronterete quest'argomento in occasione della prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza, perché perlomeno i due Consiglieri espressi dalla minoranza all'interno dell'Ufficio di Presidenza lo chiederanno formalmente.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Intervengo proprio sul tema. Non ho neanche intenzione di utilizzare i cinque minuti a mia disposizione. Intervengo con una dichiarazione che mi viene spontanea proprio sul clima che si può instaurare o si pu modificare.
Ho cominciato la mia esperienza d'amministrazione 32 anni fa, a ventuno anni, e le ho fatte tutte. Sono sempre stato in maggioranza, tolto l'anno dal '94 al '95, in cui sono stato all'opposizione dopo aver fatto il Vicesindaco a Susta, perché, ahimè, Alleanza Nazionale e Forza Italia ci sfiduciarono (anzi, mi sfiduciarono). Ero repubblicano e sono stato eletto nel Partito Repubblicano. Sono arrivato al '95 con quel partito.
Devo dire che ho vissuto quegli anni iniziali, ancora ragazzo, quando nella nostra terra c'erano coloro che avevano vissuto il periodo dal '40 al '45, per cui sono anche figlio della conciliazione o della riconciliazione.
Sono nato nel 1954, quindi ho una famiglia "fascistissima" e una famiglia "rossissima", partigiana e antifascista. Quindi ho avuto la fortuna di tentare di dare una lettura di quel periodo svincolata e libera.
La Presidente Bresso, nel momento in cui dà del fascista, non si rende conto a chi lo dà. Forse anche il fascismo, che io non condivido, poich fermamente antifascista e impegnato a difendere i valori che la Resistenza e la Costituzione repubblicana hanno dato, se si pensa agli anni Venti e Trenta, ha avuto gente (al di là di chi governava) convinta dei valori sociali che il fascismo rappresentava. Tra questa gente convinta, c'erano anche molti giovani, che si chiamavano Ingrao, ma anche con altri nomi, che in quel momento storico erano convinti che quella fosse la strada giusta.
Quindi, il titolo di fascista dato come insulto non lo condivido assolutamente. Sono convinto della validità del divieto della ricostituzione del Partito Fascista in questo Paese. Sono convinto negatore della necessità di avanzare ogni ipotesi di un'impostazione ideologica di quel genere, ma prima di alzare i toni in uno scontro utilizzando termini che possono essere interpretati come insulti, bisognerebbe sapere bene che significato hanno certi nella storia degli ultimi ottant'anni e di quel periodo storico in particolare. Basta andarsi a leggere Bobbio e che cosa ha scritto Bobbio della Resistenza o dell'otto settembre 1943, quindi di un periodo quando, a seconda del luogo in cui uno si trovava, sovente fratelli finivano da una parte o dall'altra, considerato il disordine che caratterizzava il Paese. In alcuni casi il luogo ha determinato la posizione contrapposta da una parte e dall'altra. Molti, con convinzione hanno scelto i repubblichini; molti altri hanno scelto i partigiani; altri si sono aggregati a seconda di dove si trovavano.
L'usare come epiteto alcuni termini che ritengo che devono appartenere alla storia, mi sembra veramente fuori luogo. Peraltro, usare certi epiteti in discussioni come quelle di questi giorni in Aula non mi sembra proprio l'esempio del più alto livello della politica. Semmai, se buon senso dobbiamo mettere, mettiamolo davvero nell'invitare i responsabili dei nostri Gruppi politici, la Giunta regionale e la Presidente a trovare un percorso con il Presidente del Consiglio, per trovare una soluzione. La democrazia è anche mediazione. Quindi, a trovare quella giusta mediazione che rispetti le maggioranze, perché le maggioranze hanno il dovere, oltre che l'onere di governare, di tutelare anche le minoranze.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Oggi ero presente quando c'è stato l'accanimento da parte del collega Chieppa nei confronti del collega Ghiglia. Un accanimento istintivo impulsivo, ed è stato un po' pesante, caro compagno Chieppa.
Se posso essere utile e darti un consiglio, indipendentemente dal fatto che vada riunito o meno l'Ufficio di Presidenza, sono molto più terra terra, cerco di risolvere i problemi a livello amichevole e a livello umano, perché parto sempre dal presupposto che in ognuno di noi c'è una parte umana e poi una parte di rispetto reciproco.
Al compagno Chieppa proporrei di chiedere scusa al Consigliere Ghiglia che non c'è e, proprio perché non c'è, siamo qui per parlare di un'offesa subita, ma un'offesa che non ha mai visto così tranquillo Ghiglia. Non so quale santo oggi lo abbia tenuto, perché era veramente inferocito.
Evidentemente il buon senso, come vedi, compagno Chieppa, prevale sempre e anche Ghiglia ha cercato di smorzare i toni. A maggior ragione, poiché non ha reagito, visto che è stato abbastanza docile e bravo, consiglio al compagno Chieppa di chiedere scusa, oggi qui in assemblea, e noi glielo riferiamo. Diventa ancora più importante e istituzionale.
Per quanto le tensioni tra di noi, vede, l'altro giorno il suo amico di partito, di lotta, ma più di potere che di lotta, perché è proporzionale alla sua stazza il potere di questa maggioranza, mi ha insultato dandomi degli aggettivi, che sono niente in confronto alle riflessioni che io faccio con l'Assessore Migliasso. È niente quello che mi ha detto in confronto al dibattito politico che cerco di promuovere con l'Assessore Migliasso.
Però, come vede, dopo ci siamo visti e ci siamo salutati e non è successo niente, malgrado abbia adoperato degli aggettivi molto e molto gravi nei miei confronti, ledendo completamente quella che è la mia immagine, la mia dignità e la mia moralità. Però lascio perdere, perch sono molto e molto democratico, sono molto buono, quindi, come vedete abbaio ma non mordo.
Però questa cosa del fascista, in un modo del genere...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



SCANDEREBECH Deodato

Ecco, come vedete, la mia bontà viene rivista e viene trasmessa in arroganza nei confronti degli altri.
Lasciamola in pace, lasciamole fare il suo percorso e in alcuni momenti dico: chi me l'ha fatto fare a buttare la mia povera figlia in politica: forse se ne stava fuori era meglio, avrebbe vissuto la sua vita in maniera più felice.
Invece, quando si comincia a fare politica certi valori vengono un po' meno perché la politica oggi è quella che è, ma penso che sia stata sempre così.
Assessore Migliasso, non mi volti la schiena. Io parlo e lei si gira.
Mi toglie il filo del discorso.
Già quando le ho fatto quella proposta, lei... Lasciamo perdere! Adesso ancora si gira e si mette in quella posizione... Lasci perdere! Stia tranquilla e serena!



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, è terminato il suo tempo. Non voglio farle perdere il filo del ragionamento, ma la invito a chiudere il suo intervento. Grazie.



SCANDEREBECH Deodato

Quando si parla di donne, è sempre un problema! Collega compagno, chieda scusa a quest'Assemblea e il discorso finisce lì.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Ricordo che un giorno discutevo di filosofia con un amico - lui era un filosofo e studioso, mentre io ero solo un dilettante come sono ancora che mi spiegava che, prima di parlare di una cosa, bisogna discutere ore ed ore per dare il significato giusto alle parole da usare. Infatti, una parola può significare le cose più disparate, a seconda di come la s'interpreta.
Mi sono ricordato di quest'episodio stamattina quando mi sono visto appioppare del fascista inopinatamente. Non mi era mai successo! Mi sono chiesto: chi ha usato quest'espressione, cosa voleva dire? L'unica cosa certa è che non l'ha detto in tono amichevole, anche perché la dichiarazione era tutt'altro che amichevole.
Mi venivano in mente gli anni '70, quando mi era stata appioppata la parola "compagno" con l'intenzione di offendermi.
Ero un ragazzino ed ero eletto a Ciriè e dovevo convincere Giampaolo Brizio che con i comunisti si poteva anche parlare. E volevo convincerlo che con certi non si doveva parlare. È venuto un giovane deputato e mi ha spiegato che con i comunisti non si può e non si deve parlare.
Siccome c'era una forte componente scalfariana, quel gruppo mi ha affibbiato l'epiteto di "compagno" per offendermi.
Io in vita mia non ho mai usato il termine "compagno" e non ho mai usato il termine "comunista" per offendere nessuno, perché ritengo che chi lo è, seriamente, gli si debba fare tanto di cappello, nel senso che ha delle idee che vuole portare avanti, che non sono le mie, ma che rispetto e non potrò mai usare quel termine per offendere.
Quindi, mi dispiace che qualcuno usi questo termine. Allora mi era dispiaciuto che avessero usato quel termine e adesso, che usano un termine diverso, secondo me comunque non si può mai utilizzare queste parole per offendere qualcuno.
Tanto più che il collega Pichetto prima ha centrato il nocciolo della questione. Ragazzi, vogliamo giocare a provocarci e acuire la tensione sperando che l'altro poi - io con voi e voi con me - perda le staffe, ma per arrivare a cosa? L'esasperazione nei termini e nei fatti non porta da nessuna parte.
Quindi, cancellerò dalla mia mente il titolo del giornale che ho visto stamattina, non ci farò più caso. Per me non è esistito!


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione all'o.d.g


PRESIDENTE

Passiamo all'esame delle 105 richieste d'inversione all'o.d.g.
Tra l'altro, lo dico anche perché alcuni Consiglieri, in particolare il Consigliere Cirio, mi raccomandano un uso attento del Regolamento. Nella seduta pomeridiana tanti colleghi sono intervenuti e non hanno sottoscritto le proposte d'iscrizione su cui facevano l'intervento.
Quindi, pregherei di farlo per formalizzare tutto, in maniera tale che la Presidenza non venga accusata di un uso strumentale del Regolamento.
Queste richieste sono sottoscritte dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto, Burzi, Scanderebech e Novero.
Procediamo con la richiesta d'inversione n. 1, con cui si propone di invertire il punto 5) all'o.d.g. con il punto 2).
Il numero legale è 26.
Interviene in senso favorevole il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.
Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: Si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 5, proposta di legge n. 60 "Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

La relazione all'ordine del giorno in oggetto recita: "Il progetto di legge attuativo del decreto legislativo 207 del 4 maggio 2001 ha la finalità di riordinare le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza prevedendo la loro trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona o in persone giuridiche di diritto privato.
2. Analisi degli obiettivi dell'intervento a) Detto progetto di legge ha lo scopo di definire l'ordinamento delle IPAB riordinate in Aziende pubbliche di servizi alla persona e in istituzioni private e il loro inserimento nel sistema integrato di interventi e servizi sociali coinvolgendo le stesse nelle fasi consultive e concertative della programmazione socio-assistenziale e socio-sanitaria a livello regionale e locale e nella gestione dei servizi socio-assistenziali ed educativi". In pratica, nella formazione del Piano Socio Sanitario, se la proposta di legge fosse stata discussa, ne auspicava il coinvolgimento nella stesura e forse tante cose che oggi sono inserite, non sarebbero state introdotte.
"Dette istituzioni, riordinate ai sensi della presente legge impronteranno la propria attività, nel rispetto delle finalità originariamente previste dallo Statuto, alle esigenze emergenti dal territorio, al fine di garantire pluralità di offerta e differenziazione degli interventi e dei servizi.
b) I destinatari diretti di detta legge sono le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e le istituzioni già IPAB che hanno ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato ai sensi delle LL.RR. 10 e 11/91. I destinatari indiretti della proposta normativa sono le Province, i Comuni, i Consorzi e le Comunità Montane.
c) Il p.d.l. intende perseguire i seguenti obiettivi: la trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona per gli enti che svolgono direttamente attività di erogazione di servizi socio-assistenziali o che operano nel settore scolastico determinando il valore economico relativo al valore della produzione che giustifichi tale trasformazione, anche promuovendo la fusione di più Enti.
La trasformazione in associazioni o fondazioni di diritto privato per gli enti in possesso dei requisiti di cui al D.P.C.M. 16/2/1990, o che svolgono attività indiretta in campo socio-assistenziale mediante destinazione delle rendite derivanti dall'amministrazione, o il cui valore della produzione sia inferiore a quello stabilito dal presente p.d.l..
Ulteriore obiettivo è il coinvolgimento degli enti, trasformati in aziende, alle intese per la definizione dei Piani di zona e più in generale l'inserimento delle aziende e degli enti privati quali strumenti della programmazione regionale e locale.
Nel contempo, si provvederà allo scioglimento delle IPAB inattive nel campo sociale i cui scopi risultino esauriti, con la conseguente devoluzione del patrimonio ad altre IPAB o enti locali.
2.1 Esame del contesto socio-economico a) Lo studio e la valutazione dei costi giornalieri ed annui sostenuti dagli enti in relazione alle tipologie di utenti ha consentito di effettuare una proiezione in grado di evidenziare quali tipologie di strutture sono in possesso dei requisiti ed hanno la capacità economica necessaria per affrontare la trasformazione in aziende pubbliche ovvero in enti con personalità giuridica privata.
Le dimensioni e la capacità economica delle strutture riorganizzate in aziende pubbliche di servizi alla persona...".
Per ora termino qua, Presidente.



PRESIDENTE

In senso contrario, ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Intervengo per ribadire che siamo contrari all'inversione e per fare una considerazione seria.
Vorrei sapere se questo dibattito viene trasmesso in Internet, per cui chiunque ha la possibilità di vederlo.



(Commenti in aula)



BOETI Antonino

Mi chiedevo se fosse possibile, per il tono e per il modo in cui si svolge questo dibattito disattivare il collegamento, per evitare che i piemontesi assistano a questo spettacolo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boeti. Comunque, è meglio non partecipare piuttosto che partecipare facendo dei danni.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta inversione punto all'o.d.g. rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Burzi, Nastri, Pichetto Fratin, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 6, proposta di legge al Parlamento n.
407 "Modifiche all'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267", con l'o.d.g. n. 2, proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene a favore in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Trattasi di una proposta di legge al Parlamento, inerente a "Modifica dell'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000".
La proposta di legge in oggetto prevede una modifica del Testo Unico degli Enti locali (decreto legislativo n. 267), al fine di rendere maggiormente efficace i compiti del Difensore Civico e, conseguentemente contribuire al miglioramento dell'attuale situazione, in mancanza di controlli adeguati degli Enti locali negli enti locali e per la legittimità degli atti e la corretta gestione amministrativa, finanziaria e contabile di Comuni e Province.
La proposta di modifica riguarda il comma 1 dell'articolo 11 del Testo Unico sugli Enti locali, nella parte in cui è stabilito che lo Statuto comunale e provinciale possono prevedere l'istituzione del Difensore Civico.
In questo caso, viene aggiunto di imporre l'obbligo di previsione di detto Ufficio, il quale segnalerà gli eventuali abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell'Amministrazione nei confronti dei cittadini, sia al Prefetto che alla Corte dei Conti.
Questo è un piccolissimo contributo al miglioramento del sistema dei controlli. A mio parere, è anche l'occasione per discuterne a livello di Consiglio regionale e per porre l'accento sull'attuale situazione di estrema confusione nel sistema dei controlli sugli Enti locali.
Così come è confusa l'attribuzione dei compiti tra i diversi Enti, tra Regione e Stato a seguito della modifica costituzionale del 2001, che è stato sì un passo avanti in alcune distinzioni, ma ha lasciato tantissime materie in concorrenza tra Stato e Regione facendo esplodere il numero dei ricorsi alla Corte Costituzionale.
Altrettanto, in questo Paese, è estremamente confuso il sistema dei controlli. Questa confusione ha cominciato il suo iter di variazioni con le soppressioni delle Giunte provinciali amministrative (GPA), che erano l'organo di controllo degli Enti locali.
Un altro passaggio rilevante, in particolare, in una realtà come il Piemonte che ha una miriade di piccoli Comuni (i due terzi dei Comuni piemontesi sono microcomuni) questo passaggio rilevante è stato la soppressione del ruolo di accertatori di legittimità al Segretario comunale, senza peraltro il coraggio, con una valutazione, in questo caso dettata solo dall'esigenza di mantenere in servizio un po' di gente, di eliminare la figura.
Quindi, arrivando al paradosso in cui viviamo, dove la figura del Segretario Comunale è una costosa aggiunta, in particolare, sui Comuni piccoli, con scarsissimi benefici. Per cui, viene meno sugli atti degli Enti comunali la certificazione di legittimità che sollevava molte Amministrazioni, ponendo quindi in una posizione di responsabilità maggiore gli organi politici.
Si tratta, però, di una responsabilità di ordine giuridico che non compete a loro, se facciamo un'attenta valutazione dei livelli d'intervento, in particolare, nei piccoli Comuni. Dall'altra parte, senza toglierlo totalmente. Così avanti, era stato previsto il CORECO ed è stato soppresso. A fianco a tutto questo, ci rimettiamo il difensore civico, con tutti i dubbi che possa ingenerare nell'aggiungere una nuova funzione al difensore civico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini, in senso contrario; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Per esprimere, evidentemente parere contrario, ma anche per una considerazione. Una in dissenso dal mio Vicepresidente del Gruppo DS, in quanto credo sia utile che i cittadini piemontesi possano utilizzare un mezzo, fra l'altro, democratico come il collegamento ad Internet per vedere anche che cosa accade in un consesso perché questo è il bello della democrazia ed anche non il bello.
Le regole sono le regole. C'è una maggioranza che tenta di costruire uno strumento di programmazione fondamentale per i piemontesi o il Piano Sanitario e c'è un'opposizione che usa ogni mezzo e ogni argomento per impedire lo svolgimento di questa scelta e di questo dibattito.
Però, questa è una questione seria, l'abbiamo detto e ce la diremo ancora ed è giusto che i piemontesi sappiano. Voglio anche cogliere l'occasione per salutare il collega Giovine che è tornato tra noi. È un fatto che ha dello straordinario e volevamo rendere edotti anche i piemontesi, che ci vedono anche a quest'ora, del fatto che il Consigliere Giovine è tornato tra noi e la cosa non può che farci piacere perché così contribuirà con la sua presenza a rendere, ci auguriamo, più lievi queste giornate di ostruzionismo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Pichetto Fratin, Nastri, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 7 Proposta di legge n. 59 "Modifica delle legge regionale 2 novembre 1982, n. 32 (Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale)" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Mi rendo conto che è impresa quasi disperata, nel senso che dovrei convincervi a votare a favore. Quando parti già con la paura di perdere diventa difficile.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi.



NOVERO Gianfranco

Può essere utile. Da quando non pago più il bollo di ben 16 euro, che pagavo allo Stato tutti gli anni, insieme ai 13 o 15 euro che davo alla Pedemontana - lo confesso, ho smesso di pagarlo - perché hanno fatto il tesserino quinquennale, per cui la marca da bollo la metto ogni 5 anni pago regolarmente con gioia - non è una battuta - il denaro che va a finire alla Comunità montana che li utilizza, spero, bene.
Questa proposta riguarda una legge che è rimasta inalterata per 23 anni. Qualcuno può dire "questa legge non la cambiamo da 23 anni cambiamola!", questo vista dalla nostra parte. Vista dalla parte della maggioranza "se è da 23 anni che va avanti così e non è cascato il mondo non si capisce bene perché voi vogliate prima discutere di questa vostra proposta, anziché dell'altra più urgente".
chiaro che entrambi gli argomenti possono essere validi. Sta di fatto che la proposta che era stata fatta, era una proposta logica che in tempi



(Commenti del Consigliere Scanderebech)



NOVERO Gianfranco

Consigliere Scanderebech, come faccio a convincere l'Assessore Migliasso? Chiedo scusa, Assessore, era per fare una battuta sul collega Scanderebech.
In tempi diversi, avrei potuto sperare che passasse, magari cambiando qualche virgola, qualche frase. È evidente che questa sera che voi votiate l'inversione del punto all'o.d.g. o, addirittura, che votiate positivamente, la modifica, è una cosa impossibile. Tra l'altro su argomenti ben più importanti, in cui la stessa maggioranza ha detto che sono da trattare.
Abbiamo avuto il voto contrario, non mi aspetto che sul problema dei percorsi, a fini turistici e sportivi segnalati dai Comuni, ci possa essere un'inversione di tendenza. Pensate un po' se per caso lo faceste Consiglieri della maggioranza - sarebbe del tutto imprevedibile - cosa potrebbe capitare. Magari la minoranza smetterebbe l'ostruzionismo. Non si può sapere, in certi casi.
Di fronte a cose così eclatanti come il voto della proposta d'inversione, potreste dare una risposta altrettanto eclatante. Non voglio tentarvi...chissà quale reazione scatenerebbe.
Faccio un appello: Consiglieri, ci votate l'inversione?



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Pichetto Fratin, Cirio, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 8 proposta di legge n. 250 "Tutela incentivazione e disciplina dello sviluppo del commercio al dettaglio" con l'o.d.g. n. 2 proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire, per l'illustrazione, il Consigliere Nastri ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Prima di entrare nel merito della proposta di legge sul decreto Bersani, sulla proposta che poi è stata convertita ad aprile 2006 per quanto concerne la liberalizzazione, sicuramente sono "bastian cuntrari" rispetto a scelte o prese di posizione del centrodestra.
La liberalizzazione ha portato delle modifiche importanti, ha portato sicuramente dei vantaggi importanti non soltanto per i consumatori, ma anche per chi svolge attività da professionista. Pensiamo soltanto al mondo assicurativo che, per decenni, è stato vincolato a regole che non agevolavano i consumatori. Nello stesso tempo, non solo non si agevolavano i consumatori, ma andavano contro le direttive recepite a livello europeo.
Nel mondo assicurativo, giusto per citarne qualcuno, il decreto Bersani ha portato sicuramente delle modifiche importanti. Pensiamo alla liberalizzazione su RC Auto che, prima del decreto Bersani, era vincolato a tutte le compagnie di assicurazioni che facevano il classico pacchetto e nello stesso tempo, non permettevano agevolazioni tariffarie su RC Auto.
Oppure, un'altra modifica importante avvenuta attraverso la liberalizzazione, è su quello dei rami preferiti. Fino a poco tempo fa i consumatori erano, comunque, obbligati a stipulare contratti che avessero una durata non annuale, ma decennale. Questo andava un po' contro alle direttive, se pensiamo che in Francia, Germania e nella vicina Svizzera le polizze assicurative erano annuali. Il decreto Bersani ha dato questo sprint non soltanto per le tariffe ma, soprattutto, ha fatto sì che le compagnie di assicurazione, finalmente per la prima volta in Italia possono applicare sconti. Alla fine il consumatore può decidere, senza essere vincolati da durate pluriennali, i contratti.
Dal mio punto di visto questo è stato qualcosa di positivo per i consumatori, ma anche per le stesse agenzie assicurative. Questa proposta di legge sottoscritta dal Consigliere Burzi, non è altro che una modifica della riforma del Titolo V della Costituzione che consente alle Regioni di adattare alle proprie realtà le indicazioni contenute nel decreto Bersani.
Soprattutto, si propone anche di superare le prescrizioni del gran commercio, quindi la gran quantità di superficie che prima era autorizzata nel periodo ottobre 2005 gennaio 2006 per il sistema di distribuzione piemontese che era in grave difficoltà. Si parla di aumentare questo trend.
Sicuramente, anche questo ha dato grossi vantaggi.
Il decreto Bersani, quello che è stato convertito nella legge al 1 aprile 2007, ha portato dei miglioramenti per quanto riguarda la liberalizzazione sia per quanto riguarda il commercio, sia per quanto riguarda anche il mondo assicurativo. Questo ha portato anche ad un incremento. Solo negli ultimi tempi, i dati per quanto riguarda il ramo assicurativo hanno portato ad un incremento pari al 40% rispetto al trend di qualche anno fa sul rapporto premi sinistri. Sicuramente il decreto ha portato vantaggi al consumatore, ha portato vantaggi alle compagnie e soprattutto, ha permesso al cittadino di non essere vincolato su durate e su contratti poliennali, ma di decidere anno per anno la scelta di una compagnia per migliori condizioni, anche con tariffe che potessero e possono agevolare il discorso RC Auto.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 9 proposta di legge n. 290 "Disciplina e attività del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro" con l'o.d.g. n. 2 proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Con la proposta di legge n. 290 si prevede l'attuazione dello Statuto regionale, istituendo alcuni organismi di ausilio al Consiglio regionale.
Il primo è il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL); il secondo è il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL). La legge relativa al CAL è già stata approvata da questo Consiglio regionale; peraltro l'intervento mi è utile anche per dire che l'applicazione che è stata prevista e simulata dagli Uffici del Consiglio regionale è quanto mai difficile e farraginosa, quindi è opportuno che questo Consiglio, l'VIII Commissione come primo passaggio, prenda in seria considerazione un eventuale intervento di correzione legislativa.
Il secondo organismo è il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, che dovrebbe - secondo le intenzioni della Commissione Statuto della scorsa legislatura, alcuni colleghi ne facevano parte con un ruolo molto attivo - svolgere quella funzione di ausilio che in questo momento il Consiglio regionale ricerca con diversi organismi, con consultazioni, con una serie di contatti, in alcuni casi molto dispersivi, che naturalmente comportano un dispendio di energia per i Consiglieri, ma anche per la struttura stessa del Consiglio regionale.
Ricordo che il CREL formula anche pareri obbligatori, sebbene non vincolanti, su progetti e disegni di legge, proposte di deliberazione aventi funzione regolamentare; può contribuire a valutazioni, osservazioni elaborazioni della legislazione; può esprimere pareri in ordine alla valutazione di interventi di particolare interesse a livello regionale individua iniziative varie di sostegno. Naturalmente, deve avere, al suo interno, la rappresentanza di tutte le categorie, con un ruolo consuntivo.
Su questo voglio spendere una parola; quando parlo di ruolo consultivo è proprio per distinguerlo dal ruolo concertativi.
Tanto per divagare, prima ci siamo confrontati, in modo a mio parere molto pacato, sulla questione del termine fascismo. Di quella lontana stagione, in questa democrazia sono rimaste ancora tracce, alcune che considero negative e che non sono proprie di una democrazia compiuta. Una democrazia compiuta ha gli eletti che governano; possono consultare tutti possono sentire tutti, ma non devono - se non in casi eccezionali scendere a contrattare con le corporazioni.
Noi abbiamo riscoperto... Peraltro, è il centrosinistra che le ha riscoperte a metà degli anni '90: con la concertazione, ha riesumato le categorie; ha riesumato le corporazioni, dando loro - alcune rappresentano solo quattro dirigenti, alcune sono importanti, alcune sono rilevanti - il ruolo di contrattazione.
Il CAL dovrebbe anche superare tutto questo ed essere solo organismo di confronto e di consultazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario.



TRAVAGLINI Marco

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 10 Proposta di legge n. 116 "Disposizioni in ordine alla doppia indicazione dei prezzi dei prodotti e servizi commerciali" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Casoni, che interviene a favore.



CASONI William

Signor Presidente, qui tocchiamo un tema che è stato molto importante: era importantissimo nel momento in cui questa proposta di legge è stata presentata, lo è ancora. anche se in misura minore, oggi. Parliamo dell'obbligo della doppia indicazione del prezzo in euro e lire su tutti i beni e servizi commerciali.
Come sappiamo, specialmente nei primi anni del passaggio dalla lira all'euro, si è generato un aumento dei prezzi che, a volte, è stato anche superiore al reale costo dell'inflazione. A pagarne gli effetti sono state molte categorie, specialmente le meno acculturate, per le quali probabilmente, era difficile capire la differenza con il solo prezzo in euro del controvalore in lire, che faceva base nella vecchia cultura.
Soprattutto per le persone che avevano 60 o 70 anni, abituate alle lire, il passaggio all'euro è stato indubbiamente traumatico. Quindi la doppia indicazione di prezzo poteva aiutare queste persone ad avere un approccio favorevole.
Oggi ci rendiamo tutti conto che, in effetti, in soli sei-sette anni dall'introduzione dell'euro, per esempio, una pizza in pizzeria, una cena e altri tipi di servizi sono praticamente raddoppiati, mentre, di fatto l'inflazione è aumentata di una cifra intorno al 40-45% sugli stipendi e sulle altre cose. Se si facesse ancora per molti servizi e per chi non è arrivato a farlo, sarebbe importante. Chi più di voi avrebbe dovuto forzare e inserire un obbligo del doppio prezzo alle pizzerie e ai ristoranti per tenere meglio sotto controllo la spesa della persona che, con difficoltà riesce ad approcciarsi a queste cose? Ormai, invece, queste cifre sono date per scontate. Oggi, si fa una cena con trenta euro, quando una volta si faceva con trentamila lire. Ciò è dovuto al fatto che molte persone hanno speculato su questo cambio.
Questo può essere utile anche per un'altra cosa. Noi ne avevamo lanciata anche un'altra, anzi, l'aveva lanciata l'allora Ministro Alemanno quando era Ministro della Repubblica e non ha fatto in tempo a tramutarlo in legge. Penso che sia un'iniziativa che l'attuale Ministro delle Politiche Agricole e Comunitarie potrebbe fare propria: indicare, sui prezzi finali al consumatore, il prezzo pagato all'origine al contadino.
Ciò vuol dire che se uno va a comprare un chilo di mele e le paga due euro deve esserci scritto quanto quel chilo di mele è stato pagato al contadino che l'ha prodotto. Sappiamo, per esempio, che nel caso del latte si pagano 33 centesimi di euro alla stalla e poi invece viene venduto ad una cifra molto più alta.
Noi sappiamo che viene pagato 0,33 al litro, e adesso è diventato 0,37 con l'adeguamento che l'Assessore Taricco ha comunicato ieri. Il cittadino però deve avere la percezione di quello che è il ricarico su quel prodotto rispetto al prezzo pagato all'origine. Allora, forse, gli intermediari e i venditori finali sarebbero più attenti a non fare troppe speculazioni tra i prezzi all'origine e i prezzi di vendita finale. Sappiamo, invece, che s'innestano molte categorie che all'interno di questi settori speculano e fanno in modo che il prezzo all'origine possa essere moltiplicato per sei sette se non otto volte.



PRESIDENTE

La parola, in senso contrario, al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere contrario.
Avevo chiesto prima di parlare su una richiesta d'inversione illustrata dal Consigliere Pichetto solo per dire che, in mezzo a tante discussioni inutili che stiamo facendo in questi giorni, condivido l'urgenza di dover dare attuazione ad una legge regionale, quella istitutiva del CRAL. Se ci sono problematiche relative all'organizzazione delle elezioni, è giusto che queste vengano sottoposte a valutazione del Consiglio regionale e che il Consiglio regionale arrivi anche a modificare i meccanismi elettorali ricordando che il testo uscito dalla Commissione è, su questo punto diverso da quello approvato dall'Aula. Però è urgente che il Consiglio regionale non solo dia attuazione ad una previsione statutaria, ma anche ad una legge che ha approvato.
Chiedendo scusa di questa riflessione, per quanto riguarda la richiesta d'inversione presentata dal Consigliere Casoni, esprimiamo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Cirio, Nastri, Pichetto Fratin, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 11 Proposta di legge n. 197 "Modifiche alla legge regionale 13 ottobre 2004 n. 23 (Interventi per lo sviluppo e la promozione della cooperazione)" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Vicepresidente Pichetto, che interviene a favore in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Passiamo dalle corporazioni alla cooperazione, anche se permettetemi una di fare una considerazione, visto che prima era scaduto il tempo perché vorrei completare il ragionamento. Pensavo in una sollevazione di orgoglio, anche fascista, quando ho dato dei fascisti a tutti. Uso il termine fascista perché nel mio primo intervento di questa sera ho chiarito qual è il mio concetto di fascista, perché effettivamente siamo un paese che fa co-governare le corporazioni, siamo una di quelle democrazie dove gli eletti non hanno il potere di decidere e sovente lo vincoliamo anche in testi di legge.
Dobbiamo stare attenti a fare tutto questo perché - ripeto - non generalizzo mai, ma ci sono corporazioni sane e altre meno sane; ci sono corporazioni che sono solo lobby. Quei colleghi che si sono cimentati a eleggere la Commissione regionale di concertazione il cui Presidente bravo, autorevole Consigliere Clement ha voluto lasciare in eredità al collega Bossuto, sanno che quest'ultimo è partito, alla prima seduta, a "lancia in resta". Ho dato un contributo, è un'opinione di cui non ho fatto mistero, ho portato anche una proposta.
Come ci si è "incartati" (usiamo questo termine) sulla designazione di questa Commissione proprio nel momento in cui ci siamo posti (uso il plurale) la questione di cosa rappresenta quella sigla? Ad ognuno di noi sono venuti molti dubbi, innanzitutto per la scoperta che in Piemonte, su un milione e duecentomila lavoratori dipendenti, ci sono un milione e seicentomila iscritti al sindacato. Ognuno comincia ad avere qualche dubbio e viene perché è vero che in politica anche la matematica diventa un'opinione, ma quando l'opinione è tirata a quel punto...
Il collega Scanderebech (lo dico per il verbale) dice che anche l'UDC ha molti iscritti, quindi questo problema un giorno dovremo porcelo seriamente, e dovremo porcelo (sinistra, destra e centro), perché ne va del sistema di governo e delle risposte che diamo ai cittadini.
La proposta di legge regionale n. 23 del 13 ottobre 2004 prevede che la Giunta regionale conceda alle cooperative costituite esclusivamente fra appartenenti a forze armate e a forze dell'ordine contributi ed agevolazioni destinati alla realizzazione di immobili vincolati ad uso abitativo per i membri di dette forze aderenti alla cooperativa. Con un vincolo, tanto per evitare le polemiche di cui si legge in questi giorni.
Gli immobili di quel comma precedente non possono essere alienati o locati a soggetti non appartenenti alle forze armate. Con questo vengono esclusi deputati e senatori, consiglieri regionali e soggetti non appartenenti alle forze armate e alle forze dell'ordine, prima che siano trascorsi 25 anni dalla realizzazione.
una garanzia. Si tratta di venire incontro alle esigenze di organi dello Stato che, per ragioni di servizio, sono in continuo movimento. La regola dei tre anni determina automaticamente questa necessità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bossuto, che interviene in senso contrario.



BOSSUTO Iuri

Il primo pezzo dell'intervento è concorde ed è un assenso a quello che diceva prima il Consigliere Pichetto sulla necessità di intervenire in qualche modo a regolare questa vicenda, che ormai ha segnato le due precedenti sedute della VII Commissione, ma che è destinata a segnare anche altri settori delle materie che il Consiglio gestisce anche in VI Commissione.
Si discuteva su come stabilire i criteri oggettivi per arrivare ad una rappresentatività di alcuni attori sociali e sindacali, cioè di importanti realtà protagoniste.
Però, a parte questo consenso, mi tocca dire che non sono favorevole all'inversione dell'o.d.g., perché crediamo che in questo momento sia prioritario il Piano Sanitario. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 8 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 12 Proposta di legge n. 321 "Proposta di legge al Parlamento: Modifica dell'articolo 9 della legge 9 gennaio 1989, n. 13 (Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati)" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Oggi avevo terminato il mio intervento ostruzionistico, facendo una premessa, cioè che avrei proseguito il mio lavoro leggendo dalla prima pagina il documento "La Città della Salute e della Scienza".
Però, visto che abbiamo chiesto l'inversione dell'o.d.g., ho cominciato a leggerlo prima e ho notato che parliamo di un problema molto sensibile cioè le barriere architettoniche, mi è venuto in mente quello che ho visto ieri sera in televisione.
Ero insieme al collega Bellion e siccome abbiamo con noi l'Assessore Migliasso, abbiamo pensato di approfittarne. Cerchiamo di parlare di questo tema per tentare di rendere utile questa sala, soprattutto dopo che ho ascoltato l'intervento preciso ed impeccabile del collega Travaglini, il quale evidenziava che Internet permette di far vedere ai cittadini come vengono condotti i lavori dell'Aula. Mi sembra però che l'Assessore Migliasso non usi Internet, ma lasciamo perdere Internet.
Collega Travaglini, prendendo spunto dal suo intervento, ribadisco che è importante che i cittadini ci guardino tramite Internet, però è altrettanto importante che ci rendiamo conto di che cosa sta succedendo al di fuori di questo palazzo.
Qui dentro questa sera ci sono molti fortunati come noi che possono permettersi di stare qui, di leggere dei libri, di lavorare su Internet e di prendere un gettone di presenza, mentre fuori - lo abbiamo visto ieri sera - ci sono delle scene devastanti e dal punto di vista emotivo deludenti.
Ero andato a questa trasmissione con tanto entusiasmo, per parlare dell'aumento dei prezzi del pane, dell'olio, dell'acqua e, in modo particolare, del latte, come aveva detto prima il collega Casoni.
Poi ci hanno fatto vedere delle immagini, la cronista è andata in giro per la città di Torino, prima alla San Vincenzo in Via Nizza 24, dove danno la "borsa" ai poveri. Ci sono dei missionari che al mattino danno la colazione e alla sera danno la borsa per cercare di aiutare questi poveri.
L'aspetto più devastante e più brutto che si è visto, Assessore Migliasso, è che, nel fare la coda, una volta c'erano i veri poveri, cioè quelli che erano poveri perché non avevano un reddito, non avevano una pensione o una dimora, e quindi erano poveri in mancanza di questi diritti che, purtroppo per loro, non sono dei diritti acquisiti, quindi noi ci dobbiamo fare carico anche di questo. È vero quello che dico, collega Robotti? Questo è un tema che interessa molto il partito che lei degnamente rappresenta. Però di questo non parliamo.
Quindi, collega Travaglini, in quella coda, se volete, ci andiamo e io sono disponibile a devolvere il gettone di presenza di stasera, di domani e di tutti i giorni che voi ritenete che sono inutili. Sono disponibile a promuovere un'iniziativa non fatta da me, perché non voglio mettere io la bandierina, quindi fatela voi. Io mi associo, raccogliete e facciamo una colletta dei nostri gettoni di presenza, li portiamo in questa mensa e facciamo comprare un po' di spesa a questi poveri disgraziati.
Ma attenzione, Assessore Migliasso, adesso sto parlando sul serio perché ogni tanto mi permetto di scherzare, ma lei non la prenda come un'offesa, perché non mi permetterei. Lei si chiama Angela, quindi non mi permetterei di insultarla o di definirla in un certo modo, però in riferimento a quello che abbiamo visto ieri sera, perché la sto chiamando in causa? Perché a quella coda non ci sono poi i poveri...



PRESIDENTE

Collega Scanderebech, è terminato il suo tempo.



SCANDEREBECH Deodato

Va bene, proseguo dopo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 9 presentata dai Consiglieri Casoni, Nastri Pichetto Fratin, Cirio, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 13 Proposta di legge n. 349 "Insediamenti sportivi nazionali ed internazionali nell'ambito dei distretti del commercio, dell'artigianato e del tempo libero" con l'o.d.g.
n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Questa è una proposta di legge presentata dal collega Pedrale qualche mese fa. E sicuramente, visto che si parla di sport, è una proposta di legge che promuove momenti di socializzazione e di fratellanza. Questa proposta di legge riprende quello che per certi aspetti ha portato dei vantaggi positivi soprattutto per quanto riguarda le opere di accompagnamento delle Olimpiadi.
Non dimentichiamo che, grazie alle Olimpiadi, Province e molte città della nostra Regione hanno potuto usufruire anche di finanziamenti che hanno portato alla costruzione di nuovi impianti sportivi, ma in certi casi anche ad ottimizzare la funzionalità dell'impiantistica esistente. Questo è diventato fondamentale, perché il miglioramento degli impianti sportivi nella nostra Regione negli ultimi anni ha creato sicuramente un grosso indotto: in Province come Novara, grazie ai fondi olimpici, siamo riusciti a costruire delle strutture importanti anche in zone di assoluto degrado.
Uno dei centri sportivi più importanti della Regione Piemonte, per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, si trova proprio nella città di Novara dove esiste una struttura che può ospitare fino a 5.000 posti, una piscina olimpionica e una Club House, che è un punto di aggregazione. Tutto questo ha generato un indotto non soltanto dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista dell'occupazione, apportando quella ricchezza che diventa fondamentale perché si riversa su tutto il territorio.
La proposta di legge del collega Pedrale segue il percorso che era stato già avviato qualche anno fa sull'ottimizzazione dell'impiantistica sportiva, ma è altresì finalizzata alla creazione di nuovi impianti sportivi. Nello specifico, parliamo di un ippodromo, che potrebbe implicare una ricaduta positiva dal punto di vista commerciale ed occupazionale oltre ad avere un'acclarata e certificata rilevanza a livello nazionale e internazionale, con manifestazioni e competizioni di un certo livello.
Questa era la finalità dell'ordine del giorno in oggetto, che aveva proprio alla base questa idea. È una proposta che forse non meriterebbe di essere discussa in un momento così, ma sarebbe il caso di approfondirla in maniera diversa, magari anche nelle diverse Commissioni, perché è chiaro che l'impiantistica sportiva è sempre sinonimo di "socializzazione", non solo tra i giovani.
dunque una proposta di legge che dovrebbe vedere impegnato l'intero Consiglio regionale, perché gli impianti sportivi e l'organizzazione di manifestazioni a carattere nazionale e internazionale ricadrebbero, in maniera positiva, sull'economia e sull'occupazionale, soprattutto nei posti dove queste strutture verrebbero costruite, così come è successo negli ultimi anni, proprio all'interno della nostra Regione, grazie alle opere di accompagnamento delle Olimpiadi. Questo sarebbe un vantaggio per tutta la Regione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 10 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Cirio, Pichetto Fratin, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'ordine del giorno n. 14 Proposta di legge n.
203 "Creazione del marchio museale piemontese e del relativo sistema integrato regionale delle aree e dei siti di interesse culturale" con l'ordine del giorno n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Scanderebech, che interviene a favore; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Prima di illustrare la proposta di legge in oggetto, approfitto per terminare il discorso iniziato precedentemente, anche se non vedo l'Assessore Migliasso, ma non è un problema perché è presente il nuovo Assessore alla sanità, oltre all'amico Deorsola, che è molto sensibile ai problemi sociali. Questi due Assessori potranno dare le rispettive risposte in modo degno.
Stavamo appunto parlando di queste code di poveri, che vanno a prendere la busta per poter mangiare. In passato c'erano i poveri veri, quelli che non avevano un reddito, un lavoro, una casa, eccetera.
Ciò che mi ha stupito è che in mezzo a questa coda, peraltro lunghissima, ci fossero delle persone "normali" fino a ieri, ma che oggi percepiscono una pensione modesta, da 400 a 500 o 600 euro. Queste persone in coda, stando alle loro dichiarazioni, venivano lì anche al mattino per fare colazione, perché non riuscivano ad arrivare alla fine del mese.
Questo è un problema sociale di interesse elevatissimo, di interesse generale, che non guarda al colore politico.
Dopo questo esempio, ne hanno fatto vedere un altro (lo faccio presente per poi collegarmi all'Assessore Migliasso, che al momento non c'è) relativo ad una signora che vive da sola e che prende 400 o 500 euro di pensione. Questa signora può permettersi di accendere la luce solo al mattino; lo scaldabagno, dopo averlo acceso una volta, lo tiene spento per tre o quatto giorni, in modo tale che l'acqua rimanga sempre tiepida anche quando si attenua il calore; si fa il bagno ogni tre o quattro giorni spegne la luce di sera e per il frigo adopera dei sistemi particolari per ottimizzare la corrente. Insomma, è una donna di una certa età che deve gestire il suo piccolo patrimonio economico e di rendita in un certo modo vivendo anche al buio di sera o con la luce della televisione (lei giustamente diceva: "Visto che ho la televisione accesa, non posso permettermi di tenere anche la luce accesa"). Adopera, quindi, tutti questi sistemi di ottimizzazione per arrivare alla fine del mese.
Questa donna terminava l'intervista dicendo: "Speriamo che non mi accada nulla - aveva parlato anche delle medicine e della sua salute perché se dovesse succedermi qualcosa, non saprei come far fronte ad un eventuale imprevisto, sia pure piccolo". La trasmissione finiva lì.
La conduttrice, dopo sei mesi, la reintervista per telefono e le chiede se era cambiata la sua situazione. La signora ha risposto che aveva ricevuto quel famoso "bonus" (a Torino lo hanno ricevuto 120.000 soggetti) di 200 o 250 euro, una sorta di "gratifica" per quei pensionati che hanno un unico reddito dichiarato tra i 400 e i 600 euro. Lei aveva appunto ricevuto questo bonus, però ha altresì specificato: "Sì, però ho dovuto pagare l'ICI e un'altra tassa, per cui sono "andati via" senza vederli.
Come se non bastasse, ho dovuto rifarmi anche gli occhiali, quindi adesso sono in disgrazia perché non so come farò a mangiare nell'ultima settimana del mese". Questa signora, infatti, ha anche una malattia agli occhi, per cui adesso è stata costretta a comprarsi gli occhiali.
Arrivo proprio a questa constatazione, colleghi: questa signora forse non potrà mangiare quello che ha mangiato nelle altre settimane perché non ha i soldi, né parenti, né amici che la possono aiutare, e perché? Perch ha dovuto comprare un bene di primaria necessità. Per esempio, per qualcuno possono essere gli occhiali, per qualcun altro la dentiera o ancora un termosifone elettrico per riscaldarsi nei periodi più freddi. Perché questa signora si trova in queste condizioni?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bossuto, in senso contrario ne ha facoltà.



BOSSUTO Iuri

Grazie, Presidente.
Brevemente, volevo chiedere al Presidente se dovevamo discutere la richiesta rubricata n. 10 che chiede l'inversione dell'ordine del giorno n.
14, proposta di legge n. 203 "Creazione del marchio museale piemontese e del relativo sistema integrato regionale delle aree e dei siti di interesse culturale" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Se era questo l'oggetto, mi pare che il collega sia andato un tantino fuori tema. Quello che mi stupisce di più nel fuori tema è che se il collega non vedeva la tv ieri sera, non sapeva di questi problemi sociali.
Forse, qua dentro ci stiamo un po' troppo. Allora, dobbiamo starci meno privilegiando la qualità del nostro lavoro. Guardi, collega Scanderebech in piazza San Carlo vede un sacco di gente che dorme sotto i portici.
Quindi, questo uso strumentale mi ha anche un po' innervosito sinceramente.
Allora, basta uscire per vedere queste cose; cerchiamo di fare un lavoro di qualità in quest'Aula; scriviamo meno e discutiamo i problemi reali magari iniziando dalla sanità e forse riusciremo a risolvere qualcosa. Altrimenti, facciamo solo demagogia e favoriamo quel fascismo che non è in quest'Aula - questo lo so - ma è fuori e si alimenta anche del non lavoro di quest'Aula.
Quindi, il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 11 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Cirio, Pichetto Fratin, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 15 Proposta di legge n. 239 "Valorizzazione delle meridiane" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Interverrò su questa proposta ben conscio che non passerà. Vorrei intervenire proprio sull'argomento perché passata, si spera un giorno questa buriana, in tempi normali, gradirei che questo argomento, che trovo strano non sia stato toccato fin'ora da quanti è stato proposto, venga riproposto in tempi logici.
Parliamo di una proposta di legge presentata il 6 febbraio 2006 e firmata dai Consiglieri Leo, Bellion, Burzi, Cavallera, Chieppa, Cirio Dalmasso, Ferrero, Giovine, Laus, Moriconi, Motta, Muliere ecc. Quindi stando alle firme, era una proposta di legge che godeva di una trasversalità assoluta e del parere favorevole assoluto dei Consiglieri.
Per questo, mi sembra strano, che sia rimasta lì a tacere fin'ora.
Poi, una spiegazione mi è venuta in mente, ma non è bella se fosse quella la verità. Nella proposta c'è scritto: "La presente proposta di legge nasce dall'apporto degli studenti che hanno partecipato dell'ottava edizione di Ragazzi in Aula...". Mi è venuto il dubbio che sull'onda dell'entusiasmo per dei ragazzi che fanno delle ricerche e fanno delle proposte, qualcuno firmi forse senza convinzione.
Però, personalmente, spero che chi ha firmato l'abbia fatto con convinzione perché questa proposta di legge - capisco il problema sollevato dai ragazzi - in particolare, per chi vive fuori dalle grandi città e nell'ambiente montano ha un'importanza forte.
Combinazione, tre giorni fa mi è arrivata una comunicazione del Comune di Ala di Stura. Premetto che in questo paese, da anni, fanno una ricerca un lavoro di salvaguardia - è anche uscita una pubblicazione sponsorizzata dalla Regione - e sono stati fatti degli itinerari. Se qualcuno è interessato, può andare ad Ala di Stura, troverà dei cartelloni in tutta la via con decine o centinaia - è davvero incredibile questo paese - di antiche meridiane e affreschi, tutte vere opere d'arte. Sarà arte minore ma sono bellissime ed hanno un costo basso, tutto sommato.
Dicevo, tre giorni fa mi hanno comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri "Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo" visto il lavoro che hanno fatto, insieme ad altre centinaia di lavori arrivati da tutta Italia, hanno stilato una classifica che ha evidenziato come, nella Regione Piemonte, il Comune di Ala di Stura è risultato uno dei primi per il lavoro svolto.
Non posso neppure accusare la Giunta di non aver fatto niente perch l'ultima volta che hanno presentato questi lavori era presente l'Assessore competente, c'ero io ed altri personaggi. In effetti, la Regione ha contribuito al lavoro del Comune di Ala di Stura perché, evidentemente, in quel momento c'è stata la presenza di una sensibilità da parte degli amministratori, però non l'ha fatto in base ad una legge.
Ho scoperto che c'è una proposta di legge che vorrebbe legiferare sull'argomento e che è stata firmata da quasi tutti i Consiglieri, non da me perché non c'ero, ma chiederò di aggiungere la mia firma a questa proposta. Visto che stasera presumibilmente verrà bocciata, insister perché spero che quest'Aula trovi prima o poi una strada veloce per esaminare questa proposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion, in senso contrario ne ha facoltà.



BELLION Marco

Uso pochissimo tempo per dare alcune informazioni al collega Novero.
Innanzitutto, lo ringrazio perché in effetti questo è un patrimonio delle nostre valli che tutti i firmatari hanno ritenuto giusto valorizzare.
Quella proposta di legge non ha potuto andare avanti perché, nel frattempo, il collega Leo ne ha presentata un'altra. Allora, ne abbiamo presentata un'altra anche noi come DS e so che il collega Rutallo l'ha messa all'o.d.g. della II Commissione per arrivare alle audizioni.
Pertanto, Consigliere Novero, ha due possibilità, quella del collega Leo o quella di cui io sono primo firmatario. Sono due proposte unificabili perché divergono per nulla. Quindi, buon lavoro in Commissione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n.11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 12 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Cirio, Pichetto Fratin, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 16 Proposta di legge n. 302 "Promozione alla famiglia" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n.
162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire a favore il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Stiamo perdendo giornate intere di lavoro per discutere su un tema che sappiamo non condiviso e sul quale, legittimamente, ci può essere una posizione diversa. Sappiamo che ci sono altri argomenti sui quali si potrebbe andare avanti, ci sono delle questioni che anche i piemontesi forse, aspettano più urgentemente, che non il Piano Sanitario regionale.
Non è il Piano Sanitario che li fa arrivare alla fine del mese, o alla quarta settimana, ma sono interventi più importanti, più precisi. Crediamo che l'organizzazione sanitaria della nostra Regione, anche a detta delle altre Regioni, al momento, con l'attuale legge, non sia inferiore ad altre.
La qualità degli operatori, delle strutture, dell'organizzazione non è così disastrata da ricorrere ad una revisione.
Sappiamo che il concetto di famiglia è diverso in quest'aula, a seconda di varie accezioni. Si toccano temi che sarebbe importante approfondire.
Per esempio, quello dei giovani che devono acquistare la prima casa. Su questo tema, sarebbe importante verificare - non voglio sollevare la questione se sono sposati o meno - cosa pensa la Regione che potrebbe intervenire con precisione, fare in modo che una coppia di giovani possa trovare più facilmente, o acceder più facilmente ad un alloggio, ad una soluzione abitativa. Magari dare incentivi ad un'eventuale attività che vogliono attivare, pur non avendo immobili da mettere a garanzia, pur non avendo genitori che stanziano fondi per aprire un'attività. Problemi veri che oggi tanti piemontesi si trovano ad affrontare quotidianamente.
Questi sono i veri problemi che toccano i cittadini, molti cittadini piemontesi che hanno delle necessità.
I piemontesi dovrebbero giudicare se è più importante fare il Piano Socio sanitario regionale, oppure approvare delle leggi a favore dei giovani, dell'integrazione, dello sviluppo delle coppie, della prima abitazione per chi non ne ha, per chi non riesce ad avviare un'attività lavorativa perché non ha fondi. Per esempio, le fondazioni bancarie - che tanto si interessano e tanti miliardi distribuiscono - perché non vincolarle ad aiutare più questi settori, queste situazioni? La politica è fatta anche di sensibilità che, a volte, se si vuole, si possono mettere insieme. Magari non calcolando l'utente finale, che può essere una coppia sposato o meno, dei giovani che sono tutti nella stessa situazione, che non hanno le risorse per potersi avviare nella società.
Questi sono provvedimenti che potremmo più facilmente discutere, sui quali troveremo delle larghe intese. Nel frattempo si potrebbero sviluppare ragionamenti sul Piano Socio sanitario per poi riportarlo, quando questo è stato confrontato realmente, anche con la minoranza di quest'aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, in senso contrario, il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

Sono molto contento, questa sera, di sentire diversi interventi che mettono al centro le persone e i problemi che queste vivono.
Proprio per questo, vediamo di iniziare in modo semplice ed affrontare il tema del Piano Sanitario, dell'accorpamento delle ASL. Punti che sono già all'o.d.g.. Proviamo ad utilizzare queste poche ore che rimangono di questa seduta. Sarebbe proprio bello - se davvero vogliamo mettere al centro le persone - che voi ritiraste queste inversioni all'o.d.g.
In caso contrario, voteremo contro.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 13 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi, Nastri Pichetto Fratin, Cirio, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 17 Proposta di legge n. 385 "Diritto allo studio e all'apprendimento per l'intero arco della vita" con l'o.d.g.
n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene a favore in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Qualora alla mia proposta d'inversione dell'o.d.g. che sto per fare ci fosse una controparte contraria con invito al ritiro, non essendo io Capogruppo, dovrei chiedere una riunione dalla minoranza che duri almeno un'ora e 10. Questo lo annuncio qualora qualcuno della maggioranza, chi è incaricato alla replica, ne tenga conto.
La proposta d'inversione riguarda l'inserimento del pdl sul diritto allo studio e all'apprendimento sull'intero arco della vita. Questo progetto di legge ha l'obiettivo e l'intenzione di riprendere, aggiornare mettendo ordine al sistema delle contribuzioni sul quadro dell'istruzione e della formazione, partendo dall'analisi della situazione, ovvero quello di una regione che ha una popolazione giovanile decrescente, non compensata dai saldi migratori; una popolazione stabile, ma con un'anzianità sempre più alta, perché fortunatamente i tempi di vita attesa sono sempre più lunghi, grazie alle condizioni di vita positive dei nostri territori rispetto ad altre realtà del mondo dove questo purtroppo non avviene ancora.
Da qui la necessità di trovare gli strumenti più idonei di intervento con la norma regionale, con la contribuzione regionale, per permettere lo sviluppo dell'educazione, dell'istruzione, dell'orientamento e della formazione, attraverso un sistema regionale che tenga conto di tutte queste fasi, che sia integrato e garantisca totalmente i principi della libertà individuale, l'integrazione sociale, nonché l'apprendimento per tutto il corso della vita. Il cambiamento repentino del bagaglio di informazioni che ogni individuo deve avere fa sì che, durante l'arco della vita, uno debba continuamente assimilare e accumulare elementi; a fianco dell'accumulazione, occorre anche acquisire una capacità di elaborazione e di utilizzo di questi elementi. Naturalmente, tutto questo non può essere fatto da un sistema e da un modello di istruzione come quello che avevamo.
Noi dovremmo arrivare ad un rovesciamento di quel modello e perseguire un alto livello dell'istruzione pubblica. Io sono un difensore dell'istruzione pubblica, della qualità della pubblica istruzione, ma è altrettanto importante anche quella che viene definita "scuola privata" perché si tratta sempre pubblica istruzione, ancorché sia un servizio effettuato dai privati.
Il nostro obiettivo deve essere quello di dare a tutte le famiglie la possibilità di frequentare la scuola o i corsi migliori, pubblici o privati che siano.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi, che interviene in senso contrario.



POZZI Paola

Signor Presidente, ho ascoltato con attenzione l'intervento del Consigliere Pichetto. Devo dire che il richiamo in aula di questa pdl è giunto piuttosto inaspettato, perché di questa proposta insieme al disegno di legge della Giunta si stava discutendo in Commissione e il lavoro che si stava facendo era molto proficuo. Pertanto - ripeto - mi è giunto inaspettato, mi ha sorpreso questo richiamo in Aula. Auspico che si possa riprendere a lavorare proficuamente in Commissione, con il confronto tra i due testi, così come abbiamo fatto finora.
Pertanto, il voto rispetto a questa proposta è contrario.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 14 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 18 Proposta di legge n. 155 "Salvaguardia delle caratteristiche e tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni walser della Valdossola e della Valsesia" con l'o.d.g. n.
2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Novero, che interviene a favore.



NOVERO Gianfranco

Questa proposta mi ha molto interessato, perché notoriamente io sono molto affascinante dalla cultura delle minoranze linguistiche. Vivo in una di queste, la franco-provenzale, passo gran parte del mio tempo libero a studiarle, ma leggendo la relazione a questa proposta ho imparato molte cose.
Personalmente, aborrisco chi interviene leggendo, e infatti normalmente non ho mai letto un mio intervento, però questa volta leggerò - a chi interessa l'argomento, qualcun altro avrà pazienza - la relazione alla proposta, che è davvero interessante.
Dice la relazione: "Il nome "Walser" è una contrazione dell'appellativo 'Walliser' (Vallesano): tale vocabolo è stato coniato nella Rezia per indicare i coloni provenienti dal Goms, nell'Alto Vallese, un vasto e soleggiato altipiano che fu la culla di questa cultura montana. Con il termine Walser" - che molti orecchiano, ma nessuno sa bene chi sono "dunque, si indicano i vallesani che abbandonarono la loro patria, il Vallese" - nome che ignoravo - "e crearono nuovi insediamenti in un'area che si estende dalla Savoia al Voralberg austriaco".
Continuo a non sapere cos'è il Voralberg austriaco, ma mi documenter su quale regione dell'Austria sia.



(Commenti del Consigliere Travaglini)



NOVERO Gianfranco

La relazione prosegue: "Le migrazioni avvennero tra i secoli X e XIII.
I Walser furono indotti all'emigrazione principalmente dalle condizioni economiche e demografiche: ristrettezze economiche" - già allora! - "ed eccessiva popolazione" - adesso è un po' il contrario - "ma anche la volontà dei signori feudali vallesani di favorire un'emigrazione per far fruttare e valorizzare i propri terreni al di là delle Alpi". La FIAT e gli Agnelli c'erano già allora, sotto altri nomi...
"È ormai accertato che coloni tedesco- alemanni si stabilirono nell'alto Vallese nell'800, 900 d.C. formando il primo nucleo di quella che sarebbe poi diventata la grande comunità walser. La povertà delle terre dell'alto bacino del Rodano, l'aumento della popolazione, indussero nuclei di vallesani a cercare sostentamento in nuove località.
Pur non essendo un esodo di massa, i Walser si diffusero con gradualità ed ad ondate successive in tutto l'arco alpino dalla Valle d'Aosta al Vorarlberg all'estremità occidentale dell'Austria. I flussi migratori dei Walser toccarono la Valle d'Aosta, la Valsesia, la Val d'Ossola: da Zermatt giunsero dall'inizio del XIII secolo insediandosi in quasi tutta la Valle del Lys (Gressoney, Issime, Gaby e Niel) e nell'alta Val d'Ayas (Canton des Allemands).
Con le migrazioni i Walser diffusero sulle Alpi la loro cultura, la loro lingua e le loro tradizioni, le tecniche di dissodamento e di allevamento in alta montagna, la particolare architettura in legno, il mondo leggendario ed i modelli sociali. Per adattarsi a condizioni di vita non facili, la cultura walser ha saputo sviluppare sistemi di disboscamento e di coltura di terreni di montagna e ha inoltre messo a punto una tecnica per la costruzione di abitazioni permanenti e temporanee in aree dal clima rigido.
Questo ha portato anche ad una notevole consapevolezza e all'orgoglio della propria specificità rispetto alle popolazioni vicine, rafforzata anche dal "diritto walser", che è il diritto dei coloni diffusosi nei secoli XII e XV in tutta Europa.
L'economia era di carattere misto basata sull'attività agricola e sul pascolo e l'allevamento del bestiame con la lavorazione del latte, inserito nel modello della fattoria isolata autosufficiente".
Chi fosse interessato, può prendere in considerazione la proposta di legge, ma mi pare che tutto quello che ho detto faccia notare l'importanza di un'attenzione particolare a questa cultura. Pertanto, propongo di votare a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario.



TRAVAGLINI Marco

Voteremo contro con grande malincuore, perché dopo questo splendido diciamo, affresco del nobile popolo umano, diventa francamente difficile.
In ogni modo, siamo contrari.
Il Vorarlberg è a tre ore di macchina da Milano. Per chi lo vuole visitare, vale la pena.



PRESIDENTE

Grazie per le indicazioni turistiche, Consigliere Travaglini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 15 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 19 Proposta di legge n. 39 "Legge generale in materia di lavori pubblici" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Casoni, che interviene a favore.



CASONI William

Questa è la richiesta d'inversione all'o.d.g. n. 19, "Legge generale in materia di lavori pubblici", che viene richiesto di scriverlo all'o.d.g.
prioritariamente.
Com'è noto, al di là delle varie situazioni legislative, la materia dei lavori pubblici è sempre complicata e collimante con altre materie.
Circa un mese e mezzo fa abbiamo approvato la legge che istituisce la SCRL, che dovrà occuparsi in futuro delle grandi e piccole opere su committenza regionale, ma esiste tutto un universo di altre opere pubbliche alle quali sono chiamati i Comuni, le Province, gli enti minori e anche enti pubblico privati che hanno dei regolamenti abbastanza rigidi e che, al di là dei requisiti, comportano tempi molto lunghi. Bisogna cercare di semplificare le procedure amministrative, quando un'opera ha raggiunto il VIA per essere realizzata ed ottenuto i pareri per essere realizzata.
Quindi bisogna un po' svincolarsi da tutta una serie di passaggi, che oggi fanno sì che, dal momento in cui ad un'opera pubblica si dia corso alla progettazione preliminare, che poi diventerà definitiva ed esecutiva, alla Conferenza dei servizi conseguente, all'affidamento tramite gara dell'appalto, alle procedure relative all'individuazione delle caratteristiche dell'appalto, all'inizio lavori e alla realizzazione consegna lavori all'inaugurazione passano, mediamente, dai cinque ai sette anni.
Queste cose nei paesi vicini avvengono invece in due-tre anni e forse anche più; lo dimostra la Francia che su molte opere pubbliche procede a passo decisamente più spedito. Questo perché onestamente non si sono mai introdotte agevolazioni, non si è mai tolta burocrazia, non si tolgono passaggi assolutamente inutili, non si capisce perché certi enti siano chiamati ad esprimersi su determinate opere pubbliche quando non ne hanno il minimo interesse diretto ed indiretto, ma vengono chiamati solo per consuetudine, per abitudine e magari uno di questi blocca il parere positivo in Conferenza di servizi su un'opera che non può andare avanti perché magari c'è un solo parere contrario.
una materia molto complicata e tra l'altro credo che in materia di lavori pubblici si debba sempre più fare ricorso alla finanza di progetto o al cosiddetto leasing immobiliare o altri strumenti che so che anche la Regione tenta di attuare, ma su cui ancora non vediamo con decisione delle proposte.
Mi farebbe piacere che queste indicazioni fossero date dalla Giunta regionale unitamente all'elenco delle opere da realizzare nella relazione annuale di indicazione che la Giunta dovrà dare in materia di lavori pubblici di opere da realizzare proprio alla neonata SCR.
Se per esempio si dessero indicazioni a questa società di utilizzare molto, fin dove possibile il project financing, sono sicuro che contemporaneamente molte opere pubbliche partirebbero molto più velocemente e molto più speditamente di quanto non faranno.
Questa materia è amplia, va dai piccoli ai grandi lavori e bisogna fare in modo di togliere burocrazia, togliere passaggi inutili, snellire le procedure e utilizzare anche i nuovi strumenti che sono moderni e che riguardano la finanza di progetto e il leasing immobiliare.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 16 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio Nastri, Pichetto Fratin, Burzi, Scanderebech e Novero: Si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 20 Proposta di legge n. 169 "Misure straordinarie per iniziative a sostegno dell'attività dei vigili del fuoco volontari" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri, che interviene a favore.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Questa proposta era stata presentata sempre dal gruppo di Forza Italia e vede come prima firmataria la Consigliera Ferrero.
Sappiamo l'importanza che rivestono i vigili del fuoco e soprattutto quello che rappresentano per il loro impegno e la loro capillarità nella nostra Regione.
L'organizzazione dei vigili del fuoco volontari dipende sempre dal Ministero dell'Interno, ma la preparazione e la grande professionalità del personale addetto fa sì che il servizio prestato riguardi molti aspetti anche legati alla protezione civile e alla prevenzione dei rischi per le calamità naturali.
Ecco perché questa proposta di legge prevede la costituzione di un fondo che verrebbe utilizzato per il funzionamento e il potenziamento delle attrezzature a disposizione dei vari distaccamenti dei volontari presenti sul territorio regionale.
Stiamo parlando della protezione civile, che sono volontari che si mettono a disposizione della comunità.
Le forme di finanziamento pubblico spesso non consentono più del normale funzionamento, quindi spesso queste associazioni devono ricorrere a quelli che sono aiuti di privati, magari anche come succede spesso attraverso fondazioni o anche attraverso delle sottoscrizioni.
Si ritiene, pertanto, con questa proposta di legge di costruire un percorso per un sistema regionale che abbia un ruolo fondamentale, non soltanto come quello dei vigili del fuoco e che possa consentire un continuo ammodernamento delle varie attrezzature utili soprattutto per il loro delicato lavoro.
Questa proposta di legge prevede quattro articoli. Il primo chiaramente è la finalità, con il quale non si fa altro che riconoscere il ruolo fondamentale svolto dai vigili del fuoco attraverso la loro organizzazione e quella dei distaccamenti dei volontari presenti comunque sull'intero territorio del Piemonte.
La professionalità e la capacità organizzativa dei vigili del fuoco è ritenuta fondamentale per la protezione civile.
Ecco perché l'articolo 2 parla del ruolo importante che riveste la Regione, che dovrebbe istituire un fondo per sostenere l'attività dei vigili del fuoco volontari.
In particolare, questo fondo dovrebbe garantire la possibilità non soltanto di ottimizzare le strutture esistenti, ma dare la possibilità di acquistare nuovi materiali. Prevedere e far sì che questi finanziamenti possano servire non soltanto per una manutenzione ordinaria delle attrezzature, ma anche ad una manutenzione straordinaria dei mezzi utili allo svolgimento delle mansioni.
L'articolo 3 prevede il discorso della norma finanziaria; bisognerebbe prevedere a questo punto nella legge del biennio 2007-2008 una spesa complessiva pari a 4 milioni di euro; quindi, dei contributi del conto capitale a favore delle associazioni di volontariato e la protezione civile per l'acquisto e la manutenzione delle attrezzature.
Poi vi è l'articolo 4 che prevede la disposizione finale.
una proposta di legge che ha proprio il significato di riconoscere l'importanza dei vigili, ma soprattutto l'importanza che questi rivestono sul ruolo che dovrebbe avere anche la Regione, soprattutto anche per quello che riguarda il volontariato.
una proposta di legge importante presentata un anno e mezzo fa che dovrebbe vedere l'impegno da parte di tutti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 17 presentata dai Consiglieri Casoni, Pichetto Fratin, Cirio, Nastri, Burzi, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 21 Proposta di legge n. 170 "Incentivi per l'utilizzo di materiali ecologici nelle costruzioni" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Novero, che interviene a favore; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Siccome sono ancora un novellino, almeno come ambiente di Regione, non vorrei che mi si dicesse che su questo argomento siamo andati avanti con altre proposte di legge o con altri strumenti.
Effettivamente, una legge a favore degli incentivi per l'utilizzo di materiale ecologico nelle costruzioni, non può che incontrare la condivisione di tutti.
Il problema però - lo abbiamo ribadito decine di volte, ma repetita iuvant, dicevano i latini - non è l'importanza delle proposte che andiamo di volta in volta a discutere.
Il collega Pace prima diceva: "Ritiriamo - riferito a noi - tutte le proposte e andiamo a discutere della sanità". Peraltro, il suo punto di vista lo condivido.
Non so se da parte dei colleghi ci sia della malafede - credo di no però siamo arrivati ad un punto in cui, evidentemente, sia da una parte che dall'altra, c'è la convinzione che stando così le cose, non si possa risolvere il problema della legge sulla sanità.
Sto parlando seriamente e spero che mi crediate: a prescindere che non posso decidere per l'intera minoranza (ci mancherebbe ancora! Anzi, già per il mio Gruppo, devo consultarmi col mio Capogruppo), ma se pensassi che ritirando tutte queste proposte si andrebbe ad una discussione serena e costruttiva della legge sulla sanità, in una situazione in cui una maggioranza giustamente chiede e deve decidere, ma facendo tesoro delle osservazioni che vengono mosse, ovvero decidendo dopo un ampio ragionamento sulla sostanza, io insisterei coi colleghi della minoranza per far ritirare tutte queste proposte.
Il fatto è che persiste una convinzione da entrambe le parti: la maggioranza è convinta che stiamo facendo delle proposte così, non dico per cattiveria, ma senza possibilità di dialogo, proprio con l'intenzione di non avere un dialogo; da parte nostra, c'è la convinzione, invece, che non vi sia in questa fase nemmeno la volontà o la possibilità di arrivare ad un confronto sereno, in cui le decisioni della maggioranza tengano conto anche delle posizioni della minoranza. Non so se ho ragione o no, ma...



(Commenti del Consigliere Boeti)



NOVERO Gianfranco

Per mia fortuna, sono qui da poco più di un anno, quindi nemmeno storicamente posso essere incolpato di aver fatto perdere troppo tempo.
Concludo: il mio contributo l'ho dato, da buon soldato. E come tutti i soldati in trincea, voi sparate di qua e noi di là (come quei casi in cui due amici si trovavano uno sotto il re e l'altro sotto l'imperatore. Sono cose vere, è successo).
Ragazzi, io sono contro la guerra.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 18 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi Pichetto Fratin, Nastri, Cirio, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 22 Proposta di legge n. 238 "Corsi di educazione alimentare" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
La parola al Consigliere Scanderebech, che interviene a favore; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Prima di proseguire i lavori che mi ero prefissato di portare avanti questa sera, facendo uno sconto ai miei colleghi della maggioranza, volevo far presente al collega Bossuto, che è un ragazzo giovane, pieno di energie ed un futuro davanti (io ormai sono vecchio ed obsoleto!), che ci sarà tempo per parlare dei corsi di educazione alimentare. A tal riguardo vorrei aprire una breve parentesi: io ho fatto, per poco tempo purtroppo l'Assessore all'agricoltura e ho avuto un'azienda nel settore agro industriale. Ho girato un po' tutto il mondo, partecipando al "Cibus" e a tanti saloni internazionali che riguardano i prodotti agroalimentari, per cui non avrei problemi in tal senso. Però, sempre per entrare nel tema ripeto, lei è giovane ed ha un futuro davanti, mentre io sono vecchio e se non trovo qualcosa con cui divertirmi non mi passa il tempo.
Lei deve pensare, però, perché dico che sono vecchio? Perché ho ascoltato per due legislature i suoi ex colleghi che hanno letto di tutto in quest'Aula. Quindi, adesso, mi sono prefissato - non so se oggi lei c'era - di leggere nei prossimi interventi la Città della salute e della scienza, anche se questa sera ve la sto risparmiando.
Quindi, per ora, parliamo di cose più terra terra, ma molto importanti e poi delle altre cose, altrettanto importanti, avremo modo di parlarne nelle prossime sedute.
Dove eravamo arrivati? Eravamo arrivati agli occhiali. Forse, questo mese, la signora di cui stavamo parlando non arriverà a mangiare quello che ha mangiato nelle tre settimane passate perché ha dovuto comprare gli occhiali per un totale di 250 euro. Questa era la prima storia.
Poi, hanno fatto vedere altre storie che riguardano delle persone che purtroppo, si trovano in condizioni ancora più disagiate che vanno a prendere i prodotti alimentari nei mercati di porta palazzo, piazza Foroni e piazza Cerignola quando sono già chiusi. Questi signori sistematicamente, vanno alla chiusura del mercato, prima ancora che venga pulito dall'azienda preposta, per recuperare quel poco di frutta e verdura che riescono a trovare. Addirittura, qualcuno riesce a recuperare persino qualche pesce che era stato scartato.
Mi riferisco all'Assessore Migliasso, ma in particolare, visto il caso all'Assessore alla sanità per far notare che questa è la situazione in cui ci troviamo; abbiamo delle proposte di legge, che giacciono in Commissione dove sono previsti beni di primaria necessità che possiamo assegnare utilizzando pochi milioni di euro perché questo è un interesse reciproco.
Parlo con lei che è l'Assessore preposto al bilancio, non è necessario stanziare miliardi di euro, a volte bastano quei pochi euro ben indirizzati.
In che modo? Ripeto, giacciono in Commissione delle proposte di legge per le fasce che vanno dai 400 ai 600 euro di reddito e che siano monoreddito, in cui è prevista, per esempio, la possibilità di comprare gli occhiali, se prescritti dal medico, comprare la dentiera, se prescritta dal medico, a questi poveri anziani che vivono in situazioni disagiate.
già terminato il tempo a mia disposizione! Mi spiace perché queste cose mi prendono. Il Consigliere Bossuto, può dire quello che vuole, ma l'altra sera il suo Capogruppo era fuori con il cane, mentre io ero lì che "ruscavo" a mettere manifesti. Beato lui, invece, era con il cane e sua moglie, ma non mi ha visto. Allora, mi è venuto spontaneo dire: si sono invertite le posizioni, il potere da una parte e chi fa il servizio dall'altra!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Votiamo contro la richiesta d'inversione dell'o.d.g., ma non era tanto questo il punto. Volevo chiederle, Presidente, se si è accorto che un Consigliere regionale - di cui non faccio il nome perché non sarebbe corretto - è entrato in Aula, ha firmato e se ne è andato? Credo che questo non sia corretto e sia anche un po' immorale.
In quest'Aula siamo ormai abituati a tutto e siamo anche abituati ai comportamenti immorali di alcuni Consiglieri che sopportiamo, tacendo in una sorta di complicità che, in qualche modo, coinvolge tutti. Vorrei che fosse messo a verbale che ritengo inammissibile che si arrivi in Aula, si resti in Aula per dieci minuti, si firmi per il gettone di presenza e si vada via.
Non so se c'è qualcuno che guarda e ascolta la seduta su Internet, ma se l'ascolta voglio che sappia che questo ragionamento non vale per tutti e credo che non si debba più continuare a tollerarlo. Quando ragioneremo probabilmente a fine legislatura, di un modo diverso di gestire le Commissioni e l'Aula, credo che questo debba essere uno degli argomenti dei quali ci occuperemo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boeti. Condivido l'aspetto etico della valutazione.
Però, per quanto riguarda le ricadute pratiche faccio notare che queste possono anche non limitarsi a semplici auspici. È rimessa alla nostra sovranità la possibilità di rimettere mano alla normativa e di regolamentare diversamente la corresponsione dei gettoni di presenza che conseguono all'effettivo lavoro svolto dai Consiglieri.
Ripeto, quest'Aula ha la sovranità - bisognerà vedere se ne sarà capace di cambiare questa normativa per dare una maggior garanzia di controllo e di eticità ai comportamenti dei colleghi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 19 presentata dai Consiglieri Casoni, Burzi Pichetto Fratin, Nastri, Cirio, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 23 Proposta di legge n. 46 "Disciplina del sistema dell'istruzione e formazione professionale in Piemonte" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene a favore, in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente.
Con questo progetto di legge s'intende intervenire sul sistema della formazione professionale o meglio dell'integrazione del sistema dell'istruzione e formazione professionale. Va collegato al precedente, di cui abbiamo trattato, che riguardava prevalentemente l'istruzione e la libera scelta.
In questo caso, invece, parliamo di una funzione propria, trasferita alle Regioni e quindi di competenza totalmente regionale, a seguito della modifica costituzionale del 2001, che è la formazione professionale.
Parliamo della sua organizzazione. La Regione Piemonte è già dotata di una buona norma sulla formazione professionale che, però, è ormai datata. Si trattava di una norma molto amplia negli spazi di azione per la Giunta e quindi dove era possibile intervenire con gli atti amministrativi, anche su parti sostanziali di azione. La funzione regolamentare è riuscita, in questi anni, a compensare quelle che, eventualmente, erano lacune di norma o mancate previsioni perché forse, allora, non era possibile prevedere alcuni spazi.
Non era ancora immaginabile quale sarebbe stata l'esigenza della formazione nell'attuale società. Quale sarebbe stato il peso di alcune funzioni della formazione, a partire dalle scelte che devono precedere l'azione di formazione.
In cinque minuti non ho lo spazio e nemmeno la pretesa di svolgere una relazione sul progetto di legge, ma semmai di svolgere una sintesi di alcuni pensieri.
Il primo atto dell'azione di formazione riguarda anche l'istruzione.
Ciò che viene sottovalutato e non preso in considerazione è l'orientamento.
Visto che, probabilmente, non incide su scelte questo mio intervento permettetemi liberamente di dire quello che penso dell'orientamento. Non esiste, in questo Paese, azione di orientamento scolastico. Non esiste in questo Paese, in nessuna Regione: bianca, rossa, mista o autonoma.
L'orientamento scolastico è propedeutico a quello formativo e all'azione di lavoro.
L'autonomia scolastica che è di moda - camuffandola con sussidiarietà federalismo, libertà, che tutti difendono - sta diventando malversazione pubblica, sta diventando un disastro per le giovani generazioni, sta diventando puro e basso interesse di lobby, anche di insegnanti, esimi colleghi. Assistiamo che l'orientamento è la propaganda di istituti l'uno contro l'altro per rubarsi gli allievi, per non perdere le cattedre, per salvare i posti da una parte e dall'altra dove il ruolo dell'organizzazione uso il termine organizzazione, non sindacato perché è di tutti i tipi lì dentro - è di pura di immagine, dove si vende di tutto. Purtroppo, chi ci casca sono le famiglie, i ragazzi che se prendono una strada sbagliata sono rovinati per tutta la vita.
Sull'orientamento ho esaurito il mio tempo, dovremmo ragionarci un po' di più, scevri dai condizionamenti ideologici o delle mode. Partendo dall'istruzione con un disegno, questa è una mia opinione, non autonomista delle singole scuole, ma in questo caso dirigistico che io vorrei a livello nazionale. Forse è il caso di metterci le mani. I danni che si stanno facendo sono enormi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, in senso contrario, il Consigliere Clement ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

L'intervento del Consigliere Pichetto è stato sicuramente interessante anche se lo condivido in parte. Un discorso che vale, soprattutto, per gli istituti di scuola media superiore, un po' meno per gli istituti di scuola media inferiore dove, in effetti, qualche iniziativa anche significativa di orientamento supportato dalla Provincia viene fatta. Probabilmente sarebbe meglio approfondire questo discorso.
Volevo riallacciarmi alla serie di interventi del Consigliere Scanderebech solo per un suggerimento di carattere amicale. Ho particolarmente apprezzato la sua relazione in tre puntate della trasmissione televisiva di ieri sera. Ho avuto - da una parte è una fortuna, dall'altra sfortuna - l'opportunità di vedere solo l'ultimo pezzo e gli ultimi dieci minuti della trasmissione. Ho apprezzato le puntate precedenti.
Negli ultimi dieci minuti, ad un certo punto, sono sobbalzato sulla poltrona. A differenza di quanto detto in aula questa sera - per questo il consiglio amicale è di andarsela a rivedere, perché su cose come queste si ingenerano brutte aspettative fra i cittadini.
In aula il Consigliere Scanderebech ha detto: "Ci sono delle mie proposte di legge". Ieri, invece, nella trasmissione, ha detto: "C'è una legge della Regione fatta dal sottoscritto". Vada a risentire un attimo la registrazione.
Ho sentito prima quello che ha detto. In televisione si dice che c'è la legge, qui si dice che ci sono delle proposte...
Votiamo contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 20 presentata dai Consiglieri Casoni, Cirio, Nastri Pichetto Fratin, Burzi, Nastri, Scanderebech e Novero: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 24 Proposta di legge n. 152 "Interventi a favore dell'educazione ambientale" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali".



SCANDEREBECH Deodato

Non ho detto tutto di quella trasmissione, aspettavo di intervenire per andare avanti.
Prima ancora di quello che ha sentito il Consigliere Clement, ho detto che ho presentato io la proposta, non che ho fatto la legge. Avessi ancora quel potere, non starei qui.
Nel filmato si vedevano poveretti che andavano al mercato a raccogliere le rimanenze, si intervistavano signori e signore e tutti lamentavano che non riuscivano ad arrivare a fine mese. I soliti problemi.
Infine, si è visto un altro spaccato. Un club di ricchi costituito da circa 20 mila, 30 mila persone che vivono con un reddito da 25/35 mila euro al mese in su.
Si sono viste due realtà: da una parte poveri disgraziati che vanno in giro a raccattare materiale per sopravvivere e mangiare, dall'altra ricchi che erano disposti a pagare 2500 euro per poter essere iscritti al club.
Uomini disposti a pagare anche 50 mila euro per avere un'amante che veniva cercata in qualsiasi parte del mondo, la vogliono alta e bella, le dai tutte le misure, paghi; vuoi un elicottero, vuoi mangiare delle ostriche nordiche, qualsiasi cosa, te la portano, paghi. In sostanza, dei servizi allucinanti, che poi sono stati anche pubblicizzati sulla stampa. Paginate sulla stampa! Pensate un po': un cittadino di Torino, che poveretto legge questo, poi ci crede veramente.
Allora io vi racconto che sono andato all'inaugurazione di questa cerimonia. Ci sono andato vestito come sono adesso, senza cravatta, con un'altra giacca ancora più sgualcita; mia moglie dice: "Ma ti presenti così? Lì sono tutti 'tappati'!'". Io le ho detto: "Stai brava, non ti preoccupare".
Sono andato lì e vi posso assicurare che una persona con i soldi non va di certo a farsi vedere lì. Quindi è tutto un bluff.
A parte quello, io e Marco ci siamo messi in macchina e abbiamo incominciato a parlare...
(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Finita questa storia, siamo usciti entrambi un po'...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, scusate. So che sono le ore 23.57; è difficile dopo cinque giorni, ma siamo in un'Aula di Consiglio. Vi prego di sedere ancora per tre minuti in modo da terminare i lavori, poi andiamo tutti a casa.
Prego, collega Scanderebech: non è un talk show.



SCANDEREBECH Deodato

Cercavo solo di far capire quali erano gli orientamenti del centrosinistra e della Presidente Bresso.
Riprendendo il discorso, di cosa si parlava? Pensato un po': della riduzione dei costi della politica, degli stipendi, ecc. Dopo aver visto quelle trasmissioni, dopo aver parlato di stipendi, ecc., ecc., mi sono detto: "Mi sa che devo mollare con la politica e riprendere a lavorare e fare il roof man".



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Scanderebech, abbiamo anche esigenze di verbalizzazione. La prego di usare termini comprensibili.



SCANDEREBECH Deodato

Significa catramista; il catramista di una volta, quelli che usavano la caldaia, ecc. Perché dico questo? Dico questo, perché quando ho cominciato a lavorare, facevo quello a Sauze d'Oulx e a Bardonecchia, con la caldaia e con l'amianto, quello che voi conoscete bene. Amianto e bitume a caldo: mettevo quello e poi lo trasportavo. In inglese, si dice roof man. Da lì ho girato un po' il mondo, e da catramista sono diventato piccolo imprenditore.
Ieri sera, Marco mi ha talmente spaventato che ho pensato "Porca miseria, adesso sono diventato un po' vecchio: ce la faccio ancora a riprendere in mano la situazione? Perché con la politica, dopo quello che mi ha detto Marco, mi sa che le cose incominciano ad andar male".
Ma non solo. A parte gli scherzi, quando ho visto quei filmati, ieri sera, un pochino ci sono rimasto male. Sia io che Marco eravamo alquanto scioccati, e non vi nascondo che sono andato a casa ho dormito anche male.
Perché quando vedi una cosa del genere....



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, la devo richiamare.



SCANDEREBECH Deodato

Pensando al futuro, abbiamo parlato di pensioni, di indennità, di gettoni e quant'altro.
Quindi, collega Boeti, non ti preoccupare...



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, non voglio interromperla, ma immagino che avrà tempo, da martedì in poi, di raccontarci il prosieguo della trasmissione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 20.
Il Consiglio non approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 00.01)



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